Look Live Motorshow 2011 lklv 011-1111

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LOOK LIVE

Numero 11 - 2011

MOTOR SHOW

Bologna 3-11 dicembre 2011

Il futuro dell’auto e dei motori: le nuove tecnologie legate ad ambiente e sicurezza

All’interno la Guida completa su novità, incontri e protagonisti


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EDITORIALE

Speciale Motor Show 2011 Bologna LOOK MAGAZINE editore GIUSEPPE BERGANTIN PROMOMEDIA COMMUNICATION srl

Via Svezia, 9 - 35127 Padova Tel. 049 8704884 www.promomedia.it Reg. del Tr. di Torino n° 5995 Iscrizione del marchio presso l’Ufficio Italiano Marchi e Brevetti n° RM2005C006957 del 22.12.2005 Periodicità mensile TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Concessionaria di pubblicità EMOTIONAL ADVERTISING srl - Via Melzi D’Eril, 29 - 20154 Milano Italia Tel. +39 02.76318838 Fax +39 02.33601695 www.emotionaladv.it - info@emotionaladv.it Responsabile di testata: Augusta Ascolese ascolese@emotionaladv.it

direttore editoriale PAOLO BONANNI direttore responsabile GERMANA URBANI coordinamento editoriale VALERIA MARCATO realizzazione FbPublishing

art director DAVIDE LOPOPOLO testi ANDREA CHIRICHELLI inserto Motor Show a cura di CARMELO BONGIOVANNI Si ringraziano Daria Orsi e tutto lo staff di GL Events tipografia Q&BGRAFICHE - Via 1° Maggio, 15 - 35035 Mestrino Padova

BOLOGNA TRA “CAVALLI” ED ECO ANCORA UNA VOLTA Bologna ospita il Motor Show e le grandi Case automobilistiche che la fanno da protagoniste così come le tante prove sportive che fanno da contorno (e da coprotagoniste) alla grande kermesse. Ma non ci sono solo le quattro ruote ad attirare il pubblico. Al Padiglione 25 i riflettori sono puntati sul futuro e le tecnologie all’avanguardia che riguardano l’ambiente, la sicurezza, l’infomobilità e l’infotainment e le infrastrutture capaci di accoglierle. Al padiglione 31, invece Icon Cars danno il meritato spazio alle auto icona che hanno fatto la storia dell’automobilismo sportivo, un’iniziativa inserita nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Una “prima” assoluta per il pubblico del Motor Show è Luxury Time, una parte espositiva dedicata alle auto di lusso, con l'obiettivo di riunire i più prestigiosi brand del segmento “alto di gamma”. Per i più sportivi tra i visitatori diventa obbligatorio una sosta al Paddock Show (padiglione 36), lo speciale luogo d’incontro tra i team Racing, presenti con i loro motorhome. Alla Mobil Arena sarà di scena l’annuale sfida riservata ad alcuni dei protagonisti del Ferrari Challenge Trofeo Pirelli e una simulazione di pit stop. I “miti” delle due ruote con lo spettacolare FMX Freestyle Motocross entusiasmeranno gli spettatori così come i protagonisti del drifting pronti a darsi battaglia a suon di controsterzi e sbandate controllate. Le gare sul circuito misto asfalto-terra avranno il momento clou al Bettega Legend, una competizione che coinvolgerà i piloti e le vetture che hanno preso parte al Memorial Bettega dal 1985 in poi. Dal 9 dicembre spazio al Wrc Italia mentre il 10 e 11 dicembre andrà in scena la sfida delle S2000. Sempre il weekend del 10 e 11 dicembre sarà infine dedicato interamente al classico Garnier Fructis Memorial Bettega in cui si vedranno come di consueto in azione diversi assi internazionali della specialità, tra cui alcuni protagonisti dell’ultimo Mondiale WRC sulle auto ufficiali del mondiale rally.

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SOMMARIO

TUTTI VETTEL A LIONE Un’incredibile salone di simulatori di guida attende i turisti nella città francese METTERSI al volante di una Formula 1 è un sogno di tutti gli appassionati di motori. Oggi è possibile sperimentare le stesse sensazioni senza scendere in pista, grazie a un simulatore. Niente Playstation o Xbox però: quello di cui stiamo parlando si chiama IWay, si trova a Lione, in Francia ed è un concentrato di tecnologia tale da far impallidire anche Alonso, Vettel e Hamilton. L’utente si siede in una perfetta riproduzione di bolide da Formula 1 e, appena dato il via alla simulazione, viene sballottato da un sistema idraulico che ricorda alla lontana quello dei vecchi cabinati delle sale giochi di una volta. Stavolta però si devono subire accelerazioni realistiche, si guida all’interno di una galleria del vento, e ogni singolo dettaglio tipico di una corsa su una Formula 1 è replicato in maniera perfetta. Nella struttura ci sono 18 simulatori, 6 per la F1, 6 per le gare endurance (come la 24ore di Le Mans) e 6 dedicate ai rally. Per emulare Vettel servono dai 60 ai 90 euro all’ora.

SOMMARIO

music, fashion, culture, people, politics, ideas Cuba

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EDITORIALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 TRAVEL: CUBA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 MOVIES E MOTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 ECO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 TRAVEL: MONTECARLO . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 TIME . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20 TRAVEL: STOCCARDA . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 INSERTO MOTORSHOW . . . . . . . . . . . . . . . . . 27 GAMES . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47 LE MOTO DA GRANTURISMO . . . . . . . . . . . . 48 HITECH SMARTPHONE . . . . . . . . . . . . . . . . . 52 FILM DI NATALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57 BOOKS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63 FASHION NEVE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67 MENUS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70

Jack Nicholson



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TRAVEL E AUTO D’EPOCA

CUBA, MUSEO CIRCOLANTE Sull’isola e soprattutto all’Avana circolano ancora moltissime vetture del tempo di Batista. E ora è anche più facile comprarle

confondibile Il Malon è el’iscnoe lungo il lungomare ch tiscente dellaa quartiere più fa capitale cuban

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Se amate le vecchie auto cariche di fascino allora Cuba è la vostra Mecca, specie ora che il presidente Raul Castro, fratello minore di Fidel, ha cambiato le norme in materia di compravendita di auto pre-rivoluzionarie con regole che per ora si applicano solo ai cittadini stranieri e cubani che hanno un permesso ufficiale ma che ben presto diventerà una vera e propria liberalizzazione. E così chi scende dall’aereo al José Martí, l’aeroporto internazionale fuori L’Avana, ha subito l’impressione di trovarsi in un rumoroso e

rombante, nonché arrugginito, museo dell’automobile. Le strade della capitale presentano ancora una buon numero di V8 di produzione statunitense arrivati sull’isola ai tempi del governo Batista e poi sempre riparati con grande perizia e abilità dai meccanici cubani che combattevano contro l’embargo statunitnse che rendeva impossibile l’arrivo di pezzi di ricambio originali. L’amicizia con l’Unione Sovietica per anni ha significato, dal punto di vista motoristico, di cambi alla pari tra bellissime e ricche Pintiac e Packard con tristi ma


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TRAVEL E AUTO D’EPOCA

MUSICA E LIBRI Per conoscere l’isola due nomi: Compay Segundo e Martin Cruz Smith PER 70 ANNI Maximo Francisco Repilado Muñoz molto più conosciuto come Compay Segundo è stato l’immagine della musica cubana. Il grande musicista scomparso nel 2003 a 96 anni è diventato famoso anche in Occidente quando Ry Cooder sbarca all’Avana nel 1996 per condurre il suo progetto intorno alla musica cubana,

nuove Lada. Le “bache” (buche) dele strade cubane hanno messo a dura prova le sospensioni di questi bellissimi retaggi degli anni Cinquanta che ancora adesso sono protagonisti di tanti servizi fotografici, mentre molti sono stati acquistati per fornire lo “chic” automobilistico di un tempo ai molti turisti. L’Hotel Nacional de Cuba ha una vera e propria flotta che mette a disposizione (a prezzi non certo bassi) ai propri clienti che vogliono sentirsi un po’ Hemingway nello scorrazzare lungo l’incantevole Malecon. Ma sono i collezionisti di auto d’epoca a rendere effervescente il mercato delle compravendite. Recentemente è nata Panatrans, una società che ha comprato dai cubani le auto d’epoca più belle per poi noleggiarle ai fanatici delle vecchie auto. All’Avana è anche nato un museo di vecchie Automovil per proteggere quella che all’insaputa di tutti sta diventando una Mecca del collezionista d’auto d’epoca. Per informazioni si può contattare Panatrans (email panatrans@dpt.transnet.com e sito www.panatrans.cu). Non mancano tante bellissime Chevrolet e Cadillac degli anni Cinquanta e anche Quaranta (un quarto del circolante “datato”) che fanno parte del paesaggio quotidiano cubano come le lunghe code, gli autobus affollati e i cartelloni di intonazione politica. E così i turisti scattano foto vicino alle vecchie auto e pagano persino il triplo della tariffa pur di accomodarsi nei loro spaziosi sedili così ricchi di fascino.

si interessa al personaggio di Compay Segundo, ne farà il pilastro di Buena Vista Sociale Club un album dove sono riuniti Rubén Gonzales Ibrahim Ferrer e Omara Portuondo. La musica è adorata dai cubani e fa parte della vista stessa di Cuba come le passeggiate sul Malecon, un cocktail al Floridita o alla Bodeguita. Dalle finestre delle case, dai locali e dalle vetuste macchine arrivano immancabilmente le note della Salsa e della Rumba. Quello che pochi sanno è che l’isola ha anche dato i natali al Mambo (il cui re è stato senza dubbio Perez Prado) e al Cha Cha Cha la cui invenzione risale agli anni Cinquanta e si deve a Enrique Jorrin che ha composto “La Engañadora” nel 1949 nel ristorante Prado y Neptuno nell’Avana vieja. Ma se la Salsa è la colonna sonora di Cuba per conoscerla bene suggeriamo un giallo: “Havana” di Martin Cruz Smith, l’autore del più celebre “Gorky Park”. Qui il commissario russo Arkady vine inviato nella Cuba comunista contraddistinta da un’atmosfera a tratti mistica, a tratti sensuale, tra palazzi coloniali fatiscenti e dollari americani, giovani prostitute e turisti del sesso (molti gli italiani...).

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TRAVEL E AUTO D’EPOCA

LA PATRIA DEI SIGARI Qui si coltiva e si confeziona il miglior tabacco del mondo QUELLO CUBANO è considerato il migliore tabacco del mondo. La Nicotiana Tabacum ha una lunga storia legata agli indigeni di Taino che la fumavano in cilindri di legno cavo detti cohibas. Questi ultimi, addirittura, la adoravano come una pianta sacra, ma anche oggi il veguero, cioè il coltivatore, è una figura emblematica in tutto il Paese. Il tabacco è di due tipi: il corojo, per le foglie esterne del sigaro, larghe, sottili e flessibili e il

criollo, indispensabile per la parte interna. Per crescere bene il tabacco ha bisogno di molto sole e poca pioggia. I suoi semi vengono messi in sabbia e cenere, sotto a uno strato di paglia che dopo la germinazione viene rimosso. Dopo 45 giorni le piantine vengono trapiantate nei campi con molta cura, tanto che si dice che i coltivatori parlano persino con le foglie che si sviluppano a coppie e si raccolgono da gennaio a marzo. Quindi le foglie vengono cucite a mazzetti e appese su lunghi pali nelle cosiddette casas de tabaco o secaderos, dove restano ad essiccare per due mesi. Poi vengono inviate al deposito per la selezione e la fermentazione e, attraverso una serie di fasi lunghe anche 4 anni, verranno ritorte per formare i migliori sigari del mondo.

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AVANA BY NIGHT Di notte la città si anima ancor di più. Tra turisti in cerca di musica e Margaritas ANCHE se le bellezze dell’isola e della capitale sono molte, quasi tutti finiscono nella terra del Che per ballare e tirar tardi. Qui le notti dell’Avana non finiscono mai. Bar, locali, caffè, restano aperti fino all’alba e ospitano musicisti che intrattengono dal vivo i turisti che ogni anno sciamano nella capitale cubana alla ricerca di sole, mare e divertimenti. Il night club più famoso della città è il Tropicana, che ha aperto i battenti nel 1939 e dove si sono esibiti nel corso degli anni artisti quali Nat King Cole e Maurice Chevalier. Ogni sera 200 ballerine si esibiscono in uno spettacolo in stile anni ‘50 intitolato “Paradise Under the Stars”. Per quelli che amano tirare davvero tardi e amano danzare a ritmo di salsa il locale di riferimento è la Casa de la Música Centro Habana dove si esibiscono gruppi musicali dal vivo. Chi preferisce spaziare da un genere all’altro può recarsi al El Hurón Azul: qui si ascoltano jazz, salsa, merengue e ogni sorta di sonorità caraibica. Più recenti come costruzione ma altrettanto validi come scelta musicale sono El Gato Tuerro, dove si spazia dal bolero al jazz, sempre rigorosamente suonato da orchestre che si esibiscono dal vivo e il Callejon de Hammel, dove si balla dance e a ritmo afrocubani. Se invece non siete particolarmente

sofisticati e volete divertirvi a ballare in mezzo alla strada assieme a centinaia di altre persone, recatevi al Calle Antonio Maceo: qui ci sono talmente tanti locali, bar e discoteche che è praticamente impossibile non farsi coinvolgere dalla musica. Cuba, come noto, è stata “buen ritiro” di grandi nomi della letteratura mondiale, basti pensare a Hemingway e alla Bodeguita del Medio oppure a Garcia Lorca, che vi trascorse tre mesi frequentando spesso il Bar Dos Hermanos, in una delle zona più malfamate ma al tempo stesso affascinanti della città. Prima (o dopo) esservi scatenati in balli e danze, per rifocillarsi si può passare nel quartiere della Miramar/Playa, considerata da molti un vero paradiso gastronomico. I ristoranti più celebri sono Le Chansonnier, El Paseo e l’economico Restaurante Mirador de la Bahía.


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MOVIES E MOTO

VIP IN SELLA Da Brando a James Dean, senza dimenticare Bob Dylan, le due ruote hanno sempre avuto un gran fascino VIP E MOTO sono un binomio vincente. Spesso cantanti, attori e scrittori celebri hanno preferito le due alle quattro ruote. Marlon Brando, in sella alla sua 1950 Triumph 6T Thunderbird ne “Il Selvaggio”, è diventato un’icona del cinema motorizzato e lui stesso era solito utilizzarla per viaggiare da un capo all’altro dell’America. Un modello simile, la 964 Triumph Tiger 100 era nel garage del menestrello Bob Dylan e forse sarebbe stato meglio ci fosse rimasta, visto che proprio a bordo di quel centauro il cantante ebbe un grave incidente. Tra gli attori a due ruote è d’obbligo citare James Dean, che guidava una Royal Enfield 500cc e Steve McQueen che ne aveva almeno una dozzina di esemplari in garage. Più recente è il caso di Ewan McGregor che nel 2004 ha compiuto un lungo viaggio in moto da Londra a New York e nel 2007 dalla Scozia al Sud Africa per beneficenza. Tra gli storici appassionati delle due ruote c’è anche T.E. Lawrence, il celebre “Lawrence d’ Arabia”, la cui storia venne raccontata nel mitico film di David Lean. Ma il morbo della due ruote ha colpito un po’ tutti i Vip: Keanu Reeves, Clint Eastwood, Elvis Presley, Jack Nicholson, Mick Jagger e ovviamente Paul Newman.

Clint Eastwood

Keanu Reev

Elvis Presl

Bob Dylan

LA TRIUMPH DEL GRANDE STEVE Solo 1100 esemplari per ricordare la sua Bonneville A VOLTE ritornano. Per gli appassionati delle moto degli anni ‘60 e ‘70 Triumph realizzerà 1100 esemplari della Bonneville Steve McQueen Edition. La nuova Bonnie ricalcherà la Trophy TR6 usata dal grande attore americano nel film “La Grande Avventura”, a partire dal colore esclusivo “matt khaki green”. La moto sarà venduta in edizione limitata e vanterà caratteristiche esclusive quali il piccolo faro nero anteriore, la sella monoposto con portapacchi posteriore in colore nero, il paracoppa olio traforato e la placchetta con il numero identificativo della moto e, ovviamente, la firma di Steve McQueen sui due fianchetti laterali.

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IL CAVALLETTO DI FONZIE Henry Winkler amava farsi riprendere sulla sua 500 Twin, ma era un finto motociclista NELL’IMMAGINARIO collettivo, Fonzie, il celebre protagonista della serie “Happy Days”, è indissolubilmente legato alla Triumph 500 CC Twin, la stupenda moto che veniva mostrata in ogni puntata del telefilm. In realtà Henry Winkler, l’attore che interpretava il personaggio, non ha guidato quasi mai la moto, che era sempre solidamente fissata su un cavalletto.



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ECOLOGIA

SPAZIO=DISCARICA Quaranta anni di missioni spaziali hanno lasciato nell’atmosfera oltre ogni genere di “rifiuti” DALLA TERRAFERMA non si possono vedere, ma sopra le nostre teste ci sono tonnellate e tonnellate di spazzatura che girano in orbita attorno alla Terra, accumulate in oltre 40 anni di missioni spaziali. Tra gli oggetti più curiosi che potremmo ritrovare un guanto, perso dall’astronauta Edward White durante una “passeggiata spaziale” nel 1965, una spazzola, dimenticata fuori dallo shuttle da Piers Sellers, uno spazzolino da denti che è stato perso da Micheal Foale (quando la stazione orbitante Mir ebbe una collisione con una navetta che stava attraccando, un razzo Apollo, lanciato nel 1969 e mai ricaduto sulla Terra), una penna, persa da Pedro Duque durante una uscita all’esterno di uno shuttle e materiale di scarico… umano, rilasciato dall’equipaggio della navicella sovietica Mir che andò a finire su un satellite indonesiano, rendendolo malfunzionante. Il rischio che alcuni frammenti di spazzatura ricadano sulla Terra è sempre maggiore e le conseguenze potrebbero essere preoccupanti se, per esempio, il loro tragitto incrociasse la rotta di qualche aereo civile o se ricadessero su centri abitati.

UN PIENO DI CICCIA Biocarburante ricavato dal grasso umano IL GRASSO umano è stato usato per produrre biocarburante: un chirurgo plastico di Beverly Hills ha trovato il modo di coniugare alla perfezione due passioni degli americani: le operazioni estetiche e la guida automobilistica. Il medico di Los Angeles utilizzava il grasso prelevato dai propri pazienti per sintetizzare biocarburante per la propria macchina e per quella della sua fidanzata (un Suv Ford e una Lincoln Navigator). Cinque litri di grasso umano producono una quantità quasi equivalente di bio-carburante: questo grazie ai trigliceridi che, una volta estratti, possono facilmente essere trasformati in diesel (lo fanno anche alcune compagnie che allevano pollame). Diverse imprese americane stiano pensando di produrre biodiesel dal grasso di animali come polli, bovini o maiali, miscelati all’olio di soia. Secondo Mike Shook di Agri Process Innovations, quest’anno, quasi la metà del biodiesel Usa deriverà da materie prime animali. Meglio che umane, in effetti.

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TUTTI PAZZI PER LA TRABANT L’auto della Germania Est è un cult LA MACCHINA simbolo della ex Germania Est ha fans pronti a tutto pur di guidarla: in Germania le due auto più rubate sono le Porsche e le Trabant, l’auto simbolo dell’ex Germania dell’Est, nata il 7 novembre del 1957 e prodotta fino all’inizio degli anni 90’. Era disponibile solo in tre colori (crema, blu o verde pastello), non raggiungeva i 100 km orari, aveva un motore a due tempi e una carrozzeria “plasticosa” che conteneva fibre di cotone, per evitare di dover ricorrere all’allora costoso acciaio. Oggi i fans della Trabant organizzano raduni e feste e anche se un sondaggio del settimanale “Time” l’ha inserita tra le 50 auto peggiori della storia, i turisti in viaggio in Germania possono noleggiarla con autista per fare un giro per le città. Recentemente è stata presentata un “Trabi” elettrica: meno di quattro metri di lunghezza, spazio per quattro occupanti e un discreto bagagliaio e soprattutto emissioni zero grazie al motore elettrico. In questa concept car il look riprende le linee dell’antenata ma quando entrerà in produzione sarà una vettura in linea con i tempi, in grado di ricaricare le batterie grazie a pannelli solari montati sul tetto e con un’autonomia di circa 250 km. E anche leggera, meno di 1000 kg.


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ECOLOGIA

IL COOU DIVERTE AL MOTOR SHOW Il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati vuole far giocare e imparare i tanti visitatori del suo stand “CORRI in pista e rispetta l’ambiente” è lo slogan del Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, che propone divertimento nel gioco e attenzione nella realtà. Il COOU, infatti, oltre a proteggere l’ambiente da un rifiuto pericoloso, si fa portavoce al Motor Show, dal 2002, di messaggi di responsabilità ambientale rivolti ai giovani e agli appassionati del settore. Lo stand del Consorzio, un gigantesco circuito per “slot car” a 8 corsie, è un appuntamento fisso per il pubblico della kermesse bolognese e una divertente proposta per i nuovi visitatori, che possono sfidarsi e gareggiare per vincere i premi in palio, che quest’anno prevedono soggiorni a Monza per le qualifiche e le gare del Gran Premio d’Italia di

Formula 1 e fantastici modellini di “slot car” a tiratura limitata. Gli aspiranti “slottisti” per gareggiare devono superare un breve test sulle regole della guida ecosostenibile e sul corretto smaltimento dell’olio lubrificante usato, un rifiuto pericoloso proveniente dalle auto. A dieci anni dalla prima adesione, l’iniziativa si conferma vincente, con 3.500 visitatori nell’edizione 2010, tra giovani e adulti, che hanno giocato e imparato, divertendosi, le corrette procedure di smaltimento dell’olio lubrificante usato. Quest’anno lo stand è pronto ad accoglierne ancora di più. Le gare si terranno dal 3 all’11 dicembre, ogni giorno dalle 9,30 alle 13 e dalle 14 alle 17 presso lo stand 2, nel Padiglione 26. Sabato 10 dicembre lo stand si scalderà con la gara tra i veri professionisti delle “slot car”, pluri-vincitori dei campionati nazionali, che giungeranno da tutta Italia per una sfida all’ultimo race. Attualmente il Consorzio raccoglie ogni anno in Italia la quasi totalità dell’olio raccoglibile. Con oltre 4,53 milioni di tonnellate di olio usato

raccolto in 27 anni, il Consorzio ha contribuito in maniera determinante a salvaguardare l’ambiente e la nostra salute. La piccola percentuale di olio usato che sfugge alla raccolta risiede nel settore del “fai da te”, ovvero di coloro che cambiano da soli l’olio della propria auto e non sanno come smaltire quello usato. Per evitare che questo rifiuto danneggi l’ambiente, il Consorzio consiglia di recarsi nelle autofficine autorizzate a svolgere questa operazione. In ogni caso, mette a disposizione un numero verde, 800 863 048, e un sito internet, www.coou.it, per conoscere i punti di raccolta più vicini in cui portare l’olio lubrificante usato.

avviene dai produttori professionisti di olio usato, come l’industria, l’autotrazione e le officine meccaniche. Ciò che tentiamo, anche con iniziative come quella che ci vede presenti a Bologna, è di costruire una consapevolezza individuale del problema. Ovvero far capire al semplice cittadino, che può trovare conveniente sostituire l’olio alla sua vettura attraverso il “fai da te”, che disperdere l’olio usato, contenuto dal carter della sua vettura, negli scarichi normali, nelle fognature, può diventare un problema serio per l’ambiente. Gli

diciamo, quindi, di consegnarlo al Consorzio, che ne farà un’utilizzazione corretta”. Al di là della partecipazione al Motor Show, il COOU organizza altre iniziative rivolte al pubblico nel corso dell’anno? “Sì, noi siamo stati presenti, ad esempio, a Ecomondo, la fiera del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile, che si appena svolta a Rimini, un appuntamento importantissimo per gli ambientalisti italiani. Poi, abbiamo un nostro format itinerante, CircOLIamo, un motorhome che gira tutta l’Italia e che entro il 2012 sarà stato nelle piazze di tutte le 110 provincie italiane, delle quali 44 sono già state visitate quest’anno. Si tratta di un vero e proprio punto di incontro e di dialogo con i cittadini, i media e le istituzioni locali. Al mattino, è prevista una sessione dedicata alle scolaresche che, grazie agli educational a loro dedicati, possono scoprire il ciclo di vita dell’olio lubrificante usato. Nel pomeriggio, invece, l’incontro è con le associazioni di categoria, con gli amministratori locali, con le imprese. Insomma, proviamo, oltre a educare, a creare collaborazione con chi produce o decide su quel territorio per un comune programma di rispetto dell’ambiente”.

OLIO USATO E AMBIENTE Il presidente Paolo Tomasi spiega il grande lavoro del Consorzio “IL MOTOR SHOW è un importante punto di aggregazione, di incontro fra i giovani, un occasione ideale per chi, come noi, deve comunicare e far capire le problematiche connesse a questo rifiuto speciale che è, appunto, l’olio usato. Pertanto, con uno strumento simpatico e divertente, come quello delle slot car, attiriamo dei giovani al nostro stand, i quali, però, per poter giocare devono conoscere qualcosa in più su questo rifiuto, sicuramente pericoloso se disperso, ma che può essere invece rigenerato per tornare a nuova vita”. Così Paolo Tomasi, presidente del Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, spiega la presenza del COOU alla kermesse bolognese. Una partecipazione ormai decennale che, come sottolinea Tomasi, non è mancata neppure negli anni più critici per il Motor Show. “Noi siamo già organizzati da 28 anni su tutto il territorio nazionale con i nostri concessionari alla raccolta – prosegue Tomasi – tuttavia questa

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LUSSO E FORMULA 1

MONTECARLO, LA VERA F1 È online il sito dedicato al più classico dei Gran Premi È FINALMENTE nato il sito del Grand Prix de Monaco, risultato di un incredibile lavoro di ricerca e classificazione in atto dal 1994 per opera di Roy Hulsbergen. L’appassionato infatti sognava di creare il sito più completo al mondo riguardante il Grand Prix de Monaco, spesso considerato la corsa di Formula 1 più prestigiosa e leggendaria al mondo. Il sito è una sorta di archivio storico con cui i giovani appassionati di F 1 potranno scoprire la storia del leggendario circuito e delle sue corse oppure rivivere il passato con i suoi più grandi momenti grazie a un’incredibile galleria di foto e video, e l’insieme dei risultati e riassunti di ogni gara, tutto dal 1929 ai giorni nostri. http://www.monaco-grandsprix.org

GRACE FOREVER Nella cittadina monegasca resta importante la presenza della principessa MONTECARLO è indubbiamente famosa anche grazie alla sua indimenticata Principessa, Grace Kelly. A 29 anni di distanza dalla sua tragica morte per un incidente automobilistico il suo mito non è mai tramontato, anzi è stato celebrato da moltissimi artisti e designer di moda (la borsa Kelly di Hermes, un celebre foulard di Gucci tra i tanti). “Grace Kelly” è stato il primo singolo di successo globale del cantante libanese Mika, e il mondo della moda e dello spettacolo sono pieni di riferimenti allo stile innato di questa grande diva. In ogni angolo della cittadina si respira un’atmosfera di silenzioso omaggio a Grace che diventa omaggio naturale nel Princess Grace Rose Garden, una meravigliosa opera a forma di cuore dedicata all’amatissima principessa. Passeggiare all’interno del Roseto, che si trova all’interno del Parco paesaggistico di Fontvieille, significa lasciarsi inebriare dall’intenso profumo delle oltre 4.000 piante di rose appartenenti a ben 180 specie diverse. Adesso sta per arrivare sugli schermi il film-biografia su di lei che si concentrerà sulla vita della diva nel Principato, partendo dal 1962 anno in cui si consumò una guerra diplomatica tra la Francia di De Gaulle e il piccolo paradiso fiscale affacciato sulla Costa Azzurra. Sarà quindi una Grace Kelly meno glamour e più impegnata politicamente. manca ancora il nome della protagonista anche se dovrebbe essere January Jones vera rivelazione di “Mad Men”.

OCEANO CON VISTA Il Museo delle scienze del mare vale da solo una visita nel Principato INAUGURATO nel 1910 dal suo fondatore il Principe Albert I, il Museo Oceanografico, dedicato a tutte le scienze del mare, è un capolavoro di architettura monumentale. La sua maestosa facciata domina il mare, a picco, da 85 metri. Per la sua costruzione sono occorsi undici anni di lavoro e 100.000 tonnellate di pietra della Turbie. Nelle sue imponenti sale sono presentate collezioni eccezionali di fauna marina, lo scheletro di una balena di 20 metri, pesci provenienti da tutti i mari del globo in 90 vasche direttamente alimentate da acqua marina. E sul tema del mare sono incentrati i bellissimi documentari del Comandante Jacques-Yves Cousteau. Infine, vale la visita la terrazza che offre un panorama magnifico che si estende dalla riviera italiana fino al massiccio dell’Esterel.

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TIME

TEMPO DI CORRERE Il rombante mondo dell’automobile trova nelle principali Maison di orologi un partner attento: modelli di grande stile e prezzo adeguato

Audemars Pigu Maserati Breitling Bentl

Chopard Jackie Ickx

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Le migliori marche di orologi hanno collezioni esclusive legate al mondo dell’automobile. Il più famoso connubio è stato senza dubbio quello che ha legato Steve McQueen a Tag Heuer e più precisamente al modello Monaco Vintage Edition. Di grande fascino “motoristico” l’Ingersoll della linea Racing, aggressivamente sportivo. Al mondo della Ferrari si riallacciano invece gli orologi realizzati dalle Officine Panerai con casse e bracciali realizzati con materiali tecnologicamente avanzati come acciaio, titanio, oro e platino. Nelle gare di durata il primo avversario delle Ferrari è stata spesso la Porsche 911 e di questo modello Porsche Design ha voluto celebrarne il mito creando la collezione Flat Six, dal nome con cui viene chiamato il motore 6 cilindri boxer che equipaggia la vettura. Al ritorno della Maserati nelle competizioni si rifà l’Audemars Piguet Millenary MC12 dalla linea estremamente tecnologica e aggressiva, con una riserva di carica incredibile per questo genere di

Tag Heuer Steve Mcqueen modelli: 10 giorni. Altro nome mitico per l’automobilismo è quello di Bugatti in onore del quale Michel Parmigiani ha inventato il Super Sport con il rinvio dell’ora a 90 gradi e visibilità sul lato dell’orologio. Per Aston Martin si è mossa invece Jaeger-LeCoultre con i modelli Amvox Cronograph con chiari riferimenti all’elegantissima selleria della vettura. Identica eleganza viene richiamata da Breitling per il Flying B in cui la lettera sta a significare Bentley. Ha due fusi orari sotto controllo il Graham Mercedes GP Gmt mentre Chopard si è ispirato alle Mille Miglia. Ai piloti si sono invece legati Chopard con il Jackie Ickx, Hublot per il suo King Power Ayrton Senna, Richard Mille per il brasiliano Felipe Massa, Eberhard per l’indimenticabile Tazio Nuvolari e soprattutto Viceroy per un modello firmato dal ferrarista Fernando Alonso. E le moto: per tutti il Tudor Fastrider con i classici colori Ducati.

Eberhard Tazio Nuvolari


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TIME

Panerai Feari

Chopard Mille Miglia

Hubl Ayrton Senna Porsche Dign

Richard Mille Felipe Ma

Parmigiani Bugai Super Sport

Jaeger LeCoultre Aston Martin Tudor Ducati

Ingersoll Bison LOOKLIVE | 21


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TIME

NEWMAN E IL SUO DAYTONA Il più ricercato dei Rolex è stato “lanciato” dall’amore dell’attore americano per le corse ROLEX ha legato indissolubilmente il suo nome a Paul Newman e al suo Daytona, un cronografo con ricarica automatica prodotto dal 1961 in numero limitato. La sua rarità lo hanno ha reso uno degli orologi più ambiti da appassionati e collezionisti, disposti ad attendere qualche anno per averlo. Esiste anche una versione detta con “quadrante Paul Newman” ma si tratta di una variante assolutamente non ufficiale in quanto secondo la leggenda l’attore indossava in un suo film del 1970 (“La carrera mexicana”) un Daytona in acciaio con questo quadrante. Furono le locandine del film a decretare il successo planetario dell’orologio.

CASE E QUADRANTI Le principali Case automobilistiche hanno in catalogo anche orologi griffati, tutti di buona qualità ANCHE LE CASE automobilistiche propongono orologi direttamente nei loro cataloghi di optional, quasi tutti a cronografo e di buona qualità e soprattutto con prezzi abbordabili. Alfa Romeo ha il Wrist Watch con un corpo squadrato e moderno abbinato a un bel cinturino. Sotto i 100 euro troviamo il Men’ Watch realizzato per Mini, di forma estremamente moderna, fuori dai canoni anche in fatto di design. Molto economico anche il Pleiadi Sport di Subaru, caratterizzato da un design molto originale. Volkswagen e Peugeot hanno proposte con una fascia di prezzo leggermente più alta più o meno la stessa del cronografo Clockware di Smart, ad alto contenuto moda. Non poteva mancare un Ferrari, il Chrono Steel al tempo stesso sportivo ed elegante oltre che impermeabile all’acqua fino a 5 atmosfere. Ma la chicca è firmata Mercedes con il suo Silver Arrow dedicato all’SLS Amg. L’apertura del cinturino è fatta in modo da ricordare l’apertura “ali di gabbiano” che contraddistingue alcuni modelli che hanno fatto la storia della Casa. Vi è anche un congegno alla “James Bond” che appare sulla corona: schiacciando due pulsanti posti sul corpo centrale potrete aprire e chiudere le portiere della vostra SLS Amg.

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AUTO E MUSEI

STOCCARDA A 4 RUOTE Nella città tedesca due importanti musei dell’automobile e tanti angoli da scoprire Per chi non lo sapesse Stoccarda, città tedesca situata in una delle regioni vinicole più estese della Germania, oltre alle bellezze naturalistiche e architettoniche del paesaggio vanta anche dei plus un po’ più rombanti… Insieme alle ampie piazze, ai sontuosi castelli e alle varie offerte culturali che la città offre fanno capolino anche due importanti musei automobilistici: il museo della Porsche e quello della Mercedes.

UN GIORNO IN CITTÀ La metropoli tedesca merita una visita accurata, tra mercatini, birrerie e natura OLTRE a ospitare i musei dei colossi automobilistici Stoccarda offre diversi spot ed eventi turistici di notevole bellezza e cultura. Un posto di primo piano è occupato dal Staatstheater Stuttgart, rinomato teatro, eguagliato in importanza dallo Stuttgarter Ballett e dal Staatsoper. Da ricordare è anche il Wilhelma, il più grande giardino zoologico e botanico d’Europa, dove si possono ammirare più di 10.000 specie di animali e piante esotiche. Stoccarda inoltre, smentendo lo stereotipo di città del nord fredda, grigia e poco ospitale, celebra molte vivaci feste cittadine tra cui la festa del vino e della birra, oltre al suggestivo mercatino di Natale. Ma ecco qualche consiglio su come vivere la città in un giorno solo. Dopo aver fatto colazione all’antico Café Planie in Charlettenplatz vi suggeriamo di fare una passeggiata mattutina nel mercato attorno a Schillerplatz. Da visitare anche lo splendido Stuttgart Art Museum, dopo il quale si può gustare un pranzo a base di piatti tipici tedeschi nell’atmosfera informale dell’Alte Kanzlei. Nel pomeriggio ci si può dedicare alla visita dei musei dell’auto, per poi concludere la giornata cenando allo Schlachthof, ristorante tipico di carne. Per chi non è ancora esausto dalla faticosa giornata e per chi è amante della birra infine se ne consiglia un boccale nell’antica birreria Calwer-Eck-Brau.

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QUANDO LA CORSA DIVENTA MUSEO L’innovazione tecnologica è il “fil rouge” che unisce le Porsche del museo tedesco all’interno di un palazzo davvero “spaziale” IL MUSEO Porsche di Stoccarda è stato inaugurato nel 2009 e se vi siete persi l’evento di inaugurazione vi conviene però visitarlo. È una vera e propria calamita per gli appassionati d’automobili di tutto il mondo. Grazie a uno spazio espositivo di 5.600 metri quadrati suddiviso in diverse zone tematiche che raccolgono circa 80 veicoli d’epoca e non, gli spettatori rimangono rapiti dall’esposizione poiché qui vengono principalmente riunite tutte le automobili da esposizione che partecipano saltuariamente alle diverse mostre itineranti. I temi che costituiscono i blocchi portanti dell’esposizione sono tre, e vanno dal percorso cronologico attraverso i modelli d’epoca della Porsche, alle auto da corsa che ne hanno fatto la storia, fino alle innovazioni tecnologiche che hanno guidato lo sviluppo dei vari modelli. In ogni caso, grazie alla pianta assolutamente aperta e libera dell’edificio che caratterizza la maggior parte delle esposizioni di Stoccarda, lo spettatore può vagare liberamente attraverso gli spazi per godersi in piena autonomia l’esposizione.


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AUTO E MUSEI

UNA STORIA D’ARGENTO I nove livelli del museo Mercedes-Benz raccontano 80 auto di grande charme e successo commerciale IL MUSEO Mercedes-Benz, inaugurato nel maggio 2006 è un importante polo di attrazione del turismo tedesco e dei grandi appassionati mondiali di auto. Strutturato su nove livelli, presenta oltre 120 anni di innovazioni e di storia automobilistica targata Mercedes-Benz. Sono esposti circa 80 modelli storici e alcune tra le prime automobili al mondo, costruite da Karl Benz e Gottlieb Daimler, raccontando il mito Mercedes attraverso le sue creature. Da non perdere nell’esposizione diverse auto da corsa, come la Blitzen-Benz, con cui il famoso pilota Bob Burman stabilì il record mondiale di velocità nel 1922 raggiungendo i 228 km/h sul circuito di Daytona Beach. Ma oltre ai modelli unici e rari che hanno fatto la storia dell’automobilismo si possono trovare berline e auto sportive degli anni ‘20, il primo modello diesel di serie al mondo e la 170 V, la Mercedes più venduta nel secondo dopoguerra. L’esposizione si conclude con quelle che sono chiamate le “frecce d’argento”, auto che hanno scritto i capitoli gloriosi della storia delle competizioni sportive: dal Mercedes-Benz 300 SL Coupé con porte ad ali di gabbiano, ad altri esempi di tecnologia d’avanguardia.

DALLA 500 ALLA FORMULA 1 In Italia i molti musei dedicati alle auto raccontano la storia della qualità e dello stile “Made in Italy” SE STOCCARDA è probabilmente la città europea dell’auto con i suoi due musei, l’Italia non è certo da meno con il Piemonte a farla da protagonista. A Torino ci sono il Museo Nazionale dell’Automobile appena rifatto e il Centro storico Fiat con le auto che ne hanno creato il mito. Qui tra foto e manifesti di ogni epoca troviamo modelli insoliti come la Mefistofele, macchina da corsa equipaggiata con motore di aviazione Fiat che nel 1923 conquistò il record mondiale di velocità in Francia a 234.980 km/h, oltre ovviamente alle utilitarie che ne hanno decretato il successo commerciale. In provincia, a Cambiano la Collezione Pininfarina riflette l’attenzione al prodotto e alla qualità con una quarantina di auto tra cui la Cisitalia 202 Berlinetta del 1947, segno della consacrazione internazionale del Fondatore “Pinin” come designer e prima vettura al mondo ad entrare a far parte permanentemente di un Museo d’Arte Moderna, il MoMA di New York. E ovviamente non poteva mancare il Museo Ferrari a Falciano, vicino a Maranello con i suoi 25 capolavori esposti come oggetti d’arte, in un

itinerario altamente suggestivo. Qui nono si trovano solo automobili ma anche premi, fotografie e altri oggetti storici relativi alla storia dell’automobilismo italiano. L’esibizione introduce anche innovazioni tecnologiche, molte delle quali sono passate dalle vetture da competizione ai modelli da strada.

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SPECIALE MOTOR SHOW 2011

LA DISNEYLAND DEI MOTORI Giada Michetti, amministratore delegato di GL Events Italia, racconta le novità della rassegna bolognese “Non è un momento favorevole al mercato dell’auto in Italia e in Europa. Ciò nonostante le case automobilistiche, che operano a livello globale, compensano i loro dati di vendita sui mercati emergenti, che sono in grande espansione”. Chi parla è Giada Michetti, amministratore delegato di GL Events Italia, azienda di un gruppo, quotato alla Borsa di Parigi, che ha realizzato un giro d’affari di 727,2 milioni di euro nel 2010, che organizza oltre 2000 eventi all’anno fra i quali anche il Motor Show di Bologna. Con Giada Michetti proviamo a inquadrare la rassegna bolognese nel particolare momento economico che il nostro Paese sta attraversando. “Siamo molto soddisfatti per come siamo riusciti a definire l’edizione 2011 del Motor Show. In pratica, nonostante le difficoltà che il mondo dell’auto vive entro i nostri confini, siamo tornati al miglior layout del 2008, grazie alla riapertura dei due grandi padiglioni, il 16 e il 19. Quest’ultimo è interamente occupato dalla Fiat, che a Bologna porta quest’anno la Panda, una novità fondamentale per l’Italia e alcune importanti innovazioni sulla Punto, mentre il 16 è a esclusivo appannaggio del Gruppo Volkswagen che espone la sua Up!, city car che farà certamente parlar di sé. Abbiamo poi recuperato, dopo qualche anno di assenza, due importanti case come Mazda e Honda, peraltro in un momento non facile per il Giappone. Inoltre, non meno importante, è la presenza delle coreane Kia e Hyundai, oppure quella di Mercedes, che quest’anno compie i 125 anni e quella di Ford, molto impegnata sul fronte dell’innovazione tecnologica. Non mancano neppure Volvo, Renault, Mitsubishi e altre ancora, per un panorama che, pur con alcune defezioni, risulta essere complessivamente rappresentativo del mercato”. Il Motor Show, tuttavia, non è mai stato soltanto legato all’esposizione statica delle vetture. “Questo, infatti, è il nostro ulteriore motivo di soddisfazione. Anche quest’anno a Bologna potremo offrire al pubblico test drive, su otto aree esterne, che l’anno scorso furono circa 30mila, come pure confermiamo quell’attenzione alla mobilità alternativa con Electric City powered by Enel. Questa iniziativa ha prodotto nell’ultima edizione circa 6mila test di auto elettriche o

ibride. Ci sono poi un padiglione interamente dedicato all’innovazione tecnologica, promossa da Autostrade per l’Italia, con una scenografia che riproduce l’ambiente autostradale e Icon Cars, un’iniziativa in collaborazione con l’Asi, per far conoscere tutte le auto icona dal 1900 a oggi, che ha il patrocinio della Presidenza della Rebubblica e che è stata inserita nell’ambito delle celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia. Infine, per portare al nostro Salone vetture che non sono tradizionalmente in target con la maggior parte dei nostri visitatori, abbiamo creato un padiglione esclusivamente dedicato al lusso. Insomma, tre novità che vanno ad aggiungersi alla ricca offerta che il Motor Show propone al pubblico”. “Come ogni anno, nella nostra Mobil1 Arena ci

CIAO FRANCESCA Era una ragazza molto in gamba, professionalmente capace e preparata. Dal punto di vista umano era una persona entusiasta e sempre sorridente, sotto il profilo professionale una macchina da guerra. Francesca Poli, era responsabile dell’ufficio stampa di GL events Italia: se ne è andata a soli 33 anni lo scorso 8 agosto, per una grave malattia dal decorso rapidissimo, lasciando un segno indelebile in tutti quelli che l’hanno conosciuta.

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SPECIALE MOTOR SHOW 2011

saranno la Carrera Cup, la Superstars, la Ferrari che, come tradizione, si esibisce in un pit stop, il drifting, il freestyle, altre ancora e, come novità, il Bettega Legend, che aprirà l’ultimo week end, quello del Memorial Bettega appunto, come rievocazione di tutte le edizioni di questa gara della storia del Motor Show”. Salone, ecologia, tecnologia, lusso, tradizione e sport: un panorama davvero unico per ampiezza. “Sì, per un visitatore, in sintesi, è come dire: vado alla Disneyland dei motori”. Previsioni di afflusso? “Con la dovuta scaramanzia, confidiamo che possa essere un’edizione di successo. In questo ci confortano i primi dati di prevendita che sono nettamente in rialzo rispetto allo scorso anno. Tuttavia, mi limito a sottolineare che la forza del nostro evento sta proprio nel pubblico che, come sempre, potrà usufruire di treni speciali, con

accesso diretto al Motor Show e, per chi arriva in auto, di un casello autostradale dedicato per favorire afflusso e deflusso del traffico”. Oltre che la forza della formula stessa. “Sì, quella più completa e quella che probabilmente si sposa meglio con le prospettive future dei Saloni dell’auto. Non a caso, abbiamo fatto già partire un evento analogo in Qatar, a Doha, che, dato il successo riscontrato, necessita subito di un ampliamento dell’area espositiva. Infine, novità assoluta, stiamo lavorando per un Motor Show a Rio nel 2013, che in Brasile si porrà in alternativa al più classico Salone di San Paolo. Lì GL Events è proprietaria del quartiere fieristico che ha caratteristiche simili alla Fiera di Bologna, con spazi superiori e che, pertanto, consentirà di realizzare tutte quelle attività esterne ai padiglioni dove verrà comunque ospitata anche una grande esposizione di auto della produzione di serie”.

FUORI È TUTTO UNO SPETTACOLO Programma di alto livello nelle aree esterne DOPO il primo fine settimana dedicato alla Ferrari, il Motor Show di Bologna propone anche per l’edizione 2011 un programma di alto livello nelle aree esterne ai padiglioni. Il 4 dicembre la Porsche Carrera Cup, nella “Special Race” e i miti delle due ruote, rappresentati dallo spettacolare FMX Freestyle Motocross sono grandi protagonisti così come il Drift Battle, con i “manici” del drifting pronti a darsi battaglia a suon di controsterzi e sbandate controllate e con le esibizioni della Scuola di Polizia Stunt Show. Un altro evento “clou” in programma il 4 è quello della gara dalla Superstars, epilogo di un 2011 vincente per il campionato che ha per protagoniste le vetture V8 da oltre 500 CV. Lunedì 5 dicembre la Mobil 1 Arena fa un tuffo nel passato con l’Historic Challenge e altre iniziative dedicate alle auto storiche mentre il 6 dicembre è dedicato ai più importanti trofei monomarca. Il GT Challenge del 7 dicembre vede invece in azione le vetture Granturismo che hanno calcato la scena tricolore. Giovedì 8 dicembre, per ciò che concerne le gare sul circuito misto asfalto-terra, l’attenzione è rivolta sul Bettega Legend, una competizione che coinvolge i piloti e le vetture che hanno preso parte al Memorial Bettega dal 1985 in poi. Dal 9 dicembre spazio al Wrc Italia, mentre il 10 e 11 dicembre va in scena la

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sfida delle S2000. Sempre il weekend del 10 e 11 dicembre è dedicato al classico Garnier Fructis Memorial Bettega in cui si possono vedere in azione, come di consueto, diversi assi internazionali della specialità, tra cui alcuni protagonisti dell’ultimo Mondiale WRC sulle auto ufficiali del mondiale rally.


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SPECIALE MOTOR SHOW 2011

PASSIONE FERRARI

“LA RIPRESA? NEL 2013”

La F10 e la 458 Challenge “rosse” protagoniste al salone

Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, radiografa il mercato

LA PASSIONE Ferrari contraddistingue la giornata d’apertura al pubblico del Motor Show. Sono infatti tre, sabato 3 dicembre, gli appuntamenti legati al marchio Ferrari. Il primo fa rivivere l’atmosfera di un Gran Premio attraverso l’esibizione di una F10, la monoposto con cui la Ferrari ha preso parte al Campionato del Mondo nella stagione 2010, guidata per l’occasione da Giancarlo Fisichella. A seguire la sfida vera e propria offerta dal Ferrari Challenge Trofeo Pirelli vede in azione alcuni dei protagonisti della stagione 2011, che ha vissuto l’esordio in pista della 458 Challenge, dal prossimo anno unico modello impiegato nel monomarca riservato ai clienti del Cavallino. Se quella della 458 Challenge al Motor Show è una “prima” d’eccezione, per la F430, il precedente modello impiegato nel Ferrari Challenge Trofeo Pirelli, si tratta dell’ultima gara. A onorarla il pilota Andrea Belluzzi, vincitore nel 2006, proprio nell’anno della prima apparizione della F430 nel campionato monomarca, e reduce dalla conquista del titolo italiano e mondiale nelle Finali del Mugello.

Gian Primo Quagliano è presidente del Centro Studi Promotor, emanazione di GL Events Italia, che si occupa di ricerca economica sul mercato dell’automobile e che ogni mese, fra l’altro, conduce un’inchiesta congiunturale sulle vendite di veicoli nuovi e usati, intervistando un campione rappresentativo di concessionari italiani. Con lui facciamo il punto della situazione a un mese dalla chiusura dell’esercizio 2011. “L’anno scorso, di questi tempi, si pensava che il mercato potesse dare segnali di ripresa nel 2011, specialmente da aprile in avanti, cioè quando il confronto mese su mese veniva fatto su immatricolazioni non supportate di incentivi statali. Invece, il mercato ha più o meno tenuto sui numeri del 2010, già molto bassi, addirittura con una tendenza alla diminuzione in questi ultimi mesi. Pertanto, possiamo ipotizzare una chiusura al 31 dicembre attorno a 1.750.000 immatricolazioni, oltre 200.000 meno del totale 2010 che, come detto, ha però usufruito di incentivazione per tutto il primo trimestre”. Ci sono cause specifiche, oltre alla congiuntura economica sfavorevole? “La situazione generale è certamente il motivo principale di questa sofferenza, tanto che il fenomeno è esteso un po’ a tutti i Paesi europei.

Tuttavia, in Italia c’è stato anche un aumento delle imposte sull’auto, dirette o indirette, a partire da due nuove accise sui carburanti, dall’aumento dell’IPT, della tassa sulle assicurazioni per finire col superbollo per una certa fascia di prodotti. Tutti elementi specifici fortemente negativi che hanno aggravato la situazione”. Pensiamo ora al 2012. Dobbiamo ancora soffrire? “Le prospettive del mercato dell’auto per il prossimo anno sono inevitabilmente legate a quelle dell’economia che, a loro volta, dipenderanno anche dall’operato del nuovo Governo. Una vera ripresa, tuttavia, è più probabile nel 2013, mentre per i prossimi dodici mesi è verosimile un andamento non distante da quello del 2011. Va detto che le molte vetture vendute negli anni scorsi, quando il mercato tirava, vanno incontro a un inevitabile invecchiamento che, prima o poi, determinerà una domanda di sostituzione.” Esistono in questo quadro fenomeni in controtendenza? “Nel 2011 c’è stata una sensibile ripresa nelle vendite di vetture aziendali che, contrariamente a quelle vendute ai privati, non avevano usufruito in passato di incentivi. Un incremento che si attesta attorno al 10%. Quanto ai flussi interni, si è registrata una ripresa delle motorizzazioni diesel a danno di quelle a benzina, mentre per ciò che riguarda i segmenti, il mercato ha confermato grosso modo le quote del 2010, smentendo chi si attendeva una corsa all’acquisto delle piccole”.

PROMOTOR STUDIA L’AUTO IL CENTRO Studi Promotor GL events è una struttura di ricerca specializzata sul mercato dell’automobile di GL events Italia, la società che organizza il Motor Show di Bologna. Collabora con istituzioni pubbliche di ricerca macroeconomica ed elabora analisi, dati e previsioni sull’andamento del mercato per vetture nuove, usate e per i veicoli commerciali. Il Centro Studi Promotor GL events conduce inoltre studi e ricerche su particolari aspetti del settore dell’automobile, organizza il Master in Analisi e Gestione del Settore dell’Automobile in collaborazione con l’Università di Bologna e promuove convegni e conferenze. Esponenti del Centro Studi Promotor GL events partecipano a incontri, dibattiti o iniziative organizzate da istituzioni di ricerca, Case automobilistiche o altre organizzazioni.

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SPECIALE MOTOR SHOW 2011 CASE ESTERE

VERDE INVASIONE ESTERA Le principali Case automobilistiche straniere puntano molto sull’uso di tecnologie e soluzioni ecologiche Mitsubishi

BI-FUEL ED “ELETTRICA” SOTTO I RIFLETTORI

LA PARTECIPAZIONE di Mitsubishi al Motor Show non passa inosservata. Tre sono i settori che coinvolgono il marchio giapponese. Il padiglione 26, con l’esposizione di cinque vetture dell’attuale gamma, l’Electric City, dove il pubblico può osservare da vicino e guidare la I-Miev e l’area esterna 46, dove i 4x4 di casa, Pajero, Outlander e ASX, sono a disposizione di chi li voglia provare su un percorso impegnativo, allestito dalla Federazione Italiana Fuoristrada. Al centro dell’attenzione il Suv compatto ASX, che ha già ottenuto un largo consenso dal pubblico italiano. L’ASX presenta uno stile elegante e innovativo e una tecnologia ecosostenibile. Ha una gamma di motori completa, benzina e diesel, alla quale da quest’anno si è aggiunta anche l’opzione bi-fuel, con impianto GPL montato all’origine. Versatile e spazioso, l’ASX è in grado di fornire un’eccellente capacità di carico in rapporto alle dimensioni esterne. Viene proposto con trazione a due o a quattro ruote motrici. Altro pezzo forte di Mitsubishi a Bologna è la I-Miev, ovvero in assoluto la prima vettura elettrica prodotta in serie ad aver debuttato sul mercato. La I-MiEV si basa sulla piattaforma della minicar giapponese “i”, dove il motore a benzina posteriorecentrale e il serbatoio montato in posizione centrale all’altezza del pianale vengono sostituiti da un pacco batterie agli ioni di litio, dal motore elettrico e dall’inverter, e da altri componenti necessari alla propulsione “verde”. Per il resto, le modifiche necessarie per trasformare la “i” nella versione elettrica IMiEV sono state davvero minime. Come un qualsiasi veicolo con motore endotermico, la I-MiEV è una utilitaria compatta, in grado di ospitare 4 passeggeri con un ingombro di appena 3,475 m, e che offre, grazie all’ampio passo di 2,550 m, tutta la comodità di una vettura a 5 porte con un bagagliaio di tutto rispetto (la cui capacità varia da 227 a 860 litri ) e un raggio di sterzata

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di appena 4,5 metri. Al comfort questa vettura aggiunge un’eccellente autonomia (150 km, secondo gli standard New European Driving Cycle ), ottime prestazioni in situazioni di guida reali (velocità massima di 130 km/h, ove consentito, e accelerazioni brillanti grazie ai 180 Nm di coppia disponibili già alla partenza da fermi ), massima silenziosità e pochissime vibrazioni, basse emissioni “well-to-wheel”: anche considerando le emissioni di CO2 dalla fase di produzione di energia, emette meno della metà di un corrispettivo a benzina (in Italia intorno ai 60 gr/km). Al pari di tutti i veicoli Mitsubishi, I-MiEV è stata progettata secondo elevati standard di sicurezza che hanno interessato anche le specifiche della trasmissione: è equipaggiata, infatti, con il sistema “Rise”, realizzato con un progetto brevettato da Mitsubishi e concepito per collegare fra loro gli elementi strutturali, proteggendo attivamente i passeggeri in caso di incidente.


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SPECIALE MOTOR SHOW 2011 CASE ESTERE Volkswagen

PICCOLA GRANDE UP! CASTING DONNAVVENTURA 2012 L’8 dicembre le prime selezioni per il Grand Raid con la Mitsubishi LA VERSIONE dell’ASX con trazione integrale non teme i percorsi offroad, anche i più impegnativi. Non a caso, questo modello ha affiancato dal 2010 il pick-up L200 nelle spedizioni di Donnavventura, il famoso format televisivo di cui Mitsubishi è partner da alcuni anni. Un banco di prova, questo, che lo ha visto impegnato per migliaia di chilometri su ogni tipo di terreno, spesso in condizioni climatiche estreme. Per ribadire questo felice connubio, allo stand Mitsubishi viene esposta una versione dell’ASX con l’allestimento specifico di Donnavventura. Inoltre, sempre sullo stand della Casa giapponese verranno ospitate, l’8 dicembre, le prime selezioni per le candidate al Grand Raid del 2012. L’organizzazione di Donnavventura, con la collaborazione dello staff di Mitsubishi Italia, valuterà 100 aspiranti inviate per la futura destinazione che, ancora sconosciuta, sarà svelata soltanto dopo il rientro in Italia della spedizione 2011.

È L’ANNO in cui al Motor Show di Bologna si confrontano due aspiranti al ruolo di regina nell’ambito delle city car. Da una parte la Fiat Panda, dall’altra la Up!, la nuova piccola della Volkswagen, progettata ex novo e determinata alla conquista del mercato. Con una lunghezza di 3,54 metri la Up! è tra le quattro posti più compatte attualmente in produzione. All’interno, però, è un piccolo gigante. Vista da davanti, la Up! sembra quasi sorridere, per via del profilo del paraurti. Tra i gruppi ottici, con luci diurne integrate, corre una sottile banda nera con il logo “VW” al centro. Le grandi prese d’aria sono un particolare di cui la Up! può fare a meno, dati i motori di piccola cilindrata a benzina e a gas metano e il futuro impiego di motori elettrici. Il lancio in Italia avverrà entro fine anno, con la motorizzazione benzina da un litro di cilindrata, 75 CV di potenza e cambio manuale, al prezzo di 10.600 euro. Successivamente seguirà la versione con motore analogo, ma dotata di trasmissione automatica e, via via altri propulsori.

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SPORTIVAMENTE RIO Renault

TRE POLI E BATTERIE NO PROBLEM È UNA presenza importante quella di Renault. A partire da quella nell’area esterna, la 44. È suddivisa in tre parti, a seconda delle caratteristiche dei modelli delle auto impiegate. Ci sono il “polo sportivo”, che prevede diversi tipi di test drive, dalle prove di slalom cronometrate a quelle di frenata a bordo di Clio Gordini RS, Megane Coupé RS e Wind Gordini, il “polo 4Control”, dove le prove a bordo delle Laguna Coupè faranno conoscere il sistema 4Control a 4 ruote sterzanti, illustrandone i benefici in termini di stabilità, tenuta di strada e performance e il “polo Elettrico”, che offrirà al pubblico in anteprima la possibilità di svolgere test drive a bordo della Renault Twizy, l’innovativo urban crosser che rappresenta un concetto rivoluzionario di mobilità. La rassegna rappresenta l’occasione di mostrare gli sviluppi sul fronte dell’auto elettrica: Renault si appresta a far debuttare il Kangoo Z.E, che sarà offerto a 20.000 euro più Iva, a cui sono da aggiungere 72 euro al mese per il noleggio delle batterie che non vengono vendute insieme alla vettura ma noleggiate.

KIA espone la 3 porte della Rio, che completa la gamma della compatta nel segno della sportività. Questo ulteriore modello, disegnato per il mercato europeo, arricchisce l’attrattiva della nuova Rio andando incontro alle esigenze di una fascia di clientela del segmento B che può trovare in questa versione un motivo in più per accostarsi al marchio Kia. La 3 porte, che sarà commercializzata nel primo trimestre 2012 rappresenterà nelle previsioni di mercato dal 20 al 25% delle vendite del modello. La vettura conserva le stesse dimensioni della 5 porte e mantiene la stessa linea del tetto, basso e slanciato, che esalta il look sportivo della carrozzeria. Altra novità è la nuova Soul, con un look ringiovanito, nuovi motori e contenuti migliorati.

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SPECIALE MOTOR SHOW 2011 CASE ESTERE Audi

PIÙ SPAZIO SULLA SPORTBACK ANTEPRIMA assoluta in casa Audi è l’A1 Sportback, una versione che amplia la gamma e che sarà disponibile all’inizio del 2012. La nuova arrivata della famiglia, lunga 3,95 metri, è imparentata con la sorella a tre porte dal punto di vista del design, della struttura leggera della carrozzeria e delle dimensioni. Di serie la A1 Sportback è a quattro posti, ampliabili a 5 senza sovrapprezzo. Le motorizzazioni sono quattro TFSI a benzina e tre TDI. Una novità nella famiglia A1 è il 1.4 TFSI 140 CV, che seguirà in un secondo momento e che potrà vantare consumi medi di 4,7 litri di benzina ogni 10 chilometri. La nuova tecnologia “cylinder on demand” a carico parziale può escludere temporaneamente due dei 4 cilindri. In combinazione con alcuni motori è disponibile il cambio S tronic a 7 rapporti, dai rapidi cambi di marcia. Sono molte le soluzioni high-end della A1 Sportback anche per quanto

riguarda i comandi e i sistemi d’infotainment. Per collegarsi a Internet basta abbinare il sistema di navigazione “MMI plus”, che costituisce una raffinata centrale multimediale, con il telefono veicolare Bluetooth online. A richiesta la struttura del tetto (arco, tetto e spoiler) può essere in uno dei tre colori di contrasto. Per la carrozzeria sono disponibili dodici colori, tra cui il nuovo arancio Samoa, novità per la sola A1 Sportback. Un’altra possibilità è data dal pacchetto “S line exterior” con i suoi dettagli sportivi ed eleganti.

Mercedes

Ford

A TUTTA ELETTRICITÀ

TECNOLOGIA A PORTATA DI TUTTI QUEST’ANNO al Motor Show di Bologna Ford presenta una gamma di prodotti in grado di soddisfare le più svariate esigenze del pubblico. Con le nuove soluzioni a basse emissioni della gamma ECOnetic Ford dimostra di saper coniugare la sensibilità al rispetto ambientale alla passione per la guida, sempre con una speciale attenzione alle più avanzate tecnologie di sicurezza. Nell’area espositiva Ford è possibile vedere dal vivo anche la nuova concept car Evos, il cui design indica la strada del nuovo corso estetico e stilistico della Casa dell’Ovale. C’è anche l’opportunità di provare dal vivo la tecnologia SYNC a bordo della nuova Focus, grazie alla quale l’auto diventa un hot-spot wireless mobile in grado di interagire con comandi vocali di ultima generazione.

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Hyundai

IL FUTURO HA 3 PORTIERE TRA le novità più recenti del mercato automobilistico, la Veloster della Hyundai è fra le più originali: coupé 3+1 porte è caratterizzata dall’asimmetrica distribuzione delle portiere (due anteriori ed una posteriore), soluzione che garantisce una grande versatilità d’uso. La singola porta posteriore collocata sul lato del passeggero consente di salire a bordo in tutta sicurezza in ogni condizione e sfruttare al meglio l’elevata abitabilità interna. La lunghezza di 4.220 mm per 1.790 mm di larghezza e l’ampio passo di ben 2.650 mm sono valori che permettono alla Veloster di rappresentare il nuovo riferimento della categoria anche in tema di abitabilità. Pratica nella guida, la Veloster è maneggevole e brillante, grazie al propulsore 1.6 GDI benzina ad iniezione diretta da 140 CV. Hyundai Motor Company Italy propone quest’originale coupé-crossover in due versioni: Comfort e Sport, entrambe ricche negli allestimenti. Con l’allestimento Comfort è disponibile una variante “Blue Drive”, dotata di un efficace sistema “Start & Stop” che, abbinato a una specifica gestione dell’alternatore, ai rivestimenti inferiori del vano motore e a pneumatici con ridotta resistenza al rotolamento, permette di contenere le emissioni di CO2 in soli 137 g/km e consumi nell’ordine dei 5,6 litri per 100 chilometri.

NEXT 125! è il messaggio della casa di Stoccarda a Bologna, dove Mercedes (che festeggia i 125 anni) è presente con l’intera gamma di veicoli elettrici, dalla terza generazione di smart electric drive al Vito E-Cell, dalla Classe A E-Cell all’anteprima italiana della Classe B E-Cell Plus, la prima Mercedes elettrica con Range Extender che, grazie alla combinazione di trazione elettrica e motore a benzina, consente di percorrere fino a 100 chilometri a zero emissioni con un’autonomia complessiva di 600 km. Tutte le vetture della Stella sono esposte sullo stand: insieme alla nuova Classe M, il SUV più eco-compatibile del mercato grazie alle motorizzazioni diesel BlueTEC Euro 6 anche a quattro cilindri da 204 CV e soli 6,0 l/100 km di consumo, la nuova generazione di vetture compatte vedrà come protagoniste la Classe B, la Compact Sports Tourer completamente rinnovata, insieme al Concept Classe A. Il Dna sportivo della Casa è presente con la più potente Official F1 Safety Car di tutti i tempi, la SLS Amg e le ultime novità della gamma ad alte prestazioni Mercedes-AMG.


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SPECIALE MOTOR SHOW 2011 CASE ESTERE Land Rover

IL FUTURO DELL’AVVENTURA DUE MODERNE rivisitazioni dell’iconica Land Rover sono proposte al pubblico del Motor Show. Entrambe le concept rappresentano l’avventura, l’audacia, lo spirito indomabile di Land Rover. Spirito nato nel 1948 con la Serie 1, il primo prodotto civile 4x4 di serie, che ha rapidamente guadagnato una fama mondiale. La forma e la postura della concept DC100 è immediatamente riconoscibile in qualsiasi parte del mondo, facendo sua la semplicità intrinseca e il senso di rassicurazione dell’originale modello a passo corto. La DC100 Sport, invece, è una tipologia di Land Rover completamente nuova, che conquista gli avventurosi con quella filosofia riscontrabile fin dai primi modelli del Defender che, con i loro tetti in tela e i parabrezza ripiegabili, hanno consentito un totale connubio con i paesaggi che hanno attraversato. Reinterpretata per una nuova generazione di

persone in cerca d’avventura, la DC100 Sport dispone di un parabrezza aerodinamico abbattibile e di schermi laterali.

Mahindra

Mazda

7 POSTI INDIANI L’ESSENZA DEL MOVIMENTO

Honda

CIVIC, SILENZIOSA ED ELEGANTE STAR dello stand Honda è la nuova Civic, per la quale i progettisti hanno voluto mantenere gli elementi esclusivi che rappresentavano lo spirito sportivo della vettura, adattandoli per esprimere il carattere ancora più elegante e dinamico del nuovo modello. Esternamente, è stata abbassata l’altezza di 20 mm e aumentata la larghezza di 10 mm rispetto al modello precedente. Una delle fonti d’ispirazione è stata la struttura armonica di un aereo in cui la fusoliera e le ali si uniscono in un corpo unico, garantendo un’aerodinamica eccezionale, silenziosità e abitabilità. I nuovi interni sono studiati intorno al guidatore e creano un ambiente sportivo. Le emissioni di CO2 risultano ridotte, mentre i consumi sono inferiori del 20% rispetto ai propulsori della generazione precedente. La gamma prevede la presenza del motore 1.4 i-VTEC a benzina, affiancato dal propulsore 1.8 iVTEC e dal nuovo turbodiesel 2.2 i-DTEC da 150 CV e 350 Nm di coppia. In abbinamento a tutte le unità è offerto un cambio manuale a sei marce, insieme alle tecnologie ECO Assist, Idle Stop e Hill Start Assist.

IL NUOVO Mahindra XUV500, che il costruttore indiano espone in anteprima per l’Europa, è un SUV a 7 posti, che segna l’inizio di un periodo di importanti novità tecniche e industriali. Monta una nuova versione da 140 CV con turbodcompressore a geometria variabile del 4 cilindri turbodiesel common-rail m-Hawk di 2,2 litri a 16 valvole, abbinata a un cambio manuale a 6 marce e alla trazione integrale inseribile elettronicamente. Lo XUV 500 presenta tutta quella serie di sofisticati equipaggiamenti che si richiedono da un veicolo di questa categoria, fra i quali: rivestimenti interni in pelle, climatizzatore a gestione elettronica con temperatura regolabile in modo diverso nelle varie zone dell’abitacolo, controllo elettronico della stabilità, antibloccaggio delle ruote in frenata, dispositivo anti- arretramento, “touch screen”, fari orientabili lateralmente, sedile del guidatore regolabile in 8 modi differenti.

MAZDA ha deciso di entrare nel segmento dei SUV Crossover compatti con un veicolo in grado di suscitare livelli di emozione e di passione alla guida all’altezza di quelli abitualmente espressi dalle sue vetture. Pertanto, il nuovo CX-5, che debutterà nel corso della prossima primavera, è il primo modello prodotto in serie a presentare il nuovo tema di design della Casa, il “Kodo”, ovvero l’ “essenza del movimento”. Ispirato alla bellezza e alla potenza della natura, così come al concetto di movimento, il CX-5 raggiunge un grande equilibrio fra stile e prestazioni. L’aspetto estremamente solido del CX5 parte già dalla forte personalità della parte anteriore e dei passaruota sporgenti. La sua postura rivolta in avanti rievoca quasi l’immagine di un velocista ai blocchi di partenza e il posizionamento arretrato dell’abitacolo ricorda un predatore che si appresta ad avventarsi sulla preda. Quanto alla meccanica, questo veicolo è il primo di Mazda costruito intorno ai gruppi motopropulsori Skyactiv ad efficienza elevata. Esistono due versioni dello Skyactiv-D da 2,2 litri: un diesel a potenza normale che eroga 150 CV e una versione a potenza elevata (solo con trazione integrale) che eroga 175 CV.

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HITECH

GUIDARE CON GRANDE COMFORT Bosch al Motor Show presenta molte soluzioni hitech e una serie di test drive AL MOTOR SHOW di Bologna Fiat e Lancia, in collaborazione con Bosch, offrono la possibilità di provare la Nuova Lancia Y e la Fiat 500. I test drive si svolgono su una pista appositamente realizzata di oltre 2.000 mq presso l’area esterna 42 e illustrano i benefici delle nuove tecnologie sulle due vetture, in particolare, quella relativa al sistema start/stop. Dall’inizio della produzione in serie, nel 2007, Bosch ha già venduto più di 4 milioni di start/stop in tutto il mondo e prevede che entro il 2012 il 50% delle vetture sarà equipaggiato con questo sistema. La soluzione sviluppata da Bosch è già stata scelta da differenti Case Automobilistiche, rilevandone la grande affidabilità e flessibilità. La Casa tedesca ha messo a punto un motorino di avviamento elettrico specifico che garantisce partenze sicure, rapide e silenziose. Questo si traduce in un abbattimento dei consumi di carburante e delle emissioni nocive, contribuendo

significativamente alla salvaguardia dell’ambiente. Il test drive al Motor Show consiste nella guida a una bassa velocità che riproduce un’abituale situazione di traffico cittadino, illustrando i benefici della nuova tecnologia start/stop di Bosch e le più moderne norme di eco guida. I visitatori guidano, affiancati da un pilota, lungo un percorso con dei semafori. Lo scopo del test drive è, oltre a quello di far provare, durante le brevi soste, l’utilità del sistema start/stop anche quello di sensibilizzare i partecipanti a una guida ecosostenibile. Nella stessa area, sempre grazie a Bosch, sono possibili test relativi ai sistemi Hill Holder, Twin air e Park Assistant.

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HITECH

TWIN AIR E PARK ASSISTANT La “piccola” Fiat ha una coppia eccezionale e il test lo dimostra. E nei parcheggi basta graffi PER QUANTO riguarda il Twin air è previsto un test di accelerazione all’interno di un tunnel di 30 metri che permette di evidenziare il “fun to drive” del bicilindrico Fiat dotato di una eccezionale coppia, nonostante la piccola cubatura di 875 cc. Infine, per molti automobilisti, parcheggiare è uno stress. Soprattutto nei parcheggi in file orizzontali, spesso i guidatori eseguono manovre sbagliate con il volante ed effettuano parecchi tentativi, con molte correzioni. Lo scopo del test è di dimostrare la semplicità di

parcheggio grazie al sistema Park Assistant, evitando graffi e ammaccature sui paraurti. Il sistema riconosce la distanza che intercorre tra il proprio veicolo e un ostacolo, aiutando il conducente nella procedura di manovra. Durante ogni prova i piloti, con l’ausilio di un supporto elettronico, fanno sostenere al visitatore un piccolo quiz a risposta multipla sulle applicazioni testate. I test drive si svolgono dalle 10 alle 18. È possibile iscriversi nelle diverse postazioni all’interno del paddock Bosch e Fiat, allestito a bordo pista.

HILL HOLDER Finalmente un aiuto importante per rendere più facili le partenze in salita LE PARTENZE in salita non sono sempre facili, in particolare quando il veicolo è molto carico. Il guidatore deve far funzionare il freno, l’acceleratore e la frizione in contemporanea e rapidamente per evitare che il veicolo possa retrocedere. L’Hill Holder, una funzione aggiuntiva del sistema elettronico di stabilità ESP, facilita questo tipo di partenza tenendo i freni in pressione per due secondi in più dopo che il guidatore ha lasciato il pedale del freno. Il guidatore in questo modo ha il tempo di

passare dal freno a quello dell’acceleratore senza dover usare il freno a mano e senza indietreggiare col veicolo. Il test si svolgerà su rampa inclinata del 10% per simulare queste tipologie di situazioni alla guida.

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MOTOR SHOW

SPECIALE MOTOR SHOW 2011

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Ingresso Nord-Ovest Calzoni

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Nord-Ovest Calzoni Entrance Centro Servizi Segreteria di Manifestazione Service Centre Exhibition Organizing Office

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SPECIALE MOTOR SHOW 2011

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SPECIALE MOTOR SHOW 2011 CASE ITALIANE

UNO SBARCO TRICOLORE Italiane protagoniste a Bologna. Da tempo al Motorshow non si registrava una presenza così importante di novità nell’ambito delle vetture di casa nostra. La rassegna bolognese, pertanto, torna a essere strategica per l’industria nazionale, in particolare per il Gruppo Fiat che, forte della

partecipazione di sei marchi, può esibire debutti in ogni fascia di mercato. Non manca neppure, tuttavia, una presenza di rilievo per DR, casa costruttrice di Macchia di Isernia, per la quale il Motorshow diventa l’occasione per annunciare l’importante accordo industriale di Termini Imerese.

È SEMPRE TEMPO DI PANDA Il marchio Fiat partecipa al Motorshow 2011 con un’area espositiva particolare, dominata dal bianco, contraddistinta da linee essenziali e da un attento gioco di richiami tecnologici PROTAGONISTA indiscussa dello stand è la nuova Panda, la più recente evoluzione di una cittadina di successo che in 31 anni di vita è sempre stata sinonimo di design funzionale, maneggevolezza, spazio, affidabilità e comfort. A sottolineare il forte legame con la prima generazione del modello, a Bologna è presente una Fiat Panda del 1980 attorniata da 5 esemplari del nuovo modello che rappresentano un campione significativo della gamma in termini di colori, optional disponibili e accessori. Lunga 365 centimetri, larga 164 e alta 155, la nuova Panda può ospitare comodamente fino a cinque persone ed è dotata di un vano portabagagli tra i più capienti del segmento. Inoltre, la modularità dello spazio si arricchisce grazie ai numerosi vani portaoggetti e alle diverse configurazioni dei sedili anteriori e posteriori. In tema di motorizzazioni, la famiglia Panda si allarga grazie ai motori bicilindrici TwinAir: il turbo 85 CV e il nuovo aspirato 65 CV, dai consumi ancora più ridotti. Al lancio, previsto per il prossimo mese, il nuovo modello sarà disponile con trazione anteriore (successivamente

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debutterà la Panda 4x4) offrirà una gamma composta anche dai motori 1.2 Fire da·69 CV e 1.3 Multijet II da 75 CV, con 3 allestimenti, 10 colori di carrozzeria, 3 ambienti interni e 2 cerchi in lega da 14 e 15 pollici per un totale di oltre 600 combinazioni. Tra i nuovi contenuti si segnala il “Blue&Me TomTom Live” che unisce i vantaggi di un sistema di infotainment integrato e connesso a quelli di un navigatore portatile. Il Motor Show di Bologna è anche l’occasione per scoprire la nuova Punto 2012. Si tratta di una novità il cui obiettivo è quello di consentire a questo modello di restare fra le “best seller” europee anche nel prossimo anno. Insieme all’aggiornamento estetico debutta il motore bicilindrico TwinAir turbo da 85 CV, che consente alla Punto di


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SPECIALE MOTOR SHOW 2011 CASE ITALIANE

confermarsi sintesi tra rispetto ambientale (98 g/km CO2) e piacere di guida. A Bologna non potevano certo mancare Fiat 500 e Fiat Freemont, due prodotti che rappresentano idealmente il nuovo viaggio intrapreso dal marchio con l’alleanza tra i Gruppi Fiat e Chrysler. Il pubblico, pertanto, può ammirare le ultime novità della 500, la Nation Limited Edition, la 500C by Gucci e il nuovo allestimento TwinAir con pack “byAbarth”, mentre in un’area allestita all’esterno è possibile provare alcune 500 TwinAir che assicurano il massimo “fun to drive”, consumi ridotti e il più basso livello di emissioni per un motore benzina al mondo (90 g/km con cambio robotizzato Dualogic e 92 g/Km con cambio meccanico), nonché un piacevolissimo sound retrò che ricorda le prime mitiche 500. Primo veicolo Fiat frutto della partnership con Chrysler Group, la Freemont è “Tutte le auto che vuoi” in quanto è equipaggiata con tutto quello che si desidera, per poter andare dove si vuole e con chi si vuole, senza

compromessi. Merito anche della nuova trazione integrale AWD che consente di controllare, in totale sicurezza, la vettura in qualunque situazione. Sullo stand sono in mostra due esemplari di Fiat Freemont equipaggiati con il 2.0 Multijet 2 da 170 CV, una a trazione anteriore e l’altra a trazione integrale AWD con cambio automatico a 6 marce, entrambi con sette posti standard. Tra l’altro, la nuova versione AWD è proposta nell’esclusivo allestimento Lounge che prevede navigatore satellitare con schermo touch screen da 8,4”, DVD e telecamera posteriore, cerchi in lega da 19” bruniti, climatizzatore automatico a tre zone, sedili in pelle, sensori di parcheggio posteriori e impianto audio Alpine con 6 premium speaker + subwoofer. La stessa libertà e flessibilità d’uso sono assicurati da altri due modelli esposti al Motor Show di Bologna: Fiat Qubo Trekking con kit Nitro e Fiat Sedici 2012.

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SPECIALE MOTOR SHOW 2011 CASE ITALIANE

UNA THEMA A 5 STELLE Si vede già il frutto dell’alleanza tra Lancia e Chrysler: l’ammiraglia ottiene il riconoscimento Ncap per la sua sicurezza PROTAGONISTA dello stand allestito al Motor Show di Bologna è la nuova Lancia Ypsilon Black&Red disponibile con i motori 1.2 Fire EVO II da 69 CV e turbodiesel 1.3 Multijet II da 95 CV. Offerta allo stesso prezzo della Gold, questo nuovo allestimento si pone come alternativa per un target più giovane che preferisce contenuti legati allo stile sportivo e alla tecnologia audio, come dimostrano l’impianto 360° Hi Fi Music, i cerchi in lega da 15” e i vetri Privacy. Contraddistinta da quattro tinte di carrozzeria (Rosso Argilla, Nero Vulcano, il tri-strato Rosso Fiamma e il bicolore Rosso Argilla con tetto Nero Vulcano) e da un solo interno giovane e vivace dove spicca l’alternanza di elementi rossi e neri, la nuova Ypsilon Black&Red si contrappone al concetto di “monotono – monocromatico”. Riflettori puntati anche sulla nuova Thema e sul Voyager, i primi due modelli frutto dell’alleanza tra Lancia e Chrysler che di recente hanno conquistato un importante riconoscimento: l’ammiraglia, infatti, è stata insignita delle prestigiose 5 stelle Euro Ncap, il massimo del punteggio che il consorzio indipendente assegna dal 1997 testando la sicurezza delle vetture. Disponibile in tre allestimenti (Gold, Platinum ed Executive) e due motorizzazioni (il benzina 3.6L V6 Pentastar da 286 CV con cambio automatico a 8 rapporti eshift e il nuovo Multijet II 3.0L V6 da 190 CV e 239 CV dotato di cambio automatico a 5 rapporti), la nuova Lancia Thema propone un vantaggioso listino prezzi cui corrisponde un equipaggiamento di grande valore in questa fascia di mercato. Lo dimostra la più grande dotazione mai proposta nel campo della sicurezza: sono infatti più di 70 i sistemi presenti sulla nuova ammiraglia Lancia. Il Voyager, invece, è proposto in Italia nell’unica ed esclusiva versione Gold con il propulsore diesel 2.8L da 163 CV Euro5 Common Rail sviluppato da VM e Fiat. All’interno il Voyager è stato concepito come un salotto accogliente e confortevole, robusto e flessibile allo stesso

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tempo, grazie al sistema Stow’n Go brevettato da Chrysler che consente lo stivaggio nel pavimento dei sedili della seconda e terza fila regalando una capienza record di 4.100 litri. Infine la Delta, rinnovata di recente con la gamma 2011, debutta con la nuova versione equipaggiata con il motore bi-fuel benzina e GPL1.4 Turbo Jet da 120 CV EURO 5 che sarà in commercio in tutti i mercati europei in tre diversi allestimenti (Steel, Silver e Gold).


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SPECIALE MOTOR SHOW 2011 CASE ITALIANE

GIULIETTA: FEELING E COMFORT Potenza e tecnologia per i nuovi modelli della Casa del Biscione RIFLETTORI puntati sulla Giulietta Exclusive 2.0 JTDM 170 CV con cambio Alfa TCT, l’innovativa trasmissione automatica con doppia frizione a secco, che assicura comfort di guida e feeling sportivo superiori ai cambi automatici con convertitore di coppia, pur offrendo consumi e costi di gestione inferiori. La trasmissione funziona in modalità completamente automatica oppure sequenziale, gestendo manualmente le posizioni “up and down” della leva del cambio attraverso gli “shift paddles” al volante. Inoltre, grazie al selettore di guida Alfa D.N.A., il driver può personalizzare il carattere della propria vettura esaltandone le doti di comfort, performance, sicurezza ed efficienza. Accanto a Giulietta TCT, sfila sulla passerella bolognese la Giulietta 1.4 GPL Turbo 120 CV a doppia alimentazione (GPL e benzina) omologato Euro 5, un entusiasmante concentrato di potenza e tecnologia in linea con i valori del

brand, in quanto capace di associare performance di alto livello con il rispetto dell’ambiente e la riduzione dei costi di gestione. La Giulietta GPL raggiunge una velocità massima di 195 Km/h e un’accelerazione da 0-100 Km/h in 10.3 secondi. In perfetta sintonia con lo spirito dinamico del Motor Show e da sempre legata al mondo dei giovani e della musica, l’Alfa Romeo MiTo trova qui la vetrina ideale dove presentare la potente “Quadrifoglio Verde” 1.4 MultiAir Turbo da 170 CV e la nuova versione TwinAir Turbo da 85 CV che debutterà nei prossimi mesi.

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44 Doctor Glass [2]_Look 24/11/11 10:55 Pagina 44

HITECH

VETRI NO PROBLEM Doctor Glass gestisce tutte le problematiche “visive” dell’automobile ANCHE in questa edizione del Motor Show di Bologna si rinnova l’appuntamento con Paddock Show powered by Doctor Glass, l’iniziativa che riproduce l’atmosfera dei walkabout dei paddock, l’area box presente in ogni circuito e meta ambitissima di pubblico e appassionati. Un’idea e uno spazio espositivo realizzato in collaborazione con Doctor Glass, partner del padiglione e azienda leader in Italia, nel settore dell’installazione e riparazione vetri per auto. Paddock Show powered by Doctor Glass occupa il padiglione 36: tra i van hospitality che hanno già confermato la loro presenza ci sono Doctor Glass Group, in qualità di partner del team MotoGP Honda LCR, Ferrari, Ford Racing Team, Grillini Racing, Nova Race e Scuderia Toro Rosso. Doctor Glass Group è un’azienda nata nel 1998 e cresciuta rapidamente sfruttando un sistema associativo ibrido, che offre possibilità di affiliazione a tutti coloro che desiderano entrare nel business del servizio al cliente. Doctor Glass si è rapidamente imposta in Italia integrando i propri servizi con quelli comunemente indicati come “additional business”, come l’oscuramento dei cristalli, la sostituzione degli specchi retrovisori esterni o l’applicazione al parabrezza dell’innovativo sistema antipioggia. Ogni centro è attrezzato per operare all’esterno, offrendo così al cliente l’opportunità di far eseguire l’intervento comodamente presso il proprio ufficio o la propria abitazione senza nessun costo aggiuntivo. In presenza di polizza assicurativa che prevede la copertura cristalli, Doctor Glass si fa carico di tutte le operazioni necessarie per il rimborso assicurativo e se ne occupa direttamente, evitando fastidiosi esborsi anticipati di denaro da parte del cliente. L’azienda offre anche una garanzia a vita sul lavoro eseguito. Un efficientissimo callcenter, con numero verde 800.10.10.10 o il numero alfabetizzato 800DOCTOR (prima azienda in Italia a introdurlo come identificativo), è attivo dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 19 e il sabato, dalle 8.30 alle 17.00, con uno staff pronto a gestire e risolvere ogni problema. Doctor Glass è dal 2011 partner italiano di AGP - Automotive Glass Professionals - rete di aziende che offre uniformità di servizi ai clienti di tutta Europa, nel rispetto degli standard qualitativi stabiliti a livello europeo. Ovunque in Europa, si può interpellare l’installatore di fiducia nella propria nazione, il quale cercherà un socio AGP laddove occorre. Per questa motivazione nel 2010 è stato modificato il marchio adeguandolo a quello delle altre consociate, per apparire più visibile, maggiormente identificabile, con respiro europeo.

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“DUE PADDOCK, UN’UNICA FILOSOFIA” Roberto Maggiolini, direttore generale Doctor Glass Group spiega il felice matrimonio con il Salone

“LAVORIAMO nel mondo dell’automobile come fornitori di servizi rivolti all’automobilista. Questo è il motivo principale per cui riteniamo sia opportuna la nostra partecipazione a un’importante rassegna motoristica qual è il Motor Show”. Roberto Maggiolini, direttore generale di Doctor Glass Group, spiega il legame tra l’azienda leader in Italia nel settore installazione e riparazione vetri per auto e la manifestazione bolognese. “Inoltre, Doctor Glass è tradizionalmente vicino a eventi di carattere sportivo. Con il Motor Show, in particolare, c’è stata vicinanza anche in edizioni passate, che avevano avuto meno visibilità. Ora che la rassegna bolognese è tornata agli antichi fasti, con un’importante esposizione di novità automobilistiche abbinata a un fitto calendario di eventi sportivi nelle aree esterne ai padiglioni della Fiera, pensiamo che la nostra presenza sia ancor più doverosa”. Al di là della promozione che il contatto con tanta gente può fare al marchio, è prevista una dimostrazione pratica del servizio che offrite e che renda tangibile al pubblico del Motor Show il vostro sistema di lavoro? “Sì. La nostra partecipazione a Bologna si articola su due paddock: il primo, più rivolto allo spettacolo, è al padiglione 36 e vede la presenza del motorhome della Honda LCR e della moto che ha corso il MotoGP, al fianco della quale le persone possono eventualmente farsi fotografare. Il secondo, invece, al padiglione 21, è più istituzionale e offre al pubblico la possibilità di vedere come avvengono in pratica la riparazione e la sostituzione del vetro di un’auto”. Parliamo di Doctor Glass e dei suoi risultati nell’anno che si sta per chiudere. Un 2011 non facile per il settore dell’automobile… “Nonostante questa situazione generale, noi non possiamo lamentarci e, per l’anno in corso, registreremo una crescita attorno al 10%. Per il 2012, inoltre, avremo probabilmente delle novità. Non posso anticipare nulla al momento, perché siamo ancora in fase di definizione, ma stiamo lavorando per ampliare la nostra gamma di servizi alla clientela”.


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Carlo Conti indossa

Il look intelligente

Il piacere di indossare ogni giorno un abito bello, elegante e di qualitĂ ! city-time.it


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GAMES

FORMULA 1 DA PROTAGONISTI Il nuovo gioco di Namco Bandai mette a durissima prova riflessi e gestione dei motori NAMCO Bandai torna a vincere sui circuiti delle ruote scoperte. Infatti è finalmente disponibile “Formula One” il videogioco per Playstation 3, Xbox 360 e Pc con nuovi circuiti, modalità split-screen e campionato co-op più tutte le vetture e i piloti della stagione 2011. Il cambio gomme, il rifornimento carburante e i vari aspetti della vettura possono essere essere gestiti con maggiore pianificazione e bisogna saper usare il Kers per poter gareggiare alla pari con Lewis Hamilton, Fernando Alonso e Sebastian Vettel. Il grip sulle piste è garantito dalle le nuove gomme Pirelli, mentre un nuovo e realistico sistema di danni al motore obbliga il giocatore a dosare con attenzione cavalli e Kers per aspirare a diventare il nuovo campione mondiale.mondiale. Tra i personaggi principali spicca la presenza di due ex SAS: il capitano John “Soap” MacTavish e il collega John Price. Anche “Battlefield 3” è uno sparaspara ma ambientato nell’Iraq del 2014 con rapide escursioni a Parigi, Teheran, e New York. Per gli amanti del calcio resta invece il dilemma: meglio “Fifa 2012” o “Pes 2012”?

GT, SEMPLICEMENTE THE BEST

IL BELLO DELLA VITA

Oltre 50 milione di copie vendute in 13 anni. E adesso il quinto episodio

Da fine anno è in vendita la Psp Vita dalla grafica dettagliata, con 2 fotocamere e schermo da 5 pollici

GRAN TURISMO continua a essere un grande successo nel panorama dei videogame, con un venduto che si attesta a oltre 50 milioni di copie dopo 13 anni dal lancio del primo episodio. Questo spettacolare gioco di velocità è arrivato ormai al quinto restyling che offre anche la possibilità di visualizzare la schermata in 3D, utilizzando gli appositi occhiali ovviamente con un televisore 3D. Grazie alla tecnologia di riconoscimento facciale abbinato alla telecamera PlayStation Eye, muovendo la testa a destra e sinistra mentre si è in gara si può spostare orizzontalmente il campo visivo (verso i lati del tracciato e dell’automobile). Con la periferica PlayStation Move è poi possibile impugnare il controller come se fosse un volante. Giorno, notte e meteo si alternano e la presenza di pioggia o di neve fa partire i tergicristalli. Le auto disponibili sono oltre mille (“premium” e “standard”: le prime sono dotate di una grafica più dettagliata e di maggiori particolari rispetto alle seconde). Ben 71 i tracciati e innumerevoli le patch che continuano a migliorare il prodotto.

COSA c’è di più bello della Vita? Contando anche su questo alla Playstation hanno pensato di chiamare appunto PS Vita il dispositivo portatile di nuova generazione (NGP, next generation portable) in vendita da fine anno a 249 euro per la versione Wi-Fi o 299 per la versione Wi-Fi + 3G. La grafica sofisticata ed eccezionalmente dettagliata viene esaltata dal touch pad posteriore, un touchscreen anteriore, due fotocamere (una anteriore e una posteriore), oltre a tre sensori del movimento, un giroscopio, un accelerometro e una bussola elettronica. Schermo da 5 pollici e risoluzione di 960 x 544 pixel. Due gli ingressi, uno per il nuovo supporto per giochi (PlayStation Vita Card), l’altro per i dispositivi di memorizzazione.

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MOTO E GRANDI VIAGGI

VIAGGIARE IN LIBERTÀ In moto la strada diventa un grande compagno di viaggio, anche sino a Capo Nord dove ogni grande motonauta che si rispetti almeno una volta deve andare

continuano ad I lunghi viaiaimanti delle due affascinare gl terie americane rue: dalle ipdraer ti più olati a

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VIAGGIARE in moto significa libertà, nella scelta degli itinerari e nel piacere della guida, sensazioni irreplicabile per chi sta chiuso all’interno di una macchina. Per questo in moto si possono raggiungere mete molto impervie senza troppi problemi. Un viaggio “classico” da fare su due ruote è quello che porta a Capo Nord, passando per Austria, Germania, Danimarca e Norvegia, percorrere la mitica E6, la statale che taglia da sud a nord tutto il Paese e arriva fino a lambire il Circolo Polare Artico. Tra gli altri itinerari perfetti per uno o più

centauri sono da segnalare il percorso tra Arizona e Utah, che si addentra nel grande ovest degli Stati Uniti, nelle riserve dei Navajo e Hopi; il Parco Nazionale di Yellowstone con le sue miglia e miglia di natura incontaminata, animali liberi e protetti, tra Wyoming, Idaho e Montana e il pericoloso deserto del Namib, seguendo un itinerario che attraversa il nulla fino alla terra degli Himba. Molti appassionati raccontano in Rete le loro esperienze: rodaggio.blogspot.com dà loro indicazioni preziose come il sito www.motortravel.it


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MOTO E GRANDI VIAGGI

LE MOTO PER FARE CHILOMETRI

BMW 1600 Gtl

Ducati Multistrada

Honda Goldwing

Quando il lusso diventa leggero, compie un enorme passo avanti. Al top di quest’evoluzione si colloca la nuova K 1600 GTL. La potenza del 6 cilindri in linea regala al pilota una sensazione di assoluta superiorità e si rivela all’altezza di ogni situazione.

Sulla nuova maxi bolognese ritroviamo la posizione da enduro stradale e un comfort persino superiore alla precedente versione. Ma sotto pelle la Multistrada 1200 nasconde un’anima diversa, da vera superbike, dotata di numeri imbarazzanti: 150 cavalli per 189 chilogrammi.

La Gold Wing Model Year 2012 costituisce una evoluzione del noto modello attuale, ampiamente riconosciuto per essere una delle migliori supertourer in commercio. Per ampliarne ulteriormente le capacità turistiche, la modo è stata migliorata nell’equipaggiamento elettronico.

Moto Guzzi Stelvio 1200

Suzuki V-Strom 650

Yamaha Super Ténéré

Un nome mitico che dà subito l’idea di una due ruote per affrontare lunghissimi percorsi con una guida rilassante e una sensazione di grande comfort. Notevole l’autonomia garantita dal nuovo serbatoio che tiene la bellezza di 32 litri, e con ben 7 di riserva, garantendo così circa 440 km di viaggio senza necessità di rifornimenti.

Con un occhio all’ecologia (l’adeguamento delle emissioni alle Norme Euro3) questa versione Touring, che si affianca alla standard, la Traveller, ha una dotazione di accessori pensata per chi ama viaggiare in moto, con tanto di ABS, bauletto da 47 litri, schienale passeggero, cavalletto centrale, puntale a protezione del motore e paramani.

Fatta per chi ama l’avventura, anche la più estrema, la Super Ténéré offre la sicurezza di viaggiare nel comfort, nei lunghi viaggi in autostrada e disegnando traiettorie impeccabili sui tornanti dei passi di montagna. Con in più l’altezza della sella regolabile, l’impianto frenante intelligente con Abs e Ubs e pneumatici tubeless.

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MOTO E GRANDI VIAGGI

CHE VIAGGIATORE QUEL CHE Resta mitico il suo attraversamento del Sud America nel 1952 raccontato nei “Diari della motocicletta” È PASSATO oltre mezzo secolo, ma il ricordo di quel mitico viaggio è ancora scolpito nelle menti e nei cuori di tantissimi fan e simpatizzanti del Che. Nel 1952 Ernesto Che Guevara, allora studente ventitreenne di medicina, scrisse un diario di un viaggio intrapreso in America Latina con il suo amico Alberto Granado, biologo e ricercatore di 29 anni. Sei mesi di avventure, ragazze ed esperienze attraversando Argentina, Cile, Perù, Columbia e Venezuela; Ernesto e Alberto iniziarono su una vecchia motocicletta “Norton 500” e finirono facendo autostop. Secondo quanto scritto nei “Diari della motocicletta” il duo parte da Buenos Aires il 4 gennaio 1952, attraversa il Cile, passando per le città di Valparaiso, Santiago e Arica, entra in Perù a fine marzo, attraversa il Rio delle Amazzoni a bordo della zattera Mambo-Tango, entra nella città colombiana di Bogotà per terminare il viaggio in Venezuela il 26 luglio a Caracas. Le tappe fondamentali del loro viaggio sono però il Machu Picchu e il lebbrosario di San Pablo, dove il giovane protagonista ebbe modo di osservare la miseria e la povertà del popolo latino-americano, iniziando ad analizzare i nefasti effetti dei sistemi economici vigenti, scoprendo l’esigenza di un mondo più equo. Il Machu Picchu è il simbolo del Perù: una città inca

ubicata 112.5 km a nord-est di Cusco, a oltre 2.350 metri di altitudine, all’interno del Parco Archeologico di Machupicchu (conosciuto anche come “Santuario Storico”), che comprende un vasto territorio della Provincia di Urubamba nella sezione di Cusco. Quasi mezzo milione di persone visitano il sito archeologico ogni anno, rendendolo uno dei più celebri al mondo. Dal libro “Latinoamericana”, che racconta il viaggio, divenuto fin dalla sua pubblicazione un cult, nel 2004 è stato tratto il film “I diari della motocicletta”, con Rodrigo De la Serna nel ruolo di Granado e Gael García Bernal nel ruolo di Guevara.

ZAPPADU, DA VILLA CERTOSA AL CILE

UN FARMACISTA PER AMICO Alberto Granado è stato il compagno di sella del Che nella sua mitica sgroppata È MORTO il 5 marzo a L’Avana, ma il ricordo del viaggio che compì assieme al Che, suo grande amico, continuerà a stimolare la fantasia e la voglia di avventura di migliaia di persone. Alberto Granado Romero, classe 1922, laureato in farmacologia e in scienze naturali, si è dedicato per tutta la vita alla ricerca scientifica e alla medicina. Dopo il viaggio insieme al Che, Granado, nato in Argentina nel 1922, era rimasto in Venezuela, dove aveva sposato la venezuelana Delia, dalla quale aveva avuto tre figli. Qui infatti il medico e scienziato si era fermato per lavorare in una clinica per pazienti lebbrosi mentre Guevara continuava il viaggio fino a Miami. Le sue ceneri sono state sparse in tre nazioni: Cuba, Venezuela e Argentina.

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Il paparazzo del Premier ripercorre ai giorni nostri quel viaggio

UNA GRANDE “PODEROSA” Quanti chilometri con la quasi indistruttibile Norton Model 18 diventata poi un modello da corsa QUANDO era studente, Guevara passò molto tempo a viaggiare con Alberto Granada, suo vecchio amico, nell’America Latina a cavallo di una motocicletta Norton Model 18 di 500 cc del 1939, cui Granado aveva dato il soprannome di “La Poderosa”. La Model 18 è una motocicletta prodotta dalla casa inglese Norton, tra il 1922 e il 1954. Prima Norton a valvole in testa (il motore è derivato da quello della 16H a valvole laterali), questa “500” nasce come modello sportivo da usare anche nelle competizioni, dove raccoglierà notevoli successi: tra i più importanti il GP dell’Ulster 1922, il Senior TT 1924 e, nella stessa stagione, i GP di Belgio e Francia.

RIPERCORRERE a distanza di sessant’anni l’itinerario del Che: l’idea è venuta ad Antonello Zappadu, fotogiornalista, celebre per gli scatti al Premier e ai suoi ospiti a Villa Certosa, che sarà accompagnato in questa insolita e avventurosa missione da Roberto Soddu, ex pilota e fotografo per passione, suo caro amico da trent’anni, col quale ha già condiviso altri viaggi. Il 2 gennaio a Bogotà i due presenteranno l’iniziativa e da lì comincerà la loro avventura a ritroso che toccherà Colombia, Perù, Cile e Argentina, per concludersi a fine febbraio a Buenos Aires. Nei primi 8mila chilometri i due si sposteranno in piroga sul Rio delle Amazzoni, poi proseguiranno con mezzi di fortuna e a piedi fino a Santiago del Cile: qui saliranno a bordo di una moto, probabilmente una Guzzi, ribattezzata “Poderosa III”, con cui concluderanno il viaggio.


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LA BATTAGLIA DEGLI SMARTPHONE La tecnologia Android è all’attacco della supremazia dell’iPhone. Nokia e Microsoft si alleano utilizzando il sistema “made in Google” Nokia insieme a Microsoft, Android contro iOs e Apple contro tutti sugli scaffali dei negozi di elettronica e negli store online: nell’imminenza del Natale, impazza la battaglia per il predominio nel settore degli Smartphone. Lo scenario è cambiato parecchio negli ultimi anni. I colossi nordici Ericsson e Nokia sono in crisi e mentre il primo si fa acquisire da Sony, il secondo stringe un’alleanza strategica con Microsoft, nel tentativo di rilanciarsi su un mercato che oramai la vede solo come comparsa e non più stella di prima grandezza. Secondo i maggiori analisti sarà questa strana coppia la vera regina del mercato dei cellulari

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2012. Apple, che fino a cinque anni fa si occupava di tutto tranne che di telefonia, domina il mercato, ma deve guardarsi dall’arrembaggio dei dispositivi Android, il sistema operativo “made in Google” che sta riscuotendo un successo clamoroso. L’azienda di Jobs ha già superato Nokia nel corso del secondo quarto dell’anno per quanto riguarda gli smartphone consegnati. La casa di Cupertino, tuttavia, potrebbe ulteriormente migliorare i risultati entro la fine dell’anno raggiungendo quota 86,4 milioni di iPhone. Nel 2010 gli iPhone consegnati erano stati pari a 47,5 milioni.


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HITECH

Blackberry Bold Touch 9900 Primo smartphone della casa canadese a integrare il nuovo BlackBerry OS7. Tastiera, rinnovata, spessore ridotto e possibilità di realizzare filmati HD in qualità 720p lo rendono uno dei BlackBerry migliori di sempre.

Htc Titan

Iphone4S

Il superphone di HTC con Windows Phone 7.5. Attualmente è lo smartphone con il display più grande (ben 4,7 pollici) e presenta inoltre caratteristiche tecniche di tutto rispetto. È basato su un processore da 1,5 GHz, abbinato a 512 MB di RAM. Forse sarebbe opportuno parlare di “quasitablet” piuttosto che di smartphone.

Il re del mercato: monta un chip dual-core A5 ancora più potente e una fotocamera da 8Mp totalmente rinnovata che gira anche fantastici video HD a 1080p. Lo smartphone è ideale per chi ama i videogiochi. Con il chip A5, la grafica è fino a 7 volte più veloce e i giochi sono più fluidi e realistici.

Nokia E7

Lg Optimus 3D Anche nel mondo dei telefoni arriva il 3D, ma senza occhialini. Un telefono unico per velocità e prestazioni, grazie alla potenza del processore Dual Core con architettura Dual Channel: un doppio canale di comunicazione tra processore e memoria per migliorare l’elaborazione dei dati che permette di vivere la realtà in 3D.

Motorola Atrix Pc o Smartphone? Lecito chiederselo in questo caso, visto che Motorola Atrix è lo smartphone top di gamma di Motorola, basato su Android e sulla piattaforma dual core Nvidia Tegra 2 250. La memoria RAM è da 1 GB, mentre quella d’archiviazione è da 16 GB.

Il prodotto della riscossa? Grazie alla tastiera Qwerty, al touchscreen, agli strumenti Office e alla fotocamera da 8MP, Nokia E7 è lo smartphone ideale per il lavoro e il tempo libero. È l’erede del leggendario Communicator.

Samsung Galaxy 2

Sony Ericsson Xperia Arc s01

L’unico vero rivale dell’iPhone. La tecnologia Super Amoled Plus del display è un ulteriore miglioramento della tecnologia Oled che garantisce non solo una definizione super e colori saturi e brillanti. Galaxy S II è lo smartphone più sottile al mondo e viaggia veloce grazie al nuovissimo processore Dual Core da 1.2 Ghz.

Conosciuto anche come Playstation Phone, è un cellulare sottile, leggerissimo e robusto. Curvato in modo elegante e sorprendente che si adatta al palmo della mano. Dotato di fotocamera da 8.1 MegaPixel con una risoluzione di 3264 x 2448 pixel e munita di messa a fuoco tattile, stabilizzatore di immagini e zoom intelligente.

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HITECH

ARRIVANO I PHABLET Chi ha mai detto che gli smartphone devono essere per forza di piccole dimensioni? SAMSUNG e Acer pensano che le dimensioni degli smartphone non devono essere per forza inseguire il minimalismo. Samsung Galaxy Note, il Phablet, neologismo che unisce i termini phone e tablet, lanciato nei mesi scorsi dall’azienda sudcoreana, offre un’esperienza di utilizzo a metà strada tra quella di un tradizionale smartphone e quella tipica dei dispositivi tablet. È l’ampio display Super Amoled integrato da ben 5,3 pollici a differenziare il prodotto da tutto quanto oggi disponibile sul mercato, così come l’interazione con il pennino che rivoluziona il modo di utilizzare il device. Alla sfida tra giganti partecipa anche Acer, col suo Iconia Smart (di nome e di fatto, grazie allo schermo da 4,8’’). L’hardware è esattamente in linea con tutta la fascia di smartphone di fascia medio alta: processore single core da 1GHz, 512MB di RAM e 8GB di memoria interna.

UN BLACKBERRY FIRMATO PORSCHE DESIGN Completamente ridesegnata la grafica, cover in pelle e tanta tecnologia nel P9981 destinato a un pubblico esigente e dalle risorse economiche adeguate COSTERA’ probabilmente tanto (si parla di 2.000 dollari) ma l’annunciato BlackBerry Porsche Design P9981 sembra destinato a diventare quello che i modaioli chiamano un “must have”, un oggetto da avere a tutti i costi. Le sue caratteristiche tecniche sono in linea con il top della gamma degli ultimi smartphone BlackBerry 7, con un’interfaccia grafica completamente ridisegnata e 8 GB di memoria interna (storage). Lo schermo è touchscreen (ma c’è anche la solita tastiera Qwerty) mentre il design appare molto squadrato, a tratti spigoloso, decisamente diverso dagli ultimi modelli della Casa. La fotocamera da 5 megapixel registra filmati video HD ed è provvista di funzionalità avanzate, come ad esempio il flash LED, lo stabilizzatore di immagine, il riconoscimento dei volti, il geo-tagging e varie modalità di scena. Il cellulare ha la cornice in acciaio inossidabile e una cover posteriore realizzata in vera pelle.

TELEFONATE PER POCHI Tag Heuer lancia un touchscreen da 5.000 euro con, ovviamente, tecnologia Android di ultima generazione CINQUEMILA euro per un cellulare? Se è marchiato Tag Heuer, la cosa non stupisce. Tag Heuer Link, un esclusivo smartphone Android, si caratterizza per la scocca in acciaio inox, titanio o oro 18k (a seconda delle versioni), con inserti in pelle di coccodrillo. Dal punto di vista delle funzionalità il Tag Heuer Link offre un touchscreen in formato Wvga da 3.5 pollici, una fotocamera da 5.0 megapixel, connettività Hspa, Wi-Fi e Bluetooth, 256MB di memoria RAM e 8GB di memoria flash.

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Condé, il Famoso Sangiovese di Predappio.

Condé è un’azienda vitivinicola adagiata sulle colline di Predappio che si estende su 100 ettari, di cui 75 a vigneto. Ogni giorno uomini e donne lavorano con passione per realizzare la qualità dei vini Condé. L’azienda produce una sola etichetta in tre versioni: DOC, Superiore e Riserva. I VINI CONDÉ SI ACQUISTANO SOLO IN AZIENDA PRESSO LA CITTADELLA DEL VINO RISTORANTE • OSTERIA • NEGOZIO VIA LUCCHINA 47/B – 47016 PREDAPPIO TEL.: 0543 940864 FAX: 0543 940198

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ANTEPRIMA FILM

A NATALE TUTTI AL CINEMA L’abbuffata delle Feste non avviene solo a tavola. Anche in sala stanno per arrivare tanti grandi film

Emivi anonimi

Le idi di marzo

Natale, tempo di cinema. Anche quest’anno, seguendo una tradizione radicata nel tempo, tutti i distributori calano gli assi nel giro di poche settimane. In un paio di settimane sono in uscita almeno una dozzina di film che resisteranno in sala fino all’Epifania. Il tour de force inizia il 16 dicembre con l’arrivo nelle sale de “Il Gatto con gli stivali”, film di animazione incentrato sulla spalla felina di “Shrek”, nuovamente doppiato da Antonio Banderas e il nuovo film di Leonardo Pieraccioni, “Finalmente la felicità”. A far da contraltare alle risate garantite dai due film, c’è George

Finalmente la felicità

Arthur Christmas LOOKLIVE | 57


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ANTEPRIMA FILM Clooney con il suo cupo “Le Idi di Marzo”, film che ha aperto a settembre il Festival del cinema di Venezia, incentrato sulle malefatte di un politico corrotto. Tanta azione, sempre il 16, con “Sherlock Holmes – Gioco di ombre”, sequel del fortunato film di due anni orsono. Ovviamente, dato il periodo, non poteva mancare il cinepanettone con De Sica e compagnia bella, ovvero “Vacanze di Natale a Cortina”. Due giorni prima di Natale arrivano in sala “Arthur 3 - La guerra dei due mondi”, ultimo film della trilogia ideata da Luc Besson, “Capodanno a New York”, altro cinepanettone ma... americano, con un cast di divi (Robert De Niro, Zac Efron, Ashton Kutcher, Jessica Biel) e la commedia francese “Emotivi anonimi”, che ha riscosso un grande successo in patria. Altro film di animazione è “Arthur Christmas”, che racconta le vicissitudini di un Babbo Natale super tecnologico con una slitta hitech che si guasta proprio il giorno di Natale. Come ogni anno poi, una piacevole coda cinematografica ci sarà con l’Epifania: assieme alla Befana arrivano anche “Alvin 3D – Si salvi chi può”, “I Muppet”, nuova versione cinematografica dello show con i simpatici pupazzi, “J. Edgar”, diretto da Clint Eastwood con Leonardo Di Caprio nei panni di J. Edgar Hoover, il controverso fondatore e capo indiscusso dell’FBI dalla sua fondazione fino al 1972 e “Immaturi – il viaggio” sequel del fortunato film dell’anno scorso.

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TEMPI DURI PER IL 3D Solo Spielberg con il suo “Tintin” sembra saper fare buoni incassi a tre dimensioni. Sta già tramontando la moda? PASSATA la sbornia di “Avatar”, tutte le pellicole che si sono succedute in questi ultimi mesi non hanno fatto parlare molto bene di sé. Gli spettatori, seccati dal sovrapprezzo del biglietto, hanno cominciato a optare per le versioni in 2D dei film con conseguenti perdite per le case di produzione. Nelle ultime settimane però questo trend negativo ha cominciato a fermarsi, anche grazie all’arrivo in sala di film in cui il 3D ha una sua ragione d’essere. Spielberg ha realizzato il primo film sulle avventure di “Tintin” in 3D nativo e il risultato è sotto gli occhi di tutti: la maggiore profondità di campo conferisce alla pellicola un fascino tutto particolare. Interessante è anche il 3D “autoriale” di Wim Wenders, che racconta la vita della coreografa e ballerina Pina Bausch con un film supertecnologico. In arrivo è anche “Hugo Cabret”, primo film in tre dimensioni di Martin Scorsese, che stavolta narra una favola per tutto il pubblico, con tanta avventura e zero violenza.


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ANTEPRIMA FILM

IL RITORNO DI SHERLOCK Nuovo episodio con Jude Law e Robert Downey alle prese con uno strano “gioco di ombre” IL SECONDO episodio della nuova saga di Sherlock Homes con Jude Law ci ricorda che la Londra notturna oggi non viene quasi mai associata a esperienze “noir” ma non bisogna dimenticarsi che questa città ha dato i natali alla creatura di Sir Arthur Conan Doyle e a Jack lo squartatore.

Insomma, tra investigatori e serial killer al calar delle tenebre Londra può ben fregiarsi del titolo di città più misteriosa del mondo. Il Museo di Sherlock Holmes si trova a Londra in Baker Street al numero 234, accanto al 221B Baker Street, che era l’indirizzo scelto dall’investigatore Arthur Conan Doyle come residenza. Il classico itinerario sherlockiano passa per Regent Street fino a Piccadilly ove sono ubicati molti dei suoi luoghi preferiti, compresi Harley Street, la Royal Opera House, il Criterion Restaurant e i Neville’s Turkish Baths. Tra le mete preferite del duo Holmes e Watson, utilizzate anche per le due recenti versioni cinematografiche, ci sono il Claridge Hotel, Trafalgar Square, Downing street, residenza del primo ministro, visitata da Holmes durante un colloquio avuto con Lord Holdhurst nel luglio 1888 e ovviamente le Houses of Parliament.

LEO È HOOVER Nel film di Clint Eastwood DiCaprio interpreta il “papà” dell’FBI L’ACCOPPIATA di grande successo e appeal DiCaprio e Clint Eastwood non poteva che produrre un film di grande spessore e interesse “J. Edgar” in cui un Leonardo invecchiato al trucco ripercorre la storia di Hoover dagli anni Venti fino alla sua morte (1972). L’uomo che eliminò John Dillinger e scoprì l’assassino del piccolo Lindbergh e creò il mito dell’FBI, con l’accademia nazionale per l’addestramento degli agenti, l’archivio per le impronte digitali e i laboratori scientifici fu considerato per la maggior parte della sua carriera un eroe nazionale ma verso la fine della vita fu accusato di violazione dei diritti civili nelle indagini effettuate durante il maccartismo, la cui vittima più famosa fu Charlie Chaplin. E su di lui pesò la colpa, allora insopportabile, di omosessualità.

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BOOKS

I THRILLER SONO “FREDDI” Il giallo nordico è di gran moda dopo gli exploit di Stieg Larsson, Henning Mankell e la nuova stella Jo Nesbo MOLTI hanno scoperto l’esistenza del “giallo nordico” solo grazie alla fortunatissima trilogia “Millenium” di Stieg Larsson, ma il filone thriller è molto florido nei Paesi scandinavi. Le opere provenienti da quest’area, che costituiscono oltre il 50% delle uscite letterarie annuali, tendono a essere più introspettive e meno violente rispetto a quelle scritte da autori di altri Paesi. Di solito, c’è una maggiore attenzione alle caratteristiche psicologiche dei personaggi e alla descrizione dei luoghi teatro delle trame. Oggi è il giallo dei Paesi del Nord, ieri era il “noir mediterraneo”. Nel caso del giallo nordico, prima dell’arrivo di Millennium molti nomi già affermati

all’estero in Italia non erano ancora stati pubblicati. Oggi c’è una vera e propria esplosione di traduzioni e gli autori di talento sono molti. Ci sono sicuramente alcuni elementi che accomunano i giallisti scandinavi: l’ambientazione molto suggestiva, il paesaggio idilliaco in cui accadono crimini orribili. E soprattutto l’aspetto sociale: al giallo è affidata la denuncia sociale, il compito di raccontare le inquietudini del nostro tempo: nazioni in cui regnano civiltà e rispetto del prossimo, covano anche razzismo, maschilismo, alcolismo, gruppi neonazi. Prima del boom di Larsson, il più celebre autore nordico era Henning Mankell lo scrittore svedese più tradotto nel mondo (con 26 milioni di copie vendute e traduzioni in 35 lingue), che ha dato i natali all’ispettore Wallander (che gli utenti Sky hanno potuto vedere in una miniserie interpretata dall’attore e regista Kenneth Branagh). Tra gli altri autori che hanno ottenuto successi internazionali sono da segnalare Liza Maklund, con la serie che ha come protagonista Annika Bengzton, reporter e investigatrice, Asa Larsson, autrice di “Tempesta solare” e “Il sangue versato”, che vedono un avvocato trasformarsi in un eroe per caso e Hakan Nesser, non molto famoso, ma amatissimo dagli appassionati e autore delle serie dedicate ai commissari Barbarotti e Van Veeteren.

LA STOCCOLMA DI MILLENIUM Un libro fotografico di Maki Galimberti racconta i luoghi dei libri di Larsson STIEG LARSSON, l’autore della trilogia “Millennium” non ha potuto godere del successo di vendita dei suoi libri, visto che è arrivato in libreria postumo (è morto d’infarto a soli 50 anni), ma Lisbeth e i luoghi in cui sono ambientati i tre romanzi siano diventati di culto e a Stoccolma vengono organizzati tour che portano i lettori a seguire le orme della geniale hacker e del brillante giornalista Blomkvist. Södermalm, una delle quattordici isole della capitale, è la zona in cui è ambientata la serie ed è raccontata dalle fotografie di Maki Galimberti in “La Stoccolma di Stieg Larsson” (edizioni Photographer). Il Millennium tour è una visita guidata di un’ora e mezzo, con spiegazioni in inglese e francese, che ripercorre i luoghi della trilogia: Götgatan, dove si trova l’ufficio del protagonista Mikael Blomkvist, la veduta su Riddarfjärden dal suo appartamento e Kvarnen, uno storico pub di Södermalm frequentato da Lisbeth Salander. Lo Sheraton Stockholm Hotel, cioé il luogo di incontri intimi tra Mikael Blomqvist e Harriet Vagner, propone un pacchetto “Millennium” che comprende: un pernottamento con prima colazione, un tour Millennium con relativa cartina e un caffé gratis al Mellqvist kaffebar.

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BOOKS

SANGUE IN VATICANO I thriller religiosi hanno trovato grande successo grazie ai romanzi di Dan Brown QUANDO si pensa a romanzi thriller che abbiano a che fare con il Vaticano, il pensiero corre immediatamente al celeberrimo e assai discusso Dan Brown, autore del vendutissimo “Codice da Vinci” (oltre 80 milioni), di “Angeli e demoni” e di “Il simbolo perduto” in cui è tornato l’eroe Robert Langdon, incarnato al cinema da Tom Hanks. Visto il successo del genere “religioso”, non potevano mancare gli emuli del pluripremiato autore statunitense: uno dei più venduti è lo spagnolo Juan GomezJurado, salito agli onori della ribalta con il suo “La spia di Dio”, che vede un sacerdote, padre Fowler, ex agente segreto, impegnato sulle tracce di un feroce assassino, che ha preso di mira i cardinali giunti nella capitale per il conclave che deve eleggere il nuovo pontefice, dopo la morte di Giovanni Paolo II. Padre Fowler è anche protagonista del recente “Ultima ora nel deserto”. Tra i romanzi di gran successo aventi il Vaticano come sfondo, sono da

ricordare anche “The Last Pope”, di Luis Miguel Rocha, “Il Terzo segreto” di Michael Parker e “Solomon’s Key” di Douglas Weber. Sono di argomento parareligioso o mistico-giallo anche le opere del francese Jean Christophe Grangé, un ex reporter diventato poi scrittore di grande successo con molti romanzi ambientati nel mondo oscuro delle false credenze e delle sette mistiche. Tra i più famosi ricordiamo “I fiumi di porpora” e “L’impero dei lupi” da cui sono stati tratti altrettanti film di successo.

E L’ITALIA NON STA A GUARDARE Tanti nuovi giallisti stanno contendendo ai “nordici” il posto tra i bestseller gialli

IL NUOVO EROE SI CHIAMA HENRY Il commissario norvegese inventato da Jo Nesbo è già un cult nel genere

IN PRINCIPIO ci fu Scerbanenco. E poi soprattutto Fruttero e Lucentini e Camilleri con il suo impareggiabile commissario Montalbano. Sulla loro scia si è creata un’ampia pattuglia di giallisti che hanno conquistato le prime posizioni nelle vendite di libri ad alto contenuto thriller, sia pure con scritture molto diverse tra loro. Lucarelli, Bonfiglio, Biondillo, De Cataldo, Carlotto, Dazieri, Ammaniti senza contare quel Giorgio Faletti il cui primo romanzo “Io uccido” ha venduto 4 milioni di copie ed è stato tradotto in moltissime lingue. Su tutti regna ancora incontrastato il commissario di Camilleri, Montalbano, il cui nome è un omaggio al grande giallista spagnolo Vasquez Montalban, creatore di un altro detective famoso, Pepe Carvalho. Montalbano inizia la sua “carriera” nel 1994, quando esce il primo dei numerosi libri che lo vedono protagonista, “La forma dell’acqua”. Da allora, con cadenza quasi annuale, Camilleri ha sfornato molte altre avventure per il suo commissario, affascinante e spregiudicato quando si tratta di risolvere complessi crimini apparentemente irrisolvibili, ma in difficoltà ogni qualvolta cerca di stringere relazioni durature con le numerose donne che gli ronzano attorno. Il suo quartier generale è a Vigata, nome fittizio che sostituisce quello di Porto Empedocle, ma è che diventato così celebre da costringere l’amministrazione della città ad aggiungere, per qualche tempo, nei cartelli turistici affissi in paese la dicitura “Vigata”.

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LA GRANDE rivelazione “gialla” di quest’anno è Jo Nesbo, uno degli scrittori di polizieschi più interessanti degli ultimi anni, affermatosi all’estero ben prima dell’esplosione della “scuola scandinava” nel campo della letteratura thriller. Il suo protagonista diventato per il grande giallista statunitense Michael Connelly “il mio nuovo eroe” è il commissario di polizia Harry Hole, un omone vicino ai due metri, sempre con le scarpe Dr. Martens ai piedi, e con buona propensione per la pistola, perennemente in lotta con l’alcool e refrattario alle pesantezze burocratiche. Si muove senza alcuna grazia e mille inciampi personali in una Oslo gelida sotto tutti i punti di vista, alle prese con le ombre naziste figlie di un Paese, la Norvegia che ha avuto un forte movimento di Resistenza, ma durante l’occupazione tedesca spaccata violentemente fra collaborazionisti e antifascisti.



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MODA INVERNALE

NEVE HITECH La tecnologia firma i nuovi attrezzi della stagione invernale e cambia il modo di sciare LO SVILUPPO tecnologico sta modificando radicalmente lo sci. Una delle ultime innovazioni è l’utilizzo dei transponders: Abatec infatti ha sviluppato un sistema per la precisa localizzazione dei movimenti dello sciatore per ottenere un’analisi video e dati: i transponder applicati agli sci permettono di capire se questi sono paralleli, se sono in traiettoria e se stanno “carvando” adeguatamente oppure derapando. L’ennesima innovazione arriva con il 3d: Corpus.E, azienda di Stoccarda che sviluppa scanner 3D per le misurazioni

corporee, è riuscita a creare un software in grado di digitalizzare la forma tridimensionale dei piedi e di rilevarne le dimensioni. Questa tecnologia permette così di utilizzare i dati per scegliere lo scarpone più adatto alla propria fisionomia e volendo permette di creare un modello in legno conservato dal proprio negoziante utile per l’acquisto successivo di altri scarponi. Anche i caschi vengono rivoluzionati dalle innovazioni tecnologiche: i salvavita diventano sempre più sicuri grazie allo studio sviluppato da Mips, azienda svedese, volto a replicare il sistema con cui il nostro cervello si muove all’interno della scatola cranica. I suoi caschi infatti simulano il modo con cui il cervello si muove inserito su uno strato a bassa frizione che consente uno slittamento che riduce l’impatto. Ma le innovazioni influiscono anche su altri oggetti: le maschere dell’Adac, azienda tedesca, ad esempio vengono studiate per essere finalmente confortevoli anche per chi porta gli occhiali da vista.

Pieghe naturali

Elasticamente perfetto

Scegli la tua forma

Questo scarpone ad alta tecnologia promette grande equilibrio e controllo degli sci. Atomic Hawk 120 è stato studiato e realizzato per consntire all’avampiede di piegare in modo naturale in fase di curva e una sciata più facile e fluida.

Lo scarpone Fire Arrow 2012 di Nordica è contraddistinto dal design giovane e intrigante. Comodo da calzare e da regolare, nonostante non sia uno scarpone da gare ha uno scafo che non “spancia” e il cui piegamento risulta progressivo, sia in entrata che in uscita della curva.

Lo scarpone da sci Head AdaptEdge 100 oltre a un design accattivante è l’unico scarpone in cui la forma interna può essere modificata girando una semplice vite: più stretto e più preciso ma meno comodo, oppure più largo e confortevole ma meno performante.

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MODA INVERNALE

All-mountain all-power Savage Ti è un Atomic all-mountain capace di offrire performance di livello in pista e fuori pista grazie alla struttura Step Down Sidewall e ai suoi inserti in titanio con cui la potenza dello sciatore viene trasferita direttamente in pista.

IL COLORE DELLA DONNA L’abbigliamento femminile di questo inverno privilegia soluzioni sgargianti

Uno scarpone per tutte le nevi Lo scarpone Lange RX 130 è un allround, adatto a sciatori di buon livello e a tutte le condizioni di neve e di pista. Una nervatura centrale protegge la tibia e aumenta la sensibilità.

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LE TENDENZE per la stagione invernale 2011-2012 in tema di abbigliamento sciistico esaltano il fattore femminilità. Le tute, nate un tempo tradizionalmente larghe e poco curate nell’estetica, ora uniscono elevate proprietà tecniche e tecnologiche al gusto chic di chi non vuole rinunciare all’accuratezza anche in montagna. I colori saranno accesi e sgargianti, una sorta di rivisitazione in chiave glamour dei classici blue e rosso “montagna” ma non sfigureranno anche quelli più basici come il bianco, il nero e il grigio. Ci si potrà sbizzarrire anche in fatto di caschi, maschere e scarponi che saranno dai toni eccentrici e brillanti. I “must have” per ogni età e gusto? I doposci in pelo lungo e i caschi coloratissimi dotati di cuffie per ascoltare la musica mentre si scia. Si preannuncia un inverno in montagna davvero super-glam e supercolorato.

Colmar Signature


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MENUS

UN MOJITO, POR FAVOR Zucchero di canna, menta marocchina, succo di lime e un po’ di abilità: sembra facile saperlo fare buono TUTTI I SINGLES che si rispettino devono saper preparare un Mojito, la bevanda classica da “Happy Hour”. La ricetta base prevede 2 cucchiaini di zucchero di canna bianco in un bicchiere a tumbler alto. Dopo lo zucchero si aggiungono direttamente nel bicchiere 2 ramoscelli di menta del marocco che è abbastanza facile trovare, 20 grammi di succo di lime (solo il succo, non il lime a pezzi come per la Caipirinha). La menta viene schiacciata contro il bordo del bicchiere per non lasciarla sul fondo. Si aggiungono 40 grammi di rum bianco di ottima qualità. A questo punto si miscelano gli ingredienti in maniera da sciogliere lo zucchero posto sul fondo e si colma il bicchiere con ghiaccio spezzettato grossolanamente (non tritato). Anche se molti barman dicevano di saper di preparare il miglior Mojito del mondo, Ernest Hemingway diceva abitualmente: “My mojito at La Bodeguita, my daiquiri at El Floridita”, indicando con precisione le sue scelte in fatto di locali cubani e relativi cocktail. Il Mojito sarebbe stato ideato da Angelo Martinez, il cubano che gestiva la Bodeguita del Medio a l’Avana, e di lui si racconta che mescolasse il cocktail fino a stancarsi. Menta, rum chiaro, zucchero di canna bianco, lime e acqua frizzante sono i suoi semplici ingredienti che ne hanno fatto un classico degli Happy Hours.

SAPER ABBINARE CIBO E VINO Tradizione regionale e contrasto di gusti sono alla base di una scelta corretta POCHE REGOLE precise permettono di non commettere errori grossolani a tavola quando si tratta di abbinare cibo e vino. Tutti sanno che per accompagnare il pesce è poco indicato il vino rosso, ma quali altri abbinamenti sono assolutamente da evitare e quali, invece, sono consigliabili per fare una bella figura a tavola? Un abbinamento può essere fatto per tradizione: un piatto regionale va abbinato a uno dei vini della stessa zona che ne richiama profumo e sapore. Altro abbinamento è basato sul contrasto, quindi con piatti grassi è meglio bere vini leggeri, mentre bisogna fare attenzione col procedimento inverso: se il vino è troppo corposo, rischia di coprire l’aroma di un piatto leggero, snaturandolo. In linea di principio i rossi vanno con la carne, formaggi piccanti e a pasta dura, risotto coi funghi e pastasciutta a base di carne, i bianchi sono perfetti con pesce, dessert e frutta, mentre i rosati possono esaltare i sapori di antipasti, frittate e minestroni.

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TEMPO DI TARTUFI Alba e le Langhe sono il territorio più adatto alla nascita del prezioso fungo IL PREZIOSO e ricercato fungo gode di ottima salute e sembra non risentire della crisi economica come ha recentemente dimostrato il successo della Fiera di Alba chiusasi a metà novembre. I tartufi sono un classico della cucina italiana e dominano le manifestazioni enogastronimiche. Il tartufo cresce vicino alle radici degli alberi (pioppo, quercia, salice) che influenzano così le sue caratteristiche. La specie più diffuse sono il tartufo nero di Norcia e il bianco d’Alba. Alcuni storici fanno risalire la prima menzione del tartufo come alimento ai tempi di Giacobbe, circa 1.600 anni prima di Cristo e si sa per certo che il fungo era conosciuto e utilizzato da Greci e Romani. La vera fama per questa prelibatezza arriva alla metà del 1700, quando il tartufo accompagnava gran parte delle pietanze che venivano servite alle tavole di re e regine d’Europa. Il re Vittorio Emanuele II li mangiava proteggendo la divisa con un largo tovagliolo e a preparali per lui era la “bela Rosin”, divenuta poi sua moglie. Nell’Albese i tartufi vengono quasi sempre serviti con i “tajarin” langaroli preparati con soli tuorli (oltre 30 per ogni kilo di farina): una scelta che dà maggiore consistenza alla pasta. Un altro abbinamento del tartufo bianco è con le uova al tegamino poiché i grassi del burro e quelli presenti nel tuorlo con il calore moderato si legano alle molecole del tartufo e sprigionano un profumo intenso e travolgente.


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MOTOR SHOW

tomobile di Bologna Salone Internazionale dell’Au

COOU Pabredig201lio1.neTut2ti6i gioStarninddal2 17. le 9.30 alle 13 e dalle 14 alle Dal 3 all’11 dicem

In pista e t n e i b m per l’a za Il COOU rinnova la sua presen enti sfide al Motor Show con le avvinc di gara di slot car. Sul grande campo i visitatori, a 8 corsie sono invitati tutti ti, dilettanti. nis sio fes grandi e piccoli, pro o Il Consorzio orienta il pubblic assionati del Motor Show, giovani e app por tamenti di motori, verso i corretti com ne, ambientali. Come ogni edizio ne occorre izio pet com per par tecipare alla intelligente superare un test sull’utilizzo zo dell’olio iliz riut dei motori e sul corretto pericoloso to lubrificante dell’auto, un rifiu ante usato per l’ambiente. L’olio lubrific

ato in modo infatti se eliminato e impieg un potente in i ars improprio può trasform e sar agente inquinante: basti pen une com il che quattro chili di olio usato, o son cambio d’olio di un’auto, pos come nde gra icie erf inquinare una sup correttamente un campo di calcio. Smaltirlo sa: è una pratica utile e vantaggio to, usa da un chilo e mezzo di olio ene otti si , attraverso la rigenerazione e. ant un chilo di nuova base lubrific

ORIO IL CONSORZIO OBBLIGAT DEGLI OLI USATI IN PISTA PER L’AMBIENTE

I PRIMI PREMI D'ECCEZIONE PER MIGLIORI I TRE CLASSIFICATI E PER NZA MO A ITÀ AL PIT OS I: RISULTAT GARE PER LE QUALIFICHE E LE LIA DEL GRAN PREMIO D’ITA TICI AS NT FA E 1, A UL DI FORM MODELLINI DI SLOT CAR. PERDERE, APPUNTAMENTO DA NON SABATO 10 DICEMBRE, LI CON I CAMPIONI NAZIONA IDA DI SLOT CAR PER UNA SF ALL’ULTIMO RACE.


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