LUI MAGAZINE

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italia

Micaela Ramazzotti

mensile - anno diciannove - numero quattro - aprile 2015

Special guest

MODA Una riga tira l’altra ARTE Justin-Julius Santos ICONS Oscar Wilde MOTORI Porsche Macan


EDITORIALE

I

Crossdressing: non solo moda

l fenomeno del 2015? Il crossdressing! Il termine significa testualmente indossare, spesso o saltuariamente, vestiti considerati del sesso opposto al proprio senza altra connotazione riguardo all’orientamento sessuale o sull’identità di genere della persona. Il trend fonda le sue radici nel tempo, nella moda, nelle pellicole e di conseguenza nella società già da diverso tempo. Le ultime collezioni proposte dagli stilisti hanno rimarcato la tendenza prepotentemente, proponendo in passerella abiti, modelli, fantasie e colori identici per entrambi i sessi. Il cinema non è affatto rimasto indifferente: si passa dalla storica interpretazione di Jack Lemmon e Tony Curtis in “A qualcuno piace caldo” alla più recente performance del premio Oscar Eddie Redmayne nel film di Tom Hooper “The danish girl”. Nel mezzo una miriade di personaggi interpretati da molti dei più famosi attori di oggi e di ieri. Sono diversi e svariati i motivi che spingono la persona crossdresser a provare piacere nel portare vestiti del sesso opposto, ma in nessun caso è associabile alcuna patologia e/o parafilia. Più semplicemente questi uomini e queste donne non approvano i limiti imposti dalla società riguardo all’identità del maschio e della femmina utilizzando come metro la tipologia dell’abbigliamento. Ovviamente il grosso della questione, oggi, riguarda l’uomo, in quanto la donna, con l’introduzione e l’utilizzo dei pantaloni nel guardaroba femminile di Coco Chanel, ha sdoganato il concetto da diversi anni.


Non c’è quindi da stupirsi se da una recentissima ricerca emerge che nella maggior parte dei casi la persona crossdresser è uomo e spesso sposato con prole. A tal proposito l’errore gigantesco che molti commettono è quello di associare il crossdressing alla bisessualità o all’omosessualità: nulla di più sbagliato, in quanto il crossdressing non ha nulla a che vedere con la sessualità. Per niente. Le basi del concetto fondono le loro radici dell’abbattimento dell’identità di genere tassativamente etichettata attraverso l’uso di pantaloni, delle gonne, dei colori (azzurro per lui e rosa per lei), del trucco… quasi certamente starete pensando che il crossdresser salta facilmente all’occhio, ma vi state sbagliando: per quel che ne sapete il vostro capo, l’elettricista o il ragazzo della metropolitana potrebbe indossare mutandine di pizzo e reggicalze sotto la sua tenuta da lavoro o il suo doppiopetto gessato. Abbiamo chiesto alla bravissima Micaela Ramazzotti d’interpretare per noi questo fenomeno. Il meraviglioso risultato è sotto i vostri occhi. Micaela, oltre ad essere un’attrice straordinaria, è una donna gentile con un animo nobile e buono. Si è prestata al progetto con grinta, disponibilità e dinamismo, mettendo a disposizione dei lettori di Lui Magazine il suo straordinario talento, la sua bellezza e la sua verve. Salvatore Paglia

N . 0 4 aprile 2 0 1 5 cover Micaela Ramazzotti Photo by Andrea Ciccalè Make-up: Stefania Tranchino Hair stylist: Daniela Del Priore @Roberto D’Antonio editrice Sedit sc via Emile Chanoux, 22/24 10026 Pont Saint Martin (AO) gestione editoriale Gemeco Media Group direttore editoriale Calogero Urruso direttore responsabile Luciano Mantelli direttore Salvatore Paglia pubbliche relazioni Jean Paul Bianco biancoagency@gemeco.it pubblicità Tel. +39 329.8622268 info@gemeco.it impaginazione e grafica Michele Alberti redazione Fax 02 91390360 redazionelui@gemeco.it stampa Arti Grafiche Celori - Terni pubblicazione mensile Reg.Trib. di Milano N. 169 - 03/2000

hanno collaborato a questo numero: Alessandro Rizzo Alexia Mingarelli Andrea Vittorio Romagnoli Andriy Mishchenko Claudio Marchese Cristiano Fabris Riccardo di Salvo Lui Magazine è distribuita gratuitamente (0,10 euro) nei locali e nelle attività gay friendly di tutta Italia e Costa Azzurra

Abbonamenti

Per abbonarsi a Lui Magazine (11 numeri annui) è sufficiente inviare 30 euro a mezzo bollettino postale sul C/c 26781286 intestato a Gemeco scrl specificando nella causale “abbonamento a Lui” e specificando da quale numero desiderate che l’abbonamento abbia inizio. La rivista verrà recapitata mensilmente a mezzo posta in busta chiusa, sigillata e anonima. Lui Magazine non è responsabile per la qualità, la provenienza o la veridicità delle inserzioni. La direzione di Lui sì riserva il diritto di modificare, rifiutare o sospendere un’inserzione a proprio insindacabile giudizio. L’editore non risponde per eventuali ritardi o perdite causate dalla non pubblicazione dell’inserzione. Non è neppure responsabile per eventuali errori di stampa. Gli inserzionisti dovranno rifondere all’editore ogni spesa eventualmente da esso sopportata in seguito a malintesi, dichiarazioni, violazioni di diritti, ecc. a causa dell’annuncio. L’apparizione di un modello sulla copertina o sulle pagine del giornale non costituisce implicazione relativa al suo orientamento sessuale. Il © delle immagini è di proprietà degli autori. L’editore rimane a disposizione per gli eventuali accordi di pubblicazione che non è stato possibile definire. I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti e quelli degli inserzionisti vengono utilizzati esclusivamente per l’invio del giornale e la pubblicazione degli annunci e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo.

il prossimo numero in distribuzione ad maggio 2015


SOMMARIO

Anteprima

FASHION 66

SPECIALE MODA DONNA A/I 2016 06

FASHION Soldier’s girl

16

SNEAKERS Basta un fiore

26

SPECIALE MODA DONNA A/I 2016 Antonio Marras

28 FASHION 16

FASHION Per una bambola

78

SPECIALE MODA DONNA A/I 2016 I’m Isola Marras

90

YOUNG DESIGNERS Lorenzo Sisi

100

SPECIALE MODA DONNA A/I 2016 Colangelo Una riga tira l’altra

FASHION 78

MODA 38

FASHION Clap your hand

104

44

SPECIALE MODA DONNA A/I 2016 Au jour le jour

56

FASHION Carnival

66 MODA 38

FASHION Transparency & corruption

114

SPECIALE MODA DONNA A/I 2016 Les Copains

132

FASHION Inside

142

SPECIALE MODA DONNA A/I 2016 Luisa Beccaria

152


SOMMARIO

FASHION 142

BEAUTY Beautiful patches

234

ICONS Oscar Wilde

248

FASHION Heart Break Prison

250

SPECIALE MODA DONNA A/I 2016 Stella Jean Angelo Marani

162

ARTE Justin-Julius Santos

272 INTERVISTA 198

SPECIALE MODA DONNA A/I 2016

172

SPECIALE MODA DONNA A/I 2016 Nails Beauty

180

FASHION Midsummer’s days

190 ARTE 172

MOTORI Porsche Macan, il Suv compatto

282

FASHION Le Jardin Secret

288

LIFE Addio mutuo, mi compro un’isola!

296

SPECIALE MODA DONNA A/I 2016 Ermanno Scervino Micaela Ramazzotti

198

SPECIALE MODA DONNA A/I 2016 N°21

208

BEAUTY Love&Light

218

SPECIALE MODA DONNA A/I 2016 Philosophy di Lorenzo Serafini

224

FASHION 250

INTERVISTA

300


S P E C I A L E

MODA DONNA A/I 2016

ANTEPRIMA Photos by ANDREA BENEDETTI, Thomas Carlà & Umberto Primiceri












Soldier’s Girl Photos by Manz-ù STYLING BY Flavia Cavalcanti








Dress Woman: Babylon, W les Femmes Photo by Manz-Ú Styling by Flavia Cavalcanti Assistant: Matteo Pesaresi Costumi: Flavia Cavalcanti Make up and hair stylist: Lisa Sommella @Red Carpet Agency Location: Artè - Lugano



SNEAKERS

Le Coq Sportif Lagache Flowers Una sneaker primaverile e alla moda: la Lagache Flowers. Tomaia in cotone e dettagli con stampa floreale, per uno stile unico!

Le Coq Sportif LCS R 900 Flowers

Vans Era Van Doren Nel 1966 nacque la Van Doren Rubber Company, una piccola azienda di scarpe in tela destinate a diventare un’icona del lifestyle californiano, ma soprattutto l’emblema dello skateboarding a livello globale.

Sneakers primaverili e alla moda, che combinano uno stile moderno, senza perdere i l tocco sportivo e l’innata eleganza francese.

Adidas ZX Flux NPS Ultime nate nella famiglia ZX, le Flux NPS sono un’innovativa rivisitazione delle ZX 8000, un celebre modello anni ‘80. Apprezzate per le linee minimaliste, sfoggiano una tomaia dal design pulito arricchita da stampe accattivanti.

D

etto molto francamente non siamo proprio degli estimatori della fantasia floreale, o meglio non la amiamo al maschile quando monopolizza completamente l’outfit. I nostri zii ci hanno talmente tormentato con la serie Magnum P.I, che adesso al sol pensiero di indossare una camicia ricoperta totalmente di fiori dai colori sgargianti ci salgono le transaminasi. Siamo più per il dettaglio o per l’accessorio che la include, gli dà risalto e completa il look. Ben vengano quindi le stampe floreali che si mescolano a piccole fantasie su cravattini di seta e papillon da portare con abiti formali. Interessanti i calzini da mettere in bella vista con il risvolto del jeans. Gioiosi e allegri i cappelli che vedono spuntare qua e là qualche corolla a contrasto. Ci conquistano anche quando investono un elemento particolare dell’indumento: ad esempio solo su un taschino della giacca, su un polsino o sulle toppe. Adoriamo le toppe. Ma dove li apprezziamo particolarmente sono sulle sneaker. Sarà per via del forte contrasto con la delicatezza dei fiori e la calzatura che ha una forma ben strutturata, o forse perchè a livello filosofale è attraverso i piedi che si calpestano i boccioli, quindi riportare la loro immagine sulla scarpa è come se gli dessimo una sorta di rispetto/rivalsa. Oppure perché nello stile street una contaminazione “naturale” non guasta. A tal proposito abbiamo selezionato dagli store AW LAB e su www.aw-lab.com una serie di modelli che hanno come protagonista questo tema. Dalle piante tropicali ai petali hawaiani passando dallo stilizzato al multicolor: c’è solo l’imbarazzo della scelta. S.P.

Adidas Adi Ease HVW8 Dalla collaborazione fra Adidas e HVW8, nasce una rivisitazione grafica delle Adi Ease. Queste scarpe da uomo restano fedeli al modello originale da skateboard, grazie alla resistente tomaia in tessuto e alla suola in gomma vulcanizzata che offre un grip ottimale.

Adidas ZX Flux NPS

Vans Era 59 Floral Camo

Ultime nate nella famiglia ZX, le Flux NPS sono un’innovativa rivisitazione delle ZX 8000, un celebre modello anni ‘80. Apprezzate per le linee minimaliste, sfoggiano una tomaia dal design pulito arricchita da stampe accattivanti.

Nel 1966 nacque la Van Doren Rubber Company, una piccola azienda di scarpe in tela destinate a diventare un’icona del lifestyle californiano, ma soprattutto l’emblema dello skateboarding a livello globale.

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Nike SB Zoom Stefan Janoski Le Nike SB Zoom Stefan Janoski nascono dalla creatività di una leggenda dello skateboard! Si tratta di un modello originale che unisce estetica minimalista e straordinaria protezione dagli impatti.


Basta un fiore


S P E C I A L E

MODA DONNA A/I 2016

ANTONIO MARRAS Photos by ANDREA BENEDETTI, Thomas Carlà & Umberto Primiceri











38

Gucci

Les Hommes

Fendi

Etro

Ermenegildo Zegna

Casely Hayford

Andrea Pompilio

Msgm


Antoio Marras

Una riga tira l’altra MODA

39 Missoni

Iceberg

N.21

Messagerie

Frankie Morello


40

Casely Hayford

Cerruti

Brioni

Antonio Marras

MODA


Philipp Plein

Diesel Black Gold

Etro

Emporio Armani

Costume National

MODA

41


N.21

Fendi

Brioni

MODA

42


MODA

E

Diesel Black Gold

Frankie Morello

sasperate, appena accennate, a contrasto o completamente libere: le righe sono tra le tendenze dominanti dell’estate 2015. Alcuni stilisti le hanno accuratamente dosate nei dettagli, altri le hanno fatte correre per il lungo e il largo su ogni capo, qualcuno le ha incastrate tra gli accessori, ma nessuno è riuscito a rinunciarvi. Proposte in larga scala da quasi tutti i designers della moda, la fantasia ha trovato terreno fertile su qualsiasi tessuto dando vita ad originali intrecci e bizzarri accostamenti. Dimensioni e tonalità si sono prestati magistralmente al gioco donando quel tocco di sregolatezza in più all’insieme. Perfettamente allineate e spesso in contrapposizione, le righe si prestano a qualsiasi ruolo: sono poi le diverse combinazioni cromatiche e le svariate proporzioni che caratterizzano il capo in maniera netta donandogli così una connotazione ben precisa. Se da una parte ci si diverte a mescolare i tessuti rigati fra loro, dall’altra il panorama delle dimensioni si trasforma in un perfetto quadro grafico che vede protagonisti i volumi svariati dei tratteggi. Non mancano di certo i giochi optical e le vigorose contrapposizioni che sfociano nello street style e nell’urban look. Più dosate e protagoniste di grafiche armoniche, le righe vestono e investono, da sempre, l’eleganza e il bon ton in modo quasi maniacale. Anche il trend del beauty ne rimane piacevolmente coinvolto: l’occhio maschile viene esaltato dall’uso della linea nera, mentre tra le acconciature spicca la riga laterale che esalta un ciuffo solo nell’apparenza ribelle. Salvatore Paglia

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Clap Your Hand Photos by Alexander Zuber STYLING BY Michael Hastreiter

T-shirt and shoes Vladimir Karaleev - Trouser Sissi Gรถtze - Sunglasses Andy Wolf



T-shirt & shirt Brownie and Blondie - Trouser Sissi Gรถtze - Jacket Dyn



Longsleeve Julian Zigerli - trouser Henrik Vibskov


shirt Brachmann - Pullover Bershka


shirt Sissi Gรถtze - Shorts Antony Morato - sunglasses Andy Wolf



Shirt and jacket Antony Morato - trouser Frisur


Shirt Brachmann


Shirt Brownie and Blondie - Coat Brachmann


Photos by Alexander Zuber - Styling by Michael Hastreiter Hair & make-up: Cornelia Sturesson Westblad - Models: Michael Stach & Marcel Knopf


S P E C I A L E

MODA DONNA A/I 2016

Au jour le jour Photos by ANDREA BENEDETTI, Thomas Carlà & Umberto Primiceri











Carnival - be always shine Photos by Piotr Narewski STYLING BY Cezary Glusniewski


Dress RiverIsland Jewellery I AM Glasses Chanel


Dress Guess Heels Aldo Jewellery Parfois


Pants TopShop Blouse Motivi Jacket RiverIsland Jewellery Stardivarius


Blouse motii Pants Guess Jewellery Parfois


Pants TopShop Jacket Guess Jewellery I AM Heels Aldo



Blousess Motivi Leggins TopShop Jewellery Parfois


Pants TopShop Jacket Guess Jewellery I AM


Jacket Guess Pants TopShop Heels Kazar Bag Parfois



Jacket RiverIsland Dress TopShop Jewellery I AM Glasses Dior Photos by Piotr Narewski Styling by Cezary Glusniewski MUA: Kamil Nejman Hair: Aleksandre Calski Model: Gaba P. @EC Management


PER UNA BAMBOLA Photos by Luca Brunetti Art direction and make-up Massimiliano Bruschi

Omaggio a Patti Pravo, icona per eccellenza del fascino androgino. Ammaliatrice, donna e personaggio dalle infinite sfaccettature

che ha influenzato con stile, esuberanza e trasgressione il panorama musicale. E non solo. A lei va il nostro tributo.

Nicoletta, carismatica e camaleontica eterna araba fenice, auguri.


Gilet Paul Smith



Gilet Paul Smith Pants Pinko



Ice queen shoulders by Idriss Guelai Atelier



Golden chain top by Idriss Guelai Atelier Skirt Vivienne Westwood vintage



Ice Queen Shoulders by Idriss Guelai Atelier Pants Jean Paul Gaultier Vintage



Ice Queen Shoulders by Idriss Guelai Atelier Pants Jean Paul Gaultier Vintage Photos by Luca Brunetti Art direction and make-up: Massimiliano Bruschi Hair: Andrea Pennacchi Artwork: Domenico Lupone Model: Brando @Beyond Models


S P E C I A L E

MODA DONNA A/I 2016

I’m Isola Marras Photos by ANDREA BENEDETTI, Thomas Carlà & Umberto Primiceri











Lorenzo


Sisi


YOUNG DESIGNER

Q

uesta volta ad accompagnarci verso un nuovo mondo ed una nuova visione della moda è Lorenzo Sisi, giovane designer di Arezzo che pur essendo molto giovane ha già avuto molte esperienze in ambiti importanti della moda. Cercheremo di farvelo conoscere meglio.

Perché lo abbiamo scelto Lorenzo Sisi è un vero maestro della materia. A soli 25 anni domina con maestria e sapienza un materiale difficile come la pelle ed in particolare la pellicceria. Proprio per queste sue competenze è riuscito a portarsi a casa “la medaglia d’argento”, ambita da molti, partecipando all’evento REMIX, l’importante competizione internazionale del settore pellicceria dedicata ai giovani talenti emergenti, organizzata dall’International Fur Trade Federation in collaborazione con Vogue Talents. Il contest dedicato al fashion and fur design che lo ha visto arrivare al terzo posto, concorrendo con molti partecipanti provenienti da tutto il mondo. Osservando la collezione ed ancora prima il suo moodboard, Lorenzo Sisi sembra volerci portare in un percorso preciso e personale, non inteso come storia personale o autobiografia, ma semplicemente come percorso sensoriale personale del quale ci vuole rendere partecipi. Guardando la collezione si percepisce la volontà di provare a creare una corazza, attraverso la stratificazione di tessuti e capi dove la parte sensibile dell’uomo, ossia la pelle, non può essere ne vista ne toccata. Comparando visivamente e metaforicamente l’aspetto di un’architettura di un palazzo, tematica cara a Lorenzo Sisi, ad un capo indossato da un uomo, è come se lo scheletro del palazzo fosse la pelle dell’uomo. Entrambi sono ricoperti da strati: il palazzo da cemento e l’uomo da tessuti. Questa situazione però può essere spezzata attraverso una fenditura, un taglio, un foro che permette a chi osserva di vedere oltre la forma, al di sotto degli strati generati. Questa nostra deduzione può essere letta anche attraverso le asimmetrie dei capi. Come già accennato, per Lorenzo Sisi l’architettura è una grande fonte d’ispirazione. Infatti ci racconta: “Per me l’architettura è sempre stata fonte di ispirazione; è un interesse che ho sempre coltivato documentandomi tramite libri fotografici e mostre. Gordon Matta Clark è un architetto e artista che ho sempre seguito con particolare interesse e del quale ho collezionato molto materiale.”

Lorenzo ci continua a raccontare la collezione descrivendoci in poche parole la sua collezione: “Le linee sono over size, ma allungate e perpendicolari. La palette colore è sterile e molto grafica, con accenti di luci dati dai metalli e dalle manipolazioni sui materiali che sono per lo più grezzi, secchi, ma pur sempre pregiati e di alta ricercatezza”. Oltre all’architettura, fonte d’ispirazione per Lorenzo Sisi sono alcuni designers: “Prendo spunto da tutto ciò che mi circonda, da interessi personali e da inputs stilistici, infatti i brands che mi hanno influenzato sono ACNE, Prada e Ann Demeulemeester”. Capo Traino Ritorniamo alla nostra consueta domanda, il capo preferito del nostro designer: “Prediligo i capi spalla, il capo però a cui sono più affezionato è la gonna pachthwork, impunturata in contrasto e con il plissé argentato e ricami metallici”. Passato, presente e futuro Ripercorriamo ora insieme alcuni punti della vita di Lorenzo Sisi. Frequenta inizialmente l’Istituto d’Arte ad Arezzo, la sua città natale. All’età di vent’anni si iscrive al corso di Fashion Design allo IED di Milano: durante questi tre anni di studio frequenta contemporaneamente un corso alla Central Saint Martins School. Concluso il percorso universitario si getta subito in nuove esperienze ed affronta il concorso Riccione Moda Italia, dove vince un corso di formazione sulle pellicce a Copenaghen. Ora lavora come stagista presso la grande azienda di moda MARNI. Nel futuro Lorenzo Sisi spera di continuare la sua carriera che come definisce lui stesso vorrebbe che fosse “stimolante e libera”. Alexia Mingarelli

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YOUNG DESIGNER

“Le linee sono over size, ma allungate e perpendicolari. La palette colore è sterile e molto grafica, con accenti di luci dati dai metalli e dalle manipolazioni sui materiali che sono per lo più grezzi, secchi, ma pur sempre pregiati e di alta ricercatezza” 103


S P E C I A L E

MODA DONNA A/I 2016

Colangelo Photos by ANDREA BENEDETTI, Thomas CarlĂ & Umberto Primiceri











Transparency & Corruption Photos by Laurie-lou STYLING BY Marian Nachmia


Left: Red vintage stockings Beyond Retro - Red tassel heels Paul Andrew Right: Pink shirt VL Vee - Bodice Maison Close - Rose gold cuff with pink diamonds and rose gold rings Marilyn Tan


Vintage net tights Beyond Retro - Crystal drop earrings Percy Lau - White bandeau bra and bolero by Maison Close


Black see-through skirt Phoebe English - Black panty Maison Close - Stockings by Rokit - Black lace ankle boots Paul Andrew



Left: Cropped red top worn as headpiece Ammerman Schlรถsberg - Crystal drop earrings Percy Lau Skirt Luca Michele - Leather brassier YVY - Red vintage stockings Beyond Retro - Red tassel heels Paul Andrew Right: White bandeau bra Maison Close - Black see-through skirt Phoebe English - Black panty Maison Close Stockings Rokit - Black lace ankle boots Paul Andrew



Pink shirt VL Vee - Bodice Maison Close - Rose gold cuff with pink diamonds and rose gold rings Marilyn Tan



Bra and panty Maison Close - Skirt Phoebe English - Pearl earrings Vintage


Left: Vintage net tights Beyond Retro - Crystal drop earrings Percy Lau - White bandeau bra and bolero Maison Close Black see-through skirt Phoebe English - Black panty Maison Close - Stockings Rokit - Black lace ankle boots Paul Andrew Right: Corset bodice Roberto Cavalli - Vintage stockings Beyond Retro - Satin booties Paul Andrew - Gold neck-cuff Julia Clansey




Pink shirt VL Vee - Bodice Maison Close - Rose gold cuff with pink diamonds and rose gold rings Marilyn Tan


Left: Blue snakeskin print bra Roberto Cavalli - Leather bra YVY - Black skirt Phoebe English - Blue snakeskin panty Roberto Cavalli - High heel bootie PaulAndrew - Vintage net tights Beyond Retro - Crystal drop earrings Percy Lau Right: Necklace Topshop - Black top Phoebe English - Blue snakeskin print panty Roberto Cavalli - Black stockings Rokit - Black ankle boots Paul Andrew




Netting hat Julia Clancey - Black lace dress Alex Ulichny Panty Maison Close - Black lace ankle boots Paul AndreW Photos by Laurie-Lou Styling by Marian Nachmia Stylist assistant: Azure KuoHao-Chung Mua: Camille DiĂŠvart Hair: Nissim Post production: Lena Grishkova & Riga Elina Models: Simona & Tamina @Red Milk Agency - London


S P E C I A L E

MODA DONNA A/I 2016

Les Copains Photos by ANDREA BENEDETTI, Thomas CarlĂ & Umberto Primiceri











INSIDE Photos by MELISSA MARCELLO STYLING BY GIADA VERONESI

Total look JULIAN ZIGERLI - Cuffia CHEAP MONDAY


Parka JULIAN ZIGERLI


Orecchino GIVENCHY - Pants RICK OWENS



Parka JULIAN ZIGERLI


T-shirt ZARA HOMME


Felpa ANGELO FRENTZOS - Pants MESSAGERIE - Bandana DIESEL


Total look ANGELO FRENTZOS - Cuffia CHEAP MONDAY


Gilet ANGELO FRENTZOS - T-shirt ZARA HOMME - Collana MARC JACOBS


Orecchino GIVENCHY Photos by Melissa Marcello Styling by Giada Veronesi Mua: Vanessa Icareg Models: Jacopo @InLove, Dustin @Fashion


S P E C I A L E

MODA DONNA A/I 2016

Luisa BECCARIA Photos by ANDREA BENEDETTI, Thomas Carlà & Umberto Primiceri











S P E C I A L E

MODA DONNA A/I 2016

Angelo Marani Photos by ANDREA BENEDETTI, Thomas CarlĂ & Umberto Primiceri











ARTE

La ritrattistica fotografica tra tinte classiche e illuminazioni innovative: la luce diventa chiave di introspezione per

Justin-Julius Santos

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ARTE

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ARTE

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ARTE

L

a fotografia, quando diventa passione artistica, alla quale l’autore si dedica totalmente e con dedizione ampia, scandaglia estetiche e narrazioni inesplorate e diverse, tanto da donarci quello che essa è, ossia forma d’arte in tutti gli aspetti, opportunità e occasione di sperimentazione che apre diversi percorsi compositivi, procedendo oltre la dimensione puramente realistica. In questo solco si inserisce Justin-Julius Santos: fotografo, nasce nei pressi di Los Angeles e vanta diverse personali ed esposizioni a livello internazionale, così come collaborazioni presso magazines e fashion magazines di calibro mondiale, quali lo spagnolo GQ, il celeberrimo Cosmopolitan, lo statunitense Out, l’elegante Pref dalla Francia, Max dalla Germania e, poi, ancora, Blue, Esquire, Vogue, tanto per citarne alcuni. L’autore presenta una produzione eclettica quanto complessa: la poetica, che si sprigiona dagli scatti, risulta essere elaborata, molto attenta e particolare così tanto quanto risultano esserlo la tecnica utilizzata, la sapienza compositiva e l’intuizione, elementi, questi, che portano l’artista a rinnovare e rinnovarsi nel segno impresso alla fotografia, nella ripresa dei soggetti immortalati e nel punto di vista dell’inquadratura. Giochi continui portano l’artista a cambiare ottiche interpretative del ritratto ripreso, attraverso differenti tempi di esposizione, varie aperture dell’obiettivo, esposizioni alla luce diverse: è proprio dall’illuminazione che parte la sapienza compositiva di Santos, donando all’opera fotografica una propria unicità, irripetibilità, dall’indubbio valore artistico intrinseco.

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ARTE

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ARTE

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ARTE

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ARTE

L’illuminazione crea e disegna il profilo e le linee del viso, in una ritrattistica che necessita della luminosità, delle tonalità chiaroscurali e delle delicate ondulazioni cromatiche naturali per suggerire una certa dinamica a un figurativo che si fonda su visioni reali, ma che ci porta, attraverso l’alfabeto che la luce ci ispira, ad addentrarci nelle pieghe dell’animo, nell’espressività del soggetto, facendoci provare sensazioni, suggerendoci sensualità, un’elevata dose di erotismo, di carnalità ma, allo stesso tempo, emozioni profonde, intime e interiori. Lo sguardo di Santos ci propone un rapporto molto intenso che lui stesso, e di ricambio anche lo spettatore, che non può sottrarsi a una contemplazione naturale quanto spontanea, prova e afferma. Provocanti ed eleganti risultano, così, i suoi ritratti fotografici di Santos, soprattutto la serie in bianco e nero, in cui si apprezzano opere avvolte come da un velo, tonalità di una patina delicata, quasi ci inoltrassimo in visioni oniriche. “Voglio sentire il soggetto”, avvertirlo, provarlo, concepirlo, capirlo, comunicare con esso: da questa affermazione dell’autore nasce il presupposto poetico della produzione di Santos. L’artista cresce come autodidatta, si forma attraverso i propri canali interpretativi e sperimentali di ricerca: troviamo una forte influenza di una certa fotografia cinematografica, quello sviluppo che offre all’opera una concezione visiva ed estetica da fotogramma, come fosse parte di una serie di scene che descrivono, qui il movimento, un’azione. L’autore dice di innamorarsi quando va a definire lo scatto, quando riprende il soggetto: non potrebbe procedere senza questo impulso che lo porta a delineare un ritratto che va oltre il dato reale, la mera fisicità, che pure risulta essere presente e coinvolgente come elemento estetico e compositivo. Changes, una delle sue collezioni, ci presenta il mutamento, sentimentale e affettivo, che la quotidianità ci propone, attraverso la lettura concettuale dei volti e degli sguardi ripresi per strada, così come Meeting Strangers dove si assapora l’immancabile penetrabilità umana e interiore dei soggetti. Alessandro Rizzo

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S P E C I A L E

MODA DONNA A/I 2016

Nails Beauty Photos by ANDREA BENEDETTI, Thomas CarlĂ & Umberto Primiceri











MIDSUMMER’S DAYS Photos by Danilo Sanchez STYLING BY Sator Endo

Down coat Rodrigo Rosner Hot pants PH Praia Earrings Gioielli Pantalena


Dress Alexander McQueen Vintage Scarpin Christian Louboutin Earrings Gioielli Pantalena


Tuxedo Gucci Scarpin Christian Louboutin


Lace dress Wagner Kallieno Necklace Gioielli Pantalena



Swimsuit Rahra Beach Couture Coat Dior Scarpin Christian Louboutin


Tulle skirt Walério Araújo


Photos by Danilo Sanchez Styling by Sator Endo Art director: W/ Born Photography assistant: Denis Dean Molero Retouching: Factory Retouch Hair stylist & make-up artist: Jayme Vasconcellos Model: Barbara Berger @Ford Models


Micaela Ramazzotti

“Ho ucciso Napoleone”



INTERVISTA

Micaela Ramazzotti “Se ti appassiona avere a che fare con altre persone, non sei mai solo”

M

icaela Ramazzotti, la nuova diva italiana. Bella, sensibile, spontanea ed ironica, fa pensare all’epoca delle grandi star del passato. “La prima cosa bella”, il film del marito, il regista Paolo Virzì (con cui ha due figli, Anna e Jacopo) le ha fatto acquistare la grande popolarità nel nostro cinema. Dal 26 di marzo nelle sale la vediamo come protagonista del film di Giorgia Farina “Ho ucciso Napoleone”. In esclusiva per Lui Magazine l’attrice ha accettato di posare nel ruolo “maschile” e di rilasciare un’intervista.

Quali sono le qualità che ti piacciono in te e quali meno? Difficile rispondere, a volte non mi piace niente di me, a volte per darmi la carica son capace persino di esaltarmi. La natura umana è fragile e labile, specie quella degli attori. Se c’è qualcosa che m’inorgoglisce però è che mi sembra di aver concretizzato molto di più di quanto immaginavo di esser capace. Quindi forse non sono proprio la buona a nulla che temevo di essere. Cosa puoi dirci del film che stai girando in questo periodo con Paolo Virzi? Nulla, sennò mi ammazza. Femminicidio all’Ostiense!

Come eri da ragazzina? Da ragazzina? Boh. Forse una con la doppia vita: spericolata e trasgressiva con la cerchia degli amici e figliola virtuosa integerrima con i miei genitori. Sei più spontanea o programmata? Intendi se organizzo la mia vita scrupolosamente o se vivo alla giornata? Ci provo a metter ordine, anche perché se vuoi conciliare lavoro, famiglia, figli, amici, devi per forza provare a concepire un po’ di organizzazione. Però mi rendo conto che le cose migliori che combino forse sono quelle improvvisate in modo impulsivo, last minute.

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“Le cose migliori che combino

forse sono quelle improvvisate

in modo impulsivo, last minute”

Cosa pensi dei matrimoni gay? Sono assolutamente favorevole. A me piace il matrimonio, è una cosa romantica e avventurosa, ma siamo in pochi a pensarla così. Se c’è qualcuno che si ama al punto di voler fare questa scelta temeraria, fossero pure due uomini, o due donne, va solo incoraggiato, ammirato, festeggiato. Negli ultimi anni il film più bello che è stato fatto su una coppia sposata è forse Kids Are Alright, con Annette Bening e Julianne Moore, e per l’appunto si tratta di una coppia di lesbiche. Se fossi nata uomo come saresti voluta essere? Assolutamente come sono adesso, ma col pisello. Cos’è la solitudine? Non avere interesse per gli altri. Se gli altri ti interessano, se ti appassiona avere a che fare con altre persone, non sei mai solo.

“Il nome del figlio” è il secondo film di Francesca Archibugi di quale fai la parte. Com’è stato girarlo? Girare con Francesca per me è soprattutto un percorso affettivo, direi una specie di adozione: ovviamente io nel ruolo della figlia, la figliola dalla vita ancora indeterminata, e lei in quello della madre saggia, premurosa e anche un po’ punk. La amo profondamente, adoro il suo modo di guardare la vita, le persone e di raccontarle, con la sua sorridente malinconia, col suo coraggio, la sua forza contagiosa di romanziera e di cineasta libera e sapiente. “Ho ucciso Napoleone” di Giorgia Farina? Giorgia è una specie di Giamburrasca: spiritosa, irriverente, anche un po’ cattiva. È stata la prima volta, per me che sono abituata ad essere adottata e protetta da registi più grandi, maturi, esperti, che mi è capitato di esser diretta da una regista più giovane di me, e questo è stato eccitante. 203


INTERVISTA

Ti capita mai sentirti sola? Però sì, a volte mi capita di aver voglia di star sola con me stessa e dimenticarmi un po’ degli altri. Sono parentesi di riflessione e di languore, però piacevoli. Cos’è la bellezza per te? Il tuo motto? Mi vengono in mente tante, troppe cose. Certe espressioni imbronciate di Jacopo, certe danze felici e matte di Anna, il profilo pensieroso di Paolo mentre scrive o legge, il tramonto oltre la ferrovia dal terrazzo di casa nostra; partire, viaggiare, ritornare. Cosa vuol dire essere attrice? Vuol dire potersi permettere il lusso di non sapere chi sei e di essere ogni volta quello che ti propone qualcun altro che ha le idee molto chiare. Andriy Mishchenko

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INTERVISTA

Management and press: Luca Di Nardo Photo by Andrea Ciccalè (www.andreaciccale.com) Make-up: Stefania Tranchino @Glitter Make Up Hair stylist: Daniela Del Priore @Roberto D’Antonio

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N°21 Photos by ANDREA BENEDETTI, Thomas Carlà & Umberto Primiceri


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LOVE&LIGHT Photos by Anny CK






Photos by Anny CK - www.annyck.com Hair & make-up Artist: Patricia Heck Using Bumble&Bumble and MAC Model: Kis @M4 Models


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Philosophy di Lorenzo Serafini Photos by ANDREA BENEDETTI, Thomas CarlĂ & Umberto Primiceri











BEAUTIFUL PATCHES Photos by Sandro HyamS Make-up and Concept BY Silvia Gerzeli













Foundation Bobbi Brown BBU Palette Sand + Porcelain + Golden Concealer Laura Mercier Secret Concealer Anti-cernes nr 3 + nr 1 Powder Shu Uemura nr 7yr Mascara Lancôme Hypnôse Eyeshadows MAC Handwritten A62 + MAC Soba AA0 Lips: Pencil Lancôme Crayon Khôl Black + Lipstick MAC Show Orchid

Foundation Bobbi Brown BBU Palette Sand + Porcelain + Golden Concealer Laura Mercier Secret Concealer Anti-cernes nr 3 + nr 1 Powder Shu Uemura nr 7yr Mascara Lancôme Hypnôse Eyeliner Bobbi Brown Long Wear Gel Eyeliner Black Inc 01 Lipstick Illamasqua Pristine Pure Black Lipgloss Illamasqua Fierce Bright Blue Purple

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Foundation Bobbi Brown BBU Palette Sand + Porcelain + Golden Concealer Laura Mercier Secret Concealer Anti-cernes nr 3 + nr 1 Powder Shu Uemura nr 7yr Mascara Lancôme Hypnôse Eyeshadows MAC Handwritten A62 + MAC Steamy A23 + MAC Soba AA0 + Inglot Gold 155 Lips Illamasqua Sheer Lipgloss Intimacy


Foundation Bobbi Brown BBU Palette Sand + Porcelain + Golden Concealer Laura Mercier Secret Concealer Anti-cernes nr 3 + nr 1 Powder Shu Uemura nr 7yr Mascara Lancôme Hypnôse Eyeshadows MAC Handwritten A62 + MAC Steamy A23 + MAC Soba AA0 + Inglot Gold 155 Lips Illamasqua Sheer Lipgloss Intimacy

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Foundation Bobbi Brown BBU Palette Sand + Porcelain + Golden Concealer Laura Mercier Secret Concealer Anti-cernes nr 3 + nr 1 Powder Shu Uemura nr 7yr Mascara Lancôme Hypnôse Eyeshadows MAC Handwritten A62 + MAC Soba AA0 Lips . Upper lip MAC Lipstick Lady Danger Lower lip MAC Lipstick Tangerine Dream

Foundation Bobbi Brown BBU Palette Sand + Porcelain + Golden Concealer Laura Mercier Secret Concealer Anti-cernes nr 3 + nr 1 Powder Shu Uemura nr 7yr Mascara Lancôme Hypnôse Eyeshadows MAC Handwritten A62 + MAC Soba AA0 Lips: Outside Lipstick Illamasqua Kontrol Lip Violet + Inside Lipstick Dior Addict 544 Jet Set

Foundation Bobbi Brown BBU Palette Sand + Porcelain + Golden Concealer Laura Mercier Secret Concealer Anti-cernes nr 3 + nr 1 Powder Shu Uemura nr 7yr Mascara Lancôme Hypnôse Eyeshadows Inglot Anthracite 47 + Inglot Gold 155 + MAC Copper Plate A12 + MAC Plum Dressing AA2 Lipstick MAC Please Me

Foundation Bobbi Brown BBU Palette Sand + Porcelain + Golden Concealer Laura Mercier Secret Concealer Anti-cernes nr 3 + nr 1 Powder Shu Uemura nr 7yr Mascara Lancôme Hypnôse Eyeliner Bobbi Brown Long Wear Gel Eyeliner Black Inc 01 Lipstick Illamasqua Pristine Pure Black Lipgloss Illamasqua Fierce Bright Blue Purple

Photos by Sandro Hyams (www.sandrohyams.com - www.lipstick-studios.com) Make-up and concept by Silvia Gerzeli (www.silviagerzeli.com) Model: Mollie @Storm


ICONS

Viaggio in Italia di Oscar Wilde Dal buio del carcere al sole di Napoli

Da quando gli scrittori si sono emancipati dalle corti e hanno conquistato la libertà di essere cittadini del mondo, senza dover chiedere ospitalità presso qualche potente, si può dire che sia iniziata l’epoca del loro cosmopolitismo. Risale al 1700 questa ansia di cambiamento della propria abituale dimora e di conoscenza di luoghi altrimenti destinati a rimanere utopici. In una terra di nessuno.

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inimitabile”: genio e sregolatezza, soprattutto nella sfera erotica, diventano i canoni di questa sfida alla normalità omologata. Oscar Wilde, dapprima noto come elegante ed eccentrico frequentatore dei salotti mondani e vero e proprio inventore dell’icona decadente del dandy inglese dell’età vittoriana - frac e garofano all’occhiello – venne in Italia nel 1897. L’anno stesso in cui uscì psicologicamente distrutto dal buio del carcere di Reading in cui aveva subito due anni di prigionia per il reato di sodomia che per la legge della regina Vittoria era considerato uno dei più offensivi della morale pubblica. Legge che fu usata e inasprita volutamente contro Oscar Wilde – si dice in una notte – perché nell’Ottocento un letterato doveva avere con il pubblico un rapporto conforme alle regole borghesi. Wilde era uno scandalo per l’opinione pubblica perbenista. La legge dunque si sentiva in dovere di accanirsi contro la sua vita privata, per dare l’esempio al sempre più ampio pubblico dei lettori borghesi. L’autore acclamato sulle scene dei teatri londinesi per le sue commedie brillanti e ricche di battute “amorali” era ormai, involontariamente, diventato oggetto di un gossip, come si dice oggi nel gergo giornalistico. Tanto che la diffamazione contro di lui doveva creare un vero e proprio business pubblicitario, facendo vendere più giornali che servivano ad arricchire la nascente industria culturale. La causa di tutto lo scandalo fu la scoperta della relazione amorosa che legava lo scrittore del momento con un uomo dello stesso

ossiamo chiamarli inquieti, odisseici sul modello greco del principe di Itaca che sfida le forze avverse del destino. Volontari esuli come Foscolo o avventurieri spericolati come Casanova. Oppure curiosi archeologi del passato splendore greco-latino come Goethe, che per primo scrisse il proprio diario di spettatore affascinato dalla bellezza mediterranea. Quel “Viaggio in Italia” che contiene alcune tra le pagine più affascinanti scritte sulle città d’arte del nostro Paese. Basta leggerlo nella descrizione della campagna laziale, del porto di Napoli o del Mondello di Palermo, da lui definito “Il più bel promontorio del mondo”. Un secolo dopo, nell’epoca della fotografia e della “riproducibilità di massa”, per usare un espressione del filosofo tedesco Benjamin, artisti come Oscar Wilde e Gabriele D’Annunzio riescono a fare del proprio “nomadismo” un evento di costume. Come i divi del cinema del secolo ventesimo, sono inseguiti dai fotografi, ovunque essi si spostino. Diversamente dal letterato del primo Ottocento, chiuso nel proprio studio casalingo, essi inaugurano l’epoca della vita trasformata in opera d’arte, secondo la nuova estetica dell’artista decadente che incarna l’ideale di una trasgressione totale delle regole borghesi e si espone con ogni mezzo allo sguardo di un pubblico voyeur. L’artista deve offrirsi con tutti i mezzi alla curiosità del pubblico di massa, sapendo di essere un elemento di disturbo del quotidiano piccolo borghese e creando attorno a sé l’alone di una “vita 248


ICONS

sesso, Lord Alfred Douglas, eccentrico e capriccioso rampollo dell’ aristocrazia che poté permettersi il lusso, per estrazione sociale, di poter pretendere tutto dall’amante, solo perché era dotato di una forte carica erotica. L’effetto disastroso dello scandalo fu quello di ingigantire la vita privata dell’autore, mettendo in secondo piano la sua opera confusa con quella di un “depravato”. Questo fenomeno del giornalismo di massa e di nicchia, alla fine dell’Ottocento cominciava a sfruttare il personaggio pubblico e il letterato geniale, come accadde più tardi con i divi del cinema, nella seconda metà del Novecento. Lo chiamarono fenomeno di costume, non appena il personaggio introduceva un elemento di scandalo rispetto all’immagine tradizionale della famiglia borghese. Spesso i finti critici letterari, ancora oggi leggono Oscar Wilde come personaggio scandalistico, prima ancora di valutare la sua scrittura, così sfuggente alla piattezza fotografica del naturalismo. Una scrittura che richiede un fortissimo senso estetico, un’attenzione ai particolari giochi linguistici e a quelle che il grande poeta Baudelaire definiva le “nuances”, cioè le sfumature che collegano i sensi nella percezione suprema della Bellezza. Le cronache dell’epoca raccontano che Oscar Wilde e Alfred Douglas giunsero a Napoli il 20 settembre 1897 e si stabilirono a Posillipo, nella Villa Giudice. Wilde, per difendersi dalla morbosa curiosità della gente, viaggiò sotto falso nome (Sebastian Melmoth). Vari sono i motivi che spinsero Wilde a venire in Italia. Molti critici dicono che il suo viaggio era come un “viaggio di nozze” con l’amante, ritrovato dopo la scarcerazione. Se leggiamo il diario di Oscar Wilde scritto in forma epistolare “De Profundis”, ci accorgiamo che la lunga confessione dell’autore entra nel cuore della loro storia segreta come un cono di luce nel buio dell’angoscia. Wilde scrive ad Alfred frasi in cui ammette che il loro amore lo ha rovinato completamente . “Tu mi consumasti. Fu il trionfo della natura inferiore su quella più grande. Fu il caso di quella tirannia del debole sul forte che in qualcuno dei miei lavori teatrali ho definito l’unica tirannia che duri”. Le opere teatrali a cui si riferisce sono ancora oggi rappresentate sulle scene di tutto il mondo: Il “Ventaglio di Lady Windermere”, “Salomé”, “L’importanza di chiamarsi Ernesto”. Tra i motivi del viaggio prevale comunque, al di là del privato, il tentativo di Oscar

Wilde di trovare a Napoli una cerchia di letterati capace di tradurre nel dolce idioma italiano le sue opere, in apparenza fredde nell’umorismo. Anche in questo caso la critica su di lui riduceva nello stereotipo dello humour una sensualità che sembrava adatta all’intelligenza della cultura partenopea. Wilde soprattutto sperava di avere i consensi di Matilde Serao, potente manager dei letterati dell’epoca. Era infatti amica di Verga e introdusse il giovane D’Annunzio nell’ambiente giornalistico napoletano. Fu una grande illusione per Wilde quando lesse sul “Mattino” il quotidiano di cui la Serao era direttrice che era arrivato a Napoli “il decadente inglese che diede così larga copia di argomenti ai cronisti a proposito di un processo per sodomia…”. La Serao non diede confidenza all’autore straniero, nonostante fosse una donna brillante nei salotti mondani, ma un po’ bigotta nella scelta delle sue amicizie. “Il Mattino” alla fine dell’Ottocento aveva interesse a difendere la cultura italiana, autori come i veristi e i decadenti nostrani che aprivano il panorama alla cultura europea. Purtroppo Wilde fu visto come portatore di un vero e proprio contagio, si scrisse addirittura del “flagello wildiano”, per distruggere l’ambizioso tentativo dell’autore inglese di veder tradotto in Italiano le proprie opere teatrali. Colpa di tutto questo fu l’amore per lo spregiudicato Lord Alfred che diede a Napoli spettacolo dei propri gusti sessuali, organizzando negli alberghi vere e proprie orge in compagnia dei più bei giovanotti della città. Il fascino sensuale di Napoli fu la cornice non solo degli ultimi fuochi erotici dello scrittore inglese. Fu soprattutto il luogo dell’ultima illusione sia in campo letterario che privato. Nel 1898, dopo un breve soggiorno in Sicilia, Oscar Wilde tornò a Napoli. Questa volta senza Douglas. La loro separazione definitiva fu la naturale conseguenza di un amore fatale, vissuto come una continua guerra tra due amanti dove il vincitore è inevitabilmente quello più forte e più scaltro. Colui che amò veramente Oscar, di un amore disinteressato fu Robert Ross il quale venne in Italia, a Santa Margherita Ligure per salvare Wilde da un pasticcio in cui si era inguaiato. Le sue ceneri riposano accanto a quelle del grande decadente che morì a Parigi nel 1900 all’Hotel D’ Alsace. Riccardo Di Salvo e Claudio Marchese 249


Heart Break Prison Photos and STYLING BY IVAN AVILA


Pants D&G - Skirt PRADA - Necklace GUESS - Shoes Kenneth Cole



Pants D&G - Skirt PRADA - Necklace GUESS - Jacket Vintage - Shoes Kenneth Cole


Skirt FENDI - Necklace GUESS - Pants Calvin Klein - Shoes All Saints




Left: Pants Calvin Klein - Skirt PRADA - Belt Hermes Photos and styling by Ivan Avila (www.ivanavilaphotography.com) Model: Jason Beitel (jason-beitel.net) TNG Models / ENVY Models - Las Vegas Location: Nelson NV. (Ghost town)


FITNESS

La crudezza della prassi (Spartirsi le percentuali)

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orse è giunto il momento di capire a che punto siamo arrivati. Desideriamo che, se avete scelto i pesi come vostra attività preferita, o comunque importante nel programma di fitness che avete impostato, vi impegnaste per due mesi sui seguenti esercizi e solo su questi, per non meno di due e non più di quattro volte a settimana: panca piana, lat machine presa inversa, squat, parallele e stacco da terra. Sono solo cinque esercizi che allenano tutto il corpo. Sono tutto ciò di cui avete bisogno. Allenatevi nel modo seguente: per ogni esercizio partite da un peso che vi permetta cinque ripetizioni esplosive (cioè l’attenzione non deve essere focalizzata sul riuscire a completare la ripetizione ma sull’avere la sensazione di potere mandare il peso oltre il soffitto tanta è la potenza che vi sentite in corpo). Riposatevi quanto basta per normalizzare il battito cardiaco e recuperare la concentrazione. Aumentate di serie in serie il peso del 5% fino a quando vi rendete conto che alla quinta ripetizione la velocità dell’alzata diminuisce; a quel punto aumentate del 5% il peso ma fatene 3; stessa cosa di serie in serie fino a quando la velocità diminuisce, a quel punto fate solo una ripetizione singola. Questo vale per Panca, Squat, e stacco da terra. Per quanto riguarda invece parallele e lat machine presa inversa, ragionate in termini di’ “fluidità’’ della ripetizione e non di velocità; non devono esserci rallentamenti e punti morti e tenetevi intorno alle 6-8 ripetizioni, non scendete mai sotto le 5 e non arrivate mai, MAI, al completo esaurimento.

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Dopo esservi allenati in questo modo per due mesi, ed esservi alimentati come sapete, dovreste sollevare almeno il 120% del vostro peso corporeo per due ripetizioni sulla panca ed il 140% nello squat e nello stacco da terra. Non riempitevi inutilmente di calorie e di proteine, riposate il sonno dei giusti, aggiungete quel minimo di attività aerobica per tenere sotto controllo la salute cardiovascolare. Saranno allenamenti duri, ma ricchi di soddisfazioni, che vi insegneranno soprattutto a sviluppare una qualità fondamentale: quella di “ascoltare” la qualità della contrazione del muscolo sotto un peso. Ora questa frase vi sembrerà cinese mandarino, ma quando proverete la sensazione avrete una sorta di illuminazione. Un muscolo che “chiede” peso è un muscolo che cresce, che si nutre delle calorie del cibo introdotto con la dieta e del grasso che lo ricopre; dire che il dimagrimento localizzato non esiste è una mezza verità cioè una menzogna intera; un muscolo che cresce, cresce asciutto. Un corpo che cresce, cresce asciugandosi, a meno che voi non siate tra quei pazzi che pensano che per fare crescere un muscolo di un centimetro servano 3000 calorie extra al giorno. Sappiate che non è così. Illustrare la tecnica degli esercizi sarebbe offensivo, se avete dei dubbi vi consiglio il sito di Ado Gruzza su You tube. Signori, avete due mesi di tempo, poi bisognerà fare i conti con le percentuali di cui vi ho parlato. Al lavoro! Andrea Vittorio Romagnoli

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SKIN SENSATION Photos by Ivan Genasi MakeUp: Fondotinta ARMANI “MAESTRO”, Mascara DIOR, Eyeshadow MAC Nude e Toupe Fard in crema Bobby Brown, Illuminante Francois Nars Hair: Salt Spray, Balsamo no rinse, tutto Paul Mitchell


MakeUp: Crema viso Shiseido Man, fondo Nude Bobby Brown, Sculp Toupe





MakeUp: Mascara DIOR ombretto MAC NUDE + Toupe, Illuminante Francois Nars


MakeUp: Crema viso Shiseido Man, fondo Nude Bobby Brown, Sculp Toupe Hair: Salt Spray, Balsamo no rinse, Paul Mitchell




Hair: Salt Spray, Balsamo no rinse, Paul Mitchell



Hair: Salt Spray, Balsamo no rinse, Paul Mitchell Photos by Ivan Genasi Mua: Jo Sanna @ HM Battaglia Hair: Valerio Sestito @ HM Battaglia Using Paul Mitchell Assistant: Matteo Di Pippo Post-production: Rafael Cavalli Models: Sonja @MpManagement Tiago Severo @ILoveModelsManagement


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STELLA JEAN Photos by ANDREA BENEDETTI, Thomas Carlà & Umberto Primiceri












Abbattere i pregiudizi Porsche Macan: il suv compatto


MOTORI

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ino a qualche anno fa sarebbe stata un’eresia pensare ad una Porsche che fosse alta da terra più di 10 mm e invece con il Cayenne si è sdoganata l’idea del suv e si è creato lo status symbol. Con Macan si abbatte un altro pregiudizio: le dimensioni. Grande quanto una media, è sicuramente la regina dei suv compatti. D’altronde ti basta un’occhiata per capire con cosa hai a che fare. Stiamo provando la versione S dove fanno bella vista i fari diurni a led con quattro punti luce per unità (l’illuminazione notturna è bixeno, con sensori adattivi a seconda della direzione della vettura) e i cerchi dalla linea aggressiva. All’interno lo spazio c’è, ma va tenuto conto che ci troviamo tra le mani un suv compatto: solito cockpit d’aereo alla posizione di guida e per il passeggero anteriore spazio adeguato anche dietro a patto di non avere un driver extralarge. In questo caso Porsche Macan si rivela più adatta a viaggi lunghi per quattro e non per cinque occupanti, ma per quattro lo spazio c’è e la qualità non manca: sembra di viaggiare in business class, grazie ai sedili in pelle refrigerati e riscaldabili davanti, e al climatizzatore che raggiunge in termini di regolazione anche i sedili posteriori. Molto ben realizzato il vano bagagli con mille possibilità di essere sfruttato: anzitutto quella di poter inserire tante valigie per i viaggi anche più lunghi, oltre a posizionare anche gli sci grazie all’abbattimento 40-20-40 dei sedili posteriori, alzare e abbassare il pianale del bagagliaio a seconda delle necessità, sfruttare il pozzetto inferiore e la presa da 12V, e chiudere ed aprire elettricamente.

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La posizione di guida la si individua facilmente perché, oltre alle due posizioni memorizzabili, si può regolare anche la lunghezza del cuscino. In ultimo si può scaldare anche il volante. Una volta avviato il motore il confort a bordo è eccellente, grazie all’ottima insonorizzazione, alle sospensioni pneumatiche pasm e all’assenza di rollio e beccheggi pronunciati. La trazione integrale gestita dalla centralina sceglie autonomamente la migliore ripartizione di potenza tra gli assali e le singole ruote per rendere concreti viaggi senza scossoni, e anche brusche frenate senza l’impressione di essere su una nave in mezzo al mare in burrasca. Porsche Macan S è spinta da un propulsore a benzina da 3.0 litri, sei cilindri, che eroga 340 cavalli e garantiscono prestazioni da supercar: da 0 a 100 km/h in 5,4 secondi e 254 chilometri orari di velocità di punta. E per restare in termini di numeri, tre sono le modalità di marcia: standard, sport e sport plus. Queste ultime due prevedono una taratura in misura più aggressiva dell’erogazione della potenza dalla centralina, e anche una rigidità più spiccata nelle sospensioni. Dal punto di vista della sicurezza, l’auto dispone di particolari dotazioni come il sensore di protezione dell’angolo cieco e il cruise contro adattivo, che arriva anche ad arrestare Porsche Macan, che riparte solo quando premiamo leggermente sull’acceleratore per riaccodarci alla vettura che ci precede (e della quale ci viene persino fornita la velocità!). Al termine del test i consumi non stono mai stati esagerati: in media abbiamo percorso quasi 10 km con un litro di carburante. Quello che invece potrebbe destare qualche dubbio è il prezzo di acquisto (si parte da 61.000 ma per averla personalizzata si sfiorano i 100.000 euro), ma si sa che per una Porsche sono soldi ben spesi. Cristiano Fabris

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Le Jardin Secret Photos by Jessica MaranO Styling by Francesco Latronico


Abito Annalisa Di Lazzaro Couture - collezione “Ophelia� Inserto in vita Gennaro Barci Coroncina di fiori rosa H&M Accessories


Abito Annalisa Di Lazzaro Couture - Collezione “Ophelia� Inserto in vita Gennaro Barci


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Abito Annalisa Di Lazzaro Couture - Collezione “Ophelia”


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Abito Annalisa Di Lazzaro Couture - Collezione “l’inconnue de la Seine” Cerchietto con rose blu H&M Accessories


Abito Annalisa Di Lazzaro Couture Collezione “l’inconnue de la Seine” Coroncina di fiori “vintage blue” PoppydaisY

Photos by Jessica Marano Styling by Francesco Latronico Mua & hair: Valeria Cipolla Assistant: Marco Pennino Models: Marcela Mitrofan


LIFE

Addio mutuo, mi compro un’isola!

Sognare non costa nulla, comprare un atollo qualcosa di più… nulla però se paragonato ad un appartamento in città 296


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entre il mercato immobiliare è ai minimi storici, la vendita d’isole sta subendo un boom esponenziale. Curioso a credersi, ma su piazza ci sono diverse agenzie che si occupano proprio di trovare l’angolo di paradiso adatta alle vostre esigenze. Attenzione: non bisogna per forza di cose essere milionari per essere proprietari di un’oasi, anche perché sparse per il mondo ce ne sono parecchie e molte sono abbordabilissime. CChandler Island, ad esempio, è situata a Wohoa Bay, nel Maine, ed offre un terreno di quattromila metri quadrati con gazebo, ed è in vendita per 29 mila euro. Proseguiamo con Porcupine Lake Island: una lingua di foresta di un ettaro e mezzo ubicata in Canada e più precisamente in Nuova Scozia. Il suo costo è di 42 mila euro. Con poco più è possibile mettere radici a Ilha Caetano, rifugio isolato del Brasile; la proprietà vanta sei ettari e mezzo di terra, una piccola casa e può essere vostra per 58 mila euro. Per meno del doppio vi potreste trasferire a Isla Esmerelda, in Messico: 1,5 ettari di terreno per un costo 106 mila euro. Vi piace pescare e non volete cimentarvi con le problematiche legate alla costruzione di un’abitazione? Fisherman’s Point Island a Goosebay, in Michigan, fa al caso vostro.

Considerata il paradiso dei pescatori, offre un romantico cottage e ottomila metri quadrati di terreno per 129 mila euro. Salendo di prezzo, ovviamente, non solo cambiano le metrature, le posizioni, e la qualità dell’ambente circostante, ma anche le situazioni abitative. A tal proposito Kastawei Island è un atollo delle Vanuatu di tremila metri quadrati di sabbia bianchissima. Il suo costo? 146 mila euro. Sulla sabbia di Dokis Marina Island giace una bellissima villetta a due piani circondata da duemila metri quadrati di bosco. Il prezzo di mercato è di 160 mila euro. Senza scomodarsi troppo, e mano al portafoglio, ci sono quattro isole da comprare anche in Italia: una è Marinella, nel golfo omonimo in Costa Smeralda. La seconda è l’isola delle Sirene, al largo di Taormina. La terza è un’isola nella laguna di Grado, tra Venezia e Trieste, e la quarta è un arcipelago composto da cinque isole, ognuna delle quali è affittabile per una settimana. Già perché, tra le altre cose, c’è anche la possibilità di locare le terre per un determinato periodo e nel caso far sfruttare l’investimento. Inutile dirvi che in vendita ci sono anche delle isole a prezzi decisamente fuori dell’ordinario. Giusto per farvi qualche esempio vi citiamo Rang YaiIsland (Thailandia), 298


LIFE

vostra per 130 milioni di euro. Per saperne qualcosa in più, abbiamo contattato tramite mail Chris Krolow, il Ceo dell’agenzia privateislandsonline.com. Chis ci ha spiegato che compare un’isola, fondamentalmente, è come acquistare una casa: bisogna far i conti con il proprio budget, individuare la zona d’interesse, sottostare alle regole e in questo caso non condominiali, bensì a quelle territoriali di ogni Paese, ma a differenza delle classiche soluzioni abitative le isole non si costruiscono. Ad incidere maggiormente sul prezzo sono i fattori ubicazione e accessibilità (non dimentichiamoci che farebbe comodo avere nelle vicinanze un villaggio dove procurarsi provviste ed un aeroporto a portata di mano). Non parliamo di certo del supermercato sotto casa o del bar dietro l’angolo, ci mancherebbe, ma nel caso l’idea vi stuzzicasse verificate che nel vostro atollo ci sia una fonte stabile di acqua potabile. Per tutto il resto potete solo contare sul vostro spirito avventuriero. In conclusione, confermato da uno degli addetti ai lavori, possiamo tranquillamente affermare che essere proprietario di un’’isola è diventato l’ennesimo status symbol, l’ultima tendenza di moda per i ricchi, ma non solo.

C.U.

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TEATRO

Ballare, sorridere e pensare a teatro Teatro della Luna - Via G. di Vittorio, 6 - Assago (MI) Grease: nuova edizione per il musical dei record Dal 28 marzo al 3 maggio

ph. Gaetano Cessati

Dal 28 marzo torna al Teatro della Luna “Grease” il musical “cult” che ha conquistato tutti confermandosi, stagione dopo stagione, un vero e proprio fenomeno di costume “pop” che fa impazzire gli spettatori e guarda alle nuove generazioni con l’intramontabile storia d’amore tra Danny (Giuseppe Verzicco) e Sandy (Beatrice Baldaccini). “Grease”, con oltre 1.500.000 spettatori, torna a gran richiesta con una nuova edizione per festeggiare la “maggiore età”. Risale, infatti, al 4 marzo 1997 il debutto in scena del musical e per celebrare il diciottesimo compleanno la Compagnia della Rancia, con la regia di Saverio Marconi, ha in riservo una miriade di nuove sorprese. Cominciamo dalle nuove traduzioni di Franco Travaglio di alcune delle canzoni più famose che aggiungono maggior ritmo all’insieme. Passiamo poi ai freschi e accurati arrangiamenti e orchestrazioni del direttore musicale Riccardo Di Paola con la supervisione musicale di Marco Iacomelli: il risultato finale è avvolgente e protagonista. Si continua con i novelli e coloratissimi costumi di Carla Accoramboni che ha rivisitato gli anni ’50 con quel brio di modernità che non guasta. Che dire delle coreografie firmate da Gillian Bruce? Assolutamente d’impatto. Un plauso speciale agli attori: tutti veramente molto bravi. Bisogna assolutamente ammettere che Grease ha cambiato il modo di vivere l’esperienza di andare a teatro, ma soprattutto di vivere il musical. Già, perché, è davvero im- @Teatro della Luna possibile non farsi trasportare dal ritmo incalzante dello spet- Via G. di Vittorio, 6 - Assago (MI) tacolo. Il desiderio di alzarsi dalla poltrona sarà irrefrenabile, Tel. 02.488577516 - www.teatrodellaluna.com ma per cortesia statevene al vostro posto. Ultimo consiglio: www.facebook.com/teatrodellaluna www.ticketone.it non dimenticatevi la brillantina.

Teatro Martinitt - Via Pitteri 58, Milano Non c’è due senza… te Dal 2 al 19 aprile Le mille facce dell’amore questa volta cavalcano un tema che spacca inevitabilmente l’opinione pubblica: la bigamia. Quasi sicuramente state pensando ad un uomo in carriera che si divide tra l’amore di due donne, ma vi state sbagliando: “Non c’è due senza te” ha come comune denominatore un’unica donna, anzi, un’unica moglie: Mariateresa. Quest’ultima è una scrittrice di romanzi che coltiva il sogno di veder pubblicato il suo romanzo d’amore. Complice la scusa degli impegni di lavoro con la casa editrice che la trattengono lontana da casa, il cuore e la vita affettiva della romanziera è diviso ed impegnato da due uomini diversissimi: Giorgio e Danny. Se per il primo vale il detto degli “opposti che si attraggono”, per il secondo eccelle il sempreverde la “metà perfetta della mela”. Giorgio è infatti un intellettuale professore di matematica, preciso all’ennesima potenza, che con il suo accurato e metodico modo di fare la fa sentire la sua sposa protetta e sicura. Danny, invece, è un musicista col mito di Jim Morrison che fa vivere la sua signora sospesa tra le nuvole, in un mondo di canzoni, sogni e poesia. L’unica a conoscere la verità sulla doppia vita di Mariateresa è Sara, l’amica editrice. Nonostante gli spostamenti da un tetto coniugale all’altro la vita sembra filare piuttosto liscia, ma un’importante novità dietro l’angolo è pronta a creare scompiglio. Il segreto della doppia vita vacilla e l’esistenza dei protagonisti viene investita da una serie di dubbi, gang esilaranti, equivoci e colpi di scena. “Non c’è due senza te” è una pièce teatrale piena di ritmo, scritta e diretta da Toni Fornari che strappa al pubblico meritate risate e applausi. Claudia Campagnola, Marco Morandi, Carlotta Proietti e Matteo Vacca interpretano magnificamente i ruoli assegnati ma uno in modo particolare si contraddistingue per via dall’accento usato per caratterizzare il proprio personaggio. Si possono amare due persone contemporaneamente? 310


Crimini del cuore

Teatro San Babila Corso Venezia, 2/A - Milano

Dal 24 aprile al 3 maggio “Crimini del cuore” descrive l’incontro e lo scontro fra tre sorelle che non si vedono da tempo. Le tre indomite donne Magrath si ritrovano nella vecchia casa paterna nel Mississippi per festeggiare Lenny, una zitella lamentosa e un po’ squinternata, che si occupa di un nonno vecchio e malato. Leonor, la maggiore delle tre, nella sua sterilità trova l’alibi per non avere relazioni con l’altro sesso: chiusa nel suo mondo è totalmente incapace di instaurare rapporti con gli uomini. Meg è arrivata dalla California dove la sua carriera come cantante è andata a picco ed ora è costretta a lavorare come impiegata in una ditta di cibo per cani. Babe ha sparato contro il marito, senatore razzista, e ora cerca rifugio e conforto dalle sorelle. In realtà Zackery Botrelle, il coniuge ora in ospedale, è furente con la donna per un motivo ben chiaro. Le storie s’intrecciano e l’incontro inconsueto è l’occasione adatta per ricreare l’atmosfera di famiglia. Mille ricordi allegri e tristi riaffiorano, segreti inconfessabili scoprono la luce, comportamenti d’impeto stravolgono le dinamiche, circostanze drammatiche, isterismi e lacrime si fanno portavoce di un percorso di crescita che pone le sue fondamenta nell’unità affettuosa cementata da esperienze, memorie e speranze. Un nuovo inizio? Forse. Benedicta Boccoli

Dodici uomini arrabbiati Dal 10 al 19 aprile

Un’accusa tra le più gravi, testimonianze contrastanti, una giuria che ha già il criminale in tasca e un giurato che non è convinto della colpevolezza dell’imputato fanno di “Dodici uomini arrabbiati” una commedia carica di tensione, emotività, interpretazioni personali e ipotesi che aprono scenari diversi. Dodici giurati devono giudicare un ragazzo accusato di parricidio. Complici un’afosa giornata estiva, le scomodità che gli interessati devono affrontare rimanendo per legge segregati in una stanza priva di comodità, i problemi personali, il desiderio di tornare a casa e un pizzico di egoismo, spingono undici persone a liquidare rapidamente il verdetto. Uno solo di loro non è convinto sulla condanna dell’imputato e, con una finezza psicologica pari alla sagacia dialettica, cerca con tenacia di convincere gli altri a votare per la non colpevolezza smantellando la superficialità e i pregiudizi dei suoi colleghi. Questo non è solo un testo che denuncia le insidie del sistema giudiziario con una straordinaria tensione dell’impianto narrativo la cui unità di luogo e di tempo ne esalta la dimensione inquieta, ma è anche una fotografia che contiene chiaramente importanti messaggi di democrazia, di giustizia, di responsabilità sociale, di oppressione dei tempi sugli individui che li vivono. La battaglia dialettica tra dodici persone chiuse in una stanza è metafora della nostra società con tutte le sue contraddizioni, le sue discriminazioni, le sue paure e le sue violenze.

@Teatro San Babila - Corso Venezia, 2/A - Milano Tel. 02.798010 - info@teatrosanbabilamilano.it www.teatrosanbabilamilano.it

That’s amore Dal 23 aprile al 10 maggio Tutto arriva quando meno te lo aspetti e spesso proprio nel momento in cui non lo vorresti. Qualcuno lo definisce Karma astrale, altri sfiga e c’è invece chi è rassegnato e si limita a dire: “è la vita”. “That’s Amore” è una commedia più che degli equivoci, dell’equivoco: un errore provvidenziale che ridona speranza in tempi precari. Questa è la storia di una “Lei” e di un “Lui” che ancora non si conoscono, ma che il destino e le coincidenze hanno deciso di fare incontrare. “Lui” è stato appena scaricato dalla sua fidanzata, mentre “Lei” ha appena mollato il suo partner. Inutile dirvi che entrambi, in maniera diversa, soffrono per amore. Entrambi, cacciati di casa dalle rispettive metà, per diciamo una fatalità, affittano lo stesso appartamento. In una fase della vita dove “Lei” odia tutti i “Lui” e “Lui” odia tutte le “Lei”, i due sono costretti a trascorrere un interminabile fine settimana insieme. Gli equilibri già piuttosto precari vengono messi in subbuglio dall’arrivo “dell’Altro”; ma è grazie proprio al terzo incomodo, che con ironia spinge i protagonisti ad aprirsi a se stessi, alla circostanza e al mondo, che i due cominciano ad abbattere i loro muri. Nel susseguirsi di situazioni inverosimili, ma che nascondono una verità tutt’alto che inattendibile, si srotola una divertente storia di sentimenti che tocca i percorsi del precariato, delle nuove tecnologie @Teatro Martinitt - Via Pitteri 58, Milano e sull’estremo bisogno d’amare. Tel. 02 36.58.00.10 “That’s amore” è una commedia di una leggerezza briosa www.teatromartinitt.it - info@teatromartinitt.it che conquista per il dosaggio dei tempi (è un crescendo Orario spettacoli: giovedì e venerdì ore 21, che non delude) e per la verve che lo caratterizza: lo spet- sabato ore 16.30 e ore 21, domenica ore 18. tacolo è infatti a metà tra un musical e una rappresentazio- Biglietteria: da martedì a sabato ore 10-20, ne scenica della vita reale. domenica ore 15-17.30; lunedì chiuso. 311


Thank ANTEPRIMA, Andrea Benedetti, Thomas Carlà, Umberto Primiceri, Babylon, W les Femmes, Manz-ù, Flavia Cavalcanti, Matteo Pesaresi, Flavia Cavalcanti, Lisa Sommella @ Red Carpet Agency, ANTONIO MARRAS, Alexander Zuber, Michael Hastreiter, Cornelia Sturesson Westblad, Michael Stach & Marcel Knopf.

FRISUR, Henrik Vibskov, Weekday

Collection, Brownie and Blondie, BERSHKA, Eleven Paris, Vladimir Karaleev, Sissi Götze, Andy Wolf, Brachmann, DYN, Antony Morato, Julian Zigerli, American Apparel, VANS, AU JOUR LE JOUR, Guess, Aldo, Parfois, TopShop, MOTIVI, River Island, Stardivarius, Kazar, I AM,

Dior, Chanel, Massimiliano Bruschi, Luca Brunetti, Andrea Pennacchi, Domenico

Lupone, Brando @ Beyond Models, Westwood,

Paul Smith, Pinko, Idriss Guelai Atelier, Vivienne

Jean Paul Gaultier, I’M ISOLA MARRAS, Lorenzo Sisi, Alexia Min-

garelli, COLANGELO, Laurie-Lou, Marian Nachmia, Azure KuoHao-Chung, Camille Diévart, Nissim, Lena Grishkova & Riga Elina, Simona & Tamina @Red Milk Agency - London, Beyond Retro, Paul Andrew, VL VEE, Maison Close, Marilyn Tan, Percy Lau, Ammerman Schlösberg, Percy Lau, Luca Michele, YVY , Phoebe English,

Roberto Cavalli, Julia

Clancey, Alex Ulichny, LES COPAINS, Cheap Monday, GIVENCHY, Rick Owens, ZARA HOMME, Angelo Frentzos, Messagerie,

DIESEL, Marc Jacobs, Melissa Marcello,


ks to: Giada Veronesi, Vanessa Icareg, Jacopo @InLove, Dustin @Fashion, LUISA BECCARIA, Angelo Marani, Alessandro Rizzo, Pantalena, Alexander

NAILS BEAUTY, Rodrigo Rosner, PH Praia, Gioielli

McQueen, Christian Louboutin, GUCCI, Wagner Kallieno,

Rahra Beach Couture, Walério Araújo, Danilo Sanchez, Sator Endo, W/ Born, Denis Dean Molero, Factory Retouch, Jayme Vasconcellos, Barbara Berger @Ford Models, Micaela Ramazzotti, Andriy Mishchenko, Luca Di Nardo, Andrea Ciccalè, Stefania Tranchino @ Glitter Make Up, Daniela Del Priore @Roberto D’Antonio,

N°21, Anny CK, Patricia Heck,

Bumble&Bumble, MAC, Kis @M4 Models, Philosophy di Lorenzo Serafini, Sandro Hyams, Silvia Gerzeli, Mollie @Storm, Riccardo Di Salvo e Claudio Marchese,

D&G, Prada,

GUESS, Kenneth Cole, FENDI, Calvin Klein, All Saints, Hermes, Ivan Avila, Jason Beitel @ TNG Models / ENVY Models - Las Vegas, Andrea Vittorio Romagnoli, Ivan Genasi, Jo Sanna @ HM Battaglia, Valerio Sestito, Paul Mitchell, Matteo Di Pippo, Rafael Cavalli, Sonja @MpManagement, Tiago Severo @IloveModelsManagement, STELLA JEAN, Cristiano Fabris, Annalisa Di Lazzaro Couture, Gennaro Barci,

H&M, Poppydaisy,

Jessica Marano, Francesco Latronico, Valeria Cipolla, Marco Pennino, Marcela Mitrofan, ERMANNO SCERVINO


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