Numero 02 - 2012
Il Salone delle leggende a due ruote
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sommario benvenuti a passione moto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 moto e grandi viaggi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 tempo di correre . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .14 inserto dedicato catalogo espositori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .iii moto speciali 2012 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . x mostre speciali passione moto . . . . . . . . . . . . . . . . . . .xiii lo stile made in england . . . . . . . . . . . . . . . . . 20 hi-tech . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24
UN 2012 DI PASSIONE E MOTO PASSIONE e MOTO, due parole che si sposano alla perfezione e che rispecchiano il “mood” delle due ruote: non c’è moto senza la passione e non c’è passione che non abbia abbracciato una moto. Ecco perché, seppur giovanissima, la manifestazione “PASSIONE MOTO 2012” è già un grande successo, perché anche quest’anno apre la stagione della passione per le due ruote! Una vetrina d’eccezione, aperta certamente al pubblico degli appassionati ma anche a coloro che desiderano avvicinarsi all’incredibile mondo del motociclismo. Ultime novità e moto d’epoca, preparatori e restauratori, esperti e neofiti: tutto il mondo del motociclismo nazionale ed internazionale si riunisce a PadovaFiere il 3 e 4 marzo in occasione di “PASSIONE MOTO 2012”. Moltissime le mostre tematiche in programma, nelle quali le marche leader propongono in rassegna i loro pezzi di maggior pregio e rari, mentre sono attesissimi gli approfondimenti sul mondo dei “micromotori” e l’esposizione speciale dedicata al Custom con le categorie Freestyle, Metric, Modified Harley Davidson, Old Style, Streetfighter & Sport Bike, Café Racer e Bagger. Saranno due giorni molto intensi, sia dentro che fuori da “PASSIONE MOTO”. Da quest’anno infatti la collaborazione tra gli organizzatori della kermesse e noi di Exhibit porta l’informazione dedicata alle due ruote ed alla manifestazione anche nei luoghi di aggregazione delle città del Veneto, nei negozi e nelle boutique, nei ristoranti e nei locali. Un modo per raccontare e diffondere la passione per la moto a 360°, anche nei luoghi non propriamente dedicati. Prima, durante e anche dopo la manifestazione, grazie ai numerosi contenuti lifestyle, di moda, tendenze e hitech, sempre con uno sguardo alle due ruote. E quando poi, curiosi o appassionati, entrerete in fiera a Padova, chiedete alle casse la vostra copia di Exhibit che, grazie alla mappa, al catalogo degli espositori ed al programma degli eventi, vi guiderà nelle vostre giornate di passione… per la moto ovviamente! Valeria Marcato
moda sport . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30 exhibit | 3
benvenuti a passione moto
La passata edizione di Passione Moto, la prima in assoluto, ha registrato un successo forse inaspettato, tanto che Mario Carlo Baccaglini, patron dell’Intermeeting s. r. l., azienda che in 30 anni è diventata leader nel settore delle auto e moto d’epoca, ha deciso di replicare quest’anno. Per questa seconda edizione la parola d’ordine è STORIA poiché, come sostiene il dottor Baccaglini, un prodotto senza storia non ha futuro. La passione per la motocicletta intesa quindi non solo come il fascino che questa esercita quale mezzo dell’ingegno umano, quale puro frutto della meccanica, bensì come espressione dei costumi che mutano, come attrazione per le belle forme e per l’estetica del mezzo che da quasi un secolo affascina milioni e milioni di persone. Il mercato motociclistico storico sta scoprendo un periodo di vitalità che probabilmente nessuno avrebbe predetto vista la congiuntura economica. Padova in tutto ciò si colloca decisamente al centro: il mercato di moto, auto e ricambistica d’epoca trova in questa esposizione un punto focale, che riunisce appassionati di tutta la penisola per quella che sarà una manifestazione dal grande impatto emozionale. Mario Carlo Baccaglini
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Quattro giorni da brivido.
Il più importante mercato d’Europa. Salone Internazionale per appassionati e collezionisti.
FIERA DI PADOVA ANTEPRIMA
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Segreteria organizzativa: Intermeeting Srl Tel. 0039.049.7386856 - Fax 0039.049.9819826
moto e grandi viaggi
VIAGGIARE IN LIBERTÀ In moto la strada diventa un grande compagno di viaggio, anche sino a Capo Nord dove ogni grande motonauta che si rispetti almeno una volta deve andare
I lunghi viaggi continuano ad affascinare gli amanti delle due ruote: dalle praterie americane ai deserti più assolati 6 | exhibit
Viaggiare in moto significa libertà, nella scelta degli itinerari e nel piacere della guida, sensazioni irreplicabile per chi sta chiuso all’interno di una macchina. Per questo in moto si possono raggiungere mete molto impervie senza troppi problemi. Un viaggio “classico” da fare su due ruote è quello che porta a Capo Nord, passando per Austria, Germania, Danimarca e Norvegia, percorrere la mitica E6, la statale che taglia da sud a nord tutto il Paese e arriva fino a lambire il Circolo Polare Artico. Tra gli altri itinerari perfetti per uno o più centauri sono da segnalare il percorso tra
Arizona e Utah, che si addentra nel grande ovest degli Stati Uniti, nelle riserve dei Navajo e Hopi; il Parco Nazionale di Yellowstone con le sue miglia e miglia di natura incontaminata, animali liberi e protetti, tra Wyoming, Idaho e Montana e il pericoloso deserto del Namib, seguendo un itinerario che attraversa il nulla fino alla terra degli Himba. Molti appassionati raccontano in Rete le loro esperienze: rodaggio. blogspot. com dà loro indicazioni preziose come il sito www.motortravel.it.
moto e grandi viaggi
LE MOTO PER FARE CHILOMETRI
bMW 1600 Gtl
Ducati Multistrada
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Moto Guzzi Stelvio 1200
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Quando il lusso diventa leggero, compie un enorme passo avanti. Al top di quest’evoluzione si colloca la nuova K 1600 GTL. La potenza del 6 cilindri in linea regala al pilota una sensazione di assoluta superiorità e si rivela all’altezza di ogni situazione.
Un nome mitico che dà subito l’idea di una due ruote per affrontare lunghissimi percorsi con una guida rilassante e una sensazione di grande comfort. Notevole l’autonomia garantita dal nuovo serbatoio che tiene la bellezza di 32 litri, e con ben 7 di riserva, garantendo così circa 440 km di viaggio senza necessità di rifornimenti.
Sulla nuova maxi bolognese ritroviamo la posizione da enduro stradale e un comfort persino superiore alla precedente versione. Ma sotto pelle la Multistrada 1200 nasconde un’anima diversa, da vera superbike, dotata di numeri imbarazzanti: 150 cavalli per 189 chilogrammi.
Con un occhio all’ecologia (l’adeguamento delle emissioni alle Norme Euro3) questa versione Touring, che si affianca alla standard, la Traveller, ha una dotazione di accessori pensata per chi ama viaggiare in moto, con tanto di ABS, bauletto da 47 litri, schienale passeggero, cavalletto centrale, puntale a protezione del motore e paramani.
La Gold Wing Model Year 2012 costituisce una evoluzione del noto modello attuale, ampiamente riconosciuto per essere una delle migliori supertourer in commercio. Per ampliarne ulteriormente le capacità turistiche, la modo è stata migliorata nell’equipaggiamento elettronico.
Fatta per chi ama l’avventura, anche la più estrema, la Super Ténéré offre la sicurezza di viaggiare nel comfort, nei lunghi viaggi in autostrada e disegnando traiettorie impeccabili sui tornanti dei passi di montagna. Con in più l’altezza della sella regolabile, l’impianto frenante intelligente con Abs e Ubs e pneumatici tubeless.
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moto e grandi viaggi
CHE VIAGGIATORE QUEL CHE Resta mitico il suo attraversamento del Sud America nel 1952 raccontato nei “Diari della motocicletta” È PASSATO oltre mezzo secolo, ma il ricordo di quel mitico viaggio è ancora scolpito nelle menti e nei cuori di tantissimi fan e simpatizzanti del Che. Nel 1952 Ernesto Che Guevara, allora studente ventitreenne di medicina, scrisse un diario di un viaggio intrapreso in America Latina con il suo amico Alberto Granado, biologo e ricercatore di 29 anni. Sei mesi di avventure, ragazze ed esperienze attraversando Argentina, Cile, Perù, Columbia e Venezuela; Ernesto e Alberto iniziarono su una vecchia motocicletta “Norton 500” e finirono facendo autostop. Secondo quanto scritto nei “Diari della motocicletta” il duo parte da Buenos Aires il 4 gennaio 1952, attraversa il Cile, passando per le città di Valparaiso, Santiago e Arica, entra in Perù a fine marzo, attraversa il Rio delle Amazzoni a bordo della zattera Mambo-Tango, entra nella città colombiana di Bogotà per terminare il viaggio in Venezuela il 26 luglio a Caracas. Le tappe fondamentali del loro viaggio sono però il Machu Picchu e il lebbrosario di San Pablo, dove il giovane protagonista ebbe modo di osservare la miseria e la povertà del popolo latino-americano, iniziando ad analizzare i nefasti effetti dei sistemi economici vigenti, scoprendo l’esigenza di un mondo più equo. Il Machu Picchu è il simbolo del Perù: una città inca ubicata 112.5 km a nord-est di Cusco, a oltre 2.350 metri di
altitudine, all’interno del Parco Archeologico di Machupicchu (conosciuto anche come “Santuario Storico”), che comprende un vasto territorio della Provincia di Urubamba nella sezione di Cusco. Quasi mezzo milione di persone visitano il sito archeologico ogni anno, rendendolo uno dei più celebri al mondo. Dal libro “Latinoamericana”, che racconta il viaggio, divenuto fin dalla sua pubblicazione un cult, nel 2004 è stato tratto il film “I diari della motocicletta”, con Rodrigo De la Serna nel ruolo di Granado e Gael García Bernal nel ruolo di Guevara.
UN FARMACISTA PER AMICO
ZAPPADU, DA VILLA CERTOSA AL CILE
Alberto Granado è stato il compagno di sella del Che nella sua mitica sgroppata È MORTO il 5 marzo a L’Avana, ma il ricordo del viaggio che compì assieme al Che, suo grande amico, continuerà a stimolare la fantasia e la voglia di avventura di migliaia di persone. Alberto Granado Romero, classe 1922, laureato in farmacologia e in scienze naturali, si è dedicato per tutta la vita alla ricerca scientifica e alla medicina. Dopo il viaggio insieme al Che, Granado, nato in Argentina nel 1922, era rimasto in Venezuela, dove aveva sposato la venezuelana Delia, dalla quale aveva avuto tre figli. Qui infatti il medico e scienziato si era fermato per lavorare in una clinica per pazienti lebbrosi mentre Guevara continuava il viaggio fino a Miami. Le sue ceneri sono state sparse in tre nazioni: Cuba, Venezuela e Argentina.
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il paparazzo del Premier ripercorre ai giorni nostri quel viaggio
UNA GRANDE “PODEROSA” Quanti chilometri con la quasi indistruttibile Norton Model 18 diventata poi un modello da corsa QUANDO era studente, Guevara passò molto tempo a viaggiare con Alberto Granada, suo vecchio amico, nell’America Latina a cavallo di una motocicletta Norton Model 18 di 500 cc del 1939, cui Granado aveva dato il soprannome di “La Poderosa”. La Model 18 è una motocicletta prodotta dalla casa inglese Norton, tra il 1922 e il 1954. Prima Norton a valvole in testa (il motore è derivato da quello della 16H a valvole laterali), questa “500” nasce come modello sportivo da usare anche nelle competizioni, dove raccoglierà notevoli successi: tra i più importanti il GP dell’Ulster 1922, il Senior TT 1924 e, nella stessa stagione, i GP di Belgio e Francia.
RIPERCORRERE a distanza di sessant’anni l’itinerario del Che: l’idea è venuta ad Antonello Zappadu, fotogiornalista, celebre per gli scatti al Premier e ai suoi ospiti a Villa Certosa, che sarà accompagnato in questa insolita e avventurosa missione da Roberto Soddu, ex pilota e fotografo per passione, suo caro amico da trent’anni, col quale ha già condiviso altri viaggi. Il 2 gennaio a Bogotà i due presenteranno l’iniziativa e da lì comincerà la loro avventura a ritroso che toccherà Colombia, Perù, Cile e Argentina, per concludersi a fine febbraio a Buenos Aires. Nei primi 8mila chilometri i due si sposteranno in piroga sul Rio delle Amazzoni, poi proseguiranno con mezzi di fortuna e a piedi fino a Santiago del Cile: qui saliranno a bordo di una moto, probabilmente una Guzzi, ribattezzata “Poderosa III”, con cui concluderanno il viaggio.
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movies e moto
VIP IN SELLA Da brando a James Dean, senza dimenticare bob Dylan, le due ruote hanno sempre avuto un gran fascino VIP E MOTO sono un binomio vincente. Spesso cantanti, attori e scrittori celebri hanno preferito le due alle quattro ruote. Marlon Brando, in sella alla sua 1950 Triumph 6T Thunderbird ne “Il Selvaggio”, è diventato un’icona del cinema motorizzato e lui stesso era solito utilizzarla per viaggiare da un capo all’altro dell’America. Un modello simile, la 964 Triumph Tiger 100 era nel garage del menestrello Bob Dylan e forse sarebbe stato meglio ci fosse rimasta, visto che proprio a bordo di quel centauro il cantante ebbe un grave incidente. Tra gli attori a due ruote è d’obbligo citare James Dean, che guidava una Royal Enfield 500cc e Steve McQueen che ne aveva almeno una dozzina di esemplari in garage. Più recente è il caso di Ewan McGregor che nel 2004 ha compiuto un lungo viaggio in moto da Londra a New York e nel 2007 dalla Scozia al Sud Africa per beneficenza. Tra gli storici appassionati delle due ruote c’è anche T.E. Lawrence, il celebre “Lawrence d’ Arabia”, la cui storia venne raccontata nel mitico film di David Lean. Ma il morbo della due ruote ha colpito un po’ tutti i Vip: Keanu Reeves, Clint Eastwood, Elvis Presley, Jack Nicholson, Mick Jagger e ovviamente Paul Newman.
Clint Eastwood
Keanu Reeves
Elvis Presl
Bob Dylan
LA TRIUMPH DEL GRANDE STEVE Solo 1100 esemplari per ricordare la sua bonneville A VOLTE ritornano. Per gli appassionati delle moto degli anni ‘60 e ‘70 Triumph realizzerà 1100 esemplari della Bonneville Steve McQueen Edition. La nuova Bonnie ricalcherà la Trophy TR6 usata dal grande attore americano nel film “La Grande Avventura”, a partire dal colore esclusivo “matt khaki green”. La moto sarà venduta in edizione limitata e vanterà caratteristiche esclusive quali il piccolo faro nero anteriore, la sella monoposto con portapacchi posteriore in colore nero, il paracoppa olio traforato e la placchetta con il numero identificativo della moto e, ovviamente, la firma di Steve McQueen sui due fianchetti laterali.
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IL CAVALLETTO DI FONZIE henry Winkler amava farsi riprendere sulla sua 500 twin, ma era un finto motociclista NELL’IMMAGINARIO collettivo, Fonzie, il celebre protagonista della serie “Happy Days”, è indissolubilmente legato alla Triumph 500 CC Twin, la stupenda moto che veniva mostrata in ogni puntata del telefilm. In realtà Henry Winkler, l’attore che interpretava il personaggio, non ha guidato quasi mai la moto, che era sempre solidamente fissata su un cavalletto.
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Ristorante Bion Camin (PD) - Via Vigonovese, 427 - Tel. 049 8790064 - Fax 049 8797575 ristorantebion@libero.it - www.ristorantebion.com Il locale, elegante e confortevole dallo stile Neoclassico Veneziano, offre una vasta gamma di prodotti tipici regionali e non, come il gran bollito alla padovana e le specialità a base di aceto balsamico. Il menu ha variabilità stagionale e la cucina della signora Iana ricorda all’avventore tutti quei sapori propri della tradizione veneta come la pasta rigorosamente fatta in casa, gli gnocchi, i sughi e le conserve. Un doveroso appunto va fatto alle carni che, cotte sulla brace, acquistano profumi e sapori inimitabili. La cantina e la carta dei vini, oltre che dare la giusta priorità ai prodotti locali, offrono l’occasione di spaziare nei gusti delle etichette più note ed importanti del territorio nazionale. Un’ultima nota va alla gestione della famiglia Righetto che giunta già alla terza generazione, pur migliorando ha saputo mantenere un piacevole tono familiare.
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Ristorante Godenda Padova - Via Squarcione 4/6 - Tel. 049 8774192 godenda@godenda.it - www.godenda.it Aperto dal lunedì sera al sabato dalle 12.00 alle 15.00 e dalle 18.30 alle 23.00 (orario ristorante). Un wine-bar e ristorante nella sua essenza più recondita, ma sono la sua espressione naturale e la sua personale interpretazione del mondo del vino e i piatti, nobilitati dalla fantasia di uno chef stellato, a renderlo diverso e originale. Godenda è anche un modo originale di far cultura. È la casa che ospita pittori, scrittori, fotografi e poeti, ma anche viniticoltori, produttori esperti di vari settori che, con i propri successi, trasformano ogni serata in un evento. Risuona il nome di Padova grazie a Godenda, premiato come migliore wine bar d’Italia durante la terza edizione del Bar Festival 2006.
Ristorante Meridiana Via Jacopo da Corte 45 Piove di Sacco barchessabragato@libero.it - www.ristorantemeridiana.it Il ristorante Meridiana è una tappa obbligata per chi cerca una calda atmosfera, ma soprattutto la qualità delle materie prime e la ricerca dei prodotti migliori per soddisfare le esigenze dei gourmand più attenti, con specialità di pesce dai sapori raffinati che sanno stuzzicare ed appagare i sensi. Chiunque entri nel ristorante Meridiana non può non percepire l’attenzione che Ivano Chellin e il suo staff pongono nel rapporto con il cliente, nella ricerca dei dettagli, nella cura di ogni particolare. L’esperienza ormai trentennale del suo titolare ha permesso al ristorante di presentare al pubblico i più alti livelli e standard nella ristorazione, raggiungendo in poco più di 3 anni risultati come un posto nelle guide Michelin.
Pontecorvo
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TEMPO DI CORRERE Il rombante mondo dell’automobile trova nelle principali Maison di orologi un partner attento: modelli di grande stile e prezzo adeguato
Audemars Pigu Maserati Le migliori marche di orologi hanno
Breitling Bentl
Chopard Jackie Ickx 14 | exhibit
collezioni esclusive legate al mondo dell’automobile. Il più famoso connubio è stato senza dubbio quello che ha legato Steve McQueen a Tag Heuer e più precisamente al modello Monaco Vintage Edition. Di grande fascino “motoristico” l’Ingersoll della linea Racing, aggressivamente sportivo. Al mondo della Ferrari si riallacciano invece gli orologi realizzati dalle Officine Panerai con casse e bracciali realizzati con materiali tecnologicamente avanzati come acciaio, titanio, oro e platino. Nelle gare di durata il primo avversario delle Ferrari è stata spesso la Porsche 911 e di questo modello Porsche Design ha voluto celebrarne il mito creando la collezione Flat Six, dal nome con cui viene chiamato il motore 6 cilindri boxer che equipaggia la vettura. Al ritorno della Maserati nelle competizioni si rifà l’Audemars
Tag Heuer Steve Mcqueen Piguet Millenary MC12 dalla linea estremamente tecnologica e aggressiva, con una riserva di carica incredibile per questo genere di modelli: 10 giorni. Altro nome mitico per l’automobilismo è quello di Bugatti in onore del quale Michel Parmigiani ha inventato il Super Sport con il rinvio dell’ora a 90 gradi e visibilità sul lato dell’orologio. Per Aston Martin si è mossa invece JaegerLeCoultre con i modelli Amvox Cronograph con chiari riferimenti all’elegantissima selleria della vettura. Identica eleganza viene richiamata da Breitling per il Flying B in cui la lettera sta a significare Bentley. Ha due fusi orari sotto controllo il Graham Mercedes GP Gmt mentre Chopard si è ispirato alle Mille Miglia. Ai piloti si sono invece legati Chopard con il Jackie Ickx, Hublot per il suo King Power Ayrton Senna, Richard Mille per il brasiliano Felipe Massa, Eberhard per l’indimenticabile Tazio Nuvolari e soprattutto Viceroy per un modello firmato dal ferrarista Fernando Alonso. E le moto: per tutti il Tudor Fastrider con i classici colori Ducati.
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Panerai Feari
Chopard Mille Miglia
Hubl Ayrton Senna Porsche Dign
Richard Mille Felipe Ma Parmigiani Bugai Super Sport
Jaeger LeCoultre Aston Martin Tudor Ducati
Ingersoll Bison exhibit | 15
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NEWMAN E IL SUO DAYTONA il più ricercato dei Rolex è stato “lanciato” dall’amore dell’attore americano per le corse ROLEX ha legato indissolubilmente il suo nome a Paul Newman e al suo Daytona, un cronografo con ricarica automatica prodotto dal 1961 in numero limitato. La sua rarità lo hanno ha reso uno degli orologi più ambiti da appassionati e collezionisti, disposti ad attendere qualche anno per averlo. Esiste anche una versione detta con “quadrante Paul Newman” ma si tratta di una variante assolutamente non ufficiale in quanto secondo la leggenda l’attore indossava in un suo film del 1970 (“La carrera mexicana”) un Daytona in acciaio con questo quadrante. Furono le locandine del film a decretare il successo planetario dell’orologio.
CASE E QUADRANTI Le principali Case automobilistiche hanno in catalogo anche orologi griffati, tutti di buona qualità ANCHE LE CASE automobilistiche propongono orologi direttamente nei loro cataloghi di optional, quasi tutti a cronografo e di buona qualità e soprattutto con prezzi abbordabili. Alfa Romeo ha il Wrist Watch con un corpo squadrato e moderno abbinato a un bel cinturino. Sotto i 100 euro troviamo il Men’ Watch realizzato per Mini, di forma estremamente moderna, fuori dai canoni anche in fatto di design. Molto economico anche il Pleiadi Sport di Subaru, caratterizzato da un design molto originale. Volkswagen e Peugeot hanno proposte con una fascia di prezzo leggermente più alta più o meno la stessa del cronografo Clockware di Smart, ad alto contenuto moda. Non poteva mancare un Ferrari, il Chrono Steel al tempo stesso sportivo ed elegante oltre che impermeabile all’acqua fino a 5 atmosfere. Ma la chicca è firmata Mercedes con il suo Silver Arrow dedicato all’SLS Amg. L’apertura del cinturino è fatta in modo da ricordare l’apertura “ali di gabbiano” che contraddistingue alcuni modelli che hanno fatto la storia della Casa. Vi è anche un congegno alla “James Bond” che appare sulla corona: schiacciando due pulsanti posti sul corpo centrale potrete aprire e chiudere le portiere della vostra SLS Amg.
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Numero 02 - 2012
LA MAPPA ED IL cAtALogo coMPLEto EsPosItorI
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BONACCORSI PIERINO 41053 Maranello (Mo) Via Ascari, 39 tel. 0536/940915 fax 0536/933876
Pad. 5
BONORA GIACOMO
36060 Schiavon (Vi) Via Sila, 1 fax 0424/400937 info@moto-epoca.com
Gli Organizzatori di Passione Moto ed exhibit declinano ogni responsabilità per eventuali errori o omissioni nel catalogo
exhibit | III
elenco espositori Pad. 5B
Pad. 5B
Pad. 5
35127 Padova (Pd) Via Polonia, 27 fax 049/8790918 enricolambretta@yahoo.it
BOSCASSO DEBORAH
CHEYENNE VINTAGE
48125 Ravenna (Ra) Via Ragone, 79 wl67db78@hotmail.it
06600 Antibes Jles Pins (Fr) 2Vieux chemin dela Colle pascalecheyenne@gmail.com
Pad. 5
Pad. 14
BOTTI LAURA
29010 Pianello V.T. (Pc) Largo dal Verme 61 laura.oggettismarriti@gmail.com
Pad. 5
BRETTI BROTHERS’ OLD BIKES 10154 Torino (To) Corso Taranto, 1 fax 011/202995
Pad. 5B
BRETTON MOTORCYCLES
CH4 0BY Bretton - Chester (Gb) Broughton Mills Road, Unit 10 tel. 0044/1244660774 fax 0044/1244660774 russ@brettonmotorcycles.co.uk www.brettonmotorcycles.co.uk
Pad. 5B
BY-STRAMBERIA TUTTO PER IL BIKER di Vivani Franco 31100 Treviso (Tv) Via S. Angelo, 248 tel. 0422/403679 fax 0422/403679
c
CIRCOLO PATAVINO AUTOSTORICHE
35125 Padova (Pd) Via A. Guidi, 28 tel. 049/714744 fax 049/714744 circolo@patavinoautostoriche.it www.patavinoautostoriche.it
Pad. 14
CLUB NINO PREVI
26015 Soresina (Cr) Piazza Repubblica, 7 tel. 0374/344926 fax 0374/340489 previ@libero.it www.ninoprevi.com
Pad. 4
CLUB TÉNÉRÉ ITALIA 34125 Trieste (Ts) Via Ginnastica, 35 info@clubtenereitalia.it www.clubtenereitalia.it
Pad. 14
45031 Arquà Polesine (Ro) Provinciale Ovest 955 tel. 0425/91205 devis@lambrettaclubtriveneto.it
CENTRO SOLUZIONE BOUVY di F. Chienese
40018 San Pietro in Casale (Bo) Via Massumatico, 3483/h tel. 051/6661337 fax 051/6661337 info@csbouvy.it www.csbouvy.it
IV | exhibit
e
20016 Pero (Mi) Via Don Luigi Sturzo, 7 tel. 02/380851 fax 02/38010393 edisport@edisport.it www.edisport.it
67100 L’aquila (Aq) Via Tosella S.Marco di Preturo tel. 0862/461314 cucchiellagiancarlo@virgilio.it
Pad. 5
35100 Albignasego (Pd) Largo degli Obizzi 12/1
30174 Mestre (Ve) Via Magnasco, 13 www.motoclub.venicexplorer.net
CLUB MOTOCICLISTICO MESTRE
10070 Villanova Canavese (To) Via S. Rocco, 77 tel. 011/9295244 fax 011/9295244 giorgiooggero@tiscali.it www.carozzeriaoggero.it
26100 Cremona (Cr) Via Antica Porta Tintoria, 11 tel. 0372/530463 fax 0372/458602 info@cavec.it www.cavec.it
DOC - DUCATI OWNER CLUB PADOVA
Pad. 14
Pad. 5B
C.A.V.E.C. CLUB AMATORI VEICOLI D’EPOCA CREMONA
Pad. 4
Pad. 14
Pad. 5B
CARROZZERIA OGGERO
DI FRANCO ENRICO
CUCCHIELLA GIANCARLO
Pad. 5
CULATTI CLAUDIO
d Pad. 5
D.B.M. VINTAGE 16161 Genova (Ge) Via Fegino, 3H tel. 010/6143159 dibrogni@stenart.it
Pad. 5
DE SANTIS PATRIZIO 03020 Pico (Fr) Via Machiavelli, 6 falcone.sport@inwind.it
EDISPORT EDITORIALE SPA MOTOCICLISMO
Pad. 14
ENNEPI DI PERTMER NICOLÒ 6 C. 38028 Revò (Tn) P.za Madonna Pellegrina, 5
Pad. 5B
EUROCOMPONENTS BV 1764KC Breezand (Holland) Balgweg, 63 tel. 0031/223521396
f Pad. 11
FASHION HELMET
20159 Milano (Mi) Via Thaon di Ravel, 3-8 fashionhelmet@alice.it www.fashionhelmet.com
Pad. 5
FASOLO LUCIANO 35030 Rovolon (Pd) Via Roma, 98 tel. 049/9910631 fax 049/9910631 lucianofasolo@libero.it
Pad. 14
FEDERAZIONE MOTOCICLISTICA ITALIANA 00196 Roma (Rm) Viale Tiziano, 70 tel. 06/32488607
Pad. 14
FMI 2 TEMPI
35010 Curtarolo (Pd) Via Gorizia, 3 fax 049/5971093 fmi2tempi@hotmail.it
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elenco espositori Pad. 5
FUSILLO CLAUDIO 70015 noci (Ba) Via Giovanni XXIII, 9 claudiofusillo@libero.it
g Pad. 5
GAMBELLARA GOMME di Denis Beggio
36045 Lonigo (Vi) Via Bonioli, 101 tel. 0444/444621 fax 0444/444621 gambellaragomme@yahoo.it
Pad. 5
GARLATTI CLAUDIO 37132 Verona (Vr) Via Luigi Rossi, 4 info@garlattimoto.com www.garlattimoto.com
Pad. 14
GAS RACING
40060 Molinella (Bo) Via Del Teatro, 2 S. Pietro Capofiume
Pad. 5
GIAN SNC RICAMIFICIO di Buschittari G. & C.
62010 Treia (Mc) Via dell’Industria, 31/a - Zona P.I.P. tel. 0733/541497 fax 0733/541497 giansnc@tin.it www.gianricami.it
Pad. 5
GRAFIKART & CO. SRL
25080 Molinetto di Mazzano (Bs) Via dell’artigianato, 21 tel. 030/2122675 info@grafikartsrl.it www.grafikartsrl.it
Pad. 11
GRAN PRIX ORIGINAL 20159 Milano (Mi) Via Thaon di Ravel, 3-8 www.granprix-original.com
Pad. 5
GRANATA GAETANO
25086 Rezzato (Bs) Via Brescia, 34 tel. 030/2590813 fax 030/2590813 info@gaetanogranata.com www.gaetanogranata.com
Pad. 4
GRUPPO SPORTIVO “LAVERDA CORSE”
36093 Isola Vicentina (Vi) Via Vallugana, 9 tel. 0444/976398 trlave@tin.it
i Pad. 5
INCHIAPPA VITO
90018 Termini Imerese (Pa) Via Enrico de nicola, 10 fracagnina@libero.it
k Pad. 14
KILOMETRI & MIGLIA SNC DI BIANCHI M. E PANLERA B. 35010 Vigodarzere (Pd) Via Marconi, 35 tel. 049/8841873 fax 049/8845342 info@kilometrimiglia.it
Pad. 5B
KRISTIAN PEL 20080 Basiglio (Mi) Via Roma, 27 tel. 02/90785653 fax 02/90785517
l Pad. 11
LA COMPAGNIA DEI CAVALIERI 6064 Panicale (Pg) Via A. Grossi, 2 azcommunication@hotmail.com www.compagniadeicavalieri.it
Pad. 14
LAMBRETTA CLUB TRIVENETO 37100 Costermano (Vr) Via Belvedere 27/B devis@lambrettaclubtriveneto.it
Pad. 5
LAMBRETTA POINT
44124 Ferrara (Fe) Via degli Olivetani, 36 tel. 0532/62814 info@lambrettapoint.com
Pad. 5
LEGEND BIKE SAS
36100 Vicenza (Vi) Viale Fusinato, 12 tel. 0444/541002 fax 0444/541002 info@legendbikesas.net www.legendbikesas.net
Pad. 5B
LU.TI.AN. dei Fratelli Capuozzo
30016 Lido di Jesolo (Ve) Via Ugo Foscolo, 5 tel. 0421/370469 fax 0421/370414 info@lutian.eu www.lutian.eu
Pad. 5; Area esterna
LUFI ZAMIRA
35030 Sarmeola di Rubano (Pd) Via Cesare Battisti , 10 fax 049/2956000 lufizamira@yahoo.it
m Pad. 5; 14
MAGLIFICIO LG di Gobbato Lilli
31049 Valdobbiadene (Tv) Via Menaré, 2 info@imace.it www.imace.it
Pad. 5B
MAX CUOIO
10040 San Gillio (To) Via Alpignano, 24 tel. 011/9840185 maxcuoio@gmail.com www.maxcuoio.it
Pad. 5
MENANI RACING
20010 Cornaredo (Mi) Via Merendi, 6/8 tel. 02/93566928 fax 02/93562815 info@menani.it www.menani.it
Pad. 4
MONTESA CLUB ITALIA C/O MOTOCLUB MAGENTA 20013 Magenta (Mi) Via Valle 7/9 tel. 02/97291567 www.montesaclub.com
Pad. 14
MOTO CLUB 2 RUOTE CLASSICHE 35134 Padova (Pd) Via M. Zoppo, 14/b tel. 049/600894 2ruoteclassiche@alice.it
Pad. 4
MOTO CLUB BASSANO 36061 Bassano del Grappa (Vi) Vicolo Jacopo Da Ponte, 40 tel. 0424/38058 info@motoclub-bassano.it
Pad. 4
MOTO CLUB BIKERS FRIENDS PADOVA
35035 Mestrino (Pd) Via F.lli Bandiera, 20 fax 0331/494722 commerciale@mc-bikersfriendspadova.it www.mc-bikersfriendspadova.it
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exhibit | V
elenco espositori Pad. 14
Pad. 5B
MOTO CLUB CAVARZERE Club Auto Moto Epoca
Pad. 14
Pad. 4
40132 Bologna (Bo) Via Fornace, 1 tel. 051/404960 fax 051/404960
30014 Cavarzere (Ve) Via U. Foscolo, 15 fax 049/8215783
MOTO CLUB DEL MONTAGNANESE
35044 Montagnana (Pd) P.za V.Emanuele II tel. 0429/83212 fax 0429/809970 info@mcmontagnanese.it www.mcmontagnagnese.it
Pad. 14
MOTOCLUB DEPISTAGGIO ASD
MOTO MASERATI ITALIA
Pad. 14
MOTOCLUB PRADEGAI ASD
Pad. 4
35127 Padova (Pd) Via Canestrini, 4
MOTOCLUB XT500
Pad. 4
Pad. 5
Pad. 4
MOTO CLUB LE TRE ISOLE 45018 Porto Tolle (Ro) Via Messina, 4 fax 0426/380022
Pad. 4
MOTO CLUB LEVICO TERME “MUSEO della MOTO”
38056 Levico Terme (Tn) Via Giannettini, 4 tel. 0461/706737 fax 0461/709182 info@garagebikemuseum.org www.garagebikemuseum.org
Pad. 14
MOTO CLUB MAROSTICA A.S.D.
36063 Marostica (Vi) Via Consagrollo, 30 tel. 0424/780269 fax 0424/75282 info@motoclubmarostica.it
Pad. 4
MOTO CLUB PADOVA
35132 Padova (Pd) Via Vermigli, 6 segreteria@motoclubpadova.it www.motoclubpadova.it
Pad. 14
MOTO CLUB SERENISSIMO
35010 Vigodarzere (Pd) Via Vittorio Veneto, 50b tel. 049/706452 fax 049/8873847 motoclubserenissimo@libero.it
VI | exhibit
o Pad. 4
58010 Sorano (Gr) Via Del Borgo, 40 info@xt500.it www.xt500.it
36040 Sarego (Vi) Via Guido Salvagnini, 25 tel. 0444/831204 fax 0444/430021 info@motoclublafavorita.it www.motoclublafavorita.it
37012 Bussolengo (Vr) Via Bruno Rizzi, 10 tel. 045/6704600 fax 045/6755995 info@ceramicpowerliquid.com www.ceramicpowerliquid.com
31040 Mansuè (Tv) Via Roma, 16 motoclubpradegai@hotmail.it
35040 Villa Estense (Pd) Via Fornasette di Sopra, 14/A agostinodestefani@gmail.com
MOTO CLUB LA FAVORITA SAREGO Ass. Sport. Dilett.
NUOVATEC Srl
MOTOMECCANICA MERUZZI ERIC
OVER 40 RACING TEAM A.S.D.
p Pad. 5B
PACH PRODUCTION di Pach Javier
20016 Pero (Mi) Via Manzoni Alessandro, 2 - Cerchiate tel. 02/33911859 fax 02/33916204 info@motomeccanicameruzzi.it www.motomeccanicameruzzi.it
27029 Vigevano (Pv) V.le Petrarca, 30 tel. 0381/70862 fax 0381/70862 info@pachproduction.it www.pachproduction.it
Pad. 5
Pad. 5B
58100 Grosseto (Gr) Loc. Casotto Pescatori tel. 0564/454983 fax 0564/454983 info@motorclassic.it www.motorclassic.it
35010 San Pietro in Gu (Pd) Via Roma, 138 fax 049/9455873 info@passionecustom.it www.passionecustom.it
Pad. 5
PASSIONE GIESSE
MOTOR CLASSIC
MOTORGLOBE.IT di Gualtieri William 41123 Modena (Mo) Via Emilia Ovest 1011 tel. 059/8860233 fax 059/885000 commerciale@motorglobe.it www.motorglobe-wilber.it
Pad. 5
MOTOR PATTY
80022 Arzano (na) Via Alfredo Pecchia, 24 motorpatty@libero.it
n Pad. 5
NIEUWLAND & BÉHAGUE VOF AMERICAN STORE
8914 BH Leeuwarden (Holland) Foeke Sjoerdswei, 36-40-42 tel. 0031-582157857 fax 0031-582150557 info@american-store.nl www.american-store.nl
PASSIONE CUSTOM SAS & C.
Pad. 5
35020 Casalserugo (Pd) Via Kennedy, 17 fax 049/8978056
Pad. 5
PASSIONE MOTO SRL
24010 Ponteranica (Bg) Via Ramera, 50 tel. 035/4128349 fax 035/4128349 info@passionemotosrl.it
Pad. 5
PIAGGIO CENTER SCOOTER VINTAGE
06012 Città di Castello (Pg) Via Martiri delle Foibe, 10 tel. 075/8522939 info@scootervintage.it www.scootervintage.it
Pad. 5
PORSCHEMANIA di Carabellese Michele 57124 Livorno (Li) Via delle Gore, 85 tel. 0586/508221 fax 0586/501088 porschemania@alice.it
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elenco espositori Pad. 4; 5B
PUBLISHOP di Bergomi Francesco 40026 Imola (Bo) Via Gambellara, 52/B
Pad. 5
PUNTO MOTO SNC
36100 Vicenza (Vi) Viale Sant’Agostino, 300/A tel. 0444/560298 fax 0444/560298 info@puntomotovicenza.it www.puntomotovicenza.it
r Pad. 4
R 80 GS OWNER CLUB
35129 Padova (Pd) Via Tonzig, 2/b fax 049/8151308 r_80gs@hotmail.com www.r80gs.it
Pad. 14
REGISTRO STORICO TESTI 20147 Milano (Mi) Via Lorenteggio, 41 tel. 02/4238473 registrostoricotesti@alice.it www.registrostoricotesti.it
Pad. 4
REGISTRO STORICO TGM
s Pad. 5
S-TECH Sas
25125 Brescia (Bs) Via Zara, 77 tel. 030/503197
Pad. 5B
STILE ITALIANO SRL
33080 Roveredo In Piano (Pn) Via Brentella, 53/5 tel. 0434/946101 fax 0434/946799 cristian@stileitaliano.com www.stileitaliano.com
t Pad. 5B
TANCA CINZIA 12010 Cervasca (Cn) Via Meucci, 17
Pad. 11
TASSELLI CASHMERE 6031 Bevagna (Pg) Via A. De Gasperi, 16/B info@tassellicashmere.com www.tassellicashmere.com
Pad. 5
TD MOTORS del Dr. Tito D’Eustachio
43019 Soragna (Pr) Via Caduti 18 Marzo 1945, 46 fax 0524/84646 info@tgmcross.org
64014 Martinsicuro (Te) Lungomare Italia nord fax 0861/82820
Pad. 5B
TERRE DI MAREMMA
RICAMI SUL SERIO di Rinaldi Valerio 24029 Vertova (Bg) Via Don Ferrari, 16 info@ricamisulserio.it
Pad. 14
ROARING BIKES 35043 Monselice (Pd) Via Pignara 36 G
Pad. 5
ROCKX TOOLS
55260 Levon Court (Francia) 5 Grande Rue rockxtools@orange.fr www.rockxtools.com
Pad. 5
RS BIKES SPECIAL PARTS SRL 23868 Valmadrera (Lc) Via Chiari, 119 tel. 0341/200298 fax 0341/200298 info@motoricambirs.it
Pad. 5
O1014 Montalto di nicastro (Cz) Viale Hammine 44 fax 0766/802976 terredimaremma@alice.it
Pad. 5B
TERRE DI MOTO SRL
33030 Majano (Ud) Via Ciro di Pers, 38/b tel. 0432/948272 fax 0432/948606 info@terredimoto.it www.terredimoto.it
Pad. 5B
TRADING SRL Unipersonale 46029 Suzzara (Mn) Via De Santis, 17 rosalia@spador.it
Pad. 14
TREVISO SCOOTER CLUB
u Pad. 4
U.I.S.P. Comitato Regionale Veneto
30175 Marghera (Ve) Via Confalonieri, 14 tel. 0444/322325 fax 0444/322325 motociclismo.veneto@uisp.it
v Pad. 14
VESPA CLAN AIOLA ASD
42027 Montecchio Emilia (Re) Via Montegrappa, 23/A info@vespaclubmontecchioemilia.it www.vespaclubmontecchioemilia.it
Pad. 14
VESPA CLUB COLLI EUGANEI
35030 Cervarese Santa Croce (Pd) Via Roma, 12 tel. 049/9915979 fax 049/9915979 vespaclub-collieuganei@teletu.it
Pad. 5
VESPA SERVICE di Petralito Francesco 80145 napoli (na) P.za Madonna dell’Arco, 21
Pad. 5B
VILBI di Bertinato Daniele
36070 Tezze di Arzignano (Vi) Via S. Pio X , 18 vilbi@libero.it
y Pad. 5
YAM-MOTORS di Salvatore Di Matteo 06132 Perugia (Pg) Via Rapallo, 25 yambike@gmail.com
z Pad. 11
ZANIRATO PINO 20053 Muggio (Mi) Via Italia, 107/A
31027 Lovadina di Spresiano (Tv) Via Mario de Tuoni 1/C fax 0422/887088
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exhibit | VII
VIII | exhibit
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passione moto
Le moto speciaLi deLL’edizione 2012
X | exhibit
Ducati 999 Factory - Troy Bayliss
Ducati Multistrada - Giro Del Mondo
Nel corso dell’edizione 2012 di Passione Moto i visitatori avranno modo di ammirare moltissime modelli e per tutti i gusti. Ospite speciale la Ducati 999 Factory Superbike con cui Troy Bayliss ha partecipato all’ultima gara di campionato del mondo di Superbike a Magny Cours (Francia) nel 2007. Ducati in pista e non solo: esposta anche la Multistrada 1200 con cui il trentunenne Paolo Pirozzi ha concluso il suo primo Giro del Mondo, impiegando 365 giorni e percorrendo le strade di 5 continenti. Altra protagonista di una grande avventura è la Moto Guzzi GT - Norge, modello del celebre raid compiuto nel 1928 da Giuseppe Guzzi, partito da Mandello Del Lario e arrivato a Capo Nord in soli 28 giorni. Per ritornare invece ai grandi successi sportivi, ecco la MV Agusta F4 - Instant Classic del marchio storico sportivo italiano che dal 1952 al 1974 ha collezionato ben 75 titoli nel motomondiale (38 piloti e 37 costruttori); la Jawa monoalbero 2V modello 898 - moto da speedway su ghiaccio ancora intonsa, che nel
’90-’92 ha partecipato al campionato mondiale; la Triumph Trident 750 “preparata per gare derivate di serie” preparazione Pettinari anno 1972 e la Guzzi C2V, prima moto Guzzi da GP. Per gli appassionati poi sarà esposta la Guzzi 250 “Gambalunghino”, originale conservato appartenuta al pilota Fergus Anderson, due volte campione del mondo con la Moto Guzzi e divenuto poi direttore sportivo della stessa casa, la Guzzi Normale, prima ad essere prodotta in serie dal noto marchio, e ancora Laverda, BMW, Kawasaki, Honda, Suzuki… Piccole e curiose note del dulcis in fundo la Norton Commando Norvil - preparata con pezzi speciali Norvil, estrema evoluzione del Commando; e la Triton degli anni ’60, che veniva assemblata con il telaio Norton “letto di piume” ed il motore Triumph della Tiger o della Bonneville.
passione moto Jawa monoalbero 2V modello 898 Moto da speedway su ghiaccio
Godden GR 500 Grass Track - 1989
Triton BMW R75-5 1973 Da sinistra: Guzzi 250 Gambalunghino, Guzzi 2Cv, Guzzi Normale e Guzzi MV F4 Agusta
Norton Commando Norvil
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mostre tematiche
mostre tematiche
indian:
il sogno americano si riaccende a Passione moto La regina statunitense delle cruiser regalerà ai visitatori di Passione Moto una mostra tematica per ripercorrere la storia del marchio: la Indian esporrà tra gli altri modelli un Chief 1200 del 1934 ed uno spettacolare Power Plus 1000 del 1918 con sidecar. Lungo le highways all’inseguimento del sogno americano, come quel Burt Munro, abilmente impersonato da Anthony Hopkins nel recente film La grande sfida che, partito dalla Nuova Zelanda, volle a tutti i costi partecipare con la sua Indian Scout degli anni ’20 ad una gara di velocità sul lago salato di Bonneville Speedway nel 1967, conquistando il record di classe a ben 295,5 km/h. Quella per la sua Indian era per Burt molto più che una passione, era un legame profondo, atavico, e così per moltissimi amanti delle “pellerossa”. Dopo tante difficoltà, la Indian è tornata a produrre le sue famosissime motociclette, giungendo così a festeggiare il centodecimo anniversario di attività e continuando a riscuotere il successo ed il favore di migliaia di amanti della moto made in United States. exhibit | XIII
mostre tematiche
BmW r80 g/s: l’avventura è dietro l’angolo Il gruppo di grandi appassionati R80 G/S Owner prende parte a Passione Moto 2012 organizzando una mostra tematica delle amate moto BMW su base GS 80, tra cui modelli originali e fedeli repliche di Special delle moto che hanno avuto passato sportivo nel fuoristrada, a partire dalle vittorie registrate a cavallo degli anni ’80 alla Paris-Dakar. Quando la BMW si presentò per la prima volta alla Paris-Dakar con
XIV | exhibit
questo modello, probabilmente neppure immaginavano che per anni questa bicilindrica con in sella Hubert Auriol, in seguito soprannominato per l’appunto l’Africano, avrebbe sbaragliato i marchi che da anni si impegnavano per la competizione e si sarebbe prepotentemente imposta sul mercato. Le vittorie sportive si rivelarono la miglior strategia di marketing per la casa tedesca: i modelli su base GS 80 si affermarono sul mercato ed entrarono a pieno titolo
nei cuori di molti appassionati delle due ruote. È probabilmente con lo stesso spirito d’avventura della BMW d’allora che i membri dell’R80 G/S Owners Club si riuniscono ed organizzano numerosi viaggi nelle località più esotiche, rigorosamente in sella alle proprie GS 80, e sempre la medesima intraprendenza li spinge ad esporre i modelli tanto amati ed a farli conoscere ad un pubblico quanto più ampio possibile.
mostre tematiche
laverda corse: le arancioni non tramontano mai
Hanno segnato La storIa ItaLIana ed internazionale della moto ed ora calcano le scene di Passione Moto 2012: il team Laverda Corse, tra cui molti volti noti: l’ingegnere Piero Laverda, Augusto brettoni, edoardo Dossena, Fernando Cappellotto e tanti altri; da lungo tempo si occupa di recuperare, restaurare, conservare e promuovere le moto Laverda. Particolarmente ricca la mostra tematica che Laverda Corse cura per Passione Moto 2012: tra gli altri i modelli di punta, come la Laverda 500 endurance vincitrice della 24 ore di Barcellona nel 1978 e 1979, il prototipo da corsa 1000 V-6 e la più conosciuta Sport Production italiana degli anni ’70: la Laverda 750 SFC, tutte appartenenti alla collezione della famiglia Laverda. Nel secondo dopoguerra, vicini a quegli anni che videro gli italiani salire in sella e passare dalla bicicletta ai motori, il fisico e già direttore tecnico della Laverda macchine agricole decise di occuparsi di motocicli. Da quel momento in poi la Laverda percorse tanta strada, almeno quanta ne percorsero i suoi modelli, vincitori di numerose competizioni sportive.
Francesco Laverda trasmise questa grande passione ai propri discendenti, tra i quali Massimo Laverda, che negli anni sessanta convertì la Laverda alla produzione di moto di grossa cilindrata, le celebri 750 cc e 650 cc, che affiancano la mai cessata produzione dei modelli di media e poi piccola cilindrata che ne determinavano il successo di mercato, e la produzione di modelli da competizione, contraddistinti dal colore arancio che divenne una sorta di firma della casa. con l’avvento del nuovo secolo la crisi della Laverda si fece però sempre più aperta, costringendo gli eredi del fondatore a cedere il marchio all’Aprilia, che nel 2006 mise in stand-by la produzione delle arancioni. in questo contesto si fa sempre più decisiva l’azione del gruppo Laverda Corse, perchè questo passato glorioso non venga scordato e, perchè no, per far sì che la Laverda un giorno torni a risplendere almeno quanto le moto che questo gruppo esporrà a Passione Moto.
exhibit | XV
mostre tematiche
BiMota
l’innovazione in kit La Bimota, acronimo del trio di fondatori Bianchi, Morri e Tamburini, è una casa riminese tra le eccellenze del made in Italy, esperta di telaistica tanto da far diventare i propri prodotti dei veri oggetti di culto. Alla sua nascita la Bimota si occupa esclusivamente di telaistica, realizzando prodotti innovativi dal punto di vista non solo della tecnica ma anche del design. Questi telai vengono venduti in kit da assemblare poi a propulsori dei più svariati marchi: Suzuki, Ducati, Honda, Kawasaki, Gilera, Yamaha. Solo in un secondo tempo la Bimota giunge alla realizzazione di moto dalla A alla Z, con la celeberrima 500V-Due, che fa da apripista. Da allora la Bimota si dedica alla produzione ed alla commercializzazione di numerosi modelli, estremamente apprezzati e realizzati in pochi esemplari, tutti contrassegnati dalla lettera B, preceduta dall’iniziale del costruttore del motore e seguita da un numero di sequenza. Eccezione fa il modello intitolato “Tesi”, quale riconoscimento a Pier Luigi Marconi, che si mise all’opera apportando significative migliorie alle sospensioni. Degna di nota è infine la prima “special” realizzata da Tamburini nel 1971, intervenendo su una MVAgusta Turismo 4C6 di seconda mano.
XVI | exhibit
Velomotor testi: tecnica con fantasia La Velomotor Testi, altra italianissima testimone del feeling degli abitanti dello stivale con le due ruote, si occuperà a Passione Moto 2012 di illustrare ai visitatori la storia dei suoi modelli di punta degli anni Settanta ed Ottanta. La testi nasce, come tanti altri fiori all’occhiello dell’italia del dopoguerra, dalla voglia di cambiare velocità: dalla produzione di biciclette da corsa, con le quali i successi sportivi registrati erano già numerosi, alla produzione di ciclomotori e poi motociclette. Nel 1949 nasce dunque la VeloMotor testi, al motto di “tecnica con fantasia”. Un’azienda che da subito si contraddistinse per la sua apertura in tempi in cui la globalizzazione dei mercati era ancora un sospetto: una prima fornitura per l’iran fu seguita dall’avventura cinese della VeloMotor che, dopo aver contribuito alla motorizzazione di massa in italia, sognava di fare altrettanto con il gigante asiatico. Un’avventura finita male, che ha determinato per la testi una crisi da cui riprendersi risulta ancora complesso. Nell’attesa di vedere questa grande azienda riguadagnare terreno, a Passione Moto vengono esposti i modelli più conosciuti. Una chicca, per i cinefili a cui parrà di riconoscerlo, è il modello trial King, numerose volte preso a prestito dal grande schermo e apparso anche nei film della serie 007.
mostre tematiche
Morini
e l’amore Per le due ruote Il marchio bolognese con un glorioso passato di successi sportivi e commerciali offre ai visitatori dell’imperdibile edizione 2012 di Passione Moto la possibilità di ripercorrere la sua storia: dalla fondazione da parte del pilota, imprenditore soprattutto grande amante delle due ruote Alfonso Morini, ai primi modelli degli anni Cinquanta e fino agli ultimi degli anni Ottanta. È appunto a cavallo degli anni Cinquanta che Alfonso Morini riesce a mettere in piedi il sogno di una vita, osteggiato dapprima dalle difficoltà economiche e poi dalla seconda guerra mondiale: aprire un’impresa tutta sua che produca moto, il suo grande amore. La perseveranza di Morini viene premiata sin dal principio: le sue moto riscuotono un gran successo: alle prime T125 si affianca presto la produzione delle 175, in sella alla quale Giacomo Agostini vince più che può. Ai successi nei campionati mondiali si accompagna l’amore del pubblico per i modelli da strada, nascono così il Settebello, destinato a diventare leggenda, seguito poi dallo Sbarazzino e dalla Corsaro125, agognati dai giovani degli anni Sessanta, e poi ancora la Briscola, la Tresette, la Rebello, il Camel, il Canguro … ogni modello prodotto da Morini, da strada o competizione che fosse, ha lasciato il segno nella storia della motocicletta italiana. Nel 1988 arriva il turno della stradale Dart, ultimo modello prima che il marchio passi alla Cagiva. Per una storia che va a braccetto con le vicende storiche e di costume dell’Italia del secolo scorso, a Passione Moto 2012 Morini mette in mostra proprio le passioni: la sua per le due ruote e quella degli italiani per le moto Morini.
exhibit | XVII
mostre tematiche
sPecial e custom: il fascino dell’unicità
La società terre di Moto cura all’interno di Passione Moto 2012 una mostra tematica dedicata alle moto Special e Custom. Come nella scorsa edizione, i visitatori potranno ammirare i modelli più stravaganti realizzati su misura per i centauri da veri e propri artigiani delle due ruote. Ben otto le categorie in cui verranno declinati questi modelli unici: Freestyle, Metric, Modified Harley Davidson, Old Style, Streetfighter & Sport Bike, Cafè Racer e Bagger. Novità di quest’anno il contest in collaborazione con Biker’s Life. Per un centauro il legame con la propria moto è spesso difficile da spiegare. Per alcuni centauri poi questo è ancor più vero: la moto diventa un’estensione del proprio stesso corpo, un organismo con cui vivere in simbiosi, che assomiglia e deve assomigliare in tutto e per tutto a chi lo guida, e che per questo è necessario venga curato nei minimi dettagli, perché sia unico ed irripetibile. Il lavoro su questi esemplari unici è molto, ma la cura che gli viene con pazienza dedicata può essere ripagata dagli sguardi incuriositi di chi da fuori osserva questi modelli bizzarri, ammirabili e divertenti. Ogni anno diversi, se siete curiosi non potete perdervi i modelli special e custom esposti a Passione Moto 2012.
XVIII | exhibit
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moda e modi
E PER TELA UN IPAD il grande pittore inglese David hockney si è convertito al tablet Apple e all’iPhone DAVID HOCKNEY è, assieme al compianto Andy Warhol, uno degli esponenti più importanti della pop art. Da sempre affascinato dalla tecnologia, il settantreenne pittore inglese ha da qualche tempo scoperto l’iPad e trasformato il tablet prodotto con grande successo dall’azienda di Steve Jobs nella sua nuova tela. Utilizzando l’applicazione “Brushes”, che costa poco meno di 4 euro su App Store, ha iniziato a realizzare dipinti utilizzando le proprie dita come fossero pennelli. Lo scorso anno la passione per l’arte digitale si è trasformata in una mostra svoltasi a Parigi e intitolata “Fleurs Fraîches”, durante la quale le creazioni di Hockney sono state esposte direttamente su iPhone e iPad e modificate dall’artista, che ha inviato via web nuove opere ogni giorno. “Dipingere è come giocare a scacchi, la tua mente pensa già alle prossime possibili mosse” ha affermato Hockney, “I computer delle prime generazioni non riuscivano a stare al passo, erano continuamente in ritardo. La velocità dei computer moderni li ha invece resi uno strumento più affascinante con il quale lavorare”.
CHE STILE QUEL DRAPER!
STELLE “VERDI”
il protagonista della fortunata serie tv “Mad Men” è diventato un’icona copiatissima. Abiti interi, cravatte sottili ma anche tante sigarette
Di Caprio, brad Pitt, bono e Gwyneth Paltrow sono impegnati nell’ecologia che migliora la nostra vita
AMBIENTATA nella New York degli anni ’60, tra i pubblicitari di Madison Avenue - da cui l’appellativo Mad Men – la serie che ha rivoluzionato i palinsesti d’America si svolge nell’agenzia Sterling Cooper dove si muovono il direttore creativo Don Draper (Jon Hamm) pronto a tutto pur di firmare un contratto, la moglie Betty , ex-modella e casalinga inquieta, la collega Peggy Olson, timida ma determinata, la bomba sexy Joan Holloway e una girandola di personaggi molto carismatici e tutti caratterizzati alla perfezione. Il vero valore aggiunto della serie è rappresentato dallo stile inconfondibile del protagonista, diventato un’icona della moda vintage e non solo. Fuma Lucky Strike, beve Rye whiskey, alla faccia del politically correct, indossa abiti firmati ed è sempre impeccabile. “In quegli anni”, afferma Hamm, “nessuno si sarebbe mai presentato al lavoro o ad un matrimonio in jeans o a un aperitivo vestito in modo poco consono”. L’influenza della serie si è fatta sentire ben oltre i normali confini della televisione.
IL PIÙ VERDE è lui, Leonardo di Caprio, ma anche gli altri vip hollywoodiani non sono da meno. Oggi essere ecologisti è una moda, ma alcuni vip hanno scelto per davvero uno stile di vita eco compatibile. Di Caprio ha prodotto e narrato il documentario ambientalista “L’Undicesima Ora“, ha acquistato una casa nel complesso residenziale Riverhouse, una struttura famosa per essere la più ecologica al mondo, grazie alla presenza di pannelli fotovoltaici, giardini pensili e persino una caffetteria biologica, gira in bici e, se proprio deve usare l’auto, ne ha un paio elettriche nel parcheggio. Il protagonista di “Titanic” non è solo, anzi: i più attivi sul fronte ambientale sono Arnold Schwarzenegger, l’attrice Gwyneth Paltrow, il cantante Robbie Williams e il calciatore David Beckham. Bono Vox, leader degli U2, ha da poco lanciato Edun Live, una linea di t-shirt in cotone organico realizzata in Africa che ha il doppio obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi green e sostenere le comunità dell’Africa sub-sahariana promuovendo l’occupazione sostenibile.
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moda e modi
QUEL RAGAZZO DI NOME MICK Al grande Jagger la National Gallery di Londra dedica un’esposizione “giovanile” È PASSATO un bel po’ di tempo da allora, ma anche Mick Jagger, una delle massime icone del rock mondiale e tutt’ora leader degli immortali Rolling Stones, è stato giovane. in occasione della pubblicazione del libro fotografico “Mick Jagger: the Photobook”, la National Gallery di Londra gli ha dedicato una mostra dove sono esposti gli scatti effettuati a un Jagger quasi adolescente ma già carismatico. Nato nel 1943 a Dartford, Mick Jagger fondò i Rolling Stones nel 1962 assieme a Keith Richards e brian Jones, cui si aggiunsero quasi subito bill Wyman e Charlie Watts. il primo singolo di successo del gruppo, “Come On”, risale all’anno dopo, il 1963 e da allora, altri quindici brani hanno scalato le vette delle classifiche inglesi (e mondiali). La mostra, intitolata “Mick Jagger: Young in the ’60s” e aperta fino al 27 novembre, ed espone tra gli altri il primo ritratto del gruppo, realizzato da Philip townsend, una rara serie di scatti a colori risalente al 1967 di Colin Jones e un reportage fotografico di un mitico e irriverente viaggio che Jagger e gli altri membri del gruppo fecero in Marocco nel 1967. Molte opere presentate nella mostra sono state scattate dal primo, storico, fotografo del gruppo, Gered Mankowitz, che contribuì non poco ad ammantare Jagger e compagni di quell’aura sardonica, maledetta e irriverente che permise ai Rolling Stones di diventare un’icona fondamentale della musica e della cultura degli anni ‘60.
GORE-TEX E SAI COME RESPIRI TOKYO E LE SUE CONTRADDIZIONI i grandi produttori di abbigliamento tecnico credono nella tendenza che vuole capi leggeri, impermeabili e traspiranti. TuTTI PAzzI per il GoreTex. La sua storia nasce in un garage americano alla fine degli anni ‘50, quando Bill Gore, che ai tempi lavorava alla DuPont, multinazionale che opera in diversi settori, dalla chimica ai trasporti, decise di sperimentare l’utilizzo del politetrafluoroetilene (PTFE) per isolare i fili, dimostrando a tutti gli scettici che questa nuova tecnica offriva vantaggi significativi rispetto ai metodi precedenti. Dieci anni dopo, l’intuizione si materializza nel Gore-Tex, una fibra impermeabile e traspirante che viene ben presto utilizzata per realizzare capi d’abbigliamento, calzature e guanti. Se una volta l’utilizzo del Gore-Tex era limitato all’abbigliamento tecnico dedicato a coloro che praticano sport estremi, oggi tutti le principali aziende di moda stanno lanciando linee casual basate su questo tessuto che permette di realizzare capi invernali aderenti, leggeri, comodi da portare e che consentono una notevole maggiore libertà di movimento in ogni occasione.
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Nella capitale giapponese convivono la classicità originale di Kenzo e la moda estrema harajuku. TOKYO OGGI è da molti considerata il centro assoluto della moda asiatica, specie quella femminile. Il centro pulsante delle nuove tendenze è Harajuku, la zona circostante l’omonima stazione, a Shibuya, uno dei 23 quartieri di Tokyo. Qui sorgono i più grandi centri commerciali della città, centinaia di negozi monomarca e nascono le mode che si diffondono in tutto il Paese. Col termine Harajuku Girls si indicano le ragazze che popolano questo quartiere e che si caratterizzano per look eccentrici e stravaganti, declinati secondo le diverse sottoculture locali. Si passa così dalle cosplay girls, che si vestono come i protagonisti degli Anime e Manga di successo, alle donne manager che girano in eleganti tailleur firmati Kenzo, alle Gothic Lolita, il cui look è stata creato dal musicista e stilista giapponese Mana per il suo marchio Moimême- Moitié, caratterizzato dall’utilizzo di colori scuri, gonne al ginocchio, ricami. Nella capitale giapponese convivono la classicità originale di Kenzo e la moda estrema Harajuku. TOKYO E LE SUE CONTRADDIZIONI MODA E MODI
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LÀ DOVE È NATO LO STILE A Savile Row, tra Regent Street e New Bond Street, nella zona del Mayfair, mitici sarti hanno creato l’eleganza senza tempo
Da Henr y Poole in Savile Row, lo stile è clicobritannico con un tocco di centrico come il collo roo su quta giacca in tweed
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Anderson & Sheppard, Gieves & Hawkes, Davies & Sons, Henry Poole & Co e Norton & Sons sono solo alcuni dei laboratori sartoriali che hanno trasformato nel corso degli anni Savile Row nel luogo preferito dai gentlemen della City e nella via definita il “miglio d’oro della sartoria”. Ubicata a due passi dalla più caotica e affollata Jermyn Street e parallela di Regent Street, tra Conduit Street e Vigo Street, Savile Row deve la sua fama a Henry Poole
(l’inventore dello smoking) che, nel lontano 1806, inaugura la prima sartoria che di lì a qualche anno inizerà a vestire tutte le teste coronate d’Europa. Qui hanno acquistato abiti Napoleone e il Duca di Windsor, Fred Astaire e Mick Jagger, Tom Cruise e Elton John. Qui il Principe Carlo scelse l’uniforme indossata al matrimonio con Diana Spencer. Nel passato nella sede londinese della sartoria si potevano incontrare il principe ereditario
moda
LE REGOLE DEL MADE IN ENGLAND Asole, spacchi, taglio e misure: tutto è codificato PER DEFINIRSI “all’inglese”, un abito deve avere particolari caratteristiche che lo rendono unico, inimitabile e riconoscibile tra mille altri. La spalla, ad esempio, non è quasi mai imbottita e delle 3 o 4 asole della manica solo le prime due sono aperte, affinché si possa arrotolare la manica stessa per lavarsi le mani. Anche l’occhiello per il canonico fiore è una caratteristica irrinunciabile, mentre il taglio è storicamente ispirato a quello delle divise e delle uniformi: vita alta, linea a clessidra, molto adatta a uomini snelli. Dal momento che, a differenza di quanto avviene da noi, il tenere le mani in tasca quando si parla al pubblico o con un’altra persona non è considerato da maleducati, il classico abito inglese ha due lunghi spacchi laterali che permettono di affondare le mani senza rovinare il vestito. I pantaloni sono quasi sempre sostenuti da bretelle i cui colori possono essere molto variopinti, anche se esistono eccezioni. Una caratteristica imprescindibile dei pantaloni è quella di essere aderenti alla gamba e alti in vita.
CHESTER BARRIE: BASTA IL NOME Quando la confezione assomiglia, e molto, al “bespoke” di Prussia,il re del Belgio,il kedivè d’Egitto, lo zar Alessandro II di Russia, re Umberto I d’Italia come il primo ministro Disraeli, Lord Randolph Churchill, Charles Dickens, il principe Bismarck e l’amante del Principe di Galles, Lily Langtry. Questo è il regno dei cosiddetti bespoke, ovvero gli abiti fatti su misura la cui lavorazione può durare più di anno. Oggi, più che gli inglesi, arrivano a gruppi gli oligarchi russi, ancora un po’ intimiditi, come pure i ricchi cinese ed indiani. E agli uomini di potere sotto ogni orizzonte sociale hanno sempre fatto da controaltare alcuni eccentrici habitué di Savile Row: il più famoso di questi “clienti dissoluti’ è stato Sebastian Horsley, “l’ultimo dandy”, artista sregolato e provocatorio. Il perché di tanta gloria affonda in una tradizione di alto artigianato, di stoffe di pregio e nel lungo tempo dedicato alla confezione dei capi. Acquistare un abito a Savile Row significa comprare un pezzo di storia, ha detto un sarto londinese. C’è chi sostiene che i vestiti tagliati qui abbiano un’anima e dunque siano eterni. Di certo, “eternamente” debitori a questa via sono gli stilisti che oggi vestono milioni di persone in tutto il mondo e che qui sono venuti a formarsi professionalmente come Ralph Lauren, Gianni Versace, Calvin Klein,Tom Ford, Stella McCartney, Alexander McQueen. La storia di questa via, dei
WINSTON CHURCHILL, Frank Sinatra e Cary Grant sono solo alcuni dei clienti famosi della boutique del 18- 19 di Savile Row di Chester Barrie, uno dei marchi simbolo dell’eleganza maschile su misura made in England, fondato nel 1935 dall’americano Simon Ackerman che si trasferisce a Crewe nel Cheshire per usufruire delle pregiate stoffe della zona e delle esperte mani degli artigiani locali. Ancora oggi vengono realizzati con la stessa meticolosità e accortezza nei dettagli, con le asole profilate in filo di seta e le etichette cucite a mano. In Inghilterra Chester Barrie rappresenta una soluzione di emergenza, perché pur lavorando con alti standard qualitativi e in modo assolutamente tradizionale, commercializza solo capi confezionati. Nel 2002 subentra una nuova fase per il marchio, che viene diviso in due società distinte , una per la produzione e l’altra per quella commerciale. Oggi il negozio nella londinese Saville Row è di proprietà di The Speciality Retail Group.
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moda
Da sinistra: Henry Poole, King&Allen, Lobb, Huntsman
miti che la circondano e delle personalità che l’hanno visitata è raccontata in un libro, edito da Marsilio, intitolato “The London Cut. Savile Row, bespoke tailoring”, che funge anche da catalogo di una mostra che si tenne a Firenze nel 2007, dedicata proprio agli abiti là confezionati dai migliori artigiani dell’ago e filo, in occasione di Pitti Uomo. Eppure, nonostante Savile Row sia celeberrima per la moda, questa strada
ha ospitato altre celebrità nel corso della sua lunga storia. Qui infatti, al numero 3, erano situati gli uffici della beatlesiana casa musicale Apple Records; l’ultimo concerto dei Beatles avvenne sul tetto di quel palazzo ed è stato immortalato nel film documentario “Let It Be - Un giorno con i Beatles”, mentre Jules Verne scelse il numero 7 per farvi abitare Phileas Fogg, protagonista de “Il giro del mondo in 80 giorni”.
I QUADRETTI DEL NONNO edoardo Vii amava gli abiti sportivi e il Duca di Windsor ha “scoperto” il Principe di Galles.
TUTTI I COLORI DEL GENTLEMAN Salvo rarissime eccezioni blu, grigio scuro, grigio molto chiaro e nero sono i colori imprescindibili del vero “signore” SONO QUATTRO i colori che definiscono il look del vero gentleman: due variazioni di grigio, l’immancabile nero, il sofisticato blu. Qualsiasi altra tinta è bandita, almeno nell’abc dell’eleganza classica, che permette di comprendere marrone e verde scuro solo nei weekend, magari da dedicare a passeggiate in campagna. Il gentleman inglese è sempre uguale a se stesso, antepone l’eleganza alla comodità, segue regole semplici che affondano le radici nel tempo e nelle tradizioni. In un primo tempo, l’abito era costituito da tre pezzi: giacca, pantaloni e panciotto. Oggi quest’ultimo è caduto in disuso ma non è del tutto scomparso anche se è raro che chi si fa confezionare un abito su misura lo richieda. Due sono gli elementi necessari perché un abito vesta alla perfezione: la mano ferma e sicura di un bravo sarto e un’ottima stoffa. Tra i due è sempre più importante l’elemento umano perchè una splendida stoffa con un taglio mediocre non creerà altro che un abito mediocre; molto meglio un buon taglio abbinato ad una stoffa meno valida.
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QUANDO si parla di “principe di Galles” si fa riferimento sia al titolo tradizionalmente assegnato all’erede al trono del monarca regnante del Regno Unito (oggi è il Principe Carlo), sia al tessuto dal caratteristico disegno scozzese a quadri piccoli dentro quadri più grossi con aggiunta di numerose varianti che vanno dalla combinazione millerighe con effetto a stella o pied de poule, o grisaglia con disegno damier. Il tessuto prese il nome dal Duca di Windsor, ovvero quello che fu poi Edoardo VIII di Inghilterra, che abdicò per sposare la divorziata e borghese Wally Simpson, nipote di Edoardo VII. Questi amava la sperimentazione ed era, in qualche modo, eccentrico: lanciò la moda della “dinnerjacket” doppiopetto con collo a scialle e fu anche il primo ad avere l’idea di ordinare uno smoking blu anziché nero, perché secondo lui, alla luce artificiale, questo colore appariva nero più del nero stesso. Il tessuto “principe di Galles”, però, porta il suo nome non tanto perché egli lo indossasse frequentemente, ma è dovuto piuttosto a suo nonno Edoardo VII il quale, allorché era principe di Galles, prediligeva tale motivo a quadretti per gli abiti sportivi.
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hi-tech
LA BATTAGLIA DEGLI SMARTPHONE La tecnologia Android è all’attacco della supremazia dell’iPhone. Nokia e Microsoft si alleano utilizzando il sistema “made in Google” Nokia insieme a Microsoft, Android contro iOs e Apple contro tutti sugli scaffali dei negozi di elettronica e negli store online: nell’imminenza del Natale, impazza la battaglia per il predominio nel settore degli Smartphone. Lo scenario è cambiato parecchio negli ultimi anni. I colossi nordici Ericsson e Nokia sono in crisi e mentre il primo si fa acquisire da Sony, il secondo stringe un’alleanza strategica con Microsoft, nel tentativo di rilanciarsi su un mercato che oramai la vede solo come comparsa e non più stella di prima grandezza. Secondo i maggiori analisti sarà questa strana coppia la vera regina del mercato dei cellulari 2012. 24 | exhibit
Apple, che fino a cinque anni fa si occupava di tutto tranne che di telefonia, domina il mercato, ma deve guardarsi dall’arrembaggio dei dispositivi Android, il sistema operativo “made in Google” che sta riscuotendo un successo clamoroso. L’azienda di Jobs ha già superato Nokia nel corso del secondo quarto dell’anno per quanto riguarda gli smartphone consegnati. La casa di Cupertino, tuttavia, potrebbe ulteriormente migliorare i risultati entro la fine dell’anno raggiungendo quota 86,4 milioni di iPhone. Nel 2010 gli iPhone consegnati erano stati pari a 47,5 milioni.
hi-tech
blackberry bold touch 9900
Primo smartphone della casa canadese a integrare il nuovo BlackBerry OS7. Tastiera, rinnovata, spessore ridotto e possibilità di realizzare filmati HD in qualità 720p lo rendono uno dei BlackBerry migliori di sempre.
htc titan
Il superphone di HTC con Windows Phone 7.5. Attualmente è lo smartphone con il display più grande (ben 4,7 pollici) e presenta inoltre caratteristiche tecniche di tutto rispetto. È basato su un processore da 1,5 GHz, abbinato a 512 MB di RAM. Forse sarebbe opportuno parlare di “quasitablet” piuttosto che di smartphone.
iphone4S
Il re del mercato: monta un chip dual-core A5 ancora più potente e una fotocamera da 8Mp totalmente rinnovata che gira anche fantastici video HD a 1080p. Lo smartphone è ideale per chi ama i videogiochi. Con il chip A5, la grafica è fino a 7 volte più veloce e i giochi sono più fluidi e realistici.
Nokia e7
Lg Optimus 3D
Anche nel mondo dei telefoni arriva il 3D, ma senza occhialini. Un telefono unico per velocità e prestazioni, grazie alla potenza del processore Dual Core con architettura Dual Channel: un doppio canale di comunicazione tra processore e memoria per migliorare l’elaborazione dei dati che permette di vivere la realtà in 3D.
Samsung Galaxy 2 Motorola Atrix
Pc o Smartphone? Lecito chiederselo in questo caso, visto che Motorola Atrix è lo smartphone top di gamma di Motorola, basato su Android e sulla piattaforma dual core Nvidia Tegra 2 250. La memoria RAM è da 1 GB, mentre quella d’archiviazione è da 16 GB.
L’unico vero rivale dell’iPhone. La tecnologia Super Amoled Plus del display è un ulteriore miglioramento della tecnologia Oled che garantisce non solo una definizione super e colori saturi e brillanti. Galaxy S II è lo smartphone più sottile al mondo e viaggia veloce grazie al nuovissimo processore Dual Core da 1.2 Ghz.
Il prodotto della riscossa? Grazie alla tastiera Qwerty, al touchscreen, agli strumenti Office e alla fotocamera da 8MP, Nokia E7 è lo smartphone ideale per il lavoro e il tempo libero. È l’erede del leggendario Communicator.
Sony ericsson xperia Arc s01 Conosciuto anche come Playstation Phone, è un cellulare sottile, leggerissimo e robusto. Curvato in modo elegante e sorprendente che si adatta al palmo della mano. Dotato di fotocamera da 8.1 MegaPixel con una risoluzione di 3264 x 2448 pixel e munita di messa a fuoco tattile, stabilizzatore di immagini e zoom intelligente.
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hi-tech
ARRIVANO I PHABLET Chi ha mai detto che gli smartphone devono essere per forza di piccole dimensioni? SAMSUNG e Acer pensano che le dimensioni degli smartphone non devono essere per forza inseguire il minimalismo. Samsung Galaxy Note, il Phablet, neologismo che unisce i termini phone e tablet, lanciato nei mesi scorsi dall’azienda sudcoreana, offre un’esperienza di utilizzo a metà strada tra quella di un tradizionale smartphone e quella tipica dei dispositivi tablet. È l’ampio display Super Amoled integrato da ben 5,3 pollici a differenziare il prodotto da tutto quanto oggi disponibile sul mercato, così come l’interazione con il pennino che rivoluziona il modo di utilizzare il device. Alla sfida tra giganti partecipa anche Acer, col suo Iconia Smart (di nome e di fatto, grazie allo schermo da 4,8’’). L’hardware è esattamente in linea con tutta la fascia di smartphone di fascia medio alta: processore single core da 1GHz, 512MB di RAM e 8GB di memoria interna.
UN BLACKBERRY FIRMATO PORSCHE DESIGN Completamente ridesegnata la grafica, cover in pelle e tanta tecnologia nel P9981 destinato a un pubblico esigente e dalle risorse economiche adeguate COSTERà probabilmente tanto (si parla di 2.000 dollari) ma l’annunciato BlackBerry Porsche Design P9981 sembra destinato a diventare quello che i modaioli chiamano un “must have”, un oggetto da avere a tutti i costi. Le sue caratteristiche tecniche sono in linea con il top della gamma degli ultimi smartphone BlackBerry 7, con un’interfaccia grafica completamente ridisegnata e 8 GB di memoria interna (storage). Lo schermo è touchscreen (ma c’è anche la solita tastiera Qwerty) mentre il design appare molto squadrato, a tratti spigoloso, decisamente diverso dagli ultimi modelli della Casa. La fotocamera da 5 megapixel registra filmati video HD ed è provvista di funzionalità avanzate, come ad esempio il flash LED, lo stabilizzatore di immagine, il riconoscimento dei volti, il geo-tagging e varie modalità di scena. Il cellulare ha la cornice in acciaio inossidabile e una cover posteriore realizzata in vera pelle.
TELEFONATE PER POCHI tag heuer lancia un touchscreen da 5.000 euro con, ovviamente, tecnologia Android di ultima generazione CINQUEMILA euro per un cellulare? Se è marchiato Tag Heuer, la cosa non stupisce. Tag Heuer Link, un esclusivo smartphone Android, si caratterizza per la scocca in acciaio inox, titanio o oro 18k (a seconda delle versioni), con inserti in pelle di coccodrillo. Dal punto di vista delle funzionalità il Tag Heuer Link offre un touchscreen in formato Wvga da 3.5 pollici, una fotocamera da 5.0 megapixel, connettività Hspa, Wi-Fi e Bluetooth, 256MB di memoria RAM e 8GB di memoria flash.
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FARE SPESE: IL WEB CONVIENE Mediamente in italia l’acquisto in Rete fa risparmiare il 17%. Ma negli Usa si spende anche il 35% in meno CHE L’E-COMMERCE si sia sviluppato in questi anni a macchia di leopardo, è una dato di fatto. In alcuni Paesi è diventato il mezzo di acquisto principale per beni e servizi, basti pensare agli Usa, dove oramai, specie in occasione di feste e celebrazioni, il volume delle merci comprate su web supera nettamente quello dei beni comprati nel grandi magazzini. In Europa il dato è più controverso, con alcuni Paesi, come l’Italia, intenti a livellare verso il basso la media a causa della sfiducia nei confronti di mezzi di pagamento come la carta di credito. Secondo una relazione del Parlamento Europeo, il commercio online, pur essendo il sistema più veloce per effettuare delle compravendite, è scelto solo da un navigatore su tre. In America i consumatori sono avvantaggiati rispetto a quelli europei: grazie al dollaro debole, a iniziative tipicamente locali come il Black Friday, che dà inizio alla corsa agli acquisti natalizi con tariffe scontate e una maggiore convenienza sui costi di spedizione postale, comprare merci su Pc permette di risparmiare quasi il 30% rispetto allo stesso bene preso online in Europa . Nel 2010, il mercato ha raggiunto quota 81 miliardi di euro, con un aumento del 18% rispetto al 2009. Il 57% degli europei adulti ha fatto shopping su internet negli ultimi dodici mesi, spendendo in media 517 euro.
FACEBOOK SÌ MA CON GIUDIZIO
SENTIRE FULL OPTIONAL
in azienda e per l’uso privato il social network nasconde molte insidie, alcune rischiose
La Sennheiser MM 550 si connette wi-fi a tutto
I SOCIAL NETWORK sono diventati una realtà talmente pervasiva da essere spesso utilizzati anche in ufficio. Prima di usare Facebook durate le ore lavorative o nell’intervallo, è bene sapere due o tre cose che potrebbero porre l’utente inesperto al riparo da rischi futuri. Tanto per cominciare non bisogna mai parlare dell’azienda in cui si lavora o di colleghi. Niente insulti, ovviamente, ma anche per postare delle foto del luogo di lavoro serve un’autorizzazione. Le policy
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aziendali, ovvero i regolamenti interni, vanno seguiti con scrupolo; quindi, se non è previsto che il lavoratore possa accedere a determinati siti, è meglio non mettersi a trafficare con le impostazioni del Pc per superare i firewall aziendali. Mai “taggare” il proprio capo o un collega su una foto ironica e mai pubblicare foto dei propri colleghi, specie in momenti di relax. Anche quando si posta privatamente bisogna stare attenti a non pubblicare giudizi che potrebbero condizionare un potenziale datore di lavoro e non darsi malati salvo poi pubblicare un post in cui si dà appuntamento ad amici per uscire o andare al cinema. Infine, e questo vale anche per un utilizzo “casalingo” dei social network, è sempre meglio non allargare troppo le maglie del proprio profilo, rendendolo visibile solo agli amici e non anche agli amici degli amici.
DA ANNI Sennheiser è un marchio apprezzato da tutti i cultori dell’audio di alta qualità. La nuova cuffia MM 550 si dimostra un piccolo concentrato di tecnologia. E’ dotata di un collegamento wireless Bluetooth 2.1, è priva di cavi e pesa appena 179 grammi. Grazie alla tecnologia NoiseGard 2.0, può ridurre in modo considerevole i fastidiosi rumori di sottofondo, mentre grazie alla funzione TalkThrough è possibile ascoltare le persone che abbiamo accanto, senza togliere la cuffia e riducendo i rumori ambientali. La cuffia dimostra la sua versatilità anche quando parliamo al cellulare: il controllo delle funzioni telefoniche (rispostafine chiamata – rifiuto-esclusione microfonotrasferimento chiamata) e della riproduzione sonora (volume, avanzamento tracce, controllo) avviene grazie a 4 tasti dedicati posti sulla capsula.
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Sabato 30 Giugno e Domenica 1 Luglio 2012 a Sottomarina di Chioggia è il magazine ufficiale di
KING OF DIGA
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moda sport
NEVE HITECH La tecnologia firma i nuovi attrezzi della stagione invernale e cambia il modo di sciare LO SVILUPPO tecnologico sta modificando radicalmente lo sci. Una delle ultime innovazioni è l’utilizzo dei transponders: Abatec infatti ha sviluppato un sistema per la precisa localizzazione dei movimenti dello sciatore per ottenere un’analisi video e dati: i transponder applicati agli sci permettono di capire se questi sono paralleli, se sono in traiettoria e se stanno “carvando” adeguatamente oppure derapando. L’ennesima innovazione arriva con il 3d: Corpus.E, azienda di Stoccarda che sviluppa
Pieghe naturali
Questo scarpone ad alta tecnologia promette grande equilibrio e controllo degli sci. Atomic Hawk 120 è stato studiato e realizzato per consntire all’avampiede di piegare in modo naturale in fase di curva e una sciata più facile e fluida.
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scanner 3D per le misurazioni corporee, è riuscita a creare un software in grado di digitalizzare la forma tridimensionale dei piedi e di rilevarne le dimensioni. Questa tecnologia permette così di utilizzare i dati per scegliere lo scarpone più adatto alla propria fisionomia e volendo permette di creare un modello in legno conservato dal proprio negoziante utile per l’acquisto successivo di altri scarponi. Anche i caschi vengono rivoluzionati dalle innovazioni tecnologiche: i salvavita diventano sempre più sicuri grazie allo studio sviluppato da Mips, azienda svedese, volto a replicare il sistema con cui il nostro cervello si muove all’interno della scatola cranica. I suoi caschi infatti simulano il modo con cui il cervello si muove inserito su uno strato a bassa frizione che consente uno slittamento che riduce l’impatto. Ma le innovazioni influiscono anche su altri oggetti: le maschere dell’Adac, azienda tedesca, ad esempio vengono studiate per essere finalmente confortevoli anche per chi porta gli occhiali da vista.
elasticamente perfetto
Lo scarpone Fire Arrow 2012 di Nordica è contraddistinto dal design giovane e intrigante. Comodo da calzare e da regolare, nonostante non sia uno scarpone da gare ha uno scafo che non “spancia” e il cui piegamento risulta progressivo, sia in entrata che in uscita della curva.
Scegli la tua forma
Lo scarpone da sci Head AdaptEdge 100 oltre a un design accattivante è l’unico scarpone in cui la forma interna può essere modificata girando una semplice vite: più stretto e più preciso ma meno comodo, oppure più largo e confortevole ma meno performante.
moda sport
All-mountain all-power
Savage Ti è un Atomic all-mountain capace di offrire performance di livello in pista e fuori pista grazie alla struttura Step Down Sidewall e ai suoi inserti in titanio con cui la potenza dello sciatore viene trasferita direttamente in pista.
Uno scarpone per tutte le nevi
Lo scarpone Lange RX 130 è un allround, adatto a sciatori di buon livello e a tutte le condizioni di neve e di pista. Una nervatura centrale protegge la tibia e aumenta la sensibilità.
IL COLORE DELLA DONNA L’abbigliamento femminile di questo inverno privilegia soluzioni sgargianti LE TENDENZE per la stagione invernale 2011-2012 in tema di abbigliamento sciistico esaltano il fattore femminilità. Le tute, nate un tempo tradizionalmente larghe e poco curate nell’estetica, ora uniscono elevate proprietà tecniche e tecnologiche al gusto chic di chi non vuole rinunciare all’accuratezza anche in montagna. I colori saranno accesi e sgargianti, una sorta di rivisitazione in chiave glamour dei classici blue e rosso “montagna” ma non sfigureranno anche quelli più basici come il bianco, il nero e il grigio. Ci si potrà sbizzarrire anche in fatto di caschi, maschere e scarponi che saranno dai toni eccentrici e brillanti. I “must have” per ogni età e gusto? I doposci in pelo lungo e i caschi coloratissimi dotati di cuffie per ascoltare la musica mentre si scia. Si preannuncia un inverno in montagna davvero super-glam e supercolorato.
Colmar Signature
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auto e moto
UNA LEGGENDA DI NOME JEEP Ora che è un po’ più italiana la mitica adventure-car ci piace ancora di più SETTANT’ANNI. Tanti ne ha compiuti nel 2011 la Jeep, anche se a dispetto dell’età anzianotta il marchio è ancora lontanissimo dalla pensione. Il marchio Jeep nasce nel 1902 nello stato dell’Indiana come azienda dedicata alla costruzione di vetture monocilindriche, ma la sua fama arriva durante la Seconda Guerra Mondiale, quando vince una gara d’appalto bandita dal Ministero della Difesa USA. Dal 1941 il marchio Jeep diventa sinonimo di vetture robuste, capaci di andare ovunque e di affrontare qualsiasi sfida. I modelli Jeep furono inizialmente progettati per uso militare e solo dopo il 1945 vennero adattati progressivamente ad una vasta gamma di applicazioni civili. Secondo alcuni, il nome Jeep deriva dalla sigla “GP”, che nel gergo militare era l’abbreviazione di “General Purpose”. Altri sostengono invece che il veicolo prendeva nome da “Eugene the Jeep”, un personaggio del cartone animato “Braccio di ferro” . La storia di Jeep è la storia dei suoi modelli: Willys, le serie CJ, l’inconfondibile Wagoneer del 1963 , il CJ-7, prodotto dal 1976-1986, il Wrangler, prodotto dal 1987 al 1996, primo (e ultimo) modello Jeep con i fari anteriori quadrati e gli ultimi e fortunati (ne hanno venduto oltre 5 milioni di esemplari) Grand Cherokee. Si può dire a buon diritto che
Jeep sia stata l’antesignana dei moderni Suv. E oggi? Il marchio è in mano a Fiat che ha acquisito Chrysler. Nel 2010, le vendite complessive del marchio Jeep sono cresciute del 24% rispetto al 2009. Jeep è stato il marchio più venduto di Chrysler Group LLC e rappresenta attualmente il 50% delle vendite del Gruppo nei mercati internazionali.
PICK-UP, SINGOLARE MASCHILE IL RITORNO DELLA PX Questo genere di vettura sportiva è comprato quasi esclusivamente dagli uomini
Dopo 33 anni sono oltre 3 milioni igli esemplari venduti di questa riuscitissima Vespa
IN ITALIA a dirla tutta, se ne vedono pochi. Il leader nelle vendite di questa particolare categoria nel Belpaese è il Nissan Navara con 1.611 esemplari venduti. La Fiat è alle spalle con il Fiat Strada, pick-up di origini brasiliane scelto da 1.496 acquirenti. La terza posizione, invece, è presieduta da un altro modello giapponese di grande successo, vale a dire il Mitsubishi L200 che lo scorso anno ha raccolto 1.477 immatricolazioni. Numeri piccoli, insomma, per quello che altrove, come in America e, sorpresa, in Thailandia (vale il 43% dell’immatricolato, al punto che il Paese è il secondo mercato al mondo dopo gli Usa), è invece il segmento automobilistico di riferimento. L’unico elemento che accomuna ogni Paese è il tipo degli acquirenti di questi macchinoni, che sono sempre esponenti di sesso maschile, padri di famiglia, possibilimente numerosa e con una certa propensione alla spesa. Il futuro di questo mercato potrebbe essere il Colorado, pick-up medio della Chevrolet, leader nel settore, che nel 2012 dovrebbe sbarcare in Europa per ampliare il mercato. Viste le tradizioni automobilistiche del nostro Paese sarà dura, ma chissà.
QUANDO NEL 1977 venne commercializzato il primo modello di Vespa Px, in pochi avrebbero puntato su un successo così duraturo. Eppure, nel corso di poco più di trent’anni, è stato capace di vendere oltre tre milioni di pezzi : un successo che sembra non soffrire il passare del tempo e che ha inserito di diritto il marchio Vespa nella storia del motociclismo, per la diffusione planetaria, la longevità e l’originalità del progetto. La Vespa, nata nel 1946 e principale “responsabile” della motorizzazione italiana, è legata gran parte della storia socioculturale del nostro Paese in un intreccio di innovazione, passione e necessità di mobilità a basso costo. Per festeggiarne il compleanno, da Pontedera, sede storica della Piaggio, è ripresa la produzione della nuova Px che mantiene inalterata la forma del primo modello. Oltre a elementi classici, come la carrozzeria che funge da scocca portante e il mitico fanale posteriore, tratto distintivo del motorino, ci sono anche cambiamenti, come la sella, che ha una forma e una coperura totalmente nuove. L’anno scorso, per il quinto anno consecutivo, sono state vendute in Italia oltre 100mila Vespa.
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