Look Treviso n30-1103

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magazine treviso

Moda

mad as a hatter midnight poetry

interviste

chiara boni: nell’olimpo della moda vanessa incontrada, icona di bellezza giuliano razzoli, i luoghi da campione

beauty

la bellezza vien di notte primavera di coccole

viaggi

i riti della pasqua no-profit - save guinea


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Editoriale iritte o oblique le righe impazzano in ogni dove nei modelli primavera-estate 2011 e non solo su abiti e magliette, anche su borse, scarpe e accessori in genere. È una vera e propria passione righe e se bianche e blu sono il classico di sempre, come rosse e bianche o nere e bianche che rimangono très chic, tutto il resto è pazzo colore e abbinamenti davvero improbabili. È tutto un millerighe: grafiche, vivaci e divertenti. Salvatore Ferragamo le mette sulle più classiche ballerine di raso stampato, stessa cosa fa Roger Vivier sulle sue ultra piatte in tessuto open-toe e CAFèNOIR le mette anche su sandali di pelle con fasce di tessuto blu e rosso. Fotografatissima la borsa in anguilla Fendi a righe rosse, bianche e blu, mentre Prada per la sua tracolla in tessuto di canapa a righe sceglie l’arancione e il marrone e righe pop per gli abiti corti. E che dire della leggerissima e pratica shopping bag in seta firmata di Jil Sander?! Ricorda le righe degli ombrelloni sulla spiaggia: un vero spasso. Ma la primavera porta con sé tante altre novità, vere e proprie tendenze da tenere sott’occhio come il Denim, un altro protagonista della stagione entrante. Lo si trova in tutte le forme: blu classico e prelavato o autenticamente stinto e vissuto quasi a dire che la primavera vede nascere una nuova età del jeans. Così accanto a tute, blazer e camicioni, troviamo anche scarpe e borse: ballerine di canvas per La Coste chaussures, sandali altissimi di Cesare Paciotti, borsa Alberto Guardiani o maxi borsa trapuntata Frankie Morello ma anche una dottor bag con trompe l’oeil della griffe per Roberta di Camerino. Ce n’è davvero per tutti i gusti dallo chemisier al cinque tasche alla minigonna con un accento dal sapore un po’ vintage. Altra linea di tendenza protagonista di passerelle in tutto il mondo è il modern tribal dalle lunghe frange su abiti, gonne, top ma anche sulle borse. Bellissimo e ultra sexy il vestito iper attillato in seta con intrecci e frange di Gucci o il secchiello in rete bianca con frange e logo di Chanel. Moltissimi gli accessori strong a rete, traforati e tricot come la borsa di David Dewar McMillan che con i lacci delle sneakers intreccia una bag ispirata alle reti dei pescatori dotata anche di lunghe frange. Trendy! Ancora rete per la borsa di vernice di Luciano Padovan o la shopping bag rettangolare con profilo in pelle di Dolce e Gabbana. Moltissimi i sandali con inserti di rete: colorati e a contrasto quelli di CAFèNOIR, effetto scuba per Hogan, open-toe con motivo floreale per Chanel o i tronchetti di Solo soprani. Gli altri materiali che vanno per la maggiore sono il cuoio, dal beige al cognac sulle borse dai toni naturali e il legno per sandali e sneakers che sembrano vere e proprie sculture grazie alle zeppe dem sign. Una vera e propria tendenza glam!

di Germana Urbani

>look@promomedia.it< >www.lookmagazine.it< >germana@lookmagazine.it<

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MODA

MAD AS A HATTER MIDNIGHT POETRY

INTERVISTE

CHIARA BONI: NELL’OLIMPO DELLA MODA VANESSA INCONTRADA, ICONA DI BELLEZZA GIULIANO RAZZOLI, I LUOGHI DA CAMPIONE

BEAUTY

LA BELLEZZA VIEN DI NOTTE PRIMAVERA DI COCCOLE

VIAGGI

I RITI DELLA PASQUA NO-PROFIT - SAVE GUINEA

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Marzo 2011 Autorizzazione del Tribunale di Torino n° 5995 Iscrizione del marchio presso l’Ufficio Italiano Marchi e Brevetti n° RM2005C006957 del 22/12/2005 Periodicità mensile · TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Promomedia Communications S.r.l. via Svezia 9 · 35127 Padova · tel. 049 870 4884 >www.promomedia.it<

editore Giuseppe Bergantin

direttore responsabile Germana Urbani

CoordinaMento editoriale Valeria Marcato

redazione Germana Urbani, Ornella Jovane

Hanno Collaborato

L’energia prende corpo per il benessere e la vitalità. Tradizione ed innovazione si fondono per darti il meglio del massaggio. Regala e regalati

Lucrezia Argentiero, Marta Beltrame, Claudio Capovilla, Angela D’Amelio, Marco Garbin, Isa Grassano, Valentina Infante, Jacopo Manfren, Massimo Labraca, Maria Valeria Marcato, Renato Malaman, Manuela Mezzetti, Samantha Miozzo, Barbara Molinario, Enrico Orsingher, Alfonso Papa, Germana Urbani

grafiCa Studio grafico Promomedia >grafica@promomedia.it< tipografia Reggiani SpA Brezzo di Bedero (Va)

redazioni loCali padova - venezia - treviso - rovigo - verona Promomedia Communications tel. 049 8704884 · >look@promomedia.it< bologna Promomedia Communications Numero Verde 800 46 50 40 · >lookbologna@promomedia.it<

pubbliCità padova - venezia - treviso - rovigo - verona Promomedia Communications via Svezia, 9 · Padova · tel. 049 870 4884 responsabile pubblicità urbana: Luca Duse bologna Promomedia Communications Numero Verde 800.46.50.40 >look@promomedia.it<

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Sommario

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MODA

MAD AS A HATTER MIDNIGHT POETRY

INTERVISTE

CHIARA BONI: NELL’OLIMPO DELLA MODA VANESSA INCONTRADA, ICONA DI BELLEZZA GIULIANO RAZZOLI, I LUOGHI DA CAMPIONE

BEAUTY

LA BELLEZZA VIEN DI NOTTE PRIMAVERA DI COCCOLE

VIAGGI

44 >> sensations

midnight poetry

I RITI DELLA PASQUA NO-PROFIT - SAVE GUINEA

>> in copertina foto Jacopo manfren


10 >> accadrà in italia

12 >> accadrà in veneto

14 >> Visto per Voi rotella a padova

16 >> Visto per Voi i vorticiSti, artiSti ribelli 18 >> Look & art

Superflat, l’arte di takaShi murakami

20 >> iL cruciLibro giochi di magia

22 >> Marketing

e coMunicazione un brand più forte? QueStione di tatto!

24 >> pLayList muSic look: flower power 26 >> interVista chiara boni: una StiliSta 36 >> interVista vaneSSa incontrada icona di bellezza

38 >> Moda

38 >> Moda mad haS a hatter 55 >> beLLezza

la notte come una beauty farm perSonalizzata

58 >> benessere

una primavera di coccole e beneSSere

61 >> operazione

soLidarietà l’overland del cuore

69 >> week-end

e dintorni paSQua, tempo di riti Sacri e profani

31 >> interVista giuliano razzoli: le mie piSte preferite

77 >> Viaggi

mauritiuS: il paradiSo del dodo

LOOK è il magazine di bordo di

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Agenda mese Design Week di Milano

Come ogni anno c’è molta attesa per il grande appuntamento con la Design Week di Milano, dall’11 al 17 aprile, con due prestigiose ambientazioni: il Salone Internazionale del Mobile e La Triennale di Milano. Una grande esposizione ma soprattutto una grande festa, visto che è una delle manifestazioni che non ha bisogno di farsi pubblicità per attirare il pubblico. Infatti il Salone internazionale del mobile di Milano, attira visitatori da tutto il mondo con un ricco “palinsesto” fatto di cultura, divertimento e design. Happening, cocktail, special guest, happy hour, party a mai finire, blindati e riservatissimi. Milano, durante la bollente settimana che va dall’11 al 17 aprile, è animata da una costellazione di iniziative che rientrano nel cosiddetto Fuorisalone, evento collaterale del Salone, modaiolo, alternativo, tappa ormai quasi obbligata anche per le aziende presenti in Fiera. Occasioni che, a volte, con il design, hanno poco a che fare.

RomaCavalli, equitazione e ippica

Competizioni, eventi, manifestazioni e tanto divertimento per scoprire il magico mondo dell’equitazione. RomaCavalli è un contenitore di qualità con un calendario ricco di appuntamenti e novità, in cui il cavallo è il grande protagonista. La manifestazione, fin dalla sua prima edizione si posiziona con un ruolo da protagonista tra le fiere di settore in Italia, un punto di riferimento internazionale, con particolare riguardo all’area mediterranea che vanta antiche consolidate tradizioni equestri. Dopo il grande successo della prima edizione 2010, RomaCavalli conferma l’appuntamento di primavera con il mondo dell’equitazione, gli appassionati e tutti coloro che amano i cavalli. Il salone internazionale dell’equitazione e dell’ippica si svolgerà dal 7 al 10 aprile presso i padiglioni della Fiera di Roma.

Le Dame di Castello

La primavera farà il suo “debutto” ufficiale il 3 aprile 2011 a Castel San Pietro Terme. Presso lo Spazio Officina Equipe Vittorio (via Enrico Fermi 11) - trasformato in un giardino

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incantato grazie agli scenografici allestimenti floreali di Flò - i riflettori si accendono sull’8° edizione de “Le Dame di Castello”, evento fashion – la cui regia è curata da Freelance - che propone le tendenze moda per la bella stagione, portando in passerella abiti, accessori, acconciature e make-up per concretizzare i look vincenti dei giorni che verranno. Equipe Vittorio suggellerà il fascino e l’eleganza delle modelle, splendide ambasciatrici delle proposte-fashion di EB Abbigliamento e dei complementi di stile di Ottica Inn e Sorite Gioielli. Dress “couture” rivaleggiano con moderne pin up; e l’ottimismo Seventies va a braccetto con evasioni romantiche. Due gli show, alle ore 17,00 ed alle ore 21,00 a cui non mancare anche per offrire il proprio contributo ad un importante gesto di solidarietà a favore dell’Associazione CDKL5, il cui scopo è raccogliere fondi per favorire e finanziare progetti di ricerca volti a trovare una soluzione per questa terribile malattia, un disordine neurologico, conosciuto come sindrome di Hanefeld, che si manifesta dopo la nascita rendendo disabili gravissimi i bambini che colpisce.

Formaggi d’autore a Macerata

Se il nostro “Stivale” fosse fatto di formaggi, li mangeremmo in oltre cinquecento modi diversi. Sono numerose, infatti, le tipologie della nostra penisola, che si differenziano per tradizione e caratteristiche, e molte di queste saranno presenti nel borgo di Gualdo (Macerata), il fine settimana del 21 e 22 maggio. Va in scena “Formaggi d’Autore”, kermesse gastronomica, giunta alla quindicesima edizione, promossa dall’Associazione Gualdo Terzo Millennio (in collaborazione con il Comune di Gualdo e la Condotta Slow Food del Monti Sibillini, la Provincia di Macerata e con il patrocinio della Comunità Montana dei Monti Azzurri) che vuole valorizzare uno degli alimenti più antichi, le cui prime testimonianze risalgono al III millennio a. C., frutto dell’ingegno e dell’arte dei pastori. m


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Agenda mese Fotografando Carlo Scarpa

“Carlo Scarpa: uno sguardo contemporaneo”. Questo il titolo del concorso fotografico bandito da Regione del Veneto e il Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio, in collaborazione con MAXXI Architettura. Da tempo ormai Carlo Scarpa è una icona dell’arte del Novecento, non più solamente un beniamino degli architetti. La sua opera ha ispirato Orozco in una famosa istallazione alla Binennale di Venezia del 2003 ed è da tempo una musa per fotografi e video makers. Questo concorso ha come obiettivo allargare il mondo degli appassionati di Scarpa, ed è rivolto a fotografi under 35, chiamati a proporre una lettura critica originale di una o più architetture di Carlo Scarpa: un progetto visivo che, al di là di un singolo scatto “fortunato”, mostri coerenza stilistica ed espressiva. Le domande di partecipazione e il progetto fotografico dovranno pervenire alla segreteria organizzativa del concorso entro e non oltre l’8 maggio 2011. Per informazioni: Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio, Vicenza, concorsofotografico@cisapalladio.org.

L’avventura del vetro

Dopo quasi trent’anni il Museo Correr dedica gli spazi espositivi ad un prestigioso capitolo dedicato al vetro e sullo sfondo di questo evento la prossima ricorrenza dei 150 anni della nascita del Museo avvenuta nel 1861 grazie all’Abate Zanetti. Organizzata cronologicamente in quattro sezioni - vetri archeologici; dal XV al XVIII secolo; XIX secolo, XX secolo - e con oltre trecento opere esposte, la grande rassegna al Correr ripercorre tutte le tappe della straordinaria “avventura del vetro” a Venezia, dall’arrivo in laguna, in età classica, di vetri provenienti da aree anche lontane, fino al connubio sempre più stretto tra vetro e design che rappresenta il presente e il futuro della produzione vetraria muranese. Un millennio d’arte veneziana esposta a Venezia, Museo Correr, e visitabile fino al 25 aprile.

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Niente progetti per il futuro

Una coppia esplosiva, Giobbe Covatta e Enzo Iacchetti, insieme al teatro sociale di Rovigo il 18 aprile alle 21.00, per portare in scena “Niente progetti per il futuro” un testo di Francesco Brandi che vinse nel 2009 il premio Flaiano. Si tratta di un gioco teatrale surreale, una parabola contemporanea, che cerca di raccontare con i toni della leggerezza e del paradosso una società in crisi. L’ambientazione è un ponte pedonale della periferia di una grande città, sul quale si incontrano due aspiranti suicidi, uniti dalla comune insana aspirazione ma diversissimi per tutto il resto. Dall’incontro tra due diverse disperazioni, che provengono da mondi lontani ma che si riconoscono in fretta, nasce il dramma o la commedia, secondo i diversi punti di vista o la diversa lettura degli avvenimenti.

Treviso celebra Toni Benetton

Il 16 febbraio del 1910 nasceva Toni Benetton. Giusto a conclusione del centenario, Treviso, la sua città, gli dedica una importante retrospettiva che fa seguito all’omaggio che negli scorsi mesi gli ha tributato la Biennale di Venezia. L’esposizione, ospitata a Palazzo dei Trecento dal 16 febbraio al 24 aprile, è ideata da Marzio Favero e curata da Carlo Sala e Nico Stringa. Il medioevale Palazzo diviene affascinante, scabro scenario di alcuni cicli di lavori di Benetton. Ad essere privilegiato è il filone di ricerca che indaga i rapporti tra arte, architettura e paesaggio. Tra i vari momenti creativi esposti spiccano i “Vivibili”, lavori che vogliono creare una relazionalità diffusa: il semplice spettatore è chiamato ad essere fruitore attivo in empatia con l’opera. Un rapporto metaforico con la scultura, ma anche fisico vista la possibilità di avvicinarvisi, e scrutarla nelle sue sfaccettature. Treviso, Palazzo dei Trecento, fino al 24 aprile, martedì-venerdì: 15.00-19.00, sabato e domenica: 10.00-19.00 m

>concorsofotografico.cisapalladio.org< >www.museiciviciveneziani.it< >www.trevisoinfo.it/mostra-toni-benetton-treviso.htm<


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Visto per voi

Germana Urbani ecolàges coloratissimi, manifesti strappati dai muri e re-incollati su tela accolgono i visitatori della mostra “Mimmo Rotella, Opere scelte 1958-1996”, e propongono una rilettura delle immagini che hanno tappezzato i muri delle nostre città nel recente passato con una forza unica ed originale. La mostra si inserisce nell’ambito del grande evento

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padovano, Universi diversi, che pone a confronto sacro e profano nella Cultura e nell’Arte e di cui sicuramente l’opera di Rotella bene si presta per qualità artistica e forza di contenuti a rappresentare la parte più “profana” che il progetto si propone di ospitare. La dissacrazione (lacerazione) dei miti e la loro elevazione agli altari dell’arte più autentica sono da Rotella realizzati con la grazia e la forza che solo un “grande” della Sua levatura poteva riuscire a produrre. La Mostra ripercorre quasi quarant’anni di storia italiana attraverso sessantanove opere di uno dei più importanti Artisti del Novecento italiano, ma se il visitatore cerca una

chiave di lettura delle opere in mostra rimarrà deluso. Una chiave di lettura non esiste, come ricordano i curatori, perché le vicende umane di Rotella sono troppe e troppo diverse tra loro e l’opera che ne deriva è complessa e multiforme tanto da sembrare inventata. Carlo Silvestrin, curatore della mostra insieme a Vittorio Sgarbi, ricorda che Domenico “Mimmo” Rotella è vissuto in un periodo storico irripetibile per l’arte, ma che pochi artisti si sono distinti come lui nella ricerca ossessiva di forme espressive diverse da ciò che il panorama mondiale offriva ai suoi occhi curiosi. Dopo diverse forme artistiche che lo vedono protagonista sulla scena mondiale nel 1953 ha un’intuizione folgorante che riguarda proprio i manifesti pubblicitari che tappezzano i muri delle città e che diventano la chiave di volta della Sua arte tanto che vede in essi la massima espressione della comunicazione visiva, la possibilità di fermare un oggetto nato per l’utilizzo immediato, destinato a breve vita, e di trasformarlo in icona del nostro tempo. La Sua passione per il mondo del cinema si trasforma in “leit motive” con i manifesti di Cinecittà prima e di Holliwood dopo¸ gli attori famosi, gli eroi del nostro tempo sono immagini simbolo che vengono cristallizzate e rese perpetue dall’opera del Maestro che instancabilmente guarda, cerca, raccoglie, strappa, copre, pittura i manifesti nati per promuovere i films e con il suo intuito geniale li ripropone a nuova vita. Senza porsi limiti di mezzi o di materiali, utilizza le lamiere, i manifesti murali ed il loro retro, crea i “monumenti a Rotella” utilizzando lattine di olio per motori alle quali sostituisce l’etichetta, strappa i manifesti dai muri, li incolla sulla tela, li ristrappa (doppio décollage) o li copre (blanks) creando effetti straordinari che lo consegnano alla Storia m dell’Arte mondiale.


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Visto per voi

I vorticisti artisti ribelli

Fino al 15 maggio presso la Collezione Peggy guggenheim di Venezia.

Germana Urbani er la prima volta in Italia viene presentata un’esposizione interamente dedicata al Vorticismo smo, il più originale e radicale contributo inglese alle avanguardie artistiche nate in Europa negli anni che hanno preceduto e accompagnato la prima guerra mondiale. Nato agli inizi del ’900, caratterizzato da uno stile figurativo astratto che unisce forme dell’era meccanica con l’immagine di energia suggerita dal vortice, il Vorticismo emerge a Londra in un momento in cui il compassato ambiente artistico inglese è stato appena scosso dall’avvento del Cubismo francese e del Futurismo italiano, ma, pur assimilando elementi da entrambe le correnti, definisce un proprio stile, caratterizzandosi come un breve ma cruciale movimento modernista negli anni tra 1913 e il 1918. Con circa 100 opere, tra dipinti, sculture, opere su carta, fotografie e stampe, l’esposizione veneziana rappresenta il primo tentativo di ricreare le tre mostre vorticiste, allestite durante la prima guerra mondiale tra Londra e New York, che contribuirono a far conoscere a un pubblico anglo-americano l’estetica radicale di questo gruppo. La mostra è organizzata dalla Collezione Peggy Guggenheim, Venezia, dal Nasher Museum of Art della Duke University, Durham, NC, USA, e dalla Tate Britain, Londra. Vorticismo deriva da “Vortex”, termine coniato alla fine del 1913 dal grande letterato ed espatriato americano Ezra Pound, per descrivere la massima energia che lui e i suoi colleghi desideravano suscitare nell’avanguardia letteraria e artistica londinese. Nel 1914, Percy Wyndham Lewis, che si autodefinì leader del nuovo movimento, fondò la rivista radicale Blast, e proprio sulle pagine della prima edizione battezzò con il nome “vorticisti” il circolo di pittori, scultori e scrittori che aderirono al nuovo stile.

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>www.guggenheim-venice.it<

Alcune sAle espositive dellA mostrA I VortIcIstI: artIstI rIbellI a londra e new York, 1914-1918. Il percorso espositivo prende il via da due gallerie introduttive con opere-icona del Vorticismo: Martello pneumatico (1913-1915, rifacimento dell’assemblaggio originale, con l’aggiunta del “torso” in bronzo) di Jacob Epstein, Fanghi (1914) di David Bomberg, Testa ieratica di Ezra Pound (1914; copia autorizzata del 1973) di Henri Gaudier-Brzeska e La folla (1914-15) di Wyndham Lewis. Il cuore della mostra traccia poi l’evoluzione del Vorticismo attraverso le più importanti esposizioni legate al movimento stesso. Sebbene il Vorticismo sia emerso in Inghilterra, i propri aderenti svilupparono importanti legami con l’avanguardia americana, e influenzarono figure come il collezionista visionario John Quinn, che, insieme ad Ezra Pound, contribuì alla diffusione del Vorticismo tra il pubblico statunitense. La mostra I Vorticisti: artisti ribelli a Londra e New York, 1914 - 1918 è visitabile sino al 15 maggio presso m la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia.


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Look & art

Angela D’Amelio Presidente Associazione ArtGallery akashi Murakami è il più importante esponente dell’arte contemporanea giapponese. Nato a Tokyo nel 1962 da una famiglia di umili origini, Murakami completò gli studi d’arte nella prima metà degli anni ’90. Si trasferì a New York, dove rimase affascinato dall’arte di Jeff Koons. L’influenza delle avanguardie artistiche americane fu determinante per lo sviluppo di una poetica artistica personale. Dopo essere stato invitato alla Biennale di Venezia nel 1995, è solo dal 2000 in poi che Murakami conosce un successo senza posa, tenendo mostre in tutto il mondo. I leitmotiv dell’arte di Murakami spaziano dal cartoon al surrealismo, alle estreme fantasie erotiche dei manga giapponesi. Infatti, l’artista sostiene che i manga (fumetti) e anime (cartoni animati) giapponesi rappresentino la cultura del proprio paese assai più della tradizionale pittura Nihon-ga. Questa convinzione, unita alle influenze da parte dell’arte pop occidentale, lo ha portato a con-

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>associazioneartgallery.org<

Ha avuto l’onore di essere definito “l’Andy Warhol del Sol Levante”. È l’artista contemporaneo più famoso del suo paese. Nessun altro ha saputo descrivere la contraddizione di una nazione che può vantare una cultura tanto antica quanto proiettata verso il futuro. cepire uno stile artistico chiamato “Superflat” (super piatto). Lo stile Superflat fonde abilmente la bidimensionalità ereditata dalla pittura classica giapponese con l’immaginario ultra-pop del manga. Con la sua arte Murakami esalta il mondo degli otaku, come vengono chiamati in Giappone i maniaci dei fumetti, dei cartoni animati e dei videogiochi. Costoro sono considerati dall’artista come i creatori di una cultura autoctona e finalmente alternativa al modello occidentale. Ispirandosi a loro, Murakami ha creato una poetica artistica originale e moderna, e che al tempo stesso è una sincera espressione della società nipponica. Lo stile inconfondibile di Murakami e la sua capacità imprenditoriale gli hanno permesso di ridurre il confine tra arte e grande pubblico. L’artista ha infatti disegnato una serie di costosissime borse per Louis Vuitton, insieme a una gran quantità di oggetti ispirati alle sue opere e dedicati al consumo di massa. Nessun altro artista ha saputo unire talento e fiuto per gli affari.

Murakami presiede alla Kaikai Kiki (che in giapponese significa qualcosa tra l’elegante e il bizzarro), una compagnia di artisti e creativi che raduna oltre 100 tra artisti, animatori e artigiani, con 3 filiali in Giappone e una negli Stati Uniti. Ha organizzato numerose mostre internazionali per i giovani della Kaikai Kiki, permettendo loro di confrontarsi con il mercato internazionale dell’arte. Ma la Kaikai Kiki è soprattutto un brand che produce merchandising legato al mondo dell’arte. Questa unione consapevole tra arte e mercato può apparire spregiudicata, tuttavia la scelta di Murakami è perfettamente coerente. Fumetti e cartoni animati - ai quali l’artista si ispira - sono un business che da decenni costituisce una parte importante dell’economia giapponese dell’intrattenimento. Si può dire quindi che l’anima commerciale faccia parte integrante dell’economia giapponese. Un’anima che alberga nell’arte bizzarra di Takashi Murakami. m


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Il crucilibro

Giochi di magia A volte lA pArolA nAsconde unA tAle potenzA del pensiero che riesce A modificAre il reAle senzA che vi siA un’Azione direttA. e non si trAttA di mAgiA …

ReBecca Hunt

PieRRe SzalowSki

Esther Hammerhans, Un ragazzino di 11 anni che giovane bibliotecaria rimasta trascorre il Natale con i suoi Eroina vedova genitori

EroE

MaRiaPia Veladiano

Il giovane Udo Berger che ama i giochi di ruolo

Rebecca, una ragazza tanto brutta da non avere nulla al posto giusto

Mr. Chartwell, un cane nero “mastodontico e nerboruto”

La tormenta invocata dal bambino che manda in black out Montreal

Il Bruciato, l’uomo dal corpo e il volto coperti di cicatrici

Il silenzio, gli equivoci, tare famigliari e piccole perversioni

La casa e la mente di Edther, location popolata dalla depressione, il cane nero appunto

Due palazzi che si fronteggiano, bloccati improvvisamente da una tempesta di ghiaccio

Una stanza d’albergo sulla Costa Brava dove inizia e si svolge il gioco

Le stanze della casa dove la protagonista è reclusa, sorvegliata con affetto

Simon e Michel, coppia omosessuale, la ballerina Julie, il matematico Boris, Alexis musicista, il poliziotto Martin e l’ex-moglie insegnante

La splendida Ingeborg e Frau Else, l’affascinante ed enigmatica proprietaria dell’albergo

Il fiume, il suo odore, le sue rive, la gente che abita aldilà e aldiqua delle sponde

Un gigantesco cane nero, I genitori di un bambino terrificante e carismatico, gli dicono che vogliono entra nella vita di Winston separarsi, lui invoca un aiuto intrigo Churchill e della bibliotecaria dal cielo e il gelo arriva a Esther. Dietro la porta c’è il paralizzare il mondo. Molti baratro o la speranza della gli amori da ricostruire e far lotta nascere

Udo si fa portare in camera un tavolo su cui inizia il gioco e contemporaneamente una sfida che toglie il fiato dove realtà e finzione si mescolano paurosamente

Rebecca è nata irreparabilmente brutta. Sua madre l’ha rifiutata e suo padre è un inetto. A prendersi cura di lei, la zia Erminia. Ma Rebecca ha mani bellissime e talento per il piano

altEr Ego

Winston Churchill, ex primo ministro inglese, cliente di gonisti Mr. Chartwell

co-Prota-

FinalE

Churchill tramanda la saggezza maturata dalla sua personale lotta con Mr. Chartwell e aiuterà Esther a superare il lutto per la perdita del marito

Il romanzo, tra magico e reale, racchiude un dEl libro messaggio di speranza e un invito alla battaglia

cosa dirE

lEggErE…

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RoBeRto Bolaño

Rebecca Hunt Il cane nero Ponte delle grazie, p. 256 € 16.00

La lunghissima partita I personaggi immobilizzati di Terzo Reich sembra sono costretti a conoscersi e trasformarsi, a poco a poco, a ripensare alle loro relazioni in una cruenta, allucinata e l’amore vince su tutto «lotta per la vita e per la morte»

Nessun lieto fine vero e proprio ma un’incantevole piacere del profumo che solo il sogno dell’amore porta con sé

Un libro che con leggerezza tenta di spiegare l’insondabile alchimia dell’amore

Un testo che ha la capacità di evocare atmosfere di sorda, velenosa minaccia

Una scrittura godibilissima, con personaggi memorabili, e con la sapiente leggerezza di una favola

Pierre Szalowski Il Freddo modifica la traiettoria dei pesci Rizzoli, p. 264 € 17.50

Roberto Bolaño Il terzo Reick Adelphi, p325 € 20.00

Mariapia Veladiano La vita accanto Einaudi, p. 172 € 16.00

>www.ponteallegrazie.it< >rizzoli.rcslibri.corriere.it< >www.adelphi.it< >www.einaudi.it<



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Marketing e comunicazione

Claudio Capovilla Direttore di strategia di Gruppo icat

UN BRAND PIù FORTE? QUESTIONE DI TATTO! Con l’avvento della tecnologia Touch Screen vetrine, chioschi e totem diventano interattivi attraendo i clienti e creando un’esperienza emozionale, coinvolgente e fidelizzante. l mondo della comunicazione tocca il futuro con mano offrendo ad esercizi commerciali ed aziende nuove sorprendenti potenzialità: è iniziata l’era della tecnologia Touch Screen per tutti tutti. Ed è così che quei dispositivi che fino a qualche anno fa vedevamo nei film di fantascienza oggi fanno il loro ingresso nella quotidianità dando agli acquirenti un nuovo strumento di informazione e alla marca una nuova forza. Precursori del trend, gli USA e Londra hanno aperto le porte all’interazione digitale nei centri cittadini e, recentemente, il nuovo fenomeno sta prendendo piede anche in Italia: a breve saranno sempre di più, ad esempio, le vetrine interattive capaci di comunicare con i passanti.

Visto il calo costante di interesse dei consumatori verso i punti vendita - in parte per il dilagare dell’e-commerce, in parte perché gli approfondimenti sui prodotti ormai avvengono via web - il marketing ha fatto ricorso alla nuova tecnologia per creare nuovi stimoli e nuovi strumenti capaci di attrarre, stupire, coinvolgere il potenziale acquirente, appagando così quella voglia di novità che c’è un po’ in tutti noi. Una necessità avvertita in seguito al cambiamento dei costumi e delle abitudini causato dall’avvento dei moderni strumenti digitali (iPad, iPhone, Smartphone) che ci hanno abituati ad avere informazioni veloci e subito accessibili. La tecnologia Touch Screen rappresenta dunque un nuovo mezzo di Proximity Marketing (attività


che mira a coinvolgere il passante/visitatore e ad attirare la sua attenzione nel momento in cui si trova in quel determinato luogo) ad alto livello di flessibilità e personalizzazione. Ma come funzionano le vetrine interattive? Si basano su una tecnologia che sfrutta una pellicola che, grazie ad una retroproiezione, permette di trasformare il vetro in una superficie dinamica. Il potenziale cliente vedrà dunque un filmato con il quale potrà interagire e sarà libero di consultare il catalogo prodotti del negozio, conoscere prezzi, taglie, colori disponibili, promozioni, eventi e qualsiasi altra informazione che l’esercente deciderà di veicolare. Con tale sistema sarà come se il punto vendita restasse aperto per 24 ore sette giorni su sette, offrendo al consumatore un’esperienza emozionale e coinvolgente. Ma questa innovativa tecnologia non si applica solo alle vetrine: esistono ad esempio dei totem dotati sempre di schermi Touch Screen posizionabili all’interno o all’esterno dei negozi, che allo stesso modo hanno lo scopo di incuriosire o intrattenere la clientela. Idem dicasi per i chioschi da collocare in aree ad alto transito, che diventano un punto informativo di ultima generazione. Ma c’è di più: anche tavoli, pareti e pavimenti possono trasformarsi in superfici intelligenti predisposte per l’interazione. Nel caso dei pavimenti, è perfino possibile proiettare scenari diversi e di grande effetto come cascate d’acqua o colate

“IL cLIENTE DIVENTA PARTEcIPE AUMENTANDO LA SUA SOgLIA DI ATTENzIONE E, cONSEgUENTEMENTE, LA FIDELIzzAzIONE; LA MARcA SARà PIù FAcILMENTE MEMORIzzABILE TRASMETTENDO IN MODO INcISIVO E TARgETIzzATO IL MESSAggIO DA VEIcOLARE.” di lava, o addirittura i background possono modificarsi al passaggio delle persone mostrando ad esempio fiori che sbocciano tra i piedi o tracce di impronte che restano magicamente impresse sul percorso. Inutile dire che si tratta di uno strumento di comunicazione davvero efficace anche per le fiere e gli eventi: chi lo utilizza, infatti, sarà sicuro di attrarre l’attenzione dei visitatori e trasmetterà un’immagine all’avanguardia, efficiente e dinamica. I benefici di cui può godere il brand affezionato al sistema Touch, quindi, sono facilmente intuibili: innanzitutto il cliente diventa partecipe aumentando la sua soglia di attenzione e, conseguentemente, la fidelizzazione; la marca, inoltre, sarà più facilmente memorizzabile trasmettendo in maniera incisiva e targetizzata il messaggio da veicolare. Un modo, in fine, per dare una percezione alta dell’immagine aziendale e rafforzare il proprio posizionamento, per distinguersi dalla concorrenza e per creare stupore e passaparola aumenm tando velocemente i contatti. Claudio Capovilla è Direttore di Strategia di Gruppo icat, agenzia di comunicazione e marketing padovana attiva in tutto il territorio nazionale. Ricopre la carica di Consigliere all’interno del direttivo di UNICOM (Unione Nazionale Imprese di Comunicazione).

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Playlist La rubrica curata da Stereocittà dedicata alla lounge music, new jazz, chill out e nu soul. Una colonna sonora d’essai contaminata nei generi, periodi e stili. La playlist di questo numero profuma di Primavera. Per il mese di marzo, Massimo Labraca ha creato un bouquet musicale perfettamente bilanciato tra ritmo e sensualità, luce e penombra. Music Look, a marzo, è Flower Power.

PLAYLIST “Flower Power”* traCk

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

artISta

brano

12 Fingers Feat Viviane Cruz Malik Adouane Balanco Gianni Coletti Trilogia Acoustic Trio Burt Bacharack & Elvis Costello Ennio Morricone Quincy Jones ft Usher Azymuth Nu Braz Sambamor Dalis Elis Green Lemon Feat Magica Fe Espresso Del Lago Everything But The Girl

Primavera Love’s theme A Man And A Woman Gimme Fantasy (Musique Boutique Swing Rmx) La Pioggia Di Marzo What The World Needs Now Is Love Rivoluzione (Butti 49 Con-Fusion Mix) Secret Garden Linha Do Horizonte Figlio Unico C’est l’amour En penso en voce 11 O’clock Mandarin Suite My Head is My Only House Unless it Rains

* i brani della playliSt Sono Contenuti nel programma note dIaMantI in onda Su StereoCIttà.

@MUSIC. L a poSta degLI aSCoLtatorI e deI LettorI. Ciao MassiMo, Mi piaCe la MusiCa da disCoteCa Ma quando ho bisogno di rilassarMi Mi Collego al sito di tue puntate di

note

stereoCittà

e riasColto le

diaManti. in una di queste ho sentito un brano Che ho ballato qualChe anno fa , però il tuo è

Molto più in stile jazz.

puoi dirMi di quale brano si tratta? grazie e Continua Così!

SabrIna

Ciao Sabrina, il brano Che hai Sentito lo trovi alla poSizione numero 4 della playliSt di marzo pubbliCata Sul menSile Look Che trovi nelle maggiori loCation del veneto. buona lettura e buon aSColto! MaSSIMo L abraCa

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>massimolabraca@stereocitta.it<


Arte Fiori

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Intervista

a collezione con cui debutta si chiama “You Tarzan me Jane” Jane”, è in vendita nella sua prima Boutique fiorentina aperta nel 1971. Si distingue con abiti sensuali ed ironici, ricchi di dettagli in un periodo in cui la moda italiana propone rigore ed essenzialità. Negli anni ottanta lancia i suoi abiti in lycra, famosissimi e presenti nelle sue collezioni ancora oggi. Dopo anni in cui viaggia moltis-

Barbara Molinario

simo, apre dieci punti vendita di abbigliamento da uomo monomarca in Cina, nel 2004 approda all’Alta Moda di Roma con una collezione Couture. Nel 2006 ha un colpo di genio, è una donna che è sempre in viaggio e crea una linea adatta ad essere trasportata occupando poco spazio, senza essere stirata: Le Petite Robe. Ma non si ferma qui, nel 2008 lancia anche la linea dedicata ai più piccoli, Chiara Boni Energy Girl. Ma Chiara Boni è anche impegnata in politica, ha ricoperto il ruolo di assessore per l’immagine e la comunicazione per la Regione Toscana; ha scritto un libro, “Vestiti Usciamo” edito Mondadori; ha realizzato scatti fotografici che sono diventati libro e

mostra; è stata ballerina su Rai Uno a Ballando con le stelle in compagnia di Samuel Peron. Ma il suo primo amore resta la moda, infatti è stata insignita dell’Oscar della moda per la ricerca stilistica e la creatività. L’intervista che le faccio è al telefono. È stato semplicissimo rintracciarla, nonostante i suoi numerosi impegni ho avuto pronta risposta dalle sue collaboratrici, gentili ed efficienti. Dall’altro capo del filo mi risponde una voce calma, calda e accogliente, una Chiara Boni energica e positiva. La immagino nel suo ufficio, alle spalle dello Show Room; dietro una scrivania piena di riviste e bozzetti. La prima domanda (che mi ero as-


Chiara Boni vive nell’olimpo dei big della moda italiana. È una donna forte, simpatica, intelligente e come se non bastasse anche molto bella. Firenze è la sua città, il mondo la sua casa.

Chiara Boni: L a Petite Robe

solutamente preparata) è stata su come le fosse venuto in mente questa idea de “Le Petite Robe”. Una collezione di abiti femminili e sexy, che non occupano spazio, morbidi, leggeri, realizzati in tessuto eco jersey che non si stropiccia mai. Confezionati in una bustina di tulle più piccola della mia pochette per il trucco… L’idea mi è venuta innanzi tutto per esigenze personali, mi definisco la donna con la valigia. Ho pensato di realizzare abiti che non creassero troppi problemi, abiti da indossare dalla mattina alla sera. Mentre quando ero ragazza io si viaggiava con valigie rigide, piene di carta velina che proteggevano gli abiti dalle

sgualciture, oggi le valigie sono morbide, piccole. La parola d’ordine è praticità. L’idea geniale è che gli abiti Le Petite Robe si possono lavare al volo nel lavandino di un albergo, e si asciugano in fretta. Si possono trasportare nella borsa assieme ad un paio di scarpe con il tacco ed indossarli la sera, se non si può tornare a casa a cambiarsi. La stilista è un fiume in piena, si sente che la appassiona il suo lavoro. Per l’ultima collezione che ha presentato, autunno inverno 2011 2012, il catalogo è stato impostato e fotografato come un fotoromanzo, perché? Il fotoromanzo possiede un vecchio fascino per me, sin da

quand’ero piccola. Il fotoromanzo era peccaminoso, non si poteva leggere, era proibito, e proprio per questo attirava ancora di più l’attenzione di noi ragazzi. Ho trovato ironica l’idea di far conoscere la nuova collezione attraverso storie e persone normali. Infatti i modelli e le modelle sono persone normali, non super top model. Ho voluto far indossare i miei capi a persone nelle quali i miei clienti si possano identificare. È da molto che perseguo questa strada, sento un ritorno al vero nell’aria. Molte mie amiche mi dicevano “eh, ma le tue cose le possono indossare solo quelle

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modelle magre lì”, ed invece non è vero, e l’ho voluto dimostrare. Con l’idea del vero Chiara Boni ha anche realizzato dei magnifici scatti fotografici che sono diventati un libro ed una mostra fotografica presentata all’Alta Moda di Roma. La mia successiva domanda non poteva essere che sul tessuto più amato: il jersey. Mi piace utilizzare il jersey nei capi di tutti i giorni. Ho alle spalle una grande tradizione sartoriale, tramandata dalla mia famiglia. Quando ho cominciato io, negli anni ottanta, andavano di moda le spalle larghe, le spalline, invece io

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amavo, ed amo, le morbidezze, la comodità. Mi appassiona talmente tanto questa fibra che ho collaborato anche con la Dupont per sperimentare la fibra elastica in tessuti che non fossero solo per costumi da bagno, ma maglieria, lana, per creare nuove trame che accompagnassero le forme del corpo. Nella nuova collezione per il prossimo inverno ha presentato molti colori assoluti. Si molti, ma il colore per illuminare l’inverno è il giallo, da abbinare a grigio e nero. Lo consiglio anche alle bionde, è un colore che non utilizzano quasi mai, ma è un’esperienza da fare.

Secondo lei, quale direzione ha preso la moda italiana? L’Italia è ancora competitiva nel mondo? La moda creativa sicuramente no. In questo momento esistono quattro grandi tendenze: la tendenza giapponese, poetica, dalle forme particolari che richiamano le loro tradizioni. La moda francese, che è quella più vicina a noi, e che tutto sommato non trovo molto differente da quella italiana. In America propongono una moda molto formale, una moda più per il quotidiano. In Italia è ritornato il buon gusto, qualità che ci distingue; la moda italiana è molto riconoscibile nel mondo.


A sinistra: abito Lulie Bis, abito Cornelie, abito Bertille A destra: copertina del fotoromanzo/catalogo della Collezione Autunno/Inverno 2011-2012 Sotto: Mario Boselli, Maurizio Germanetti, Chiara Boni L’Italia è piena di talenti; qual è secondo lei il percorso giusto per un giovane che vorrebbe fare il designer oggi? Oggi è molto più difficile, rispetto a quando ho cominciato io, c’è moltissima competizione. Le scuole di moda danno moltissimo, ma secondo me non abbastanza; per fare lo stilista non basta saper disegnare, bisogna sapere che quel disegno è realizzabile e qual è il tessuto più adatto per costruirlo. Molte volte i ragazzi disegnano solo il davanti e si dimenticano il dietro. Qual è la soluzione giusta allora? La mia soluzione è che bisogna fare tanta tanta pratica. Io stessa ho preso moltissimi stagisti con cui sono stata molto dura. All’inizio mi hanno odiata ma quando sono andati via mi hanno ringraziata. Per esempio li mettevo a lavorare nell’archivio a ritagliare e classificare tutti i tessuti per colore, peso, costo. Hanno imparato sulla merceologia più in tre mesi di lavoro in azienda che tre anni a scuola. Un altro consiglio che mi sento di dare è di cercare di fare esperienza in aziende non troppo grandi, perché altrimenti finisci in una stanzina. Inoltre bisogna essere intraprendenti, combattivi e molto umili, poiché non si finisce mai di imparare. E poi diciamo che un po’ di fortuna m aiuta tutti…

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Intervista

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Giuliano Razzoli

le mie piste preferite

Avevo 4 anni quando mio padre mi ha portato la prima volta a sciare. Da allora sono sempre rimasto sugli sci. Fanno parte di me, cosĂŹ come amo tantissimo le montagne, che siano innevate o fiorite, che ci sia il caldo o il freddo. Le conosco quasi come le mie tasche.

Isa Grassano

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32 hi meglio di Giuliano Razzoli, l’oro olimpico di Vanzoli couver, può darci qualche suggerimento su dove andare per godere dell’ultima neve primaverile e per ammirare splendidi panorami. Ultime avventure sportive prima dell’estate, dove si va? Un mio primo consiglio è dettato dal cuore. L’Appennino Reggiano è una meta ideale. Qui è nata e maturata la mia passione per gli sci, nel cuore del Parco nazionale. I ricordi più nitidi sono le prime sciate a Febbio, proprio dietro casa (Razzoli è originario di Razzolo, frazione di Villa Minozzo, ndr), la cui stazione sciistica si sviluppa sul versante nord del Monte Cusna e dai suoi 2000 metri vedo la mia abitazione, le montagne, sino al mare. Un vero spettacolo. Assieme allo sci di discesa, qui

è possibile praticare sci di fondo, escursionismo, snowboarding, nordic walking, sleddog e ciaspolate. Vale la pena andarci anche solo per il paesaggio, uno straordinario alternarsi di parete di roccia (la Pietra di Bismantova, cantata da Dante nell’VIII canto del Purgatorio), valli monumentali, come quella dei Gessi Triassici. E poi non posso dimenticare le piste di Cerreto Laghi, nate nei primi anni Cinquanta, dove ho gareggiato per la prima volta. Gli sportivi possono divertirsi su 28 km di piste, 5 impianti. Tredici km sono dedicati al fondo. Non mancano snow park e baby park e ottimi alberghi. Dopo gli sci si può pattinare al Palaghiaccio, uno dei più grandi di tutta la zona. E sono molto orgoglioso di essere stato scelto, insieme al grande e mio amico Alberto Tomba, come testimonial per l’Appennino.

Qual è la tua super pista? La pista Aloch, la “nera” di Pozza di Fassa, nelle Dolomiti del Trentino, in val di Fassa. Con lei ho un rapporto di amore e odio. È bella da provare (nel comprensorio ci sono anche 2 varianti rosse), ma pur avendoci fatto molte gare, ho conquistato solo un podio. Un comprensorio più alla moda? Madonna di Campiglio, la perla delle Dolomiti di Brenta, è sempre vivace e di tendenza, una delle più importanti stazioni sciistiche dell’intero Arco Alpino. Le guglie perfette delle Dolomiti sembrano bucare il cielo. E poi ho numerosi ricordi legati a questa località. Quando Alberto Tomba scendeva sulla 3-Tre, lo seguivo attentamente tanto da impararla quasi a memoria, così la prima volta che l’ho fatta mi è sembrata quasi facile.

I LUOGHI DA CAMPIONE CErrEtO L AGHI, IL CUOrE DELL’APPENNINO Una

delle più importanti e attrezzate stazioni tUristiche, ad Un’ora da rEGGIO EMILIA, nel cUore del PArCO NAzIONALE DELL’APPENNINO tOsCO -EMI LIANO. È sitUata in Una conca di origine glaciale sotto il monte L A NUDA ed il centro tUristico si È svilUppato attorno ad Un sistema di laghi formatosi in età geologica dal disfacimento di antichi ghiacciai. il più noto di qUesti specchi d’acqUa È il lago CErrEtANO, che in contra a valle i laghi sCUrO, LE GOrE e PrANDA (qUest’Ultimo artificiale). Una cUriosità? qUi si pUò cenare in Un rifUgio in alta qUota a 1700 metri, raggiUngibile solo con la seggiovia sotto le stelle (in fUnzione dopo le 19). a CErrEtO L AGHI vi È la possibilità, nella stagione estiva, di fare escUrsioni a piedi, a cavallo o in moUntain bike lUngo tracciati che condUcono alle vette più alte del PArCO DEL GIGANtE, offrendo splendidi panorami verso le vallate sottostanti. info: www.cerretolaghi2004.it www.appenninoreggiano.it www.nevenaturaemiliaromagna.com

MADONNA DI CAMPIGLIO, LA PErLA DELLE DOLOMItI DI BrENtA MADONNA

DI C AMPIGLIO È famosa per la sUa mondanità ma bastano pochi passi fUori dal centro abitato per im-

mergersi in Un girotondo di laghi, vallette, rUscelli, malghe e rifUgi. si trova a 1550 metri di qUota nella bellissima conca tra il grUppo delle DOLOMItI DI BrENtA ed i ghiacciai dell’ADAMELLO e della PrEsANELLA. grazie alla sUa collocazione in altezza, È l’Unica che assicUra agli amanti dello sci da discesa di trascorrere Un’intensa giornata sUlla neve, partendo dal centro del paese e ri tornandovi senza per qUesto togliere gli sci. l a Ski area vanta 57 impianti di ri salita e si svilUppa lUngo 150 km di piste con Una capacità di oltre 31.000 persone all’ora, 50.000 mq di Snowpark, 40 km per lo Sci nordico. inoltre, i 50.000 ettari del PArCO NAtUrALE ADAMELLO BrENtA ed i 450 km di sentieri di montagna offrono incredibili sUggestioni a chi li percorre, a piedi o in mountain -bike, attraverso la frescUra delle abetaie e l’incanto dei boschi di larici. infine, anche per chi non calza gli scii o non ha voglia di passeggiare, ci sono diversi motivi di distrazione, dallo Shopping di tradizione (artigianato del legno, cioccolato) a qUello di tendenza (gioielli di cartapesta e decorazioni d’arte). info: www.campigliodolomiti.it www.parcoadamellobrenta .com

VAL DI FAssA,

stAr BENE NELLA NAtUrA

l a VAL

DI FAssA fa letteralmente impazzire gli appassionati dello Sci e dello Snowboard. È Uno dei comprensori scii -

stici più completi e rinomati delle dolo miti. 3 skitoUr, 4 snowparks, 220 km e 115 piste sempre in perfette condizioni, grazie all’avanzato sistema di innevamento programmato. non mancano le attività all’aria aperta, come il nordic walking, la camminata nordica per brUciare calorie nella neve diverten dosi, le escUrsioni con le ciaSpole in compagnia di esperti istrUttori, le di scese in Slittino. e come tralasciare la ricca gaStronomia da gUstare nei vari rifUgi? Un piatto fUmante di polenta cUcinata nel paiolo di rame, i taglieri di salUmi e formaggi nostrani, i gU stosi canederli, la zUppa d’orzo, i tradizionali ravioli “cajoncie”, i craUti che accompagnano salsicce, costine e carrÈ di maiale, sono solo alcUne delle proposte. info: www.faSSa .com

GArMIsCH, sEDE DEI C AMPIONAtI MONDIALI DI sCI ALPINO

GArMIsCH PArtENkIrCHEN si trova in GErMANIA, nel cUore delle ALPI BAVArEsI. offre nel comprensorio sciistico dello zUGsPItzE Una pista di freeride eccezionalmente lUnga per Un fUori pista mozzafiato. ci sono anche piste “baby” al celebre tracciato olimpico k ANDAHAr e ben 100 km di divertimento con neve garantita fino a pri mavera. info: www.alpibavareSi.it


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2 1 Cerreto Alpi (Collagna Re): il vecchio mulino

2 Collagna-Valbona (Re) 3-4 Pietra di Bismantova (Re) 5 Skilift sull’Appennino 6 Cerreto (Re)

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Qualche suggerimento per le Alpi estere? A Garmisch Partenkirchen, in Germania, nel cuore delle Alpi Bavaresi, nella regione dello Zugspitze che è la montagna più alta della Germania (2962 metri), al confine con l’Austria. La pista Gudiberg è la più dura, stretta e ripida fino alla fine. La zona, inoltre, offre una pista di freeride eccezionalmente lunga per un fuoripista mozzafiato, mentre chi ama lo sci di fondo, ha a disposizione oltre 600 chilometri di anelli ben battuti, come quello che attraversa il parco del castello di Linderhof, con uno scenario indimenticabile. Cosa ti manca quando sei in giro per il mondo? Mi manca la cucina del territorio, soprattutto i cappelletti che prepara mia madre. Per fortuna, spesso ho al seguito un camper con i miei genitori che cucinano i miei piatti preferiti, ovviamente sempre secondo il mio regime alimentare. Diciamo che sono uno che ama mangiare bene. Il posto dove vorresti andare in vacanza? Sempre neve o al mare, magari su un’isola tropicale? Amo la montagna, ma ogni tanto ci sta bene anche il mare. Mare italiano. Per esempio la vicina riviera romagnola con il suo sano divertimento e la movida è l’ideale per noi ragazzi. Cosa vuoi dire ai tuoi numerosi tifosi? Di continuare a seguirmi con entusiasmo e passione. Io mi impegnerò sempre per farli ancora emozionare. Sul mio sito, www. giulianorazzoli.it, si possono prenotare tutte le escursioni che il Razzo Fan Club organizza a seguito dei miei impegni sulle piste. m

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NUOVI ARRIVI primavera/estate 2011

www.lavestibene.it


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Intervista

Vanessa Incontrada

Germana Urbani

Quando ci si trova faccia a faccia con Vanessa Incontrada la bellezza è la prima cosa che cattura ma è il suo sorriso a contagiare tutti e le dona una luminosità davvero particolare.

Tu sorridi sempre… Sei sempre felice? Sorridere fa parte di me, ma credo faccia parte di tutti gli esseri umani sorridere. Poi ci sono anche giorni in cui sorrido meno ma il sorriso fa proprio parte di me. Ormai da tempo sei testimonial del brand Persona, che cosa ti convince di questo marchio? Io rappresento Persona da un anno, quindi mi sento molto legata a questo marchio in primis per i collaboratori che sono in questa azienda: Giancarlo e Francesca. Con loro c’è stato subito un buonissimo feeling, hanno un bellissimo approccio e la loro forza secondo me è la famigliarità, cioè vivono tutto come se fosse una fami-


glia e questa cosa al giorno d’oggi è molto difficile da trovare e io sono stata conquistata proprio da questa cosa.

moda. Non vado quasi mai alle sfilate perchè tante volte non posso, e poi le ho fatte per anni… oggi posso fare altro.

Per te cos’è la famiglia? La famiglia… dipende, non per forza la famiglia dev’essere marito e figli, può essere tante cose ma essenzialmente è un punto fermo per una persona. La famiglia può essere anche la mamma, un fratello, ma sicuramente è un valore molto importante per ogni essere umano.

Il tuo stile preferito? Meglio casual o elegante? Non ho uno stile predefinito, dipende da come mi sento… Non so se capita anche a voi, la giornata che mi sento da cappotto lo metto, c’è il giorno che hai poca voglia di pettinarti e ti fai uno chignon e il giorno che hai più voglia e ti sistemi un pochino di più. Dipende dallo stato d’umore di quel giorno.

Abbiamo anche molti percorsi ciclabili, è vero che sei appassionata di bici? Sì sono appassionata di bicicletta, ora non ce l’ho qua, la bicicletta da corsa ce l’ho in Toscana, a Follonica, però se un giorno capiterò in Veneto con la bici mi piacerà, sono certa.

In che cosa sei impegnata in questo periodo? Sono impegnata come testimonial per Persona, poi inizierò con la Wind di nuovo, mi sto preparando per un prossimo film e in autunno torno in televisione… Ma prima di tutto sono impegnata con il mio bambino.

La tua carriera all’inizio ti ha vista modella, poi sei diventata un importante personaggio televisivo. Che differenze trovi ci siano tra i due mondi? Economicamente è diverso! E poi prima non appariva il tuo nome oggi appare… Sono solo questi i due veri cambiamenti dal fare la modella a quello che faccio oggi. Le ore davanti alla macchina fotografica e al trucco sono le stesse, così il modo di porsi.

Che cos’è la bellezza per una donna? Non lo so. Credo un insieme di cose: c’è la sensualità, l’indipendenza, l’intraprendenza, la curiosità. Quel che contraddistingue la bellezza nelle donne è ciò che rende belli anche gli uomini.

E il tuo rapporto col mondo della moda com’è? Con il lavoro che faccio la moda è sempre all’interno della televisione o del teatro… Quindi in qualche maniera sempre tocchi il mondo della

A cosa non rinunceresti mai? A mangiare. Un sogno nel cassetto? I sogni non si dicono altrimenti non si avverano e rimangono nel cassetto. L’ultimo pensiero prima di dormire? Mio figlio Isal.

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Moda


mad as a hatter 39


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photographer: Alfonso models: Sara - Fiorella

Papa · stylist: Manuela Mezzetti · hair stylist: Armando Badalucco · make up artist: Mariangela Righetti - Gianfilippo, Freelance Fashion model agency (Bo) · abiti e accessori: Gaetano Navarra e Angelo Vintage Palace

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“ C ’è un posto che non ha eguali sulla terra… Questo luogo è un luogo unico al mondo, una terra colma di meraviglie, mistero e pericolo. Si dice che per sopravvivere qui bisogna essere matti come un cappellaio.” Behind the surface Creatività e visioni prendono vita. Dietro uno scatto fotografico restando ammaliato da questo esiste un mondo in cui le idee, mondo illusorio, ingannevole e tecnica ed espressione, si sensuale. fondono per creare un servizio Chi ha detto che la follia non fotografico “vivente”. possa essere seducente? Nel caso specifico, “Mad as a La spensieratezza del hatter” prende spunto da “Alice personaggio di Alice abbandona in Wonderland“ di Tim Burton in la scena e lascia spazio alla cui la collaborazione e l’intesa consapevolezza di far parte di tra la stylist Manuela Mezzetti e un mondo in cui niente è come il fotografo Alfonso Papa, hanno sembra e a cui riesce ad dato forma ad un retroscena abbandonarsi, trasformandosi onirico e a tratti gotico. nel Cappellaio e facendo Colori cupi, spenti e corposi, emergere la sua vera natura. prevalenza del bordeaux e Che cos’è la moda se non follia sfumature del rosso scuro/ ed espressione, illusione ed mattone e del verde/azzurro. incanto, bellezza e forma, I tessuti, velluti damascati, sete, sensualità ed arte, infine, essere chiffon, riprendono le tonalità e ed apparire. Marta Beltrame i motivi della carta da parati e del divano, creando nell’insieme un’atmosfera sospesa e fuori dal tempo. Alfonso Papa - photographer Gli scatti offrono degli spaccati Alfonso Papa nasce a Belluno il 30 Luglio di un sogno, di una non-realtà in 1981. Si laurea all’età di 23 anni in gestione e progettazione del turismo culturale cui non è più Alice la presso la Facoltà di Lettere di Padova. protagonista di questa favola, Successivamente si trasferisce a Roma dove ma il Cappellaio, incarnazione nel 2007 consegue il diploma in fotografia della follia e della genialità, del pubblicitaria presso lo IED (Istituto Europeo di Design). In questi 3 anni ha soggetto al di fuori del mondo e partecipato attivamente agli eventi dai canoni prestabiliti. correlati alla manifestazione “Alta Roma L’immagine che si è voluta Alta Moda”. I suoi lavori vengono ricreare è quella di uno pubblicati su importanti riviste di moda e design nazionali ed internazionali. spettatore che, spiando dal buco Numerose sono anche le mostre collettive della serratura della porta, entra e personali che partono nel 2005 dal solo nel momento in cui il suo MAXXI di Roma (Museo d’arte sguardo incontra quello diretto contemporanea del XXI sec) per arrivare alla Fondazione Correr di Venezia nel 2010. ed indagatore del cappellaio,


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Sensations

poetry

Sottogonna Angelo Vintage palace

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Abito Gilda Giambra 路 Acconciatura e collo di piume Mazzanti 路 Retina a pois Angelo Vintage palace

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Per lei: Abito e scarpe Gaetano Navarra · Protesi di Pastore Bovina per Crete · acconciatura a fiore Nanà (Firenze) Per lui: Corazza di Pastore Bovina per Crete · cilindro Nanà · colletto di piume Mazzanti

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Per lui: Camicia Anton Giulio Grande 路 panta Gaetano Navarra 路 maschera Mazzanti Per lei: Abito Anton Giulio Grande 路 Ali Mazzanti piume

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Bellezza

la notte come una beauty farm personalizzata e di notte si dorme male anche la pelle ne risente. È quanto affermano i risultati di alcune ricerche di levatura internazionale che sottolineano come l’insonnia disturbi anche i ritmi cronobiologici della pelle che, di notte, lavora per rigenerarsi a livello cellulare. In altre parole finchè noi dormiamo la pelle ritrova elasticità e compattezza e se vogliamo rimanere giovani e belle è tempo che approfittiamo di questo meccanismo di rigenerazione come se si trattasse di tempo passato in una beauty farm personalizzata. Quando cala il buio il corpo inizia già a predisporsi al riposo, tanto che già

tra le venti e le ventiquattro c’è una diminuzione della dispersione di acqua nella pelle, dove a partire dalle ventidue aumenta la produzione di melatonina, un ormone che si rivela un potente antiossidante. In questa fase la pelle è più ricettiva e pronta ad accogliere i principi attivi che l’aiutano nella rigenerazione cellulare. Dunque, per sfruttare al massimo le ore notturne, è necessario usare una crema da notte adatta al nostro tipo di pelle: ricche di oli e corpose per le pelli secche, ricche di acqua e acido ialuronico e poco ricche di oli per le pelli grasse. Per pelli sensibili è meglio puntare su prodotti

Germana Urbani lenitivi, mentre per le pelli mature è meglio scegliere una crema antietà cremosa e nutriente. Prima di stendere il prodotto è necessario che la pelle sia perfettamente pulita e se serve, prima di stendere la crema, stendete un siero dove i principi attivi concentrati aiutano a combattere lo stress cutaneo.

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Sono moltissime in commercio le creme antietà notturne e alcune sono create con caratteristiche davvero particolari. Olaz, ad esempio, ha lanciato negli Usa un siero che durante la prima mezz’ora esfolia la pelle dove solo successivamente le sostanze antietà vengono assorbite. Dior ha fatto ancora di più: ha creato un siero che segue la ciclicità della pelle che si rinnova ogni

tre settimane. Si chiama Capture Totale Nuit Cure Peau Neuve, è diviso in tre fiale con sieri a concentrazione graduale da usare per 21 giorni insieme alla crema notte. Anche Collistar riscopre il potere della notte per rimodellare il viso e sulla base di approfondite ricerche, ha creato un’esclusiva specialità che sfrutta i bioritmi notturni della pelle per potenziare l’efficacia di una formula dalla triplice azione.

Efficacia filler rimodellante: il Voluform™, innovativo principio voluminizzante, riempie le rughe e rimpolpa i contorni del viso. Efficacia rigenerante riparatrice: le cellule staminali vegetali accelerano il turnover cellulare cutaneo. Efficacia ricompattante: il DermoCompact Complex® rinforza le strutture di sostegno della pelle. Secondo altre ricerche alcune fragranze hanno il potere di mandare

impulsi rilassanti e calmanti alla pelle. Così Estè Lauder nella nuova Time Zone Night ha inserito un intero bouquet rilassante. La stessa crema però agisce poi sulle tossine che aggrediscono la pelle, stimolando i meccanismi fisiologici detossinanti e di rigenerazione con una ricetta di amminoacidi e tecnologia brevettata. Anche la crema notte rassodante rigenerante upgrade di Korff riduce il rilassamento della pelle, la compatta e contribuisce ad attenuare i gonfiori generati da un drenaggio rallentato. Génifique Repair di Lancome aggiunge un nuovo attivo, il RLysat, alla tecnologia globale antietà, capace di rilanciare l’attività dei geni che riparano la pelle durante il sonno. m

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Benessere


Benessere

Germana Urbani arzo e Aprile sono mesi di passaggio ma, nonostante la loro mitezza, il nostro corpo perde l’equilibrio acquisito durante l’inverno e deve ritrovarne un altro per prepararsi al meglio ad affrontare il calore dell’estate. Questi mesi di passaggio sono quindi molto delicati per il nostro benessere tanto che mente e corpo devono essere aiutati in questa fase di passaggio, e il modo migliore sono le coccole. Regalarsi o regalare dei massaggi è un’idea davvero cool, perché il massaggio, oltre a garantire carezze rilassanti, aiuta a raggiungere uno stato di leggerezza e un’elevazione emotiva e spirituale mai provati prima. Il massaggio è, inoltre, uno strumento importantissimo di prevenzione, cura e benessere psicofisico e davvero, va provato almeno una volta e soprattutto nelle stagioni di passaggio. È una pratica

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antichissima per eliminare la fatica, alleviare il dolore, rilassare e consentire una più facile applicazione di oli e unguenti sulla pelle. Probabilmente, rappresenta la più antica forma di trattamento medico. Ne esistono moltissimi tipi, a seconda della zona del mondo di provenienza, delle parti del corpo che ne vengono interessate o degli obiettivi che con il massaggio si intende raggiungere. Il più praticato è il massaggio rilassante che aiuta ad alleviare stress e fatica e ci fa sentire accuditi e coccolati. Poi c’è il massaggio per lo sport considerato parte integrante dell’allenamento di ogni atleta. E ancora il massaggio riabilitativo che consente di agevolare, dopo ferite o operazioni chirurgiche, la guarigione ed il ritorno alla normalità. Infine il massaggio estetico che ammorbidisce la pelle e può portare ad una riduzione della cellulite o dell’adipe dell’addome. Tra i più conosciuti c’è il massaggio Shiatsu che si pone l’obiettivo di scaricare le energie (Chi) nelle zone più sensibili del corpo, è una tecnica di riequilibrio molto potente. Sottoporsi periodicamente ad un

trattamento fatto da mani esperte è quindi un eccellente modo di restare in salute. Il massaggio Thai è un massaggio medico praticato dai monaci buddisti della Tailandia. È stato tramandato da maestro e allievo per oltre 2500 anni. Combina i punti di digitopressione della Medicina Cinese con uno stretching assistito ispirato allo Yoga di derivazione indiana, che apre il corpo energeticamente e fisicamente. Un altro tipo di massaggio molto praticato oggi in Italia è il massaggio con pietre laviche, praticato da millenni, l’Hot Stone Massage è recentemente tornato in auge grazie alla riscoperta delle beauty farm americane che lo hanno poi rilanciato in tutto il mondo. Le sue proprietà sono diverse e vanno dalla cura dei disturbi muscolari all’azione di levigamento della pelle. Questi e molti altri tipi di massaggio andrebbero abbinati a trattamenti termali ad ok per avere il massimo dei risultati e, diciamolo, della goduria. Pensiamoci e regaliamoci benessere sempre più spesso magari con i pacchetti week end che oggi vanno molto di moda. m


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Save Guinea La spedizione umanitaria allestita dalla onlus Spirit in Dance e dalla Croce Verde di Padova ha percorso settemila chilometri sulle durissime e rischiose rotte in terra africana per portare aiuti alle missioni francescane in Guinea Bissau, uno dei cinque paesi più poveri al mondo Un viaggio-avventura via terra fatto con sei mezzi, poi donati insieme al carico fatto di attrezzature sanitarie, computer e farmaci

Renato Malaman ettemila chilometri di solidarietà, impastati di fatica e di amore. Settemila chilometri percorsi avventurosamente, compresi i duemila coperti a bordo di un traghetto da Genova a Tangeri, rivelatisi non meno impegnativi di quelli macinati sulle ardite rotte africane. Tutto per portare a destinazione aiuti umanitari in Guinea Bissau. Aiuti, compresi i sei mezzi su cui erano

trasportati, destinati alla missione francescana di Bissau. L’operazione si chiama Save Guinea ed è stata portata a termine il 3 marzo scorso, dopo due anni di intensi preparativi e dopo un viaggio massacrante durato dodici giorni. Save Guinea è stata una “piccola Overland” padovana della solidarietà, realizzata dall’associazione onlus “Spirit in dance” di Padova in collaborazione

con la Croce Verde, pure di Padova. Sei i mezzi impegnati nella lunga spedizione: due pick-up e due ambulanze 4x4 nuovi (forniti “sottocosto” dalla Isuzu Europa di Cerea), un pullman Iveco donato dalla Polizia di Stato e un camion Iveco Acm a trazione integrale, già appartenuto all’Esercito. A bordo c’era di tutto: attrezzature ospedaliere, farmaci, computer, materiale

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scolastico, generatori, indumenti e persino le campane elettriche per la cattedrale di Bissau, dove è parroco Fra’ Michael Daniels, l’interfaccia della spedizione in Guinea Bissau e religioso molto noto a Padova per i suoi anni di impegno fra i giovani, specie quelli che frequentano le discoteche ai quali, mediante un originale “approccio” musicale è stata offerta un’alternativa ai pericolosi eccessi del sabato sera. La carovana di mezzi umanitari è partita da Padova il 15 febbraio scorso salutata dal vicesindaco Ivo Rossi ed è giunta a Bissau il 26 febbraio, dopo aver attraversato molti paesi. Il Marocco, che in quei giorni era interessato dalle manifestazioni antigovernative scatenatesi dopo le rivolte in Tunisia e in Egitto. Il Western Sahara, territorio oggi occupato dal Marocco ma il cui status è appeso al filo di complesse trattative in corso da anni sotto l’egida dell’Onu. La pericolosa Mauritania, repubblica islamica dove sono piuttosto frequenti i rapimenti di occidentali commissionati da Al Qaeda. E infine il Senegal, paese dove il gruppo ha dovuto allungare il percorso di un giorno (e di 700 chilometri) per evitare la turbolenta Casamance, dove è in corso una rivolta separatista. L’ultimo sforzo è stato l’attraver-


Nella pagina a fianco Gli automezzi di Save Guinea schierati in Prato della Valle (Padova) prima della partenza Una immagine del lungo viaggio attraverso l’Africa nord occidentale e l’arrivo a Bissau In questa pagina Con le magliette donate, partita Padova contro Padova a Bissau Il saluto finale a Cumura, il dono della bandiera firmata dai volontari

Alcune immagini delle attivitĂ assistenziali nella missione Nella pagina seguente Immagini di Cumura e del viaggio di Save Guinea

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samento da est a ovest dell’intera Guinea Bissau, prima di concedersi ai meritati festeggiamenti preparati dai frati francescani di Cumura. La Guinea Bissau, secondo le statistiche ufficiali, è uno dei cinque paesi più poveri al mondo. La decisione di portare gli aiuti via terra è stata presa dal presidente di Spirit in dance Marco Zanin e dai suoi collaboratori per ridurre di due terzi le spese di spedizione e per dare una testimonianza viva sulla drammatica realtà della Guinea Bissau. Sedici i volontari che hanno viaggiato via terra (gli autisti dei mezzi pesanti Graziano Dalla Valle, Paolo Micheletto e Stefano Martinelli hanno saputo risolvere non poche situazioni critiche), sette quelli giunti a Bissau in aereo. Il viaggio è stato durissimo per via delle lunghe percorrenze

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giornaliere (anche 900 chilometri) su strade spesso in pessimo stato e delle disagevoli condizioni in cui il gruppo ha riposato la notte, quasi sempre su sacco a pelo e materassino stesi su pavimenti di missioni e parrocchie che hanno concesso ospitalità e a cui il gruppo di volontari padovani ha donato qualcosa di utile. Come l’elettrocardiografo offerto a suor Anna Fenu, una gracile ma indomita religiosa sarda che lavora a Nouakchott, capitale della Mauritania, per alleviare le sofferenze dei carcerati. I frati francescani di Cumura, alle porte di Bissau, gestiscono un ospedale con annesso lebbrosario e scuole di ogni ordine e grado dove studiano 1.500 ragazzi. Il pullman donato fungerà da scuolabus. Tre dei cinque religiosi sono veneti, due portoghesi. Sono coadiuvati da una piccola comunità di suore. Lavorano

con passione e impegno riuscendo a fare di tutto. Un frate è medico. Le impellenze sono numerose, in Guinea Bissau il 70% della popolazione è tuttora analfabeta, una donna su 19 muore durante il parto, la mortalità infantile è altissima. L’impegno dei missionari è rivolto a creare le condizioni per un’istruzione più estesa, per una sanità migliore e per formare i giovani al lavoro. Gli aiuti non si esauriscono dopo la spettacolare spedizione Save Guinea. A Monselice, dove ha sede la custodia provinciale francescana (convento di San Giacomo), ci sono sempre container in partenza per l’Africa e per le altre regioni assistite dai missionari. Chi volesse aiutare può farlo tramite il conto corrente intestato ad Abbraccio Company (di cui fa parte Spirit in dance), IBAN: IT 73A 08429 62420 0000 AC 123189 m


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Ristor ante Santi Richiamiamo un nostro principrio di riferimento: “...a pranzo per tutti... a cena per pochi!” Ci viene spontaneo segnalare che non deve intendersi come citazione di massima classista ma semplicemente l’evoluzione di uno stato di fatto: ossia che mentre a pranzo cerchiamo di soddisfare la necessità di nutrire chi deve riprendere la giornata lavorativa, a cena invitiamo a provare piatti più elaborati che possono essere apprezzati perchè disponibilità di tempo e l’atmosfera più serena ne favoriscono le condizioni. Esempio di cura senza esagerazione: Magret de canard - Tortino di spigola ai botoli Bigoli all’anitra - Paccheri alla bottarga. Mestre (Ve) - Piazzale Monsignor Olivotti, 8 - Tel. 041 957761

Osteria del Lupo Nero La migliore tradizione veneta

In un’osteria storica, tutta in legno, dove si respira l’atmosfera amichevole e conviviale dei bacari di Venezia, Emanuele e Stefano vi accolgono per farvi gustare i migliori vini della loro cantina ed i sapori delle ricette venete più stimolanti. Grande varietà di cicchetti e di assaggi e piatti tipici caldi e freddi. Ostriche aperte al momento. Pasta fresca e dolci tutti fatti in casa. Mestre (Ve) - Via G. Ferro, 21 (Piazza Ferretto) Prenotazioni 041 961180 - info@osterialuponero.it - http://osterialuponero.it/

Ristor ante Canaletto il Vostro ristorante - Specialità di pesce s Raffinattezza e fantasia nell’interpretare la cucina tradizionale, accompagnata da vini selezionati s Sale e salette riservate s Ricorrenze e cene aziendali s Giardino con laghetto s Vasta scelta di crudi s Ampio parcheggio privato

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chiuso domenica sera e lunedì Dese (Ve) - via Litomarino, 1 - Tel. 041 5417477 - www.ristorantecanaletto.it

Il Burchiello Ristorante-Locanda

La famiglia Carraro Vi aspetta per il tradizionale Pranzo pasquale, menù a base di primizie di stagione: moeche, granseole, risotto di guancette di pescatrice e primizie di campo, cornocopia di Orata con brunoise di verdure e asparagi, gran dessert “Coppa allo Zabaione” e tipica focaccia pasquale. Inoltre si ricordano le visite delle ville venete della riviera del brenta sulla motonave il Burchiello. Oriago di Mira (Ve) - Via Venezia, 40 - Tel. 041 472244 - www.burchiello.it

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Al Cason Ristorante - Osteria Il piacere del paesaggio, i profumi della costa, il gusto del mare e del pesce fresco: sono le sensazioni di un viaggio tra i sapori che portano Al Cason. Sapori naturali per rispettare l’autenticità delle cose, così come vuole dal 1967 l’esperienza della famiglia Foltran che lascia al miglior pescato dell’Adriatico il compito di esaltare il vero aroma d’ogni piatto. Venezia - Via Gatta, 112 - Tel. 041 907907

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Week-end e dintorni

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TaranTo

ede e folklore, riti sacri e fuoco e canti e feste popolari. La Settimana Santa, così come la Pasqua e la Pasquetta, sono da sempre sinonimo di antiche tradizioni. Ovunque è un susseguirsi di processioni, dalla dimensione fortemente teatrale e scenica, di cerimonie religiose dove traspare l’emozione e il dramma della sofferenza di Cristo, ma anche di eventi più allegri e divertenti. Non per niente nel linguaggio antico si dice: “è contento come la Pasqua”! Un po’ in tutta la Puglia (www.settimanasantainpuglia.it) si svolgono le “processioni dell’incontro”, che si ripetono uguali da generazioni e generazioni, e sono le confraternite o congregazioni religiose ad organizzare, animare e mantenere in vita queste usanze. Una tra le più imponenti è la settimana santa a Taranto. Un incidere “nazzicante”, ovvero un camminare lentamente e a piccolissimi passi, quasi dondolando. E il privilegio di portare in processione le statue, dietro il pagamento di ingenti somme di denaro. L’asta non è aperta al pubblico, e le donne non possono entrare. Solo i confratelli possono contendersi i posti, in una gara al rialzo

di Isa Grassano e Lucrezia Argentiero che si svolge, come tradizione, ogni domenica delle Palme. Il Venerdì Santo prende il via la processione dei Misteri, attraverso le vie del borgo, con il rientro la mattina all’alba. I confratelli, chiamati “perdùne”, sono scalzi ed hanno il volto coperto da un cappuccio bianco. La Pasqua salentina, che unisce Brindisi a Lecce, è animata da rituali che affondano le loro radici nella dominazione spagnola del Mezzogiorno. Il filo conduttore sono i “canti della passione”, nella caratteristica lingua grika (greca), immersi in una cornice di barocco e di pietra decorata come ricami, che emana suggestioni indimenticabili.


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Un

modo insolito per rivivere il rito cristiano della pasqUa, è qUello di visitare la mostra “DenTro L’ULTima Cena - iL TreDiCesimo TesTimone” (a vigevano, fino al 1° maggio). Un’opportUnità inedita per scoprire da vicino il più grande capolavoro di leonardo, grazie ad Un percorso mUltimediale innovativo ed emozionale. lUngo il percorso, i visitatori dopo aver attraversato Una cascata di nebbia che li immette in Un’atmosfera di sogno, hanno la possi bilità di scoprire prima le tecniche di realizzazione della grande opera di leonardo e poi addentrarsi nella stessa diventando, da qUi il titolo della mostra, il tredicesimo testimone insieme agli apostoli. l a mostra è basata anche sU Una forte interazione: infatti, grazie ad Una personalcard, ogni visitatore pUò organizzare il proprio viaggio all’interno del capolavoro vinciano e rivedere on - line an che da casa il sUo percorso personalizzato.

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Da vivere la sacralità di Gallipoli. Le campane delle chiese della cittadina si fermano e a chiamare a raccolta i fedeli c’è solo il suono monotono e ripetitivo della “troccola”, uno strumento simile ad una maniglia che sbatte su un supporto in legno. Fede, pathos, inquietudine si mescolano nella visione dei penitenti che camminano scalzi agitando antichi strumenti penitenziali e dei confratelli incappucciati che sfilano reggendo le statue dei Misteri Dolorosi (c’è il Gesù nel Getsemani, il Cristo flagellato alla colonna, l’Ecce Homo - il busto del Cristo, e la Pietà). Atmosfere intrise d’intenso misticismo, affascinante spiritualità e solenne contemplazione. Sono le suggestioni suscitate dai riti in numerosi centri della Sardegna (www.sardegnaturismo.it). A Santu Lussurgiu, in provincia di Oristano, per esempio, nella domenica delle Palme si celebra “Su Nazarenu!”, una via crucis durante la quale vengono eseguiti i canti del Miserere e della Novena. Il rito principale della Settimana Santa di Castelsardo (in provincia di Sassari) si svolge il lunedì dopo le Palme, “Lunissanti”: la forza dei cori religiosi, con canti di origine pre-gregoriana, creano un profondo coinvolgimento di fedeli e turisti. Particolare e carica di emozioni è la cerimonia della deposizione di Cristo, detta “S’Iscravamentu”, durante il venerdì santo, rap-


TaranTo

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sanTU LUssUrGiU presentazione dell’atto con cui vengono tolti al Cristo i chiodi da mani e piedi perché possa essere deposto su una lettiga e portato in processione. I cantori intonano il Miserere fugghi fugghiendi, il cui nome viene dal fatto che il percorso verso la chiesa di Santa Maria (ben 5 chilometri di camminata) è fatto quasi di corsa: questo perché, secondo i Vangeli, Gesù dovette essere sepolto in tutta fretta prima della Parascève, la vigilia del sabato della Pasqua ebraica. Qui i fedeli s’accalcano attorno alla lettiga dove è deposto il Signore, per cercare di prendere un fiore da portare a casa, come simbolo di benedizione. Le celebrazioni ad Iglesias (www.sulcisiglesiente.eu), risalgono alla fine del Seicento e si rifanno alla tradizione spagnola, come dimostra lo stesso nome della città “Iglesias”, che significa “Chiese”. Ad aprire le celebrazioni è la processione dei Misteri il Martedì Santo, durante la quale i giovani fedeli chiamati “Baballottis” portano a spalla i sette simulacri raffiguranti gli episodi della Passione di Gesù, accompagnati dall’Arciconfraternita del Santo Monte che sfila con il volto coperto indossando una tunica di tela bianca lunga fino ai piedi, ornata da fiocchi neri. La tradizione spagnola vuole che la portantina del primo simulacro, che rappresenta Gesù che prega nell’orto degli ulivi, sia ornata da ramoscelli

d’ulivo benedetti, fiori ed essenze mediterranee, che vengono poi distribuiti il giorno successivo ai numerosi fedeli. Oltre alle processioni, è la Domenica di Pasqua (24 aprile) la festa più importante. La mattina le campane suonano a festa e l’immagine del Cristo Risorto fa il suo trionfale ingresso nella cattedrale. In città si svolgono due processioni, una che accompagna il Cristo risorto, l’altra che segue la Madonna: la tradizione vuole che, dopo aver percorso itinerari diversi, avvenga “Su Incontru”, il commovente momento dell’incontro tra i due cortei che proseguano insieme verso la cattedrale dove il Vescovo attende per la benedizione solenne. In questa circostanza, i fedeli offrono ai Confratelli il “coccoi de Pasca”, un pane tipico. Di remota tradizione sono pure i rituali pasquali che si svolgono in Basilicata (www.aptbasilicata.it). Il più spettacolare è la Processione dei Misteri a Barile (Potenza) nel primo pomeriggio dei Venerdì Santo. Il corteo si snoda per 5 chilometri, aperto da tre centurioni a cavallo e da tre bambine vestite di bianco (le tre Marie); seguono poi una ragazza vestita di nero con lo stendardo recante i segni della Passione di Cristo e 33 bambine, vestite sempre di nero, simbolo degli anni di Cristo. Poi centinaia di altre figure. Il Cristo è rappresentato da un giovane che deve essere a di-

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Sepolcro - Ceriana

C anti - Ceriana

giuno da molti giorni per raggiungere lo stato di grazia. Il personaggio più insolito è la Zingara, che porta un vestito decorato da tutti gli ori del paese: simbolo di una ricchezza che nasconde malvagità e pericolo. La gente si difende da lei donandole, anche per un solo giorno, tutti i propri averi. A San Mauro Forte, invece, piccolo paese nell’entroterra della provincia di Matera, vi è la rappresentazione simbolica della morte. Cristo, morto e risorto, libera gli uomini dalla precarietà dall’angoscia e dà loro speranza. Il tardo pomeriggio del Venerdì Santo, dopo una lunga veglia, detta agonia, durante la quale sono cantate, con l’accompagnamento della banda, le parole pronunciate da Cristo in croce, parte una processione dal fascino misterioso. Ad aprire il corteo è l’Addolorata, seguita da Cristo morto (sepolcro) e dal Calvario. Le pregevoli icone lignee sono portate a spalla esclusivamente da ragazze che indossano tuniche bianche e scialli neri e da ragazze interamente vestite di velluto e raso nero. E si sfila per le strade del centro storico, facendo sosta nelle varie chiese dove sono allestiti i sepolcri, cappelle minori addobbate con tende, veli, tappeti e adorne di zolle di grano germogliato. Il borgo di Ceriana, Imperia, (www.ceriana.it) si anima con la celebrazione di antichi riti di origine medievale. All’inizio della settimana Santa viene allestita una scena della Passione di Cristo ed un sepolcro infiorato nella chiesa parrocchiale. Gli uomini fabbricano grandi corni

Pasqua con chi vuoi Natale

con i tuoi e Pasqua con chi vuoi. Seguendo il detto popolare, tanti sono le proposte degli hotel per una vacanza “fuori” porta. Per trascorrere una vacanza in C arinzia si può scegliere il pacchetto “L a settimana di Pasqua”, dal 15 al 26 aprile. L’offerta comprende 3 pernottamenti in camera doppia standard, trattamento di mezza pensione, attività con i bambini come dipingere le uova pasquali, buffet di Pasqua, passeggiata e gita in bicicletta. Il tutto a partire da 210 euro a persona (www.carinzia . at). Chi cerca qualcosa di alternativo al classico hotel, può scegliere la vacanza in fattoria (www.urlaubambauer nhof.com). Una settimana in un appartamento familiare, con la possibilità di godersi tutte le più belle consuetudini pasquali, dalla Osterjause (la merenda pasquale) ai fuo chi, dalla decorazione delle uova alla caccia al tesoro dei dolcetti, a 560 euro. Per andare a cavallo sulle tracce del coniglio di Pasqua, si va sull’A ltopiano del Salto, a San Genesio, in A lto A dige (www.bolzanodintorni.info). Il pomeriggio del venerdì

Masseria Corda di L ana

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Santo si aiuta il coniglietto di Pasqua a colorare le uova usando i materiali naturali del bosco, e poi tutti ad infornare il pane nella stufa a legna. Pacchetto presso il Maso Saltner, mezza pensione per tutta la famiglia di due adulti e due bambini a partire da 120 euro a giorno. Per seguire la Turba di Cantiano, l’Hotel Imperial Sport di Pesaro (www.imperialsporthotel.it), propone tre giorni all’insegna di cultura, mare e buon cibo. I l pacchetto prevede sistemazione in camera doppia con trattamento di B&B, welcome drink di benvenuto e due cene. Prezzo: 200 euro per persona. Oppure si può alloggiare al 2 C ampanili Relais (www. duecampanili.it), un albergo diffuso a Montemaggiore al Metauro (Pu), con 35 camere ricavate nelle varie casette che si snodano fra i vicoli dell’antica contrada. I l pacchetto di Pasqua comprende: due notti, in camera doppia, e piccole colazioni “pasquali”, una cena per due persone con cucina tipica marchigiana e un pranzo con menu “pasquale”, oltre al percorso benessere con piscina idromassaggio e sauna. Costo: 245 euro per persona. Hotel Valverde e Residenza

2 C ampanili Relais


con la corteccia del castagno che, sostituendosi alle campane, saranno insieme ai cori delle quattro confraternite la colonna sonora della Settimana Santa. Le donne preparano le frittelle, dette “i friscioli” di baccalà, verdure e miele, che verranno poi distribuite in piazza. La sera del giovedì Santo si svolge la processione dei flagellanti, i quali incappucciati e vestiti di nero procedono in corteo frustando le pietre e i legni, al posto di se stessi. Come ogni anno, da secoli ormai, Mantova (www.cittadimantova.it) rivive l’Ostensione dei Sacri Vasi che contengono alcune gocce rapprese di sangue, ritenuto proprio di Gesù Cristo, misto ad un poco di terriccio. I due reliquari d’oro, conservati nella cripta sotterranea dell’imponente Basilica di Sant’Andrea (quelli attuali sono stati realizzati nel 1876 dal milanese Giovanni Bellezza, su commissione dell’Imperatore Francesco Giuseppe, per compensare quelli del ’500 che erano stati trafugati), massima espressione del genio di Leon Battista Alberti, vengono esposti, il pomeriggio del Venerdì Santo, alla venerazione dei fedeli sull’altare maggiore della Chiesa. Si racconta che la sacra reliquia venne portata a Mantova da San Longino, il soldato romano che secondo i Vangeli trapassò con una lancia il costato di Gesù sulla croce. La leggenda popolare narra che Longino, sconvolto dal proprio gesto e convertito alla fede, raccolse il sangue del Redentore e si mise in viaggio per predicare la parola del Signore, fino ad arrivare fino a

L a Pasqua sulla riviera romagnola porta la firma dei Ricci Hotels (www.riccihotels .it). L’Hotel Valverde & Residenza è uno di questi e propone 3 giorni in pensione com pleta, colazione del buongustaio, pranzo della tradizione di Pasqua e di Pasquetta, e cene con le specialità del territorio (bevande ai pasti incluse). Il costo è di 239 euro a persona. I bambini fino a 2 anni non pagano. Un weekend all’insegna del relax in campagna e del piacere del palato, alla scoperta delle terre del Salento è la pro posta della Masseria Corda di L ana (www.masseriacor dadilana .it) di L everano (Le). I l pacchetto Pasqua (22-26 aprile), include trattamento di mezza pensione (bevande in cluse); un aperitivo di benvenuto; il tour nelle Terre del Negroamaro, degustazione in cantina e cena in Masseria con abbinamento di vini; un trattamento benessere; una serata con degustazione di prodotti tipici e pizzica salentina. Costo 390 euro a persona. Chi, invece, ama il mare campano, può scegliere l’Hotel Poseidon (www.hotelposeidonpositano.it), romantico quattro stelle che si affaccia a picco sulla incantevole baia

Hotel Poseidon

Hotel Poseidon

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Sacri Vasi - Mantova

di Positano. I l pacchetto comprende due pernottamenti in camera doppia con prima colazione a ricco buffet, il pranzo di Pasqua e il brunch di Pasquetta per due, bevande incluse, presso il ristorante L a Terrazza con vista mozzafiato sulla baia. I n più, un originale Uovo Pasquale, all’interno del quale ci sarà un tagliandino da compilare e consegnare in portineria per partecipare all’estrazione che avverrà il 15 Maggio su Facebook (in palio un voucher per un soggiorno di due notti per un weekend da sogno). In Basilicata c’è il Romantik Hotel Villa Cheta Elite di Maratea (www.romantikhotels .com/Maratea), una elegante Villa Liberty con una meravigliosa vista sul mare Tirreno. A Pasqua delizia con un ricercato e naturale menu, ispirato ai colori e ai profumi dell’orto mediterraneo, ai frutti del mare e all’inebriante aroma delle erbe selvatiche. I l pacchetto comprende una vacanza di tre giorni in camera doppia, cocktail di benvenuto, un ingresso alla Spa Marine (esterna all’Hotel) con utilizzo delle piscine talassoterapiche, percorso kneipp, palestra, il pranzo della domenica. Costo a partire da 265 euro a persona.

Romantik Hotel Villa Cheta Elite

Romantik Hotel Villa Cheta Elite


Mantova. Qui nascose la preziosa reliquia: seppellì la terra insanguinata - contenuta nei due vasi e quindi in una cassetta di piombo - nell’orto annesso allo “Spedale del Pellegrino”. Alla sera del Venerdi Santo si tiene una processione lungo le vie del centro storico mantovano, in cui il Vescovo “mostra” a turisti e fedeli questi preziosi e sacri Vasi. A Cantiano, vicino a Pesaro, si assiste alla “Turba”, che significa la folla (www.laturbacantiano.it). La manifestazione trasforma l’intero nucleo abitativo storico del paese in un’enorme scena all’aperto fondendo la ricostruzione scenografica con gli elementi architettonici e orografici. Il Calvario di Cristo è ricordato da centinaia di figuranti in abiti d’epoca con scene della vita di Gesù nel centro storico del paese. Fin dal primo pomeriggio del Venerdì Santo, i cavalieri cominciano il loro carosello. Dopo le tre ore di agonia, appaiono i primi personaggi in costume e verso sera si avvia la processione. Accanto ai riti sacri si susseguono diverse manifestazioni a carattere più profane. In Carinzia (www.carinzia.at) si fa il lancio delle uova miracolose. Secondo un’antica credenza, le uova che le galline depongono il Giovedì Santo, chiamate “Antlasseiern”, hanno poteri miracolosi e non devono assolutamente essere toccate con le dita fino al Sabato Santo. Il sabato si prendono le uova e si lanciano oltre il tetto della casa: proprio dove cadono, lì verranno sepolte. Questo gesto mette al sicuro la casa dai fulmini per tutto l’anno. A Montefalco (Pg), va in scena ogni lunedì dell’Angelo, la gara della “ciuccetta” (www.promontefalco. com). Gli abitanti del centro storico e delle campagne, ciascuno con il proprio canestro di uova, simbolo antichissimo di vita e di creazione, si ritrovano in paese per sfidarsi, con particolari tecniche affinate nel tempo dall’esperienza dei partecipanti. Le regole sono semplici (quota d’iscrizione, 5 euro). Si partecipa con sei uova fresche che devono essere sbattute l’una contro

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l’altra. Chi rimane con più uova intatte, vince. In Sardegna, a Tonara (Nuoro), il giorno di Pasquetta, si svolge invece la sagra del Torrone. Il torrone morbido e caldo da assaggiare nei diversi gusti (mandorle, noci, nocciole, corbezzolo, limone e limoncello) e i profumi di mandorle e miele, di noci e noccioline che si mescolano a quello dei boschi millenari di Tonara. Non mancano canti, balli, mostre ed esposizioni di oggetti artigianali (www.prolocotonara.it). In Romagna (www.aptservizi.com), infine, la tradizione della Pasqua si vive anche a tavola: a Sarsina, nell’entroterra forlivese, domenica 10 e domenica 17 aprile si tiene la Sagra della Pagnotta Pasquale, pane dolcificato (talvolta con aggiunta di uvetta sultanina) preparato dai forni locali e che un tempo si accompagnava, la mattina di Pasqua, con l’uovo benedetto. Sempre nel forlivese, Tredozio, domenica 24 e lunedì 25 aprile ospita la Sagra e Palio dell’Uovo, appuntamento nato dall’antica usanza locale della battitura delle uova sode che si svolgeva nel giorni di Pasqua come rituale propiziatorio alla Primavera. Momenti clou della manifestazione sono il campionato nazionale mangiatori di uova sode (con il record della gara fissato a 19 uova ingoiate in 3 minuti) e il Palio dell’uovo, che vede coinvolti i 4 rioni di Tredozio in altrettante gare, dalla battaglia delle uova crude alla ricerca di 200 uova in un pagliaio. m

Sarsina



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Viaggi

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Sull’isola dove viveva il buffo uccello sterminato dai coloni olandesi oggi si respira il profumo delle spezie e convive un mosaico di razze che è un vero esempio di integrazione etnica Dopo l’indipendenza dagli inglesi ottenuta nel 1968, la bellezza dei luoghi ha favorito lo sviluppo di un turismo d’élite amante dell’ambiente Il case-history di Beachcomber che ha realizzato 9 resort da sogno.

Renato Malaman

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78 auritius è uno di quei luoghi che ti sembra di conoscere prima ancora di averci messo piede. Ma non è così. Mauritius non è fatta solo di quelle spiagge da sogno ammirate nei depliant delle agenzie turistiche. È molto di più. E visitarla si rivela una grande sorpresa. A partire dal nome, che non è “le Mauritius” come comunemente si dice, ma Mauritius. Isola, non arcipelago. Un’isola lunga 58 chilometri e larga 47 su cui vivono poco più di un milione e 200.000 persone, di tutte le razze possibili e immaginabili. Perchè Mauritius, che prende il nome dal principe Mauritius van Nassau, nel ’600 erede al trono della casa d’Olanda, è l’utopia realizzata dell’integrazione interetnica. Con gli schiavi e i lavoratori sfruttati di ieri, africani e indiani, che occupano oggi ruoli sempre più importanti nella società dell’isola. Mauritius è un paradiso terrestre che galleggia sull’Oceano Indiano a circa 900 chilometri dalle coste del Madagascar, protetto da una barriera corallina pressochè ininterrotta. Un eden fatto di palme e di vegetazione lussureggiante, ma anche di montagne di origine vulcanica che conferiscono al paesaggio un che di austero e di selvaggio. È qui che Baudelaire, incantato dal luogo, scrisse la sua prima poesia. Le varie presenze coloniali hanno lasciato tracce evidenti: dalle vecchie case di legno con veranda (imperdibile l’Eureka, a Moka al centro dell’isola), ai palazzi in stile vittoriano e liberty della capitale Port Louis. E poi le distese di canna da zucchero, piantagioni introdotte dai primi coloni olandesi (gli stessi che purtroppo, mangiandoselo, hanno portato all’estinzione il dodo, il buffo uccello ancor oggi simbolo dell’isola, raffigurato persino nei timbri del passaporto), le coltivazioni di tè introdotte dagli inglesi, quelle di caffè e di spezie varie portate dagli indiani. Mauritius è un’isola dove si circola all’inglese e dove tutto è ancora di prevalente stile British, come gli splendidi giardini botanici di Pamplemousses alle porte della capitale, ma dove nelle scuole si parla il francese e nelle famiglie il creolo. I bianchi europei sono un’attiva minoranza nell’isola, li chiamano “francomauriziani”. Gli hindù sono invece quasi la metà della popolazione, gli africani il 13%. ma ci sono anche arabi, cinesi, indonesiani e altri gruppi etnici. La presenza indiana si coglie anche nella presenza di molti templi hindù e tamil. Decisamente più numerosi delle chiese cristiane, cattoliche e protestanti, e delle moschee. Nei pressi del lago sacro di Grand Bassin c’è la zona di culto hindù più frequentata dell’isola, Manga Talao, dove sorge la statua di Shiva più grande del mondo (un colosso dorato alto 33 metri). Dal punto di vista turistico due attrazioni naturalistiche rivelano la complessa origine dell’isola: le terre rosse e le cascate di Chamarel. Uno spettacolo unico di colori e giochi d’acqua. Mauritius ha convertito la propria economia da agricola a turistica subito dopo l’indipendenza dagli inglesi avvenuta nel 1968. Beachcomber, una dinamica società locale, è portata ad esempio per aver


Nella pagina precedente: veduta di L a Morne, immagini di Port Luis e visione notturna del lungomare Le Caudan, la casa coloniale Eureka e un molo di Mahebourg In questa pagina: un emozionante incontro nella barriera corallina, il giardino botanico di Pamplemousses, una veduta di Casela Park, il cratere del vulcano spento Trou aux Cerfs e le Cascate di Chamarel. Devozione Hindù dulle rive del Grand Bassin e alcuni ospiti dell’Ile aux Aigrettes

IL RHUM, ORGOGLIO DELL’ISOLA L a canna da zucchero viene raccolta all’alba e dopo quattro ore finisce già nella macina, pronta per il processo di distillazione. Nasce così il rhum di Chamarel, una delle più antiche rhumerie di Mauritius. Si trova in una fertile vallata, nel cuore dell’isola, poco lontano dalle “terre rosse” e dalla celebre cascata. Nella Rhumerie, restau rata secondo i canoni di conservazione dell’archeologia industriale, si possono seguire attraverso visite guidate tutte le fasi della produzione del distillato, che è l’orgo glio dell’isola. Oltre alle cantine di affinamento del rhum in botti di rovere, la Rhumerie propone ai suoi visitatori una boutique e un raffinato ristorante “à la carte”, L’Alchimiste. A Mauritius meritano una visita anche il Trou aux Cerfs, cratere vulcanico spento, le sorgenti del Fiume Nero, il C asela Park dove si trovano diversi animali, le saline, il negozio di diamanti e il laboratorio dei modellini di navi storiche di Curepipe, la pittoresca città marinara di Mahebourg, la riserva naturale dell’Ile aux Aigrettes (habitat del raro piccione rosa), la galleria del vetro, Saint Felix con i suoi ecotour (che prevedono an che discese mozzafiato in teleferica), escursioni marine e nella riserva dei coccodrilli (Vanille Réserve) e dei cervi. E poi lo shopping nella capitale Port Louis, sull’elegante lungomare Le C audan, o quello esentasse a Miraj. L’operatore White Sand è uno dei meglio attrezzati dell’isola e propone una vasta gamma di tour, con guida e materiale illustrativo in italiano. Il che non è poco (www.whitesandtours .com).

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Royal Palm

per prima creduto nelle potenzialità turistiche dell’isola e averne guidato lo sviluppo con investimenti mirati e di notevole portata, il cui risultato più evidente è costituito dai nove resort attualmente in attività nei luoghi più incantevoli dell’isola. Due, il Dinarobin e Le Paradis, sorgono ai piedi de La Morne, la montagna sacra alla memoria dei mauriziani perchè dai suoi picchi nel ’700 si lasciarono cadere nel vuoto centinaia di schiavi decisi a non finire più nelle piantagioni-lager dell’isola. Nei due resort si può giocare a golf come pure fare snorkelling o dedicarsi alle coccole della Spa. Beachcomber ha scelto un segmento turistico medio-alto, quello che oggi sta reggendo meglio agli effetti della crisi economica globale e quello che, soprattutto, meglio si adatta alle caratteristiche di pregio ambientale dell’isola. Strutture come il Royal Palm, dove in cucina c’è lo chef stellato francese Michel De Matteis, e il nuovissimo resort-design Trou aux Biches (a nord dell’isola) si integrano armoniosamente nella natura di Mauritius, facendo sentire l’ospite parte di questo universo incontaminato. “Facendo leva sull’innato spirito di accoglienza dei mauriziani, davvero mai avari di sorrisi - dice Fabio De Poli, veneziano, executive assistant manager dei sei ristoranti del Trou aux Biches - Beachcomber ha sviluppato molto i servizi. E poi qui da noi si può avere uno spaccato della grande varietà di stili di cucina che caratterizzano l’isola, aperta a tutte le influenze, ma in cui non manca anche lo stile italiano. Peraltro molto apprezzato dagli stessi mauriziani”. m Dinarobin

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Potremo invitarti ai nostri straordinari eventi. Nuove amicizie e nuove location per il tuo divertimento: guarda le nostre gallery!


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ook Magazine continua il suo tour Look@me, nato dalla collaborazione tra Look Magazine e Stereocittà. Il 13 marzo Look@me ha fatto tappa allo Suite53 di Piove di Sacco, che con la sua musica ed i suoi drink ha allietato i numerosissimi ospiti dell’evento. Fotografi, modelle, operatori tv ed allestimenti particolari hanno trasformato l’aperitivo in uno shooting di moda, in vero stile Look Magazine! Una serata divertente ed allegra, in compagnia di numerosi clienti di Look arrivati da tutto il Veneto, oltre ai titolari dei negozi del network del magazine. Un ringraziamento particolare a Stereocittà ed allo staff dello Suite53 per la collaborazione. m

Look@me: lo spettacolo continua allo Suite 53

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>www.lookmagazine.it<

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Still bimbi: in passerella primavera/ estate 2011 till bimbi ha presentato con una sfilata molto partecipata la nuova collezione primavera-estate 2011. Vasto l’assortimento per cerimonie (cresime, comunioni e battesimi) ma anche linee casual e ginserie delle migliori marche: Diesel, Guess, Dath e molti altri. L’evento è stato un vero successo, uno spettacolo in due tempi con un intermezzo di cabaret e la partecipazione speciale di Nicolas Bozzato, uno dei campioncini della trasmissione “Io canto” di Jerry Scotti. La sfilata si può rivedere m cliccando sul sito www.stilbimbi.it

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Il nuovo look di Carturan

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na breve pausa di riflessione dopo cinquant’anni sempre all’insegna della moda… E venerdì 18 febbraio lo storico modastore di Monselice ha riaperto con un nuovo look. Carturan riapre i battenti sul solco della tradizione, con la presenza delle marche più prestigiose del fashion design italiano, e con una nuova spinta nella ricerca e promozione delle nuove frontiere dello stile e dei giovani stilisti emergenti. L’inaugurazione della nuova boutique è avvenuta con un evento-happening che strizza l’occhio alle mondanità milanesi, uno spettacolo esclusivo di luci e colori e una vera e propria sfilata di moda tutta giocata sui più recenti dettami fashion della grande moda italiana. Una chicca imperdibile sono stati i cambi d’abito dei gentelmen, sotto gli occhi di tutti, nelle vetrine traformate per l’occasione in originali e trasparenti camerini. Non una semplice inaugurazione quindi, ma un vero eventospettacolo. m Best partners: Studio Architetto Alessandra Casoni, Ravaservice per il service luci, Cimolai Model Agency e Moreno Mattioli di Kaos Parrucchieri per i modelli, Tavern di Villa Corner di Monselice per il vernissage.

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una Festa della Donna Speciale

avanello art studio ha scelto di festeggiare l’8 marzo con un evento davvero eccezionale, un modo per ricordare la donna con uno spettacolo diverso dai soliti, parlando di bellezza, moda e total look. Le persone che hanno partecipato hanno potuto ammirare lo staff di Nico Baggio che ha truccato 5 modelle con acconciature Pavanello e abiti My ais, si sono godute il balletto e la festa. Pavanello si è dimostrato come sempre il posto giusto per creare un’immagine a misura della personalitĂ della cliente. m


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Per fortuna arriva il venerdì. Per fortuna c’è Makkarone on la sua formula collaudata di cena animata, con musica da ascoltare, da cantare e da ballare il Makkarone ha fatto divertire e innamorare migliaia di persone. Per fortuna arriva il venerdì e per fortuna il venerdì c’è Makkarone. Ultimo mese dunque (aperto fino al 29 Aprile) per aprire poi la nuova stagione estiva con una novità assoluta. Il Makkarone continua da Maggio in una nuova location a 15 minuti appena dall’uscita di Padova est direzione Castelfranco Veneto. Teatro del divertimento di ogni venerdì sarà il club.ristorante.giardino VELA, tutto nuovo proprio per l’arrivo di Makkarone. Con la solita formula, cena da cantare e poi si balla sui tavoli. A supportare tutto il gruppo del Makkarone anche lo staff dello Sugarreef, formando così una nuova squadra pronta per farvi divertire ogni week-end con la Notte Rosa, con Village, con Notti Magiche. In consolle Mistericky, Samuel Valeri, Cristianino, il live di Luca B e come sempre la diretta su Stereocittà FM95. Inutile dire..sarà un venerdì CIC8. (tutti i dettagli su www.makkarone.it). Un ringraziamento particolare a tutti gli amici che hanno reso indimenticabile la serata di Mercoledì 16 Marzo al Canaletto m per la NOTTE ITALIANA. Indimenticabile. Ph nicolatacchia.com

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rande inaugurazione a Porto Viro per l’apertura del nuovo show room Wogue. Il 5 marzo la titolare Riganello Rita ha festeggiato l’evento con amici e numerosissimi clienti che hanno da subito apprezzato le interessanti novità della collezione primavera/estate 2011 MARELLA.

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ORCHIDEA DIVENTA

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VENERDI’ 15 APRILE 2011 Dalle 23:00 no stop music with

Dj Roby Ronchini VOICE BY SFORMATOCOMICO

aria ordin zioni di... a r t s a con l delle emo ne ipazio partec

la più bella animazione d’Italia...  

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e MAICOL del GF 2010

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La ricerca della qualità è il nostro obiettivo fondamentale, per fornire alla nostra clientela i prodotti più genuini. Le carni, piatto forte del nostro negozio e della nostra cucina, vengono scelte accuratamente in allevamenti selezionati. Nel banco vetrina fanno bella mostra tagli di carne equina, salumi equini e una particolare selezione di “Pasticceria Equina”. Si “Pasticceria Equina”, un piccolo angolo di deliziosi “prontocuoci” buoni da gustare e belli da vedere, per servire sulla vostra tavola prodotti di qualità con un tocco di originalità. Cordialità e professionalità sono le nostre doti principali. Effettuiamo un accuratissimo servizio a domicilio e, su richiesta, prepariamo menù per cene, banchetti,aperitivi. Chiedete consiglio per grigliate, costate, costine … sono il nostro forte: non rimarrete delusi! Ci trovate a Padova, nella rinomata Piazza della Erbe, sotto il Palazzo della Ragione al civico 19/20.


Pronti per l’estate con la settimana Golden Week olestetica di Cavarzere, nei suoi 120 metri quadri, ha dedicato alla cura del corpo la settimana dal 21 al 26 marzo aprendo l’iniziativa con un aperitivo in compagnia dei clienti migliori. È stata l’occasione per presentare la nuova attrezzatura ad ultrasuoni B-shape che ha la funzione di trattare la cellulite e l’adipe che si trova più in profondità con il massaggio endometrio. Nell’occasione una beauty specialist ha messo in scena una dimostrazione con modella delle funzionalità del macchinario. Il centro estetico consiglia il trattamento a tutte le donne che abbiano bisogno di liberare il corpo da cellulite o adipe ed essere così pronte alla prova bikini! m

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Oroscopo

le stelle parlano ArrivA lA primAverA che portA con sé l’energiA necessAriA Ad AfferrAre ogni felicità. dAte spAzio Ai momenti All’AriA ApertA. A riete

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FA Ascino scino Gli astri vi assisteranno affinché non

perdiate troppo la testa. nuovi incontri in vista e anche un soGno che era sospeso ora potrà essere realizzato. · s Alute avete molta enerGia a disposizione perciò incanalatela nello sport altrimenti potreste incorrere in qualche mal di testa. datevi una calmata e vestitevi di rosso.

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con l’inizio

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del mese il sole torna a splendere sulla vostra vita affettiva , abbiate pazienza e marte non vi farà mancare la passione del cuore. · s c ambiate al più presto postura, potrebbe essere all’oriGine dei vostri dolori alle articolazioni. fate qualche sacrificio alimentare in più. Ascino

G emelli

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21/06

scino il vostro animo è pronto ad in -

namorarsi o a portare avanti relazioni serie. attrazioni fatali all’orizzonte per i tipi più avventurosi. · s Alute fate atten zione a come vi muovete, Gesti sconsiderati potrebbero procurarvi sloGature e infiammazioni. frequentate di più Gli amici.

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22/07

FAscino vi sentite affaticati e anche la sfera

sentimentale ne risente. le stelle vi incoraGGiano ad accettare le tentazioni. meGlio concentrarsi altrove. · sAlute cominciate una cura ricostituente che aiuterà anche il vostro sistema nervoso. i conflitti astrali sono dietro di voi, aprite le porte all’armonia.

l eone

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FA Ascino l a

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23/08

vostra realtà di coppia vi sta stretta e state Guardando all’esterno. attenzione a chi è solo di passaGGio, non è quel che sembra. · s Alute siete in bilico tra stati di esaltazione e cadute d’umore. andate a correre e lasciate a cervello. attenti a pelle, reni e feGato.

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molte

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le Giornate elettrizzanti vi aspettano. l asciatevi andare al piacere dei sensi senza sentirvi in colpa. le occasioni romantiche non mancano. · s controllate la pressione e il sistema Ghiandolare. occhio ai cambi bruschi di temperatura , potrebbero essere in aGGuato Gli ultimi raffreddori. scino

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B il AnciA

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FAscino nei sentimenti importanti vi sentite convinti ma avete bisoGno di perdere la testa almeno un po’. aGite con creaper sorprendere e sorprendervi. · s Alute i malesseri e le inquietudini che oscurano il vostro cielo saranno risolti Grazie alla volontà di comuni care. il sonno ne risente, cercate l’armonia.

s corpione FAscino vi

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sentirete insoddisfatti, se soli, o arrabbiati se in coppia. state alla larGa da sentimenti poco chiari e tornelar rete sereni anche in un vecchio amore. · s Alute uesto mese troverete la cura Giusta ad un vecchio malanno finalmente. usate un profumo intenso e sceGliete il colore rosso, vi aiuterà.

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famiGlia vi sta stretta e cercate via per evadere. l a passione sale ad alti livelli e voi non ponete limiti, volate di fiore fiore. · s Alute molta enerGia creativa preserva dai malanni di staGione ma non dimenticate di fare sport, altrimenti potreste soffrire di mal di testa. scino

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FAscino l asciatevi travolGere dai sensi e

daGli avvenimenti curiosi. chi è sinGle si affidi ad eventi improvvisi piuttosto che alle vecchie amicizie. · s Alute ritrovato il contatto con la natura che vi Gira in torno, siate meno riGidi e più disponibili all’ascolto dell’universo. l’ironia è la vostra arma vincente.

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le qualità delle persone che vi stanno accanto. fate attenzione perché il mese vi reGala , quasi per maGia , un rande amore. · s Alute le stelle vi reGalano benessere e soGni rivelatori. respirate l’aria primaverile a pieni polmoni e usate bene tempo e creatività. scino

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vostra attenzione si posa su persone che non avevate Guardato bene i Grandi amori sono alle porte. sorri dete di più, sentimenti profondi iniziano. · sA Alute lute iete impazienti e presi dall’insoddisfazione e il vostro corpo è impiGrito. risveGliatelo con baGni profumati con sali del mar morto.


Ph. Mattia Candiotti

- www.lamborghini.it



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