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20ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C (verde) 18 AGOSTO 2013 ono venuto a gettare il fuoco sulla terra». Nel Vangelo di questa domenica, Gesù appare tutto preso dalla tensione e dal desiderio di compiere la sua passione, di immergersi in essa per portare a termine il disegno di salvezza. Egli viene a portare il fuoco che purifica e discrimina, lo Spirito che brucia. Di fronte a Cristo si operano delle scelte che sono determinate non più dai legami di sangue, che passano in secondo ordi-

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ANTIFONA D’INGRESSO in piedi O Dio. nostra difesa, contempla il volto del tuo Cristo. Per me un giorno nel tuo tempio è più che mille altrove. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Gesù, colui che dà origine alla fede a la porta a compimento, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, teniamo fisso lo sguardo sul Signore che ha dato la sua vita per noi e confessiamo ogni nostra colpa. (Breve pausa di silenzio) Cel. Pietà di noi, Signore. Ass. Contro di te abbiamo peccato Cel. Mostraci, Signore, la tua misericordia. Ass. E donaci la tua salvezza Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà

INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del

ne: l’assoluto è lui. Per capire tutto questo è necessario avere l’intelligenza o la sapienza della fede che ci permette di individuare la presenza di Cristo e la volontà del Padre. L’Eucaristia che celebriamo è un invito che il Signore ci rivolge affinché sappiamo leggere i segni dei tempi e mettiamo veramente in discussione la nostra fede, come pure il nostro modo di agire nel mondo. Ci possiamo dire veramente cristiani?

cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. O Dio, che hai preparato beni invisibili per coloro che ti amano, infondi in noi la dolcezza del tuo amore, perché, amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa, otteniamo i beni da te promessi, che superano ogni desiderio. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure: Cel. O Dio, che nella croce del tuo Figlio, segno di contraddizione, riveli i segreti dei cuori, fa’ che l’umanità non ripeta il tragico rifiuto della verità e della grazia, ma sappia discernere i segni dei tempi per essere salva nel tuo nome. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen La prima lettura ci presenta il profeta Geremìa che è perseguitato e condannato a morte: il suo messaggio non è conforme ai disegni e alle attese dei capi. Tuttavia, il profeta non recede e sopporta la persecuzione. Egli è simbolo di Cristo. La seconda lettura afferma chiaramente che Gesù è il modello di quanti si consegnano asso-


lutamente a Dio. La sua stessa passione ci sostiene nei momenti della prova e ci libera da ogni male. Il Vangelo contiene un appello deciso rivolto ai discepoli: chi vuole seguire Gesù, il Maestro, non può scendere ad alcun compromesso e deve aderire alla sua parola di verità. La sequela è sempre una questione di fede e di coerenza.

PRIMA LETTURA

Seduti

Dal libro del profeta Geremìa (38,4-6.8-10)

In quei giorni, 4i capi dissero al re: «Si metta a morte Geremìa, appunto perché egli scoraggia i guerrieri che sono rimasti in questa città e scoraggia tutto il popolo dicendo loro simili parole, poiché quest’uomo non cerca il benessere del popolo, ma il male». 5Il re Sedecìa rispose: «Ecco, egli è nelle vostre mani; il re infatti non ha poteri contro di voi». 6Essi allora presero Geremìa e lo gettarono nella cisterna di Malchìa, un figlio del re, la quale si trovava nell’atrio della prigione. Calarono Geremìa con corde. Nella cisterna non c’era acqua ma fango, e così Geremìa affondò nel fango. 8 Ebed-Mèlec uscì dalla reggia e disse al re: 9 «O re, mio Signore, quegli uomini hanno agito male facendo quanto hanno fatto al profeta Geremìa, gettendolo nella cisterna. Egli morirà di fame là dentro, perché non c’è più pane nella città». 10 Allora il re diede quest’ordine a EbedMèlec, l’Etiope: «Prendi con te tre uomini di qui e tira su il profeta Geremìa dalla cisterna prima che muoia». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio SALMO RESPONSORIALE (Sal 39) Rit. Signore, vieni presto in mio aiuto

Ho sperato: ho sperato nel Signore, ed egli su di me si è chinato, ha dato ascolto al mio grido. Rit. Mi ha tratto da un pozzo di acque tumultuose, dal fango della palude; ha stabilito i miei piedi sulla roccia, ha reso sicuri i miei passi. Rit. Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo, una lode al nostro Dio. Molti vedranno e

avranno timore e confideranno nel Signore. Rit. Ma io sono povero e bisognoso: di me ha cura il Signore. Tu sei mio aiuto e mio liberatore: mio Dio, non tardare. Rit.

SECONDA LETTURA Dalla lettera agli Ebrei (12,1-4) Fratelli, 1anche noi, circondati da tale moltitudine di testimoni, 2avendo deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento. Egli, di fronte alla gioia che gli era posta dinanzi, si sottopose alla croce, disprezzando il disonore, e siede alla destra del trono di Dio. 3Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sé una così grande ostilità dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d'animo. 4 Non avete ancora resistito fino al sangue nella lotta contro il peccato. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, e io le conosco ed esse mi seguono. Alleluia.

VANGELO Dal Vangelo secondo Luca (12,49-53)

Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 49 «Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! 50Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto! 51 Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. 52 D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; 53si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

SIMBOLO DEGLI APOSTOLI in piedi Io Credo in Dio, Padre Onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, (si china il capo), il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; di-


scese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, Gesù ha dato la sua vita per noi ed è divenuto modello della nostra fede. Lettore Diciamo con fiducia: Ass. SIGNORE, INSEGNACI AD AMARE! 1. Perché lo Spirito Santo purifichi la Chiesa dai suoi peccati e la renda sempre pronta all’annuncio coraggioso del Vangelo. Preghiamo. 2. Perché i governanti delle nazioni agiscano a vantaggio dei più deboli, rispettando i diritti dei lavoratori e di bambini. Preghiamo. 3. Perché ogni cristiano si rinnovi nel dono della fede e senta la presenza del Signore Gesù nella propria vita. Preghiamo. 4. Perché impariamo a condividere le sofferenze degli ammalati e a sostenere quanti sono in difficoltà e sperimentano la solitudine. Preghiamo. 5. Perché ringraziamo il Signore Gesù per il dono della vita, del riposo estivo, dell’amicizia, della stessa fede. Preghiamo. Intenzione della comunità locale Cel. O Padre, fonte della vita e della gioia, accogli la preghiera di questa tua famiglia che ti cerca con cuore sincero e rinnova i prodigi del tuo amore nella vita di tutti i credenti. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Accogli i nostri doni, Signore, in questo misterioso incontro fra la nostra povertà e la tua grandezza: noi ti offriamo le cose che ci hai dato, e tu donaci in cambio te stesso. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREGHIERA DELLE DOMENICHE II Il mistero della redenzione È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre

santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Nella sua misericordia per noi peccatori egli si è degnato di nascere dalla Vergine; morendo sulla croce, ci ha liberati dalla morte eterna e con la sua risurrezione ci ha donato la vita immortale. Per questo mistero di salvezza, uniti agli angeli e ai santi, cantiamo con gioia l’inno della tua lode.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Gesù è il Messia: diciamo con speranza. Tutti: Padre nostro...

SCAMBIO DELLA PACE Cel. Gesù è nostro fratello: nel suo amore, scambiatevi un segno di pace.

CANONE CANTATO Vi lascio la pace, vi dò la mia pace: non vi turbate. Vi lascio la pace, vi dò la mia pace: abbiate fede in me.

FRAZIONE DEL PANE Cel. Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti in questo calice, siano per noi cibo di vita eterna.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE Presso il Signore è la misericordia, e grande presso di lui la tua redenzione. Oppure: «Sono venuto a portare il fuoco sulla terra, e come vorrei che fosse già acceso», dice il Signore.

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. O Dio, che in questo sacramento ci hai fatti partecipi della vita di Cristo, trasformaci a immagine del tuo Figlio, perché diventiamo coeredi della sua gloria nel cielo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Gesù ha dato la sua vita per noi: nel suo nome, andate in pace! Ass. Rendiamo grazie a Dio Ringraziamento: Ti ringrazio, o Gesù, del grande dono che mi hai fatto. Tu sei venuto in me perché mi ami, perché vuoi portarmi la tua vita. Aiutami ad essere sempre buono e a compiere la tua volontà.


Attualizzare la Parola La fede è veramente la forza trasformante nella nostra vita, nella mia vita? Oppure è solo uno degli elementi che fanno parte dell’esistenza, senza essere quello determinante che la coinvolge totalmente? Ci sentiamo uniti al Signore come il profeta Geremìa? Quali sono le nostre paure? Cosa siamo capaci di sopportare per amore del Vangelo? Comunione spirituale Gesù mio, credo che tu stai nel Santissimo Sacramento. Ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell’anima mia. Poiché ora non posso riceverti sacramentalmente, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore. Come già venuto io ti abbraccio, e tutto mi unisco a te. Non permettere che io mi abbia mai a separare da te. Anima di Cristo Anima di Cristo, santificami. Corpo di Cristo, salvami. Sangue di Cristo, inebriami. Acqua del costato di Cristo, lavami. Passione di Cristo, confortami. O buon Gesù, esaudiscimi. Nelle tue piaghe, nascondimi. Non permettere che io mi separi da te. Dal nemico maligno difendimi. Nell’ora della mia morte chiamami e comandami di venire a te a lodarti con i tuoi santi nei secoli dei secoli. Amen! Pregare è vivere «Io non sono un uomo di lettere o di scienze, cerco semplicemente di essere un uomo di preghiera. È la preghiera che ha salvato la mia vita senza la preghiera avrei perso la ragione. Se non ho perso la pace dell’anima, nonostante tutte le paure, è perché questa pace viene dalla preghiera.

ANNO DELLA FEDE La fede è affidarsi a un “Tu” La fede è un fiducioso affidarsi a un “Tu”, che è Dio, il quale mi dà una certezza diversa, ma non meno solida di quella che mi viene dal calcolo esatto o dalla scienza. La fede non è un semplice assenso intellettuale dell’uomo a delle verità particolari su Dio; è un atto con cui mi affido liberamente a un Dio che è Padre e mi ama; è adesione a un “Tu” che mi dona speranza e fiducia. Certo questa adesione a Dio non è priva di contenuti. La fede è credere a questo amore di Dio che non viene meno di fronte alla malvagità dell’uomo, di fronte al male e alla morte, ma è capace di trasformare ogni forma di schiavitù, donando la possibilità della salvezza. Avere fede, allora, è incontrare questo “Tu”, Dio, che mi sostiene e mi accorda la promessa di un amore indistruttibile che non solo aspira all’eternità, ma la dona; è affidarmi a Dio con l’atteggiamento del bambino, il quale sa bene che tutte le sue difficoltà, tutti i suoi problemi sono al sicuro nel “tu” della madre. E questa possibilità di salvezza attraverso la fede è un dono che Dio offre a tutti gli uomini. Penso che dovremmo meditare più spesso – nella nostra vita quotidiana, caratterizzata da problemi e situazioni a volte drammatiche – sul fatto che credere cristianamente significa questo abbandonarmi con fiducia al senso profondo che sostiene me e il mondo, quel senso che noi non siamo in grado di darci, ma solo di ricevere come dono, e che è il fondamento su cui possiamo vivere senza paura. E questa certezza liberante e rassicurante della fede dobbiamo essere capaci di annunciarla. Si può vivere qualche giorno senza mangiare, ma non senza pregare. La preghiera è la chiave del mattino è il chiavistello della sera. La preghiera è un’alleanza sacra tra Dio e gli uomini» (Gandhi). AIUTIAMO LA BUONA STAMPA CCP n.11298809 E. Scognamiglio Convento S. Lorenzo Maggiore - Napoli

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.


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