2 minute read
Disneyland Paris: la fine del FastPass gratuito
A Disneyland Resort Paris verrà eliminato il FastPass gratuito per essere sostituito da “Disney Premier Access” (a pagamento)
di Roberto Canovi*
Ennesimo cambio di rotta nella politica dei parchi Disney. Come già accaduto a Shanghai, ora si apprende che anche a Disneyland Paris - e probabilmente a breve anche negli altri parchi della Mouse Company - verrà eliminato il sistema salta-code gratuito. Un sistema che tanto apprezzamento ha ricevuto negli anni e che ha sempre distinto positivamente i parchi Disney rispetto agli altri in cui si è riscontrata invece una spasmodica rincorsa ai servizi che agevolano chi ha maggiori possibilità economiche. Una mossa che, a parere di chi scrive, è sicuramente giustificabile dal punto di vista dell’azienda, che ha tutto il diritto di modificare i propri servizi e rimodularne i costi, ma che al contempo genera grande amarezza e delusione. Già i parchi Disney presentano prezzi di ingresso inarrivabili per molte persone e ora viene tolta anche la possibilità di usufruire gratuitamente di quello che da sempre è considerato il migliore servizio - peraltro in forma anche molto limitata - fornito all’interno di un parco di divertimenti. I tempi cambiano, i combattivi Avengers prendono sempre più il posto delle favole a lieto fine, Biancaneve non può più essere baciata dal principe, il saluto agli ospiti deve essere rimodulato in modo da non discriminare nessuno, le attrazioni devono essere sempre e comunque politically correct - anche a costo di risultare ridicole in quanto avulse dal reale contesto narrativo - e ora, dulcis in fundo, anche l’ulteriore aggravio economico per chi volesse continuare ad usufruire di questo servizio che permette di prenotare la propria visita ad una determinata attrazione. Si tratta, voglio ribadirlo, di un personale punto di vista - opinabile - probabilmente figlio di un’epoca che diviene in modo naturale sempre più obsoleta con il passare degli anni e delle tendenze. E quindi, avanti così, nessun problema. La generazione dei Romantici figli di Walt ormai si appresta a giungere al capolinea del divertimento da parco e quindi diverrà a breve non più appetibile e di conseguenza scarsamente considerata dall’azienda. Probabilmente, dal momento che ormai siamo una minoranza, verremo anche citati tra qualche tempo nel saluto. Per non venire discriminati, ovvio. Si passerà dunque dallo storico e in fase di eliminazione “Buonasera, signori e signore, ragazzi e ragazze, sognatori di tutte le età”, al maggiormente inclusivo “Buonasera, sognatori di tutte le età - e aggiungiamo noi - e nostalgici della perduta filosofia di Walt della terza età”. Ironia a parte, ai futuri ospiti la scelta se usufruirne ugualmente pagando dagli 8 euro a salire per ogni singola attrazione - il nuovo sistema denominato Disney Premier Access - o incanalarsi mestamente in coda osservando con malcelata invidia chi nella fila a fianco può permettersi di passare davanti, come peraltro ormai accade in molti parchi. O anche di optare per un più economico picnic sull’erba a pochi km da casa. “È la legge del mercato, Bellezza”... (*) Direttore di Parksmania.it