LA
Daniele Mosca Barbara Mitelli Marina Alini Livia Maturi Lucrezia Di Carne
potenza dell’ascolto
03
DanieleMosca
05
BarbaraMitelli
09
LucreziaDiCarne
13
Le interviste
45
Il progetto
69
Dhyano
DANIELE
L A
N A S C I TA
D E L
P R O G E TT O
MOSCA
Questo
progetto,
come
spesso
accade, è nato per caso, inoltre la mostra che presentiamo al Sesto Forum di Venezia dell’Associazione Coach Professionisti (Aicp) è solo la punta dell’Iceberg, di un lavoro che mi piacerebbe avesse sviluppi futuri. Ho l’abitudine di organizzare da anni una slittata notturna in Val di Fassa. Invito amici o conoscenti con cui penso possa essere bello condividere emozioni, sono persone che stimo e purtroppo alcune, per colpa della distanza, le posso frequentare poco. Le ultime slittate sono frequentate da molti Coach. Quest’anno la slittata è stata complicata da una nevicata molto
Il mio cervello non ha smesso di
abbondante, tanto che, più che slittare
pensare a questo progetto e a quante
abbiamo camminato per sei km sotto
cose si potevano fare con un’idea così
una vera e propria bufera di neve.
semplice. Per prima cosa ho pensato
Io e Livia Maturi da anni abbiamo il
di coinvolgere la Libera Accademia di
desiderio di combinare in un progetto
Belle Arti di Brescia (LABA) dove mia
il coaching con la fotografia.
figlia frequenta il corso di fotografia. Ho
Livia oltre ad essere una Coach
poi parlato con Mariateresa Arcidiaco,
è anche una brava fotografa con
la Presidente di Aicp, per chiedere
mostre alle spalle. Durante questa
l’autorizzazione dell’associazione oltre
bellissima camminata avvolti dalla
che la possibilità di avere visibilità per
neve e nel silenzio notturno del bosco
il progetto all’interno dei suoi canali
Livia mi dice: “E se facciamo un
istituzionali. Ottenuto il via libera da Aicp
concorso fotografico?”. Si è accesa
immediato ed entusiasta, ho contattato
quella lampadina che porta un’idea a
la LABA attraverso la segreteria, che
diventare azione.
mi ha chiesto un progetto 5
Non so cosa abbia pensato di me la Professoressa Magri perché pieno di entusiasmo in pochissimi minuti le ho spiegato un progetto che comprendeva un concorso, due mostre e in più una itinerante per tutta Italia e un libro. Per fortuna mi ha riportato immediatamente alla realtà facendomi fare i conti con il tempo a disposizione e anche con il Calendario Accademico. A questo punto abbiamo concordato che il progetto sarebbe stato una mostra sul tema “dell’ascolto”. Giovanna ha identificato la curatrice: Lucrezia Di Carne. Io dovevo cercare i coach che avrebbero seguito gli artisti. Per fortuna scritto e un paio di giorni per la risposta.
è stato semplice individuarli, Livia
Nel
aveva
Maturi come ideatrice del progetto,
parlato con il Comitato Organizzatore
Barbara Mitelli e Marina Alini che vivono
del Forum proponendo di inserire tale
a Brescia, ma sono anche delle amiche
progetto nel Forum stesso e utilizzare
e professioniste che stimo molto. La
il titolo del Forum come oggetto del
squadra era fatta. Il risultato è quello
concorso “La potenza dell’ascolto”.
che leggerete. Forse tutto questo
Quello che poi è successo in Accademia
lavoro diverrà un libro prima o poi,
non lo so, l’unica cosa che so è che una
sicuramente organizzeremo un paio di
sera mentre ero in albergo a Bologna
mostre, ma nella mia mente rimangono
- il giorno dopo avevo una riunione dei
anche il libro, la mostra itinerante, il
Responsabili dei Coaching Club di Aicp
packaging dedicato, insomma le idee
- ho ricevuto la telefonata di Giovanna
ci sono ora basta metterle in pratica.
frattempo
Mariateresa
Magri docente di Fotografia alla LABA alla quale era stato assegnato il progetto. 6
BARBARA mitelli
U N A
R I FL ES S I O N E
Coaching e Arte, connubio che unisce due delle mie passioni, ecco perché ho aderito immediatamente alla proposta di Daniele Mosca di lavorare a questo progetto, oltre alla garanzia di poter collaborare con colleghi che rendono il lavoro ancor più piacevole e stimolante. Attraverso quest’opportunità ho potuto apprezzare come il concetto dell’ascolto, tanto caro a noi coach umanisti, possa assumere una valenza diversa, essere rielaborato da giovani creative che lo hanno tradotto e concretizzato in immagine, grazie ad uno scatto che ha unito il significato soggettivo che ognuna di loro ha attribuito all’ascolto con la bellezza che è tipica dell’arte fotografica. Per me è stato come assistere ad una magia. Ma ancor meglio è stato poter conoscere la storia di queste artiste, individuarne potenzialità, allenamenti, passioni e vocazioni e rileggere la loro vita attraverso le lenti del coaching. Questo progetto si è snodato in un flusso circolare di lavoro che ha avuto inizio dal coaching, è passato alla fotografia, si è soffermato sulla storia dell’artista per tornare infine al coaching. Le immagini realizzate sono frutto di un lavoro di riflessione personale attorno al tema; ogni fotografia ha un significato che svela l’importanza che l’ascolto ha per ognuna delle artiste e in ogni scatto possiamo rintracciare pensieri che si avvicinano alla rilevanza che noi coach attribuiamo all’ascolto, come se ci fosse stata una sorta di “contaminazione”.
8
L A
R E A L I Z Z A Z I O N E
D E L
di ca
lucrezia P R O G E TT O
arne
Quando mi chiesero di partecipare a
le interviste da parte dei coach alle
questo progetto non credevo potesse
artiste, poi la creazione di ulteriori
avere un potenziale così alto. Non
immagini.
immaginavo di riuscire a sviluppare in
Il gruppo di lavoro che si è formato ha
modo articolato un concetto formato da
avuto sempre degli scambi di pareri e
due parole; inoltre è nato tutto da una
idee e soprattutto un ascolto reciproco,
semplice proposta di collaborazione,
per crescere e realizzare un progetto
presentata dall’Accademia.
tutti insieme. La potenza dell’ascolto
Poi Giovanna propose il progetto alle
sta proprio in questo, saper scambiare,
classi seconde del corso di fotografia e
essere pronti a ricevere delle critiche o
ci fu una risposta verbale molto positiva,
degli apprezzamenti, e servirsene per
nonostante il tema difficile da trattare
una crescita personale o di gruppo.
in forma visiva. E allora decidemmo
Inoltre il concetto è molto attuale,
di accettare la proposta del progetto e
dovrebbe diventare importante in una
svilupparla.
società come quella contemporanea. Ascoltare e scambiare dovrebbero
Incontrai i coach Daniele e Barbara, i
essere concetti scontati, ma a volte
quali arrivarono in Accademia talmente
proprio perchè li diamo per scontati ne
carichi di voglia di fare che mi resi conto
dimentichiamo il valore originario. Ed è
subito che avremmo lavorato con lo
fondamentale che le ragazze abbiano
stesso ritmo, e così fu. Concordammo
lavorato su questo concetto.
un intervento con gli studenti per chiarire qualche aspetto del tema in
Laura l’ha legato all’empatia, alla
questione e dopo qualche settimana
relazione tra mente e cuore e la
mi arrivarono le prime immagini.
nascita di un rapporto sincero. Martina
Insieme a Giovanna iniziammo a
ha interpretato l’ascolto come una
valutarle i progetti dei ragazzi e
possibilità di crescita e apprendimento,
stabilimmo il funzionamento di quattro
per il raggiungimento di una meta
lavori; quelli di Laura, Martina, Emily e
che
Samira. Le idee erano già di un buon
prendendo in riferimento la propria
livello di qualità, ma, insieme a Daniele,
nonna, ha trattato l’importanza del
volevamo svilupparli ancora; prima con
gesto. E Samira ha lavorato sul 1
sembrava
impossibile.
Emily,
concetto
di
ascolto
come
partecipazione attiva e perseguimento di un obiettivo. Insomma, la fotografia in questo lavoro ha rappresentato un mezzo di espressione, ma anche un “pretesto� per studiare la potenza dell’ascolto, un atto importante che poteva sembrare banale.
12
le inte
erviste In questo progetto i coach hanno raccolto e riletto le biografie delle giovani artiste attraverso i paradigmi del coaching facendone emergere vocazione, allenamenti, relazioni forti, potenzialitĂ ...da questo lavoro ne sono emerse interviste interessanti
Laura pur essendo molto giovane, ha già vissuto esperienze significative, a 13 anni ha deciso di trasferirsi dal Trentino a Firenze per studiare danza classica. Ha vissuto 6 anni in collegio e nel frattempo ha frequentato il liceo scientifico. Laura è sempre stata una ragazza indipendente,
anche se il
periodo vissuto a Firenze non è stato semplice per lei. L’insegnante di danza che ha avuto in quegli anni era molto rigorosa. Laura ha conseguito così un doppio diploma, la maturità scientifica e quello
LAURA CEMIN
ottenuto nella scuola di danza. In seguito si è trasferita in America, ad Orlando dove, dopo un’audizione, ha lavorato come ballerina professionista. Dopo un paio d’anni, per problemi burocratici, gli Stati Uniti le hanno imposto di rientrare in Europa, aveva 21 anni. A quel punto non sapeva cosa fare, era già vecchia per la danza. Era in crisi è si è chiesta se la danza fosse la scelta della sua vita; ha capito che non era ciò che voleva realmente, quando danzava non era più felice,
Intervista a cura di
danzava per dovere. Dopo un anno di difficili riflessioni ha scelto di iniziare la Laba.
Barbara Mitelli
Le persone per lei significative oltre ai suoi genitori, sono il suo fratello 15
gemello (ingegnere informatico) e la
E’ felice quando balla, ora che si è
sua migliore amica, che l’ha sempre
riappacificata con la danza, e quando
aiutata nei momenti di crisi. All’inizio
una fotografia le riesce come l’ha
i suoi genitori erano molto perplessi
immaginata.
rispetto alla scelta di lasciarla andare
Tra i suoi maestri riconosce il suo
a Firenze, poi però l’hanno sempre
insegnante di fotografia,
supportata. Oggi, in particolare il papà,
che le ha fatto conoscere la fotografia
la aiuta sempre e la appoggia; a lui
artistica.
piace molto la fotografia e le opere
Laura guarda molte immagini, film,
della figlia.
legge libri; afferma che tanti più stimoli
Inizialmente aveva scelto il curriculum
coglie tante più idee partorisce.
delle nuove tecnologie, ma non le
Dopo la fase di nascita dell’idea, vi è
piaceva, così, grazie anche al confronto
una seconda fase in cui di solito cerca di
con una cugina, ha capito che la sua
capire cosa vuol esprimere attraverso
strada era nella fotografia. Attualmente
il suo lavoro. La fotografia per essere
oltre a frequentare la Laba, insegna
efficace deve parlare del fotografo,
danza ai bambini, le piace vederli
altrimenti
crescere, trasmettere loro la passione
necessario un grande lavoro personale,
per l’arte, e imparare a conoscersi. Fra
occorre tanto sentimento e riflessione.
qualche mese partirà per un Erasmus
Il fotografo per lei, come ogni artista, è
in Estonia. Ama molto viaggiare.
una persona molto sensibile che vive
Laura sente continuità tra la danza e
le emozioni in modo ingigantito. Non
la fotografia: la danza è il risultato di
usa photoshop, altrimenti la fotografia
una performance, la fotografia è uno
diventa falsa.
stop, la danza è un fluire, la fotografia
A volte fotografare in questo modo è
coglie l’attimo, ma entrambe sono un
faticoso, perché se poi
rappresentare.
critica, è diretta non solo alla parte
Sa che diventare artista non è semplice,
tecnica, ma anche a ciò che ha voluto
la sua più grande paura è quella di
esprimere.
non riuscire a realizzarsi e di rimanere
però che questo è l’unico modo per
sola. Per lei è fondamentale imparare
crescere. Nelle sue fotografie emerge
sempre qualcosa di nuovo.
anche l’ordine e la cura del dettaglio. 16
diventa
Laura
è il primo
impersonale.
è
E’
arriva una
consapevole
Tra i lavori che ha svolto le è piaciuto
in contatto con chi guarda l’opera e
molto il suo primo progetto, dove ha
con la natura.
fotografato le sue gambe che sembra
Le piacerebbe che quando la gente
sbuchino nel nulla, con un quadro
osserva le sue opere si fermasse a
in mezzo alla neve; l’altro è stato il
pensare, a guardare i particolari e a
progetto che ha fatto con il fratello
capire il significato dietro l’apparenza,
gemello, che voleva rappresentare il
non le basta che dicano che sono belle.
conflitto e l’abbraccio al tempo stesso, lo ying e lo yang. Per quanto riguarda il tema della potenza dell’ascolto Laura ha iniziato con un processo di brainstorming, poi è nata l’immagine che voleva realizzare, quindi ha steso un bozzetto e poi è passata alla fase della realizzazione. Spesso quando lavora, per fotografare cerca di porsi da diversi punti di vista, ricercando anche posizioni strane, a volte si appende o prova prospettive scomode. E’ soddisfatta del lavoro realizzato per la potenza dell’ascolto, anche perché il papà si è prestato e fa parte dell’immagine. Per lei ascolto vuol dire entrare in empatia, a lei piace molto ascoltare gli altri per dare un supporto. Per rappresentare questo concetto, si è fotografata in posizione diagonale e ha messo in relazione la sua mente con il cuore del padre. Si è ispirata ad una corrente filosofico-estetica tedesca, che afferma che l’artista entra 17
VOCAZIONE Laura pur essendo giovanissima ha già all’attivo una forte ricerca della propria vocazione. Certamente predilige il campo vocazionale dell’arte del bello e del sublime. In un primo momento ha cercato di coltivarlo attraverso la passione per la danza. Passione che l’ha portata a scelte impegnative
Quadrosintetico
fin da piccina, a 13 anni si trasferisce da Cavalese a Firenze per poter frequentare una scuola di danza, poi vola in America per poter lavorare come ballerina. Capisce in seguito che coltivare la passione per il bello può avvenire attraverso altri canali e così scopre la fotografia.
ALLENAMENTO Laura si è allenata a coltivare la passione per la bellezza, la cura del particolare, la disciplina, lo studio e l’osservazione di ciò che il mondo propone. Il suo allenamento comincia sempre con una ricerca di stimoli, immagini a cui ispirarsi.
18
POTENZIALITÀ E MOTIVAZIONE
L’amore per l’apprendimento è una caratteristica forte in Laura che si dedica alla fotografia studiando, approfondendo la tecnica, gli artisti, le opere di altri, ma non solo anche la sua cultura umanista.
Integrità
Perseveranza
Motivazione all’eccellenza
per lei la fotografia deve essere lo strumento attraverso cui l’artista esprime se stesso, altrimenti diventa impersonale. La fotografia per essere efficace “deve parlare di te”.
Laura è una persona che non demorde, quando si prefissa un obiettivo lo porta a termine in modo concentrato. Lei stessa si definisce come una persona molto determinata, che non si lascia scoraggiare dagli ostacoli che incontra.
Laura è una persona che cura il dettaglio di ogni suo lavoro, che impegna energia e tempo per concludere il suo lavoro al meglio.
19
Martina ha 20 anni e vive a Bassano del Grappa, si è trasferita a Brescia per la passione che nutre verso la fotografia. Ha frequentato
il liceo
artistico (curriculum design),
perché
le piaceva disegnare; in questa scelta era stata influenzata anche dai fratelli, uno frequenta scienze multimediali e l’altra è una designer. Martina si è resa conto però che la sua passione non stava nel disegno. Le è sempre piaciuto fotografare, ha conosciuto la Laba attraverso una presentazione che l’istituto ha fatto presso il suo
MARTINA FERRACIN
liceo, ne è rimasta molto affascinata e poi si è iscritta. Grazie alla Laba ha imparato che la tecnica è importante, ma c’è un aspetto di artisticità che è fondamentale e che lei ama perché le dà la possibilità di fare ciò che vuole. Dopo il terzo anno le piacerebbe andare all’estero anche per imparare meglio l’inglese, continuando però a studiare fotografia. Fra 10 anni vorrebbe essere fotografa, anche se al momento non ha ancora deciso con quale specializzazione: le piace la
Intervista a cura di
moda, ma anche il reportage. Per lei è fondamentale lavorare in team insieme ad altri professionisti.
Barbara Mitelli
La fotografia per lei non deve essere banale, deve cogliere ciò che sta 21
dietro, l’anima dell’oggetto fotografato.
grandi fotografi che la ispirano.
Lo spettatore dovrebbe essere portato
Per lei, per praticare questo mestiere, è
a fermarsi ad osservare. Attraverso la
importante non rimanere della propria
fotografia vorrebbe lasciare un segno,
idea, è giusto accettare i consigli degli
trasmettere emozioni, vorrebbe colpire
altri, stare con i piedi per terra e la
lo spettatore ritraendo immagini o
mente aperta.
persone.
In futuro le piacerebbe impegnarsi in
Una delle fotografie che le è piaciuta
un progetto che riprenda le abitudini
di più è quella che ha fatto a sua
di una popolazione, la vita di chi
nonna,
è completamente diverso da noi,
all’interno
di
un
progetto
sulla vecchiaia, l’ha ritratta nelle sue
magari
abitudini quotidiane, mentre beve il
all’India o alla Tailandia. Martina ama
caffè, o fuma una sigaretta.
moltissimo viaggiare, i momenti in
Martina si rende conto che, essendo
cui si è emozionata di più e in cui ha
timida, a volte le vien più facile
fatto gli scatti migliori è stato durante
fotografare le persone che conosce
i suoi viaggi. Ad oggi il posto che ha
meglio; al tempo stesso la fotografia
apprezzato maggiormente sono stati
le permette anche di esprimersi più
i Caraibi. Anche ora mentre facciamo
liberamente che non attraverso la
quest’intervista si trova in Portogallo,
parola.
posto che definisce bellissimo e con
La sua paura più grande rispetto alla
una pace infinita.
sua futura professionalità, è quella di
Oltre a scattare, guarda un’infinità di
non riuscire ad arrivare alla gente, non
fotografie in internet. E’ sempre alla
essere capita, non far sorprendere lo
ricerca di immagini nuove, osserva
spettatore.
riviste e social.
In questo percorso Martina si è sentita
Le è piaciuto fin da subito l’idea di
molto supportata dai genitori, che
un progetto sull’ascolto.
hanno sempre assecondato le sue
importantissimo
scelte, è stata inoltre stimolata dalla zia
comunicazione, per capire gli altri.
che è un’appassionata di mostre d’arte,
Martina dice che alcuni non sono in
dagli insegnanti in grado di trasmettere
grado di ascoltare. Era un po’ titubante
la loro passione e da alcuni
sulla sua partecipazione al progetto, 22
un
popolo
nel
appartenente
Per lei è
processo
di
ma poi un’amica l’ha spronata. Inizialmente ha pensato al tema, poi ha riflettuto su come svilupparlo, e poi ha scattato un centinaio di fotografie. Attraverso la fotografia Martina si apre al mondo, ne apprezza gli aspetti di diversità che le permettono di alimentare la sua apertura mentale e al tempo stesso la fotografia diviene lo strumento attraverso cui comunicare al mondo. Martina si ritiene una persona leale e sincera, pensa che questa caratteristica emerga nelle sue fotografie. E’ una ragazza generosa e paziente, sa attendere per avere una scena che a lei piaccia in particolare, le capita di rimanere ferma ad osservare.
23
VOCAZIONE Martina è una persona appassionata dell’osservazione e della contemplazione del bello nel mondo. La fotografia le permette proprio di vivere questa esperienza in un flusso di duplice direzione, prima da lei verso il mondo per conoscere il diverso, l’altro da sé e poi da lei verso il mondo per comunicare invece parte di sé al
Quadrosintetico
mondo esterno.
ALLENAMENTO Martina si allena ponendosi in un atteggiamento costante di apertura agli stimoli esterni, sia nell’accogliere i consigli, sia nel conoscere la varietà del mondo circostante, sia nel farsi ispirare da immagini, social e riviste, sia nell’immaginare di lavorare in team con altri professionisti per arrivare a realizzare progetti frutto di confronto e condivisione.
24
POTENZIALITÀ
Martina è una persona di grande apertura mentale, integrità e spiritualità. La fotografia è il mezzo attraverso cui sta allenando la sua integrità, è la via attraverso cui si esprime liberamente e senza paura. Lei stessa si riconosce come una persona onesta e leale, (che è una sfaccettatura dell’integrità). E’ una persona di grande apertura mentale che coglie la ricchezza del diverso e si emoziona nel carpire, osservare e conoscere il nuovo. Infine, Martina è una persona con spiritualità, alla ricerca di senso e significato, di qualcosa che va oltre e trascenda l’immediatezza; è sensibile ai paesaggi e situazioni che trasmettono pace e serenità. Anche l’immagine che presenta per il progetto sull’ascolto è contaminata di questa sua potenzialità.
25
Emily ha 21 anni frequenta il secondo anno del corso di fotografia alla Laba di Brescia. Emily fa risalire la sua storia come artista, anche se lei afferma di non pensare di esserlo, alla scelta di frequentare il liceo artistico a Cremona. Una scelta che rifarebbe e rispetto alla quale il padre è stato determinante. Durante il liceo artistico un corso di fotografia, anche se breve, le ha fatto scoprire la sua passione per la fotografia. Il papà ha sempre amato l’ambito artistico ma non ha potuto studiare
EMILY PEDERZANI
(il papà fa il piastrellista) e l’ha accompagnata
nella
scoperta
di
questo mondo sollecitandola spesso a scattare fotografie. Inizialmente, al liceo artistico, non pensava alla fotografia, ma all’arte visiva in generale. Il papà le diceva: “pensa in futuro a un lavoro che potrai fare dalla mattina alla sera senza stancarti mai”. Il primo impatto con la Laba e le presentazioni dei professori l’avevano un po’ spaventata, si era domandata
Intervista a cura di
se la scelta fosse stata quella giusta. Ricorda, in particolare la presentazione del corso di storia del cinema, l’idea
Marina Alini
non le piaceva per niente poi è stato il corso che le è piaciuto di più e le ha 27
permesso di scoprire un mondo che
Emily ha scelto di accostare l’acqua
non conosceva.
all’ascolto. L’acqua è un elemento
Si definisce esuberante e socievole,
della natura semplice e comune, ma
quando sta male ed è triste, si vede
potente
subito. Ma di solito sono momenti; la
la vita; l’ascolto della nonna, è un
vita per lei è fatta di momenti di felicità
comportamento naturale e quotidiano
e di tristezza. Le capita al mattino sia
nella loro relazione e, allo stesso modo
di svegliarsi triste che con il sorriso
forte perché il suo ascolto restituisce
e con il pensiero di
energia vitale alla nonna che si sente
quanto la vita
perché
fondamentale
per
sia bella. Ha avuto una relazione di
accolta e riconosciuta.
quattro anni con un ragazzo che è
La fotografia è rappresentazione di
finita perché ha compreso che doveva
ciò che sente osservando la realtà.
pensare maggiormente a sé a ciò che
Immagina, in futuro, di continuare
le interessava veramente.
a lavorare nello studio fotografico con il quale collabora. Tempo fa ha
Emily dichiara di non avere un tema
collaborato con un fotografo che lavora
specifico, di solito nelle sue fotografie
vicino a casa sua per uno stage, questa
non ci sono le persone. La fotografia
esperienza è stata molto importante
selezionata che ritrae sua nonna nasce,
per lei. Dopo lo stage, il fotografo le ha
tra l’altro, dalla scelta di rappresentare
offerto di continuare la collaborazione.
il trascorrere del tempo. Le sue sono
Lo studio si occupa di grafica e
prevalentemente fotografie concettuali;
fotografia (matrimoni, cerimonie in
fotografa a volte ambienti abbandonati
genere, book fotografici ma anche
perché rappresentano il trascorrere del
fotografie di oggetti per cataloghi
tempo. La nonna è protagonista di molti
commerciali). Poco dopo l’inizio del
suoi progetti fotografici. La nonna vive
suo stage, il fotografo le ha affidato
vicino a lei e il loro legamene è molto
lavori in autonomia: ha realizzato un
forte. La nonna ripete spesso le cose,
book per un bambino e un mese fa è
lei lo sa e la ascolta comunque sempre,
stata inviata, da sola, come fotografa
sente che il suo ascolto è importante.
per un matrimonio. In queste occasioni
Nella fotografia che la rappresenta
aveva il timore di sbagliare, ne sentiva
mentre prende un bicchiere d’acqua,
la responsabilità, ma poi è andato tutto 28
al meglio. A lui ha chiesto di essere
durante i lavori proposti dallo zio,
messa nella condizione di diventare
ma sono state per lei esperienze
come lui. Il fotografo le ha risposto che
fondamentali. Lo zio l’ha incaricata
sarebbe accaduto dopo il necessario
anche come fotografa in occasione
periodo di apprendimento di qualche
di una festa di paese (lo zio era un
mese. In realtà la fase iniziale è stata
organizzatore) e lei ha chiamato il
breve e ora lui la considera come
fotografo con il quale collabora come
una sua pari. Il fotografo ha un gusto
supporto, esprimendo così la sua
artistico diverso dal suo, ma si è
gratitudine nei confronti di chi la sta
interessato da subito al suo lavoro e le
seguendo nel suo percorso di crescita
chiede di vedere i sui lavori per offrire
professionale.
il suo parere.
Tra le figure di riferimento, ricorda
Le
piacerebbe,
continuare
la
finiti
gli
studi,
collaborazione
anche un’insegnate delle superiori che
e
l’ha aiutata a tirare fuori quello che
a
aveva dentro, attraverso un progetto
progetti fotografici artistici, dichiara
che combinava fotografia e pittura;
di amare molto le mostre d’arte
quel progetto le ha fatto scoprire la sua
contemporanea. Le ore nello studio
passione per la fotografia. Era in quarta
fotografico volano, le piace lavorare nel
superiore e questa professoressa ha
negozio, la pratica è stata un’occasione
poi suggerito in quinta di organizzare
importante
un corso di fotografia.
contemporaneamente
lavorare
d’apprendimento:
ha
imparato a rapportarsi con i clienti ed
Non sempre ha con sé la macchina
ha compreso quanto quest’aspetto sia
fotografica, spesso utilizza il telefono.
importante nel lavoro.
Ogni giorno scatta una o due fotografie
Il papà e lo zio l’hanno motivata
e fotografa quando si sente ispirata
e supportata molto. Lo zio, che
com’è accaduto qualche sera fa: non
allena una squadra di ciclismo, l’ha
riusciva a dormire ed ha fotografato le
ingaggiata come fotografa in alcune
sue mani, realizzando fotografie che le
situazioni. Queste esperienze le hanno
sono piaciute molto. Se deve andare
fatto comprendere cosa significa fare
da qualche parte dove sa che ci sarà
la fotografa ed essere retribuita per
l’opportunità di scattare fotografie,
questo. Ricorda d’aver faticato molto
porta con sé la macchina fotografica. 29
A volte rispetto a un’idea o a un
Da coach ascolto e sento la sua vitalità
soggetto basta una foto, le piace e la
e umanità che vivono nella scena
tiene; altre volte prova a lungo, ma
quotidiana con la nonna. Emily è
capisce che se la fotografia non è
riuscita a rendermi partecipe di questo
ispirata da ciò che ha dentro, ripetere
momento:
gli scatti serve a poco; se una fotografia
stanza, l’ho vista sorridere mentre
anche se tecnicamente corretta non
ascolta la nonna e alla fine le porge
le dice niente non riesce a esserne
il bicchiere d’acqua. L’ascolto diventa
soddisfatta. Le è capitato di fare foto
strumento che ridà significato e vita ai
molto studiate, pensate tecnicamente:
ricordi.
la luce, l’angolazione, ma alla fine le ha cestinate. Si sente istintiva, quando la fotografia nasce da una spinta interiore, funziona. L’acqua elemento essenziale per la vita come l’ascolto può essere potente per la persona ascoltata. Quando la nonna si ripete, lei pensa a quanto sia importante per la nonna sentirsi ascoltata. La fotografia ritrae la nonna che ha appena terminato di ripetere le frasi di sempre, la nonna dice che le si è seccata la gola nel parlare e riceve un bicchiere d’acqua per bere: è una scena che appartiene alla quotidianità. Per
quanto
riguarda
il
progetto
dell’ascolto ha scelto come soggetto la nonna che vive vicino a lei e con cui ha un legame molto forte. Nella fotografia la rappresenta mentre La fotografia rileva il suo significato attraverso il racconto di Emily. 30
l’ho
immaginata
nella
VOCAZIONE In questo momento Emily sente che attraverso la rappresentazione del mondo può esprimere al meglio se stessa. Come se il campo vocazionale da lei prescelto fosse quello dell’arte del comunicare, dove la fotografia ne
Quadrosintetico
diviene lo strumento utilizzato.
ALLENAMENTO Dichiarandosi istintiva Emily si sta allenando a riconoscere le proprie emozioni e sensazioni difronte al mondo e a fermarle trasformandole in scatti. Si tratta quindi di un allenamento all’ascolto di sé per poi trasformarlo in opera.
31
POTENZIALITÀ E MOTIVAZIONE
Vitalità
Umiltà
Gratitudine
parla dell’acqua, quale simbolo che rappresenta meglio la vita e la vitalità; si sofferma molto sull’acqua come co-protagonista assieme alla nonna della foto presentata. Anche quando parla della nonna preferisce esaltare l’aspetto vitale più che l’età.
espressa nel chiedere al fotografo di supportarla nella sua prima esperienza lavorativa, conscia e grata al suo Maestro, non cede a un desiderio di indipendenza ma riconosce la validità di una presenza esperta.
Emily esprime gratitudine nell’intervista, cita spesso il papà, lo zio, il fotografo maestro, ne riconosce i contributi e il sostegno, desidera che siano con lei nelle prime esperienze lavorative.
32
Samira racconta di essere sempre stata attratta dalla possibilità di esprimersi attraverso forme artistiche. Già verso la fine delle scuole elementari sviluppa un interesse particolare per il disegno; sulla base di questo interesse si iscrive alle scuole medie scegliendo un indirizzo che avesse a che vedere con
l’“esprimersi
artisticamente”
,
sceglie quindi una scuola ad indirizzo musicale, seguendo la convinzione che ogni mezzo di espressione sia anche un efficace mezzo per comunicare. In questo periodo impara a suonare la
SAMIRA MOSCA
batteria sentendosi attratta dal ritmo più che dall’insieme della melodia. Studiando e imparando a suonare la batteria ha scoperto che l’attività del “suonare”, in questo caso intesa come “produrre un ritmo” non le interessava, la
sua
ricerca
nel
mondo
della
espressione artistica si amplia e così per dieci anni, ha frequentato un corso di danza classica. Molte
persone
commentavano
intorno che
a
queste
lei due
attività artistiche cozzavano tra loro,
Intervista a cura di
ma lei era convinta del contrario: a suo vedere il “ballare” è il mezzo di comunicazione che pone meno ostacoli
Livia Maturi
di comunicazione sia per chi balla che per lo spettatore, quindi il mezzo 33
che rende più facile, sia per l’ artista
esprimere “qualcosa” artisticamente,
esprimersi
con la fotografia.
che
per
l’osservatore
recepire il contenuto del messaggio
Inizialmente la sua ricerca si è incentrata
artistico.
su realizzazioni fantastiche partendo
Nella sua ricerca espressiva il disegno
però da una realtà, fotografata appunto.
di moda (stilista) rimaneva l’obiettivo
Nel corso del percorso universitario ha
da raggiungere.
avuto modo di maturare un approccio
Dopo
le
medie
si
iscrive,
di
diverso; sempre volendo manifestare
conseguenza, al liceo artistico.
e raccontare un suo interesse, una
Nel triennio successivo sceglie un
riflessione o altro che emerga da lei ora
indirizzo
la sua ricerca è maggiormente centrata
“grafico-visivo”,
Samira,
a scuola inizia a sentir parlare di
sugli aspetti estetici e descrittivi.
fotografia anche come mezzo artistico,
Con
comprende che la fotografia può
“comunicare”
rappresentare un “buon tramite tra sé
comunicato dipende tanto da cosa vive
e ciò che vuole comunicare”.
personalmente in quel momento.
Scopre che la fotografia ha molte
La sua ricerca fotografica ha sempre
declinazioni,
alla
radici in un interesse personale ed
possibilità di una vera e propria
in questo senso è determinata dal
espressione artistica.
momento. Si definisce eclettica, dice di
Attraverso lo studio della storia della
non avere uno “stile” ben definito e per
fotografia ha scoperto come si rifà e
ora non desidera definirlo in quanto
abbia le sue radici nell’arte pittorica, e
ritiene che uno stile definito possa
di come l’arte pittorica stessa si rifà poi,
rappresentare un limite espressivo,
in un secondo tempo, alla fotografia,
inoltre nel momento in cui si vogliono
studiando
tempo
analizzare storie diverse è necessario
dell’arte fotografica. Così al momento
entrare nelle storie, sentirle, uno stile
di scegliere tra grafica e fotografia non
definito,
ha dubbi: la fotografia diviene il suo
immersione.
mezzo espressivo. Si iscrive alla Laba
Riflettendo arriva alla conclusione che
scegliendo di diventare fotografa.
forse se in lei riconoscesse l’emergere
Samira sente la possibilità di
di uno stile ben definito sarebbe, allora,
dal
più
l’evoluzione
banale
nel
34
la
fotografia e
potrebbe
Samira il
vuole
contenuto
limitare
questa
giunta alla consapevolezza di saper
processo, a questo proposito porta
esprimere ogni cosa.
come esempio il fatto di fare suoi certi
Quando Samira mi parla di “sentire”
spunti colti attraverso conversazioni
comprendo che non intenda solo udire,
o confronti, che possono apparire
ma anche sentire con le mani, toccare,
anche distanti per contenuti da lei,
sentire con il naso, quindi odorare,
ma, interiorizzandoli riesce sempre a
con la pelle, con il cuore e con tutta
trovare qualcosa in sé e di sé che può
se stessa: questo è “immergersi” nella
esprimere.
storia che si è scelto di raccontare-
Samira
comunicare.
guardare le mostre fotografiche di un
Samira è la ricerca incessante di
solo fotografo, lei trae la sua ispirazione
espressione artistica: ogni volta che
più dall’arte che dalla fotografia e
sente di padroneggiare un’esperienza,
ritiene che ciò sia più giusto in quanto
che sente di averla vissuta, il suo
rappresentano modalità differenti; se
interesse si sposta verso nuove sfide.
ci si vuole ispirare guardando solo
La vocazione che esprime Samira è
fotografie anche di grandi maestri si
di tipo comunicativo; racconta di aver
rischia di “ copiare” più che prendere l’
sempre avuto difficoltà nel parlare con
ispirazione.
le persone e la sua è stata una continua
“Guardare dipinti è molto diverso
ricerca di mezzi e modalità differenti
che guardare fotografie, i primi mi
per farsi conoscere.
arrivano di più; guardando un quadro
In questo senso ha sempre coltivato
tendo ad immergermi nella realtà del
diversi interessi, differenti anche dalla
pittore, soprattutto nei quadri antichi.
fotografia con l’obiettivo comune e
Guardando un’opera di Caravaggio si
principale di continuare ad esprimersi
deve capire l’ambiente, l’epoca ecc.
in qualsiasi modo possibile e riuscire
E’ un modo di aprire un po’ la mente
ad arrivare alla gente.
e cercare di entrare in empatia con
Le chiedo se c’è qualcosa in particolare
l’opera.”
che lei voglia comunicare e lei risponde
A parer suo la fotografia combinata
di non sapere esattamente cosa, però
ad altre forme espressive riesce
qualcosa di sé. Ritiene di non sentirsi
a comunicare i messaggi con più
molto consapevole di questo
efficacia. Tra i pittori Samira racconta 35
riferisce
di
annoiarsi
nel
di
fare
riferimento
spesso
a
rappresentare come nella leggenda
Caravaggio, per quanto riguarda l’uso
delle “Tre scimmie sagge” che le parole
della luce, il suo modo di scegliere i
e le azioni e l’ascolto non devono essere
soggetti e di rappresentarli. Ritiene
guidate dal pregiudizio. Osservando
fosse un pittore molto passionale che
la fotografia di Samira ed ascoltando
pur rappresentando temi a lui molto
la sua lettura emerge il desiderio
lontani riesce sempre ad inserire e a
profondo di essere in comunicazione
comunicare il suo modo di essere. (es.
con l’altro, di sentire che ciò che lei
la morte della vergine).
vuole dire venga compreso secondo
Inizialmente scattava centinaia di foto,
le sue intenzioni, non desidera usare
ora scatta molto meno. L’allenamento
la parola per comunicare, vuole farlo
che Samira fa è mentale ed attiene
attraverso le sue immagini.
alla sfera del pensare, è un esercizio di
Vuole comunicare sensazioni, concetti
ricerca nel capire quali sono le cose che
attraverso un linguaggio visivo.
la interessano, quale il contenuto che
Ha una grande motivazione intrinseca
vuole comunicare e come trasmetterlo
alla ricerca del modo migliore per fare
al meglio.
questo, la cura nella composizione
E’ un allenamento silenzioso nel
della fotografia rivela la ricerca del
coltivare la capacità dell’attesa, in un
bello inteso in senso artistico; la ricerca
certo senso un allenamento all’ascolto
dell’originalità comunica il desiderio
di sé volto alla comprensione di quali
di “arrivare” all’altro anche attraverso
siano le cose che interessano e di come
uno stimolo di carattere intellettuale :
esprimere al meglio tale esperienza.
il significato non è svelato, scontato,
Samira ha pensato a cosa significhi
ma esige una attenta osservazione e
ascolto per il coach nella pratica, un
riflessione. La lettura d’impatto suscita
ascolto che permetta di far emergere
interesse e l’occhio si sofferma sulla
senza influenzare, una storia, un
forza del bianco e nero, sulla armonia
racconto. Un ascolto empatico, non
delle linee della composizione.
indifferente, non un ascolto passivo, ma l’interlocutore attivamente “esplora” la persona che ha di fronte. Nella sua fotografia ha voluto 36
VOCAZIONE Samira vuole arrivare agli altri, nella sua fotografia c’è sempre un concetto che la ha generata e ispirata ma la spinta e l’energia che muove ogni sua
Quadrosintetico
azione è “comunicare”.
ALLENAMENTO L’allenamento di Samira è fatto da una parte di sensibilità ed empatia verso stimoli esterni e dall’altra di ascolto di se stessa, combinando i due aspetti esprime un concetto che poi cerca di rappresentare nella fotografia.
37
POTENZIALITÀ E MOTIVAZIONE
Curiosità
Apprezzamento della bellezza
Intelligenza sociale
si esprime nel voler affrontare sempre tematiche diverse, non è uno studio approfondito ma la ricerca di stimoli che facciano “nascere” l’immagine.
espresso nell’amore per l’arte ancor di più che nella fotografia, la sua ricerca della bellezza è anche in tematiche che sembrerebbero nasconderla.
Samira nel suo immergersi nell’oggetto fotografato, così come nei quadri, nella scelta di non definire uno stile per rappresentare al meglio l’oggetto fotografato, o nel fare riflessioni che nascono dal confronto denota una grande sensibilità e intelligenza sociale.
38
Lucrezia collabora con Laba ed è la curatrice del progetto, si è occupata di lavorare sul concetto e di rendere coerenti i contenuti. Lucrezia
si
è
diplomata
perito
Agrario. Dopo il diploma non sapeva quale strada intraprendere. La scelta dell’Accademia è avvenuta per caso, ha
conosciuto
una
ragazza
che
condivideva la sua passione per la fotografia ed è stata invitata a visitare la Laba. Ha deciso di iscriversi, ma solo frequentando l’accademia ha capito che la sua passione era principalmente
LUCREZIA DI CARNE
collegata ai concetti che attraverso la fotografia poteva esprimere. Le piace conoscere la storia degli artisti e i messaggi che si trasmettono attraverso i prodotti artistici. Il primo anno scattava fotografie ogni giorno, ora gli scatti sono rari, anche se porta sempre con sé la macchina fotografica. E’ entrata in Laba con un’idea della fotografia ed ha scoperto che il suo interesse prevalente è per i concetti che attraverso la fotografia si possono esprimere. L’arte per lei è portatrice
Intervista a cura di
d’idee che si esprimono con un mezzo: fotografia, scultura, pittura. Questa riflessione l’ha portata ad andare oltre
Marina Alini
l’aspetto estetico della fotografia per soffermarsi ad analizzare i contenuti 39
che
le
rappresentazioni
artistiche
nel campo artistico ci fosse maggiore
possono trasmettere. Ha sempre amato
determinazione
la natura, da piccola voleva diventare
contenuti che possano migliorare il
guardia forestale. La fotografia era un
mondo in cui viviamo. Anche in ambito
mezzo per rappresentare la bellezza
accademico si potrebbe migliorare
della natura. Quando ha capito che
molto la situazione, ma pochi hanno
dietro una fotografia c’è un concetto si
il coraggio di andare oltre quanto si è
è appassionata a questa scoperta che
sempre fatto. Lucrezia sente il desiderio
ora caratterizza la sua professione.
di crescere e migliorarsi e vorrebbe dare
Quando
l’idea
un contributo per migliorare il mondo in
di lavorare sul ricordo. Uno scatto
cui vive. Le piacerebbe anche scrivere
rivisto ha la possibilità di evocare un
non solo realizzare progetti fotografici.
ricordo. La fotografia di una persona
Tra le figure di riferimento c’è sicuramente
le permette di ricordarla, ma anche
suo padre che l’ha incoraggiata a
la fotografia di un oggetto quotidiano
non mollare e l’ha seguita nelle sue
può evocare il ricordo della situazione
passioni;
in cui è stata scattata. Per Lucrezia
superiori importanti per la sua crescita
la fotografia è possibilità di esprimere
personale. Inoltre è significativa per lei
un concetto come per esempio nel
la docente di fotografia della Laba con
progetto dell’ascolto. Il suo lavoro è
la quale collabora, l’ha sempre stimata,
rappresentare l’idea che accompagna
per altri professori non avrebbe fatto
le immagini.
l’assistente. Lei si è sempre fermata
Le piacciono gli aspetti organizzativi
con gli studenti dopo le lezioni per
che accompagnano i progetti, ama
parlare con loro del futuro, della società.
seguire gli artisti che collaborano ai
Quest’aspetto le è sempre piaciuto.
progetti, osservare come ragionano,
Lucrezia voleva andarsene dall’Italia
come cambiano e crescono. Questo
dopo la laurea, poi è entrata in crisi con
è un aspetto che considera molto
gli esami e la laurea si è spostata da
interessante nel suo lavoro. Si racconta
ottobre a febbraio dell’anno successivo
come una persona che ha voglia di
(2016). La docente le ha proposto
fare, che ha voglia di “spingere”. Si
inizialmente una collaborazione di tre
sente stretta in Italia, le piacerebbe che
anni, ne hanno concordato uno solo e
fotografa
le
piace
40
due
nel
trasmettere
professoresse
delle
ora ha deciso di fermarsi anche per il secondo. Ha interpretato l’ascolto pensando alla relazione, alla reciprocità: ascolto, conversazione. Si è soffermata sulla caratteristica relazionale dell’ascolto.
41
VOCAZIONE Lucrezia attraverso le sue riflessioni ci mostra il percorso di ricerca, scoperta e costruzione della propria vocazione, passando dall’amore per la natura, alla sensibilità nei confronti della bellezza e infine alla voglia di trasmettere concetti utilizzando il canale artistico. Ama l’aspetto speculativo dell’arte
Quadrosintetico
inteso come percorso di riflessione che opera sia l’artista mentre realizza che lo spettatore mentre osserva. Ciò che le piacerebbe è che le fotografie possano promuovere valori e contribuire al miglioramento del mondo circostante.
ALLENAMENTO E’ sempre alla ricerca di nuove idee e di nuovi concetti il suo allenamento è composto di studio e lettura quotidiana.
42
POTENZIALITÀ E MOTIVAZIONE
La felicità prevalente di Lucrezia è nel fare, nel significato che attraverso l’opera artistica si può trasmettere. Lucrezia ha un grande amore per l’apprendimento che esprime nel suo desiderio di conoscere e di migliorarsi come professionista, ma anche nel considerare la conoscenza come un valore. Lucrezia vorrebbe che le persone pensassero di più con la loro testa che fossero più informate e consapevoli della realtà in cui vivono. La conoscenza e la cultura permettono alle persone di ragionare sapendo di cosa stanno parlando.
Spiritualità
per Lucrezia l’artista deve avere un compito, cercare con la propria arte di migliorare il mondo in cui vive. L’opera dell’artista parte dal sé, ma è agli altri che si rivolge. Attraverso l’arte si possono trasmettere messaggi importanti, ma per Lucrezia sono pochi gli artisti coraggiosi. Ritiene fondamentale poter portare un contributo migliorando il mondo attorno a sé.
43
il pro
ogetto
LAURA CEMIN
Einfühlung Quando si parla di ascolto, la prima immagine che si materializza nella nostra testa è quella di un orecchio. Ma se ci fermiamo al referente, tutto si banalizza arrivando ad apparire superficiale. E’ chiaro come l’ascolto non sia solamente legato all’organo di senso uditivo, ma viene da me visto quale collegamento empatico, relazione tra mente e cuore, un’intesa intuitiva profonda che mostra la sua vera natura, un avvicinamento reciproco atto alla nascita di un supporto sincero. Il titolo si riferisce alla teoria estetica nata in Germania verso la fine del XIX secolo. Secondo questa filosofia, l’arte consiste nell’ immedesimazione del sentimento all’interno di forme naturali, dovuta da una consonanza tra soggetto e oggetto. Questa corrente ha aiutato notevolmente lo sviluppo artistico dal punto di vista psicologico. Ho visto un’assonanza tra l’ Einfühlung e l’ascolto, soprattutto legato al ruolo del coach, in grado di scovare gli elementi di forza interiori atti poi allo sviluppo dell’ essere.
50
MARTINAFERRACIN
Ascoltare è il presupposto primario per una comunicazione efficace, è il canale principale attraverso cui entriamo in sintonia con le persone che ci sono accanto. Dall’ascolto nascono idee, informazioni, proposte, e spesso percorsi nuovi e inesplorati. Nella mia foto ho voluto rappresentare la potenza dell’ascolto attraverso un cammino: iniziare dal fondo, soli, imparare ad ascoltare ed arrivare in alto, altissimo, laddove si è sempre voluto arrivare ma non ci si è mai riusciti, considerandolo quasi impossibile. Questa metà è raggiungibile però, solamente attraverso l’ascolto.
54
EMILYPEDERZANI
L’ascolto è l’elemento base della comunicazione tra gli esseri umani, e tale elemento è fondamentale per una buona comprensione. Agli anziani non rimangono altro che ricordi da raccontare, da rivivere e soprattutto da condividere con chi li vuole ascoltare. Per loro è una gioia poterli trasmettere a qualcuno perchè li fa vivere a pieno, li fa emozionare. Così come un bicchiere di acqua, nella sua semplicità ci fa vivere, il nostro ascolto fa vivere loro. Così come l’acqua ci nutre, l’ascoltare ci riempie.
59
SAMIRA MOSCA
“L’ascolto è alla base del processo comunicativo. Un buon ascolto comporta un’ interpretazione, un atto di ermeneutica grazie al quale possiamo comprendere chi ci sta difronte, possiamo far emergere una comunicazione mancante, possiamo modulare il nostro comportamento e quello dell’altro. Senza un altro non ci sarebbe comunicazione, senza un “altro” non ci sarebbe società, “ senza un’altro non ci saremmo noi, il nostro mondo diventerebbe autoreferenziale. Ecco che l’ascoltare e l’essere ascoltati diventa uno scambio, un rapporto epatico grazie al quale si può comunicare ed entrare in contatto con “l’alterità . Non potremo mai capire totalmente chi ci stà di fronte, non potremo mai capire totalmente noi stessi... Noi però costituiamo dei mondi, delle integrità e qualsiasi sia il frammento che mostriamo, se viene ascoltato e percepito empiricamente può comunicare un’intero universo, può mostrare un’intera realtà.” (tratto dalle lezioni di storia dell’arte di Giampiero Guiotto) Prendendo come riferimento la leggenda delle tre scimmie sagge (un monito affinchè i pensieri, le parole e le azioni siano improntate alla bontà e all’estraneità del male) ho voluto così esprimere un processo di cambiamento, di ascolto ma anche di partecipazione attiva in un rapporto che tende a far emergere capacità e a perseguire un obbiettivo. Questo rapporto non va ad imprimere dei pensieri su altri, non rimane neanche superficiale ma porta ad un azione attiva sia da parte dell’ascoltatore che dell’ascoltato. Il processo di ascolto non si limita però alla comunicazione verbale/orale ma si espande a sfere esperienziali dove questo processo può risultare spesso essere più complesso e sottile. Ho così sviluppato il progetto in contrasto con lo scatto iniziale mostrando altri tipologie di ascolto ma in questo caso non verbali che vanno ad approfondire un processo di ascolto dell’altro e di se stessi .
67
DHYANO
Luca Angius alias Dhyano è un artista multimediale, performer, attivista e speaker radiofonico della emittente televisiva con sede a St. Ives, Cornovaglia, Regno Unito. Dhyano è nato e cresciuto a Canazei di Fassa, in Italia e ha studiato arti dello spettacolo presso l'Università di Bologna. Ha vissuto a Firenze e collabora con molte organizzazioni tra cui Arezzo Wave Festival, si trasferisce a Londra nel Regno Unito, dove ha conseguito il diploma di laurea in Arts Management del Birkbeck College e poi ha continuato a creare e supervisionare innumerevoli progetti artistici e mostre in tutta Europa. COGITO ERGO... BOOM! S.SONTAG
WWW.DHYANO.COM Perle d’acqua, una poesia visiva, video per il Forum Aicp 2016 (durata 4.52 min)
sponsorizzato da
Daniele Mosca Coach