3ª DOMENICA DI PASQUA - ANNO B (bianco) 19 APRILE 2015 91ª GIORNATA DI PREGHIERA PER L’UNIVERSITÀ CATTOLICA oi siete testimoni». Gesù, il Risorto, si rivela ancora nella sua comunità che lo adora come il Cristo, il Giusto. L’evangelista Luca ce lo presenta come il Vivente, colui che ha vinto la morte per sempre. Ogni volta che noi annunciamo la morte e la risurrezione di Gesù dai morti invitiamo gli altri alla conversione, a un cambiamento radicale. Di fatti, se la Pasqua è la vittoria di Cristo sulla morte, allora qualcosa è cambiato, anzi qualcuno è cambiato. Gesù, pur portando i segni della sua passione, si rivela con tutto lo splendore della sua gloria, inaugurando veramente i tempi messianici. È in azione il suo Spirito vivificatore. L’Eucaristia che celebriamo è un invito che il Signore Gesù ci rivolge affinché prendiamo consapevolezza del nostro Battesimo, del significato autentico della vita cristiana, dell’azione dello Spirito Santo su di noi, nella Chiesa, in famiglia, in ogni comunità.
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ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Acclamate al Signore da tutta la terra, cantate un inno al suo nome, rendetegli gloria, elevate la lode, alleluia. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Dio dei nostri padri, che ha glorificato nello Spirito Santo il suo servo Gesù, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo Spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle: «se qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo giusto. Egli è vittima di espiazione per i nostri peccati». L’Eucaristia che celebriamo è fonte di pace e di riconciliazione. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, consegnato e rinnegato di fronte a Pilato, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, Santo e Giusto d’Israele, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà
Cel. Signore, risuscitato dalla morte, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen
INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. Esulti sempre il tuo popolo, o Padre, per la rinnovata giovinezza dello spirito, e
come oggi si allieta per il dono della dignità filiale, così pregusti nella speranza il giorno glorioso della risurrezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure: Cel. O Padre, che nella gloriosa morte del tuo Figlio, vittima di espiazione per i nostri peccati, hai posto il fondamento della riconciliazione e della pace, apri il nostro cuore alla vera conversione e fa’ di noi i testimoni dell’umanità nuova, pacificata nel tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen La prima lettura riprende il discorso dell’apostolo Pietro che invita all’ascolto della buona novella e alla conversione. Ci troviamo innanzi a un modello di predicazione cristiana delle origini ove fede e morale, teologia e vita, si fondono insieme in modo necessario. La seconda lettura esorta a non peccare e ammonisce (nello stesso tempo) a non credere di essere senza peccato. Se il cristiano pecca ha, però, la certezza di ottenere il perdono di Dio attraverso Gesù. Questa mediazione di Cristo è radicata nella sua medesima opera di redenzione. Il Vangelo riprende la scena dell’incontro di Gesù con i suoi discepoli. È il Risorto a prendere l’iniziativa. La reazione della comunità è significativa: paura e sgomento. Il Cristo risorto è vivo ed è presente nella nostra storia. Egli non è un fantasma bensì il Signore del tempo e della vita.
PRIMA LETTURA
Seduti
Dagli Atti degli Apostoli (3,13-15.17-19) In quei giorni, Pietro disse al popolo: 13«Il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha glorificato il suo servo Gesù, che voi avete consegnato e rinnegato di fronte a Pilato, mentre egli aveva deciso di liberarlo; 14voi invece avete rinnegato il Santo e il Giusto, e avete chiesto che vi fosse graziato un assassino. 15 Avete ucciso l’autore della vita, ma Dio l’ha risuscitato dai morti: noi ne siamo testimoni. 17Ora, fratelli, io so che voi avete agito per ignoranza, come pure i vostri capi. 18Ma Dio ha così compiuto ciò che aveva preannunciato per bocca di tutti i profeti, che cioè il suo Cristo doveva soffrire. 19Convertitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 4)
Rit. Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto
Quando t’invoco, rispondimi, Dio della mia giustizia! Nell’angoscia mi hai dato sollievo; pietà di me, ascolta la mia preghiera. Rit. Sappiatelo: il Signore fa prodigi per il suo fedele; il Signore mi ascolta quando lo invoco. Rit. Molti dicono: «Chi ci farà vedere il bene, se da noi, Signore, è fuggita la luce del tuo volto?». Rit. In pace mi corico e subito mi addormento, perché tu solo, Signore, fiducioso mi fai riposare. Rit.
SECONDA LETTURA Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo (2,1-5a) 1 Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. 2È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo. 3 Da questo sappiamo di averlo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. 4Chi dice: «Lo conosco», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e in lui non c’è la verità. 5aChi invece osserva la sua parola, in lui l’amore di Dio è veramente perfetto. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. Signore Gesù, facci comprendere le Scritture; arde il nostro cuore mentre ci parli. Alleluia.
VANGELO Dal Vangelo secondo Luca
(24,35-48)
Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 35[i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano [agli Undici e a quelli che erano con loro] ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto [Gesù] nello spezzare il pane. 36 Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse:
«Pace a voi!». 37Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. 38 Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? 39 Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». 40Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. 41 Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». 42Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; 43egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. 44 Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». 45Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: 46«Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, 47e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. 48Di questo voi siete testimoni». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Carissimi, all’azione di Dio che ci giustifica attraverso il Figlio succede la risposta dell’uomo che s’impegna nella conoscenza di Dio. Lettore Acclamiamo con forza: Ass. DONACI, SIGNORE, LA TUA PACE! 1. Per la Chiesa. Perché l’Eucaristia sia seme fecondo per l’evangelizzazione dei popoli. Preghiamo. 2. Per i catecumeni. Perché rivestìti di Cristo annuncino con gioia e fedeltà l’amore del Padre per ogni uomo della terra. Preghiamo. 3. Per i fanciulli della Prima Comunione. Perché partecipando all’Eucaristia possano sempre riconoscere Gesù e adorarlo con fede pura e cuore ardente. Preghiamo. 4. Per la pace nel mondo. Perché la sofferenza innocente di Gesù doni la pace a tutti i popoli ancora in guerra. Preghiamo. 5. Per noi qui riuniti. Perché cominciando dalle nostre fraternità e famiglie sappiamo rendere testimonianza alla risurrezione di Gesù con sentimenti di gioia e di benevolenza. Preghiamo. Cel. Vieni ancora, Signore, entra nelle nostre case, fa che tutti ti guardino, che tocchino le tue innumerevoli piaghe nascoste. Tu che vivi e regni per i secoli dei secoli. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. Accogli, Signore, i doni della tua Chiesa in festa, e poiché le hai dato il motivo di tanta gioia, donale anche il frutto di una perenne letizia. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO PASQUALE II La nuova vita in Cristo È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, proclamare sempre la tua gloria, o Signore, e soprattutto esaltarti in questo tempo nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. Per mezzo di lui rinascono a vita nuova i figli della luce, e si aprono ai credenti le porte del regno dei cieli. In lui morto è redenta la nostra morte, in lui risorto tutta la vita risorge. Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra, e con l’assemblea degli angeli e dei santi canta l’inno della tua gloria.
MISTERO DELLA FEDE Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice annunziamo la tua morte, Signore, nell’attesa della tua venuta.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Uniti dalla stessa fede, cantiamo con speranza. Tutti: Padre nostro...
SCAMBIO DELLA PACE Cel. Il Signore si mostra ancora nel pane eucaristico: con gioia e familiarità, scambiatevi un segno di pace.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE «Il Cristo doveva patire e risuscitare dai morti il terzo giorno; sarà predicata nel suo nome la conversione e il perdono dei peccati a tutte le genti». Alleluia.
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. Guarda con bontà, Signore, il tuo popolo, che hai rinnovato con i sacramenti pasquali, e guidalo alla gloria incorruttibile della risurrezione. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Annunciate la risurrezione di Gesù a tutte le genti, e nel suo nome andate in pace! Ass. Rendiamo grazie a Dio Attualizzare la Parola La risurrezione di Gesù dai morti ci libera dalla paura della morte e dall’angoscia del peccato. Egli si rende presente allo spezzare del pane e dona una forza nuova alle nostre vite. È necessario, innanzi all’annuncio della sua Pasqua, cambiare la nostra vita. La Pasqua obbliga ciascuno di noi a compiere una svolta: lo Spirito Santo ci fa essere tutti figli e figlie di un solo Padre che è nei cieli.
La nuova presenza del Risorto Quest’oggi, terza Domenica di Pasqua, incontriamo – nel Vangelo secondo Luca – la parte finale del racconto di Gesù risorto che si presenta in mezzo ai discepoli (cf. Lc 24,36), i quali, increduli e impauriti, pensano di vedere un fantasma (cf. Lc 24,37). Il Signore è mutato. Non vive più come prima. La sua esistenza non è comprensibile. Eppure, è corporea, comprende tutta quanta la sua vita vissuta, il destino attraversato, la sua passione e la sua morte. Tutto è realtà. Sia pure mutata, ma sempre tangibile realtà. Poiché la risurrezione non cancella i segni della crocifissione, Gesù mostra agli apostoli le mani e i piedi. E, per convincerli, chiede persino qualcosa da mangiare. Così i discepoli «gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro» (Lc 24,42-43). San Gregorio Magno commenta che «il pesce arrostito al fuoco non significa altro che la passione di Gesù Mediatore tra Dio e gli uomini. Egli, infatti, si degnò di nascondersi nelle acque del genere umano, accettò di essere stretto nel laccio della nostra morte e fu come posto al fuoco per i dolori subiti al tempo della passione» (Hom. in Evang. XXIV, 5: CCL 141, Turnhout 1999, 201). Grazie a questi segni molto realistici, i discepoli superano il dubbio iniziale e si aprono al dono della fede; e questa fede permette loro di capire le cose scritte sul Cristo «nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi» (Lc 24,44). Leggiamo, infatti, che Gesù «aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: “Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati… Di questo voi siete testimoni”» (Lc 24,45-48). Il Salvatore ci assicura della sua presenza reale tra noi, per mezzo della Parola e dell’Eucaristia. Come, perciò, i discepoli di Emmaus riconobbero Gesù nello spezzare il pane (cf. Lc 24,35), così anche noi incontriamo il Signore nella Celebrazione eucaristica. Spiega, a tale proposito, san Tommaso d’Aquino che «è necessario riconoscere secondo la fede cattolica, che tutto il Cristo è presente in questo Sacramento… perché mai la divinità ha lasciato il corpo che ha assunto» (S. Th. III, q. 76, a. 1).
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.