2ª DOMENICA DI PASQUA - ANNO B (BIANCO) 12 APRILE 2015 DOMENICA DELLA DIVINA MISERICORDIA esù è il Cristo, il Figlio di Dio». La risurrezione di Gesù dai morti getta una luce nuova sulla sua identità ma anche sulla funzione dei discepoli. Questi si raccolgono in unità, come un corpo nuovo e vivo, segnato dall’amore di Gesù, dalla fede in lui come il Cristo, il Figlio di Dio. Dall’annuncio della Pasqua nasce la Chiesa, corpo di Cristo, comunione di uomini e donne chiamati ad annunciare il Vangelo sino agli estremi confini della terra e a liberare ogni persona dal male e dal peccato. La forza dell’annuncio è la presenza stessa del Signore risorto in mezzo ai suoi discepoli. Egli è il Veniente, colui che si rende presente ogniqualvolta i suoi lo cercano, l’invocano. Ogni Eucaristia che noi celebriamo attualizza la Pasqua del Signore. Tutte le volte che spezziamo il pane e beviamo all’unico calice, si attua il mistero della salvezza e il Signore è in mezzo a noi. Ci crediamo veramente? L’Eucaristia che celebriamo è la Misericordia di Dio, ossia il Cristo vivo e vero in mezzo a noi!
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ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Entrate nella gioia e nella gloria, e rendete grazie a Dio, che vi ha chiamato al regno dei cieli, alleluia. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La pace del Signore risorto sia con voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Carissimi, Gesù risorto è la speranza viva che anima la nostra storia. Chiediamo perdono a Dio Padre per i nostri peccati. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, nostra pace, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, nostra Pasqua, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, nostra vita, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen
INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti
glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. Dio di eterna misericordia, che nella ricorrenza pasquale ravvivi la fede del tuo popolo, accresci in noi la grazia che ci hai dato, perché tutti comprendiamo l’inestimabile ricchezza del Battesimo che ci ha purificati, dello Spirito che ci ha rigenerati, del Sangue che ci ha redenti. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Ass. Amen Oppure: Cel. O Dio, che in ogni Pasqua domenicale ci fai vivere le meraviglie della salvezza, fa’ che riconosciamo con la grazia dello Spirito il Signore presente nell’assemblea dei fratelli, per rendere testimonianza della sua risurrezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen
La prima lettura tratteggia le coordinate della comunità dei credenti: vera e reale comunione dei beni, unità di intenti, esempio di fede. La comunione fraterna è frutto della risurrezione di Cristo. La seconda lettura presenta una grande verità di fede: la comunione con il Signore allarga il cuore e sospinge a incontrare l’altro per amore e nell’amore di Dio. Il Vangelo narra dell’apparizione di Cristo il giorno di Pasqua e otto giorni dopo. Egli «viene» nella sua Chiesa e la sua venuta provoca la gioia dei discepoli che lo riconoscono dai «segni» della passione. Da questa fede pasquale scaturisce la loro missione. PRIMA LETTURA Seduti Dagli Atti degli Apostoli (4,32-35)
La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune. 33 Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande favore. 34 Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano il ricavato di ciò che era stato venduto 35e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi veniva distribuito a ciascuno secondo il suo bisogno. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio 32
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 117)
Rit. Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre
Dica Israele: «Il suo amore è per sempre». Dica la casa di Aronne: «Il suo amore è per sempre». Dicano quelli che temono il Signore: «Il suo amore è per sempre». Rit. La destra del Signore si è innalzata, la destra del Signore ha fatto prodezze. Non morirò, ma resterò in vita e annuncerò le opere del Signore. Il Signore mi ha castigato duramente, ma non mi ha consegnato alla morte. Rit. La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo. Questo è stato fatto dal
Signore: una meraviglia ai nostri occhi. Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci in esso ed esultiamo! Rit.
SECONDA LETTURA
(5,1-6)
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo Carissimi, 1chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio; e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato. 2 In questo conosciamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. 3In questo infatti consiste l’amore di Dio, nell’osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi. 4 Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede. 5 E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? 6Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con l’acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
SEQUENZA [Facoltativa] Alla vittima pasquale, s’innalzi oggi il sacrificio di lode. L’Agnello ha redento il suo gregge, l’Innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre. Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello. Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa. «Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?». «La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto, e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti. Cristo, mia speranza, è risorto: precede i suoi in Galilea». Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto. Tu, Re vittorioso, abbi pietà di noi.
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto! Alleluia.
VANGELO Dal Vangelo secondo Giovanni (20,19-31)
Ass. Gloria a te, o Signore 19 La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luo-
go dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». 20Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. 21 Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». 22Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. 23A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». 24Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdi-mo, non era con loro quando venne Gesù. 25Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». 26 Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». 27Poi disse a Tom-maso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». 28Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». 29Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». 30Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. 31Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome. Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà,
nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, Gesù è risuscitato dai morti, egli vive in mezzo a noi che siamo il suo corpo. Lettore Diciamo con gioia: Ass. SIGNORE, FIGLIO DI DIO, ASCOLTACI! 1. Perché la Chiesa annunci la risurrezione di Gesù dai morti sino agli estremi confini della terra, preghiamo. 2. Perché lo Spirito del Signore crocifisso e risorto rinnovi tutti i popoli della terra, in special modo gli abitanti del Medio Oriente, preghiamo. 3. Perché la Pasqua, cuore della fede cristiana, sia riscoperta nelle nostre famiglie e comunità, preghiamo. 4. Perché i giovani sperimentino, giorno per giorno, la presenza misericordiosa di Gesù che ha vinto la morte e il male, preghiamo. 5. Perché, celebrando l’Eucaristia, lo Spirito Santo ci raccolga in unità e ci faccia sperimentare la gioia dei discepoli che incontrarono il Signore risorto, preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, fonte della vita, nella risurrezione di Gesù dai morti ci hai mostrato la tua divina misericordia: liberaci dalla tristezza, da ogni paura, e fa’ che portiamo il Vangelo in ogni angolo della terra. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. Accogli con bontà, Signore, l’offerta del tuo popolo [e dei nuovi battezzati]: tu che ci hai chiamati alla fede e rigenerati nel Battesimo, guidaci alla felicità eterna. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO PASQUALE I Cristo agnello pasquale È veramente cosa buona e giusta, nostro do-
vere e fonte di salvezza, proclamare sempre la tua gloria, o Signore, e soprattutto esaltarti in questo giorno nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. È lui il vero Agnello che ha tolto i peccati del mondo, è lui che morendo ha distrutto la morte e risorgendo ha ridato a noi la vita. Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, l’umanità esulta su tutta la terra, e con l’assemblea degli angeli e dei santi canta l’inno della tua gloria.
MISTERO DELLA FEDE Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice annunziamo la tua morte, Signore, nell’attesa della tua venuta.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Risorti con Cristo a vita nuova, invochiamo il Padre dicendo. Tutti: Padre nostro...
SCAMBIO DELLA PACE Cel. Rigeneràti dal perdono del Padre, scambiatevi un segno di pace.
CANONE CANTATO Vi lascio la pace, vi do la mia pace: non vi turbate. Vi lascio la pace, vi do la mia pace: abbiate fede in me.
FRAZIONE DEL PANE Cel. Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti in questo calice, siano per noi cibo di vita eterna.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE «Accosta la tua mano, tocca le cicatrici dei chiodi e non essere incredulo, ma credente», alleluia.
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. Dio onnipotente, la forza del sacramento pasquale che abbiamo ricevuto continui a operare nella nostra vita. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. In questo giorno di Pasqua, Dio onnipotente vi benedica e vi custodisca nella sua pace. Ass. Amen Cel. Dio, che nella Pasqua del suo Figlio, ha rinnovato l’umanità intera, vi renda partecipi della sua vita immortale. Ass. Amen
Cel. Voi, che dopo i giorni della Passione, celebrate con gioia la risurrezione del Signore, possiate giungere alla grande festa della Pasqua eterna. Ass. Amen Cel. E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre. Ass. Amen Cel. Cristo, l’agnello immolato, è risuscitato dai morti! Andate in pace, alleluia, alleluia. Ass. Rendiamo grazie a Dio. Alleluia, alleluia Attualizzare la Parola Come vivo la comunione in famiglia, nella mia comunità, in parrocchia? Sono disponibile verso gli altri? Avverto le necessità e il grido dei poveri? So mettere in comune i miei beni? Credo veramente che il Signore si rende presente allo spezzare del pane? La mia fede è cresciuta? Sto riscoprendo il battesimo? Accogliamo il dono della pace che ci offre Gesù risorto, lasciamoci riempire il cuore dalla sua misericordia! In questo modo, con la forza dello Spirito Santo, lo Spirito che ha risuscitato Cristo dai morti, anche noi possiamo portare agli altri questi doni pasquali. Il dono della pace È molto importante quello che riferisce il Vangelo, e cioè che Gesù, nelle due apparizioni agli apostoli riuniti nel cenacolo, ripeté più volte il saluto «Pace a voi!» (Gv 20,19.21.26). Il saluto tradizionale, con cui ci si augura lo shalom, la pace, diventa qui una cosa nuova: diventa il dono di quella pace che solo Gesù può dare, perché è il frutto della sua vittoria radicale sul male. La «pace» che Gesù offre ai suoi amici è il frutto dell’amore di Dio che l’ha portato a morire sulla croce, a versare tutto il suo sangue, come Agnello mite e umile, «pieno di grazia e di verità» (Gv 1,14). Ecco perché il san Giovanni Paolo II ha voluto intitolare questa Domenica dopo la Pasqua alla Divina Misericordia, con un’icona ben precisa: quella del costato trafitto di Cristo, da cui escono sangue e acqua, secondo la testimonianza oculare dell’apostolo Giovanni (cf. Gv 19,34-37). Ma ormai Gesù è risorto, e da lui vivo scaturiscono i sacramenti pasquali del Battesimo e dell’Eucaristia: chi si accosta ad essi con fede riceve il dono della vita eterna.
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.