Commercio equo e cooperazione sociale
LiberoMondo
LiberoMondo è una cooperativa sociale nata nel 1997 dall’esperienza dell’associazione di volontariato Tsèdaqua, per proporre un commercio equo e solidale che promuove giustizia sociale ed economica sia nel Sud che nel Nord del Mondo, operando a favore dei produttori di Africa, America Latina, Asia e offrendo, in Italia, una concreta possibilità di inserimento nel mondo del lavoro, soprattutto per le persone che provengono da situazione di disagio sociale o sono diversamente abili. Per questo LiberoMondo è una cooperativa sociale di tipo b, con propri laboratori di produzione di prodotti alimentari di commercio equo e solidale, e collabora con altre organizzazioni italiane impegnate a promuovere un’economia attenta alle persone e all’ambiente, come le cooperative del consorzio Libera Terra, impegnate nella lotta alla legalità, L’Arcolaio, che opera all’interno della casa circondariale di Siracusa, La Fraternità e Il Pungiglione, che lavorano per l’accoglienza e l’inserimento sociale e lavorativo, la cooperativa Iris Bio, pioniera nell’ambito delle produzioni biologiche e da tempo inserita nella rete dei Gruppi di Acquisto Solidali.
1. Le collaborazioni con i produttori Il contatto diretto con i produttori è un elemento fondante dell’attività di LiberoMondo, volta ad appoggiare e sostenere gli sforzi dei propri partner del Sud del Mondo.
LiberoMondo: la rete di collaborazioni
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LiberoMondo si relaziona direttamente con oltre 80 gruppi di produttori, in 30 paesi di Africa, America Latina e Asia. Garantisce il pagamento di prezzi equi, il prefinanziamento della produzione con almeno il 50% del valore degli ordini, relazioni stabili e continuità degli acquisti (che danno la possibilità ai produttori di programmare le proprie attività con maggiore sicurezza) e il supporto per lo sviluppo di progetti sociali e ambientali. LiberoMondo acquista direttamente prodotti alimentari, cosmetici e artigianali, instaurando collaborazioni durature con i propri partner, basate su rapporti commerciali trasparenti, puntualità nel rispetto degli impegni presi, e una correttezza di fondo che viene riconosciuta e apprezzata. La possibilità di accedere al mercato è fondamentale, per cercare di garantire ad artigiani e contadini un lavoro artigiana del feltro ‐ Nepal continuativo ed equamente retribuito. Non bisogna però dimenticare che una relazione si definisce equa e solidale non solo in base alla “quantità” dello scambio, ma anche in considerazione della qualità del rapporto. Questa è definita non solo da aspetti di natura commerciale, ma anche dalla capacità di condividere esperienze e risorse, di costruire reti, con tutti i soggetti impegnati a favorire un modello di società ispirato a principi di equità e giustizia. In alcuni casi, si rischia di essere un po’ troppo settoriali, eccessivamente concentrati sul proprio specifico, nell’incapacità di cogliere il quadro complessivo in cui si inserisce la propria azione. Per questo motivo, LiberoMondo ha costruito reti che prevedono la partecipazione di una pluralità di soggetti, complementari tra loro, capaci di operare in modo sinergico a favore dei produttori e delle comunità locali. È stato naturale, quindi, avviare collaborazioni con organizzazioni non governative, realtà dell’economia sociale e istituzioni pubbliche sulla base di criteri e modalità operative condivisi. 2
2. Commercio Equo Solidale e Sociale Le attività economiche, il commercio dovrebbero essere intesi come strumenti utili al soddisfacimento dei bisogni delle persone, al benessere della comunità, alla costruzione di una società che ha tra i propri capi saldi la giustizia sociale ed economica. In quest’ottica è necessario costruire filiere economiche e produttive che in ogni loro singola fase siano orientate all’equità e al rispetto delle persone e dell’ambiente. Per questo motivo, la scelta di affiancare alle normali attività di una centrale di importazione di commercio equo e solidale la trasformazioni dei prodotti all’interno di una cooperativa sociale è parsa ai soci fondatori di LiberoMondo naturale, quasi obbligata. Si riteneva fondamentale prendere in considerazione non solo le organizzazioni di produttori del “Sud del Mondo”, ma anche le fasi successive, compresa la trasformazione dei prodotti e le esigenze dei consumatori, che laboratorio di pasticceria di LiberoMondo hanno il diritto di ricevere informazioni dettagliate riguardo tutta la filiera e di poter acquistare prodotti sani e di buona qualità. La trasformazione e il confezionamento dei prodotti non costituiscono infatti un passaggio neutro o trascurabile, bensì entrano a pieno diritto tra i criteri fondamentali per definire la qualità, intesa in senso più generale, di un prodotto e di una filiera. LiberoMondo ritiene che questi passaggi intermedi debbano essere fatti prioritariamente in realtà di trasformazione alternative come le cooperative sociali. Per questo motivo è lei stessa una cooperativa sociale di tipo B ed ha attivato al suo interno laboratori di produzione (biscotti e pasta) e di confezionamento di prodotti alimentari di commercio equo e solidale.
3. Dal produttore al consumatore
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Lavorare, comunicare, agire in rete… Sempre più si parla di reti come di una modalità di lavoro, se non proprio innovativa, certamente differente e “rivoluzionaria” rispetto al modello economico dominante, che è sì globalizzante e, a suo modo, creatore di reti, ma secondo dinamiche e
regole tutt’altro che partecipative e orizzontali. LiberoMondo ha scelto di relazionarsi prevalentemente con la rete dell’economia solidale collaborando con Botteghe del Mondo, Gruppi di Acquisto Solidale, cooperative e associazioni, ma con uno sguardo attento a tutti coloro che, nei rispettivi ambiti, sono interessati a costruire un’economia più giusta ed equa. Per questo motivo LiberoMondo collabora con punti selezionati della piccola distribuzione, con il settore della somministrazione e della regalistica aziendale, con trasformatori, con istituzioni pubbliche e private, aprendosi a un confronto più ampio che metta al centro del processo economico il rispetto delle persone e l’ambiente.
4. L’organizzazione L’organizzazione interna della Cooperativa LiberoMondo è frutto della mediazione tra quanto previsto dalla normativa sulle cooperative sociali e la volontà dei soci di creare una struttura il più possibile orizzontale, caratterizzata da una partecipazione diffusa ai processi decisionali.
Gli organi sociali L’Assemblea Soci è l’organo sovrano della cooperativa e hanno diritto di parteciparvi tutti i soci dell’organizzazione (oltre 160, di cui 46 soci lavoratori e 16 soci volontari). Si riunisce in genere due volte all’anno per approvare il bilancio, discutere le linee guida e gli orientamenti della cooperativa, verificare l’andamento delle attività e, ogni tre anni, per eleggere il Consiglio di Amministrazione e il Collegio dei Revisori. Il Consiglio di Amministrazione si riunisce almeno una volta al mese per la gestione ordinaria della cooperativa, le decisioni inerenti il personale, la pianificazione delle attività, la messa in opera delle delibere assembleari.
Gli organi esecutivi La cooperativa ha organizzato la sua attività in dodici settori, che costituiscono l’ossatura su cui si basa l’operatività di LiberoMondo. Ogni settore è coordinato da un responsabile, che, con cadenza mensile, si riunisce con i suoi colleghi di area, per valutare l’andamento delle attività e riferire quanto emerso nella riunione dei responsabili, che si tiene con cadenza quindicinale per verificare l’andamento delle attività, coordinare l’operatività dei diversi gruppi di lavoro e pianificare le attività a venire. Il direttore generale si occupa di gestire il personale, in collaborazione con i responsabili di settore, coordinare le attività, favorire il flusso delle informazioni.
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Il lavoro in cooperativa Le cooperative possono avvalersi della collaborazione di soci lavoratori e di personale dipendente. LiberoMondo ha scelto di privilegiare la figura del socio lavoratore, che, da un punto di vista prettamente operativo, è a tutti gli effetti un dipendente e, in quanto tale, riceve uno stipendio, calcolato in base al contratto nazionale di riferimento. Allo stesso tempo, essendo anche socio, può partecipare senza limitazioni alla vita della cooperativa, condividendo con i suoi colleghi l’obiettivo di perseguire lo scopo sociale dell’organizzazione, con i diritti e i doveri che ne derivano.
A prescindere dalla mansione, ognuno è chiamato a contribuire al meglio delle proprie possibilità, consapevole del fatto che non vi sono lavori importanti e altri no, ma che tutto concorre, in egual misura, al buon funzionamento complessivo. La struttura organizzativa prevede una differenziazione dei ruoli, ma i diversi incarichi non devono essere intesi come espressione di una scala gerarchica, che premia chi è collocato ai livelli più alti. Gli incarichi particolari, come quello di responsabile di settore, devono essere intesi come un servizio reso alla cooperativa e ai colleghi. Per questo motivo, LiberoMondo ha deciso di non differenziare gli stipendi in base al tipo di mansione (magazziniere, promotore commerciale, addetto alla segreteria, responsabile di settore, direttore, ecc..), Laboratorio di confezionamento ma di corrispondere a tutti i dipendenti il di LiberoMondo medesimo stipendio netto, fatti salvi i fattori non dipendenti dalla cooperativa stessa, come le addizionali regionali e comunali, gli assegni familiari, gli scatti per anzianità di servizio.
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LiberoMondo è una cooperativa sociale di tipo B, per cui almeno un terzo del personale assunto deve essere costituito da “soci svantaggiati” (questo è il termine utilizzato dalla normativa), ossia persone diversamente abili, con difficoltà di natura fisica o mentale, o provenienti da situazioni di disagio sociale. La prima fase è costituita da un percorso di inserimento atto a valutare le capacità e l’ambito di lavoro più adeguato. L’obiettivo è quello di arrivare all’integrazione della persona nel gruppo e, in considerazione della serietà e dell’impegno dimostrati, equiparare lo stipendio netto a quello degli altri soci lavoratori.
Il movimento del commercio equo Il commercio equo e solidale è nato nel corso degli anni ‘70, come strumento per combattere la povertà e le diseguaglianze economiche prodotte da un sistema di scambi troppo orientato al profitto e poco attento al rispetto delle persone e dell’ambiente. Le prime esperienze pionieristiche hanno gettato i semi di un movimento che ora è diffuso nei cinque continenti e coinvolge oltre un milione di piccoli produttori, in più di 70 paesi del Sud del Mondo, mettendoli in relazione con i consumatori, attraverso una rete di migliaia di botteghe nei paesi del Nord del Mondo. Siamo di fronte a un movimento globale che a diversi livelli cerca di interagire con le istituzioni internazionali, per influenzare l’evolversi delle politiche economiche e sociali, per favorire un cambiamento nelle dinamiche del commercio internazionale, attraverso il coinvolgimento dell’opinione pubblica e delle diverse organizzazioni della società civile. Sfide come queste sono proibitive per le singole organizzazioni, ma possono essere affrontate se si riesce ad agire insieme, lavorando in rete. Non a caso nel corso della storia del commercio equo sono nati coordinamenti a livello locale, nazionale ed internazionale e numerose organizzazioni, tra cui anche LiberoMondo, si sono impegnate per la loro crescita e diffusione. LiberoMondo è socio fondatore dell’Associazione Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale e ha contribuito alla stesura della Carta Italiana dei Criteri del Commercio Equo e Solidale. LiberoMondo è associato a: La World Fair Trade Organisation (WFTO), è un’organizzazione che opera a livel‐ lo mondiale e che riunisce oltre 400 organizzazioni di commercio equo e solidale, sia produttori che importatori, presenti in 71 paesi. La base sociale è composta per la maggior parte, oltre il 60% del totale, da organizzazioni situate in Africa, Asia e America Latina. Il suo scopo è quello di favorire l’accesso al mercato di produttori marginaliz‐ zati attraverso campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle istituzioni, moni‐ torando gli associati e promuovendone le attività.
AGICES è l’associazione di categoria delle organizzazioni che promuovono i prodotti e la cultura del commercio equo e solidale in Italia ed è l’ente depositario della Carta Italiana dei Criteri del Commercio Equo e Solidale. AGICES ha fra i suoi scopi quello di gestire il Registro Italiano delle Organizzazioni di Commercio Equo e Solidale, offrendo alle organizzazioni socie un sistema di garanzia certificato, un elemento di eccellenza nell’ambito del commercio equo internazionale.
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Il Commercio Equo e Solidale “Il commercio equo e solidale è un approccio alternativo al commercio convenzionale; esso promuove giustizia sociale ed economica, sviluppo sostenibile, rispetto per le persone e per l’ambiente attraverso il commercio, la crescita della consapevolezza dei consumatori, l’educazione, l’informazione e l’azione politica. Il commercio equo e solidale è una relazione paritaria fra tutti i soggetti coinvolti nella catena di commercializzazione: produttori, lavoratori, Botteghe del Mondo, importatori e consumatori”. Carta Italiana dei Criteri del Commercio Equo e Solidale (articolo 1)
LiberoMondo
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