Capri, summer 2011

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Masthead Published by Kontemporanea S.r.l. - Roma Tel. 0645437049 - Fax 0645437104 Editor Mario Sallusti m.sallusti@deluxedizioni.com Editor in Chief Barbara Nevosi b.nevosi@deluxedizioni.com Art Director Stefano Arduini grafica@deluxedizioni.com Contributors Mauro Caprioli, Silvia Cutuli, Umberto D’Aniello, Angela De Lizio, Marta Golfrè Andreasi Cinzia Malvini, Cristina Mania, Barbara Nevosi, Valeria Palieri Photos Umberto D’Aniello, per il polo Tony Ramirez per EquiEquipe Carlo Borlenghi per Rolex, Fabio Lovino per Frida Giannini Translation Language Rome - Roma Print Telligraf Civita Castellana (VT) Periodico Free Press Pubblicazione registrata al Tribunale Civile di Roma Ufficio Stampa e Informazione n° 185/2007 dell’8/5/2007 Advertising De Lux S.r.l. Davide Sallusti Via Ghisalba, 75 - 00188 Roma - Tel. 0645437049 - Fax 0645437104 marketing@deluxedizioni.com www.deluxedizioni.com Capri de lux - anno V - N° 5 - 2011 In copertina: ph. Umberto D’Aniello.



Distribuzione Target Top

PeriodicitĂ Annuale - numero unico

Uscita Giugno

Distribuzione Giugno - Luglio - Agosto

Luoghi di Distribuzione: Capri - Napoli Events Hotel 5 Stelle Luxury Art Gallery Top Lounge Bar Top Restaurant Yacht Club Servizio hostess di distribuzione sugli yachts ormeggiati al Porto Turistico di Capri


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[Editoriale di Mario Sallusti]

CAPRI ABITA DENTRO DI NOI Dopo l'inverno freddo approdare a Capri nel mese di giugno e' come riabbracciare un grande amore dopo una lunga assenza. Capri in questo periodo rappresenta il risveglio dei sensi. L'olfatto e' deliziato dagli aromi di bouganville, del mirto, dei cedri. La vista e' appagata dal mare e da scorci che incantano. Le colline verdi dell'isola Azzurra fanno contrasto col blu delle acque capresi. Gustare il panorama dal Monte Solaro e' come dominare tutto il territorio dai quattro punti cardinali: nord, sud, ovest, est. Da qui tutto sembra avere una luce e un fascino diversi, tutto diventa scenografico, teatrale. Non per niente Capri è stata eletta dagli inizi del Novecento da registi e produttori come set cinematografico naturale per la bellezza del paesaggio, per l’aria salubre, per i colori senza eguali, per il senso dell’ospitalità dei suoi abitanti. D’altronde il cinema è una macchina dei sogni capace di narrare con linguaggio universale ciò che di più profondo abita dentro di noi, e Capri è sicuramente lo scenario migliore. Un’isola che quest’anno riserva molte sorprese, iniziative come la Rolex Sailing Week che anche quest’anno ha registrato afflussi record tra partecipanti, ospiti e appassionati. E c’è un’altra iniziativa doc, realizzata dallo Yacht Club, che arriva a scompaginare l’armonia isolana. Si tratta di “Capri in Vespa”, il raduno internazionale che coinvolge le due ruote più amate di casa Piaggio. Tra mare, natura, sport e cultura a Capri si consumerà un’altra stagione nel segno della bellezza che, come diceva il poeta Kahil Gibran, “è l’eternità che si contempla in uno specchio… E’ un giardino sempre fiorito, e una moltitudine d'angeli eternamente in volo…”. Capri lives inside of us. After a cold winter arrive to Capri in June is like hugging again a great lover after a long absence. In this period Capri represent the awaken of senses. Olfaction is delighted by the smell of bougainvilleas, myrtle and cedars. The sight is fulfilled by the sea and the marvelous patches. The green hills of the Blue Island contrast with the blue of its waters. Enjoying the view by Monte Solaro is like dominating the whole territory from the four cardinal points north, south, west, east. From here everything appears under a new fascinating light, everything becomes scenographyc, theatrical. Indeed since the beginning of Twentieth century Capri has been elected as natural cinematographic set by producers and movie makers for the beauty of its landscape, the healthy climate, the unique colors and the hospitality sense of its people. After all the cinema is a dream machine capable with a universal language to reveal the deepest part of us, and Capri is surely the best place to do that. An Island that this year holds many surprises, events as the Rolex Sailing Week that registered, as always, a record flood among the participants, guests and fans. But there is even another doc appointment, organized by Yacht Club, that will mess the island armory. It’s “Capri in Vespa”, the international meeting for two wheels most loved by Piaggio. Between sea, nature, sport and culture Capri will live another season in the name of beauty that, as the Kahil Gibran poet said, “it’s the eternity contemplated in a mirror. It is an ever flowered garden, and a multitude of angels always in flying…” .


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[di Mauro Caprioli]

IL CASTIGLIONE VIGILA SULL’ISOLA AZZURRA Da secoli Il Castiglione sorveglia Capri dall’alto. Lo stile e il valore di quella che è considerata la villa più costosa d'Italia non hanno prezzo nè tempo. Citata da Tacito e da Tiberio, uno dei patrimoni immobiliari più preziosi del Bel Paese di proprietà di una famiglia italo-americana, è oggi tesoro tra i tesori capresi.

A Capri il lusso è di casa. Il suo innato glamour si respira sulle splendide terrazze panoramiche così come in Piazzetta, in via Camerelle e in ogni angolo naturale. Quando si parla di vacanze esclusive il pesiero corre subito all’isola Azzurra. Non sorprende quindi che sorga proprio qui la villa più costosa d’Italia. Il Castiglione, questo è il nome della splendida costruzione che dalla sua posizione privilegiata domina il centro abitato e la mitica Piazzetta. Mille metri quadrati, 12 camere, 7 bagni, un salone da 200 metri quadrati, un giardino che ne copre 40mila e un eliporto. Questi i numeri di un castello che affonda le sue origini nella Roma Imperiale. Già lo scrittore Tacito la menziona negli “Annales” e ci racconta che l’imperatore Tiberio la scelse come una delle sue dodici dimore. Nel corso dei secoli tantissimi sono stati i fatti storici e le battaglie che l’hanno vista come luogo simbolo del potere temporale. Ma la storia del Castiglione segue di pari passo quella di Capri, svolgendo un ruolo centrale nella gestione politica e militare dell’isola sotto i vari regni. Saccheggiata, studiata, quasi distrutta e poi restaurata. La sua bellezza non passò mai inosservata e parte delle sue ricchezze vennero,con il tempo, rubate. Infatti il suo prestigioso pavimento di marmo andò ad arricchire la Reggia di Caserta dei Borboni. Oggi il castello appartiene ad una famiglia italoamericana, ma continua a far gola a molti. Anche l’imprenditore russo Roman Abramovich pensava di acquistarlo. La cifra da pagare per entrare in possesso di questo gioiello ha diversi zeri, ma la storia e il vero lusso non hanno prezzo. Oggi come al tempo dei romani, il Castiglione è una perla bianca che si staglia su uno sfondo blu intenso. Affreschi, sculture, piscine ed un panorama mozzafiato sui Faraglioni ne fanno una dimora davvero unica. Al suo interno si respira una storia lunga secoli al suo esterno lo sguardo si perde nell' orizzonte senza tempo.

The Castiglione watches over the Blue Grotto Island. In Capri, luxury is to be found at home. Its innate glamour is breathed in on beautiful panoramic terraces as well as in the Piazzetta, on Via Camerelle, and in every natural nook and cranny. When people talk of exclusive holidays, thoughts quickly conjure up the Blue Grotto island. No wonder that the most expensive villa in Italy is to be found here. Castiglione is the name of this beautiful building which from its vantage point overlooks the center of the town and its famous Piazzetta. Eleven thousand square feet, 12 bedrooms, 7 bathrooms, a 2,000 plus square feet living room, a garden which covers 10 acres, and a heliport into the bargain. These are the facts about a castle whose origins go back to Imperial Rome. The Roman writer Tacitus mentions it in his Annales and tells us that the Emperor Tiberius chose it as one of his twelve homes. Over the centuries, there have been many battles fought over it, and historical facts noted as it was seen a symbol of temporal power. However, the history of Castiglione goes hand in hand with Capri, playing a central role in the military and political management of the island under the various kingdoms. Sacked, studied, almost destroyed, and then restored. Its beauty has never gone unnoticed and parts of its wealth have been stolen over time. In fact, its prestigious marble floors went to enrich the Royal Palace of the Bourbons in Caserta. Today, the castle belongs to an Italian-American family, but continues to be the envy of many. Even the Russian entrepreneur Roman Abramovich thought about buying it. The amount to be paid to take possession of this jewel would have many a zero, but its story and its true luxury are priceless. Today, as in Roman times, Castiglione is a white pearl standing out against an intense blue background. Frescoes, sculptures, swimming pools and a breathtaking view of the Faraglioni stacks make it a unique home. Inside, one breathes in a centurieslong history, while outside one's gaze is lost on the timeless horizon.



[Editoriale di Barbara Nevosi]

ANATOMIA DELL’ISOLA AZZURRA Capri de lux quinto numero. Sono cinque anni che proviamo a raccontare l’isola delle Sirene, le sue mille sfaccettature, le sue contraddizioni, la sua allure esclusiva, il suo temperamento e ne siamo sempre più innamorati. Per questa nuova edizione del magazine abbiamo deciso di tratteggiare l’anatomia di un’isola capace di soddisfare i viaggiatori più esigenti. La Capri culturale e artistica prende forma attraverso la mostra fotografica realizzata dalla Fondazione Capri: “Mediterraneo. Un’antologia per immagini”, che alla Certosa ospita gli scatti di Maurizio Galimberti e Herbert List. Un percorso per immagini curato da Denis Curti, direttore dell’agenzia fotografica Contrasto di Milano. La Capri bucolica si anima con i giardini capresi che quest’anno vantano un primato importante: le aiuole fiorite di Villa San Michele sono nella top ten dei “dieci parchi più belli d’Italia”. Sogneremo sui racconti della marchesa Costanza Afan de Rivera Costaguti Florio, discente della famiglia de Il Gattopardo, che tratteggia le nozze del figlio Cesare proprio sull’isola Azzurra, restituendo al lettore un inedito ritratto di matrimonio blasonato all’ombra dei Faraglioni. La sua è un’inedita Capri aristocratica. Voleremo con la mente in posti esotici come Cuba, dove il nostro fotoreporter Umberto D’Aniello ha realizzato gli scatti di “Un caprese a L’Avana” e racconta la vita della città. La Capri fashion la incontreremo con Frida Giannini, direttore creativo di Gucci, che col suo senso del viaggio e dello stile ci porta lontano. E poi la Capri viveur, l’isola per chi ama la movida o è in cerca di momenti di relax e di divertimento, dal tramonto all’alba. Buona Capri a tutti! Blue island’s anatomy. Capri de lux number V. We’ve been trying to describe the Mermaid island since five years, its thousand facets, its contradictions, its unique allure, its temper and we are more and more in love with it. On this new number of the magazine we decided to sketch the anatomy of an island capable to satisfy the most demanding travelers. The cultural and artistic Capri takes shape through the photographic exposition made by Fondazione Capri: “Mediterraneo. Un’antologia per immagini”, that in the Certosa hosts Maurizio Galimberti and Herbert List snapshots. A path for images cured by Denis Curti, director of photographic agency Contrasto in Milan. The bucolic Capri with a special on the capresi gardens that this year boast an important primacy: Villa San Michele gardens are in “the ten most beautiful italian garden” list. We will dream on Costanza Afan de Rivera Costaguti Florio marquise’s tails, descendant of Il Gattopardo family, that describes her son’s wedding on the Blue Island, giving to the reader an uncommon portrait of an emblazoned marriage to the Faraglioni shade. She is part of an aristocratic Capri.We will fly with our imagination in exotic places as Cuba, where our photographer Umberto D’Aniello made Un caprese all’Avana snapshots. We’ll meet the fashionable Capri with Frida Giannini, creative director of Gucci, that will tell her sense of style and travel. And more, the viveur Capri, the island of bien vivre lovers who are looking for relaxing and funny moments, from sunset till dawn. Good Capri to everyone!





24 Contemplando l’orizzonte [di Angela De Lizio]

26 A Sant’Anna rivive il Cristo del 1300 [di Crisitina Mania]

28 Con Philippa l’estate caprese è più glam [di Crisitina Mania]

30 Happy hour, happy Capri [di Crisitina Mania]

32 Il guardaroba profuma di agrumi [di Crisitina Mania]

34 La sirena del mare [di Angela De Lizio]

36 A Capri il giardino più bello d’Italia [di Mauro Caprioli]

38 Vela, Capri chiama Saint Tropez [di Mauro Caprioli]

40 Gorky, l’incanto di un poeta socialista [di Mauro Caprioli]

42 Al passo con l’estate [di Angela De Lizio]

44 Le fan del Clean Program [di Marta Golfrè Andreasi]



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46 Renoir e l’ispirazione ritrovata [di Angela De Lizio]

48 Se il culto della bellezza è un’arte [di Valeria Palieri]

50 Camera con vista [di Barbara Nevosi]

58 L’Eden alla portata di tutti [di Cristina Mania]

62 Curti: List, l’innovatore [di Cristina Mania]

68 A Capri il set va di moda [di Mauro Caprioli]

74 Summer to wear [di Barbara Nevosi]

82 La lunga estate calda di Lagerfeld [di Barbara Nevosi]

86 Frida Giannini. Destinazione Capri [di Cinzia Malvini e Silvia Cutuli]

90 Dietro la porta [di Umberto D’Aniello]





98 L’architettura di Carlo Angelo Talamona [di Marta Golfrè Andreasi]

104 Vivere outdoor [di Cristina Mania]

110 R.S.V.P. [di Barbara Nevosi]

116 Socialite, l’arte di vivere nel jet-set [di Barbara Nevosi]

122 Il polo cede al richiamo del mare [di Cristina Mania]

128 You can leave your hat on [di Valeria Palieri]

132 Le soleil pret à porter [di Valeria Palieri]

136 Impossible made possible [di Cristina Mania]

142 Tutti in vespa [di Cristina Mania]

146 Un caprese a L’Avana [di Umberto D’Aniello]

154 After the sunset [di Angela De Lizio]


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[di Angela De Lizio]

CONTEMPLANDO L’ORIZZONTE Immersa tra le meraviglie dell’isola si scopre un’inedita Donatella Girombelli. Scatti rubati alla sua vita privata e raccolti in un libro raccontano l’animo sensibile di una donna che ha ritrovato se stessa nella magia caprese.

sacralità delle sue dimore e il rapporto con l’amato figlio Leonardo. In posa, sullo sfondo di una Capri baciata dal sole, o giocherellando nell’agrumeto, emerge la sua classe, il suo temperamento fiero, ma anche la serenità di un’anima e di una donna che ha ritrovato se stessa.

“Non mi piace guardare le cose troppo da vicino; preferisco guardare lontano, costruire con il cuore e con la mente rivolta all’orizzonte progetti di vita e lavoro”; parole di Donatella Girombelli, imprenditrice e designer marchigiana, fondatrice del marchio Genny. I suoi viaggi a Capri sono la realizzazione del desiderio che trapela dalle sue parole. La si scorge, protetta da un cappello a tesa larga, con lo sguardo rivolto verso l’infinito, a rimirare i faraglioni da una barca a vela. Vestita di bianco in piazzetta, tra i colori vivaci delle bouganville o immersa nell’aroma intenso degli agrumeti, circondata da cedri e limoni del ristorante “Da Paolino”. I capelli rossi raccolti, il rossetto scarlatto e l’aria distesa di chi ha trovato sull’isola il suo paradiso. La stilista si racconta, svela i suoi segreti, nel libro “Donatella Girombelli” (edito da Skira). Un volume fotografico, dove le immagini si legano ad espressioni profonde, da cui emerge un’indomita personalità che sceglie, alla fine, di essere libera. Il suo lato spirituale è chiaro e trapela soprattutto nelle sue creazioni. “…la mia filosofia è quella di creare un abito che vesta non solo il corpo, ma anche lo spirito spiega la stilista nel libro – in modo da rivelare la personalità di chi lo indossa”. Una sorta di foto racconto di successi professionali negli anni d’oro della moda italiana, il suo rapporto con Gianni Versace, fino alla decisione di vendere l’azienda e riappropriarsi della sua vita. Le fotografie mostrano la sua moda, la vita mondana, i viaggi, ma anche la

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Contemplating horizons. "I do not like looking at things too closely. I prefer to look into the distance, to build up projects with my heart and mind facing the horizons of life and work." These are the words of Donatella Girombelli, founder of the Genny brand, businesswoman and designer from central Italy’s Marches region. Her trips to Capri are the realization of her wishes which come across clearly in her words. There she is to be seen, protected by a wide-brimmed hat, with eyes gazing into the distance, looking at the Faraglioni stacks from a sailing boat. Dressed in a flowing white creation adorned with squares, between the bright colors of the bougainvillea or the intense aroma of the citrus trees, she is surrounded by the cedar and lemon tree of the Da Paolino restaurant. Her red hair is gathered up, her lipstick scarlet, and she exudes the air of someone who has found her own paradise on the island. As a designer, she has narrated and revealed her secrets in the published book Donatella Girombelli (published by Skira). This is a book of photographs where the expressive images are linked together and from which an indomitable personality emerges– choosing, in the end, to be free. Her spiritual side is clear and apparent in all her works. “My philosophy is to create a dress which clothes not only the body but also the spirit", the designer says in her book. "I want to reveal the personality of the wearer." It is a kind of picture story of professional success in the golden years of Italian fashion, covering her relationship with Gianni Versace, including also her decision to sell her company and take back ownership of her life. These photographs show not only her fashions, society life, travels, but also the sacredness of her homes and her relationship with her much loved son, Leonardo. Posing against a sun-kissed Capri background or dabbling among the citrus trees, she reveals not only her stylish class and proud temperament, but also her serenity of soul and the woman who has found herself again.



[di Cristina Mania / ph. Umberto D’Aniello]

A SANT’ANNA RIVIVE IL CRISTO DEL 1300 Dopo un sonno durato più di sette secoli, nella chiesetta di Sant’Anna a Capri riaffiora l’affresco di un autore sconosciuto risalente al 1300. L’opera viene alla luce grazie al lavoro svolto dalla Soprintendenza ai Beni Storici ed Artistici, tra la gioia del parroco, dei suoi concittadini e la soddisfazione degli addetti ai lavori.

La scoperta è stata una sorpresa per tutta la cittadinanza e per gli appassionati di arte. Come l’Araba Fenice che rinasce dalle sue ceneri, il capolavoro artistico è emerso dagli strati di polvere che lo hanno tenuto imprigionato per secoli dietro una parete divisoria all’interno della chiesetta di Sant’Anna. Il rinvenimento si deve ad alcuni operai durante i lavori di manutenzione all’interno dell’antica parrocchia. La storica chiesa, incastonata come una pietra preziosa all’interno del Borgo Medievale caprese, è stata il primo ritrovo cattolico, e fino al 1595 anche l’unico, dell’isola Azzurra. Il tempo è stato clemente, forse affascinato da tanta bellezza, ed ha restituito agli esperti della Soprintendenza dei Beni Storici ed Artistici un affresco quasi integro. L’opera mostra la scena di Gesù

crocifisso, sebbene la sua figura sia quasi del tutto irrecuperabile. “Si tratta della rappresentazione della crocifissione - spiega Tina Dal Conzo, restauratrice dell’equipe della Soprintendenza dei Beni Storici ed Artisticile immagini principali sono quelle di Cristo, andato però perduto, ai cui lati sono ben visibili la Vergine, San Giovanni e alcuni cherubini”. Il tutto è incorniciato da parti laterali puramente decorative costituite da finti marmi con disegni geometrici che risalgono probabilmente al periodo tardo giottesco. Della mano che lo ha realizzato non si sa ancora nulla. L’unico dettaglio: in basso a sinistra sembra esserci l’effige del donatore ma il nome dipinto è, purtroppo, poco riconoscibile. L’opera di recupero è durata diversi mesi, ma oggi restituisce all’isola del golfo napoletano un altro importante tassello artistico del quale si ignorava l’esistenza. ''La scoperta dell'affresco - spiega il parroco Don Carmine del Gaudio - arricchisce Capri di un altro prezioso gioiello, a testimonianza della sua cultura millenaria''. In the chapel of Sant'Anna, a medieval Christ of the 1300s comes alive again. Its discovery came as a complete surprise to all parishioners and art lovers. Like the legendary phoenix arising from its ashes, this artistic masterpiece has emerged from amid layers of dust, which kept it imprisoned for centuries behind a partition wall inside the chapel of Sant'Anna. The discovery was due to some workers, during maintenance work at the old parish church. The historic church, set like a precious stone in the heart of the medieval village of Capri, was the island's first Catholic place of worship and, up to 1595, the only one on the island of the Blue Grotto. The weather has been clement, perhaps attracted by so much artistic beauty, and the fresco has been restored almost intact by experts of the Historical and Artistic Heritage service. The work shows a crucifixion scene, though the figure of Jesus is almost irretrievable. "This is a representation of the crucifixion," according to Tina Dal Conzo, an art restorer with the team from the Historical and Artistic Heritage service. The main images are those of Christ, which has been all but lost, at whose sides clearly visible, there are the Virgin Mary, St John and some cherubs. The whole fresco is framed with purely decorative sides of faux marble with some geometric designs, probably dating back to the late Giotto period. Alas, as to the hand which painted it, nothing is known as of yet. The only hint on the lower left of the fresco seems to be an effigy of the donor, but the painter's name is, unfortunately, unrecognizable. The restoration project lasted several months and now another important piece of art, whose existence was not even known, returns, so to speak, to this Bay of Naples island. "The discovery of the fresco,'' says parish priest Don Carmine Gaudio, "enriches Capri with another precious jewel, a testimony of its millennial culture.''


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[di Cristina Mania]

CON PHILIPPA L’ESTATE CAPRESE È PIÙ GLAM Dal Royal Wedding ai Faraglioni il passo potrebbe essere breve. Secondo fonti accreditate la Pippa più ammirata del momento avrebbe l'intenzione di pasare le vacanze in Italia. Tra le località da visitare? Capri, of course. La rivelazione delle nozze reali è stata proprio lei, damigella glam, sorella di Kate Middleton. Sorriso dolce e seducente e un fisico da sirena dal “lato b” invidiabile.

La notizia è comparsa sulle pagine de Il Foglio, il quotidiano diretto da Giuliano Ferrara. La firma dell’articolo è invece di Carlo Rossella, voce autorevole del giornalismo italiano. Al centro dello scoop c’è lei, Philippa Middleton, celebre sorella della neo duchessa di Cambridge Cathrine Middleton, moglie del principe William d’Inghilterra. È stato proprio il matrimonio del secolo ad accendere i riflettori su Philippa “Pippa” Middleton. L’opinione pubblica è rimasta colpita dal suo fascino a fare il resto ci ha pensato il lungo vestito avorio indossato durante la cerimonia che ha esaltato la di lei fisicità perfetta. Non c'è dubbio Philippa è l'icona fashion del Royal Wedding. Da quel 29 aprile le voci sul suo conto si sono moltiplicate a dismisura. Quella di Carlo Rossella, però, non ha l’aria di una diceria. Il giornalista conosce molto bene Capri e da sempre è molto ben informato su ciò che accade sull’Isola Azzurra. Per questo sapere dalla sua penna che Lady Philippa farà vacanze tricolore ha fatto venire l’acquolina in bocca a molti. La bella inglesina ha scelto l’Italia come meta per le vacanze estive e sicuramente Capri sarà una tappa obbligata. Chissà se giungerà nel golfo di Napoli a bordo di un lussuoso yacht, magari indossando la deliziosa giacca blu con la quale è stata immortalata dagli obiettivi dei fotografi il giorno seguente alle nozze? Ma i più maliziosi si aspettano di vederla sfoggiare un bikini colorato e raffinato, come vuole la moda della prossima estate, alla ricerca di quel “lato b” che tanto ha fatto parlare i rotocalchi inglesi il giorno dal matrimonio reale a Westminster Abbey. Summer in Capri is more glam with Philippa Middleton. The news of her intended holidays has appeared on the pages of Il Foglio, a newspaper edited by Giuliano Ferrara. The byline is that of Carlo Rosella, an authoritative voice in Italian journalism. Philippa Middleton is the focus of the scoop and is the famous sister of the new Duchess of Cambridge, Catherine Middleton, since April, the wife of Prince William of England. It just so happened that the wedding of the century turned the spotlight on Philippa ‘Pippa’ Middleton. Public opinion has been impressed by her charm in coping with everything on the day, and by the long ivory-colored dress worn by her during the wedding ceremony, which underscored her figure perfectly. There is no doubt whatsoever that Pippa was the fashion icon of the Royal Wedding. Since that April 29, comments about her have multiplied dramatically. Carlo Rossella’s item about her, however, does not look like a rumor. That journalist knows Capri well and has always been very well informed about what happens on the Blue Grotto island. This statement from his pen that Pippa will take a holiday in Italy has set minds abuzzing. This beautiful young English rose has chosen Italy for her summer holidays, and Capri will definitely be a must during her stay. Who knows if she will arrive in the Gulf of Naples on board a luxury yacht, maybe wearing that delightful blue jacket which was immortalized by photographers’ lenses the day after the wedding? But the most mischievous expect to see her in a colorful and discrete bikini, as dictated by this coming summer’s fashions, as they look out for the b side about which the British tabloids have written so much since the Royal Wedding at Westminster Abbey.

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[di Cristina Mania]

HAPPY HOUR, HAPPY CAPRI Appuntamento irrinunciabile per molti. L’aperitivo sull’Isola Azzurra ha il nome dell’esclusività. Tra panorami mozzafiato e tramonti suggestivi ecco i drink che portano il nome di Capri.

Quale momento migliore del crepuscolo per lasciarsi tentare da un aperitivo gustoso e dissetante? Ancora più invitante se servito in una cornice unica, quella che solo Capri sa regalare. Quando il sole è al tramonto e i raggi donano riflessi dorati alle profonde acque del Golfo di Napoli, quando i Faraglioni si lasciano avvolgere dalle tenebre che avanzano, sorseggiare un cocktail immersi in uno scenario da sogno è un’esperienza multisensoriale che coinvolge non solo il palato, la vista e inebria i sensi. Due i drink che portano il

nome di Capri: uno dedicato per chi è astemio, l’altro ad alto tasso alcolico. Originariamente il Cocktail Capri nasce da un mix di ingredienti analcolici che compensano solleticando la golosità. Per realizzarlo basta seguire tre semplici passaggi. Innanzitutto munirsi di crema bianca di cacao (50 per cento), crema di banane (50 per cento) e un tocco di panna per guarnire. Dopo aver mescolato il tutto con ghiaccio nello shaker, non resta che servire la bevanda in un bicchiere old-fashioned e decorare con un po’di panna. Ma chi proprio non sa rinunciare ad un gusto forte e deciso può comunque deliziarsi assaporando la versione alcolica. In questo caso la lista degli ingredienti varia notevolmente. Dai sapori dolci e smielati della creme si passa direttamente all’aroma liquoroso di vermouth rosso, Campari e cognac, quest’ultimo sostituibile con whiskey. Presi in parti uguali e miscelati con ghiaccio danno vita ad un aperitivo da veri intenditori. Il tocco irrinunciabile? La ciliegia che galleggia nella doppia coppetta da cocktail. Happy hour, happy Capri. An opportunity for many not to be missed. Aperitifs on the blue grotto island whisper of exclusivity. Among breathtaking views and beautiful sunsets, these are the drinks which bear the name of Capri. What better time than dusk to let oneself be tempted by a delicious and refreshing drink? When the sun is setting and its rays reflect gold on the deep waters of the Gulf of Naples, when the Faraglioni stacks are enveloped by the advancing shades of night, to sip a cocktail surrounded by stunning scenery is a multisensory experience which involves not only the palate and the eyes, but intoxicates all the senses.There are two drinks which bear the name of Capri – one is for teetotalers, the other has a high alcohol content. Originally, the Capri Cocktail was a mix of non-alcoholic ingredients and was in high demand for its sweetness. In order to make it, there are just three basic steps. First and foremost, it is necessary to use white crème de cacao (50 per cent), crème de bananes (50 per cent) and lightly whipped cream. After mixing the first two ingredients in a shaker with ice, strain into an Old Fashioned glass and serve. Decorate with a bit of whipped cream. However, those who really cannot do without something stronger can still enjoy the delicious alcoholic version. In this recipe, the list of ingredients can vary greatly. Instead of the sweet and sickly tastes of the crème liqueurs, red vermouth is used together with Campari and cognac. Whiskey can be substituted for the latter. Equal parts are mixed with ice to create a drink for real connoisseurs. The essential touch? A single cherry floating in matching cocktail glasses.

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[di Crisitina Mania]

IL GUARDAROBA PROFUMA DI AGRUMI Limoni, arance, cedri portano su abiti e accessori una ventata di aria fresca e colorata. Da Stella McCartney a Louis Vuitton passando per Moschino sono molti gli stilisti che si sono lasciati sedurre dal fascino degli agrumi.

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Giacche, minidress e persino abiti da sera. Ma anche accessori: dalle borse alle scarpe, si lasciano conquistare dalle loro note pungenti e decise. Declinati in varie forme e dimensioni, sfumati nelle calde tonalità del giallo e dell’arancione, gli agrumi hanno dato vivacità all’estate estive. Sarà per le loro forme tondeggianti, sarà perché rimandano ai freschi e dissetanti sorbetti, resta il fatto che gli agrumi richiamano immediatamente il caldo, il sole, le spiagge dorate e il mare lucente. Anche l’universo fashion ne è rimasto abbagliato e per la bella stagione propone outfit a tema botanico. Qualche esempio? Stella McCartney sembra essersi ispirata a Capri e ai colori della costiera amalfitana dando vita ad una donna dinamica che sente il vento tra i capelli e sfoggia con nonchalance abiti in cui limoni e arance, stampati su un fondo bianco, sono in primo piano grazie alle accese tonalità. Motivo fruttato anche per Louis Vuitton che dipinge con leggiadria piante di agrumi su ballerine e su scarpe bon ton. Sempre ironico e innovativo, anche Moschino si lascia tentare e afferra il frutto del desiderio. Al bando la mela del biblico peccato originale, il pomo più ambito ha una fragranza aspra e un gusto agrodolce. Allora le gonne dal taglio anni Cinquanta della linea Cheap & Chic dell’ex enfant terrible della moda si animano di maxi limoni che, incorniciati da foglie verde smeraldo, sembrano appena colti dall’albero. Basta una maglia lunga tricot tata, fermata in vita da un’ampia cintura e l’effetto glam - chic è assicurato. L’imperativo dell’estate è: lasciarsi conquistare dalla voglia di agrumi, anche nel guardaroba. E se non si è abbastanza audaci per un vestito da sera in stile fruit&flower, si può sempre optare per il dettaglio che fa la differenza. Basta una pochette o una tracolla “agrumata” per sentirsi immediatamente in sintonia con la bella stagione. The wardrobe smells like citrus. Lemons, oranges citron brings a fresh and colourful breeze on dresses and accessories. From Stella McCartney to Louis Vuitton, many fashion designers got conquered by the citrus appeal. Jackets, minidresses and even evening dresses. Bu also accessories: from bags to shoes, let themselves conquered by their strong and biting notes. Declined in different shapes and dimensions, shaded in the warm yellow and orange tones, the citrus gave liveliness to the summer. Maybe it’s because of their rounded shapes, or because they remember the crisp and refreshing sorbets, it’s for sure that citrus bring to the mind the warmth, the sun, the golden beaches and the shining sea. Even fashion universe got dazzled and for the good season propose botanic theme outfits. Any examples? Stella McCartney seems to get inspired by Capri and the amalfitana coast giving life to a dynamic woman with windblown hairs and shows off with nonchalance dresses where lemons and oranges, printed on a white background, are in close up thanks to the alight tones. The same pattern is used by Louis Vuitton who paints citrus plants on bon ton shoes. Always ironic and innovative, Moschino too got tempted and takes the desire fruit. Banished the biblical original sin apple, the most aimed fruit has a sour scent and a bittersweet taste. So the ’50 style skirts of the Cheap & Chic collection by the ex fashion enfant terrible get animated with maxi lemons that, framed by emerald green leafs, looks like just taken from the tree. It’s enough wearing a tricot tata cardigan, stopped at the waste by a big belt so the glam-chic effect is assured. The summer imperative is: letting be conquered by the citrus will, even in the wardrobe. And if you are not bold enough to wear an evening dress in fruit&flower style, you could always opt for the detail that makes the difference. Just a “citrus” pochette or a strap to immediately feel in tune with the good season.

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[di Angela De Lizio]

LA SIRENA DEL MARE Rosso, blu, verde ma anche motivi tribali, optical e di ispirazione animalier. La donna Pin Up Stars racconta storie di seduzione attraverso i costumi che indossa.

Bikini tribali, bagliori metallici, motivi zebrati ispirazione safari e geometrie. In spiaggia è vietato passare inosservate. La showgirl argentina Belen Rodriguez è la designer d’eccezione per la capsule collection Future di Pin-Up Stars. Si tratta di una serie di costumi che sono un monumento alla bellezze femminile. La frase d’ordinanza dell’estate è: non esistono mezze misure. Il bikini torna ad essere l’indiscusso re del glamour estivo, con slip e coulotte a vita bassa. Le forme? Vanno dai triangoli alle fasce fino agli imbottiti per valorizzare le forme e garantirsi una tintarella perfetta. Ricami preziosi e paillettes cangianti che scintillano sotto i raggi del sole regalando bagliori inediti sulla pelle per un mix di eleganza e fascino. La donna Pin Up Stars è una regina del mare dalla pelle ambrata, sicura di sé

spumeggiante come le onde del mare. Tra le nuance dei costumi spiccano tonalità fresche, accese che rimandano all’allegria dell’estate. Il rosso infuocato del solleone colora le fasce rese preziose da motivi etnici. Il blu intenso delle profondità marine si unisce ai bagliori delle paillettes. Il verde della rigogliosa flora tropicale per un triangolo essenziale, con ricami a rilievo. Il dorato della sabbia assolata si snoda tra fantasie optical e triangoli in bronzo lamé. Immancabile animalier, nella versione bianco e nero per un’aggressività seducente. Anche l’arrivo i momenti vissuti in spiaggia, dalla colazione all’aperitivo meritano un tocco glamour, e allora via libera a minidress e micro parei per un alto grado di fatalità. I modelli sono avvolgenti e femminili. Basta nascondersi, le forme si ostentano come non mai. A metà tra una sirena e un fiore policromo, la donna mostra la sua doppia anima di delicato bocciolo ma anche di pericolosa tentatrice. The mermaid. Tribal bikinis, flashes of metal, zebra-like patterns inspired by safaris and geometry. It is forbidden to be on the beach unnoticed. The Argentinean showgirl Belén Rodríguez is the exceptional designer of the Future of Pin-Up Stars capsule collection. This is a series of swimming suits which are a tribute to feminine beauty. The catchphrase for the collection is that there are no half measures. The bikini has come back to be the undisputed king of summer glamour, with low-waist pants and shorts. Forms and shapes? Ranging from triangles to strips to padded shapes so as to enhance and ensure a perfect tan. Precious embroidery and shimmering sequins which sparkle in the rays of the sun bathe skin in a glowing mix of elegance and charm. The Pin-Up Stars woman is an amber sea queen, self-confident and bubbling like the waves of the sea. Fresh hues stand out among the swimming suits’ nuances and are alight in reminding us of summer gaiety. The fiery red of sultry summer days color precious ethnic pattern strips. The intense blue of the deep sea joins the glare from sequins. The green of the lush tropical flora is used for essential relief-embroidered triangles. The sun-drenched golden sand stretches out between optical fantasies and bronze lamé triangles. Animal-like and essential, a black and white version hints at seductive aggression. From the moments of one’s arrival on the beach and those spent on the sand, from breakfast to a lunchtime aperitif, everything deserves a touch of glamour, and then on with the mini-dresses and tiny sarongs for those killer moments. The models are enchantingly and femininely clothed. It is enough to wrap up, but forms are shown off like never before. A cross between a mermaid and a many-colored flower, the Pin-Up Stars woman shows her dual personality as both a delicate bud and a dangerous temptress.


AUDI GOLD CUP 2011 ROMA › 27 GIUGNO-2 LUGLIO

Photo by Leonardo Cavallo

ROMA POLO CLUB PARTITE IN NOTTURNA hp 10/12

Team sponsor

Official partner Federalberghi Forte dei Marmi

www.pologoldcupcircuit.com



[di Mauro Caprioli ]

A CAPRI, IL GIARDINO PIÙ BELLO D’ITALIA E' uno dei tesori dell'isola, dove ancora si respira aria salubre e si gode di un'atmosfera bucolica. Rientrato nella top ten dei parchi più belli del nostro Paese, il giardino di Villa San Michele, piccolo parco all'interno della dimora che fu di Axel Munthe, è oggi un tripudio di opere d’arte e flora mediterranea riconosciuto a livello nazionale.

Viole, petunie, azalee, ortensie e magnolie circondate da pini, palme e cedri fanno del giardino di Villa San Michele una perla rara. Per la seconda volta, questo splendido spazio verde alle porte di Anacapri è entrato nella top ten del concorso “I dieci Parchi Più Belli d'Italia”,di cui verrà eletto il vincitore alla fine dell’estate. Il giardino fa da cornice alla storica dimora del medico svedese Axel Munthe, che ha fatto costruire la sua abitazione in uno dei punti più panoramici dell’isola, dove un tempo sorgeva una villa imperiale romana e una cappella medievale. Lunghi viali delimitati da imponenti colonne bianche e fiori colorati dal profumo inebriante sono lo scrigno di una collezione invidiabile. Reperti di epoca romana, etrusca ed egizia che Axel Munthe ha raccolto durante i suoi numerosi viaggi. Tra di essi c’è la testa di Medusa che adornava il tempio di Venere a Roma, il busto in marmo dell'Imperatore Tiberio insieme ad altre sculture romane. Dalle pareti del giardino si affaccia inoltre la sfinge egizia, diventata simbolo della dimora e situata nella sua parte più alta da dove si apre un panorama a perdita d’occhio su una immensa distesa di blu. I giardini di Villa San Michele sono un angolo di paradiso sospeso tra cielo e mare,dove è ancora possibile respirare l’atmosfera senza tempo della Capri bucolica. In Capri, Italy’s most beautiful garden. Pansies, petunias, azaleas, hydrangeas, and magnolias all surrounded by pines, palms and cedars make the gardens at Villa San Michele a rare gem. For the second time, this beautiful green space just outside Anacapri has been listed among the top ten of Italy’s ten most beautiful parks among which a winner will be chosen at the end of this summer. The gardens are the setting for the historic home of the famous Swedish doctor Axel Munthe, who built his house on one of the most scenic spots on the island, where there once stood a Roman Imperial villa and a medieval chapel. Long avenues bordered by towering white columns and colorful flowers with intoxicating fragrances make up this treasure chest of an enviable collection of art and flora. Roman, Etruscan and Egyptian artifacts abound which Axel Munthe collected in the course of his many travels. Among these can be found the head of Medusa which once adorned the temple of Venus in Rome, a marble bust of the Emperor Tiberius, together with other pieces of Roman sculpture. Overlooking all, an Egyptian sphinx is to be found in the gardens, which has become the symbol of the residence itself, located in a high spot from which a vast panoramic expanse of blue can be espied. The gardens of Villa San Michele are a piece of paradise between sky and sea, where it is still possible to breathe the atmosphere of a timeless bucolic Capri.

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[di Mauro Caprioli / ph. Carlo Borlenghi per Rolex]

VELA, CAPRI CHIAMA SAINT TROPEZ Dopo il trionfo di Farewell3, Earlybird e Scugnizza, le imbarcazioni d'altura si spostano a Saint Tropez ,dove tra gare senza esclusione di colpi e serate mondane, si prospetta un altro appuntamento imperdibile per gli amanti dello sport sulle onde.

rinomate del Mediterraneo durante la quale velisti professionisti e amanti del mare si ritrovano insieme per affrontare il classico percorso: St. Tropez - La Formigue - La Giraglia – Genova. Una sei giorni vissuta sotto il segno del tridente: mare, vela e mondanità. Da Capri a Saint Tropez la stagione estiva riserva grandi appuntamenti per tutti gli appassionati del grande sport sulle onde. Occasioni ideali per unire la voglia di sole e di mare con il grande amore per i maxi yacht e le barche da competizione.

Sole e vento hanno caratterizzato le ultime tre regate della Rolex Capri Sailing Week – Volcano Race appena conclusa. Le imbarcazioni che hanno conquistato il podio sono: in cima c'è Farewell3 timonata da Giancarlo Simeoli per i Comet, il secondo posto a Earlybird di Henrik Brandis per gli Swan 45, medaglia di bronzo per Scugnizza nella ORC division. La settimana velica si è conclusa con una ventata di novità, spettacolo e mondanità sull’Isola Azzurra dove si sono radunate alcune tra le più belle barche a vela del mondo. Anche la “regata dei vulcani” (Volcano Race), come è stata battezzata, ha dato le sue soddisfazioni, anche dal punto di vista paesaggistico per il percorso meraviglioso lungo le coste e le isole più belle della nostra Italia. Quattrocento miglia lungo la rotta che da Gaeta porta verso le isole pontine e poi, dopo essere passati all’ombra del Vesuvio, giù verso Stromboli e Vulcano, per infine risalire alla volta di Capri, davanti a Marina Grande, sfondo del Rolex Party e della premiazione. Ora la palla passa a Saint Tropez dove ,dal 18 al 24 giugno, è già tutto pronto per la Giraglia Rolex Cup. Una delle regate più emozionanti e

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Sailing, Capri calls Saint Tropez. Sun and wind have characterized the last three regattas of the Rolex Capri Sailing Week – Volcano Race that has just finished. The boats that conquered the podium are: at the top the Farewell3 steered by Giancarlo Simeoli for the Comet, the second place goes to Earlybird of Henrik Brandis for the Swan 45, bronze medal for Scugnizza in the ORC division. The sailing week has finished with great news, shows and social life on the Blue Island where some of the most beautiful sailboat of the world has gathered. Even the “volcano regatta” (Volcano race), as they call it, has given its satisfactions, even for the landscape side thanks to the marvelous course along the nicest coasts and islands of our Italy. Four hundred miles along the route that from Gaeta goes to pontine islands and then, after passing by the Vesuvio shade, continues down to Stromboli and Vulcano, to ends up in Capri, in front of Marina Grande, Rolex Party and prize-giving scenario. Now is the Saint Tropez turn where, from the 18th to the 24th of june, everything is ready for the Giraglia Rolex Cup. One of the most thrilling Mediterranean regattas during which sailors and sea lovers gather together to face the classic course: St. Tropez - La Formigue - La Giraglia – Genova. A six days lived under the trident sign: sea, sail and social life. From Capri to Saint Tropez the summer season brings great appointments for all the sport on the waves lovers. Ideal occasions to put together the will for sun and ocean and the great love for maxi yacht and competition boats.



[di Mauro Caprioli]

GORKY, L’INCANTO DI UN POETA SOCIALISTA E’ il padre del realismo socialista, Maksim Gorky, scrittore e artista, che ha vissuto a Capri alcuni dei momenti più felici e spensierati della sua esistenza. A testimonianza di un periodo indimenticabile, le stradine dell’isola ospitano la mostra fotografica “Incantato dall’isola”, che per tutta l’estate promette di far rivivere la storia di un uomo incredibile.

“L'uomo non è libero nemmeno in sogno” scrive Maksim Gorky in uno dei suoi libri più celebri. La libertà che l’autore russo tanto agognava l’ha trovata solo a Capri, dove visse sette anni, dal 1906 al 1913. Appena concluso il Premio Gorky, si è aperta sull’isola Azzurra “Incantato dall’isola”, la mostra en plein air che tra vie e stradine di Capri, celebra il rapporto tra Gorky e l’isola Azzurra. Il percorso per immagini, fino alla fine dell’estate, ripercorre il periodo dell’esilio caprese, quando ammaliato dalle bellezze isolane, Gorky decide di stabilirsi a Capri. Qui lo scrittore riesce a creare un circolo culturale internazionale che vede tra gli ospiti illustri anche Vladimir Lenin. Gli anni capresi sono caratterizzati da ricchezza e felicità, che da perfetto padrone di casa, condivide non solo con gli amici, ma anche con gli isolani con cui è solito andare a pesca ed organizzare pranzi. Momenti spensierati a contatto con la natura, attimi di gioia vissuti con le persone più care e giorni rubati ad una vita non sempre gentile. Tra le trasparenti acque, la brezza marina e gli scogli imponenti, Gorky ritrova se stesso scappando per un po’ dalle drammatiche vicende che in quel periodo accadevano nella sua terra natìa. Una vita straordinaria documentata da scatti rari, reperiti con difficoltà per restituire ai visitatori l’unicità di un’esistenza all’insegna dell’arte. Tra le altre iniziative del Premio Gorky non passa inosservata la via a lui dedicata. Perchè Gorky non aveva dubbi: “L'anima non conosce leggi, non conta gli anni”. Neanche le fotografie lo fanno, ma grazie ad esse i momenti più felici della sua vita unica continueranno a rivivere negli occhi incantati di chi come lui ha trovato in Capri una seconda casa. Gorky, the charm of a socialist poet. "Man is not free even in a dream," Maxim Gorky wrote in one of his most famous books. This Russian author found in Capri, where he lived for seven years, from 1906 to 1913, the freedom for which he so longed. Just after the awarding of the Gorky

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Prize, the open air Enchanted island exhibition was opened in the streets and alleyways of the Blue Grotto island celebrating the rapport between Gorky and Capri. This relationship shown in images, running until the end of the summer, covers his period of exile on Capri, when enchanted by the beauty of the island, he decided to settle here. In Capri, the writer was able to create an international cultural circle which saw Vladimir Lenin among his distinguished guests. The Capri years were characterized by wealth and happiness which, as a perfect host, he shared not only with his friends, but also with the islanders with whom he used to go fishing and for whom he would organize lunches. These were carefree times in contact with nature, moments of joy experienced by those closest to them, and days stolen from a life which was not always kind to him. Amid the island's transparent waters, the sea breeze and its towering cliffs, Gorky found himself escaping for a while from the tragic events which were unfolding at that time in his native Russia. Gorky’s was an extraordinary life, now documented by rare photographs which were obtained with difficulty, and show visitors the uniqueness of a life dedicated to art. Among other initiatives of the Gorky Prize, the naming of a street named after him did not go unnoticed. Why did Gorky have no doubts? "The soul knows no laws. It counts no years." Nor do the pictures. But thanks to these happiest of moments, Gorky's life will continue to live on in the enchanted eyes of one who found a second home in Capri.



[di Angela De Lizio]

AL PASSO CON L’ESTATE Il calzaturificio De Cristoforo presenta la nuova collezione per l’estate. Un mix di eleganza e praticità che accompagnano le escursioni sull’isola delle meraviglie.

linea De Cristofaro porta con sé esperienza e raffinatezza uniche. Il modello estivo, detto “caprese”, è bianco, da indossare rigorosamente senza calze. La nuova collezione per la primavera estate è classica ma con un tocco glamour. In morbido camoscio bianco, presenta cuciture in rilievo eseguite a mano e una fibbia con dettagli in oro che le rende esclusive. Il brand delle calzature di lusso nasce a Napoli e negli anni ha esportato i suoi prodotti lavorati a mano in Europa, negli Stati Uniti, nel mondo arabo, in Russia e in Cina. L’artigianalità è il suo tratto distintivo, accompagnata dalla cura dei particolari e dalla ricercatezza dei materiali. I maestri calzaturieri che curano questi manufatti, sono per lo più giovani talentuosi, formati personalmente da Salvatore De Cristofaro, proprietario e direttore creativo del brand. “Per realizzare un paio di scarpe normali ci vogliono ventiquattro ore di lavoro - spiega De Cristofaro. - Mentre se si assemblano materiali pregiati o pelli colorate, sono necessari anche sei giorni di lavoro dei nostri artigiani”. Gli incanti di Capri non avranno segreti indossando un paio di confortevoli mocassini.

Capri è un’isola da vivere camminando, scoprendo i suoi anfratti e i suoi scorci con passo sicuro. Perfetti per esplorare le bellezze di un’isola senza tempo, sono gli inossidabili mocassini. Le calzature maschili per eccellenza, comode e sempre eleganti, risultano indispensabili per l’uomo che ama lo stile ricercato e il buon gusto, dalla testa ai piedi. La

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In step with the summer. The best way to enjoy Capri is walking, discovering its gorges and its patches with safe step. To explore the treasures of a timeless island the evergreen moccasin are perfect. Male footwear par excellence, comfortable and elegant, they are essential for a man that loves refined style and good taste, from top to toe. De Cristofaro line brings along a unique experience and sophistication. The summer model, called “caprese”, is white, to be wore rigorously without socks. The new spring/summer collection is classic but with a glamour touch. In soft white suede, it has handmade embossed seams and a buckle with golden details that makes it exclusive. The fancy shoes brand was born in Naples and with years exported its handcrafted products all over Europe, United States, arab world, Russia and China. The craftsmanship http://it.dicios.com/enit/craftsmanship> is the distinguishing mark, together with attention for details and refinement in materials. The shoemaker masters that cures this products, are mostly talented guys, formed personally by Salvatore De Cristofaro, brand owner and creative director.“To make a normal pair of shoes it takes twenty four hour work – tells De Cristofaro – While if you work with precious materials or colored leathers, it requires six days by our craftsmen”. Capri marvels won’t have secret wearing a comfortable pair of moccasin.



[di Marta Golfrè Andreasi]

LE FAN DEL CLEAN PROGRAM Da Cindy Crawford a Demi Moore, da Gwyneth Paltrow a Liv Tyler passando per Gisele Bündchen, Naomi Campbell e Angelina Jolie. E’ ufficiale: tutte pazze per la dieta. Quale luogo migliore di Capri, sede privilegiata di summit sul regime alimentare mediterraneo, per parlare di sana alimentazione?

In fatto di alimentazione le celebrities hanno molto da “insegnare” a chi è disposta a tutto pure di perdere un centimetro di coscia. E in tempi di prova costume e conti con la bilancia non resta che prendere appunti, facendo attenzione all’effetto “yoyo” che è sempre dietro l’angolo. Angelina Jolie si concede un pasto completo la sera, mentre di giorno solo brodo di manzo e the verde. Demi Moore, Naomi Campbell e Gwyneth Paltrow, che sta riscuotendo successo col suo blog di ricette di cucina, sono fan del “Clean Program”, un regime alimentare disintossicante dell’americano Alejandro Junger: a cena e a colazione un cocktail di sciroppo d’aceto, pepe di Cayenna e succo di limone. Beyoncé ha perso ben nove chili in dieci giorni votandosi alla tisana, mentre Liz Hurley si concede di tutto ma solo fino alle cinque del pomeriggio e Victoria Beckham mangia esclusivamente sushi. Sempre da Hollywood arriva la “Cookie Diet” della showgirl Kim Kardashian, una dieta “a prova di mente” che ci inganna promettendo dolcezze (in realtà si tratta di una miscela di proteine, fibre e un po’ di zucchero). È la testa infatti la prima nemica delle restrizioni caloriche: davanti ad un sacrificio protratto il nostro cervello mette in moto la dopamina per far si che determinazione e motivazione svaniscano gradualmente. Albumi strapazzati a colazione, pomodori a mezzogiorno e tacchino ai ferri la sera per Liv Tyler, che ormai da anni segue la “Ultimate New York Diet” del famoso dietologo delle star David Kirsch, mentre decisamente più equilibrato il regime alimentare mediterraneo di Scarlett Johansson, che prevede l’assunzione di tutti i nutrienti fondamentali. “A casa nostra” il nuovo guru della forma è Nicola Sorrentino, conosciuto come il dietologo dei Vip. Il suo segreto sembra essere un complesso mix di antiossidanti presi al mattino, cinquanta gocce di cardo mariano e cinquanta di crisantello americano.

Clean Program Fans. When it comes to food celebrities can “teach” so many things to people who are capable to do everything to lose a centimeters of thigh. So when it’s the baiting suit test time and we have to square with the balance it’s better to write things down, paying attention to the “yoyo” effect always behind the corner. Angelina Jolie makes a complete meal only for dinner, while during the day just meat stock and green the. Demi Moore, Naomi Campbell and Gwyneth Paltrow, who is getting famous even for her cooking blog, are “Clean Program” fans, a detoxify diet made by the american Alejandro Junger: for breakfast and dinner a vinegar syrup, Cayenna pepper and lemon juice cocktail. Beyoncè, thanks to the tisane, lost nine kilograms in ten days, while Liz Harley eats everything but just till five o’clock pm and Victoria Beckham eats only sushi. Always from Hollywood arrives the Kim Kardashian “Cookie Diet”, a “mindproof” diet that cheats promising sweetness (in reality it is just a mix of proteins, fibers and a bit of sugar). It’s our mind the first enemy to lose weight: in front of a long sacrifice the brain activates dopamine so determination and motivation slowly disappear. Scrambled white egg, tomatoes for lunch and grilled turkey at dinner for Liv Tyler, that from years follows the “Ultimate New York Diet” by the famous star nutritionist David Kirsh, while is surely more equilibrated the mediterranean Scarlet Johansson diet, made by all the fundamental foods. In Italy the new fitness guru is Nicola Sorrentino, known as the V.I.P. dietician. His secret seems to be a complex antioxidant mix took in the morning, fiftieth drops mariano cardoon and fiftieth of american crisantello.

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Via Roma, 69 - 80073 Capri - T. 081/8376864


[di Cristina Mania]

RENOIR E L’ISPIRAZIONE RITROVATA Anche i geni si mettono in discussione. Così nel 1881 il grande maestro dell’impressionismo si lascia travolgere da una profonda crisi creativa. Ma grazie agli scenari suggestivi di Capri il suo estro addormentato si risveglia e nascono opere immortali come “La bagnate bionda sulla riva del mare”.

Basta pronunciare il nome di Pierre-Auguste Renoir e subito si pensa al grande artista dell’impressionismo, al maestro sapiente della tavolozza, ad uno dei massimi esponenti che l’arte abbia mai conosciuto. Eppure la sua creatività ha incontrato momenti di forte sconforto. Come quando, nel 1881, si apprestava a scoprire l’Italia attraverso un viaggio che lo avrebbe condotto nella meravigliosa Isola Azzurra. Proprio qui trova la forza di uscire da quel vicolo cieco in cui si sentiva intrappolato. Capri con le sue bellezze naturali gli infonde nuova linfa artistica. Lui stesso ne dà testimonianza in una serie di epistole indirizzate alla moglie di Georges Charpentier, suo collezionista. “Vi scrivo da Capri dove siamo da un po' di giorni. L'isola è piccola, come ce l'aspettavamo, ma piena di charme - aggiunge. - Abbiamo finalmente visitato la Grotta Azzurra. Qui il mare ha un aspetto cangiante, dove non c'è solo il blu ma, a seconda dei riflessi, anche il rosa, il grigio e il verde”. Quel colore tanto inseguito e ricercato dagli impressionisti appare nelle acque capresi in tutto il suo splendore. Da quelle infinite sfumature, dal bianco delle onde spumose che si infrangono sulla riva dorata, Renoir recupera la sua ispirazione e torna ad esprimere la sua arte attraverso la pittura. E lo fa regalando ai posteri “La Baia di Capri” e “La bagnante bionda sulla riva del mare”. Quest’ultima ha come musa ispiratrice Aline, la modella e compagna di vita che di lì a poco diventerà sua moglie. La tela infatti raffigura la donna mentre si lascia sedurre dallo scenario marittimo. A tal proposito scrive Renoir “Non ha il carro a forma di conchiglia, né i delfini che le fanno da destrieri. Ma il sole le colora d'oro i capelli e le arrossa le guance. Ha il corpo di una ninfa innamorata, o anzi quello della Madre Terra: sulla pelle c'è il giallo e il turchino del mare di Capri”. Poche parole per descrivere la forza dirompente che questa terra incantata esercita su chi la osserva e che solo una mano abile come la sua riesce a trasportare su tela sotto forma di capolavoro.

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Renoir, inspiration rediscovered. It is quite sufficient just to say the name of Pierre-Auguste Renoir and, immediately, people think of the great Impressionist artist, the savvy master of the palette, one of the greatest painters that art has ever known. Yet despite his creativity, he had moments of great despair. It was so when, in 1881, he was about to discover Italy by going on a journey which would take him to the beautiful island of the Blue Grotto. It was right here that he found the strength to break free of that vicious impasse in which he had felt trapped. Capri with its natural beauty infused new life into his art. He himself bore witness to this in a series of letters addressed to the wife of Georges Charpentier, his collector. "I am writing from Capri where we have been for the past few days. The island is small, as we expected, but full of charm.” And he added, “We have finally visited the Blue Grotto. Here, the sea has an iridescent aspect about it. There is not only blue but, depending on the reflection, there are also pink, gray and green. " That color so pursued and sought after by the Impressionists appeared in the waters of Capri in all its glory. From those infinite number of shades, from white foamy waves breaking on the golden shore, Renoir recovered his inspiration and returned to express his art through painting. In Capri, he gave posterity the Bay of Capri and the Blond Bather. For this latter painting, he took as his muse Aline, a model and life companion who would soon become his wife. The painting, in fact, depicts a woman who lets herself be seduced by the seascape. In that regard, Renoir wrote, "She does not have a shell-shaped chariot, nor dolphins acting as charging steeds. But the sun colors her hair gold and reddens her cheeks. She has the body of a nymph in love, or even that of Mother Earth. Her skin has the yellow and deep blue of the sea of Capri.” These were but a few words to describe the wild power which this enchanted island had on the beholder, and which only a skilled hand, such as his, was capable of transferring to canvas in the form of a masterpiece.



[di Valeria Palieri]

SE IL CULTO DELLA BELLEZZA È UN’ARTE Il Grand Hotel Quisisana di Capri apre le porte a “The Art of Beauty”, l’eccellenza del brand svizzero La Prairie, trasformando il culto del bello in espressione artistica.


Massaggi tonificanti al caviale, gocce d’oro puro per illuminare il viso, infusi di platino per riequilibrare la pelle. Se esiste un luogo in grado di coniugare relax, lusso, bellezza e mondanità è sicuramente sull’isola di Capri. Era la seconda metà dell’Ottocento quando il medico britannico Sidney Clarck, attratto dalle proprietà salubri del clima caprese, fondava quello che sarebbe diventato in breve tempo uno dei resort più rinomati al mondo. Oggi il Grand Hotel Quisisana, fedele alla sua vocazione storica, sceglie “The Art of Beauty”, ovvero l’eccellenza del brand svizzero La Prairie, per trasformare il culto della bellezza in arte pura. A pochi passi dalla celebre piazzetta, in via Camerelle, c'e' un luogo insolito, unico, rassicurante. Non solo una spa ma uno spazio dove concedersi un’esperienza sensoriale a cinque stelle, tra trattamenti cosmetici preziosi e di ultima generazione. Sauna svedese, bagno turco, piscina interna e otto cabine rendono l’ambiente un’oasi contemporanea della bellezza. Massima espressione del benessere, la spa "The Art of Beauty" e gli “Exclusive Five Stars Treatments” sono stati concepiti per le esigenze di una clientela sempre più cosmopolita e internazionale. Per una pelle idratata e luminosa gli esperti La Prairie presentano il “Platinum Rare Facial”, novanta minuti di rigenerazione cellulare con infusi di puro platino. Per una remise en forme istantanea anche il “Beauty Express Facial”, un massaggio alla cute della durata di quarantacinque minuti per migliorare la circolazione e ricaricare le energie. Si ispira, invece, alle assolate atmosfere capresi “Pure Gold Radiance Facial”, trattamento con gocce d’oro puro per proteggere e rassodare il viso.

If the cult of beauty is an art. Toning massages with caviar, drops of pure gold to illuminate the face, infusions of platinum to rebalance the skin. If there is a place which combines relaxation, luxury, beauty and fashion it is definitely on the island of Capri. It was during the second half of the nineteenth century that British physician Sidney Clark, attracted by the healthy properties of Capri’s climate, founded what would quickly become one of the most famous resorts in the world. Now, the Grand Hotel Quisisana, faithful to its historical mission, has chosen The Art of Beauty, the exceptional Swiss brand, for transforming the cult of beauty into artistic expression. Just a few steps from the famous Piazzetta, on Via Camerelle, there is an unusual, unique and reassuring location. Not only it is a spa, but even a venue where a five-star sensory experience can be enjoyed, between precious and new cosmetic treatments. A Swedish sauna, Turkish bath, indoor pool and eight cabins make the location a contemporary oasis of beauty. As a maximum expression of wellbeing, The Art of Beauty spa and its Exclusive Five-Stars Treatments are designed to meet the needs of an increasingly cosmopolitan and international clientele. The La Prairie experts offer a “Platinum Rare Facial” for a light skin-hydrating, ninety minutes of cellular regeneration with infusions of pure platinum. For an instant transformation, there is also the “Beauty Express Facial”, a forty-five minutes massage to improve circulation and recharge the body’s batteries. While “Pure Gold Radiance Facial”, it’s inspired to Capri’s sunny climate, a treatment with drops of pure gold to protect and tone up the face.



[di Barbara Nevosi / ph. Umberto D’Aniello]

CAMERA CON VISTA Scorci mozzafiato, panorami da incorniciare, poesia allo stato puro cristallizzata negli scatti di Umberto D’Aniello che conosce bene l’isola Azzurra e ne sa cogliere sfumature e suggestioni. Ogni volta diversa, emozionante, di una bellezza inenarrabile. Percorso per immagini per raccontare la Capri che non ci stanchiamo mai di contemplare.



[…] Il mare è anche l’orlo della terra, il granito Entro il quale si addentra, le spiagge dove scaglia Le sue testimonianze d’una creazione diversa e più antica […] Thomas S. Eliot

Canterò il tuo nome come la valle canta l’eco delle campagne, ascolterò il linguaggio della tua anima come la spiaggia ascolta la storia delle onde. La musica del mare finisce sulla spiaggia o nel cuore di chi ascolta ? Kahlil Gibran

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Il più bello dei mari è quello che non navigammo. Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto. I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti. E quello che vorrei dirti di più bello non te l'ho ancora detto. Nazim Hikmet

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Per sempre me ne andrò per questi lidi, Tra la sabbia e la schiuma del mare. L’alta marea cancellerà le mie impronte, E il vento disperderà la schiuma. Ma il mare e la spiaggia dureranno In eterno. Kahlil Gibran

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[di Cristina Mania]

L’EDEN ALLA PORTATA DI TUTTI È incredibile come un’isola dalle dimensioni così ridotte possa contenere in sè tanti luoghi diversi tra loro e allo stesso tempo affascinanti. Sopra al mare e ai Faraglioni, tra i monti e le storiche dimore, si diramano i Giardini d’Augusto: con le terrazze panoramiche, la visuale unica e i fiori dai quali nascono rinomate profumazioni.




A poche centinaia di metri dalla affollata Piazzetta, al riparo dai rumori e dal caos della mondanità caprese, si estende un piccolo paradiso terrestre. Pace e stupore sono le sensazioni che scaturiscono non appena si varca l’entrata dei celebri Giardini di Augusto, un esempio di flora rigogliosa. La loro creazione risale agli anni Trenta quando il magnate tedesco dell’acciaio A.F. Krupp decise di trasformare i suoi ampi possedimenti in un parco naturale costituito da più terrazze, che oggi offrono un panorama mozzafiato. Da ognuna di esse si può godere di una vista differente: dalle singolari e antiche volte della Certosa di San Giacomo ai Faraglioni, dalla baia di Marina Piccola ai monti che scendono fino al mare. Da qui si ha anche la possibilità di ammirare la via Krupp, progettata e realizzata da Emilio Mayer tagliando la roccia viva: un capolavoro d'ingegneria fatto di tornanti a picco sulle acque del Golfo di Napoli. Non è un caso, quindi, che secondo il rapporto Censis, questo sia l’angolo più visitato dell’isola, attraversato da oltre trecentomila persone l’anno. La sua bellezza risiede anche nelle rare specie vegetali che lo compongono. Fiori variopinti colorano il percorso e piante sempreverdi si arrampicano sugli sperticati offrendo ai visitatori passaggi bucolici. E tra foglie e corolle si ergono maestose le statue classiche capaci di dar vita ad uno scenario fuori dal tempo. Ma quest’atmosfera idilliaca, dove gli occhi si lasciano catturare da tanta cura e precisione, si deve ad un lavoro meticoloso e sapiente che ha reso i giardini capresi famosi in tutto il mondo. Infatti, come affermava il celebre scrittore tedesco Herman Hesse, “non è facile avere un bel giardino: è difficile come governare un regno”. Qui i capaci “monarchi” sono i maestri giardinieri che con costanza e cognizione si prendono cura di questo spazio immerso nel verde. Ma non solo la vista viene coinvolta, anche l’olfatto si inebria dei delicati odori che si sprigionano tutt’intorno. Non è un caso, quindi, che lungo il viale che conduce al giardino si trova l’antica fabbrica di profumi di Carthusia. La leggenda narra che nel lontano 1380 il Padre Priore della Certosa di San Giacomo, per omaggiare l’arrivo della regina Giovanna d’Angiò, raccolse i più bei fiori dell’isola lasciandoli a macerare per tre giorni nella stessa acqua. Al momento di buttarela, però, il monaco si accorse che quel liquido emanava una fragranza misteriosa. Sono nati così i profumi della flora caprese che ancora oggi si trovano nell’antico laboratorio della strada e che sono entrati a pieno titolo ne mito e nella bellezza particolare di quell’angolo dell’isola .

An eden for everyone. A few hundred meters from the crowded Piazzetta, out of the chaos and confusion of Capri social life, there’s a small earthly paradise. As you enter the renowned Augustus Gardens immediately feel peace and astonishment, and example of blooming flora. They have been created in the ’30 when the german tycoon A.F. Krupp decided to transform his big properties in a natural park made of different terraces, that offers today a breathless view. From each of them you can see a different panorama: from the singulars and ancient Saint Giacomo Certosa vaults to Faraglioni, from Marina Piccola bay to mountains that goes down to the sea. From here you can even admire the Krupp street, projected and realized by Emilio Mayer cutting the bare rocks: an engineering masterpiece made of turning sheers on the Napoli Gulf waters. So it’s not by chance that for the Censis report, this is the most visited part of the Island, saw by more than three hundred thousand people every year. Its beauty lies even in the rare vegetables species composing it. Colored flowers lights up the path and evergreen plants climb on the porches offering the visitors bucolic passages. And between leafs and corollas you can see the majestic statues giving life to a timeless scenario. But this idyllic atmosphere, where eyes are caught by such cure and precision, is made by a patient and meticulous work thanks to which capresi gardens are famous in the world. As the well known writer Herman Hesse used to say, “it’s not easy to have a beautiful garden: it’s hard as governing a reign”. Here the skilled “kings” are the master gardeners who with constancy and wisdom cure this spaces immerged in the green. But not only the sight is involved, even the olfaction gets inebriated by the delicate smells all around. So not perchance, along the path that leads to the garden there’s the ancient Carthusia scents factory. The legend tells that in the far 1380 the Prior Father of Saint Giacomo Certosa, to celebrate the arrive of Giavanna d’Angiò, caught the most wonderful island flowers leaving them to soak for three days in the same water. But while he was throwing it away realized that the liquid emanated a mysterious smell. That’s how flora caprese scents are born and still today they can be found in the ancient street laboratory, fully becoming part of this mythical and beautiful corner of the island.

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[di Cristina Mania / ph. Herbert List]

CURTI: LIST, L’INNOVATORE, AMAVA L’ELEGANZA SPONTANEA DI CAPRI Appuntamento sull’isola Azzurra dal 9 luglio al 4 settembre alla Certosa di San Giacomo dove Denis Curti, direttore dell’Agenzia Contrasto, racconta Herbert List nella mostra ispirata al Mediterraneo, che sta curando per la Fondazione Capri.


Una carriera iniziata come critico e storico della fotografia presso la Fondazione Italiana per la Fotografia. Da qui un percorso che lo porta ad approfondire la conoscenza della materia fotografica e dei suoi diversi linguaggi. Un gradino dopo l’altro, Denis Curti divora la scala che lo porta a dirigere Contrasto, l’agenzia punto di riferimento per il fotogiornalismo di qualità. Ma Curti continua a dare il suo contributo anche all’universo espositivo. Così per la Fondazione Capri cura la mostra “Mediterraneo. Un’antologia per immagini. Fotografie di Herbert List e Maurizio Galimberti”, che inaugura la terza edizione del Festival della Fotografia di Capri e che dal 9 luglio al 4 settembre arricchisce le Stanze del Priore della Certosa di San Giacomo.

Curti: the innovative List, loved the Capri spontaneous elegance. A career started as a “ photography historical critic” to the Italian Foundation for Photography. From here began the path that led him to know the photography and its different languages. Step by step, Denis Curti gets to direct Contrasto, the datum point agency for quality photo reporters. But Curti keeps on giving its contribution even to the expositive universe. That’s why he cures for Fondazione Capri the exposition ““Mediterraneo. Un’antologia per immagini. Fotografie di Herbert List e Maurizio Galimberti” that opens the third edition of Capri Photography Festival enriching, from the 9th of july to the 4 of sptember, the beautiful Saint Giacomo Certosa Prior Rooms.

È un grande esperto di fotografia. Non è un caso, quindi, che sia curatore di questa mostra che coinvolge due importanti artisti dell’obiettivo: Herbert List e Maurizio Galimberti. Esiste un filo conduttore che lega queste diverse personalità? Certamente. Entrambi interpretano il futuro con sintesi e pulizia totale. List rappresenta una certa idea di stile, eleganza ma soprattutto una naturale capacità di anticipare i tempi: era un grande innovatore e le sue opere, viste oggi, sono ancora attuali. Lo stesso sguardo innovativo si ritrova in Galimberti. Il ponte che li unisce? Le Polaroid in bianco e nero realizzate da Galimberti per questa mostra: quando gli ho parlato del progetto ha iniziato a rivedere con me le foto di List e dai suoi paesaggi ha tratto ispirazione.

You are a great photography expert. So it’s not by chance that you cure this exposition that involves two important artists of the sector: Herbert List and Maurizio Galimberti. Does exist a tread that bind together this two personalities? For sure. Both see the future with synthesis and total cleanness. List represents a certain style and elegance idea, but above all a natural capacity to anticipate times: he was a real innovator and his works, seen today, are still fresh. We can find the same innovative look in Galimberti. Their connection? The black and white Polaroid made by Galimeberti for this exhibition: when I talked to him about the project he started to see with me List’s pictures and from his landscapes find the inspiration.

A proposito di Galimberti e della sua notoria avversione per il digitale. Lei è favorevole o contrario al suo utilizzo? Non condanno il digitale e dubito di tutti coloro che hanno un atteggiamento così definitivo, Galimberti incluso (sorride, ndr.). Il digitale ha facilitato la fotografia e in tal senso è un vantaggio, un’opportunità. Da quando, nel 1839, venne annunciata la sua scoperta a Parigi, la fotografia si tradusse in condivisione, democrazia, possibilità di avere un’immagine seriale che non fosse un unicum, un’opera d’arte non più riproducibile. Questi sono i valori che la foto reca con sè e il digitale aiuta a veicolarli.

Talking about Galimberti and his famous aversion for the digital. You are favorable or against its use? I don’t condemn the digital and I doubt about all the people who has such a definitive attitude, of Galimberti too (he smiles, ndr.). The digital helps photography for this reason it’s an advantage, an opportunity. Since when, in 1839, its discover has been announced in Paris, photography became sharing, democracy, chance to have a serial image that wouldn’t be a unicum, an irreplaceable piece of art. These are the values that pictures express and the digital helps to transmit them.

Tornando a List, la mostra raccoglie 50 stampe che hanno come soggetto il Mediterraneo. Lo sguardo del fotografo tedesco quale scenario di Capri ci restituisce? List restituisce di Capri un ritratto contemporaneo. Era affascinato dall’idea di eleganza spontanea che Capri sprigiona in modo quasi inconsapevole. Era un convinto sostenitore del fatto che un concetto può essere espresso in modo identico ma il suo significato varia a seconda di chi la pronuncia. E Capri, quando dice una cosa, la afferma in modo speciale e del tutto personale. Così le persone si adeguano alla sua bellezza

Going back to List, the exhibition collect 50 pictures that focus on the Mediterranean sea. Which Capri scenario shows to us the look of the german photographer? List gives us back a contemporary portrait of Capri. He was conquered by the spontaneous elegance idea that Capri emits almost unconsciously. He was deeply convinced that a concept can be expressed in the same way but its meaning changes depending on who says it. And Capri, when says something, does it in a very personal and special way. So people just adapt to its beauty.

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Qual è invece il suo personale rapporto con l’Isola Azzurra? Ho scoperto Capri lo scorso anno e sono rimasto ammaliato dall’ospitalità delle persone, veri artisti dell’accoglienza. È quasi commovente l’amore che nutrono per la loro terra. Un sentimento così forte che è impossibile non rimanerne contagiati: i capresi ti insegnano ad amare il luogo in cui si vive. Capri, List e Galimberti. Come pensa dialogheranno due personalità così riconoscibili nel lungo percorso espositivo nelle Stanze del Priore della Certosa? Immagino un percorso circolare dove il visitatore appena entrato incontra List, la sua classicità ma anche la sua innovazione. Continuando ci si imbatte in Galimberti che ci accompagna fino al termine. Qui il visitatore esce guardando Galimberti, ma ritrova anche il List iniziale, in una ciclicità dove non esiste la parola “fine".

What is your personal relationship with the Blue Island? I discovered Capri last year and I got astonished by the hospitality of people, real welcome artist. It’s almost moving the love they feel for their land. A so strong feeling that it’s impossible not to get involved: capresi can teach you how to love the place where you live. Capri, List and Galimberti. How do you think will work together two famous personalities in the long ex position path in the Certosa Prior Rooms? I think about a circular path where the visitor just arrived meets List, it’s classic way but even his innovation. Going on we find Galimberti that leads us till the end. Here the visitor goes on looking at Galimberti, but finds List too, creating so a cyclicity where the word “end” doesn’t exist.

In apertura: Nei pressi di Portofino, 1936 A seguire: Italia1935; Vaso con pesce rosso, Santorini 1937 Nella foto: Piccola Marina, Capri, Agosto 1932

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[di Mauro Caprioli]

A CAPRI IL SET VA DI MODA L’isola Azzurra è da più di un secolo set naturale di film celebri. L’atmosfera che si respira l’ha resa complice perfetta di una cinematografia alla costante ricerca di luoghi unici dove raccontare storie senza tempo.


Il cinema è una macchina dei sogni capace di narrare con linguaggio universale ciò che di più profondo abita dentro di noi, e Capri è sicuramente lo scenario migliore per dar vita a questi sogni. Acque cristalline, scogli giganteschi, grotte, panorami mozzafiato e strade ne fanno da più di cento anni il set ideale del cinema. E’ dagli inizi del Novecento che registi e produttori hanno eletto l’isola Azzurra come location d’eccezione per i set internazionali, consolidando così la sua immagine di destinazione ideale per vacanze esclusive. Charlie Chaplin, Grace Kelly, Greta Garbo, Jack Lemmon, Jane Russel, Kirk Douglas, Liz Taylor e Rita Hayworth sono solo alcuni dei nomi celebri che hanno visitato l’isola per lavoro o per il puro piacere d’esserci. Uomini e donne dalle vite straordinarie che hanno contribuito alla formazione del mito caprese. Da BB e Loren a Gwyneth Paltrow e Matt Damon Come dimenticare la divina Brigitte Bardot sul set del film “Il Disprezzo” di Jean-Luc Godard,che incantava tutti con la sua fulgida bellezza? Come non ricordare Sophia Loren e Clark Gable insieme a Capri nel 1960 per girare “La Baia di Napoli” o il principe della risata Totò che proprio qui ambientò due dei suoi film più esilaranti: "L'imperatore di Capri" e "Totò a colori"? Fino ad arrivare a tempi più recenti che vedono, nel 1999, quattro stelle di Hollywood, Jude Law, Gwyneth Paltrow, Cate Blanchett e Matt Damon sul set caprese del film “Il Talento di Mr. Ripley”, a cui partecipò anche l’italianissimo Fiorello. Anche la produzione tedesca sull’isola è molto ampia e comprende titoli come “La città canora” di Carmine Gallone, che è stato uno tra i primi musical della storia del cinema,interpretato da una vera diva degli anni Trenta come Brigitte Helm, che per l’occasione vestiva i panni di una turista.

The fashionable Capri set. The cinema is a universal language dream machine capable of telling what is most profound within us, and Capri is definitely the best scenario to give life to such dreams. Crystal clear waters, giant cliffs, grottoes, breathtaking views, and its winding streets have made it for over a hundred years, the ideal set of films. From the early twentieth century, directors and producers have chosen the Blue Grotto island as an exceptional location for international films, thereby strengthening its image as an ideal destination for exclusive holidays. Charlie Chaplin, Grace Kelly, Greta Garbo, Jack Lemmon, Jane Russell, Kirk Douglas, Elizabeth Taylor, and Rita Hayworth are among the famous names who visited the island in their line of work or simply for the pure pleasure of being there. These men and women with their extraordinary lives have contributed to the myth of Capri. From BB and Loren to Gwyneth Paltrow and Matt Damon How can we forget the divine Brigitte Bardot, who charmed everyone with her dazzling beauty, during Contempt directed by Jean-Luc Godard? How can one not recall Sophia Loren and Clark Gable together in Capri in 1960 for the filming of The Bay of Naples, or Totò, the prince of laughter, who chose Capri for the setting of two of his most hilarious color films –The Emperor of Capri and Totò in color? Then, in more recent times in 1999, four Hollywood stars, Jude Law, Gwyneth Paltrow, Cate Blanchett, and Matt Damon arrived on the film set in Capri for The Talented Mr Ripley which also starred the Italian radio and TV presenter Rosario Fiorello. German film making on the island has also been high on the list and includes such titles as The Musical City by Carmine Gallone,




L’elenco è ancora lungo e comprende le pellicole più impegnate di Giuseppe Patroni Griffi, le serie televisive, i “musicarelli” degli anni del boom economico, fino alle più recenti commedie americane. Il "cinema che crea ricordi" caro a Godard Capri è sempre stata un set naturale, e negli anni Sessanta, insieme a Cinecittà, divenne una sorta di succursale italiana di Hollywood. Il suo fascino ha contribuito ad esaltare la bellezza di dive e divini mondani che l’hanno scelta anche per vivere i loro amori nati dentro e fuori dai set. Famoso il flirt tra Sophia Loren e Clark Gable o le passeggiate romantiche di Elizabeth Taylor con il suo secondo marito, l'attore Michael Wilding. Grace Kelly e Ranieri di Monaco la consideravano un angolo di paradiso dove godersi la famiglia, mentre Rita Hayworth si rifugiava qui dopo il divorzio dal regista Orson Welles. E’ come se per inclinazione naturale Capri emanasse magia, proprio quella di cui il grande schermo si nutre. “Il cinema crea ricordi” diceva Jean-Luc Godard, ed è proprio di quei ricordi che Capri vive e rivive, attimi impressi nelle pellicole. Immagini di tempi gloriosi, in cui allora come oggi, personaggi eccezionali camminavano tra i vicoli di questa perla del Tirreno, perdendo il loro sguardo su orizzonti blu cobalto e sognando magari una da vita favola come al cinema.

which was among the first musicals in movie history, played by Brigitte Helm, a true diva of the thirties, playing a tourist in the film. The list is long and includes the most engaging films by Italian screenwriter and director Giuseppe Patroni Griffi, many television series, the musicals of the economic boom years, and even the most recent American romantic comedies. This is the cinema which creates memories, so dear to Jean-Luc Godard Capri has always been a natural setting, and in the sixties, along with Rome's Cinecittà, it became a sort of Italian branch of Hollywood. Its charm has also helped to enhance the beauty of divas, stars, and the great and good who have also chosen to live out their love new lives on and off the film set. The flirting between Sophia Loren and Clark Gable is now legendary, as indeed Elizabeth Taylor's romantic walks with her second husband, actor Michael Wilding. Grace Kelly and Prince Rainier of Monaco considered Capri a paradise to enjoy with the family, while Rita Hayworth took refuge here after her divorce from director Orson Welles. It is as if by a natural inclination that Capri emanated the magic on which the silver screen feeds. "Cinema creates memories," Jean-Luc Godard used say, and it is on those memories that Capri lives and relives those moments etched in film. Images of glorious times, in which then as now, great characters walked the alleys of this pearl of the Tyrrhenian sea, casting their eyes towards cobalt blue horizons and dreaming perhaps of a fairytale story just like the movies.


Gucci


[di Barbara Nevosi]

SUMMER TO WEAR


Il look per le sere estive raccontano una femminilità discreta, adatta a chi ama la seduzione sussurrata e non urlata. Da Capri a Pantelleria, dall'Elba a Ponza passando per Saint Tropez, Cannes, Nizza, Cape d'Antibes, si accende l'estate all'insegna del glam. Suggestioni dal gusto decadente e ispirazioni glamour dal tocco orientale per Louis Vuitton. Stile e minimal ed elegante per Stella McCartney, che attraverso abiti e accessori racconta una donna sicura di sé, che non ha bisogno di apparire o giocare sul lato fisico. Tiene un basso profilo per poi stupire tutti con abiti da sera lunghi, con una stampa con gli agrumi, arance, limoni, pompelmi, protagonisti da sfoggiare su creazioni uniche. Per Gucci si accendono i colori e si ritorna al lusso più luccicante per una donna davvero sensuale. Frida Giannini ritorna alle origini mostrando tutta la sua grinta: scolli vertiginosi, giacche scolpite e accessori in oro che si posano su capi dai colori shock come l’arancio, il verde smeraldo e il turchese, “rubati” alla tradizione Berbera. Incredibilmente belli gli abiti etno-chic con micro frange, con corpetti costruiti a gabbia e gonne vaporose con micro rouches.

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Louis Vuitton


Stella McCartney



Gucci


Summer to wear. The summer evenings look tells a discrete womanhood, made for people who love whispered and not screamed seduction. From Capri to Pantelleria, from Elba to Ponza passing by Saint Tropez, Cannes, Nizza, Cape d’Antibes, summer shines in the name of glam. Decadent tasteful suggestions and glamour inspirations with the oriental touch for Louis Vuitton. Minimal and elegant style for Stella McCartney, that through dresses and accessories describe a self conscious woman, who doesn’t need to appear or play on the physical side. She gets a low profile to then astonish everybody with long evening dresses, printed with citruses, oranges, lemons, grapefruits that become protagonist to show on unique creations. Gucci lights up colors again and the most shining luxury is back for a woman really sensual. Frida Giannini comes back to the origin showing all her energy: deep décolleté, sculptured jackets and golden accessories lays on dresses with shock colors like the orange, the emerald green or the turquoise, “stolen” to Berbera tradition. Amazingly beautiful the etnochic dresses with micro fringes, corsages built as a cage and large skirts with micro rouches.

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[di Barbara Nevosi]

LA LUNGA ESTATE CALDA DI LAGERFELD Il direttore creativo della maison Chanel ha presentato la collezione Cruise a Saint Tropez e lo ha fatto a modo suo, sfoderando le armi migliori: un cortometraggio di trenta minuti, “The Tale of a Fairy� (La Storia di una Fata), che racconta lo stile, il potere, la violenza, il denaro, il sentimento.


Karl Lagerfeld ha presentato la collezione Cruise di Chanel a Saint Tropez e lo ha fatto con il corto “The Tale of a Fairy”, che racconta lo stile, il potere, la violenza, il denaro, il sentimento. Il direttore creativo della maison francese non è nuovo a performance cinematografiche, ma in questo prodotto glam e contemporaneo tratteggia la femminilità. Le protagoniste della storia di Monsieur Lagerfeld sono donne con la D maiuscola come Anna Mouglalis, Freja Beha Erichsen, Kristen McMenamy accanto a Baptispe Giabiconi e Marc Vanderloo e altri. “E’ un film sull’imprudente uso del denaro che inizia con violenza e termina con sentimento”, spiega Kaiser Karl. La collezione Crociera prende corpo nella fiaba immaginaria di Lagerfeld ed è fresca, moderna, ma anche elegante, sofisticata, strizza l'occhio agli anni Sessanta e si ispira al glamour di Rita Hayworth e Aly Khan. La palette dei colori è delicata e raffinatissima, si apre con il giallo (già eletto must di stagione nella nail art della maison) e il lilla, suggestioni della flora estiva locale, per poi procedere con le luminose nuances di bianchi, crema e avorio. Immancabile il black&white, prediletto specialmente per il beachwear dal gusto minimal chic, mentre stampe optical e decorazioni floreali rendono gli abiti multicolor, mai però troppo sgargianti.

La sera è in lungo, che sia in seta, raso, tulle o impalpabile chiffon, mentre per il giorno è sempre il tailleur l'outfit consigliato da Chanel, in tweed e con gonna bon ton, rigorosamente al ginocchio. Ricami e plissé decorano i capi, resi ancor più preziosi da bijoux di grandissimo valore, in oro e diamanti, della collezione di haute joaillerie della griffe. La scarpa è un infradito avvolgente, in nappa leggerissima, semplice sandalo con cinturino alla caviglia oppure in versione ibrida con lo stivale, bianchi o neri, senza vie di mezzo. Le borse sono pochette da portare a mani in pendant con il vestito, oppure piccole box-case rigide in pelle matelassé, come scrigni portagioie pronti a custodire i più preziosi segreti. Fantastici i bracciali di perle multifilo che vestono i polsi, un po' meno i guanti lunghi in raso nero. Ma si sa che a certe tentazioni, Karl Lagerfeld non riesce proprio a resistere.

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Lagerfeld long warm summer. Karl Lagerfeld presented Chanel Cruise Collection in Saint Tropez with the short film “The Tale of a Fairy”, that tells about style, power, violence, money, feeling. The creative director of the French maison is not new to cinematographic performances, but in this glam and contemporary product describes femininity. The leading ladies of the story are women with the big W as Anna Mouglalis, Freja Beha Erichsen, Kristen McMenamy together with Baptispe Giabiconi and Marc Vanderloo and others. “It’s a movie on the rush use of money that starts with violensùze and ends with feeling”, tells Kaiser Karl. The Cruise collection takes shape in the Lagerfeld imaginary fairy tale and it is fresh, modern, but also elegant, sophisticated, winking at the Seventy ans inspring to the glamour of Rita Hayworth and Aly Khan. The colors palette is delicate and very refined, it opens with the yellow (already nominated season must in the maison the nail art) and the lilac, swayed by the local summer flora, and goes on with the bright tones of white, cream and ivory. Not to be missed is the black&white, especially preferred for the minimal chic beachwear, while

optical printings and floral decorations create multicolor dresses, but never to sparkling. The night is in long, whether in silk, satin, tulle or impalpable chiffon, while for the day the tailleur is what Chanel suggests, made in tweed and with bon ton skirt, rigorously to the knee. Embroideries and plissé decorates the dresses, made even more precious by high value bijoux, in gold and diamonds, from the griffe haute joaillerie collection. The shoes are a wrapping thong, in very light tassel, simple sandal with ankle strap or an hybrid version with boots, white or black, without middle ways. Bags are hand pochette coordinated to the dress, or small rigid box-cases in matelassé leather, as a treasure chest where keeping the most precious secrets. The multi-lines pearl bracelets that wrap the wrists are just gorgeous, bit less the long gloves in black satin. But we all know that Karl Lagerfeld can’t really resists to this kind of temptations.

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[di Silvia Cutuli e Cinzia Malvini / ph. Fabio Lovino]

DESTINAZIONE CAPRI IL SENSO DEL MARE DEL VIAGGIO E DELLO STILE DI FRIDA GIANNINI “Anche se creo scarpe tutti i giorni non sopporto chi sale in barca con i trampoli. Meglio infradito e foulard attorno al collo come usava Jackie Kennedy negli anni’50”. Parole di Frida Giannini, direttore creativo Gucci, che d’estate ama vivere il mare e quando può, fa rotta verso Capri sull’onda di una dolce vita ben raccontata dall’esclusivo Aquariva by Gucci, yacht da lei stessa personalizzato in occasione del 90° anniversario del marchio.

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“Il mare è sempre la mia meta preferita per le vacanze. Poi, a seconda del numero di giorni che ho a disposizione e della stagione, scelgo per le vacanze isole tropicali o crociere nel Tirreno, Capri e la Costiera Amalfitana sono senz’altro tra i miei luoghi preferiti.” Pensare alle prossime vacanze estive sembra essere un buon antidoto per fronteggiare lo stress da sfilata per Frida Giannini - direttore creativo di Gucci – alle prese con la nuova collezione di moda maschile inserita nel calendario di Milano Moda Uomo, in programma dal 18 al 21 giugno prossimi. “Godermi il mare mi aiuta più di qualsiasi soggiorno in beauty farm. Anche quando decido di trascorrere le vacanze estive nella mia casa di Sabaudia dove mi rilasso in attività per le quali non ho mai tempo, come andare a cavallo, leggere libri, cucinare e magari anche dormire, non rinuncio a brevi crociere in barca e cerco sempre di fermarmi qualche giorno a Capri. Adoro ormeggiare in rada: è più romantico, sei sotto le stelle, ceni a lume di candela nel silenzio. A bordo preferisco ci siano poche persone e selezionate. Si fa quello che si vuole: riposare, tuffarsi a nuotare tra gli scogli, sbarcare per un giro in porto quando si può.” Che tra Frida Giannini e l’isola Azzurra ci sia del feeling, lo si intuisce anche salendo a bordo di “Aquariva by Gucci”, l’esclusivo yacht che lei stessa ha personalizzato, in collaborazione con Officina Italiana Design, nell’ambito delle iniziative per celebrare il 90° anniversario della Casa. Un vero gioiello del mare per stile e tecnologia, vincitore subito, a pochi mesi dalla sua presentazione, del Nautical Design Awards, un premio speciale nato per incoronare il design italiano, anche tra le onde. “Questa idea è nata perché per decenni sia Gucci che gli yacht Riva sono stati il simbolo dello stile e del glamour italiano nel mondo. Come Gucci, Riva è sinonimo di lusso, raffinatezza, eleganza e artigianalità”, afferma il direttore creativo del marchio, fondato da Guccio Gucci a Firenze nel 1921, vera eccellenza del made in Italy -come del resto anche Riva – e simbolo di un’epoca quella degli anni’50 in cui gioia di vivere, glamour ed esclusività definivano un modo di essere, uno stile di vita. “La collaborazione con Riva nasce per le affinità culturali tra i due marchi: Gucci protagonista negli anni ‘50 della Dolce Vita, Riva amato, in quello stesso periodo, dal jet set internazionale per le vacanze tra Capri e St.Tropez” - precisa Frida Giannini che sembra aver fatto tesoro di quegli anni d’oro, scanditi da un codice di eleganza da rispettare anche in barca. “Non sedersi a pranzo con il costume o i capelli bagnati dopo aver fatto il bagno. Nemmeno se si è con il fidanzato o gli amici più intimi. Basta coprirsi con un pareo o un caftano e mettersi un foulard. E’ la mia fissazione – afferma Frida Giannini, che insieme allo yacht Aquariva by Gucci firma anche una collezione di accessori - il senso è legarli allo spirito dello stare in barca: borsoni e sacche morbide, foulard da mettere sulla testa o intorno al collo come abbiamo visto in quelle bellissime immagini di Jacqueline Kennedy a Capri”. Capri, l’isola amata verso cui fare rotta, è anche il nome della nuova limited edition di Gucci. Shopping bag, portafoglio e pashmina, ispirati all’inconfondibile color verde mare, disponibili in esclusiva nella boutique affacciata su via Camerelle, meta prediletta ieri di Jackie e oggi, quando può, anche di Frida.

Destination Capri. Frida Giannini sense for the sea, travel and style. “ The sea is always my first destination for vacation. And, depending on how many days off I have and the season, I choose tropical island or cruises on the Tirreno sea, Capri and Costiera Amalfitana are without any doubt my favorite places.” Thinking about the next summer holidays seems to be a good antidote to face the stressful fashion show time for Frida Giannini – Gucci creative director – who’s working on the new men collection in program for Milano Moda Uomo, scheduled for next june, from the 18th to 21th. “Enjoying the sea help me more than any holiday in a beauty farm. Even when I decide to spend the summer in my home in Sabaudia where I can relax doing things that usually I can’t do, as going horse-riding, reading, cooking and maybe sleeping, I can’t renounce to short cruises and I always try to stop some days in Capri. I love mooring in the rada: it’s more romantic, you’re under the stars, candlelight dinners, silence all around. I prefer few and selected people on board. You can do what you want: resting, diving among the rocks, landing to walk in the harbor.” You can understand that there’s a feeling between Frida Giannini and the Blue Island by getting on board of “Auqariva by Gucci”, the exclusive yatch that she made, in collaboration with Officina Italiana Design, to celebrate the brand 90° anniversary. A real sea treasure for its style and its technology, winner, after few months by its presentation, of Nautica Design Award, a special prize made to crown the Italian design, even on the sea. “This project was born because both Gucci and Riva yacht have always been the symbol of the italian style and glamour all over the world. As Gucci, Riva means luxury, refinement, elegance and handcrafting” says the brand creative director, founded by Guccio Gucci in Florence in 1921, true made in Italy excellence – as even Riva – and symbol of a time, the ‘50, when joy of living, glamour and exclusivity created a style of life. “ The collaboration with Riva is based on the two brands cultural affinities: Gucci in the ’50 was the Dolce Vita protagonist, Riva loved in the same period, by the international jet set for holidays in Capri or St. Tropez.” – specify Frida Giannini who made treasure of those golden times, made by an elegant code that has to be respected even on board. “Never lunch with the swimsuit or wet hair after diving. Even if you are with your boyfriend or your closest friends. It’s enough to cover your head with a foulard or a caftan. It’s my foible, says Frida Giannini, that together with Aquariva by Gucci yacht created an accessories collection – to bind them to the sea spirit: big bags and soft sacks, foulard to wear on head or around the neck as we saw in the beautiful images of Jacqueline Kennedy in Capri.”. Capri, the loved island where to land, is even the name of new Gucci limited edtion. Shopping bags, wallets and pashminas, inspired by the unmistakable color sea green, available in exclusive in the boutique in via Camerelle, Jackie favorite place yesterday and today, when she can, even of Frida.

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[Testo di Fabrizio De Andrè / ph. Umberto D’Aniello]

DIETRO LA PORTA Rosse, verdi, blu. Le porte sull’isola di Capri assumono colori diversi e intensi. Ma cosa si nasconde dentro le abitazioni degli isolani? Storie, pensieri parcheggiati in un angolo, novità, attese e tappeti di stelle, proprio come cantava il poeta Fabrizio de Andrè.



Dietro la porta di casa mia / ho notizie arrivate da molto lontano / dietro al porta di casa mia / ho un amore che tengo che tengo a portata di mano / ho pensieri importanti parcheggiati in un angolo / aspettano me / ho parole scadenti perdenti vicino a me Dietro la porta di casa mia / c'è la polvere dei miei ritorni della mia strada / c'è l'ombra della mia anima / sempre attenta ovunque vada / c'è un tempo preciso un momento anche per te / dietro la porta di casa / cosa c'è Ci sono novità ci sono notti / che per niente al mondo cambierei / ci sono novità e tutto quello che ci porterà / questo vivere appesi coi denti / per una faccia migliore / questo vivere fuori dai tempi / aspettando per ore / ci sono novità ci sono notti / che per niente al mondo cambierei / ci sono novità e tutto quello che ci porterà / questo gran consumarsi di mani / giocando carte migliori / questo leggere sempre le mani / e cercarne i colori Dietro la porta di casa mia / ho un tappeto di tutte le stelle del cielo / e i tuoi occhi segretamente nascosti / rinchiusi per me / c'è un leggero passo di vento che qui non c'è / vedessi di notte quando danza per me Ci sono novità ci sono notti / che per niente al mondo cambierei / ci sono novità e tutto quello che ci porterà / questo stare leggeri e presenti / cantando fuori dal coro / queste voci poco distanti fuori dal coro / ci sono novità ci sono notti / che per niente al mondo perderei / e la curiosità e tutto quello che ci porterà / ad aprire la porta ad ogni novità / consumandone poco per volta / per quello che verrà / per quello che verrà.

Behind my home door/ I have news come from a distance/ behind my home door/ I own a love that I hold that I hold by the hand/ I have important thoughts lying aside/ waiting for me/ I have poor loosing words near me. Behind my home door/ there’s the dust of my returns from my way/ there’s the shadow of my soul/that pays attention wherever I go/ there’s a precise time a moment for you too/ behind my home door/ what is it there? There are news there are nights/ that I wouldn’t change for nothing in the world/ there are news and everything that will be brought to us/ living like this hanging by the teethes/ for a better face / this living outside times/ waiting for hours/ there are news there are nights/that I wouldn’t change for nothing in the world/ there are news and everything that will be brought to us/ this big hand outwear/playing better cards/ this never ending reading hands/ looking for colors/ Behind my home door/ I have a carpet made with all the stars you see in the sky/ and your eyes secretly hidden/ kept for me/ there a light wind step there is not here/you should see it at night while it dances for me. There are news there are nights/ that I wouldn’t change for nothing in the world/ there are news and everything that will be brought to us / staying light and present/ singing out of the choir/ these short distance voices out of the choir/ there are news there are nights/ that I wouldn’t lose for nothing in the world/ and the curiosity and everything that will be brought to us/ opening the door to any news/ consuming it time after time/ for everything that will come/ for everything that will come.






[di Marta Golfrè Andreasi / ph. Umberto D’Aniello]

L'ARCHITETTURA MEDITERRANEA SECONDO CARLO ANGELO TALAMONA E' solo l'ultimo di una lunga bibliografia sul tema, ma svela aspetti inediti di un luogo ben presente nell'immaginario comune. La scrittrice napoletana Eleonora Puntillo racconta in un libro le bellezze e la storia dell’Isola Azzurra ripercorrendo la vita di Carlo Angelo Talamona, architetto geniale e uomo sensibile, autore di alcune tra le più belle ville capresi.




Tutto è iniziato per caso, con una lettera capitata tra le mani di una giornalista napoletana. L'episodio è lo spunto per raccontare la bellezza di Capri attraverso la biografia straordinaria di Carlo Angelo Talamona, architetto autodidatta amate dell’isola azzurra e capace di arricchirla architettonicamente senza stravolgerne l'aspetto. “Ho trovato una lettera scritta da Talamona, - racconta Eleonora Puntillo, autrice di “Capri. Storia, case e personaggi attraverso la vita e l’opera di Carlo Talamona 1903-1975” (Grimaldi & C. Editori) – nella quale l'architetto spiegava a un committente l’importanza di rispettare il paesaggio, la necessità di non aggredire con il cemento la macchia mediterranea. Sono rimasta affascinata da quest’uomo, un costruttore che andava contro i suoi interessi pur di salvaguardare la bellezza della natura”. Personaggio colto e progettista geniale dal gusto estetico raffinato, Carlo Talamona è adottato da Capri, benché di origini varesine, e su questa meravigliosa isola frequenta personaggi illustri del mondo dell’arte, della cultura, della politica e della scienza.“Nell’agendina dell’architetto – continua l’autrice - sono annotati nomi di amici importanti, da Curzio Malaparte a Leo Longanesi, da Giacomo Manzù a Le Corbusier, da Carlo Bragaglia e Alberto Albertini a Pablo Neruda e Giorgio Napolitano. Capri fin da allora attirava intelligenze da tutto il mondo”. L’isola delle sirene ha visto transitare nel tempo intellettuali, artisti, esuli e ricchi viaggiatori, affascinati dai suoi panorami, dai suoi scorci suggestivi, dalla sua magica atmosfera. Anche Talamona se ne innamora. “Viaggia in tutta Italia e in Europa, - racconta la Puntillo - costruisce ville a Roma, Venezia, Assisi, Parigi, ma la sua attività si concentra soprattutto a Capri. E' qui che firma veri e propri capolavori dell’architettura come Casa L’Olivo, Villa Tuoro, Villa Chantecler e Villa Gaydana”. Talamona lega ben presto il suo nome allo stile caprese e a lui si deve la nascita della così detta architettura mediterranea. “L’influenza di Edwin Cerio, letterato, ingegnere e principale difensore delle bellezze del territorio è fondamentale per il suo stile: - spiega la Puntillo - Egli ha sempre rispettato le tradizioni costruttive locali e le sue ville sono sepolte nel verde”. Edifici magnifici a strapiombo sul mare, raffinate domus dalle pareti bianche affacciate sui Faraglioni, archi, portici e terrazze dalla vista mozzafiato: le opere di Carlo Talamona costeggiano le stradine più panoramiche e prestigiose dell’isola azzurra. “Capri è magica - sottolinea Eleonora Puntillo - e la sensibilità di questo progettista gli ha permesso di riconoscere e rispettare la magia del luogo”. Sull’isola ha costruito anche il primo villaggio del Club Mediterranée e La Canzone del Mare, centro della dolce vita caprese negli anni Cinquanta e ancora oggi lo stabilimento balneare preferito dagli habitué. “La cantante inglese Grace Fields – precisa la scrittrice - gli commissionò la realizzazione di questa location iconica, vero baricentro del divertimento isolano". E sono tanti quelli che subiscono il fascino di questo gioiello di origine carsica a cominciare dalla stessa Eleonora Puntillo.“Ma il mio cuore batte per la più tranquilla Anacapri - precisa la giornalista che è l’anima meno mondana dell’isola dove si può ascoltare la poesia del golfo di Napoli immersi nella pace della natura”.

The Mediterranean architecture of Talamona. It all started quite by chance when a letter fell into the hands of this Neapolitan journalist. It was a chance occurrence giving rise to an opportunity to tell of the beauty of Capri, through the extraordinary biography of Charles Angelo Talamona, a self-taught architect from the Blue Grotto island who was able to enrich the island architecturally without upsetting its landscape. "I found this letter written by Talamona," says Eleonora Puntillo, author of "Capri. Its history, houses and characters through the life and work of Carlo Talamona 1903-1975" (Grimaldi & C. publishers), in which the architect explained to a client the importance of respecting the landscape, and the need to avoid damaging the Mediterranean's flora with cement. I was fascinated by this man, a builder who was going against his own interests in order to preserve the beauty of nature." A cultured and refined person with aesthetic tastes, a brilliant designer, Carlo Talamona, although originally from Varese in northern Italy, was adopted by Capri, where he was to meet many famous people from the worlds of art, culture, politics, and science. "In the architect's address book," the author continues, "there are recorded the names of many important friends, from Curzio Malaparte to Leo Longanesi, from Giacomo Manzù to Le Corbusier, from Carlo Bragaglia to Alberto Albertini, and from Pablo Neruda to Giorgio Napolitano. Since then Capri has attracted great minds from around the world." The island of the Sirens has seen over the ages its share of intellectuals, artists, exiles, and wealthy travelers, attracted by its scenery, by its fascinating sights, and by its magical atmosphere. Talamona also fell in love with it. "He travelled throughout Italy and Europe," Puntillo says, "building villas in Rome, Venice, Assisi, and Paris, but his work is concentrated mainly in Capri. And it is here that he signs off on architectural masterpieces such as The Olive House, Tuoro Villa, Villa Chantecler and Villa Gaydana." Very soon, Talamona linked his name to the Capri style and, to him, we owe the birth of the so-called Mediterranean architecture. "The influence of Edwin Cerio, the scholar, engineer and chief defender of the island's beauty is fundamental to Talamona's style," Puntillo explains. "He always respected the local building traditions and his villas were always immersed in green." Magnificent buildings overhanging the sea, stylish white-walled homes overlooking the Faraglioni stacks, arches, porches and terraces with breathtaking views, these are works of Carlo Talamona which line the most scenic and prestigious narrow streets of the blue island. "Capri is magical," Eleonora Puntillo stresses, "and the sensitivity of this architect has allowed us to recognize and respect the magic of the place." Talamona also built on the island the first Club Mediterranée village and La Canzone del Mare, the center of Capri's dolce vita in the Fifties and even to this very day, today, the preferred beach of regular visitors. "The British singer, Gracie Fields," the author mentions, "commissioned the building of this iconic location, the very center of the island's fun and entertainment." Many are those who are fascinated by this karst topography gem starting with Eleonora Puntillo herself. "I simply love the quieter Anacapri," she says, "where you find the less worldly soul of the island and where you can listen to the poetry of the Gulf of Naples, surrounded by the peace of nature."

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[di Cristina Mania]

VIVERE OUTDOOR ANCHE I DIVI HOLLYWOODIANI AMANO IL GIARDINO I nuovi stili di vita e il design trasformano gli spazi esterni in oasi di pace capaci di unire relax e puro divertimento. CosĂŹ il giardino di casa si trasforma nella cornice ideale per feste a bordo piscina, brunch en plain air e serate tra amici. Un trend in crescita che coinvolge anche le stelle del cinema americano come Tom Cruise, Katie Holmes e la loro figlia Suri.


Nelle immagini del servizio una serie di tavoli, divani e complementi di arredo firmati Emu. Nella pagina accanto: un’immagine di Suri Cruise mentre festeggia in giardino in compagnia dei genitori.

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Sarà per la vita caotica che costringe a trascorrere gran parte della giornata in automobile tra smog e traffico; sarà perché in città cemento e asfalto fanno salire la voglia di un piccolo spazio verde. La certezza è che si sente sempre più la necessità di ricreare nella propria casa un piccolo Eden in cui godere momenti di relax, ma anche serate in compagnia di amici. I dati non lasciano dubbi in merito: 1,2 miliardi di euro è il valore del mercato dell’arredo per esterni in Italia. Una tendenza in continua crescita che dimostra come l’outdoor stia lentamente afferrando lo scettro di luogo principe dell’abitazione. I numeri della passata edizione del Sun, il Salone Internazionale dell’Esterno che ogni anno si tiene a Rimini, confermano la tendenza. Il 4 per cento in più di persone si è aggirato tra gli stand della fiera e anche l’affluenza di stranieri è aumentata del 31 percento, per un totale di oltre 25 mila visitatori. Merito anche di architetti e designer che hanno fatto evolvere l’arredo da giardino e i relativi ambienti. Oggi si tende a concepirli come spazi “open door”, in collegamento continuo con gli ambienti interni, ideati e arredati per essere vissuti in modo diverso rispetto al passato, senza divisioni nette, senza bruschi cambiamenti di stili e con funzioni abitative in sintonia con una vita più fluida e aperta. IL DIVANO È AL CENTRO DELL’ARREDO PER ESTERNI Non solo gazebo, amache e salottini. Il vero protagonista è il divano. Sempre più ampio e spazioso, questo complemento d’arredo si adatta perfettamente ad ogni esigenza. Di giorno può essere sfruttato come lettino per prendere il sole, mentre la notte si trasforma in una seduta chic dove sorseggiare amenamente un cocktail, da soli o in compagnia. Infatti con l’estate che avanza si fa pressante l’esigenza di avere un luogo all’aperto capace di coniugare stile e comfort ma anche divertimento ed evasione. Il giardino diviene così la location ideale per party ed happy hour e si trasforma in una valida alternativa ai locali affollatissimi in cui si rischia di rimanere imprigionati tra volti sconosciuti ed altissimi decibel di musica che ostacolano una tranquilla conversazione. Con il giusto sottofondo e lampade dislocate tra i fiori e il prato inglese, il giardino può trasformarsi in una location davvero esclusiva con il vantaggio di vedere intorno a sé solo i volti amici. SWIMMINGPOOL PARTY PER LA FAMIGLIA CRUISE E chi possiede una piscina può anche organizzare un swimming pool party, una festa in cui la parola d’ordine è “bikini”. Così dopo tartine gustose e drink dissetanti un tuffo in acqua è d’obbligo. Se qualche tempo fa si preferiva prendere in affitto un locale “in” per celebrare compleanni o ricorrenze speciali, oggi la nuova tendenza vede la scelta ricadere su giardini privati: ambienti riservati, più intimi e sicuramente molto suggestivi. Basta navigare in rete o entrare in un’agenzia immobiliare per rendersene conto: sono in continuo aumento gli annunci di persone che locano gli esterni delle proprie ville incantevoli per l’organizzazione di eventi privati. Una moda dilagante che ha contaminato anche le star hollywoodiane. Per festeggiare i cinque anni della primogenita Suri, i celebri genitori - gli attori Tom Cruise e Katie Holmes- hanno deciso di organizzare un megaparty a bordo piscina nella loro lussuosa villa di Beverly Hills. Una scelta di stile visto che la rampolla della coppia vip vanta vizi di tutto rispetto, tra cui un guardaroba del valore di 3 milioni di dollari. Ma sentir intonare da amichette e parenti un “happy birthday” a bordo piscina tra divanetti bianchi, palme e un numero non quantificabile di regali, è un’emozione che non ha prezzo.

Living outdoor. Even hollywood stars love the garden. Maybe it’s the chaotic life leading us to spend most of our day in the car among smog and traffic; maybe it’s because in the city asphalt and concrete make us desire a little green space. It’s for sure that more and more people feel the need to create in their own house a small Eden where enjoying moment of relax, but even to spend time with friends. Record information doesn’t leave any doubts: 1,2 billion euros is the worth of the outdoor furniture italian market. A constantly growing trend that shows how the outdoor is slowly becoming the most important place of the house. The numbers of the last Sun edition, the International Outdoor Exposition that every year takes place in Rimini, confirm the tendency. More four per cent people walked among the exhibition stand and even the numbers of foreigners grew of the 31 per cent, for a total of 25 thousands visitors. Thanks to architect and designers that made evolve the outdoor furniture and its spaces. Today we tend to consider them as “open door” spaces, constantly connected with in door rooms, created and furnished to be lived in a different way in comparison to the past, without clear divisions, without sharp styles changes and with living functions in tune with a more fluent and open life. THE SOFA IS THE CENTER FOR OUTDOOR FURNITURE Not only gazebo, hammocks and lounge suits. The true protagonist is the sofa. Bigger and bigger and larger, this furniture can be used in every situation. During the day it can be used as a couch to stay under the sun, while at night it becomes a chic sitting where peacefully drink cocktails, alone or with friends. With the near summer it’s growing the need to have some open space where combining style and comfort with entertainment and distraction. In this way the garden becomes the ideal place for parties and happy hour, being a valid alternative to crowded pubs where you could get caged among unknown faces and very high music decibels that doesn’t help at all a good conversation. With the right background and lights placed between flowers and the lawn, the garden can turn into a real exclusive location with the advantage to be surrounded only by friendly faces. SWIMMINGPOOL PARTY FOR CRUISE FAMILY Who has a pool can even organize a swimming pool party, where the password is “bikini”. So after tasty finger foods and refreshing drinks a dive in the water it’s just what it takes. If some time ago people used to rent “in” pubs to celebrate birthdays and special occasions, today the new trend is the private garden: closed spaces, more intimate and surely more suggestive. You just have to get on the web or enter a travel agency to realize: is growing faster the number of people who rent the outdoor space of their beautiful houses to organize private events. A so widespread trend that even Hollywood stars couldn’t resist. To celebrate the 5th year birthday of the first born Suri, the famous parents – the two actors Tom Cruise and Katie Holmes – decided to make a megaparty by the swimmingpool in their Beverly Hills luxury home. A stylish choice since the daughter of the vip couple is used to be really spoiled, she has a guard robe that costs 3 billion dollars. But hearing friends and relatives sing “happy birthday” by the pool among white sofa, palms and an indefinable number of gifts, it’s a priceless emotion.

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[di Barbara Nevosi / ph. Umberto D’Aniello]

R.S.V.P. SCENE DA UN MATRIMONIO BLASONATO ALL’OMBRA DEI FARAGLIONI La marchesa Costanza Afan de Rivera, ambasciatrice di stile e di ospitalità, racconta a Capri de lux le nozze da favola di suo figlio Cesare sull’isola delle Sirene. Suggellate da scorci mozzafiato e dalla luna piena, cronoca di un “sì” che profuma di amore e di giovinezza.


Non sorprende sapere di tutte, tante giovani coppie, italiane e straniere, che scelgono l'isola Azzurra per le proprie nozze. Certo è che il matrimonio che vi stiamo per raccontare non è uno qualunque, ma ha il sapore del sogno e dell'esclusività. Costanza Afan de Rivera Costaguti Florio, blasonata discendente dalla famiglia de Il Gattopardo, racconta sulle pagine di Capri de lux le nozze del figlio Cesare Gasparri Zezza con Claudia Russomando. La sua casata è tra le più nobili della Sicilia, a Roma Palazzo Costaguti è una vera istituzione. Come mai ha scelto proprio Capri per le nozze di suo figlio Cesare? Perché è sempre stato il sogno di mia nuora, Claudia, da quando era bambina. Cesare invece, sognava un posto romantico e distante da Roma dove sarebbero arrivate solo persone che ci volevano bene. Il matrimonio è avvenuto di lunedì a Capri. Il mare, la sera con la luna piena hanno reso la cerimonia e la festa indimenticabili. Quali luoghi dell'isola hanno scandito le tappe del matrimonio e quanti erano gli invitati? La chiesa è quella di Santa Sofia ad Anacapri. Un centinaio tra parenti e amici stretti. La sera prima all'Anima e Core l'addio al nubilato della sposa con Guido Lembo, suo amico, che ha suonato per tutta la notte. Noi indossavamo t-shirt che identificavano il nostro ruolo nel matrimonio: sulla mia c'era scritto “la mamma dello sposo”. Abbiamo ballato tutta la notte. L'indomani la cerimonia in chiesa si e' svolta nel pomeriggio, all'uscita gli sposi sono saliti su un Ape Piaggio tutta decorata di bianco per fare il giro di Capri. Aperitivo in terrazza a Il Faro al tramonto e cena placet innaffiata da vini doc siciliani, omaggio alla mia terra. E la wedding cake? Una gigantesca torta caprese da un metro di diametro, omaggio all'isola Azzurra che ci ha ospitati. Per le bomboniere abbiamo fatto realizzare dei foulard in seta dalla sartoria napoletana Marinella. Parliamo di dress code. Com'era vestita la sposa e cosa ha indossato lei in qualità di madre dello sposo? La sposa aveva un abito d’alta moda Gattinoni mentre io, sempre in Gattinoni, ho optato per un completo nero (giacca con coda e pantalone), una sorta di smoking da donna con sandali tacco 12 centimetri. La mise era corredata dal mio lungo bocchino d’ambra per fumare. Quali difficoltà ha incontrato nell'organizzazione della cerimonia su un’isola ‘impervia’ come Capri? Difficoltà non ce ne sono state. Il mio ringraziamento più sentito va al Comune che ci ha concesso tutti i permessi agevolandoci notevolmente. L’ isola Azzurra è famosa anche per i suoi splendidi giardini e per i suoi agrumeti. Avete preso ispirazione per gli addobbi della cerimonia? Devo dire di no. La cerimonia ha avuto come protagonista la rosa bianca, fiore preferito della sposa. Anche il bouquet nuziale, regalato a Claudia da me, come nella migliore tradizione napoletana, era una composizione di rose bianche. Siamo reduci dalle nozze inglesi di William e Kate, come viene vissuta oggi secondo lei la tradizione del matrimonio dall’aristocrazia? Il matrimonio è un’esperienza che si vive nel segno dell’eleganza e della sobrietà. Intanto la sposa va in chiesa vestita, non scollata e

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R.S.V.P. Scenes from an emblazoned marriage by the Faraglioni shade. It is not surprising to know about all the many young ,Italian and foreign, couples who choose the Blue Island for their wedding day. For sure the marriage we are about to tell it’s not a common one, but it has the flavor of dream and hospitality. Costanza Afan de Rivera Costaguti Florio, emblazoned descendant of the Gattopardo family, tells on the pages of Capri de lux his son’s marriage Cesare Gasparri Zezza with Claudia Russomando. Your lineage house is one of the most noble of Sicily, Palazzo Costagutti in Rome is a true institution. Why do you have chosen Capri for you son’s, Cesare, marriage? Because it has always been my daughter in law dream, Claudia, since she was a baby. While Cesare, dreamed about a romantic place far from Rome where only things who truly love us would reach. The wedding was on monday in Capri, the full moon evening made the ceremony and the party even more unforgettable. Which parts of the island have characterize the wedding phases and how many guests there were? Santa Sofia Church in Anacapri. About a hundred among relatives and close friends. The evening before there was the hen party to Anima and Core with Guido Lembo, her friend, that played all night long. We all wore t-shirts showing our role in the marriage: on mine it was written “groom’s mother”. We danced all the time. The day after, the ceremony in church was for the evening, at the end the newlyweds got on a white Ape Piaggio all decorated with bows to make a Capri tour. We had a sunset aperitif on the terrace and then a placet dinner together with doc sicilian wines, a tribute to my land. And the wedding cake? A huge one meter in diameter caprese cake, homage to the Blue Island that hosted us. As favor we asked the Neapolitan tailor’s shop Marinella to create silken foulards. Lets talk about dress code. What wore the bride and how was your dress in quality of the groom’s mother? The bride wore an haute couture dress by Gattinoni while, I decided for a black outfit, always by Gattinoni, (a jacket with tail and a trouser) , kind a woman smoking with 12 centimeters high sandals. The mise was coordinated with my amber cigarette holder. What was the difficulties you found in organizing a wedding on a “wild” island as Capri? No difficulties at all. My deepest thanks goes to the Township that gave us all the permissions we needed making everything easier. The Blue Island is famous even for its wonderful gardens and citruses. You got inspired by them for the ceremony decorations? No. The protagonist of the wedding was the white rose. Even the bridal bouquet, gifted to Claudia by me, as the best neapolitan tradition wants, was a white rose composition. Few months ago we all assisted to the english marriage between William and Kate, according to you, how is seen by the aristocracy the wedding tradition today? The marriage is something lived in the sign of sobriety and


con le spalle rigorosamente coperte. Ho assistito a troppe cerimonie con sposa scollacciate.

elegance. The bride has to enter the church dressed, without décolleté and uncovered shoulders. I’ve been to too many ceremonies with very low cut brides.

Cosa si è perso della tradizione e cosa consiglia di recuperare alle coppie che stanno per compiere il grande passo? Mi sembra che molti abbiano perso il senso più profondo e spirituale delle nozze. C’e’ quasi indifferenza e spesso è un passo che si compie con troppa leggerezza e nonchalance. Bisogna recuperare il lato più autentico del matrimonio cioè la sua componente mistica e di fede, e poi non fare cerimonie troppo stravaganti. E' importante tenere ben presente che si tratta sempre di una cerimonia religiosa.

What has been lost of the tradition and what you suggest to hold to the couples who are going to get married? It seems to me that many people has lost the deepest and most spiritual meaning of wedding. It’s almost like they are indifferent and often It’s something done with too much lightness and nonchalance. We have to regain the most authentic side of the marriage, its mystic part, its faith, without making too extravagant ceremonies. It is important to keep in mind that in the end it is a religious rite.

Quindi se le ricapitasse l’occasione, rifarebbe un matrimonio a Capri? Capri e' la cornice per nozze da favola quindi la mia risposta è sì . Se un altro figlio me lo chiedesse lo rifarei e risceglierei ancora una volta una sera di luna piena.

So would you do another wedding in Capri if it should ever happen the occasion? Capri is the frame for fabulous weddings so my answer is yes. If another son would ask me I’d do all over again choosing another full moon night.



Chiesa di Santa Sofia ad Anacapri


[di Barbara Nevosi]

SOCIALITE L’ARTE DI VIVERE NEL JET-SET Sono figlie di principesse, blasonate, ragazze dell’upper class. Si distinguono per il loro pedigree, il curriculum impeccabile, le conoscenze giuste e per lo stile unico che vanta numerosi tentativi di imitazione. Chi sono le socialite? Ragazze “bene” con un’intensa vita mondana come Bianca Brandolini D’Adda, Poppy Delevigne, Olivia Palermo, Alexa Chung. Muse per i più noti stilisti, siedono in prima fila alle sfilate, partecipano ad eventi “social” e utilizzano la loro rete di conoscenze per raccolte fondi con finalità benefiche.



Bianca Brandolini D’Adda, nuova BB del jet-set. E’ figlia di principessa (sua madre è Georgina de Faucigny-Lucinge et Coligny, nipote di Cristiana Agnelli), è vissuta tra Parigi, dove è nata, e il Brasile (ma ha frequentato l’asilo in Italia) ed occupa sempre più spazio nello star system. Bianca Brandolini è la nuova BB del jet set internazionale, anche se non è una star hollywoodiana né una top model. Che cos’ha di speciale? Lo sa David Brown, direttore di D’Management, l’agente di Naomi Campbell: «Ha dalla sua la storia e la tradizione della famiglia – racconta a proposito di Bianca - ha stile, mi fa pensare a un’icona alla Charlotte Casiraghi. Ha voglia di confrontarsi con un mondo complesso, lontano dal suo, quello del cinema. Insomma, possiede le qualità per diventare più di una it-girl come Peach Geldof o Theodora e Alexandra Richards, le figlie rock di Keith: scommetto su Bianca come “that” girl, “the” girl». Per quanto riguarda gli stilisti non ha una passione particolare . “Amo Giambattista Valli - spiega Bianca - gli sono affezionata, siamo amici. I suoi abiti sono eleganti, quando li indossi non sei “overdressed”, lo metto spesso, ma se trovo qualcosa che mi piace lo compro anche se non è di un brand famoso. Per uscire, insomma, non devo indossare necessariamente un capo Dior o Chanel: basta che mi piaccia». La Brandolini d’Adda appartiene senza dubbio all’esigua schiera delle muse della moda, donne che è difficile definire, perché sono state di volta in volta creatrici, pierre, scopritrici di talenti, supermodelle. «Mi piace, mi diverto a giocare con gli abiti – spiega ancora a proposito del suo rapporto con la moda. - Il mio modello è mia nonna: sempre superchic. Ma oggi non si vedono più persone che si vestono come lei». E a proposito di scarpe e borse dice: «Sono fissata con le scarpe, mi piacciono superflat, non amo i tacchi. Sono perfette con i vestiti lunghi: ti senti vestita, ma sei anche comoda per ballare. Per quanto riguarda le borse sono confusionaria, ma il cellulare lo tengo sempre nella tasca interna, così lo trovo subito. Per il resto, ci sono: chiavi, iPhone, caricatore, burro di cacao, sciarpa e un vestito per cambiarmi se non mi sento a mio agio!». Il dna funziona: sua madre Georgina è stata ispiratrice e amica di Valentino, con il quale ha lavorato vent’anni. L’icona è per tutti, la musa “per pochi intimi”. Poppy Delevigne, fascino biondo. Considerata una vera e propria icona di stile, la modella e socialite inglese, figlia di Pandora Stevens, è un punto di riferimento per stilisti e fashion victim. Ogni cosa che indossa la statuaria bionda diventa presto tendenza. Cresciuta in Inghilterra la giovane rampolla ha prestato il corpo e il volto eburneo per portare in passerella creazioni di celebri case di moda, da Chloé a Balenciaga, da Louis Vuitton a Chanel. Ma lei non è del tutto conscia della sua celebrità e timidamente confessa di essere una fan di Robert Pattison, star della saga di Twilight e di avere un personale portfolio di eroine fashion tra cui figurano Daphne Guinness e Agyness Deyn. Sebbene abbia presieduto un evento charity a New York avvolta in uno splendido abito di Alberta Ferretti, non nasconde la sua passione per lo shopping low cost in note catene d’abbigliamento come Mango e Top Shop. Sa perfettamente di essere una privilegiata ma ciò non la fa sentire “anormale” rispetto al mondo che la circonda. “Sarebbe ridicolo per me non sentirmi fortunata –ha dichiarato miss Delevigne - ma ciò non toglie che sono una ragazza come tante altre e in quanto tale anch’io alterno momenti di euforia ad altri di tristezza”. Olivia Palermo, upper-class girl in The City. Socialite, modella e attrice americana. Olivia sa come essere


Bianca Brandolini D’Adda, the new Brigitte Bardot of the jet set. She is the daughter of a princess—her mother is Georgine de Faucigny-Lucinge et Coligny and she is also a granddaughter of Cristiana Agnelli. She has lived in Paris where she was born and in Brazil, but did go to nursery school in Italy. She always occupies a leading spot in the jet set galaxy. Bianca Brandolini is the new Brigitte Bardot of the international jet set, even though she is neither a Hollywood star nor a supermodel. So what has she that is so special? David Brown, director of D’Management and agent for supermodel Naomi Campbell, knows why. “She has what it takes from her family’s history and tradition,” he says talking about Bianca. “She has style and makes me think of an icon like Charlotte Casiraghi. She wants to confront a complex world, far away from hers, that of films. In short, she has the qualities to become more of an it-girl like Peaches Geldof or Theodora and Alexandra Richards, daughters of rock star Keith Richards. However, I would bet on Bianca being that girl or the girl.” As for the designers, she does not have any special passion. “I love Giambattista Valli,” Bianca says. “I am very fond of him. We are friends.” Bianca’s clothes are stylish and when out and about, she never appears overdressed. “I wear him a lot, but if I find something which I like, I buy it even though it is not a famous label. Quite simply, I do not necessarily have to have an item by Dior and Chanel. It is enough that I just like it.” Bianca Brandolini d’Adda undoubtedly belongs to the rather sparse number of fashion muses, women who are difficult to define because they have been in their time, designers, public relations personnel, talent scouts, or supermodels. “I like and enjoy playing with clothes,” she says about her relationship with fashion. “My model is my grandmother who is always superchic. Today, there are no longer people around who dress like her.” Speaking of shoes and handbags, she says: “I’m obsessed with shoes. I like superflat ones. I do not like heels. They are perfect with long dresses. You feel dressed up, but you are also comfortable for dancing. As for handbags, I am in two minds, but I always keep my cell phone in an inside pocket. In that way, I can find it immediately. As for the rest, there are keys, an iPhone, a charger, chap stick, a scarf and a dress to change into, if I do not feel at my ease.” DNA works. Her mother Georgine was the inspirer and friend of Valentino, with whom she worked two decades. Her public icon is for everyone. Her private muse is for “a few close friends.” Poppy Delevigne, blond charm. Considered a true icon of style, British model and socialite, the daughter of Pandora Stevens, is a reference point for designers and lovers of fashion. Everything this statuesque blonde wears soon became the trend. Raised in England, the young scion has lent her body and ivory face to the catwalks of designers for famous fashion houses, from Balenciaga to Chloé, from Louis Vuitton to Chanel. However, she is not fully aware of her celebrity fame and shyly confesses to being a fan of Robert Pattison, star of the Twilight TV series and to having a personal portfolio of fashion heroines which includes Daphne Guinness and Agyness Deyn. Although she presided over a charity event in New York wrapped in a beautiful gown by Alberta Ferretti, she does not hide her passion for shopping in low-cost clothing chains such as Mango and Top Shop. She knows that she is privileged but this does not make her feel strange in the world around her. “It would be ridiculous for me not to feel lucky,” Poppy Delevigne once remarked, “but the fact remains that I am a young woman like many others and, as such, I also get my moments of elation alternating with others of sadness.” Olivia Palermo, the upper-class young woman in The City. Socialite, model and American actress, Olivia knows how to be elegant and is able to make style appear as it were matter within everyone’s

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elegante, è capace di far apparire lo stile come una questione alla portata di tutti. La protagonista delle serie tv “The City” in onda su Mtv è celebre per i suoi outfits sobri, azzeccati, impeccabili, il trucco leggero, la pettinatura ben curata. E’ una musa ispiratrice, un modello da imitare. La sua carta vincente? La capacità di lasciare il segno nelle occasioni mondane dove riesce ad emanare il suo stile e la sua allure con disinvoltura. Pare proprio che i costumisti del telefilm “Gossip Girl” si siano ispirati a lei per il look della super posh Blair Waldorf (interpretata da Leighton Meester). Olivia ha 23 anni, è figlia di un uomo facoltoso del Connecticut, si è trasferita a New York per studiare diventando subito una “upperclass girl” tra le più fotografate nella City. Ama mescolare lusso e low cost per uno stile a metà tra Upper East Side e Hamptons dove Alexander Wang e H&M, Giambattista Valli e Mango sono mixati alla perfezione. Alexa Chung, fascino rock on Fashion Tv. E’ nata e cresciuta a Privett (Hampshire) con i suoi genitori: una casalinga inglese e un designer cinese. È la più giovane di quattro figli: ha due fratelli e una sorella. Dopo la scuola ha frequentato il King’s College di Londra, ed ha completato un corso di base al Chelsea College of Art and Design. All’età di 14 anni è stata messa sotto contratto dall’agenzia Elite Model Management, a cui è seguito un altro contratto due anni dopo con la filiale londinese della Storm Model Agency. Alexa Chung compare su riviste come Cover Girl, Elle Girl e Cosmo Girl e in campagne pubblicitarie di Fanta, Sony Ericsson, Sunsilk, e nei video musicali dei Westlife, dei The Streets e di Holly Valance. Nel 2003 prende parte anche al reality show “Shoot Me”, in onda su Fashion TV. Dopo aver lavorato anche per la BBC e Channel 4, Alexa Chung si è trasferita a New York dove dall’aprile al dicembre 2009 ha condotto lo show quotidiano di MTV “It’s On”. Dal 2007 la conduttrice e modella è sentimentalmente legata ad Alex Turner, cantante degli Arctic Monkeys.

grasp. The star of the TV series The City aired on MTV is known for her sober, well-chosen and impeccable outfits, her light makeup and well-coiffed hair. She is an inspiring muse, a role model to be imitated. What is her trump card? The ability to make her mark on social occasions where she manages to portray her own style and allure with ease. It would seem that the Gossip Girl costume designers have been inspired by her for the look of the super posh Blair Waldorf (played by Leighton Meester). Olivia is 23 years old and is the daughter of a well-to-do family from Connecticut. She moved to New York to study and soon became one of the most photographed upperclass young women in the city. She loves luxury and low-cost for a style midway between the Upper East Side and the Hamptons, where Alexander Wang and H&M, Giambattista Valli and Mango are mixed to perfection. Alexa Chung, fascinating TV personality, presenter and fashion model. She was born and raised in Privett, Hampshire, England, by her parents: her mother, an English housewife, and her father, a Chinese designer. She was the youngest of four children having two brothers and a sister. After school and accepted for King’s College London, she went and completed a foundation course at the Chelsea College of Art and Design. At 14 years of age, she was put under contract by the Elite Model Management agency, which was followed two years later by another contract with the London branch of the Storm Model agency. Alexa Chung has appeared in magazines such as Cover Girl, Elle Girl and Cosmo Girl, and in the advertising campaigns of Fanta, Sony Ericsson and Sunsilk. She has also appeared in music videos with Westlife, The Streets and Holly Valance. In 2003, she took part in the reality show Shoot Me aired on Fashion TV. After working also for the BBC and Channel 4, Alexa Chung moved to New York where from April to December 2009, she hosted the daily MTV show It’s On. Since 2007, the presenter and model has been romantically linked to Alex Turner, singer of Arctic Monkeys.

In apertura: Bianca Brandolini D’Adda in abito giallo. A seguire in senso orario, Poppy Delevigne con gonna fucsia. Accanto con la Birkin di Hermés in mano la fashion icon Olivia Palermo. Nella pagina accanto Alexa Chung che indossa un paio di Superga. In alto a sinistra, ancora Poppy Delevigne, accanto Olivia Palermo seduta in prima fila ad una sfilata newyorchese.

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[di Cristina Mania / ph. Tony Ramirez]

IL POLO CEDE AL RICHIAMO DEL MARE Sotto il sole della Versilia, sulla spiaggia del Bagno Costanza, il team Audi, capitanato da Luca D’Orazio, ha vinto la prima edizione del Forte dei Marmi Beach Polo. Nel frattempo continuano gli allenamenti in vista del Roma Summer Polo, dove dal 27 giugno al 2 luglio, si attende una nuova e avvincente sfida.


Il cavallo gioca con l’acqua, il cavaliere lo monta con destrezza e serenità sulla spiaggia della Versilia. E’ un momento del dopo vittoria. Il cavallo è Millonaria, il cavaliere è Luca D’Orazio, capitano del team Audi che ha vinto la prima edizione del Forte dei Marmi Beach Polo. Il polo sulla sabbia è una novità assoluta per il circuito e il successo ottenuto contro gli avversari della U.S. Polo ha ancora più valore. Per la prima volta in campo anche Ginevra d’Orazio, figlia diciottenne del capitano della squadra vincitrice. Trionfo meritato quello della Audi Polo Team il torneo estivo che, dal 21 al 25 aprile, ha visto i giocatori affrontarsi sulle spiagge del Bagno Costanza durante la prima edizione del Forte dei Marmi Beach Polo. Le quattro squadre in gara -Ruinart Polo Team, U.S. Polo Team, Audi Polo Team e Audemars Piguet Polo Team- si sono affrontate con la formula del “tutti contro tutti”. Ma è stato il match finale a tenere gli spettatori con il fiato sospeso e a decretare il vincitore. La sfida decisiva ha coinvolto U.S. Polo Team e la squadra dei quattro anelli. Quest’ultima ha ottenuto una vittoria di misura superando per 7 a 6 i suoi avversari. I secondi classificati, capitanati da Edoardo Fontana, hanno schierato in campo Goffredo Cutinelli Rendina, autore di 2 goal, Vittorio Cutinelli Rendina e l’argentino Andrea James, andato a segno per ben 4 volte. Sforzi vanificati dal risultato finale che invece ha premiato Ginevra D’Orazio, Juan Josè Storni e Juan Ruiz Guinazu, i giocatori della Audi Polo Team capitanata da Luca D’Orazio. “Ho giocato sulla sabbia per la prima volta – ha spiegato il capitano – ed è stato un debutto davvero fortunato. Questo tipo di terreno non è certamente facile e di sicuro più complicato della neve. Sono ovviamente particolarmente felice di aver avuto al mio fianco mia figlia che sta diventando un’ ottima compagna di squadra”. Infatti Luca D’Orazio ha scelto questa competizione per far debuttare la figlia diciottenne, Ginevra, che a Forte dei Marmi ha potuto assaporare la sua prima vittoria. In campo si è visto un gioco molto nervoso, dove diverse azioni non sono state concluse anche a causa della difficoltà di dirigere i tiri di una palla soggetta al vento e alla particolarità del fondo sabbioso. Altri i riconoscimenti assegnati. Il terzo classificato, Audemars Piguet, è risultato meritevole di avere tra le sue file Flavio Bolongaro giudicato “Miglior giocatore italiano”. Il “Premio Fair Play” è stato invece consegnato a Massimo Elser, giocatore dell’ultima qualificata Ruinart, per la correttezza agonistica dimostrata. La carovana del polo non si ferma e dalle spiagge di Forte dei Marmi è pronta a raggiungere la città capitolina. Infatti dal 27 giugno al 2 luglio i vari team sono impegnati nell’atteso Roma Summer Polo. Nello storico Polo Club, il circolo più antico d’Italia che nel passato ha ospitato appassionati spettatori di assoluto riguardo: da Aimone di Savoia all’ora Principessa Elisabetta d'Inghilterra passando per l'imperatrice Soraya. Roma è pronta ad accogliere cavalli e cavalieri per dare vita all’ennesima sfida a colpi di mazze di bambù.

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Polo hears the call of the sea. A horse stomps in the water. On this Versilia beach, a rider mounts it with calm confidence. It is a post-match moment of victory. The mare is Millonaria. The rider is Luca D'Orazio, captain of the Audi team which has just won the first Forte dei Marmi Beach Polo cup. Polo on sand is an absolute first for the circuit and the Audi victory over the US polo team is all the sweeter and all the more appealing. Ginevra D’Orazio, eighteen year old daughter of the winning team's captain, had also taken to the field for the first time. The triumph of the Audi polo team was well deserved. This summer tournament from April 21 to 25 saw the players out on the Bagno Constanza beaches vying for the first Forte dei Marmi Beach Polo cup. The four teams in the competition were teams from Ruinart, the US, Audi, and Audemars Piguet, pitted against each other using an all against all formula. The suspense was killing right up to the final match in deciding who was the winner. The crucial challenge involved the US and the Audi teams, the latter displaying their four interlinking-rings emblem. Audi scored a narrow 7 to 6 victory over the US. The runners up, led by Edoardo Fontana, had also on the team Goffredo Cutinelli Rendina, scoring 2 goals, Vittorio Cutinelli Rendina, and the Argentinean Andrea James who scored 4 times. These noble efforts were thwarted by a final result which saw the Audi team of Geneva D'Orazio, Juan José Storni, Juan Ruiz Guinazu, and their captain Luca D'Orazio as winners. "I have just played on sand for the first time," captain D’Orazio said, "and it has been a very successful debut. This type of field is certainly not easy and more complicated indeed than snow. I'm obviously very happy to have had my daughter at my side. She is fast becoming a great team player." In fact, Luca D'Orazio had chosen this competition as debut match for his eighteen year old daughter, Ginevra, and Forte dei Marmi has let her savor her first victory. On the field, it was a very nervous game in which several moves were not completed because of the difficulty of hitting the ball with the wind blowing, and also because of the nature of the sand under hoof. The other awards won were Audemars Piguet in third place whose Flavio Bolongaro was judged Best Italian Player of the game. The Fair Play Award was awarded to Massimo Elser, a player on the Ruinart team which came in last, and who showed best competitive fair play. The polo caravan shows no sign of applying the brakes and from the beaches of Forte dei Marmi is ready to take on Rome, the capital city. From June 27 to July 2, the teams will, in fact, be involved in the forthcoming Rome Summer Polo. This tournament will be held in the historic Polo Club, the oldest club in Italy, which in the past has hosted polo-passionate spectators of the highest nobility from Duke Aimone of Savoia, to England’s then Princess Elizabeth, to Iran's Empress Soraya. Rome is ready to welcome horses and riders in hosting the umpteenth challenge match for these bamboo-stick-wielding players.

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[di Valeria Palieri]

YOU CAN LEAVE YOU HAT ON A falda larga o bon ton, da gaucho in pelle o morbido in grois grain. L’estate 2011 porta alla ribalta quel fascino d’antan, in realtà mai sopito, che contraddistingue da sempre il cappello. Dal classico Panama riportato in auge da Barack Obama, all’inseparabile Fedora di Johnny Depp, fino alle pagliette avvistate al capo delle star hollywoodiane. Una storia ciclica, quella del cappello, affrancatosi ormai da anni dall’umile ruolo di alleato contro sole e intemperie per diventare, nuovamente, protagonista di passerelle e jet set.

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Era il 1857 quando l’imprenditore Giuseppe Borsalino fondava ad Alessandria quella che sarebbe diventata nel tempo la fabbrica di cappelli per antonomasia, dai feltri in piuma ai modelli, tanto amati dai bussines man, “alla diplomatica”. Oggi, memore della sua tradizione storica, il brand Borsalino firma una collezione estiva all’insegna del colore e della creatività. “Joie de vivre”, questo il nome della linea, include cappelli a falda stretta, pagliette colorate o in nuance naturali e i più modaioli Panama crochet effetto maltinto. Lo stile, decisamente boho-chic, è diventato non solo il marchio di fabbrica del brand, ma un passepartout irrinunciabile per le spiagge più blasonate. Bustier in pelle, frustino e, soprattutto, cappello da gaucho, è un’estate dal sapore argentino quella portata in passerella da Monsieur Jean Paul Gaultier per Hermès. Nero, marrone e beige si alternano al calore dell’arancio, colore simbolo della maison. Pelle e suede, protagonisti assoluti, disegnano una donna dal fascino grintoso e impeccabile, che non lascia adito a dubbi: la nuova stagione è all’insegna della sensualità. Concettuale e sofisticata, la donna portata in passerella da Consuelo Castiglioni per Marni esibisce con disinvoltura inusuali cuffie in pelle bicolor. Una collezione atletica ma chic, dove spolverini traforati si abbinano a capi dalle tinte fluo ma dai tagli rigorosi. Cerniere e contrasti cromatici ridefiniscono una femminilità severa e contemporanea, issata su vertiginosi platform in legno. "You can leave your hat on", puoi tenere il cappello in testa, cantava maliziosamente Joe Cocker, e noi siamo d'accordo con lui.

You can leave your hat on. In 1857, entrepreneur Giuseppe Borsalino started in Alessandria, Italy, what would become in time a household name and the hat factory par excellence, producing versions from feathered felt ones to those so beloved of businessmen, to its unique diplomatic style. Today, mindful of its historical tradition, the Borsalino brand signs off on a summer collection full of color and creativity. Joie de vivre is the name of the line and includes narrow-brimmed hats, colored boaters – also in natural shades –and the most fashionable crochet Panama hats with their unevenly-dyed effect. The very boho-chic style has become not only the hallmark of the brand, but a must for the most fashionable beaches. Close fitting sleeveless bustier tops in leather, a whip and, most importantly, a gaucho hat, give an Argentinean flavor to the summer runways of Monsieur Jean Paul Gaultier for Hermès. Black, brown and beige alternate with the heat of orange, the symbolic color of the house. Leather and suede take the absolute lead, depicting a woman as being feisty and having impeccable charm, leaving no room for doubt. The new season was marked by sensuality. Conceptual and sophisticated, the models taking to the catwalk for Marni's Consuelo Castiglioni wore small two-tone leather caps with unusual ease. An athletic but chic collection where holed dust coats are worn with fluorescent but strictly cut dyed headwear. Zips and color contrasts redefine a severe and contemporary femininity, hoisted up on dizzying wooden platforms. "You can leave your hat on", Joe Cocker sang mischievously, and we agree with him.


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[di Valeria Palieri]

LE SOLEIL PRET À PORTER Due icone del passato come Josephine Baker e Carmen Miranda sono la fonte di ispirazione per gli eccentrici dal gusto retrò di Prada, contrapposti ai pieghevoli, britsh style, un pò rock e con il tradizionale “cheak” di Burberry. Riflettori puntati sugli occhiali da sole: romantici per Blumarine, in stile “occhi di gatto” per Gucci.

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Chissà se Josephine Baker e Carmen Miranda, muse ispiratrici della collezione estiva firmata Prada, avrebbero accolto con lo stesso entusiasmo dei modaioli più influenti i nuovi occhiali della casa di moda milanese. Entusiasti per le lenti Prada sono la fashion director di Vogue Japan Anna dello Russo e il blogger americano Bryan Boy, che già da mesi li sfoggiano con disinvoltura nelle occasioni più disparate. Dimensioni over, lenti scure, fregi, volute e richiami Art Decò, gli occhiali Minimal-Baroque , questo il nome della linea, sono apparsi fin da subito troppo eccentrici e accattivanti, per non diventare in breve tempo un cult. Guai a chiamarli semplicemente accessori perché la capsule collection realizzata da Miuccia, rigorosamente limited edition, è già entrata di diritto negli annali della creatività made in Italy. Quel “musical velatamente barocco con accenni al Sudamerica”, definizione coniata dalla stessa stilista, sta per aprire le danze dell’estate su spiagge esclusive, a bordo piscina o sulla prua di yacht d’antan. Sarà una stagione in perfetto stile inglese, tra montature di grandi dimensioni e colori brillanti, quella proposta da Burberry. Christopher Bailey, direttore creativo del marchio, guarda al passato realizzando una linea eyewear nostalgica e un po’ retrò, come i pratici occhiali pieghevoli, dal gusto decisamente rock. Tra le proposte del designer anche modelli dalle forme più contemporanee con borchie o immancabile stampa “check”. Si indossano con bluse a stampa animalier gli occhiali da sole Blumarine. Opulenza e dettagli gold, binomio prediletto dalla designer Anna Molinari, danno vita a una linea di accessori dall’allure romantica e femminile. Lenti degradè, di grandi dimensioni, montature gioiello e dettagli savage, per uno stile che strizza l’occhio a più di una generazione. Lenti grigie, montatura in plastica nera, verde, rossa o tartaruga per gli occhiali “occhi di gatto” realizzati da Frida Giannini per Gucci. Lo stile retrò, forte e deciso, ha già creato proseliti tra gli appassionati del brand. Non c’è che l’imbarazzo della scelta: tra modelli oversize, avvolgenti e aviator il marchio della doppia G va incontro a un’estate all’insegna della tradizione, quella più moderna. Bambù e morsetto inclusi.

Le soleil pret à porter. Who knows if Josephine Baker and Carmen Miranda, inspiring muses for Prada’s summer collection, would have welcomed the new glasses by Milan's most influential fashion house with the same enthusiasm of the world's most trendy people. These Prada glasses are all the rage according to Anna dello Russo, fashion director of Vogue Japan, and the American blogger Bryan Boy who have been showing them off with ease for months on the most unlikely of occasions. Oversize, dark lens, decorated with Art Deco scrolls and twirls, these Minimal-Baroque - such is their brand name - all too quirky and captivating glasses have appeared suddenly, and are fast becoming a cult. Woe to those who call them simple accessories as the capsule collection designed by Miuccia, in a strictly limited edition, has already entered the annals of Made in Italy creativity. The “Baroque musically-veiled references to South America”, a definition coined by Miuccia, is set to open the summer parades on exclusive beaches, poolside or on the bow of yesteryear's yachts. It will be a season in perfect English style, including large size frames and brilliant colors, such as the ones proposed by Burberry. Christopher Bailey, its creative brand director, in looking to the past, has created a nostalgic eyewear line which is a little retro, such as his practical folding glasses with their decidedly rock look. Among the designer's proposals, there are also contemporary styles, some with studs or the inevitable Burberry check. Animal print blouses are being worn with Blumarine sunglasses. Opulence and gold detail, a favorite combination for designer Anna Molinari, give rise to a line of accessories of romantic and feminine allure. Large size lens, jeweled frames and primitive detail pronounce a style which winks at more than one generation. Then there are gray lenses, frames in black, green, red, or tortoiseshell frames for the cats eyes effect made by Frida Giannini for Gucci. This strong and decisive retro style has already made converts among the brand's fans who are being spoiled for choice. Between oversize, aviator and wrap-around styles, Gucci’s double G emblem faces into a modern summer in a traditional way. Bamboo and horsebit styles are also on offer.

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[di Cristina Mania / ph. Maurizio Galimberti]

“IMPOSSIBLE” MADE POSSIBLE GALIMBERTI E L’ARTE DI UN'EMOZIONE Per molti il nome di Maurizio Galimberti, fotografo italiano, classe 1956, e' legato alla pellicola a sviluppo istantaneo e alla tecnica del foto-mosaico, da lui creata ispirandosi all'arte futurista e cubista. Ma e' il Mediterraneo ora al centro dell'attenzione dell'artista brianzolo, protagonista dal 9 luglio al 4 settembre, alla Certosa di San Giacomo di una mostra promossa dalla Fondazione Capri e curata da Denis Curti.



Un fotografo speciale. Maurizio Galimberti non si limita a carpire la realtà che lo circonda ma utilizza il mezzo fotografico per suscitare emozioni, come farebbe un pittore. E lo fa con una macchina insolita nell’era digitale: la Polaroid. Da qui nascono immagini che fluttuano nel tempo senza una precisa collocazione. La Fondazione Capri le raccoglie in “Mediterraneo. Un’antologia per immagini. Fotografie di Herbert List e Maurizio Galimberti”. L’esposizione curata da Denis Curti che dal 9 luglio al 4 settembre anima gli spazi della Certosa di San Giacomo. Galimberti, la mostra la coinvolge direttamente e affianca il suo nome a quello di un altro importante fotografo, Herbert List. Che effetto le fa questo accostamento? List è indubbiamente un mostro sacro della fotografia. Essere affiancato a lui mi imbarazza ma al tempo mi lusinga ed accresce la mia autostima. Nella fotografia siamo diversi: lui è un “bianconerista” ed appartiene ad un’altra generazione ma siamo poli opposti che si attraggono. Inoltre a Capri ho testato le pellicole “Impossible” e sono nate foto che sembrano dagherrotipi. Intendo dire che sono atemporali: potrebbero essere state scattate ai tempi di List, ma anche prima o dopo. Ha sempre avuto un rapporto particolare, si potrebbe definire un non-rapporto, con la fotografia digitale. Se le dico Polaroid cosa risponde? La Polaroid ha una magia e un’immediatezza che il digitale non ha. L’istantaneità e la manipolabilità danno come risultato fotografie assimilabili a pitture. È come se, di fronte ad una domanda, il digitale offrisse una risposta chiara, mentre la Polaroid lascia dei puntini di sospensione. Oltre il punto interrogativo c’è un mondo dato dall’imperfezione del mezzo e lì ognuno può emozionarsi scoprendo il suo universo. Cosa ha carpito il suo sguardo dell’isola di Capri? Cosa vale la pena raccontare di questo luogo? Di Capri mi colpisce la magia dei suoi luoghi. Se, camminando tra la folla punti la macchina fotografica due metri sopra il suolo e scatti un’istantanea, questa ti restituisce immediatamente lo stesso incanto. E poi è impossibile non lasciarsi conquistare dalla carica dei capresi: la loro vitalità aveva affascinato anche List. La Fondazione Capri le ha chiesto di immortalare l’isola in tre diversi momenti dell’anno: inverno, primavera, estate. Cosa cambia nello scenario caprese con l’alternarsi delle stagioni? Capri è sempre indimenticabile, sia che la percorri in pantaloni e camicia di lino, sia che la attraversi avvolto da sciarpa e cappotto. Ovviamente i suoi scenari cambiano al variare della luce: a seconda della sua presenza-assenza i luoghi assumono un fascino diverso. La luce, come la neve, è l’ elemento esterno capace di alterare la percezione di un paesaggio. Ha avuto una carriera incredibile, è un personaggio stimato nel settore, è riuscito a fare di una passione la sua professione. C’è qualcosa che sente di non aver ancora raggiunto? Sento di non aver realizzato pienamente la sintesi. Attraverso la lirica del mosaico ho cercato di raggiungere un’immagine meno estetica e più emozionante. La tecnica richiede però molteplici fotografie. Ecco, per me la sintesi consiste nel riprodurre lo stesso effetto, il medesimo mosaico, con una sola Polaroid: una missione quasi impossibile. A livello di fisicità, sebbene negli anni ho realizzato ritratti di personaggi illustri e spesso carismatici (da Johnny Depp a Toni Servillo, da Sofia Coppola al Cardinale Angelo Scola, ndr.), ci sono ancora due soggetti che sento il desiderio di immortalare: mia madre e il Papa. Il primo è molto personale e credo di non poterlo realizzare vista la sua veneranda età. Il secondo è un sogno che avevo quasi raggiunto durante il pontificato di Giovanni Paolo II. Purtroppo le condizioni di salute di Wojtyla andavano peggiorando e non se ne è fatto più nulla. Ma non demordo e proverò ancora.

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"Impossible" Made possible: Galimberti and the art of special photographer. Maurizio Galimberti doesn’t limit to catch the reality surrounding him but use the photographic instrument to create feelings, as a painter would do. And does it with an uncommon machine for the digital era: the Polaroid. From here he creates images floating in the space without finding a true collocation. Fondazione Capri collected them in “Mediterraneo. An antology for images. Fotografie di Herbert List e Maurizio Galimberti”. The exposition cured by Denis Curti that from the 9th of july to the 4th of september will light up Saint Giacomo Certosa spaces. Galimberti, the exposition involves you directly and places your name side by side with another important photographer, Herbert List. How does it feel this combination? List is for sure a sacred monster of photography. To be placed by him embarrassed me but at the same time flatters me and helps my self-image to grow. We are different in our way of doing photography: he is a “blanckandwhiter” and part of another generation but we are two different poles attracting each other. In Capri I even tested “Impossible” films and I created pictures that looks like daguerreotype. I mean that they are timeless: they could have been taken at List’s time, but even before or after. You’ve always had a particular relationship, we could say a no-relationship, with the digital photography. If I say Polaroid what would you answer? Polaroid has a magic and immediateness that the digital doesn’t have. The instantaneous and the manipulability give as result pictures that look like paintings. It’s like if to a question, the digital gives a clear answer while the Polaroid leaves some suspension points. Beyond the question mark there’s a world created by the imperfection of the instrument and there everybody can get exited discovering its own universe. What were you able to catch of the Capri island? What is worth telling about this place? What strikes me about Capri is the magic of its places. If while walking among the crowd you point your photographic machine on some place two meters on the ground and take a picture, you immediately have the same enchantment. And then it is impossible to stay away from capresi energy, their vitality conquered List too. Fondazione Capri asked you to immortalize the Island in three different times of the year: winter, spring, summer. What changes in the caprese scenario while seasons pass? Capri is always unforgettable, both if you walk it in linen trousers and shirt or wrapped in scarf and coat. Obviously its scenarios changing by the different light: depending on its presence-absence places look with a different charm. The light, as the snow, is the outside element capable of altering a landscape perception. You had an incredible career, you’re a respected person in the sector, you made a work out of your passion. Is there something else you feel you have to reach? I feel I don’t have reached yet the synthesis. Through the mosaic lyric I tried to reach a less esthetic and more emotional image. The technique requires many pictures. For me synthesis means to recreate the same effect, the same mosaic, with just a Polaroid: an almost impossible mission. Physically, even if in the past years I made portraits of famous and often charismatic people (from Johnny Depp to Toni Servillo, from Sophia Coppola to Angelo Scola Cardinal,ndr.), there are still two people I want to immortalize: my mother and the Pope. The first one is very personal and I think I won’t make it since her old age. The second is a dream I’ve almost reached during Pope Giovanni II pontificate. Unfortunately Wojtyla health condition went worse and I couldn’t made it. But I’m still trying.

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[di Cristina Mania]

TUTTI IN VESPA La motocicletta che ha segnato la storia delle “due ruote” in Italia, l’evergreen che non smette di appassionare, fa bella mostra di sé tra le vie di Capri. Dal 17 al 19 giugno, l’Isola delle Sirene ospita per la prima volta un raduno internazionale che coinvolge il modello di punta di casa Piaggio. E intanto cresce la schiera di attori e jet-setter che le hanno giurato amore eterno. Da Jude Law a Cameron Diaz, da Lapo Elkann a Blake Lively, ecco i vip che abbracciano la filosofia della libertà col vento tra i capelli.



Si racconta che nel 1946 Enrico Piaggio, di fronte al prototipo ideato dall’ingegnere Corradino D'Ascanio abbia esclamato: “Sembra una vespa!”. Da allora quel nome si è indissolubilmente legato allo scooter che ha fatto epoca. La sue forme, così particolari e voluminose, hanno affascinato intere generazioni di motociclisti, travalicando i confini nazionali e imponendosi come simbolo dello stile e del genio made in Italy. Il cinema ha sicuramente contribuito al suo successo. In molte pellicole si vedono attori hollywoodiani aggirarsi per le vie della città a bordo del celebre “Special 50”. Da Jude Law a Brad Pitt, da Cameron Diaz a Nicole Kidman, sono molti i personaggi noti che hanno scelto la Vespa anche fuori dal set. Ora, per la prima volta, il mito a due ruote approda nell’isola del Golfo di Napoli grazie al raduno internazionale “Capri in Vespa”. L’evento esclusivo organizzato dallo Yacht Club Capri si carica di una suggestione quasi magica. Il 17 giugno gli storici “specialini” coloreranno il Porto Turistico con le loro carrozzerie ultralucide e verranno accolte dalle autorità locali con un cocktail di benvenuto. Ma bisogna attendere la mattina del giorno seguente per entrare nel vivo della manifestazione. Quando il sole è alto nel cielo e i suoi raggi scaldano Capri avvolgendola di calore, gli scooter partiranno per il giro turistico “Passeggiando e mirando in Vespa l’Isola Azzurra”. Il tour porterà questi gioiellini a sfrecciare tra le vie di Marina Grande, Capri, Anacapri per concludersi nella pittoresca Punta Carena, dove le Vespe sosteranno per lasciarsi ammirare in tutto il loro splendore. Così gli isolani, i turisti, i passanti potranno osservare da vicino i veloci feri più gettonati del globo e chissà, forse i più anziani sorrideranno ricordando gli anni della giovinezza in sella alla loro Piaggio. Il tutto si concluderà domenica 19 giugno quando, vento tra i capelli, i soci del “Vespa club di Napoli” abbandoneranno l’isola. E allora, in attesa di vederli girare tra le stradine capresi, non resta che canticchiare le parole di Cesare Cremonini: “ma quant’è bello andare in giro con le ali sotto i piedi, se hai una Vespa Special che ti toglie i problemi…”.

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All aboard a Vespa. In 1946, on seeing the prototype designed by his engineer Corradino D'Ascanio, Enrico Piaggio is said to have exclaimed, "It looks like a wasp." Since that time the name has stuck and the Vespa – meaning wasp in Italian - has been inextricably linked to the little special scooter which has made history. Its squat but unique shape has fascinated generations of riders, even going beyond Italy's boundaries and imposing itself as a symbol of Made in Italy style and engineering. Cinema definitely contributed to its success. In many films, Hollywood stars are to be seen zipping through city streets on the famous Special 50. From Jude Law to Brad Pitt, from Cameron Diaz to Nicole Kidman, many wellknown celebrities have chosen a Vespa even when off the set. Now, for the first time, these two-wheeled creations have come ashore on this Gulf of Naples island thanks to the international convention “Capri on Vespa”, the exclusive event organized by Yacht Club Capri. On 17 June, the owners of vintage Specials will dazzle Porto Turistico with the glossy bodywork of their scooters and will be welcomed to a cocktail reception by the local authorities. However, one will have to wait until the next morning to really get into the swing of things. When the sun is high in the sky and its rays start warming and enveloping Capri in its heat, the scooters will start off on a touristic trip called “Touring and admiring the Blue Island on Vespa." The tours will see these two-wheeled jewels whizzing and zipping through the streets of Marina Grande, Capri, and Anacapri to end up at the picturesque Punta Carena, where the Vespas will stop so as to bask gloriously in the admiration of one and all present. In this way, islanders, tourists and mere passersby will be able to see close up these most worldwide popular scooters and, who knows, maybe the elder lemons present will smile remembering the events and years of their youth riding round on their Piaggio-made machines. All of this will end on Sunday, 19 June, when members of the Vespa Club of Naples, with the wind blowing through their hair, will leave the island. In waiting to see them driving through the streets of Capri, we can only join in singing the words of Cesare Cremonini’s song: "How beautiful it is to ride with wings on your feet on a Vespa Special, driving the blues away ..."




[Foto e testo di Umberto D’Aniello]

UN CAPRESE A L’AVANA Un fotoreporter, isolano doc, approda nella capitale cubana e ne racconta aspetti inediti e suggestivi. Tra autenticità, musica e nostalgia ecco L’Habana come non l’avete mai vista.

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La quantità di gente che staziona tutti i giorni per le strade de L’Avana è stupefacente. Stanno fuori dalla porta di casa, chiacchierano, ballano, passano il tempo, giocano. La domanda sorge spontanea: "Ma i cubani non lavorano?". La spiegazione è in parte politica, in parte culturale; anzi sarebbe interessante capire se l'attitudine culturale ha influenzato il processo politico, o se invece è accaduto il contrario. Il necessario (casa, cibo, assistenza sanitaria) lo paga lo Stato; con un lavoro "normale" si viene pagati l'equivalente di circa dieci dollari al mese, in pesos. Tutto il resto, non solo il superfluo, ma anche qualche piatto che non sia il solito, un televisore, un mezzo di trasporto, si paga in dollari. L'unico modo di guadagnarli è illegale. Ho conosciuto un tizio che parlava un buon inglese e quindi "aiutava a vendere" un amico che aveva una bancarella di prodotti d'artigianato. Con la sua percentuale tirava su circa cinque dollari al giorno. Mezzi per guadagnare ce ne sono tanti; il più usuale è vendere sigari fatti in casa: costano un decimo dei famosi Cohiba e valgono un decimo di quelli d'imitazione.

A NATIVE OF CAPRI IN LA HAVANA The number of people who are to be found every day on the streets of La Havana is amazing. They are out standing at the doors of their homes, chatting, dancing, shooting the breeze, playing. The spontaneous question arises – "Do Cubans ever work?" The explanation is partly political and partly cultural, and indeed, it would be interesting to see if the cultural attitude has influenced the political process, or whether it happened vice versa. Essentials (shelter, food and health care) are paid for by the State. A "normal" job pays the equivalent of about ten dollars a month in Cuban pesos. Everything else, not just the non-essentials, but also some ordinary items which are not everyday things, such as a TV or some form of transport, are paid for in US dollars. The only way to earn dollars is illegal. I got to know a guy who spoke good English and who "helped market" a friend who had a stall of handcrafted items. With his share of the proceeds, he was pulling in about five dollars a day. There are many ways of earning money. The most usual is to sell home-made cigars. They cost a tenth of the famous Cohiba cigars and are worth a tenth of the imitations.

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LE CASE, TRA BELLEZZA E DEGRADO Camminando per la strada si coglie la visione di qualche appartamento a piano terra, attraverso l'inferriata di protezione. La situazione degli alloggi è davvero strana, sembra che la rivoluzione abbia avuto luogo due mesi fa e che l'espropriazione degli alloggi sia appena avvenuta. Così la gente si è installata in edifici bellissimi e li utilizza in maniera incongrua, approssimativa; talvolta affollandosi in appartamenti molto grandi, parzialmente diroccati, pericolanti e puntellati, pronti a cadere a pezzi da un momento all'altro perché già in avanzato stato di distruzione. Macerie occupano parti di strada.Alcuni palazzi nobiliari sono stati trasformati in alberghi con risultati eccellenti, perché la struttura stessa dell'albergo permette il recupero funzionale dello schema costruttivo preesistente, cosa che una riconversione in abitazioni civili renderebbe problematica. E' la compresenza, o il contrasto, tra la bellezza architettonica e lo stato di avanzato degrado, a costituire l'elemento di estremo fascino che si prova visitando questa Pompei del Settecento.

HOUSING - BETWEEN BEAUTY AND DECAY Walking down the street, it is possible to get a glance into a ground floor apartment, through the outside security gate. The housing situation is really strange. It looks as if the revolution took place just two months ago and that the expropriation of housing has just occurred. People settled into beautiful buildings and used them in rough and ready ways. Sometimes they simply crowded into very large, partly dilapidated, unsafe and shored up apartments, not quite ready to fall apart at any moment, but certainly in an advanced state of dilapidation. Debris is to be found on the sides of the streets. Some former sumptuous palaces have been converted very successfully into hotels, because the very structure of the hotel guarantees the functional recovery of the existing structural plan, whereas a conversion into private apartments would have been problematical. There is the simultaneous presence, or its contrast, between architectural beauty and the advanced state of deterioration, creating an element of utmost charm which is only experienced when visiting this eighteenth century Pompeii.

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LE AUTOMOBILI Le auto meritano un capitolo a parte. La mancanza di soldi è solo uno degli elementi che determinano una situazione per certi versi simile a quella degli alloggi. Le marche ed i modelli che si vedono circolare contribuiscono a formare un parco davvero unico per varietà e vetustà. Troviamo Renault Dauphine, Moskovitch, Fiat 126, Opel Rekord, Peugeot 303, Alfa Romeo 1750 ma soprattutto delle vecchie automobili degli anni ’50, esemplari storici che continuano a funzionare dopo chissà quante migliaia di chilometri. Se a questo aggiungiamo l'annosa carenza di pezzi di ricambio, l'incapacità dei cubani di far fronte a questa mancanza con capacità e creatività, e una scarsa padronanza della meccanica, otteniamo degli esemplari che spesso funzionano in mezzo a rumori lancinanti, che farebbero rabbrividire un meccanico di casa nostra. Bisogna però notare anche che, dato che la maggior parte delle macchine sono americane e presentano una qualità media quanto mai scadente, il risultato finale è che una consistente percentuale di queste auto sono ferme per strada, spesso sui cavalletti. Talvolta con il baule aperto, in cui si intravede un'officina portatile. Sono automobili variegate, in cui i differenti e successivi strati di pittura non si lasciano ridurre al silenzio e discutono anzi energicamente così da creare una superficie nodosa e multicolore.

AUTOMOBILES The cars are worth a chapter all of their own. The lack of money is just one of the things which determine a situation somewhat similar to that of the housing. The makes and models which are to be seen contribute to a carpool which is unique in both variety and age. Renault Dauphine, Moscowitz, Fiat 126, Opel Rekord, Peugeot 303, and Alfa Romeo 1750 are all to be found, but most especially of all, models of the old cars of the Fifties – historical makes which continue to operate, heaven knows how, with many thousands of miles on the clock. If, to this, one adds the long-standing lack of spare parts, the inability of Cubans in coping with this shortage of skills, creativity and a lack of mastery of mechanics, there are models to be found which often motor by with grinding noise which would make any mechanic back home cringe. But it must also be noted that, since most of the average to inferior quality cars are American, the end result is that a substantial percentage of these automobiles are off the street, often on repair stands. Sometimes if the trunk is open, a mobile office can be seen. Cars can be multicolored, where different and successive layers of paint cannot be reduced to silence, and can even argue vigorously with each other in creating a colorful and gnarled bodywork.

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LA GENTE, I VOLTI, L’ALMA DE CUBA Volti segnati, sguardi espressivi, profondi, fronti corrugate. Sono le immagini a raccontare meglio di chiunque altro i cubani dell’Avana. Ci sono persone che cercano di accalappiare il visitatore per la strada sono poco assillanti e piuttosto prevedibili. Cercano di attirare l'attenzione con proposte che ci possono apparire stravaganti o intempestive: innanzi tutto passaggi in taxi e donne, ma anche stanze in affitto e ristoranti privati, i celebri paladares. Non sono però troppo insistenti, niente di paragonabile a ciò che avviene a Istanbul o a Marrakesh. Anzi sembrano gentili e premurosi. Inoltre si stancano presto, per cui è sufficiente far finta di non sentire, o annuire con aria ebete, e lasciare che la domanda classica "Where are you from?” cada nel vuoto. C'è un motivo per il quale il livello di fastidio viene tenuto basso: la polizia considera il turista intoccabile, mentre gli abitanti locali sono soggetti ai quali estorcere soldi. La polizia ci tiene inoltre a diffondere la nozione di una nazione in cui la criminalità non può esistere. Alla fine il visitatore prova quasi una sensazione di impunità e di onnipotenza: qualsiasi cosa faccia, gli è sufficiente un richiamo per far accorrere la polizia e far arrestare il locale. Che poi non abbia fatto nulla di male è un dettaglio.

THE PEOPLE, THE FACES, EL ALMA OF CUBA Lined faces, expressive eyes, deep, furrowed brows. Images are better than anything else to portray Cubans in La Havana. There are some who try to waylay the tourist on the street, but they pester little and are rather predictable. They try to attract attention with proposals that may appear bizarre or untimely, in particular offers not just of taxis and women, but also of private rooms for rent and Cuba's famous paladares restaurants,. They are not too insistent. However, they are nothing when compared to those in Istanbul or Marrakesh. Indeed, many appear to be kind and considerate. But they also tire very quickly. It is enough just to pretend not to hear, or to nod stupidly, and to allow the classic question "Where are you from?" to fall on deaf ears. There is a reason why the level of interference is kept low. The police consider the tourist to be untouchable, while the local guy is someone to presume upon. The police are also keen to spread the concept of a nation where crime cannot exist. At the end of the day, the visitor feels a sensation of impunity and of omnipotence. Whatever he does, the tourist just has to complain to the police and have the local guy arrested. That the latter may have done nothing wrong at all is nothing but a detail.

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[di Angelo De Lizio]

AFTER THE SUNSET Ristoranti, lounge bar, night club. Guida ai locali pi첫 trendy di Capri e Anacapri.




RISTORANTI CAPRI Al Grottino - Via Longano, 27 - tel. 081 8370584 - Aurora - Via Fuorlovado, 18 - tel. 081 8370181 Buca di Bacco - Via Longano 25 - tel. 081 8370723 - Buonocore - Via V. Emanuele - tel. 081 8377826 Capri - Via Roma, 71 - tel. 081 8370003 - Capricorno - Via Longano, 3 - tel. 081 8376543 Capri Moon - Via Marina Grande, 88 - tel. 081 8377953 - 081 8370266 Capri's - Via Roma, 33 - tel. 081 8377108 - Da Gemma - Via Madre Serafina - tel. 081 8370461 Da Giorgio - Via Roma 34 - tel. 081 8370898 - Da Luigi - Via Faraglioni - tel. 081 8370649 Da Tonino - Via Dentecala 12 - tel. 081 8376718 - Donna Rachele - Via Padre S. Cimmino, 2/bis - tel. 081 8375387 Edodè - Via Camerelle, 81 - tel. 081 8388242 - E'Divino - Via Sella Orta, 10/a - Tel. 081 8378364 Faraglioni - Via Camerelle, 75 - tel. 081 8370320 - Il Geranio - Viale Matteotti, 8 - tel. 081 8370616 Isidoro - Via Roma 19 - tel. 081 8377252 - chiuso il giovedì - La Capannina - Via Le Botteghe, 12 - tel. 0818370732 La Certosella - Via Tragara, 15 - tel. 081 8370713 - La Cisterna - Via Madre Serafina, 5 - tel. 081 8375620 La Colombaia - Grand Hotel Quisisana - Via Camerelle, 2 - tel. 081 8370788 La Floridiana - Via Campo di Teste, 16 - tel. 081 8370166 - La Fontelina - Via Faraglioni - tel. 081 8370845 La Limonaia - Hotel Syrene - Via Camerelle, 51 - tel. 081 8370102 La Palette - Via Matermania - tel. 081 8370500 - La Pigna - Via Lo Palazzo - tel. 081 8370280 La Residenza - Via F. Serena, 22 - tel. 081 8370833 - La Savardina - Via Lo Capo, 8 - tel. 081 8376300 Le Grottelle - Via Arco Naturale - tel. 081 8375719 - Lo Sfizio - Via Tiberio 7/e - tel. 081 8374128 Longano - Via Longano, 9 - tel. 081 8370187 - Medj Pub - Via M. Serena, 9 - tel. 081 8375148 Michel'Angelo - Via Sella Orta, 10 - tel. 081 8377220 - Mister Billy - Via Le Botteghe, 46 - tel. 081 8377642 Monsù - Hotel Punta Tragara - Via Tragara, 57 - tel. 081 8370844 - Pantarei - Via Lo Palazzo, 1 - 081 8378898 Pulalli Wine Bar - Piazza Umberto I - tel. 081 8374108 - Quisi - Grand Hotel Quisisana - Via Camerelle, 2 - tel. 081 8370788 Regina Cristina - Via F. Serena, 20- tel. 081 8370744 - Relais La Palma - Via V. Emanuele, 39 - tel. 081 8370133 Rendez Vous - Grand Hotel Quisisana - Via Camerelle, 2 - tel. 081 8370788 Scialapopolo - Via Gradoni Sopramonte, 6/8 - tel. 081 8379054 - Sollievo - Via Fuorlovado, 36 - tel. 081 8370665 Terrazza Brunella - Via Tragara, 24 - tel. 081 8370122 Terrazza Tiberio - Capri Tiberio Palace & Spa - Via Croce 11/15 -tel. 081 9787850 Tinello - Via L'Abate, 3 - tel. 338 9715017 - 339 3520872 - Verginiello - Via Lo Palazzo, 25 - tel. 081 8370944 Villa Verde - Via Sella Orta 6 - tel. 081 8377024

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MARINA GRANDE Al Gallo d'Oro - Via Marina Grande, 23 - tel. 081 8370853 - Bagni Tiberio - Via Palazzo a Mare, 41 - tel. 081 8377688 Buonocore - Via C. Colombo, 8 - tel. 081 8370384 - Da Francesco - Via C. Colombo, 45 - tel. 081 8376490 Da Paolino - Via Palazzo a Mare, 11 - tel. 0818376102 - Europa - da Peppino - Via C. Colombo, 2 - tel. 081 8370344 JKitchen JK Place Capri - Via Marina Grande 225 - tel. 081 8384111 L'Approdo - P.tta A. Ferraro - tel. 081 8378990 - La Terrazza Relais Maresca - Via Prov.le Marina Grande, 284 - tel. 081 8379619 Le Ondine - Via Marina Grande - tel. 081 8375453 - Lo Smeraldo - Piazza Vittoria, 1 - tel. 081 8375072 Lo Zodiaco - P.tta A. Ferraro, 2 - tel. 081 8376332 - Ziqù - Hotel Villa Marina - Via Marina Grande 191 - tel . 081 8376630

MARINA PICCOLA Da Gioia - Via Marina Piccola - tel. 081 8377702 - Da Maria - Via Marina Piccola - tel. 081 8375648 El Merendero snack panini - Marina Piccola - 334 1085577 - La Canzone del Mare - Via Marina Piccola - tel. 081 8370104 La Piazzetta - Via Marina Piccola - tel. 081 8377827 - Le Sirene - Via Marina Piccola - tel. 081 8370221 Onda d'Oro - Via Marina Piccola - tel. 081 8370698 - Terrazza Ciro a Mare - Via Marina Piccola - tel. 081 8370264 Torre Saracena - Via Krupp - tel. 081 8370646

ANACAPRI Agorà - P.za Caprile, 1 - tel. 081 8372018 - Al Buco - V.le D Tommaso, 32 - tel. 081 8371970 Aumm Aumm - Via Caprile, 18 - tel. 081 8373000 - Barbarossa - Via Porta, 5 - tel. 081 8371483 Bellavista - Hotel Bellavista - Via G. Orlandi, 10 - tel. 081 8371463 - Bloom - Via Caprile, 1 - 081 8371716 Bocadillos - Via G. Orlandi 135 - tel. 081 8373783 - A' Curtiglia - Via Nuova del Faro, 86 - tel. 081 8371281 Capricci - Blu Capri Relais & Spa - Via G. Orlandi, 103 - tel. 081 8373924 Columbus - Via Caposcuro, 8 - tel. 081 8371441 - Da Antonio - Punta Carena - tel. 081 8373255 Da Gelsomina - Via Migliera, 72 - tel. 081 8371499 - Giovanni a Gradola - Via Gradola - 081 8373673 Il Riccio - Via Gradola, 4 - tel. 081 8371380 - Il Cucciolo - Traversa Veterino, 50 - tel. 081 8371917 Il Giardino - Via Axel Munthe, 1/A - tel. 081 8371066 - Il Saraceno - Via Trieste e Trento, 18 - tel. 081 8371181 Il Solitario - Via G.Orlandi, 96 - tel. 081 8371382 - La Giara - Via G. Orlandi, 67 - tel. 081 8373860 La Rondinella - Via G. Orlandi, 295 - tel. 0818371223 - La Terrazza di Lucullo - (Caesar Augustus) - Via G. Orlandi, 4 - tel. 081 8373395 Le Arcate - Viale De Tommaso, 24 - tel. 081 8373325 - Le Terrazze - Via Capodimonte, 11 - tel. 081 8373302 Lido del faro - Punta Carena - tel. 081 8371798 - L'Olivo - Hotel Capri Palace- Via Capodimonte, 2/b - tel. 081 9780111 Mamma Giovanna - Via Chiusarano, 4 - tel. 081 8372057 - Materita - Via G. Orlandi, 140 - tel. 081 8373375 Nettuno Capri Club - Pescheria Mattiucci - Via Grotta Azzurra, 48 - tel. 081 8371362 San Michele - Hotel San Michele - Via G. Orlandi, 1 - tel. 081 8371427 - TerraMMare - Via Migliera, 18 - tel. 339 8785140 Vini e Bibite - Via Boffe, 2 - tel. 081 8373320

LOCALI NOTTURNI Bye Bye Baby - Via Roma, 14 - Capri - tel. 081 8375065 - Chimaera Yacht Bar - Porto turistico Capri - tel. 081 8379494 Discoteca Le Clochard - Via Camerelle, 61/b - Capri - tel. 081 8376011 Expo Capri - Punta Carena - Anacapri - tel. 081 8372560 La Capannina Wine Bar e Grapperia - Vico San Tommaso 1 - Capri - tel. 0818370732 Lanterna Verde Soft Bar - Via G. Orlandi, 1 - Anacapri - tel. 0818371427 Maliblù - Punta Carena - Anacapri - tel. 081 8372560 - Number One - Via V. Emanuele 55 - Capri, tel. 081 8377078 Number Two Club - Via Camerelle, 1 - Capri, tel. 081 8377078 - Pantarei - Via Lo Palazzo 1 - Capri - tel. 081 8378898 Piano Bar Capri Palace & SPA - Via Capodimonte, 2 Anacapri - tel. 081 9780111 Piano Bar Grand Hotel Quisisana - Via Camerelle, 2 - Capri - tel. 081 8370788 Piano Bar Hotel La Palma - Via V. Emanuele, 39 - Capri - tel. 081 8370133 Qubé Cafè - Via Li Curti, 6 - Capri - tel. 081 8379707 - Red Lounge - Via G. Orlandi, 259 - Anacapri - tel. 081 8373605 Taverna Anema e Core - Via Sella Orta, 39/a - Capri - tel. 081 8376461 Taverna Guarracino - Via Castello, 7 - Capri - tel. 0818370514

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