Catalogo Arte Urbana Lugano 2010-2012

Page 1

Arte Urbana Lugano 2010— 2012

Andreas Gysin/Sidi Vanetti/Collectif Fact/Ortica Addio Lugano bella?/Alex Dorici/Laurina Paperi Benedetto Bufalino/Lorenzo Ghelardini/Agostin Seacreative/JR/Sophie Maffioli/Paola Tallarico/ Vujovic/Magda Sayeg/Antoine Déprez/Ursula B Saul Savarino/Sam3/Damiano Mengozzi/Andre Sidi Vanetti/Collectif Fact/Orticanoodles/Addio bella?/Alex Dorici/Laurina Paperina/Benedetto Lorenzo Ghelardini/Agostino Iacurci/Seacreativ Sophie Maffioli/Paola Tallarico/Ivana Vujovic/M Sayeg/Antoine Déprez/Ursula Bucher/Saul Sava Sam3/Damiano Mengozzi/Andreas Gysin/Sidi V Collectif Fact/Orticanoodles/Addio Lugano bella Dorici/Laurina Paperina/Benedetto Bufalino/Lo Ghelardini/Agostino Iacurci/Seacreative/JR/Sop Maffioli/Paola Tallarico/Ivana Vujovic/Magda S Antoine Déprez/Ursula Bucher/Saul Savarino/S Damiano Mengozzi/Andrea Gysin/Sidi Vanetti/C Fact/Orticanoodles/Addio Lugano bella?/Alex D Laurina Paperina/Benedetto Bufalino/Lorenzo Ghelardini/Agostino Iacurci/Seacreative/JR/Sop Maffioli/Paola Tallarico/Ivana Vujovic/Magda S Antoine Déprez/Ursula Bucher/ /Saul Sav Sam3/Damiano Mengozzi/Andreas Gysin/Sidi V Collectif Fact/Orticanoodles/Addio Lugano bella Dorici/Laurina Paperina/Benedetto Bufalino/Lo Ghelardini/Agostino Iacurci/Seacreative/JR/Sop Maffioli/Paola Tallarico/Ivana Vujovic/Magda S Antoine Déprez/Ursula Bucher/Saul Savarino/S


1


2

3



6

7


8

9



Besso all’alba è un suono come di aspirapolveri accesi. Si sentono i talloni delle casalinghe divincolarsi su pavimenti spioventi: “Hai preso la giacca? Hai preso l’ombrello? Ti accompagno?”: sono le madri (ancora imbottite di sesso non fatto) premurose come caramelle per la gola: sbattono la testa contro cicatrici di pareti, per essere semplicemente migliori.

12

13


Besso all’alba è come uno stridore di treni su antichi binari: le battone se ne tornano a casa, e se sei fortunato le vedi ancora traballanti sui tacchi altissimi: ieri ce n’era una senza una scarpa, e per forza di cose, si era dovuta togliere anche quell’altra: era spettinata, e fumava distratta una sigaretta seduta, profumata, aspettando il bus. “Ti piacciono le mie gambe?” “Molto…” le ho detto. “Sì anche a me…” L’ha bofonchiato come se non le avesse più. Poi si è girata, e ha continuato a fumare tristemente (ma chi può dirlo?) la sua sigaretta.

14

Besso all’alba è come un vecchio senza la sua dentiera. Morde l’aria, e beve un bicchiere di vino rosso: ti guarda sapendo che sta per morire: invidioso perché vorrebbe essere giovane e sposarsi una con un seno gigante “Perché alla fine conta solo se una ce le ha grosse” Mi ha detto un vecchio operaio che andava a lavorare perché non poteva rimanere a casa. “Mia moglie ce le ha enormi” Però non poteva stare a casa, e avevo capito che c’era sotto qualcos’altro.

Besso all’alba è un urlo persistente d’auto che si mandano a fanculo. Di scolari terrorizzati, di spazzini che iniziano i loro balli con le scope “Non sono riuscito subito ad invitarla a ballare” “eh, quello è il più difficile” gli’ho detto, ma chissà cosa aveva in mente. Ci sono suore al gorgonzola che aspettano il 16 per andare su al convento: lavoratori impomatati imbevuti di melassa con le orecchie rosse tanto non respirano con quelle strette cravatte che paiono cappi: “Non posso neanche slacciarmi il primo bottone, il capo (coi baffi, ma questo l’ho aggiunto io nella seconda stesura), non vuole, però si guadagna bene, non posso lamentarmi.” Poi mi aveva parlato di sua madre che era morta, del suo cane, e della fidanzata, Sara, che studiava lettere, ed era timida, s’era innamorata di un docente di ermeneutica, non sapeva bene che materia era l’impiccato, ma la odiava. 15

Besso all’alba è la vita che s’accende, è il pulsante, è l’esofago della creazione, lo spettacolo continuo (senza sipario, senza biglietto) nel quale mi (ri)smarrisco e sono sempre io: ancora, e ancora e che mai, sì, che mai potrei perdermi.


16

17


18

19


20

21


22

23



26



30

31


32

33


34

35


36

37


38

39


40

41


42

43



46

47


48


The Arte Urbana Lugano (AUL) project of the Dicastero Giovani ed Eventi aims at creating a relation between public and urban space by promoting emerging artistic creations. This initiative not only allows young artists to express themselves through different forms of art such as installations, photography, wall paintings etc, but also encourages people to think about the environment they live in. Accordingly, all the events organized by AUL have a connection with urban space and interrogate somehow the city, its spaces, its inhabitants and its dynamics. AUL was born in 2009 with the open air exhibition Skate Generation by Igor Ponti. The project of the Ticinese photographer documented and narrated the story of a young generation unveiling a subculture deeply rooted in the Ticino territory. The portraits, that later became the subject of an important publication, where exhibited on billboards in Piazza Manzoni laying the foundations for what became one of the driving forces behind Arte Urbana Lugano: bring art into public space, removing the gap between the town and its citizens. The project took off the following year, when events started taking place on a regular basis, accompanying the public throughout the year. 2010 featured the installation Cartelli (Signs), still visible on the city walls, by two local artists: Andreas Gysin and Sidi Vanetti. The launching of the event, which was strictly related to road signs, coincided with the opening of the exhibition Datatown by the Swiss-French artists collectif_fact and the inauguration of the Lab_Comacina: a space in Viale Cassarate 4, that after being used for several purposes for many years, took on again its original function as a space dedicated to artistic creation. The structure, built around 1930, was in fact used by local artist Giuseppe Foglia as his atelier. AUL starts to manage this new space by organising numerous exhibitions aimed at creating a visual and metaphoric dialogue with the urban space outside. In the same year, in the wake of the collaboration with the duo Orticanoodles, Arte Urbana

Il progetto Arte Urbana Lugano (AUL) del Dicastero Giovani ed Eventi della Città di Lugano ha lo scopo di mettere in relazione il pubblico con lo spazio urbano, attraverso la promozione della creazione artistica emergente. Grazie a questa iniziativa, non solo i giovani artisti hanno la possibilità di esprimersi attraverso le più svariate forme d’arte tra cui installazioni, fotografie, murales, e molto altro ancora, ma il pubblico trova anche degli spunti per riflettere sull’ambiente in cui vive. Infatti, tutti gli eventi proposti da AUL hanno un legame con lo spazio urbano ed una volontà di interrogare in qualche modo la città, i suoi spazi, i suoi abitanti e le sue dinamiche. AUL nasce già nel 2009, anno in cui è stata realizzata a Lugano la mostra Skate Generation: il progetto del fotografo ticinese Igor Ponti desiderava raccontare e documentare una generazione di giovani facendo scoprire al grande pubblico ticinese una sottocultura ormai radicata sul territorio. I ritratti fotografici, anche oggetto di un’importante pubblicazione, sono stati stampati e affissi in Piazza Manzoni come fossero manifesti pubblicitari, iniziando così a mettere le basi per quello che diventerà poi uno degli obbiettivi principali del progetto Arte Urbana Lugano: portare l’arte nello spazio pubblico, eliminando così le distanze che ancora la separano dal cittadino. Il progetto entra però nel vivo a partire dall’anno seguente, quando l’offerta degli eventi diventa costante accompagnando il pubblico durante tutto l’arco dell’anno. Il 2010 è caratterizzato in particolare dalla realizzazione delle installazioni Cartelli dei due ticinesi Andreas Gysin e Sidi Vanetti, visibili ancora oggi sui muri della città. Per il lancio di questo intervento artistico legato alla segnaletica stradale è stata realizzata anche la mostra Datatown degli artisti svizzeri francesi collectif_fact. È stata questa l’occasione per inaugurare il Lab_Comacina: questo locale di Viale Cassarate 4, che per diversi anni aveva ricoperto svariate funzioni, torna a partire da questo momento ad assumere la sua funzione originaria di spazio dedicato alla creazione artistica. Lo stabile, che fu costruito verso il 1930, era infatti originaria-

50

51


Lugano goes international. Besides giving voice to the local art scene, AUL broadens its projects to internationally recognised artists as well. In 2011, thanks to the Addio Lugano Bella? competition, AUL gets closer to citizens, highlighting a different level of artistic experimentation and thinking on the territory. The annual programming becomes increasingly dense especially during the summer when, with the first LongLake Festival, a whole section is dedicated to urban art. After Alex Dorici’s exhibition at the Lab_Comacina and a series of his urban installations, other artists such as the Italian Laurina Paperina or the French Benedetto Bufalino work in Lugano. In 2012 the events organised by AUL double: after attending MusicNet – the local music fair – for the second time, Arte Urbana Lugano launches one of its biggest competitions: the re-evaluation of the Besso pedestrian subway. In the same year the illustrator Agostino Iacurci paints a large scale wall, still visible today in Via Lavizzari in Lugano. In the summer of 2012, during the second LongLake Festival, AUL turns even more international with various projects with local and international artists as the Italian Seacreative, the Swiss Antoine Déprez, Ursula Bucher and Saul Savarino, the American Magda Sayeg and the international project Inside Out by the French JR. 2012 ends with the impressive wall painted by the Spanish Sam3 and with a personal exhibition of the young local artist Damiano Mengozzi at the Lab_Comacina. Though, according to its nature, the event is ephemeral and leaves only a fleeting emotion, this volume wishes to offer to everybody, including those who did not have the opportunity to live these emotions firsthand, an overview of the most significant events organized by AUL between 2010 and 2012. This is not a complete catalogue but a selection, in fact, besides the listed events, AUL conceived and organised a lot of other happenings such as the very successful Open

mente l’atelier dell’artista ticinese Giuseppe Foglia. AUL inizia così a gestire questo nuovo spazio organizzando diverse esposizioni in un continuo dialogo visivo e metaforico con l’esterno. Nello stesso anno, è la collaborazione con Orticanoodles a segnare l’inizio dello sviluppo internazionale di Arte Urbana Lugano: se il progetto vuole in particolare dare voce alla scena artistica locale, si inserisce allo stesso tempo in un discorso più ampio che desidera far dialogare il territorio anche con artisti di livello internazionale. Nel 2011, in particolare grazie al concorso Addio Lugano Bella?, AUL si avvicina ancora di più ai cittadini, mettendo in evidenza un altro livello di sperimentazione artistica e di riflessione presente sul territorio. La programmazione annuale diventa in seguito ancora più fitta con una concentrazione di eventi durante l’estate: è infatti la volta della prima edizione del LongLake Festival ed un’intera sezione di questa manifestazione è dedicata all’arte urbana. Dopo il ticinese Alex Dorici che ha presentato una mostra al Lab_Comacina ed in contemporanea una serie di installazioni urbane, hanno così fatto tappa a Lugano artisti come l’italiana Laurina Paperina, o il francese Benedetto Bufalino. Poi, nel 2012, gli eventi organizzati da AUL raddoppiano: dopo la seconda presenza a MusicNet, la fiera della musica ticinese, Arte Urbana Lugano lancia un grande concorso artistico volto ad intervenire nel tunnel pedonale di Besso. Nello stesso anno l’illustratore Agostino Iacurci interviene su una grande parete in Via Lavizzari a Lugano, dove ancora oggi è visibile la sua grande opera. È poi la volta della seconda edizione del LongLake Festival e per l’occasione AUL diventa ancora più internazionale: dall’italiano Seacreative al progetto internazionale Inside Out del francese JR, dai ticinesi Antoine Déprez, Ursula Bucher e Saul Savarino, all’artista americana Magda Sayeg, la diversità è la protagonista di questa edizione sia per quanto riguarda l’offerta degli eventi che per la provenienza degli artisti. Il 2012 si conclude con un grande lavoro murario dello spagnolo Sam3 e con la mostra personale al Lab_Comacina del giovane ticinese Damiano Mengozzi.

52

53


Gallery, that celebrates its fifth anniversary this year. The aim of this volume is to leave a trace and to remember how the different forms of public art that invaded most European cities have found a place in Lugano as well, showing a new opening to the future.

Valeria Donnarumma Coordinator Arte Urbana Lugano 2010-2012

Se per sua natura, l’evento è effimero e lascia nella memoria unicamente l’emozione di un momento, questo volume desidera offrire a tutti, compreso chi non ha avuto modo di vivere queste emozioni in prima persona, una panoramica degli eventi più significativi organizzati da Arte Urbana Lugano tra il 2010 e il 2012. Non si tratta dunque di catalogo completo ma di una selezione: infatti, oltre agli eventi presentati in questo volume, nel biennio 2010-2012 AUL ha concepito e realizzato molte altre manifestazioni come ad esempio l’Open Gallery che è giunta quest’anno alla sua quinta edizione e continua a riscontrare un ampio successo. La volontà di questo volume è dunque quella di lasciare una traccia, di ricordare in che modo le differenti forme di arte pubblica, che negli ultimi anni hanno invaso gran parte delle città europee e mondiali, hanno trovato spazio anche a Lugano rivelando così una nuova apertura verso il futuro.

54

55

Valeria Donnarumma Coordinatrice Arte Urbana Lugano 2010-2012


Introduction by Valeria Donnarumma Cartelli by Andreas Gysin and Sidi Vanetti Datatown by collectif_fact To Be or not To Be by Orticanoodles Addio Lugano bella? Promoted via internet We are working for you by Alex Dorici Hello Hell! by Laurina Paperina L’Autogrill by Benedetto Bufalino Id. Show IV by Lorenzo Ghelardini Pietro non torna indietro by Agostino Iacurci Seacreative Inside Out Project by JR and Anthony Neuenschwander (S)guardo Lugano by Sophie Maffioli and Paola Tallarico Knitta Please by Magda Sayeg Longleic Butic and Daily Pain by Antoine Déprez and Ursula Bucher Surfin’ Grass by Saul Savarino Sam3 Smile by Damiano Mengozzi

56

p. 50/52/54/51/53/55 p. 1-3/58-59 p. 4-7/60-61 p. 8-11/62-63 p. 12-15/64-65 p. 16-17/66-67 p. 14/18-19/48/68-69 p. 20-21/70-71 p. 22-25/72-73 p. 26-27/74-75 p. 34-35/76-77 p. 36-37/39/78-79 p. 28-29/80-81 p. 30-33/82-83 p. 38/40-41/84-85 p. 42-43/86-87 p. 44-45/88-89 p. 46-47/90-91

Introduzione di Valeria Donnarumma Cartelli di Andreas Gysin e Sidi Vanetti Datatown di collectif_fact To be or not To be di Orticanoodles Addio Lugano bella? Concorso pubblico in rete Stiamo lavorando per voi di Alex Dorici Hello Hell! di Laurina Paperina L’Autogrill di Benedetto Bufalino Id. Show IV di Lorenzo Ghelardini Pietro non torna indietro di Agostino Iacurci Seacreative Inside Out Project di JR e Anthony Neuenschwander (S)guardo Lugano di Sophie Maffioli e Paola Tallarico Knitta Please di Magda Sayeg Longleic Butic e Daily Pain di Antoine Déprez e Ursula Bucher Surfin’ Grass di Saul Savarino Sam3 Sorridi di Damiano Mengozzi

57


Cartelli by Andreas Gysin and Sidi Vanetti (CH) from November 6th 2010 to date Urban Intervention, Lugano www.gysin-vanetti.com Signboards appear to be insignificant objects with a primary function of regulating road traffic circulation. It is their very nature to be immediately understood and recognized by the public. If, instead, they are viewed out of context, they lose their original meaning and they can be interpreted quite differently. A new interpretation of road signs characterizes the Artistic Installations, named “Cartelli”, produced in Lugano by two Ticino graphic designers, Andreas Gysin e Sidi Vanetti. Their road signs have been set up on certain city walls, each assembled differently, according to the geometric shape of the signs themselves and to the surrounding urban environment. The signs are thus altered in significance, so as to adopt a new meaning: in particular, their aesthetic qualities are exalted, as they give up their original symbolic implication. As well as the innovative formal nature of these Installations, they have the characteristic of surprising citizens in their daily routine, showing the city space in a new and totally unexpected way. In order to facilitate this reassessment, the “Cartelli”, have been positioned along mainly pedestrian routes, located in 4 strategic corners of the city, in Via Bertaccio 4, Piazza Cioccaro 10, on the stairs behind the BSI Building in Via Peri 23 and behind the Palace of Justice between Via Pretorio and Via Pioda, following a virtual axis slicing through the old city centre.

58

p. 1-3/58-59

Cartelli di Andreas Gysin e Sidi Vanetti (CH) dal 6 novembre 2010 ad oggi Intervento Urbano, Lugano www.gysin-vanetti.com I cartelli sono in apparenza degli oggetti banali che hanno come funzione primaria di regolamentare la circolazione stradale. Possiedono dunque per loro natura un significato chiaramente riconoscibile dagli utenti della circolazione. Se però vengono decontestualizzati, il loro significato originale viene a cadere e la loro interpretazione può essere diversa. È infatti una nuova chiave di lettura della segnaletica stradale a caratterizzare le installazioni Cartelli, realizzate a Lugano dai due artisti e grafici ticinesi Andreas Gysin e Sidi Vanetti. Dei cartelli stradali sono stati disposti su alcuni muri della città seguendo degli assemblamenti ogni volta diversi, suggeriti sia dalla geometria stessa dei cartelli che dall’ambiente urbano circostante. I segnali vengono così snaturati per poi acquisire un nuovo significato: sono in particolare le loro qualità estetiche ad essere messe in risalto e questo a scapito del loro significato simbolico originario. Oltre all’aspetto innovativo di natura formale, queste installazioni sorprendono il cittadino nella sua quotidianità, permettendogli di vedere lo spazio urbano in modo totalmente nuovo e inaspettato. Per assecondare questo percorso di rivisitazione, le installazioni Cartelli sono state posizionate in percorsi per lo più pedonali, in quattro punti strategici della città: in Via Bertaccio 4, in Piazza Cioccaro 10, lungo la scalinata dietro la sede BSI di Via Peri 23 e sul retro del Palazzo di Giustizia tra Via Pretorio e Via Pioda, seguendo così una linea immaginaria che attraversa il centro storico.

59


Datatown by collectif_fact (CH) from 6th to 20th November 2010 Exhibition, Lab_Comacina www.collectif-fact.ch Concurrently with the opening of the Cartelli Installations, by Andreas Gysin and Sidi Vanetti, an exhibition called Datatown was organized at the Lab_Comacina, in Viale Cassarate 4, Lugano. A personal show produced by the French-Swiss collective artists called collectif_fact. They too – albeit very differently from the Ticino artists – have produced art strongly connected to road signs. This sparked a link between two conceptually close works of art connecting the urban open-air exhibitions to the closed space of Lab_Comacina. The photographs and the videos of the Datatown series (2002) highlight the issues connected to the recognition of our habitat, surrounded as we are by so many visual signage stimuli that invade our daily living space. Roadway networks, their advertising boards, signs indicating squares, buildings, roads all represent available clues to help direct citizens towards their destinations. But by isolating the graphic references to the urban landscape, by removing all directional message parts, this group of artists is able to suggest a regenerated virtual new space. The association of these photos and the digital universe is very evident from both aesthetic and conceptual viewpoints, leading viewers to reflect on the space in which they live, move, and circulate. The viewer realizes that he lives in a society that works using coded information: road signs and advertising boards offer adequate landmarks in order to get around urban spaces.

60

p. 4-7/60-61

Datatown di collectif_fact (CH) dal 6 al 20 novembre 2010 Esposizione, Lab_Comacina www.collectif-fact.ch In contemporanea con il lancio delle installazioni Cartelli di Andreas Gysin e Sidi Vanetti, è stata organizzata al Lab_Comacina, in Viale Cassarate 4 a Lugano, l’esposizione Datatown, personale del collettivo di artisti svizzeri francesi chiamato collectif_fact. Anche loro infatti, seppur in maniera molto diversa rispetto agli artisti ticinesi, hanno realizzato un lavoro legato alla segnaletica stradale. È stato così possibile instaurare una relazione tra questi due lavori artistici concettualmente vicini, oltre che collegare lo spazio espositivo urbano “a cielo aperto” con quello coperto del Lab_Comacina. Le fotografie ed il video della serie Datatown (2002), mettono in evidenza le problematiche legate al riconoscimento di un luogo in mezzo agli stimoli segnaletici che invadono ogni giorno lo spazio in cui viviamo. Le reti stradali, i cartelloni pubblicitari, le indicazioni di piazze, palazzi e strade sono tutti indizi che vengono messi a disposizione degli abitanti per circolare. Isolando i riferimenti grafici del paesaggio urbano tramite l’oscuramento delle parti non segnaletiche, questo gruppo di artisti riesce a proporre uno spazio nuovo, ricomposto, virtuale. L’associazione tra queste immagini fotografiche con l’universo informatico è evidente sia a livello estetico che concettuale: queste fotografie portano dunque il pubblico a riflettere sullo spazio in cui vive, in cui si muove e in cui circola. Lo spettatore si rende conto di vivere in una società che funziona attraverso un’informazione codificata: la segnaletica e le insegne sono punti di riferimento più che sufficienti per ambientarsi nello spazio urbano.

61


To Be or not To Be by Orticanoodles (IT) from November 26th 2010 to date Urban Intervention, Lugano from November 26th to December 12th 2010 Exhibition, Lab_Comacina www.orticanoodles.com Both public and private spaces have – over time – become communication platforms. Advertising and jingles, spokesmodels and endorsers’ faces, products of every type and shape shroud us, seeming to suck up our every glance. Thus the images we collect within our collective unconscious memory gradually grow into famous, recognizable icons and myths. Alita and Wally, AKA Orticanoodles, a close-knit duo of street artists from Milan, have mixed their street art with pop art, creating a powerful combination and generating a new style characterized by the immediate visibility of identifiable images, using daily icons and expressions of our consumer society. Specialized in the use of stencils, through meticulous precision and more than a touch of irony, these artists decorate the city walls with the faces of well-known celebrities, leaders, and artists, showing up the very life as well as the vanity of media stars. With this aim in mind, between November and December 2010, they produced three urban creations on the walls of the former municipal slaughterhouse, depicting celebs George Clooney and Elisabetta Canalis as zombies. Queen Elisabeth II, morphing into a skull, was also portrayed by the artists on an exterior wall of the Foce Building, where she was positioned next to an extremely realistic representation of a skeleton. The purpose of these works was to point out that we are all human beings made of flesh and bones and consequently all equally mortal. During the same period when these creations were inaugurated – at Lab_Comacina, Viale Cassarate 4, in Lugano, Orticanoodles opened a personal exhibition, named “To Be or not to Be”, showing a series of their stencil works portraying “open-skull” celebrities so as to reiterate their reflection about the precariousness of life.

62

p. 8-11/62-63

To be or not To be di Orticanoodles (IT) dal 26 novembre ad oggi Intervento Urbano, Lugano dal 26 novembre al 12 dicembre 2010 Esposizione, Lab_Comacina www.orticanoodles.com Sia lo spazio pubblico che quello privato, sono diventati con il passare del tempo una piattaforma di comunicazione. Le pubblicità con i suoi slogan, i visi dei modelli o dei testimonial, le merci di ogni tipo e forma ci avvolgono e sembrano nutrirsi dei nostri sguardi. Le immagini che immagazziniamo entrano a far parte del nostro immaginario collettivo acquistando notorietà e riconoscimento: così nascono i miti e le icone. Alita e Wally alias Orticanoodles, duo molto affiatato di street-artists milanese, sono riusciti ad unire la Street-art alla Pop-art creando un connubio potentissimo fra massima visibilità e immagini riconoscibili, rivolgendo la propria attenzione verso i miti ed i linguaggi della società dei consumi. Specializzandosi nella tecnica dello stencil, con meticolosa precisione e una punta d’ironia gli artisti elaborano sui muri delle città i visi di noti leader, celebrità e artisti, mettendo così in evidenza non solo la vanità che caratterizza il successo mediatico, ma anche la vita stessa. Secondo questo principio, tra novembre e dicembre 2010, hanno realizzato a Lugano tre interventi urbani: su un muro dell’ex macello comunale sono stati ritratti Elisabetta Canalis e George Clooney, sottoforma di morti viventi. Anche la regina d’Inghilterra è stata raffigurata dagli artisti con sembianze teschiate su un muro esterno del Foce, accanto ad un altro scheletro rappresentato in maniera quasi scientifica, per ricordare che siamo tutti esseri umani, fatti di carne ed ossa e dunque mortali. In contemporanea con la realizzazione di questi interventi urbani, è stata organizzata al Lab_Comacina, in Viale Cassarate 4 a Lugano, la mostra personale di Orticanoodles, To Be or not to be, costituita in particolare da stencil raffiguranti alcuni ritratti di persone celebri “a teschio scoperto”, portando avanti così la riflessione sulla caducità della vita.

63


Addio Lugano bella? (CH) from December 10th 2010 to January 31st 2011 Promoted via internet The “Addio Lugano bella?” competition was opened on December 10th and closed on January 31st, 2011, with the purpose of stimulating the creativity of Lugano’s citizenship on the issue of the changes the city was going through. Al participants were able to show their creations, on the blog called luganochecambia.ch, expressing what they appreciate or dislike about their town. The entries could take on any creative form but had to be delivered via email, MMS, text message or mobile phone. All the proposals were published on the blog as they arrived where they were available for everybody to view and comment on. 130 different participants interacted with the project, totalling 263 comments. Of these, the great majority revealed their heartfelt appreciation of the city of Lugano. The most common topics were, nonetheless, the issues of automobile traffic and real estate speculation. As well as the envisaged three main prizes (800, 500, 200 CHF) further 5 citizens were awarded a commendation and 100 CHF. The first prize went to the photo taken by Anthony Neuenschwander, titled “Once there was… what we had”, the second prize was awarded to Andrea Bianchetti, for his poem “Besso at dawn”, while the third prize went to Dario Cotti for his photo representing a sky full of cranes. The other commendations went to Alessandro Schaer and Andres Bignasca for their video, to Elisa van der Linden and Keri Gonzato, for their blog, to Nevia Elezovic’s photo, to the video-clip by Kabil Nageswarakurukkal, and, finally to Michela Bonzi’s photography.

64

p. 12-15/64-65

Addio Lugano bella? (CH) dal 10 dicembre 2010 al 31 gennaio 2011 Concorso pubblico in rete Il concorso Addio Lugano bella? è stato lanciato il 10 dicembre 2010 e si è concluso il 31 gennaio 2011. Il suo scopo era quello di stuzzicare la creatività dei cittadini facendoli riflettere sulla città di Lugano e sui suoi cambiamenti. È stata così data la possibilità al pubblico di condividere la propria creazione, ispirata a ciò che amava o odiava della città di Lugano, sul blog luganochecambia.ch. La propria riflessione poteva prendere qualsiasi forma purché creativa e doveva essere inviata per email, per mms, per sms o per telefono. Tutte le proposte ricevute sono state man mano pubblicate sul blog, dove è stato continuamente possibile leggere, guardare e commentare le idee altrui. Ci sono stati 130 partecipanti per un totale di 263 interventi, di cui la maggior parte mettevano in luce un grande apprezzamento per la città di Lugano. Tra le tematiche più toccate vi sono state da una parte la problematica del traffico in città e dall’altra quella della speculazione edilizia. Oltre ai primi 3 premi (800, 500, 200 CHF) sono state premiate altre 5 persone con una nota di merito del valore di 100 CHF l’una. Il primo premio è andato alla fotografia di Anthony Neuenschwander, dal titolo “C’era una volta… quello che avevamo”. Il secondo premio è andato alla poesia “Besso all’alba” di Andrea Bianchetti. Il terzo premio è stato assegnato alla fotografia di Dario Cotti raffigurante un cielo di gru. Le note di merito sono andate al video di Alessandro Schaer e Andres Bignasca, al blog di Elisa van der Linden e Keri Gonzato, alla fotografia di Nevia Elezovic, al video di Kabil Nageswarakurukkal e infine alla fotografia di Michela Bonzi.

65


We are working for you by Alex Dorici (CH) from 18th to 29th May 2011 Urban Intervention, Lugano from 18th to 29th May 2011 Installation, Lab_Comacina www.alexdorici.ch The study of the development and transformation of a physical space is a central issue of the artistic activities of Lugano artist Alex Dorici. He associates this evolutionary process with the life-cycle of every living creature. Birth, growth, adult life and death represent the benchmarks reflecting the objectives the artist carries forth during his long career. If this concept initially took the form of modular cardboard installations, on this occasion Dorici has chosen red PVC tubes as the main material for his “open-air” urban creations, combined with the use of red ropes – for those works located inside the Lab_Comacina, sited in Viale Cassarate 4, Lugano. If indoors the random cobweb, generated by these red cords, served to impede the normal passage of exhibition visitors, in the outdoor installations the pedestrian routes were blocked by the large red PVC tubes, the very same used in roadside construction worksites while electric conduits are being repaired. The idea of disrupting citizens by distracting their attention from daily routine is combined with the artist’s aim to represent change. This occurs in both the internal and external installations, where Dorici’s red lines are continuously moved, thus changing the nature of the creations day after day. Further, Alex Dorici’s statement also includes the intention of regaining possession of one’s habitat, exactly as a spider would reposition its web in order to attract vital nourishment. The installations followed a pre-designed route, starting at the Lab_Comacina and then progressing towards the old city centre. The initial stage of the development comprised the Foce and then moved towards Piazza San Carlo on May 18th, followed by Piazza Castello on May 21st, and the Balestra multi-storey car park on May 25th and finally the G. Albertolli shoreline on May 28th. Constant change has therefore characterized the project, which fully lived out its life, evolving to its natural termination. 66

p. 16-17/66-67

Stiamo lavorando per voi di Alex Dorici (CH) dal 18 al 29 maggio 2011 Intervento Urbano, Lugano dal 18 al 29 maggio 2011 Installazione, Lab_Comacina www.alexdorici.ch Lo studio dello sviluppo e della trasformazione di uno spazio fisico è un tema centrale nell’attività artistica del luganese Alex Dorici. L’artista associa questo processo evolutivo al ciclo della vita di ogni essere vivente. Nascita, crescita, maturità e morte: questa è quindi la riflessione che l’artista porta avanti da diversi anni attraverso il suo lavoro. Se inizialmente questo concetto prendeva la forma d’installazioni modulari in cartone, in questa occasione l’artista ha scelto come materiale primario dei tubi in PVC rossi per gli interventi urbani “a cielo aperto” e delle corde rosse per l’installazione al coperto organizzata al Lab_Comacina in Viale Cassarate 4 a Lugano. Se negli spazi interni era una ragnatela aggrovigliata costituita di corde rosse ad ostacolare il passaggio del visitatore, negli interventi esterni il passaggio era intralciato da grossi tubi rossi in PVC, gli stessi che vengono utilizzati nei cantieri durante i lavori in corso per riparare dai cavi elettrici. L’idea di disturbare il cittadino, distogliendo la sua attenzione dalla routine quotidiana, si unisce alla volontà dell’artista di rappresentare il cambiamento: sia nell’installazione interna che negli interventi urbani, le line rosse sono state continuamente spostate trasformando così l’opera ogni giorno. Inoltre, la riflessione di Alex Dorici include anche la volontà di riappropriarsi della città, disponendo, come farebbe un ragno, la sua ragnatela per attirare a se la linfa vitale. Gli interventi urbani si sono così svolti seguendo un percorso, che, partendo dal Lab_Comacina, si è poi sviluppato verso il centro storico cittadino. La prima fase di espansione dell’installazione ha inglobato il Foce, per poi arrivare a Piazza San Carlo il 18 maggio, a Piazza Castello il 21 maggio, all’Autosilo Balestra il 25 maggio e a Riva G. Albertolli il 28 maggio. Si è trattato dunque di un progetto in continuo mutamento che ha saputo vivere ed evolversi fino a trovare la sua fine.

67


Hello Hell! by Laurina Paperina (IT) from July 20th 2011 to date Urban Intervention, Lugano from 19th July to 6th August 2011 Exhibition, Lab_Comacina www.laurinapaperina.com Laurina Paperina, a young Italian artist, enjoys playing with art and reinterpreting references of the recent generations. A great sense of humour and a fresh, playful style give her work a particular originality. Inspired by the aesthetics of cartoons’, Laurina Paperina’s work is generated by almost anything around her, but especially by the so-called mass culture which recent generations have grown up with and continue to interact with. Amongst these, all media characters, whether real or imaginary, the protagonists of TV shows, cartoons, videogames, pop bands, comic-books or novels. Each of these can potentially become the target of her art, icons to be revisited or teased. Laurina Paperina is the first to tease herself, using self-irony in massive doses, to such extent that one often notices some weird imaginary self-inspired character within her work. This highly eclectic artist expresses herself through drawings, paintings, sculptures, installations, video animations, and even photography. After exhibiting her work throughout the world, she has finally created an installation in Lugano too, an urban creation in the Cigni underpass at the G. Albertolli shoreline. This was created and filmed live between July 20th to 22nd. Concurrently, a personal exhibition was organized at the Lab_Comacina in Viale Cassarate 4. Titled “Hello Hell!”, it comprised paintings and also enabled the spectators to view her very particular animations, with ironically gory content.

68

p. 14/18-19/48/68-69

Hello Hell! di Laurina Paperina (IT) dal 20 luglio 2011 ad oggi Intervento Urbano, Lugano dal 19 luglio al 6 agosto 2011 Esposizione, Lab_Comacina www.laurinapaperina.com Laurina Paperina, giovane artista italiana, ama giocare con l’arte reinterpretando le referenze delle ultime generazioni. Un grande umorismo ed uno stile fresco e giocoso rendono la sua arte estremamente originale. In linea con l’estetica dei cartoni animati, Laurina Paperina prende l’ispirazione da tutto ciò che la circonda ed in particolare dall’attualità e dalla cultura chiamata “di massa” con cui le ultime generazioni sono cresciute e continuano a convivere. Tutti i personaggi mediatici, reali o immaginari – tra cui protagonisti di film, telefilm, programmi televisivi, cartoni animati, videogiochi, gruppi musicali, fumetti o libri – possono potenzialmente essere presi di mira per venire innalzati ad icone o per essere semplicemente presi in giro. Ma in primo luogo Laurina Paperina mette in gioco se stessa ed è capace di grande autoironia: si ritrova spesso nei suoi lavori un buffo personaggio immaginario ispirato chiaramente a se stessa. Artista estremamente eclettica, esprime la sua arte attraverso il disegno, la pittura, la scultura, le installazioni, le animazioni video e anche la fotografia. Dopo aver esposto i suoi lavori in tutto il mondo, ha fatto tappa anche a Lugano realizzando un intervento urbano nel Sottopassaggio dei Cigni di Riva G. Albertolli a cui è stato possibile assistere in diretta dal 20 al 22 luglio. Allo stesso tempo è stata organizzata al Lab_Comacina in Viale Cassarate 4, una sua esposizione personale dal titolo Hello Hell!, che oltre a mostrare alcuni dipinti, ha fatto conoscere al pubblico le sue animazioni video dai contenuti ironicamente sanguinolenti.

69


L’Autogrill by Benedetto Bufalino (FR) from 23th to 24th July 2011 Urban Intervention, Lugano www.benedetto.new.fr Benedetto Bufalino, a French artist with a very Italian name, has developed an artistic approach strongly conditioned by its urban character: by shifting – in an amusing and surprising way – the primary function of certain everyday city objects, Bufalino creates unexpected, bizarre artworks. In his hometown, Lyon, the artist has produced most of his work, ranging from a Velopass-style bicycle shed made exclusively with cardboard, to an aquarium made from a phone booth or his ‘virtual’ football stadium wholly “represented” up in the sky. Benedetto’s work is present in many other French cities. Further, in Geneva in 2010, at the Festival Arbres et Lumières, he presented an installation portraying the characters of the videogame “PacMan” suspended from urban power-lines. An object that recurs in the artist’s work is the automobile. This vehicle, nowadays generally considered indispensable, is totally demystified by the artist, who has transformed it into an “object”, using cars to make a garland, table-tennis paraphernalia, studio-area for painting, cardboard cars, earthen cars, etc. In essence, automobiles lose their essential function of vehicles, morphing into something totally unexpected. In Lugano too, Benedetto Bufalino’s creation surprised the city. The assembly of the installation was a live happening, where the artist found time to cook local Lugano sausages, pork chops and meat skewers on a very particular grill: the bonnet of a car! The installation-performance was hence appropriately titled “Auto-grill” and allowed passing-by citizens to stop for an unusual bite, right in the city-centre, eating the food they bought, while sitting in a re-adapted car, where the car seats were re-interpreted as comfortable “stools”. Ancillary “ingredients” were the sound-track, a dance area and the opportunity to discuss art with Bufalino in a cheerful, creative and amusing situation, which were essential elements of the work.

70

p. 20-21/70-71

L’Autogrill di Benedetto Bufalino (FR) dal 23 al 24 luglio 2011 Intervento Urbano, Lugano www.benedetto.new.fr Benedetto Bufalino, artista dal nome italiano ma francese a tutti gli effetti, ha sviluppato una pratica artistica dal timbro prettamente urbano: modificando la funzione primaria degli oggetti che abitano la città, in maniera divertente e sorprendente, crea oggetti inattesi e situazioni strane. È in particolare a Lione, la sua città natale, dove ha realizzato molte delle sue creazioni: da una stazione di biciclette in stile Velopass completamente costruita in cartone ad una cabina telefonica trasformata in acquario, ad uno stadio di calcio integralmente “disegnato” in cielo. Benedetto ha inoltre presentato le sue creazioni in molte altre città francesi e nel 2010 è stato possibile ammirarlo al Festival Arbres et Lumières di Ginevra, con un’installazione in cui i protagonisti del videogioco PacMan stavano sospesi sui fili della corrente. C’è poi un oggetto che si ritrova in maniera ricorrente nei suoi interventi artistici: l’automobile. Questo mezzo di trasporto urbano – oggigiorno “indispensabile” per ogni cittadino – viene completamente demistificato dall’artista, che ha già dato vita a ghirlande di automobili, automobili ping-pong, atelier di pittura su automobili, automobili di cartone, automobili costruite con la terra, insomma automobili che perdono tutte la loro funzione primaria di mezzo di trasporto per assumerne una nuova e inattesa. Anche a Lugano il progetto realizzato è stato capace di sorprendere: per due giorni è stato possibile assistere ad una sua performance/installazione dove ha cucinato costine, luganighe (nota specialità luganese) o spiedini, in un grill tutto particolare…: il cofano di un’automobile. L’intervento, che ha preso il nome di Autogrill, ha permesso ai passanti di fermarsi a degustare una grigliata insolita, in centro città e a bordo di un’automobile, con i sedili reinterpretati in comodi “sgabelli” per assaporare il cibo acquistato. All’Autogrill si è potuto inoltre ascoltare musica, ballare e discutere con l’artista in un ambiente di festa dove l’ironia, la creatività e il divertimento sono stati gli ingredienti fondamentali.

71


Id. Show IV by Lorenzo Ghelardini (IT) from 13th to 15th January 2012 Installation, MusicNet 2012, Lugano Lorenzo Gherlandini, born in 1980, presented his work: ID. Show IV, an evolution in “music”, at the MusicNet trade show in Lugano. ID. Show IV was the latest version of the original show held in Bologna for the first time back in 2010. It was an interactive multimedia installation where the live interaction of the audience was a vital pre-requisite for the project to take-off and develop. In essence, the artist stylizes and simplifies an outline of his face, getting rid of characterizing traits so as to obtain a neutral graphic rendition of his personal formal essence. The central aim of Ghelardini’s artistic research rotates around his own self, and the theme of identity. The outlines of human heads were then printed in conspicuous numbers and fixed – one next to the other – so as to completely plaster the available trade-fair venue. The next step was the interaction between audience and creation: spectators were provided with the necessary tools, paper, paints, magazine clippings, glues, etc. allowing them to add their own contribution to each facial outline and producing hundreds of new faces and identities, all very different and original.

72

p. 22-25/72-73

Id. Show IV di Lorenzo Ghelardini (IT) dal 13 al 15 gennaio 2012 Installazione, MusicNet 2012, Lugano Lorenzo Ghelardini, classe 1980, ha presentato a MusicNet, la fiera della musica di Lugano, il progetto ID. Show IV, un’evoluzione in “musica” del progetto ID. Show che l’artista aveva presentato per la prima volta a Bologna nel 2010. Si è trattato di un’installazione interattiva, dove l’intervento diretto del pubblico era la condizione indispensabile per permettere all’opera di nascere e svilupparsi. In pratica in questo progetto l’artista si è permesso in primo luogo di stilizzare ed epurare una sagoma del suo viso, eliminando ogni caratteristica personale e realizzando così una rappresentazione grafica della propria essenza formale. Al centro della sua ricerca artistica, Lorenzo Ghelardini pone infatti inizialmente se stesso riflettendo così sul tema dell’identità. Queste sagome di teste umane sono poi state stampate in grande quantità ed incollate le une accanto alle altre andando letteralmente a tappezzare tutto lo spazio disponibile. In un secondo tempo, l’opera è entrata in contatto con i visitatori della fiera ed ha iniziato a completarsi. Tramite ritagli di giornale, carta, colori, colla e forbici il pubblico è intervenuto con la propria creatività su queste stampe, dando vita a nuovi volti e a nuove identità, tutte diverse e originali.

73


Pietro non torna indietro by Agostino Iacurci (IT) from April 2nd 2011 to date Urban Intervention, Lugano www.agostinoiacurci.com Agostino Iacurci, an Italian artist born in 1986 in Foggia, focuses his artistic research on analyzing the form of human beings, nature and certain objects, which are stylized and represented in their very essence. Clearly inspired by the world of illustration, sometimes tending towards caricature, the features are often simplified to the essential, the colours are basic and contrasting, while the figures’ outlines are rounded and bare. Agostino Iacurci has a great talent in condensing his artistic statement into the forms of his artistic expressions. Proof of this success are the numerous installations created in urban spaces throughout the world. One particular example is located in Lugano, on a wall in Via Lavizzari, 5. Here, on this wall, Iacurci worked between Monday April 2nd to Sunday, April 8th. The creation is still there: a monumental graffiti representing a man on a bicycle. The title ‘Pietro Won’t Come Back’ epitomizes the personal history of the anarchist, Pietro Gori, who was also the author and composer of the well-known song “Addio Lugano bella” (1895).

74

p. 26-27/74-75

Pietro non torna indietro di Agostino Iacurci (IT) dal 2 aprile 2011 ad oggi Intervento Urbano, Lugano www.agostinoiacurci.com Agostino Iacurci, artista italiano nato nel 1986 a Foggia, concentra la sua ricerca artistica sull’analisi delle forme: esseri umani, natura e oggetti vengono da lui stilizzati e rappresentati nella propria essenza. I suoi lavori sono chiaramente ispirati al mondo dell’illustrazione e sfociano a volte nella caricatura: i tratti delle figure appaiono semplificati, i colori utilizzati sono pochi e contrastanti, le sagome sono tondeggianti ed essenziali. Agostino Iacurci ha molto talento nel sintetizzare attraverso la forma delle sue creazioni il messaggio che vuole trasmettere. Lo provano i numerosi suoi interventi negli spazi urbani di tutto il mondo. Ma un esempio importante di questo grande talento è visibile anche Lugano su una parete di Via Lavizzari 5. È infatti su questo grande muro che da lunedì 2 a domenica 8 aprile 2011, è stato possibile vedere Agostino Iacurci all’opera. Il lavoro da lui realizzato, visibile ancora oggi, è davvero monumentale e rappresenta un uomo in bicicletta. Dal titolo dell’opera Pietro non torna indietro, e dall’immagine stessa, è comprensibile il riferimento alla storia dell’anarchico Pietro Gori, anche autore della famosa canzone Addio Lugano bella (1895).

75


Seacreative (IT) from June 28th 2012 to date Urban Intervention, Lugano www.seacreative.net From Thursday, June 28th to Sunday, July 1st 2012 Fabrizio Sarti, AKA Seacreative, publicly produced his work, painting the wall opposite the entrance to the Foce. The structure itself needed immediate refurbishing and restoration due to age and vandalism. The street artist born in 1977 became well known in the Street Writing world but gradually left behind his spray-paints substituting them with acrylic-paints and brushes. Weird faces, surprised and vacant expressions, currently decorate the surfaces of many European walls. Seacreative populates his work - an imaginary fanciful world with grotesque characters that do not belong to any specific urban scenario, but are the sole expression of his imagination. Many spring forth from the real world but are immediately morphed into caricatures, becoming different characters all together, partly mystical but leaving ample space for the different interpretation of each spectator.

76

p. 34-35/76-77

Seacreative (IT) dal 28 giugno 2012 ad oggi Intervento Urbano, Lugano www.seacreative.net Da giovedì 28 giugno a domenica 1 luglio 2012 è stato possibile ammirare Fabrizio Sarti, in arte Seacreative, dipingere la parete di fronte all’entrata del Foce, muro che per il logorio del tempo ed il vandalismo di alcuni, necessitava di cure immediate. Lo street-artist, classe 1977, si è fatto inizialmente conoscere nel mondo del writing per poi abbandonare la fedele bomboletta spray e sostituirla con pennelli e colori acrilici. Strani volti, espressioni stupite e assenti popolano oggi grazie a lui molte città europee. Nelle sue creazioni, Seacreative racconta di un mondo immaginario e fantastico, fatto di personaggi grotteschi che non appartengono a nessuno specifico panorama urbano, ma unicamente ai giochi della sua mente. I protagonisti dei suoi dipinti sono ispirati dal mondo reale ma vengono poi caricaturati e ritratti in maniera quasi mistica, lasciando così allo spettatore varie chiavi di lettura.

77


Inside Out Project by JR e Anthony Neuenschwander (FR/CH) from June 28th to September 30th 2012 Urban Intervention, Lugano www.insideoutproject.net anthonyneuenschwander.blogspot.ch The people and the communities whose voice – for any number of reasons – is unheeded inside society, are prompted by JR, a renowned artist on the French and International scene, to create black and white photo-portraits aiming at discovering, revealing and sharing, through photographic portraits, the undisclosed stories of people from all over the world. The shots are uploaded by participants onto the project’s ad hoc website, where the artist transforms them into giant-posters, re-mailing them back to the authors to be exhibited in their original communities. J.R.’s collective artistic project has already been a success in far-off territories like Australia, Brazil, Columbia, France, Israel, Portugal, Spain and Thailand. Recently also the local AUL (Lugano Urban Art) has decided to take part in the project so as to involve the guests of the local old-people’s home: our many elders, who form an important role within city-life, yet seem to live on the outskirts of society and need to be stimulated. Joining the Inside-Out project was possible thanks to the valuable cooperation of all those involved. The staff, residents and their families of Lugano’s “Casa Serena”, together with the careful guidance of local Ticino photographer Anthony Neuenschwander. The resulting posters were exhibited outdoors from June 8th to the end of Summer 2012, on the Scalinata degli Angioli in Lugano, a valuable, but often unexploited, urban space.

78

p. 36-37/39/78-79

Inside Out Project di JR e Anthony Neuenschwander (FR/CH) dal 28 giugno al 30 settembre 2012 Intervento Urbano, Lugano www.insideoutproject.net anthonyneuenschwander.blogspot.ch Le persone e le comunità, la cui voce per ragioni diverse è meno sentita all’interno della società, sono invitate da JR, artista di spicco del panorama francese e internazionale, a creare dei ritratti fotografici in bianco e nero con lo scopo di scoprire, rivelare e condividere le storie non raccontate, attraverso immagini di persone provenienti da tutto il mondo. Queste fotografie, caricate digitalmente dai partecipanti sul sito web del progetto, vengono trasformate dall’artista in gigantografie (poster) e poi rispedite ai partecipanti per essere esposte nelle rispettive comunità. Si tratta dunque di un progetto artistico partecipativo che ingloba tutto il mondo: è stato infatti già realizzato in molti paesi, tra i quali Australia, Brasile, Colombia, Francia, Israele, Portogallo, Spagna e Tailandia. Anche AUL ha deciso di aderire al progetto di JR, ridando voce agli abitanti delle case anziani: una fetta della popolazione che sembra ormai stare ai margini dalla vita sociale, ma che è parte integrante e importantissima della nostra vita cittadina. L’adesione al progetto Inside Out è stata possibile grazie alla preziosa collaborazione e disponibilità del personale e degli ospiti, con le rispettive famiglie, di Casa Serena (Lugano), e all’occhio attento del giovane fotografo ticinese Anthony Neuenschwander. I ritratti fotografici sono stati esposti all’aperto dal 28 giugno e fino alla fine della stagione estiva 2012. Non a caso sono stati installati lungo la Scalinata degli Angioli a Lugano: uno spazio cittadino pieno di valore ma allo stesso tempo dimenticato.

79


(S)guardo Lugano by Sophie Maffioli e Paola Tallarico (CH) from June 30th 2012 to date Urban Intervention, Lugano On December 23rd, 2011, the local Lugano Urban Art (AUL) opened a public competition with the final aim of commissioning a project to decorate the Besso pedestrian underpass, in the historical centre of Lugano. The brief envisaged a temporary artistic creation, in tune with the historical and social urban context of this important pedestrian route. The competition ended on March 15th, 2012. An expert technical and institutional jury selected the winning entry amongst the 45 registered projects, all from Switzerland. The winning design, “(S)guardo Lugano” entered by the very young artists, Sophie Maffioli and PaolaTallarico, was carried out during the following months and inaugurated with a great opening party, directly within the pedestrian tunnel, on 30th June 2012. The concept is that people relate directly with their geo-physical surroundings and can activate interaction with matter, originating diverse environments and situations. Each of us projects our own self upon our town and its reality, subsequently receiving back a personalized interpretation. From this reflection, the backing concept of the installation was to express the multiple strata of glances, interpretations, and contemporary realities of the city. In order to symbolize these strata, daily newspapers of the Ticino area were chosen, as they personify a multitude of glances that populate our territory, further recalling the theme of daily-life, an important issue for this location, which is daily passed through by a flood of people. Thus all the walls of the underpass are lined with newspaper clippings, creating a sort of socio-historical mirror of daily Lugano events. Onto this “wallpaper of glances” new contributions are often added, including paintings, showing moments of daily social life, or real objects transformed into urban décor. The urban creation itself is in continuous progress, exactly like the town that hosts it.

80

p. 28-29/80-81

(S)guardo Lugano di Sophie Maffioli e Paola Tallarico (CH) dal 30 giugno 2012 ad oggi Intervento Urbano, Lugano Il 23 dicembre 2011 AUL ha indetto un concorso pubblico con l’obbiettivo finale di individuare un progetto da realizzare nel sottopassaggio pedonale di Besso a Lugano sottoforma d’intervento artistico temporaneo, declinato rispetto al contesto storico, sociale e urbano di questo importante luogo di passaggio. Il concorso è terminato il 15 marzo 2012. Una giuria tecnico-istituzionale ha poi scelto il vincitore tra i 45 progetti concorrenti provenienti da tutta la Svizzera. Il progetto vincitore (S)guardo Lugano, delle giovanissime Sophie Maffioli e Paola Tallarico è stato realizzato nei mesi seguenti ed è stato inaugurato il 30 giugno 2012 con una grande festa organizzata direttamente sotto al tunnel. Le persone, mettendosi in relazione con la realtà geo-fisica, attivano la materia e danno origine a situazioni e ambienti di vario genere. Ognuno di noi proietta sé stesso sulla propria città e sulla realtà che lo circonda per poi averne un’interpretazione tutta personale. Da questa riflessione nasce l’idea di fondo di questo intervento urbano: esprimere la stratificazione di sguardi, le interpretazioni e le realtà contemporanee della città. Come simbolo di questa stratificazione culturale sono stati scelti i giornali quotidiani del territorio ticinese. Essi incarnano infatti questa moltitudine di sguardi che divergono sul nostro territorio ed inoltre rimandano al tema della quotidianità, concetto fondamentale per questo spazio che ogni giorno si lascia attraversare da un fiume di persone. Tutte le pareti del Tunnel sono così state tappezzate di pagine di giornali, andando a creare una sorta di specchio storico-sociale della vita quotidiana della città di Lugano. Sopra questo “rivestimento di sguardi” continuano inoltre ad apparire nuovi elementi: da scene di vita urbana quotidiana dipinte a veri e propri oggetti dell’arredo urbano. L’opera urbana è in continuo movimento come la città che la accoglie.

81


Knitta Please by Magda Sayag, (US) from July 5th to September 30th 2012 Urban Intervention, Lugano www.magdasayeg.com Guerrilla Crochet, AKA Yarn Bombing, is a form of Street Art, originated in Texas, USA, in 2005, which employs crochet knitting as a means of creative expression. Guerrilla Crochet started nearly exclusively as a form of recouping and personalizing urban spaces that had become both impersonal and fruitless. Despite being potentially indestructible for many years, crochet works are essentially ephemeral and un-obstructive, being easily removed. Since 2005, this technique has gained popularity, being adopted by several worldwide currents and becoming a recognized artistic movement. The birth of this artistic current is attributed to 37-year-old Magda Sayeg, from Texas. Magda generated the trend, making a crocheted cover for the door handle of her Houston boutique and becoming the founder of the movement known as Knitta Please, or more simply, Knitta. In 2007 her group reached a total of 12 artists, enabling them to obtain far wider recognition and worldwide media visibility, museum space and art galleries. Since then the movement has employed this technique to “cover” very different objects throughout many different territories. Bridges, busses and trees have become part of Magda’s art. In Lugano her work consisted in covering the balconies of the historical Hotel Walter au Lac, sited along the Lugano lakefront. Between July 5th and July 8th 2012 it was possible to observe the creation of one of her huge crochet installations. Once assembled, the work, inspired by the face of the mysterious Walter, remained in place until the end of the 2012 Summer Season.

82

p. 30-33/82-83

Knitta Please di Magda Sayeg (US) dal 5 luglio al 30 settembre 2012 Intervento Urbano, Lugano www.magdasayeg.com Il Guerrilla Crochet, anche conosciuto come Yarn Bombing, è una forma di Street Art emersa nel 2005 in Texas, negli Stati Uniti, che utilizza la tecnica dell’uncinetto come mezzo di espressione creativa. Il Guerrilla Crochet è iniziato quasi esclusivamente come forma di riappropriazione e personalizzazione di spazi urbani impersonali e sterili. Anche se potenzialmente resistenti per anni, le installazioni all’uncinetto sono essenzialmente effimere e poco invasive, anche perché facilmente rimovibili. Dal 2005 la tecnica è stata adottata da diversi gruppi in tutto il mondo, facendone un movimento artistico riconosciuto. La nascita di questa corrente artistica è però attribuita a Magda Sayeg, 37 anni e originaria del Texas, che ha cominciato l’attività coprendo con un tessuto lavorato all’uncinetto una maniglia della sua boutique di Huston. Magda Sayeg è così considerata la fondatrice del primo gruppo di Guerrilla Crochet, conosciuto come Knitta Please o più semplicemente come Knitta. Nel 2007 il gruppo è cresciuto a 12 membri, permettendo al loro lavoro di evolversi su larga scala e di garantirsi l’attenzione internazionale dei media, di musei e gallerie d’arte internazionali. Da allora, il gruppo ha usato questa tecnica per ricoprire svariati oggetti e luoghi in tutto il mondo, come interi bus, ponti e alberi. Magda Sayeg è poi approdata anche a Lugano, rivestendo alcuni balconi dell’Hotel Walter au Lac, albergo storico situato sul lungolago luganese. Tra il 5 e l’8 luglio 2012, è stato dunque possibile assistere alla nascita di una delle sue grandi installazioni all’uncinetto. Una volta installata, l’opera ispirata al viso del misterioso Walter, è poi rimasta visibile fino alla fine della stagione estiva 2012.

83


Longleic Butic and Daily Pain by Antoine Déprez and Ursula Bucher (CH) from 17th to 21th July 2012 Urban Intervention, Lugano from 17th to 22th July 2012 Exhibition, Lab_Comacina www.antoinedeprez.com www.illulla.blogspot.ch To revalue the banal souvenir, upgrading it from an object mass-produced in China to a unique, hand-made artefact was the challenge of Longleic Butic. This particular, open-air Illustrations Studio camouflaged to resemble the usual rather kitsch, typical souvenir shop, just like so many others in every worldwide tourist attraction, was active from July 17th to 21st, in Piazza Manzoni, Lugano. The two illustrators produced a number of hand-made, original artistic items, all inspired by holiday, nature, leisure-time and lakeside themes. All passing-by tourists and residents alike were able to watch the artists at work, chat with them and even buy some of these unique artistic artefacts at symbolic prices. Concurrently, while the “Longleic Butic” was open, Lab_Comacina, in Viale Cassarate 4, Lugano, opened the personal exhibition of artist Antoine Déprez, titled “Daily Pain”. His work, inspired by the world of illustration, is located in an imaginary territory. It is inhabited by strange characters, often solitary and irreverent, sometimes morose, and nearly always portrayed as bursting out of dark backdrops, in order to enhance their loud, garish colours their soft, precise facial traits, and give the impression that they have materialized out of a void. Antoine Déprez has entered his work in numerous personal and collective exhibitions, while working on the illustrations for several different publications.

84

p. 38/40-41/84-85

Longleic Butic e Daily Pain di Antoine Déprez e Ursula Bucher (CH) dal 17 al 21 luglio 2012 Intervento Urbano, Lugano dal 7 al 22 luglio 2012 Esposizione, Lab_Comacina www.antoinedeprez.com www.illulla.blogspot.ch Rivalutare il souvenir, riportandolo dalla produzione seriale made in china, alla creazione unica d’autore, questo era l’obbiettivo della Longleic Butic. Il particolare atelier d’illustrazione all’aperto, travestito da negozietto di souvenirs, un po’ kitsch, come se ne trovano in tutti i luoghi turistici del mondo, era situato dal 17 al 21 luglio 2012 in Piazza Manzoni a Lugano. La coppia d’illustratori ha realizzato in questo periodo delle creazioni artistiche uniche, tutte ispirate al tema della vacanza, dell’ozio, della natura e del lago. I passanti, abitanti e turisti, hanno dunque potuto osservare gli artisti lavorare, fare due chiacchiere con loro, ma anche acquistare a dei prezzi simbolici degli originali souvenirs. In contemporanea alla Longleic Butic, è stata organizzata al Lab_Comacina, in Viale Cassarate 4 a Lugano, la mostra Daily Pain, personale dell’artista Antoine Déprez. Nei suoi lavori ispirati al mondo dell’illustrazione, troviamo dei mondi immaginari: i suoi personaggi, spesso solitari e irriverenti, a volte malinconici, sono quasi sempre i protagonisti delle sue immagini; essi sbucano da fondi scuri e grazie ai loro colori accesi e sgargianti, oltre cha ai tratti morbidi e ben definiti, sembrano affiorare dal nulla. Dal 2002 ad oggi Antoine Déprez ha esposto i suoi lavori in numerose mostre personali e collettive e contemporaneamente lavora alla pubblicazione di diversi libri.

85


Surfin’ Grass by Saul Savarino (CH) from 16th to 23th July 2012 Urban Intervention, Lugano www.saulsavarinocrs.com If the tightly-knit urban tissue becomes increasingly similar to a space to be crossed and if the opportunity of being able to stop and take a break becomes more and more difficult, the solution offered by Ticino artist Saul Savarino, a project titled Surfin’ Grass, would solve the problem. From July 16th to 23rd, Piazza Riforma was invaded by large squares of turf, so creating temporary islands of lawn, made mobile and re-locatable inside the assigned areas by the use of wheels. According to Saul Savarino, it is important for citizens to be able to use the site-specific artistic installation, and in Lugano everyone could interact with the work, resting on these lawns, enjoying the surrounding cityscape, reading or pic-nicking, and even moving the areas of turf around so as to create customized social areas inside the urban space. Thanks to the active cooperation of the Pro Natura Association, Saul was able to use earth from construction sites – highlighting recurring problems such as over-extensive urbanization and consequent loss of so many natural green areas.

86

p. 42-43/86-87

Surfin’ Grass di Saul Savarino (CH) dal 16 al 23 luglio 2012 Intervento Urbano, Lugano www.saulsavarinocrs.com Se la fitta trama urbana della città diventa sempre più un luogo da attraversare, e dove il concetto di sosta trova sempre meno spazio, il ticinese Saul Savarino ha proposto con l’opera Surfin’ Grass, una soluzione a questa tendenza. Dal 16 al 23 luglio sono state posizionate in Piazza Riforma a Lugano delle grandi zolle di prato mobili: delle isole verdi costituite di erba e terriccio a cui sono state applicate delle rotelle per poter essere spostate a piacimento all’interno dello spazio urbano. Secondo Saul Savarino, è molto importante che i cittadini siano i principali fruitori dell’intervento artistico: tutti i cittadini hanno così potuto interagire con l’opera, sostando su queste porzioni di terreno per ammirare l’ambiente circostante, per leggere o fare un pic-nic, o spostando queste zolle verdi all’interno dello spazio urbano per adattare il proprio luogo di sosta. Grazie alla collaborazione dell’associazione Pro Natura, è stato inoltre possibile utilizzare della terra proveniente dai cantieri edili, facendo così referenza ad alcune problematiche come la cementificazione e la perdita di aree verdi a crescita spontanea.

87


Sam3 (ES) from September 13th 2012 to date Urban Intervention, Lugano www.sam3.es Sam 3 is a project born in Elche, South of Spain. After an initial career stint in the field of graffiti, the artist gradually focused on the creation of large black figures. These figures have characterized his work for the last decades. With considerable poetry and irony, Sam3’s great black silhouettes create controversy: often referencing the inner self, introspection, while reflecting his idea of the human condition. The artist expresses his vision of the world by means of several diverse artistic techniques, ranging from sculpture, animation, and particularly drawing, which has always been the foundation of his prolific artistic creations. Sam3 – whose work is well known internationally, having painted his figures on the walls of so many cities – worked in Lugano from September 13th to 18th, 2012, painting on a wall in via Trevano, one of his vast deep black figures, which seems to express some mystic vision through the careful use of colour.

88

p. 44-45/88-89

Sam3 (ES) dal 13 settembre 2012 ad oggi Intervento Urbano, Lugano www.sam3.es Sam3 è nato nel 1980 a Elche, nel sud della Spagna. Dopo essere cresciuto a stretto contatto con il mondo dei graffiti ha iniziato a concentrarsi sulla rappresentazione di grandi figure nere, figure che caratterizzano ormai la sua opera da molti anni ormai. Con grande ironia e poesia, le silhouettes nere di Sam3 sono provocatorie: fanno spesso referenza al mondo interiore, all’introspezione, e riflettono la sua idea della condizione umana. L’artista esprime la sua visione del mondo attraverso una moltitudine di pratiche artistiche tra cui la scultura, le animazioni, ed in particolare il disegno che da sempre sta alla base di tutta la sua creazione artistica. Il suo lavoro è conosciuto oggi a livello internazionale: dopo aver dipinto le sue creazioni sui muri di tutto il mondo, tra il 13 e il 18 settembre 2012 l’artista ha lavorato anche a Lugano, dipingendo su una parete di Via Trevano una grande e profonda figura nera, che sembra avere una visione mistica, fatta di colori.

89


Smile by Damiano Mengozzi (CH) from November 16th to December 2nd 2012 Exhibition, Lab_Comacina. Damiano Mengozzi is well known in Ticino for his Stickers, characterized by an apparently infantile approach, they seem to suddenly appear discretely in the most unexpected locations, and for some time have been infiltrating urban spaces with the purpose of making passers-by smile. With this work, the artist develops a free form of communication, using apparently childlike, insecure writing, straightforward sentences; he expresses messages with the simplicity of a child still uncontaminated by cultural preconceptions and taboos. Through his small stickers, applied to lampposts and other urban surfaces, Damiano Mengozzi leads passing citizens to briefly reflect on the messages, distracting them momentarily from everyday worries. In occasion of the “Smile” exhibition, it was possible to view most of Mengozzi’s work: not only his drawings and writings, the greater part of his productions for which he uses coloured crayons, but also his ironic sculptures, installations and paintings were much admired.

90

p. 46-47/90-91

Sorridi di Damiano Mengozzi (CH) dal 16 novembre al 2 dicembre 2012 Esposizione, Lab_Comacina Damiano Mengozzi è conosciuto in Ticino soprattutto per i suoi stikers dal timbro infantile, che, spuntando in maniera discreta nei luoghi più improbabili, da tempo invadono lo spazio urbano invitando il passante al sorriso. Con questo lavoro l’artista sviluppa il concetto di comunicazione libera, diretta: attraverso una grafia dall’aspetto insicuro, e dei messaggi semplici e senza fronzoli, l’artista comunica come farebbe un bambino ancora libero dai preconcetti culturali e dai tabù. Attraverso i piccoli stikers che intravediamo sui semafori, sui lampioni o in altri luoghi urbani, Damiano Mengozzi porta i passanti alla riflessione e per un istante li distoglie dai propri pensieri. In occasione della mostra “Sorridi”, è stato possibile avere una panoramica più ampia del suo lavoro: oltre ai disegni e alle scritte realizzate con le matite colorate che costituiscono gran parte della sua opera, è stato possibile ammirare anche ironiche sculture, installazioni e dipinti.

91


Catalogo stampato in occasione della presentazione degli eventi realizzati durante il biennio 2010-2012 da Arte Urbana Lugano. Catalogue printed for the presentation of the events organized by Arte Urbana Lugano between 2010 and 2012. Pubblicato da Published by Arte Urbana Lugano Dicastero Giovani ed Eventi, Lugano Catalogo a cura di Catalogue by Valeria Donnarumma e Giacomo Grandini Traduzioni Translations Nathalie Soldini, Anthony John Shargool e Iris Rutari Testi Texts Valeria Donnarumma Giacomo Grandini Nathalie Soldini Immagini Pictures Anthony Neuenschander Caterina Bugno Elisa Van Der Linden Igor Grbesic Lisa Lurati Margherita Cascio Nicolas Polli Salvatore Vitale Immagini Inside Out Project by JR Pictures Inside Out Project by JR Anthony Neuenschwander Grafica Graphic design Gregorio Cascio www.c-comunicazione.ch


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.