Lost Stockholm

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TABLE OF CONTENTS Indice Intro ......................................................................4 Timeline ................................................................5 Project Background................................................ 6 Hipsters................................................................. 7 Tool Analysis........................................................ 16 Social Network..................................................... 17 Social Network Service.......................................... 20 Twitter................................................................. 26 The Project........................................................... 30 Elevator Pitch....................................................... 31 New Concepts....................................................... 32 Competitors......................................................... 33 The Website.......................................................... 52 Website Architecture............................................. 53 Geolocation .........................................................54 Website Pages....................................................... 56

Hompage............................................................. 58 Facebook Poll....................................................... 62 Profile ..................................................................74 Blackboard.......................................................... 78 Events.................................................................. 79 Gallery................................................................. 86 Placement............................................................ 95 Blog..................................................................... 97 Beyond Lost....................................................... 102 Lost Party........................................................... 103 Espansioni ..........................................................111 Lost Radio.......................................................... 115 Streetshooting.................................................... 117 Business Plan......................................................120 Graphic Design...................................................127 Glossario...........................................................134

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LOST STOCKHOLM IDEAZIONE, COMUNICAZIONE E SVILUPPO DI UN SOCIAL NETWORK

In the future, everyone will be world-famous for 15 minutes. COSì SI ESPRIMEVA NEL 1968 IN UNO DEI SUOI PIù CELEBRI STATEMENT IL RE DELLA POP ART. La storia di Lost nasce tra le serate di clubbing nella capitale della Scandinavia, Stoccolma. La Svezia è da più di un decennio all’avanguardia nel campo del Design, Moda, Arti Visive e Nightlife. Una società hipster che vede il coronamento dei propri ideali nella nightlife tra gli innumerevoli club e locali che ricoprono le strade di Stoccolma. Una società rivolta al lusso e all’ostentamento, vero o presunto, tra fotografi, modelle e giovani artisti alla ricerca di celebrità. La decadenza in perfetto stile dandy della gioventù svedese, fatta di binge drinking e musica elettronica, si affianca in maniera quasi inconsapevole alla continua ricerca di nuovi trend. Il paradiso perduto. Lost Stockholm.

LUCA DEASTI S138533 POLITECNICO DI TORINO RELATORE PROF. RICCARDO PIETRANTONIO

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Ricerca Studio Background Sketching Comunicazione Visiva Feedback

TIMELINE 5


PROJECT BACKGROUND Target analysis, Profile, Moodboard 6


1. HIPSTERS

a volte accusatorio, a volte d’invidia verso questo mondo fatto di nightclub e consumo. L’origine della parola hipster risale agli anni quaranta, dove con il termine “hip” o “hep” si era soliti indicare il precendente slang “hop”, sinonimo di oppio. Nella ricerca del significato di tale parola, appare chiaro come nel procedere degli anni esso abbia subito una costante evoluzione, dai tempi del Boogie Woogie di Harry Gibson attraverso la Beat Generation di Jack Kerouac1, con significati a tratti agli antipodi. D’ora in avanti pertanto con il termine “hip” ed “hipster” si intende indicare la subcultura occidentale contemporanea. Il termine viene spesso utilizzato oggigiorno in diversi contesti, con significati a volte contradditori, spesso per descrivere la recente classe urbana giovanile interessata a cultura e moda fuori dal mainstream; in particolar modo ci si riferisce a musica alternativa, indie-rock e pubblicazioni di magazine underground. Il termine, spesso derogatorio, vuole

Analisi del target Appare difficile descrivere la società denominata hipster, fenomeno di costume diffuso da pochissimo tempo tra i giovani e presunti tali di molte capitali europee. Un caso apparso timidamente in pochissime città italiane e ridotto alle serate del weekend in pochi locali selezionati del nord Italia, ancora sconosciuto ma talmente violento nel suo manifestarsi da condizionare il successo e il trend setting di multinazionali nel resto del mondo. Hipster è una parola scomoda, che non piace a coloro che fanno parte di questa cultura, che non piace ai giornalisti autori di ripetuti attacchi mediatici, che non piace all’opinione pubblica che vede il crollo di tutti i valori e ideali, che non piace ai giovani fuori dal cerchio, che rivolgono uno sguardo

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identificare persone intente a muoversi da un trend all’altro secondo la moda passeggera, con il solo intento di apparire fuori dal mainstream.

abbigliamento come American Apparel e Uniqlo.3 Grazie a strumenti di comunicazione immediati come Facebook e Twitter, i canoni estetici hip si sono espansi a macchia d’olio sulla rete, contagiando incondizionatamente giovani di Londra come New York, Stoccolma o Tokio. Si può parlare chiaramente di un fenomeno di portata mondiale, che ha indotto molti a definirlo come l’emblema della mancanza di personalità e della noia di un intera generazione. Oggigiorno American Apparel è diventata archetipo della globalizzazione del termine “cool”. Fondata in California nel 1997, oggi è la manifattureria di abbigliamento più grande negli Stati Uniti, contando più di 200 negozi su scala mondiale tra Canada, Messico, Israele, Giappone, Corea ed Europa Occidentale.4

1.1 E’ bello, è hip, è dappertutto. Negli anni ‘90 il termine ha subito questa nuova connotazione, riferendosi principalmente al lifestyle hip. Mangiare cibi biologici, cresciuti localmente, essere vegetariani/vegan, comprare in negozi equosolidali, ascoltare la radio pubblica, utilizzare la bicicletta a discapito dei mezzi a motore sono tutti stili di vita tipicamente hipster. Apparentemente ciò sembrerebbe una contraddizione con lo sfrenato consumo del target, ma appare chiaro come negli anni si sia creato un vero e proprio mercato di prodotti hip e di come l’ostentare la propria posizione al di fuori del mainstream sia diventata la maggiore esibizione dell’attitudine poseur e consumistica.2 Da alcuni vista come la fine della civiltà occidentale, la cultura hipster è fortemente centrata sul consumo, e non a caso è diventata vessillo di multinazionali di

“Il locale era incredibilmente pieno di gente. Sotto le luci stroboscopiche un dj suona un mp3 di Sebastien Tellier dal suo MacBook. Una ragazza siede annoiata in un angolo, sulla sua t-shirt American Apparel, stampata a lettere cubitali la scritta Legalize LA”. 8


Nel 2003 American Apparel lancia una vera e propria campagna di sensibilizzazione sul probema dell’immigrazione negli Stati Uniti. Un fenomeno fortemente seguito dalla classe hip in tutto il resto del pianeta, nonostante il totale non coinvolgimento in tutta la faccenda. Legalize LA vuole riconoscere, celebrare ed abbracciare tutte le diversità nella città di Los Angeles, essenziali al successo della città stessa. [...] Il nostro sogno è che il milione di immigrati clandestini lavoratori nella città possano diventare legalmente residenti in LA e negli Stati Uniti, continuando a portare il loro contributo economico, sociale e culturale. Così si esprime Dov Charney, fondatore, CEO e Creative Director per American Apparel, nel documento che accompagna l’iniziativa Legalize LA.5

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1.2 L’hipster, fenomeno di costume o moda passeggera?

treal”, titolo poi cambiato nel 1996 in “Vice”, ad oggi la rivista conta più di 900,000 lettori ed è distribuita in 22 paesi.

Come poter allora identificare un hipster? I fenomeni di costume che risiedono dietro a questa parola sono fortemente estetici, non a caso la parola viene spesso associata ad uno stile di abbigliamento più che ad una vera e propria cultura. Icona fashion hip sono i cosiddetti skinny jeans, pantaloni in denim talmente attillati da apparire come una calzamaglia, indossati indistintamente da ragazzi e ragazze, parallelamente ad un forte gusto per l’androginità da parte di entrambi i sessi. La metrosessualità del target appare quindi come un’indebita appropriazione della cultura gay, dove l’estetica viene cannibalizzata in un’insignificante collage di mode “autentiche”, un feticcio di movimenti quali hippie, punk e grunge.6

La rivista, nonostante non abbia mai rilasciato dichiarazioni pubbliche, è spesso considerata come il maggior punto di riferimento per la cultura hipster. Il magazine propone principalmente articoli inerenti alla cultura indie contemporanea ed è conosciuto per i contenuti spesso controversi e le posizioni ironiche e sardoniche su dibattiti quali sesso, droga, violenza, criminalità, razze e classi sociali.7 L’attitudine hip del giornale emerge soprattutto tra le pagine di “Vice Fashion” e si può chiaramente indicare Vice come il trend-setter in tal campo. Abbigliamento ed accessori hip come skinny jeans, Nike Vintage, t-shirt American Apparel sono ricorrenti nei servizi fotografici low-fi del magazine e non a caso, American Apparel è il maggior inserzionista su Vice.

1.3 Vice Magazine. Fondato nel 1994 da Suroosh Alvi, Shane Smith e Gavin McInnes sotto il nome di “The Voice of Mon10


L’esperienza lavorativa presso il magazine, che è punto di riferimento e maggior esempio e pubblicazione della cultura hipster mi ha fornito un ampio background sul target e la possibilità di entrare in contatto direttamente con esponenti del target. Tutto ciò si traduce chiaramente in un’ampia selezione di materiale su cui condurre le mie personali ricerche.

Kerouac, Jack. “About the Beat Generation,” (1957),“Aftermath: The Philosophy of the Beat Generation” in Esquire, (1958) 2 The Hipster Handbook (Paperback) by Robert Lanham, (2003) 3 Douglas Haddow, “Hipster: The Dead End of Western Civilization (2008-07-29) 4 American Apparel press release, www.americanapparel.net 5 http://americanapparel.net/contact/legalizela/ 6 Lorentzen, “Kill the hipster.” Time Out New York 7 The Edge of Hip: Vice, the Brand, Vanessa Grigoriadis

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Logo Vice Magazine.

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2.a PROFILE

Elin

Caso studio Stoccolma Età: 23 Professione: Studentessa Economia, Modella Città natale: Göteborg Residenza: Stockholm Hobby: Fashion, Fotografia, DJing, Arte e Design scandinavo, Letteratura scandinava Orientamento politico: N/D Musica: Post Punk, Swed indie-rock, French Touch Bevanda preferita: Bloody Mary Fumatore: Marlboro light Esperienze all’estero: exchange student Berlin Ultimo viaggio: Copenhagen

Elin indossa: Giacca Acne, Camicia Acne Jeans, Gonna Weekday, CalzeAmericanApparel, Scarpe Vintage Second Hand, Volpe Vintage.

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2.b PROFILE

Johan

Caso studio Stoccolma Età: 21 Professione: Studente Scienze Politiche Città natale: Boston Residenza: Stockholm Hobby: Letteratura russa, 3D software, Scienze Naturali, Tatuaggi, Fotografia Orientamento politico: N/D Musica: New Wave, Electro, French Touch, Hawaii Bevanda preferita: Pripps Blå Beer, Black Velvet Fumatore: occasionale Esperienze all’estero: ha vissuto 9 anni in USA Ultimo viaggio: Londra Johan indossa: Cappello Vintage, Occhiali Rayban, T-shirt Vintage Second Hand, Giacca Weekday, Pantaloni Cheap Monday, Scarpe Victoria, Orologio Casio.

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3. MOODBOARD Talk with images.

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TOOLS ANALYSIS Social Networks, SNS. 16


4.SOCIAL NETWORKS

4.1 Social network analysis. L’analisi di un social network vede relazioni sociali in termini di nodi e legami. I nodi sono gli attori individuali dentro il network, e i legami indicano le relazioni tra gli attori. Le strutture che si creano, rappresentate tramite grafico, appaiono spesso incredibilmente complesse. Le ricerche condotte in numerosi campi accademici mostrano che i social network operano su molteplici livelli, dalle famiglie a livello internazionale, ma soprattutto hanno un ruolo critico nel determinare come vengono risolti i problemi, le organizzazioni condotte e il grado di successo per ciascun individuo nei propri obiettivi. Nella sua forma più semplice, un social network è una mappa di tutti i legami rilevanti tra i nodi studiati. Il concetto può essere mostrato tramite un diagramma, dove i nodi sono i punti e i legami le linee.1

Nodes and ties. Parlando di social network, è anzitutto bene precisare che la parola non è da confondere con social network service. Mentre per servizio di social network si intendono tutte quelle comunità online di utenti condividenti stessi interessi o passioni, con il termine social network si intende una struttura sociale fatta di nodi (generalmente individui od organizzazioni) connessi tra di loro da una o più tipi di interdipendenza quali valori e visioni, idee, amicizia, rapporti di lavoro, relazioni, conflitti e commercio. Ciò nonostante, è abitudine nel linguaggio comune riferirsi al servizio di social network parlando di “social network”, pertanto, ad eccezione di questo capitolo, si è scelto di adoperare il linguaggio corrente è più diffuso.

L’analisi di un social network (relazionata alla teoria dei network), è emersa quale tecnica chiave nella so17


ciologia moderna. Ha inoltre guadagnato un seguito significante in antropologia, biologia, comunicazione, economia e psicologia. L’analisi di un social network, attualmente, è mutata dall’essere una suggestiva metafora fino a diventare un approccio analitico ad un paradigma, con il proprio metodo, software e ricercatori. 4.2 Metodo. Vi sono diverse tendenze analitiche tipiche della social network analysis. Anzitutto è giusto precisare che non vi è alcuna ipotesi che i gruppi siano al contempo classi sociali: l’approccio allo studio vuole essere rivolto verso sistemi sociali non limitati, incluse comunità nonlocal e connessioni tramite siti internet. Inoltre, l’analisi è condotta non sugli individui stessi (persone, organizzazioni) come unità discreta di analisi, bensì si focalizza su come la struttura dei legami agisca sugli individui e sulle loro relazioni.

Rappresentazione grafica di un Human Network.

Linton Freeman, The Development of Social Network Analysis. Vancouver: Empirical Press, 2006. 1

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Rappresentazione grafica di un social network fatta di nodi (nero) e legami (blu).

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5. SN SERVICE

Tagged, Badoo e Skyrock, Orkut e Hi5 (Sud America), Friendster, Wretch, Xiaonei e Cyworld (Asia).

Online Communities Un servizio di social network è finalizzato a costruire comunità on-line di persone le quali condividono interessi e/o attività, o intenzionate comunque ad esplorare interessi ed attività altrui. La maggior parte dei servizi di social network sono basati sul web e consentono agli user molteplici soluzioni per interagire e condividere informazioni. I siti internet di social network solitamente contano milioni di utenti regolari. Generalmente un sito di social network divide i propri utenti secondo categorie (come compagni di scuola, colleghi di lavoro) e intendono connettere l’utente ad una lista di amici, tramite una pagina di autodescrizione. Esempi celebri di social network service sono Facebook e Myspace su scala mondiale, il recente Twitter, Linkedln (Nord America), Nexopia (Canada), Bebo, Dol2day (Germany),

5.1 Sviluppo. Il concetto che più computer individuali connessi elettronicamente potessero formare la base di un’interazione sociale mediata dal computer e networking risale a molti anni prima della distribuzione di internet. Alcuni sforzi al fine di sviluppare tale concetto risalgono a servizi quali Usenet, ARPANET, LISTSERV, BBS e EIES. L’Information Routing Group rilasciò uno schema su come il proto-internet avrebbe potuto supportare questa tecnologia. I primi veri servizi di social network iniziarono sotto forma di siti internet di comunità generalizzate quali The WELL (1985), Theglobe.com (1994), Geocities (1994) and Tripod (1995). Queste primitive comu-

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nità si concentravano nel portare utenti ad interagire insieme tramite chat rooms e a condividere informazioni personali e idee attorno ad alcuni topic sulle proprie homepage. Gli strumenti di pubblicazione si possono considerare precursori del fenomeno del blogging.

5.2 Le basi di un social network service.

Alcune communities invece approcciarono il social network service in maniera differente, semplicemente mettendo in contatto persone tramite indirizzi email. Tra queste si ricordino il sito Classmates.com (1995), social network di compagni di classe e SixDegrees.com (1997), che come il nome stesso lascia intendere, aveva lo scopo di mettere in contatto persone tramite legami indiretti.

Un ISN è una comunità closed e privata costituita da un gruppo di persone all’interno di una compagnia, associazione o organizzazione e funziona su invito. Un ESN invece è un servizio open e pubblico distribuito su tutto il web. Va ricordato che la differenza tra ISN e ESN non riguarda le dimensioni del network ma solo il tipo di accessibilità.2

In genere un servizio di social network consente all’utente di crearsi un profilo personale, e può essere diviso in due categorie: social networking interno (ISN) e social network esterno (ESN).

5.3 Features.

Il social networking iniziò a diventare una florida componente della business internet strategy a partire da Marzo 2005, quando Yahoo lanciò Yahoo!360°. Da quel momento numerosi social network presero lo sprint iniziando a distribuire i propri contenuti in diverse lingue e in diversi paesi.1

Mentre tutti i social network presentano punti in comune, come la possibilità di personalizzare il proprio profilo, aggiungere commenti, personalizzare il proprio grado di privacy e uploadare foto, ciò che caratterizza e rende unico ogni servizio sono le co21


siddette special features. Alcuni social network service infatti permettono di creare sottogruppi personali, caricare live stream video o condurre discussioni all’interno di forum. Recentemente inoltre, il mobile social network sta diventando sempre piÚ popolare. Nella maggior parte delle mobile communities, gli utenti dal proprio cellulare sono in grado di creare il profilo, aggiungere amici, partecipare a chat rooms, avere conversazioni private e condividere foto, video e blog entries. Alcune compagnie telefoniche distribuiscono anche un servizio wireless che consente agli user di costruire la propria mobile community e brandizzarla, anche se il servizio wireless piÚ diffuso resta comunque Facebook mobile. Parallelamente all’enorme crescita (diffusione e sviluppo) dei social network, va inoltre analizzato come tale tecnologia abbia avuto uno sviluppo anche negli impieghi non considerati inizialmente. In particolar modo, il rapporto tra social networking 22


e business studies si sta facendo sempre più stretto, tanto che numerose Compagnie hanno riconosciuto a Facebook e Twitter il ruolo di strumento fondamentale per costruire la propria immagine. Secondo Jody Nimetz, autore di Marketing Jive, ci sono almeno quattro usi principali nel social networking per business e social media: creare brand awarness, strumento di controllo per la reputazione online, campagna assunzioni, imparare di più a proposito di tecnologie e competitors e strumento per intercettare potenziali prospettive. 3 5.4 Tester. Molte compagnie stanno spostando il traffico dal proprio sito verso social network al fine di incoraggiare i propri clienti ad avere discussioni su come migliorare o cambiare prodotti e servizi.

Galaxy e beta tester, in collaborazione con Android Market di Google. Samsung ha recentemente creato una pagina Facebook e un account Twitter per reclutare 30 utenti al fine di testare i propri prodotti. Il viral di diffusione si basa sull’invito alla pagina Facebook, tramite la

Un esempio recente, per una campagna che si svolgerà durante l’estate 2009, riguarda Samsung 23


quale gli utenti potranno accedere al mini-sito ed iscriversi tra i possibili candidati per il test. Agli user selezionati viene unicamente richiesto di rencensire le applicazioni dell’Android Market. Al migliore autore, cellulari Samsung in anteprima per sei mesi.4

saggi pubblicitari, e si rivelano strumento incredibilmente utile per le Compagnie inserzioniste. Volendo riportare un esempio, Facebook consente di pubblicare banners pubblicitari da mostrare esclusivamente sui profili degli utenti facenti parte del target selezionato. Pertanto il messaggio apparirà selezionando i profili in base a sesso, età, interessi, regione geografica, network.5

5.5 Business model. Attualmente pochi social network richiedono un pagamento per l’iscrizione. In parte, si può spiegarne la motivazione in quanto il social networking è un servizio relativamente nuovo, e il valore di tale prodotto non è stato ancora stabilito e accettato nella mente dei consumatori. Compagnie come Myspace e Facebook vendono pubblicità online sul loro sito. Inoltre, richiedere un pagamento in denaro per la membership potrebbe rivelarsi addirittura controproducente. La profondità e la quantità di informazioni a disposizione dei social network garantiscono certamente una maggior accuratezza nella distribuzione dei mes24


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Joffe, Benjamin (2008-3-30). “New business models in online communities” 2 ”Companies warned not to rush into social networking”, implications of internal social networking in a business environment: News.com website. 3 http://www.marketing-jive.com/2007/11/jody-nimetz-on-emerging-trends-in-b2b.html 4 http://www.galaxysamsung.com/ 5 Murdoch Will Earn a Payday from MySpace Forbes As Applications Blossom, Facebook Is Open for Business Wired

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6. TWITTER

che permette agli utenti di pubblicare e leggere aggiornamenti da parte di altri utenti, chiamati tweets. Un tweet è un messaggio costituito da massimo 140 caratteri, visualizzato sulla pagina del profilo utente e spedito agli altri utenti iscritti (conosciuti come followers). Il mittente può decidere come pubblicare i propri messaggi selezionando i lettori. I mezzi di diffusione di tali tweets sono principalmente la piattaforma del sito stesso unitamente al servizio SMS ed applicazioni esterne quali iphone, per esempio. Twitter, dalla sua creazione nel 2006 da parte di Jack Dorsey, è in continuo sviluppo. Conosciuto anche come “SMS per Internet”, ad oggi conta un numero di utenti variabile tra i 4 e i 5 milioni. Nel febbraio 2009 il blog Compete.com ha incoronato Twitter come il terzo so-

Come un social network influenza il mercato L’avvento di internet nella quotidianità di ogni persona ha portato radicali cambiamenti nelle relazioni sociali degli users. Nell’era del Web 2.0, si fa particolare riferimento al fenomeno dilagante dei social networks. Appare chiaro come questa società multimediale subisca in linea di massima la presenza di regole sociali simili alla società reale. In particolar modo, la creazione di gruppi di appartenenza è stata amplificata dalle tecnologie (si veda l’esempio dei “gruppi” facebook), ed è stata portata su scala world wide. Questo è l’essenziale punto di partenza per il dilagare di fenomeni quali la cultura underground hipster precendentemente citata. Si vuole pertanto portare un breve approfondimento sull’ultima novità in fatto di social network: Twitter. Twitter è un social network gratuito di micro-blogging

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cial network più diffuso, preceduto da Myspace e Facebook, tutt’ora in testa alle classifiche.

traverso un canale incredibilmente attuale, aggiornato real time e soprattutto gratuito. L’utilizzo combinato di Twitter con altri social network come Facebook inoltre consente di espandere il proprio network di utenti raggiungendo una fascia di consumatori sempre più ampia.

Nonostante ciò, Twitter è in continuo sviluppo, ed ha attualmente un tasso di crescita utenti del 1382%, contro il 240% di Zimbio e il 228% di Facebook.1 Appare chiaro come l’elemento vincente di questo nuovo social network sia l’immediatezza nella distribuzione dei contenuti, aggiornati in tempo reale tramite i diversi dispositivi disponibili. Lo stesso attuale presidente degli Stati Uniti Barack Obama ne fece uso durante la propria campagna elettorale, facendo registrare un’incremento del 43% dell’uso di twitter durante la giornata delle presidenziali statunitensi.2

Perchè quindi utilizzare Twitter? Le ragioni che spingono ad utilizzare questo importantissimo strumento per promuovere la propria business idea risiedono nella struttura stessa del network. L’utente può seguire ed essere seguito da altri utenti. In questo modo si instaurano le prime connessioni con users amici, con i quali si possono avere le prime conversazioni e pubblicare i primi tweets. A questo punto, gli utenti già in contatto con i propri followers possono accedere alle loro note pubblicate e decidere di diventare followers a loro volta. E in tutto ciò si possono racchiudere quattro elementi fondamentali per il successo del proprio progetto: pubblicare marketing article, social networking, promuovere il proprio traffico web ed indirizzarlo verso websites specifici e mantenere i contatti con tutti i consumatori, tutto in tempo reale.

Con questo capitolo si vuole pertanto sottolineare l’importanza dei social network nello sviluppo e nella distrubuzione di nuove business idea. Lo strumento twitter permetterà pertanto sia di attingere a fonti di informazioni e dedurre analisi di mercato direttamente dagli utenti stessi, sia di distribuire le proprie idee at27


Lo schema a fianco riportato mostra chiaramente come avviene il meccanismo di espansione della rete.3 Quale sarà dunque il futuro dei social network? L’espansione è in atto, e giorno dopo giorno ogni portale aggiunge nuovi servizi al proprio network service (chat, tag foto, ricerca contatti). 6.1 My SNS. Alcuni siti come Ning e Me.com consentono addirittura di creare il proprio social network attorno ad un argomento o un tema di proprio interesse.

Twitter Demographics and Audience Profile at Quantcast (Dati aggiornati Febbraio 2009). 2 Whitney, Daisy (2008-11-05). “CNN, MSNBC Web Sites Most Popular on Election Day”. TV Week (Crain Communications). http://www.tvweek.com/news/2008/11/cnn_msnbc_web_sites_ most_popul.php. Retrieved on 2008-11-06. 3 How Social Networks Work, Dave Roos, Howstuffworks.com Schema basato sulla nota teoria dei sei gradi di separazione secondo la quale una persona può essere collegata a qualunque altra persona attraverso una catena di conoscenze con non più di 5 intermediari. Duncan Watts, An Experimental Study of Search in Global Social Networks, 2003 1

Pertanto, è evidente come questa possibilità apra nuove porte alle Compagnie, in grado di creare un social network personalizzato per i consumatori della propria Azienda. Su questo punto si vuole porre le basi del progetto, che vedrà la creazione di un vero e proprio social network service.

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THE PROJECT Abstract, Competitors, User analysis. 30


7.a ELEVATOR PITCH

nell’impiego di una sola piattaforma. Ciò spiega il successo di Facebook, tramite il quale ogni utente può essere informato e ricercare eventi correlati alla propria città o ai gruppi di appartenenza. Tuttavia Facebook, come emerge dall’analisi effettuata sul campione di 900 elementi del target, è uno strumento troppo vasto e dispersivo, colpevoli le applicazioni, i test, i giochi e lo spam. Facebook viene descritto come una semplice perdita di tempo e talvolta inefficace. La soluzione risiede nella creazione di un social network dedicato esclusivamente agli eventi di nightlife, clubbing, arte e spettacoli. Ogni utente potrà pertanto registrarsi gratuitamente e creare il proprio profilo di clubber, con il quale potrà entrare in contatto con una serie di servizi quali:

Thesis Abstract Il concept di Lost nasce dall’analisi parallela di due realtà esistenti: social networking e blog di eventi. Da un campione di analisi effettuate su 900 studenti rientranti nella categoria del target è emerso come il principale utilizzo di Facebook sia relazionato agli eventi. Una vera e propria agenda su web, che consente ad ogni utente di creare un prorprio evento, sponsorizzarlo e invitare il proprio network. Parallelamente esistono sul web da anni blog dedicati interamente a nightlife, spettacoli, cinema ed esibizioni. Confrontando queste due realtà è emerso come la lettura di questi blog sia spesso limitante, in quanto presentanti principalmente eventi legati al mainstream e comunque selezionati in base al gusto e all’opinione del blogger. Nonostante sia possibile l’utilizzo unito di più blog, appare chiaro come l’utente possa ottenere un maggior confort

- calendario e motore di ricerca eventi - info su club, locali e guestlist - Photogallery e tag Tutto ciò on demand, senza limitazioni.

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7.b NEW CONCEPTS Website new features

SMART

ON DEMAND CUSTOM

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8. COMPETITORS

Gli utenti possono anche aggiungere amici ad una lista e scambiarsi messaggi. Ogni aggiornamento del proprio profilo può essere inoltre notificato alla propria rete di amici.

Analisi della concorrenza

Il nome del sito si riferisce al cosiddetto paper facebook, pubblicazione contenente i nomi e le foto dei membri dei campus di alcune università statunitensi. In genere questa pubblicazione viene distribuita alle matricole nel campus in modo da conoscere i propri colleghi.1

Nonostante il progetto Lost voglia essere innovativo ed unico nel suo genere, è importante notare come esistano già situazioni analoghe nel mondo web, da considerarsi come possibili competitors. In particolar modo si vuole analizzare nel dettaglio la realtà del social network più diffuso: Facebook. Verrà aperta inoltre una parentesi sui siti internet già esistenti sul web, riportando una panoramica inerente al caso studio della città di Stoccolma.

Facebook venne fondato da Mark Zuckerberg e i suoi coinquilini Dustin Moskovitz e Chris Higes durante il periodo di studi presso l’università di Harvard. L’iscrizione al sito internet venne inizialmente limitata agli studenti di Harvard, per poi espandersi presso altri college nella zona di Boston. Le successive espansioni portarono il sito ad avere utenti da tutte le università, scuole superiori sino a chiunque di età superiore ai 13 anni. Attualmente il sito conta duecento milioni di utenti attivi su scala mondiale.2

8.1.1 Facebook. Facebook è un social network gratuito e privato, di proprietà Facebook Inc. Gli utenti possono iscriversi a network organizzati per città, posto di lavoro, scuola, regione e connettersi e interagire con altre persone.

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zione di attacco alle autorità. Secondo alcuni reports inoltre, il governo avrebbe temuto anche un’infiltrazione israeliana nel network siriano su Facebook. Il reato più diffuso sarebbe stato una critica pubblica al governo, reato punibile con l’imprigionamento. Il 5 febbraio 2008, tal Fouad Mourtada, cittadino marocchino, venne arrestato con l’accusa di aver creato un falso profilo Facebook del principe Moulay Rachid di Marocco.3 Ma ciò che risulta più importante dal punto dell’analisi dei competitors è come Facebook sia stato bandito da innumerevoli posti di lavoro, per scoraggiare gli impiegati nello sprecare tempo utilizzando il social network sevice. Come emerge dall’intervista condotta su un campione esteso di studenti dell’istituto KTH di Stoccolma, Facebook è considerato da moltissimi utenti una vera e propria perdita di tempo. Il rischio di rimanere contagiati dal meccanismo del sito sembra essere altissimo.4

8.1.2 Un social network controverso. Facebook durante la sua storia si è visto partecipe di numerosi episodi controversi. Facebook è stato bloccato e dichiarato illegale in diversi stati quali Siria e Iran, nonstante quest’ultimo abbia sbloccato Facebook nel 2009. Le motivazioni di tale scelta risiederebbero nel fatto che Facebook sarebbe strumento di promo-

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8.1.3 Privacy?

Internet quali blog, servizi di messaggistica istantanea, sviluppatori della piattaforma Facebook e altri utenti di Facebook, possono essere utilizzate per integrare il tuo profilo.

Un’altro punto importante da analizzare risulta il tema della privacy su Facebook. Numerosi casi sono stati aperti riguardanti questa tematica sul social network. Rimane famoso l’episodio dei due studenti MIT, in grado di scaricare oltre 70,000 profili Facebook da quattro scuole (MIT, New York University, the University of Oklahoma, Harvard University) utilizzando un semplice script shell, riportando la ricerca sul progetto Facebook privacy, pubblicato il 14 dicembre del 2005.5

“We may use information about you that we collect from other sources, including but not limited to newspapers and Internet sources such as blogs, instant messaging services, Facebook Platform developers and other users of Facebook, to supplement your profile.” In tema di privacy sostanzialmente Facebook rimane uno strumento incredibilmente pericoloso per la diffusione di dati personali via web. Il facile accesso a dati personali e non solo, considerando tutto ciò inerente alle propre abitudini personali, foto, visione politica e orientamento sessuale, è visto spesso come un’interessante quanto curioso punto di domanda su ciò che sarà il futuro degli utenti nei prossimi vent’anni. La possibilità che aziende e datori di lavoro indaghino sui propri candidati al fine dell’assunzione tramite

La possibilità di fuga e furto di informazioni personali rimane altissimo, come dimostrato nel maggio 2008, tramite il programma “Click” distribuito dalla BBC, tramite la submission di malicious applications. Lo stesso privacy agreement di Facebook riporta le seguenti parole: le informazioni su di te raccolte da altre fonti, compresi, senza limitazioni, giornali e fonti 35


Facebook non è più remota, tanto da aver portato ad includere nei consigli diffusi sul web per il perfetto colloquio di lavoro la voce “non includere materiale potenzialmente imbarazzante sul proprio profilo”.6

ità di eliminare i profili e tutti i contenuti in maniera permanente. Nel maggio 2009 il New York Times riportò che comunque un bug consente tutt’oggi di avere accesso all’email personale degli user Facebook. I creatori dichiarano di aver riparato il bug in poche ore dalla denuncia del fatto.

Tuttavia, il meccanismo stesso di Facebook sembra non essere così semplice sotto questo punto di vista: qualsiasi utente può uploadare informazioni e foto di terzi (incluso lo strumento tag), senza l’esplicito consenso. La stessa rimozione del profilo da parte di un utente è stata soggetto di numerose critiche. In passato infatti, Facebook permetteva unicamente all’utente di disattivare il proprio profilo, in modo da renderlo invisibile agli altri utenti. Nonostante ciò, tutte le informazioni caricate sulla piattaforma, rimanevano registrate sui server del sito internet. Solo il corale dissenso di numerosi utenti, sull’impossibilità di eliminare contenuti personali imbarazzanti risalenti al periodo da studenti, di utenti entrati poi nel mondo del lavoro, ha portato Facebook nel febbraio 2008 ad introdurre la possibil36


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8.1.4 Special features.

esclusivamente pubblicità presente negli archivi pubblicitari Microsoft.

Il funzionamento della pagina Facebook è il seguente: l’utente sceglie le proprie pagine e il network in base ai propri interessi ed entrare in contatto con altri utenti, conosciuti o no. Dalla creazione del proprio profilo l’user può scegliere se impostare la propria pagina su pubblica o privata. L’iterazione tra diversi utenti, e di conseguenza tra diversi profile sussiste nella possibilità di aggiungere contatti nella propria rete di amicizia, mandare messaggi di testo mail e chat. Inoltre, ogni aggiornamento del proprio profilo viene comunicato alla propria rete di amici. L’iscrizione a network di città, luoghi di lavoro, scuole e università, interessi comuni consente infine di aumentare il proprio giro di conoscenze.

Dal punto di vista tecnico, Facebook viene spesso affiancato al social network Myspace, ma la differenza sostanziale risiede nel livello di customizzazione dei due social network. Mentre Myspace permette una customizzazione della propria pagina tramite HTML e CSS, Facebook contempla solo plain text. Nonostante ciò, su Facebook sono presenti un’enorme quantità di features con il quale l’user può interagire. Tra i principali si vogliono ricordare Wall, uno spazio sulla pagina di ogni user che permette agli altri utenti di postare messaggi pubblici, Pokes, applicazione che permette di “stuzzicare” un’altro utente (tramite notifica), Photos, che permette di uploadare album e fotografie e Status, che permette di avvisare gli altri utenti riguardo al proprio umore e postare messaggi pubblici. Nel luglio 2007 Wall ha subito un cambiamento fondamentale, in quanto da applicazione di solo testo permette ora all’utente di postare allegati di tipo HTML, Video e Photo.

Il sito internet è completamente gratuito e pone la propria fonte di guadagno nella pubblicità, banner inclusi. Microsoft è partner esclusivo per la pubblicità su Facebook, grazie al servizio di distribuzione pubblicitario su banner: in parole povere, Facebook distribuisce 38


Comando share sul proprio wall update di status.

Va ricordato inoltre che Photos è uno dei pochissimi servizi di upload fotografie che permette all’utente di caricare un numero illimitato di files, al contrario di altri celebri siti internet quali Flickr e Photobucket, che permettono un quantitativo di file predefinito a scadenza mensile. L’opzione tag, infine, nell’applicazione Photo, consente di aggiungere un’etichetta nome alle fotografie caricate, indicando sostanzialmente le persone ritratte nel soggetto. Una notifica avviserà quindi l’utente del tag avvenuto, consentendo la visualizzazione della foto.

Photo tag.

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8.1.5 Facebook Statement of Rights and Responsibilities.

Condivisione dei contenuti e delle informazioni Tutti i contenuti e le informazioni che pubblichi su Facebook sono di tua proprietà. Puoi controllare la modalità di condivisione dei tuoi contenuti da parte nostra tramite le impostazioni della privacy e delle applicazioni. Al fine di consentirci di utilizzare determinati tipi di contenuti e offrirti i servizi di Facebook, devi accettare le seguenti condizioni:

Sharing Your Content and Information You own all of the content and information you post on Facebook, and you can control how we share your content through your privacy and application settings. In order for us to use certain types of content and provide you with Facebook, you agree to the following:

1. Per i contenuti protetti da diritti di proprietà intellettuale come foto e video (“contenuto IP”), ci fornisci, secondo le impostazioni della privacy e delle applicazioni. specificate, le seguenti autorizzazioni: ci concedi una licenza non esclusiva, trasferibile, con il diritto alla cessione in sublicenza, libera da diritti e valida in tutto il mondo che ci autorizza a utilizzare tutti i contenuti IP pubblicati su Facebook o in connessione con Facebook (“Licenza IP”). Questa licenza IP terminerà al momento dell’eliminazione dei contenuti IP o dell’account (tranne nei casi in cui i contenuti siano stati condivisi con altri utenti e questi ultimi non li abbiano eliminati).7

1. For content that is covered by intellectual property rights, like photos and videos (“IP content”), you specifically give us the following permission, subject to your privacy and application settings: you grant us a non-exclusive, transferable, sub-licensable, royalty-free, worldwide license to use any IP content that you post on or in connection with Facebook (“IP License”). This IP License ends when you delete your IP content or your account (except to the extent your content has been shared with others, and they have not deleted it). 40


1

Eldon, Eric. (2008-12-18). “2008 Growth Puts Facebook In Better Position to Make Money”. VentureBeat. http://venturebeat. com/2008/12/18/2008-growth-puts-facebook-in-better-positionto-make-money/. Retrieved on 2008-12-19. 2 “By The Numbers: Billionaire Bachelors”. Forbes. http://www. forbes.com/2008/09/16/billionaire-bachelors-single-lists-cx_ mm_0916bachelor_slide_11.html?thisSpeed=30000. Retrieved on 2008-09-20. 3 “Police arrests fraudster for identity theft of Moroccan prince on Facebook”. Maghreb Arab Presse. http://www.map.ma/eng/ sections/general/police_arrests_fraud/view. Retrieved on 200803-05. 4 Ricerca personale condotta su Facebook. Si veda il capitolo “Facebook Poll”. 5 Jones, Harvey; Soltren, José Hiram (2005). Facebook: Threats to Privacy. Massachusetts Institute of Technology. http://www. swiss.ai.mit.edu/6095/student-papers/fall05-papers/facebook. pdf. Retrieved on 2008-04-30. 6 JRoper, Eric (2005-11-14). “Employers, marketers and parents accessing Facebook database”. 7 “Facebook” “Statement of Rights and Responsibilities” http://www.facebook.com/terms.php?ref=pf

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Scheda riassuntiva Pro

Contro

- Consente di mantenere i contatti con le persone della propria vita (Amici, parenti, contatti di lavoro). - Amplia il proprio network e consente di creare nuove conoscenze (Ambito lavorativo, sentimentale, amicizia). - Consente di tenere una propria agenda di eventi in relazione con il proprio network. - è il social network più diffuso e utilizzato. Consente realmente di entrare in contatto con un numero di utenti consistente. - è completamente gratuito.

- Rischia di diventare troppo invasivo. - è un social network che può compromettere la privacy dell’utente. - Ha un’interfaccia poco chiara e talvolta confusionale. - Presenta troppe applicazioni esterne viste come un disturbo più che un vero e proprio servizio. - Tutto il materiale uploadato su Facebook (incluse le fotografie) diventa proprietà del social network stesso.

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8.2.1 Finest.

Ogni galleria è accompagnata da una descrizione del locale e dalla data. Tramite un motore di ricerca interno è possibile ricercare una fotografia desiderata nel vasto archivio di foto. Ogni fotografia inoltre è accompagnata dal nome delle persone ritratte, e tramite un link è possibile ricercare tutte le foto presenti nell’archivio ritraenti il soggetto desiderato. Inserendo pertanto il proprio nome si accede a tutte le proprie fotografie pubblicate sul sito.

Finest.se è un sito internet svedese di eventi e nightclub.1 Il sito internet riporta sostanzialmente eventi selezionati nei principali club scandinavi aderenti al progetto del sito (Cafè Opera, Hotellet, Village, Josefina, Solidaritet, Rose, Blue Moon Bar). Nonostante le città selezionate comprendano Göteborg, Malmö, Falsterbo, Visby, Båstad e Åre, la maggior parte dell’attività si incentra sulla città di Stoccolma. L’homepage presenta highlight su eventi e gallerie fotografiche sulla nightlfe. Le sezioni principali del sito sono: Fotografia, Blog, Moda, Finest-TV e Community. Durante gli eventi, nei locali selezionati sono sempre presenti fotografi professionisti Finest impegnati ad immortalare i consumatori. Le foto raccolte durante le serate sono quindi organizzate in gallerie disponibili sul sito. 43


Il sito presenta inoltre una vasta sezione di articoli di moda, spettacolo e gossip ritenuti interessanti per il pubblico della Commuity. Va infatti precisato che il target di riferimento per Finest è giovane ma non più teen. Gli stessi frequentatori dei club partner hanno un’età che varia dai 25 anni ai 50 circa. La motiva-zione che risiede principalmente dietro a questo dato sta nel fatto che nella maggior parte dei nightclub scandinavi il limite di età per l’ingresso è superiore ai 21 anni (23 o 25 in alcuni casi).

catapultato quanto meno in un mondo patinato e certamente modaiolo. A tal proposito, tra i membri del sito, si è creata una community di clubbers e compagni di serate.

8.2.2 Una community.

Iscriversi alla community appare abbastanza semplice, nonostante vengano richiesti molti più dati del necessario (numero di telefono ad esempio). Dopo aver effettuato il login pertanto, si viene trasportati alla propria pagina, divisa in sette sezioni. La sezione blog consente all’utente di scrivere un proprio blog da condividere con tutti gli altri utenti della community. Il funzionamento è analogo a qualsiasi altro blog presente sulla rete: dopo aver pubblicato il post ogni altro utente sarà in grado di leggere, commentare e sottoscrivere al post.

Il nome stesso del sito internet fa intendere il senso di qualità che si vuole proporre: the Finest club in Stockholm, i migliori club di Stoccolma. Nonostante questa dichiarazione sia del tutto arbitraria, l’utente viene

La pagina di profilo riporta tutte le informazioni base dell’utente più diverse info aggiuntive quali club preferito, dj preferito, drink, musica ascoltata, in modo da fornire una descrizione più completa sulla

Il lusso vero o presunto che traspare inoltre dall’interfaccia grafica del sito e dalle foto pubblicate, fa intendere come il target si vada a collocare in una fascia di popolazione più che benestante.

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personalità dell’utente. Una fotografia accompagna la descrizione del profilo. Nella sezione fotografie è possibile inoltre uploadare foto direttamente dal proprio computer sulla propria galleria on line, funzionamento analogo a Facebook. Tuttavia, le fotografie scattate durante le serate vengono associate e ricercate sul sito solo tramite nome e cognome, ma non vengono associate ad alcun profilo. Come ogni altra community, anche su Finest è possibile creare una propria lista di amici, navigando tra i profili e aggiungendo altri utenti. All’interno della propria cerchia di amici sarà pertanto possibile aggiungere amici degli amici, scambiarsi messaggi di posta ed instaurare relazioni virtuali. Il sito internet, essendo distribuito esclusivamente in Svezia, è completamente in lingua svedese. Non esiste una versione di Finest in lingua inglese.

1

Tutte le informazioni riportate nel paragrafo derivano da un’analisi diretta del sito internet http://www.finest.se.

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Scheda riassuntiva Pro

Contro

- Consente di mantenere i contatti con persone della propria città - Amplia il proprio network e consente di creare nuove conoscenze (Ambito sentimentale, amicizia). - Consente di ricevere aggiornamenti riguardanti eventi e nightlife nella propria città. - Gli utenti con i quali si entra in contatto sono persone generalmente conosciute in precedenza. - è completamente gratuito. - Facilita le relazioni interpersonali. - Livello di fotografia ottimo.

- è distribuito unicamente in lingua svedese. - Tende a creare sottogruppi troppo esclusivi. - Ha un’interfaccia talvolta confusionale. - Presenta solo i club partner e tende ad essere limitativo. - Non ha una visione complessiva sulla nightlife di tutta la città. - Gli eventi proposti tendono ad essere ripetitivi e di poco interesse.

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8.3.1 Where’s the party?

Where’s the party it’s a way to scan the city after people who are just like you.

Where’s the party è un servizio che consente di tenersi aggiornati riguardo a tutti gli eventi dell’estate e ai conseguenti movimenti dei propri amici in Svezia. Tutto ciò che è necessario è disporre di un telefono cellulare, senza bisogno di scaricare alcuna applicazione. Il funzionamento è il seguente: basta invitare i propri amici ad aderire al servizio, ed una volta effettuata la loro registrazione, sarà possibile vedere su una mappa on line la posizione corrente nella città di ogni utente della propria friend-list. Sulla mappa virtuale sono presenti inoltre tutti gli eventi considerati di maggior interesse, in modo da consentire all’utente di scegliere cosa fare sera per sera.

Where’s the party non è un nuovo social network come Facebook o Twitter, ma un’espansione perfettamente compatibile con essi. Mandando un messaggio sms su Where’s the party ad esempio, il proprio status Facebook verrà automaticamente aggiornato con la frase inviata più l’esatta posizione e l’indirizzo sulla mappa rispetto alla posizione in cui ci si trova. Un’applicazione esterna inoltre, permette all’utente di accedere a Where’s the party direttamente dal proprio mobile phone. Nonostante non venga fatta chiara menzione, appare chiaro che l’applicazione è in particolar modo studiata per iPhone. Where’s the party non richiede la tecnologia GPS.

Inoltre sarà possibile per l’utente visualizzare anche altri user al di fuori del proprio network, catalogati per genere, relation status, musica preferita e party personality.

1

Tutte le informazioni riportate nel paragrafo derivano da un’analisi diretta del sito internet http://www.wherestheparty.se.

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Scheda riassuntiva Pro

Contro

- Consente di mantenere i contatti con persone della propria città - Non necessita di un computer e di una connessione internet per usufruirne nel caso in cui si disponga dell’applicazione per cellulare. - Consente di ricevere aggiornamenti riguardanti eventi e nightlife nella propria città. - è gratuito.

- Il servizio, nonostante sia completamente innovativo nel suo genere non sembra essere particolarmente accattivante. - L’homepage del sito è spoglia e non fornisce una spiegazione esauriente dei contenuti. - Non è possibile visualizzare un’anteprima del servizio. - Il servizio può essere semplicemente evitato tramite una telefonata ai propri amici.

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THE WEBSITE Architecture, Contents, Features 52


9.WEBSITE ARCHITECTURE Mappa del social network Lost Geolocation

Homepage

Eventi

User Profile

User Eventi

Tag

Photogallery

Blog

Viewer

Blog Autore


10. GEOLOCATION

L’indirizzo IP non è pertanto nient’altro che un numero univoco, che identifica il dispositivo connesso alla rete internet, come un vero e proprio “indirizzo stradale”. Ad ogni computer pertanto viene assegnato un unico ed esclusivo indirizzo IP, che può variare a seconda di una LAN (Local Area Network) differente, un indirizzamento dinamico o per volontà dell’utente.1

Il sito sa sempre dove uscirai questa sera? Con il termine Geolocalizzazione si intende l’identificazione nel mondo reale di un dispositivo Internet-connected. Questa tecnica può essere chiaramente applicata a qualunque computer, telefono cellulare o sito web connessi alla rete.

10.1 Applicazioni nel social network. Nonostante non si vogliano approfondire dal punto di vista tecnico le seguenti tecnologie, appare chiaro come l’interfaccia del sito sia studiata per variare in funzione della posizione dell’user al momento della connessione.

Geolocation si riferisce pertanto alla pratica di valutazione della posizione effettiva o alla rilevazione dei dati di localizzazione di un determinato utente. La Geolocation può essere svolta tramite l’associazione di una località geografica alternativamente con l’indirizzo del protocollo Internet, conosciuto come indirizzo IP, l’indirizzo MAC, la tecnologia RFID, la connessione Wi-Fi e le coordinate GPS del dispositivo.

In particolar modo, il browser sarebbe in grado di riconoscere la lingua del sito in unione con la visualizzazione di contenuti inerenti alla posizione geografica. Per portare un esempio esplicativo, connettendosi con un indirizzo IP dalla città di Londra, il sito reindirizzerà automaticamente l’utente verso una homepage 54


di eventi a Londra in lingua inglese. Chiaramente questa feature non è limitativa, in quanto ogni parametro potrà essere variato dall’utente tramite un click dalla home, ma bensì un servizio aggiuntivo al fine di rendere il social network sempre più userfriendly.

La mappa mostra la distribuzione di Internet su scala mondiale: come si può rilevare ad un primo sguardo, in Nord America e in Europa è concentrata la maggiore attività con uno share del 22,5% per l’Europa ed un 55,9% di share per il Nord America, pari al doppio.2

Internet World Map 2007 Study showing the geographic distribution of the Internet across the entire world. 1

Tom Vest, IP Address Allocation vs. Internet Production I: Understanding the Relationship, and the Differences 2 http://www.ipligence.com/worldmap/

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11. WEBSITE PAGES Il social network service in tutte le sue parti La creazione di un sito Internet prevede certamente una chiara e lineare pianificazione del funzionamento e della disposizione di tutte le sue parti. Dalla connessione alla homepage attraverso il dominio lost. org tramite Geolocation si viene indirizzati verso la propria homepage personalizzata. Tramite pochi click sarà quindi possibile effettuare la registrazione e diventare utenti del social network. Come si svilupperà a tal punto l’attività di utilizzo di Lost? Nelle prossime pagine si spiegheranno nel dettaglio tutte le caratteristiche del sito in tutte le sue parti.

HOMEPAGE MY PROFILE EVENTI > EVENTI USER > CREAZIONE DI EVENTI EVENTI > GUESTLIST PHOTOGALLERY > VIEWER > TAG BLOG > BLOGGERS PARTNERS PRODUCT PLACEMENT STREET SHOOTING 56



11. HOMEPAGE

A questo punto in pochi passi il profilo sarà completato e sarà possibile iniziare a navigare su Lost. Inserendo le proprie informazioni base e caricando una propria foto, l’utente sarà in grado di definire il proprio profilo ed iniziare ad entrare in contatto con gli altri utenti. Analizzando la pagina appare visibile in altro al centro una barra di ricerca all’interno del sito che cosentirà di navigare attraverso altri profili, post dei blog, gallery, locali e soprattutto eventi.

Come funziona il social network service L’interfaccia del sito presenta chiaramente in primo piano il form per la registrazione al sito. Diventare membri è necessario per poter usufruire di tutti quanti i servizi del sito internet, in quanto social network. La registrazione è semplice: dopo aver inserito username, password ed un indirizzo email valido si viene reindirizzati alla pagina del proprio profilo e si riceve parallelamente una email di conferma ed attivazione dell’account.

L’homepage presenta inoltre alcuni elementi comuni in tutte le pagine del sito. Partendo in alto a destra, vediamo un orologio ed un calendario aggiornati con il fuso orario della località di connessione (Geolocation). L’user ne farà chiaramente uso per relazionarsi con gli eventi presentati nel sito internet.

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Una barra di login per gli utenti registrati inoltre consente di accedere alla propria pagina per consultare le ultime novità e i newsfeed. In basso a destra nella pagina vengono presentati degli highlight delle ultime gallery della sezione photogallery. Semplicemente cliccando sul banner si viene portati alla pagina desiderata.

Appare chiaro come tutto il sito sia supportato dai numerosi partners che appaiono nei messaggi promozionali all’interno della pagina. Va inoltre analizzato nella presentazione dell’homepage come, a dispetto di altri social network quali facebook o twitter, la maggior parte dei contenuti sia a disposizione dell’utente anche non registrato. La motiva-zione che spinge alla scelta di questa strategia risiede nel fatto che il social network non vuole essere per l’user una mera imitazione di altri utenti ma un servizio di calendario eventi scelto consapevolmente.

Nella sezione principale della pagina invece, sotto alla barra titolo, appare una barra dei contenuti ed una barra delle città. Come detto in precedenza, questo elemento favorisce la navigazione all’interno del sito favorendo l’utilizzo dei contenuti. La barra del menù presenta le sezioni del sito e la possibilità di selezionare la lingua desiderata. Inoltre la barra delle città consente agli user di selezionare e visualizzare eventi siti in altre zone geografiche, tutto tramite un click.

Rispetto a network quali Badoo, in cui la componente dominante è costituita dallo stringere nuove relazioni tra sconosciuti – come sostiene Fabio Giglietto, Università di Urbino, in una ricerca presentata recentemente alla conferenze IR 9.0 a Copenhagen – su Facebook si rintracciano vecchi amici e se ne attivano di nuovi, per promuovere attività comuni dentro e fuori la rete. Un ambiente abilitante quindi, in cui

Sotto alle barre dei menù sono presentati infine degli eventi selezionati. La selezione degli eventi avviene tramite la sponsorizzazione di brand o locali. 59


l’organizzazione di movimenti informali, di protesta, [...] o di informazione, gode di un livello di accesso elementare. Elisa Delaini racconta il suo “sdoppiamento di personalità”: da un lato lo strumento le permette di aggiornare gli amici con nuove foto – Facebook dichiara di ospitarne 10 miliardi (!) – e dall’altro di promuovere la propria attività professionale.1

attribuì al l’azienda un valore di 15 miliardi di dollari.1 Moda passeggera o fenomeno mondiale? Nonostante sia impossibile determinare con esattezza il futuro di Facebook, possiamo quantomeno paragonare la piattaforma al celebre Myspace, ed osservare i dati di sviluppo dei social network. (Si veda il capitolo “Twitter, come un social network influenza il mercato”. Dopo l’iniziale fase di entusiasmo da parte dell’utenza si assiste alla cosiddetta fase di assestamento, con in molteplici casi di rigetto dello strumento. Ciò ha portato molti sociologi e studiosi a parlare addirittura di sucidio digitale: l’utente cancella ogni traccia di sè stesso dalla rete, eliminando il proprio profilo e tutte le proprie informazioni personali in nome di una privacy oramai perduta.2

Appare chiaro come il meccanismo che spinge nuovi utenti (35mila nouve iscrizioni al giorno in Italia) ad iscriversi a Facebook sia prevalentemente dettato dalla necessità di appartenenza a questo gruppo mondiale, su spinta di amici e conoscenti. Un passaparola intergenerazionale che ha innescato un circolo virtuoso, stuzzicando l’interesse dei media, già colpiti dai numeri di Facebook – globalmente il network ha oltre 110 milioni di membri – e dalle sue potenzialità economiche: circa un anno fa Microsoft

Facebook, il fenomeno del Social networking di Luca Conti, Il sole 24 ore. 2 Digital Suicide, Noelyci Ingmann of Ingmann Design Group, part of the first annual SL Blogger’s Mix’n Match event. 1

60


61


12. FACEBOOK POLL

- Descrivi l’aspetto migliore e peggiore di Facebook - Cosa aggiungeresti e cosa elimineresti da Facebook - Conosci Twitter e ne fai uso?

Pro e contro

Gli intervistati rispecchiano il target selezionato, in quanto tutti studenti residenti in Stoccolma e di età compresa tra i 20 e i 25 anni. Si vuole sottolineare come tutti gli utenti di seguito riportati sono realmente esistenti, e per correttezza d’informazione, le risposte non siano state in alcun modo editate o tradotte. Avendo condotto l’intervista su Facebook stesso, si garantisce l’effettivo utilizzo del social network da parte di tutti gli utenti riportati. L’intervista è stata condotta in lingua inglese.

Nonostante le numerose critiche riportate su Facebook, è insulso rifiutare completamente questo strumento, comunque utile e sicuramente accattivante. Ciò che si vuole pertanto dimostrare è un’analisi di tale social network in quelle che sono tutte le sue parti, valutando pro e contro nel tentativo di migliorare il prodotto al massimo. Utilizzando Facebook stesso pertanto, è stata condotta un’intervista a 900 utenti attualmente attivi sulla piattaforma. Come amministratore del Facebook Group “Stockholm Exchange Students”, ho pertanto rivolto a tutti i membri tre semplici domande inerenti alla propria esperienza con i social network.

Di seguito sono riportate in forma integrale le risposte degli intervistati, precedute dal proprio nome (Facebook ID). Per questioni relative alla privacy vengono omessi data di nascita e paese di provenienza.

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Paul Parker

Di seguito sono riportate in forma integrale le risposte degli intervistati, precedute dal proprio nome (Facebook ID). Per questioni relative alla privacy vengono omessi data di nascita e paese di provenienza.

- Best thing is being contacted by old friends. Worst is the plethora of badly done quizzes; it used to be the crappy pictures/films that came via Funwall/Superwall - Add better management/admin of Pages; remove poor quality content, which means: increase quality of the content of applications and quizzes. - Do you know twitter? Yes - http://twitter.com/Stockholm_Uni

Le interviste pubblicate sono parte del numero complessivo di risposte ricevute, per ovvie ragioni di spazio. Si sono pertanto volute riportare le risposte considerate piĂš rilevanti o comunque rappresentati una comune classe di pensiero.

Alessandro Mucciardi

Valentin Herzing

- The possibility to stay in touch in a more easily way with all friend. The worst is very easy to became addicted - Take it out the fucking invitation for join the group and so on - No I don’t know it

- Best: Networking Worst: Time-consuming - Remove: Everything that is not messages, events or groups - like games, etc. Add: Dont know, a better menu maybe so that not everything is so confused. - No, dont know twitter.

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Oliver Schneider

- I would remove quizes. No idea what I could add. - I heard about it, but I’ve never visited the website.

- Best thing: very fast communication about what parties are up on any given evening (b/c everyone uses fb... otherwise I prefer icq/msn/aim/irc and similar chats).

Luca Giorgetti - For me the best aspect is the grafic design of facebook, the worst is the bad use people do of it (wasting time for ex. or political propaganda) - Remove useless features (ex: test, group invitations) - No, i don’t

worst thing: ppl share ridiculous amounts of personal info... and if one does. there’s no full control over who knows about it in the end... and information travels fast online - Add: very specific control over information sharing, chatrooms remove: quizzes, games - Yea, I use twitter, and it posts my stuff on fb

Hermenegildo Solheiro - + General organization and layout. - Too much senseless notifications. - + Definition of groups of friends and possibility of alteration of personal profile/page features to be seen by each group. - the senseless notifications. - Heard of.

Michał Kiełbasiński - The best thing would be keeping contact with other ppl, and walls, which helps “keeping an eye on everyone”. Worst things ? Probably adds...

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Rosemary Lewis

remove: dunno - Do you know twitter?Yes, and I use it

- Best: being able to stay in touch with people and share and comment on photos, walls etc Worst: the way they have changed the layout so much recently. i liked having birthdays and pokes up top so you could just check things quickly. - People doing quizzes and applications coming up in your newsfeed - Yes, it is becoming more and more popular in Melbourne with celebrities and polititians getting on board. I do not have it as i think it would waste too much time and is pointless

Mark Davis - Best: being able to keep in contact with people you would otherwise never cross paths with again. Worst: it can be frustrating the differing levels of usage by all people on facebook. Some are constantly updating thoughts by mobile phone while others log in once a week or once every two weeks just to check up. I am in the middle of the two. - I don’t like applications I don’t have telling me about what other people have done with their applications. And I don’t like who owns what information (if you use an application they can see your information). And facebook’s ownership of everything you put online. - Yeah I know it but I don’t use it. It’s like constant facebook live updates.

Robert Köstinger - Easy way to stay in touch with international friends worst: obviously some security issues, as it is perhaps not that hard (for “experts”, future employers for example) to view someone’s profile even if you are not someone’s friend - Add:better interface with twitter 65


Antonio Campos Domínguez

it is, or I would make it possible to use from another application (MSN, Pidgin...).

- Best thing: keeping in touch with people who are far away without any effort (as opposed to writing emails or messaging), which gives a new feeling of awareness and intimacy. Also: the fun with friends commenting on everything: pictures, tests, status updates. Worst thing: risks to privacy, who can get to see my pictures, who owns my pictures; silly trends and spam, wasting too much time or getting to hate people who update too much. - I really don’t know, I think it is easy to limit the notifications (e.g. fortunately almost nothing arrives to my email). I wish people used it better, spamming less, inviting less, uploading less pictures every time (select, select --but now the album limit has been raised from 60 to 200, noo), not discussing private things in public (but use email for that).

I would integrate it with music, just like you can play videos from youtube, that you could play any track from anywhere because someone has posted it, e.g. from Spotify. And I’d like better search options, e.g.: “make a list of all my friends websites”. - Yeah, I’ve been a member for more than one year, first only reading, later also writing. I now have ~2000 updates. Best, fastest way to share moods and links. Wilhelm Petersson - Best: Keeping up with your friends Worst: All phoney messages where you think someone actually wants to tell you something and it´s one of those ridiculus quizzes. Again. - Well, I would remove all the quizzes, as you might have guessed. I would like to add, well, actually I would like to take back the chance to view my status from my

I would add a spell checker, haha, it can be really bad in Spanish. I wish the chat was better, it’s really unconfortable like 66


news-page. - Yes!

- Yep, if you want to follow me: http://twitter.com/nosnibor

Sebastian Grote

Wajdi Al-ali

- Keeping in touch with friends from all over the world, instant messaging, multimedia features // Sort of social “pressure” to stay up to date - I’d remove those random tests and useless “5 Favorite...” features // I’d profit from a collaboration with spotify, for instance - Yes, but I do not like it. Just one more feature to annoy innocent internet users.

- Best: keep you connected with ur friends, specially old friends from high school. worst: discussing some political issue - Add: “dislike”, remove: “Applications” - Heard of it, never used it Tobias Mellentien - Best: sharing events/infos + group-mail Worst: add’s and “Which xyz are you?”-games - Remove: all spying functions add: professional picture-plugin - Yes

Robinson Leloup - BEST: keep track of all your contacts, people you met abroad and that you could hardly keep in touch with otherwise WORST: addictive - Same here, remove the applications (but save pictures, and wall)

Arne Krüger - Best: well adapted to mixed-internationality contact networks; what I mean is this: keywords are automati67


cally translated such as places (address, states, countries), databases contain items from very many different countries,.. not too USA centric. worst: it is not allways clear which information certain applications use. Remove? I don’t know I dont use very many features but I am shure some people do. I personally feel that the whole thing is reasonably well adaptable to personal needs. - I know it but don’t use it.

“thought thing” of FB, but more expanded.. but obviously is up to you to use it or not. Veronika Pösscchhel - Best: connection to friends all over the world and just that worst: everything else. I can’t find what I’m looking for. - Remove everything unimportant that just fills the unused place! - Fuck that!

Giulia Zambon - Best thing is the network you can create: is better than having msn or skype. Worst thing are the games and stupid things that make you waste a looooot of time. - Add some limitations for young people: my cousin is 14 years old and she put a lot of personal things on FB, exposing herself a lot and she is not conscious about that.. Remove.. test and games!! Nice but really are a waste of time, I hate them =.= - Yes, but I don’t use it. Why should I let everybody know what I’m doing every 2 sec?? Is like having the

David Bell - Best Thing, connecting with friends all over the world. Worst Thing, Your information isnt very private - What would i add? More high quality apps What would i remove? All the crappy quizzes that clog up my homepage when people want to know what type of easter egg they are etc 68


- Yes i know twitter.

Cecilia Primo Planta

Carmen Diez Fernandez

- Like: chat, share music, pics, chat faces/icons - Add: button “dislike”, remove: quiz - No

- Best things are the events to keep in touch with your friend for partying. Worst thing, all the applications, quiz and test. You can’t really choose who show on your wall - I would add a better interface, without all the unuseful box and feeds - My boyfriend has but I don’t like it because it doesn’t allow you to post more than 130 characters. It’s not enough at all.

Da un’analisi complessiva delle risposte ricevute emergono in particolare alcuni punti chiave riportati nel prossimo paragrafo.

Christoph Popa - Best thing: event function, worst thing: all those useless applications - I would add some possibilites to filter the News Feed - No

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12.1 Uso comune di Facebook.

Molti utenti dichiarano di avere paura di rimanerne contagiati, con una conseguente perdita di tempo. Il concept secondo il quale il social network dovrebbe aiutare a mantenere i contatti e risparmiare tempo viene così a mancare. Inoltre alcuni utenti dichiarano di provare una certa pressione nel dover essere “aggiornati” a tutti i costi, tramite le newsfeed.

Il social network Facebook rimane comunque il più utilizzato. Le ragioni che risiedono dietro a questa scelta derivano dal fatto, come spiegato in precedenza, che la community è incredibilmente vasta. Come riportato nell’abstract, Facebook aiuta a tenersi in contatto con le persone importanti della propria vita, che siano amici, nuove fiamme o contatti di lavoro. Ciò spiega in parte perchè la maggior parte degli intervistati non utilizzi Twitter o comunque ne faccia uso come strumento aggiuntivo a Facebook. La maggior parte degli utenti inoltre, dichiara di farne uso principalmente per tenersi aggiornato riguardo ad eventi e condividere foto con i propri contatti. Facebook sembra pertanto essere una grande agenda globale su cui annotare i propri impegni e ricordare esperienze. 12.2 Pro e contro.

Screenshot di un’applicazione di Facebook. La seguente notifica viene riportata sulle pagine di tutti i contatti dell’utente che ha svolto il test.

Il rischio di diventare dipendenti rimane comunque alto. 70


Volendo pertanto paragonare Facebook con Twitter, come precedentemente analizzato, appare chiaro come il problema principale di FB rimanga la mancanza di un filtro per i contenuti. La media di newspost sul proprio muro (quindi di informazioni ricevute sulla propria pagina da parte di altri utenti) per un utente con circa 500 contatti è di 5 post al minuto.1

il social network. I creatori delle applicazioni pertanto, al fine di diffondere il proprio prodotto al massimo, obbligano l’utente (spesso in maniera subliminale) a diffondere inviti (e conseguente feed) ai propri contatti. Si sviluppa così una vera e propria catena di S. Antonio su scala mondiale con la conseguente insoddisfazione da parte degli utenti.

Nonostante esista un meccanismo di filtro su Facebook riguardo ai propri newsfeed, gli utenti dichiarano di non conoscerne l’esistenza. Ciò porta ad un’ulteriore considerazione riguardo al social network, che appare spesso macchinoso e non di semplice utilizzo.

Si noti che Facebook di dafault avvisa tramite mail sulla propria casella di posta elettronica dei nuovi feed. Pertanto ad ogni notifica, nel caso in cui l’utente non abbia provveduto a rimuovere l’opzione, si riceverà anche una mail sulla propria casella di posta elettronica.

12.3 Cosa rimuovere?

La novità essenziale introdotta nel social network Lost, come verrà approfondito in seguito nella analisi della My Page, risiede nella distribuzione dei contenuti on demand, senza più problemi di spam.

La risposta in questo caso è univoca: tutti gli utenti intervistati si dichiarano infastiditi dal continuo martellamento di feed derivanti da giochi on-line, test e quiz svolti da altri utenti. Il meccanismo è semplice: Facebook permette agli utenti stessi di creare applicazioni da diffondere tramite 71


In alto: Meccanismo di diffusione delle applicazioni Facebook. A destra: screenshot del Muro di Facebook.

1

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Dato ricavato da un’analisi diretta di un profilo Facebook.



13. PROFILE

Da sinistra, tasto follow e tasto annulla iscrizione, loghi comuni in tutte le sezioni del social network.

My page, my feeds. La pagina presenta chiaramente gli elementi in comune quali calendario, barra del login e barra dei contenuti. In primo piano vediamo ciò che è conosciuto come il wall (muro) degli eventi. Su questa pagina viene visualizzata per l’utente tutta la propria attività e quella degli altri utenti.

Cliccando su questa opzione, il wall dell’user verrà automaticamente aggiornato mostrando tutta l’attività del club in questione, con relativo traffico, commenti ed eventi correlati. In questo modo l’utente potrà tenersi aggiornato in tempo reale su tutte le novità inerenti al proprio locale preferito. Tuttavia le possibilità di sviluppo sono infinite. Ipotiziamo dunque che l’user voglia essere aggiornato sui piani dei propri amici per la serata. Su ogni profilo è presente il tasto add as friend che permette di creare una propria lista di contatti.

La novità sostanziale risiede nella visualizzazione dei newsfeed sul wall. Ad una prima connessione l’utente vedrà solamente la propria attività visualizzata. Navigando tra i profili e le sezioni del sito, sarà chiaramente possibile che l’user inizi ad interessarsi ad un particolare contenuto. Poniamo il caso che l’utente abbia interesse a seguire tutti gli eventi proposti da un determinato club. Visualizzando la pagina del club sarà possibile trovare il tasto follow.

Tasto Add as friend

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A differenza degli altri social network presenti sul mercato, questa opzione non porta ad un’iterazione automatica tra gli utenti. L’amicizia consentirà all’utente di visualizzare i contenuti privati del proprio friend, come photogallery e video, ma tuttavia non comporterà alcuna newsfeed sul proprio wall. Anche in questo caso, come spiegato in precedenza per i club, esisterà un tasto + follow che consentirà di ricevere notifiche riguardanti l’attività dell’utente selezionato. Al contrario, cliccando sul tasto x, si annulla questa iscrizione a proprio piacimento. L’utente potrà pertanto selezionare continuamente i propri contenuti da visualizzare sul wall, senza alcun tipo di obbligo.

una foto chel’utente potrà scegliere dalle gallerie o caricare direttamente dal proprio hardware. Sotto al nome compaiono due bottoni che portano rispettivamente alle sezioni galleria foto e video. L’user potrà pertanto creare le proprie gallerie da condividere con i propri contatti. Anche in questo caso saranno gli altri utenti a decidere se visualizzare tutti gli aggiornamenti relativi alle foto caricate dall’user sul proprio profilo.

Analizziamo ora l’attività svolta da ogni singolo utente a partire dalla prossima pagina. Dopo aver impostato le proprie informazioni quali nome, città, data di nascita e informazioni opzionali del profilo (Hobby, Musica, Club preferito), l’utente sarà in grado di avere un proprio profilo funzionante. In alto a sinistra, di fianco al proprio nome, compare 76


Il meccanismo di funzionamento riguardante gli eventi è analogo. L’utente dopo aver selezionato gli eventi ai quali parteciperà potrà pubblicarli sul proprio profilo e nuovamente condividerli con il proprio network. Di fianco al nome inoltre compare la mood-bar, completamente editabile dall’utente. Il funzionamento è immediato, l’user potrà mandare brevi messaggi che verranno recapitati a tutti i followers del proprio profilo. Gli utilizzi saranno svariati, dalla pubblicazione di pensieri personali, richieste d’aiuto agli altri utenti, proposte per la serata a semplici stati d’umore.

Pannello attivitò recenti

Il meccanismo dei commenti è rimasto invariato rispetto a quello degli altri social network, in quanto ciascun user-friend potrà pubblicare commenti relativi all’attività di ciascun utente. Come mostrato nello screenshot, sarà possibile commentare riguardo alla partecipazione ad eventi, nuove amicizie e nuove foto.

Una casella di posta personale permetterà inoltre agli utenti di inviarsi messaggi privati visualizzabili solamente dal profilo del mittente e del destinatario.

Tuttavia, al fine di mantenere la privacy, la pubblicazione di commenti è a discrezione dell’utente possessore della notifica, il quale verrà avvisato del nuovo commento tramite un messaggio personale. Ciò eviterà sicuramente episodi di spam e cyberbullismo.

Sotto al bottone Mail nella colonna delle attività verranno inoltre pubblicate per l’user tutte le notifiche relative a richieste di amicizia, messaggi privati e commenti. 77


14.THEBLACKBOARD

Il preciso intento è che l’utente possa scegliere liberamente i contenuti da visualizzare, come spiegato in precedenza, proprio come su una vera lavagna virtuale.

Il muro del profilo

L’user potrà scrivere e cancellare tutte le note a seconda delle proprie esigenze, giorno per giorno. Nell’immagine si possono notare tutti gli elementi descritti in precedenza, dalla moodboard (Anne is HAPPY!), alle notifiche riguardanti le proprie attività, sino ai commenti da parte di altri utenti. In alto a destra i bottoni follow e annulla iscrizione.

In questa sezione si vuole specificare che con il nome “Wall” ci si riferisce ad una precisa applicazione di Facebook, e pertanto di proprietà Facebook © 2009. Essendo questa sezione del social network Lost basata su differenti principi e distribuita su un’altra piattaforma social network, si intende precisare che d’ora in poi ci si riferirà a tale applicazione con il termine “Blackboard”.

Ogni newsfeed è collegato alla pagina desiderata tramite link ipertestuali: si notino in particolar modo i link agli eventi ed ai profili utente.

Il nome indica il termine inglese per lavagna, in particolar modo riferendosi alle vecchie lavagne nere per gesso.

Ciascun utente iscritto al sito disporrà di una pagina analoga con contenuti pubblici (Blackboard) e riservati agli amici (Photo, contact information, gallery e commenti).

Blackboard vuole chiaramente indicare il colore nero di sfondo, tipico per tutte le sezioni del social network, ma anche il concept di funzionamento dell’applicazione.

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15.a EVENTS Cosa farai stasera? La pagina principale della sezione eventi si presenta come un calendario. Sulla barra laterale prende posto un highlight sulla data di connessione al sito. Sulla sezione principale vengono presentanti invece gli eventi più importanti della giornata. Analizzando il calendario a sinistra, si notino i link che consentono una visualizzazione di eventi relativi alla giornata successiva fino alla settimana seguente. Per ogni evento presentato negli highlight sono presenti una foto e una descrizione sommaria dell’evento. Sotto al titolo pertanto, sono presenti data, orario di inizio e fine, luogo e indirizzo dell’evento, con un hyperlink diretto alla mappa della città. Tale servizio è l’unico nel social network supportato da un’applicazione esterna.

In particolar modo, il link condurrà automaticamente al sito Google maps, aggiornato e all’avanguardia rispetto a siti concorrenti. In tal modo l’user potrà facilmente trovare la strada per recarsi presso la destinazione voluta. 15.1 What’s up? Sotto all’evento inoltre sono presenti quattro nuovi

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link: Attend, Guestlist, Share e Comment. Cliccando su attend, l’utente comunicherà di partecipare all’evento e pubblicherà la propria decisione sul proprio profilo. Gli altri utenti, navigando pertanto su tale profile visualizzeranno sulla blackboard il newsfeed di attending. Cliccando su questo tasto tuttavia, non si inviteranno i propri contatti, i quali pertanto non riceveranno nessuna notifica e nessuno spam. Tale funzione ha un duplice valore, in quanto l’utente può decidere appunto chi informare della propria decisione e comunque sempre in maniera discreta. Solo cliccando sul tasto share l’utente invierà una notifica ai propri contatti riguardo all’evento. Un pannello apparirà pertanto sulla pagina consentendo all’user di selezionare quali utenti invitare. Solo gli utenti che avranno impostato il proprio profilo come followers dell’utente riceveranno una notifica sulla propria blackboard indistintamente.

Va precisato comunque, che è a discrezione dell’utente approvare i propri followers. Recentemente inoltre, soprattutto nelle realtà di molte capitali Europee, i locali hanno attivato il meccanismo della guestlist. Una guestlist è una lista di ospiti, che ha come principale scopo quello di portare la clientela

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all’interno del locale entro un certo orario. Ciò funziona in quanto generalmente il locale offre l’ingresso gratuitamente o a prezzo ridotto ai consumatori iscritti alla guestlist della serata entro un certo orario. Generalmente la guestlist viene gestita dal sito internet del locale stesso o tramite l’azione di PR, generalmente giovani ragazzi con la funzione di “buttadentro”. I locali partner del social network Lost potranno pertanto usufruire di questo servizio gratuitamente, ricevendo automaticamente il nome degli user/consumatori che avranno cliccato sul bottone guestlist. Una notifica privata avviserà pertanto in seguito l’utente dell’avvenuta iscrizione alla guestlist per l’evento.

A destra, Google Maps..

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15.b L’EVENTO

presa allo scopo di aumentare al massimo l’utilizzo del social network service da parte di tutti gli user. La pagina dell’evento stesso riporterà pertanto tutte le informazioni basilari più una descrizione (senza limiti di caratteri del testo) dell’evento stesso. L’user potrà decidere di inserire pertanto una breve introduzione, ospiti della serata, informazioni aggiuntive, foto della location e molto altro. Tutti gli utenti che cliccheranno sul tasto “Attend this event” verranno registrati e pubblicati nella sezione “Attending”.

Un calendario sempre aggiornato Dalla pagina principale degli eventi basta un click sull’evento selezionato per aprire una pagina dedicata. In questa pagina specifica sono presenti le stesse funzioni già descritte nella pagina principale Events più alcune special features aggiuntive. Il contenuto delle pagine eventi, va precisato, è creato dagli utenti stessi. Verrà ora spiegato nel dettaglio il funzionamento preciso.

Il meccanismo di diffusione dell’event è molto semplice, tutti gli utenti followers dell’organizzatore riceveranno una notifica sulla blackboard, e potranno a loro volta invitare altri user-friend del proprio network. Ciascun utente potrà inoltre iscriversi al feed dell’evento stesso, nel caso in cui, ad esempio, si tratti di un club a frequenza settimanale o mensile, senza il rischio di perdersi alcuna serata.

Cliccando sul tasto “Create your own event”, ogni user potrà creare un proprio evento personale. Tale caratteristica permetterà ai maggiori club come agli utenti clubber stessi di creare un notevole numero di events ed invitare il proprio network. Tale decisione è stata

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15.c SPECIAL EVENTS

tare una pubblicità accattivante ed un banner di impatto sulla pagina web. Ciò consente una maggiore visibilità per il locale e una conseguente maggior affluenza alla serata stessa. L’evento potrà essere pubblicato inoltre anche sulla homepage del sito. Anche in questo caso l’utente, attratto dal banner, potrà accedere alla pagina event per consultare maggiori informazioni quali costo di ingresso, guestlist e user attending.

Business idea #1 Come vengono selezionati gli eventi presentati nelle highlight della Events page? Chiaramente il sito, al fine di poter funzionare, necessita di una fonte di sostentamento, che come si è detto in precedenza è data totalmente dagli sponsor, in modo da fornire agli utenti un servizio completamente gratuito.

Il webmaster potrà comunque decidere di sponsorizzare eventi ritenuti di vasto interesse o per possibili future collaborazioni.

Nella Events page verranno presentate pertanto le pubblicità degli eventi dei principali club dietro richiesta e pagamento per lo spazio pubblicitario. Il locale potrà quindi decidere la durata di pubblicazione (che chiaramente scadrà con la fine dell’event stesso).

In seguito verranno presentate altre business idea inerenti ad altre sezioni del sito, quali product placement, photoshooting ed eventi sponsorizzati.

I graphic designer del sito si occuperanno di proget-

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16. GALLERY

ternet, seppur non considerandolo diretto competitor, in quanto solo photoblog: The Cobra Snake. Mark Hunter (1986, Los Angeles) è un fotografo di Los Angeles meglio conosciuto come The Cobrasnake. Mark gestisce un photoblog, The Cobrasnake (un tempo conosciuto come Polaroid Scene), resoconto costante della scena hipster e underground di Los Angeles nonchè dell’alta moda nel resto del mondo.

Un fotografo sempre con te La pagina Gallery riporta gallerie fotografiche di eventi selezionati, scattate da fotografi professionisti per conto del social network. Questo servizio è il secondo punto chiave del social network Lost. Il fenomeno della social photography all’interno dei locali sembra aver preso piede in maniera eclatante negli ultimi anni, tanto che appare quasi impossibile prendere parte ad un evento senza notare la presenza di diversi fotografi nel locale. Il mood voyeuristico di questa fotografia, in perfetto stile paparazzi, affascina gli utenti, tanto che sono sempre più i fotografi che fanno di questa professione la propria specializzazione. A tal proposito si vuole riportare un ulteriore sito in-

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16.1 Lost gallery.

Il blog ha guadagnato una notevole fama come fenomeno internet, ed è comparso in articoli su The Los Angeles Times, Nylon Magazine, the LA Weekly e numerose altre pubblicazioni di arte, cultura e moda.1

La pagina delle gallerie è strutturata in ordine cronologico presentando gli ultimi eventi fotografati. Nella sezione centrale vengono presentate le copertine dei vari set unitamente ad una sommaria descrizione dell’evento, data e location. La scelta di ogni copertina ricade su una foto del set considerata particolarmente significativa per trasmettere il mood della serata.

Mark Hunter è conosciuto anche per aver creato l’immagine di Cory Kennedy, modella americana nata come celebrità internet prima di diventare un fenomeno di stile internazionale nel 2006. Etichettata come “It girl”, la sua pagina Myspace conta più di 17,000 “friends”. Kennedy è attualmente rappresentata dall’agenzia M Model Management e One Model Management.

Si noti come nella pagina continuino a comparire tutti gli elementi fondamentali del sito, inclusa la barra di navigazione delle città che permette pertanto di accedere ai diversi set in base alla location. Sulla barra laterale sinistra inoltre, sono presentati in ordine cronologico gli highlight degli ultimi eventi. L’etichetta NEW accompagna tutti gli ultimi set fotografici, in modo da consentire all’utente di restare aggiornato.

The Cobrasnake attualmente conta 500.000 visitatori al mese. Durante lo scorso anno Mark ha viaggiato in 75 città in 15 paesi, scattando fotografie a concerti e party confermandosi il maggior punto di riferimento nella fotografia della cultura e del fashion hipster.2

Anche in questa sezione compaiono i bottoni di iscrizione ai feed. Nel caso pertanto in cui l’utente regi88


strato decida di iscriversi, riceverĂ una notifica sul proprio profilo tramite messaggio di posta.

16.2 Lost viewer. Cliccando sulla copertina di un evento si accede automaticamente al viewer integrato delle fotografie. L’applicazione consente di sfogliare tutte le foto presenti nel set. Nella parte centrale, chiaramente, viene presentato un ingrandimento della foto selezionata. Si noti come ogni fotografia riporti un watermark Lost per indicare la provenienza da un set del sito. A lato della foto principale sono disposti alcuni thumbnails del set. La barra laterale è scorribile, in modo da permettere all’utente di accedere alla foto selezionata senza dover visualizzare tutte le altre foto del set. I link che compaiono sotto alla foto costituiscono la

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fondamentale novità nel viewer rispetto agli altri social network precendentemente analizzati.

social network. Appare chiaro come i brand sponsor siano interessati a mostrare i propri capi indossati direttamente dai consumatori. Il fotografo durante la serata scatterà principalmente soggetti ritenuti interessanti. Questo passo costituisce il meccanismo che porterà l’utente a considerare il valore aggiunto del social network. Il taglio scandalistico/paparazzi delle foto, la cura patinata dei dettagli, in stile servizio fotografico di moda, vuole strizzare l’occhio al concetto warholiano dei quindici minuti di fama mondiale.

16.3 Tag this picture. Il link consente di taggare una persona all’interno del sito. Con il termine tag si intende un’etichetta virtuale in corrispondenza del volto della persona ritratta, riportante il nome del soggetto. L’utilità di questa applicazione risiede nella possibilità per gli altri utenti di riconoscere e conoscere le persone ritratte nelle gallerie. Nel caso in cui un utente ritenga di proprio gusto una delle foto della galleria, tramite un click esso potrà “taggarsi”, aggiungendo il proprio nome e link al proprio profilo nella galleria. Automaticamente, la foto verrà aggiunta alla propria pagina del profilo. Successivamente l’utente potrà aggiungere commenti sulla propria foto ed indicare i vestiti indossati al momento dello scatto. Per quanto possa apparire futile, questa ultima possibilità costituisce la fondamentale innovazione nel

Apparire in una foto su Lost.se diventerà la definizione globalizzata del termine cool descritta in precedenza. E chi apparirà principalmente nelle foto se non gli utenti del target hipster precedentemente descritto, con i propri vestiti e i propri marchi hip? Ecco perchè gli sponsor saranno interessati a finanziare il progetto. La descrizione di questo meccanismo non è una congettura, bensì una conclusione tratta da un’accurata analisi basata sull’esperienza personale. 90


16.4 Save this picture.

Lo testimoniano la miriade di blog e photoblog del cosidetto street-style, la moda che scende in strada. Basta ricercare su Google la parola chiave streetstyle per verificare. Milioni di utenti, quotidianamente, si scattano e si fanno scattare fotografie da pubblicare sul proprio blog personale, solo per mostrare i propri vestiti indossati.3

Lo spirito della community e del social network è quello di distribuire risorse a tutti gli utenti iscritti senza limitazioni e senza alcun vincolo. Lo stesso discorso, ovviamente, vale anche per i set fotografici di Lost. Nonostante ogni foto riporti un watermark per dimostrare la paternità del sito, ogni utente potrà scaricare ogni foto liberamente e in alta risoluzione. Ciò consentirà sia di salvare fotografie in album sul proprio computer, sia eventualmente di stamparle.

Il comando tag tuttavia, va precisato, non è limitato esclusivamente alle proprie fotografie. Ogni utente infatti potrà taggare nei servizi fotografici anche altri utenti presenti nella propria lista di amici. In questo caso però, la tag (a differenza di Facebook) non sarà immediata, ma verrà inviata all’utente taggato una notifica. L’utente in questione potrà quindi visualizzare la foto e, nel caso in cui voglia aggiungere la foto al proprio profilo, accettare la tag.

16.5 Report this picture. Il report ha la funzione di segnalare ai webmaster del sito una foto dai contenuti ritenuti dall’utente inappropriati. Un report non contempla l’immediata eliminazione della fotografia dal portale, bensì segnala quantomeno la presenza di foto indisiderate. Un breve questionario consentirà all’user di spiegare le motivazioni del proprio report. Un utente potrà pertanto richiedere la rimozione di una propria ed esclu-

Questo meccanismo serve agli utenti per diffondere al massimo le foto scattate durante le serate. Al contempo, si evita il problema di avere foto indesiderate automaticamente caricate sul proprio profilo. 91


sivamente propria fotografia nel caso in cui sia stata scattata senza il proprio consenso, in evidente stato di alterazione psico-fisica o nel caso in cui possa risultare sconveniente per le proprie relazioni interpersonali o di lavoro.

derato, potrà condividere la propria fotografia su tutti i principali social network presenti in rete. Per esempio, cliccando sul logo Facebook, l’user potrà automaticamente accedere al social network e pubblicare la propria foto sulla blackboard. Il comando certamente aiuterà ad aumentare la popolarità del sito tramite i competitor stessi.

16.6 View full screen. Questo comando consente all’user di visualizzare le fotografie a tutto schermo in una presentazione slideshow. View full screen ha una funzione esclusivamente ludica di intrattenimento. Le fotografie potranno essere visualizzate nel dettaglio in dimensioni maggiori direttamente dal sito stesso.

1

”Cory Kennedy”,”. The Los Angeles Times. “”Interns, the Founts of Youth”,”. The New York Times. LA Weekly - Slideshow - 5/13 Cobrasnake Photos - Trailing Steve Aoki’s DJ run through Hawaii, Japan and Korea - The Essential Resource for Los Angeles http://fashionologie.com/1669681 2 http://limitedhype.com/2009/06/interview-mark-the-cobrasnake/ 3 Si veda il capitolo LookBook

16.7 Share. La barra di share è il comando più importante del photo viewer. Sotto ai comandi infatti compaiono i loghi dei più importanti social network e host di posta elettronica. In questo modo, l’utente, cliccando sul comando desi92



17. LOOKBOOK

ing today?”. Lookbook serve a mostrare l’arte del proprio stile al resto del mondo, migliorare e reinventare la propria immagine tramite feedback, promuovere i propri prodotti se si è fashion designer o proprietari di una boutique ma soprattutto prendere ispirazione da tutti gli altri utenti iscritti. American Apparel anche in questo caso è il principale inserzionista, ed attualmente sta conducendo una campagna assunzioni per i propri store valutando i candidati attraverso i propri profili Lookbook.1

Strike a pose Si vuole ora aprire una parentesi su Lookbook, un progetto che è al contempo community, blog e fashion photoblog. Il funzionamento del sito è semplice: ogni utente iscrivendosi riceve una propria galleria personale dove uploadare le proprie foto per mostrare il proprio look e la propria abilità da stylist. La community non è nient’altro che composta da utenti con la voglia di mostrare le proprie fotografie. Le regole sono poche ed immediate, basta postare foto ritraenti se stessi propronendo un outfit. Gli altri user potranno quindi visualizzare le gallery, commentare e dare un feedback. Lookbook è un esperimento sociale ed internazionale in fatto di stile. Lookbook prende ispirazione da fashion blog come the Sartorialist e “What are you wear-

1

http://lookbook.nu/ http://www.americanapparel.net/contact/retailjobs.html

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18. PLACEMENT

attrae l’alieno utilizzando i confetti Reese’s pieces. Spielberg stesso avrebbe tentato in precedenza di contattare Mars Inc per il placement di M&M’s nel film e di fronte al rifiuto dell’azienda avrebbe optato poi per il prodotto della compagnia rivale.

La pubblicità si fa meno ovvia. L’ultimo trend parlando di pubblicità è il cosiddetto product placement o embedded advertising. Volendo descrivere sommariamente questo genere di pubblicità, possiamo indicare come product placement la tendenza a muovere la pubblicità dalla tipica rappresentazione “faccia a faccia” verso una rappresentazione di uno scenario reale con il prodotto presente nel background. In particolare con il termine product placement si vuole indicare la presenza di determinati brand in produzioni di tipo televisivo, letterario, cinematografico e videogames. Chiaramente non fanno eccezione i siti internet.1

Durante il film il prodotto appare ripetutamente, in maniera più o meno velata, ed appare chiaramente come il dolce preferito dal piccolo extra terrestre. Dopo il lancio del film le vendite di Reese’s pieces aumentarono del 65%. Attualmente questa pratica, condotta agli albori in maniera DIY, è direttamente gestita da vere e proprie agenzie specializzate nel settore, tanto da aver portato la critica recentemente a considerare gli ultimi film usciti nelle sale come mera pubblicità alla sfilata dei prodotti filmati durante le riprese. Sono altrettanto celebri esempi la bevanda Dr.Pepper o le automobili General Motors nelle recenti pellicole Spiderman e Transformers.

Storicamente, uno dei più celebri esempi di product placement, appare nel film E.T. diretto da Steven Spielberg. Elliott, il bambino protagonista della pellicola,

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18.1 Product placement. Generalmente ci si riferisce a due tipologie di product placement. La prima tipologia contempla l’inserimento del prodotto nella produzione (ad esempio il prodotto compare nelle riprese del film) in cambio di una fornitura del prodotto stesso per abbattere i costi di produzione. Nell’ambito del clubbing e degli eventi, generalmente questo ruolo viene ricoperto da aziende produttrici di bevande, che forniscono drink gratuiti da distribuire durante la serata. Questa pratica ha la funzione di portare un maggior numero di persone all’evento stesso. In cambio il logo dell’azienda comparirà sui flyer e poster e durante installazioni durante l’evento stesso. La seconda tipologia invece, vede un product placement dietro un pagamento in denaro. Questa pratica corrisponde ad un acquisto vero e proprio di uno spazio pubblicitario.2

1

“When ads get Personal”. CFO, The Magazine for Senior Financial Executives. 2001-09-01. http://www.accessmylibrary. com/coms2/summary_0286-5809504_ITM. 2 ERMA.org, a Hollywood product placement association

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19. BLOG

del target. I blogger stessi sono utenti facenti parte del target hipster precedentemente descritto. Analizzando la pagina si vuole notare come la struttura rimane pressochè invariata. Anche in questo caso le pagine sono divise per città, mentre nella sezione centrale della pagina sono posti i link ai vari blog divisi per autore. Ogni barra blog riporta la foto del profilo dell’autore, il nome e la possibilità di aggiungere il contatto stesso alla propria lista di amici. Come al solito compaiono i bottoni di iscrizione ai feed sulla propria blackboard. Accanto al nome blogger appare il titolo del blog, indicandone l’argomento. Immediatamente sotto, troviamo un link all’ultimo post pubblicato, con titolo e prime righe del post, in modo da invogliare e facilitare la visita al lettore.

Product Placement nel social network. La sezione Blog del social network Lost vuole presentarsi come un servizio per l’utente di ampliamento dei contenuti del sito. Ogni utente potrà pertanto leggere tra le pagine di Lost articoli inerenti a Moda, Fotografia, Design e trend in generale, come in un vero e proprio magazine on-line. I post vengono pubblicati in apposite sezioni divisi per scrittore. La novità fondamentale nella sezione blog del sito risiede nel fatto che i bloggers sono utenti stessi del social network, selezionati per un particolare merito in fatto di stile. Il meccanismo precedentemente spiegato nella sezione photogallery, come global definition del termine cool è valido anche in questo caso. Selezionando utenti stessi per svolgere il compito di blogger si vuole impostare i trend setter direttamente dai locali stessi, certamente più a contatto con le mode correnti ed il gusto comune

La barra laterale sinistra mostra il look del giorno, nella sezione streetstyle del blog. Di questa funzione si parlerà nel dettaglio in seguito.

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19.1 Collocazione del product placement nel blog

Poichè chiaramente tutti i blog sono pubblicati su internet, la maggior parte di essi risulta essere interconnessa tramite blogrolls, commenti, linkbacks (ping) e backlinks. Discussioni apparse nella blogosfera sono state usate spesso in passato dai media come fonte di opinione pubblica in diverse tematiche. Appare chiaro come i blog siano diventati specchio della società contemporanea e chiaramente nuovo mezzo di comunicazione e diffusione di idee soprattutto tra le nuove generazioni. Un servizio ancora poco usato è il microblogging, blog quotidiano con post generalmente brevi. Twitter stesso può essere definito un social network di microblogging.

Un blog è un tipo di sito internet, generalmente condotto da un solo scrittore autore di entries regolari come recensioni, descrizioni di eventi e altro materiale di tipo grafico e video. Le entries sono disposte generalmente sulla pagina in ordine cronologico inverso. Possiamo considererare un blog come un diario personale, in cui il blogger potrà esprimersi liberamente e pubblicare le proprie considerazioni su web. 1 La maggior parte dei blog sono tematici, tuttavia esistono anche diversi blog di carattere generale, visti più come un diario di bordo. Un blog tipicamente combina testo, immagini e link ad altri blog o siti internet, generalmente relazionati all’argomento trattato. Il nome del blog varia anche in base ai contenuti: si parlerà pertanto di artlog (arte), photoblog (fotografia), vlog (videos), podcasting (audio), e via dicendo. Nel dicembre 2007 il motore di ricerca blog Technorati contava più di 112 milioni di blog.2 La comunità collettiva di tutti i blog presenti su internet è conosciuta come blogosfera (Blogoshpere).

Molti blog sono condotti senza scopo di profitto da parte dei blogger, ma è altrettanto diffusa l’usanza di concedere spazi pubblicitari sulla propria pagina al fine di sostenere economicamente il proprio blog. La popolarità stessa del fenomeno blog ha inoltre portato alla creazione dei cosiddetti fake blog (blog fasulli), dove è una compagnia stessa a creare un fictional blog come strumento di marketing per promuovere un pro99


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dotto. In tal caso avviene la creazione di un blog e di un autore (inesistente), che generalmente parlerà di situazioni relazionate al prodotto o del prodotto stesso. Il caso dei flog è un tipico esempio di viral marketing.

La chiave del successo per una campagna di viral marketing risiede nello scovare individui con un alto Social Networking Potential (SNP), e creare un messaggio virale al fine di sedurre questo segmento della popolazione in modo che il messaggio sia passato al massimo. SNP è un coefficiente numerico derivato da un algoritmo che identifica al contempo l’importanza di un individuo all’interno di un social network e l’abilità quindi di influenzare il social network stesso.

19.2 Viral marketing. Le parole viral marketing e viral advertising indicano tecniche di marketing le quali utilizzano social-network pre esistenti in modo da produrre una crescita del prestigio del brand o altri obiettivi di marketing (quali aumento delle vendite ad esempio). Questo processo avviene per un processo virale auto-riproducente, simile al tipico diffondersi dei virus, sia umani che computer viruses. Con viral marketing possiamo indicare un’evoluzione del più antico concetto di passaparola, tramite l’amplificazione dei contenuti, in questo caso, tramite gli effetti del network su internet. Una promozione virale si può presentare sotto forma di video clip, giochi in Flash, advergames, e-book, software, immagini e messaggi di testo.3

Gli autori dei blog pubblicati su Lost avranno chiaramente un alto coefficiente SNP. Con le loro blog entry pertanto, sebbene appariranno del tutto casuali, potranno influenzare il mercato tramite la ditribuzione di viral e acquisire nuovi clienti, sia per gli inserzionisti, sia per Lost stesso. 1

Weblogs: A History And Perspective, Rebecca Blood, September 7, 2000. 2 “Welcome to Technorati”. unknown. 2008-06-05. 3 “USAToday: Viral advertising spreads through marketing plans”.

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BEYOND LOST Organizzazione di eventi, Webradio, Streetshooting. 102


20.a LOST PARTY

L’idea è quella, essendo il social network basato su eventi di nighclubbing, di creare serate specifiche (Lost Party) sponsorizzate dai brand interessati. Sostanzialmente in questo modo si otterrà uno sharing di possibili clienti, che da user di Lost potrebbero diventare anche consumatori del prodotto in questione.

Business Idea #2 Come detto in precedenza, un social network fornendo un servizio agli utenti gratuito, necessita di una forma di finanziamento, la quale deriva dagli sponsor e dagli inserzionisti sulle pagine stesse del sito.

Nelle prossime pagine verrà spiegato il meccanismo di funzionamento di questa idea, presentando un’ipotetico evento in collaborazione con Carlsberg.

Ciò nonostante, appare importante anche in questo caso come la creatività, anche nel campo dell’advertising, possa decretare la buona riuscita o meno di un progetto. Nel social network Lost pertanto, l’intento è quello di presentare ai propri clienti un servizio di advertising il più possibile creativo ed innovativo, lontano dal semplice e scontato messaggio promozionale (nonostante l’impiego di banner sia comunque di effetto e sia stato pertanto mantenuto sulle pages del sito).

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PARTY

THUNDERCATS 2009 WHERE THE SOUND IS?

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20.b USERS CARLSBERG’S THUNDERCATS 2009 Gli user di Lost sono il potenziale target consumatore di birra Carlsberg: raggiungendoli nel giusto modo potranno essere protagonisti di un radicale cambiamento nella storia del brand. In questo momento gli user possono essere distratti e non stare ascoltando. Tuttavia, raggiungendoli, ispirandoli e affascinandoli con i contenuti di Lost... ... essi faranno entrare Carlsberg nella propria vita!

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20.c CONTENTS

Print Advertising PR Activities

CARLSBERG’S THUNDERCATS 2009

Carlsberg’s Thundercats Party/Live Concert

Carlsberg’s THUNDERCATS 2009, è un evento di musica elettronica live che vuole proporsi come palco e vetrina per tutti i maggiori dj e gruppi della scena electro-indie. Il progetto si compone di: Concept Development/Strategy/Communication Carlsberg’s Thundercats Website Consumer Activation Online Advertising

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20.d OUTLINE

compariranno tutte le info e la descrizione degli eventi. Inoltre, un link condurrà alla webpage Carlsberg, in modo da iniziare il consumatore alla conoscenza del prodotto. Il sito in flash conterrà anche le informazioni per partecipare a vari concorsi inerenti all’evento.

CARLSBERG’S THUNDERCATS 2009 20.d.1 Concept Development/Strategy/Communication

20.d.3 Consumer Activation. Grazie ai partner dell’evento, in particolar modo DFA e Wesc, gli user potranno vincere premi secondari messi in palio per i concorsi presentati sul minisito. Gli artisti che si esibiranno inoltre, saranno sotto contratto per l’etichetta DFA. In questo modo si vuole creare negli user un’affezione verso questi tre brand, inequivocabilmente legati durante questi eventi.

Il festival si comporrà di una serie di serate di musica indie-elettronica presso alcuni locali selezionati partner di Lost. Gli eventi saranno su invito tramite Guestlist e riservati agli user del sito Lost. In questo modo si vuole associare in maniera univoca l’utente al consumo dei prodotti marchio Carlsberg. Durante le serate, ad ingresso gratuito, gli user potranno ricevere drink sponsorizzati.

20.d.4 Online Advertising

20.d.2 Carlsberg’s Thundercats Website.

A partire da un mese prima dell’evento, sul sito Lost verranno pubblicati link al sito Carlsberg’s Thundercats e l’evento sarà inserito negli highlights. Per tutti gli utenti iscritti ai feed Lost inoltre, sarà possibile ricevere

Dal sito Lost verranno pubblicati diversi link e banner ad un minisito Carlsberg’s Thundercats. Nel website

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20.e PARTNERS

feed sulla propria blackboard ed essere updated con tutti gli aggiornamenti dell’evento. Durante l’evento stesso, fotografi Lost saranno presenti nella location per scattare set fotografici da distribuire durante le settimane successive all’evento nella sezione Gallery.

CARLSBERG’S THUNDERCATS 2009

20.d.5 Print Advertising Durante le settimane antecedenti l’evento verranno anche affissi nella città selezionata manifesti dell’evento. Questa mossa ha la duplice funzione di attirare consumatori verso l’evento stesso e il social network service.

DFA è un’etichetta di musica indipendente Dance-punk, electronic e disco fondata nel 2001 a Ney York.

20.d.6 Viral. Gli stessi social network service disponibili sulla rete quali Facebook e Twitter verranno utilizzati per diffondere al massimo l’invito all’evento. Va ricordato che comunque, per prendere parte alla serata sarà necessario essere user attivi di Lost. Guestlist tramite le pagine del sito.

We are the Superlative Conspiracy è un marchio di abbigliamento Svedese nato nel 1999, celebre per aver sponsorizzato numerosi artisti della scena underground hipster.

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21. ESPANSIONI

Questi due elementi del sito vengono presentati come b-side del social network service perchè paralleli ma potenzialmente integrabili, e comunque inizialmente non presenti nella beta version.1

Webradio, Podcast, Street-shooting Lost come social network presenta una quantità di possibilità di sviluppo pressochè illimitate. In questo capitolo si vogliono analizzare in particolar modo la possibilità di distribuire musica fornita dai brand partner (etichette, produttori, artisti) tramite webradio e podcasts. Una seconda parte, già introdotta nel sito, riguarda la possibilità di pubblicare set di streetshooting, particolarmente apprezzati sia da fashion designer che da gente comune come inesauribile fonte di ispirazione sempre all’avanguardia e aggiornata quotidianamente. In particolar modo lo streets-shooting è uno strumento di monitoraggio quasi indispensabile per tutti gli ultimi trend in campo di abbigliamento.

1

http://facehunter.blogspot.com/ http://stockholmstreetstyle.feber.se/

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22. MUSIC ON-LINE

bile da ogni parte del mondo, per esempio un utente potrà ascoltare una stazione australiana dall’Europa o dall’America. Per tale motivo alcuni major networks come Clear Channel (USA) e Chrysallis (UK) hanno ristretto l’ascolto nella propria nazione per problemi di licenze musicali e preoccupati per i propri advertiser.

Streaming e Podcast Il servizio di audio broadcasting trasmesso via internet prende il nome di Internet radio (conosciuto anche come web radio, net radio, streaming radio e e-radio). 22.1 Webradio. Broadcasting su internet prende il nome di webcasting in quanto il servizio non è trasmesso secondo il vero e proprio significato wireless. Una webradio comprende uno streaming che si presenta come un flusso continuo audio sul quale gli utenti non hanno controllo, come i classici media broadcast. Molte stazioni webradio sono associate a radio “terrestri” o radio network. Solo le radio only-internet sono indipendenti da queste associazioni. Il servizio internet radio è generalmente accessi-

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22.2 Streaming. La modalità più comune per distribuire webradio è tramite la tecnologia streaming utilizzando un codec lossy audio. I formati più comuni di streaming includono MP3, Ogg Vorbis, Windows Media Audio, RealAudio e HE-AAC. I bit del suono vengono “streamed” trasportati sul network tramite pacchetti TCP o UPD, quindi riassemblati e suonati. Il ritardo di riproduzione prende il nome di lag time. 22.3 Podcast. Sistema analogo, ma basato sul download diretto a sostituzione dello streaming è il podcasting. Con questo termine si indica il sistema che permette di scaricare automaticamente documenti audio e video tramite un programma detto feed reader, generalmente distribuito gratuitamente. Un file podcast, il cui nome deriva dalla fusione tra iPod e Broadcast, è scaricabile da internet tramite un feed reader e sfrutta i feed RSS, tutto a trasmissione peri-

odica. Il dizionario americano New Oxford descrive Podcasting come “registrazione digitale di una registrazione radiofonica o simili, resa disponibile su internet con lo In alto: Logo Podcast per iTunes. Nella pagina successiva: pagina download Podcast dall’iTunes store direttamente dal programma iTunes. Una volta scaricati, i Podcast possono essere ascoltati offline.

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scopo di permettere il download su riproduttori audio personali”. A differenza della radio streaming, il podcast consente all’utente di scaricare file riproducibili anche off-line. Le fonti da cui attingere podcast sono diventate incredibilmente numerose negli utlimi anni, determinando un maggior successo per i podcast a discapito delle webradio, le quali spesso distribuiscono una sola trasmissione alla volta e comunque implicano l’essere sintonizzati ad una determinata ora.

http://www.viva-radio.com/ Viva radio è una webradio che consente l’ascolto di programmi live e vecchie registrazioni. Viva radio è underwritten American Apparel.

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23. LOSTRADIO

Una barra di scorrimento permetterà inoltre di regolare il volume del player. Trascinando il cursore verso i segni + o - sarà possibile impostare il volume desiderato.

Webradio e Podcast L’interfaccia di questa sezione si presenta diversa. Anzitutto la webradio sarà registrata sotto un’altro dominio, nonostante le pagine del social network service e questo sito siano linkate. La pagina presenta una disposizione degli elementi simile alle pagine di Lost, il sostanziale cambiamento risiede nella scelta dei colori.

Nella parte inferiore del player si notino due ulteriori elementi: la tracklist dei pezzi che verranno riprodotti successivamente, e la copertina dell’album o del singolo della canzone correntemente riprodotta dal player.

A sinistra compare il player musicale. Come è possibile notare, essendo un servizio di webradio, non è consentito scegliere le tracks, ma solo avviare ed interrompere la trasmissione tramite i pulsanti di play e pause.

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24.STREETSHOOTING Fashion Diary La sezione di streetshooting del sito si presenta come un highlight su profili selezionati all’interno del network. La funzione è analoga a quella del blog: gli utenti presentati saranno quelli in grado in influenzare maggiormente in network e potersi proporre come trend setter nell’abbigliamento. La barra Today’s style apparirà in maniera random in alcune sezioni del network. In primo piano, chiaramente, la fotografia del soggetto a figura intera per mostrare tutti i dettagli dello styling. In basso, il nome del soggetto ritratto più alcune info quali nome, età e città di provenienza. Anche in questo caso, il Geolocator farà in modo che a ciascun user compaiano foto di street shooting inerenti

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alla propria città. Sotto alle info principali, un link consentirà agli user interessati di aggiungere l’utente ritratto nella foto alla propria lista di contatti.

Sono presenti inoltre altri due link, che consentiranno agli user di visualizzare il profilo e tutte le info del modello e di aggiungere un commento. Cliccando su comment sarà infatti possibile aggiungere una nota e si aprirà un menù dove leggere tutti gli altri commenti già scritti da altri utenti. Le frecce di navigazione poste in basso alla box consentono di sfogliare i profili proposti negli highlight di Today’s Style.

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BUSINESS PLAN Organizzazione di eventi, Webradio, Streetshooting. 120


25.a PAY PER CLICK Banner e advertising La pubblicità sul sito Lost viene gestita e distribuita nelle pagine tramite una ricerca di definizione del target. Nel particolare, il brand che decidesse di inserire un ad sul sito, potrebbe specificare il target di riferimento a cui mostrare il proprio banner, e pagare una quota fissa per ogni click ricevuto e conseguente reindirizzamento al proprio website.

Vantaggi: Pagamento per pubblicità effettivamente ricevuta e visualizzata dall’user Migliore qualità del servizio, contenuti pubblicitari apprezzati dall’utente e su misura Pay per click e possibilità di stabilire un tetto massimo per l’investimento pubblicitario (Goal) 121


25.b ORGANIZZAZIONE DI EVENTI Lost Party La pubblicità dell’evento stesso veicola il messaggio pubblicitario del brand agli utenti del sito. Sponsorizzando l’evento il brand ottiene visibilità e relaziona il proprio prodotto all’ambiente del target.

Vantaggi: Ampliamento del network di consumatori Associazione evento/brand con conseguente Brand Awarness Diffusione di un messaggio ad un target definito e acquisizione utenti da una realtà già esistente 122


26. FEEDBACK Valutazione dell’efficacia del progetto Si stima di poter calcolare e valutare l’effettiva funzionalità del progetto tramite alcuni parametri quali: - Numero di utenti iscritti - Ampliamento del network a partire da un numero ristretto iniziale di utenti (Tasso di crescita mensile) - Numero di eventi organizzati e valutazione oggettiva del successo (Numero dei partecipanti)

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CLIENTI Abbigliamento.

Energy Drinks.

Alcolici.

Inserzionisti, acquisto banner, organizzazione eventi.


PARTNERS

Etichette discografiche.

Locali.

Organizzazione eventi, Webradio.


COMPETITORS Events and Communities.



GRAPHIC DESIGN Comunicazione visiva, Font, Colours. 128


27.a FONT Caratteri principali La scelta dei caratteri per Lost ricade su font sans serif in tutte le parti del sito. Per il logo si è utilizzato Suede Bold e Sabon Bold Italic. Per le restanti parti del sito, il font utilizzato è Helvetica. La ragione che ha spinto verso questa scelta risiede nella volontà di dare all’interfaccia un senso di ordine e professionalità, nonostante sia un social network service di intrattenimento e divertimenti. La scelta di caratteri senza grazie (ad esclusione di Sabon), inoltre, garantisce una migliore leggibilità da parte di chiunque.

suede bold Sabon Bold Italic Helvetica

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lost

Suede Bold 130


+ Add as friend

Helvetica Regular 131


.se

Sabon Bold Italic 132


27.a FONT Caratteri secondari I font di seguito riportati fanno parte di tutte quelle sezioni del sito esterne o periodiche. In particolar modo, si presentano i caratteri dei loghi Lost Radio e Lost Event Thundercats. In questo caso i font, fungendo principalmente da logo per eventi legati alla musica, sono volutamente più di tipo “grafico”, al fine di comunicare più dinamismo ed attrarre maggiormente l’attenzione dell’utente.

bifurk regular

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28. COLORS Lost website I tre colori principali per le pagine del social network sono tonalitĂ di nero, grigio e magenta. La decisione di adottare il nero come colore principale, vuole richiamare l’idea della notte e comunque contenuti inerenti alla nightlife e ai club, locali generalmente bui. La scelta della tonalitĂ di magenta invece, è puramente arbitraria dettata dal gusto personale, nonostante il colore scelto sia chiaramente acceso e dinamico, richiamante sensazioni di festa e di adrenalina, tipiche degli eventi proposti dalla piattaforma stessa.

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R: 207 G: 29 B: 86

R: 0 G: 0 B: 0

R: 96 G: 96 B: 96

# cf1d56

# 000000

# 606060



LOST Conclusions. 136


29. OVERVIEW

e nella volontà di appartenenza al gruppo, e determina il possibile successo del progetto. La beta version di Lost è stata ideata su realtà circoscritte ad una singola città, selezionando le capitali europee in campi di moda, design, intrattenimento e musica. Contaminando e coinvolgendo user a partire da queste situazioni, l’espansione del social network avverrà più rapidamente e garantirà una continua freschezza ed interesse dei contenuti.

Panoramica del progetto Il social network service Lost vuole proporsi come un servizio innovativo nel mondo del social networking online. I new concept presentati di customizzabilità e contenuti intelligenti on demand vanno a sopperire la mancata serietà e sobrietà dei servizi attualmente disponibili online, come evidenziato spesso inutili o comunuqe frivoli. Nonostante Lost sia un servizio dedicato all’intrattenimento giovanile e prevalentemente al nightclubbing, si vuole sottolineare la professionalità e l’utilità del servizio proposto agli utenti.

Dall’analisi delle realtà esistenti inoltre, si è potuto evincere un possibile scenario del futuro dei social networks, sintetizzabile nei new concepts presentati per Lost. Le cifre rapportate all’indice di crescita dei tre principali SSN mostrano chiaramente come l’utenza media stia apprezzando la ricerca di contenuti sempre più aggiornati ma solo su richiesta, punti chiave fondamentali nello sviluppo delle tecnologie di Lost.

La strategia di diffusione del prodotto pone le radici nella dettagliata analisi del target, apparentemente di nicchia rapportato alla realtà del panorama italiano, ma come precedentemente dimostrato in espansione su scala mondiale. Il viral di diffusione risiede nella necessità

Lost, helping you remember last night.

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GLOSSARIO

legata al ballare e ad il consumo di alcolici, funzionante principalmente dopo il tramonto, durante le ore notturne. I frequentatori di un club sono conosciuti come clubbers, e l’attività di partecipazione ad eventi in un nightclub prende in nome di clubbing.

Lost Stockholm La presente pubblicazione contiene molteplici termini legati al corrente slang in uso nell’ambiente del target stesso che si intende descrivere. Appare pertanto necessario precisare l’origine e il significato di essi.

Cool: è un’attitudine estetica, un comportamento, un’apparenza ed uno stile. A causa delle svariate connotazioni di cool in continuo cambiamento, la parola non ha un singolo significato. Cool si associa ad un atteggiamento di padronanza di sè stessi e uno spiccato autocontrollo, nonchè viene utilizzato come espressione di ammirazione o approvazione. La sostanza di cool è un auto-consapevole aplomb in tutti gli atteggiamenti, il che comporta una serie di caratteristiche comportamentali specifiche fermamente ancorate ad una simbologia, un insieme di movimenti corporei, posture, espressioni del viso e modulazioni della voce che hanno acquistato un valore sociale strategico all’interno del contesto.

Binge Drinking: il termine indica il consumo di bevande alcoliche con l’intenzione primaria di raggiungere uno stato di ebbrezza o di ubriachezza dettato dall’elevato quantitativo di alcol ingerito in un breve periodo di tempo. Sebbene non esista une definizione precisa di cosa costituisca la differenza tra drinking e binge, si assume come binge drinking l’assunzione di circa cinque o più drinks nell’arco di tempo di circa due ore. http://www.hsph.harvard.edu/cas/

Marcel Danesi, Cool - The Signs and Meanings of Adolescence, University of Toronto Press, 1994

Clubbing: Un nightclub è una sede di intrattenimento

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Features: (ing) caratteristiche.

Metrosessuale: questo neologismo (2000) viene generalmente applicato a uomini eterosessuali con un forte interesse per la propria apparenza unitamente ad un lifestyle con attributi tipicamente relazionati a uomini gay. L’origine del termine viene attribuita al giornalista Mark Simpson per un articolo pubblicato su The Independent nel Novembre 1994.

Indie: abbreviazione di indipendente (indipendent). Indica in maniera generica una subcultura indipendente dai produttori delle major e si riferisce principalmente a musica, letteratura e cinema. Lifestyle: (ing) stile di vita.

Poseur: è un termine dispregiativo utilizzato nelle subculture (spesso musicali, quali punk, heavy metal ed hip-hop, ma anche in ambiti quali skateboard, surf e snowboard) per descrivere una persona che abitualmente finge di essere qualcosa che non è. In particolar modo, la parola si riferisce a persone che adottano vestiti, linguaggio e abitudini di un gruppo o una subcultura, al fine di essre accettati nel gruppo, ma senza comprendere e prendere parte ai valori e alla filosofia della subcultura stessa.

Mainstream: Descrive tutto ciò legato alle mode imperanti di consumo in ambito di moda e abbigliamento, musica e cinematografia. Il termine vuole indicare la cosiddetta maggioranza, cultura popolare prodotta dai mass media. Si può pertanto parlare di tutto ciò fornito da enti commerciali indirizzato ad un pubblico generico. Nella cultura giornalistica italiana, il termine può essere associato alla nota “casalinga di Voghera”, espressione atta a rappresentare una fascia di popolazione dal basso livello di istruzione appartenete alla classe lavoratrice media.

Tag: (ing) contrassegnare, attaccare l’etichetta a. Nell’ambito web e dei social network, con questa parola si associa all’atto di assegnare un nome utente o una

Giuseppe Picciano, Italiano, istruzioni per l’abuso, Editrice UNI Service, 2008

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descrizione ad un contenuto del sito internet. Generalmente con il termine tag si intende aggiungere un nome ai soggetti ritratti in una fotografia (Facebook). Viral: (ing) virale. Watermark: (ing) filigrana.

Nella pagina a fianco, Cool Timeline. Lo schema mostra in ordine cronologico movimenti e stili considerati cool nell’arco degli anni. Si noti come negli ultimi decenni la definizione di cool si sia affiancata prevalentemente ad atteggiamenti derivanti da un genere musicale. Adapted from Dick Pountain and David Robins, Cool Rules: Anatomy of an Attitude.

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THANKS Ringraziamenti

Professor Riccardo Pietrantonio Professor Paolo Marco Tamborrini Carlotta Demaria MilĂŠne Larsson Ulrika Owesdotter Elin Unnes Ivar Berglin Vice Magazine Scandinavia 142




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