Poste Italiane. Spedizione in A.p. 70% - D.C.B. Torino n째 3/09
- Volume 13 n째2 - maggio / giugno 2009 - www.ilgotha.it
viaggi
Mongolia Giappone
Hotel
Tendenze
Motori
Novita'
Ristoranti
La guida
Mostre
Vigliaturo
COPIA OMAGGIO
Viaggi line . 1
Nella sua spettacolare macelleria di via Acciarini 7 (interna al supermercato Unes ma completamente indipendente) sfilano bistecche, filetti e sottofiletti, fettine, hamburger, salsicce e molto altro ancora. Al top della qualita’e lavorate fresche tutte le mattine
Macelleria umberto via Acciarini 7 - Torino tel. 349 6933215
Rino Falanga e Vincenzo Pace
Gelateria Il Pinguino p.zza N. Sauro, 16 Torino tel. 011 737603
Alcune delle materie prime provengono dalle aziende agricole dei Fratelli Gilardi di S. Mauro Torinese.
nuovo punto vendita all'interno dell'Ipermercato Auchan C.so Romania punto vendita via Filadelfia, 109/i - Torino tel. 011 0673543
sommario 13
Foto di copertina
L'artista Silvio Vigliaturo all'interno della sua esposizione (pag. 38)
16
24
viaggi
hotel
vini
Mongolia, la terra di Gengis Khan 8
Quando l’hotel fa tendenza
Giappone, tra presente e passato
Ristoro al Castello di Masino 24 13
itinerari Alta Langa
Agriturismo, il Forno Antico
L’arte del te’
Editoriale
24
7
Mostre & Manifestazioni 45 Oroscopo
INFO-LINE Srl via Caprie, 12 10138 TORINO telefono 011 4330366 www.ilgotha.it info@ilgotha.it Aut. Trib. Torino N. 5047 del 18/07/’97 Tutti i diritti riservati DIRETTORE RESPONSABILE Danilo Alsona Bertazzi
27
21
rubriche 16
motori Audi Q3
mostre 35
Nuova Jaguar XJ 35 Aston Martin Rapide
ristoranti Guida ai ristoranti 29
ubio di sapori cibi
35
C-Max e Mondeo Ford bifuel 35
salute
Un connubio di sapori
33
7O Memorial Fabrizio Edera
Kleombrotos, Vigliaturo
38
arte Giuseppe Pezzoli 42 Italo Mormina
43
Salvatore Carella
44
36
46
COLLABORATORI Anna Maria Arnesano, Giulio Badini, Nicoletta Baldo, Mauro Cappio Barazzone, Giorgio Bertazzini, Stefania Caudana, Enrico Cogotti, Roberto Di Corte, Annabel Evans, Marco Ferri. UFFICIO COMMERCIALE Angelo Vespignani, Luigi Finello Info-Line Srl Pubblicità telefono 011 4330366 info@infolinenotizie.it
GRAFICA e STAMPA Why P Via Canelli, 57 Torino www.whypgrafica.com Stige - Società Torinese Industrie Grafiche Editoriali SpA San Mauro (Torino)
PER LA PUBBLICITà 347 2528011 335 5460634
La redazione non si assume alcuna responsabilità per notizie, foto, marchi, slogan utilizzati dagli inserzionisti, nè per cambiamenti di orari, luoghi o servizi indicati nelle schede di categoria. Il materiale inviato non viene restituito. è vietata e perseguibile civilmente e penalmente ai sensi della legge sul diritto d’autore ogni forma di riproduzione dei contenuti di questa rivista, compresi gli spazi pubblicitari, senza autorizzazione scritta dall’editore.
8
ABBIGLIAMENTO UOMO
CHIUDE Dal 16 maggio 2009
FUORI NOI, FUORI TUTTO! LIQUIDAZIONE TOTALE PER CESSATA ATTIVITà
SCONTI DAL 30% AL 70%
21
via Sestriere. 11 Borgo S. Pietro Moncalieri tel. 011 6060757 Proseguimento via Nizza a 500mt. da piazza Bengasi, direzione NIchelino
Il direttore di Line Danilo Alsona Bertazzi
editoriale di Danilo Alsona Bertazzi
Il miglior lavoro del mondo Sara' il guardiano dell'Isola di Hamilton, nel Queensland
E
' un inglese, Ben Southall di 34 anni appassionato di viaggi e volontariato, a vincere il concorso per andare a lavorare come guardiano dell'Isola di Hamilton, in Australia. E' lui ad aggiudicarsi il posto per il "miglior lavoro del mondo" per il quale sarà pagato la bellezza di 110 mila dollari Usa per stare sull'isolotto sei mesi, in completo isolamento, e fare la guardia. L'uomo, che ha sbaragliato i 15 finalisti, dovrà nel corso dei sei mesi prendere il sole, aggirarsi per boschi e valli ombreggiate, esplorare i fondali marini e alimentare il sito web e il blog dell’isola gestito dall'ente per il turismo del Queensland. Inoltre dovrà dare da mangiare ai pesci, raccogliere la posta e tenere pulita la piscina. "Mi piace scoprire nuovi posti. Lo scorso anno ho girato l'Africa, attraversato i deserti, scalato montagne, fatto bungee jump, scuba-dive e snorkel ovunque", ha detto il vincitore. Ben è stato scelto tra 34 mila aspiranti lavoratori ed è riuscito ad aggiudicarsi il posto dopo 4 giorni di training sull'isola al quale ha partecipato insieme ai 15 "concorrenti" ancora rimasti in gara.
Peter Lawlor dell'ente del turismo del Queensland ha dichiarato di aver notato fin da subito le intenzioni di Ben e il suo modo di fare che, alla lunga, lo ha portato a vincere l'ambito posto di lavoro. Ben Southall prenderà servizio l'1 luglio e potrebbe portare con sè la fidanzata canadese con la quale dividere la fantastica villa con vista sull'Oceano e piscina privata messa a disposizione dall'ente del turismo. ■
Danilo Alsona Bertazzi
line . 7
Mongolia 8 . line
Taccuino di viaggio di Anna Maria Arnesano foto di Giulio Badini
viaggi
La terra di Gengis Khan
I
nutile negarlo. La Mongolia, una nazione che si sta aprendo con passo spedito al turismo dopo secoli di duro giogo cinese prima e russo poi, si presenta come una meta diversa da qualsiasi altra; e poiché questa affermazione potrebbe valere in fondo per ogni altro paese, sgomberiamoci subito dagli equivoci e definiamola senza esitazione. Unica, ma non per tutti, e cioè solo per grandi viaggiatori dal palato fine, perché i turisti tradizionali rischierebbero di annoiarsi a morte. Le distanze sono enormi, le strade asfaltate quasi non esistono, i monumenti e le forme d’arte, anche se importanti, sono pochi e risalgono a pochi secoli fa; la natura regna sovrana ovunque, ma mai in forme eclatanti: non vi sono né la vegetazione esuberante dell’Amazzonia (nessuno farebbe 10 mila chilometri per ammirare larici siberiani alti 45 metri o una distesa di rododendri e di stelle alpine), né la grande fauna africana (animali rari e di grande interesse ce ne sono parecchi, come
il leopardo delle nevi, l’orso del Gobi, alci e zibellini, argali, cammelli a due gobbe, asini e cavalli selvatici, ma non facili da osservare) e la storia, assai rilevante, ha lasciato purtroppo poche tracce. Ad incantare un occidentale non più abituato ad ambienti intatti è piuttosto il paesaggio nel suo insieme, dominato da una luce quasi abbacinante con cieli incredibilmente tersi, steppe infinite di un verde assoluto punteggiate ogni tanto dal bianco delle gher, le tonde case di feltro dei nomadi che paiono bottoni su un tavolo da gioco, mandrie di capre, di pecore, di cammelli e di quel buffo e curioso bovide peloso che è lo yak (che non si sa mai dove sia la testa e dove la coda), o di cavalli lanciati in uno sfrenato galoppo. Un paesaggio che potrebbe sembrare monotono solo perché, per le sue dimensioni smisurate, occorrono giorni e settimane per attraversarlo, ma che in realtà è estremamente vario in quanto alterna steppe, deserti con catene di dune altissime, altipiani ondulati, montagne alte oltre i 4.000 metri con ghiacciai, foreste, vulcani inattivi, praterie, taighe, fiumi possenti, cascate e ben 4.000 laghi, qualcuno anche salato. Davvero un po’ per tutti i gusti, ma con il denominatore comune di una natura pressoché intatta. Quello che appare al visitatore, durante i mesi estivi,
potrebbe sembrare un angolo di Paradiso. Esiste, e risulta purtroppo prevalente, un altro lato della medaglia tutt’altro che idilliaco. Il clima infatti fa della Mongolia una terra inclemente e inospitale, quasi una maledizione divina. L’estate dura 2-3 mesi, primavera e autunno paiono comete, e l’inverno domina da ottobre a maggio, con la neve in grado di paralizzare tutto: ampie zone restano perennemente ghiacciate, nevica anche nel Gobi, le escursioni termiche stagionali possono arrivare a 70° C e quelle giornaliere a 35: piove poco ma in compenso soffiano forti venti gelidi e Ulaan Baator detiene il poco invidiabile primato di capitale più fredda del mondo. Con simili premesse non meraviglia che l’economia sia basata quasi tutta sulla pastorizia nomade; ma basta un inverno più freddo o più lungo del solito per decimare uomini e animali, il cui livello di vita rasenta comunque sempre la soglia di povertà. Viaggiando sulle infinite e sconnesse piste mongole la mente ha tempo per divagare e il pensiero corre inevitabilmente prima o poi sul figlio più illustre di questa terra, noto anche a quanti non sanno di preciso dove si collochi la Mongolia, ovvero Gengis Khan (o Chingiz, secondo l’etimologia locale). Nonostante le gesta di questo personaggio straordinario siano narrate in una specie di Odissea asiatica, la sua biografia risulta costellata da parecchi punti interrogativi e la realtà si mischia spesso al mito. Gengis nasce tra il 1162 e il 1167 nella piana del fiume Onon, nella regione nord-orientale, con il nome di Temujin, figlio del capo di una piccola tribù che lo lascerà orfano a 9 anni, ucciso in combattimento dai Tatari (a noi noti come Tartari). Mentre lui nasceva la Cina era squassata da violente guerre tribali, l’Europa combatteva la VII° Crociata e in Italia la Lega Lombarda sconfiggeva a Legnano l’imperatore tedesco Federico. La vita per il giovane orfano non dovette essere facile, ma dimostrò subito la sua tempra uccidendo a sangue freddo un fratellastro per un pesce e sottomettendo poi i Tatari. In bre-
ve riuscì ad imporsi come capo supremo su tutti i clan locali e nel 1189 venne eletto Khan, imperatore dei Mongoli. Si impegna allora in una serie ininterrotta e sempre vittoriose di guerre, dapprima con i confinanti e poi sempre più lontano, tanto che nel 1206 fu proclamato Gengis Khan, sovrano universale, quando il suo impero si estendeva da Pechino al Mar Caspio. Muore nel 1227, a circa 60 anni, forse per una caduta da cavallo o forse per il tifo, e il luogo della sua sepoltura assieme a 40 cavalli e altrettante vergini rimane avvolto nel mistero. Lascia in eredità una nazione per la prima volta unificata e pacificata, un impero esteso quattro volte quello di Alessandro Magno e il doppio di quello di Roma (superato poi solo da quello britannico nel XIX° secolo), nonché il miglior esercito che la storia abbia mai conosciuto. Figli, nipoti e pronipoti completarono poi l’opera, sottomettendo tutta la Cina, la Corea e il Vietnam da una parte, l’est Europa fino a Polonia e Ungheria dall’altra (Vienna e l’Italia furono risparmiate soltanto grazie alla provvidenziale morte del figlio e successore Ogadei), così come dopo la conquista di Persia e Medio Oriente si salvò l’Egitto per la morte dell’altro figlio Hulegu. L’arma vincente per Temujin fu sicuramente l’esercito, creato più o meno dal nulla, dove riuscì ad esprimere il meglio della propria genialità, ricambiato da risultati di conquista straordinari. Cominciò con il valorizzare le doti peculiari dei suoi connazionali, vale a dire il saper cavalcare in maniera impareggiabile (ancora oggi il cavallo rappresenta il principale mezzo di locomozione e i bambini imparano a montare ancor prima di leggere e scrivere), e l’abilità nel maneggiare l’arco per la caccia (dove ancora oggi è consentito scagliare una sola freccia, o si colpisce o niente). Ordinò le truppe su base decimale, con ogni unità completamente autonoma, mescolò le varie tribù di provenienza, creò armature idonee: corazze di cuoio leggere e resistenti, un piccolo scudo, arco con tre faretre, una lancia uncinata, scimitarra
il viaggio L’operatore milanese “I Viaggi di Maurizio Levi” (tel. 02 34934528, www.deserti-viaggilevi.it), specialista sulla destinazione, nel proprio catalogo “Deserti” propone in Mongolia diversi itinerari di varia durata, tra i quali uno di 15 giorni in fuoristrada dedicato alle principali località di interesse naturalistico, storico e religioso, sulle orme di Gengis Khan.
quando e quanto Uniche partenze di gruppo l’ 11 giugno, 2, 6 e 13 agosto e 3 settembre 2009 con voli di linea Miat da Milano via Mosca, accompagnatore italiano, pernottamenti in hotel, gher e 4 notti in tenda, quote da 3.200 euro in pensione completa. Il 9 luglio parte un identico viaggio che prevede la sosta a Dalanzadgad per la festa nazionale del Nadaam, la più antica e importante del paese, che richiama decine di migliaia di mongoli per assistere a musiche, danze, canti gare di lotta e di tiro con l’arco e alla spettacolare corsa di cavalieri.
e un pugnale alla gamba. Ogni cavaliere disponeva di 4-5 cavalli, piccoli ma resistentissimi, che gli consentivano di cavalcare ininterrottamente per giorni e giorni, dormendo anche in sella e cibandosi del latte delle giumente e del sangue dei cavalli, guadagnando una mobilità assolutamente inimmaginabile. Gli archi arrivavano ad una gittata di 250 metri, il doppio di quella dei nemici, e i cavalieri erano in grado di scoccare fino a 6 frecce al minuto anche al galoppo e in ogni direzione, compreso dietro. L’ubbidienza era cieca e assoluta, il coraggio proverbiale, l’abilità ineguagliabile. Gengis fondò le sue fortune sull’informazione tempestiva, cosa impensabile e inusitata a quel tempo: una rete efficientissima di corrieri portava notizie e ordini in ogni angolo dell’impero. Si dimostrò geniale anche nella strategia militare, inventando pure la guerra psicologica, e non lasciando mai nulla al caso: prima di ogni scontro il terreno veniva minuziosamente esplorato da vedette, venivano infiltrate spie per raccogliere informazioni e diffonderne di errate, disponeva di infiltrati pronti a compiere atti terroristici e le battaglie venivano guidate con segnali di bandiere e linguaggi sconosciuti al nemico. A volte davanti alle sue truppe schierava popolazioni locali usate come scudi umani, soleva accendere fuochi notturni e costruire fantocci umani per far sembrare più numeroso il suo esercito e fingeva spesso di ritirarsi per poi contrattaccare rapidissimamente. Disponeva di un corpo suicida, i mungadai, che si avventavano sul nemico per poi retrocedere all’improvviso, creando delle trappole mortali per gli inseguitori. Durante gli assedi impiegava arieti, macchine da guerra e catapulte capaci di lanciare pietre di 50 kg; ma spesso i proiettili erano costituiti da cadaveri infetti (la peste fu introdotta in Europa in questo modo), da bombe costruite con polvere da sparo cinese e da bombe incendiarie di nafta, create con petrolio, zolfo e nitrato di sodio. Era un combattente nato, capace di radere al suolo le città che gli opponevano resistenza, ma anche di risparmiare quelle che si arrendevano spontaneamente. Gengis può essere definito un uomo del suo tem-
po, ma all’ennesima potenza sia nel bene che nel male. Di personale ci è stato tramandato che aveva paura dei cani, che credeva negli spiriti e che il suo consigliere più influente era uno sciamano. Non conosciamo neppure la sua immagine, in quanto le effigi che lo ritraggono sono tutte posteriori e probabili libere interpretazioni. A causa dei Mongoli il XIII° secolo viene ricordato come il più crudele e sanguinoso della storia: un terzo della popolazione dell’Asia venne massacrato in un genocidio senza precedenti, la cui diretta conseguenza fu anche la rovina economica per diverse generazioni. Dopo gli assedi di Nishapur e di Herat si contarono per ciascuna 1,6 milioni di vittime, 1,5 a Merv, 800 mila a Bagdad e dopo la conquista mongola la popolazione cinese scese in mezzo secolo da 100 a 60 milioni. In Asia centrale e in Medio Oriente distrusse totalmente diverse civiltà e culture, che non furono poi più in grado di riprendersi. Paradossalmente, per altri versi va invece annoverato tra i principi illuminati. Lui analfabeta creò un codice di leggi che, pur nato in un contesto nomade, si rivelò valido per governare un impero enorme e variegato, e va a lui ascritto il merito di aver reso possibili i primi contatti tra Oriente e Occidente. Realizzò il sistema postale, vietò l’uso della tortura, compì censimenti ed esentò insegnanti e dotti dal pagare le tasse. Dimostrò rispetto per usi, costumi e tradizioni delle popolazioni sottomesse, così come grande tolleranza religiosa: nella sua capitale Karakorum convivevano pacificamente buddisti, musulmani, cristiani, ebrei ed animasti. Rivelò anche ammirazione e rispetto nei confronti di artisti, letterati e artigiani, a cui spalancò le porte della sua terra, dando vita ad un piccolo rinascimento mongolo. Karakorum divenne un consistente centro commerciale e culturale, oltrechè politico, dove si poteva trovare di tutto e sentire parlare in ogni lingua, cosmopolita come nessun’altra all’epoca. Qui giunsero in ambasceria nel 1245 il frate Giovanni da Pian del Carmine, mandato da papa Innocenzo IV°, e nel 1253 il francescano Guglielmo di Rubruc, inviato dal re di Francia Luigi IX°; la lettura del diario di quest’ultimo, ospite del Gran Khan Ogodei,
viaggi line . 11
risulta non meno istruttiva e intrigante de Il Milione di Marco Polo, il quale arrivò soltanto nel 1274 alla corte del nipote Kublai Khan nella nuova capitale imperiale trasferita a Pechino. Kublai cessò la conquista e si dedicò invece a consolidare i territori, perché -come gli disse un saggio cinese – un impero conquistato a cavallo non può essere governato in sella: furono costruite strade, incentivata l’economia e i commerci, inventata la carta moneta. Ma giunti alla quarta generazione, così come era sorto rapidamente, altrettanto tempestivamente l’impero si dissolse: nel 1368 i Mongoli vennero cacciati dalla Cina, in tutta l’Asia i principi locali si ribellarono e ripresero il potere, i clan mongoli cominciarono a combattersi negando ogni autorità centrale, con la conseguenza che la stessa Mongolia fu invasa dai cinesi nel 1382 e Karakorum distrutta. Il sogno di Gengis Khan svanì in meno di due secoli. Stranamente la maggior parte dei cronisti evita di ricordare che Temujin ebbe degli illustri predecessori. Nel III° secolo a.C. infatti la Mongolia era abitata dal popolo degli Unni, capaci di dare vita ad uno stato centralizzato difeso da un potente e ben organizzato esercito, con abilissimi cavalieri e spietati guerrieri. Nel 53 a.C. però l’unità si spezzò: ripresero le guerre tribali, la misera economia crollò ed iniziò quindi un’emigrazione armata verso occidente, durata alcuni secoli ma con brutti ricordi del loro passaggio. Il loro ultimo re, il tristemente famoso Attila, arrivò fino in Italia e dominò su un territorio esteso dal Mar Caspio al Mediterraneo e dal Danubio al Baltico, contribuendo non poco alla caduta dell’impero romano. Percorrendo la Mongolia, le realizzazioni di Gengis Khan appaiono ancora più straordinarie. Come abbia fatto un singolo individuo ad unificare 800 anni fa una nazione grande cinque volte l’Italia, ancora oggi con notevoli problemi di collegamenti, dove per otto mesi all’anno risulta quasi impossibile qualsiasi spostamento, costituisce una domanda senza risposta. Come gli sia riuscito di allestire l’esercito più efficiente nella storia con una popolazione di poche centinaia di migliaia di individui, che ancora oggi annovera la più bassa densità del pianeta (1,4 per km2), rappresenta un altro mistero. Come può aver fatto a convincere uomini estremamente indi-
vidualisti e asociali per natura, ad abbandonare famiglie e mandrie – uniche loro risorse – per seguirlo in imprese militari comunque rischiose, in terre distanti parecchie migliaia di chilometri e che duravano anni? Dove riuscì a trovare i generali, gli ufficiali, i governatori, gli amministratori, gli esattori e tutto il necessario apparato burocratico centrale e locale per gestire più eserciti in contemporanea e governare un territorio smisurato, partendo da un esiguo popolo di pastori nomadi e ignoranti? E dove reperì le necessarie risorse finanziarie, in una nazione tra le più povere della terra? Una somma di domande destinate a rimanere senza risposte, che più di mistero sanno di miracoloso e lo iscrivono di diritto nel libro dei grandi di tutti i tempi. Non a caso i dominatori cinesi prima e russi poi hanno sempre cercato di tenere in ombra il ricordo del grande condottiero: la sua effige compare sulle bottiglie di vodka, sui francobolli e sulle banconote, ma non troverete in tutta la Mongolia un solo monumento a lui dedicato. Bene fanno quindi oggi le autorità locali, nel ritrovato clima di libertà e di indipendenza, a festeggiare quest’anno nel suo ricordo l’ 800° anniversario dalla fondazione dell’impero mongolo. Anche se non dichiarata, da sempre i Mongoli celebrano in suo onore l’11 e 12 luglio la festa del Naadam, che richiama nella capitale e nelle maggiori città un gran numero di visitatori venuti con le loro gher anche da parecchio lontano, incentrata sui tre sport nazionali tradizionali: la lotta maschile, il tiro con l’arco e la corsa di 30 km a cavallo per i bambini. Una recente inchiesta internazionale del quotidiano americano Washington Post ha riconosciuto Gengis Khan come l’uomo più rilevante dello scorso millennio: nessuno infatti più di lui è riuscito a mettere in contatto tanti popoli così diversi e lontani, creando una vera globalizzazione ante litteram. E concludiamo con una significativa curiosità: a distanza di otto secoli i Mongoli hanno lasciato tracce ben tangibili della loro presenza anche fuori dai confini nazionali. Secondo ricerche compiute dall’Università di Oxford, l’ 8 % della popolazione dell’ ex impero mongolo, pari a qualcosa come 17 milioni di individui (quando la madrepatria ne conta 2,5) possiede nel proprio dna la variante del cromosoma y, tipico del popolo mongolo. Tanti inconsapevoli discendenti del grande Gengis. ■
Percorrendo la Mongolia, le realizzazioni di Gengis Khan appaiono ancora piu' straordinarie
Era un combattente nato, capace di radere al suolo le citta' che gli opponevano resistenza, ma anche di risparmiare quelle che si arrendevano spontaneamente
Se la tua meta esotica è la Liguria… Ecco i nostri principali servizi: Se a Spotorno ti senti Sandokan… BIGLIETTERIA AEREA, FERROVIARIA E Se anche la scala mobile del supermercato ti dà le vertigini… MARITTIMA; O se invece il mondo per te non ha confini e a quattro anni già frequentavi corsi di lingue all’estero… Insomma sia che tu voglia svernare sulle spiagge di Sharm o della riviera romagnola o che tu voglia partire sulle tracce di Alessandro Magno o alla ricerca del Graal… WTO Travels è il posto che fa per te: un’agenzia dinamica e disponibile che ti aiuterà nella scelta di mezzi e destinazioni, senza limiti di budget, mettendo la sua esperienza al tuo servizio e studiando proposte e itinerari personalizzati.
BIGLIETTERIA ACQUARIO DI GENOVA; BIGLIETTERIA BUS SADEM PER AEROPORTO MALPENSA; CROCIERE; PACCHETTI TURISTICI; LISTE NOZZE; VIAGGI DI GRUPPO; INCENTIVE, VIAGGI AZIENDALI; CAMBIO VALUTA
Taccuino di viaggio di Anna Maria Arnesano foto di Giulio Badini
Giappone viaggi line . 13
L
’immagine stereotipata che noi abbiamo del Giappone è quella di una nazione dell’estremo oriente che, grazie all’ingegno e alla laboriosità dei propri abitanti e allo straordinario dinamismo della sua economia, costituisce il paese tecnologicamente più progredito e avanzato in assoluto, e quindi anche il più “occidentalizzato”, uno specchio buono per intuire il futuro che ci attende come nazioni occidentali un po’ attardate su questa inevitabile strada. Sicuramente risulta corretta l’immagine di enormi megalopoli sovraffollate di grattacieli tutto vetro, cemento e luci al neon, dove si stipa l’ 80% della popolazione perché il 67% dei giapponesi vive nel 3,3% appena del territorio, producendo densità limite di 4 mila persone per km2, dei treni superveloci che spostano ogni giorno decine di milioni di pendolari (costretti a passare una parte della propria esistenza in movimento), di una vita scandita tra orari, fast food e case in miniatura, il tutto dominato da una tecnologia sofisticata presente ovunque. Ma il Giappone è il paese per antonomasia delle contraddizioni e dei contrappassi, a cominciare dal fatto di un’economia – seconda nel mondo – pressoché priva di risorse naturali e energetiche e per giunta su un suolo ballerino come nessun’altro, per cui è bene abituarsi fin da subito al tutto e al suo contrario. Esiste infatti, meno noto, anche un Giappone rurale e decongestionato, dominato da paesaggi di una bellezza struggente che paiono usciti da stampe antiche, con verdissime foreste montane (il 67 % del territorio risulta piantumato, il 14 protetto), risaie terrazzate, case rurali con il tetto di paglia, paesini e borghi dove l’orologio si è fermato da secoli, castelli e fortezze di legno risalenti al Medioevo e all’epopea romantica dei samurai, templi, pagode e monasteri buddisti e shintoisti, veri capolavori d’arte e meta di pellegrinaggi a riprova di una fede e di una spiritualità ben radicate, nonostante il progresso. Un po’ più grande dell’Italia, ma con una popolazione più che doppia e una densità tra le più alte (343 ab/km2), il Giappone è un arcipelago al largo delle coste orientali asiatiche situato tra il mare omonimo e l’oceano Pacifico, di fronte a Russia, Corea e Cina. Disposto in un arco lungo oltre 3 mila km, convesso verso l’Asia e concavo verso il Pacifico, è formato da quattro isole principali ravvicinate (e dal 1988 collegate tra loro da ponti e tunnel sotterranei stradali e ferroviari a formare un unico territorio per il 97 % del totale), nonché da una marea di isole e isolette, oltre 3 mila in tutto. La sua ubicazione nel punto di contatto e di frizione
Tra presente e passato tra le placche tettoniche continentali e sottomarine di Asia, Pacifico e Filippine giustifica la sua intensa attività sismica e vulcanica, che ne fa una terra ballerina, la meno stabile del pianeta, con 290 vulcani di cui 60 ancora attivi (compreso il Fuji Yama, la vetta più alta a 3.776 m e elemento più noto del paesaggio nipponico), 1.500 terremoti all’anno e
14 . line viaggi
il viaggio L’operatore milanese “I Viaggi di Maurizio Levi” (tel. 02 34934528, www.deserti-viaggilevi.it), specializzato in percorsi culturali, propone come novità un viaggio di 14 giorni alla scoperta dei due volti del Giappone, tradizionale passato e moderno. Il programma prevede la visita della capitale Tokyo, una delle più moderne e popolose metropoli del mondo, dove il visitatore si trova spaesato in un intrico di strade senza nome e di edifici senza numero, il parco nazionale del vulcano Hakone, di Takayama, antica cittadina seicentesca fortificata, di Shirakawago e Gokayama, antichi paesini rurali di montagna con le vecchie cascine di legno e i tetti di paglia (patrimonio Unesco), di Kanazana, importante centro culturale d’epoca feudale. Si prosegue con la città martire di Hiroshima e l’isola di Miyajima, sede di un famoso santuario scintoista patrimonio Unesco, con il castello medievale di Himeji dalla straordinaria architettura lignea (patrimonio Unesco), con le antiche capitali Kyoto e Nara (patrimonio Unesco) e Osaka, la più antica città nipponica, per finire con la città santa del Monte Koya e i suoi 120 templi buddisti risalenti al IX secolo. .
maremoti periodici di intensità anche catastrofiche. Il territorio è montuoso per tre quarti, con versanti scoscesi e piccole pianure costiere, per cui soltanto un quinto del terreno risulta abitabile e produttivo. I fiumi sono brevi e irruenti, con forte pendenza, e numerosi i laghi; molto diffuse, e parecchio utilizzate, anche le sorgenti termali. Registra una notevole varietà climatica, con sensibili variazioni stagionali. Presenta uno sviluppo costiero di ben 33.300 km, dei quali 6 mila dovuti a strutture artificiali costruite sul mare per ampliare lo spazio utilizzabile e urbano. Data la sua struttura morfologica, quella giapponese può essere definita una civiltà del mare: abili pescatori e grandi consumatori di pesce, con le loro immani navi-officine pescano in tutti gli oceani, in patria hanno sviluppato un’intensa acquicoltura, sono primi per la cantieristica navale e per flotta marittima commerciale. La prima unificazione dell’arcipelago risale al VII sec. a.C., sotto la guida del mitico imperatore Jummu Tenno, e nel VI d.C. era già una federazione feu-
dale sotto un’autorità prevalentemente religiosa. A partire dal X sec. il ruolo dell’imperatore sfumò fino a diventare simbolico, mentre il potere reale passò nelle mani degli shogun, alla lettera protettori militari dell’imperatore ma in realtà dittatori che basavano la loro forza sulla casta militare e la nobiltà dei samurai. E per il paese, chiuso rigidamente in sè stesso e sprofondato in un bellicoso Medioevo, furono secoli bui. Nel XIX sec. il contatto con le flotte occidentali mise in luce quanto il paese fosse tecnologicamente arretrato e vulnerabile. La ribellione della borghesia mercantile portò ad una guerra civile con le forze tradizionaliste che si concluse nel 1868 con la fine dello shogunato. L’assunzione dei pieni poteri da parte dell’imperatore e l’orgoglio patriottico confuciano comportarono una rapida modernizzazione, capace in pochi decenni di farne una potenza economica e militare in grado di sconfiggere la Cina (1895) e la Russia (1905), dando inizio ad un impero d’oltremare che occupò in successione Corea, Manciuria, Cina, Indonesia, Malesia, Filip-
quando e quanto
pine e Indocina: furono i prodromi della 2° guerra mondiale, risoltasi con la disfatta dell’impero sancita dai bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki. Ma lo straordinario dinamismo di questo popolo seppe risollevarsi da un baratro che pareva senza via d’uscita, arrivando in pochi decenni a diventare la seconda potenza economica mondiale. Tra 1950 e 1990 è stata capace di aumentare di venti volte il reddito pro capite, con il risultato che il 2,5 % della popolazione mondiale produceva il 10 % del PIL planetario e controllava il 12 % del commercio internazionale. Risultati strabilianti e insuperabili, affiancati sul piano sociale da parametri come un altissimo livello medio di istruzione, il tasso più basso di mortalità infantile e la più alta speranza di vita, con il primato di longevità ad 82 anni. Quale la chiave del successo per un paese quasi privo di risorse naturali e energetiche e con un territorio ostile ? La risposta sta essenzialmente nel carattere dei suoi abitanti: ubbidienti, gregari e sociali, nazionalisti e tradizionalisti ma anche aperti alle sfide
del futuro, laboriosissimi, parchi e risparmiosi, orgogliosi fino allo stoicismo e all’abnegazione più assoluta nel compiere con diligenza il proprio dovere. Un popolo singolare, forse unico. ■
Partenze di gruppo con voli di linea Lufthansa dall’Italia il 17 maggio, 21 giugno, 8 luglio, 3 e 16 agosto, 6 settembre 2009, percorso in minibus e treni ad alta velocità, guida giapponese di lingua italiana e accompagnatore italiano, pernottamenti in hotel di categoria superiore (due notti nei tipici alberghi giapponesi e una in un monastero) con mezza pensione, quote da 4.850 euro.
Alta Langa
di Giorgio Bertazzini
16 . line itinerari
Attraversata dalle vie al mare, attrae i viaggiatori per le sue eccellenti proposte di ristorazione
I
contrafforti delle Alpi Pennine a Nord, Graie e Cozie ad Ovest, delle Alpi Marittime e Liguri a Sud, che s’innestano dal Colle di Cadibona con la dorsale dell’Appennino, asserragliano il Piemonte. Verso Est anche le alte colline delle Langhe, che s’adagiano contro i versanti dell’Appennino e poi continuano con le colline del Monferrato, completano la cerchia d’alture con l’unica apertura verso la pianura padana, grazie all’erosione del fiume Po. La cintura del sistema montuoso, pur offrendo una protezione, obbliga la ricerca di sbocchi ad incanalare il
flusso delle comunicazioni attraverso valichi, passi e colli. Le vie alpine hanno sempre avuto un’importanza strategica e fra queste quelle, che portano al mare, una valenza in più, essendo uno sbocco commerciale ai traffici marittimi. Già avevo descritto (settembre-ottobre 2008) quella del Colle del Tenda, utile collegamento con la Contea di Nizza. Altre vie valicano le Alpi Liguri. Quella della Val Tanaro, attraverso il Col di Nava (941 metri), collega da Pieve di Teco la Riviera di Ponente con due rami, uno verso Imperia e l’altro verso
Alberga, pure raggiungibile dal Colle San Bernardo (957 m.), salendo da Garessio. La Valle del Bormida di Millesimo conduce attraverso il Colle di Melogno a Pietra Ligure o a Finale Ligure. Il punto più basso a metri 459 del Colle d’Altare o di Cadibona consente di accedere al porto di Savona. Quest’importante tracciato ora è servito dall’autostrada A6, costruita negli anni dal 1956 al 1970, raddoppiata negli anni dal 1990 al 2001. Altri passi dell’Appennino Ligure sono quello del Giovo (516 m.) per la Valle Erro via Sassello fino ad Albissola, quello del Passo del Turchino (532 m.) verso Voltri e della Val Scrivia verso Genova, entrambi ora serviti dall’autostrade A26 e
A7. Proseguendo da Busalla lungo la Val Scrivia, attraverso il Passo della Scoffera (874 m.), si arriva a Chiavari scendendo lungo il corso del torrente Lavagna. I valichi per il mare, dopo la costruzione delle autostrade, sono divenuti itinerari per il traffico locale e turistico, avendo conservato le loro bellezze paesaggistiche. Chi va al mare, ansioso di tuffarsi fra le onde, sceglie percorsi più celeri, ma sovente al ritorno si spende la giornata per conoscere zone spettacolari e ricche di storia, concedendosi anche delle soste gastronomiche. Per chi rientra, non importa valicando qualsivoglia colle, può inoltrarsi, special-
itinerari line . 17
18 . line itinerari
mente per le provenienze da Ponente, tra le colline dell’Alta Langa. I percorsi sono molteplici, tanto è vero che ogni qual volta se ne può scegliere uno diverso, lungo le direttrici delle valli del Tanaro, del Belbo, dei due rami del Bormida o dell’Erro. I crinali delle colline accompagnano verso Nord questi corsi d’acqua: quindi per ogni valle si propongono anche i tracciati lungo le creste, disseminate di paesi accoglienti. La direttrice Millesimo, Montezemolo, Murazzano, Belvedere Langhe domina prima di scendere a Dogliani, un paesaggio costantemente sui 700 metri. Anche quella alternativa per Bossolasco, Serravalle
Langhe verso Alba si mantiene sulla stessa quota. Parallela si snoda il percorso che tocca Mombarcaro, il più alto comune della Langa a ben 896 metri sul livello del mare: la strada molto panoramica prosegue, lungo la cresta di destra del Belbo verso Niella Belbo fino al bivio per Alba o per Santo Stefano Belbo o per Cortemilia. Da ogni strada ci si può collegare con le altre. Ognuno può disegnare il proprio itinerario. La soddisfazione è scoprire luoghi ancora ricchi di bellezze naturali e di soste golose. Per molte località dell’Alta Langa citate e per altre di prossimità, non dimenticando quelle lungo le autostrade, riporto - a mo’ di guida – l’elenco dei ristoranti e dell’osterie consigliate. ■
GUIDA alla ristorazione per transiti in ALTA LANGA BELVEDERE LANGHE Belvedere via Donadei 10 tel. 0173.743506 Sulla strada 661 da Murazzano verso Dogliani. BENEVELLO Relais Villa d’Amelia frazione Manera 1 tel. 0173.529225 Verso Alba, da Cortemilia a sinistra e da Bossolasco a destra, per Benevello. BERGOLO Il Bunet via Roma 24 tel.0173.87013 Scendendo la Val Uzzone, a sinistra prima di Cortemilia oppure lungo la cresta di destra della Val Belbo. CASTIGLIOLE FALLETTO Le Torri p.zza Vittorio Veneto 10 tel. 0173.362849 Da Manforte d’Alba verso Alba. CERRETTO LANGHE Trattoria Del Bivio loc. Cavallotti 9 tel. 0173.520383 Da Bossolasco verso Alba, davanti alla rotonda per Albarello Torre. CISSONE Locanda dell’Arco via della Fontana 1 tel. 0173.748200 Sulla provinciale da Serravalle Langhe verso Dogliani, sulla piazzetta sotto la chiesa, in fondo a sinistra.
CORTEMILIA Il Gallo Strada Serole 20 tel.0173.81404 A 1 km dal centro verso Roccaverano.
MONTELUPO ALBESE Trattoria in Piazza via Umberto 23 tel. 0173.617016 Sulla piazza del paese in posizione panoramica.
CORTEMILIA Villa San Carlo c.so Divisioni Alpine 41 tel. 0173.81546 Dal centro verso Val Uzzone.
MURAZZANO Rumè fraz. Mellea 49 tel. 0173.797174 Salendo da Montezemolo o da Ceva una stradina per la frazione conduce alla fattoria.
COSSANO BELBO Trattoria della Posta c.so Fratelli Negro 3 tel. 0141.188126 Da Sud verso Santo Stefano Belbo, in centro sulla sinistra. CRAVANZANA Del Mercato da Maurizio via L. Einaudi 5 tel. 0173.855019 Da Niella Belbo verso Alba. MARSAGLIA Miramonti fraz. San Antonio 31 tel. 0174.787113 Da Montezemolo, a sinistra prima del bivio Murazzano e Bossolasco.
PAROLDO Trattoria Salvetti via Coste 19 tel. 0174.789131 Da Ceva oppure da Montezemolo verso Murazzano, a Gamellona si scende a sinistra verso la piazza di Paroldo. PEZZOLO VALLE UZZONE Brutto Anatroccolo via Roma 31 tel. 0173.827505 Da Cairo Montenotte verso Cortemilia, nel centro storico.
MOMBARCARO Vetta delle Langhe via G. Galliano 37 tel. 0174.97147 Nel centro del paese
RODELLO Ristorante Valgaia loc. Valgaia via San Rocco 75 tel. 0173.617320 Da Bossolasco prima di Rodello sulla destra.
MONFORTE D’ALBA Della Posta loc. Sant’Anna 87 tel. 0173.78120 Da Murazzano, superato Roddino, verso Monforte sulla destra.
SERRALUNGA D’ALBA Cascina Schiavenza via Mazzini 4 tel. 0173.613115 Si raggiunge con la S.P. 125 nei pressi del bel castello.
SERRALUNGA D’ALBA Del Castello frazione Baudana16 tel. 0173.613375 Sulla Provinciale 125 verso Alba, in località Baudana. SERRAVALLE LANGHE La Coccinella via Provinciale 5 tel. 0173.748220 Sulla strada provinciale da Bossolasco verso Alba. SINIO Osteria del Maiale Pezzato via Carlo Coccio 2 tel. 0173.263845 Sulla strada c.d. Pedaggera verso Alba, voltare a sinistra e poi a destra per Val Talloria. Sinio si raggiunge anche attraversando Albaretto. TORRE BORMIDA La Costa via della Costa 10 tel. 0173.88079 Sulla S.P. 339 da Monesiglio verso Cortemilia a Torre l’agriturismo è ben indicato.
itinerari line . 19
di Nicoletta Baldo
Trendy hotel line . 21
Quando l’hotel fa tendenza
I
l famoso portale dedicato agli hotel www.trivago. it ha pubblicato la top 10 degli hotel preferiti dal popolo della notte in tutto il mondo. I nottambuli ricercano sempre un hotel di tendenza, dotato di un’atmosfera un po’ glam e un po’ cool, ma soprattutto vicino ai principali punti di interesse per divertirsi e vivere a pieno la vita nottura. E per i single, se ci sono tutti gli ingredienti giusti per fare degli incontri interessanti, il soggiorno si annuncia perfetto. Trivago è anche un "comparatore di prezzi" e ha selezionato gli hotel con il piu’ alto indice di gradimento per le destinazioni scelte valutando con attenzione la media delle valutazioni web e popolarità riscontrata dal popolo della notte e delle feste. Con questa classifica, il divertimento é garantito.
1
Andaz, Londra Design moderno in un palazzo vittoriano: l’Andaz di Londra é uno di questi, appartiene alla nuova catena dell’Hyatt. Una grande sala sostituisce la reception e il check-in viene fatto dal pc portatile disponibile nelle camere. L ’arredamento delle stanze é in stile minimalista, ma super accessoriato: succhi bio di frutta nel mini-bar, iPods e
DVDs. I principali tour per la citta’ di Londra o, ancora, il museo d’arte moderna Tate Modern, fanno parte dei siti turistici accessibili a piedi. La metro, in direzione della City si trova all’angolo. Ma il vero "must" per i nottambuli é la vicinanza con l’East End di Londra con le sue gallerie, bar e night-club.
2
Tres, Palma Di Maiorca Situato nella città vecchia di Palma di Maiorca, il Tres offre un sottile mix tra tradizione e modernità. Una casa dalle linee pure é stata innalzata sulle spoglie di un antico palazzo. La terrazza dispone sul tetto di una piscina con sauna e offre una vista incomparabile sulla cattedrale della città. Ci si puo’ stendere allo stesso modo sotto le palme del cortile interno o nel salone dell’hotel. Il Tres si trova nel quartiere Llonja vicino all’Abaco Bar, in prossimità di tutte le discoteche del porto.
3
Villa Emilia, Barcellona Il Zinc Bar della Villa Emilia é sicuramente molto noto ai turisti e agli estimatori della vita mondana di Barcellona. Oltre a questo, l’hotel seduce anche per il suo design zen e gli accessori
I viaggiatori su trivago trovano l’hotel ideale al miglior prezzo su trivago. Il servizio online mette a confronto i prezzi degli hotel di oltre 30 siti di prenotazione su un database di 380 mila hotels in tutto il mondo. In più’ trivago ha integrate 15 miloni di recensioni di hotel e mostra sempre per un hotel il voto della rete. Trivago non solo compara i prezzi degli hotel dei siti di prenotazione, ma anche le valutazioni. Gli utenti possono vedere se la colazione é inclusa e se la cancellazione del pagamento tramite carta di credito é possibile. Trivago GmbH con la sua sede a Dusseldorf, Germania, é nato nel 2005 e attualmente opera in 11 Paesi europei.
hi-tech: wifi e tv con schermo al plasma, ad esempio. Vicinissimo alla Plaça Espanya e alla stazione metropolitana, il centro di Barcellona é facilmente accessibile da questo hotel. Il mare si trova a solo due chilometri. Inoltre si può anche approfittare dei vari ambienti che l’hotel dispone, gustare le specialita’ catalane del ristorante o distendersi sulle terrazze con vista sulla citta’, per iniziare la serata.
4
Marmara Pera, Istanbul L'hotel Marmara Pera si trova nel centro di Istanbul, nel Beyoglu, dove la vita notturna é sempre al top. Il quartiere di lusso conserva un fascino rétro. La terrazza affascina per il suo sofisticato bar e il panorama sul Bosforo. Nell’ultimo piano dell’hotel, il ristorante panoramico "Mikla" serve la
cucina turco-europea del noto chef Mehmet Gürs. E’ anche il luogo di incontro dei grandi architetti e designer della citta’. Per coloro che vogliono fare le ore piccole, non resta che l’imbarazzo della scelta tra il Place Taksim o l’Istiklal con i suoi bar, clubs e discoteche.
5
Hotel Ellington, Berlino Come negli anni ‘20 con il palazzo swing le Femina o negli anni ‘70 con la discoteca Dschungel, i piaceri della danza hanno da sempre fatto parte dell’hotel Ellington. Il luogo in cui si svolge la movida notturna attuale si chiama 5055Club. La struttura riporta i suoi clienti indietro nel passato degli "Anni folli" presentando tutti i criteri di un hotel dal design moderno così come le sue camere, il suo bar o, ancora, il ristorante Duke. Grazie alla vicinanza con il Ku’damm, l’hotel é il luogo preferito per incontrarsi e iniziare la serata.
6
Hotel Panorama, Alanya (Turchia) L'hotel Panorama si trova nel centro di Alanya, di fronte alla spiaggia. La piscina dalle dimensioni olimpiche, il suo bar panoramico, così come la sua offerta di attività sportive (sala fitness o campo da tennis) sono i suoi punti forti. In serata, l’hotel offre un programma d’intrattenimento, tra spettacoli, feste e cabaret. Ma anche i centri vicino al porto hanno molto da offrire. Per esempio, l'Auditorium – una delle discoteche piu’ grandi della Turchia – che permette di ballare fino all’alba.
7
Phoenix Hotel, San Francisco Il Tenderloin District a San Francisco non é esattamente un quartiere chic. Questo hotel dallo stile rétro si é dato molto da fare anche dal punto di vista artistico. Una scultura a forma di rana accoglie i clienti all’ingresso dell’hotel e la piscina con i suoi mosaici é già di per sè un monumento per la città. L’ hotel é conosciuto per la sua clientela Rock’n’roll: Little Richard, Pearl Jam o, ancora, Franz Ferdinand sono passati di qui. Il Bambuddah Lounge é un luogo di incontri e, durante i weekend, vengono organizzate serate in piscina.
8
Hotel V Frederiksplein, Amsterdam L’ hotel é stato aperto nel 2008 nel centro di Amsterdam. Dietro una facciata tradizionale, si trova un posto decisamente chic. Le lobby é un "open space" con una reception in gomma, un bar in legno e un salone di pelle, con un camino e sottofondo di musica soul. In questo hotel, si può decidere di passeggiare per le vie del centro di Amsterdam, dedicarsi allo shopping, o navigare in internet sui Mac a disposizione nell’hotel. Le stanze sono decorate con cromatismi, legno e in stile retro. L’hotel propone inoltre un pacchetto speciale che include la visita nel famoso Supperclub di Amsterdam, una combinazione perfetta!
9
Hotel Eurostars Das Letras, Lisbona L’hotel a cinque stelle si trova a Lisbona, l’Eurostars Das Letras ha aperto recentemente, nel 2008. Hall d’ingresso gigantesca, camere raffinate
rivestite in marmo, sauna e centro fitness molto rinomato, queste sono solo alcune delle sue peculiarità. Nel ristorante e cocktail bar dell’hotel si possono passare in modo spensierato e in buona compagnia le ore prima di entrare nel vivo della la serata. Il quartiere del Bairro Alto, con la sua vita notturna, che si anima a tarda serata é infatti qui a due passi. Vicinissimo anche il "Pavilhão Chinês", bar cult e museo nel contempo.
10
Hotel Gansevoort, New York IL Meatpacking District é considerato come un must-to see a New York e, per chi può permetterselo, porta all’hotel Gansevoort. Con la sua facciata argentata, é già di per sè un gioiellino. Gli interni sono dello stesso stile, nella hall, nelle camere, le G Spa o ancora il ristorante Ono. Ma il vero tesoro si trova in alto, sul tetto: la piscina con la musica subacquea e il Plunge Bar con DJ e una vista superba sulla Grande Mela. Qui si riuniscono modelle, star del rock e stilisti. Un eccellente punto di partenza per fare festa tra il Village e il Chelsea. La top-ten delle citta’ é stata elaborata sulla base delle richieste effettuate nei mesi di marzo e aprile 2009 sul sito www.trivago.it e sulla base degli hotel meglio recensiti dal punto di vista della "vita notturna" e "possibilita’ di divertimento". Trivago ha nel suo sito 15 milioni di recensioni di hotel provenienti anche dai piu’ noti portali di viaggio e prenotazione. ■
hotel line . 23
Scoperte
di Danilo Alsona Bertazzi
24 . line hotel
Ristoro al Castello di Masino
F
inalmente in rete! Perche’ il Ristoro vuole comunicare la sua unicita’: il luogo, il monumentale Parco del castello di Masino, proprieta’ del Fai, affacciato sulla pianura del Canavese. Un colpo d’occhio mozzafiato sull’anfiteatro morenico, splendido nelle giornate di sole, intrigante ed affascinante alle prime nebbie autunnali. La cucina, quella saporita ed appetitosa della tradizione canavesana, tofeia e cipolle ripiene, tanto per citare due piatti tipici. Il menu viene rivisto periodicamente per tenere conto della stagionalita’ delle materie prime e la carta dei vini comprende i piu’ bei nomi dell’enologia piemontese. Il Ristoro non vuole perdere la sua identita’ di locanda di campagna, una sosta golosa prima di salire al Castello, ma la sua limitata ricettivita’ ci ha suggerito di offrire alla nostra clientela il Salone Marchesa Vittoria, ubicato all’interno del Palazzo delle Carrozze,
Castello di Masino tel. 0125 778486 mob. 335 5204114 info@panoramica-masino.it stampa@panoramica-masino.it
www.panoramica-masino.it
edificio settecentesco situato ai piedi del castello. Un ambiente unico, di semplice raffinata eleganza con preziosi arredi d’epoca, recentemente ristrutturato che permette di ospitare eventi con un numero maggiore di ospiti. ■
Il Forno Antico, agriturismo di qualita’ nel Cilento tra mare e monti
I
l Forno Antico si trova a 250 metri di quota nel cuore del Parco nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, la seconda area protetta italiana per estensione, tra boschi ombrosi e coltivi, a meno di 8 km dalle splendide spiagge del golfo di Palinuro e dall’omonima stazione balneare, su uno dei tratti di mare più bello e incontaminato della penisola, non lontano da località famose come Sapri, Policastro, Scario, Marina di Camerota, Velia, Agropoli e Paestum. Napoli dista appena due ore, Positano e Pompei un’ora e mezza e il treno ferma a soli10 km. Costituisce anche uno dei maggiori e più attrezzati agriturismi italiani: dispone infatti di 70 posti letto in 23 confortevoli camere doppie, triple e quadruple, prive di barriere architettoniche, nonché di ristorante al chiuso e all’aperto, bar e piano bar, piscina fitodepurata e solarium, campi da tennis, calcetto, bocce e tiro con l’arco, maneggio con cavalli e pony, parco mountain bike, area camper attrezzata e servizio medico, sala riunioni e concerti, il tutto all’interno di una azienda agricola collinare di 25 ettari di uliveti secolari, frutteti, orti e coltivi. Offre una rinomata gustosa e genuina cucina tipica cilentana a base di alimenti prodotti in proprio, dalla pasta al pane fresco casereccio cotto ogni giorno nel forno a legna, dai salumi ai formaggi ed ai sottaceti, dalle minestre alle zuppe, dall’olio al vino e ai liquori, dalle grigliate di carne alle verdure dell’orto e ai dolci fatti in casa, il tutto con consumo a volontà. Dispone anche di diete dedicate per diabetici e ciliaci e ammette piccoli animali. Non a caso figura
hotel line . 25
tra i 35 migliori agriturismi italiani selezionati dalla rivista Gente Viaggi, nonché tra gli alberghi consigliati da Veronelli. Oltre ad una ospitalità ricettiva di elevata qualità, il Forno Antico propone anche un intenso calendario di vacanze attive: corsi di equitazione per allievi e di qualificazione, settimane di turismo a cavallo, escursioni guidate in mountain bike, trekking guidati diurni e notturni, corsi, settimane e weekend a tema: erbe officinali, frutti del bosco, cucina cilentana, pesca al tonno e lamparate, castagne, olive e funghi, ceramica, yoga, bridge, musica e agricoltura biologica, escursioni e visite guidate a terra e in mare. L’azienda, completamente ristrutturata nel 1997 e funzionante tutto l’anno, ha una completa autosufficienza alimentare per olio, carni, salumi, frutta, ortaggi e vino. Dispone di un servizio navetta che la collega ad una spiaggia attrezzata di Palinuro, distante appena 10 minuti, e organizza escursioni giornaliere in barca, con pranzo a bordo, per visitare le falesie e le grotte marine del golfo di Policastro, permettendo bagni suggestivi nelle baie più
incantevoli e nascoste, ma anche visite guidate a vicine località di interesse archeologico come Velia-Elea, sede della famosa scuola filosofica che espresse pensatori come Parmenide e Zenone, Paestum, la più settentrionale delle colonie della Magna Grecia con l’annesso museo, e la trecentesca certosa di San Lorenzo a Padula, uno dei più grandiosi monumenti del Meridione, nonché a luoghi di interesse naturalistico all’interno del parco del Cilento, alla ricerca della rara e graziosa primula di Palinuro. Per la sua fortunata posizione geografica, al Forno Antico non c’è tempo per annoiarsi. I prezzi per il 2009 oscillano da un minimo di 42 euro per pernottamento e prima colazione, 49 in mezza pensione e 59 con pensione completa in bassa stagione, ad un massimo di 55, 75 e 88 in alta stagione; bimbi gratis fino a 3 anni, metà fino a 12. ■
AZIENDA AGRICOLA IL FORNO ANTICO Contrada Forno San Mauro la Brusca (SA) tel. 974 974203 mod. 335 6757139 www.ilfornoantico.it
Alimentando, sito in piazza N. Iotti, 5 (ang. v.Vacchieri) a Collegno è un negozio altamente specializzato in prodotti senza glutine, freschi e surgelati, convenzionato con il SSN, per il ritiro dei buoni spesa mensili, dei celiaci, ma non solo. Nel punto vendita infatti, in un’atmosfera calda ed accogliente, si possono reperire, numerosi alimenti BIOlogici, per tutti coloro che amano il ”mangiar sano” e soprattutto per tutti coloro che soffrono di intolleranze ed allergie alimentari, la gamma è molto vasta e comprende anche prodotti freschi. Possiamo inoltre trovare, nell’angolo dedicato alla cosmesi, linee trucco, detergenti, creme e solari, di alta qualità, testati senza allergeni. Non mancano, inoltre, tante idee regalo, golose e non… Chiuso il lunedi’ mattina per informazioni telefono 0114060068 info@alimentando.it www.alimentando.it
Piazza N. Jotti, 5 (ang. via Vacchieri, 8) 10093 Collegno (TO) Tel/Fax 011 4060068 - Cell 335 8764669 www.alimentando.it - info@alimentando.it
di Giorgio Bertazzini
L’arte del te' vini line . 27
I vigneti di Barbaresco incontrano i Giardini del te'
B
ARBARESCO – Alla Martinenga, la principale delle Tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Grésy, il maestro cinese Wing-Chi IP ha recentemente officiato, con un’importante lectio magistralis, il rito del tè di fronte ad un selezionato gruppo d’estimatori, invitato dal marchese Alberto di Grésy. L’aspetto intrigante era il felice connubio per i tè della BioTea e per i vini dell’ospite con ricercati assaggi di cibi appositamente preparati da Maurilio Garola e da Marco Lombardo del ristorante La Ciau del Tornavento di Treiso. Incontro perfetto, soprattutto per i quattro tè degustati, in quanto per i grandi vini della maison non vi sarebbero stati dubbi d’accostamento. Tè e vini, perché affini nei contenuti polifenolici, nel metodo della fermentazione, nella varietà delle colorazioni e della gamma dei sapori; poi per i sentori, le ricerche sensoriali del gusto e dell’olfatto, sono sfumature infinite. Dotta ed interessantissima l’esegesi del maestro: dalla coltivazione della Camellia sinensis, arbusto piccolo o grande oppure albero secondo le regioni, con foglie sempreverdi raccolte in germoglio e sottoposte a varie manipolazioni (fermentazione, essiccazione, riscaldamento, affumicatura, torrefazione) per ottenere i vari tipi di tè (oltre duemila), noti
per la bevanda ad infusione a largo consumo mondiale. Le proprietà terapeutiche e benefiche, dimostrate da seri ed approfonditi studi, sono innumerevoli: in una singola foglia si sono rilevati ben 300 composti chimici. La preparazione di una tazza di tè è una scienza che sconfina nel rito. L’acqua di fonte usata, la sua temperatura diversa per ogni tipo di tè; le teiere (sempre piccole per una o quattro tazzine) di vetro trasparente, di porcellana o di coccio; il tempo d’infusione in secondi; le tazzine minuscole, riscaldate con uno sciacquo di tè (come l’avvinamento del bicchiere per il vino) da essere afferrate con pollice e medio posizionati sul bordo e anulare a sostegno del fondo, in quanto l’indice resta sollevato per nascondere la bocca; l’inalazione dei profumi e il lento sorseggio della bevanda. Imperiosamente si raccomanda di non aggiungere il latte o il limone, che bloccano gli effetti benefici del tè, e persino dello zucchero, che tende a modificarne il sapore. I diversi tipi di tè (verde, bianco, rosso, nero) tutti provenienti da coltivazioni biologiche, sono una selezione italiana di tè pregiati, curata dalla BioTea, impresa importatrice con sede a Santa Vittoria d’Alba. ■
Nel cuore della Torino più storica, a un tiro di schioppo dalla stazione centrale di Porta Nuova, il Platti è innanzi tutto punto d’incontro. La facciata monumentale, con lo scintillio delle vetrine e dei lampadari di cristallo, segna un’epoca. Il passaggio da periodo risorgimentale all’epoca attuale. L’ ingresso è sul corso Vittorio Emanuele II al n. 72, su quello che veniva definito, nell’antica denominazione, il “Viale del Re”, sull’angolo con il corso Re Umberto. Il Platti, con il vezzo da alcuni anni di un accento finale per cui diviene Plattì, è celebre caffetteria, bar e, oggi, rinomato ristorante. Illuminandosi nella sala superiore, diviene nell’ora della sera un nuovo, suggestivo punto d’incontro per una cena. La decorazione ambientale, che con il tempo è rimasta immutata come si conviene ad un locale storico, si completa con le ampie finestre che s’affacciano sul verde di corso Re Umberto. Ristorante, dunque, altrettanto celebre del sottostante bar che ha avuto ed ha Clienti e Visitatori illustri, da Giolitti ad Agnelli, da Cesare Pavese ad Augusto Monti, anche per la vicinanza del famoso Liceo “Massimo d’Azeglio”. Plattì racchiude la storia e la racconta con la suggestione di una cena che dalle 20 in poi offre un menù ricco di ciò che la tradizionale cucina piemontese esprime al meglio per appagare ogni gusto, considerando i prodotti che il periodo dopo vacanze, già nella fase autunnale, porge in abbondanza. Una cena al Plattì é simpatico convivio serale, nuovo motivo torinese d’incontro, con servizio inappuntabile, al costo di 25 euro a persona, vini e bevande escluse. Nella mappa della ristorazione torinese, il Platti-sera si dischiude come occasione nuova per il tradizionale cliente torinese, per chi visita la città, per i turisti sempre più numerosi mentre Torino, con gli abituali punti di attrazione vive la sempre più intensa stagione del dopo Olimpiadi.
Guida ai la redazione
ristoranti guida line . 29
Il Ciacolon
Locale rusticoelegante situato ai piedi della collina. Specialità della casa: piatti tipici della cucina tradizionale veneta. Antipasti self service, pasta e fasoi, minestrone di ceci, risi e bisi, jota triestina, baccalà alla vicentina, osei scampai, faraona in salsa peverada. Dolci della casa, fregolosa. Vini: vasto assortimento di etichette venete. Orario di apertura: 20:00/22:30. Chiusura settimanale: domenica sera e lunedì. Carte di credito: tutte. È gradita la prenotazione.
viale XXV Aprile, 11 • Torino telefono 011 6611060 - 6610911
Strabiglia Cucina aperta fino a notte fonda, con specialità pesce fresco. Pizza con forno a legna e dolci napoletani fatti in casa. Pasta di produzione propria con trafile di bronzo. Qui puoi gustare la vera mozzarella di bufala. Sale con aria condizionata e dehors estivo. Siamo aperti ad agosto.
via della Rocca, 22/b - TO telefono 011 8128979 - 8398691 www.strabiglia.com info@strabiglia.com
Aldente All'interno di un ambiente accogliente e sobrio, arredato in maniera accurata, cucina tipica italiana e stagionale. Dolci fatti in casa, 100 etichette di vini nazionali. Dopo teatro. Chiuso martedì. Aperto domenica a pranzo. Orario 20 - 24.
via delle Orfane, 19/G Quadrilatero romano tel 011 4368105 fax 011 4319164 338 7717700
Il santo
Il sogno di un raffinato buongustaio non è nell'apparenza ma bensì nella sostanza dei sapori e dei gusti raffinati. Questa è la filosofia del signor Bradoscio Pasquale che gestisce il ristorante del 2005. Cucina nazionale con specialità pesce, 30 tipi di pizza napoletana. L'arredo del locale è sobrio e originale. Con dehors.
Corso S. Maurizio, 23b • Torino telefono 011 8600072 cell. 393 0599317 orario: 19 - 02 - chiuso il lunedi'
Trattoria Spirito Santo Situato nel centro storico di Torino, a due passi dal Duomo, un piccolo ma ricercato e romantico locale con cucina dai gusti genuini e casalinghi dove si possono assaporare piatti di pesce freschissimo dal delizioso profumo di mare. Premiata con la Forchetta d’Oro. Gradita la prenotazione. Chiuso il lunedi tutto il giorno ed il martedì solo a pranzo. Con dehors.
orario 12 - 15 / 19 - 24 largo IV Marzo, 11 - TO telefono 011 4360877 cell. 339 3095201 www.trattoriaspiritosanto.it
Locanda del mare
Le specialità della Locanda sono in assoluto a base di pesce; tra le tante suggeriamo le linguine con scamponi e carciofi racchiuse nella loro crosta di pane, la gliagliata mista di pesce sulla pietra cotta al naturale e per finire un dolce particolare: il sufflè di pere al cioccolato. Oltre al pesce è possibile anche ordinare la pizza con oltre cinquanta tipologie (presente anche un'ottima focaccia). Con dehors.
Corso Grosseto, 81 - Torino tel 011 2269466 www.locandadelmare.it
japur Ristorante indiano. Menu degustazione ed ampia scelta alla carta grigliate di pesce e carne curry, tandoori e piatti vegetariani. Servizio Take away: prenota i tuoi piatti da asporto via email, sia sms o al telefono. Orario: 12,30/15 - 19,30/23,30 Aperto tutti i giorni.
corso Orbassano 230 Torino telefono 011 3298932 cellulare 338 3715937 www.jaipur.to.it - info@jaipur.to.it
L’Orvietano
Cucina casereccia, vino tipico di Orvieto. Porchetta e carni alla brace. Antiche ricette dell’Umbria. Da ottobre a febbraio specialità cinghiale. Piatti consigliati: umbrichelle cacio e pepe, pappardelle fatte in casa al ragù di cinghiale, guanciale aceto e salvia, salsiccia casereccia alla brace.
via Magellano, 5 - Nichelino - Torino telefono 011 621867 www.orvietano.it chiuso lunedi’ e martedi’
L'esca
Ristorante pizzeria di nuova apertura. Situato vicino all'ospedale delle Molinette. Cucina nazionale con specialità pesce, vasto assotimento di antipasti e 40 dipi di pizza. Chiuso il lunedì. Orario 12 - 15 / 18 - 24.
via Canova, 40 - Torino telefono 011 6964151
Proprietario Maurizio Scabini. Cascina della pista del 1700, nome deriva dal sentier adiecente la cascina detto pista del lino, dove veniva immerso nel Rio e battuto. Immersa in 530.000 mq di verde a due passi da Torino, 8 km dall'areoporto Pertini. Produzione carne e salumi, pasta fatta in casa. 2001 inaugurazione dell'agriturismo. 2009 dispone di 12 stanze con internet e piscina.
agriturismo I 3 CAMINI via Fornacino, 95 - LeinĂŹ TO cell. 348 0328710 tel 011 9980653 www.itrecamini.com
• cucina creativa nel rispetto della tradizione • ampia carta dei vini • selezione di acque e birre artigianali
• cerimonie, ricorrenze ed eventi aziendali • ampio parcheggio illuminato
prossima apertura terrazza panoramica Chef Maurizio Capello
aperti anche a pranzo • mono piatto 15 euro menù degustazione 45 euro (compresa la selezione dei vini al calice) asparagiata (con asparagi di Santena) 35 euro • dehor estivo
Strada Santa Margherita, 14 - Chieri telefono e fax 011.9413782 www.ristorantenif.it - info@ristorantenif.it
Melting Dome armonizza e snellisce il tuo corpo. Utilizza raggi infrarossi specifici, veicolati nella giusta misura e quantitĂ , creando un benefico aumento della temperatura e riattiva il metabolismo basale favorendo l'eliminazione dei grassi di deposito.
Il calore e l'energia sono le forze primordiali della natura. MELTING utilizza queste forze!
La Thermografia dimostra: Melting attiva il metabolismo e consente di bruciare i grassi. Vengono consumati fino a 600kcal a seduta, quasi come se si facesse jogging.
PATHOS di Vercelli Diego sas- Strada del Brando 2 - 10043 Orbassano TO tel. 331 5314050 - 348 7039000 - pathos@innovazione-benessere.eu - www. innovazione-benessere.eu
Cerchiamo nuovi collaboratori, per informazioni: 331 5314050 - 348 7039000
Novita' di Danilo Alsona Bertazzi
cibi line . 33
Un connubio di sapori Un “matrimonio” di gusti tra Piemonte e Portogallo
Pubbliredazionale
M
ONCALIERI (Torino) – Dici La dispensa di Cèlia e pensi subito a qualcosa che c'è, c'è sempre stato e, probabilmente, sempre ci sarà. L’ emporio alimentare di via Santa Croce, infatti, è qualcosa di più di un semplice locale dove far la spesa. E' un raffinato negozio d’eccellenza una sorta di fiore all'occhiello come altri negozi ormai facenti parte della storia commerciale di Moncalieri. Il locale fondato di recente (lo scorso febbraio) da Cèlia Vicente, una simpatica signora di origini portoghesi ma in Italia da ben vent’anni, è già una “chicca” dell’enogastronomia moncalierese. Finalmente realizzato, era il sogno nel cassetto di Cèlia che però sottolinea: “Questo è solo il punto di partenza, magari un giorno chissà, forse un ristorante”. Nasce così un connubio vincente di sapori tra il Portogallo e il Piemonte. Le specialità che si possono trovare alla Dispensa di Cèlia sono davvero interessanti e succulente, si va dai formaggi Dop a pasta molle della zona di Seia e Azeitao al burro e ai latticini in genere provenienti dal’arcipelago delle Azzorre. Accanto ad essi trovano spazio gli insaccati come il Chouriço che è un salume affumicato costituito da carni (ventresca, spalla, coppa e coscia)
e grasso provenienti dal sezionamento di suini di razza alentejana e l’Alentejano Painho. Proveniente sempre dall’arcipelago delle Azzorre l’olio extravergine in edizione limitata. Interessante anche la scelta dei vini tra i quali citiamo il Quinta de Pancas reserve, il Quinta des Bon Ventos e un ottimo bianco il Palha Canas. In questo meraviglioso angolo di Portogallo non può mancare il Porto in edizione riserva e il Porto Cruz. Incredibile ma vero possiamo trovare anche il famoso merluzzo portoghese al quale è dedicato un vero culto: voce di popolo dice che esistono 365 modi per cucinare questo pesce. Il merluzzo, -bachalau- in portoghese, pescato nell'Atlantico, viene poi essiccato e successivamente salato. Ma ecco il Piemonte di qualità con i suoi marchi più importanti e caratteristici come ad esempio Venchi, Caffarel e Leone; ottime anche le etichette di vino piemontese. Quando l’eccellenza è servita! ■
LA DISPENSA DI CeLIA via S. Croce, 33 Moncalieri (TO) Apertura 07 - 13:30 16 - 19:30 Chiuso lunedi' pomeriggio tel. 011 6404940 ladispensadicelia@gmail.com
Novita’ di Roberto Di Corte
auto motori line . 35
Audi Q3 Sarà probabilmente prodotta in Spagna la terza Audi Suv che arriverà sul mercato nel 2011. La decisione è stata annunciata dalla casa tedesca che ha quantificato l'investimento in oltre 300 milioni di euro. La piccola fuoristrada affiancherà la gigantesca Q7 e la media Q5, andando a far concorrenza alla Bmw X1 (arrivo previsto a fine 2009), e con la piccola della Mercedes che avrebbe in cantiere. La Q3 avrà una linea che combina gli elementi di una station wagon a quelli di una offroad. E la scelta di produrla a Martorell in Catalogna comporterà anche l'arrivo di un modello con caratteristiche simili nella gamma Seat. Il capo del Governo spagnolo, Zapatero, ha espresso grande soddisfazione per una "decisione che permette di salvare 7.500 posti di lavoro diretti e indiretti". Ottocento milioni di euro a sostegno del settore automobilistico stanno per essere messi sul piatto, perché in Spagna la crisi ha colpito più duramente che in altri paesi. ■
Nuova Jaguar XJ
È forse il modello più importante per il rilancio della Casa inglese, oggi controllata dagli indiani del gruppo Tata, dopo gli anni travagliati della gestione Ford. La prossima generazione della XJ, attesa per il prossimo luglio, si rivela in una prima foto ufficiale, mostrando linee allungate e agili, tese verso il frontale attraversato da una doppia nervatura sul
cofano. Dopo oltre sette anni, l'ammiraglia Jaguar è tutta nuova grazie a tanta innovazione: prima di tutto, per contenere il peso e aumentare la maneggevolezza e la dinamica di marcia è stato realizzato uno speciale telaio in alluminio e altri materiali leggeri, che in futuro saranno utilizzati anche su altri modelli della gamma. Se l'attuale modello della XJ segna sulla bilancia circa 1600 kg, anche la nuova manterrà la stessa massa, con una lunghezza di poco superiore ai 5 metri e un passo di oltre 3 metri. La
svolta tecnologica si estenderà ai propulsori: a spingere la XJ saranno un nuovo 3 litri V6 biturbo diesel da 271 CV, di cui esisterà una versione depotenziata, e un V8 5 litri a benzina capace di superare i 500 CV.. ■
Aston Martin Rapide
E' l'Aston Martin Rapide, la nuova quattro porte del marchio inglese. Le linee sono agili e snelle, con le due porte posteriori protese verso la coda, e gli stilemi classici Aston sul frontale e sulla coda: i fari traversali e la calandra esagonale. A favore delle proporzioni gioca una linea del padiglione molto bassa, che rende la vettura affusolata malgrado i cinque metri di lunghezza. Arriverà tra gennaio e febbraio 2010, ma il debutto ufficiale per la stampa è fissato per settembre, al Salone di Francoforte. Sotto il cofano ruggirà il poderoso V12 da 470 CV, in grado di erogare una coppia massima di 600 Nm. A differenza di tutti gli altri modelli della Casa, la Rapide non sarà prodotta in Inghilterra, ma in Austria. ■
C-Max e Mondeo Ford bifuel
Ford Italia cavalca l'onda del successo delle alimentazioni alternative, favorito anche dagli incentivi, presentando le versioni bifuel di Focus e C-Max (benzina-metano) e di Mondeo (benzina-Gpl). Tutte impiegano il propulsore di 2.0 litri da 145 CV modificato dalla Brc, azienda di Cherasco, Cuneo. Il serbatoio del metano di Focus e C-Max è composto da tre bombole di 30 litri posizionate nel vano bagagli per un'autonomia di 250 km, mentre la Mondeo, al posto del ruotino di scorta, ha un serbatoio del Gpl di 62 litri (50 per la wagon), per un'autonomia di 480 km (390 per la station). La Focus e la C-Max a metano saranno in vendita a partire da maggio con prezzi a partire, rispettivamente, da 19.000 e 22.500 euro, Ipt esclusa. La Mondeo a Gpl, già in commercio, parte invece da 26.250 euro. ■
Forma
Sestriere
36 . line salute
7O Memorial Fabrizio Edera
L
unedì 13 aprile, giorno di “Pasquetta”, a partire dalle ore 9.30 si è svolta la settima edizione del “Memorial Fabrizio Edera”, patrocinato da Regione Piemonte, Provincia di Torino e Comune di Sestriere: una giornata a base di sport, allegria
SOSTIENICI - 5 PER MILLE Firma e indica il codice fiscale di F.O.R.M.A.: 97661140018 Nella dichiarazione dei redditi destina il 5 per mille a F.O.R.M.A. compilando l’apposito riquadro presente nel modello 730 e nella scheda CUD a sostegno delle organizzazioni non lucrative (Onlus) Donazioni bonifico bancario IBAN IT13 S030 6901 0881 0000 0000 600 c/c postale n. 67611335 intestati a F.O.R.M.A. – Fondazione Ospedale Infantile Regina Margherita Onlus Per maggiori informazioni: Ufficio FORMA ONLUS - Tel. 011 3135025 - Piazza Polonia 94 – Torino presso l’Ospedale Infantile Regina Margherita, 6o piano lato Pronto Soccorso www.fondazioneforma.it email: info@fondazioneforma.it
e solidarietà a favore di F.O.R.MA., la Fondazione Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino e di Freewhite Sport Disabled Onlus. Come ogni anno, si è tenuta la gara di sci non competitiva aperta a tutti, adulti e bambini sulla pista Alpette-Standard, con la partecipazione di alcuni importanti nomi dello sci, tra i quali Gianfranco Martin, Fabio De Crignis, Alberto Senigagliesi.
L’iniziativa benefica, organizzata e promossa dagli Amici di Fabrizio Edera, il giovane direttore dell’Hotel Principi di Piemonte prematuramente scomparso nel 2002, ha offerto ai numerossissimi iscritti oltre alla tradizionale ed ottima paella e le premiazioni, una ricca lotteria ed un intrattenimento musicale dal vivo di un grande Luca Monti alle percussioni e Max Giorgioni d.j. Il ricavato della manifestazione è stato destinato a due importanti iniziative benefiche: “Istruzioni per la vita”, un progetto della Fondazione Ospedale Infantile Regina Margherita sull’emergenza pediatrica, con l’obiettivo ultimo di migliorare l’approccio al bambino critico ovunque vi sia la necessità; ed al progetto per l'istituzione di corsi di sci alpino per persone disabili promosso dalla Freewhite Sport Disabled Onlus. ■
Bretelle per teenager
Riparazioni Risuolificio
via Beinasco 7 - Torino Tel 011 851875 339 8387337 info@peterskins.com www.peterskins.com
Kleombrotos - Vigliaturo la redazione
38 . line mostre Nel contesto della XI Settimana della Cultura promossa dal Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali, Silvio Vigliaturo ha esposto una collezione di sculture in terracotta e una serie di installazioni e opere in vetro presso il Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide, che raccoglie tutte le testimonianze materiali della Sibaritide dall’eta' protostorica all’eta' romana, ed in particolare il ricco e glorioso passato di quella che fu una delle piu' importanti poleis della Magna Grecia: Sybaris.
Una lettera dal passato
"I
l tempo tutto toglie e tutto dà; ogni cosa si muta, nulla s'annichila”, così scriveva il filosofo Giordano Bruno in L’ arte della memoria. Questa breve frase è la perfetta sintesi delle riflessioni che stanno alla base di questa mostra di Silvio Vigliaturo. Si tratta infatti di una meditazione sul tempo e le sue stratificazioni, i suoi intrecci che sembrano essere guidati dal Fato degli antichi greci – civiltà con cui l’artista si è misurato costantemente lungo tutto il suo percorso creativo. È un’analisi volta a smascherare e reinterpretare la parvenza caotica del succedersi delle epoche storiche, quella confusione che solo apparentemente è in grado di cancellare le tracce anche d’intere città – come successe all’antica Sybaris nel 510 a.C., conquistata e distrutta dall’esercito della rivale Kroton. Nella visione di Vigliaturo quelle tracce non si perdono mai del tutto, ma, anzi, danno l’impressione di riaffiorare esse stesse spontaneamente dalle nebbie dell’oblio, per arricchire il nostro presente con il loro inestimabile valore documentario. In questo modo viene interpretata la dedica votiva alla dea Athena dell’atleta
olimpionico dell’antica Sibari, Kleombrotos: una lettera, un documento, i cui destinatari siamo noi uomini d’oggi che, nel ritrovarci nel cuore di un’installazione, tra l’epigrafe e l’immagine del condottiero Milone - distruttore di Sybaris, anch’egli atleta olimpico, certo il più grande di tutti i Giochi antichi
Installazione: Kleombrotos Vigliaturo, una lettera dal passato
- siamo testimoni, stimolati dalla traccia lasciataci da Kleombrotos, di come l’antica città sia tuttavia riuscita a sopravvivere alla sua devastazione. In un’altra sala ci troviamo di fronte ai generali e ai principi Achei e Troiani che, sotto forma di cocci di vetro spezzati, si riversano a terra, sparsi, esangui. Sono morti confrontandosi gli uni contro gli altri su di un campo di battaglia che l’artista trasfigura nel lutto bianco della tradizione greca; una sabbia di granelli di marmo ne accoglie i resti mortali. I valorosi guerrieri di entrambe le fazioni in lotta sono deceduti con la consapevolezza che la loro morte sarebbe stata parte del cerchio dell’esistenza. Mentre le loro anime, neutre, trasparenti, ma comunque intensamente materiche, si incamminano verso l’Ade, la vita non cessa di rinascere e le civiltà di germogliare. Questa dialettica tra passato e presente, mito e contemporaneità, in cui entrambi i poli in comunicazione sono in grado di agire stimolandosi a vicenda, è alla base della riflessione che Vigliaturo ha sviluppato per questa mostra. Le grandi sculture in vetro, le installazioni a pavimento e la serie di venticinque opere in ceramica intitolata La Guerra di Troia, si avvicendano agli importanti reperti archeologici custoditi nelle sale del museo. Ne traggono ispirazione, come nel caso del vaso con l'Erote: personaggio alato, con il quale l’artista ha inteso dialogare, collocandogli di fianco una scultura in vetro che rappresenta una delle metafore a lui più care, la Caduta dell’Angelo; al fine di mostrare come certi temi siano delle costanti, degli archetipi della rappresentazione artistica e che, se anche in certe epoche possono subire delle modificazioni, o addirittura scomparire come la città di Sibari dopo l’attacco guidato da Mi-
lone, riappariranno, anche solo in una traccia mitica estrapolata dall’inconscio collettivo, di cui l’artista ha inteso essere il portavoce e l’interprete. ■ Mostra: Kleombrotos Vigliaturo, una lettera dal passato Luogo: Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide Localita' Casa Bianca, 87011 - Sibari (CS) Orario mostra: tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.30. Lunedi' chiuso. Curatori: Anna Lucia Casolaro, Domenico Marino, Vittorio Amedeo Sacco Testi di: Bernard Lege e Vittorio Amedeo Sacco Periodo: dal 12 aprile 2009 al 31 Agosto 2009 Info: Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide tel. 098179391-2 Ufficio stampa MACA tel. 0119422568 maca@museovigliaturo.it www.museovigliaturo.it PROSSIME ESPOSIZIONI: Pensiero “azionista” Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea - Sala Metallica Centro Culturale "L. da Vinci" San Dona' di Piave 30 maggio - 5 luglio 2009 Acqua mediterranea - solidificazione vetrocolore di Vigliaturo Mack Museo Arte Contemporanea Crotone 5 giugno - 31 agosto 2009
Silvio Vigliaturo, nominato Testimonial dell'Universita' della Calabria, con il Professor Giovanni Latorre, Magnifico Rettore dell'Ateneo
Nicola Paldino (presidente BCC Mediocrati), Caterina Greco (soprintendente per i Beni Archeologici della Calabria), Silvio Vigliaturo.
Anna Lucia Casolaro (responsabile dei Servizi Educativi del Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide) e Silvio Vigliaturo.
Giuseppe Pezzoli
arte
di Mauro Cappio Barazzone
42 . line arte
Una mano fatata
L
a vita pittorica di Giuseppe Pezzoli è indelebilmente legata all’evolversi dei “suoi giorni” che meritano di essere menzionati qui di seguito. Pezzoli nasce a Torino nel 1938 e qui risiede; fin da bambino aveva passione per il disegno “giocan-
maurocappio@libero.it
www.artenuova.net
do” sulla carta con le matite e sulla lavagna con i gessetti, in questa sua innata passione riusciva anche a coinvolgere i compagni. In quel periodo si era in guerra ed al bimbo Pezzoli capitò, oltre ai bombardamenti, anche di vedere una persona impiccata con un cartello al collo con su scritto – achtung bandito -. Tutti questi eventi hanno molto influito sulla sua passione di dipingere ciò che vedeva, tant’è vero che molte opere di quel periodo sono poi state volutamente distrutte. Nel 1948 si trasferisce a Gavirate dove iniziò a fare i primi quadretti su cartoncino telato, forse anche a causa del basso costo. Poi li scambiava con la gente del posto a volte per 5 Lire, a volte per un paio di scarpe. In quel periodo lavorando al mercato, anche in Svizzera riusciva a “smerciare” qualche quadretto che piaceva molto alla gente. Tornato a Torino lavorando ben dodici ore al giorno dipingeva poco, ma da militare invece, sfruttando delle lenzuola rotte, ne faceva dei quadretti. Una delle sue grandi passioni è l’affresco per cui dopo il nuovo lavoro, un po’ meno impegnativo, andava a dipingere a casa della gente o a decorare qualche cappella o chiesa ed anche a creare spettacolari scenari teatrali. Pur avendo la stoffa e la qualità del professionista non ha mai operato in tal modo, perché la moglie, i figli, il lavoro, sono preponderanti nel suo modo di agire, peccato! Nonostante ciò Pezzoli è riuscito a produrre molte opere di altissimo spessore artistico e di grande qualità tecnica. Nulla gli manca: fantasia, esatta miscela dei colori, profondità di immagini e quant’altro. ■
Italo Vittorio Mormina di Mauro Cappio Barazzone
arte line . 43
L
’artista Italo Vittorio Mormina nasce ad Asmara (Eritrea) il 26 Giugno 1942, dove all’età di un anno ha vissuto sopravvivendo alla guerra d’Africa. I suoi genitori sono italiani – siciliani di Siracusa - e, quella caldissima e bellissima terra, ha sicuramente “scaldato” la sua anima e l’ha sospinta nel mondo dell’arte. Di carattere allegro e gioviale trasmette solarità ai suoi interlocutori che subito lo apprezzano per la voglia di vivere e di creare che è la linfa del suo esistere in questo mondo assolutamente non facile. Dotato di molti valori e qualità è anche “capace” di prevedere il futuro! Mormina nel corso della sua vita ha sempre saputo accettare con serenità le sue discontinuità grazie alla sua solarità ed alla sua voglia di vivere. Nulla gli è stato difficile, ha sempre amato e perdonato gli altri: nato ricco, nobile ed intelligente, è divenuto povero a causa della guerra, ma rimane ricco d’animo e di onestà, malgrado tutto. Tornato in Italia, negli anni sessanta emigra a Torino ove svolge diverse attività, essendo un uomo pieno di energia positiva, gran voglia di “fare”, necessità continua di creare. Mormina dipinge fino da giovane età ed è un autodidatta che sta donando al mondo del figurativo tutte quelle emozioni profonde che lo contrad-
Un’artista a 360o distinguono. Mormina più che dipingere “traduce emozioni”, egli stesso confessa candidamente di riscontrare nella pittura una sua dimensione esistenziale profonda. Le sue tinte sono calde e forti, in particolare i rossi ed i gialli che “ereditano” il calore del nostro sud, che ci ha dato negli anni, moltissimi artisti di spessore fra i quali possiamo certamente annoverare il nostro Italo. Mormina è dotato di quel talento che si viene a creare nel tempo dalle ferite esistenziali più profonde, nelle dure vicissitudini del quotidiano che lui, con maestria, sa trasformare in “oggetti figurativi” e liriche che toccano il profondo del cuore. Attualmente collabora insieme ad altri artisti, come il bravissimo pittore Antonio Cannata, alla rivista culturale “Viva Arte Viva” della quale la presidentessa è la pittrice Mirandolina – Marando Lina - e sta esponendo in permanenza con Artenuova. Il suo laboratorio artistico è sito in Torino, via Parenzo n. 59, dove Mormina da vita ai suoi quadri e dove compone anche le sue liriche. ■
maurocappio@libero.it
www.artenuova.net
Salvatore Carella
arte
di Mauro Cappio Barazzone
44 . line arte
Sensibilita' e riflessione
S
ono ormai molti gli anni che vedono Salvatore Carella alla ribalta dell’arte figurativa italiana e nonostante ciò la sua pittura è sempre moderna ed attuale, rispettando comunque i canoni di un figurativo “antico” ma mai vecchio. Carella spazia, dal paesaggio tradizionale alla natura morta, dal ritratto al fantastico, con assoluta facilità, imprimendo sulle tele “idee”, immagini e colori vivi e caldi. Lucano di origine, torinese di adozione, Carella percorre il cammino della pittura con sensibilità, passione, amore, senza mai perdere di vista i canoni del figurativo che è ben radicato nella sua anima. Di lui scrive Albino Galvano, presentando le sue opere in una mostra personale alla galleria Miche-
langelo di Firenze nel 1982…La pittura di Salvatore Carella scaturisce da un incontro sofferto tra sensibilità e riflessione. Se la sensibilità lo porta verso una visione intimistica, verso l’attenzione allo spettacolo “privato” e familiare di volti e fisionomie note e care, verso l’evocazione di ambienti casalinghi,del lembo di paesaggio scorto da una finestra semi aperta, degli oggetti umili di una natura morta, la riflessione lo fa pensoso del destino e del dolore umano e lo induce ad evocare col pennello scene simboliche , quasi allegorie di destini, di ammonimenti, di speranze… Carella ama proporre soggetti, paesaggi e situazioni semplici perché ritiene che il messaggio che ci da debba essere leggibile in modo normale e concreto senza dovere ricorrere, durante la lettura delle opere, a percorsi “arzigogolati”, anzi, l’amore per l’opera deve diventare concreto ed immediato, al di là di culture artistiche, elucubrazioni cerebrali, falsi atteggiamenti intenditoriali. E poi…quei colori autunnali caldi e rilassanti, quei mari che sembra ci debbano lambire gli arti, quei volti al alta espressività…sono la sua anima sulle tele. ■
mostre & manifestazioni la redazione
arte line . 45
CRONOSTASI 2 Film e video d'artista 1968-2008 Gam - Torino www.gamtorino.it Fino al 10 maggio 2009 Questa seconda e ultima parte della mostra continua l'indagine del rapporto tra tempo filmico e tempo fotografico, concentrando la propria attenzione sul periodo storico successivo agli anni rappresentati nella prima sezione. Le opere in mostra sono state realizzate tra la metà degli anni Ottanta e il 2008. ■
Cinquecento al primo Settecento. Intorno a questo nucleo si è costruito un percorso di oggetti di musei biblioteche e archivi italiani e stranieri, capaci di rievocare la ricchezza e la sontuosità di un fenomeno straordinario, celebrato con apparati tanto imponenti quanto effimeri. Le sezioni della mostra sono legate al succedersi dei sovrani sabaudi e alla tipologia delle feste organizzate in occasione di battesimi, compleanni, fidanzamenti, matrimoni, visite di ambasciatori e sovrani, vittorie militari e alleanze, nonché cerimonie funebri. ■
1982 e da quell’evento volge alla creazione di una stagione completamente nuova del suo dipingere. Se gli anni Settanta erano stati il luogo dell’investigazione tattile dell’archetipo strutturale e architettonico, come possibilità di sensibilizzazione del limite, della soglia tra vivere e dipingere, negli anni Ottanta si compie in modo assoluto e totale quella metamorfosi della vita in pittura e della pittura in vita, senza più alcuna soluzione di continuità, che pare essere stato l’obiettivo dell’opera di Aricò sin dai propri esordi. ■
JAZZASCONA 2009 RODOLFO ARICo' New Orleans Un erotico germinante & Classic
FESTE BAROCCHE Cerimonie e spettacoli alla corte dei Savoia tra Cinque e Settecento PALAZZO MADAMA Museo civico d'arte antica Piazza Castello - Torino tel 011 4433501 Fino al 5 luglio 2009 La mostra, a cura di Clelia Arnaldi di Balme e Franca Varallo, nasce da un approfondimento di studio delle collezioni di Palazzo Madama, in particolare dei fondi grafici e delle raccolte di tessili, tra i quali sono state individuate le opere relative ai festeggiamenti di corte in Piemonte dalla metà del
A ARTE STUDIO INVERNIZZI Via D. Scarlatti 12 20124 Milano Italy Tel. Fax 02 29402855 info@aarteinvernizzi.it press@aarteinvernizzi.it www.aarteinvernizzi.it
Ascona Lago Maggiore, Svizzera Tel. 0041 91 79 100 91 info@jazzascona.com www.jazzascona.com
da lunedi' a venerdi' 10-13 15-19
Tradizionale appuntamento internazionale per gli appassionati di questo genere musicale sul lungolago, nelle strade e nelle piazze, nei caffè e nei ristoranti e in ogni altro spazio disponibile del grazioso paese ticinese appena oltre il confine per la 25° edizione di Jazzascona, una delle principali manifestazioni a livello continentale del jazz tradizionale e New Orleans, che ha visto esibirsi nelle precedenti edizioni i migliori solisti e i più qualificati complessi europei e americani, da Louis Amstrong a Duke Ellington, da Lino Patruno a Romano Mussolini. ■
fino al 10 luglio 2009 La mostra sarà incentrata su un nucleo di opere degli anni Ottanta “che costituiscono un territorio particolarmente significativo della complessa parabola creativa di Rodolfo Aricò. Si tratta di un momento che segue un lungo periodo di elaborazione fortemente introspettiva, che ritrova una nuova occasione di pubblico riconoscimento in occasione della sua partecipazione alla Biennale di Venezia del
25 giugno – 5 luglio 2009
BILANCIA (24 Settembre - 23 Ottobre) L’inizio dell’anno è stato molto roseo per voi, ed anche se nell’ultimo mese l’energia si è un po’ placata, non si può negare che i pianeti vi abbiano sostenuto a lungo, incoraggiato, beneficiato, persino viziato un po’… Quando le cose vanno bene, infatti, il rischio è quello di cominciare a dare per scontato che debbano andare tutte e sempre così, credere che ciò che andava bene fino a ieri possa solo per questo andar bene anche domani, salvo che domani non arrivi qualcosa di meglio ma senza mai alcun dubbio, errori, contrattempi. Sarà compito vostro riuscire a tradurre in comportamenti ciò che il pensiero comprenderà più facilmente “in teoria”, moderando o filtrando gli eccessi istintivi e magari anche sorvolando sulla voglia di reagire ad ogni provocazione. SCORPIONE (24 Ottobre - 22 Novembre) E’ la concomitanza dei cicli lunari che può amplificarne le espressioni, ancor più se vengono attivati transiti più lenti e significativi. E’ il caso della terza decade, coinvolta dalla Luna Piena nel vostro segno, in quadratura a Giove e Nettuno e in trigono a Urano. Per gli altri, si tratterà di una umoralità altalenante e più viscerale, che potrebbe tradursi in atteggiamenti scontrosi o indisponenti, in occasionale scontentezza, dubbi, polemiche, o magari semplicemente in un… brontolio di sottofondo che spesso (non sempre) avvertirete solo voi.
oroscopo ARIETE (21 Marzo - 20 Aprile) Tenetevi forte… Anzi, riformulo l’incipit: avvisate chi vi sta vicino che si tenga forte, perché sarete instancabili, inarrestabili, a volte insopportabili… ma sempre irresistibili! Rime a parte, l’energia sarà eccezionale, fortemente individualista e bisognosa di manifestarsi in diretta: attraverso azioni, comportamenti, fatti concreti. Un po’ più incattiviti, se siete della prima decade, più altruisti e generosi se siete della terza; comunque vitali, forti, esigenti, caldi, impulsivi… e sicuramente impazienti.
TORO (21 Aprile - 20 Maggio) Finalmente il Sole della piena primavera entra nel vostro segno e voi potete lasciarvi accarezzare il cuore dai suoi tiepidi, benefici raggi. Lo scorso mese è stato decisamente migliore rispetto ai pesanti febbraio-marzo. Le prospettive sono dunque in ulteriore miglioramento. Resta un sottofondo di inquietudine, di stanchezza, segnalato dalla presenza di Venere e soprattutto Marte nel dodicesimo campo, e qualche momento più delicato, potrà riguardare la terza decade. In generale dovrebbe comunque essere un mese più pacifico e rassicurante, al riparo da sorprese… se non quelle che troverete nei regali di compleanno! GEMELLI (21 Maggio - 21 Giugno) Non è stato per niente facile, il mese scorso. E nemmeno quello precedente. A dirla tutta, è da diversi mesi che il vostro segno è bersagliato da transiti delicati, pesanti, conflittuali. E voi siete stanchi, provati, avviliti. Mercurio sospenderà provvisoriamente il suo lungo transito in Toro, trasferendosi nel vostro. Insomma, si comincia a ragionare. E forse “ragionare” non è nemmeno il termine più adatto per descrivere il senso di rinascita che molti di voi avvertiranno, dapprima senza crederci, quasi con diffidenza, per paura di illudersi, in seguito con convincimento crescente e graditissimo stupore. CANCRO (22 Giugno - 22 Luglio) Tante emozioni, tante cose da fare, tanta adrenalina! Difficile credere che una tale energia non abbia portato risultati, nonostante un certo stress di contorno, inevitabile per tipi sensibili come voi; ed è altrettanto verosimile che ora vi sentiate provati, svuotati, magari soddisfatti solo parzialmente, un po’ confusi o semplicemente stanchi. Il passaggio di Marte e Venere in posizione dissonante, evidenzia questo calo di tensione e invita a ridurre anche il flusso di energia in uscita, altrimenti ciò che è stato entusiasmo e determinazione fino a poco tempo fa, può trasformarsi velocemente in sterile nervosismo e fastidiosa inquietudine. LEONE (23 Luglio - 23 Agosto) Dopo un inizio anno davvero pesante e conflittuale, qualcosa ha cominciato a cambiare già dal mese scorso, ma solo adesso si comincia a fare sul serio. grinta e fiducia. E’ importante ritrovare fiducia, perché la prima parte del 2009 può avervi anche fornito valide motivazioni per scoraggiarvi, ma molti di voi sono poi entrati in un “vortice” di rassegnato disincanto da cui è quanto mai opportuno che vi affranchiate. Una svolta, dunque: forse una vera e propria riscossa; comunque un salto di qualità che si farà notare innanzitutto sul piano psicologico, mentale o emotivo, e conseguentemente anche all’esterno, perché l’energia troverà più facilmente direzioni proficue nei giusti canali dell’ottimismo! VERGINE (24 Agosto - 23 Settembre) In questi mesi l’opposizione di Marte e Venere non ci sarà più, al suo posto ci sarà invece il trigono del Sole, che resterà in Toro anche mentre Mercurio si concederà una rapida. Questi mesi saranno più calmi, più proficui, più amichevoli, più in sintonia con le vostre caratteristiche di “Terra”. Lo conferma la Luna Nuova che si forma un trigono rassicurante da molti punti di vista, a partire da quello lavorativo ed economico fino a quello (sempre troppo sottovalutato) psicologico ed emotivo. Quindi fate un bel respiro, placate le ansie e riprendete in mano la vostra vita, nei modi e con i ritmi che preferite.
SAGITTARIO (23 Novembre - 21 Dicembre) Dopo un paio di mesi a dir poco faticosi, con un tiro incrociato di pianeti dissonanti, adesso l’atmosfera cambia sensibilmente… e in meglio! L’unico pianeta veloce che può disturbarvi un pochino è Mercurio, che sospende momentaneamente il suo lungo transito in Toro, portandosi in opposizione nel settimo campo in Gemelli. Non lo considererei comunque un transito preoccupante. Preparatevi ad agire, ad osare, a desiderare! Troppo a lungo siete stati stressati, innervositi, avviliti, presi tra l’incudine della frustrazione e il martello della insofferenza: è vero che il vostro pianeta guida, Giove, vi ha sostenuto e incoraggiato e continuerà a farlo anche adesso… ma con maggiore facilità! CAPRICORNO (22 Dicembre - 20 Gennaio) I sestili dal romantico segno dei Pesci, nel mese scorso, vi hanno probabilmente gratificato sul piano personale ed affettivo, anche se non siete abituati a gestire certe pigre e sensuali dolcezze e inizialmente potreste esservi persino scherniti… Poi, si sa, una ciliegia tira l’altra e vi sarete lasciati andare persino voi. Adesso però le cose cambiano, almeno parzialmente: da un lato, il Sole in trigono dal quinto campo in Toro vi conforta sulle vostre capacità e sui vostri affetti, da un altro lato Venere e Marte in quadratura dal quarto campo in Ariete vi destabilizzano e vi innervosiscono! La via di mezzo esiste ed è raggiungibile, ma con uno sforzo personale di azione e mediazione. ACQUARIO (21 Gennaio - 18/19 Febbraio) Non è tanto (o soltanto) per il transito di Giove nel vostro segno che gli oroscopi hanno parlato di voi in modo entusiastico: nei primi mesi dell’anno sono stati molteplici gli appoggi planetari al vostro segno, quindi considerarvi “favoriti dalle stelle” non è sempre stato un modo di dire! Anche in questi mesi potrete contare su diversi appoggi: innanzitutto Marte e Venere, ed anche Mercurio per un breve periodo. Ci saranno buone giornate: come ho premesso, gli amici celesti non vi abbandoneranno ed anzi, nel caso vi foste un po’ adagiati sugli allori, adesso potranno aiutarvi a superare (magari solo a sopportare) qualche momento più incerto o problematico. PESCI (19/20 Febbraio - 20 Marzo) I Sole del mese entra nel terzo e comincia un rassicurante e armonico transito di sestile. La caratteristica principale delle configurazioni del periodo è insomma quella della concretezza, del consolidamento, della costruzione, diciamo pure del buonsenso, e in fondo rimanda al “principio di realtà” con cui l’opposizione di Saturno vi chiama ormai da tempo a confrontarvi. Il secondo campo in Ariete parla infatti di azione pratica e di risorse affidabili. Non sono i sogni, le chimere, i viaggi astratti ma le vostre capacità, i veri affetti, la vostra esperienza e i vostri valori interiori. Lì trovate sempre un baricentro stabile, a cui riferirvi o persino aggrapparvi nei momenti più difficili.
l ' u s at o p r ê t à p o r t e r
Formula vincente per “Lilli, la moda ritrovata”, un salotto di classe caldo e accogliente, dov’è piacevole passare qualche ora con le amiche, con le figlie, curiosando tra gli abiti, sorseggiando un caffè, facendosi consigliare a prezzi speciali su bellissimi capi e accessori di firme prestigiose come Prada, Gucci, Chanel, Dolce & Gabbana, Donna Karan, Fay, Alviero Martini, Gai Mattiolo e tante altre. Pezzi unici di tono elegante o sport-chic, talvolta puro vintage, arrivi sempre nuovi che cambiano di giorno in giorno il volto dello show-room. Un luogo da frequentare come habituée, perchè non si sa oggi cosa vi si potrà trovare domani... Aperto il martedì e il giovedì, dalle ore 11,30 alle 18, con possibilità di fissare un appuntamento extra semplicemente telefonando al numero 333 8914529.
via Cassini, 7 10129 Torino scala B - piano terra Apertura: martedì e giovedì dalle 11,30 alle 18 o su appuntamento info: Lilli Pennino telefono 333 8914529
Via Madama Cristina, 8 - tel. 011 6502587 Via Monginevro. 20/D - tel. 011 5695989 Aperti dal lunedĂŹ al sabato con orario continuato 09:00 - 19,00