Wha anteprima 2015

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il paese di Mondo piccolo è un puntino nero che si muove, assieme ai suoi Pepponi e ai suoi Smilzi, in su e in giù lungo il fiume per quella fettaccia di terra che sta tra il Po e l’Appennino: ma il clima è questo. Il paesaggio è questo: e, in un paese come questo, basta fermarsi sulla strada a guardare una casa colonica affogata in mezzo al granturco e alla canapa, e subito nasce una storia.



Giovannino Guareschi Giovannino Guareschi scriveva personalmente i risvolti per i suoi libri per i quali creava anche la copertina. Abbiamo pensato di inserire nella collana Opere di Guareschi Don Camillo Mondo piccolo con la copertina originale che fece per la prima edizione del 1948, con l’ultimo risvolto che preparò per la 42a edizione del luglio 1967 (346.000 copie complessive a quella data) e con la fotografia che lui volle nei risvolti di tutte le sue opere.

«Se non sei un vile mentitore, dammene la prova! Sollevalo, se sei capace.» Don Camillo si appressò ai tavolo e lo abbrancò. (…) Staccò il tavolo da terra e lentamente lo portò sopra la testa, e ve lo tenne a braccia tese. Il Vescovo lo guardava trattenendo il fiato. Quando vide il tavolo alto sopra la testa di don Camillo, batté il bastone per terra. «Buttalo!» Quelli di città, da Don Camillo - Mondo piccolo di Giovannino Guareschi

è nato a Fontanelle di Roccabianca, nella Bassa parmense, il 1° maggio del 1908. Dai 18 anni in poi si è sempre occupato di giornalismo e, come attività sussidiaria, ha fatto il cartellonista, lo scenografo, il caricaturista, l’istitutore, l’ufficiale di censimento, il disegnatore in un laboratorio per la pastorizzazione del latte, il portinaio in uno zuccherificio. Talvolta ha fatto anche lo studente universitario di giurisprudenza, ma pare che, per ora, non abbia intenzione di laurearsi. È coniugato e ha realmente i due figli di cui tanto spesso parla nei suoi racconti. Ha pubblicato, fino ad oggi, undici volumi: La scoperta di Milano, Il destino si chiama Clotilde, Il marito


in collegio, Italia provvisoria, La favola di Natale, Lo zibaldino, Corrierino delle famiglie, Diario clandestino, Il compagno Don Camillo. È stato capocronista in un giornale di provincia, poi redattore-capo del settimanale «Bertoldo», poi direttore di «Candido». Mondo piccolo è appunto una scelta dei racconti pubblicati, sotto lo stesso titolo, sul settimanale «Candido», e nell’ampio nota che precede la raccolta il lettore troverà tutto quanto può servire per ambientare e, in un certo senso, giustificare i racconti stessi. Guareschi è alto metri uno e settanta, scrive esclusivamente a macchina e dorme sul fianco sinistro.

… una bella sera, tra il lusco e il brusco, mentre tornava in canonica, un pezzaccio d’uomo intabarrato gli era arrivato alle spalle schizzando fuor da una siepe e, approfittando che don Camillo era impacciato dalla bicicletta al manubrio della quale era appeso un fagotto con settanta uova, gli aveva dato una robusta suonata con un palo, scomparendo poi come inghiottito dalla terra. Peccato Confessato, da Don Camillo - Mondo piccolo di Giovannino Guareschi


dal Mondo Piccolo al Mondo Grande

La storia del Paese riflessa nella cronaca del paesello. Gli avvenimenti più clamorosi del mondo grande che trovano puntuale rispondenza nelle vicende paesane del mondo piccolo di don Camillo. È la versione, in tono minore e sorridente, di fatti importanti che, ridotti qui all’essenza e rivissuti da uomini che ancora odono la voce della coscienza, si spogliano della loro drammaticità e rinverdiscono la speranza in un mondo migliore. Giovannino Guareschi, 1968


Don Camillo nel Mondo

Don Camillo nel Mondo Gli illustratori di alcune delle più belle edizioni dei racconti di “Mondo piccolo” che hanno fatto il giro dei cinque Continenti: da Gus Bofa, che illustrò la splendida edizione svizzera in lingua francese del 1956, a Istvan Kelemen, che ambientò don Camillo e Peppone nel suo paese, l’Ungheria, nel 1990, a Karel Thole, illustratore di tutte le edizioni olandesi degli scritti di Giovannino Guareschi, per finire con GiPi, lo”straniero di casa nostra”, che illustrò, con una maestria e una fantasia incredibili l’edizione di “Don Camillo” stampato dal settimanale satirico “Cuore”. Insomma tutto il Mondo di Don Camillo e Peppone, dal “Mondo piccolo” al Mondo grande.


Gus Bofa alias Gustave Blanchot Gus Bofa è nato in Francia nel 1883. Inizia la sua carriera debuttando nel 1898 sulla famosa rivista “Le Sourire”. Tra il 1905 e il 1914 studia arti grafiche a Parigi e, in quegli anni, lavora come disegnatore e pubblicitario per “Le Rire” e “Le Sourire” diventando famoso anche come cartellonista. Dopo la Prima guerra Mondiale ritorna a Parigi e collabora con “La Baïonette”, dove realizza una serie a fumetti. Inizia anche a illustrare numerosi grandi classici della letteratura per la rivista “Le Crapouillot”, dove svolge le mansioni di critico letterario tra il 1929 e il 1939. La sua fama è testimoniata dalla prestigiosa collana di libri di lusso dei classici internazionali della letteratura quali Swift, Voltaire, Cervantes e Guareschi., in cui compaiono le sue belle e raffinate illustrazioni. Nelle illustrazioni per “Le petit monde de Don Camillo” 1956, le sue opere sono caratterizzate da una vena ottimista e e umoristica.




Karel Thole alias Carolus A. M. Thole (Bussum 20 aprile 1914 - Cannobio 26 marzo 2000) Seguendo la sua vocazione artistica, Karel frequenta la facoltà di disegno presso la prestigiosa sede del “Rijksmuseum” di Amsterdam. I primi anni di lavoro sono indirizzati al campo pubblicitario e “cartellonistico”. Nel dopoguerra la sua attività si dirige verso il mondo dell’illustrazione e dell’editoria. Karel collabora con più di cinquanta editori differenti, sue sono le illustrazioni per la versione olandese della celebre saga di Guareschi “Don Camillo”. Nel 1958 si trasferisce con tutta la famiglia in Italia, a Milano, Dopo aver lavorato per alcune case editrici, tra cui “Rizzoli”, è con “Mondadori” che Thole raggiunge il successo. con le copertine della collana di fantascienza “Urania”. Nel 1993 si trasferisce con la moglie a Cannobio, sul Lago Maggiore. La sua ultima copertina per la collana di “Urania” è quella del numero 1330, pubblicata nel 1998..


Istvan Kelemen è nato il 26 giugo 1957 a Baja, Ungheria dove vive e lavora. Si è laureato presso l’Università di Arti e Mestieri nel 1989, in film e video di animazione. Oltre a uno stile grafico assolutamente personale e innovativo, Istvan Kelemen dimostra di possedere fantasia e creatività sfrenate, che gli permettono di creare immagini buffe e divertenti. Le sue illustrazioni sono fittamente riempite, non solo dai personaggi e dalle ambientazioni, ma anche da oggetti e animali che ne potenziano l’effetto comico e dissacrante. dal punto di vista stilistico Kelemen sembra avvicinarsi al particolare linearismo e alla purezza formale adottati da Saul Steinberg, e quindi da Giovannino Guareschi nelle vignette umoristiche realizzate per il “Bertoldo”. Nelle sue opere è evidente la sua straordinaria maestria grafica e compositiva da cui scaturiscono immagini coinvolgenti, surreali e sorprendenti, costruite su una frammentazione dell’illustrazione nella miriade di oggetti e personaggi che occupano quasi totalmente l’inquadratura.




GiPi alias Gian Alfonso Pacinotti Autore di fumetti e regista, Gipi (1963), si è imposto all’attenzione del pubblico italiano ed europeo dalla fine degli anni Novanta. Incentra il suo lavoro su una ricerca pittorica che lo porta ad esprimersi con le più svariate tecniche, utilizzando anche la pittura a olio e l’acquerello, mentre ormai quasi tutti gli autori di fumetti italiani e stranieri utilizzano la grafica digitale. Emerge nel panorama fumettistico italiano per una profonda sintesi tra la grande abilità narrativa e il realismo sia descrittivo che espressivo. Con il suo stile originale einnovativo, si impone in pochi anni vincendo numerosi premi fino ad essere consacrato nel 2006 con il premio “Goscinny” e come “miglior libro” al Festival International de la Bande dessinée d’Angouleme, unico italiano dopo Hugo Pratt e Vittorio Giardino. Le abilità grafiche e la straordinaria capacità di descrivere analiticamente ambienti e personaggi sono evidenti anche nelle illustrazioni per il Don Camillo. La sua interpretazione dei sentimenti, delle emozioni, dell’atmosfera è davvero straordinaria, al punto da non rendere possibile, salvo in pochi casi, attribuire il disegno ad un particolare racconto.


Nullo Musini - Musolino


I precursori: il numero unico di Fidenza Il Mondo piccolo a Borgo San Donnino, dal 9 ottobre1898, si racconta con la pubblicazione del Numero Unico. Una tradizione che con testate e autori diversi si è mantenuta nel tempo fino a diventare un ingrediente indispensabile della festa patronale. Nel 1899 viene fondato anche il Risveglio, voce dei cattolici fidentini, in un confronto che precorre quello fra Peppone e Don Camillo. Luigi Musini, il fondatore del numero unico, è laico socialista e quindi i direttori del settimanale della curia sono spesso oggetto della satira dal fogliaccio, come testimoniano alcune caricature riportate qui a fianco, ad opera di Nullo Musini (Musolino) nel 1902 e di Erberto Carboni nell’edizione del 1922. La mano felice del futuro designer della Barlla si vede già in queste esperienze giovanili.

Erberto Carboni


I contemporanei di Giovannino Guareschi Dal 1927 il numero unico trova nuovi interpreti: Pir (Quirino Bernardi) che disegna la nuova testata del fogliaccio e il giovane Vittorino Ortalli (Il Tarlo), abile sia con la penna che con la matita, che porterà avanti il giornale assieme a Nino Denti fino al 1938. Nel 1946, dopo la guerra, il numero unico riparte con lo spirito della rinascita Ai veterani Pir e Nino Denti si aggiungono nuovi autori. Nella pagina a fianco riconosciamo le firme di Alberto Tassi Carboni, Bruno Rabaiotti e soprattutto Rino Montanari destinato a diventare l’autore fidentino piÚ popolare del dopoguerra. Fra gli autori del fogliaccio, dal 1961, anche Giorgio Testi del quale proponiamo nelle pagine seguenti alcuni disegni rappresentativi delle sue incursioni nel Mondo grande.



Giorgio Testi Pittore e disegnatore, è nato a Fidenza nel 1931 dove ha gestito, per oltre quarant’anni, insieme alla moglie un negozio di filatelia e numismatica che col passare del tempo si è trasformato in una galleria d’arte. Assecondando la sua vena satirica ha alternato la pittura e la creazione di particolari mosaici utilizzando i francobolli con la collaborazione al fogliaccio locale. Realizzando caricature di personaggi famosi ha partecipando a diversi concorsi umoristici. A Vercelli, nel 2000, si è aggiuducato il primo premio alla Biennale dell’Umorismo nel mondo con la caricatura di Dario Fo.


Maurizio Zaccardi è nato a Parma il 10 ottobre 1955 e svolge la sua attività in Italia e in Francia.. Per diversi anni si è dedicato alla scultura in pietra proseguendo la sua ricerca attraverso l’uso di altri materiali quali il marmo e il bronzo. Utilizza una tecnica particolare di colata in bronzo sulla pietra-marmo di Carrara o abbinamenti di vetri di Murano. Ha esposto in diverse città italiane (Venezia, Milano, Reggio Calabria, Roma, Riccione etc.) ed estere (Menton, Cannes, Ginevra, Innsbruck, Monaco, Castillon. Ha realizzato il monumento in bronzo di Giovannino Guareschi posato a Fontanelle nel 2008 . Collabora alla realizzazione di scenografie per spettacoli musicali e teatrali. Diversi sono i riconoscimenti, tra cui il Global Educational Art-Genova ed il Master al Salon International di Menton-Côte D’Azur (France).


Lucio Trojano Nato a Lanciano nel 1934, una laurea in Giurisprudenza. E’ presente da tantissimi anni nel Cartooning e come quotato giurato nelle rassegne nazionali e internazionali. Ha pubblicato diversi libri e collaborato a riviste e periodici, Fra i più importanti riconoscimenti: Palma d’oro al salone Internazionale di Bordighera 1979 per il disegno e nel 1990 per la letteratura illustrata; 1 premio Consiglio d’Europa 1973; 1 premio Esposizione Mondiale della caricatura Berlino 1980; 1 premio satira Politica “G.Scalarini” 1982; Premio presidente della repubblica 2011Sue opere nei Musei di Basilea, Tolentino, Istambul, Gabrovo, Smirne. E’ autore di vivaci volumi sulle antiche genti italiche.



Marco De Angelis Vignettista, illustratore, giornalista professionista e grafico è nato a Roma nel ’55, dove vive e lavora. Ha pubblicato su La Repubblica (di cui è redattore), Metropoli- La Repubblica, Il Popolo, La Discussione, Il Messaggero, Il Mattino, Grazia, Panorama, I Gialli Mondadori, ComicArt, Comix, Help!, le riedizioni del Travaso e del Marc’Aurelio e 150 altri giornali in Italia, in Europa e negli USA (Washington Post, Los Angeles Times, Chicago Tribune, Herald Tribune, Courrier International, Le Monde, Nebelspalter, Yez, ecc.). The New York Times Syndicate distribuisce le sue vignette in tutto il mondo. Ha illustrato molti libri per ragazzi per Giunti, De Agostini, La Scuola, San Paolo, Lapis, European Language Institute (28 riviste distribuite in 30 Paesi) e ha pubblicato vari titoli come autore, tra cui “Ciuccino mio”e “Fuga nel Terzo Millennio”. Palma d’Oro al Salone dell’Umorismo di Bordighera nel ‘97, due volte Premio Consiglio d’Europa, ha ricevuto 70 premi internazionali: Istanbul, Tokio, Montreal, Teheran, Skopje, Amsterdam, Belgrado, Olen, Pescara, Pistoia, Fano, ecc.


Ha collaborato con RAI TV e TMC, molte società e associazioni e cura il mensile online “Buduàr”. E’ stato membro di varie giurie e i suoi disegni sono presenti in molti musei.


I “World Humor Awards” sono il progetto di una rassegna internazionale sull’Umorismo. L’asse portante dell’evento è costituito dal concorso fra i migliori disegnatori umoristici di tutto il mondo. Fondamentale rimarcare la differenza fra umorismo e satira. Diversamente dalla satira che si limita a denigrare il suo bersaglio, l’umorismo ha il potere di indurre alla riflessione attraverso il sorriso e il grande merito di rivelare la sostanza oltre l’apparenza. “dal Mondo Piccolo al Mondo Grande” si propone quindi come significativa anteprima dei “World Humor Awards” e intende ribadire la titolarità del territorio, “...quella fettaccia di terra che sta tra il Po e l’Appennino” che comprende Busseto e la bassa, Fidenza, ma anche Salsomaggiore (prima vetrina sul Mondo grande), ad essere la sede di questo progetto.



Con la collaborazione di: OLITEMA

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Con la collaborazione Gianni Rizzuto di: Managing Director

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Un particolare ringraziamento ad Alberto e Carlotta Guareschi .....

La mostra è a cura dell’ Associazione Culturale LEPIDUS Un particolare ringraziamento ad Alberto e Carlotta Guareschi www.worldhumorawards.org www.worldhumorawards.org

ASSOCIAZIONE CULTURALE


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