23 domenica del tempo ordinario anno

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23ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO A - (verde) 4 SETTEMBRE 2011 i ho posto come sentinella per la casa d’Israele». Guardare al fratello come “a uno che ci appartiene”, che è “dono per noi”, verso il quale ci sentiamo responsabili, è la grande sfida che la Liturgia della Parola di questa domenica ci consegna. Lo afferma chiaramente l’apostolo Paolo quando parla dell’amore vicendevole come unica nostra preoccupazione e della carità – pienezza della Legge – che non fa alcun male al prossimo. Gesù è ancora più esplicito nel suo quarto grande discorso che orienta e regola il modo di vivere l’esperienza del discepolato come condivisione di un cammino e reciproca emulazione. La disponibilità e il desiderio di camminare insieme – come una sola comunità o fraternità – esigono che ognuno accetti personalmente di essere “sentinella” per la vita e il cammino del fratello, affinché egli possa seguire la via del Signore senza turbamento e con frutto. Il Signore ci carica della grande responsabilità di portare il cammino dell’altro. Così, nel momento in cui il fratello si manifesterà nella sua luce meno gradevole, Gesù ci chiede, piuttosto che di prendere una distanza, di farci ancora più vicini, più prossimi. Solo questo legame assoluto con il cammino e il destino del fratello può persino farci prendere una distanza più grande – “sia per te come un pagano e un pubblicano” – senza per questo abdicare alla fraternità. L’Eucaristia che celebriamo è un invito a considerare il fratello come dono e comunione per noi, come uno che ci appartiene e sul quale vegliare con amore paterno e filiale.

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ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

Tu sei giusto, Signore, e sono retti i tuoi giudizi: agisci con il tuo servo secondo il tuo amore. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, ascoltiamo oggi la voce del Signore: egli ci chiede di vegliare gli uni sugli altri, come vere sentinelle. Chiediamo perdono al Padre per i nostri peccati. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, che sei venuto a salvare ciò che era perduto, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, Figlio dell’uomo che verrai a giudicare il mondo, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, che ci inviti ad amare il prossimo e a perdonarci gli uni gli altri, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà

Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen

INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione, perché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l’eredità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. O Padre, che ascolti quanti si accorda-


no nel chiederti qualunque cosa nel nome del tuo Figlio, donaci un cuore e uno spirito nuovo, perché ci rendiamo sensibili alla sorte di ogni fratello secondo il comandamento dell’amore, compendio di tutta la legge. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen La prima lettura contiene un monito molto importante che Dio rivolge al profeta Ezechièle: richiamare il malvagio per la sua cattiva condotta e invitarlo alla conversione. Siamo responsabili davanti al Signore per ogni nostro fratello che non abbiamo sostenuto nel cammino di fede. La seconda lettura afferma esplicitamente che l’amore è il compimento della legge. Nel cuore del cristiano vi è la morte e la risurrezione di Gesù Cristo, il Signore. Egli ha dato la sua vita per noi. Il Vangelo riprende il quarto discorso che Gesù rivolse alla sua comunità: la correzione fraterna ci obbliga a sostenere e a illuminare chi è in difficoltà. La fraternità è un dono grande che si costruisce assieme.

PRIMA LETTURA

Seduti

Dal libro del profeta Ezechièle (33,1.7-9)

Mi fu rivolta questa parola del Signore: 7«O figlio dell’uomo, io ti ho posto come sentinella per la casa d’Israele. Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia. 8 Se io dico al malvagio: “Malvagio, tu morirai”, e tu non parli perchè il malvagio desista dalla sua condotta, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te. 9 Ma se tu avverti il malvagio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte dalla sua condotta, egli morirà per la sua iniquità, ma tu ti sarai salvato». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio 1

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 94)

Rit. Ascoltate oggi la voce del Signore - s

Venite, cantiamo al Signore, acclamiamo la roccia della nostra salvezza. Accostiamoci a

lui per rendergli grazie, a lui acclamiamo con canti di gioia. Rit. Entrate: prostràti, adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti. È lui il nostro Dio e noi il popolo del suo pascolo, il gregge che egli conduce. Rit. Se ascoltaste oggi la sua voce! «Non indurite il cuore come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto, dove mi tentarono i vostri padri: mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere». Rit.

SECONDA LETTURA Dalla lettera di san Paolo apostolo (13,8-10) ai Romani Fratelli, 8non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell’amore vicendevole; perché chi ama l’altro ha adempiuto la Legge. 9 Infatti: «Non commetterai adulterio, non ucciderai, non ruberai, non desidererai», e qualsiasi altro comandamento, si ricapitola in questa parola: «Amerai il tuo prossimo come te stesso». 10La carità non fa alcun male al prossimo: pienezza della Legge infatti è la carità. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo, affidando a noi la parola della riconciliazione. Alleluia.

VANGELO Dal Vangelo secondo Matteo

(18,15-20)

Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 15 «Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; 16se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. 17 Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano. 18In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo. 19In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. 20Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo


PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, il Signore Gesù ci chiede di essere una vera famiglia, ponendoci al servizio gli uni degli altri. Lettore Diciamo con fiducia: Ass. DONACI, SIGNORE, IL TUO AMORE! 1. Perché la Chiesa sia veramente casa e scuola di comunione offrendo il perdono di Gesù a chi è nel peccato e si è allontanato dalla fede. Preghiamo. 2. Perché la pace del Signore risorto regni nelle nostre comunità e famiglie. Preghiamo. 3. Perché sappiamo sostenere i fratelli e le sorelle in difficoltà e avvicinarci a chi è solo ed emarginato nella società. Preghiamo. 4. Perché invocando il Signore nelle nostre case e comunità diventiamo un segno della sua dolce presenza. Preghiamo. 5. Perché l’Eucaristia che celebriamo ci liberi dai nostri peccati e ci conceda la grazia della riconciliazione fraterna. Preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, fonte della vita e dell’amore: accogli la preghiera di questa comunità che

sempre si pone in ascolto della tua voce; donaci ancora lo Spirito Santo per annunciare al mondo le meraviglie del tuo amore. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. O Dio, sorgente della vera pietà e della pace, salga a te nella celebrazione di questo mistero la giusta adorazione per la tua grandezza e si rafforzi la fedeltà e la concordia dei tuoi figli. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO DELLE DOMENICHE I Il mistero pasquale e il popolo di Dio È veramente cosa buona e giusta renderti grazie e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Mirabile è l’opera da lui compiuta nel mistero pasquale: egli ci ha fatti passare dalla schiavitù del peccato e della morte alla gloria di proclamarci stirpe eletta, regale sacerdozio, gente santa, popolo di sua conquista, per annunziare al mondo la tua potenza, o Padre, che dalle tenebre ci hai chiamati allo splendore della tua luce. Per questo mistero di salvezza, uniti ai cori degli angeli, proclamiamo esultanti la tua lode.

MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Il Signore ci chiede di amarci gli uni gli altri. Diciamo insieme con fiducia. Tutti: Padre nostro...

SCAMBIO DELLA PACE Cel. Gesù ha dato la sua vita per noi: nel suo nome, scambiatevi un segno di pace.

CANONE CANTATO Vi lascio la pace, vi dò la mia pace: non vi turbate. Vi lascio la pace, vi dò la mia pace: abbiate fede in me.

FRAZIONE DEL PANE Cel. Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti in questo calice, siano per noi cibo di vita eterna.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE «Se tuo fratello commette una colpa, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolta avrai guadagnato tuo fratello».


DOPO LA COMUNIONE in piedi Cel. O Padre, che nutri e rinnovi i tuoi fedeli alla mensa della parola e del pane di vita, per questi doni del tuo Figlio aiutaci a progredire costantemente nella fede, per divenire partecipi della sua vita immortale. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Gesù è il Signore: nel suo santo nome, andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Aiutaci, Gesù Aiutaci, Gesù, ad avere lo sguardo sempre fisso sul tuo cuore misericordioso. Aiutaci, Gesù, a vedere il fratello come un dono per noi, per la nostra vita, per la nostra comunità. Aiutaci, Gesù, ad avere attenzione per il prossimo, per lo straniero, per il fratello in difficoltà. Aiutaci, Gesù, a vincere le nostre maschere di comunione e a fare spazio al fratello, portando i pesi gli uni degli altri. Aiutaci, Gesù, a vincere le tentazioni egoistiche che continuamente ci insidiano e generano competizione, diffidenza, gelosie. Aiutaci, Gesù, a soccorre chi è solo e abbandonato. Aiutaci, Gesù, a costruire le nostre fraternità. Aiutaci, Gesù, nel cammino della riconciliazione. Il dovere di evangelizzare «La Chiesa che annuncia e trasmette la fede imita l’agire di Dio stesso che si comunica all’umanità donando il Figlio, vive nella comunione trinitaria, effonde lo Spirito Santo per comunicare con l’umanità. Affinché l’evangelizzazione sia eco di questa comunicazione divina, la Chiesa deve lasciarsi plasmare dall’azione dello Spirito e farsi conforme a Cristo crocifisso, il quale rivela al mondo il volto dell’amore e della comunione di Dio. In questo modo riscopre la sua vocazione di Ecclesia mater che genera

La spiritualità di comunione Il senso più pieno della Liturgia della Parola di questa domenica lo si può cogliere con le parole di Giovanni Paolo lì dove affermò che la comunione è il frutto e la manifestazione dell’amore divino. Nella Lettera apostolica Novo millennio ineunte (6-1-2001), al n. 43, Giovanni Paolo delineò le caratteristiche della spiritualità di comunione: «Spiritualità della comunione significa capacità di sentire il fratello di fede nell’unità profonda del Corpo mistico, dunque, come “uno che mi appartiene”, per saper condividere le sue gioie e le sue sofferenze, per intuire i suoi desideri e prendersi cura dei suoi bisogni, per offrirgli una vera e profonda amicizia. Spiritualità della comunione è pure capacità di vedere innanzitutto ciò che di positivo c’è nell’altro, per accoglierlo e valorizzarlo come dono di Dio: un “dono per me”, oltre che per il fratello che lo ha direttamente ricevuto. Spiritualità della comunione è infine saper “fare spazio” al fratello, portando “i pesi gli uni degli altri” (Gal 6,2) e respingendo le tentazioni egoistiche che continuamente ci insidiano e generano competizione, carrierismo, diffidenza, gelosie. Non ci facciamo illusioni: senza questo cammino spirituale, a ben poco servirebbero gli strumenti esteriori della comunione. Diventerebbero apparati senz’anima, maschere di comunione più che sue vie di espressione e di crescita». figli al Signore, trasmettendo la fede, insegnando l’amore che genera e nutre i figli. Al cuore dell’annuncio vi è Gesù Cristo creduto e testimoniato. Trasmettere la fede significa essenzialmente trasmettere le Scritture, e massimamente il Vangelo, che permettono di conoscere Gesù, il Signore. Proprio papa Paolo VI, rilanciando la priorità della evangelizzazione, ricordava a tutti i fedeli: “Non sarà inutile che ciascun cristiano e ciascun evangelizzatore approfondisca nella preghiera questo pensiero: gli uomini potranno salvarsi anche per altri sentieri, grazie alla misericordia di Dio, benché noi non annunziamo loro il Vangelo; ma potremo noi salvarci se, per negligenza, per paura, per vergogna – ciò che s. Paolo chiamava “arrossire del Vangelo” – o in conseguenza di idee false, trascuriamo di annunziarlo?”» (Lineamenta XIIIa Assemblea generale dei Vescovi, n. 2).

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.


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