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SOLENNITÀ DI CRISTO RE DELL’UNIVERSO - ANNO C (bianco) 24 NOVEMBRE 2013 ostui è il re dei Giudei». Per Gesù, appeso a una forca, regnare è donare la vita, e amare equivale a servire i fratelli, senza trattenere nulla per sé. Siamo pronti a vivere così la regalità di Cristo? Dovremmo, a tal proposito, liberare le croci e le immagini del Crocifisso da ogni rivestimento prezioso: oro, argento, peltro, avorio, rubini e smeraldi… Perché la croce e il Crocifisso richiamano a una morte infame, alla nudità del Figlio di Dio che svuotò completamente se stesso e morì per il bene nostro, per la salvezza di tutti! Deriso dai soldati e oltraggiato dai capi del popolo, il Cristo morente sembra dirci, ancora oggi, che ci può governare solamente chi ci vuole servire, ossia chi sa amare di più, senza risparmiarsi. Il Crocifisso è lo scandalo di tutte le fedi ed è il segno più grande dell’amore del Padre per noi. Tuttavia, il Crocifisso è anche il segno del male nel mondo, del bisogno di redenzione che tutti ancora ci portiamo dentro, e dell’ingiustizia dei forti e dei corrotti che sembra prevalere – ma solo temporaneamente e apparentemente – sui deboli e sui giusti. L’Eucaristia che celebriamo è quello stesso Agnello immolato che è degno di ricevere potenza e ricchezza e sapienza e forza e onore: a lui gloria e potenza nei secoli, in eterno. Amen. Alleluia!

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ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

L’Agnello immolato è degno di ricevere potenza e ricchezza e sapienza e forza e onore: a lui gloria e potenza nei secoli, in eterno. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Cristo Gesù, immagine del Dio invisibile, Re di giustizia e di pace, di verità e di vita, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, il Padre, in Cristo, ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel suo Regno di luce infinita. Confessiamo con fiducia le nostre colpe. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, primogenito di coloro che risuscitano dai morti, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, capo del corpo che è la Chiesa, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, generato prima di ogni creatura, pietà di noi. Ass. Signore, pietà

Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen

INNO DI LODE Tutti: Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. Dio onnipotente ed eterno, che hai voluto rinnovare tutte le cose in Cristo tuo Figlio, Re dell’universo, fa’ che ogni creatura, libera dalla schiavitù del peccato, ti serva e ti lodi senza fine. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure: Cel. O Dio Padre, che ci hai chiamati a re-


gnare con te nella giustizia e nell’amore, liberaci dal potere delle tenebre; fa’ che camminiamo sulle orme del tuo Figlio, e come lui doniamo la nostra vita per amore dei fratelli, certi di condividere la sua gloria in paradiso. Egli è Dio, e vive e regna con te... Ass. Amen

La prima lettura narra l’unzione del re Davide. Egli è riconosciuto re da tutte le tribù d’Israele. Si realizza, così, la parola del Signore. La seconda lettura riconosce che l’iniziativa della salvezza, descritta come passaggio dalle tenebre al Regno del Figlio, è del Padre. È lui, infatti, che ci ha resi eredi della promessa. Segue un inno pieno di fiducia nel primato di Cristo. Il Vangelo presenta Gesù come il giusto sofferente che dona salvezza anche ai perduti. È l’immagine del Crocifisso e del buon ladrone. La morte del giusto diviene salvezza per i peccatori. Chi confida in Cristo entra nel suo regno. Da qui i titoli a lui riservati di re e salvatore.

PRIMA LETTURA

Seduti

Dal secondo libro di Samuèle (5,1-3) In quei giorni, 1vennero tutte le tribù d’Israele da Davide a Ebron, e gli dissero: «Ecco noi siamo tue ossa e tua carne. 2Già prima, quando regnava Saul su di noi, tu conducevi e riconducevi Israele. Il Signore ti ha detto: “Tu pascerai il mio popolo Israele, tu sarai capo d’Israele”». 3Vennero dunque tutti gli anziani d’Israele dal re a Ebron, il re Davide concluse con loro un’alleanza a Ebron davanti al Signore ed essi unsero Davide re d’Israele. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 121)

Rit. Andremo con gioia alla casa del Signore

Quale gioia, quando mi dissero: «Andremo alla casa del Signore!». Già sono fermi i nostri piedi alle tue porte, Gerusalemme! Rit. È là che salgono le tribù, le tribù del Signore, secondo la legge d’Israele, per lodare il nome del Signore. Là sono posti i troni del giudizio, i troni della casa di Davide. Rit.

SECONDA LETTURA Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési (1,12-20) 12 Fratelli, ringraziate con gioia il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce. 13È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore, 14per mezzo del quale abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati. 15Egli è immagine del Dio invisibile, primogenito di tutta la creazione, 16 perché in lui furono create tutte le cose nei cieli e sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e potenze. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. 17Egli è prima di tutte le cose e tutte in lui sussistono. 18 Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa. Egli è principio, primogenito di quelli che risorgono dai morti, perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose. 19È piaciuto infatti a Dio che abiti in lui tutta la pienezza 20e che per mezzo di lui e in vista di lui siano riconciliate tutte le cose, avendo pacificato con il sangue della sua croce sia le cose che stanno sulla terra, sia quelle che stanno nei cieli. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide! Alleluia.

VANGELO Dal Vangelo secondo Luca (23,35-43)

Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] 35il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto». 36 Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: 37 «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». 38 Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei». 39 Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». 40L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? 41 Noi, giustamente, perché riceviamo quello


che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». 42E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». 43 Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, Gesù, il Figlio di Dio, ha dato la sua vita per noi. Egli ci ha fatto capire che amare è donare la vita, sino alla morte di Croce. Lettore Diciamo con fiducia: Ass. CRISTO, NOSTRA PACE, ASCOLTACI! 1. Perché lo Spirito del Cristo crocifisso e risorto sostenga il Santo Padre nel dialogo con il mondo e con coloro che non credono. Preghiamo. 2. Perché le Chiese dell’America Latina e dell’Asia, come frutto dell’Anno della fede, mandino missionari ad altre Chiese che sono nel bisogno. Preghiamo. 3. Perché nelle nostre famiglie si approfondisca la fede nella risurrezione della carne e

nella manifestazione gloriosa del Signore risorto. Preghiamo. 4. Perché il Signore accolga nella sua gloria tutti i nostri cari defunti. Preghiamo. 5. Perché al termine dell’Anno della fede le nostre comunità parrocchiali e religiose possano sperimentare la dolce presenza di Gesù, il Signore. Preghiamo. 6. Perché sappiamo fare del servizio e dell’umiltà i segni credibili della nostra fede e del nostro amore. Preghiamo. Cel. O Gesù, agnello immolato per la nostra redenzione: accogli la nostra preghiera e presentala al Padre, affinché la grazia dello Spirito Santo ci rinnovi nella fede, nella speranza e nella carità. Tu che vivi e regni per i Ass. Amen secoli dei secoli.

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Accetta, o Padre, questo sacrificio di riconciliazione, e per i meriti del Cristo tuo Figlio concedi a tutti i popoli il dono dell’unità e della pace. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Ass. Amen

PREFAZIO Cristo sacerdote e re dell’universo È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Tu con olio di esultanza hai consacrato Sacerdote eterno e Re dell’universo il tuo unico Figlio, Gesù Cristo nostro Signore. Egli, sacrificando se stesso immacolata vittima di pace sull’altare della Croce, operò il mistero dell’umana redenzione; assoggettate al suo potere tutte le creature, offrì alla tua maestà infinita il regno eterno e universale: regno di verità e di vita, regno di santità e di grazia, regno di giustizia, di amore e di pace. E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei Cori celesti, cantiamo con voce incessante l’inno della tua gloria.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Gesù è morto per noi e ci invita a pregare Dio con fiducia e gioia. Tutti: Padre nostro…

SCAMBIO DELLA PACE Cel. La Croce di Gesù è la nostra salvezza: nel suo nome, scambiatevi un segno di pace.


CANONE CANTATO Vi lascio la pace, vi dò la mia pace: non vi turbate. Vi lascio la pace, vi dò la mia pace: abbiate fede in me.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE Re in eterno siede il Signore: benedirà il suo popolo nella pace. Oppure: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». «Oggi sarai con me in paradiso».

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. O Dio, nostro Padre, che ci hai nutriti con il pane della vita immortale, fa’ che obbediamo con gioia a Cristo, Re dell’universo, per vivere senza fine con lui nel suo regno glorioso. Egli vive e regna nei secoli Ass. Amen dei secoli.

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Gesù è venuto a salvare il mondo con la sua morte di Croce e la sua risurrezione: annunciatelo a tutti e andate in pace! Ass. Rendiamo grazie a Dio Preghiera per la nuova evangelizzazione O Dio, che nella potenza dello Spirito Santo hai mandato il tuo Verbo a portare il lieto annuncio ai poveri, fa’ che, tenendo gli occhi fissi su di lui, viviamo sempre nell’amore sincero, annunciatori e testimoni del suo Vangelo in tutto il mondo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Attualizzare la Parola La fede del buon ladrone è una fede appena abbozzata, ma sufficiente ad assicurargli la salvezza: “Oggi con me sarai nel paradiso”. Decisivo è quel “con me”. Sì, è questo che lo salva. Certo, il buon ladrone è sulla croce come Gesù, ma soprattutto è sulla croce con Gesù. E, a differenza dell’altro malfattore, e di tutti gli altri che li scherniscono, non chie-

ANNO DELLA FEDE Io credo in Dio Così inizia il simbolo apostolico. Ma quanti sanno cosa significhi veramente credere? La maggior parte dei cristiani è entrata nella fede sin dalla nascita, grazie alla fede dei propri genitori che, al momento del Battesimo, hanno risposto per loro conto: “Credo!”. Altri sono entrati nella fede attraverso la progressiva adesione a una grazia di conversione. In ogni caso, la fede è sempre un “dono” di Dio. Un dono che viene dalla sua bontà e dalla sua potenza. Un dono che va fiduciosamente accolto. La fede è l’incontro tra la fiducia che Dio ha in noi e la fiducia che abbiamo noi in Lui. L’anelito che Dio mette nel cuore dei credenti inserisce la piccola storia degli uomini nella storia di Dio. Il credere, quindi, è fame e sete di Dio, di conoscere il suo Volto, di ascoltare la sua Parola. La fede è vita, e ha bisogno di interiorità e della lotta di ogni giorno per essere calata nella storia quotidiana e reggere il confronto con le logiche del “mondo”. La fede non è una questione di intelligenza ma è uno stretto rapporto di amore tra Dio e la sua creatura. È amando Dio «con tutto il cuore con tutta l’anima, con tutte le forze» (Dt 6,5) che si può trovare il coraggio di entrare nella “porta stretta”, una scelta che qualche volta può costare anche il prezzo della vita. Oggi si chiude l’Anno della fede, nella speranza che la grazia del Signore ci abbia veramente cambiati e che il nostro cammino nella fede sia sempre più fruttuoso! de a Gesù di scendere dalla croce né di farlo scendere. Dice invece: “Ricordati di me quando entrerai nel tuo regno”. Lo vede in croce, sfigurato, irriconoscibile, eppure si affida a Lui come a un re, anzi, come al Re. Il buon ladrone crede a ciò che c’è scritto su quella tavola sopra la testa di Gesù: “Il re dei Giudei”: ci crede, e si affida. Per questo è già, subito, nell’“oggi” di Dio, in paradiso, perché il paradiso è questo: essere con Gesù, essere con Dio. La partecipazione alla signoria di Cristo si verifica in concreto solo nella condivisione con il suo abbassamento, con la Croce.

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.


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