Domeica di pentecoste anno c 2013

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DOMENICA DI PENTECOSTE - ANNO C (rosso) 19 MAGGIO 2013 pparvero loro lingue come di fuoco… e tutti furono colmati di Spirito Santo». Il vero fuoco, lo Spirito Santo, è stato portato sulla terra da Cristo. Egli non l’ha strappato agli dèi, come fece Prometeo, secondo il mito greco, ma si è fatto mediatore del “dono di Dio” ottenendolo per noi con il più grande atto d’amore della storia: la sua morte in croce. Gesù Cristo ha costituito la Chiesa quale suo Corpo mistico, perché ne prolunghi la missione nella storia. Nell’odierna solennità, la Scrittura ci dice come dev’essere la comunità, come dobbiamo essere noi per ricevere il dono dello Spirito Santo: «perseveranti e concordi nella preghiera» (At 1,14). Dunque, la concordia dei discepoli è la condizione perché venga lo Spirito Santo; e presupposto della concordia è la preghiera. L’Eucaristia che celebriamo è già dono dello Spirito del Risorto che ci rinnova nel suo amore.

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INNO DI LODE ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

Lo Spirito del Signore ha riempito l’universo, egli che tutto unisce, conosce ogni linguaggio. Alleluia. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Dio della pace, che ha compiuto nuovi prodigi nella Pasqua di Gesù e nel dono dello Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, «lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio»: liberiamoci da ogni peccato invocando la misericordia del Padre. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, che ci doni il tuo Spirito, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, risuscitato nello Spirito, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, che dai vita ai nostri corpi mortali per mezzo dello Spirito, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen

Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. O Padre, che nel mistero della Pentecoste santifichi la tua Chiesa in ogni popolo e nazione, diffondi sino ai confini della terra i doni dello Spirito Santo, e continua oggi, nella comunità dei credenti, i prodigi che hai operato agli inizi della predicazione del Vangelo. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Ass. Amen

La prima lettura evoca gli eventi della Pentecoste


attingendo dalle immagini dell’Antico Testamento: la teofania del Sinai, punto di partenza del popolo di Dio; il ritrovamento della comunicazione fra gli uomini dopo la dispersione rappresentata dalla Torre di Babèle. L’umanità ricomposta può cantare la lode di Dio. La Pentecoste, tuttavia, è solo un punto di partenza. La seconda lettura ci introduce in una riflessione sullo Spirito: è il dono grande lasciatoci da Cristo. È lui il pegno della nostra risurrezione definitiva, la garanzia che già ora viviamo nella condizione di figli adottivi di Dio, la voce stessa che dal nostro intimo si eleva al Padre e si fa grido e preghiera con accenti impossibili all’uomo. Il Vangelo ci riporta nel discorso dell’addio di Gesù ai suoi e contiene la promessa della venuta del Paraclito come dono del Padre. Ai discepoli è richiesto, come condizione del dono, di restare nell’amore.

PRIMA LETTURA

Seduti

Dagli Atti degli Apostoli (2,1-11) 1 Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. 2 Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. 3Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, 4e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere d’esprimersi. 5Abitavano allora in Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. 6A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. 7 Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? 8E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? 9 Siamo Parti, Medi, Elamìti; abitanti della Mesopotàmia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia, 10della Frìgia e della Panfìlia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, Romani qui residenti, 11 Giudei e prosèliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre nostre lingue delle grandi opere di Dio». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 103)

Rit. Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra

Benedici il Signore, anima mia! Sei tanto grande, Signore, mio Dio! Quante sono le tue opere, Signore! Le hai fatte tutte con sagezza; la terra è piena delle tue creature. Rit. Togli loro il respiro: muoiono, e ritornano nella loro polvere. Mandi il tuo spirito, sono creati, e rinnovi la faccia della terra. Rit. Sia per sempre la gloria del Signore; gioisca il Signore delle sue opere. A lui sia gradito il mio canto, io gioirò nel Signore. Rit.

SECONDA LETTURA Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (8,8-17) Fratelli, 8quelli che si lasciano dominare dalla carne non possono piacere a Dio. 9 Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene. 10 Ora, se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto per il peccato, ma lo spirito è vita per la giustizia. 11E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi. 12 Così dunque, fratelli, noi siamo debitori non verso la carne, per vivere secondo i desideri carnali, 13perché, se vivete secondo la carne, morirete. Se, invece, mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, vivrete. Infatti 14tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio. 15 E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!». 16Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. 17E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

SEQUENZA Vieni, Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce. Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori. Consolatore perfetto, ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo.


Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto. O luce beatissima, invadi nell’intimo il cuore dei tuoi fedeli. Senza la tua forza, nulla è nell’uomo, nulla senza colpa. Lava ciò che è sórdido, bagna ciò che è árido, sana ciò che sánguina. Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato. Dona ai tuoi fedeli, che solo in te confidano, i tuoi santi doni. Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna.

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Vieni, Santo Spirito, riempi i cuori dei tuoi fedeli e accendi in essi il fuoco del tuo amore. Alleluia.

VANGELO Dal Vangelo secondo Giovanni

(14,15-16.23b-26)

Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 15 «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; 16e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre. 23 Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. 24Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. 25 Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. 26Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

SIMBOLO DEGLI APOSTOLI in piedi Io Credo in Dio, Padre Onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, (si china il capo), il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa

cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, lo Spirito di Cristo è dono di pace e di gioia, di giustizia e di santità. Lettore Diciamo con fiducia e speranza: Ass. VIENI, SPIRITO DI CRISTO! 1. Vieni, Santo Spirito, e soffia sulla Chiesa, perché sia santa e sacramento di comunione tra Dio e gli uomini. Preghiamo. 2. Vieni, Spirito del Padre, perché la pace e la giustizia dimorino nel cuore degli uomini e delle donne di buona volontà. Preghiamo. 3. Vieni, Spirito di vita, perché la morte, il peccato e la sofferenza siano vinti dall’amore e dalla compassione. Preghiamo. 4. Vieni, Spirito di sapienza, perché le nostre famiglie restino unite e forti nella fede e nella carità. Preghiamo. 5. Vieni, Spirito di fortezza, perché celebrando l’Eucaristia sappiamo farci solidali con i più deboli, con gli emarginati, i poveri. Preghiamo. Cel. O Padre, fonte della vita, donaci ancora lo Spirito di Cristo per rinnovare la terra e portare a tutti il dono della pace. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Manda, o Padre, lo Spirito Santo promesso dal tuo Figlio, perché riveli pienamente ai nostri cuori il mistero di questo sacrificio, e ci apra alla conoscenza di tutta la verità. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO La Pentecoste epifania della Chiesa È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Oggi hai portato a compimento il mistero pasquale e su coloro che hai reso figli di adozione in Cristo tuo Figlio hai effuso lo Spirito Santo, che agli albori della Chiesa nascente ha rivelato a tutti i popoli il mistero nascosto nei secoli, e ha riunito i linguaggi della famiglia umana nella professione dell’unica fede. Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, l’umanità esulta su tutta la


terra, e con l’assemblea degli angeli e dei santi canta l’inno della tua gloria. Nel Canone Romano, si dice il Communicantes proprio. Nelle Preghiere eucaristiche II e III si fa il ricordo proprio.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Risorti con Cristo a vita nuova, invochiamo il Padre dicendo. Tutti: Padre nostro...

ANTIFONA ALLA COMUNIONE Tutti furono ripieni di Spirito Santo e proclamavano le grandi opere di Dio. Alleluia.

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. O Dio, che hai dato alla tua Chiesa la comunione ai beni del cielo, custodisci in noi il tuo dono, perché in questo cibo spirituale che ci nutre per la vita eterna, sia sempre operante in noi la potenza del tuo Spirito. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Dio, sorgente di ogni luce, che oggi ha mandato sui discepoli lo Spirito Consolatore, vi benedica e vi colmi dei suoi doni. Ass. Amen Cel. Il Signore risorto vi comunichi il fuoco del suo Spirito e vi illumini con la sua sapienza. Ass. Amen Cel. Lo Spirito Santo, che ha riunito popoli diversi nell’unica Chiesa, vi renda perseveranti nella fede e gioiosi nella speranza fino alla visione beata del cielo. Ass. Amen Cel. E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo, discenda su di voi, e con voi rimanga sempre. Ass. Amen Cel. Trasformati dallo Spirito del Risorto, testimoniate il Vangelo del Signore, andate in pace! Alleluia, alleluia. Ass. Rendiamo grazie a Dio. Alleluia, alleluia. Attualizzare la Parola Sappiamo come i discepoli si erano rifugiati nel Cenacolo dopo l’arresto del loro Maestro e vi erano rimasti segregati per timore di subire la sua stessa sorte. Dopo la risurrezione di Gesù questa loro paura non scomparve all’improvviso. Ma ecco che a Pentecoste,

quando lo Spirito Santo si posò su di loro, quegli uomini uscirono fuori senza timore e incominciarono ad annunciare a tutti la buona notizia di Cristo crocifisso e risorto. Non avevano alcun timore, perché si sentivano nelle mani del più forte. Sì, lo Spirito di Dio, dove entra, scaccia la paura; ci fa conoscere e sentire che siamo nelle mani di un’Onnipotenza d’amore: qualunque cosa accada, il suo amore infinito non ci abbandona. Lo dimostra la testimonianza dei martiri, il coraggio dei confessori della fede, l’intrepido slancio dei missionari, la franchezza dei predicatori, l’esempio di tutti i santi, alcuni persino adolescenti e bambini. Lo dimostra l’esistenza stessa della Chiesa che, malgrado i limiti e le colpe degli uomini, continua ad attraversare l’oceano della storia, sospinta dal soffio di Dio e animata dal suo fuoco purificatore. ANNO DELLA FEDE La gioia di annunciare Cristo Ci ricorda Benedetto XVI nella Lettera apostolica Porta fidei al n. 7 «è l’amore di Cristo che colma i nostri cuori e ci spinge ad evangelizzare. Egli, oggi come allora, ci invia per le strade del mondo per proclamare il suo Vangelo a tutti i popoli della terra (cf. Mt 28,19). Con il suo amore, Gesù Cristo attira a sé gli uomini di ogni generazione: in ogni tempo egli convoca la Chiesa affidandole l’annuncio del Vangelo, con un mandato che è sempre nuovo. Per questo anche oggi è necessario un più convinto impegno ecclesiale a favore di una nuova evangelizzazione per riscoprire la gioia nel credere e ritrovare l’entusiasmo nel comunicare la fede. Nella quotidiana riscoperta del suo amore attinge forza e vigore l’impegno missionario dei credenti che non può mai venire meno. La fede, infatti, cresce quando è vissuta come esperienza di un amore ricevuto e quando viene comunicata come esperienza di grazia e di gioia. Essa rende fecondi, perché allarga il cuore nella speranza e consente di offrire una testimonianza capace di generare: apre, infatti, il cuore e la mente di quanti ascoltano ad accogliere l’invito del Signore di aderire alla sua Parola per diventare suoi discepoli».

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.


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