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Disney d-light: come si realizza uno

Spettacolo Di Droni

Nel 2022 Disneyland Paris ha compiuto 30 anni e, con un piano di investimenti biennale, gli addetti ai lavori hanno messo a nuovo gran parte del parco. Dalle scenografie alle attrazioni, passando dalla nuova parata e dall’ingente restauro del castello, durato ben 12 mesi e che ha richiesto, tra le altre cose, 50.000 ore di lavoro e più di 1.200 litri di vernice rosa.

La ciliegina sulla torta a completamento del programma per i festeggiamenti, l’ha messa il reparto spettacoli del parco, capitanato da Ben Spalding (nel ruolo di produttore) che, dimostrando ancora una volta attenzione alla sperimentazione delle nuove tecnologie per l’intrattenimento, ha realizzato Disney DLight: un pre-show in cui 150 droni danzano sopra al castello formando diverse figure nel cielo.

Disney D-Light, il primo spettacolo all’interno di un parco Disney che fa uso dell’innovativa tecnologia dei droni, è stato premiato come “Best Live Entertainment 2022” durante il Park World Excellence Awards a Londra.

Lo spettacolo

Durante l’anno si sono susseguite due versioni di questo drone show: la prima vedeva l’entrata in scena dei droni in due momenti, prima e dopo “Di- sney Illuminations”, mentre la seconda versione è tutta concentrata prima dello spettacolo principale. La limitata autonomia delle batterie dei droni e lo spreco di energia causato da due decolli e due atterraggi, con il conseguente tempo necessario per andare dall’area di decollo al castello e viceversa, hanno determinato il cambio di rotta.

Disney D-Light, della durata totale di circa sei minuti, inizia con la proiezione architetturale di fantasie colorate che si susseguono sulla facciata del castello. I colori dominanti del videomapping sono quelli dell’anniversario: sfumature di fucsia, viola e blu. Il crescendo della colonna sonora viene accompagnato dall’accensione delle fontane, dei laser verdi frontali e, infine, dagli space cannon a testa mobile, posizionati sul retro del castello, che vanno a proiettare imponenti raggi luminosi nel cielo.

I droni fanno il proprio ingresso a circa metà show: poco prima della loro accensione la luce sul ca- stello si affievolisce e la musica si abbassa. Quasi come per magia, le sfere led dei droni si illuminano creando in cielo un grande “30”, che oltre ad essere il logo dell’anniversario, richiama anche il topo padrone di casa.

Da qui si sussegue un gran numero di emozionanti coreografie aeree fino ad arrivare al gran finale, in cui l’ultima figura si scompone in centinaia di puntini che luccicano nel cielo sullo sfondo del castello, mentre lentamente si dirigono verso la zona di atterraggio (il tetto dell’edificio che ospita le attrazioni Blanche-Neige et les Sept Nains® e Les Voyages de Pinocchio).

Quando si assiste a questo spettacolo dal vivo è impossibile non notare le esclamazioni di stupore che si levano dalla piazza principale e dalla Main Street: questo perché, ol tre alla bellezza di quello che si sta guardando, quasi tutti gli spettatori vengono a contatto per la prima volta con una tecnologia per l’intrattenimento mai vista prima, proprio come il pubblico che ha potuto assistere alla prima proiezione dei fratelli Lumière nel 1895.

Tutto ciò è incredibile, vero? Ancor più incredibile è pensare che questo show sia nato dalla sinergia di menti brillanti, idee innovative e tanta passione per un mondo nel quale l’immaginazione e la meraviglia sono le protagoniste assolute. Lo spettacolo va in scena fino alla fine del 2023.

L’azienda che ha realizzato il drone show

Il partner selezionato dal parco è un’azienda francese di nome Dronisos: abbiamo utilizzato volutamente la parola “partner” e non “fornitore” perché a tutti gli effetti le due aziende hanno affrontato un lungo e complicato percorso per arrivare insieme al risultato finale. Dronisos nasce nel 2016 come startup specializzata nella creazione di spettacoli di droni indoor e outdoor, attualmente conta sei finanziatori, circa 40 dipendenti, diversi brevetti depositati riguardanti gli algoritmi di posizionamento e di volo con flotte di droni, oltre a tre sedi di rappresentanza al di fuori dell’Europa: Orlando (USA), Bangalore (India) e Dubai (UAE). Ad oggi sono più di 40.000 gli spettacoli in tutto il mondo realizzati dall’azienda. Alcuni dei progetti in portfolio sono stati realizzati per Disney, Peugeot, Expo 2020 Dubai, Puy du Fou, DollyWood e The Tonight Show Starring Jimmy Fallon.

Uno dei loro spettacoli è arrivato anche a Torino dove, nel giugno 2020 in occasione della festa di San Giovanni, è stato addirittura battuto il record mondiale di volo con droni all’interno di un edificio (ne hanno utilizzati ben 200!).

Bene, abbiamo conosciuto lo show e il partner tecnologico. Volete sapere come si realizza uno spettacolo del genere? Scopriamolo insieme!

Lo storyboard

Tutto ha inizio da un foglio di carta, anzi, da tanti fogli di carta. Il cliente effettua una o più riunioni in cui espone all’azienda (in questo caso Dronisos) le proprie idee sulle coreografie che i droni dovranno creare nel cielo e, indicativamente, la loro durata. I visual artist si mettono subito al lavoro con carta e penna (e con la tavoletta grafica) per creare uno storyboard in cui rappresentano la sequenza di figure che saranno formate nel cielo e descrivono a parole i movimenti che dovranno compiere i droni per passare da una figura all’altra.

Lo show editing e scelta dei droni

Quando lo storyboard riceve l’approvazione del cliente, il team di artisti crea la coreografia digitale a PC tramite un software che consente di simulare e visualizzare in 3D i movimenti dei droni in un dato spazio; questo passaggio è fondamentale nel processo di creazione dello show. Proprio durante questa fase viene concordato con il cliente il numero di droni che prenderanno parte allo spettacolo: più le immagini disegnate nel cielo sono complesse, più sarà alto il numero di droni da utilizzare. Teniamo presente che per disegnare una figura in 2D di 30×10 metri servono tra i 100 e i 300 droni, mentre per la stessa figura in 3D che ruota su sé stessa occorrono tra i 500 e i 1500 droni in base alla definizione che si vuole ottenere.

Oltre al numero di droni da impiegare, viene scelto anche il modello: esistono droni di piccole dimensioni con batteria limitata e poca resistenza al vento, che di norma vengono usati per spettacoli della durata sotto i 10 minuti in zone non vento- se. Se il numero di coreografie è elevato e i droni devono sincronizzarsi a una colonna sonora della durata di diversi minuti, vengono utilizzati droni di taglia media con batterie più capienti che hanno una durata tra i 10 e i 12 minuti (aggiungendo poi il tempo di decollo e atterraggio si arriva a circa 15 minuti).

Nel caso di Disney D-Light sono stati utilizzati dei droni commerciali di taglia media (Parrot Bebop 2) pesantemente modificati sia nell’hardware, per ospitare un gruppo di LED che crea la luce colorata e alleggerire il resto della struttura, che nel software, per eseguire lo spettacolo e comunicare con la stazione di controllo a terra.

Dopo aver disegnato le coreografie con il software

3D, viene avviata la compilazione dello spettacolo: questa fase è estremamente critica perché, istante per istante, il software calcola le posizioni di ciascun drone nello spazio (dal decollo all’atterraggio, passando per le coreografie) e crea tutte le traiettorie affinché non avvengano collisioni in volo. Immaginate che ogni drone sia circondato da una sfera di qualche metro di diametro, nessuna di esse dovrà entrare in contatto con le altre.

Spettacoli di test: in virtuale e nella realtà

A questo punto ci troviamo in una fase avanzata della realizzazione dello show in quanto gli artisti e il cliente potranno visionare lo spettacolo, tramite visualizzatore 3D, da diverse angolazioni e apportare le opportune modifiche e correzioni. Molto spesso vengono utilizzati anche dei visori VR per aumentare l’immersività della simulazione.

Terminata la programmazione e la simulazione 3D dello spettacolo si incomincia a fare sul serio: vengono concordate le sessioni di test dal vivo, assieme al cliente, in uno spazio privato lontano da occhi indiscreti. Per lo spettacolo Disney D-Light, ad esempio, è stato utilizzato un campo nei pressi di Bordeaux di proprietà di Dronisos.

Installazione presso il cliente finale

Effettuate le ultime correzioni, i tecnici si sposta no sul luogo dove verrà effettivamente eseguito lo spettacolo; in questo caso, essendo uno show per manente, sono state adottate soluzioni tecniche diverse da quelle che solitamente si utilizzano per performance “one-shot”. La control room dei droni è stata posizionata in pianta stabile presso la regia dello spettacolo Illuminations (la casetta nell’ai uola che troviamo a sinistra, se guardiamo verso il castello dalla piazza centrale) e le operazioni di di sposizione e ritiro droni a terra sono state ottimiz zate per impiegare meno tempo e personale possi bile. L’azienda ha formato il personale del parco in modo che possa mettere in scena lo spettacolo di droni in maniera autonoma e intervenire per gestire eventuali anomalie, oltre ad aver fornito al parco i pezzi di ricambio (tipicamente droni interi, batterie ed eliche); inoltre sono state formate due squadre di piloti per consentire una turnazione tra le varie serate e quindi la loro presenza ad ogni show.

Safety First! I sistemi di sicurezza

In questo tipo di spettacoli il fattore sicurezza è un elemento critico, in quanto sono presenti centinaia di droni a poche decine di metri dagli spettatori: non deve accadere che un drone perda il controllo e vada a finire sul pubblico.

Per questo motivo vengono implementati diversi sistemi atti a ridurre al minimo i rischi: previsioni meteo: in caso di condizioni meteo non favorevoli al volo in sicurezza dei droni (vento forte, pioggia o neve), lo spettacolo può essere annullato anche a pochi secondi dall’inizio; geofencing: creazione di un recinto virtuale attorno all’area in cui si svolge lo spettacolo, da cui i droni non possono uscire anche in caso di comandi errati; telemetria: il drone trasmette alla stazione di terra diversi parametri vitali tra cui la carica del-

Flying Dutchman - coming soon...

Magicland- Italia

SkyWorlds - Malesia

Fraisppertuis City - Francia

HolidayWorld- Spagna

Parc Fenestre - Francia Legoland - Florida la batteria e lo stato dei sensori segnalando le anomalie in tempo reale; comunicazioni terra-drone criptate: la trasmissione della telemetria e dei comandi avviene tramite un canale sicuro e criptato; ispezione pre-volo: un gruppo di piloti certificati ispeziona i droni e lo spazio di decollo e atterraggio pochi minuti prima dello spettacolo, per dare il via libera allo spettacolo.

Posizionamento di precisione

Elemento essenziale per la riuscita dello spettacolo è il sistema di posizionamento: per ottenere e mantenere delle posizioni così accurate, anche in presenza di vento, il segreto risiede proprio nel cuore di ciascun drone. All’interno di ogni drone infatti, è presente una scheda (chiamata “flight controller”) a cui sono collegati diversi sensori: accelerometro e giroscopio per misurare i movimenti e le inclinazioni; magnetometro per misurare l’orientamento del drone con i punti cardinali (importante per mantenere la luce colorata sempre rivolta verso il pubblico); barometro per ricavare la quota di volo tramite la misurazione della pressione atmosferica; GPS che serve per ricavare la posizione geografica tramite la triangolazione del segnale degli omonimi satelliti.

La precisione di posizionamento fornita dal GPS in alcuni casi potrebbe non bastare (questa tecnologia ha un errore di alcuni metri nella stima della posizione), per questo nel caso in cui fossero richieste coreografie con i droni a una distanza particolarmente ridotta o edifici nei paraggi che disturbano il segnale GPS, si può ricorrere al sistema RTK. Questo sistema è composto da un insieme di antenne a terra: i droni triangolano la loro posizione sempre con il GPS, ma utilizzando anche il segnale “corretto” che arriva dalle antenne sottostanti riducendo così l’errore di posizionamento a pochi centimetri.

I costi di un drone show

Il costo di uno spettacolo di droni è generalmente complesso da calcolare. Molteplici fattori concorrono alla formazione del prezzo finale, come ad esempio la durata dello spettacolo, la quantità e il tipo dei droni impiegati, la complessità delle coreografie (statiche 2D oppure 3D in movimento) oltre all’impiego di tecnici e artisti per due o tre mesi (nel caso di Disney D-Light arriviamo quasi a un anno di lavoro).

Oltre a questo si deve considerare l’infrastruttura da allestire sul posto dello spettacolo (spazio di decollo/atterraggio, antenne e stazione di controllo): temporanea in caso di spettacoli “one-shot” oppure fissa in caso di spettacoli permanenti proprio come Disney D-Light. Lo spettacolo che abbiamo preso in considerazione presenta un’ulteriore difficoltà tecnica, ossia l’integrazione e la sincronizzazione con i sistemi di illuminotecnica preesistenti (proiettori per il video mapping, luci, fontane, fuochi, eccetera…) .

Nel caso desideraste uno spettacolo di droni tutto vostro, è possibile stimare che il costo di 10 minuti di spettacolo con 200 droni sia a partire da €60.000, con 500 droni a partire da €125.000 oppure con 1000 droni a partire da €225.000.

Nuove aliquote FIG e CIGS per il 2023

L’INPS, nel messaggio n. 316 del 19 gennaio 2023, ha specificato che il regime di favore che si applicava nel 2022 in materia di finanziamento degli ammortizzatori sociali, quali FIS e CIGS, non è più in vigore. Pertanto nel 2023 si applicano nuovamente le aliquote contributive ordinarie.

Quindi dal 1° gennaio le aliquote saranno le seguenti:

● 0,50%, per i datori di lavoro che, nel semestre di riferimento, occupano mediamente fino a 5 dipendenti (l’aliquota a carico del lavoratore 0,16% e a carico dell’azienda 0,34%);

● 0,80% per i datori di lavoro che, nel semestre di riferimento, occupano mediamente più di 5 dipendenti, (l’aliquota a carico del lavoratore 0,26% e a carico del datore di lavoro 0,54%).

Il messaggio INPS segnala la proroga del termine di adeguamento dei Fondi di solidarietà, fino al 30 giugno 2023, come previsto dalla legge di bilancio.

Qualora i Fondi non si adeguino entro il nuovo termine, i datori di lavoro rientreranno nella disciplina del Fondo di integrazione salariale (FIS), cui verranno trasferiti i contributi già versati o comunque dovuti dai medesimi datori di lavoro.

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