28ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C (verde) 13 OTTOBRE 2013 a Parola di Dio non è incatenata». Chi è che può frenare la potente azione del Vangelo? Fino a che punto l’uomo può impedire al Cristo risorto di agire sulla terra e nel cuore dell’uomo? L’apostolo Paolo lo aveva ben capito nel momento in cui, trovandosi nell’impossibilità di portare il Vangelo per le strade delle città, poté solamente consegnare la sua testimonianza di vita al giovane discepolo e amico Timoteo. Dio è sempre all’opera: la sua grazia e il suo Santo Spirito raggiungono gli uomini e le donne di ogni nazionalità e fede. L’Eucaristia che celebriamo è l’invito che il Signore stesso ci rivolge affinché riconosciamo la sua misteriosa presenza nel mondo, lì dove le persone praticano la giustizia e vivono l’amore fraterno.
«
L
ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Se consideri le nostre colpe, Signore, chi potrà resistere? Ma presso di te è il perdono, o Dio di Israele. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Gesù Cristo, della stirpe di Davide, risuscitato dai morti per volontà del Padre e per il potere dello Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, la salvezza del Signore è per tutti i popoli: apriamo con fiducia i nostri cuori al perdono di Dio e confessiamo le nostre colpe. (Breve pausa di silenzio) Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro. Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà
INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace
in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. Ci preceda e ci accompagni sempre la tua grazia, Signore, perché, sorretti dal tuo paterno aiuto, non ci stanchiamo mai di operare il bene. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure: Cel. O Dio, fonte della vita temporale ed eterna, fa’ che nessuno di noi ti cerchi solo per la salute del corpo: ogni fratello in questo giorno santo torni a renderti gloria per il dono della fede, e la Chiesa intera sia testimone della salvezza che tu operi continuamente in Cristo tuo Figlio. Egli è Dio, e vive e regna con te... Ass. Amen
La prima lettura contiene un insegnamento molto importante sul significato universale della salvezza. Infatti, attraverso la guarigione di Naaman il Siro che, seguendo il consiglio della sua schiava,
si lavò nelle acque del Giordano, il messaggio di salvezza raggiunge anche coloro che sono lontani. La seconda lettura ci invita a perseverare nelle prove e, quindi, a non custodire passivamente il deposito della fede. Il Vangelo, attraverso la guarigione dei dieci lebbrosi e il racconto del rendimento di grazie di appena uno solo di essi, di origine pagana, rivela il cuore del messaggio della salvezza: tutto è dono di Dio.
PRIMA LETTURA
Seduti (5,14-17)
Dal secondo libro dei Re In quei giorni, 14Naamàn [il comandante dell’esercito del re di Aram,] scese e si immerse nel Giordano sette volte, secondo la parola di Elisèo, uomo di Dio, e il suo corpo ridivenne come il corpo di un ragazzo; egli era purificato [dalla sua lebbra]. 15 Tornò con tutto il seguito da [Elisèo,] l’uomo di Dio; entrò e stette davanti a lui dicendo: «Ecco, ora so che non c’è Dio su tutta la terra se non in Israele. Adesso accetta un dono dal tuo servo». 16Quello disse: «Per la vita del Signore, alla cui presenza io sto, non lo prenderò». L’altro insisteva perché accettasse, ma egli rifiutò. 17 Allora Naamàn disse: «Se è no, sia permesso almeno al tuo servo di caricare qui tanta terra quanta ne porta una coppia di muli, perché il tuo servo non intende compiere più un olocausto o un sacrificio ad altri dèi, ma solo al Signore». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 97)
Rit. Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia
Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie. Gli ha dato vittoria Rit. la sua destra e il suo braccio santo. Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza, agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia. Egli si è ricordato del suo amore, della sua fedeltà alla casa di Israele. Rit. Tutti i confini della terra hanno veduto la vittoria del nostro Dio. Acclami il Signore tutta la terra, gridate, esultate, cantate inni! Rit.
SECONDA LETTURA Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo (2,8-13) Figlio mio, 8ricòrdati di Gesù Cristo, risorto dai morti, discendente di Davide, come io annuncio nel mio vangelo, 9per il quale soffro fino a portare le catene come un malfattore. Ma la parola di Dio non è incatenata! 10 Perciò io sopporto ogni cosa per quelli che Dio ha scelto, perché anch’essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna. 11 Questa parola è degna di fede: Se moriamo con lui, con lui anche vivremo; 12se perseveriamo, con lui anche regneremo; se lo rinneghiamo, lui pure ci rinnegherà; 13se siamo infedeli, lui rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. In ogni cosa rendete grazie: questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. Alleluia.
VANGELO Dal Vangelo secondo Luca
(17,11-19)
Ass. Gloria a te, o Signore 11 Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea. 12 Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza 13e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». 14Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati. 15 Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, 16e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano. 17Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? 18Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, il Signore è per noi fonte di pace e di gioia: presentiamo al Padre le nostre intenzioni. Lettore Diciamo con fiducia: Ass. SIGNORE, NOI TI LODIAMO E TI BENEDICIAMO! 1. Per il dono della Chiesa, corpo di Cristo e sacramento di salvezza per il mondo. Preghiamo. 2. Per il dono della fede e l’azione potente dello Spirito Santo nelle nostre comunità. Preghiamo. 3. Perché la giustizia e la pace si diffondano su tutta la terra a partire dagli uomini e dalle donne di buona volontà. Preghiamo. 4. Perché tu ti riveli nel cuore di ogni uomo e di ogni donna che cercano la verità e praticano l’amore verso il prossimo. Preghiamo. 5. Perché non fai mancare la tua Parola di vita a tutti i popoli della terra attraverso i catechisti, i missionari, i laici consacrati. Preghiamo. 6. Perché sei buono e misericordioso con tutti noi e ci parli attraverso il Vangelo di Gesù Cristo e i santi. Preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Signore, che hai chiamato tutti i po-
poli della terra alla salvezza: fa’ che le nostre comunità siano aperte alla missione, all’annuncio coraggioso del Vangelo, a partire dalle famiglie, dalle città, dai luoghi che abitiamo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. Accogli, Signore, le nostre offerte e preghiere, e fa’ che questo santo sacrificio, espressione perfetta della nostra fede, ci apra il passaggio alla gloria del cielo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PRFAZIO DELLE DOMENICHE II Il mistero della redenzione È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Nella sua misericordia per noi peccatori egli si è degnato di nascere dalla Vergine; morendo sulla croce, ci ha liberati dalla morte eterna e con la sua risurrezione ci ha donato la vita immortale. Per questo mistero di salvezza, uniti agli angeli e ai santi, cantiamo con gioia l’inno della tua lode.
MISTERO DELLA FEDE Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice annunziamo la tua morte, Signore, nell’attesa della tua venuta.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Il Signore ha cura del debole e dell’affamato: diciamo con gioia. Tutti: Padre nostro...
SCAMBIO DELLA PACE Cel. Davanti al Vangelo di Gesù, la buona novella, siamo tutti peccatori e bisognosi di riconciliazione: scambiatevi un segno di pace.
CANONE CANTATO Vi lascio la pace, vi dò la mia pace: non vi turbate. Vi lascio la pace, vi dò la mia pace: abbiate fede in me.
FRAZIONE DEL PANE Cel. Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti in questo calice, siano per noi cibo di vita eterna.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE I ricchi impoveriscono e hanno fame, ma chi cerca il Signore non manca di nulla. Oppure: Quando il Signore si manifesterà, saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è. Oppure: «Non sono dieci quelli guariti? E gli altri nove dove sono? Alzati e va’, la tua fede ti ha salvato».
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. Padre santo e misericordioso, che ci hai nutriti con il corpo e sangue del tuo Figlio, per questa partecipazione al suo sacrificio donaci di comunicare alla sua stessa vita. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica di Dio onnipotente, Padre Ass. Amen e Figlio ✠ e Spirito Santo. Cel. Gesù ci invia nel mondo per aiutare i poveri e chi è solo. Andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Alla Vergine di Fatima Signora Nostra e Madre di tutti gli uomini e le donne, eccomi come un figlio che viene a visitare sua Madre e lo fa in compagnia di una moltitudine di fratelli e sorelle. Come successore di Pietro, a cui fu affidata la missione di presiedere al servizio della carità nella Chiesa di Cristo e di confermare tutti nella fede e nella speranza, voglio presentare al tuo Cuore Immacolato le gioie e le speranze nonché i problemi e le sofferenze di ognuno di questi tuoi figli e figlie che si trovano nella Cova di Iria oppure ci accompagnano da lontano. Madre amabilissima, tu conosci ciascuno per il suo nome, con il suo volto e la sua storia, e a tutti vuoi bene con la benevolenza materna che sgorga dal cuore stesso di Dio Amore. Tutti affido e consacro a te, Maria Santissima, Madre di Dio e nostra Madre (Giovanni Paolo II).
Coltivare e custodire «Il verbo “coltivare” mi richiama alla mente la cura che l’agricoltore ha per la sua terra perché dia frutto ed esso sia condiviso: quanta attenzione, passione e dedizione! Coltivare e custodire il creato è un’indicazione di Dio data non solo all’inizio della storia, ma a ciascuno di noi; è parte del suo progetto; vuol dire far crescere il mondo con responsabilità, trasformarlo perché sia un giardino, un luogo abitabile per tutti… Siamo spesso guidati dalla superbia del dominare, del possedere, del manipolare, dello sfruttare; non la “custodiamo”, non la rispettiamo, non la consideriamo come un dono gratuito di cui avere cura. Stiamo perdendo l’atteggiamento dello stupore, della contemplazione, dell’ascolto della creazione… Perché avviene questo? Per-ché pensiamo e viviamo in modo orizzontale, ci siamo allontanati da Dio, non leggiamo i suoi segni. Ma il “coltivare e custodire” non comprende solo il rapporto tra noi e l’ambiente, tra l’uomo e il creato, riguarda anche i rapporti umani… La persona umana è in pericolo. Uno che muore non è una notizia, ma se si abbassano di dieci punti le borse è una tragedia! Così le persone vengono scartate, come se fossero rifiuti. Questa “cultura dello scarto” tende a diventare mentalità comune, che contagia tutti. La vita umana, la persona non sono più sentite come valore primario da rispettare e tutelare, specie se è povera o disabile, se non serve ancora – come il nascituro –, o non serve più – come l’anziano. Questa cultura dello scarto ci ha resi insensibili anche agli sprechi e agli scarti alimentari» (Papa Francesco). Attualizzare la Parola Oggi la Liturgia della Parola ci invita ad assumere uno sguardo universale per il messaggio della salvezza. Naaman è simbolo del pagano che si apre – progressivamente – alla rivelazione del Signore. Abbiamo bisogno di superare le chiusure e i pregiudizi che possono nascere in noi verso i non credenti, verso coloro che praticano altre fedi o si sono allontanati dalla Chiesa. Ci sentiamo impegnati per l’evangelizzazione, affinchè il Vangelo si diffonda su tutta la terra? Quale è il nostro contributo per le missioni?
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.