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Lo Spettacolo Viaggiante n. 3/4 2022

Dal 30 giugno arrivano le sanzioni per chi non accetta pagamenti con il POS

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Approvato il decreto che anticipa l’entrata in vigore delle sanzioni: ammontano a 30 euro di fisso più il 4% del valore della transazione per cui è stato rifiutato il pagamento elettronico.

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a tempo informiamo su queste pagine che è ormai inevitabile dotarsi di POS per accettare pagamenti con Bancomat, carte di credito o carte prepagate. L’obbligo in realtà esiste dal 2014 ma non erano mai state determinate le sanzioni per gli inadempienti. Con un recente provvedimento il Governo ha stabilito che dal prossimo 30 giugno chi ha un’attività economica e non accetta pagamenti con Pos sarà soggetto a una sanzione di 30 euro al quale si somma il 4% del valore dell’operazione. Il Governo sta lavorando a un abbattimento delle commissioni e canoni richiesti dai gestori dei Point Of Sale.

I POS per attività mobile Ci sono molte attività all’aperto di carattere itinerante, o che non possono avvalersi di POS collegati col WiFi – i POS portatili – perché gestite nei boschi, come i parchi avventura, o anche da operatori in movimento, come nel caso del delivery di cibi pronti. Esistono pertanto alcuni dispositivi che si collegano tramite Bluetooth al cellulare e consentono di leggere le carte di credito, i Bancomat o le ricaricabili, come la Postepay. La differenza la fanno costi di acquisto o noleggio e le commissioni sulle transazioni. Con l’aiuto del portale Mobiletransaction.org, presentiamo alcune soluzioni di POS Mobile sul mercato.

SumUp Air Se hai una piccola attività che riceve molti pagamenti in contanti e solo una parte marginale con carta, il POS mobile SumUp Air è la soluzione ideale. Non avendo costi fissi né vincoli contrattua-

li, la spesa complessiva dipende solo dal volume di transazioni elaborate: meno si usa, meno si paga (e se non si usa affatto, non ci sono spese da sostenere).Il modello Air è un lettore di carte che funziona associato via Bluetooth ad un comune smartphone Android o iOS/Apple, dal quale si gestisce attraverso un’applicazione apposita. Si acquista al prezzo di 29 € (IVA escl.), mentre chi preferisce un terminale autonomo dal cellulare può optare per il modello Solo o 3G, con traffico dati incluso, che tuttavia costano rispettivamente 79 € e 119 €. Il modello più caro include tuttavia una stampante per scontrini cartacei, mentre gli altri due (Air e Solo) inviano unicamente ricevute digitali via SMS o e-mail. Il terminale accetta tutte le principali carte di credito, di debito e prepagate: Visa, Visa Electron, VPay, MasterCard, Maestro, American Express, Diners e UnionPay. I Bancomat italiani sono altresì accettati in quanto accompagnati da uno dei suddetti circuiti.

La commissione applicata alle transazioni è fissa, pari all’1,95% dell’importo ricevuto tramite POS. I gestori che propongono commissioni inferiori applicano solitamente anche il canone mensile: SumUp è dunque consigliato alle piccole imprese con un transato elettronico non superiore a 1.200 euro al mese. Gli accrediti vengono effettuati sul conto corrente in 2 giorni lavorativi, al netto della commissione dell’1,95%. Si può utilizzare qualsiasi conto (aziendale per le imprese, professionale o personale per i lavoratori autonomi). C’è poi un’alternativa per ricevere gli incassi in un solo giorno, anche durante il fine settimana. Basta scegliere come metodo di accredito la SumUp Card o Conto SumUp. Si tratta anche in questo caso di un servizio gratuito, nessun costo aggiuntivo viene addebitato. La SumUp Card è una normale prepagata MasterCard, utilizzabile per pagamenti in negozio e online, oppure per effettuare prelievi di contante presso qualsiasi sportello Bancomat. I fondi presenti sul conto SumUp possono essere trasferiti in

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qualsiasi momento dallo stesso utente, tramite bonifico e senza alcuna commissione.

Nexi Nexi è il più grande operatore italiano nel settore dei pagamenti digitali, utilizzato da ogni tipo di impresa, e oggi maggiormente adatto anche alle piccole attività con un transato elettronico modesto. I prodotti Nexi vengono distribuiti anche da molteplici banche italiane, tuttavia per ottenere le condizioni migliori si consiglia di richiedere i suoi servizi direttamente sul sito ufficiale Nexi (gli istituti bancari possono infatti applicare tariffe aggiuntive). Anche quest’offerta non comporta costi fissi. L’esercente avrà il vantaggio di pagare solo in base all’uso. La tariffa è lievemente inferiore rispetto a SumUp (una sottile differenza dello 0,6%) ma altri aspetti sono meno favorevoli. L’app è disponibile su dispositivi Apple, Android e Huawei. Il terminale si acquista al prezzo di 29 € (IVA escl.), poi si paga in funzione del volume di pagamenti ricevuti. La commissione è pari all’1,89% dell’importo elaborato. Come si diceva, poco più conveniente di SumUp, tuttavia può fare la differenza con l’aumentare delle transazioni. Tra le condizioni economiche emerge un’importante iniziativa: per tutto il 2022 ci sarà il rimborso delle spese sulle transazioni di importo fino a 10 euro. Quando si ricevono piccoli pagamenti, dunque, le commissioni saranno rimborsate. Nexi accetta tutte le principali carte di pagamento, mentre American Express è opzionale ma attivabile in pochi istanti dall’area personale del portale web. La tariffa senza canone è dedicata esclusivamente al POS mobile e indicata solo a professionisti e piccole imprese. Se invece hai un negozio che riceve molti pagamenti con carta potrebbe essere più vantaggiosa l’offerta smartPOS Nexi.

Poste Italiane PostePay Tandem è il nome dei servizi di Poste Italiane dedicati all’elaborazione dei pagamenti elettronici. L’offerta è destinata ai clienti con conto BancoPosta aziendale o professionale (dunque associato a Partita IVA), oppure ad un conto aziendale su altre banche. Il POS mobile Poste Italiane ha un prezzo di 79 € (IVA escl.) una tantum. Come per i concorrenti già menzionati, non ci sono costi fissi ma solo una commissione dell’ 1,50% sui pagamenti elaborati dal lettore di carte. La tarif-

fa è inferiore a quella di SumUp e di Nexi, tuttavia si consiglia di valutare prima di tutto l’efficienza dell’applicazione, in quanto strumento chiave per il funzionamento del POS mobile. Il lettore di carte PostePay Tandem supporta le principali carte di pagamento ma esclude circuiti come American Express, JCB e UnionPay. Mentre degli ultimi due si può fare a meno, Amex è invece una carta di credito molto popolare anche in Italia. Gli incassi vengono accreditati in un giorno lavorativo sul conto BancoPosta, sulla Postepay Business o su un conto di terze parti, semplicemente comunicando l’IBAN del conto aziendale. Il POS mobile Poste Italiane funziona tramite applicazione da installare su smartphone (come il modello Air di SumUp).

Zettle Zettle by PayPal (prima noto come iZettle) è stato per alcuni anni il principale ed unico concorrente di SumUp, oggi però la sua rilevanza si assottiglia sempre di più. I due prodotti hanno in effetti caratteristiche in comune, mentre si distinguono in modo netto per altre. Neanche in questo caso si hanno costi fissi, inoltre non è previsto un contratto vincolante. L’utente sarà libero di usarlo (o non usarlo) senza pagare alcuna penale. In cosa si distingue da SumUp e Nexi? Innanzitutto per la tariffa flessibile. La commissione sul transato parte infatti dall’2,75% e con progressività può calare fino allo 1,00%. Questo schema tariffario è in tutta evidenza indicato a chi accetta molti pagamenti con carta, poiché si premia con una tariffa ridotta le attività che usano di più il terminale. Servono tuttavia diverse migliaia di euro al mese per raggiungere la commissione fissa dei concorrenti, è dunque sconsigliato a lavoratori autonomi e piccoli esercizi che si limitano a poche migliaia di euro al mese in transazioni elettroniche. Zettle è un lettore di carte di credito che funziona solo se associato ad un telefono Android o Apple connesso ad internet. A differenza dei concorrenti presenti in questo confronto, non propone alternative con terminali autonomi. Ai dipendenti è data la possibilità di usare Zettle per accettare pagamenti con carta senza avere accesso alla contabilità ed altre informazioni sensibili. La parte pratica è sufficiente a giustificare la scelta di questa soluzione? Riteniamo di no, a meno che non si abbia un transato di almeno 6.000 euro al mese (ma a quel punto meglio puntare un POS portatile).

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