PORTFOLIO DI ARCHITETTURA
LUCIANA MASTROLIA Politecnico di Torino
CURRICULUM VITAE
01
Inglese
Livello B1
PROGRAMMI
LUCIANA MASTROLIA LUCIANA MASTROLIA LUCIANA MASTROLIA LUCIANA MASTROLIA
22/12/1996OLIVETO OLIVETOCITRA CITRA(SA) (SA)ITALIA ITALIA 22/12/1996 22/12/1996 OLIVETO CITRA (SA) ITALIA Nazionalità: Italiana Nazionalità: Italiana Nazionalità: Italiana Corso Orbassano 191/1510137 10137TORINO TORINO--ITALIA ITALIA Corso Orbassano 191/15 Corso Orbassano 191/15 10137 TORINO - ITALIA 3341121234 3341121234 3341121234 luciana.mastrolia@studenti.polito.it luciana.mastrolia@studenti.polito.it luciana.mastrolia@studenti.polito.it
ISTRUZIONE ISTRUZIONE ISTRUZIONE 08/10/2015 - attualmente Laurea in Architettura ininArchitettura 08/10/2015 08/10/2015--attualmente attualmente Laurea Laurea Architettura Politecnico di Torino Politecnico didiTorino Politecnico Torino- Crediti 69% Media esami 27.82 Media esami 27.82 - Crediti 69% maturità scientifica 2015 2015 Diploma Diploma maturità scientifica Voto 100/100 2015 Diploma maturità scientifica Voto 100/100 Voto 100/100 LINGUE LINGUE LINGUE Inglese Inglese Inglese PROGRAMMI PROGRAMMI PROGRAMMI Autodesk Autocad 2D Autodesk AutodeskAutocad Autocad2D 2D Rhinoceros Rhinoceros Rhinoceros Adobe Photoshop Adobe AdobePhotoshop Photoshop Adobe InDesign Adobe AdobeInDesign InDesign Adobe Illustrator Adobe AdobeIllustrator Illustrator Sketchup Sketchup Sketchup
Livello LivelloB1 B2 Livello B2
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AutodeskPROGRAMMI Autocad 2D
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Autodesk Autocad 2D Rhinoceros
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AdobeRhinoceros Photoshop
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Adobe Photoshop Adobe InDesign
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Adobe Illustrator InDesign Adobe
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Adobe Sketchup Illustrator
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Sketchup Dialux Evo
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Dialux Evo
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ESAMI ESAMI
Istituzioni di matematiche Istituzioni di matematichee urbanistica D Atelier di Composizione Atelier di Composizione urbanistica Morfologia e concezioneedelle struttureD Morfologia delle strutture Laboratorioediconcezione disegno e rilievo dell’architettura Laboratorio di disegnocontemporanea e rilievo dell’architettura Storia dell'architettura Storia dell'architettura contemporanea Tecnologia dell’architettura Tecnologia dell’architettura Atelier Composizione e storia D Atelier Composizione e storia D modellazione Laboratorio di geomatica per la dell’architettura Laboratorio di geomatica per la modellazione dell’architettura Urbanistica Urbanistica Atelier Costruire nel costruito F Atelier nel costruito F Teoria, Costruire storia e tecnica del restauro Teoria, e tecnicadei delmateriali restauro Scienzastoria e tecnologia Scienza e tecnologia dei materiali Fisica tecnica ambientale Fisica tecnica ambientale
02
CONTENUTO
03
Partire da un caso studio: (la “KAUFMANN HOUSE” di Richard Neutra.) Laboratorio di disegno dell’architettura
05
Il problema del “tipo” architettonico: Atelier di Composizione e Urbanistica
09
Questioni di “suolo”: Atelier di Composizione e Storia
13
L’identità: il motore di un luogo: Atelier Costruire nel costruito
17
Riflessioni alla scala umana: Atelier Architettura degli interni
23
04
01 Politecnico di Torino Tutor Location
Partire da un caso studio: la Kaufmann Desert House di Richard Neutra Laboratorio di Disegno dell’architettura Prof.ssa Ursula Zich Kaufmann Desert House, Richard Neutra. Palm Springs, California, USA
Partire da un caso studio vuol dire addentrarsi a tutto tondo nel mondo dell’architettura, vuol dire cominciare a comprenderne la complessità e i fini ultimi e ad incamerare gli svariati strumenti di cui questa dispone. L’analisi di Casa Kaufmann ha portato alla scoperta di una delle tante tipologie costruttive esistenti, quella per setti murari, allo studio del momento storico in cui si inserisce secondo un punto di vista prima inesplorato, al primo confronto con il disegno architettonico e alle regole che lo caratterizzano.
05
BB’ AA’
DD’
PIANTA PRIMO PIANO
CC’
PIANTA PIANO TERRA m
07
0
2
5
10
20
PROSPETTO AA’
PROSPETTO BB’
SEZIONE CC’
SEZIONE DD’
08
02 Politecnico di Torino Tutor Location
PRGC& l’opera& di& riqualificazione& deve& mirare& alla& realizzazione& principalmente& di& comple
residenziali& a& Sud& e& di& funzioni& commerciali,& terziarie& e& artigianali& lungo& gli& assi& strad
Il problema del “tipo”
principali.&
Atelier di Composizione e Urbanistica
Dal& primo& sopralluogo& sono& emerse& subito& le& criticità& di& questa& area& che& si& riversa
Prof.ssa Silvia Malcovati, prof.ssa Cristina Renzoni
inevitabilmente&anche&nelle&zone&circostanti.&&&
Torino, Italia
Una&prima&analisi&è&stata&fatta&fotografando&ogni&ang
della&zona&in&questione,&in&un&secondo&momento&poi&so
stati& analizzati& gli& spazi& verdi& e& non,& accessibili& per
popolazione,& i& servizi,& la& rete& dei& trasporti& pubblici& e tipologie&degli&isolati&e&degli&edifici&residenziali.&&
Attraverso& lo& studio& di& questi& aspetti& è& stato& possib trovare& delle& probabili& soluzioni& per& lo& sviluppo&
09
La tipologia architettonica e il dibattito sul suo significato più intrinseco sono stati gli aspetti determinanti di questo laboratorio di progettazione. Il punto di partenza era quasi una tabula rasa costituita dall’imponente “vuoto urbano” dell’ex stabilimento Fiat OGM (Officine Grandi Motori) che, dopo essere stato analizzato e confrontato, attraverso un’analisi urbanistica, con il suo contesto circostante, è stato ripensato in funzione dello stesso concetto di “tipo” approfondito in precedenza. L’obiettivo era dunque quello di formulare un’idea di riqualificazione dell’area che comprendesse l’aggiunta di edifici a destinazione residenziale da inglobare con le preesistenze industriali in attesa di recupero e di una nuova destinazione d’uso. La soluzione adottata vede come nucleo centrale la tipologia a corte e le sue possibili variazioni: attraverso tre moduli diversi e la loro opportuna ripetizione l’area è stata frammentata in otto isolati. L’assetto generale del complesso ha l’obiettivo di suggerire una permeabilità visiva e fisica delle aree, preservando al contempo la necessità di riservatezza delle singole abitazioni, e di sottolineare in modo massiccio l’importanza di aree verdi nella zona attraverso la destinazione a spazi verdi (sia pubblici che privati) di tutti quegli spazi di “risulta” del complesso che acquistano quindi un ruolo fondamentale nel carattere dell’intervento.
territorio.&&&&& La&
propo
12&
strutt
progettuale& preve residenziali& parcheggi&
c
pertinenza& interr
un& parco& confina
CC’
BB’
PROSPETTO AA’
AA’ PIANTA PIANO TERRA
DD’
PROSPETTO BB’
Masterplan realizzato in scala 1:500
PIANTA PIANO TIPO
PROSPETTO CC’
zona giorno zona notte PIANTA ULTIMO PIANO
distributivo
SEZIONE TRASVERSALE DD’
servizi Modellino realizzato in scala 1:100
loggia
12
03 Politecnico di Torino Tutor Location
Questioni di “suolo” Atelier di Composizione e Storia Prof. Alessandro Armando, Prof. Edoardo Piccoli Torino, Italia
I presupposti dell’intervento sono la riqualificazione di un isolato urbano situato a Torino, in Borgo Rossini, all’angolo tra via Bologna e il Lungo Dora Firenze e l’instaurare un dialogo con il contesto del fiume Dora. Il progetto finale pone inoltre le sue basi su concetti quali la permeabilità visiva e fisica dell’isolato e si traduce ne/l’introduzione di spazi che privilegiano il pedone. La distribuzione dei volumi è frutto di un’analisi dell’esposizione solare dell’isolato e del contesto in cui questo si inserisce, contesto che dermina inoltre la composizione e la scomposizione dei vari moduli.
13
AA’
A
VI
BO
A
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A
VI
A
N
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C
AN
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SA
PROSPETTO SU VIA BOLOGNA
PROSPETTO SU VIA PISA
15
PROSPETTO SU VIA ANCONA
SEZIONE AA’
04 Politecnico di Torino Tutor Location
17
L’identità: il motore di un luogo Atelier Costruire nel costruito Prof. Nicola Paolo Russi , Prof.ssa Rossella Maspoli Milano, Italia
Il progetto rappresenta il risultato ottenuto partendo dal concetto di modulo e delle sue possibili declinazioni e applicando successivamente questi fattori al contesto urbano in cui si inserisce. In un isolato molto denso come quello di intervento, il progetto nasce partendo da obiettivi quali: privilegiare la permeabilità degli spazi; collegare luoghi che seppur vicini risultano essere quasi parte di realtà diverse; integrare i diversi nodi di una fitta rete di attività ampliantesi; ripristinare le appartenenze tra la città e il quartiere. Il progetto rende possibile tutto ciò sfruttando l’attraversamento del lotto nella sua intera profondità. L’attraversamento collega oltremodo l’isolato a ciò che lo circonda e lo rende più permeabile sia visivamente che fisicamente. L’apertura presente nel lotto è caratterizzata ancora una volta dal modulo come punto di partenza stavolta costituito da piastre, che sovrapponendosi, conducono in modo naturale all’interno del complesso e al contempo stabili-scono delle pertinenze per chi vi abita. Lo spazio edificato si riduce dunque ai lati del lotto, nei quali si costituiscono due volumi principali ottenuti dall’ag-gregazione dei moduli di partenza. Alla regolare disposizione dei moduli sulle due linee lateali si sostituisce, nel punto più interno, una torre ottenuta dalla sovrapposizione degli stessi che termina sfumandosi in alto nella trasparenza di un volume più piccolo, il quale diventa l’elemento caratterizzante il lotto in altezza. Il risultato finale vuole essere la dimostrazione di come un elemento puro e programmatico come il modulo possa costituire, assemblato in vario modo, un sistema unitario e particolare, che si discosta dall’astrazione della “scatola” e si concretizza in un complesso articolato che si inserisce nel contesto che lo circonda e divenendone al contempo elemento caratterizzante.
19
20
21
17
13
14 15
2 19 18 20
20 cm
6
29 30 31 21 22
21
7 8
32 3
24 6
5
8
9
10 11 12
Elemento desolarizzante in cartonfeltro
5
7
1
Massetto di pendenza
3 4
50 cm 4
23
1 2
16
9
22
Primer
Fascia di membrana impermeabilizzante, sp. 0,5 cm Barriera al vapore, sp. 0,2 cm Strato termoisolante sp. 6 cm 39 cm Profilato espanso d’angolo
Prima membrana impermeabilizzante, sp. 0,5m Membrana antiradice, sp. 0,4 cm
10 Strato di protezione in polietilene 11 Strato di drenaggio, sp. 4 cm
12 Tessuto non tessuto in poliestere, sp. 0,4 cm 13 Terreno di coltura 14 Cordolo in ghiaia
300 cm
15 Fissaggio meccanico del sistema 300 cm
16 Scossalina metallica di protezione 17 Impianto di irrigazione
18 Traliccio elettrosaldato 33
19 Rete elettrosaldata
25
68
23
20 Elementi di alleggerimento
66
8.27 m
21 Pannello Aquapanel in cartongesso per esterni, sp 1.25 cm
26 27 28 29 30 31 21 22
22 Strato di finitura esterna
4.78 39 m cm
33 34 35 36
23 Strato orizzontale di finitura interna, sp. 1.5 cm
24
39 cm
24 Tubo di scolo delle acque
32
25 Parapetto in acciaio
26 Pavimentazione esterna in legno, sp 2 cm
37 38
27 Massetto di pendenza, sp. 4 cm
39
28 Strato impermeabilizzante
29 Strato isolante in lana di roccia, sp 5 cm 30 Solaio di tipo “predalles”, sp. 20 cm
31 Strato isolante in lana di roccia, sp. 3 cm
300 cm
300 cm 32 Serramento in PVC
33 Pavimentazione interna, sp. 2 cm
34 Massetto di regolarizzazione con impianto a pannelli radianti 35 Strato di isolamento dai rumori di calpestio
71 37 69
36 Massetto ri regolarizzazione con tubi di scarico
69
37 Strato verticale di finitura interna
72 66
38 Pannello in cartongesso per interni
69 70
4.78 m
21
33 34 35 36
61 62 24
39 cm
63
65
39 Strato isolante in lana di roccia, sp 5 cm
68
1.39 m
64
66
40 Magrone, sp. 15 cm 39 cm
67 60 59
41 Guaina impermeabilizzante, sp. 1 cm
30 58
42 Vespaio in ghiaia, sp. 25 cm
37 38
43 Sottofondo in c.a., sp. 10 cm 70 cm
57
39
44 Massetto in cls alleggerito, sp. 2 cm
22 53
0m 56 55 54
45 Pavimentazione interna, sp. 4 cm
46 Condotto di raccolta delle acque meteoriche 47 Massetto a formazione di pendenza
300 cm 1
Massetto di pendenza
3
Elemento desolarizzante in cartonfeltro
5
Barriera al vapore, sp. 0,2 cm
2 4 6
50 49
Primer
51
Strato termoisolante sp. 6 cm Profilato espanso d’angolo
9
Membrana antiradice, sp. 0,4 cm
71 37 69
10 Strato di protezione in polietilene
52 Manto impermeabile, sp. 1 cm
69
53 Griglia metallica
72
11 Strato di drenaggio, sp. 4 cm
66
12 Tessuto non tessuto in poliestere, sp. 0,4 cm
69
13 Terreno di coltura 14 Cordolo in ghiaia
54 Basamento per pavimentazione esterna, sp. 5 cm
41
70 21
15 Fissaggio meccanico del sistema
61 62 64
63
65
68
1.39 m
17 Impianto di irrigazione
18 Traliccio elettrosaldato
60
20 Elementi di alleggerimento
30
19 Rete elettrosaldata
59
21 Pannello Aquapanel in cartongesso per esterni, sp 1.25 cm
58
66
45 44
67
43
39 cm
47
55 Guaina impermeabilizzante, sp. 1 cm
46
56 Pavimentazione per esterni e sottofondo,
42
sp. pavimentazione 2 cm, sp. sottofondo 4 cm
40
57 Lastra in cartongesso, sp. 1.5 cm
22 Strato di finitura esterna
23 Strato orizzontale di finitura interna, sp. 1.5 cm
58 Cartongesso di rivestimento del soffitto, sp. 1.5 cm
57
24 Tubo di scolo delle acque
70 cm
25 Parapetto in acciaio
26 Pavimentazione esterna in legno, sp 2 cm
59 Barriera al vapore, sp. 1 cm
22
27 Massetto di pendenza, sp. 4 cm
53
28 Strato impermeabilizzante
29 Strato isolante in lana di roccia, sp 5 cm
0m
60 Isolante termico, sp. 7 cm
56
30 Solaio di tipo “predalles”, sp. 20 cm
55
31 Strato isolante in lana di roccia, sp. 3 cm
61 Isolante acustico anticalpestio, sp. 1 cm
54
32 Serramento in PVC
62 Pannello in fibrogesso a fresatura bugnata, sp. 2.5 cm
33 Pavimentazione interna, sp. 2 cm
34 Massetto di regolarizzazione con impianto a pannelli radianti
63 Tubo multistrato
35 Strato di isolamento dai rumori di calpestio
36 Massetto ri regolarizzazione con tubi di scarico
52
37 Strato verticale di finitura interna
50 49
38 Pannello in cartongesso per interni
39 Strato isolante in lana di roccia, sp 5 cm
64 Strato di rasante o autolivellante (massetto) con tubazioni, sp. 3.5 cm
51
65 Pavimentazione interna, sp. 1.5 cm
40 Magrone, sp. 15 cm
41 Guaina impermeabilizzante, sp. 1 cm 42 Vespaio in ghiaia, sp. 25 cm
66 Profilo metallico di sostegno, sp. 13 cm
48
43 Sottofondo in c.a., sp. 10 cm
67 Viti metalliche resistenti alla corrosione
44 Massetto in cls alleggerito, sp. 2 cm 45 Pavimentazione interna, sp. 4 cm
46 Condotto di raccolta delle acque meteoriche
68 Rivestimento esterno facciata ventilata in lastre di Gres, sp. 3 cm
47 Massetto a formazione di pendenza
48 Blocchi prefabbricati cavi in calcestruzzo, sp. 25 cm 49 Letto di malta, sp. 1 cm
69 Pannello in cartongesso, sp 1.5 cm
41
50 Soglia in marmo, sp. 2 cm
51 Muro controterra in calcestruzzo armato, sp. 25 cm 52 Manto impermeabile, sp. 1 cm
45 44
53 Griglia metallica
43
55 Guaina impermeabilizzante, sp. 1 cm
42
47
70 Tessuto non tessuto, sp. 0.5 cm
46
71 Montante a C, sp 1 cm
54 Basamento per pavimentazione esterna, sp. 5 cm 56 Pavimentazione per esterni e sottofondo,
sp. pavimentazione 2 cm, sp. sottofondo 4 cm
72 Strato isolante in lana di roccia, sp. 8 cm
40
57 Lastra in cartongesso, sp. 1.5 cm
58 Cartongesso di rivestimento del soffitto, sp. 1.5 cm 59 Barriera al vapore, sp. 1 cm
71
60 Isolante termico, sp. 7 cm
61 Isolante acustico anticalpestio, sp. 1 cm
37 57 57 60 57 73 57 70 21
62 Pannello in fibrogesso a fresatura bugnata, sp. 2.5 cm 63 Tubo multistrato
64 Strato di rasante o autolivellante (massetto) con tubazioni, sp. 3.5 cm
68 73 74
73 Schiuma poliuretanica
74 Struttura portante del serramento 75 Squadretta a L per contropareti
75
65 Pavimentazione interna, sp. 1.5 cm
22
66 Profilo metallico di sostegno, sp. 13 cm 67 Viti metalliche resistenti alla corrosione
68 Rivestimento esterno facciata ventilata in lastre di Gres, sp. 3 cm 69 Pannello in cartongesso, sp 1.5 cm 70 Tessuto non tessuto, sp. 0.5 cm 71 Montante a C, sp 1 cm
72 Strato isolante in lana di roccia, sp. 8 cm 73 Schiuma poliuretanica
74 Struttura portante del serramento 75 Squadretta a L per contropareti
49 Letto di malta, sp. 1 cm
51 Muro controterra in calcestruzzo armato, sp. 25 cm
48
Prima membrana impermeabilizzante, sp. 0,5m
16 Scossalina metallica di protezione
48 Blocchi prefabbricati cavi in calcestruzzo, sp. 25 cm 50 Soglia in marmo, sp. 2 cm
Fascia di membrana impermeabilizzante, sp. 0,5 cm
7 8
52
Ioana Beatrice Iacob - Luciana Mastrolia - Martina Ponzo
05 Politecnico di Torino Tutor Location
Riflessioni alla scala umana Atelier Architettura degli interni Prof.ssa Valeria Minucciani , Prof.ssa Anna Pellegrino Milano, Italia
Ristrutturazione di un appartamento ( e relativo sottotetto) situato al terzo e ultimo piano di un edificio residenziale di Milano. In base alle esigenze espresse dalla famiglia committente, composta da cinque persone (rispettivamente marito, moglie, due figli e nonna), è stata elaborata un’idea di progetto che le soddisfacesse quanto più possibile e che al contempo caratterizzasse il nuovo appartamento da un certo grado di rappresentanza pur basandosi su concetti come la funzionalità e la praticità in relazione alla vita di ogni giorno.
23
1
AA’
BB’
AA’
BB’
4
1 2
5 3
25
PIANTA TERZO PIANO
PIANTA SOTTOTETTO
2
SEZIONE AA’
3
4
SEZIONE BB’ 5