Ascensione del signore b 15

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ASCENSIONE DEL SIGNORE - ANNO B (bianco) 17 MAGGIO 2015 49ª GIORNATA MONDIALE DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI: «COMUNICARE LA FAMIGLIA: AMBIENTE PRIVILEGIATO DELL’INCONTRO NELLA GRATUITÀ DELL’AMORE» scende il Signore tra canti di gioia». Che cosa sarà di noi dopo la morte? Dove è andato a finire Gesù? Che cosa è la vita eterna? Dove si trova il Signore risorto? L’odierna festa dell’Ascensione sembra rispondere a questi nostri interrogativi. Gesù vive accanto al Padre, in comunione d’amore con lo Spirito Santo. Egli, essendo vero Dio e vero uomo, è anche vivo in mezzo a noi, nella sua Chiesa, in questo mondo, nella nostra storia. La solennità dell’Ascensione è la festa della speranza, la festa della Chiesa: il Signore non ci lascia soli, ma cammina con noi, si rende presente allo spezzare del pane, alla proclamazione della sua Parola. Questo vuol dire che noi siamo il suo popolo, il gregge che egli conduce. Nella condizione di Risorto, di colui che ha vinto la morte e il peccato, Gesù assicura la sua presenza sino alla fine dei tempi.

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INNO DI LODE ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

«Uomini di Galilea, perché fissate nel cielo lo sguardo? Come l’avete visto salire al cielo, così il Signore ritornerà». Alleluia. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Dio della speranza, che ci ha salvati in Cristo Gesù asceso al cielo, e ci ha donato lo Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, l’apostolo Paolo ci esorta a comportarci in maniera degna della vocazione che abbiamo ricevuto: con umiltà, mansuetudine e pazienza. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, apparso agli Undici, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, assunto in cielo, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, seduto alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen

Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. Esulti di santa gioia la tua Chiesa, o Padre, per il mistero che celebra in questa liturgia di lode, poiché nel tuo Figlio asceso al cielo la nostra umanità è innalzata accanto a te, e noi, membra del suo corpo, viviamo nella speranza di raggiungere Cristo, nostro capo, nella gloria. Egli è Dio, e vive e regna con te... Ass. Amen

La prima lettura afferma chiaramente che Cristo,


pur essendo asceso al cielo, è vivo e operante in mezzo ai suoi discepoli. Con la sua risurrezione, si è stabilito un nuovo legame con gli apostoli e la stessa Chiesa. La seconda lettura ci esorta a vivere in unità, come un solo corpo, attorno al Cristo che è risorto dai morti. Siamo chiamati a camminare secondo la vita nuova del battesimo e a cercare la pienezza della perfezione in Cristo. Il Vangelo riprende l’invito missionario che il Signore risorto affida agli undici. Il bisogno di battezzare e di fare discepoli indica la stessa natura missionaria della Chiesa nascente.

PRIMA LETTURA

Seduti

Popoli tutti, battete le mani! Acclamate Dio con grida di gioia, perché terribile è il Signore, l’Altissimo, grande re su tutta la terra. Rit. Ascende Dio tra le acclamazioni, il Signore al suono di tromba. Cantate inni a Dio, cantate inni, cantate inni al nostro re, cantate inni. Rit. Perché Dio è re di tutta la terra, cantate inni con arte. Dio regna sulle genti, Dio siede sul Rit. suo trono santo.

Dagli Atti degli Apostoli (1,1-11) 1 Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi 2fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo. 3 Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. 4Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’adempimento della promessa del Padre, «quella - disse - che voi avete udito da me: 5Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo». 6Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». 7Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, 8ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino ai confini della terra». 9 Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. 10Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: 11«Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni (4,1-13) 1 Fratelli, io, prigioniero a motivo del Signore, vi esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, 2 con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore, 3avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. 4Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; 5un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. 6Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti. 7A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. 8Per questo è detto: «Asceso in alto, ha portato con sé prigionieri, ha distribuito doni agli uomini». 9Ma cosa significa che ascese, se non che prima era disceso quaggiù sulla terra? 10Colui che discese è lo stesso che anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per essere pienezza di tutte le cose. 11Ed egli ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere profeti, ad altri ancora di essere evangelisti, ad altri di essere pastori e maestri, 12per preparare i fratelli a compiere il ministero, allo scopo di edificare il corpo di Cristo, 13finché arriviamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, fino all’uomo perfetto, fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

SALMO RESPONSORIALE

CANTO AL VANGELO

Rit. Ascende il Signore tra canti di gioia

(Sal 46)

SECONDA LETTURA

in piedi

Alleluia, alleluia. Andate e fate discepoli tutti i popoli, dice il Signore. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo. Alleluia.


VANGELO Dal Vangelo secondo Marco (16,15-20)

Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, (14)[Gesù apparve agli Undici] e 15disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. 16Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. 17Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, 18prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». 19Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. 20 Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano. Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, Cristo è la nostra speranza: egli si è mostrato ai discepoli perché noi tutti fossimo partecipi della sua natura divina.

Lettore Diciamo con gioia: Ass. CRISTO, NOSTRA SPERANZA, ASCOLTACI! 1. Perché la Chiesa annunci con fedeltà e coraggio la buona novella del Vangelo in ogni parte del mondo. Preghiamo. 2. Perché i governanti dei popoli favoriscano gli aiuti umanitari nei paesi più poveri. Preghiamo. 3. Perché guardando a Maria, il cui silenzio ascolta e fa fiorire la Parola, impariamo a ringraziare Dio e ad annunciare il Vangelo a ogni persona di buona volontà. Preghiamo. 4. Perché ogni battezzato sperimenti la presenza di Gesù nell’Eucaristia e nella vita di ogni giorno. Preghiamo. 5. Perché i nostri cari defunti possano già contemplare il volto di Gesù, il Vivente. Preghiamo. 6. Perché sappiamo essere testimoni coraggiosi di speranza, guardando con fiducia agli impegni quotidiani. Preghiamo. Cel. O Padre misericordioso, fonte della vita: accogli la preghiera di questa comunità che ti cerca con cuore sincero e attende il dono dello Spirito Santo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Accogli, Signore, il sacrificio che ti offriamo nella mirabile ascensione del tuo Figlio, e per questo santo scambio di doni fa’ che il nostro spirito si innalzi alla gioia del cielo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO DELL’ASCENSIONE II Il mistero dell’Ascensione È veramente cosa buona e giusta, che tutte le creature in cielo e sulla terra si uniscano nella tua lode, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Dopo la risurrezione egli si mostrò visibilmente a tutti i discepoli, e sotto il loro sguardo salì al cielo, perché noi fossimo partecipi della sua vita divina. Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, l’umanità esulta su tutta la terra, e con l’assemblea degli angeli e dei santi canta l’inno della tua gloria.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Rimaniamo nell’amore del Signore dicendo insieme. Tutti: Padre nostro...


SCAMBIO DELLA PACE Cel. Nella gioia di ricevere l’Eucaristia, sacramento d’amore, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE «Andate in tutto il mondo, predicate il Vangelo a ogni creatura». Alleluia.

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. Dio onnipotente e misericordioso, che alla tua Chiesa pellegrina sulla terra fai gustare i divini misteri, suscita in noi il desiderio della patria eterna, dove hai innalzato l’uomo accanto a te nella gloria. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Nel giorno in cui Cristo è asceso nella gloria e vi ha aperto la via del cielo, Dio vi riempia della sua benedizione. Ass. Amen Cel. Voi, che oggi riconoscete che Cristo è il Signore nella gloria del Padre, possiate sperimentare la sua presenza in mezzo a noi sino alla fine dei secoli. Ass. Amen Cel. Cristo, che dopo la sua risurrezione apparve visibilmente ai suoi discepoli, si mostri a voi giudice misericordioso e vi conduca all’eredità eterna. Ass. Amen Cel. E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo, discenda su di voi, e con voi rimanga sempre. Ass. Amen Cel. Annunziate a tutte le genti che Gesù di Nazaret è risorto dai morti, siede alla destra del Padre e tornerà in mezzo a noi. Andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Il lavoro di Gesù nel Cielo «Gesù, quando ritorna al Cielo, porta al Padre un regalo. Quale è il regalo? Le sue piaghe. Il suo corpo è bellissimo, senza lividi, senza le ferite della flagellazione, ma conserva le piaghe. Quando ritorna dal Padre gli mostra le piaghe e gli dice: “Guarda Padre, questo è il prezzo del perdono che tu dai”. Quando il Padre guarda le piaghe di Gesù ci perdona sempre, non perché noi siamo buoni, ma perché Gesù ha pagato per noi. Guardando le piaghe di Gesù, il Padre diventa più misericordioso. Questo è il grande lavo-

Attualizzare la Parola Gesù stesso aveva detto che se ne sarebbe andato per prepararci un posto in Cielo. Tuttavia, Gesù rimane presente e operante nelle vicende della storia umana con la potenza e i doni del suo Spirito; è accanto a ciascuno di noi: anche se non lo vediamo con gli occhi, Lui c’è! Ci accompagna, ci guida, ci prende per mano e ci rialza quando cadiamo. Gesù risorto è vicino ai cristiani perseguitati e discriminati; è vicino a ogni uomo e donna che soffre. È vicino a tutti noi, anche oggi che celebriamo l’Eucaristia. il Signore è con noi! Noi credete questo?

Comunicazione come benedizione «In un mondo dove così spesso si maledice, si parla male, si semina zizzania, si inquina con le chiacchiere il nostro ambiente umano, la famiglia può essere una scuola di comunicazione come benedizione. E questo anche là dove sembra prevalere l’inevitabilità dell’odio e della violenza, quando le famiglie sono separate tra loro da muri di pietra o dai muri non meno impenetrabili del pregiudizio e del risentimento, quando sembrano esserci buone ragioni per dire “adesso basta”; in realtà, benedire anziché maledire, visitare anziché respingere, accogliere anziché combattere è l’unico modo per spezzare la spirale del male, per testimoniare che il bene è sempre possibile, per educare i figli alla fratellanza» (Papa Francesco, Messaggio per le Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali). ro di Gesù oggi in Cielo: fare vedere al Padre il prezzo del perdono, le sue piaghe. È una cosa bella questa che ci spinge a non avere paura di chiedere perdono; il Padre sempre perdona, perché guarda le piaghe di Gesù, guarda il nostro peccato e lo perdona» (Papa Francesco).

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.


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