Romantica, erotica, appassionante, questa storia ti ossessionerà e ti travolgerà come i suoi due protagonisti. Cinquanta sfumature alla conquista del mondo:
f oto © mic h eal lio n s tar
18 milioni di copie vendute in 10 settimane! 1° posto in classifica sul “New York Times” 1° posto in classifica e-book sul “New York Times” 1° posto in classifica sul “Sunday Times” 1° posto in classifica su Amazon “Cinquanta sfumature è il romanzo erotico che ha elettrizzato tutte le donne d’America: hanno diffuso il verbo su Facebook, in palestra, a casa, con le amiche, con i mariti…”
Cinquanta sfumature di Rosso
Quella che per Anastasia Steele e Christian Grey era iniziata solo come una passione erotica travolgente è destinata in breve tempo a cambiare le loro vite. Ana ha sempre saputo che amarlo non sarebbe stato facile e stare insieme li sottopone a sfide che nessuno dei due aveva previsto. Lei deve imparare a condividere lo stile di vita di Grey senza sacrificare la sua integrità e indipendenza, lui deve superare la sua ossessione per il controllo lasciandosi alle spalle i tormenti che continuano a perseguitarlo. Le cose tra di loro evolvono rapidamente: Ana diventa sempre più sicura di sé e Christian inizia lentamente ad affidarsi a lei, fino a non poterne più fare a meno. In un crescendo di erotismo, passione e sentimento, tutto sembra davvero andare per il meglio. Ma i conti con il passato non sono ancora chiusi... Questo è il terzo e conclusivo volume della trilogia Cinquanta sfumature, il cui successo senza precedenti è iniziato grazie al passaparola delle donne che ne hanno fatto un vero e proprio cult ponendolo al primo posto in tutte le classifiche del mondo.
E L James
“Scandaloso, bollente, il bestseller di cui non si può smettere di parlare.”
Cinquanta sfumature di Rosso
E L James, londinese, moglie e madre di due figli, lavora in televisione. Ha sempre sognato di scrivere storie di cui i lettori si sarebbero innamorati, ma ha accantonato fino a oggi questa passione per concentrarsi sulla famiglia e sulla carriera. Alla fine, però, ha preso il coraggio a due mani e ha scritto il suo primo romanzo, Cinquanta sfumature di Grigio, cui fanno seguito Cinquanta sfumature di Nero e Cinquanta sfumature di Rosso.
“Quello che ogni donna vuole. Ovviamente.” ART DIRECTOR: GIACOMO CALLO P rogetto gra f ico : J e n n i f er M c G u ire grap h ic de s ig n er : n adia morelli
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In copertina: Elaborazione da foto © Getty Images
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CINQUANTA SFUMATURE DI ROSSO Traduzione di Eloisa Banfi
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Questo libro è un’opera di fantasia. Personaggi e luoghi citati sono invenzioni dell’autrice e hanno lo scopo di conferire veridicità alla narrazione. Qualsiasi analogia con fatti, luoghi e persone, vive o scomparse, è assolutamente casuale.
ISBN 978-88-04-62325-0 Copyright © Fifty Shades Ltd, 2012 The author published an earlier serialized version of this story online with different characters as Master of the Universe under the pseudonym Snowqueen’s Icedragon © 2012 Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., Milano Titolo dell’opera originale Fifty Shades Freed I edizione luglio 2012
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CINQUANTA SFUMATURE DI ROSSO
Para mi Mamá con todo mi amor y gratitud E per il mio amato padre Papà, mi manchi ogni giorno
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Ringraziamenti
Grazie a Niall, la mia roccia. A Kathleen, per essere un’ottima ascoltatrice, un’amica, una confidente e un mago della tecnica. A Bee, per l’infinito sostegno morale. A Taylor (anche lui un mago della tecnica), Susi, Pam e Nora per aver mostrato a una ragazza come ci si diverte. Vorrei ringraziare per i loro consigli e per il loro tatto: la dottoressa Raina Sluder per l’aiuto con gli argomenti medici; Anne Forlines per i consigli in ambito finanziario; Elizabeth de Vos per la gentile consulenza sul sistema di adozione americano. Grazie a Maddie Blandino per la sua arte squisita e fonte di ispirazione. E a Pam e a Gillian per il caffè del sabato mattina e per avermi riportata con i piedi per terra. Ringrazio anche la squadra dei redattori, Andrea, Shay e Janine, sempre adorabile e solo di rado contrariata, che tollera i miei malumori con pazienza, forza d’animo e grande senso dell’umorismo. Grazie ad Amanda e a tutti quelli della Writer’s Coffee Shop Publishing House, e infine un enorme grazie a tutte le persone della Vintage.
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Prologo
Mamma! Mamma! La mamma è addormentata sul pavimento. È addormentata da molto tempo. Le scompiglio i capelli perché le piace. Non si sveglia. La scuoto. Mamma! Mi fa male la pancia. È la fame. Lui non è qui. Ho sete. In cucina trascino una sedia vicino al lavello e bevo. L’acqua mi schizza il maglione azzurro. La mamma è ancora addormentata. Mamma, svegliati! È immobile, fredda. Vado a prendere la mia copertina, copro la mamma e mi sdraio accanto a lei sul tappeto verde appiccicoso. La mamma è ancora addormentata. Ho due macchinine. Le faccio correre sul pavimento dove la mamma sta dormendo. Penso che stia male. Cerco qualcosa da mangiare. Trovo dei piselli nel freezer. Sono freddi. Li mangio piano. Mi fanno venire il mal di pancia. Dormo accanto alla mamma. I piselli sono finiti. Nel freezer c’è qualcosa. Ha un odore strano. Lo lecco e la lingua rimane attaccata. Lo addento piano. Ha un sapore cattivo. Bevo un po’ d’acqua. Gioco con le macchinine e dormo vicino alla mamma. La mamma è così fredda, e non si sveglierà. La porta si spalanca di colpo. Copro la mamma con la mia copertina. Lui è qui. “Cazzo. Che cazzo è successo qui? Oh, maledetta troia. Merda. Cazzo. Stai fuori dai piedi, piccolo stronzo.” Mi dà un calcio e io sbatto la testa sul pavimento. Mi fa male la testa. Lui chiama 9
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qualcuno e se ne va. Chiude la porta a chiave. Io sto sdraiato vicino alla mamma. Mi fa male la testa. La poliziotta è qui. No. No. No. Non toccarmi. Non toccarmi. Non toccarmi. Io sto con la mamma. No. Sta’ lontana da me. La poliziotta ha preso la mia copertina e mi afferra. Grido. Mamma! Mamma! Voglio la mia mamma. Le parole sono finite. Non riesco a dire le parole. La mamma non può sentirmi. Non ho più parole. «Christian! Christian!» L’urgenza nella voce di lei lo fa riemergere dall’abisso dell’incubo, dall’abisso della disperazione. «Sono qui! Sono qui!» Si sveglia e lei è china sopra di lui, lo afferra per le spalle, lo scuote, il viso segnato dall’angoscia, gli occhi azzurri sbarrati e luccicanti di lacrime. «Ana.» La sua voce è un sussurro ansante, il sapore della paura gli impasta la bocca. «Sei qui.» «Certo che sono qui.» «Ho fatto un sogno…» «Lo so. Sono qui. Sono qui.» «Ana» mormora il suo nome, un talismano contro il panico soffocante che lo attanaglia. «Ssh, sono qui.» Lei si rannicchia contro di lui, avvolgendolo, il suo calore gli penetra nel corpo scacciando le ombre minacciose, scacciando la paura. Lei è la luce del sole, lei è la luce… lei è sua. «Ti prego, non litighiamo.» Ha la voce roca mentre la circonda nel suo abbraccio. «Okay.» «La promessa. Niente obbedienza. Posso riuscirci. Troveremo un modo.» Le parole escono a precipizio in un tumulto di emozioni, confusione e ansia. «Sì. Lo troveremo. Troveremo sempre un modo» mormora lei premendo la bocca sulla sua, facendolo tacere, riportandolo al presente.
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Guardo tra le fessure dell’ombrellone di paglia il cielo più azzurro del mondo, azzurro estivo, azzurro mediterraneo, e sospiro felice. Christian è accanto a me, abbandonato su una sdraio. Mio marito – il mio focoso, bellissimo marito, a torso nudo – legge un libro che predice il collasso del sistema bancario occidentale. A quanto pare, un successo strepitoso. Non l’ho mai visto stare seduto così immobile, mai. Ha più l’aria di uno studente che dell’amministratore delegato di una delle aziende più importanti degli Stati Uniti. Al termine della nostra luna di miele ci crogioliamo sotto il sole sulla spiaggia del Le Méridien Beach Plaza, a MonteCarlo, anche se per la verità non risiediamo in quell’albergo. Lancio un’occhiata al Fair Lady ancorato nella baia. Alloggiamo a bordo di un lussuoso yacht. Costruito nel 1928, beccheggia maestoso sull’acqua, re di tutti gli yacht che lo circondano. Sembra un giocattolo a molla per bambini. Christian lo adora… ho il sospetto che sia tentato di comprarlo. È proprio il caso di dirlo, i ragazzi e i loro giocattoli. Mi appoggio allo schienale, ascolto la playlist di Christian Grey sul mio nuovo iPod e sonnecchio, ricordando pigramente la sua proposta da sogno nella rimessa delle barche… Riesco quasi a sentire il profumo dei fiori di campo… 11
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«Ci sposiamo domani?» mi sussurra dolcemente all’orecchio Christian. Sono abbandonata sul suo petto in mezzo ai fiori della rimessa, appagata dal sesso appassionato. «Mmh.» «È un sì?» Avverto una nota sorpresa di speranza. «Mmh.» «È un no?» «Mmh.» Percepisco il suo sorriso. «Miss Steele, ti contraddici?» Sorrido. «Mmh.» Scoppia a ridere e mi abbraccia stretta, dandomi un bacio sui capelli. «Las Vegas, domani, allora.» Alzo la testa, assonnata. «Non credo che i miei genitori ne sarebbero entusiasti.» Lui fa scorrere la punta delle dita sulla mia schiena nuda. «Che cosa vuoi, Anastasia? Las Vegas? Un matrimonio in grande stile con tutti gli annessi e connessi? Dimmelo.» «Non in grande stile… Solo gli amici e la famiglia.» Lo guardo, commossa dalla supplica silenziosa che leggo nei suoi brillanti occhi grigi. “Lui che cosa vuole?” «Okay.» Annuisce. «Dove?» Mi stringo nelle spalle. «Potremmo farlo qui?» chiede, esitante. «A casa dei tuoi? Che cosa direbbero?» Sbuffa. «Mia madre ne sarebbe entusiasta.» «Okay, qui. Sono sicura che mia madre e mio padre lo preferirebbero.» Mi passa una mano tra i capelli. Potrei essere più felice? «Va bene, abbiamo deciso dove. Pensiamo a quando.» «Dovresti chiederlo a tua madre.» «Mmh.» Il suo sorriso si smorza. «Posso concederle al massimo un mese. Ti voglio troppo per aspettare di più.» «Christian, io sono tua. Lo sono da un po’. Ma okay… un mese.» Gli bacio il petto, un bacio lieve, casto, e gli sorrido.
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«Ti scotterai» mi sussurra Christian. «Solo per te.» Gli faccio il più dolce dei sorrisi. Il sole si è spostato e adesso sono completamente esposta. Lui sorride malizioso e con un unico, rapido movimento trascina la mia sdraio al riparo dell’ombrellone. «Via dal sole mediterraneo, Mrs Grey.» «Grazie per il tuo altruismo, Mr Grey.» «Non c’è di che, Mrs Grey, e non sono affatto altruista. Se ti scotti, non potrò toccarti.» Negli occhi ha un lampo divertito, e il mio cuore fa una capriola. «Ma sospetto che tu lo sappia e che ti stia divertendo alle mie spalle.» «Davvero?» sussulto, ostentando innocenza. «Davvero, lo faresti e lo fai. Spesso. È una delle tante cose che amo di te.» Mi bacia, mordendomi il labbro inferiore. «Speravo che mi spalmassi un altro po’ di crema solare…» «Mrs Grey, è un lavoro sporco… ma è un’offerta che non posso rifiutare. Tirati su a sedere» ordina, la voce roca. Obbedisco e lui, lentamente, con una meticolosa pressione delle dita forti e agili, mi unge di crema. «Sei proprio adorabile, sono un uomo fortunato» mormora mentre le sue dita mi sfiorano il seno. «Sì, lo sei, Mr Grey.» Lo guardo timidamente. «Il tuo nome è modestia, Mrs Grey. Adesso la schiena.» Sorrido, mi giro, e lui sgancia il laccetto del mio bikini spaventosamente costoso. «Che ne diresti se mi mettessi in topless come fanno le altre qui in spiaggia?» chiedo. «Direi che mi dispiacerebbe» risponde senza esitare. «Non sono certo felice di vederti così poco vestita, in questo momento.» Mi si avvicina e mi sussurra all’orecchio: «Non sfidare la tua buona sorte». «È una minaccia, Mr Grey?» «No. È una constatazione, Mrs Grey.» Sospiro e scuoto la testa. “Oh, Christian… possessivo, geloso, maniaco del controllo Christian.” 13
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Quando ha finito di spalmarmi la crema, mi dà una pacca sul sedere. «Ecco fatto, fanciulla.» Il suo onnipresente e iperattivo BlackBerry vibra. Mi incupisco e lui mi fa un sorrisetto. «Solo per i miei occhi, Mrs Grey.» Inarca le sopracciglia in un ammonimento scherzoso, mi dà un’altra pacca sul sedere e si siede sulla sdraio per rispondere alla chiamata. Mi fa un sorrisetto complice, e io torno alla mia siesta pomeridiana. «Mam’selle? Un Perrier pour moi, une Diet Coke pour ma femme, s’il vous plaît. Et quelque chose à manger… laissez-moi voir la carte.» Mi sveglio sentendo Christian parlare il suo francese perfetto. Sbatto le palpebre al sole e vedo mio marito che mi guarda mentre una ragazza in uniforme si allontana reggendo un vassoio, la coda di cavallo bionda che oscilla provocante. «Sete?» chiede. «Sì» farfuglio assonnata. «Potrei stare a guardarti tutto il giorno. Stanca?» Avvampo. «Non ho dormito granché stanotte.» «Neanch’io.» Fa un ampio sorriso, mette giù il BlackBerry e si alza. I jeans gli scivolano sui fianchi lasciando intravedere il costume da bagno. Christian se li toglie e scalcia via le infradito. Perdo il filo dei pensieri. «Vieni a fare una nuotata con me.» Mi tende la mano mentre io lo guardo confusa. «Nuotiamo?» ripete, con un’espressione divertita. Non rispondo, e lui scuote lentamente la testa. «Credo che ti ci voglia una sveglia.» Con un movimento improvviso mi solleva tra le braccia mentre io caccio un urlo, più per la sorpresa che per lo spavento. «Christian! Mettimi giù!» squittisco. 14
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Lui ridacchia. «Solo in acqua, piccola.» Mentre mi porta verso il mare ed entra in acqua, dalla spiaggia la gente ci osserva con quel divertito distacco così tipico dei francesi. Gli stringo le braccia al collo. «Non lo farai» dico senza fiato. Lui fa una smorfia. «Oh, Ana, piccola, non hai ancora imparato niente da quando ci conosciamo?» Mi bacia e io colgo l’occasione al volo: lo afferro per i capelli e contraccambio il suo bacio infilandogli la lingua in bocca. Lui inspira bruscamente e si stacca, gli occhi velati ma diffidenti. «Conosco il tuo gioco» sussurra e s’immerge lentamente nell’acqua fredda cercando di nuovo la mia bocca. Dimentico subito il brivido mentre mi stringo al suo corpo. «Pensavo che volessi nuotare» mormoro. «Mi distrai.» Christian mi sfiora il labbro inferiore con i denti. «Ma non sono sicuro di volere che le persone perbene di Monte-Carlo vedano mia moglie in preda alla passione.» Gli sfioro la mascella con i denti, la barba sfatta mi solletica la lingua: non me ne importa nulla delle persone perbene di Monte-Carlo. «Ana.» Si avvolge la mia coda di cavallo al polso e mi strattona delicatamente, tirandomi indietro la testa e scoprendomi la gola. Mi bacia dall’orecchio fino alla base del collo. «Vuoi che ti prenda in mare?» sospira. «Sì» mormoro. Christian si stacca da me e mi guarda, uno sguardo caldo, pieno di desiderio, e divertito. «Mrs Grey, sei insaziabile e così sfacciata. Non avrò creato un mostro?» «Un mostro adatto a te. Vorresti prendermi in qualche altro modo?» «Ti prenderò in tutti i modi possibili, lo sai. Ma non adesso. Non qui.» Indica la spiaggia con un cenno della testa. Come c’era da aspettarsi, molte delle persone intente a prendere il sole hanno smesso di essere indifferenti e ci guardano incuriosite. All’improvviso Christian mi afferra per la 15
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vita e mi solleva in aria, facendomi cadere in acqua; tocco la sabbia morbida del fondo. Riemergo tossendo e ridendo. «Christian!» lo rimprovero, lanciandogli un’occhiataccia. Pensavo che stessimo per fare l’amore in mare… spuntando dall’elenco un’altra prima volta. Si morde il labbro per trattenere una risata. Lo schizzo e lui fa lo stesso. «Abbiamo tutta la notte» dice, ridendo come un matto. «A più tardi, piccola.» Si tuffa e riemerge a un metro di distanza, poi nuota a stile libero con movimenti fluidi e aggraziati, allontanandosi dalla spiaggia e da me. Mi schermo gli occhi dal sole e lo guardo nuotare. Perché mi provoca così? Cosa posso fare per riportarlo indietro? Mentre nuoto verso la spiaggia, passo in rassegna tutte le possibilità. Sotto l’ombrellone sono arrivate le ordinazioni e io bevo un sorso di Diet Coke. Christian ormai è un punto indistinto in lontananza. Mi sdraio a pancia in giù e armeggio con i laccetti del reggiseno, poi lo butto distrattamente sulla sdraio di Christian. Ecco fatto… guarda quanto posso essere sfacciata, Mr Grey. Chiudo gli occhi e mi abbandono al calore del sole che mi riscalda la pelle, penetrandomi nelle ossa… La mente vaga e io ripenso al giorno del mio matrimonio. «Puoi baciare la sposa» annuncia il reverendo Walsh. Sorrido raggiante. «Finalmente sei mia» sussurra prendendomi tra le braccia e dandomi un casto bacio sulle labbra. Sono sposata. Sono Mrs Grey. La gioia mi dà le vertigini. «Sei bellissima, Ana» mormora e sorride, gli occhi pieni d’amore… e di qualcosa di più oscuro, qualcosa di lascivo. «Non permettere che qualcun altro a parte me ti tolga quel vestito, capito?» Il suo sorriso emana un calore intenso, mentre lui mi sfiora la guancia con le dita, infiammandomi il sangue. “Ma come fa, con tutte queste persone che ci guardano?” 16
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Annuisco in silenzio. Spero che nessuno ci abbia sentiti. Per fortuna il reverendo Walsh si è allontanato con discrezione. Lancio un’occhiata alla gente riunita, tutti in abiti da cerimonia… Mia madre, Ray, Bob e i Grey stanno applaudendo, persino Kate, la mia damigella d’onore, che è favolosa in rosa pallido accanto al testimone di Christian, suo fratello Elliot. Tutti sfoggiano sorrisi raggianti, eccetto Grace, che piange di gioia in un raffinato fazzoletto bianco. «Pronta per la festa, Mrs Grey?» mormora Christian, con un sorriso timido. Ha un aspetto divino nel suo smoking nero con il panciotto e la cravatta color argento. «Pronta come sarò sempre» dico con un sorriso ebete. Più tardi la festa è al culmine… Carrick e Grace non hanno badato a spese. Hanno fatto montare di nuovo il tendone e l’hanno decorato in modo meraviglioso di rosa pallido, argento e avorio, lasciandolo aperto ai lati che si affacciano sulla baia. La giornata è bellissima e il sole del tardo pomeriggio brilla sull’acqua. A un’estremità del tendone c’è una pista da ballo e all’altra estremità un sontuoso buffet. Ray e mia madre ballano e ridono. Guardandoli, provo un sentimento dolceamaro. Spero che Christian e io dureremo di più. Non so che cosa farei se lui mi lasciasse. “Sposati in fretta e pentiti con calma.” Quel detto mi ossessiona. Kate è accanto a me, bellissima nel suo abito lungo di seta. Mi lancia un’occhiata, accigliata. «Ehi, dovrebbe essere il giorno più bello della tua vita» mi rimprovera. «Lo è» sussurro. «Ana, cosa c’è? Stai guardando tua madre e Ray?» Annuisco malinconica. «Sono felici.» «Sono più felici quando sono lontani l’uno dall’altra.» «Ti stanno venendo dei dubbi?» chiede Kate allarmata. «No, per niente. Solo che… lo amo così tanto.» Mi blocco, non riuscendo o non volendo dar voce alle mie paure. «Ana, lui ti adora, si vede. So che la vostra relazione è co17
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minciata in maniera insolita, ma ho visto quanto siete stati felici nell’ultimo mese.» Mi prende le mani e le stringe. «E poi, ormai è troppo tardi» aggiunge con un ampio sorriso. Ridacchio. Si può sempre contare su Kate per le ovvietà. Mi attira in un abbraccio speciale alla Katherine Kavanagh. «Ana, andrà tutto bene, vedrai. E se lui ti torce anche solo un capello, dovrà vedersela con me.» Lasciandomi andare, sorride a qualcuno alle mie spalle. «Ciao, piccola.» Christian mi coglie di sorpresa e mi bacia su una tempia. «Kate» la saluta. La tratta ancora con freddezza anche se sono passate sei settimane. «Ciao di nuovo, Christian. Sto andando a cercare il tuo testimone, che guarda caso è anche il mio fidanzato.» Ci sorride e si dirige verso Elliot che sta bevendo insieme a Ethan, il fratello di Kate, e al nostro amico José. «È ora di andare» sussurra Christian. «Di già? È la prima festa in cui non m’importa di essere al centro dell’attenzione.» Mi giro per guardarlo negli occhi. «Te lo meriti. Sei uno schianto, Anastasia.» «Anche tu.» «Quest’abito meraviglioso è perfetto per te.» «Questo?» Arrossisco timida e tiro il pizzo finissimo del vestito da sposa, un modello semplice, aderente, disegnato per me dalla madre di Kate. Mi piace che il pizzo sia appena sotto le spalle: pudico, eppure intrigante, spero. Lui si china e mi bacia. «Andiamo. Non voglio condividerti con tutta questa gente un minuto di più.» «Possiamo andarcene dal nostro matrimonio?» «Piccola, è la nostra festa e possiamo fare quello che vogliamo. Abbiamo tagliato la torta. E adesso vorrei che ce la filassimo, così potrò averti tutta per me.» Faccio una risatina. «Mi avrai per tutta la vita, Mr Grey.» «Sono felicissimo di sentirtelo dire, Mrs Grey.» «Oh, eccovi qua, piccioncini!» Gemo in silenzio… La madre di Grace ci ha trovati. 18
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«Christian, tesoro… un ballo con tua nonna?» Christian arriccia le labbra. «Certo, nonna.» «E tu, bellissima Anastasia, vai a far felice un vecchio… Balla con Theo.» «Theo, Mrs Trevelyan?» «Nonno Trevelyan. E penso che tu possa chiamarmi nonna. Ora, bisogna che vi mettiate d’impegno per i miei bisnipoti. Non vivrò molto a lungo.» Ci rivolge un sorriso affettato. Christian sbatte le palpebre in segno di raccapriccio. «Andiamo, nonna» dice, prendendole bruscamente la mano e guidandola verso la pista da ballo. Si gira a guardarmi, quasi immusonito, e alza gli occhi al cielo. «A più tardi, piccola.» Mentre mi dirigo verso nonno Trevelyan, mi si avvicina José. «Non ti chiederò un altro ballo. Credo di aver monopolizzato già troppo del tuo tempo sulla pista… Sono felice che tu sia felice, Ana. Ci sarò… se mai avessi bisogno.» «Grazie, José. Sei un vero amico.» «Dico sul serio.» I suoi occhi scuri brillano sinceri. «Lo so. Grazie di nuovo. Adesso, se vuoi scusarmi… ho appuntamento con un vecchio signore… Il nonno di Christian» chiarisco. Sorride. «Buona fortuna, Ana. Buona fortuna per tutto.» «Grazie.» Dopo aver ballato con il nonno di Christian, rimango a guardare il sole che tramonta su Seattle, stendendo sulla baia pennellate di arancio brillante e acquamarina. «Andiamo» mi sollecita Christian. «Devo cambiarmi.» Lo prendo per mano con l’intenzione di portarlo con me dentro casa e poi al piano di sopra. Lui aggrotta la fronte, senza capire, e mi trattiene gentilmente. «Se non sbaglio, volevi essere l’unico a togliermi questo vestito» ricordo. Gli si illuminano gli occhi. «Esatto.» Mi lancia uno sguardo lascivo. «Ma non ho intenzione di svestirti qui. Non ce ne andremo finché… non 19
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so…» Agita la mano libera senza finire la frase, anche se il significato è chiarissimo. Arrossisco e gli lascio la mano. «E non scioglierti nemmeno i capelli» sussurra minaccioso. «Ma…» «Niente ma, Anastasia. Sei bellissima. E voglio essere l’unico a toglierti i vestiti di dosso.» Aggrotto le sopracciglia. «Metti in una borsa i vestiti per il viaggio» ordina. «Ti serviranno. Taylor ha preso la valigia grande.» «Okay.» Che cos’ha in mente? Non mi ha detto dove andiamo. In realtà, credo che nessuno lo sappia. Né Mia né Kate sono riuscite a cavargli una parola. Mi giro verso mia madre e Kate, che indugiano appena più in là. «Non mi cambio.» «Cosa?» dice mia madre. «Christian non vuole.» Mi stringo nelle spalle come se questo spiegasse tutto. Lei si incupisce per un istante. «Non hai promesso di obbedire» mi ricorda con tatto. Kate cerca di mascherare lo sbuffo di disapprovazione con un colpo di tosse. La guardo con gli occhi socchiusi. Né lei né mia madre hanno la minima idea della lite che ho avuto con Christian su questa faccenda. Non ho alcuna intenzione di riaccendere quella discussione. Il solo ricordo mi impensierisce. «Lo so, mamma, ma gli piace questo vestito e voglio accontentarlo.» La sua espressione si ammorbidisce. Kate alza gli occhi al cielo e si allontana con discrezione per lasciarci sole. «Sei adorabile, tesoro.» Mia madre mi tira affettuosamente una lunga ciocca di capelli sfuggita all’acconciatura e mi sfiora il mento. «Sono così orgogliosa di te. Farai di Christian un uomo felice.» Mi attira a sé e mi abbraccia. «Non riesco a credere quanto sembri adulta in questo momento. Stai per iniziare una nuova vita… Ricordati solo che gli uomini vengono da un altro pianeta, e andrà tutto bene.» 20
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“Christian viene da un altro universo… se soltanto lei sapesse.” «Grazie, mamma.» Ray ci raggiunge, sorridendoci con affetto. «Hai fatto una bambina bellissima, Carla» dice, gli occhi pieni d’orgoglio. È così elegante con lo smoking nero e il panciotto rosa pallido. Sento che sto per piangere. Oh, no… finora sono riuscita a non farlo. «E tu l’hai tenuta d’occhio e l’hai aiutata a diventare grande, Ray.» La voce di Carla è venata di malinconia. «E l’ho amata ogni minuto. Sei una sposa meravigliosa, Annie.» Ray mi sistema la ciocca di capelli dietro l’orecchio. «Oh, papà…» Soffoco un singhiozzo e lui mi abbraccia nel suo modo sbrigativo e goffo. «Sarai anche una moglie meravigliosa» mormora. Quando mi lascia andare, Christian è di nuovo al mio fianco. Ray gli stringe la mano. «Prenditi cura di mia figlia, Christian.» «È proprio quello che intendo fare, Ray. Carla.» Rivolge uno sguardo d’intesa al mio patrigno e bacia mia madre. Il resto degli ospiti ha formato un grande arco di braccia sollevate sotto cui dovremo passare per arrivare alla casa. «Pronta?» dice Christian. «Sì.» Tenendomi per mano mi conduce sotto l’arco, mentre gli invitati urlano “Buona fortuna” e “Congratulazioni”, sotto una pioggia di riso. Grace e Carrick ci aspettano in fondo. Ci baciano e abbracciano. Grace si commuove di nuovo quando li salutiamo frettolosamente. Taylor ci aspetta per portarci via sul SUV Audi. Mentre Christian mi tiene aperta la portiera, mi volto e lancio il bouquet di rose bianche e rosa alla folla di giovani donne che si è stretta intorno a noi. È Mia a prenderlo e a sventolarlo trionfante, con un sorriso radioso. Mentre salgo leggera nel SUV compiacendomi dell’audace presa di Mia, Christian si china per raccogliere l’orlo del 21
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mio vestito. Poi saluta con la mano gli invitati. Taylor gli tiene aperta la portiera. «Congratulazioni, signore.» «Grazie, Taylor» replica Christian, sedendosi accanto a me. «Fin qui tutto bene, Mrs Grey?» «Fin qui tutto meraviglioso, Mr Grey. Dove andiamo?» «All’aeroporto» dice, con un sorriso da sfinge. “Mmh… Che cos’ha in mente?” Inaspettatamente Taylor non si dirige al terminal delle partenze ma attraversa un accesso di sicurezza e va direttamente sulla pista. Poi lo vedo… il jet di Christian: GREY ENTERPRISES HOLDINGS INC. scritto in lettere azzurre sulla fusoliera. «Non dirmi che stai di nuovo abusando dei beni aziendali!» «Oh, spero proprio di sì, Anastasia» sorride Christian. Taylor si ferma ai piedi della scaletta e salta giù dall’Audi per aprire la portiera a Christian. Parlano un attimo, poi Christian apre la mia portiera… e invece di farsi da parte per lasciarmi scendere si china e mi prende in braccio. “Ehi!” «Che cosa stai facendo?» strillo. «Ti porto oltre la soglia» dice. «Ah.» “Non doveva essere la soglia di casa?” Mi porta senza sforzo su per la scaletta, e Taylor lo segue con la mia valigia piccola. La lascia appena oltre il portellone e poi torna all’Audi. In cabina riconosco Stephan, il pilota di Christian, con l’uniforme. «Benvenuto a bordo, Mr Grey.» Fa un ampio sorriso. Christian mi mette giù e stringe la mano a Stephan. Accanto al pilota c’è una donna con i capelli scuri… Quanti anni avrà? Trenta? Anche lei indossa l’uniforme. «Congratulazioni a tutti e due» aggiunge Stephan. «Grazie, Stephan. Anastasia, tu conosci già Stephan. È il nostro capitano, oggi, e lei è il secondo pilota Beighley.» La donna arrossisce quando Christian la presenta. Un’altra donna completamente soggiogata dal mio troppo-affascinante-per-il-suo-stesso-bene marito. 22
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Romantica, erotica, appassionante, questa storia ti ossessionerà e ti travolgerà come i suoi due protagonisti. Cinquanta sfumature alla conquista del mondo:
f oto © mic h eal lio n s tar
18 milioni di copie vendute in 10 settimane! 1° posto in classifica sul “New York Times” 1° posto in classifica e-book sul “New York Times” 1° posto in classifica sul “Sunday Times” 1° posto in classifica su Amazon “Cinquanta sfumature è il romanzo erotico che ha elettrizzato tutte le donne d’America: hanno diffuso il verbo su Facebook, in palestra, a casa, con le amiche, con i mariti…”
Cinquanta sfumature di Rosso
Quella che per Anastasia Steele e Christian Grey era iniziata solo come una passione erotica travolgente è destinata in breve tempo a cambiare le loro vite. Ana ha sempre saputo che amarlo non sarebbe stato facile e stare insieme li sottopone a sfide che nessuno dei due aveva previsto. Lei deve imparare a condividere lo stile di vita di Grey senza sacrificare la sua integrità e indipendenza, lui deve superare la sua ossessione per il controllo lasciandosi alle spalle i tormenti che continuano a perseguitarlo. Le cose tra di loro evolvono rapidamente: Ana diventa sempre più sicura di sé e Christian inizia lentamente ad affidarsi a lei, fino a non poterne più fare a meno. In un crescendo di erotismo, passione e sentimento, tutto sembra davvero andare per il meglio. Ma i conti con il passato non sono ancora chiusi... Questo è il terzo e conclusivo volume della trilogia Cinquanta sfumature, il cui successo senza precedenti è iniziato grazie al passaparola delle donne che ne hanno fatto un vero e proprio cult ponendolo al primo posto in tutte le classifiche del mondo.
E L James
“Scandaloso, bollente, il bestseller di cui non si può smettere di parlare.”
Cinquanta sfumature di Rosso
E L James, londinese, moglie e madre di due figli, lavora in televisione. Ha sempre sognato di scrivere storie di cui i lettori si sarebbero innamorati, ma ha accantonato fino a oggi questa passione per concentrarsi sulla famiglia e sulla carriera. Alla fine, però, ha preso il coraggio a due mani e ha scritto il suo primo romanzo, Cinquanta sfumature di Grigio, cui fanno seguito Cinquanta sfumature di Nero e Cinquanta sfumature di Rosso.
“Quello che ogni donna vuole. Ovviamente.” ART DIRECTOR: GIACOMO CALLO P rogetto gra f ico : J e n n i f er M c G u ire grap h ic de s ig n er : n adia morelli
€
14,90
E L James
In copertina: Elaborazione da foto © Getty Images