ISTITUTO COMPRENSIVO “PIGANTELLI”: A LEZIONE DI AGRICOLTURA BIOETICA ( BIOLOGICA ) DELL’AMMIRAGLIO ORESTE TOMBOLINI. Aver svolto un ruolo di pubblico amministratore e svolgendo l’impegnativo compito di educatore, non potevo rimanere inerte a quanto dichiarato qualche mese fa dai dirigenti del consorzio di tutela e valorizzazione dell’uva da tavola di Grottaglie, il suo presidente ed il consiglio direttivo, nelle persone di Lucia Cavallo, Andrea Calzolaio, Ciro Linoci, Orazio Miccoli, Mina Annicchiarico, Francesca Intermite, Vincenzo Lupo e Salvador de Stefano, i quali ritennero di affermare, in risposta ad una mia nota, (in merito al centro servizi per l’agricoltura di Grottaglie e alla promozione dell’agricoltura biologica in alternativa all’agricoltura intensiva, con consistente uso di sostanze chimiche) le mie dichiarazioni “farneticazioni di un ex assessore” e “argomenti trattati con grandissima leggerezza, superficialità ed incompetenza: chi scrive sembra che parli per sentito dire e senza avere ben compreso o approfondito ciò che gli è stato riferito, alla stregua di un apprendista stregone”. Pertanto, per evitare di svolgere una funzione educatrice, quale apprendista stregone, ho ritenuto apprendere, insieme agli alunni di alcune classi dell’Istituto Comprensivo F.G. Pignatelli, scuola di primo grado, dall’esperto di buone pratiche agricole e di coltivazione biologica o meglio BIOETICA ammiraglio Oreste Tombolini accompagnato dalla giornalista Lilli D’Amicis, quali fossero le forme alternative di produzione agricole che potessero ridurre in maniera consistente l’utilizzo di anticrittogamici, pesticidi e fertilizzanti chimici, che come si ricorderà, ha visto la regione Puglia, utilizzare nel 2007 (dati ISTAT) un totale di 16.990.225 chilogrammi di cui a Taranto fungicidi 1.200.929 (in kg), insetticidi e acaricidi 609.678(in kg), erbicidi 204.15(in kg), di cui BIOLOGICI solo 5.943(in kg), mentre i fertilizzanti distribuiti per utilizzo consentitoagricoltura biologica e convenzionale (quintali) anno 2007, agricoltura BIOLOGICA 474.004 q.li, agricoltura CONVENZIONALE 4.281.794 q.li, in conclusione, solo il 10% di questi prodotti è destinata all’agricoltura biologica.(fonte ARPA Puglia). Dell’interessante lezione, si appreso che una buona e salutare produzione agricola con il rispetto dell’ambiente e dell’ecosistema biologico, non richiede l’uso di pesticidi, anticrittogamici, concimi chimici,non è necessario arare il terreno, non è necessario utilizzare acqua in aggiunta a quella naturalmente fornita dalle piogge, è necessario solo sfalciare l’erba due volte l’anno, è necessario evitare la monocoltura e quindi si deve far crescere nel terreno diverse piante che favoriscono la presenza di diversi insetti ed altre specie –tra cui la presenza delle api, conservare sul terreno gran parte del materiale vegetale prodotto dalle piante principali, in modo da in implementare l’humus del terreno agricolo con micro batteri aerobici (che crescono in presenza di ossigeno ) ed aneorobi (che crescono in assenza di ossigeno) determinando così un equilibrio microbiologico vitale, il tutto implementato con colture di microrganismi effetti di origine naturale. Microrganismi effettivi che vengono utilizzati nella barricaia durante l’affinamento del vino con l’utilizzo della musica gregoriana per l’aumento (certificato) degli antiossidanti contenuti nello stesso. Vito Nicola Cavallo