Mir / Ifor history

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Movimento Internazionale di Riconciliazione Il Movimento internazionale della riconciliazio- dell'India e sviluppa metodi di nonviolenza attiva per la ne (MIR) è un'associazione nonviolenta di ispirazio- risoluzione dei conflitti nella ricerca della verità e nel ne ecumenica. È la branca italiana dell'International rispetto dell'avversario. Fellowship of Reconciliation (IFoR).

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Le origini e l'IFOR

4 Resistenza nonviolenta

Nel 1914, allo scoppio della prima guerra mondiale, dopo aver partecipato a un convegno ecumenico a Colonia, l'inglese Henry Modgkin e il tedesco Siegmund-Schultze promettono di non partecipare mai alla guerra. Alla fine dello stesso anno, a Cambridge, 130 persone danno vita al Movimento e, divenuto obbligatorio il servizio militare in Gran Bretagna, nel 1917 più di 600 membri del MIR inglese si dichiarano obiettori di coscienza e vengono messi in prigione.

Sotto la dittatura nazista sono uccisi, perché dissidenti, il sacerdote cattolico austriaco Max Metiger e l'evangelico tedesco Harman Stocht, tra i fondatori del MIR. Durante la seconda guerra mondiale, nella Francia occupata, il pastore Andrè Trocmè e sua moglie Magda, con tutto il loro villaggio, realizzano una resistenza nonviolenta e salvano la vita a migliaia di ebrei e di perseguitati politici. Dopo la seconda guerra mondiale il MIR, grazie anche all'opera instancabile di Jean Goss e Hildegard Goss-Mayr, cerca vie alternative e nonviolente per conseguire la giustizia e la riconciliazione tra tutti i popoli. In America Latina è presente con Hélder Pessoa Câmara (Dom Camara) e Adolfo Perez Esquivel; negli Stati Uniti con Martin Luther King e Dorothy Day (del Catholic Worker[2] ); in Vietnam collabora alla resistenza nonviolenta con i monaci buddhisti di Thích Nhất Hạnh; in Sudafrica è presente con Albert John Lutuli; in Irlanda con Mairead Corrigan. E inoltre in Medio Oriente, Zaire e Africa Subsahariana, Filippine, India, Bangladesh, Madagascar e, dopo il 1989, anche in molti paesi dell'Europa orientale.

Nel 1919 il Movimento diventa internazionale con la denominazione di Movimento internazionale della riconciliazione (MIR) nei paesi latini e di International Fellowship of Reconciliation (IFOR) nei paesi anglofoni. Il suo primo segretario generale fu lo svizzero Pierre Ceresole. Il movimento si configura come una federazione di gruppi i cui membri operano per la giustizia e la pace, rifiutano l'uso della violenza nonché la preparazione e la partecipazione alla guerra sotto qualsiasi forma. Si definisce movimento a base spirituale, composto da uomini e donne impegnati nella nonviolenza attiva come stile di vita e mezzo di cambiamento personale sociale e politico. il MIR/IFOR è presente in oltre 70 paesi del mondo.

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5 Formazione e gestione dei conflitti

Storia e impegno in Italia

Il MIR nasce in Italia nel 1952, fondato dai valdesi Tullio Vinay e Carlo Lupo, e dai quaccheri Ruth e Mario Il movimento ha organizzato e organizza tuttora corsi Tassoni, avendo per riferimento l'International Fellow- di formazione alla nonviolenza attiva in ogni parte del ship of Reconciliation, fondata nel 1919[1] . Fin dagli ini- mondo, soprattutto nelle aree di tensione e di conflitto. zi si impegna nel divulgare la teoria e la pratica della nonviolenza evangelica, raccogliendo presto adesioni anche tra i cattolici. Dalla sua fondazione l'IFOR è cresciuto a circa 140.000 membri in tutto il mondo. 6 Premi Nobel Per questa attività l'IFoR ha contato finora ben sei premi Nobel per la pace tra i suoi membri: Jane Addams (1931), Emily Green Balch (1946), Albert Luthuli (1960), Dr. Il MIR/IFOR entra in contatto con Gandhi e i suoi so- Martin Luther King (1964), Mairead Corrigan (1976), stenitori fin dalle prime campagne per la liberazione Adolfo Pérez Esquivel (1980).

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Gandhi

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