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Lo Spettacolo Viaggiante 9/10 2022

Bandi 2022 per i parchi di divertimento: il regime de minimis vanifica gli obiettivi del Governo

PARCHI di divertimento

Molto triste la storia dei contributi emergenziali ai parchi di divertimento, stanziati dal Governo per gli anni 2021 e 2022 al fine di sostenere un’industria da 20 milioni di biglietti e un fatturato di oltre mezzo miliardo di euro, che raggiunge quasi due miliardi con l’indotto.

P

er ristorare le imprese del settore dalla grave perdita di fatturato del 2020, il Governo ha infatti stanziato nel 2021 venti milioni di euro, purtroppo distribuiti attraverso bandi regionali che hanno mostrato un’Italia veramente frammentata. Se poche Regioni hanno emanato bandi che hanno permesso alle imprese di settore di essere in parte compensate – Come Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna – altre Regioni hanno erogato contributi senza criterio, delegando Unioncamere. Sono state quindi erogate somme erogate “a pioggia”, a settori non contemplati dalla norma, o a forfait, per cui a prescindere dalla riduzione di fatturato, con il risultato che una azienda che ha perso decine di milioni di euro ha ricevuto come sostegno qualche decina di migliaia di euro.

Anche per il 2022 il Governo ha stanziato ulteriori 20 milioni di euro, ma questa volta i provvedi-

menti applicativi sono stati emanati dal Governo con grave ritardo. In effetti lo stanziamento era stato disposto dal Governo lo scorso 27 gennaio nell’ambito del DL Sostegni Ter, convertito in legge a fine marzo. Il 4 aprile scorso è stata deliberata la ripartizione alle singole Regioni, con DPCM, pubblicato tuttavia in Gazzetta Ufficiale solo il 17 giugno scorso e solo grazie a reiterate sollecitazioni. Le Regioni non sono quindi riuscite ad emanare i bandi entro il 30 giugno, termine disposto dal Temporary Framework per la disapplicazione del regime de minimis ai ristori relativi alla pandemia.

Attualmente le Regioni stanno emanando i bandi – mentre scriviamo sono già diffusi quelli di Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo e Campania – ed altri seguiranno a breve, come quelli di Piemonte e Lazio. In tutti è presente il vincolo per l’importo della somma massima percepibile alla capienza rimanente del

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plafond degli aiuti di Stato di 200.000 euro nel triennio.

Il risultato è che chi ha già superato il plafond dei 200.000 euro in tre anni non prenderà nulla e c’è il forte rischio che si generino residui, vincolati in ogni caso a beneficio del settore. Inutili sono state le iniziative di Parchi Permanenti Italiani per acce-

lerare la emanazione del DPCM e le segnalazioni al Governo e ai Ministri competenti. Una pagina triste per il settore e per uno Stato che vuole sulla carta sostenere un settore ma poi vanifica i risultati di questa azione attraverso lungaggini burocratiche e immotivata decentralizzazione, creando così non una, bensì venti diverse procedure, una per ogni singola Regione. (M. C.)

Fondo di garanzia alle PMI del turismo: ci rientrano anche i parchi di divertimento

PARCHI di divertimento

In attuazione della linea progettuale «Sostegno alla nascita e al consolidamento delle PMI del turismo” del PNRR, dal 10 ottobre 2022 sarà possibile presentare le richieste di ammissione alla garanzia su singoli finanziamenti o portafogli di finanziamenti, a valere sulla Sezione speciale “turismo” del Fondo di Garanzia delle PMI – di 385 milioni di euro, 100 dei quali per l’anno 2021, 58 dei quali per l’anno 2022, 100 dei quali per l’anno 2023 e 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 – per agevolare l’accesso al credito e gli investimenti nel settore turistico, inclusi – grazie all’attività dell’associazione – i parchi di divertimento.

U

na riserva del 50% è dedicata agli interventi volti al supporto degli investimenti di riqualificazione energetica.

La sezione speciale facilita l’accesso al credito da parte delle imprese alberghiere, delle strutture che svolgono attività agrituristica, come definita dalla legge 20 febbraio 2006, n. 96, e dalle pertinenti norme regionali, delle strutture ricettive all’aria aperta, delle imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, ivi compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici, i parchi tematici, nonché, i giovani fino a 35 anni di età che intendono avviare un’attività nel settore turistico.

Le garanzie sono rilasciate per interventi di riqualificazione energetica e innovazione digitale o per assicurare la continuità aziendale delle imprese del settore turistico e garantire il fabbisogno di liquidità e gli investimenti del settore.

La Sezione interviene con le seguenti modalità: la garanzia è concessa a titolo gratuito;

l’importo massimo garantito per singola impresa è elevato a 5 milioni di euro;

sono ammesse alla garanzia le imprese con un numero di dipendenti non superiore a 499;

la percentuale di copertura della garanzia diret-

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