giugno 2003

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PERIODICO A CURA DEGLI ASPIRANTI GIORNALISTI DEL C.S.E. DI NUOVA OLONIO, via Spluga, 24 – 23020 Nuova Olonio di Dubino (SO)

GIUGNO 2003

Edizione straordinaria


¾LA FESTA DI NATALE ¾LE VACANZE DI NATALE ¾I CEREALI ¾LA STORIA DEL PANE ¾LA FESTA DI CARNEVALE ¾IL PERSONAGGIO ¾I TESSUTI DI UNA VOLTA ¾LA VITICOLTURA IN VALTELLINA ¾LE LATTERIE ¾ESPERIENZA AL LICEO ¾I BAMBINI DELLE SCUOLE ¾FRAMMENTI DI VITA ¾LE OLIMPIADI SULLA NEVE ¾LA STELLA ALPINA ¾LA RACCOLTA DIFFERENZIATA ¾RICETTE DI UNA VOLTA ¾NOTIZIE FLASH


LE VACANZE DI NATALE IL GIORNO DI NATALE… LA MATTINA DEL GIORNO DI NATALE QUANDO MI SONO SVEGLIATA HO TROVATO TANTI PACCHETTI SOTTO L’ALBERO. CON I MIEI GENITORI HO APERTO I REGALI POI SONO ARRIVATI MIO FRATELLO SUA MOGLIE E IL MIO NIPOTINO MARCO PER IL PRANZO. NEL POMERIGGIO HO GIOCATO A TOMBOLA E HO CURATO IL MIO NIPOTINO, ALLA SERA SIAMO ANDATI A MESSA E PER CENA ABBIAMO MANGIATO SOLO UNA FETTA DI PANETTONE PERCHE’AVEVAMO MANGIATO TROPPO A MEZZOGIORNO. LA SERA DELL’ULTIMO DELL’ANNO CON MAMMA E PAPA’ SONO ANDATA A CASA DI MIO FRATELLO GIACOMO IN ANDALO ABBIAMO GUARDATO LA TELEVISIONE E A MEZZANOTTE ABBIAMO STAPPATO UNA BOTTIGLIA DI SPUMANTE E MANGIATO IL PANDORO. ERNESTINA UN CAPODANNO SPECIALE LA SERA DELL’ ULTIMO DELL’ ANNO SONO ANDATA A SONDRIO CON GLI AMICI DELL’ UNITALSI. ERA STATA ORGANIZZATA UNA CENA ETNICA IN UNA PALESTRA, ERAVAMO 450 PERSONE. IL MENU’ ERA ABBASTANZA PARTICOLARE: MINESTRA DI FAGIOLI E PEPERONI, RISO CON CARNE E VERDURA, FRITTATA CON ERBETTE. FINITO DI CENARE, VERSO LE 11, E’ INIZIATA LA MUSICA E TUTTI HANNO BALLATO ASPETTANDO LA MEZZANOTTE. QUANDO MANCAVANO POCHI SECONDI ABBIAMO APERTO LO SPUMANTE E BRINDATO PER FESTEGGIARE L’ANNO NUOVO. FINITO DI MANGIARE IL PANETTONE SIAMO SALITI IN MACCHINA PER ANDARE SOPRA SONDRIO A BUSTEGGIA UN POSTO DOVE C’ERA UNA FUNIVIA. ANCHE SE FACEVA MOLTO FREDDO SIAMO SALITI SULLA FUNIVIA PER FARE UN GIRO. ARRIVATI IN CIMA SIAMO ANDATI IN UNA BAITA A MANGIARE IL PANONE VALTELLINESE MI SONO PROPRIO DIVERTITA! ALLE 3 SONO TORNATA A CASA E SONO ANDATA A DORMIRE. MONIA


LA FESTA DI NATALE SABATO 21 DICEMBRE ABBIAMO FESTEGGIATO L’ULTIMO GIORNO DI APERTURA

DEL C.S.E. PRIMA DELL’INIZIO DELLE

DI NATALE. ALLA MATTINA SONO ARRIVATI I NOSTRI E TUTTI INSIEME HANNO

SIAMO ANDATI

CANTATO, ALTRI

VACANZE GENITORI

IN CHIESA. ALCUNI DI

HANNO

ACCESO

LE

NOI

CANDELE E

HANNO MIMATO DEI GESTI, ALTRI HANNO PORTATO DEI PEZZI DI UN

PUZZLE,

ALL’ALTARE.

RAFFIGURANTE GIOVANNI

LA

SACRA

FAMIGLIA,

FINO

HA LETTO UNA PREGHIERA DELLA

PACE PER TUTTE QUELLE PERSONE CHE NEL MONDO SOFFRONO E NON SONO FELICI. A MEZZOGIORNO BUONISSIMO

PRANZO

CON

CI HANNO PREPARATO UN

ANTIPASTO,

PRIMO,

FORMAGGIO E DOLCE. FINITO DI MANGIARE FESTA CON

MUSICA

E BALLI.

AD

SECONDO,

E’ INIZIATA LA

UN CERTO PUNTO E’

ARRIVATA LA SLITTA DI BABBO NATALE TIRATA DALLE DUE RENNE

DORIS E ALDO GAVAZZI. C’ERA ANCHE LA BEFANA

MARTA (CIOE’ IO) CON LA SCOPA E UN GROSSO SACCO PIENO DI REGALI. BABBO NATALE ROBERTO HA DISTRIBUITO I PACCHETTI A TUTTI I RAGAZZI . DOPO SIAMO SALUTATI. MARTA

CI SIAMO FATTI GLI AUGURI

E CI


I CEREALI I CEREALI SONO DELLE PIANTE IMPORTANTISSIME NELL’ALIMENTAZIONE DELL’UOMO PERCHE’ RAPPRESENTANO LA SUA PRINCIPALE FONTE DI ENERGIA. I CEREALI CHE CONOSCIAMO E CHE MANGIAMO PIU’ SPESSO SONO: IL RISO, IL GRANO (CHE SI CHIAMA ANCHE FRUMENTO), L’ORZO, IL GRANOTURCO (O MAIS) E LA SEGALE. LA LORO DIFFUSIONE IN TUTTO IL MONDO SI SPIEGA PER LA FACILITA’ CON LA QUALE SI COLTIVANO, SI TRASFORMANO E SI CONSERVANO. I PRODOTTI CHE SI RICAVANO DALLA TRASFORMAZIONE DEI CEREALI SONO MOLTI: PANE, FARINE, FETTE BISCOTTATE, BISCOTTI, PASTE ALIMENTARI, ... LA SEGALE

LA SEGALE VIENE UTILIZZATA PER PREPARARE SPECIALI TIPI DI PANE E COME MANGIME PER GLI ANIMALI. DA QUESTA PIANTA SI RICAVANO ANCHE FIENO E PAGLIA. IN VALTELLINA LA SEGALE ERA COLTIVATA IN ABBONDANZA. ERA SEMINATA, NEI MESI D’OTTOBRE E NOVEMBRE PERCHE’ ERA MOLTO RESISTENTE AL FREDDO E POTEVA ESSERE COLTIVATA ANCHE A 700 - 800 METRI. VERSO LA FINE DI GIUGNO SI FACEVA LA MIETITURA, POI LA SEGALE VENIVA MESSA IN GRANDI STANZE CON IL PAVIMENTO IN CEMENTO O IN PIETRA PER ESSERE BATTUTA. IL GRANO SARACENO

LA FARINA NERA RICAVATA DAL GRANO SARACENO E’ALLA BASE DI PIATTI QUALI I PIZZOCHERI, GLI SCIAT E LA POLENTA NERA. IL GRANO SARACENO NON SOPPORTA IL FREDDO E PER QUESTO IN VALTELLINA VENIVA COLTIVATO NELLA STAGIONE PRIMAVERILE – ESTIVA, NEI PAESI PIU’ESPOSTI AL SOLE : CERCINO, TRAONA, MELLO, CIVO, ARDENNO, TEGLIO. ERA SEMINATO AI PRIMI DI LUGLIO NEI TERRENI DOV’ ERA STATA COLTA LA SEGALE. VENIVA COLTO ALLA FINE DI SETTEMBRE, ED ERA LASCIATO AD ESSICCARE IN PICCOLI COVONI NEI CAMPI. IN UNO SPAZIO PIANEGGIANTE ERANO STESI DEI TAPPETI SUI QUALI IL SARACENO VENIVA BATTUTO. IL MAIS

IL MAIS E’ COLTIVATO SOPRATTUTTO PERCHE’ I SUOI GRANELLI SERVONO COME MANGIME PER GLI ANIMALI DOMESTICI, OPPURE SI USANO PER RICAVARE OLIO O FARINA PER FARE LA POLENTA. IN VALTELLINA IL GRANOTURCO ERA SEMINATO A MARZO IN TERRENI BEN CONCIMATI E ARATI PROFONDAMENTE. LE PANNOCCHIE ERANO COLTE VERSO LA FINE DI SETTEMBRE. NELLE GIORNATE DI PIOGGIA O ALLA SERA ERANO SCARTOCCIATE, POI VENIVANO APPESE AD ESSICCARE SULLE VECCHIE BALCONATE DI LEGNO E LA SGRANATURA ERA FATTA A MANO.


LA STORIA DEL PANE COMPERARE IL PANE OGGI E' UNA COSA FACILE. NELLA MAGGIOR PARTE DELLE PANETTERIE TROVIAMO PANE PREPARATO CON FARINA BIANCA, MENTRE NEI SUPERMERCATI POSSIAMO COMPRARE PANE DI TIPO DIVERSO: AI CEREALI, ALLE NOCI, ALLE OLIVE, AL SESAMO, AL LATTE, ALL' OLIO, ..... NEI NEGOZI CHE VENDONO PRODOTTI NATURALI E DIETETICI, POSSIAMO TROVARE PANE INTEGRALE RICCO DI QUALITA' CHE FANNO BENE ALLA NOSTRA SALUTE! MA IL PANE NON E’ ESISTITO DA SEMPRE. L’UOMO PREISTORICO NON LO CONOSCEVA: LE DONNE PREPARAVANO SEMPLICI PAPPE DI CEREALI (MIGLIO, AVENA, ORZO, FRUMENTO) E LE CUOCEVANO SU PIETRE MOLTO CALDE. LA SCOPERTA DEL PANE AVVENNE IN MODO CASUALE. GLI ANTICHI EGIZI SI ACCORSERO CHE UNA GALLETTA D’AVENA LASCIATA PER QUALCHE TEMPO A CONTATTO CON L’ARIA SI INACIDIVA E AUMENTAVA DI VOLUME. MESSA A CUOCERE NEL FORNO DIEDE IL PRIMO PANE. PIU' TARDI I GRECI MIGLIORARONO LE TECNICHE AGRICOLE: SEMINA E RACCOLTA ERANO AFFIDATE AGLI UOMINI, LA TREBBIATURA AI BUOI, MACINATURA E PANIFICAZIONE ALLE SCHIAVE. LA TERRA DEI GRECI, TUTTAVIA, NON ERA FECONDA E IL FRUMENTO CHE SI RICAVAVA ERA POCO, COSI’ IL PANE ERA UN LUSSO RISERVATO AI GIORNI DI FESTA. IL PANE ARRIVO’ IN ITALIA QUANDO I ROMANI CONQUISTARONO LA GRECIA. IN UN PRIMO TEMPO ERA LA DONNA CHE LO IMPASTAVA E CUOCEVA, POI SI CREARONO LE CATEGORIE DEI FORNAI, DEI MUGNAI E DEI PANETTIERI. SULLA TAVOLA DEL RICCO VENIVA SERVITO UN PANE BIANCO E FINISSIMO MENTRE IL PANE DEL POVERO ERA SEMPRE NERO. IN OCCASIONE DI FESTE VENIVANO COTTI SPECIALI PANI DOLCI CON AGGIUNTA DI MIELE, UVA PASSA E FORMAGGIO. E’ COSI’ CHE SONO NATE LE MODERNE PASTICCERIE! I ROMANI IMPARARONO DAI CELTI E DAGLI ABITANTI DELLA PENISOLA IBERICA AD USARE LA SCHIUMA DELLA BIRRA CHE RENDEVA IL PANE PIU’ LEGGERO. NEL MEDIOEVO IL PANE FATTO CON IL GRANO LASCIO’ IL POSTO A QUELLO PREPARATO CON LA SEGALE E CON IL GRANO SARACENO. AI TEMPI DEI NOSTRI NONNI IN ALTA VALTELLINA SI FACEVA IL PANE SOLO DUE VOLTE L’ANNO: IN AUTUNNO E IN PRIMAVERA. NON IN TUTTE LE CASE C'ERA IL FORNO , PER QUESTO LE FAMIGLIE SI RIUNIVANO E COLLABORAVANO PER PANIFICARE TUTTE NELLA STESSA SETTIMANA. IL PANE CHE SI MANGIAVA TUTTI I GIORNI ERA QUELLO DI SEGALE, MENTRE QUELLO BIANCO ERA PREPARATO IN OCCASIONE DI FESTE PARTICOLARI: NASCITE, MATRIMONI, COMPLEANNI.

MONIA, ERNESTINA


LA FESTA DI CARNEVALE

ANCHE

QUEST'ANNO ABBIAMO FESTEGGIATO

IL

CARNEVALE.

ABBIAMO INVITATO I NOSTRI GENITORI A VEDERE LA CORRIDA. ANTONIO

FACEVA

IL

PRESENTATORE. AL PUBBLICO ABBIAMO

DISTRIBUITO POSATE, PENTOLE E COPERCHI

PER

FARE RUMORE E

PALLINE DI PLASTICA DA LANCIARE ALLA FINE DI OGNI ESIBIZIONE. LO SPETTACOLO E’

INIZATO CON IL

NUMERO DELLA CURRIERA

DOVE I RAGAZZI IN CARROZZINA HANNO SFILATO TRAVESTITI COME I VAGONI DI UN TRAM. C’E’ STATA POI LA SCENETTA DELLA PANCHINA E IL COMPLESSINO GIORGIO E I “ VA CÙPET”. UN GRUPPO DI RAGAZZI HA FATTO POI UN PERCORSO COME NEL FAR WEST, ALTRI HANNO CANTATO E ANIMATO LA CANZONE “E

MI

LA DONNA

BIONDA”. POI C’ E’ STATO IL CORSO DI YOGA TENUTO DA DIEGO E LUCA E IL BALLETTO FINALE ERANO VESTITE DA SUORE.

IN CUI LE RAGAZZE E LE EDUCATRICI ALLA FINE ABBIAMO MANGIATO

CHIACCHERE, LE TORTE E ABBIAMO BEVUTO L’ARANCIATA .

DORIS

LE


IL PERSONAGGIO INTERVISTA A QUINTO DEL SIMONE, BOSS DEL “ VERDE” NASCE A TIRANO, FRAZIONE BARUFFINI NEL 1940 DA PAPA’ DOMENICO E MAMMA MARIA. NELLA SUA FAMIGLIA CI SONO ALTRI DUE FRATELLI, PIETRO E GIOVANBATTISTA. FREQUENTA LA SCUOLA FINO ALLA SESTA ELEMENTARE, POI AIUTA I GENITORI NEL LAVORO DEI CAMPI. DA GIOVANE SI DEDICA ANCHE ALL’ATTIVTA’ DEL CONTRABBANDO, IL TRAFFICO DI CAFFE’ E DI ALTRI PRODOTTI ATTRAVERSO IL CONFINE SVIZZERO-ITALIANO. PRIMA DI ARRIVARE ALL’OPERA DON GUANELLA HA FREQUENTATO IL C.P.S. DI TIRANO E LA CASA ALBERGO DI SONDRIO. PER ALCUNI ANNI HA LAVORATO PRESSO UNA COOPERATIVA CHE SI OCCUPAVA DI LAVORI AGRICOLI E DI ALLEVAMENTO DI ANIMALI DA CORTILE. A NUOVA OLONIO DICE DI TROVARSI MOLTO BENE: HA MOLTI AMICI….CANTA, SCRIVE, VIENE IL FRATELLO A TROVARLO. HA PERSO UN POCO DI MEMORIA…MA RESTA UN TIPO MOLTO SIMPATICO E ALLEGRO. INTERVISTA DI MARICA B.


LA VITICOLTURA IN VALTELLINA IL VERSANTE RETICO E’ CARATTERIZZATO DALLA PRESENZA DEI TERRAZZAMENTI COLTIVATI A VIGNETI CHE PRODUCONO OTTIMI VINI. I PRIMI TERRAZZAMENTI FURONO FATTI DAI MONACI E RISALIREBBERO ADDIRITTURA AL MEDIOEVO. IN SEGUITO, TRA IL 1400 E IL 1500, L’ AUMENTO DELLA POPOLAZIONE SPINSE GLI ABITANTI DELLA ZONA A DISSODARE NUOVE TERRE, AD AVVIARE OPERE DI SISTEMAZIONE DEI VERSANTI ATTRAVERSO I TERRAZZAMENTI. I LAVORI TERMINARONO INTORNO ALLA META’ DEL 1800. AL 1845 RISALGONO I TERRAZZI COMPRESI FRA MONTAGNA E PONCHIERA E QUELLI DELLA ZONA DEL GRUMELLO. IN VALTELLINA LA VENDEMMIA AVVENIVA GENERALMENTE TRA LA FINE DI SETTEMBRE E I PRIMI D’OTTOBRE. LE DONNE E I RAGAZZI STACCAVANO CON LE RONCOLE O CON LE CESOIE DA VITE I GRAPPOLI MATURI DAI TRALCI E RIEMPIVANO LE CESTE, LE QUALI ERANO POI VERSATE NELLE GERLE CHE GLI UOMINI PORTAVANO SUL CARRO O DIRETTAMENTE NEI TINI IN CANTINA. L’ UVA RACCOLTA ERA DAPPRIMA PIGIATA IN UN APPOSITO RECIPIENTE (IL TINO), SPESSO CON I PIEDI NUDI. ERA POI LASCIATA FERMENTARE NEI TINI NELLE CANTINE DOVE I GRAPPOLI D’UVA BEN SCHIACCIATI (VINACCE) “BOLLIVANO”. LA FERMENTAZIONE POTEVA DURARE DAI 3 AI 15-20 GIORNI. TERMINATA QUESTA FASE, IL MOSTO E LE VINACCE ERANO PORTATI AL TORCHIO PER ESSERE TRASFORMATI IN VINO. IL VINO ERA POI TRASPORTATO CON LE BRENTE NELLE CANTINE E MESSO NELLE BOTTI. FRANCESCO, MARICA, ERNESTINA


STORIE DI LATTERIE IN VALTELLINA LE LATTERIE SONO DI DUE TIPI: IN ALTA VALLE TROVIAMO LE TURNARIE, MENTRE NELLA MEDIA E SOPRATTUTTO NELLA BASSA VALLE LE SOCIALI. NELLE TURNARIE IL LATTE VIENE LAVORATO A TURNO DA CIASCUN SOCIO CHE POI RITIRA QUELLO CHE HA PRODOTTO. NELLE SOCIALI, INVECE, VIENE STIPENDIATO UN CASARO FISSO CHE LAVORA IL LATTE PER CONTO DEI SOCI E QUELLO CHE SI PRODUCE IN PIU' VIENE VENDUTO. IL GUADAGNO O LE PERDITE SONO DIVISI TRA I SOCI IN PROPORZIONE AL LATTE CHE CIASCUNO HA PORTATO. OGNI LATTERIA HA UN REGOLAMENTO CHE STABILISCE DIRITTI E DOVERI DEI SOCI E DEL CASARO. L'ATTIVITA' GIORNALIERA TIPICA DELLA LATTERIA SI SVOLGE IN DUE TURNI: DALLE ORE 3 ALLE 8 DEL MATTINO E LA SERA DALLE 18 ALLE 20. IN PARTICOLARE DALLE 3 ALLE 6 DEL MATTINO SI LAVORA IL LATTE PORTATO IL GIORNO PRECEDENTE, CHE HA RIPOSATO NELLE APPOSITE CONCHE DI RAME IMMERSE NELL' ACQUA CORRENTE; SI PREPARANO I PANETTI DI BURRO IN STAMPI DI VARIA GRANDEZZA E IL FORMAGGIO. DALLE 6 ALLE 8 I SOCI CONSEGNANO IL LATTE PROVENINENTE DALLA MUNGITURA MATTUTINA E RITIRANO I PRODOTTI DI LORO NECESSITA' REGISTRANDOLO SUI LIBRETTI. POI SI PESA E SI DEPOSITA IL LATTE NELLE CONCHE, SI REGISTRA IL TUTTO SUGLI APPOSTI LIBRI, SI VENDONO BURRO E LATTE, SI PULISCE L'ATTREZZATURA. DALLE 18 ALLE 20 C'E' LA CONSEGNA SERALE DEL LATTE, LA PESATURA, LA REGISTRAZIONE SUL LIBRETTO, IL DEPOSITO NELLE CONCHE E LA VENDITA DI LATTE E BURRO. LA GESTIONE DELLA LATTERIA VA DA SETTEMBRE AL MESE DI MAGGIO PERCHE' D'ESTATE LA MAGGIOR PARTE DELLE MUCCHE VIENE PORTATA SUGLI ALPEGGI. A SEGUITO DELLE TRASFORMAZIONI ECONOMICHE CHE CI SONO STATE ANCHE NELLA NOSTRA ZONA, L'ATTIVITA' AGRICOLA E L'ALLEVAMENTO DEL BESTIAME SONO ANDATI VIA VIA SCOMPARENDO. QUESTO HA PORTATO ALLA DIMINUZONE DELLE FAMIGLIE CONTADINE E ALLA CHIUSURA DELLA MAGGIOR PARTE DELLE LATTERIE.

DORIS


UN ESPERIENZA AL LICEO…

MERCOLEDI' 5 FEBBRAIO IO, MONIA, DORIS, GIOVANNI, ROBERTA, ERNESTINA, DIEGO E CRISTINA CON LE EDUCATRICI SONIA E BRUNA SIAMO ANDATI AL LICEO SCIENTIFICO DI MORBEGNO. ABBIAMO INCONTRATO ALCUNE CLASSI DI STUDENTI PER INIZIARE UN PROGETTO DIVISO IN TRE MOMENTI. NELLA PRIMA FASE C'E' STATA UNA BREVE PRESENTAZIONE DEL C.S.E. E DELLA

PROFESSIONE

FOTOGRAFIE

DELL'EDUCATORE,

ATTRAVERSO

CARTELLONI

E

SPIEGATE DALLE EDUCATRICI. IN SEGUITO OGNI RAGAZZO SI

E' PRESENTATO CON UN BREVE RACCONTO SULLA SUA VITA DENTRO E FUORI AL CENTRO. SIAMO STATI IN QUARTA DALLE 11,30 ALLE 12,20 POI ABBIAMO MANGIATO AL SACCO IN UN'AULA E NEL POMERIGGIO DALLE 13,10 ALLE 14,00 SIAMO STATI IN TERZA E DALLE 14,00 ALLE 15,00 IN QUINTA E QUARTA. NEL SECONDO INCONTRO, MERCOLEDI' 19, I RAGAZZI HANNO PREPARATO UN CARTELLONE SULLA DISABILITA' SCRIVENDO DELLE FRASI E DELE PAROLE SIGNIFICATIVE. QUANDO LO ABBIAMO LETTO ABBIAMO RIVOLTO DELLE DOMANDE AI RAGAZZI E COSI' E' NATA UNA BELLA DISCUSSIONE. IL TERZO INCONTRO SI E’ TENUTO IL 12 MARZO, INSIEME ABBIAMO FATTO UNA SINTESI DEL LAVORO SVOLTO E ABBIAMO PROGETTATO UNA COLLABORAZIONE ANCHE PER IL FUTURO. PER FINIRE IN BELLEZZA ABBIAMO INVITATO I RAGAZZI E I PROFESSORI A MANGIARE LA PIZZA. MARICA B.


UNA GIORNATA CON I BAMBINI DELLE SCUOLE IERI SONO VENUTI A TROVARCI I BAMBINI DELLE SCUOLE ELEMENTARI DI BUGLIO E VILLAPINTA, ERANO CIRCA 100, CON LE LORO MAESTRE. SONO ARRIVATI CON 2 GRANDI PULLMAN VERSO LE ORE 10,30. PRIMA SONO ANDATI TUTTI IN PALESTRA E IL NOSTRO DIRETTORE ANTONIO HA SPIEGATO LORO COS’ E’ IL C.S.E. E COSA FACCIAMO ; POI I BAMBINI SI SONO DIVISI IN 2 GRUPPI E HANNO VISITATO TUTTI I NOSTRI LABORATORI: IO E DORIS ABBIAMO FATTO VEDERE COSA FACCIAMO IN ATTIVITA’ CULTURALE. ABBIAMO SPIEGATO CHE PREPARIAMO IL GIORNALINO, CHE SCRIVIAMO E GIOCHIAMO CON IL COMPUTER, CANTIAMO, SCRIVIAMO… I BAMBINI CI HANNO FATTO ALCUNE DOMANDE, POI NOI ABBIAMO DATO A OGNUNO DI LORO UN BIGLIETTO DI AUGURI DI PASQUA E ALLE MAESTRE IL GIORNALINO E IL NOSTRO CALENDARIO .AL MOMENTO DEL PRANZO, I BAMBINI E LE MAESTRE CI HANNO PORTATO UNA GRANDE CESTA CON DELLE UOVA DIPINTE A MANO DA LORO E DEI MAZZI DI FIORI FATTI CON MATERIALI RICICLATI. IN OGNI FIORE I BAMBINI HANNO SCRITTO PENSIERI SULL’AMICIZIA. ECCONE ALCUNI: L’AMICIZIA CI FA VIVERE MEGLIO INSIEME SONO CONTENTO DI PASSARE UNA GIORNATA CON VOI SIETE MOLTO SIMPATICI, DEI VERI AMICI LA DIVERSITA’ E’ UN GRANDE VALORE CHI TROVA UN AMICO TROVA UN TESORO E’ BELLO AVERE UN AMICO UN FIORE PER UN AMICO E’ STATA UNA BELLA GIORNATA, SPERIAMO CHE I BAMBINI CI VENGANO ANCORA A TROVARE ! ALTRIMENTI ANDREMO NOI PERCHE’ CI HANNO INVITATO A MANGIARE LA POLENTA ! ERNESTINA, MARICA B.


FRAMMENTI DI VITA FRAMMENTI DI VITA E’ IL TITOLO DEL LIBRO CHE UNA SERA COME TANTE HO PENSATO DI SCRIVERE. PER RIUSCIRE IN QUESTO MIO DESIDERIO, PERO’, AVEVO BISOGNO DELL’AIUTO DI QUALCUNO. HO SUBITO PENSATO ALLA MIA AMICA CINZIA, INSEGNANTE DEL CTP (CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE) DI DELEBIO. IN UN PRIMO MOMENTO CINZIA SI E’ DIMOSTRATA ENTUSIASTA MA ANCHE CAUTA DICENDOMI DI NON AVERE GROSSE ASPETTATIVE SU QUESTO PROGETTO. ABBIAMO PREPARATO UNA SCALETTA DEL LIBRO PARTENDO DALLA MIA NASCITA, PASSANDO ATTRAVERSO GLI ANNI DELLA SCUOLA E ARRIVANDO FINO AL PRESENTE. IL MOTIVO PRINCIPALE PER CUI HO DECISO DI SCRIVERE IL LIBRO E’ PER FAR CAPIRE ALLE PERSONE “NORMALI” CHE IL DISABILE E’ UN SOGGETTO CON DELLE RISORSE ED E’ QUINDI IN GRADO DI ESPRIMERSI, RACCONTARSI E COMUNICARE CON GLI ALTRI. IN PARTICOLARE HO VOLUTO DIMOSTRARE COME DI FRONTE ALLE TANTE DIFFICOLTA’ CHE HO INCONTRATO NELLA MIA VITA, NON MI SONO MAI ARRESA E SOPRATTUTTO NON HO MAI PERSO LA SPERANZA. IL MIO AUSPICIO E’ QUELLO CHE LA MIA TESTIMONIANZA SIA D’AIUTO A TANTE ALTRE PERSONE CHE SI TROVANO NELLA MIA CONDIZIONE O CHE STANNO ATTRAVERSANDO UN MOMENTO PARTICOLARMENTE DIFFICILE. SPERO DI AVER LAVORATO BENE, LASCIO GIUDICARE A VOI… BUONA LETTURA! MARICA


LE OLIMPIADI SULLA NEVE

IL PRIMO DI APRILE UN GRUPPO DI NOI RAGAZZI DEL C.S.E. DI NUOVA OLONIO E’ PARTITO PER LIVIGNO PER PARTECIPARE ALLE OLIMPIADI DELLA NEVE. SCESI DAL PULLMAN C’ERA LA BANDA CHE CI ASPETTAVA PER SFILARE PER LE VIE DEL PAESE INSIEME A TUTTI I PARTECIPANTI AI GIOCHI. FINITO IL GIRO D’ONORE SIAMO STATI ACCOLTI DAL SINDACO DI LIVIGNO E POI SIAMO ANDATI A MANGIARE IN ALBERGO. NEL POMERIGGIO C’ERA LA GARA D’ AUTONOMIA IN CUI BISOGNAVA FARE DEI PERCORSI SULLA NEVE. ALLA SERA C’E STATA UNA FESTA IN PALESTRA. ABBIAMO BALLATO E ASSAGGIATO I DOLCI E I PRODOTTI TIPICI CHE I VARI CENTRI HANNO PORTATO. NEL NOSTRO STAND ABBIAMO PREPARATO CROSTATE AI FRUTTI DI BOSCO, BISCIOLE E UN RICETTARIO CON LE RICETTE TIPICHE DELLA NOSTRA ZONA. IL SECONDO GIORNO, AL MATTINO, IO, ERNESTINA, CRISTINA, GIOVANNI, DIEGO, ALDO GAVAZZI E CLAUDIO ABBIAMO PARTECIPATO ALLA GARA DI SCI DI FONDO. NEL POMERIGGIO IL TEMPO ERA BRUTTO E ALLORA SIAMO RIMASTI IN CAMERA A RIPOSARE. L’ ULTIMO GIORNO ABBIAMO FATTO UN PO’ DI COMPERE : CIOCCOLATO, CAFFE’, ZUCCHERO. NEL POMERIGGIO C’ E’ STATA LA GARA DI SLITTINO E POI LE PREMIAZIONI. A TUTTI I RAGAZZI HANNO DATO UNA MEDAGLIA E UNA COPPA PER IL CENTRO. IL NOSTRO C. S. E. SI E’ CLASSIFICATO ALL’ OTTAVO POSTO. VERSO LE QUATTRO SIAMO PARTITI PER TORNARE A CASA. DORIS


LEGGENDA DELLA STELLA ALPINA IL 10 AGOSTO, NOTTE DI S. LORENZO, E' CREDENZA POPOLARE ESPRIMERE UN DESIDERIO QUANDO SI VEDE CADERE UNA STELLA... COSA SUCCEDE ALLE STELLE CHE SFUGGONO ANCHE DAI MIGLIORI OSSERVATORI E VANNO A PERDERSI NEL CIELO LONTANO? MOLTO, MOLTO TEMPO FA LE MONTAGNE OSSERVAVANO LE STELLE CADENTI CHE ANDAVANO A PERDERSI NEL MARE. NEL MARE LE STELLE SI AGGIUNGEVANO ALLE ALTRE STELLE MARINE NEGLI IMMENSI FONDALI. LE MONTAGNE INVIDIAVANO IL MARE, COSI’ POPOLATO DI PESCI, DI CORALLI E SOPRATTUTTO DI STELLE! DOPO MOLTI ANNI DI SOFFERENZA LE MONTAGNE SI RIVOLSERO AL BUON DIO: “PERCHE' NON DAI A NOI LE STELLE CADENTI? IL MARE E’ GIA COSI' POPOLATO” IL BUON DIO RISPOSE: “MA ANCHE VOI AVETE MOLTE RICCHEZZE: I BOSCHI POPOLATI DI ANIMALI, I PASCOLI VERDEGGIANTI, I RUSCELLI GORGOGLIANTI, I TORRENTI IMPETUOSI .....” LE MONTAGNE REPLICARONO: “ABBIAMO PERO' LE NUDE ROCCE, LUOGHI SILENZIOSI E SOLITARI, SENZA VITA. NON TI CHIEDIAMO MOLTO, SOLO DI FAR CADERE ALCUNE STELLE ANCHE LASSU' DOVE NON CE NULLA, SOLO LA CANDIDA NEVE”. IL BUON DIO ALLORA ACCONSENTI'. LA NOTTE DI S. LORENZO DELL'ANNO SUCCESSIVO, LE MONTAGNE BRILLAVANO DELLE STELLE CHE ERANO CADUTE SULLE LORO CIME ..... ERANO FIORITE LE CANDIDE STELLE ALPINE. MONIA, ERNESTINA


LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI QUEST’ANNO ABBIAMO INIZIATO AL CSE UN LAVORO SUL RICICLAGGIO DEI RIFIUTI: CARTA, PLASTICA, VETRO E UMIDI. IN UN’AULA DEL CENTRO ABBIAMO CREATO “L’ISOLA ECOLOGICA”. GIORNALI, RIVISTE E QUADERNI CHE NON USIAMO PIU’ LI METTIAMO IN UNO SCATOLONE CHE POI PORTIAMO ALL’ESTERNO OGNI 15 GIORNI. LE BOTTIGLIE DI VETRO DEI SUCCHI, DEGLI OMOGENEIZZATI, DEI PELATI LE RACCOGLIAMO E LE PORTIAMO NELLA CAMPANA VERDE DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA. LE BOTTIGLIE VUOTE DELL’ACQUA, DEI DETERSIVI, DEL SAPONE LE SCHIACCIAMO E LE METTIAMO NEL SACCO TRASPARENTE DELLA PLASTICA. BATTERIE SCARICHE MACCHINA

DELLA

FOTOGRAFICA.

RADIO, QUANDO

DEL

RACCOGLIAMO ANCHE

LE

REGISTRATORE, DELLA

FACCIAMO IL GRUPPO

CUCINA

STIAMO IMPARANDO ANCHE A SEPARARE GLISGARII A LI MENTARI .. BUCCE, CROSTE DI FORMAGGIO , AVANZI DI VERDURA E A METTERLI IN UN SACCO A PARTE.

ERNESTINA


RICETTE VALTELLINESI ROSUMADA SI SBATTE IL BIANCO DELL’ UOVO A NEVE, SI AGGIUGE IL ROSSO E LO ZUCCHERO. SI LAVORA SINO ALLO SCIOGLIMENTO DELLO ZUCCHERO , POI VI SI MESCOLA VINO NOSTRANO (IN ALTERNATIVA, IL LATTE). I VALLIGIANI SERVIVANO LA ROSUMADA FRESCA DI CANTINA AL RITORNO DAL LAVORO NEI CAMPI. CADOLCA (O CADULCA) IN UN CIAPEL CONTENENTE BUON VINO DELLA VALLE SI AGGIUNGA LATTE APPENA MUNTO O, MEGLIO, SE MUNTO DIRETTAMENTE NEL RECIPIENTE. IL LATTE SCHIUMOSO, AMALGAMANDOSI CON IL VINO, FORMA UNA BEVANDA CHE I VECCHI CONTADINI AMAVANO BERE, AL TEPORE DELLA STALLA, NELLE ORE SERALI DELLA MUNGITURA. CRUPA E PULENTA IN FIUR LA CRUPA E LA PULENTA IN FIUR TRAGGONO LA LORO ORIGINE DALLA TRADIZIONE DEI MAGGENGHI. INFATTI QUANDO I PASTORI, PER IL TROPPO FREDDO, NON RIUSCIVANO A FARE IL BURRO NELLA ZANGOLA, PER UTILIZZARE LA PANNA, PREPARAVANO LA CRUPA. ALTRIMENTI , NON DISPONENDO DELLE PATATE, LA PULENTA IN FIUR. ALTRA USANZA ERA QUELLA DI CUCINARE UNO DEI DUE TIPI DI POLENTA NEL GIORNO IN CUI ABBANDONAVANO IL MAGGENGO COME RINGRAZIAMENTO ALLA NATURA. CRUPA PATATE GR. 400, FARINA DI FRAINA GR. 600, FARINA GIALLA GR. 100, PANNA 1 LITRO, FORMAGGIO VALTELLINESE MAGRO GR. 400 SALE. LESSARE LE PATATE. SBUCCIARLE ,CUOCERLE, E PASSARLE A PUREA. FAR BOLLIRE, A PARTE, NEL PAIOLO LA PANNA. AD EBOLLIZIONE, AGGIUNGERE LE PATATE E VERSARE A PIOGGIA LA FARINA NERA ED UNA MANCIATA DI QUELLA GIALLA SINO A GIUSTA CONSISTENZA. MESCOLARE PER CIRCA MEZZORA. A COTTURA ULTIMATA UNIRE IL FORMAGGIO TAGLIATO A CUBETTI. MESCOLARE NUOVAMENTE PER POCO PIU’ DI CINQUE MINUTI. INFINE, ROVESCIARE SULLA BASLA COME LE ALTRE POLENTE. POLENTA IN FIUR FARINA NERA 700 GR., FORMAGGIO VALTELLINESE GIOVANE E MAGRO 400 GR., PANNA 1 LITRO, SALE. SI METTA A BOLLIRE LA PANNA NEL PAIOLO. QUANDO BOLLE S’AGGIUNGA, A PIOGGIA, LA FARINA NERA DI GRANO SARACENO E SI RIMESCOLI BENE FACENDO ATTENZIONE AD AMALGAMARE LA FARINA COSI’ DA RENDERE L’IMPASTO GIUSTAMENTE CONSISTENTE. QUALCHE MINUTO PRIMA CHE LA COTTURA SI COMPLETI (40 MINUTI), SI AGGIUNGA IL FORMAGGIO TAGLIATO A FETTE UN PO’ GROSSE. INFINE, ANCORA DUE RIMESTATE E POI SI SFORMI SULLA BASLA PRIMA CHE IL FORMAGGIO SI SIA SCIOLTO.


NOTIZIE FLASH 4 FEBBRAIO IERI SONO ANDATA VICINO A ST. MORITZ CON BETTI, BARNABA, MARTA, ROCCO E SABRINA PER SLITTARE SULLA NEVE. MI SONO VESTITA CON LA TUTA DA SCI, I GUANTI, LA BERRETTA E LA SCIARPA. QUANDO SIAMO ARRIVATI ABBIAMO PARCHEGGIATO IL PULLMINO E ABBIAMO CAMMINATO SULLA NEVE FINO ALLE PISTE. CON I BOB FACEVAMO A GARA PER VEDERE CHI ARRIVAVA PER PRIMO.POI ABBIAMO MANGIATO I PANINI E CI SIAMO CAMBIATI I VESTITI PERCHE' ERANO BAGNATI. QUANDO SIAMO TORNATI AL CSE ERAVAMO STANCHI MA CONTENTI. MARIKA I 8 MARZO ANCHE QUEST’ANNO ABBIAMO FESTEGGIATO LA FESTA DELLA DONNA. SIAMO ANDATE A MANGIARE LA PIZZA CON LE EDUCATRICI DEL CENTRO E CON LE NOSTRE MAMME. 15 MARZO QUEST’ ANNO AL C.S.E. CI SONO TRE IMPORTANTI NOVITA’: L’EDUCATRICE BRUNA SPANDRIO ASPETTA UN BAMBINO, L’EDUCATRICE ANTONELLA CATINELLA IL 24 MAGGIO SI SPOSA. INFINE E’ ARRIVATA L’EDUCATRICE MYRIAM, CHE PRIMA LAVORAVA AL “VERDE” E CHE DA POCO HA AVUTO UNA BELLA BAMBINA DI NOME ELEONORA. MAGGIO QUEST’ANNO IL NOSTRO CENTRO HA PARTECIPATO AI GIOCHI ORGANIZZATI INSIEME AI C.S.E. DI BELLANO, CASSAGO, NIBIONNO E PRIMALUNA. MARTEDI 11 MARZO, NELLA NOSTRA PALESTRA, ABBIAMO “SFIDATO” IL C.S.E. DI CASSAGO. I GIOCHI ERANO: I BIRILLI, LA STAFFETTA, IL TIRO ALLA FUNE, RUBARE LO SCALPO E LA PALLAVOLO CON PALLA TRATTENUTA. GIOVEDI 28 MARZO SONO VENUTI A GIOCARE I RAGAZZI DI BELLANO E NOI ABBIAMO CUCINATO UNA BUONISSIMA POLENTA TARAGNA. MERCOLEDI 9 APRILE E’ STATO IL TURNO DEL C.S.E. DI PRIMALUNA E IL GRUPPO CUCINA PER FESTEGGIARE HA PREPARATO LA PIZZA. A TURNO OGNI SQUADRA DEVE INCONTRARE TUTTI I C.S.E. FINO ALLA FINALISSIMA CHE SI TERRA’ IL 14 MAGGIO A PRIMALUNA. I GIOCHI PER NOI SONO UNA BELLA OCCASIONE PER STARE INSIEME, PER DIVERTIRCI E PER CONOSCERE I RAGAZZI DEGLI ALTRI CENTRI. DAL MESE DI MAGGIO MONIA E MARICA HANNO INIZIATO A FREQUENTARE A TEMPO PARZIALE UN ALTRO SERVIZIO: MARICA IL GRUPPO “ PRIMAVERA” DI COSIO E MONIA L’ASSOCIAZIONE “ IL TRALCIO “ DI TRAONA. MONIA QUINDI NON CI SARA’ AL C.S.E. IL LUNEDI’, IL MARTEDI’ E IL MERCOLEDI’ MATTINA, MARICA LA RESTANTE PARTE DELLA SETTIMANA. QUEST’ANNO, COME LO SCORSO ANNO, IL SOGGIORNO MARINO SI SVOLGERA’ A CAVALLINO, IN PROVINCIA DI VENEZIA DAL 22 AL 28 GIUGNO. SPERIAMO DI NON TROVARE BRUTTO TEMPO !



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