Look Treviso lk n36-1109 by Valeria Marcato

magazine treviso

moda:

the dark side

benessere:

Giocando si scolpisce

arte:

il simbolismo in italia

viaggi:

dublino tra passato e presente

motori:

ruGGiti su strada

abitare tra design arte e moda

la moda Fetish Ă¨ Chic

calzature & borse

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LOOK | i nostri collaboratori Germana Urbani

Massimo Labraca

Laureando e laureabile dalla notte dei tempi in Scienze della Comunicazione, si è perso nei meandri delle parole e delle note. Scisso tra lo scritto (copywriter pubblicitario), il parlato (responsabile di produzione audio) e il musicato (direzione artistica e musicale di Radio Café), incarna il perfetto stereotipo del moderno multi-tasking man. Per Look Magazine cura la rubrica Music Look in collaborazione con Radio Stereocittà.

Giornalista professionista con diverse esperienze alle spalle da cronista sia per la tv sia per la carta stampata. È orgogliosamente direttore responsabile di Look Magazine, dove si diletta a scrivere di arte, libri, benessere e bellezza. Ama la letteratura, l’arte e i viaggi; coltiva con passione l’hobby della fotografia e realizza reportage di viaggio dall’esterno e dall’interno dell’essere umano. Curiosità e utopia sono il motore della sua vita.

Alessandra Piubello

Giornalista, con un Master in Relazioni Pubbliche, è direttore responsabile di alcune riviste. Nell’enogastronomia vive la sua passione più autentica e viscerale, che esprime con professionalità ed entusiasmo collaborando per guide nazionali (L’Espresso e Slow Wine), riviste di settore e scrivendo libri.

Lucrezia Argentiero

Giornalista filmaker, ama raccontare i territori attraverso le immagini. Sua la regia di numerosi documentari d’attualità e turistici, visionabili sul sito www. hippoproductions.it. Altra sua passione è la fotografia, tanto da collaborare con diverse riviste di turismo ed eno-gastronomia. E nel tempo che le rimane, si diletta a scrivere.

Manuela Mezzetti

Da sempre appassionata al mondo della moda, inizia la sua carriera lavorando come modella per le principali aziende di moda e con importanti fotografi e stilisti. Nel 1995 fonda la Freelance Fashion, agenzia che si occupa di organizzazione di sfilate e servizi fotografici, fornendo consulenze d’immagine a 360 gradi. Personaggio eclettico e innovatore, riesce a creare un perfetto equilibrio tra dettagli retrò e moda d’avanguardia. Collabora da anni con diversi fotografi coi quali crea ricerche fotografiche, servizi pubblicitari e redazionali.

Isa Grassano

Da bambina alla domanda “cosa vuoi fare da grande? “ rispondeva: “o la hostess di volo o la giornalista”. Quando si è resa conto di non superare il metro e sessanta di altezza, ha dovuto optare per la seconda ipotesi. Giornalista professionista da gennaio 2008 (e prima pubblicista dal 1995) ma sempre come freelance collabora con I Viaggi di Repubblica, Il Venerdi di Repubblica, Elle, Week end in auto, Vie del Gusto, oltre che naturalmente con Look Magazine.

Renato Malaman

Estense di nascita, aponense di adozione, Renato Malaman fa il giornalista dal 1978 e lavora nella redazione del quotidiano “Il Mattino di Padova” dal 1989, dove si occupa di cronaca e della pagina settimanale di enogastronomia. Collabora con Look Magazine e La Piazza. La sua passione per i viaggi lo ha spinto a visitare un centinaio di paesi di tutti i continenti, spesso in condizioni “avventurose”. Per questo motivo si è dedicato anche ai racconti di viaggio. Da ormai 15 anni è membro del Gist (Gruppo italiano di stampa turistica), associazione di cui da due mandati è consigliere nazionale. Più che i premi o i testi scritti, parlano per lui certe esperienze forti, come la recente partecipazione alla spedizione umanitaria in Guinea Bissau. Ama i gatti e Lucio Battisti. Ha un debole per tutto ciò che è olandese.

Carmelo Bongiovanni

53 anni, milanese. Giornalista professionista dal 1989, ha diretto negli anni ’90 Automobilismo. È stato direttore del mensile AutoCapital e del bimestrale AutoIn 4x4 dal 2001 al 2004. Successivamente ha ideato e curato Motor & Life, format settimanale di auto, economia e costume, in onda su 24Ore TV. Recentemente è stato responsabile della sezione Automotive del quotidiano economico Finanza & Mercati. Attualmente è direttore editoriale di CAR Magazine, l’edizione italiana del mensile inglese CAR e direttore di CarTv, web-tv del Gruppo Centodieci. Collabora con diverse testate giornalistiche ed è opinionista sportivo per il network televisivo 7Gold.

Claudio Capovilla

Classe 1970, sposato e papà di due bimbi: Giulia e Mattia. Direttore di Strategia e Presidente dal 1990 dell’agenzia di comunicazione e marketing Gruppo Icat di Padova. È stato eletto nel 2009 membro del Consiglio Direttivo Unicom e nominato suo rappresentante delegato per il Triveneto, nonché coordinatore nazionale. Ad ottobre 2010 è entrato a far parte del Consiglio di Amministrazione di Audipress. La sua attenzione per l’ambito territoriale l’ha portato ad affiancare gli enti e le istituzioni, come Gizip (Gruppo Imprenditori della Zona Industriale di Padova), di cui è il Vicepresidente dal 2008. Socio fondatore, nel 2010, di Innovattiva Group: una società che unisce Biocasanatura, Isolatec e Cmb ed è specializzata nella realizzazione di abitazioni in classe A.

il magazine di moda e tendenza il magazine dei grandi eventi sono sfogliabili on-line! accedi al sito www.lookmagazine.it potrai visualizzare e sfogliare tutte le versioni dei due magazine

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MAGAZINE TREVISO

moda:

THE DARK SIDE

benessere:

GIOCANDO SI SCOLPISCE

arte:

IL SIMBOLISMO IN ITALIA

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DUBLINO TRA PASSATO E PRESENTE

motori:

RUGGITI SU STRADA

la moda Fetish è Chic

ABITARE TRA DESIGN ARTE E MODA

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settembre 2011 Autorizzazione del Tribunale di Torino n° 5995 Iscrizione del marchio presso l’Ufficio Italiano Marchi e Brevetti n° RM2005C006957 del 22/12/2005 Periodicità mensile · TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Promomedia Communications S.r.l. via Svezia 9 · 35127 Padova · tel. 049 870 4884 >www.promomedia.it<

editore Giuseppe Bergantin

direttore responsabile Germana Urbani

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Coordinamento editoriale Valeria Marcato

redazione Germana Urbani, Ornella Jovane

Hanno Collaborato Lucrezia Argentiero, Carmelo Bongiovanni, Claudio Capovilla, Maurizio Fantini, Isa Grassano, Maurizio Frisoli, Massimo Labraca, Renato Malaman, Maria Valeria Marcato, Manuela Mezzetti, Alessandra Piubello, Germana Urbani

grafiCa Studio grafico Promomedia >grafica@promomedia.it<

supervisor Matteo Pavanello >matteo@lookmagazine.it<

tipografia Reggiani SpA Brezzo di Bedero (Va)

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editoriale | LOOK Tawakkul Karman

Ellen Johnson Sirleaf

llen Johnson Sirleaf, presidente della Liberia, la connazionale Leymah Gbowee che lanciò una mobilitazione femminile contro la guerra civile, e l’attivista yemenita per la democrazia Tawakkul Karman: a queste tre donne è stato assegnato quest’anno il Nobel per la pace, un premio che rappresenta, secondo le intenzioni del comitato per il Nobel, un riconoscimento del rafforzamento del ruolo delle donne, in particolare nei paesi in via di sviluppo. La Sirleaf è al di là di tutto la prima presidente donna di uno stato africano; la Gbowee è un’attivista pacifista; la Karman si occupa di diritti delle donne e democrazia nello Yemen, paese negli ultimi mesi in preda a gravi conflitti sociali e politici. Sicuramente con questo premio si è messo in evidenza il ruolo delle donne come costruttrici di pace e di democrazia, ed è stato riconosciuto un senso ampio alla parola “pace”: non solo assenza di guerra ma anche lotta per i diritti umani, cura della comunità, salvaguardia dell’ambiente, gestione dell’economia. Concetti che dovrebbero essere forti e perseguiti da tutti, anche nel nostro Paese, nonostante le condizioni della popolazione da noi siano di gran lunga migliori che in Africa. Riflettere su questo premio però fa bene. Fa bene pensare che tre donne sono state premiate “per la loro lotta non violenta per la sicurezza delle donne e il loro diritto alla piena partecipazione al processo di costruzione della pace”, come ha ricordato Thorbjorn Jagland, segretario generale del Consiglio d’Europa e presidente del Comitato per il Nobel per la pace. Sicuramente il premio rappresenta un riconoscimento del rafforzamento del ruolo femminile, in particolare nei Paesi in via di sviluppo ma non solo. Infatti Jagland aggiunge che “non possiamo

Leymah Gbowee

di Germana Urbani raggiungere la democrazia e la pace duratura nel mondo se le donne non possono ottenere le stesse opportunità degli uomini nell’influenzare lo sviluppo della società a tutti i suoi livelli”. Parole forti e importanti anche per l’Italia, dove i dati sulla rappresentanza femminile nelle istituzioni sono bassissimi e l’unico tentativo fatto per introdurre le quote rosa è fallito miseramente boicottato parimenti sia dagli uomini di destra che di sinistra. Anche per questo è necessario lodare il nobile impegno di queste tre donne, specialmente in ambito politico e per la dignità e i diritti delle donne, come esempio per le molte donne leader nel mondo. Grazie al Nobel “il mondo riscopre la Liberia”, ha detto Ellen Johnson Sirleaf. La seconda premiata liberiana, Leymah Gbowee, sottolinea che si tratta di un “riconoscimento per le donne che vivono lottando nei conflitti”, grazie al quale “la condizione delle donne”, il loro ruolo, “le loro esigenze e priorità non potranno più essere ignorati”. “È la prova della vittoria della rivoluzione pacifica yemenita” che “è riuscita a guadagnare l’ammirazione e il rispetto della comunità internazionale”, ha dichiarato Tawakkul Karman. “Spero - ha aggiunto dedicando il premio a tutti i militanti della primavera araba - che il mondo ci concederà pieno appoggio”. Questo Nobel persegue anche la promozione dell’uguaglianza, il fondamento per la costruzione di società giuste e pacifiche. Con esso non si celebrano solo tre donne importanti, ma tutte le persone che lottano per i diritti umani e l’uguaglianza all’interno delle loro società. Non restiamo indifferenti! 7

LOOK | sommario

MAGAZINE TREVISO

moda:

THE DARK SIDE

benessere:

GIOCANDO SI SCOLPISCE

arte:

IL SIMBOLISMO IN ITALIA

viaggi:

DUBLINO TRA PASSATO E PRESENTE

motori:

RUGGITI SU STRADA

36 >> fashion & fetish dark side

la moda Fetish Ă¨ Chic

ABITARE TRA DESIGN ARTE E MODA

>> in copertina photographer Maurizio Fantini - styling Manuela Mezzetti model Olesya Marych - Freelance Fashion Model agency top e collana Nicola Luccarini - occhiali angelo Vintage Palace

10 >> accadrà iN itaLia 12 >> accadrà iN VeNetO

15 >> visto per voi

iL siMbOLisMO iN itaLia

18 >> il crucilibro La MeMOria che ci saLVa 20 >> Marketing e coMunicazione quaNdO iL successO Parte da deNtrO

36 >> fashion & fetish

22 >> Music look Paradise city

24 >> casa su Misura abitare tra desigN arte e MOda

49 >> di vino

autOchtONa: La Fiera dedicata ai ViNi autOctONi

52 >> libri 101 cOse da Fare gratis iN itaLia 54 >> benessere cardiOLates uN cOrPO NuOVO giOcaNdO 57 >> Motori

Mercedes sLs aMg rOadster

62 >> sociale

eMergeNcy: uNa MaNO tesa aNche aLL’itaLia

65 >> week end e dintorni dubLiNO

31 >> casa su Misura

L’eVOLuziONe deLLa MOda e deL desigN NeL teMPO

71 >> viaggi La MONteFaLcO deL sagraNtiNO 9

LOOK | agenda mese

Red carpet nella capitale

Grande cinema a Roma per il sesto anno consecutivo. Il Festival inter-

nazionale del Film di Roma si svolgerà quest’anno dal 27 ottobre al 4 novembre all’Auditorium Parco della Musica. Film, incontri, mostre, omaggi, istallazioni: questi gli ingredienti di questo festival che coniuga vocazione popolare e qualità della proposta culturale, un mix che ha portato uno straordinario successo di pubblico. Durante il festival, i 1300 metri quadri del viale che conduce alla spettacolare Cavea dell’Auditorium saranno trasformati in uno dei più grandi

red carpet del mondo, una passerella unica dove sfilano le stelle del cinema internazionale, ma anche gli spettatori, veri e propri protagonisti dell’evento. Tra gli eventi collaterali di maggior rilievo la presentazione delle Avventure di Tintin, in uscita il giorno dopo al cinema, la presentazione di 15 minuti di anteprima di Hugo Cabret, il nuovo film 3D di Martin Scorsese in uscita a Natale, e 15 minuti in anteprima di The Twilight Saga: Breaking Dawn Parte 1, in arrivo il 16 novembre.

LOOK LIVE - la desinenza “live” del magazine Look - seguirà l’evento con un numero dedicato. Una linea editoriale - diretta da Paolo Bonanni - innovativa, ricca di contenuti ed argomenti legati al cinema, ma non solo. Il tutto in italiano ed inglese. L’inserto centrale conterrà il programma delle proiezioni e tutte le informazioni utili.

Milano Guitar show

Amanti della chitarra a voi! Nato nel 1992 e arrivato oggi alla 34esima edizione è il più importante appuntamento italiano, e uno dei più importanti nel mondo, per gli appassionati di chitarra. Il 20 novembre sarà dunque tutto dedicato allo strumento on de road e a quanti non riescono a fare a meno di tenere le proprie mani sulle corde. Nel corso della gior-

The Others, Torino 4-6 novembre

The Others è un innovativo progetto espositivo dedicato all’arte contemporanea emergente allestito nella suggestive sede delle carceri Le Nuove a Torino. I protagonisti dell’esposizione sono tutti gli operatori, profit e no-profit, che lavorano continuativamente su programmi dedicati a giovani artisti: gallerie nate dopo il 1 gennaio 2009 e, indipendentemente dalla data della propria apertura, centri no-profit, associazioni, 10

nata i visitatori potranno trovare il meglio della produzione mondiale, provare e valutare in totale libertà, acquistare, vendere e scambiare strumenti, assistere agli eventi in programma. Il tutto pagando il biglietto d’ingresso di 12 euro. Il luogo che ospiterà il Guitar show è il Park Hotel di Milano, nel centro congressi completamente rinnovato, su una superficie espositiva di oltre 4000 metri quadri reali, con spazi ulteriormente ampliati rispetto al 2010. fondazioni, collettivi di artisti, progetti editoriali, premi d’arte, residenze per artisti, scuole accademie d’arte che si incontrano a The Others per realizzare un focus sulla comunità globale dell’arte emergente. The Others intende presentare le molteplici realtà protagoniste della creatività contemporanea emergente, differenti per tipologia e obiettivi e mezzi espressivi, offrendo loro una formula inedita di promozione e valorizzazione e al pubblico il piacere della scoperta delle voci più nuove e delle energie più prorompenti del panorama artistico contemporaneo. Le opere saranno selezionate da un comitato di esperti e parteciperanno all’assegnazione di due premi per l’arte. Sede dell’esposizione: Le Nuove, via Paolo Borsellino, 3, Torino.

Roma Salsa festival

Tre giorni entusiasmanti di ballo musica spettacoli e più di 60 ore di stage a tutti i livelli con artisti di fama nazionale e internazionale, un festival in costante crescita che presenta sempre tante novità e un programma inimitabile. La sesta edizione del Roma Salsa festival si svolge dal 18 al 20 novembre al PalaCavicchi Center di Roma. Show e stage con artisti nazionali e internazionali: è previsto l’atteso ritorno del mambo king Eddi Torres con Griselle Ponce, ma saranno presenti anche Mirko Stefio e Frances Niewes. E ancora i Chiquito & Domenican Power, gli Swinguys e i Tropical Gem. Una coppia magnifica: Alessandro Massaro e Noemi Crea, Kaytee Namgyal e i Latin Brixia e tantissimi altri artisti che rendono il programma del festival unico nel suo genere. Il programma delle giornate prevede un’intensa scaletta di stage sia di mattina che di pomeriggio, poi la sera lo spettacolo International Festival Show e quindi l’apertura delle danze per tutti. Un vero e proprio tour de force nei vortici della salsa, una tre giorni da non dimenticare.

>www.romacinemafest.it< >www.romasalsafestival.com< >www.secondhandguitars.com<

MOBILI ROSSATO Arredatori per passione

LOOK | agenda mese

Lenny Kravitz a Treviso

Dopo il grande successo del singolo che ha sancito il suo ritorno, Stand, primo assaggio del nuovo e attesissimo album Black and white America, Lenny Kravitz torna in scena con un tour che lo porterà in Italia per due successivi concerti: il 20 novembre al Palaverde di Treviso e il 21 a Milano. Il tour lo

Padova, Ryuichi Sakamoto trio tour

Domenica 13 novembre il Gran Teatro Geox di Padova alle ore 21 ospiterà un concerto davvero dirompente. Ryuichi Sakamoto, uno dei grandi pionieri delle contaminazioni tra musica d’Oriente e avanguardie elettroniche occiden-

Gatto re della festa a Porto Viro

Una due giorni di esposizione internazionale dei gatti più belli del mondo si svolgerà a Porto Viro sabato 26 e domenica 27 novembre, dalle 10 alle 19 presso il Palazzetto dello Sport. Un evento davvero imperdibile visti i pedigree dei protagonisti. Saranno infatti centinaia i gatti di razza che, 12

vedrà impegnato in ben 27 concerti in Europa e il nome del tour si declina in modo diverso a seconda del paese nel quale fa tappa. Per le due date italiane, il tour si intitola Black and white Italia. La rock star per l’occasione ha ideato un nuovo spettacolo del quale faranno parte tutte le sue hit più famose e ovviamente le canzoni del nuovo album, suonate dal vivo per la prima volta. Black and white America, il primo album contenente nuovo materiale da tre anni a questa parte, è una ricca selezione di canzoni straordinarie: brani rock impregnati di funk, melodie irresistibili e la poetica esaltante che insieme ai riff di chitarra è stata il marchio di riconoscimento di Lenny in oltre vent’anni di carriera.

Grande musica alla Fenice di Venezia

tali, suonerà insieme al violoncellista brasiliano Jaques Morelenbaum e ad una giovane violinista di talento, per la ricerca della quale sono in corso delle selezioni a livello mondiale. Sakamoto, diplomato e specializzato in musica elettronica e world music all’università Nazionale di Belle arti e musica di Tokyo, continua a cimentarsi con progetti sempre nuovi con i suoi vari collaboratori. Pochi come lui sono riusciti a spaziare tra generi diversi senza perdere la propria bussola artistica. La sua forza creativa non ha mai cavalcato le pulsioni intellettuali dei suoi contemporanei, conservando originalità e coerenza senza trasformarsi in clichè. Il Trio tour sarà l’occasione per ascoltare nuova musica e le sue composizioni in una veste rinnovata. Il tour spazierà tra pop music, dance, elettronica, ambient, bossa nova, world e classica.

Moltissime le iniziative musicali che si svolgeranno nella città lagunare durante questo autunno promosse dalla Fondazione Teatro La Fenice. Fra Ottobre e Dicembre si svolgerà la diciassettesima edizione delle Giornate Wagneriane organizzate in collaborazione con l’Associazione Richard Wagner di Venezia e comprendenti una mostra, un convegno e alcuni concerti, dedicati quest’anno a Franz Liszt nel secondo centenario dalla nascita. Dal 7 al 12 novembre le Sale Apollinee e la Sala Grande del Teatro La Fenice ospiteranno la ventottesima edizione del concorso pianistico nazionale Premio Venezia, uno dei più qualificati appuntamenti del panorama musicale italiano, organizzato in collaborazione con la Fondazione Amici della Fenice e riservato a pianisti diplomatisi con il massimo dei voti nell’anno accademico 2009-2010. L’11 e 12 novembre presso il Teatro Malibran avrà luogo l’undicesima edizione dell’iniziativa Fenice e Conservatorio che prevede l’esibizione solistica dei migliori allievi del Conservatorio Benedetto Marcello accompagnati dall’Orchestra del teatro La Fenice.

sotto l’egida dell’Associazione Felina italiana verranno giudicati nel corso del Best in Show in programma nel pomeriggio di entrambe le giornate. Protagonisti gli splendidi esemplari di gatti di tutte le razze e provenienti da tutti i paesi del mondo: il Persiano con il suo lunghissimo e vaporoso mantello; il Main-Coon, il grande gatto americano, ottimo nuotatore e pescatore; l’Abissino, il gatto dei faraoni; il Certosino, i cui enigmatici occhi d’ambra hanno ispirato mistiche leggende medioevali; il

Devon Rex, piccolo folletto dall’aspetto alieno dalle grandi orecchie e dagli occhi sgranati; i mille colori dei gatti Orientali; la simpatia dei British e dei Blu di Russia, l’eleganza dei Burlasi; l’Europeo, mille colori nel mantello di questo gatto. Moltissimi anche i cuccioli che parteciperanno a questa expo, tutti da ammirare e coccolare. Accanto all’Expo felina vi sarà anche la mostra Reptilia Expo, ove si potranno osservare tanti serpenti tra i più belli e affascinanti del mondo.

>www.lennykravitz.com< >www.teatrolafenice.it< >www.sitesakamoto.com<

BOLOGNA 3-11 DICEMBRE M O T O R S H O W . I T Made by

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visto per voi | LOOK

cavallo tra Otto e Novecento, l’inconscio irrompe nell’arte e nulla sarà più come prima. È la scoperta di un mondo “altro”, affascinante, intrigante, di una nuova lente che vira la percezione di ogni realtà, si tratti di un paesaggio fisico e di un moto dell’anima. È la storia di un movimento che si estende velocemente su scala europea ma che qui viene compitamente - ed è la prima volta - indagato nella sua fondamentale vicenda italiana. Non senza proporre confronti oltre confine e in particolare con l’ambito austriaco del Simbolismo: valgano tra tutti la Giuditta - Salomè, di Gustav Klimt o Il Peccato, celebre capolavoro di Franz von Stuck: due opere che valgono da sole la visita alla mostra. Ma se i raffronti internazionali sono di assoluta qualità, ciò che di italiano offrono le otto sezioni di questa mostra, non è certo da meno. Sono opere che, nel loro insieme, ricostruiscono quel dibattito sulla missione dell’arte che infuocò quegli anni di decisive mutazioni sociali. Opere che evocano ciò che aleggiava negli ambienti letterari e filosofici di Gabriele D’Annunzio o di Angelo Conti o nei cenacoli musicali devoti a Wagner, mentre le Esposizioni portavano in Italia i fermenti dei movimenti europei. Proprio con una esposizione, la Triennale di Brera del 1891, si apre l’itinerario della mostra che presenta affiancate Le due madri di Giovanni Segantini e Maternità di Gaetano Previati, quadri che segnano la sintesi fra divisionismo e contenuti simbolici. Segue una sezione dedicata ai ’protagonisti’:

gli artisti italiani e stranieri che parteciparono direttamente a quell’avventura poetica cresciuta intorno al Manifesto del 1886 di Jean Moréas e all’“arte di pensiero” foriera della poetica degli stati d’animo. “Un paesaggio è uno stato dell’anima” scriveva Henry-Frédéric Amiel e a questo principio è ispirata la sezione che, trattando del sentimento panico della natura, espone opere dove prevalgono, nella rappresentazione del paesaggio, la nebbia, i bagliori notturni, la variabilità atmosferica, le situazioni insomma più facilmente collegabili ai turbamenti psicologici. 15

LOOK

A prefazione di questo tema l’Isola dei morti di Böcklin nella raffinata ed inedita versione di Otto Vermehren, affiancata dai dipinti di Vittore Grubicy, di Pellizza da Volpedo, di Plinio Nomellini. Il mistero della vita è il soggetto della successiva sezione. Qui troviamo la rappresentazione di azioni quotidiane: la processione, le gioie materne, il viatico, la partenza mattutina. Emblemi di quell’“artista veggente” che aveva il compito, secondo le teorie simboliste, di decifrare il mondo dei fenomeni e di cogliere

L’ispirazione preraffaellita domina la pittura di Giulio Aristide Sartorio, Adolfo De Carolis realizza le aspirazioni figurative di D’Annunzio, Galileo Chini intesse sontuose e iridescenti allegorie, Leonardo Bistolfi interroga la Sfinge, Gaetano Previati riscopre nella storia il dramma di Cleopatra: le sezioni che illustrano il mito e l’allegoria propongono i capolavori di questi artisti mettendone in evidenza la portata internazionale attraverso il confronto - clamoroso per importanza e qualità - con le opere di Gustav Klimt e di Franz von Stuck. È nella sezione dedicata al ’bianco e nero’, cioè alla nutrita produzione grafica degli anni fra Otto e Novecento, che meglio si comprende il dialogo degli italiani con la cultura figurativa mitteleuropea, impegnata ad indagare i più riposti sentimenti dell’uomo, i suoi fantasmi interiori. Spiccano in questa i fogli di Gaetano Previati, di Alberto Martini, di Romolo Romani, di Giovanni Costetti, di Umberto Boccioni, del giovane Ottone Rosai, che variano dall’allegorico, al fiabesco, al fantastico, all’orrido, confermando l’idea allora ricorrente che solo attraverso il disegno si riuscisse a preservare la spiritualità della visione dalle scorie della quotidiana esperienza. Il percorso della mostra si conclude nella ’Sala del Sogno’, che alla Biennale di Venezia del 1907 aveva consacrato le istanze e le realizzazioni della generazione

le affinità latenti e misteriose esistenti tra l’uomo e la realtà circostante. Alle soglie del Novecento, Angelo Conti affermava che la natura, anche nelle sue calme apparenze, era “tutta uno spasimo, una frenesia di rivelarsi ed esprimere, per mezzo dell’uomo il segreto della sua vita”: un segreto che spesso era demandato a rappresentazioni dense di rimandi letterari, di evocazioni mitologiche cariche di sensualità, in cui l’artista esibiva la capacità di trasformarne quei contenuti in immaginazioni rare e coinvolgenti, come nei dipinti di Pellizza da Volpedo, Morbelli e Casorati.

simbolista creando una vera e propria scenografia affidata all’ingegno decorativo di Galileo Chini e agli artisti che, con la loro militanza, avevano contribuito ad alimentare le poetiche del ’piacere’ e dell’inquietudine, della bellezza e del mito, della spiritualità e degli stati d’animo, sostenendole con tenacia fino alle soglie della rivoluzione futurista cui introducono due capolavori ancora simbolisti di Umberto Boccioni come Il sogno (Paolo e Francesca) e La madre che cuce. La mostra, imperdibile, è visitabile fino al dodici febbraio del 2012, a Padova, in Palazzo Zabarella.

>www.zabarella.it<

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LOOK | il crucilibro

La memoria che ci salva Specialmente in tempi come quello che attraverSiamo il filo della memoria rimane l’unico appiglio che ancora può farci reSiStere e Sognare

Eroe Eroina Alter Ego Location Co-Protagonisti

Intrigo

Finale

Cosa dire del libro

Leggere…

LILA AZAm ZAngAnEh

ChrIstIAn FrAsCELLA

ErrI dE LuCA

VALErIA PArrELLA

Lila Azam Zanganeh, l’autrice

Bet, diciassettenne arrabbiata

Un bambino di città

Clelia, una giovane rampante

Nabokov, il maestro che sussurra saggezza

Il senso di giustizia e il bisogno di ribellione

Gli abitanti dell’isola dove d’estate fa vacanza

I suoi famigliari

La composizione del racconto in stanze creative

Una Torino grande e contraddittoria per un adolescente

L’isola di Ischia

Napoli e Pompei, poi l’Italia intera

La paura della lettura e la luce di un crepuscolo favorevole

La rivolta sempre in agguato e il senso di frustrazione

Gli isolani gelosi e una ragazzina si cui si innamora

I nonni materni e paterni

Il bambino sull’isola va incontro alla maturità superando una serie di prove: la lontananza dal padre, l’amore per una ragazzina e le botte prese dai pescatori

L’io narrante, Clelia, ripercorre l’infanzia passata al sud con i nonni e ricostruisce il suo lessico famigliare

Bet vive con la madre e L’autrice racconta la sua il suo nuovo compagno gioia di lettore creativo mentre il padre vive a Roma. attraverso racconti che sono La sua sorellina è morta da ognuno un’idea della felicità poco e lei non riesce a farsi capire

A lettura terminata viene in mente la domanda di Nabokov a Tamara, prima e mai dimenticata amante: “Perché la pioggia ci rendeva tanto allegri”?

Bet è appassionata e infelice e, per quante ne combini, viene da darle ragione quasi su tutto

La dolorosa scoperta del proprio corpo conduce il bambino a diventare ragazzo e a guardare in faccia la dura realtà della vita

La protagonista dimentica in fretta la sua vita passata, diventa attrice e si perde nei mille paesi dell’Italia

Un libro luminoso e leale nei confronti del lettore e nei confronti di una passione che è estatica sostanza

Il modo in cui gli adulti possono deludere e scatenare la rivolta di un ragazzo è il cuore di un romanzo riuscito

Un romanzo d’avventura e passione che indaga il passato attraverso le tappe di crescita del suo protagonista

Un libro dal ritmo lento e avvolgente che conduce il lettore lungo il filo della memoria della protagonista

Lila Azam Zanganeh Un incantevole sogno di felicità L’ancora del Mediterraneo € 15.00

Christian Frascella La sfuriata di Bet Einaudi € 17.00

Erri de Luca I pesci non chiudono gli occhi Feltrinelli € 12. 00

Valeria Parrella Lettera di dimissioni Einaudi € 16. 50

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LOOK | marketing e comunicazione

di Claudio Capovilla · Direttore di strategia di Gruppo icat

QuanDo il successo parte Da Dentro La comunicazione interna è una leva fondamentale - troppo spesso sottovalutata che permette ad un’azienda di raggiungere più facilmente gli obiettivi e di guadagnare vantaggio competitivo sul mercato ome abbiamo visto nei numeri precedenti, un’azienda, per crescere, deve fare massima attenzione a come comunica. Perché il lavoro sia completo, però, le strategie non devono essere applicate solo verso l’esterno, ma anche all’interno. Per raggiungere gli obiettivi, infatti, è necessario migliorare l’efficienza e la qualità dei processi aziendali e coinvolgere il personale. Perché questo avvenga, è fondamentale studiare delle strategie mirate: dei veri e propri piani di marketing e azioni di pubbliche relazioni rivolti all’organico aziendale, finalizzati a stimolare le persone, creare un senso di forte appartenenza e identità e, di conseguenza, raggiungere una proficua gestione del processo produttivo. Si tratta di una vera e propria

comunicazione organizzativa dove le relazioni che vengono create all’interno di un contesto lavorativo vanno ad incidere positivamente all’esterno, nei rapporti con i clienti e con il mercato. Per rendersi conto di ciò, è sufficiente pensare a quante volte abbiamo giudicato una determinata realtà in base al contatto telefonico: un centralinista o un addetto al customer care scortese, incompetente o demotivato, infatti, crea necessariamente un’immagine negativa al marchio per cui lavora. Studi dimostrano che i primi cinque minuti di contatto sono decisivi: è l’approccio iniziale che trasmette al cliente il senso di affidabilità, professionalità, serietà. Visto che la prima impressione è determinante per la costruzione di un proficuo rapporto futuro, il dipendente deve sapere

come approcciarsi al cliente, come guadagnarsi la sua stima e la sua fiducia, come fidelizzarlo; come comportarsi in caso di errori, cosa dire e non dire e in quale modalità; deve essere in grado di gestire le diverse situazioni e di trasmettere messaggi positivi. Per ottenere una buona comunicazione interna, quindi, è necessario rafforzare tutti gli strumenti di condivisione in modo da realizzare un patrimonio di informazioni e valori accessibile a tutti e sentito da tutti. Se le scelte strategiche, i servizi, i prodotti, la mission e la vision di un’impresa restano un bagaglio di conoscenza di pochi, difficilmente potranno avvenire miglioramenti nell’intero sistema. Solo le persone coinvolte e informate, infatti, diventano davvero responsabili del proprio ruolo e si trasformano in una parte attiva di un determinato organismo. Le decisioni, gli orientamenti e i progetti dovranno quindi essere condivisi in modo che ognuno possa operare secondo le stesse linee guida, in sintonia con gli obiettivi prefissati. Un collaboratore soddisfatto e appagato si sentirà spinto a dare il massimo e quindi porterà all’esterno un’impressione positiva dell’azienda: una pubblicità impagabile. Fondamentale anche trasmettere la qualità dei prodotti/servizi ai dipendenti, che si trasformeranno in “testimonial” d’eccezione. In questo modo l’azienda potrà fare davvero un salto di qualità sviluppando un reale vantaggio competitivo. L’importanza strategica della comunicazione interna diventa ancora più rilevante nei momenti di crisi o di cambiamento (fusioni, ristrutturazioni, acquisizioni), in quanto, sviluppando una cultura comune, un forte senso di appartenenza e creando coesione, favorisce i processi di integrazione e di consolidamento. Ma come si può organizzare una comunicazione interna efficace? Come avviene per la comunicazione esterna è necessario studiare e coordinare un piano strategico in relazione alla mission e ai

“L’iMPorTanza STraTegica deLLa coMUnicazione inTerna diVenTa ancora Più riLeVanTe nei MoMenTi di criSi o di caMbiaMenTo (fUSioni, riSTrUTTUrazioni, acqUiSizioni), in qUanTo, SViLUPPando Una cULTUra coMUne, Un forTe SenSo di aPParTenenza e creando coeSione, faVoriSce i ProceSSi di inTegrazione e di conSoLidaMenTo.” valori di un’impresa. Gli strumenti specifici sono diversi, quali house organ, magazine aziendali, eventi interni, riunioni, convention per i dipendenti e l’intranet, che permette di condividere informazioni, trasferire file e interagire tramite dibattiti. Ma esistono anche altri canali più nuovi e creativi come giochi e concorsi a premi studiati per far conoscere ai dipendenti i nuovi prodotti, o la realizzazione di piccole “fiction”, video e interviste al management, animazioni multimediali che raccontano i valori aziendali, cartoni animati che ne illustrano i processi, affissioni, blog nella intranet e social network dove le persone possono scambiare informazioni e collaborare, cene allargate ai familiari dei dipendenti. Tutto questo, che parte “da dentro”, permette di sviluppare le potenzialità dell’azienda e avere feedback positivi all’esterno. È in questo modo che la comunicazione interna diventa una leva gestionale insostituibile, capace di valorizzare le risorse umane e di supportare i processi di cambiamento. Una leva capace di integrarsi alla comunicazione esterna, andando ad agire come forza complementare di un medesimo processo. L’efficacia, però, dipende strettamente dalla qualità e dalla quantità dei messaggi che vengono diffusi (se i contenuti sono poco interessanti o troppo frequenti, le persone presto se ne disinteresseranno), e per questo gli interventi devono essere organizzati con consapevolezza e competenza. Claudio Capovilla

è Direttore di Strategia di Gruppo icat, agenzia di comunicazione e marketing padovana attiva in tutto il territorio nazionale. Ricopre la carica di Consigliere all’interno del direttivo di UNICOM (Unione Nazionale Imprese di Comunicazione).

LOOK | music look

Settembre, mese della moda in tutto il mondo, ha visto accendersi i riflettori sulle passerelle di Parigi, Milano, New York e Londra. Sfilate primavera-estate 2012 accompagnate da colonne sonore suggestive. Estetica della bellezza tradotta in melodia. Music Look, la rubrica curata da Stereocittà, ne ha catturato alcune note e le ha raccolte in una playlist soulful house in equilibrio tra Music e Look. di Massimo Labraca track

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FASHION WEEK LONDRA MILANO PARIGI NEWYORK

artista

brano

Alfred Azzetto Knee Tremblers feat Keith Thompson Ben Westbeech Shane D feat Kerry Wood Jellybean Feat. Marlon D Rob Hayes Featuring Nicole Mitchell Paris Cesvette feat Lifford Groove Addix Feat Annette Taylor Melvin Reese & Chappell Seal Djn Project U-Ness & JedSet feat Lorena Pacha Kelly Rowland Guy Robin

Colors (Are Forever) (Walterino Main Vocal Mix) Sun Is Shining (Lavi Lopez Mix) Something For The Weekend (Joey Negro Z Mix) Silence (Seb Skalski Flute Mix) New York House (Greg Gauthier Bongo Rock Mix) Never Letting Go (Seb Skalski’s Sexy Sax Vocal Remix) Englishman In New York (Ospina & Oscar Remix) Burned Out (Original) The House Feeling (Original Mix) People asking why (Scott Wozniak Timmy Regisford Rmx) Music (Soulmagic Remix) Missing (Soledrifter Dub) One Kiss (Matthew Bandy Limestone Vocal Mix) Work (Quentin Harris Mix) Suono Del Cielo (Original Mix)

* I branI della playlIst sono contenutI nel programma Paradise City, realIzzato da Massimo Labraca. In onda su Stereocittà 22

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di Maria Valeria Marcato photo: Valeria Mimmo per Padovafiere

Abitare tra design, arte e moda i è conclusa con un grande successo di pubblico l’edizione numero venti di Casa su Misura, il salone di PadovaFiere dedicato all’abitare. Seicento espositori hanno presentato i migliori prodotti dell’edilizia e dell’arredamento nei nove padiglioni del Salone, per un totale di sessantamila metri quadrati di grandi proposte dell’abitare. Una crescita del 15% rispetto allo scorso anno. Sette i settori presenti: design e arredo moderno, arredo classico e contemporaneo, casa bimbo su misura, complementi d’arredo e tessili, edilizia e arredo bagno, casa ecoclima, “luce in” e artigianato su misura. Proprio per festeggiare il ventennale, tanti sono stati gli eventi che hanno messo al centro il numero venti. Venti sono stati i pezzi di design italiano in dialogo con il Giappone nella mostra La filosofia dell’acqua, venti le opere in mostra per l’anticipazione di ArtePadova 2011, venti i pezzi ispirati al grande Andrea Palladio nell’esposizione a lui dedicata, venti le regioni attraversate in moto dal Marco Polo Team nel suo Giro d’Italia non stop durato 70 ore e concluso idealmente in Fiera, venti i pezzi esposti da Selezione Design. Una novità ormai consolidata è stata la kermesse Vivere il design a Padova: l’esempio perfetto di come Fiera e città possono dialogare. Vivere il design a Padova è il “fuori fiera” di Casa su Misura e ha portato tra le strade del centro storico i temi

e le nuove tendenze dell’abitare, raccontando il design, la ricerca, le novità che ci aspettano nel prossimo futuro. Ma anche volgendo lo sguardo ai grandi maestri del passato, come il grande Aldo Rossi che è stato celebrato con un’esposizione al Centro Culturale San Gaetano. Vivere il design, giunto alla quarta edizione, organizzato in collaborazione con l’architetto Luca Genesin e la Scuola italiana design è stato un ricco calendario di esposizioni allestite, in sinergia con l’azienda Molteni, in alcuni dei luoghi-simbolo di Padova. Una novità di quest’anno è stata anche la presenza di CasaClima, il più importante Ente certificatore italiano in materia di risparmio energetico ed edilizia sostenibile: è nato così CasaEcoClima, un padiglione dedicato esclusivamente all’efficienza energetica e alla sostenibilità nell’edilizia. In uno spazio di circa 2000 metri quadrati, una quarantina di aziende leader del settore si sono presentate al grande pubblico di Casa su Misura. Tanti anche gli eventi di intrattenimento a Casa su Misura, che fin dalla prima edizione ha sempre saputo “animare” i padiglioni espositivi con momenti di spettacolo e di festa. È accaduto anche quest’anno, in particolare grazie alla collaborazione di Ascom, che ha proposto una reinterpretazione dello stile dagli anni Venti al futuro con gli occhi della moda, e di Upa, che ha puntato sulla ricchezza delle tradizioni venete, ospitando Radio Padova e la sua trasmissione “Vernacolando”. 25

Look Live a Casa su Misura

Un’importante novità di questa ventesima edizione è stata il magazine Look Live, consegnato all’ingresso a tutti i visitatori in quanto magazine ufficiale di Casa su Misura. In occasione dell’anniversario di Casa su Misura infatti, la collaborazione tra Look Live e PadovaFiere è cresciuta tanto che Look Live si è presentato a Casa su Misura in una duplice veste: quella, ormai consolidata, della “guida” all’evento, con informazioni dettagliate ed utili al visitatore per orientarsi tra gli stand e tra le proposte delle ultime tendenze, ma anche nella veste di house organ ufficiale della manifestazione, con all’interno non solo tutti gli appuntamenti della kermesse, ma anche la mappa ed il catalogo espositori. Un’iniziativa di grande successo, sia in Fiera che nei luoghi della città di Padova coinvolti da

Vivere il Design, ma anche nel web dove il magazine è stato sfogliato da 35.000 persone ancor prima dell’inizio di Casa su Misura! Look Live ormai da alcuni anni segue i più importanti eventi nazionali ed internazionali, con un format che consente di orientarsi durante l’evento e di informarsi sul tema portante della manifestazione in questione anche prima e dopo. Il live di Look è già andato in scena a Venezia, durante l’Heineken

Jammin Festival, a settembre durante la Mostra del Cinema di Venezia, a Torino al Salone del Gusto, a Bologna al Motorshow, a Firenze al Pitti Immagine e a breve accenderà i suoi riflettori sul red carpet del Festival del Cinema di Roma. Presto poi ci sarà qualche importante novità, legata alla cultura, allo sport ed alla bellezza! E la collaborazione con PadovaFiere si arricchirà, con nuovi prodotti e nuove iniziative.

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L’intrattenimento dell’abitare Con la cerimonia di inaugurazione l’8 ottobre è partita ufficialmente l’edizione numero 20 di Casa su Misura. Ricchissima la proposta di eventi di “Vivere il Design a Padova”, il “fuori fiera” di Casa su Misura che porta tra le strade del centro storico i temi e le nuove tendenze dell’abitare e che ha preso il via dal Centro Culturale San Gaetano il 5 ottobre e dal Pedrocchi il 7 ottobre. «Casa su Misura - ha sottolineato il presidente di PadovaFiere Ferruccio Macola nel discorso inaugurale - è un grande momento di pubblico, di festa, di intrattenimento all’insegna dell’abitare».

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di Maria Valeria Marcato photo: Valeria Mimmo per Padovafiere Carlo Shiller Maurizio Frisoli

L’evoluzione della moda e del design nel tempo ome poteva mancare il collegamento tra moda e design a Casa su Misura? Ci ha pensato Ascom Padova, che per tutta la durata della fiera ha ospitato nella Gallery 78 un evento nuovo ed intrigante, un intreccio dosato e accattivante di moda e design, in un’operazione che vede coprire il periodo che va dagli Anni ’20 al Futuro. “Design & Fashion. Lo styling dagli anni Venti al Futuro” è stato il titolo della manifestazione, che ha goduto del contributo della Camera di Commercio di Padova e di FedermodaItalia, ed è stato realizzato in collaborazione con PadovaFiere, il Coordinamento CCIAA per l’Imprenditoria Femminile e Look Live Magazine. La rievocazione di questi anni è stata affidata a due momenti contemporanei e intrecciati, il defilè e l’esposizione. Nel corso dei defilè, che si sono svolti nei due fine settimana, sono stati presentati in serate a tema gli abiti e i complementi di moda degli anni ’20, ’60, ’70, ’80 e del Futuro, mentre

nei sei spazi espositivi che affiancavano la passerella erano esposti una serie di oggetti di design, a completare il quadro dei periodi indicati. La novità più interessante e curiosa è che ad indossare abiti e complementi moda sono state proprio le imprenditrici donne, tra le quali è stata scelta ogni sera la più “fashion”, che ha concorso alla fascia di “Miss Design & Fashion 2011” nel corso dell’ultima serata, vinta da Sandra Zambon. Un gruppo coeso di donne imprenditrici, che hanno voluto esporsi in prima persona, non tanto per vanteria, ma per dimostrare l’impegno e la professionalità che loro stesse rappresentano. Donne sempre in prima linea, alle quali non spaventa una passerella se serve a dimostrare quanto importante è il proprio lavoro e l’associazione di cui fanno parte, il Terziario Donna di Ascom. Donne professioniste anche nell’animare ed organizzare la kermesse, disponibili e collaborative, testimonial della continua valorizzazione della risorsa femminile nel mondo imprenditoriale. Si è respirata un’atmosfera allegra durante le sfilate, costruita in anni di continuo scambio di esperienze e contatti, di formazione e condivisione. “Design & Fashion” è stata l’occasione per conoscerle meglio. 31

Sandra Zambon

Design & Fashion Lo styling dagli anni Venti al Futuro

Consiliere di Terziario Donna Ascom Padova, è titolare della Medical Girardi di Teolo e Torreglia. È diventata sommelier per passione e si occupa attivamente dell’Associazione P63 Sindrome EEC, onlus della quale è vice presidente e che si occupa di questa malattia rara. Persona dinamica, Sandra crede molto nello scambio di esperienze, idee e motivazione nel Terziario Donna Ascom Padova.

Monica Gilli

Agente immobiliare, titolare dal 1994 dell’agenzia Centocase Immobiliare, in Ascom Padova fa parte del consiglio sia di Terziario Donna sia di Fimaa. Crede nel suo lavoro e nello sviluppo del suo settore, tanto che a breve aprirà nuove agenzie immobiliari.

Ombretta Follin

Titolare del Panificio “Angolo del Pane” di Piazza Mazzini, Ombretta è socia Ascom e fa parte del gruppo Terziario Donna Ascom Padova. Sempre sorridente e persona di carattere, ha sfilato con eleganza e spirito.

Stefania Brogin

Presidente di Terziario Donna Ascom Padova e Consigliere nazionale, è titolare assieme alle sorelle Magda, Paola e Edna dei negozi Cleb 4 - Brogin Abbigliamento e del marchio Paco Perez. Crede molto nell’associazionismo e per questo alimenta continuamente di iniziative il suo gruppo, dalla formazione allo scambio di professionalità ed esperienze. Conosce bene le difficoltà di conciliazione tra la vita privata e quella professionale, ma fa della condivisione, della partecipazione e della continuità le sue bandiere. Tiene molto alla formazione e per questo ha appena messo a disposizione del suo gruppo un corso di Marketing e Comunicazione. Da anni si prodiga per costruire il gruppo di Terziario Donna Ascom Padova e per renderlo sempre più forte ed attivo.

Valentina Bertin

Giovanissima imprenditrice, dal 2011 è entrata in società con i genitori, titolari dei Panifici Carlotta di Padova, per seguire in prima persona l’apertura e la gestione della Caffetteria Carlotta, nuovo format nato dal connubio tra panetteria, pasticceria e caffetteria. Con l’aiuto delle sue due valide collaboratrici, Valentina sta avendo molte soddisfazioni dalla nuova attività, frutto della sua esperienza e della sua creatività.

Terry Tiozzo

Hair stylist di fama internazionale, Terry è titolare di Euipe Terry, importante salone nella zona Ghetto di Padova. Porta nel suo negozio l’esperienza acquisita in tanti anni di lavoro nel campo della moda, creando stili personalizzati in base alle caratteristiche estetiche delle clienti. Fa parte del gruppo di Terziario Donna Ascom Padova.

Cristina Biollo

È imprenditrice dall’età di 17 anni, da quando gestisce con il marito Massimo un banco di frutta e verdura in Piazza delle Erbe. Da qualche anno ha ulteriormente investito nella sua attività, aprendo Sotto il Salone una vera e propria boutique - Artisti del Vegetariano - dove Cristina offre ogni giorno 260 tipi di minestre e zuppe, preparando tutte le verdure fresche e tagliate al momento. È consiliere di Terziario Donna Ascom Padova e crede nell’innovazione e nella continua evoluzione delle imprese.

Nadia Salmaso

Estroversa e grintosa di carattere, è stata l’anima organizzatrice delle sfilate Design & Fashion 2011. È consiliere di Terziario Donna Ascom Padova e titolare con il marito delle 4 panetterie Carlotta di Padova. Si occupa da sempre di start up e nuove aperture, per i suoi negozi e anche per altre aziende. Crede molto nella collaborazione con Ascom, per questo si occupa di realizzare molti progetti ed eventi.

Silvia Dell’Uomo

Consigliere di Terziario Donna Ascom Padova e Vicepresidente Fimaa (Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari) di Padova, Silvia è titolare dell’agenzia Immobiliare Dell’Uomo, dove la lunga esperienza maturata sul campo e la provata e riconosciuta serietà consentono di offrire servizi di qualità. Sempre con la cortesia e la disponibilità di Silvia.

Chiara Volpato

È socia Ascom e fa parte del gruppo Terziario Donna Ascom Padova. Chiara è titolare del negozio “Dal Grano al Pane” di Padova assieme al marito.

Design & Fashion 2011 Giovani allieve e imprenditrici molto spigliate nel calcare la passerella di DESIGN & FASHION 2011 di Ascom Padova a Casa su Misura. L’evento ha avuto la regia di Dina Mazzuccato, titolare della scuola di portamento Top Team, e l’organizzazione di Nadia Salmaso, consigliere di Terziario Donna di Ascom. Il trucco è stato affidato a Sonia Pettè e le acconciature sono state eseguite da Antonella Marcon e Terry Tiozzo. photo Top Team

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on l’arrivo della stagione fredda diventa importante capire quali nuove tendenze dovremo seguire per essere in linea con la moda. Nelle collezioni autunno inverno 2011-12 è comparsa in molte passerelle una tendenza più provocatoria rispetto al bon ton delle scorse stagioni che si è espressa sia attraverso capi di vestiario che accessori dal gusto fetish chic. Così da Louis Vuitton, Alexander McQueen, Givenchy gli abiti mettono in grande risalto il corpo femminile. Complice uno stile bondage che si discosta dai cliché abituali e dal target a luci rosse ma punta fortemente all’eleganza, utilizzando accessori estremamente raffinati che quest’inverno saranno assolutamente in! Qualsiasi donna per la stagione fredda potrà quindi ostentare un accessorio di pelle lucida: un paio di guanti, un corsetto… Potrete giocare a sentirvi sexy utilizzando bustier, lacci, fasciature stringenti, che diventeranno protagonisti

della vita di tutti i giorni se abbinate a capi di gusto raffinato e chic. La collezione Louis Vuitton è stata sicuramente una delle più scenografiche viste a Parigi: dominata dalle indossatrici più belle e famose, da Naomi Campbell a Stella Tennant, da Amber Valletta a Maria Carla Boscono, fino a Karolina Kurkova. Nella fantasia del designer della maison, Marc Jacobs, le donne sono cariche di una sensualità aggressiva e rispolverano capi d’abbigliamento di taglio militare, cappotti a doppio petto e dalle spalle larghe, pantaloni da cavallerizza e berretti con visiera. La sua sfilata aleggiava di mistero e ironia. Cameriere in divisa servivano caviale e champagne e spolveravano qua e là con il piumino. “Il mistero - rivela Jacobs - è un dettaglio imprescindibile per sedurre. Io vivo in un albergo, sono affascinato dal via vai delle clienti, immagino le loro vite senza conoscerle, da lì sono partito per creare i miei abiti”. Le borse, come sempre, sono protagoniste: per quest’anno Vuitton ripropone un vero e proprio “fetic-

cio” della casa, la “Lock-it”, creata nel 1958 e da sempre molto amata dalle celebrities, riproposta in passerella in una grande varietà di forme e materiali lussuosissimi, dal coccodrillo lucido al pitone laccato, con manette realizzate in oro 18 carati o ricoperte da diamanti. Anche la collezione di Alexander Mac Queen, con Sarah Burton come direttore creativo, ha riportato il brand alle atmosfere dark e cupe che tanto affascinavano lo stilista scomparso con grande uso di lacci e borchie che rivedono in chiave chic lo stile fetish. Riccardo Tisci, direttore creativo della maison per Givenchy, ci ha fatto sognare con una collezione decisamente felina, dall’anima seducente con un tocco oscuro: donne vestite con fosforescenti occhi di pantera stampati su sinuosi abiti di seta nera, orecchie da felino che spuntano da cuffie di vernice. Cosa scegliere tra tante proposte, tutte favolose e intriganti?

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A Bolzano oltre duecento etichette da tutta Italia di Alessandra Piubello

na selezione accurata degli espositori e un pubblico di visitatori professionali. Sono questi i punti cardine che hanno fatto crescere Autochtona, il forum dei vini autoctoni, quest’anno in programma dal 17 al 20 ottobre a Bolzano. Organizzata da Fiera Bolzano in collaborazione con la società di comunicazione Fruitecom la manifestazione gode del patrocinio dell’AIS, Associazione Italiana Sommelier e della collaborazione con l’associazione delle enoteche italiane Vinarius. L’ottava edizione tra le sue novità ha un ampliamento dell’area espositiva, una promozione costante su web e social media oltre a iniziative di coinvolgimento di buyer, chef, sommelier e wine journalist di prestigio, italiani ed esteri. Secondo la nuova formula sono gli stessi viticoltori ad illustrare, a un pubblico prevalentemente di operatori professionali, le etichette in esposizione nelle giornate di lunedì 17 e martedì 18 ottobre, mentre il 19 e il 20 ottobre la mescita dei vini viene curata dallo staff dell’AIS dell’Alto Adige e dagli studenti della scuola alberghiera Cesare Ritz di Merano. Autochtona vede protagoniste le aziende e gli enti di tutela e valorizzazione che espongono e fanno degustare esclusivamente vini ottenuti per almeno il 95% da vitigni tipici italiani. Giunta alla sua ottava edizione, la manifestazione si svolge in contemporanea con Hotel, la 35° fiera internazionale dedicata all’ospitalità alberghiera, alla gastronomia e al turismo.

LOOK

Vino e ospitalità hanno sempre più collegamenti tra loro e così anche la manifestazione Hotel stringe ancor più il suo legame con Autochtona. Del resto i numeri della principale manifestazione dedicata all’hotellerie dell’intero Nord Est fanno sicuramente da traino ad Autochtona che ospita produttori provenienti da oltre cento aziende distribuite su tutto il territorio italiano per un numero di etichette che supera quota 200. Alla ottava edizione del forum dei vini autoctoni sono rappresentate, attraverso i loro vitigni di punta, ben 18 regioni italiane; tra queste spicca il Piemonte, con oltre 30 aziende. Con la sua nuova formula, Autochtona sembra avere incontrato il favore della partecipazione tramite i Consorzi di tutela: basti pensare, infatti, che su 54 spazi espositivi, ben sedici sono loro dedicati. Tra le delegazioni più

>www.autochtona.it<

numerose: una nutrita rappresentanza dalla Val D’Aosta con 10 cantine, un gruppo di 7 aziende produttrici di Grignolino, e una ventina di produttori dall’EmiliaRomagna. Non solo vino: insieme alle degustazioni, accompagnate dalle specialità preparate dagli allievi della scuola alberghiera Ritz, la manifestazione prevede momenti di approfondimento, workshop dedicati al mondo del vino e la premiazione delle migliori etichette partecipanti. Quest’anno, inoltre, con una nuova veste e nuove categorie torna il concorso “Autoctoni che passione!”, che premia con gli “Autochtona Award” i migliori vini autoctoni presenti alla manifestazione, secondo il parere di una giuria internazionale coordinata da Pierluigi Gorgoni (Spirito di Vino e guida L’Espresso) e presieduta da Fabio Giavedoni (Slow Wine).

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LOOK | libri Isa Grassano, 38 anni, giornalista professionista fre-

elance, si occupa prevalentemente di turismo e di enogastronomia. Collabora con numerose riviste, tra cui «I Viaggi di Repubblica», «Il Venerdì di Repubblica», «Elle», «Qui Touring», “Look Magazine” e la testata on line Tgcom Mediaset. Ha vinto numerosi premi giornalistici, tra i quali: Benedetta D’Intino Mondadori, Gennaro Paone, Chatwin, Terra del Mediterraneo. Realizza documentari video, collaborando con lo studio di produzione Hippo Productions.

“È qualcosa di più di una trovata divertente o di una guida ben fatta e originale: corrisponde a una filosofia di vita. Curiosa, positiva, creativa e soprattutto sobria. Quindi molto, ma molto cool.” (Daria Bignardi)

n libro divertente, insolito e curioso, esattamente come le 101 cose gratuite da fare in Italia che vengono raccontate dall’autrice, Isa Grassano, per la Newton Compton. Un viaggio completo da Nord a Sud, ricco di spunti, di idee e suggerimenti per emozionarsi, scoprire tesori e luoghi interessanti, a costo zero. Un viaggio ideale che solo Isa Grassano avrebbe potuto raccontare, vista la sua esperienza di giornalista specializzata prevalentemente nel turismo e nell’enogastronomia. Ma non solo! Isa ha un’indole originale ed è sempre alla ricerca del meglio per il suo lavoro e per la sua vita. Per questo il suo libro non è solo una guida, ma soprattutto un’esperienza di vita e di ricerca estrema che ab-

braccia ogni ambito, dall’arte e cultura alla gastronomia, dalle gite fuori porta adatte per famiglie con bambini, ai suggerimenti per vivere meglio la propria città. “Cose belle da fare gratis? Ma di gratis, fra un po’, non ci sarà neanche l’aria che si respira”. Sono in molti a pensarla così, abituati a pagare qualsiasi cosa. Eppure, a ben guardare, sono diverse le possibilità di godere di un posto, di “toccare con mano” un pezzo di storia, di entrare in un museo, di fotografare una rarità, di ammirare un paesaggio, di assaggiare un prodotto tipico, di divertirsi ad una festa o sagra o ad un concerto, senza mettere mano al portafoglio o, come usano dire le nuove generazioni, facendo tutto “a gratis”.

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Nella propria città, nei luoghi di vacanza, nei posti meno conosciuti, in estate come in autunno. Basta saper cercare. A volte sono sotto i nostri occhi e non ce ne accorgiamo. E se fino a qualche tempo fa, ricercare le cose no cost, rappresentava una “scelta obbligata” dovuta alle scarse disponibilità finanziarie di alcune fasce di consumatori, oggi è uno stile di vita interessante per gran parte della popolazione, anche delle persone che sono “più ricche”. Un fenomeno considerato chic che si è inserito stabilmente nelle abitudini di consumo degli italiani. Il libro copre ogni ambito dello svago. Qualche esempio? Gli appassionati di luoghi d’arte, trovano in Dozza, vicino Imola, una patria d’elezione. Il borgo medievale è una vera galleria espositiva che non chiude mai. Si ritrovano affreschi che occhieggiano da ogni angolo, raffiguranti temi religiosi, momenti di vita contadina, vecchi mestieri, antiche tradizioni. Oppure possono andare a Livigno, il piccolo Tibet lombardo, per ammirare le opere di ghiaccio della manifestazione Art In Ice che accoglie artisti provenienti da tutto il mondo, invitati a creare le loro scintillanti statue di neve e ghiaccio che rendono la vallata una cristalleria sfavillante a cielo aperto. Poi ci sono i grandi musei, dove c’è l’opportunità di entrare gratuitamente in determinati giorni. A Milano, per esempio, per il nuovo Museo del Novecento occorre il biglietto, ma solo al venerdì pomeriggio, dalle 16.30 alle 19.30 si accede senza pagare. Solo tre ore per accedere a palazzo dell’Arengario, proprio vicino al Duomo, ma ne vale la pena: oltre quattrocento opere del Secolo Breve, fra le quali ciascuno può trovare il suo artista preferito. Lo stesso vale per i Musei Vaticani: è prevista mezza giornata di ingresso gratuito, l’ultima domenica del mese. Poche ore, solo dalle 9 alle 14: c’è il pericolo di fare una lunga fila, ma l’occasione è troppo ghiotta e non si può mancare. I Musei Vaticani aprono le porte su un mondo incredibile d’arte: oltre 70.000 oggetti esposti (e altri 50.000 nei depositi). Conservano opere dei più grandi artisti, raccolti o commissionati dai papi nel corso dei secoli. Tante le sale espositive più curiose completamente free come il Museo dei Cuchi, sull’altopiano di Asiago. Numerose le dritte anche per il periodo natalizio: curiosare tra centinaia di natività lungo le vie dei presepi ad Urbino, rivivere il rito ancestrale della ’ndocciata, ogni 24 dicembre ad Agnone (Isernia), veder sorgere il sole del nuovo anno, a Punta Palascia, Otranto, il luogo più ad est di Italia. Infine, tra le 101 cose da fare senza spendere il becco di un quattrino, non potevano mancare le occasioni mangerecce. Lungo lo Stivale ce ne sono a bizzeffe tra sagre e feste, alcune molto singolari come la manifestazione dei Campanacci in Basilicata, a metà gennaio. Il tutto arricchito da curiosità storiche, numeri di telefono e siti internet.

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LOOK | benessere

di Germana Urbani

iente più Pilates tradizionale. Oggi in palestra va per la maggiore il Cardiolates,, consigliato soprattutto alle super pigre che fanno l’abbonamento e dopo poche volte non si fanno più vedere. Questa attività giocosa promette di non far annoiare proprio nessuno: ognuno ha un suo tappeto elastico e ci salta sopra seguendo la musica per circa un’ora. Niente di più facile all’apparenza! Invece il Cardiolates è una disciplina serissima che combina i principi di allineamento del Pilates con i benefici cardiovascolari e fisiologici del Rebound cioè del rimbalzo che completa il Pilates aggiungendo il lavoro aerobico. Inoltre, poiché per il Rebound si utilizza una superficie instabile - un tappeto elastico - il Cardiolates richiede il controllo della stabilità dinamica. In questo modo si rinforza naturalmente il “Core” o centro e si allena il

Arriva dal più grande studio di pilates di Manhattan e promette di scolpire il corpo senza fatica e con tanto divertimento

sistema nervoso e i muscoli posturali a sostenere il corpo in posizione eretta. Gli altri benefici del Cardiolates si riscontrano nell’aumento di agilità, coordinazione, equilibrio e propriocezione. Diciamo che da un lato si tonificano i muscoli e si migliora la postura e dall’altro si bruciano i depositi adiposi. Il Cardiolates è una disciplina vera e propria che ha origine dal desiderio di individuare un regime cardiaco che sostenga e rinforzi i principi di allineamento posturale del Pilates. Gli esercizi di Pilates non sono stati concepiti per essere svolti a un ritmo aerobico: il Pilates è un sistema di esercizi per il corpo e la mente che richiede attenzione al dettaglio, alla forma e all’allineamento. Anche quando un istruttore esperto di Pilates esegue esercizi con il reformer senza interruzione, la frequenza cardiaca sfiora appena la fascia a basso

impatto. Sebbene il Pilates tonifichi efficacemente i muscoli, per bruciare i depositi adiposi indesiderati è necessario un regime aerobico. Poiché l’attività fisica su superfici instabili causa la contrazione di muscoli involontari, quali il trasverso dell’addome e il multifido, gli esercizi di rimbalzo sembrano essere il complemento aerobico perfetto per il programma di Pilates. L’idea del Cardiolates arriva da lontano e precisamente da Manhattan, dove nel 2006 Katherine e Kimberly Corp hanno creato un nuovo programma di esercizi dinamici che integrava i principi dell’allineamento del Pilates con i benefici fisiologici e cardiovascolari del rebounding. E Katherine e Kimberly Corp sono un marchio di qualità a New York. Esse, infatti, aprirono il Pilates on Fifth nell’agosto 2000 con il

sogno di creare uno studio di Pilates elegante e sobrio. Nel precedente Radio City Rockettes avevano utilizzato il Pilates all’interno di rigorosi programmi di attività mirati al mantenimento di un ottimale stato di salute e alla prevenzione di traumi, e si accorsero immediatamente del suo potenziale nell’aiutare tutte le fasce della popolazione a sviluppare una sana abitudine al movimento. Sebbene a Manhattan la concorrenza nel settore del fitness fosse accanita, le gemelle confidarono nella loro passione per l’attività fisica, nel desiderio sincero di aiutare gli altri e nella loro preparazione e competenza per perseguire i loro obiettivi. Oggi, il loro studio è cresciuto fino a diventare lo studio di Pilates più grande di Manhattan, con oltre 2.000 metri quadrati di superficie e più di 40 istruttori a tempo pieno e part-time, la maggior parte dei quali formati da loro personalmente. Inoltre, hanno addestrato oltre 400 professionisti del fitness in tutto il mondo ad insegnare il Pilates in modo sicuro ed efficace. Oggi fanno lo stesso con il Cardiolates, il modo migliore per scolpire il proprio corpo divertendosi.

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motori | LOOK

di Carmelo Bongiovanni

on il nuovo Roadster, la gamma AMG si arricchisce di un secondo modello di grande fascino. A tetto aperto o chiuso, infatti, la SLS AMG Roadster cattura subito lo sguardo. L’aspetto forse più sorprendente sono le proporzioni: cofano motore lungo, parte superiore molto arretrata e coda corta. A questo si aggiungono l’alettone a estrazione automatica, il passo lungo, l’ampia carreggiata e gli sbalzi ridotti. In poche parole, anche la SLS AMG scoperta, al pari della versione coupé, è un’auto dal carisma autentico che sprigiona di-

namismo alla massima potenza. Le sue spalle pronunciate sembrano muscoli in tensione che, insieme ai grandi cerchi 265/35 ZR 19 e 295/30 ZR 20, al retrotreno, trasmettono una sensazione di potenza allo stato puro. Tra i nuovi equipaggiamenti dedicati figurano l’accattivante vernice metallizzata marrone Sepang AMG e i cerchi fucinati a 10 razze dal peso ottimizzato, in nero opaco con bordo tornito a specchio. Materiali autentici e massima precisione, sia nella scelta della qualità sia nella lavorazione, contraddistinguono gli interni della vettura.

Come nella SLS “ali di gabbiano”, il cruscotto del Roadster richiama alla mente una cabina di pilotaggio. L’elemento stilistico caratterizzante è rappresentato dalla plancia che, con il suo profilo alare, crea un effetto ottico di ampiezza. Nel quadro strumenti sono integrate le bocchette di ventilazione galvanizzate “Silver Shadow” con crociera regolabile che ricordano i propulsori di un jet. Anche la strumentazione con l’indicatore del passaggio alla marcia superiore a LED e due strumenti circolari retroilluminati si presenta decisa57

LOOK mente sportiva, nella stessa tinta metallizzata “Silver Shadow”. I quadranti argentati sono dotati di lancette rosse illuminate e scala del tachimetro fino a 360 km/h. Fra le due bocchette di ventilazione sulla plancia, come elemento centrale, è integrato il sistema multimediale “Comand Aps”. Anche la lunga consolle in metallo opacizzato è un elemento di design d’ispirazione aeronautica. Al suo interno è integrata tra l’altro la “Drive Unit” AMG, orientata verso il guidatore, che consente al pilota della SLS di personalizzare la messa a punto della vettura. Il comando del cambio sportivo a sette marce “Speedshift Dct” è affidato alla leva “E-Select”, simile alla cloche di un jet. Sopra la leva del cambio, realizzata in metallo e rivestita in pelle nera, si trova stampato lo stemma AMG. Nella parte posteriore della consolle è invece integrato il pannello di comando della capote elettrica in tessuto. Il volante “Performance” con diametro da 365 millimetri evoca l’autentica atmosfera del motorsport. La corona leggermente appiattita nella parte inferiore, con sezione ovale e rivestimento in pelle traforata nella parte dell’impugnatura, assicura il perfetto controllo della vettura. I comandi del cambio al volante e la razza inferiore di quest’ultimo sono in metallo. Dinamica di marcia, costruzione leggera sistematica, massima stabilità e tipica sicurezza Mercedes sono tutti tratti distintivi della SLS AMG Roadster. Questi quattro fattori hanno origine nella carrozzeria “spaceframe” in alluminio, che con i suoi 243 chilogrammi pesa solo 2 kg in più di quella del Coupé ad “ali di gabbiano”. Dato che la versione Roadster è stata tenuta in considerazione a partire dalla fase progettuale della SLS AMG, lo “spaceframe” in alluminio leggero e al contempo estremamente rigido ha potuto essere delineato fin dal principio. Un altro aspetto fondamentale per la dinamica di marcia è rappresen58

Mini Coupé È la prima due posti dell’attuale gamma di modelli Mini. La nuova Coupé, infatti, arricchisce la varietà di versioni e contribuisce al massimo divertimento di guida nel segmento delle automobili compatte. Il quinto modello del marchio britannico trasmette, così, il Dna sportivo del marchio Mini a un concetto automobilistico moderno. La sua personalità stilistica, indipendente e altamente sportiva, si manifesta nel profilo basso e nel tetto a “casco”. Quest’ultimo, con ampie superfici vetrate, viene verniciato di

serie in un colore di contrasto. Come optional sono disponibili anche delle “Sport Stripes” in un disegno nuovo. Internamente, come vuole la tradizione del marchio, anche la Mini Coupé è equipaggiata con un grande strumento centrale e un contagiri montato direttamente dietro al volante. I sedili sportivi di serie offrono un’ottima ritenuta laterale durante la guida sportiva in curva. La soppressione del divanetto posteriore combina la sportività dei due posti alla praticità di un vano aggiuntivo per borse o pacchi. Il generoso e versatile bagagliaio da 280 litri, invece, assicura il massimo livello di flessibilità. Grazie a un portellone posteriore grande, dall’ampia apertura e a una soluzione di carico passante larga 36 centimetri e alta 20 centimetri, apribile anche dal sedile del guidatore e del passeggero, il bagagliaio soddisfa le più svariate esigenze di trasporto, nella vita di ogni giorno, nel tempo libero e durante i viaggi in due. Sul piano meccanico, per la Coupé sono disponibili i più potenti motori a benzina e diesel della gamma di motorizzazioni del marchio. L’arco di potenza si estende dalla Mini Coupé da 122 CV alla Mini Cooper SD Coupé da 143 CV, alla Mini Cooper S Coupé da 184 CV, fino ai 211 CV dello sportivo modello top di gamma denominato “John Cooper Works Coupé”. In alternativa al cambio manuale a sei rapporti, per i modelli Cooper Coupé, Cooper S Coupé e Cooper SD Coupé viene offerto come optional un cambio automatico a sei rapporti. In vendita da questo mese, la gamma della nuova vettura Mini ha prezzi che partono dai 23.595 euro chiavi in mano. 59

LOOK tato dalla capote in tessuto a tre strati che si ripone, con un minimo ingombro, ripiegandosi a “Z” dietro i sedili. La capote può essere comodamente aperta e chiusa in soli 11 secondi con la pressione di un pulsante, anche a velocità fino a 50 km/h. La struttura leggera, composta da una combinazione di magnesio, acciaio e alluminio, assicura un baricentro basso ed è predisposta per resistere a una velocità massima di 317 km/h (limitata elettronicamente). Otto cilindri e 6,3 litri di cilindrata con alloggiamento anteriore-centrale, configurazione per gli alti regimi, lubrificazione a carter secco e impianto di aspirazione e di scarico ottimizzato: aprendo il cofano motore lungo poco meno di due metri della SLS AMG Roadster, si può ammirare un affascinante propulsore ad alte prestazioni. Con una potenza massima di 571 CV, erogata a 6800 giri/min e 650 Nm di coppia messa a disposizione a 4750 giri, il V8 AMG da 6,3 litri permette prestazioni di prima classe. Il Roadster accelera da 0 a 100 km/h in 3,8 secondi, raggiungendo i 200 chilometri orari dopo 11,3 secondi. Da tutto questo, unito a un peso a vuoto di 1.660 chilogrammi, si ottiene un rapporto peso-potenza estremamente interessante di soli 2,9 kg per CV. Quanto alla dotazione di accessori della vettura, fra le ricche dotazioni merita una citazione a parte il nuovo sistema “Performance Media AMG” che abbina una nutrita quantità di indicazioni telemetriche, come dati su motore, valori di accelerazione trasversale e longitudinale e tempi al giro su circuito, all’accesso mobile a Internet ad alta velocità. Numerose funzioni del Performance Media AMG si ispirano al mondo delle competizioni sportive. Questo esclusivo sistema, sviluppato da Mercedes-AMG, celebra il suo debutto sui modelli SLS AMG Roadster e Coupé e in futuro sarà adottato anche da altre vetture AMG ad alte prestazioni. 60

Fiat Panda Fiat ha presentato al recente Salone di Francoforte la nuova Panda, coerente evoluzione di una cittadina di successo che in 31 anni di vita è sempre stata sinonimo di design funzionale, maneggevolezza, spazio, affidabilità e comfort. Disegnata ispirandosi alle tendenze più moderne, la nuova Panda propone un elegante aggiornamento stilistico degli esterni attraverso linee morbide e arrotondate su un volume di forma regolare e di grande efficienza per lo spazio. Ecco allora un frontale dalla forte personalità dove il cofano leggermente “bombato” sposa la calandra orizzontale e i nuovi proiettori anteriori dalla forma arrotondata, sottolineati da un elemento supplementare separato con funzione “luce diurna”. Gli interni riprendono con coerenza le scelte stilistiche degli esterni e propongono un abitacolo spazioso, funzionale e confortevole, che poco ha da invidiare a quello di vetture di categoria superiore. Del resto, da sempre il modello Panda fa della flessibilità uno dei suoi punti di forza, come dimostrano il sedile posteriore, che può essere sdoppiato e scorrevole, e lo schienale del sedile del passeggero anteriore, che si può ripiegare a formare un tavolino. Pratica e affidabile, la Fiat Panda è una vettura ricca di sostanza che vanta motorizzazioni all’avanguardia sia per prestazioni sia per consumi ed emissioni. Tra i propulsori in gamma spiccano i nuovissimi motori bicilindrici: lo 0.9 TwinAir Turbo da 85 CV, nominato “International Engine of the Year 2011” e lo 0.9 TwinAir aspirato da 65 CV, dotati entrambi di sistema Start&Stop di serie che gestisce lo spegnimento temporaneo del motore e il suo successivo riavvio, in modo da ridurre il consumo di carburante e le emissioni di CO2. Completa la gamma dei propulsori benzina, disponibili al lancio, il rinnovato 1.2 Fire da 69 CV. L’eccellenza motoristica della nuova Panda continua con il diesel 1.3 Multijet II da 75 CV con Start&Stop di serie. Seguiranno poi le motorizzazioni bifuel 0.9 TwinAir Turbo Natural Power da 80 CV (benzina/metano) e 1.2 EasyPower da 69 CV (benzina/GPL). Per la commercializzazione della nuova Panda bisognerà attendere la fine dell’anno, mentre i prezzi, ancora non dichiarati, non dovrebbero discostarsi molto da quelli dell’attuale gamma, a parità di caratteristiche e dotazioni.

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LOOK | sociale

una mano tesa anche all’Italia di Germana Urbani iamo abituati a immaginare i medici di Emergency impegnati in qualche zona pericolosa di guerra del mondo, eppure da qualche tempo non è solo così. L’associazione ha deciso di dedicare anche all’Italia un progetto capace di rispondere alle tante povertà che esistono anche nel nostro Paese. “Dar vita al programma Italia - spiega Gloria Scarpa responsabile del poliambulatorio di Marghera - è stata una scelta dell’associazione. Emergency, come tutti sanno, è nata come associazione che si occupava di vittime della guerra, quindi chirurgia di guerra e chirurgia d’emergenza. Recentemente si è pensato però che vittime di povertà come ci sono nel mondo ce ne sono anche qui nel nostro Paese. Così nel 2006 è stato aperto il Poliambulatorio di Palermo seguito poi dal Poliambulatorio di Marghera nel 2010 e dall’attivazione di due cliniche mobili, una a Foggia e una nel siracusano. Sono strumenti che noi mettiamo in campo per dare una risposta a tutti coloro che nel nostro Paese non riescono ancora ad arrivare al Sistema sanitario nazionale, o perché sono privi di documenti o perché c’è una difficoltà oggettiva o perché alcune cure, come quelle odontoiatriche, non se le possono permettere”. Emergency ha aperto il Poliambulatorio di Marghera, in Veneto, per offrire assistenza sanitaria gratuita, di base e specialistica, e orientamento socio-sanitario ai migranti e alla popolazione in stato di bisogno. Il Poliambulatorio si trova in via Varè 6, nei locali dell’ex centro di salute mentale della Asl 12 messi a disposizione dal Comune di Venezia. È situato nella zona del porto, dove la concentrazione di stranieri è la più alta in città. Il suo direttore sanitario, Giuseppe Pallia, è uno dei 40 medici specialisti che offrono il proprio tempo e lavoro a titolo completamente gratuito. “Credo sia entusiasmante per chiunque - afferma Giuseppe - constatare come medici e infermieri scendano dal proprio turno di lavoro e ven-

>www.emergency.it<

gano qui a far volontariato. Segno che nelle persone c’è ancora tanta generosità e voglia di dare a chi ha meno. Le persone che si rivolgono a noi, infatti, per motivi diversi soprattutto legati alla loro indigenza economica non riescono ad accedere alle altre strutture del Servizio sanitario nazionale. Poi ci sono persone che non hanno il medico di famiglia e hanno bisogno di prestazioni di tipo internistico: tipo persone in attesa del permesso di soggiorno o neocomunitari che hanno difficoltà ad accedere al Servizio sanitario. E non sono poche visto che siamo arrivati a oltre 1100 persone in carico in poco meno di un anno”. Tutti i giorni è presente in ambulatorio il medico di base e infatti le prestazioni maggiori sono di diagnostica e internistica, poi smistamento e prestazioni di ricette di farmaci. “Ma un buon 50% delle persone che vengono qui - continua il direttore sanitario - richiede cure odon-

toiatriche, tra loro ci sono molti italiani. Noi forniamo sia cure dentistiche che piccole protesi mobili. Molto richieste sono anche le visite oculistiche, visto che le lenti sono molto costose. Per fortuna ci assiste la fondazione Luxottica che ci regala delle montature. Ma bisogna anche ringraziare i tecnici che vengono a titolo gratuito, sia gli ottici che i tecnici per l’odontoiatria”. E chi l’avrebbe mai detto che nel ricco Nord Est Emergency avrebbe individuato sacche di povertà tali da aprire un Poliambulatorio così frequentato. Eppure l’impegno del Poliambulatorio è reale. “Offriamo cure di alta qualità a persone in stato di bisogno - continua la responsabile Gloria Scarpa - quindi tentiamo di curare le persone che per ora non riescono a arrivare al Sistema sanitario nazionale. Quello che il poliambulatorio di Marghera vuole essere è un punto d’unione per arrivare a far in modo che queste persone possano esercitare il proprio diritto alla salute pubblica lì dove sia possibile. Abbiamo come pazienti cittadini migranti irregolari, regolari o cittadini residenti veneziani e dei dintorni che non possono permettersi determinati tipi di cura. Noi tentiamo di far bene il nostro lavoro, infatti siamo in rete con tutto il territorio e cerchiamo di collaborare al massimo con tutti, con le strutture sanitarie limitrofe e con le realtà del privato sociale. Il Poliambulatorio è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18. Vengono offerti servizi di medicina generale, pediatria, odontoiatria, medicazioni e assistenza per pratiche amministrative legate alla sanità”. Il personale sanitario, come già detto, è tutto organizzato da volontari: oltre 40 medici prestano opera a titolo gratuito così anche la trentina di infermieri che a titolo totalmente gratuito prestano la loro professionalità. Il personale interno è costituito dalla coordinatrice e tre mediatori culturali che fanno il grosso del lavoro che c’è in accettazione: accogliere orientare il paziente, aiutarlo a capire qual è il tipo di risposta migliore che può ottenere qui o altrove. E poi ci sono due assistenti alla poltrona. Un piccolo esercito del bene e della generosità che sa raccontare una storia che al giorno d’oggi sembra una favola d’altri tempi e che invece Emergency e i suoi volontari rendono vera ogni giorno.

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week-end e dintorni | LOOK

Ponte James Joyce di Santiago Calatrava

gni giorno alla fabbrica della Guinness, a Dublino, per produrre la birra che Joyce definiva “la scura sublime”, conosciuta e bevuta in tutto il mondo, vengono utilizzati 8 milioni di litri di pura acqua fresca. Una cifra record, ma la cosa più curiosa è che l’azienda, simbolo per eccellenza della capitale irlandese, non spende un centesimo di euro e non paga la bolletta. È tutto offerto dal comune. Fu infatti lungimirante Arthur Guinness, quando nel lontano 1759 firmò un accordo, nel quale si impegnava a dare lavoro ai dublinesi nella sua piccola birreria di St. James’s Gate, senza mai portarla via dalla città, siglando un accordo di concessione per 9000 anni, ottenendo in cambio la fornitura dell’acqua gratuitamente. Negli anni la Guinness è cresciuta notevolmente, facendosi apprezzare per il suo sapore intenso, e pur non appartenendo più alla famiglia Guinness, mantiene “l’accordo dell’acqua” firmato dal brillantissimo innovatore Arthur. Quasi una pinta su due consumata in Irlanda, ogni giorno, è una Guinnes, dal colore rosso rubino molto intenso (non nero come invece si è abituati a pensare). E ogni giorno l’edificio (ha la forma di una gigantesca pinta di guinnes) è preso d’assalto da centinaia di vi-

testo e foto di Lucrezia Argentiero sitatori. Incluso nel costo del biglietto, c’è la degustazione di un bicchiere di birra, presso il Gravity® Bar alla Guinness Storehouse che è il bar più alto di Dublino, a 44 metri di altezza. Da quassù lo sguardo spazia su tutta la città, tra cui l’antica St. Patrick’s Cathedral, tanto a cuore alla famiglia Guinness: negli anni ’60 del 1800, Sir Benjamin Lee Guinness donò £ 150.000, provenienti dal suo patrimonio personale, per il restauro della chiesa. In fondo si possono ammirare le colline di Wicklow che sono la vera fonte dell’acqua per l’azienda. Ma l’acqua a Dublino non “bagna” solo la birra. Il fiume Liffey attraversa la città, dividendola nel bel mezzo, prima di sfociare nel mare. E sono numerosi i ponti che “uniscono” la river south alla river north e non passa giorno che non se ne passi uno se si va in giro alla scoperta della città. Il più antico e famoso è quello di Ha’penny Bridge, comunemente chiamato “il ponte di mezzo penny”, in quanto bisognava pagare un tributo per attraversarlo. Si narra che due signori, dovendo attraversare il ponte, chiesero all’ad65

LOOK detto al passaggio, quanto costasse portare i bagagli. Il responsabile rispose nulla. E così uno dei due amici saltò sulle spalle dell’altro e attraversarono il ponte in due ma al prezzo di uno. Il più frequentato e più grande è sicuramente O’Connell Bridge (uno dei ponti storici della Dublino della seconda metà del XVIII secolo), dedicato a Daniel O’Connell, il dirigente politico di primo Ottocento, la cui statua bronzea domina dall’alto di una possente colonna l’intera area e che collega O’Connell street alla river south della città. Attraversandolo si arriva alla zona dove il Trinity College fa bella mostra di sé. È uno dei più prestigiosi istituti d’istruzione a livello europeo e sede dell’University of Dublin, la più antica d’Irlanda, istituita ai tempi della Regina Elisabetta I (nel 1592) e chiusa ai cattolici fino all’Emancipazione, a meno che non si dimostrassero disponibili a cambiare religione e in tal caso l’istruzione per loro era gratuita. Tra i suoi studenti più famosi c’è lo scrittore Samuel Beckett (1906-1991). Passeggiare tra i suoi giardini significa respirare un’atmosfera d’altri tempi, tra il via vai di studenti provenienti da ogni parte d’Europa, la cappella destinata a tutte le religioni, le numerose biciclette parcheggiate lungo i viali e le case antiche, i Rubrics dai mattoni rosso rubino, in tipico stile georgiano che pare siano assegnate agli studenti con i voti più alti o alle personalità di prestigio. Da non perdere la biblioteca che possiede la più vasta collezione di manoscritti e di libri d’Irlanda. Dal 1801 si avvale del diritto di richiedere una copia gratuita di tutto ciò che viene pubblicato nel Regno Unito e in Irlanda sulla base delle leggi relative ai diritti d’autore e raccoglie circa tre milioni di volumi. Un grande tesoro è rappresentato dal Book of Kells, uno splendido libro illustrato dai monaci celtici contenente i quattro Vangeli e il Nuovo Testamento. La sala principale della Vecchia Biblioteca, la sala Lunga, accoglie qualcosa come duecentomila libri. Aggirandosi tra gli enormi e alti scaffali si può ammirare anche l’arpa più antica rimasta in Irlanda, fatta in legno di salice, con corde in ottone (risale probabilmente al XV secolo). 66

Da sinistra a destra e dall’alto in basso: Facciata del Centro Congressi Temple Bar · Interno della chiesa di St. Patrick Ponte sul Liffey · Birre Guinness · Trinity College Skyline di Dublino Torre del Glasnevin Cemetery Installazioni sul Dockland in memoria della carestia del 1845

Dublin Contemporary C’è tempo fino al 31 ottobre, per ammirare la Dublino legata all’arte contemporanea. È in corso Dublin Contemporary, con l’esposizione dei lavori di oltre 90 artisti internazionali e irlandesi. Le opere presentate includono un’installazione del celebre artista greco Jannis Kounellis, la nuova opera panoramic nympheas del duo Goldiechiari e un’opera sorprendente, appartenente all’artista bulgaro Nedko Solakov. La mostra gode, inoltre, della presenza dei nuovi lavori del pittore italiano Alberto Di Fabio, di una nuova scultura commissionata al duo Vedovamazzei e di una nuova installazione esterna recentemente commissionata e realizzata dall’emergente artista italiana Ludovica Carbotta. Il corpo principale della mostra è ospitato all’interno dello spazioso edificio vittoriano del XVIII secolo, in precedenza anche sede universitaria, Earlsfort Terrace. Qui spicca una titanica scultura dell’artista svizzero Thomas Hirschhorn, una serie di straordinari scatti dell’americana Nina Berman che riprendono un veterano ferito nella guerra in Iraq e intitolati “Marine Wedding”, nuovi video dell’artista israeliano Omer Fast e dell’irlandese Niamh O’Malley, nonché una delle più eminenti sculture multimediali interattive dell’artista cinese Wang Du. Info: www.dublincontemporary.com/it 67

LOOK E ricorda la forma di un’arpa (che poi è anche il simbolo dello stato irlandese, ma siccome Guinness aveva già registrato l’arpa come marchio, lo Stato decise di utilizzarla al contrario) anche il nuovo ponte, opera dell’architetto Santiago Calatrava (lungo 120 metri e costato ben 59 milioni di euro), situato nell’area New Docklands, la vecchia zona industriale con bassi fabbricati e poche abitazioni che si sta trasformando in un quartiere sempre più all’avanguardia e di tendenza. Proprio di fronte al ponte sorge il grande Centro Congressi (può ospitare 8000 persone ed è il primo al mondo ad essere stato costruito con materiali a basso contenuto di carbonio), dalle ampie vetrate su cui il sole crea particolari giochi di luce. Lungo il marciapiede che costeggia il fiume si notano le statue, dall’intensa forza espressiva, che ricordano gli emigranti durante la carestia delle patate (1845), alimento principale della nazione intera. Era il 1845 e furono anni difficili, in quanto portarono la popolazione a vivere oltre gli estremi della povertà. Ci furono 3 milioni di morti, tra quelli morti di fame e quelli che morivano lungo il viaggio verso lidi migliori, tanto che le navi merci che trasportavo anche le persone erano state soprannominate “navi-bara”. Ancorata alla riva vi è anche la ricostruzione di uno di questi modelli. Il quartiere Docklands si anima anche grazie al Palaconcerti O2, il più grande della nazione, che ha ospitato alcuni degli artisti più famosi al mondo, come Madonna, e allo stadio Aviva, in funzione per il rugby e per il calcio. Dal quartiere moderno ci si sposta poi nell’antico quartiere di Temple Bar, a sud del Liffey, il regno dei pub irlandesi tra i vicoli stretti e acciottolati, dove non manca mai oltre alla guinness, anche un bicchiere di whiskey (Dublino è anche la sede della distilleria Jameson che si può visitare per scoprire la storia di questo pregiato liquore). In epoca georgiana era il quartiere di artigiani e mercanti, mentre oggi è abitato da giovani artisti che danno vita ad innovative iniziative. Ancora un “ponte ideale” tra il volto tradizionale e quello all’avanguardia dell’Irlanda. 68

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Halloween e il culto dei morti Feste, dolci, gadget, celebrazioni per le strade, così come nei pub e negli alberghi e ristoranti. Il tutto porta un marchio: quello della zucca di Halloween. La festa americana d’Ognissanti è vissuta intensamente anche a Dublino e anno dopo anno l’appuntamento con la notte magica si sta facendo sempre più sentito, contagiando grandi e piccoli. La tradizione fa risalire ai Celti la nascita di questa festa. Secondo il calendario celtico, il Capodanno cadeva il 1° novembre e veniva celebrato con la festa di Samhain, (considerato il Signore della Morte e il Principe delle Tenebre) che non segnava solo la fine di un altro anno ma anche l’inizio dell’inverno nordeuropeo. Con il gelo incombente e le riserve di cibo che si assottigliavano, questo era un momento in cui bisognava placare gli dèi così da garantirsi il ritorno del sole e la rinascita della natura in primavera. È una buona occasione per programmare un viaggio (Aer Lingus, www.aerlingus. com, offre voli a prezzi convenienti). Anche quest’anno le strade della capitale irlandese si riempiranno dei colori della Samhain Halloween Parade. Questa parata di ballerini, draghi, fantasmi, in centro città, inizia da Parnell Square e avanza con ritmi caraibici e spirito carnevalesco. Ma questa è anche la notte più sacra dell’anno, il momento in cui la connessione delle forze soprannaturali era massima e più debole la barriera tra i vivi e i morti. E il culto dei morti è un altro aspetto importante di Dublino, tanto che non si può non visitare il cimitero monumentale “Glasnevin Cemetery” (aperto nel 1832), alla periferia settentrionale di Dublino: cinquantadue ettari colmi di lapidi e di alberi secolari, circondato da alte mura e protetto da torri di guardia degne di una fortezza. Ad orari prestabiliti ci sono anche tour guidati (www.glasnevintrust. ie). Si visita l’ultima dimora di Daniel O’Connell, a cui è dedicato il monumentosimbolo del cimitero: la gigantesca torre circolare che con i suoi 51 metri d’altezza è la più grande di tutta l’Irlanda ed è visibile a chilometri di distanza. Costruita nel 1869 e modellata sullo stile architettonico dei monasteri cristiani dell’Alto Medioevo di cui l’Irlanda è costellata, sovrasta la cripta dove sono conservate le spoglie del “Grande emancipatore”. All’interno una frase così riporta: il mio corpo è in Irlanda, il mio cuore a Roma, la mia anima in Paradiso. Tra le altre tombe spiccano quelle di Charles Stewart Parnell, “il re senza corona d’Irlanda”, agitatore per la Home Rule e leader del Partito Parlamentare Irlandese nel 1880, di Maud Gonne Mac Bride, rivoluzionario, del grande patriota Michael Collins e di molti altri uomini e donne che hanno fatto la storia degli ultimi due secoli dell’Irlanda. Vi è anche un museo all’interno di un avveniristico edificio, completamente interattivo (www.glasnevinmuseum.ie), che racconta la storia del Cimitero giardino vittoriano e le vite degli uomini sepolti lì. Non di rado si possono vedere persone che passeggiano tra le croci celtiche, le iscrizioni in gaelico e le lapidi maestose. E c’è persino un bar, il Café Torre, proprio all’interno del cimitero con “vista” sulle tombe, dove gustare un tè caldo o alcuni piatti tipici. Certo per noi italiani può sembrare un po’ strano, ma, con i dovuti scongiuri, è davvero un luogo insolito da non perdere. Isa Grassano

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viaggi: Umbria | LOOK

Il celebre vino portato in zona dai Frati Francescani di ritorno dall’Asia Minore è oggi fra i rossi italiani più famosi nel mondo Seguendo la sua “strada” si scoprono la storia spirituale e artistica del bellissimo borgo e un territorio unico ricco di cantine e frantoi

di Renato Malaman

nche il suo vino simbolo, il Sagrantino, parla della storia spirituale di Montefalco. Sagrantino deriva da Sacrantino, vino sacro. Lo portarono nel cuore dell’Umbria i frati Francescani di ritorno dall’Asia Minore e per anni è stato il vino utilizzato nella celebrazione dell’Eucaristia. Montefalco, come altri borghi dell’Umbria, ha una storia intrecciata a doppio filo con le vicende religiose dell’epoca. Una storia testimoniata dai tanti luoghi dello spirito di cui è ricca la cittadina, a cominciare dal complesso museale di San Francesco, dove,

LOOK nell’abside della chiesa, sono conservati alcuni fra i più belli affreschi sulla vita di San Francesco. Sono stati realizzati da Benozzo Gozzoli fra il 1450 e il 1452 e ripercorrono con precisione quasi cronistica i momenti più importanti della vita del santo di Assisi. Da soli valgono una visita alla cittadina. Ma all’interno delle mura si trovano anche altri gioielli, come la chiesa di Sant’Agostino con il suo bel chiostro e la leggenda del Beato Pellegrino, l’antichissima chiesetta di Santa Lucia, quella di San Bartolomeo. E appena fuori le mura la chiesa di Santa Chiara, con il suo convento di monache di clausura (che possono essere contattate attraverso una grata aperta nella chiesa) e quella di Santa Illuminata, di scuola lombarda. La sintesi della bellezza di Montefalco è la sua Piazza del

Comune, un salotto che di sera si accende di vita e di luci. E su cui stranamente non si affaccia nessuna chiesa, salvo quella sconsacrata di San Filippo Neri che dal secolo scorso è stata trasformata in teatro. Non è difficile intuire come la spiritualità abbia trovato terreno così fertile a Montefalco. Il borgo, definito “La Ringhiera dell’Umbria” per via della sua straordinaria posizione naturale, si trova al centro di un territorio di rara suggestione, caratterizzato da dolci declivi trapuntati di ulivi e vigneti, da rocche e cascine. E qui rispunta la storia del Sagrantino, il vino che negli ultimi anni ha accresciuto la fama di Montefalco, sia per la sua produzione di eccellenza (che dal 1992 si fregia anche della Docg) sia per gli eventi di spessore internazionale ad 72

Alcune suggestive vedute di Montefalco e del suo tessuto urbano Alcuni esempi del pregevole tesoro artistico di periodo gotico-rinascimentale, ispirato principalmente alla vita di S. Francesco La piazza-salotto di Montefalco

LOOK esso collegati, come Enologica, rassegna promossa dal Comune giunta quest’anno all’edizione numero 32 in un crescendo di appuntamenti di rilievo e con ospiti di prima grandezza. Il Sagrantino, che un tempo veniva vinificato solo nella versione passito dolce, oggi è apprezzato soprattutto nella sua versione secca. “È un vino di grande struttura, di un colore rubino tendente al granato - dice Marco Caprai, il produttore di Montefalco che forse più di tutti ha contribuito a rendere famoso il Sagrantino nel mondo - con un ricco corredo di tannini e polifenoli che garantisce al prodotto una eccezionale longevità”. In occasione della recente Enologica, Caprai ha invitato a Montefalco il sommelier uruguaiano, ma oggi residente negli Usa, Charly Arturaola che in anteprima ha presentato il film

di cui è protagonista, “El camino del vino”, pellicola dell’argentino Nicolas Carreras già finalista all’ultimo Festival di Berlino. Arturaola è rimasto impressionato dal fascino di Montefalco, come pure il produttore americano Mondavi. Una visita a Montefalco è anche l’occasione per visitare le tante cantine del territorio, nonchè le aziende che producono ottimo olio extravergine di oliva. Alcune si sono attrezzate anche per dare ospitalità. A Fabbri, frazione a pochi chilometri da Montefalco che si nota in lontananza grazie alla sua rocca restaurata, l’azienda “Rocca di Fabbri” della famiglia Vitali, oltre a far visitare la propria cantina scavata nel tufo, offre ospitalità nella residenza di campagna “Subretia” ricavata restaurando un’antica cascina. 74

Un tempo, in funzione delle sue peculiari caratteristiche, il Sagrantino veniva vinificato soprattutto nella versione “passito dolce”

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I volti di Look … live!

ercoledì 12 ottobre, nella passerella più fashion di Casa su Misura, Look Live ha organizzato un vero e proprio shooting fotografico. Moltissime le donne che hanno voluto posare nel set allestito da Maurizio Frisoli - Frima Foto - e che si sono viste omaggiare la copertina di Look Live con il proprio volto! Prima degli scatti il team di Kaos Parrucchieri - Sara e Jessica - ha dato gli ultimi ritocchi ai già bellissimi volti delle donne selezionate. Grande attesa poi per vedere il risultato degli scatti nelle copertine di Look Live realizzate dal vivo da Nicola Sola - Nico Studio. La serata è stata organizzata in collaborazione con PadovaFiere e Ascom Padova, l’intrattenimento del grande pubblico grazie alla voce di Marco Lanza.

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Be Fashion … Be … Charity: un evento speciale arterre d’eccezione a Castel San Pietro Terme, nella cornice delle Cantine Bollini, per assistere alla prima edizione di “Be Fashion… Be… Charity”, un esclusivo evento che, connubio di moda e solidarietà, ha visto protagonisti i look per lui e lei dedicati all’autunno-inverno. Artefici della manifestazione (la cui regia è stata curata dall’Agenzia Freelance), boutiques, ateliers e realtà commerciali castellane: EB Abbigliamento, Ottica Inn, Sorite Gioielli ed Equipe Vittorio, che ha curato il make-up e le acconciature, quest’ultime impreziosite dagli accessori in piume di Mazzanti Piume - Firenze e dai cappelli di Andrea Ricucci. A rendere ancor più speciale lo spettacolo, il suo côté umano, è stato infatti teatro di un importante gesto di solidarietà: raccogliere fondi a favore della Fondazione Bollini, onlus che opera nella cittadina. Da non dimenticare, complici del successo dell’evento, gli allestimenti di Flò Installazioni Floreali, le coreografie di due eleganti ballerine il cui look era valorizzato dagli accessori in pelle di Artmilla e l’esposizione degli arredi di Spazio Design e delle opere dell’artista.

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Nuova stagione allo Suite 53 rande evento il 30 settembre allo Suite 53 di Piove di Sacco per lâ&#x20AC;&#x2122;inaugurazione della nuova gestione. La titolare Monica Bettinardi e il direttore artistico Ralph- Poet hanno offerto ai tantissimi ospiti una serata davvero speciale... SOLO PER I NUMERO UNO! Guest star: Filippo Nardi Sponsor della serata: Comunion bevande, Vescovi CaffĂ¨, Future t-shirt, Nico Studio

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Domus Pellicceria momenti preziosi

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>www.domuspelliceria.it<

na sfilata preziosa e senz’altro elegante quella che si è svolta domenica 9 ottobre alla Domus Pellicceria di Cervarese Santa Croce. Un’occasione per presentare alla clientela la nuova collezione autunno-inverno 2011-2012 che per la maggior parte si rivolge ad una donna giovane e dinamica che sa portare la pelliccia tutti i giorni con grande naturalezza e charme. E se il visone rimane il capo più richiesto, soprattutto per le più giovani si sono create pellicce corte, pratiche e veloci da indossare che coniugano i peli anche lunghi, come la volpe, con inserti in lana o in pelle. Torna quest’anno anche il caldo montone sempre in capi originali disegnati e creati dall’azienda padovana sul mercato delle pellicce da quasi 40 anni e che produce e vende direttamente i propri capi tutti made in Italy. L’appuntamento si è concluso con un simpatico aperitivo a buffet.

Locale caratteristico adatto per cerimonie e cene di gruppo

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EventoJeep al lago Le Bandie di Spresiano omenica 11 settembre ha avuto luogo l’evento Jeep al lago le Bandie a Spresiano (Tv). L’evento era dedicato al lancio della nuova Jeep Grand Cherokee ma è stata esposta anche l’intera gamma. La giornata ha avuto inizio all’interno rispettivamente delle sedi Carraro di Sedico (Bl) e di Treviso, accogliendo i clienti Jeep, scrivendo i km delle loro auto all’interno di roadbook per poter poi partecipare al percorso a tempo. L’intinerario proposto ai clienti si snodava lungo due percorsi appositamente studiati ed organizzati dagli istruttori di Guida Sicura; il Sig. De Podestà Gigi e il Sig. Saviane Maurizio. L’arrivo degli ospiti al lago Le Bandie era previsto per le ore 11.00, in seguito al loro arrivo è stato effettuato l’accredito e sono stati riportati i km effettivi del percorso. Infine i partecipanti sono stati suddivisi in tre gruppi per partecipare a rotazione alle tre diverse prove organizzate ed allestite dagli istruttori di Guida Sicura: Al termine delle prove, il pubblico aveva la possibilità di usufruire del servizio bar organizzato dal ristorante BoconDivino, oltre a prendere visione dell’esposizione della gamma Jeep nel cortile esterno. L’incontro si è concluso alle ore 13.00 con il discorso di ringraziamento di Ruggero Carraro e le premiazioni del percorso a tempo. L’intera mattinata ha avuto poi come finale, il pranzo a buffet all’interno del ristorante BoconDivino, dove ogni partecipante ha potuto avere un confronto diretto con gli altri clienti Jeep oltre a richieste e informazioni con i venditori ed istruttori del Team.

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Notte bianca al Ribose

a serata si Ă¨ svolta allâ&#x20AC;&#x2122;insegna della tipica allegria del locale Ribose di Adria, animata dai dj Gianluca Durante e Gianluca Veronese. Un ringraziamento particolare ai due titolari Luca e Stefano che ormai da anni ci deliziano con delle meravigliose serate e che aspettano tutti da Ottobre nel nuovo locale Evita by Ribose, la nuova nightlife ad Adria.

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Spettacolo al Malib첫 trepitosa apertura di stagione per il Malib첫 Musiclub, che come ogni anno non finisce mai di stupire in meglio. Punto di riferimento nella zona del Basso Polesine e non solo, Malib첫 oltre a tanto divertimento e spettacoli offre un ottimo servizio di ristorazione, pizzeria e stuzziccheria. Un ringraziamento sentito va ai djs Gianni Nardo, Gianluca Durante e Marco Cavaliere e voice Federico Trebbi. Stefano e Paolo Porzionato aspettano tutti ogni sabato al Malib첫, per stupire e divertire come fosse sempre la prima volta!

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Stil Bimbi e Show day live per Surgery for children omeriggio di entusiasmo e solidarietà. Lo spettacolo “Show day live“ ha richiamato a Porto Viro circa 1000 spettatori raccogliendo fondi per l’associazione onlus “Surgery for children“ operante attualmente in Uganda. Free style studio di Massimo Tadolini e Stil Bimbi di Maristella Fabbris hanno organizzato un concerto con protagonisti Enrico Nadai e Nicolas Bozzato della trasmissione televisiva “Io canto“; ottima la presentazione di Marco Lanza che ha sapientemente coinvolto il pubblico arrivato per l’occasione anche da Livorno, Pesaro, Pisa e Pescara. Nadai e Bozzato torneranno alla Stil Bimbi nel mese di Dicembre per consegnare il ricavato di un pomeriggio veramente speciale.

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Il primo punto vendita My Ais inaugurato a Cavarzere

rande inaugurazione a Cavarzere del primo punto vendita diretto MY AIS: un nuovo emporio moda monomarca per una linea dâ&#x20AC;&#x2122;abbigliamento elegante e sportiva con gusto. Tanti ospiti in questa giornata speciale, curiosi di vedere questa nuova griffe del Made in Italy. I titolari Fabiola e Matteo Bighetti ringraziano le persone intervenute allâ&#x20AC;&#x2122;evento e in modo particolare lâ&#x20AC;&#x2122;assessore al Comune di Cavarzere Heidi Crocco.

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Bellezza e gusto al Medioevo di Rosolina

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l ristorante Mediovevo a Rosolina domenica 23 settembre è stata la location di una delle serate di selezione di Miss Wine. Hanno sfilato in passerella una ventina di ragazze che hanno indossato costumi da bagno, abiti da sera e biancheria intima. Ma oltre agli occhi anche il palato ha avuto la sua soddisfazione, infatti il ristorante ha servito un menù tipico a base di ottimo pesce locale. Molti gli intervenuti e tra loro le autorità del paese e un ospite d’eccezione: Marco Crepaldi, il mister più bello d’Italia! Un vero successo la serata che incorona il Medioevo tra i locali più “in” del Delta e dove tutti i venerdì sera si può godere di una serata davvero speciale: cena romantica a lume di candela con in sottofondo musica al pianoforte … un vero tuffo al cuore.

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LOOK | oroscopo Leone dal 23/07 al 23/08 Fascino Evitate le distrazioni per non trovarvi ad affrontare situazioni spinose. Capite cosa provate davvero e siate sinceri. • Salute Impegnatevi con zelo e continuità secondo quanto vi detta l’ambizione. Non potrà che farvi bene alla salute e al cuore. Vergine dal 24/08 al 22/09 Fascino Il pianeta dell’amore con tutto il suo affascinante mistero vi si svela finalmente! Approfittatene finché dura! • Salute Le vostre capacità di analisi e di organizzazione vi aiutano a capire che è tempo di un controllo approfondito dell’organismo. Forza!

Novembre porta con sé i primi acciacchi di stagione ma gli astri promettono amori caldi e appassionati

Scorpione dal 23/10 al 22/11

Fascino Abbiate pazienza e non precipitate gli eventi. Riflettete sui vostri reali sentimenti e parlatene con chi amate, capirà. • Salute L’autunno si ammanta di nebbia e di umidità e le vostre membra ne risentono. Ricominciate a fare sport, bene il nuoto.

Ariete dal 21/03 al 20/04 Fascino Schermaglie d’amore all’orizzonte per l’opposizione di alcuni pianeti potrebbero rendere più interessante i rapporti consolidati. • Salute I primi freddi portano con sé raffreddori e congestioni, vestitevi con cura e se potete rafforzate il fisico con vitamine.

Sagittario dal 23/11 al 21/12 Fascino Dolci promesse vi giungono dal cielo di questo mese e l’amore sarà una solida presenza, fonte della vostra gioia di vivere. • Salute L’energia non vi manca e fate bene ad impiegarla nello sport. Il tennis è molto adatto a chi, come voi, ama le sfide vinte.

Toro dal 21/04 al 20/05

Capricorno dal 22/12 al 20/01 Fascino Il cielo dell’amore è adombrato da nuvole nere. Dubbi, paure, perplessità e ansie sono all’ordine del giorno. Siate leggeri. • Salute State accumulando troppa tensione emotiva e lo stomaco ne risente. Cercate di alimentarvi con cose leggere e facilmente digeribili.

Fascino Giocate il tutto per tutto in amore, provate un sentimento così profondo che val la pena di mettersi completamente in gioco. • Salute Scegliete la diplomazia e la tolleranza, vi serviranno a tenervi in equilibrio sia con il corpo che con la mente. Evitate lo stress.

Gemelli dal 21/05 al 21/06

Bilancia dal 23/09 al 22/10 Fascino L’amore sarà il vostro argomento preferito in questo dolce autunno che porta con sé infinite tenerezze. È un buon momento. • Salute Curate meglio l’alimentazione perché sono in agguato problemi intestinali che potrebbero rivelarsi molto seri.

Acquario dal 21/01 al 19/02

Fascino Molti gli aspetti astrali favorevoli che vi garantiscono passione ed energia: avete tutto per sentirvi appagati. Agite!. • Salute Vi aspettano delle buone offerte sul piano lavorativo che vi regalano buonumore. Curate molto l’alimentazione, lo stomaco soffre i cambiamenti.

Fascino Trovate finalmente il coraggio di osare perché il cielo illumina le situazioni poco chiare. In vista nuove e inaspettate avventure. • Salute Alcune dissonanze astrali vi renderanno fiacchi e indolenti. È il caso di correre ai ripari con qualche sostanza energetica.

Cancro dal 22/06 al 22/07 Fascino Il clima di disordine astrale presente sul vostro cielo non vi aiuta. Cercate di non essere ambigui col partner, andrà meglio. • Salute Tutto è un po’ statico anche i malanni che arrivano tutti insieme. Curatevi bene e scegliete di vestirvi con colori caldi.

Pesci dal 20/02 al 20/03 Fascino Questo caldo autunno vi riserva atmosfere estremamente coinvolgenti con qualcuno di speciale. Approfittatene! • Salute La vostra creatività è superfavorita, usatela per trovare delle soluzioni a piccoli acciacchi che vi infastidiscono da tempo.