20 DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO A

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20ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO A - (verde) 14 AGOSTO 2011 asa di preghiera per tutti i popoli». Dio non può che donare il suo amore. Dio è tenerezza! Solamente chi ha sperimentato l’amore di Dio, il suo perdono, può comprendere il significato universale della sua misericordia! Chi non ama veramente Dio e non ha sperimentato la sua amicizia resta chiuso in se stesso e non desidera per gli altri la salvezza. Quando noi facciamo un’autentica esperienza di amicizia o di perdono, siamo portati spontaneamente a condividerla con tutti. La Liturgia della Parola di questa domenica sembra convergere verso questo punto: il Signore è misericordioso verso tutti. Quando celebriamo l’Eucaristia riceviamo da Dio non tanto delle cose o dei beni esterni, quanto lui stesso personalmente. È questo un esempio grande della misericordia del Padre che ha compiuto il disegno universale di salvezza nella morte e risurrezione di suo Figlio, Gesù Cristo. Siamo chiamati, quest’oggi, a rivestirci dei sentimenti di Gesù che fu mite e umile di cuore, accondiscendente verso il progetto del Padre.

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INNO DI LODE ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

O Dio, nostra difesa, contempla il volto del tuo Cristo. Per me un giorno nel tuo tempio, è più che mille altrove. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, il Signore ci chiede di praticare la giustizia e di amare il suo nome: chiediamo perdono dei nostri peccati e confessiamo ogni nostra colpa. (Breve pausa di silenzio) Ass. Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la Beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro. Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà

Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. O Dio, che hai preparato beni invisibili per coloro che ti amano, infondi in noi la dolcezza del tuo amore, perché, amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa, otteniamo i beni da te promessi, che superano ogni desiderio. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. O Padre, che nell’accondiscendenza del tuo Figlio mite e umile di cuore hai compiuto il disegno universale di salvezza, rivestici dei suoi sentimenti, perché rendiamo continua testimonianza con le parole e con le opere al tuo amore eterno e fedele. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen


SECONDA LETTURA La prima lettura afferma chiaramente che Dio vuole salvare tutti i popoli: il suo disegno di redenzione ha un’estensione universale. Ciò che discrimina è l’adesione a lui, la preghiera, la fedeltà alla Legge, la pratica della giustizia. Anche gli stranieri sono chiamati a far parte dell’alleanza, nella misura del loro amore al Signore. La seconda lettura pone ancora in evidenza il rifiuto del popolo d’Israele nei confronti di Gesù e la fedeltà di Dio. Il Signore rimane fedele all’alleanza con il popolo santo. I doni di Dio sono irreversibili. Paolo sembra trovare serenità in questa certezza: Dio ha rinchiuso tutti nella disobbedienza per essere misericordioso verso tutti. In ciò consiste il paradosso della croce. Il Vangelo evidenzia il significato universale della missione di Gesù: pur essendo stato mandato alle pecore della casa d’Israele, egli resta ammirato dalla grande fede di una donna cananea il cui desiderio di guarigione per la figlia è da Gesù soddisfatto.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (11,13-15.29-32) 13 Fratelli, a voi, genti, ecco che cosa dico: come apostolo delle genti, io faccio onore al mio ministero, 14nella speranza di suscitare la gelosia di quelli del mio sangue e di salvarne alcuni. 15Se infatti il loro essere rifiutati è stata una riconciliazione del mondo, che cosa sarà la loro riammissione se non una vita dai morti? 29Infatti i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili! 30 Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia a motivo della loro disobbedienza, 31così anch’essi ora sono diventati disobbedienti a motivo della misericordia da voi ricevuta, perché anch’essi ottengano misericordia. 32 Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti! Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

PRIMA LETTURA

CANTO AL VANGELO

Seduti (56,1.6-7)

Dal libro del profeta Isaìa 1 Così dice il Signore: «Osservate il diritto e praticate la giustizia, perché la mia salvezza sta per venire, la mia giustizia sta per rivelarsi. 6Gli stranieri, che hanno aderito al Signore per servirlo e per amare il nome del Signore, e per essere suoi servi, quanti si guardano dal profanare il sabato e restano fermi nella mia alleanza, 7li condurrò sul mio monte santo e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera. I loro olocausti e i loro sacrifici saranno graditi sul mio altare, perché la mia casa si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 66)

Rit. Popoli tutti, lodate il Signore

Dio abbia pietà di noi e ci benedica, su di noi faccia splendere il suo volto; perché si conosca sulla terra la tua via, la tua salvezza fra tutte le genti. Rit. Gioiscano le nazioni e si rallegrino, perché tu giudichi i popoli con rettitudine, governi le nazioni sulla terra. Rit. Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti. Ci benedica Dio e lo temano tutti i confini della terra. Rit.

in piedi

Alleluia, alleluia. Gesù annunciava il vangelo del Regno e guariva ogni sorta di infermità nel popolo. Alleluia.

VANGELO Dal Vangelo secondo Matteo (15,21-28)

Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 21partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. 22Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». 23Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». 24Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele». 25 Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». 26Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». 27«È vero, Signore, - disse la donna -, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». 28Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita. Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo


PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, il Vangelo è dono di grazia del Signore crocifisso e risorto ed è per tutti. Lettore Diciamo con fiducia e gioia: Ass. SIGNORE, FIGLIO DI DAVIDE, ASCOLTACI! 1. Perché la Chiesa sia casa di preghiera per tutti i popoli e segno dell’amore misericordioso del Padre. Preghiamo. 2. Perché quanti sono impegnati nella vita politica e sociale delle nostre città siano alla ricerca del bene comune e della giustizia. Preghiamo. 3. Perché impariamo ad aprirci agli stranieri e a coloro che praticano altre fedi senza paura e pregiudizi. Preghiamo. 4. Perché nelle nostre famiglie e comunità impariamo ad approfondire il dono della fede con la preghiera e lo studio delle Sacre Scritture. Preghiamo. 5. Perché siamo generosi nel servizio ai fratelli più deboli e nell’accoglienza di chi è solo. Preghiamo. Intenzioni della comunità locale

Cel. O Padre, tu chiami tutti i popoli della terra a conoscere il tuo amore misericordioso: fa’ che in ogni nazione e paese si pratichi la giustizia e la carità, affinché la pace regni in mezzo a noi. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Accogli i nostri doni, Signore, in questo misterioso incontro tra la nostra povertà e la tua grandezza: noi ti offriamo le cose che ci hai dato, e tu donaci in cambio te stesso. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO COMUNE VIII Gesù buon samaritano È veramente giusto lodarti e ringraziarti, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, in ogni momento della nostra vita, nella salute e nella malattia, nella sofferenza e nella gioia, per Cristo tuo servo e nostro Redentore. Nella sua vita mortale egli passò beneficando e sanando tutti coloro che erano prigionieri del male. Ancor oggi come buon samaritano viene accanto ad ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito e versa sulle sue ferite l’olio della consolazione e il vino della speranza. Per questo dono della tua grazia, anche la notte del dolore si apre alla luce pasquale del tuo Figlio crocifisso e risorto. E noi, insieme agli angeli e ai santi, cantiamo con voce unanime l’inno della tua gloria.

MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Tutti i popoli della terra loderanno il Signore. Diciamo insieme con gioia. Tutti: Padre nostro...

SCAMBIO DELLA PACE Cel. Il Padre ci ha riconciliati nel sangue del suo Figlio unigenito: nel suo nome, scambiatevi un segno di pace.

FRAZIONE DEL PANE Cel. Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti in questo calice, siano per noi cibo di vita eterna.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE Presso il Signore è la misericordia, e grande presso di lui la redenzione.


DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. O Dio, che in questo sacramento ci hai fatti partecipi della vita del Cristo, trasformaci a immagine del tuo Figlio, perché diventiamo coeredi della sua gloria nel cielo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica di Dio onnipotente, Padre Ass. Amen e Figlio ✠ e Spirito Santo. Cel. Gesù è il Figlio di Dio che ci libera dal male: nel suo nome, andate in pace! Ass. Rendiamo grazie a Dio Attualizzare la Parola Il Vangelo è buona novella per tutti i popoli della terra e non dono esclusivo per noi. Sappiamo vincere le nostre chiusure? Siamo aperti verso gli altri? Sappiamo superare i nostri schemi e programmi di vita ove tutto è definito e misurato? La grazia di Dio è senza misura. A Gesù O Gesù, Figlio di Davide, donaci una fede grande come quella della donna Cananea: il suo coraggio sedusse il tuo cuore, e ti strappò un segno potente: la liberazione dal male e dal peccato. Noi non siamo tormentati dai dèmoni, bensì resi prigionieri dalle nostre false sicurezze. Ti ammiriamo: perché hai accolto quella donna che proveniva da un territorio pagano. Magari ci trovassimo anche noi sulle tue orme, in quelle parti lontane tra Tiro e Sidone, dove oggi, purtroppo, si muore tra le bombe e per lotte fratricide. Vienici incontro, Maestro, e portaci la tua pace. Metti nei nostri cuori la nostalgia di te, delle tue parole, delle cose del Regno. Amen. Alleluia.

La donna cananea La donna di cui si parla, siro-fenicia o Cananea, è una pagana. La zona di Tiro e Sidone era situata a nord-ovest della Galilea e i suoi abitanti adoravano i Baal e le Ashere. Questi erano culti caratterizzati fra l’altro dai riti di fertilità, in genere di carattere sessuale orgiastico e promiscuo. Questi riti idolatrici, lo sappiamo dall’AT, attiravano spesso anche gli Ebrei, suscitando lo sdegno e la denuncia dei profeti. Ecco perché i residenti di queste zone erano malvisti, e in Israele la loro cattiva fama aveva un carattere insieme religioso e morale. Come i Samaritani, seppure ritenuti etnicamente eretici in merito al culto, erano almeno in parte d’ascendenza ebraica, innestati sulla comune eredità mosaica. I Cananei, al contrario, erano i nemici tradizionali contro cui il popolo ebraico aveva dovuto combattere strenuamente per stabilirsi nella terra promessa e la cui religione rappresentava una minaccia costante per la purezza della religiosità israeliana. Nel racconto poi si tratta di una donna, quindi doppiamente diversa, contaminata ed emarginata. Di una donna che importuna Gesù e i discepoli, rivolgendogli la parola in pubblico. La prospettiva della narrazione sta precisamente nell’incontro e nel dialogo di Gesù con la donna. La donna non è soltanto una madre pagana che cerca di strappare un miracolo al taumaturgo giudeo di cui ha sentito meraviglie e che ha sconfinato, ma è la rappresentante della comunità dei pagani venuti alla fede. Per questo, la risposta ultima di Gesù è il dono della salvezza, la guarigione della figlia, come primizia della salvezza per mezzo della fede. AIUTIAMO LA BUONA STAMPA CCP n.11298809 E. Scognamiglio Convento S. Lorenzo Maggiore - Napoli

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.


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