5ª DOMENICA DI QUARESIMA - ANNO C (viola) 17 MARZO 2013
«
N
eanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più». La forza estrema dell’amore è il perdono riparatore. Chi ama sa osare ed è capace di creare nuove forme di relazioni, più autentiche, che aprono sempre uno spiraglio di luce nel cuore avvolto dalle tenebre e dall’esperienza del peccato. L’amore non si ripete ma crea sempre un evento nuovo. È questo il modo di amare e di fare di Dio. Non si perdona perché siamo tutti fallibili e peccatori, povere creature umane. No. Si impara a perdonare guardando all’amore di Cristo, alla sua morte di croce, alla sua bontà, restando fedeli alla sua scuola, al suo annuncio, a quel Vangelo – buona novella per la vita – che ha cambiato veramente il significato della storia e dell’umanità. La radice del perdono è l’amore di Dio, una forza estrema ed efficace dell’Onnipotente che ci fa osare e sperare, fino a gettare uno sguardo nell’oceano dell’amore infinito del Padre che vuole che tutti gli uomini siano salvi. Perdonare non è tollerare, né dimenticare, bensì rileggere la propria storia e quella degli altri alla luce della croce e della risurrezione del Verbo eterno fatto carne. L’Eucaristia che celebriamo è veramente riconciliazione dei cuori con Dio, con i fratelli e con noi stessi, sacramento che ci conduce a poco a poco verso la Pasqua.
COLLETTA ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Fammi giustizia, o Dio, e difendi la mia causa contro gente senza pietà; salvami dall’uomo ingiusto e malvagio, perché tu sei il mio Dio e la mia difesa. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La grazia e la pace di Dio nostro Padre e del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, il Signore ci rinnova nel suo amore misericordioso. Apriamo con fiducia i nostri cuori al perdono. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, che fai nuove tutte le cose, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, potente nella risurrezione, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, che hai perdonato la donna sorpresa in adulterio, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Non si dice il Gloria
Cel. Vieni in nostro aiuto, Padre misericordioso, perché possiamo vivere e agire sempre in quella carità, che spinse il tuo Figlio a dare la vita per noi. Egli è Dio e vive e regna con te... Ass. Amen Oppure: Cel. Dio di bontà, che rinnovi in Cristo tutte le cose, davanti a te sta la nostra miseria: tu che hai mandato il tuo Figlio unigenito non per condannare, ma per salvare il mondo, perdona ogni nostra colpa e fa’ che rifiorisca nel nostro cuore il canto della gratitudine e della gioia. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen
La prima lettura è ripresa dal Secondo-Isaia, profeta vissuto con i suoi compatrioti in Babilonia ai tempi del re Ciro. Egli vuole qui ravvivare le deboli speranze degli esiliati con l’annuncio della liberazione, che sarà simile all’esodo, ma avrà pure l’aspetto di una grande novità. La seconda lettura afferma che il battezzato, già in possesso della novità di vita, deve tendere a una totale e perfetta partecipazione al mistero di Cristo. Paolo ha sentito questo impegno e la sua vita diventa proposta per tutti noi. La conformità a Cristo esige una profonda conoscenza del Signore, la partecipazione alle sue sofferenze e un continuo impegno per mantenersi in forma, in modo da raggiungere la mèta.
Il Vangelo è uno stupendo brano, di stile lucano, che è entrato surrettiziamente nel Vangelo di Giovanni. Esso, però, è sempre testo ispirato e può considerarsi una realizzazione pratica del «voglio misericordia e non sacrifici» (cf. Mt 12,7), «Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori» (cf. Lc 5,32), «Dio non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva» (Ez 33,11).
PRIMA LETTURA
Seduti
Dal libro del profeta Isaìa (43,16-21) 16 Così dice il Signore, che aprì una strada nel mare e un sentiero in mezzo ad acque possenti, 17che fece uscire carri e cavalli, esercito ed eroi a un tempo; essi giacciono morti, mai più si rialzeranno, si spensero come un lucignolo, sono estinti: 18«Non ricordate più le cose passate, non pensate più alle cose antiche! Ecco, io faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete? Aprirò anche nel deserto una strada, immetterò fiumi nella steppa. 19Mi glorificheranno le bestie selvatiche, sciacalli e struzzi, perché avrò fornito acqua al deserto, fiumi alla steppa, per dissetare il mio popolo, il mio eletto. 20Il popolo che io ho plasmato per me celebrerà le mie lodi». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 125)
Rit. Grandi cose ha fatto il Signore per noi
to perdere tutte queste cose e le considero spazzatura, per guadagnare Cristo 9ed essere trovato in lui, avendo come mia giustizia non quella derivante dalla Legge, ma quella che viene dalla fede in Cristo, la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede: 10perché io possa conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la comunione alle sue sofferenze, facendomi conforme alla sua morte, 11 nella speranza di giungere alla risurrezione dai morti. 12 Non ho certo raggiunto la mèta, non sono arrivato alla perfezione; ma mi sforzo di correre per conquistarla, perché anch’io sono stato conquistato da Cristo Gesù. 13 Fratelli, io non ritengo ancora di averla conquistata. So soltanto questo: dimenticando ciò che mi sta alle spalle e proteso verso ciò che mi sta di fronte, 14corro verso la mèta, al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Lode e onore a te, Signore Gesù! Ritornate a me con tutto il cuore, dice il Signore, perché io sono misericordioso e pietoso. Lode e onore a te, Signore Gesù!
VANGELO Dal Vangelo secondo Giovanni
(8,1-11)
Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion, ci sembrava di sognare. Allora la nostra bocca si riempì di sorriso, la nostra lingua di Rit. gioia. Allora si diceva tra le genti: «Il Signore ha fatto grandi cose per loro». Grandi cose ha fatto il Signore per noi: eravamo pieni di gioia. Rit. Ristabilisci, Signore, la nostra sorte, come i torrenti del Negheb. Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia. Rit. Nell’andare, se ne va piangendo, portando la semente da gettare, ma nel tornare, viene Rit. con gioia, portando i suoi covoni.
SECONDA LETTURA Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési (3,8-14) 8 Fratelli, ritengo che tutto sia una perdita a motivo della sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore. Per lui ho lascia-
Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 1Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. 2Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. 3 Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo 4e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. 5 Ora Mosè, nella legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». 6Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. 7 Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». 8E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. 9Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. 10Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna,
dove sono? Nessuno ti ha condannata?». 11 Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
della fede, trasformaci con la potenza di questo sacrificio. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
SIMBOLO APOSTOLICO
La riconciliazione con Dio fondamento di umana concordia È veramente giusto ringraziarti e glorificarti, Dio onnipotente ed eterno, per la mirabile opera della redenzione in Cristo nostro salvatore. Riconosciamo il tuo amore di Padre quando pieghi la durezza dell’uomo, e in un mondo lacerato da lotte e discordie lo rendi disponibile alla riconciliazione. Con la forza dello Spirito tu agisci nell’intimo dei cuori, perché i nemici si aprano al dialogo, gli avversari si stringano la mano e i popoli si incontrino nella concordia. Per tuo dono, o Padre, la ricerca sincera della pace estingue le contese, l’amore vince l’odio e la vendetta è disarmata dal perdono. E noi, uniti agli angeli, cantori della tua gloria, innalziamo con gioia l’inno di benedizione e di lode.
in piedi
Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, Dio vuole la vita e il progresso di ogni persona. Egli, dimenticando il nostro passato, ci invita ad andare avanti con fiducia. Lettore Diciamo con fede: Ass. SALVACI, SIGNORE! 1. Perché la Chiesa sia una guida sicura per gli uomini e le donne di buona volontà che cercano la verità del Vangelo. Preghiamo. 2. Perché la pace regni tra le nazioni in via di sviluppo e sia accompagnata dalla giustizia. Preghiamo. 3. Perché coloro che hanno il compito di promuovere il benessere e il progresso del loro popolo agiscano con onestà e coraggio. Preghiamo. 4. Perché i coniugi che sono in difficoltà non si chiudano in se stessi ma riprendano con umiltà e fiducia il dialogo. Preghiamo. 5. Perché l’Eucaristia che celebriamo ci liberi dalla presunzione di essere giusti e di poter giudicare gli altri. Preghiamo. Cel. O Padre, accogli la preghiera della tua Chiesa, e donaci l’umiltà del cuore per cercarti nei poveri, nei peccatori, in ogni persona di buona volontà. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. Esaudisci, Signore, le nostre preghiere: tu che ci hai illuminati con gli insegnamenti
PREGHIERA DELLA RICONCILIAZIONE II
MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Il Signore ha fatto grandi cose per noi: cantiamo con gioia. Tutti: Padre nostro...
SCAMBIO DELLA PACE Cel. Gesù è in mezzo a noi con il suo corpo e il suo sangue: scambiatevi un segno di pace. CANONE CANTATO Vi lascio la pace, vi dò la mia pace: non vi turbate. Vi lascio la pace, vi dò la mia pace: abbiate fede in me.
FRAZIONE DEL PANE Cel. Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti in questo calice, siano per noi cibo di vita eterna.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE «Donna, nessuno ti ha condannata?». «Nessuno, Signore». «Neppure io ti condanno; d’ora in poi non peccare più».
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. Dio onnipotente, concedi a noi tuoi fedeli di essere sempre inseriti come membra vive nel Cristo, poiché abbiamo comunicato al suo corpo e al suo sangue. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Gesù ci ha liberati da ogni giudizio di condanna: nel suo nome andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Attualizzare la Parola La salvezza che Cristo porta si presenta con un carattere di novità alla quale non ci si dovrebbe mai abituare. Non peccare più significa partecipare alla vita di Cristo, nutrirsi della sua grazia, lasciarsi guidare dalla sua Parola. Se scagliare la pietra è comodo, diventa invece difficile condividere le pene e le sofferenze di chi è nella prova e nel peccato. Sappiamo sostenere i nostri fratelli in difficoltà? Orazione a San Giuseppe A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio, insieme con quello della tua santissima Sposa. Deh! Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto soccorri ai nostri bisogni. Proteggi, o provvido Custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo; allontana da noi, o Padre amatissimo, la peste di errori e di vizi che ammorba il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta con il potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del bambino Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire, e conseguire l'eterna beatitudine in cielo. Amen.
ANNO DELLA FEDE Una Parola che salva La costituzione Dei Verbum (18 novembre 1965) sulla divina rivelazione è composta di sei capitoli. Nel Proemio (1Gv 1,2-3) si prende l’annunzio della vita eterna. Ciò significa che Dio parla all’uomo per salvarlo, per creare con lui comunione. Il capitolo primo è dedicato alla Rivelazione: natura e oggetto, preparazione evangelica, Cristo completa la Rivelazione, accogliere con fede la rivelazione, le verità rivelate. La Rivelazione si è compiuta con eventi e parole ed è avvenuta nella storia e ha un carattere progressivo. Il capitolo secondo tocca il tema della trasmissione della divina rivelazione: gli apostoli, i loro successori, la sacra tradizione, la relazione tra Scrittura e Tradizione, il Magistero. In sintesi, potremmo dire che la Tradizione è la lettura della Parola nella forza trasformante e vivente dello Spirito Santo. Il capitolo terzo riguarda l’Ispirazione divina e l’interpretazione della Sacra Scrittura (ispirazione e verità, come interpretare la Sacra Scrittura, la condiscendenza della Sapienza divina). Si riconosce anche il ruolo dell’autore umano (il genio poetico) nella stesura dei testi. Il capitolo quarto considera l’AT (la storia della salvezza nell’AT, l’importanza dell’AT per i cristiani, unità dei due Testamenti). Il capitolo quinto approfondisce il NT (eccellenza del NT, origine apostolica dei Vangeli, carattere storico dei Vangeli, Gli altri scritti del NT). Il capitolo sesto considera la Sacra Scrittura nella vita della Chiesa (importanza della Sacra Scrittura per la Chiesa, necessità di traduzioni appropriate e corrette, impegno apostolico degli studiosi).
AIUTIAMO LA BUONA STAMPA CCP n.11298809 E. Scognamiglio Convento S. Lorenzo Maggiore - Napoli
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.