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Gli eSport conquistano l’attenzione della politica e del pubblico. Per ADM sono “spettacolo viaggiante”

Gli eSport conquistano l’attenzione della politica e del pubblico. Per ADM sono “spettacolo viaggiante”

Degli eSport, ovvero gli sport virtuali, si sono occupati recentemente i media riportando la recente notizia di un sequestro di tre sale, operato dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, mentre una quarta è stata ritenuta in regola con le autorizzazioni.

di Maurizio Crisanti

Come ogni nuovo fenomeno, anche quello degli eSport sta per trovare una regolamentazione sul piano autorizzativo e gestionale. In una Italia che, attraverso il regolatore, l’ADM, sta ponendo grande attenzione al gioco di puro intrattenimento, quello per intenderci, senza vincite in denaro, stenta a tuttavia a collocare gli eSport sulla base delle norme vigenti, emanate per regolare settori contigui, ma non identici. A fronte dei sequestri si è attivato il mondo politico con l’interessamento di numerosi parlamentari, appartenenti al Movimento 5 Stelle, Forza Italia e Lega, i quali hanno coinvolto l’ADM e partecipato a riunioni, presentando anche alcune interrogazioni parlamentari sulla materia.

Nel settore dell’Amusement qualcuno ha rilevato che analoga attenzione non è stata riservata dagli esponenti politici per semplificare la complessa e difficilmente applicabile regolarizzazione di giochi come i calciobalilla, pingpong e flipperini e la implicita necessità di mandare al macero giochi innocui e ancora apprezzati. C’è forse tempo per rimediare e le associazioni che rappresentano il settore dell’Amusement si sono attivate immediatamente nei confronti del mondo politico per evidenziare le problematiche derivanti da procedure troppo complesse e costose, a causa di un eccesso di regolazione a carico di un settore che diverte famiglie e bambini, mutuata, nelle linee generali, da quella per l’esercizio di Slot Machine e VTL, che impongono invece ben diversa attenzione.

Come regolamentare gli eSport Nei recenti interventi dei politici è emersa la volontà di regolare il settore degli eSport con una legge. Chi fa il mio lavoro sa bene che una legge costituisce un obiettivo ambizioso per molte categorie, ma è quello più complesso da raggiungere, e le scadenze elettorali si avvicinano pericolosamente.

Ecco dunque una circolare dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli – la pubblichiamo nell’articolo successivo - che ha riconosciuto, quanto meno in via temporanea, come adeguato l’assetto autorizzativo dello “spettacolo viaggiante”, applicato dalla sala di Ferrara.

Si tratta di un procedimento poco conosciuto ma in sé funzionale a raccogliere nuovi fenomeni, non troppo diversi da un parco di divertimento, al cui interno c’è un’offerta ludica variegata, con l’obiettivo di suscitare emozioni ed evocare sensazioni, in un contesto di socialità. Lo riconobbe anche il legislatore quanto, con l’art. 1 della legge 337/1968, riconobbe la “funzione sociale” di particolari forme e attrezzature per il gioco sano, aggregante e innovativo, in grado di offrire emo zioni memorabili. Non a caso alcune realizzazioni aperte in Italia utilizzano il termine “parchi” nella comunicazione. Come nei parchi di divertimento, l’innovazione è essenziale per tenere alto il gradimento del pubblico e la qualità dell’offerta. Le forme di eSport proposte attualmente saranno certamente aggiornate nei prossimi anni, perché il settore, che da molti è ritenuto la naturale evoluzione della sala giochi tradizionale – sarà il mercato a dire se avranno ragione – crescerà certamente. In altri paesi le sale per gli sport virtuali si contano a migliaia, e vanno a riempire spazi commerciali o sale cinematografiche resi disponibili per queste attività.

ESport per divertirsi o competere professionalmente? Gli eSport possono essere giocati a livello amatoriale, ma esiste anche la pratica professionale. È già forte l’esigenza degli organizzatori di competizioni che sia definita la figura professionale e l’inquadramento dei componenti dei team, sorta di atleti digitali. C’è anche il regime dei premi offerti nei tornei, sui quali si dovrà fare chiarezza e tanti altri aspetti di questo settore, che è in continua evoluzione. Il CONI si sta già occupando della versione virtuale delle discipline sportive riconosciute,

da Lo Spettacolo Viaggiante n. 5-6 2022

https://issuu.com/lospettacoloviaggiante/docs/lo_spettacolo_viaggiante_n._5-6_2022/2

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