Olivier Rousteing

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OLIVIER ROUSTEING

Università degli studi della Campania ‘‘Luigi Vanvitelli’’ Dip. di Architettura e Disegno Industriale Corso di laurea: Design per la Moda A.A. 2016/2017 Cattedra: Abilità Informatiche Docenti: Cirafici Alessandra, Esposito Marroccella Angelo Candidato: D’Angelo Lucrezia A03000656



Università degli studi della Campania ‘‘Luigi Vanvitelli’’ Dip. di Architettura e Disegno Industriale Corso di laurea: Design per la Moda A.A. 2016/2017 Cattedra: Abilità Informatiche Docenti: Cirafici Alessandra, Esposito Marroccella Angelo Candidato: D’Angelo Lucrezia A03000656


BIOGRAFIA

Seppur giovanissimo, Olivier Rousteing ha dimostrato come si può rivitalizzare un marchio famoso unendo talento creativo, voglia di rischiare e un utilizzo mirato dei social media. Nasce in Francia nel 1986, ha studiato a Parigi nella prestigiosa École Supérieure des Artes et Techniques de la Mode. Terminati gli studi, ha mosso i suoi primi passi nel mondo della moda lavorando come stilista per Roberto

Cavalli in Italia. Di lì a poco lo stilista francese è stato promosso a capo della collezione donna prêt-à-porter di Cavalli. Dal 2009, è entrato a far parte del team stilistico della maison Balmain, fino all’aprile del 2011, in cui Rousteing ha sostituito Christophe Decarin diventando il nuovo creative director del brand. Nonostante la sua giovane età, ha rivoluzionato Balmain facendo conoscere la maison e rendendo-

la accessibile a milioni di persone attraverso numerosi social media. Pur conservando il Dna della maison parigina, l’ormai ventinovenne stilista attualizza il brand con influenze che vanno dall’Hip-Hop al Rock & Roll, passando per la cultura Pop. Per decenni l’età e l’esperienza erano sembrati gli unici requisiti per diventare direttori creativi di un marchio come Balmain. Tuttavia l’istinto, la capacità di assumersi


dei rischi e la passionalità di Rousteing hanno ormai cambiato le regole del gioco. Come afferma lui stesso “Se avessi ottenuto questo lavoro a 40 anni, non penso che avrei creato gli stessi abiti. Non mi esprimerei nello stesso modo. Ma credo che l’essere giovani come lo sono io nel mondo della moda non sia ben visto. L’essere maturi, invece, è una cosa buona. Purtroppo per essere rispettati bisogna avere più di 40 anni”.

Di recente è stata annunciata la sua collaborazione a una collezione disegnata per H&M. Una nuova generazione si sta facendo largo nel mondo della moda e ciò che Rousteing ha capito è che la comunicazione e l’innovazione sono la chiave per far rimanere Balmain un marchio di successo. Se una volta era appannaggio unicamente di un’élite esclusiva, ora Balmain sta diventando un nome conosciuto tra la Genera-

zione Y, il che conferisce solide prospettive al futuro del marchio. E siamo certi che di qui a breve lui non lascerà la maison.



STILE

Rousteing non ha mai tentato di emulare lo stile di Balmain cercando di ricrearne i gonfi abiti da sera; tuttavia ha detto di essersi ispirato alla tradizione dell’azienda per i dettagli e le cuciture a mano. “Dopo aver trovato ispirazione negli archivi della maison”, dichiara il designer, “questa volta mi voglio concentrare sul qui e adesso. Voglio indagare il mondo della mia generazione, il luogo in cui viviamo tutti i giorni”. Con queste premesse ci si aspetterebbe una riflessione sull’este-

tica contemporanea dei nativi digitali e delle nuove generazioni cresciute a smartphone e internet. Invece in passerella arriva una sorta di stile Balmain a cui è stato abbassato il volume dell’audio per farne una musica ambient. Ci sono il verde militare, la pelle nera, le fantasie animalier, i giochi di corde che disegnano abiti, e le gonne a pieghe completamente ricamate di catene dorate. Gli ingredienti non mancano: è però il mix finale a cambiare. È come se dopo il sogno del lusso più sfrena-


to si fosse fatto un passo indietro. Balmain è da sempre la pietra dello scandalo, il marchio spartiacque che taglia il mondo a metà, compiendo con gli abiti quello che nel mondo succede con i capitali e la finanza. La nuova collezione spegne i toni della provoca-

zioni per concentrarsi su uno stile più noto e meno eclatante. Difficile dire se sia un progresso o un’evoluzione: sotto il compito svolto alla perfezione da Rousteing, infatti, resta un po’ di nostalgia per Rihanna, la moda bling bling e gli abiti da mille e una notte.




GOSSIP

Nato Bordeaux nel 1985 e adottato quando aveva solo un anno, Oliver Rousteing ha manifestato sin da piccolo la sua passione verso il fashion system. In poco tempo Rousteing è diventato molto popolare su internet e i suoi abiti hanno ottenuto attenzione dopo che sono stati indossati da persone famose come i componenti della famiglia Kardashian/Jenner. Nel 2012 è diventato uno dei primi stilisti ad avere un profilo su Instagram, dove pubblica le foto delle celebrità con addosso i suoi vestiti.


Durante un’intervista al The Telegraph, parlando di Rihanna, aveva dichiarato.«La sua aura, il suo carisma sono speciali. Lei è una donna del mondo, che racconta un mondo nuovo, il mondo di oggi».





BRAND IMAGE





SITO E SOCIAL






PRECOLLEZIONE PRIMAVERA/ESTATE

2017

È un grande senso del colore ad emergere dalla collezione Resort di Balmain. Olivier Rousteing prende infatti ispirazione per queste sfumature vibranti dal beachwear e immagina un gruppo di giovani a fare festa per tutta la notte di fronte al blu del mare, aspettando di poter ammirare le splendide nuance dell’alba. Così costruisce una collezione fatta da silhouette affusolate e fluide, con orli e ruche che si muovono sul corpo come onde. I corpetti sono panneggiati, i grafismi geometrici sono fortemente eye-catching e i dettagli come le cinture e i gioielli preziosi e importanti. Dunque un vero e proprio omaggio alla bellezza delle forme femminili e alla loro sensualità


LINK PUBBLICAZIONI ONLINE

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