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15ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C (verde) 14 LUGLIO 2013

«

C

hi ha avuto compassione». La forza di ogni uomo è l’amore come dono di sé per il bene dell’altro. Credere in Dio senza avere il cuore aperto verso le necessità dei fratelli e degli ultimi non ci porta molto lontano. Anzi, ci chiude in noi stessi, facendoci sperimentare la presenza del Signore come qualcosa di vano e di sterile e riducendo il culto stesso a puro formalismo o ritualismo. Abbiamo bisogno di attingere dal cuore di Cristo, il Crocifisso-Risorto, per imparare a compatire, a sperimentare sulla nostra pelle e nel cuore le indigenze e i bisogni dell’altro. Cristo ha avuto compassione di noi: si è fatto uomo, ha preso la nostra carne, il nostro peccato, per innalzarci alle cose divine. Chi vuole veramente seguirlo, cioè essere suo discepolo, deve tenere assieme i due comandamenti: l’amore rivolto a Dio e al prossimo. Ci sentiamo pronti? L’Eucaristia che celebriamo ci libera da una visione ipocrita della fede e ci educa alla compassione, allo stile di Gesù Cristo che lavò i piedi ai discepoli e morì in croce per tutti, soprattutto per i suoi stessi nemici.

ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

Nella giustizia contemplerò il tuo volto, al mio risveglio mi sazierò della tua presenza. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Dio che parlò a Mosè e donò lo Spirito Santo agli apostoli, dopo la morte e la risurrezione di suo Figlio, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, ascoltiamo la voce del Signore e mettiamo in pratica il comandamento dell’amore verso il prossimo. Per questo, confessiamo ogni nostro peccato. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, che sei vicino a chi ti cerca con cuore sincero, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, immagine del Dio invisibile, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, primogenito di coloro che risuscitano dai morti, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen

INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace

in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità, perché possano tornare sulla retta via, concedi a tutti coloro che si professano cristiani di respingere ciò che è contrario a questo nome e di seguire ciò che gli è conforme. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure: Cel. Padre misericordioso, che nel comandamento dell’amore hai posto il compendio e l’anima di tutta la legge, donaci un cuore attento e generoso verso le sofferenze e le miserie dei fratelli, per essere simili a Cristo, buon samaritano del mondo. Egli è Dio, e vive e regna con te... Ass. Amen


La prima lettura riprende la conclusione della lunga esposizione sulla legge e sulla condotta d’Israele. A un sincero pentimento, Dio accorderà sempre il suo perdono. La Legge o Parola di Dio è nel cuore del credente: non è nascosta perché Dio l’ha rivelata. La seconda lettura presenta il primato di Cristo nell’ordine della creazione naturale e nell’ordine della ricreazione o anche redenzione. Paolo fa riferimento al Cristo preesistente sempre però considerato nella persona storica del CrocifissoRisorto. In lui troviamo il significato della pienezza e del mistero stesso della Chiesa. Il Vangelo accoglie la domanda di uno che si avvicina a Gesù senza essere ben disposto: chi è il mio prossimo? La domanda è posta male perché non riguarda il primo comandamento bensì il possesso della vita eterna. A parlare è un giurista, e Gesù lo rimanda a ciò che sa: la legge stessa indica il da farsi per vivere. Tuttavia, il giurista, volendosi giustificare, cioè far vedere che ha posto giustamente la questione, chiede chi è il suo prossimo. In realtà, Gesù risponde a un’altra domanda: Come puoi tu diventare prossimo degli altri? Rendere migliore il mondo, significa cercare di essere il prossimo per gli altri.

PRIMA LETTURA

Seduti Dal libro del Deuteronòmio (30,10-14)

Mosè parlò al popolo dicendo: 10«Obbedirai alla voce del Signore, tuo Dio, osservando i suoi comandi e i suoi decreti, scritti in questo libro della legge, e ti convertirai al Signore, tuo Dio, con tutto il cuore e con tutta l’anima. 11Questo comando che oggi ti ordino non è troppo alto per te, né troppo lontano da te. 12Non è nel cielo, perché tu dica: “Chi salirà per noi in cielo, per prendercelo e farcelo udire, affinché possiamo eseguirlo?”. 13Non è di là dal mare, perché tu dica: “Chi attraverserà per noi il mare, per prendercelo e farcelo udire, affinché possiamo eseguirlo?”. 14Anzi, questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

SALMO RESPONSORIALE Rit. I precetti del Signore fanno gioire il cuore

(Sal 18)

La legge del Signore è perfetta, rinfranca l’anima; la testimonianza del Signore è stabile, rende saggio il semplice. Rit. I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore; il comando del Signore è limpido, illumina gli occhi. Rit. Il timore del Signore è puro, rimane per sempre; i giudizi del Signore sono fedeli, sono tutti giusti. Rit. Più preziosi dell’oro, di molto oro fino, più dolci del miele e di un favo stillante. Rit.

SECONDA LETTURA Dalla lettera di san Paolo apostolo (1,15-20) ai Colossési Cristo Gesù 15è immagine del Dio invisibile, primogenito di tutta la creazione, 16perché in lui furono create tutte le cose nei cieli e sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potenze. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. 17Egli è prima di tutte le cose e tutte in lui sussistono. 18Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa. Egli è principio, primogenito di quelli che risorgono dai morti, perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose. 19È piaciuto infatti a Dio che abiti in lui tutta la pienezza 20e che per mezzo di lui e in vista di lui siano riconciliate tutte le cose, avendo pacificato con il sangue della sua croce sia le cose che stanno sulla terra, sia quelle che stanno nei cieli. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Le tue parole, Signore, sono spirito e vita; tu hai parole di vita eterna. Alleluia.

VANGELO Dal Vangelo secondo Luca (10,25-37)

Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 25un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova Gesù e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». 26Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». 27Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». 28Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai». 29 Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». 30 Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e cadde nelle mani dei


briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. 31Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. 32 Anche un levìta, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. 33Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. 34Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. 35Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. 36Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». 37Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, Gesù è la Parola fatta carne: abbiamo ricevuto in lui ogni grazia e pienezza mediante il dono dello Spirito. Lettore Diciamo con fiducia:

Ass. SIGNORE, INSEGNACI AD AMARE! 1. Perché la Chiesa si disponga continuamente al servizio dei poveri e degli ultimi. Preghiamo. 2. Perché i sacerdoti vivano con umiltà e mansuetudine il loro ministero. Preghiamo. 3. Perché l’Europa riscopra le sue radici cristiane e faccia proprio il dialogo tra le culture e le religioni. Preghiamo. 4. Perché la profezia della pace si realizzi nei Paesi dell’Africa e del Medio Oriente. Preghiamo. 5. Perché ciascuno di noi sappia farsi prossimo di chi è in difficoltà e vive grandi sofferenze e prove. Preghiamo. Cel. O Padre, attraverso i profeti ci hai donato la Legge, e con la discesa dello Spirito Santo ci hai riempiti della tua grazia: accogli la nostra preghiera e donaci giorni di pace. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Guarda, Signore, i doni della tua Chiesa in preghiera, e trasformali in cibo spirituale per la santificazione di tutti i credenti. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREGHIERA EUCARISTICA V/C Gesù modello di amore È veramente giusto renderti grazie, Padre misericordioso: tu ci hai donato il tuo Figlio, Gesù Cristo, nostro fratello e redentore. In lui ci hai manifestato il tuo amore per i piccoli e i poveri, per gli ammalati e gli esclusi. Mai egli si chiuse alle necessità e alle sofferenze dei fratelli. Con la vita e la parola annunziò al mondo che tu sei Padre e hai cura di tutti i tuoi figli. Per questi segni della tua benevolenza noi ti lodiamo e ti benediciamo, e uniti agli angeli e ai santi cantiamo l’inno della tua gloria.

MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Gesù è il buon samaritano: diciamo con gioia. Tutti: Padre nostro...

SCAMBIO DELLA PACE Cel. Gesù è il Figlio di Dio: nel suo Spirito, scambiatevi un segno di pace.


ANTIFONA ALLA COMUNIONE Il passero trova la casa, la rondine il nido dove porre i suoi piccoli, presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio. Beato chi abita la tua casa: sempre canta le tue lodi. Oppure: Il buon samaritano ebbe compassione: «Va’ e anche tu fa’ lo stesso».

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa, fa’ che per la comunione a questi santi misteri si affermi sempre più nella nostra vita l’opera della redenzione. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Gesù ci chiama ad amare Dio nei fratelli: andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio All’angelo custode Angelo mio custode, a te affido il mio raccoglimento; allontana le mie distrazioni, confortami nella mia svogliatezza, mantienimi calmo, sereno, disciplinato e attento in ogni cosa: illuminami, custodiscimi, sorreggimi e guidami. Amen. Attualizzare la Parola L’apostolo Paolo ci invita, oggi, a riflettere con maggiore profondità sull’identità e la missione di Cristo. È, infatti, per mezzo di lui e in vista di lui che tutte le cose sono state create. Questo significa che anche noi siamo stati chiamati dal Padre a incontrarci con lui attraverso la vita e l’opera di Gesù Cristo. Senza la sua morte di croce e la sua risurrezione nella carne non avremmo avuto il dono della fede e, di conseguenza, non saremmo entrati a far parte del suo corpo, la Chiesa. Che grande mistero!

ANNO DELLA FEDE Testimoniare la carità Ci ricorda Benedetto XVI al n. 14 della Lettera apostolica Porta fidei che «L’Anno della fede sarà anche un’occasione propizia per intensificare la testimonianza della carità. Ricorda san Paolo: “Ora dunque rimangono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità. Ma la più grande di tutte è la carità!” (1Cor 13,13). Con parole ancora più forti - che da sempre impegnano i cristiani - l’apostolo Giacomo affermava: “A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede, ma non ha le opere? Quella fede può forse salvarlo? Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: “Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi”, ma non date loro il necessario per il corpo, a che cosa serve? Così anche la fede: se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta. Al contrario uno potrebbe dire: “Tu hai la fede e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, ed io con le mie opere ti mostrerò la mia fede” (Gc 2,14-18). La fede senza la carità non porta frutto e la carità senza la fede sarebbe un sentimento in balia costante del dubbio. Fede e carità si esigono a vicenda, così che l’una permette all’altra di attuare il suo cammino. Non pochi cristiani, infatti, dedicano la loro vita con amore a chi è solo, emarginato o escluso come a colui che è il primo verso cui andare e il più importante da sostenere, perché proprio in lui si riflette il volto stesso di Cristo. Grazie alla fede possiamo riconoscere in quanti chiedono il nostro amore il volto del Signore risorto. “Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25,40): queste sue parole sono un monito da non dimenticare ed un invito perenne a ridonare quell’amore con cui Egli si prende cura di noi. È la fede che permette di riconoscere Cristo ed è il suo stesso amore che spinge a soccorrerlo ogni volta che si fa nostro prossimo nel cammino della vita. Sostenuti dalla fede, guardiamo con speranza al nostro impegno nel mondo, in attesa di “nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia” (2Pt 3,13; cf. Ap 21,1)».

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.


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