Sacra famiglia a 13

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SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE - (bianco) 29 DICEMBRE 2013

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na città chiamata Nazaret». La grande storia della salvezza passa per i viottoli di questo sperduto villaggio che, ai tempi di Gesù, non aveva molto da offrire a pellegrini e turisti. Eppure, Dio è passato da quelle parti e ha condiviso il nascondimento di questa famiglia. Nazaret ci insegna che cosa è la famiglia, quale la sua comunione di amore, quale la sua semplice e austera bellezza, quale il suo carattere sacro e inviolabile. Essa ci insegna come sia dolce e insostituibile la sua pedagogia e come sia fondamentale e insuperabile la sua sociologia. Gesù, Giuseppe e Maria imparano a condividere sogni e speranze della gente di Nazaret e, ancor prima, le paure e i disagi di migranti e pellegrini che, oggi come allora, sono in cerca di un rifugio, di sicurezze. Per questa famiglia, però, un punto fermo fu la Scrittura e la fede nel Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe che libera i prigionieri e salva gli oppressi. L’Eucaristia che celebriamo ci dice come dev’essere una famiglia cristiana: piena di fede nella provvidenza divina, aperta all’accoglienza, sollecita nella carità e promotrice di comunione e di unità tra i suoi membri.

ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

I pastori si avviarono in fretta e trovarono Maria e Giuseppe, e il Bambino deposto nella mangiatoia. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Cristo Signore, Figlio di Maria e di Giuseppe, fattosi uomo per opera dello Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, «beato l’uomo che teme il Signore e cammina nelle sue vie». La luce del Natale è ancora in mezzo a noi: come una sola famiglia, chiediamo perdono al Signore per i nostri peccati. (Breve pausa di silenzio) Cel. Pietà di noi, Signore. Ass. Contro di te abbiamo peccato Cel. Mostraci, Signore, la tua misericordia. Ass. E donaci la tua salvezza Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen

Cel. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà

Ass. Signore, pietà Ass. Cristo, pietà Ass. Signore, pietà

INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. O Dio, nostro Padre, che nella santa Famiglia ci hai dato un vero modello di vita, fa’ che nelle nostre famiglie fioriscano le stesse virtù e lo stesso amore, perché, riuniti insieme nella tua casa, possiamo godere la gioia senza fine. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure:


Cel. O Dio, nostro creatore e Padre, tu hai voluto che il tuo Figlio, generato prima dell’aurora del mondo, divenisse membro dell’umana famiglia; ravviva in noi la venerazione per il dono e il mistero della vita, perché i genitori si sentano partecipi della fecondità del tuo amore, e i figli crescano in sapienza, pietà e grazia, rendendo lode al tuo santo nome. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen

Beato chi teme il Signore e cammina nelle sue vie. Dalla fatica delle tue mani ti nutrirai, sarai felice e avrai ogni bene. Rit. La tua sposa come vite feconda nell’intimità della tua casa; i tuoi figli come virgulti d’ulivo intorno alla tua mensa. Rit. Ecco com’è benedetto l’uomo che teme il Signore. Ti benedica il Signore da Sion. Possa tu vedere il bene di Gerusalemme tutti i giorni della tua vita! Rit.

SECONDA LETTURA La prima lettura presenta i doveri verso i genitori secondo la legge di Mosè: onora tuo padre e tua madre. Il rispetto e l’amore per i genitori rientrano nel progetto di Dio. La seconda lettura indica i precetti generali della vita cristiana e quelli di morale familiare, affinché la pace di Cristo abiti nei cuori di tutti gli eletti e i santi. Il Vangelo racconta della fuga in Egitto e il ritorno nel paese d’Israele di Giuseppe e Maria con il piccolo Gesù. È segno che Dio è immerso pienamente nelle vicende della tragedia umana, colpita da avversità, ambizioni e gelosie. La famiglia di Nazaret è totalmente solidale con tutte le famiglie del mondo.

PRIMA LETTURA

Seduti

Dal libro del Siràcide (3,2-6.12-14) 2 Il Signore ha glorificato il padre al di sopra dei figli e ha stabilito il diritto della madre sulla prole. 3Chi onora il padre espìa i peccati e li eviterà e la sua preghiera quotidiana sarà esaudita. 4Chi onora sua madre è come chi accumula tesori. 5Chi onora il padre avrà gioia dai propri figli e sarà esaudito nel giorno della sua preghiera. 6Chi glorifica il padre vivrà a lungo, chi obbedisce al Signore darà consolazione alla madre. 12Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia, non contristarlo durante la sua vita. 13Sii indulgente, anche se perde il senno, e non disprezzarlo, mentre tu sei nel pieno vigore. 14L’opera buona verso il padre non sarà dimenticata, otterrà il perdono dei peccati, rinnoverà la tua casa. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 127)

Rit. Beato chi teme il Signore e cammina nelle sue vie

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési (3,12-21) 12 Fratelli, scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, 13 sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri, se qualcuno avesse di che lamentarsi nei riguardi di un altro. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. 14Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto. 15E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie! 16 La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. Con ogni sapienza istruitevi e ammonitevi a vicenda con salmi, inni e canti ispirati, con gratitudine, cantando a Dio nei vostri cuori. 17E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre. 18 Voi, mogli, state sottomesse ai mariti, come conviene nel Signore. 19Voi, mariti, amate le vostre mogli e non trattatele con durezza. 20Voi, figli, obbedite ai genitori in tutto; ciò è gradito al Signore. 21Voi, padri, non esasperate i vostri figli, perché non si scoraggino. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. La pace di Cristo regni nei vostri cuori; la parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. Alleluia.

VANGELO Dal Vangelo secondo Matteo (2,13-15.19-23)

Ass. Gloria a te, o Signore I Magi 13erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il


bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo». 14 Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, 15dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall’Egitto ho chiamato mio figlio». 19Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto 20e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino». 21 Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. 22Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea 23e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si genuflette) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Carissimi, il Vangelo di questa domeni-

ca illumina il significato della vita in comune, delle nostre famiglie: la fede in Dio, l’amore fraterno e il dialogo reciproco ne sono il fondamento. Lettore Diciamo con gratitudine: Ass. GESÙ, BENEDICI LE NOSTRE FAMIGLIE! 1. Per il Papa, i Vescovi, i Presbìteri. Perché animati dalla carità di Cristo sappiano tèssere, in ogni momento, legami autentici di comunione e di fratellanza, secondo la verità del Vangelo. Preghiamo. 2. Per i governanti. Perché agiscano secondo giustizia, per il bene di tutti, promuovendo leggi a favore dei più deboli. Preghiamo. 3. Per le nostre famiglie. Il Signore le aiuti a superare le difficoltà, a vivere in armonia e con fiducia e speranza. Preghiamo. 4. Per i giovani. Perché nelle scelte fondamentali della loro vita si lascino guidare dal Vangelo. Preghiamo. 5. Per noi qui riuniti. Perché impariamo a perdonarci gli uni gli altri con sincerità e diveniamo solleciti verso i bisogni degli ammalati e degli anziani. Preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, fonte della vita, che in Gesù, Giuseppe e Maria ci hai dato un’immagine viva del tuo amore, rinnova in ogni casa le meraviglie del tuo Spirito, perché tutte le famiglie del mondo sperimentino la tua misericordia. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Accogli, Signore, questo sacrificio di salvezza, e per intercessione della Vergine Madre e di san Giuseppe, fa’ che le nostre famiglie vivano nella tua amicizia e nella tua pace. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO DI NATALE I Cristo luce È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Nel mistero del Verbo incarnato è apparsa agli occhi della nostra mente la luce nuova del tuo fulgore, perché conoscendo Dio visibilmente, per mezzo suo siamo rapiti all’amore delle realtà invisibili. E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine


dei Cori celesti, cantiamo con voce incessante l’inno della tua gloria.

MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Siamo figli di un solo Padre che è nei cieli. Cantiamo con gioia e speranza. Tutti: Padre nostro...

SCAMBIO DELLA PACE Cel. Siamo una sola famiglia riunita attorno alla mensa della Parola e del Pane di vita: scambiatevi un segno di pace.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE Il nostro Dio è apparso sulla terra, e ha dimorato in mezzo a noi.

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. Padre misericordioso, che ci hai nutriti alla tua mensa, donaci di seguire gli esempi della santa Famiglia, perché dopo le prove di questa vita siamo associati alla sua gloria in cielo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Gesù è nato per noi e per la salvezza di tutte le famiglie, di ogni comunità: nel suo nome, andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Nazaret, la città di Gesù Nazaret ci insegna che cosa è la famiglia, quale la sua comunione di amore, quale la sua semplice e austera bellezza, quale il suo carattere sacro e inviolabile. Essa ci insegna come sia dolce e insostituibile la sua pedagogia e come sia fondamentale e insuperabile la sua sociologia (Paolo VI). Oratio O Gesù, insegna ai nostri giovani la via del perdono e della pace. O Maria, illumina tutti gli sposi che si rivolgono a te, perché scoprano giorno per giorno la bellezza del matrimonio. O Giuseppe, uomo giusto e

L’amore per i genitori e per i figli Gesù si pone a servizio dei suoi genitori e sta loro sottomesso (cf. Lc 2,51), e nella vita pubblica predica confermando il dovere di onorare il padre e la madre (cf. Mt 19,19) e rimprovera i farisei che offrono al Santuario ciò che è necessario al mantenimento dei genitori (cf. Mt 15,3-6). Certamente, il contesto nel quale viviamo ci invita a riflettere anche sui diritti dei figli ad avere dei genitori, in modo particolare sulle aspettative dei fanciulli. La nostra società è sempre più segnata dall’assenza di padri e di madri. Viviamo in una sorta di tempo degli orfani: il bisogno di maternità e paternità responsabili si elemosina in molte famiglie. Dunque, al comandamento di rispettare i genitori occorre avvicinare i diritti dell’infanzia: i bambini, infatti, hanno bisogno di un padre e di una madre, di una famiglia stabile dalla quale attingere amore, libertà, affetto, valori positivi, educazione. La Lettera ai Colossesi La lettera ai Colossesi fu scritta da Paolo, con ogni probabilità, verso l’anno 60 d.C. durante la sua prima cattività a Roma. È indirizzata alla Chiesa di Colossi, città dell’Asia Minore, situata tra Efeso e Antiochia di Pisidia, nella valle di Lico. Non era stato Paolo a fondare quella comunità, ma un suo amico e discepolo carissimo, Epafra, che era venuto a trovarlo in prigione per informarlo circa la situazione della sua comunità, insidiata da innovatori che misconoscevano la dignità unica di Cristo e si preoccupavano, invece, di dare eccessiva importanza alle forze visibili attive nel mondo, alla distinzione dei cibi leciti e proibiti, dei giorni comuni e dei giorni di festa. L’apostolo delle genti, con linguaggio forte e lirico, inneggia alla dignità e all’opera di Cristo che è al di sopra di tutti e di tutto. Per mezzo di lui, infatti, Dio ha creato l’universo e ha liberato i credenti dalla schiavitù del peccato, unendoli al corpo della Chiesa. I cristiani, dunque, devono sentirsi impegnati a vivere con coerenza la grazia ricevuta, senza nulla temere da parte di questo mondo. pio, custodisci i piccoli delle nostre famiglie, perché la vita sia rispettata dal suo concepimento fino al suo compiersi.

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.


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