4ª DOMENICA DI PASQUA - ANNO A (bianco) 11 MAGGIO 2014 51ª GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI a vita per le pecore». Gesù è l’unico pastore delle sue pecore: le conosce ed esse conoscono lui, le chiama e le conduce al pascolo grasso. C’è una forte intimità tra Gesù e i suoi discepoli: perciò egli è disposto a dare la vita, a morire per loro, a servirli. Le parole di Gesù ci colpiscono profondamente: sono un severo monito a vigilare sulla nostra condotta. Sì, coloro che nella Chiesa svolgono un ministero di guida nei confronti del gregge sono avvertiti da Gesù: l’alternativa è tra l’essere pastori che si prendono cura delle pecore con amore e donando loro la vita in abbondanza, oppure essere ladri e banditi che si preoccupano di pascere se stessi, sottraendo vita al gregge e finendo per dividerlo e disperderlo. Il modello posto davanti ai nostri occhi è Cristo Gesù, il pastore buono e bello che offre la sua vita per ciascuno di noi. L’Eucaristia che celebriamo è invito ad ascoltare la voce del Signore e a lodare Dio per il dono di Gesù Cristo, il pastore delle nostre vite, il pastore dei pastori (cf. 1Pt 5,4), che ha avuto compassione alla vista delle folle che erano come pecore senza pastore (cf. Mc 6,34).
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L
noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen
ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Della bontà del Signore è piena la terra; la sua parola ha creato i cieli. Alleluia. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Fratelli, eletti secondo la prescienza di Dio Padre mediante la santificazione dello Spirito per obbedire a Gesù Cristo e per essere aspersi del suo sangue, grazia e pace in abbondanza a tutti voi. Ass. E con il tuo Spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Gesù è la Porta delle pecore e il Bel Pastore che conosce nell’intimo i suoi discepoli. Liberiamoci, dunque, dal nostro peccato e affidiamoci alla sua misericordia. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, tu che sei morto per noi lasciandoci un esempio di carità, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, che porti i nostri peccati sul legno della Croce, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, guardiano delle nostre anime che ci inviti a vivere per la giustizia, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di
INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. Dio onnipotente e misericordioso, guidaci al possesso della gioia eterna, perché l’umile gregge dei tuoi fedeli giunga con sicurezza accanto a te, dove lo ha preceduto il Cristo, suo pastore. Egli è Dio, e vive e regna con te... Ass. Amen Oppure Cel. O Dio, nostro Padre, che nel tuo Figlio ci hai riaperto la porta della salvezza, infondi in noi la sapienza dello Spirito, perché fra le insidie del mondo sappiamo riconoscere la voce di Cristo, buon pastore, che ci dona
l’abbondanza della vita. Egli è Dio, e vive e regna con te... Ass. Amen La prima lettura racconta del giorno di Pentecoste: gli apostoli hanno ricevuto il dono dello Spirito Santo ed escono tra la gente. Pietro rivolge il suo primo discorso - solenne e drammatico - ai suoi concittadini. Nasce la Chiesa… La seconda lettura ci riporta le parole dell’apostolo Pietro: egli invita a essere forti di fronte alle prove della vita, prendendo l’esempio da Gesù. Evocativo e simbolico è il brano del Vangelo che presenta Gesù come il Bel Pastore e la Porta delle pecore. Due caratteristiche contraddistinguono Gesù: il rapporto d’intimità e di comunione con i discepoli e la salvezza che raggiunge i credenti attraverso la sua persona.
PRIMA LETTURA
Seduti
Dagli Atti degli Apostoli (2,14a.36-41) [Nel giorno di Pentecoste,] 14Pietro con gli Undici si alzò in piedi e a voce alta parlò così: 36«Sappia con certezza tutta la casa d’Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso». 37 All’udire queste cose si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?». 38 E Pietro disse loro: «Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono dello Spirito Santo. 39 Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro». 40Con molte altre parole rendeva testimoniaza e li esortava: «Salvatevi da questa generazione perversa!». 41Allora coloro che accolsero la sua parola furono battezzati e quel giorno furono aggiunte circa tremila persone. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 22)
Rit. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla - s
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Rinfranca l’anima mia Rit.
Mi guida per il giusto cammino a motivo del suo nome. Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza. Rit. Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici. Ungi di olio il mio capo; il mio calice trabocca. Rit. Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, abiterò ancora nella casa del Signore per lunghi giorni. Rit.
SECONDA LETTURA Dalla prima lettera di san Pietro apostolo (2,20b-25) 20b Carissimi, se, facendo il bene, sopporterete con pazienza la sofferenza, ciò sarà gradito davanti a Dio. 21A questo infatti siete stati chiamati, perché anche Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme: 22egli non commise peccato e non si trovò inganno sulla sua bocca; 23insultato, non rispondeva con insulti, maltrattato, non minacciava vendetta, ma si affidava a colui che giudica con giustizia. 24Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perché, non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia; 25dalle sue piaghe siete stati guariti. Eravate erranti come pecore, ma ora siete stati ricondotti al pastore e custode delle vostre anime. Parola di Dio.Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. Io sono il buon pastore, dice il Signore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me. Alleluia.
VANGELO Dal Vangelo secondo Giovanni (10,1-10)
Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, Gesù disse: 1«In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. 2Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. 3 Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore ciascuna per nome, e le conduce fuori. 4E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. 5Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estra-
nei». 6Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro. 7Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. 8Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. 9Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. 10 Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Attraverso l’ascolto della Parola, e il dialogo d’amore con Gesù, siamo tutti chiamati alla santità e alla gioia della vita. Lettore Diciamo con fiducia: Ass. GESÙ, BEL PASTORE, ASCOLTACI! 1. Per la Chiesa. Perché operi nel mondo come sacramento di salvezza e si mostri madre misericordiosa verso i peccatori. Preghiamo. 2. Per i Vescovi. Perché vivendo di Cristo,
unico Signore, accompagnino i fedeli nel cammino quotidiano della santità. Preghiamo. 3. Per i cristiani. Perché riscoprano il sacramento del Battesimo come partecipazione alla vita nuova di Cristo risorto. Preghiamo. 4. Per i lontani. Perché sentano tutto l’affetto di Gesù che va alla ricerca della pecorella smarrita. Preghiamo. 5. Per i giovani. Perché, illuminati dallo Spirito, siano i primi protagonisti della missione e al servizio dei più bisognosi. Preghiamo. 6. Per noi qui riuniti. Perché in questa Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni possiamo scoprire il nostro posto nella Chiesa e favorire, così, la diffusione del Vangelo. Preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. Padre santo, libera questa umanità dal terrore della morte e dalla violenza; soffia lo Spirito della pace su tutti i popoli, e donaci nuovi apostoli del Vangelo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. O Dio, che in questi santi misteri compi l’opera della nostra redenzione, fa’ che questa celebrazione pasquale sia per noi fonte di perenne letizia. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREGHIERA EUCARISTICA V/B Gesù nostra via È veramente giusto renderti grazie, Dio grande e misericordioso, che hai creato il mondo e lo custodisci con immenso amore. Tu vegli come Padre su tutte le creature e riunisci in una sola famiglia gli uomini creati per la gloria del tuo nome, redenti dalla croce del tuo Figlio, segnati dal sigillo dello Spirito. Il Cristo, tua Parola vivente, è la via che ci guida a te, la verità che ci fa liberi, la vita che ci riempie di gioia. Per mezzo di lui innalziamo a te l’inno di grazie per questi doni della tua benevolenza e con l’assemblea degli angeli e dei santi proclamiamo la tua lode.
MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Risorti con Cristo a vita nuova, invochiamo il Padre dicendo. Tutti: Padre nostro...
SCAMBIO DELLA PACE Gesù, nostra luce, ci dona il suo amore e la sua benedizione: scambiatevi un segno di pace. ANTIFONA ALLA COMUNIONE «Io sono il buon pastore e offro la vita per le pecore», dice il Signore. Alleluia.
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. Custodisci benigno, o Dio nostro Padre, il gregge che hai redento con il sangue prezioso del tuo Figlio, e guidalo ai pascoli eterni del cielo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Ass. Amen Figlio ✠ e Spirito Santo. Cel. Nella gioia di aver incontrato il Signore, la nostra gioia: andate in pace! Ass. Rendiamo grazie a Dio Preghiera a Gesù buon pastore Gesù mio, sono anch’io una tua pecorella; quante volte ho voluto allontanarmi da te, ho lasciato i pascoli erbosi, le acque tranquille dove tu mi conducevi, ho rifiutato di seguirti, di stare dentro il tuo gregge; ma ho trovato sassi e spine, acque amare e serpenti velenosi; nella solitudine e nel buio ho belato di paura, ho bramato di vedere il tuo volto, di sentire la tua voce. E tu pure hai provato tanta pena per me, mi hai chiamato e cercato, nei fossi e tra i dirupi, infine mi hai raccolto, tremante, fra le tue braccia, sul tuo cuore mi hai fatto riposare, hai fasciato il mio piede sanguinante. Ed ora che ci siamo ritrovati, o mio Signore, voglio restare sempre con te, vicino a te, non voglio più separarmi, mai più! Ti amo, Gesù, mio Buon Pastore, mio Signore e mio Dio; fai che possa restare sempre con te, sempre con te, in questo mondo e per tutta l’eternità. Grazie, Signore Gesù, mio Signore e mio Dio, mio tutto, ora e sempre. Amen.
Vedere e ascoltare «La connessione tra il vedere e l’ascoltare, come organi di conoscenza della fede, appare con la massima chiarezza nel Vangelo di Giovanni. Per il quarto Vangelo, credere è ascoltare e, allo stesso tempo, vedere. L’ascolto della fede avviene secondo la forma di conoscenza propria dell’amore: è un ascolto personale, che distingue la voce e riconosce quella del Buon Pastore (cf. Gv 10,3-5); un ascolto che richiede la sequela, come accade con i primi discepoli che, “sentendolo parlare così, seguirono Gesù” (Gv 1,37). D’altra parte, la fede è collegata anche alla visione. A volte, la visione dei segni di Gesù precede la fede, come con i giudei che, dopo la risurrezione di Lazzaro, “alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui” (Gv 11,45). Altre volte, è la fede che porta a una visione più profonda: “Se crederai, vedrai la gloria di Dio” (Gv 11,40). Alla fine, credere e vedere s’intrecciano: “Chi crede in me […] crede in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato” (Gv 12,44-45). Grazie a quest’unione con l’ascolto, il vedere diventa sequela di Cristo, e la fede appare come un cammino dello sguardo, in cui gli occhi si abituano a vedere in profondità. E così, il mattino di Pasqua, si passa da Giovanni che, ancora nel buio, davanti al sepolcro vuoto, “vide e credette” (Gv 20,8); a Maria Maddalena che, ormai, vede Gesù (cf. Gv 20,14)». (Papa Francesco, Lettera enciclica Lumen fidei, n. 30). Attualizzare la Parola La seconda lettura congiunge la parola della croce con la parola del Pastore e conferma lo stesso Vangelo: Cristo offre la sua vita per noi. Per il fatto che Gesù ha portato sulla croce i nostri peccati, non si è ribellato contro il dolore del mondo, ma ha offerto tutto obbediente al Padre suo, il giudice giusto, egli ci ha guariti e ci ha consentito l’istinto di poter sentire il suo esempio come la chiamata vera di Dio. Noi, che allora eravamo pecore smarrite, potemmo orientarci verso il vero Pastore per mezzo della Parola più ammirevole che sia mai risuonata nel mondo, la parola della croce (cf. 1Cor 1,18) e consentirgli l’ispezione sulle nostre anime.
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.