dicembre 2009

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PERIODICO A CURA DEGLI ASPIRANTI GIORNALISTI DEL C.D.D. DI NUOVA OLONIO via Spluga, 24 — 23O15 Nuova Olonio di Dubino (SO)


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FESTA DI GEROLA FUMETTO SOGGIORNO MARINO MINI-KIMA LA CASTAGNA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO LA STORIA DELLA CASTAGNA LA LAVORAZIONE INTERVISTA AI GENITORI INDOVINELLI SULLA CASTAGNA IL PASTORE E IL CASTAGNO LA LEGGENDA DI S.ANTONIO TORTA DI CASTAGNE E NOCI MARMELLATA DI CASTAGNE

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LA VENDEMMIA FOTO VENDEMMIA C’ERA UNA VOLTA CAROSELLO I NOSTRI CAROSELLI PROGETTO “FUORI PORTA” MOSTRA DEI DOCUMENTARI LA STORIA DEL PRESEPE INTERVISTA AI GENITORI SUL NATALE POESIA DI NATALE NOTIZIE FLASH


LA FESTA DI GEROLA COME OGNI ANNO ABBIAMO FATTO LA FESTA PER LA FINE DELL ‘ANNO A GEROLA. LA GIORNATA NON ERA DELLE MIGLIORI: PIOVEVA E FACEVA FREDDO. SIAMO ARRIVATI CON I PULMINI E LE MACCHINE, CON I NOSTRI FAMILIARI PRESSO LA NUOVA STRUTTURA DELLA PROLOCO. I NOSTRI GENITORI CON ANTONIO HANNO PARTECIPATO ALLA RIUNIONE, MENTRE NOI PREPARAVAMO I TAVOLI E LI ABBIAMO DECORATI CON LE MUCCHE IN CARTONCINO CHE AVEVAMO PREPARATO AL CENTRO. VISTO CHE CONTINUAVA A PIOVERE DON JEJE HA CELEBRATO LA MESSA. IL TEMA CHE ABBIAMO SCELTO PER LA CELEBRAZIONE ERA : DIRE GRAZIE A DIO PER TUTTE LE CREATURE SULLA TERRA CHE ILLUMINATE DALLA SUA LUCE RISPLENDONO COME I COLORI DELL’ ARCOBALENO. ALLA FINE DELLA MESSA I RAGAZZI CON L’AIUTO DEI LORO FAMILIARI E DEGLI OPERATORI HANNO CREATO UN BELLISSIMO ARCOBALENO DI NASTRI COLORATI COME AUGURIO CHE NONOSTANTE POSSANO CAPITARE DEI GIORNI BUI E TRISTI NELLA VITA DI OGNI GIORNO, POSSA SEMPRE RISPLENDERE LA GIOIA DELL’ARCOBALENO… DOPO CI ASPETTAVA UN SUCCULENTO PRANZO A BASE DI POLENTA, POLLO ALLA PIASTRA, SALSICCETTA E VERDURE GRIGLIATE, DOLCI E CAFFE’ PER TUTTI. IL POMERIGGIO E’ STATO ALLIETATO DALLA GRANDE TOMBOLATA CON RICCHI PREMI CHE HA VISTO LA PARTECIPAZIONE DI TUTTI… BEH COSA POSSIAMO DIRE…GRAZIE A TUTTI I VOLONTARI CHE HANNO RESO POSSIBILE QUESTA GIORNATA E ARRIVEDERCI ALL’ANNO PROSSIMO!!!! DORIS E LUCA





LE MIE VACANZE QUEST’ANNO LE VACANZE ESTIVE LE HO TRASCORSE AL MIO PAESE: VILLAPINTA. TUTTI I GIORNI HO AIUTATO LA MAMMA NELLE FACCENDE DOMESTICHE, HO GIOCATO CON IL MIO COMPUTER, HO SUONATO LA MIA PIANOLA ED HO ANCHE LAVORATO SUL QUADERNO, DOVE HO SCRITTO I NOMI DI TUTTI I MIEI COMPAGNI ED EDUCATORI DEL C.D.D.. SPESSO SONO ANDATA A TROVARE IL MIO NIPOTINO YURI; INSIEME ABBIAMO GIOCATO CON LA PALLA E CON LA SABBIA. A MERENDA ABBIAMO MANGIATO INSIEME IL GELATO. DURANTE IL MESE DI AGOSTO IL MIO PAPA’ E STATO IN OSPEDALE PER UN’OPERAZIONE, ADESSO STA BENE ED E’ TORNATO A CASA. DORIS

IL MINI-KIMA IL GIORNO 29 AGOSTO HO PARTECIPATO AD UNA CAMMINATA IN VAL MASINO CHE SI CHIAMA MINI-KIMA. INSIEME A ME HANNO CAMMINATO: MAMMA MARIA, ROBERTA CON LA SUA MAMMA, FRACESCO M. CON I SUOI GENITORI. LA PARTENZA DELLA GARA ERA DA SAN MARTINO ALLA MATTINA. C’ERANO TANTE PERSONE, SOPRATTUTTO ADULTI. PRIMA DI PARTIRE CI HANNO CONSEGNATO UNA MAGLIETTA BIANCA CHE SUBITO NOI ATLETI ABBIAMO INDOSSATO; SULLA MAGLIETTA C’ERA SCRITTO: “MINI-KIMA”. AD UN CERTO PUNTO DELLA GARA ERO MOLTO STANCA, PER QUESTO MI SONO FERMATA A RIPOSARE UN ATTIMO. IL PERCORSO ERA MOLTO LUNGO PERO’ ALLA FINE SONO ARRIVATA PRIMA DEI MIEI AMICI E ANCHE DELLA MAMMA. COME PREMIO A TUTTI I PARTECIPANTI CI HANNO DATO: UNA COPPA E UN PORTA-CHIAVI. DOPO LA PREMIAZIONE C’E’ STATO IL PRANZO TUTTI INSIEME, A BASE DI POLENTA O DI PASTA. QUANDO SONO TORNATA A CASA ERO UN PO’ STANCA MA CONTENTA DELLA BELLA GIORNATA. DORIS


L’AUTUNNO E I SUOI FRUTTI: LA CASTAGNA. • Chi ha partecipato: I ragazzi dell’attività culturale • -

Cosa abbiamo previsto di fare: Uscite nel bosco, raccolta di materiale per l’osservazione, fotografie; Osservazione del materiale raccolto nel bosco e disegno di quanto osservato; Raccolta e illustrazione di materiale di documentazione sulla castagna (storia, materiale per la lavorazione, ricette, racconti, iniziative locali). Intervista ai genitori sulla castagna;

Cosa abbiamo fatto:

- Lettura di articoli di giornale, di racconti e indovinelli sulla castagna; - Discussioni in gruppo allo scopo di approfondire quali conoscenze avevamo sulla castagna; - Abbiamo ricercato ricette, leggende, documentari e libri sulla castagna; - Ci sono state 2 uscite nel bosco con osservazione diretta: delle piante, dei ricci, delle castagne e delle foglie, con la raccolta del materiale di osservazione, fotografie e sequenze video. Durante la seconda uscita abbiamo raccolto le castagne. - Al centro di nuovo abbiamo osservato il materiale raccolto utilizzando la vista ed il tatto (ad occhi bendati abbiamo toccato e descritto le castagne, i ricci, le foglie del castagno). - C’è stata la creazione di composizioni con ricci e foglie, la realizzazione di disegni, di articoli scritti sul quaderno e al computer; - C’è stata al centro la preparazione di torte e dolci a base di castagne, la preparazione della marmellata, la festa con i “Braschee” e canti in gruppo. - Anche noi ragazzi abbiamo contribuito alla documentazione del lavoro fatto con le castagne, scattando le fotografie durante le varie attività. Doris


LA LAVORAZIONE DELLA CASTAGNA: USI DI UN TEMPO LE CASTAGNE, DOPO LA RACCOLTA, VENIVANO FATTE SECCARE SUI BALCONI O SPARSE A STRATI SUI GRATICCI DI UN LOCALE CORRETTO. NEL LOCALE SOTTOSTANTE VENIVANO BRUCIATI LEGNA, RICCIA E FOGLIE SECCHE PER CREARE IL FUMO E IL CALORE. IL CALORE PERMETTEVA ALLE CASTAGNE DI ESSICCARE IN CIRCA 40 GIORNI E DI PERDERE 3 VOLTE IL LORO PESO INIZIALE. SI OTTENEVA COSI’ LA CASTAGNA SECCA, UN PRODOTTO MOLTO NUTRITIVO E CONSERVABILE NEL TEMPO. UN ALTRO SISTEMA PER ESSICARE LE CASTAGNE ERANO IL “FILET”: SI FACEVA INFILANDO LE CASTAGNE FRESCHE CON UNO SPAGO PER FORMARE UNA SPECIE DI COLLANA CHE VENIVA POI APPESA AD UNA PARETE O SUI BALCONI. QUANDO LE CASTAGNE ERANO SECCHE INIZIAVA LA PESTATURA. LE CASTAGNE VENIVANO MESSE IN SACCHI DI CANAPA LUNGHI E STRETTI E POI CON GESTI RITMATI GLI UOMINI INIZIAVANO LA BATTITURA SU UN VECCHIO CEPPO DI CASTAGNO FINO A CHE PERDEVANO LA BUCCIA. L’ULTIMA OPERAZIONE, LA SCELTA, VENIVA FATTA PIU’ IN LA', NELLE SERE AUTUNNALI, SPARGENDO LE CASTAGNE SU GRANDI TAVOLI PER ELIMINARE QUELLE MARCE. LE CASTAGNE ERANO COSI’ PRONTE PER ESSERE UTILZZATE TUTTO L’INVERNO E VENIVANO CONSERVATE IN LUOGHI BEN ARIEGGIATI COME I SOLAI, OPPURE VENIVANO PORTATE AL MULINO PER FARE LA FARINA. I MODI DI COTTURA ERANO MOLTO SEMPLICI: LE CASTAGNE VENIVANO BOLLITE IN PENTOLA CON ACQUA (FERUU), OPPURE ARROSTITE CON UNA PADELLA BUCATA (BRASCHEE). CHI NE AVEVA LA POSSIBILTA’, LE CUOCEVA ANCHE AL FORNO (BISCOCC). AL CONTRARIO DI ADESSO LE CASTAGNE UNA VOLTA ERANO MOLTO IMPORTANTI NELL’ALIMENTAZONE DI TUTTI I GIORNI, SOPRATTUTTO NELLE FAMIGLIE CONTADINE. LA RACCOLTA VENIVA FATTA ESCLUSIVAMENTE NELLA PROPRIA SELVA E SOLO DAL PRIMO GIORNO DI NOVEMBRE ERA LIBERA. NEL PERIODO DI MAGGIORE CADUTA I CONTADINI INCARICAVANO I RAGAZZI DI RACCOGLIERE I FRUTTI. QUESTI SI RECAVANO DUE VOLTE IL GIORNO NELLA SELVA: AL MATTINO PRIMA DELLA SCUOLA E ALLA SERA DOPO LE LEZIONI POMERIDIANE. Doris

L’essicatoio delle castagne

Le mole del mulino


LA STORIA DELLA CASTAGNA • COS’E’ LA CASTAGNA La castagna è il seme del castagno. In genere il riccio ne contiene tre; il riccio è il frutto ricoperto di aculei. • PERIODO DI RACCOLTA E’ tipicamente autunnale, i mesi di raccolta sono ottobrenovembre. • TIPI DI CASTAGNE Si distinguono in : domestiche, comuni, marroni. Domestiche: sono più piccole, hanno una buccia cuoiosa di colore marrone intenso e forma schiacciata. Marroni: vengono utilizzate soprattutto in pasticceria, hanno dimensioni maggiori e buccia di colore più chiaro. • COS’E’ IL CASTAGNO E’ l’albero che produce la castagna, di cui si usa anche il legno per produrre mobili perché è molto compatto. • ORIGINE DEL NOME CASTAGNA Prende il nome da un’antica città della Grecia settentrionale : Tessaglia che sorgeva circondata da estesi castagneti. • LUOGHI DI COLTIVAZIONE Dalla Grecia la castagna si diffusa in tutti i paesi del Mediterraneo e in alcune zone dell’Asia Minore. In Italia si trova anche nelle zone appenniniche e pre-alpine, poiché si adatta a temperature abbastanza fredde. • PERIODO STORICO DI COMPARSA In Europa i primi accenni alla castagna furono nel IV secolo avanti Cristo, ma la prima forte spinta alla coltivazione avvenne nel Medioevo. Da allora la cultura del castagno continuò a diffondersi fino al 1800, epoca i cui i nostri antenati impararono a coltivare la patata e la meliga (importate dall’America).


• UTILITA’ NEL PASSATO La castagna in passato ha rappresentato un cibo fondamentale per molte popolazioni povere che la usavano come sostituto del pane, rispetto al quale ha un valore energetico più elevato. • UTILIZZO OGGI Oggi la coltivazione della castagna non è più molto diffusa perché non rende molto a livello economico e perché è compromessa da parecchie malattie.


L’AUTUNNO E I SUOI FRUTTI : LA CASTAGNA CON I RAGAZZI DELL’ATTIVITA’ CULTURALE ABBIAMO REALIZZATO UN LAVORO SULLA CASTAGNA, NEL QUALE ABBIAMO CHIESTO AI GENITORI DI RISPONDERE A DUE DOMANDE DOMANDE PER I FAMIGLIARI : 1. AVETE QUALCHE RICORDO PARTICOLARE DELLA VOSTRA INFANZIA, LEGATO ALLE CASTAGNE ? QUANDO ERA IL TEMPO DELLE CASTAGNE NOI RAGAZZI ERAVAMO FELICI. SI ANDAVA A RACCOGLIERLE POI ASPETTAVAMO IL PAPA’ CHE FACEVA I BRASCHEE” TUTTI ATTORNO AL CAMINO E SI FACEVA FESTA. (Dario) NOI A TARTANO LE CASTAGNE DOVEVAMO COMPERARLE, OPPURE ANDAVAMO NELLE SELVE DI TALAMONA O DELLA SIRTA E DOPO CHE LE AVEVANO RACCOLTE I PADRONI, RACCOGLIEVAMO QUELLE CHE RIMANEVANO. (Barnaba) SI RACCOGLIEVA L’UVA. CADEVANO LE PRIME CASTAGNE. SI RACCOGLIEVA IL GRANOTURCO. QUANDO SI “SPARASCIAVA” IL GRANOTURCO SI FACEVANO I ”BRASCHEE “ O “MUNDIN” (CALDARROSTE) E SI BEVEVA IL NOVELLO O “TURCIADELL”. (Adolfo) DELLA MIA INFANZIA MI RICORDO CHE IO E LA MIA AMICA UN GIORNO SIAMO PARTITE DA CASA IN BICICLETTA, POI SIAMO SALITE NEL BOSCO A CERCARE LE CASTAGNE. SIAMO STATE MOLTO CONTENTE DI AVER TROVATO LE CASTAGNE. (Luca) SI ANDAVA NEL BOSCO A RACCOGLIERE LE CASTAGNE PER NOI. ERA UN CIBO PRELIBATO E UNA FESTA (Thomas) IL NOSTRO RICORDO DELLE CASTAGNE E’ CHE TUTTI I GIORNI DOPO LA SCUOLA DOVEVAMO ANDARE A RCCOGLIERLE E METTERLE A SECCARE PER POI IN FINE PESTARLE NEL MASTELLO DI LEGNO E BATTERLE CON LE MAZZE. (Doris)


2. COME LE CUCINAVATE? AVETE PARTICOLARE DA SUGGERIRICI ?

QUALCHE

RICETTA

NOI LE CUCINAVAMO COSI’: SIA CALDARROSTE (LESSATE) OPPURE CON QUELLE SECCHE SI FACCEVA LA POLENTA DI CASTAGNE. I NOSTRI NONNI CON LE CASTAGNE SECCHE BEN SBUCCIATE LE FACEVANO CUOCERE E POI LE MANGIAVANO COSI’: CON IL VINO, O CON IL LATTE OPPURE ANCORA CON LE PATATE. (Doris) LE FACCIAMO LESSATE E ARROSTO, NON DI PIU’. (Nicola) NON LE CUCINAVO E NON LE CUCINO TUTT’ORA. MI PIACE MANGIARLE O ARROSTITE (BRASCHEE), OPPURE MI PIACCIONO LE CASTAGNE BIANCHE COTTE ACCOMPAGNATE ALLA PANNA. (Andrea) LE CUCINAVAMO IN DUE MODI: O NEL FUOCO (DETTE “BRASCHEE” NEL DIALETTO DI DUBINO) O BOLLITE IN UNA PENTOLA A PRESSIONE. (Luca) LE FACEVAMO O BRUCIATE O BOLLITE E POI PRENDEVAMO QUELLE SECCHE E IN INVERNO LE FACEVAMO CUOCERE. POI LE MANGIAVAMO PER CENA CON IL LATTE OPPURE CON UNA GOCCIA DI OLIO E SALE. (Barnaba) SULLA FIAMMA VIVA CON LA LEGNA DELLA POTATURA DELLE VITI (“SERMENT”) O I “CAPINUCC” LE PIU’ GROSSE BOLLITE (“FERUT”). (Adolfo) SI USAVA METTERNE DA PARTE UN PO’ PER FARLE CUOCERE A LESSO PER LA SERA PRIMA DELLA BEFANA. L’USANZA ERA DI CHIEDERE LE CASTAGNE NELLE CASE (“GABINAT”) COSI’ LE NONNE CE NE DAVANO UNA SCODELLA (CHE BEI TEMPI). (Dario)


“LA CASTAGNA LA GA’ LA CUA, CHI LA PIGLIA L’ E’ SUA” (LA CASTAGNA HA LA CODA, CHI LA PRENDE E’ SUA). (Barnaba) E’ ROTONDO E SPINOSO; PUNGE MA IL SUO FRUTTO E’ GUSTOSO, SI RACCOGLIE, IN MONTAGNA E SI CHIAMA… (Adolfo) CREMA DI CASTAGNE INGREDIENTI PER SEI PERSONE: 1KG DI CASTAGNE 60 G BURRO 2 BICCHIERI DI LATTE CROSTINI DI PANE ABBRUSTOLITI 1)LESSATE LE CASTAGNE IN ACQUA SALATA, SBUCCIATELE E PASSATELE AL SETACCIO 2)SCIOGLIETE IL BURRO IN UNA CASSERUOLA; AGGIUNGETE IL PASSATO DI CASTAGNE, IL LATTE E DELL’ACQUA NECESSARIA A OTTENERE UNA CREMA SUFFICIENTEMENTE LIQUIDA 3) CUOCETE ANCORA PER QUALCHE MINUTO 4)VERSATE IL TUTTO NELLE SCODELLE NELLE QUALI AVRETE DISPOSTO DEI CROSTINI DI PANE ABBRUSTOLITI (Giovanni)


INDOVINELLO SONO ROTONDA E MARRONCINA SON DEI BOSCHI LA REGINA SON DEI BIMBI LA CUCCAGNA E MI CHIAMANO … SONO UN FRUTTO ROTONDETTO DI FARINA NE HO UN SACCHETTO SE LA MANGI NON SI LAGNA IL MIO NOME E’ … SON SPINOSO MA HO UN CUORE BUONO D’ESTATE VIVO IN ALTO E D’INVERNO SONO SECCO HO UNA BUCCIA MARRONE E VIVO IN MONTAGNA SONO LA … RICCIO SPINOSO DAL CUORE GENEROSO CI MANGIANO COTTE, BRUCIATE, BALLOTTE MI TROVO IN CAMPAGNA E MI CHIAMO ...


IL PASTORE E IL CASTAGNO I VECCHI RACCONTANO CHE UN POVERO PASTORELLO SI TROVO’ UN GIORNO SU UN’ ALTURA E UDI’ IMPROVISAMENTE L’URLO DI UN LUPO AFFAMATO. SUBITO IMPALLIDI’ E SI SENTI’ GHIACCIARE IL SANGUE. CHIAMO’ A RACCOLTA, CON LO ZUFOLO, IL GREGGE E TREMANTE SI RACCOLSE CON IL GREGGE INTORNO AL TRONCO DI UN GROSSO CASTAGNO CHE AVEVA FRONDE MOLTO COPIOSE. IL LUPO NON TARDO’ AD ARRIVARE, CON UN BALZO QUANDO VIDE IL PASTORE ED IL GREGGE, SI FERMO’ UN ATTIMO CON LA BOCCA SPALANCATA, LA LINGUA FUORI, GLI OCCHI GIALLI E LUCENTI. IN QUEL MOMENTO ACCADDE UNA COSA STRAORDINARIA: TUTTI I RAMI DEL CASTAGNO SI CURVARONO FINO A TOCCARE A TERRA FORMANDO UNA FOLTA CUPOLA. COSI’ NASCOSERO E PROTESSERO IL PASTORE E LE PECORE. IL LUPO URLO’ INFEROCITO E SI AGGIRO’ A LUNGO INTORNO ALLA CUPOLA MISTERIOSA, L’ASSALTO’ CERCANDO DI APRIRSI UN VARCO TRA I RAMI E LE FOGLIE, MA INUTILMENTE. INFINE, STREMATO DALLA FATICA E DALLA FAME, ARRABBIATISSIMO SI ALLONTANO’. A QUEL PUNTO I RAMI DEL CASTAGNO SI RIALZARONO E TORNARONO COME PRIMA: IL PASTORE E IL SUO GREGGE, SANI E SALVI , POTERONO COSI’ RIPRENDERE IL SENTIERO VERSO LA CAPANNA E L’OVILE . TESTO E DISEGNI DI LUCA, DORIS E MARTA


LA LEGGENDA DI S.ANTONIO. TANTI ANNI FA A S.ANTONIO IN VAL MASINO, VIVEVA UNA DONNA MOLTO POVERA. AVEVA TRE FIGLI DA SFAMARE ED UN BRUTTO GIORNO NON TROVO’ NULLA PER SFAMARLI.

ALLORA PRESE UNA PENTOLA, LA RIEMPI’ DI SASSI E LA MISE SUL FUOCO FINGENDO CHE FOSSERO CASTAGNE.


MENTRE L’ACQUA BOLLIVA RACCONTO’ TANTE STORIE AI BAMBINI SPERANDO CHE SI ADDOMENTASSERO. MA LA FAME AVEVA IL SOPRAVVENTO E I BAMBINI CHIEDEVANO CONTINUAMENTE SE LA CENA ERA PRONTA.

LA MAMMA ALLORA DECISE DI DIRE LA VERITA’ AI BAMBINI, MA PRESA LA PENTOLA DAL FUOCO CON GRANDE SORPRESA VIDE CHE I SASSI SI ERANO TRASFORMATI IN CASTAGNE. Doris e Luca


TORTA

DI

CASTAGNE

E

DI

NOCI

(Ricetta consigliata dai genitori di Marta Curtoni) DOSI PER 4 PERSONE Ingredienti: 500 G DI CASTAGNE 1 PIZZICO DI SEMI DI FINCCHIO 150 G DI ZUCCHERO SEMOLATO 4 CUCCHIAI DI MIELE DENSO 100 G DI BURRO 4 CUCCHIAI DI CACAO 1 BUSTINA DI ZUCCHERO VANIGLIATO SALE Per guarnire: 30 G DI ZUCCHERO A VELO 15 G DI GHERIGLI DI NOCI METTETE LE CASTAGNE IN UNA CASSERUOLA, COPRITELE DI ACQUA FREDDA, AGGIUNGETE MEZZO PUGNETTO DI SALE GROSSO I SEMI DI FINOCCHIO E FATELE CUOCERE PER 1 ORA. SBUCCIATELE ELIMINANDO ANCHE LA PELLICINA INTERNA E PASSATELE NELLO SCHIACCIAPATATE. RACCOGLIETE LA PUREA DI CASTAGNE IN UNA TERRINA E AMALGAMATEVI IL BURRO AMMORBIDITO E LO ZUCCHERO VANIGLIATO. A PARTE, IN UNA TERRINA, BATTETE I TUORLI CON LO ZUCCHERO SEMOLATO FINO A RENDERLI SPUMOSI, QUINDI VERSATE NEL RECIPIENTE IL COMPOSTO DI CASTAGNE E BURRO, POI RIMESCOLATE UNENDO ANCHE I GHERIGLI TRITATI FINEMENTE, IL MIELE E IL CACAO. DOPO AVER BEN AMALGAMATO GLI INGREDIENTI, AGGIUNGETE GLI ALBUMI, MONTATI A PARTE A NEVE FERMISSIMA INSIEME CON UN PIZZICO DI SALE. TRAVASATE LA PREPARAZIONE IN UNO STAMPO ROTONDO A CERNIERA DI 24 CENTIMETRI DI DIAMETRO, IN PRECEDENZA IMBURRATO E SPOLVERIZZATO DI FARINA. FATE CUOCERE IN FORNO PRERISCALDATO A 180° PER 40 M INUTI, QUINDI SFORNATE LA TORTA, LASCIATELA RAFFREDDARE A TEMPERATURA AMBIENTE E POI TRASFERITELA IN UN PIATTO DI SERVIZIO. SPOLVERIZZATELA CON ZUCCHERO A VELO E ADAGIATEVI AL CENTRO I GHERIGLI. PER VARIARE POTETE SPALMARE LA SUPERFICIE DEL DOLCE CON LA PANNA MONTATA, CHE POI COSPARGERETE CON 60 GRAMMI DI MARRON GLACE’ SBRICIOLATI.


MARMELLATA DI CASTAGNE DOSE PER 2 VASETTI INGREDIENTI: 500 GRAMMI DI MARRONI MEZZO BICCHIERE DI LATTE 300 GRAMMI DI ZUCCHERO VANILLINA PREPARAZIONE TOGLIETE

LA

BUCCIA

ALLE

CASTAGNE

ABBONDANTE ACQUA BOLLENTE. E TOGLIETE

LA

CASSERUOLA

IL

LESSATELE

IN

DOPO 4O MINUTI SCOLATELE

PELLICINA, CON

E

METTETE

IN

UNA

LATTE. SCHIACCIATE BENE, LA

CONSISTENZA DEVE ESSERE SOSTENUTA. LASCIATE ASCIUGARE BENE SUL FUOCO, POI PASSATE TUTTO ALLO SCHIACCIAPATATE. METTETE LO ZUCCHERO IN UNA CASSERUOLA, INUMIDITELO CON POCA ACQUA E FATELO SCIOGLIERE BENE.

QUANDO

INCOMINCERA’ A PRENDERE COLORE TOGLIETELO DAL FUOCO E FATELO CADERE MENTRE

A

MESCOLATE

FILO SULLA

PUREA

DI

CASTAGNE,

ENERGICAMENTE LAVORATE

LA PUREA AGGIUNGENDO LA VANILLINA. NON SE SEMBRA LIQUIDA, VERSATELA

BENE

PREOCCUPATEVI

NEI VASETTI.

QUNDO SARA’ FREDDA COPRITE CON UN DISCHETTO DI CARTA PERGAMENA BAGNATA DA LIQUORI E CHIUDETE I VASETTI ERMETICAMENTE. DORIS


LA VENDEMMIA A CAMPOVICO VENERDI 25 SETTEMBRE IO, MARIANGELA, MARICA, MARTA E COSMA CON GLI EDUCATORI CLAUDIO E GIULIA SIAMO ANDATI A FARE VENDEMMIA A CAMPOVICO. OLTRE A NOI C’ERANO ALTRI VOLONTARI VENUTI AD AIUTARE DON RICCARDO A RACCOGLIERE L’UVA NELLA SUA VIGNA. PRIMA DI SALIRE NEI FILARI CI SIAMO TUTTI MESSI DEI GREMBIULI DA LAVORO, PRESO UN PAIO DI FORBICI A TESTA ED ALCUNI SECCHI VUOTI. SULLE VITI C’ERA MOLTA UVA MATURA DA RACCOGLIERE. PRIMA BISOGNAVA TROVARE IL GRAPPOLO, POI TAGLIARLO E METTERLO NEL SECCHIO. LA NOSTRA COMPAGNA MARTA E’ MOLTO VELOCE NEL METTERE I GRAPPOLI NEL SECCHIO. QUANDO I SECCHI ERANO PIENI C’ERANO DEI SIGNORI CHE LI PORTAVANO IN CANTINA PER SVUOTARLI NEL TINO. ABBIAMO LAVORATO PROPRIO BENE E ABBIAMO FINITO IN FRETTA: COSI’, INTANTO CHE GLI UOMINI SEPARAVANO GLI ACINI DAI RASPI E PIGIAVANO L’UVA NOI CI SIAMO RIPOSATI. POI TUTTI INSEME ABBIAMO PRANZATO CON PASTA AL RAGU’, FORMAGGIO ,AFFETTATO E PER FINIRE BISCIOLA E BACI DI DAMA NEL POMERIGGIO SIAMO STATI CON UN GRUPPO DI PERSONE A CANTARE CANZONI DEGLI ALPINI. PRIMA DI TORNARE AL CENTRO ABBIAMO ANCHE FATTO UN PICCOLO GIRO PER CAMPOVICO. Roberta





C’ERA UNA VOLTA CAROSELLO IL CAROSELLO E’ IL NOME DI UNA TRASMISSIONE ITALIANA ANDATA IN ONDA SUL PROGRAMMA NAZIONALE DELLA RAI DAL PRIMO GENNAIO 1957 AL PRIMO GENNAIO 1977.VENIVA TRASMESSO QUOTIDIANAMENTE DALLE 20,30 ALLE 20,40. EBBE DUE SOLE SOSPENSIONI: IL 22 NOVEMBRE 1963 IN OCCASIONE DELL’ASSASINO DI JOHN KENNEDY E IL 12 DICEMBRE 1969 QUANDO IL PAESE FU SCOSSO DALLA STRAGE DI PIAZZA FONTANA. IL CAROSELLO CONSISTEVA DI UNA SERIE DI MESSAGGI PUBLICITARI ACCOMPAGNATI DA SKECTH COMICI O INTERMEZZI MUSICALI. I MESSAGGI PUBBLICITARI (DELLA DURATA MEDIA DI 135 SECONDI) ERANO INTRODOTTI DALL'APERTURA DEL SIPARIO CON ACCOMPAGNAMENTO DI UNA SPECIE DI FANFARA MUSICALE. OGNI SKETCH ERA SEGUITO DA UNA SITUAZIONE O FRASE CHE FACEVA DA TRAMITE CON L'ANNUNCIO PUBBLICITARIO FINALE, IL COSIDDETTO CODINO DOVE VENIVA EVIDENZIATO IL PRODOTTO, DESTANDO SPESSO PERPLESSITÀ TRA IL PUBBLICO PER LA SCARSA PERTINENZA CON LO SKETCH. PER NOI BAMBINI IL PERSONAGGIO E LA STORIELLA ERANO PIÙ IMPORTANTI DEL MESSAGGIO PUBBLICITARIO: AD ESEMPIO CALIMERO ERA PIÙ FAMOSO DEL DETERSIVO RECLAMIZZATO. ALTRI PERSONAGGI FAMOSI FURONO SUSANNA, CARMENCITA E LA LINEA… ANCHE NOI AL CENTRO ABBIAMO PROVATO A IMITARE IL CAROSELLO PUBBLICIZZANDO CON I VIDEO I NOSTRI PRODOTTI. …E DOPO IL CAROSELLO SI ANDAVA TUTTI A NANNA… Giovanni


L’ATTIVITA’ CULTURALE - MULTIMEDIALE Già da molti anni al Centro Diurno Disabili, dal lunedì al venerdì, un gruppo di ragazzi frequenta l’attività culturale e di mantenimento scolastico. In questo gruppo si fanno varie attività per consentire ai ragazzi di mantenere le abilità acquisite: lettura, scrittura, conversazione, calcolo, uso del denaro…. Due volte l’anno si produce un giornalino cartaceo da regalare ai familiari, agli amici e a tutte le persone interessate. Negli ultimi anni l’aula è stata attrezzata con 3 computer, stampante, scanner, videocamera e fotocamera digitale, televisore. Grazie a queste tecnologie si è iniziato a scrivere gli articoli del giornalino al computer, mettendoci anche le foto scattate con la fotocamera digitale, ad ascoltare musica e fare il gioco del karaoke, a utilizzare software didattici ed educativi, a produrre CD –ROM multimediali e video che documentano le nostre attività e i nostri laboratori. Nel corso degli anni è stato prodotto molto materiale digitale: giornalini, foto, calendari, documentari e ultimamente i cortometraggi. Questi ultimi sono dei video che hanno come protagonisti i ragazzi in qualità di attori e vengono prodotti con l’utilizzo della videocamera digitale e il computer. I cortometraggi fatti da noi hanno l’obbiettivo sia di valorizzare e far conoscere le abilità dei ragazzi, sia di sperimentare un’attività divertente e diversa dal solito. Sono stati prodotti una decina di filmati che vanno dal genere comico al videoclip, dalla pubblicità progresso al cartone animato…ecc. Nell’ultimo anno ad esempio abbiamo deciso di riproporre il vecchio “Carosello”, la famosa trasmissione pubblicitaria che andava in onda anni fa tutte le sere in televisione. Le pubblicità dei nostri caroselli sono in realtà prodotti ( biscotti, liquori, tisane, ecc.) che effettivamente produciamo al Centro Diurno insieme ai ragazzi. Abbiamo fatto 3 cortometraggi pubblicitari della durata di circa 3 minuti ciascuno: “Tisane CDD”, “Amaro Bosatta” e “Biscotti Guanella”. Quest’anno abbiamo anche pensato di creare un piccolo sito internet sul quale pubblicare tutto il materiale che via via produciamo per metterlo a disposizione di amici, familiari, scuole, oratori ecc. L’indirizzo è il seguente: www.cdd.ilcannocchiale.it. Vi invitiamo a visitarlo e a farci sapere se vi è piaciuto.


MOSTRA INTERNAZIONALE DOCUMENTARI PARCHI IL GIORNO 7 OTTOBRE MERCOLEDI’, NOI RAGAZZI DEL CDD SIAMO STATI INVITATI A PARTECIPARE AD UN POMERIGGIO ORGANIZZATO IN OCCASIONE DELLA MOSTRA INTERNAZIONALE DEI DOCUMENTARI SUI PARCHI, A SONDRIO. SI TRATTA DI UNA MANIFESTAZIONE CHE SI TIENE SEMPRE A SONDRIO DA 20 ANNI CIRCA. ALLA SERA VENGONO PROIETTATI DOCUMENTARI SUI LUOGHI OPPURE ANIMALI DI VARIE PARTI DEL MONDO (ALASKA, AFRICA, BALCANI, ITALIA…). UNA GIURIA PREMIA IL DOCUMENTARIO PIU’ BELLO: QUEST’ANNO HA VINTO UNA PELLICOLA FRANCESE CHE PRESENTAVA LA VITA DELLA VOLPE SELVATICA NEL PARCO NAZIONALE DEGLI ABRUZZI. NOI RAGAZZI NON ABBIAMO VISTO DOCUMENTARI PERCHE’ LA SALA DOVE LI PROIETTAVANO ERA GIA’ PIENA DI ALTRI GRUPPI ARRIVATI DA CDD, CSE E CENTRI RESIDENZIALI DELLA PROVINCIA. NOI ABBIAMO PARTECIPATO COME PUBBLICO AD UNO SPETTACOLO TELEVISIVO DOVE I BAMBINI ERANO PROTAGONISTI: BALLAVANO, CANTAVANO, PRESENTAVANO UN QUIZ SEGUITI DA UN FAMOSO REGISTA TELEVISIVO (ENZO MELI). DELLA GIORNATA LA COSA CHE MI E’ PIACIUTA DI PIU’ E’ STATO IL GIRO IN TRENINO PER LE STRADE DEL CENTRO DI SONDRIO, CHE TUTTI INSIEME ABBIAMO FATTO DOPO LO SPETTACOLO. E’ STATA UNA GIORNATA DIVERTENTE PER TUTTI. INSIEME A ME C’ERANO: GIOVANNI, GIORGIO, ANDREA, DORIS, COSMA, CLAUDIO T., BRUNA E MIRIAM. L’ANNO PROSSIMO SPERO DI POTERCI TORNARE. Luca


PROGETTO “FUORI PORTA” GIOVEDI 29 OTTOBRE MARTA, SONIA, MARIANGELA, CLAUDIO, LORIS E GIORGIO CON MYRIAM E MIRIAM SONO ANDATI A SONDRIO PER IL PROGETTO “FUORI PORTA”CON IL CONICOMITATO PROVINCIALE DI SONDRIO - E L’ANFASS. IL PROGETTO PREVEDE DELLE GIORNATE DI AVVICINAMENTO ALLO SPORT PER GRUPPI DI RAGAZZI DEI CENTRI SPARSI SUL TERRITORIO DELLA VALTELLINA. IL CONO PROMUOVE LE ATTIVITA’ SPORTIVE E HA DECISO, IN COLLABORAZIONE CON L’ANFASS, DI FAR SPERIMENTARE LO SPORT ANCHE AI RAGAZZI DISABILI. IL LUOGO DEL RITROVO ERA L’ ORATORIO SACRO CUORE DI SONDRIO. ARRIVATI CI SIAMO ISCRITTI ALLE VARIE GARE : MARTA MARIANGELA, CLAUDIO, GIORGIO E LUCA SI SONO ISCRITTI AL TORNEO DI CALCIO BALILLA; LORIS AL TORNEO DI FRECCETTE; LORIS, GIORGIO E CLAUDIO AL TORNEO DI CALCETTO A 5( CHE POI E’ DIVENTATO A 7 O ADDIRITTURA A 9).CI SIAMO SFIDATI CON GLI ALTRI CENTRI PRESENTI: SFA IPPOGRIFO E CDD “RIGHINI VANINETTI” DI SONDRIO, CDD ED RSD COOP S. MICHELE DI TIRANO, SFA COOP. INSIEME E DOPO TRAUMA, SFA IL MUSCHIO DI MORBEGNO, CSE IL TRALCIO DI TRAONA, E TRA QUESTI C’ERANO ANCHE I NOSTRI AMICI DELL’RSD DI NUOVA OLONIO: BRUNO, PIETRO, FRANCO, CESARE CON LORENZA. UNA OTTANTINA DI RAGAZZI CON UNA QUINDICINA DI ACCOMPAGNATORI SI SONO POI RIUNITI PER UNA SUCCULENTA PAUSA ALLE 13 A BASE DI PASTA AL SUGO,


ARROSTO E PATATINE, DOLCE E CAFFE’. I RAGAZZI SI SONO SFIDATI CON SEMPLICITA’ E SI SONO DIVERTITI TROVANDO NELLO SPORT UN MEZZO PER CONOSCERSI, AFFRONTARSI, APPREZZARSI. IL RESPONSABILE EMILIO CIAPPONI, REFERENTE DELL’ANFASS E COORDINATORE DELLA GIORNATA, HA PROMESSO DI CONTINUARE QUESTO PERCORSO SEMPRE MIGLIORANDO. NELLE DIVERSE PARTITE NON HA PREVALSO UN CENTRO RISPETTO AD UN ALTRO, MA UNA SQUADRA MISTA, MASCHILE E FEMMINILE, CON RAGAZZI APPARTENENTI A REALTA’ DIVERSE. ARRIVEDERCI ALLORA AL PROSSIMO APPUNTAMENTO!!! DORIS


LA STORIA DEL PRESEPE. DOBBIAMO IL NOSTRO PRESEPE ATTUALE A SAN FRANCESCO D’ASSISI CHE NEL 1224 DECISE DI CREARE LA PRIMA NATIVITA’ COME ERA VERAMENTE DESCRITTA NELLA BIBBIA. IN UNA FREDDA NOTTE DI DICEMBRE FRANCESCO PASSAVA IN UN BOSCO VICINO A GRECCIO, QUANDO VIDE UNA GROTTA CHE GLI FECE VENIRE IN MENTE QUELLA DI BETLEMME. PENSO’ CHE SAREBBE STATO MOLTO BELLO RICORDARE LA NASCITA DI GESU’ PROPRIO LI’. CREO’ COSI IL PRIMO PRESEPE FATTO CON FIGURE DI LEGNO IN TAGLIATA, PAGLIA E ANIMALI VERI. LA POPOLARITA’ DEL PRESEPE DI S.FRANCESCO CREBBE FINO AD ESPANDERSI IN TUTTO IL MONDO.

ANCHE NOI CON I RAGAZZI DEL CATECHISMO DI NUOVA OLONIO ABBIAMO COSTRUITO UN PRESEPE CON I PEZZI DI LEGNO. GUARDATE CHE BELLO!!


INTERVISTA AI GENITORI SUL NATALE

1. COSA VI RICORDATE DEL PERIODO NATALIZIO DI QUANDO ERAVATE BAMBINI? NATALE E’ SEMPRE STATA UNA FESTA MOLTO SENTITA DA NOI BAMBINI. ANDAVAMO NEI BOSCHI, IL PRESEPE LO PREPARAVAMO ALCUNI GIORNI PRIMA DI NATALE E PARTECIPAVAMO ALLA NOVENA E QUESTO ERA FATICOSO PERCHE’ SI FACEVA ALLE SEI DEL MATTINO. NATURALMENTE ASPETTAVAMO GESU’ BAMBINO CON I DONI METTENDO UNA TAZZA SUL DAVANZALE ESTERNO ALLA FINESTRA (MARTA) PRECIPITOSI PER LA NOVENA DEL NATALE E ORGOGLIOSI PER LA NOTTE DI NATALE PER RICEVERE QUALCHE DOLCETTO. ( DORIS) PRIMA SI SENTIVA DI PIU’ IL NATALE PERCHE’ LA MAMMA CI FACEVA TANTE BELLE COSE DA MANGIARE . TUTTO IN CASA, RISPETTO A OGGI E’ DIVERSO. (NICOLA) QUANDO ERAVAMO BAMBINI IO E I MIEI FRATELLI ALLA VIGILIA DI NATALE ANDAVAMO A LETTO PRESTO, PER POI ALZARCI AL MATTINO PRESTO PER VEDERE COSA C’ ERA SOTTO L’ALBERO.(LUCA) DURANTE LE VACANZE SCOLASTICHE SE C’ERA LA NEVE SI PASSAVA IL TEMPO A FARE PUPAZZI. CI ALZAVAMO PRESTO PER ANDARE ALLA NOVENA . FACEVAMO IL PRESEPE CON L’ALBERO ADDOBBATO DI CARAMELLE. (MARIKA) LA PREPARAZIONE DEL PRESEPE NELLA CASA DEL SACERDOTE. MIA MAMMA MI MANDAVA SEMPRE ALLA NOVENA .MI RICORDO CHE AVEVO SEMPRE UN GRAN FREDDO PERCHE’ LA CHIESA NON ERA RISCALDATA. (CRISTIAN) NON C’ERANO TANTE COSE COME OGGI. (MARIANGELA) SI ANDAVA ALLA NOVENA, C’ERA MOLTA ATTESA PER QUESTA RICORRENZA. TUTTA LA FAMIGLIA ANDAVA ALLA MESSA DI MEZZANOTTE. QUANDO SI TORNAVA A CASA SI BEVEVA PER SCALDARCI IL VIN-BRULE’. (ROBERTA) LA NOVENA DI NATALE . IL PRESEPIO MOLTO GRANDE ALLESTITO SOPRA UN TAVOLO COL MUSCHIO VERO CHE ANDAVAMO NOI FRATELLI A RACCOGLIERE SULLA MONTAGNA VICINO AL CIMITERO E LA MAMMA CHE NE ERA LA PRIMA APPASSIONATA NEL COINVOLGERCI ALL ‘ALLLESTIMENTO, LE STATUINE GRANDI , LA GROTTA FATTA CON LA CARTA DA PACCHI E LA NEVE SPARSA CON LA FARINA BIANCA. (ANDREA)

2. QUALI DONI RICEVEVANO I BAMBINI? IO E I MIEI FRATELLI METTEVAMO VICINO AD UN PICCOLO PRESEPE LA NOSTRA TAZZA DI LEGNO, CI METTEVANO DENTRO: MANDARINI, NOCCIOLINE, CARAMELLE O UN VESTITO O UN PAIO DI CALZE TUTTO QUI! NON C’ERANO GIOCATTOLI (BARNABA) AL MATTINO DI NATALE CI ALZAVAMO PER LA MESSA DELLE QUATTRO E TANTA ERA LA GIOIA DI TROVARE NELLE TAZZA DONI : UN TORRONCINO, 2 MANDARINI, POCHE CARAMELLE, QUALCHE NOCCIOLINA. ANDAVAMO A MANGIARLI E CON I NOSTRI AMICI


CI RACCONTAVAMO IL NUMERO DI MANDARINI, MENO ERAVAMO TUTTI UGUALI (MARTA)

CARAMELLE E NOCCIOLINE

E PIU’ O

I BAMBINI IL GIORNO DI NATALE RICEVEVANO GIOCATOLI E VESTITI (LUCA) I DONI DEL NOSTRO NATALE ERANO MOLTO SEMPLICI. LA VIGILIA DI NATALE SI METTEVA IL PIATTO SUL COMODINO E LO TROVAVAMO CON DELLE NOCI, MANDARINI E CARAMELLE (MARICA) SE NE AVEVAMO BISOGNO LA MAMMA CONFEZIONAVA UN GOLFINO, UNA GONNA O UN PANTALONE (ROBERTA) CIOCCOLATINI, FUMETTI, PENTOLINI PER LE BAMBOLE. (CRISTIAN) LA SERA PRIMA DELLA NOTTE DI NATALE METTEVAMO DAVANTI AL PRESEPE UNA LUNGA PANCHINA DI LEGNO E SOPRA CINQUE VASSOI CON LA LETTERINA DI NATALE CON SCRITTI I NOSTRI DESIDERI. (ANDREA) RICEVEVO DUE MANDARINI E CARAMELLE (MARIANGELA) AI NOSTRI TEMPI NON C’ERANO I GIOCATTOLI DI OGGI , PERO’ ERAVAMO CONTENTI DI PICCOLE COSE E GESU’ BAMBINO CI PORTAVA CARAMELLE E CIOCCOLATINI (DARIO) INDUMENTI :PANTALONI, CALZE , BERRETTE, ZOCCOLI . GIOCATTOLI RICAVATI DA PEZZI DI LEGNO : MUCCHE, ASINI , CARIOLE, CASETTE . (GIOVANNI) A QUEL TEMPO I DONI ERANO POVERI . SI METTEVA IL PIATTO SULLA FINESTRA PER RICEVERE: UN MANDARINO, TORRONCINO , QUALCHE SPAGNOLETTA. (DORIS ) CI DAVANO QUALCHE MANCIA I PARENTI , NIENTE GIOCHI.( NICOLA )

3. COSA SI MANGIAVA IL GIORNO DI NATALE? SICURAMENTE RICORDO BENE L’ ARROSTO CON PATATE E TANTE BUONE COSE , MA UN RICORDO PRECISO NON CE L’HO: MANGIAVAMO BENE TUTTI GIORNI DELL’ANNO. (ANDREA ) ERA UN GIORNO DI GRAN FESTA SI MANGIAVA IL TACCHINO O IL POLLO ARROSTO INBOTTITO , ALLEVATO DAI GENITORI E MESSO A CONGELARE APPESO SUL SOLAIO, PERCHE ‘ NON AVEVAMO IL FRIGOR. (ROBERTA) SI MANGIAVA UN BEL POLLO, RISOTTO E IL PANETTONE . ( DARIO) A PRANZO SI MANGIAVA L’ANTIPASTO , CARNE TIPO FARAONA, IL PANETTONE. (LUCA) ESSENDO UN GIORNO SPECIALE C’ERA IL PRIMO PIATTO CON IL SECONDO A BASE DI CARNE. (MARICA). RISOTTO, POLLO O GALLINA BOLLITA CON IL RIPIENO. PANETTONE. (CRISTIAN) IL MENU’ TRADIZIONALE DEL PAESE: ZUPPA DI PESCE E DOLCI FATTI IN CASA. (NICOLA) A NATALE NON C’ERA UNA GRAN SCELTA ALL’INFUORI DI POLENTA, SPAGHETTI O BOLLITO. (DORIS) ERA TRADIZIONE MANGIARE IL GALLO, PROVENIENTE DAL POLLAIO DI FAMIGLIA, CON QUALCHE DOLCE CUCINATO IN CASA. (GIOVANNI). NON AVEVAMO UN PRANZO PARTICOLARE, NON RICORDO NIENTE DI SPECIALE SE NON UNA TORTA FATTA IN CASA, PRIMA CHE ARRIVASSE IL PANETTONE CHE PER NOI E’ STATO UN LUSSO, ERA COSA SPECIALE (MARTA)


4. COME FESTEGGIAVATE IL GIORNO DI NATALE? VI RIUNIVATE CON ALTRE FAMIGLIE? SCAMBIANDOCI GLI AUGURI PER LA STRADA. ERAVAMO NATI POVERI PERO’ PIU’ FELICI E CONTENTI DI ADESSO (BARNABA) NO, NON AVEVAMO L’ABITUDINE DI RIUNIRCI FORSE PERCHE’ ERAVAMO GIA’ IN TANTI. DA PICCOLA VIVEVO CON I NONNI E GLI ZII, PIU’ TARDI AVEVO DUE FRATELLINI, ERAVAMO 10 LA CASA ERA PICCOLA NON POTEVAMO OSPITARE NESSUNO, ED ERA PIU’ O MENO COSI’ PER TUTTI. IL NATALE LO FESTEGGIAVAMO PRINCIPALMENTE PARTECIPANDO ALLE FUNZIONI RELIGIOSE. IN PIAZZA DOPO LA MESSA DELLE QUATTRO DEL MATTINO SI FACEVA UN FALO’ DI GINEPRI (MARTA) IL NATALE VENIVA SEMPRE FESTEGGIATO IN FAMIGLIA. ERA USANZA DOPO IL PRANZO TROVARSI CON I PARENTI.(GIOVANNI) IL GIORNO DI NATALE SI PASSAVA IN CASA, CON RIUNITA TUTTA LA FAMIGLIA ED ERA FREDDO. SI STAVA IN CASA A GIOCARE A CARTE E A TOMBOLA ED ERAVAMO FE LICI E CONTENTI PIU’ DEI RAGAZZI DI OGGI. (DARIO) NON C’ERA UN GRANDE INVITO, ALL’INFUORI DI RIUNIRE LA FAMIGLIA.(DORIS)

DI SOLITO IL GIORNO DI NATALE CI RIUNIVAMO CON I PARENTI NONNI E ZII (LUCA) NON SI USAVA RIUNIRSI ANCHE PERCHE’ AI TEMPI DELLLA NOSTRA INFANZIA TANTE FAMIGLIE ERANO GIA’ DI PER SE’ NUMEROSE (MARICA) IL GIORNO DI NATALE ERAVAMO TUTTI UNITI IN FAMIGLIA: SORELLE, FRATELLI E QUALCHE PARENTE (NICOLA) IL MATTINO SI ANDAVA A MESSA, IL PRANZO DI SOLITO SI FACEVA ANCHE CON I NONNI ED IL POMERIGGIO SI ANDAVA A FARE GLI AUGURI AGLI ZII (CRISTIAN)

SI FESTEGGIAVA IN FAMIGLIA, ERAVAMO IN SETTE (ANDREA) DOPO LA SANTA MESSA CI SI RIUNIVA COI I PARENTI PER IL PRANZO O PER IL DOPO PRANZO; CI SI SCAMBIAVANO GLI AUGURI E CON I CUGINI SI GIOCAVA . SE C’ERA LA NEVE SI ANDAVA A SLITTARE (ROBERTA) CON LA FAMIGLIA (MARIANGELA)

I ragazzi dell’attività culturale


FILASTROCCA DI NATALE

UN ABETE SPECIALE QUEST' ANNO MI VOGLIO FARE UN ALBERO DI NATALE DI TIPO SPECIALE, MA BELLO VERAMENTE. NON LO FARO’ IN TINELLO, LO FARO’ NELLA MENTE, CON CENTOMILA RAMI E UN MILIARDO DI LAMPADINE. UN RAGGIO DI SOLE PER IL PASSERO CHE TREMA, UN CIUFFO DI VIOLE PER IL PRATO GELATO, UN AUMENTO DI PENSIONE PER IL VECCHIO PENSIONATO. E POI GIOCHI, GIOCATTOLI, BALOCCHI QUANTI NE PUOI CONTARE A SPALANCARE GLI OCCHI: UN MILIONE, CENTO MILIONI DI BELLISSIMI DONI PER QUEI BAMBINI CHE NON EBBERO MAI UN REGALO DI NATALE E PER LORO OGNI GIORNO ALL’ALTRO E’ UGUALE, E NON E’ MAI FESTA. PERCHE’ SE UN BIMBO RESTA SENZA NIENTE, ANCHE UNO SOLO, PICCOLO, CHE PIANGERE NON SI SENTE, NATALE E’ TUTTO SBAGLIATO. Di Gianni Rodari da “Filastrocche in cielo e in terra”


NOTIZIE FLASH VENERDI’ 2 OTTOBRE ABBIAMO FATTO UNA GRANDE FESTA PER SALUTARE ALESSANDRO. LAVORERA’ ANCORA ALL’ OPERA DON GUANELLA , MA SI OCCUPERA’ DELLA. PULIZIA E DELLA SISTEMAZIONE DEL GIARDINO DELLA CASA MADONNA DEL LAVO RO . ABBIAMO FATTO UN GIOCO CON LA MUSICA E POI BALLATO E CANTATO TUTTI INSIEME. GLI ABBIAMO CONSEGNATO UN PICCOLO PENSIERO PERCHE’ POSSA SEMPRE RICORDARSI DI NOI. GRAZIE ALESSANDRO PER ESSERE STATO CON NOI!!!

IL GIORNO 1 OTTOBRE E’ ARRIVATO IL NUOVO OPERATORE CHE SOSTITUISCE ALESSANDRO. SI CHIAMA FABIO RABBIOSI, HA 41 ANNI, E’ SPOSATO CON DUE FIGLI ED ABITA A TRAONA. PER NOI E’ UNA FACCIA CONOSCIUTA PERCHE’ LAVORAVA IN RSD. GLI FACCIAMO GLI AUGURI PERCHE’ POSSA TROVARSI BENE A LAVORARE CON NOI!!!!

COME OGNI ANNO ABBIAMO PARTE CIPATO ALLA MOSTRA DEL BITTO CON IL NOSTRO STAND A MORBEGNO. CI SIAMO SUDDIVISI IN GRUPPI E DAL 16 AL I8 OTTOBRE AVETE POTUTO VEDERCI ALL’ OPERA NELLA LAVORAZIONE DEI PEZZOTTI. GRAZIE A TUTTI COLORO CHE SONO VENUTI A VISITARE IL NOSTRO STAND E ARRIVEDERCI AL PROSSIMO ANNO. VENERDI’ 12 SETTEMBRE UN GRUPPO DI RAGAZZI E’ ANDATO A CARUGATE PER I GIOCHI SENZA BARRIERE. DOPO UN LUNGO VIAGGIO CON INTERMINABILI CODE SIAMO GIUNTI ALL’ ORATORIO DI CARUGATE IN LEGGERO RITARDO ,ABBIAMO FATTO UN GIOCO E POI TUTTI A PRANZO : PASTA , CARNE, FRUTTA E DOLCE. ERAVAMO PIENI COME UOVA. QUINDI HANNO FATTO UNA GARA DI CANZONI NELLA QUALE LIVIO E DIEGO HANNO CANTATO. POI ABBIAMO DOVUTO FARE UN PUZZLE CHE RAPPRESENTAVA LA TELEVISIONE. INFINE CI SONO STATE LE PREMIAZIONI CON MEDAGLIE E COPPE PER TUTTI E PER I PIU’ IN STANCABILI SI SONO APERTE LE DANZE. VERSO LE 16 CI SIAMO AVVIATI A NUOVA OLONIO FELICI PER LA BELLA GIORNATA TRASCORSA. DAL MESE DI GENNAIO 2010 ARRIVERA’ AL CENTRO UNA NUOVA EDUCATRICE A TEMPO PARZIALE, SI CHIAMA DEBORA. ANCHE IL NOSTRO EDUCATORE SERGIO INIZIERA’ A LAVORARE PART-TIME : META’ TEMPO AL C.D.D. E META’ PRESSO L’ECOMUSEO DELLA VALGEROLA.



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