Guida turistica alle piĂš belle spiagge della Riviera del Conero
tieri e PiĂš seninerari t nuovi ianoa! in c
Titolo | Le spiagge del Conero Autore | Marco Mancinelli © Tutti i diritti riservati all’Autore. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta senza il preventivo assenso dell’Autore. Impaginazione e progetto grafico a cura di Elena Mancinelli
Si ringraziano per le foto: Archivio Spadari pag 75 Tommaso Rossi pag 28/55/84/90 Lovely Ancona - Enzo Torelli pag 72
Questa seconda edizione 2020 Le Spiagge del Conero vuole ampliare gli orizzonti di chi si accinge a visitare questo splendido territorio fatto di mare, di roccia, di natura e del lavoro incessante di infinite generazioni dei nostri avi. L’amore per il mare e le meravigliose spiagge sono forse tra i principali motivi di interesse che richiamano ogni anno migliaia di turisti nell’area del Conero e questa Guida è nata proprio per aiutare coloro che intendono scoprirle e per contribuire a tutelare questo piccolo pezzo di paradiso. Ma un turismo responsabile non può prescindere dalla conoscenza del contesto ambientale, da alcune informazioni di carattere storico e culturale e da una sana gioia di provare nuovi sapori ed emozioni eno-gastronomiche. Abbiamo cercato di rendere la vostra vacanza al Conero un’esperienza unica portandovi a scoprire angoli sconosciuti alla maggior parte dei turisti, attratti solo dal fascino del mare. Infine abbiamo voluto tracciare due itinerari per i sempre più numerosi amanti di canoe, kajak e SUP descrivendo, pagaiata dopo pagaiata, la costa da Sirolo ad Ancona, soffermandoci sui principali punti di riferimento e su tutte le spiagge raggiunte nei due percorsi. Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che hanno contribuito nel tempo a proteggere il Monte Conero e le sue spiagge dalla speculazione e agli autori locali delle pubblicazioni e delle fonti da cui sono state tratte parte delle informazioni contenute nel testo. Senza di loro questa Guida non avrebbe avuto né ragione né modo di essere scritta. L'autore Marco Mancinelli
Arte
Storia
Territorio
Il parco del Conero .............................................................. 8 L'uomo e il Conero ................................................................. 9 La Guida .................................................................................... 9 Ambiente ................................................................................ 10 Geologia del Conero .......................................................... 11 La costa .................................................................................. 11 Flora Parco del Conero .................................................... 12 Fauna Parco del Conero .................................................. 14
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Preistoria .................................... Le gradine ................................... Incisioni rupestri .................... I Piceni .......................................... I nuovi porti ............................... I romani ........................................ Grotte romane .......................... Medioevo ..................................... Insediamenti monastici ....... La pirateria nell'Adriatico ... Storia recente ..........................
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Grotte litoranee di Ancona ......................................... 28 Santa Maria di Portonovo ............................................ 30 San Pietro al Conero ....................................................... 32 Le Grotte di Camerano ................................................... 34 Il Teatro Cortesi e le mura medioevali a Sirolo ... 35
Prima di partire ............................................................ 54-57 Spiaggia Urbani ................................................................. 58 San Michele e Sassi Neri ................................................. 60 Le due Sorelle ...................................................................... 62 Spiaggia dei Gabbiani ....................................................... 64 Spiaggia della Vela .......................................................... 66 Portonovo ............................................................................. 68 Mezzavalle e il Trave ....................................................... 72 La Vedova .............................................................................. 74 La Vena .................................................................................. 76 La Scalaccia .......................................................................... 78 La Scalaccia 2 ...................................................................... 80 Sentiero della fonte ........................................................ 82 Il Passetto ............................................................................ 84 La Grotta azzurra .............................................................. 85
Escursioni in canoa
Cucina tipica
Il Rosso Conero .................................................................. Il Verdicchio ........................................................................ Al Stuccafiss ....................................................................... El brudett .............................................................................. I mòscioli ............................................................................... I Vincisgrassi ...................................................................... Crescia sa i grasselli ........................................................ I sciughetti ...........................................................................
Le spiagge
SOMMARIO
Dove affittare la canoa ............................. Itinerario Nord ............................................... Itinerario Sud ................................................. AttivitĂ sportive al Conero .....................
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Territorio Il promontorio roccioso denominato Monte Conero sorge a circa metà strada tra i rilievi del carso triestino e il Gargano, interrompendo un continuum di litorale basso e sabbioso che si estende per tutta la costa dell’Adriatico per oltre 700 km. Costituito prevalentemente da rocce calcaree, il
Conero si erge 572 mt al di sopra del livello del mare, rappresentando un ambiente unico e straordinario dove si incontrano mare e roccia, boschi e spiagge, costituendo da sempre un punto di riferimento per coloro che in ogni epoca hanno attraversato il Mare Adriatico.
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IL TERRITORIO
Il Parco del Conero Il Conero è la propaggine orientale dell’Appennino Umbro-Marchigiano situato tra la città di Ancona a Nord e la pianura alluvionale del fiume Musone a Sud, circondato da una corona di rilievi collinari a Occidente e dall’Adriatico Centrale a Oriente. Il carattere peculiare dell’area del Conero, il clima, la sua geo-morfologia e la sua storia ne fanno un luogo di straordinario interesse naturalistico, culturale e ambientale da tutelare contro le spinte edilizie speculative che precedono il turismo di massa, non ancora approdato sulle sue spiagge strette e rocciose. Per questo motivo è diventato area protetta nel 1988 quando venne istituito dalla Regione Marche il Parco Regionale del Conero e da allora gode della tutela dei suoi ambienti naturali e delle sue bellezze paesaggistiche. L'area del Parco interessa i Comuni di Ancona, Camerano, Sirolo e Numana.
Ente Parco Regionale del Conero
Via Peschiera 30/a 60020 Sirolo - AN • www.parcodelconero.org
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Quando andare La migliore stagione per godere delle bellezze del Conero e delle sue spiagge é sicuramente tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate. Potrete apprezzare al meglio la splendida natura rigogliosa e la trasparenza del Mare Adriatico senza la calca che caratterizza le spiagge più famose durante il mese di Agosto. Anche settembre è un ottimo periodo per organizzare una vacanza, magari allargando lo sguardo al territorio circostante, ricco di eventi culturali e legati alla vendemmia del Rosso Conero. (box pag 53)
Luoghi del Conero ANCONA SIROLO CAMERANO NUMANA
L'uomo e il Conero La presenza umana, dalle più remote epoche preistoriche ad oggi, ha profondamente segnato il territorio e l’ambiente naturale. Il paesaggio agricolo marchigiano, con gli appezzamenti regolari che rimandano alle antiche “centuriazioni” romane, è ampiamente caratterizzato in tutta l’area del Conero, mentre l’attività umana millenaria a Portonovo e nell’abitato di Sirolo hanno lasciato un segno profondo, con edifici antichi e importanti ritrovamenti storici. A Camerano per secoli è stata realizzata una vera e propria città sotterranea, utilizzata a scopi difensivi contro le scorrerie piratesche nell’Adriatico. Ma è soprattutto l’area a monte della S.P. del Conero ad essere stata interessata, in tempi recenti, da una vasta opera di rimboschimento finalizzata alla difesa del suolo, mentre l’attività estrattiva, terminata ormai da decenni, ha lasciato vistose cicatrici nel paesaggio, in particolare vicino alla spiaggia delle Due Sorelle e nel versante occidentale.
La Guida
In questa Guida descriveremo in modo dettagliato i sentieri e le spiagge che si susseguono da Sirolo, vera perla di questo tratto di costa, fino alla
Spiaggia della Vena - Ancona
città di Ancona. Sono quindi descritte sia spiagge rinomate e facilmente raggiungibili come Spiaggia Urbani a Sirolo, sia tratti di costa sconosciuta ai più e in cui si arriva solo da sentieri nascosti tra la vegetazione. Vogliamo però anche accompagnarvi nella conoscenza del patrimonio ambientale, storico ed eno-gastronomico dell’area circostante, andando alla ricerca e scoperta di sensazioni, sapori ed emozioni che fanno di una vacanza al Monte Conero un sogno ad occhi aperti. Infine abbiamo inserito anche una particolareggiata descrizione di due itinerari da praticare in canoa, aggiungendo alla Guida prospettive diverse e nuovi stimoli alla visita.
Come arrivare al Conero
AUTO A14 - Casello autostradale Ancona Sud TRENO Stazione di Camerano-Aspio Stazione centrale di Ancona NAVE Porto passeggeri di Ancona • www.porto.ancona.it Porto turistico • www.marinadorica.it AEREO Aeroporto di Ancona-Falconara, distante 30Km • www.aeroportodiancona.net
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Storia La presenza dell’Uomo nella zona del Conero è datata a circa 100.000 anni fa, nel Paleolitico Inferiore, come ci raccontano i manufatti musteriani in selce e le amigdale acheuleane ritrovati durante gli scavi
in prossimità della vetta del Monte Conero. Un popolamento antichissimo, precedente alla comparsa di Homo Sapiens in Europa e quindi riconducibile ai nostri cugini Neanderthal, già abituali frequentatori dell’area.
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L A S TORIA
La pirateria nell'Adriatico Le incursioni Turche e barbaresche o dei pirati Uscocchi flagellarono la costa adriatica dalla metà del IX secolo fino alla definitiva conquista di Algeri nel 1830 da parte dei francesi. Nell’anno 848 infatti la prima scorreria saracena si impadronì addirittura dei bronzi dorati (6 statue, le decorazioni e 14 rostri) che decoravano l’Arco di Traiano nel porto di Ancona. Il periodo d’oro della pirateria nel Mare Adriatico fu però tra il 14° e il 18° secolo, ed ebbe un impatto particolarmente violento sulle zone vicine al mare e nell’immediato entroterra. Si hanno notizie di attacchi pirateschi e cattura di prigionieri al Castello del Poggio
Basilica di Loreto La costruzione della Basilica inizia nell’anno 1468 in stile gotico, ma già con accenti rinascimentali e prosegue nel 1487 sotto la guida del celebre architetto toscano Baccio Pontelli. I torrioni semicircolari, alleggeriti dalle grandi finestre gotiche, fanno intuire la funzione difensiva della grande struttura basilicale, completata infine con la costruzione dei camminamenti di ronda per consentire la miglior difesa del santuario dagli attacchi pirateschi.
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(1518), a Massignano e a Numana, mentre Porto Recanati fu assalita e distrutta dai corsari Turchi sempre nel 1518. Anche gli allora castelli di Sirolo e Camerano dovettero fare i conti con attacchi simili provenienti dalle fuste corsare. Lo si comprende dalla loro struttura urbanistica completamente murata e fortificata, come a Sirolo in cui il tracciato difensivo è ancora oggi ben visibile. Oppure come a Camerano, distante solo 5 km dal mare, ove gli abitanti scavarono dopo l’anno 1000 un complesso, e ancora oggi non completamente conosciuto, sistema ipogeo a carattere difensivo, utilizzato anche come rifugio durante l’ultimo conflitto mondiale. Anche la Basilica di Loreto fu pesantemente fortificata nel 1485 in funzione anti piratesca, soprattutto per difendere i tesori che custodiva dalle incursioni turche, all’epoca particolarmente frequenti. Ancora nel 1716 il problema delle incursioni doveva essere particolarmente grave, tanto che Papa Clemente XI fece erigere a Portonovo la Torre di guardia, che potete vedere ancora oggi, proprio a difesa della baia e come punto di osservazione per prevenire gli attacchi dei Turchi.
Storia recente Nel 1809, durante il Regno d’Italia di Napoleone Bonaparte, il Viceré Eugenio di Beauharnais fece costruire, sempre a Portonovo, una struttura militare fortificata, chiamata ancora oggi proprio Fortino Napoleonico. La costruzione doveva servire per contrastare i traffici marittimi e per impedire alla flotta inglese di potersi rifornire di materiali e di acqua potabile durante le Guerre Napoleoniche che interessarono anche l’Adriatico Centrale. Pensato sul modello delle fortificazioni dell’architetto rinascimentale Francesco di Giorgio Martini, il Fortino Napoleonico fu realizzato probabilmente utilizzando parte dei resti dell’antico monastero benedettino. Dopo la sconfitta napoleonica passò allo Stato della Chiesa e quindi, dopo la battaglia di Castelfidardo e la proclamazione del Regno d’Italia, divenne di proprietà dello Stato Italiano, cadendo presto nell’oblio e in rovina. Negli anni ‘60, dopo un completo restauro che ha permesso di conservare le linee architettoniche originali, è stato
Il Fortino Napoleonico di Portonovo
trasformato in un lussuoso albergo. Dagli inizi del '900 il Conero fu intensamente sfruttato, con massicci abbattimenti di alberi e l’apertura di numerose cave di pietra. Sono ancora riconoscibili, soprattutto nelle aree dietro Portonovo, le tipiche spianate delle “carbonaie”, mentre nel versante verso Sirolo erano ubicate le zone estrattive e diverse fornaci per la calce, di cui una ancora intatta vicina alla frazione di San Lorenzo. Anche il pascolo intensivo ha contribuito ad un generalizzato ed eccessivo sfruttamento del suolo, causando problematiche di frane e smottamenti continui. Negli anni ‘30 il Conero risultava quasi completamente spoglio nel versante occidentale per cui, per consolidare i versanti, furono piantati migliaia e migliaia di alberi, in particolare pini d’Aleppo e lecci, che attualmente costituiscono le specie vegetali più comuni dei pendii meno ripidi del Monte. 13
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Arte e cultura Il patrimonio storico, architettonico, culturale e artistico dell’area del Conero rappresenta un sufficiente motivo per trascorrervi una vacanza. Vi proponiamo quindi alcuni dei più affascinanti luoghi di interesse della
zona, che siamo sicuri soddisferanno la vostra curiosità. Abbiamo escluso la descrizione della città di Ancona in quanto esula dalle finalità di questa guida, per cui si rimanda alla lettura di specifiche pubblicazioni.
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ARTE E CULT UR A
Grotte litoranee di Ancona Partiamo proprio dalla città di Ancona, ovvero dalle sue propaggini meridionali attorno al Passetto e al Monumento ai Caduti, per iniziare il nostro circuito artistico e culturale legato al mare.
Le grotte del Passetto di Ancona
Le centinaia di grotte del Passetto rappresentano un patrimonio culturale e architettonico unico che caratterizza la città di Ancona e si estendono, seppur in maniera discontinua, da sotto le alte rupi del Cardeto fino quasi allo scoglio del Trave. Scavate nella roccia tenera della falesia, sopravvivono oggi grazie alla tenacia dei “grottaroli” che ogni anno riparano i danni causati dalle mareggiate invernali e dalla salsedine. Costruite dalla metà dell’ottocento fino alla fine degli anni ‘50 del secolo scorso come ricovero di imbarcazioni, le grotte hanno mantenuto intatta fino ai nostri giorni la loro funzione e ancora oggi sono utilizzate principalmente dai pescatori locali come ricovero di attrezzatura da pesca o per scopi ricreativi.
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Gli sgargianti colori usati per dipingere i massicci portoni delle grotte, gli scivoli che vanno verso il mare e le attività che vi si svolgono attorno rendono il contesto particolarmente suggestivo e caratteristico della Civiltà del mare della città di Ancona. Purtroppo alcuni casi di abusivismo edilizio e le recenti frane hanno portato, in certe zone, al divieto di accesso verso alcuni gruppi di grotte.
Il monumento ai caduti della I Guerra Mondiale
Arrivare alle grotte litoranee Per raggiungere le più caratteristiche grotte andate ai piedi del Monumento ai Caduti della I Guerra Mondiale (box sotto) e scendete per l’ampia scalinata che porta fino al mare, poi proseguite verso nord, dove troverete una lunga teoria di grotte fino allo scoglio della Seggiola del Papa. Altri gruppi di grotte potete trovarli alla spiaggia della Vedova, quella della Vena, a nord della Scalaccia, alla Spiaggia degli Scogli Lunghi e alla fine del sentiero della Grotta Azzurra.
Il monumento ai caduti Uno dei luoghi più caratteristici di Ancona, vero simbolo della città, è il Monumento, ovvero il sacrario ai caduti della Città di Ancona durante la I° Guerra Mondiale, posto alla fine del lungo Viale della Vittoria, in panoramica posizione di fronte al mare. Fu realizzato in candida pietra d’Istria alla fine degli anni ‘20 dall’architetto anconitano Guido Cirilli, a forma di tempio circolare. Poggia le sue 8 colonne doriche su un basamento decorato con simboli militari al vertice di una’ampia scalinata, mentre nel fregio superiore sono visibili i fasci littorici, caratteristici dell’epoca.
Al di sotto sono scolpiti i versi della poesia “All’Italia” di Giacomo Leopardi: « Beatissimi voi, ch'offriste il petto alle nemiche lance per amor di costei ch'al sol vi diede ». Il Monumento rende onore alle vittime della città nel 1° conflitto mondiale, siano essi caduti al fronte o vittima dei bombardamenti navali del 1915. Ancona fu infatti duramente colpita dalla corazzate della Marina Austro-Ungarica nei primi giorni di guerra, causando ingenti danni al porto, alle abitazioni e al Duomo di San Ciriaco, provocando oltre 60 vittime tra militari e civili.
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Cucina tipica Il felice incontro tra la terra ed il mare ha prodotto nella zona del Conero piatti, sapori e vini di grande qualità e raffinatezza. Ancona è la città del brodetto di pesce e dello stoccafisso, detti appunto “all’Anconetana”, mentre Portonovo è la patria del mosciolo selvatico (Mytilus galloprovincialis), presidio Slow Food che il resto del mondo chiama cozza. Come non ricordare i celebrati vincisgrassi, uno
dei piatti più conosciuti della cucina marchigiana o i sciughetti o la pizza con i grasselli, frutti della cultura culinaria contadina? Anche i vini esprimono al meglio la lunga tradizione vitivinicola, con i due più famosi DOC marchigiani, il Rosso Conero e il Verdicchio, prodotti entrambi nelle sassose colline soprastanti il mare Adriatico tra Ancona e Sirolo.
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CUCINA TIPICA
MÓSCIOLI/MUSCIOLI Le cozze
difficoltà facile
dosi 4 persone
preparazione 15 min
cottura 20 min
Curiosità Il mósciolo selvatico di Portonovo è un mollusco bivalve (Mytilus galloprovincialis) molto comune ed è un’eccellenza alimentare unica in Italia e per questo riconosciuta da Slow Food, che gli ha dedicato un presidio alimentare. Il sapore dei móscioli selvatici del Conero, pescati tra Pietralacroce ad Ancona e la Spiaggia dei Sassi Neri a Sirolo, è inconfondibile e può essere considerata la cozza migliore del nostro Paese. La storia del rapporto tra Ancona e i móscioli inizia probabilmente nel lontano 1173 quando la città di Ancona fu assediata dal Barbarossa e dai Veneziani. Dopo mesi di assedio, narrano le cronache dell’epoca, gli assediati “si ritemprarono parzialmente le forze giovandosi inoltre dei frutti di mare che
stanno sott’acqua attaccati alle pietre”. Da allora questo rapporto non si è mai interrotto e forse adesso è ancora più saldo che allora. Oggi i móscioli sono diffusi in tutta la costa del Conero e non è insolito durante la stagione estiva vedere i pescatori dilettanti fare i “fiati”, cioè scendere in apnea sui banchi dei molluschi e pulirli sulla riva del mare. Per prendere i móscioli avete bisogno dell’attrezzatura giusta, di conoscere bene il fondale, una buona dose di acquaticità e tempo per pulirli uno ad uno per cui, molto più comodamente, andate a comprare quelli del presidio Slow Food già puliti alla Cooperativa Pescatori di Portonovo che sta sulla spiaggia a nord del molo. • www.portonovopesca.com
Ingredienti 2kg cozze fresche qb olio Evo 2 spicchi d'aglio qb peperoncino
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50 ml vino bianco 200 ml passata di pomodoro qb prezzemolo qb sale/pepe
PREPARAZIONE COZZE ALLA MARINARA • Le cozze si prestano a molte preparazioni, se volete fare un aperitivo veloce metteteli in una padella larga e bassa, in un unico strato senza nient’altro. • Accendete il fuoco basso e aspettate fin quando non si siano ben aperti tutti. • Fate quindi un’emulsione utilizzando l’acqua delle cozze, un filo di olio, limone, parezzemolo e se volete aglio tritato. Condite con questo sugo le cozze e lasciate raffreddare. Ricordatevi che il ciuffo non si mangia, e neanche le “scorze”. Da assaporare con il Verdicchio fresco.
SUGO ROSSO DI COZZE • Per un ottimo sugo mettete 2 chili di cozze dentro una pentola e accendete a fuoco lento.
• Quando si saranno aperti bene, recuperate un bicchiere dell'acqua che avranno perso e mettetela da parte. Separate i “cicci” giallo/arancione dal ciuffo verde e dalla “scorza” nera e tagliateli quindi a pezzi. • Su una padella fate soffriggere in poco olio extravergine di oliva, un aglio e peperoncino. • Buttate le cozze a pezzi nell’olio bollente e mescolate. Dopo un paio di minuti aggiungete mezzo bicchiere di vino bianco (o una spruzzata di aceto) e fate evaporare. • Mettete quindi i 200 gr di passata di pomodoro e poi il bicchiere d'acqua delle cozze che avevate tenuto da parte. Fate stringere a fuoco basso per circa 20 min e conditeci gli spaghetti.
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Le Spiagge Ogni spiaggia che va da Sirolo ad Ancona ha un suo particolare fascino e una sua armonia, ma anche una diversa difficoltĂ nel raggiungerla. La Guida vi aiuterĂ a trovare la vostra spiaggia ideale
e a viverla con la massima sicurezza e tranquillitĂ . La semplice e intuitiva simbologia, le cartine e le descrizioni vi guideranno in questo affascinante itinerario tra terra e mare.
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Ancona GROTTA AZZURRA IL PASSETTO SCOGLI LUNGHI LA SCALACCIA LA VENA LA VEDOVA IL TRAVE
MEZZAVALLE
SPIAGGIA IL MOLO LA CAPANNINA SPIAGGIA DELLA VELA
SPIAGGIA DEI GABBIANI LE DUE SORELLE SASSI NERI SAN MICHELE
Sirolo
SPIAGGIA URBANI
Numana 24
Sentieri e spiagge
Rispetto per l'ambiente
Alcuni sentieri sono particolarmente impegnativi. Non sottovalutate mai le indicazioni della guida e siate sempre prudenti. La valutazione del grado di difficoltà è comunque soggettiva, anche considerando un escursionista medio. Se non ve la sentite, scegliete una spiaggia più facile da raggiungere e vi divertirete sicurmente di più.
Tutti i sentieri che percorrerete e le spiagge dove andrete fanno parte del Parco Regionale del Conero e sono quindi un’area protetta sottoposta ad un rigido vincolo di tutela ambientale.
Verificate sempre le condizioni meteo e del mare prima di mettervi in cammino. Alcuni tratti di costa sono percorribili con difficoltà anche con il mare poco mosso. Non entrate in acqua se le condizioni del mare e le vostre condizioni fisiche non lo permettono. Tenete sempre in considerazione che in caso di pioggia risalire alcuni sentieri in terra battuta può diventare molto difficile soprattutto se avete con voi molta attrezzatura.
Sentieristica del Parco Laddove i sentieri descritti in questa Guida siano anche quelli della sentieristica ufficiale del Parco del Conero, essi sono indicati con il loro nome e numero della Carta Escursionistica, che potrete trovare presso il Centro Visite del Parco in Via Peschiera 30/A a Sirolo (AN) oppure al sito • www.parcodelconero.org/sentieri/
Non abbandonate mai rifiuti in terra o in mare, in particolare la plastica. Non accendete mai, per nessun motivo, fuochi nei sentieri o lungo la spiaggia. Rispettate la fauna selvatica terrestre e marina. Ricordatevi che nel Parco tutta la fauna è protetta e le sanzioni per le violazioni possono essere molto pesanti. Non raccogliete o distruggete piante selvatiche, fiori o arbusti. Abbiate rispetto degli altri fruitori del Parco, dei sentieri e delle spiagge, evitate rumori inutili e non arrecate danno alle cose e alle proprietà altrui.
Ordinanze Alcune Amministrazioni Comunali e la Capitaneria di Porto hanno limitato l’accesso ad alcuni sentieri e tratti di costa per motivi di sicurezza. I sentieri temporaneamente interdetti sono indicati negli specifici capitoli mentre per conoscere le Ordinanze della Capitaneria di Porto di Ancona potete consultare il sito • www.guardiacostiera.gov.it/ancona/ nella sezione Ordinanze e avvisi.
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LE SPIAGGE
Bandiera blu 2020
S E RVIZI
SPIAGGIA URBANI
Difficoltà sentiero: facile Tempo percorrenza: 5 min Dislivello: 20 metri circa
Attrezzatura: nessuna Cartografia del Parco: no
Una bella spiaggia di ghiaia a forma di mezzaluna, incastonata sotto la falesia del Monte Conero tra la Punta Giacchetti e la Grotta Urbani. Parcheggi subito a monte della spiaggia e servizio autobus.
SPIAGGIA URBANI
COME ARRIVARE Sotto le mura di Sirolo, pochi metri a valle del Teatro Cortesi prendete la strada che scende a sinistra per Via Bosco (indicazioni per Spiaggia Urbani). Scendete fino al termine della strada e subito sotto il parcheggio vi troverete in un belvedere sopra la spiaggia. Proseguite a sinistra (o a destra) per pochi metri e siete arrivati. In estate la spiaggia è molto affollata e parcheggiare è un problema, quindi molto meglio prendere l’autobus che parte da Sirolo, sicuramente più economico.
INDICAZIONI UTILI La spiaggia è servita di tutti i comfort: stabilimenti balneari, ristoranti, bar, docce, ecc. In estate è decisamente 26
affollata e meta di famiglie con bambini a causa del fatto che l’acqua è quasi sempre calma e abbastanza pulita. Spesso sul lato a mare degli scogli che la circondano potrete vedere i pescatori di móscioli intenti a pulirli dopo averli pescati.
MEZZI PUBBLICI Durante la stagione estiva è disponibile un servizio di autobus che ogni mezz’ora circa dal parcheggio davanti al Comune di Sirolo vi porterà alla Spiaggia Urbani.
Spiaggia Urbani è una bella insenatura sotto le falesie e la pineta, delimitata a Nord da una punta rocciosa e da una scogliera artificiale e a Sud da un piccolo molo in cemento. La spiaggia, tutta di ghiaia fine, è molto ampia nella zona Sud ed è particolarmente riparata dalle scogliere. Sotto la falesia vi sono diverse grotte artificiali scavate ed utilizzate dai pescatori come ricovero delle barche e a fianco vi sono alcuni stabilimenti balneari e un paio di ristoranti. Verso Nord la spiaggia si assottiglia in prossimità del costone roccioso detto “Punta Giacchetti” e della scogliera artificiale, mentre proseguendo oltre si arriva alla spiaggia di San Michele. Verso Sud, dopo la scogliera, si apre la grande Grotta Urbani, una grotta naturale scavata dal mare nella falesia, purtroppo compromessa nella sua bellezza dalla scogliera artificiale. Se salite sulla scogliera e saltellate sugli scogli e sui massi davanti alla grotta, potete raggiungete i “lavi”, ovvero un tratto di costa molto caratteristica, posta a circa 45° che degrada fino al mare. Fate comunque sempre attenzione perché la pendenza dei “lavi”, soprattutto se bagnati, potrebbe farvi scivolare. In corrispondenza di una spaccatura nella roccia potete scendere in acqua e continuare a nuoto per circa 10 minuti fino alla “grotta della secca dei frati”, accessibile e ricoperta di concrezioni viola.
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Escursioni in canoa
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CONERO IN CANOA
Conero in canoa La canoa è sicuramente uno dei mezzi migliori per navigare sottocosta in tutto il promontorio del Conero: ecologica ed economica, permette di arrivare ovunque, anche in spiagge altrimenti inaccessibili. Abbiamo scelto come luogo di partenza delle escursioni la baia di Portonovo, sicuramente un punto baricentrico e il posto più facile per mettere in acqua la vostra canoa al seguito oppure per affittarla.
Percorsi Seguiremo quindi due itinerari: uno verso Sud e uno verso Nord, descrivendo le spiagge, gli scogli e gli altri punti di riferimento che troverete durante la navigazione.
Raccomandazioni
Affittare la canoa A Portonovo potete affittare canoe, Kayak e SUP in due stabilimenti (vedi pag. 94) oppure potete mettere in acqua la vostra canoa a fianco dello stabilimento balneare La Capannina, ove è presente un corridoio dedicato proprio a questo. Potete arrivare in auto (direzione Chiesetta) e, percorsi poche decine di metri, sarete in acqua, prendendo il largo in tutta sicurezza. 30
Come sempre le raccomandazioni d’obbligo: mettetevi in acqua solo con mare calmo e con previsioni meteo favorevoli. Equipaggiatevi con indumenti adeguati e acqua a sufficienza, tenendo conto che il peggioramento delle condizioni meteo marine, le correnti contrarie, la stanchezza e caldo possono giocare brutti scherzi e rovinarvi la giornata. Considerate anche, soprattutto se non siete particolarmente abituati, che pagaiare stanca e le condizioni fisiche sono un elemento determinate per la riuscita della vostra escursione. Ultima raccomandazione: di solito il percorso di andata è sempre molto più facile. Anche un tratto non particolarmente impegnativo, quando percorso al ritorno dopo una giornata al mare, sembrerà sicuramente più duro, quindi pianificate sempre bene la vostra giornata in canoa, tenendo conto anche dei tempi di percorrenza.
VERSO NORD
11 Km | 6 Miglia
SEGGIOLA DEL PAPA
IL TRAVE
Da Portonovo alla seggiola del Papa (Ancona) Questo itinerario è molto impegnativo in quanto non c’è alcuna possibilità di accesso in auto per il recupero della canoa lungo il percorso. Quindi dovrete per forza ritornare indietro al punto di partenza.
PORTONOVO
Itinerario Nord Lasciata la spiaggia della Capannina, dirigetevi verso nord avendo come punto di riferimento la Torre Clementina, che già potete chiaramente vedere. Superata questa, dopo un breve tratto, sarete di fronte al Fortino Napoleonico e poi al molo di Portonovo. Oltrepassato il molo, troverete una zona densa di stabilimenti balneari e poi baracche di legno che si interrompono prima di un lungo tratto con grandi massi e qualche frana. Fate attenzione agli scogli affioranti e proseguite fino alla spiaggia di Mezzavalle, che inizia dopo un masso isolato a pochi metri dalla riva. Proseguite costeggiando questa meravigliosa e lunghissima spiaggia a forma di mezzaluna, dove potete fermarvi ovunque e dove, percorsi poche centinaia di metri, troverete un punto di ristoro sulla
spiaggia, bagni e qualche ombrellone. Proseguite, avendo come punto di riferimento lo scoglio del Trave, fino a dove la spiaggia si restringe bruscamente, quasi all’altezza di uno scoglio affiorante. Da quel punto in avanti fino al Trave non potete più avvicinarvi alla costa e assolutamente sbarcare a riva, causa il grave e costante pericolo di frana di tutto il versante. Potete quindi prendere terra solo una volta raggiunto il Trave, dove la falesia diventa bassa e la spiaggia si allarga. Per coloro che non hanno particolari doti fisiche o allenamento, il consiglio è di fermarsi qui. 31