3ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B (verde) 25 GENNAIO 2015 l tempo è compiuto». La presenza di Gesù in mezzo a noi ha determinato l’avvicinarsi del Regno di Dio. Gesù stesso è il portatore di questo Regno. In lui, infatti, opera il Padre attraverso la forza dello Spirito Santo. Tutti i segni che egli compirà: guarigioni, esorcismi, liberazioni, attestano l’avvicinarsi del Regno verso di noi. Da qui l’invito alla conversione, ossia il bisogno di riconoscere che con la venuta di Gesù tutto è cambiato. L’Eucaristia che celebriamo è un invito che Gesù ci rinnova affinché, come veri discepoli, ci mettiamo dietro di lui per seguirlo fedelmente, pieni di gioia, vincendo le nostre paure. È lui che ci dà la forza, la grazia di seguirlo. Questa chiamata è per noi ed è per tutti.
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I
ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Cantate al Signore un canto nuovo, cantate al Signore da tutta la terra; splendore e maestà dinanzi a lui, potenza e bellezza nel suo santuario. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La pace del Signore risorto, che si manifesterà alla fine dei tempi, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, il tempo si è fatto breve e passa la figura di questo mondo: confessiamo tutti i nostri peccati. (Breve pausa di silenzio) Cel. Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro. Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen
Cel. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà
Ass. Signore, pietà Ass. Cristo, pietà Ass. Signore, pietà
INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. Dio onnipotente ed eterno, guida i nostri atti secondo la tua volontà, perché nel nome del tuo diletto Figlio portiamo frutti generosi di opere buone. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. O Padre, che nel tuo Figlio ci hai dato la pienezza della tua parola e del tuo dono, fa’ che sentiamo l’urgenza di convertirci a te
e di aderire con tutta l’anima al Vangelo, perché la nostra vita annunzi anche ai dubbiosi e ai lontani l’unico Salvatore, Gesù Cristo. Egli è Dio, e vive e regna con te... Ass. Amen
La prima lettura racconta della conversione degli abitanti della città di Nìnive: il profeta Giona dovrà aprire gli occhi e il cuore su quanto “Dio vide”, tanto che si “ravvide”. Il libro di Giona proclama l’universalità della salvezza. L’unica condizione per appartenere al popolo di Dio è quella di credere a Dio e di abbandonare il peccato. La seconda lettura raccoglie alcune domande poste all’apostolo Paolo. Una di queste è se, dopo la conversione, sia ancora lecito sposarsi o, se sposati, usare del matrimonio. Paolo risponde non solo affermando la liceità, ma anche la santità del matrimonio. Tuttavia, egli ci tiene a precisare che lo stato verginale è migliore e lo è se visto in proiezione escatologica, cioè del compimento del Regno. In questa visione, il tempo che ci resta da vivere è breve, e le cose di questo mondo sono passeggere. Da qui il distacco dai beni del mondo. Paolo spiega questo con degli esempi, da prendersi come tali e non alla lettera. Il Vangelo presenta due caratteristiche: Gesù annuncia il Regno e invita alla conversione. Il termine vangelo, nella luce della citazione di Is 1,3, acquista un senso religioso e indica quella lieta novella che ha come contenuto la salvezza messianica, cioè il compimento del tempo in cui si instaura il regno di Dio anche sulla terra. PRIMA LETTURA Seduti Dal libro del profeta Giona (3,1-5.10)
Fu rivolta a Giona questa parola del Signore: 2«Àlzati, va’ a Nìnive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico». 3 Giona si alzò e andò a Nìnive secondo la parola del Signore. Nìnive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino. 4 Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava: «Ancora quaranta giorni e Nìnive sarà distrutta». 5 I cittadini di Nìnive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli. 10 Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio 1
SALMO RESPONSORIALE Rit. Fammi conoscere, Signore, le tue vie
(Sal 24)
Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza. Rit. Ricòrdati, Signore, della tua misericordia e del tuo amore, che è da sempre. Ricòrdati di me nella tua misericordia, per la tua bontà, Signore. Rit. Buono e retto è il Signore, indica ai peccatori la via giusta; guida i poveri secondo giustizia, insegna ai poveri la sua via. Rit.
SECONDA LETTURA Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (7,29-31) 29 Questo vi dico, fratelli: il tempo si è fatto breve; d’ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l’avessero; 30 quelli che piangono, come se non piangessero; quelli che gioiscono, come se non gioissero; quelli che comprano, come se non possedessero; 31quelli che usano i beni del mondo, come se non li usassero pienamente: passa infatti la figura di questo mondo! Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. Il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo. Alleluia.
VANGELO Dal Vangelo secondo Marco
(1,14-20)
Ass. Gloria a te, o Signore 14 Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il Vangelo di Dio, e 15diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». 16Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. 17Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». 18E subito lasciarono le reti e lo seguirono. 19Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. 20E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro di lui. Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
SIMBOLO DEGLI APOSTOLI in piedi Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, il Signore ci chiama a seguirlo più da vicino e ad attendere la sua venuta gloriosa. Lettore Diciamo con gioia: Ass. SIGNORE, FIGLIO DI DIO, VIENI A SALVARCI! 1. Perché la Chiesa annunci sempre con coraggio e fedeltà la buona novella del Vangelo. Preghiamo. 2. Perché i Vescovi, i Presbìteri e di Diaconi abbiano cura del gregge di Dio loro affidato. Preghiamo. 3. Perché la pace regni tra i popoli del Medio Oriente e in quelle Nazioni dove il diritto alla libertà religiosa è negato. Preghiamo. 4. Perché sappiamo sostenere con l’affetto e la fede gli anziani e gli ammalati nel momento della prova e della sofferenza. Preghiamo. 5. Perché attraverso la preghiera e l’ascolto quotidiano del Vangelo sappiamo trovare tempo per stare con il Signore. Preghiamo. 6. Perché l’unità tra i cristiani sia un segno forte della presenza di Gesù nel mondo. Preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, che guidi i nostri atti secondo la tua volontà, donaci la forza dello Spirito Santo per seguire giorno per giorno il Vangelo di Gesù Cristo tuo Figlio. Egli è Dio e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Ass. Amen
rinfranca nel suo cammino verso la patria, sia gradito a Dio Padre onnipotente. Ass. Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa.
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. Accogli i nostri doni, Padre misericordioso, e consacrali con la potenza del tuo Spirito, perché diventino per noi sacramento di salvezza. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO DELLE DOMENICHE III La nostra salvezza nel Figlio di Dio fatto uomo È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Abbiamo riconosciuto il segno della tua immensa gloria quando hai mandato tuo Figlio a prendere su di sé la nostra debolezza; in lui nuovo Adamo hai redento l’umanità decaduta, e con la sua morte ci hai resi partecipi della vita immortale. Per mezzo di lui si allietano gli angeli e nell’eternità adorano la gloria del tuo volto. Al loro canto concedi, o Signore, che si uniscano le nostre umili voci nell’inno di lode.
MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Gesù è la via che ci conduce al Padre. Cantiamo insieme con gioia. Tutti: Padre nostro...
SCAMBIO DELLA PACE Cel. Con il cuore purificato e rivolto al Signore, scambiatevi un segno di amore fraterno.
CANONE CANTATO Vi lascio la pace, vi do la mia pace: non vi turbate. Vi lascio la pace, vi do la mia pace: abbiate fede in me.
FRAZIONE DEL PANE Cel. Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti in questo calice, siano per noi cibo di vita eterna.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE Cel. Pregate, fratelli e sorelle, perché il sacrificio della Chiesa, in questa sosta che la
«Io sono la luce del mondo», dice il Signore; «chi segue me, non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. O Dio, che in questi santi misteri ci hai nutriti col corpo e sangue del tuo Figlio, fa’ che ci rallegriamo sempre del tuo dono, sorgente inesauribile di vita nuova. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Signore Gesù verrà a giudicare i vivi e i morti: nel suo nome, andate in pace! Ass. Rendiamo grazie a Dio Attualizzare la Parola La vittoria di Cristo sulla morte è il superamento dei limiti del tempo e dello spazio. Cristo opera una demitizzazione del tempo contro le concezioni che avevano divinizzato, cosificato, l’incessante e incontrollabile flusso delle stagioni. La vittoria sulla morte crea un tempo per l’uomo e uno spazio per l’uomo: tutto è in funzione dell’incontro con il Signore. Abbiamo tempo per stare con Gesù? Seguire Gesù Papa Francesco, nell’omelia del 28 maggio 2013 parlò della sequela. Gesù risponde a Pietro che chi sarà suo discepolo riceverà “tante cose belle”, seppure dovrà affrontare «persecuzioni». La strada di Dio «è una strada di “abbassamento”, che finisce nella Croce». Le persecuzioni, le difficoltà ci saranno sempre, «perché lui ha fatto questa strada prima di noi. Quando un cristiano non ha difficoltà nella vita significa che qualcosa non va». Il fatto che sia tutto tranquillo può essere anche un segnale che quel credente si è omologato allo «spirito del mondo, della mondanità». Nella sequela non si può togliere la croce. È una tentazione presente anche per l’uomo di fede, che può mettere dei paletti, delle limitazioni alla sequela di Cristo. Come a dire: «Seguire Gesù sì, ma fino a un certo punto; seguire Gesù come una forma culturale, ma senza l’esigenza della vera sequela di Gesù, l’esigenza di andare sulla sua strada. Se si segue Gesù come
Per l’unità dei cristiani O Padre, perdonaci per le barriere di avidità, pregiudizi e disprezzo che continuamente innalziamo,�e che ci separano all’interno e fra le Chiese, da persone di altre fedi e da coloro che consideriamo�meno importanti di noi. Fa’ che il tuo Spirito ci doni il coraggio di oltrepassare queste barriere e di�demolire le mura che ci dividono gli uni dagli altri. Fa’ che possiamo poi, con Cristo, avanzare�verso una terra sconosciuta per portare il suo messaggio di accoglienza amorevole e di unità a tutto�il mondo. Dio della vita, guidaci verso la giustizia e la pace. Amen. Alleluia. L’appello all’unità «Sostiamo in devoto raccoglimento accanto al sepolcro vuoto, per riscoprire la grandezza della nostra vocazione cristiana: siamo uomini e donne di risurrezione, non di morte. Apprendiamo, da questo luogo, a vivere la nostra vita, i travagli delle nostre Chiese e del mondo intero nella luce del mattino di Pasqua. Ogni ferita, ogni sofferenza, ogni dolore, sono stati caricati sulle proprie spalle dal Buon Pastore, che ha offerto sé stesso e con il suo sacrificio ci ha aperto il passaggio alla vita eterna. Le sue piaghe aperte sono come il varco attraverso cui si riversa sul mondo il torrente della sua misericordia. Non lasciamoci rubare il fondamento della nostra speranza, che è proprio questo: Christòs anesti! Non priviamo il mondo del lieto annuncio della Risurrezione! E non siamo sordi al potente appello all’unità che risuona proprio da questo luogo, nelle parole di Colui che, da Risorto, chiama tutti noi “i miei fratelli” (cf. Mt 28,10; Gv 20,17)» (Papa Francesco). una proposta culturale, si usa questa strada per andare più in alto, per avere più potere. E la storia della Chiesa è piena di questo, cominciando da alcuni imperatori e poi tanti governanti e tante persone, no? E anche alcuni – non voglio dire tanti ma alcuni – preti, alcuni vescovi, no? Alcuni dicono che sono tanti… ma alcuni che pensano che seguire Gesù è fare carriera». 25 gennaio 62ª Giornata mondiale dei malati di lebbra
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.