Jey newsletter n. 1/2018 gennaio-marzo
Buon compleanno Nontiscordardimé L’iniziativa di Legambiente dedicata alla cura della scuola compie 20 anni di Monica Pergoloni
Chi non si è impegnato a rendere il cortile più allegro riempiendolo di coloratissime piantine? Chi non si è dato da fare in un murales valorizzando l'esterno della propria scuola? Dalla grande partecipazione di questi anni a una delle campagne di Legambiente più importanti, ci sembra evidente che le scuole ritengono Nontiscordardimé-Operazione scuole pulite un appuntamento fisso del proprio calendario scolastico. Nei 20 anni di Nontiscordardimé 12.984 scuole, 121.763 classi e oltre 2.300.000 ragazzi si sono resi protagonisti di un processo di cambiamento. E non solo perché la scuola è diventata semplicemente più bella ma perché i ragazzi, i genitori e gli insegnanti hanno lavorato tutti insieme, si sono uniti per renderla un luogo più piacevole da vivere, non dimenticando di guardare anche alla sicurezza degli ambienti scolastici. .
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Buon compleanno Nontiscordardimé ...Continua dalla prima pagina Non sono mancate infatti segnalazioni alle amministrazioni competenti da parte dei ragazzi e ancor più dei genitori, preoccupati di situazioni pericolose in cui versava la scuola, richiedendo a comuni e province la relativa messa in sicurezza dell’edificio scolastico. Toccando i temi più diversi, dalle mense scolastiche alla mobilità casa scuola, dalla questione rifiuti al tema energia e sostenibilità, dal nord al sud Italia, le scuole di ogni ordine e grado si
Yes We Camp Un piccolo gesto può fare una grande differenza
UN MONDO TUTTO ATTACCATO 2
Di Cristina Vecchi
A Roma in un parcheggio abbandonato dietro la nuovissima Stazione Tiburtina c’è un luogo allestito dai volontari di Baobab Experience, dopo l’ennesimo sgombero, che funge da punto di accoglienza per persone cha arrivano in Italia provati da viaggi infernali. Ci troviamo in piazzale Maslax, un pezzo di asfalto che in realtà non esiste neanche sulle mappe, ma che i volontari di Baobab Experience hanno voluto ribattezzare così in ricordo di Maslax Maxamed, un ragazzo venuto dalla Somalia che nel nostro paese purtroppo ha trovato la morte a soli 19 anni. Si tratta di un campo di fortuna approntato con le donazioni dei cittadini in cui i migranti dormono in piccole tende da campeggio senza acqua né energia elettrica: non c’è alcuna assistenza ufficiale, tutto dipende da una rete di persone completamente autogestita che assicura una continua azione di solidarietà. Ma in questi giorni, con la neve e il freddo intenso, la permanenza in strada, se possibile, è divenuta ancora più dura e solo alcune persone hanno trovato provvisoriamente un migliore ricovero in cui trascorrere la notte. Per questa ragione la rete di
Baobab Experience rilancia la campagna di raccolta fondi Yes We Camp grazie alla quale da oltre due anni si riescono a fornire costantemente agli ospiti del “campeggio” Maslax tende, sacchi, coperte e altre attrezzature che sottoposte alle intemperie si degradano facilmente ma che ora più che mai permetterà di acquistare urgentemente guanti, cappelli, calzini di lana, pallet di plastica (da mettere sotto le tende come isolanti), legna da ardere, cibi e bevande caldi e in generale tutto ciò che potrà fornire un po’ di caldo e ripristinare quello che il maltempo ha reso inservibile. Per saperne di più https://baobabexperience.org/ yeswecamp/
sono date da fare per rendere la scuola migliore. Di esempi ne abbiamo tantissimi e tante esperienze ancora ne racconteremo. Intanto il 16 e 17 marzo spegniamo queste 20 candeline, augurandoci altri 100 anni di Nontiscordardimé!
Anche le sirene piangono Le lacrime che minacciano il mare Di Cristina Vecchi
Mermaid tears o in italiano Lacrime di sirena… un nome
Testata registrata presso il tribunale di Roma n.214 in data 18.05.2000 Editore Legambiente Onlus Via Salaria 403 00199 Roma tel. 06862681 Direttore Responsabile: Enrico Fontana
Hanno collaborato a questo numero: Claudia Cappelletti Serena Carpentieri Alba De Mares Chiara Gasparoni Monica Pergoloni Presidente: Rossella Muroni Direttore Amministrativo: Nunzio Cirino Groccia Sede legale: Via Salaria 403, 00199 Roma Tel. 0686268350 Fax 0623325782 www.legambientescuolaformazione.it
UN MONDOTUTTOATTORNO
Coordinamento di redazione: Cristina Vecchi ragazzi@legambiente.it tel. 0686268352
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poetico per descrivere uno degli oggetti più presenti sulle nostre spiagge ma che di poetico non ha proprio nulla! Chissà quante volte giocando a fare sculture di sabbia, osservando conchiglie o semplicemente passeggiando in riva al mare vi siete imbattuti in queste piccolissime “lenticchie” colorate. Ma cosa sono esattamente e perché invadono le spiagge delle nostre vacanze? Si tratta di piccoli granuli di plastica di forma e dimensioni simili alle lenticchie o, a volte, a piccoli cilindri di circa mezzo centimetro e costituiscono la materia prima prodotta dalle industrie che, dopo esser trasportata, arriva in siti di produzione e dopo la fusione viene trasformata negli oggetti di plastica che tutti noi utilizziamo quotidianamente. Le Lacrime di sirena vengono perse durante il trasporto via nave o il carico e lo scarico nei porti, basta un piccolo foro nel sacchetto che li contiene per finire direttamente in mare, se vengono smarriti a terra invece vengono poi trasportati dalle acque meteoriche e possono finire nei fiumi e poi nel mare. Sono piccoli, leggeri e galleggiano, dunque i venti e le correnti li disperdono facilmente facendogli raggiungere tutte le spiagge del mondo. Come tutti gli altri rifiuti plastici sono molto pericolosi per la salute del mare e dei suoi abitanti perché contengono additivi e assorbono sostanze inquinanti e inoltre, frammentandosi in pezzi sempre più piccoli a causa degli agenti atmosferici, i raggi del sole e l'azione del mare, vengono regolarmente ingeriti dagli animali e dagli uccelli marini entrando così nella catena alimentare. Se vi capita di vedere dei nurdles mentre siete in spiaggia segnalate la loro presenza a scientifico@legambiente.it descrivendo dove li avete trovati (nome della spiaggia, comune e località) e allegando delle foto! Abbiamo bisogno anche del vostro aiuto per capire quanti ce ne sono sulle spiagge italiane e dove sono presenti, per stimare la gravità del problema e capire cosa possiamo fare per contrastarlo.
Jey periodico bimestrale on-line a cura di Legambiente
Concorso La scuola in un click Vuoi partecipare con la tua scuola a un fantastico concorso? Mandaci le foto che avete realizzato durante Nontiscordardimé, mostrateci come era la scuola prima di questa giornata e come è cambiata grazie al vostro impegno. 6 sono le foto che dovrete inviare, quelle più rappresentative del vostro lavoro. Se sono belle ancora meglio! Ricordate di inviarle in alta risoluzione insieme alla liberatoria, necessaria ai fini della partecipazione al concorso. Potete anche sbizzarrirvi in un video (solo in alcuni formati però!)
Il futuro non si brucia Il concorso fotografico dedicato a chi ama gli alberi
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AUTOSCATTO
di Cristina Vecchi
Lo scorso Novembre centinaia di classi hanno partecipato alla Festa dell’Albero, la giornata di volontariato dedicata alla messa a dimora di nuovi alberi, semi e piantine per contrastare l’inquinamento, la perdita di biodiversità e prevenire il rischio idrogeologico. Un gesto solo apparentemente simbolico perché permette da un lato di celebrare l’importanza dei nostri amici verdi e allo stesso tempo di donare alle nostre città e alle future generazioni l’inestimabile bellezza di un bene da difendere e custodire nel tempo. Un’iniziativa che acquista ancora più valore in un periodo caratterizzato da un numero impressionante di incendi che hanno distrutto ettari di boschi. Se ancora non siete tra i protago-
nisti di questa grande iniziativa green non perdete l’occasione di organizzare anche nella vostra scuola la Festa dell’Albero di primavera, siete ancora in tempo, in questo modo potrete anche voi cogliere l’opportunità di partecipare al concorso fotografico Il futuro non si brucia promosso da Legambiente e Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare. Le classi che invieranno le immagini più belle e significative verranno premiate con una targa e del materiale didattico per un valore di 500 euro. Tutte le informazioni per aderire alla Festa dell’Albero e partecipare al concorso su: www.legambientescuolaformazione.it
Ciak si gira! Piccoli registi all’opera per un cinema green di Claudia Cappelletti
La I^ edizione di CinemAmbiente Junior si svolgerà a Torino dal 31 maggio al 5 giugno 2018 nell'ambito del Festival CinemAmbiente, la più importante manifestazione nazionale dedicata ai film con tematiche ambientali, giunto alla 21^ edizione. Il nuovo concorso nazionale, per il quale sono aperte le iscrizioni, è rivolto alle Scuole Primarie, Secondarie di I e II grado e riservato a cortometraggi a tema ambientale di durata non superiore a 10’. L’iscrizione al concorso dovrà essere effettuata entro il 31 marzo 2018 tramite l’apposita scheda disponibile sul sito www.cinemambiente.it, dove è possibile anche prendere visione del regolamento. Il tema della nuova sezione competitiva è l’ambiente inteso in senso ampio, cioè con riferimento a tutti quegli aspetti che caratterizzano il nostro stile di vita (mobilità e inquinamen-
to, green economy e consumismo, gestione e riduzione dei rifiuti, questione energetica, differenti possibilità di sviluppo economico, biodiversità, cambiamenti climatici ecc.), in modo da offrire a tutti gli studenti una possibilità estesa di scelta ed elaborazione degli argomenti che stanno loro più a cuore. I premi ai migliori “corti” per ciascun ordine e grado di scuola saranno assegnati entro il 30 aprile da una giuria appositamente nominata. I film saranno disponibili per la visione sul sito del Festival e potranno partecipare all’assegnazione on line del voto del pubblico. I vincitori verranno premiati durante la serata finale del Festival CinemAmbiente (5 giugno 2018). CINEMAMBIENTE JUNIOR è organizzato con MAcA - Museo A come Ambiente e con il sostegno della Regione Piemonte. Info www.cinemambiente.it
che racconti in modo divertente la vostra NontiscordardimĂŠ. Ma attenti alla durata (il video deve essere di max 2 minuti) e soprattutto alla musica! Ci sono tanti siti con musica royalty free... non utilizzate musica commerciale, pena esclusione dal concorso. Per info www.legambientescuolaformazione.it
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Se butti male… Finisce in mare E se non ci credi chiedilo ai pesci!
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di Serena Carpentieri Lo sapevi che ogni anno finiscono in mare 280 milioni di tonnellate di rifiuti? E che l’80% dei residui trovati nell’ambiente marino proviene da attività condotte sulla terraferma? Ma, così come ognuno di noi ha potuto constatare personalmente l’insopportabile presenza dei rifiuti in mare e sulle spiagge, tutti possiamo e dobbiamo contribuire alla riduzione di questo fenomeno che minaccia l’intero ecosistema marino e i suoi meravigliosi abitanti. E’ proprio con questo obiettivo che parte in questi giorni il progetto “Se butti male… Finisce in mare” promosso da Corepla e Legambiente e rivolto alle scuole primarie e secondarie di I grado della regione Sicilia. Gli studenti siciliani avranno l’opportunità di conoscere l’importanza del corretto conferimento dei rifiuti per la salute dei nostri mari e di acquisire maggiore consapevolezza su
come le nostre azioni influiscano direttamente sul problema dei rifiuti in mare. I ragazzi avranno inoltre la possibilità cimentarsi in una vera e propria esperienza di citizen science attraverso un’attività di catalogazione dei rifiuti trovati sulla spiaggia allo scopo di rendere i dati raccolti confrontabili con quelli di altre realtà. Le scuole interessate potranno aderire al progetto sul sito di Legambiente Una volta effettuata l’iscrizione, il docente riceverà gratuitamente una copia digitale della guida per l’insegnante e del diario per i ragazzi: un kit didattico necessario per affrontare - in modo semplice ma rigoroso - i temi della raccolta differenziata, del riciclo, dell’economia circolare e soprattutto della salvaguardia degli ecosistemi marini, uno strumento prezioso per organizzare attività e laboratori con gli alunni,
A vele spiegate! Un altro record per lo skipper italiano di Alba De Mares
Un’altra impresa sportiva conclusa con successo per il velista italiano dei record Giovanni Soldini. Con 25 anni di regate oceaniche in carriera, tra cui due giri del mondo in solitario, Soldini questa volta ripercorre con il suo trimarano di 21 m la mitica rotta delle imbarcazioni che trasportavano il tè dalla Cina all'Inghilterra nella fine dell’800. E con 36 giorni, 2 ore, 37 minuti e 2 secondi di navigazione il 23 febbraio lo skipper italiano conquista il record di quella che viene appunto chiamata la Rotta del Tè, da Hong Kong a Londra, praticamente mezzo giro del mondo! Ma se nell’800 per percorrere la stessa rotta si impiegavano circa 100 giorni, Soldini con i suoi 4 compagni di viaggio e un meteorologo a terra, ha impiegato ben 5 giorni in meno rispetto al precedente record stabilito del 2008 da L. Lemonchois su un maxi catamarano di 32 m e un equipaggio di 10 uomini, Mille le difficoltà che hanno affrontato i 5 uomini in
mare in questi 36 giorni: freddo intenso, mareggiate, temporali, venti contrari, scarsità di cibo e persino la rottura di un timone (prontamente riparato) ma nulla di tutto ciò ha fermato la squadra di navigatori che alle 13.20 ha tagliato il traguardo a Londra sotto il ponte Queen Elizabeth. La gioia per questa avventura lascia, però, in Giovanni anche una grande amarezza: aver constatato ancora una volta con i propri occhi quanto gli oceani siano invasi da tonnellate di rifiuti plastici, intere isole costituite da boe, flaconi, bottiglie… Una situazione tanto drammatica da fargli dichiarare
“Anche volando sull’acqua a trenta nodi di velocità si vede chiaramente che ormai siamo a arrivati a un punto critico. Il mare è pieno di quella roba, nel 2050 ci sarà più plastica che pesci”. Un record, questo, del quale tutti avremmo fatto volentieri a meno…
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Tutti in carrozza! Treno Verde 2018, futuro 100% rinnovabile
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di Serena Carpentieri
Cambiamenti climatici ed energia pulita sono i protagonisti della 30^ edizione del Treno Verde che farà tappa in 12 stazioni italiane. Cittadini e studenti potranno salire a bordo per visitare la mostra interattiva che permetterà di conoscere le sfide che abbiamo di fronte da qui al 2030 per dare una risposta efficace al problema dei mutamenti climatici. Nella I carrozza, si parlerà di clima e degli effetti dell’utilizzo delle fonti fossili e di come sia energia del sottosuolo. Nella II carrozza sarà possibile toccare con mano l’importanza dell’efficienza energetica e il mondo della mobilità sostenibile ed elettrica. La III carrozza sarà dedicata a Ecopneus, il consorzio in prima linea nel recupero e riciclo dei pneumatici fuori uso: sarà approfondito il
rapporto tra l’energia e il riciclo e lo strettissimo legame che esiste tra energia, materiali e nuove tecnologie. Infine, nella IV sarà possibile anche degustare squisiti prodotti a emissioni zero grazie alle aziende del “Cibo rinnovabile”. Per i visitatori inoltre è previsto un test sul proprio stile di vita e una parete interattiva realizzata dal museo MACA di Torino per imparare a gestire le nostre risorse. La mostra allestita a bordo del treno sarà visitabile dal lunedì al sabato dalle 8,30 alle 14 per le scuole prenotate e dalle 16 alle 19 per tutti i visitatori. Di domenica il Treno Verde è aperto dalle 10 alle 13.
Concorso a premi Accendiamo l’idea Proclamati i vincitori! di Claudia Cappelletti La quarta edizione del concorso creativo Accendiamo l’idea promosso da Legambiente ed Ecolamp (il consorzio specializzato nel riciclo dei RAEE* di illuminazione) finalizzato a far comprendere meglio questo tipo di rifiuti e a promuoverne il corretto smaltimento si è appena conclusa. Per le scuole Primarie e Secondarie di primo grado la sfida era quella di reinterpretare in chiave creativa e personale il tradizionale gioco dell’oca, attribuendo balzi in avanti o indietro a otto caselle speciali, dedicate alle buone o cattive pratiche nel riciclo dei RAEE di illuminazione. Stesso tema, ma diverso strumento creativo, per le scuole Secondarie di primo e secondo grado, che dovevano cimentarsi nella realizzazione di un breve video spot. Sono pervenuti da tutta Italia ben 106
giochi dell’oca originali, provenienti da 50 scuole diverse e ben 55 video da 47 istituti secondari di primo e secondo grado, per un totale di 97 adesioni. Si è aggiudicata il contest per la migliore reinterpretazione del tradizionale gioco dell’oca la III B della Scuola Primaria Fortuzzi di Bologna e per il miglior video spot sul tema la III A dell’Istituto di Istruzione Superiore Carlo Urbani di Roma. Il gioco dell’oca della Primaria Fortuzzi di Bologna è stato scelto per l’originale lavoro corale dei ragazzi, mentre il video spot dell’Istituto Carlo Urbani di Roma si è distinto per l’accuratezza e completezza dei contenuti e per lo stile con cui si è scelto di trasmettere i messaggi chiave. I lavori delle due classi vincitrici sono stati pubblicati sul sito www.legambientescuolaformazione.it
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RAEE Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche
SOS tartarughe marine E’ iniziata la campagna di adozione
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IMPRONTE E RADICI
Di Chiara Gasparoni
Le tartarughe marine popolano il Mar Mediterraneo da milioni di anni, ma negli ultimi tempi l’uomo sta mettendo a rischio la sopravvivenza di questi magnifici animali. Circa duecentomila tartarughe ogni anno rimangono intrappolate nelle reti dei pescatori. Moltissime altre invece restano ferite dalle eliche delle imbarcazioni o a causa dei rifiuti dispersi in mare: le tartarughe infatti ingeriscono la plastica, che scambiano per cibo. Le tartarughe marine scavano dei nidi sotto la sabbia delle spiagge, dove depongono le loro uova. I nidi però, rischiano sempre di essere travolti dai trattori spazza spiaggia e i piccoli appena nati, disturbati da luci e rumori, possono perdere l’orientamento e non raggiungere il mare. Insomma la vita delle tartarughe marine nel Mediterraneo è una vera avventura! Ma noi possiamo proteggerle da queste minacce. Legambiente si impegna a custodire i nidi sulle spiagge fino alla schiusa delle uova e fino a quel momento speciale in cui le piccole tartarughe, seguendo il loro istinto, raggiungono il mare aperto. Inoltre grazie a
Legambiente, le tartarughe spiaggiate o catturate accidentalmente dai pescatori in mare vengono curate in Centri di recupero specializzati, per poi essere di nuovo liberate. I Centri di recupero tartarughe marine (CRTM) sono strutture per il primo soccorso e la cura delle tartarughe marine, dei veri e propri ospedali dove le tartarughe in difficoltà ricevono assistenza fino al momento in cui saranno pronte a ritornare nel loro habitat naturale. Visitando il sito www.tartalove.it, troverai le storie di alcune delle tartarughe marine ospitate nei Centri di recupero di Legambiente e potrai regalare un’adozione a distanza ai tuoi amici, che riceveranno tramite e-mail un kit di adozione paper-free con i tuoi auguri personali. Il kit paper -free include un Certificato di Adozione personalizzato, una fotografia della tartaruga che hai adottato e un racconto della sua storia, accompagnate da una lettera di ringraziamento firmata dal Direttore di Legambiente. CLICCA QUI per guardare il video delle tartarughe marine di Legambiente!
Io gioco sostenibile I nuovi mattoncini realizzati con la canna da zucchero Di Cristina Vecchi
Mai sentito parlare di Lego? Sì sì proprio lei, la storica azienda danese nata a Billund nel 1932 che produce i mattoncini i più conosciuti al mondo. In questi giorni è tornata a far parlare di sé per il proseguimento del suo percorso verso la sostenibilità. Lego, infatti, già 3 anni fa ha deciso di investire nella ricerca di materiali alternativi alla plastica tradizionale, creando un centro tecnologico dedicato allo sviluppo di materiali sostenibili, il Lego Sustainable Materials Centre, Un intenso lavoro che ha permesso già da quest’anno di dare una svolta “green” ai famosi mattoncini multicolore. Si inizierà in realtà con gli elementi botanici: alberelli, cespugli e foglie saranno, infatti, prodotti con una nuova plastica
di origine vegetale, morbida, resistente e flessibile ottenuta dalla lavorazione della canna da zucchero. Si tratta per ora del 1-2% degli elementi presenti nei kit di gioco Lego, ma l’azienda si è posta come obiettivo di aumentarne gradualmente la produzione fino ad avere nel 2030 la totalità sia degli elementi di gioco che degli imballaggi in materiali sostenibili identici in termini di standard di qualità e sicurezza a quelli convenzionali. Una sfida che ci piace e che rafforza ulteriormente le scelte intraprese a favore dell’ambiente che le hanno permesso anche di raggiungere già nel 2017 l’obiettivo, fissato, invece per il 2020, di sostentarsi totalmente con energia da fonti rinnovabili.
Curiosità Lo sapevate che i cambiamenti climatici incidono anche sul sesso delle tartarughe? Se nascerà una tartaruga maschio o femmina dipende dalla temperatura di incubazione delle uova, nascoste dalle mamme sotto la sabbia. Un nido più caldo porterà un maggior numero di femmine.
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I libri finalisti del Premio Libro per l’Ambiente Un libro sulle balene Con spazi ariosi delle pagine, tanto simili alla spazialità del mare, e con disegni accurati in bianco e nero, questo libro risponde sia alle qualità grafiche indispensabili per poterci viaggiare dentro, sia al rigore scientifico delle informazioni poste con un linguaggio accattivante e dialogante. E’ costruito su un percorso di conoscenza ben definito e non casuale che parte dalle prime informazioni fondamentali ( le balene non sono pesci, ma mammiferi) per entrare progressivamente in una proposta di lettura sempre più approfondita e competente, fino alle migrazioni e al rapporto con l’uomo. Molta attenzione l’autore pone a elementi di contesto dell’ambiente marino, il cui richiamo Terra, pianeta inquieto La Terra non è proprio un pianeta tranquillo, o addirittura fermo. Anzi si muove continuamente. Spesso gli eventi naturali specialmente quelli che generano notizie importanti e impatti emotivi di pochi giorni come i maremoti, i terremoti, le alluvioni, vengono presentati come tragici ed episodici, isolati gli uni dagli altri, fattore che genera l’idea e il pregiudizio che siano eccezionali. Il pregio di questo libro, invece, è proprio quello di raccogliere insieme gli eventi naturali, e presentarli per i loro caratteri unitari e sistemici: tanti “respiri” della terra o, come nel titolo, inquietudini. Per nulla
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Il mio primo libro della natura Un libro che presenta l’insieme della biodiversità, scegliendo di parlare di quegli animali che in parte sono spesso poco conosciuti (come le farfalle), in parte costituiscono solidi immaginari (come i cervi), anche se non si incontrano tutti i giorni. Ed in mezzo: rane, pavoni, pesci, picchi, senza disdegnare i funghi o la natura depositata sulle spiagge. L’insieme è tenuto da un pensiero editoriale forte: quello di costruire pagine ampie e ricche di illustrazioni, alcune delle quali di pregevole valore naturalistico e di grande evocazione rappresentativa. La lettura suggerita, quindi, non è necessariamente lineare, anzi il libro si presta ad un continuo avanti e indietro per farsi catturaNo surrender. Da un’amicizia in rete un’avventura mozzafiato Richard, la cugina Malley e Skink, detto il Governatore. Un tipo, questo, che ha abbandonato la sua professione di scienziato per vivere da molto tempo tra le anse e le foreste del fiume a stretto contatto con tutto quello che non è umano. E che legge “Primavera silenziosa” di Rachel Carson, quel libro che nel 1962 sconvolse l’America e costrinse le multinazionali dei fitofarmaci a fare un passo indietro, fondando nei fatti il movimento ambientalista in senso moderno. Richard si avventura alla ricerca di sua cugina, fuggita di casa con un ragazzo conosciuto in rete che poi si svelerà paL’università di Tuttomio Fino a quasi 40 anni i genitori di Primo avevano mai avuto l’idea di avere un bambino. Cani, gatti, bambini e tutta la roba di questo genere erano solo un impedimento all’impegno esistenziale dei due: accumulare soldi, in ogni modo e senza tanti complimenti o tranelli etici e morali. Ma dopo tutta questa fatica, a chi andrà l’eredità? Ecco allora che di malavoglia decidono di fare un bambino, quando nasce lo chiamano Primo e lo spediscono per 8 anni con la balia Enrichetta in campagna. Poi decidono che è il momento di riprenderlo per educarlo agli affari, ma lui non ne vuole proprio La leggenda di Sally Jones Questa storia comincia 100 anni fa. Una piccola gorilla nasce nel fondo della foresta tropicale africana, e l’anziano del branco predice che la neonata sarà colpita da molte disgrazie, che iniziano subito con il suo rapimento da parte degli umani, il suo impiego come ladra, la permanenza in uno zoo, il giro avventuroso del mondo sulle navi, la sua vita sballottata. Un ritmo incalzante dove le disgrazie che la colpiscono causano in Sally un continuo atteggiamento di resilienza, e impara dagli umani quello di cui ha bisogno. La particolarità profonda del libro è che il testo racconta l’avventura, mentre le immagini raccontano l’epopea e la leggenda, con un sapore di mare e di terra d’altri
frequente porta a capire come le balene, così come ogni altro essere vivente, vivono di relazioni. Un libro che potrebbe essere “imitato” in una esperienza di educazione scientifica e ambientale proprio per il suo percorso, seguendo i titoli degli argomenti e proponendo ai ragazzi di adottarlo come traccia.
eccezionali, ma che fanno parte del sistema del pianeta, con i quali dobbiamo convivere con alcune attenzioni, precauzioni e comportamenti corretti che ci proteggano. Il professor Ulisse accompagna i lettori, anche con inserti a fumetti, tra questi respiri, spiegandone in modo semplice ed efficace le cause scientifiche.
sapere. Per fortuna c’è una scuola che insegna l’egoismo, l’ipocrisia, l’avarizia: l’università di Tuttomio. Chi vincerà? Primo o il rigido e grigio preside McPear? Con uno svolgimento inaspettato e divertente, come una commedia di spiazzanti colpi di scena, un grande sberleffo a certi consigli adulti del “fatti i fatti tuoi”.
tempi che danno all’opera un carattere di ritmo e di epicità in realtà senza tempo. Per questo l’arrivo di Sally Jones all’ultima pagina non è certo il ritorno stanziale nella sua foresta natia, ma l’inizio di un nuovo viaggio a bordo della Hudson Queen, che è diventata la sua nave. Come dire che le leggende non possono concludersi dove sono iniziate, così come
Terra, pianeta inquieto
Edizioni Coccole books
Fanny Glazenburg
Il mio primo libro della natura. Edizioni Sonda.
Carl Hiaasen
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recchio fuori di testa, incontra e fa amicizia con Skink, e con il suo aiuto riesce a liberare Malley che si era ficcata proprio in un bel guaio fidandosi di quel matto furioso. Ma il loro viaggio continua lungo il fiume, tra un filo di giallo e la trama di un’avventura, un romanzo di formazione, con uno stile scorrevole e battente.
Dino Ticli, Enrico Macchiavello
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re da una immagine e leggere il testo intorno, sotto, sopra, di lato…. Questo, però, non vuol dire che sia un’opera editoriale semplice, anzi proprio nella sua progettazione articolata richiede al lettore l’impegno di tenere insieme, quasi contemporaneamente, più elementi ed informazioni per connetterli tra loro e poter gustare l’insieme.
Andrea Antinori Un libro sulle balene Corraini Edizioni
No surrender. Da un’amicizia in rete un’avventura mozzafiato Edizioni Giunti
Fabrizio Silei
L’università di Tuttomio
Ill. di Adriano Gon.
Edizioni Il Castoro
Jakob Wegelius
La leggenda di Sally Jones Trad. di M. Valeria D’Avino Edizioni Orecchio Acerbo