LUI 7/8 2016

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mensile - anno venti - numero sette/otto - luglio/agosto 2016

italia

MODA Voglia di mare CATWALK Nuovi volti in passerella TRAVEL Aruba FOTOGRAFIA Barbieri



“Se questo è un uomo” EDITORIALE

P

er diverse collezioni hanno esaltato e incantato le proposte di molti apprezzati stilisti sulle passerelle italiane e internazionali. Con le loro fattezze fisiche si sono imposti, guadagnando copertine, sfilate, campagne pubblicitarie, pubblicazioni varie e, ultimi ma non ultimi, una schiera di agguerritissimi e fedelissimi fan che li seguono ad ogni presentazione o sui svariati profili social. Stiamo parlando, ovviamente, dei modelli, grandi esclusi, della trascorsa Milano Fashion Week 2016: David Gandy, Lucky Blue Smith, Baptiste Giacobini, Jon Kortajarena e Jordan Barrett. Durante la settimana della moda di loro non si è vista nemmeno l’ombra. Cachets troppo alti? No! Da sempre gli uomini delle passerelle sono sottopagati rispetto alle colleghe. Nuovi impegni lavorativi? Meno probabile, visto che all’appello non ha risposto nessuno. Cambio di rotta da parte degli stilisti? Può darsi, anzi probabile visto le tendenze degli ultimi tempi… Non a caso gli “overweight” (i fuori taglia) oggi sono sempre più un’eccezione. I direttori dei casting ammettono: “I ragazzi dalla corporatura importante rubano la scena all’abito”. Ed ecco quindi farsi largo una schiera di efebici indossatori dalle fattezze spesso androgine e in alcuni casi anche sotto la maggiore età. Le rigidissime misure non risparmiano nemmeno loro: altezza minima 183 cm., ma non deve superare i 190 cm.; la taglia perfetta è la 48 (ma si scende anche), una 50 oggi può essere motivo di scarto. Difficile non ignorare lo spettro anoressia. Per il momento siamo ancora dentro un range di normalità, ma abbiamo visto che il confine è immediatamente valicabile (fino ad oggi il fenomeno magrezza ha colpito solo le modelle) e le conseguenze drastiche, soprattutto per i giovani che vedono la moda come uno specchio, sono dietro l’angolo. Insomma ci siamo già passati: calano le taglie, l’età e… già sapete a che cosa stiamo andando incontro. Salvatore Paglia

N.7/8LUGLIO/AGOSTO2016 cover Photo by Max Valerio Fashion editor: Ele Bi Assistant: Matteo Di Pippo Hair stylist: Frank Peroni Mua: Stefania Gazzi Model: Christy R. @The Lab Models Maglia bianca smanicata e pantaloni Agata della Torre editrice Sedit sc via Emile Chanoux, 26 10026 Pont Saint Martin (AO) direttore editoriale Calogero Urruso direttore responsabile Salvatore Paglia pubbliche relazioni Jean Paul Bianco pubblicità Tel. +39 329.8622268 info@luimagazine.com impaginazione e grafica Michele Alberti redazione Fax 02 91390360 redazione@luimagazine.com stampa Tipografia Giglio-Tos pubblicazione mensile Reg.Trib. di Milano N. 169 - 03/2000

hanno collaborato a questo numero: Alessandro Rizzo Alexia Mingarelli Claudio Marchese Michele Vignali Riccardo di Salvo Silvia Trepago Lui Magazine è un mensile distribuito gratuitamente (0,10 euro) in tutta Italia e Costa Azzurra

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SOMMARIO

MODA 06

FASHION Hers.

78

PEOPLE Philippe Dumas

88

FASHION Denim obsession

94

MOSTRA Escher a Palazzo Reale Voglia di mare, profumo di stile

06

FASHION Star star crazy

108 FASHION 36

MODA

16

ECONOMIA Lusso: dati in aumento per i bilanci del sistema moda 26 COVER Col chic

12 ECONOMIA 26

FASHION The haves & the have nots

116

ARCHITETTURA Montebar Villa

126

fashion Miami

136

COSTUME Tutti al mare in costume Marilyn

CATWALK 44

FASHION 36

CATWALK Il nuovo uomo delle passerelle

44

COVER The sea face

54

FOTOGRAFIA Gian Paolo Barbieri

146

66 4


SOMMARIO

Endless sunset

MOSTRA 108

FASHION 156

TENDENZE Maredamare: beachwear 2017

166

fashion Playin’ Summer

172

ARTE Takashi Murakami: un Otaku Superdeep

180 FOTOGRAFIA 66

ICONS 90 anni fa nasceva Marilyn Monroe

234

FASHION Zero degree of separation

242

MOTORI Fiat 500 Riva

252

FASHION Baby boomers Soft color contamination

TRAVEL 198

beauty 190

TRAVEL Destinazione Aruba

258

198

FASHION Queen of the wood

208

BEAUTY Efflorescence

222 PEOPLE 88

FASHION Chrurch

268

VACANZE Quattro ruote, due cuori e una...

282

FASHION The sailor

290

FASHION La chambre des dames 5

300


MODA

Voglia di mare, profumo di stile



S

iamo nel bel mezzo dell’estate e anche se cerchiamo di rimandare il più possibile il conto alla rovescia per le tanto agognate vacanze, non possiamo fare a meno di pensarci. Il momento della valigia è quell’istante che ci separa dal meritato relax, ma allo stesso tempo è quello delle “grandi decisioni”. Inutile negarlo: in vacanza più che mai vogliamo essere al top, ed ecco che ci troviamo a fare i conti con il “metto questo o quello”? Presto detto, basta fare riferimento alle tendenze in corso, che mai come quest’anno sembrano fatte apposta per trasformarsi nel bagaglio del perfetto turista. Cominciamo dalla testa. Il cappello trendy 2016 è il celebre berretto baseball. Sdoganato ormai da diversi anni dall’ambito sportivo, oggi è uno degli accessori must del momento. Lo street style lo adora da un pezzo, battezzandolo come un vero è proprio segno di riconoscimento. Nella passerella i blasonati nomi della moda come Ferragamo, Versace, Les Hommes e Balmain si sono sbizzarriti proponendolo in mille colori, in diversi materiali e fantasie. Non sono mancati gli accostamenti arditi: infatti non c’è capo che riesca a mantenere integra la sua essenza se accostato al celebre copricapo.

8

Ferragamo

Versace

Balmain

MODA


9

Versace Ferragamo

Versace

Balmain


Louis Vuitton

Dolce&Gabbana

Dolce&Gabbana

Dolce&Gabbana

A spopolare c’è anche il colletto cubano in tutta la sua semplicità perché mantiene la verve di una camicia, ma non impegna pur rimanendo nella fascia del raffinato. Qui i motivi dilagano, dai macro ai micro c’è solo l’imbarazzo della scelta. A proposito di fantasie gli stilisti strizzano gli occhi ad Oriente: i richiami al Levante sono molti e super gettonati. A loro, ad esempio, non hanno rinunciato Dolce&Gabbana, Marc Jacobs e Louis Vuitton.


Prada

Gucci

Marc Jacobs

Louis Vuitton

Se la camicia perde il colletto, i bermuda rinunciano a qualche centimetro (per i nostri gusti qualcuno di troppo) e scimmiottano gli shorts. Ne sanno qualcosa Prada e Gucci che su quest’indumento hanno fatto girare le loro collezioni estive. Avete capito che in merito noi andiamo con i piedi di piombo, non è un capo per tutti: c’è modo, moda e modi, non dimentichiamocelo.


Lanvin

Etro

Lanvin

Lanvin

MSGM

Un tessuto che mette di certo tutti d’accordo è il lino, vero toccasana nei mesi torridi. Questo filato è assolutamente sulla cresta dell’onda: leggero, disinvolto, continua ad avere quel “certo non so che” in grado di armonizzarsi in qualsiasi contesto situazioni: dalle più classiche alle più scattanti. Il completo rimane il top e il taglio a monopetto va via come il pane, non a caso è quello principalmente scelto da diverse Maisons (come MSGM, Ladini,…); ad uscire fuori dal coro è Re Giorgio che lo propone completamente destrutturato, a doppiopetto ma palpabilmente inesistente. Per gli amanti dello spezzato alla giacca di lino abbiniamo i pantaloni baggy: fluttuanti, comodi, ampi e per natura irresistibilmente millantatori (Lanvin, Fendi, Etro…).


Giorgio Armani

Fendi

Fendi

Giorgio Armani


Brioni

Fendi

Bottega Veneta

Fendi


Fanno il loro ingresso dalla porta principale delle correnti modaiole il foulard e lo zaino dopo aver invaso le passerelle nelle collezioni precedenti. In entrambi i casi anche qui l’elenco delle griffes che li hanno prediletti è infinito e per questo motivo citiamo tra tutti, nel primo caso, Hermès, da sempre il più agguerrito dei sostenitori e nel secondo Bottega Veneta per la cura dei minuziosi dettagli. Per i colori non possono mancare il grigio e il verde: più discreto, elegante e raffinato uno, maggiormente sfrontato, forte e anticonvenzionale l’altro (Giorgio Armani, Missoni, Canali, Brioni…). Insomma, è proprio il caso di dirlo, vi abbiamo vestito dalla testa ai piedi…

Missoni

Missoni

Missoni

Hermés

Hermés

Hermés

S. P.


STAR STAR CRAZY Photos by Nuri Garre Styling by Teresa Goicoechea & MiguelAngel Ruiz


Headdress feathers Fashion is Dead (Noelia Ortega) Cape Ankla&Tiburon Epaulettes Conflicto DK Star mouth Dash Hightech Accessories Ring Alolรณ Body Yamamay Shoes Versace


Cap Conflicto DK Jewelery cap Alolรณ Star High Tech Dash Accesories Frac Gori De Palma Bathing Suit Andres Sarda Shoes Versace Collection



Earrings H&M Collar Stylist own Bra Lust Universe Leather jacket Gori DePalma Skirts Escorpion Studio Barcelona Booties Dolce&Gabbana



Stickers/Accessories face Dash Hightech Accesories Overall G-star raw


Hat Ankla&Tiburon Swimsuit Maria Roch Parka G-star Raw Sandals Dsquared


Hat Ankla&Tiburon Tabs Dash Hightech Accesories Top National Bras Dress Antik Batik


Earrings H&M Bra/top Undiz Dress Custo Barcelona Belt Antik Batik Leather pants TopShop Booties Campbell Photos by Nuri Garre www.nurigarre.com Styling by Teresa Goicoechea & MiguelAngel Ruiz www.teresagoiko.tk Make-up artist: Rafit Noy for MAC www.rafitnoymakeup.com Make-up assistant: InĂŠs Lorenzo Hair stylist: David Roda for Moroccanoil www.davidrodahairartist.com Model: Olena @BlowModels


ECONOMIA

Lusso: dati in aumento per i bilanci del sistema moda

Luxottica, Gucci e Prada nelle prime tre posizioni. Valentino, Furla e Moncler le griffes con maggior crescita




ECONOMIA

N

el 2015 il bilancio del sistema moda è cresciuto del 9,4%, rispetto all’anno precedente, passando da 36679 miliardi del 2014 a 40136. Un dato importante per il fatturato dei primi 26 gruppi di abbigliamento e accessori Made in Italy che registra un tasso d’incremento più che raddoppiato se paragonato al 2013. I dati sono frutto di una ricerca condotta da Pambianco Strategie di impresa e sono ben 26 i rendiconti dei marchi italiani finiti sotto la lente d’ingrandimento della società specializzata in consulenza aziendale nel segmento del lusso. Sul gradino più alto del podio, quello legato alla crescita, sale il Valentino Fashion group con +48,6% che si traduce in 987 milioni.

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ECONOMIA

Nel luglio 2012 la Red&Black Lux (società che controlla VFG e detenuta dal fondo Permira e dalla famiglia Marzotto) ha venduto la casa di moda Valentino e la licenza M Missoni alla società finanziaria Mayhoola for Investments del Qatar. Con un +29,4% segue Furla un marchio fondato nel 1927 da Aldo e Margherita Furlanetto a Bologna che guarda al futuro tenendo ben salde le sue radici nel passato, composte da una lunga tradizione di artigianato, esperienza manuale, senso estetico e design innovativo. Grazie ad uno spiccato senso degli affari, un’attenzione particolare alla vendita e ad un design di tendenza, Furla conta oggi infiniti traguardi e successi e questo dato in aumento, convertito in 339 milioni di euro di valore della produzione di borse, ne è la prova.

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ECONOMIA

Dagli accessori scendiamo di una posizione e passiamo ad un’azienda tessile specializzata in abbigliamento invernale: Moncler, che si riprende prontamente dopo aver subito un ribasso del titolo in Borsa (-10,3% dall’anno precedente). Il gruppo guadagna il terzo posto con un incrementato del 26,8% equivalente a 880 milioni. Il marchio ha affiancato negli anni allo stile una continua ricerca tecnologica coadiuvata da esperti nel campo delle attività legate al mondo della montagna. Le collezioni Moncler coniugano le esigenze più estreme dell’outerwear alla quotidianità metropolitana. Il marchio nasce in Francia, a Monestier-deClermont, Grenoble, nel 1952 dalla mano di René Ramillon (fabbricante di articoli da montagna). Nel 2003 Remo Ruffini ha rilevato la Maison della quale è Presidente e Amministratore Delegato. È curioso sapere che in principio il brand produceva sacchi a pelo imbottiti, un unico modello di mantella foderata con cappuccio e tende con struttura telescopica e copertura esterna; i primi piumini furono prodotti nel 1954 per gli operai dell’azienda stessa che li indossavano sopra la tuta da lavoro nel piccolo stabilimento sui monti.

33


ECONOMIA

Dopo aver visto la classifica dei gruppi che hanno registrato la maggior crescita in termini di fatturato, passiamo alla graduatoria inerente alla redditività. Primo posto a Luxottica leader globale nel design, produzione e distribuzione di occhiali da sole e da vista di elevata qualità tecnica e stilistica, di lusso e sportivi. Il gruppo per il 2015 sfiora i 9 miliardi di euro. Secondo e terzo posto rispettivamente Gucci e Prada che, anno dopo anno, continuano a sorpassarsi a vicenda pur rimanendo sempre tra la seconda e la terza collocazione. Quarto posto per Armani, seguono in ordine Calzedonia, Otb (Diesel), Benetton, Ferragamo, Max Mara e Ovs, Bottega Veneta, Safilo, Ermenegildo Zegna, Dolce&Gabbana, Tod’s, Valentino, Moncler, Geox, Versace, Golden Lady, Brunello Cucinelli, Furla, Etro, Liu Jo, Pianoforte (marchi Yamamay e Carpisa) e Aeffe. Guardando fuori dall’Italia il mercato estero è guidato da Lvmh, che ha chiuso il 2015 a 35664 miliardi (+16,4%) seguito da Inditex, H&M, Adidas, Gap, Vf, Swatch, Pvh (marchi Calvin Klein e Tommy Hilfiger), Ralph Lauren, Hermès, Puma, Tiffany, Hugo Boss, Mango, Pandora, Guess, Yves Saint Laurent e Jimmy Choo. R. L. 34



MARILYN Photos by Manz-ù MODEL and styling: Justine Mattera


Abito Madame Pauline Vintage - Anello Serafino Consoli



Anelli Serafino Consoli - Camicia Madame Pauline - Pantaloni Co-Te



Anelli Serafino Consoli - Abito e cappello Madame Pauline



Photos by Manz-Ăš Starring: Justine Mattera Styling by Justine Mattera Assistant: Stefano Zatti and Tecla Montesano MUA: Luisa Arnone Special thanks to: Alessandro Mazzolari / Mazzolari Profumerie Chiodo in pelle Filippo Fanini - Anelli Serafino Consoli - Abito Madame Pauline - Speaker Vibe Tribe


Il nuovo uomo delle passerelle Catwalk

Gucci

Erik Van Gils

Burberry

I modelli perdono muscoli, mascolinità e centimetri per diventare ambigui, efebici ed eternamente giovani

D

a “macho” a “micio”, i modelli perdono muscoli, mascolinità e centimetri (non solo al girovita) per diventare ambigui, efebici ed eternamente giovani. Negli anni precedenti la stessa sorte è toccata alle modelle, forme e curve si sono nettamente ridimensionate per dare spazio ad una fisicità nettamente più asciutta e longilinea. 44


Andreas Lærke


Jil Sander

Benno Bulangbut


Valentino

Arthur Grosse Hermes

La corsa alla magrezza a tutti i costi poi è entrata nella quotidianità ridisegnando completamente i “canoni di bellezza”. Stesso discorso vale per l’età: il connubio giovane, anzi giovanissimo, alle volte nemmeno sulla soglia della maggiore età, diventa l’incarnazione di una bellezza acerba tutta da plasmare 47


J.W. Anderson

J.W. Anderson

Lye-Amone Cassac

ad immagine e somiglianza della collezione da presentare. Un vissuto non vissuto che fa gola. Dalla passerella alla strada il passo è breve, quasi nullo: “ I ragazzi dalla corporatura importante rubano la scena all’abito” questa è la spiegazione che i direttori casting utilizzano per motivare le loro scelte. Ecco allora imporsi una schiera di agguerritissimi (baby uomini) modelli 48


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Brioni

MSGM

Sven De Vries

50


Xander Zhou

Ermenegild Zegna

Ville Sydfors


Versace

Prada

Felix Gesnouin


J.W. Anderson

Marni

Leon Dame in attesa della loro occasione, pronti a “giocarsi” il tutto per tutto. Nelle ultime sfilate si è notato il cambio di rotta… si era partiti prediligendo gli asiatici, da sempre per costituzione fisica lontana da quella dell’adone, per poi prediligere una bellezza europea dall’influenza normanna. Ecco i protagonisti scelti, voluti e corteggiati da molte case di moda come Alexander McQueen, Fendi Gucci Lacoste, Msgm Prada Roberto Cavalli e Valentino.

R. L.

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The Sea Face Photos by Max Valerio Fashion Editor: Ele Bi

Kimono lino Blume - Maglia Agata della Torre - anelli Monies


Maglia bianca smanicata e pantaloni Agata della Torre


maglia Agata della Torre - Salopette Blume


Maglia Agata della Torre - pantalone Blume - bracciale Monies


Pendente Monies - maglia e gonna Agata della Torre - Kimono Blume


Kimono e pantalone Blume - Maglia Agata della Torre - anelli Monies



Pantalone vita alta Blume - Collana Monies - maglia Agata Della Torre


Maglia bianca smanicata Agata della Torre


Salopette Blume - maglia Agata della Torre - sandali Ash


Photos by Max Valerio Fashion editor: Ele Bi Assistant photos: Matteo Di Pippo Hair stylist: Frank Peroni Mua: Stefania Gazzi Model: Christy R. @TheLabModels



fotografia

Un fotografo umano e sensibile secondo Yves Saint Laurent:

Gian Paolo Barbieri

G

ian Paolo Barbieri nasce a Milano nel 1938, in Via Mazzini, figlio di un grossista di tessuti, e si appassiona da subito alla fotografia e al cinema, tanto che lo vediamo interpretare una parte non parlata nel film di Luchino Visconti, Medea, mentre si affascinerà ai soggetti della Roma degli anni ‘60, raccontata ne La Dolce Vita di Fellini. Gian Paolo Barbieri è autodidatta e affiancherà il noto fotografo ungherese Tom Kublin in un apprendistato alla Harper’s Bazar, dedicandosi, così, da subito, alla fotografia di moda, quando ancora in Italia esistevano solo pochissimi rotocalchi. Muoverà i primi passi a Cinecittà. Nel 1963 molte fotografie di Gian Paolo Barbieri saranno pubblicate sulla nota rivista italiana Novità, oggi Vogue Italia: da quel momento collaborerà con le edizioni americana e francese.


FOTOGRAFIA

Madagascar, 1997

Le fotografie di moda vedono nei primi anni Gian Paolo Barbieri interessarsi anche all’aspetto editoriale, realizzando il trucco, le acconciature e i gioielli, spesso creati con una notevole fantasia, come orecchini costruiti con palline di ping pong e dipinte con un colore madreperlato. L’inventiva fervente dell’autore lo vedrà gradualmente affermare un proprio stile e una propria tecnica che gli apriranno collaborazioni con celeberrime firme del mondo del fashion style: Versace, Armani, Ferré, Dolce & Gabbana e, poi, ancora, Pomellato e Giuseppe Zanotti. Barbieri aprirà a Milano il proprio studio nel 1964: vediamo l’autore confrontarsi con designerS di moda, tra cui l’apprezzato Walter Albini, stilista creativo, e Valentino, che seguirà in diverse campagne pubblicitarie.

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FOTOGRAFIA

Audrey Hepburn per Valentino Vogue Italia,1969

Diversi sono i modelli che Gian Paolo Barbieri immortalerà: da Jerry Hall a Veruschka, da Monica Bellucci a Audrey Hepburn, fino a giungere a Mirella Petteni. La fotografia di Gian Paolo Barbieri è eclettica sia dal punto di vista tecnico, il fascino suggestivo del bianco e nero unito all’intensità di brecce di cromie luminose che si stagliano su uno sfondo chiaroscurale quasi onirico; sia dal punto di vista estetico rappresentativo dei soggetti, quella raffigurazione in cui l’immagine ritratta risulta essere centrale, collocata in una dimensione spaziale armoniosa ed equilibrata, essa stessa centrale in un essenziale contesto, ora barocco, ora neoclassico, ora dal gusto puramente rinascimentale. Il gioco delle forme sono componenti di elevata qualità nella produzione di Barbieri, tanto che

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La Bella Otero, 2014


FOTOGRAFIA

Equator, 1999

si può percepirne la valenza lirica e poetica in Eleganza Naturale, serie realizzata dal 1990, in cui la natura diventa parte attrice nella propria genuinità, quasi fossimo difronte a dipinti di un Gaugin o di un Rousseau: ambienti esotici che riprendono i viaggi intrapresi dall’artista in Madagascar, a Tahiti, alle Seychelles e in Polinesia e in cui modelle e modelli sono gli stessi abitanti. Non manca nella lunga produzione, elegante e raffinata, sincera quanto introspettiva, di Gian Paolo Barbieri la celebrazione del nudo maschile e femminile in armoniose ambientazioni di equilibrio geometrico e architettonico: un’armonia che ci riporta

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FOTOGRAFIA

al tocco neoclassico dell’autore e a una ricerca delle interazioni tra fisici, magari ripresi nei propri particolari, depersonalizzati e resi significanti estetici dall’alto contenuto poetico, e le forme contigue, in cui la sensualità si eleva a purezza e a narturalezza, quasi primordialità dell’essere umano, resa ancora più vivace e forte grazie al supporto di schegge di colori e di luci che si addentrano nell’obiettivo, rendendo il tutto iperrealistico e, quindi, introspettivo. Dark Memories vuole essere, infatti, un’esaltazione dei contrasti: sguardi gentili su un’irruenza di corpi in movimento, impetuosi quanto plastici e scultorei, dinamici quanto intensi.

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Gian Paolo Barbieri and Branislav Jankic “Fiori della mia vita”


Monica Bellucci per Dolce & Gabbana, 2000


FOTOGRAFIA

Valentino Haute Couture s/s 2013

Nella precedente Fashion Week di Milano, Gian Paolo Barbieri ha potuto mettere in mostra gli scatti realizzati al proprio compagno, Evar, prematuramente scomparso, affiancato da fiori, il titolo della serie “Fiori della mia vita”, in collaborazione con l’artista concettuale Branislav Jankic. Le fotografie analogiche di Gian Paolo Barbieri sono state esposte al Victoria and Albert Museum di Londra e al Kunstforum di Vienna, in una mostra curata dal fotografo di moda inglese David Bailey. Le opere di Gian Paolo Barbieri sono esaltazione della fisicità in una narrazione che va oltre al reale, di certo presente e percepibile, per traspor-

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FOTOGRAFIA

Benedetta Barzini for Vogue Italia, 1966

tare lo spettatore in un viaggio introspettivo e conoscitivo unico, in cui l’impatto estetico diventa magica e sublime sensualità e in cui il profano si unisce alla ricerca della bellezza universale e immateriale. Nel 1968 viene conferito a Gian Paolo Barbieri il Premio Biancamano come miglior fotografo italiano, mentre nel 1978 la rivista tedesca Stern lo nominerà quale uno dei 14 migliori fotografi internazionali di moda. Alessandro Rizzo

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Hers. Photos by ROBERTA UNGARO STYLING BY Sara Mestriner

Shirt Redemption


total look Ilaria Nistri


dress Cos


blazer Redemption dress Ilaria Nistri


salopette ANNAKIKI


shirt Bagutta blazer Redemption


dress Cos


shirt Les Hommes


shirts Redemption


blazer Stella McCartneY Photos by Roberta Ungaro @Hello There Milano Styling by Sara Mestriner @Hello There Milano Make-up: Laura Castellano Make-up assistant: Francesca Lecce Hair: Omar Bertasi Desenzano D/G Hair assistant: Federica Piubeni Models: Tereza and Chiara C. @Brave Models Benedetta @Next Models



PEOPLE

Philippe Dumas:

“Ho 60 anni, faccio il modello e sogno di posare per Chanel o Dior”


PEOPLE

P

er tutta la sua vita ha lavorato come location manager nell’industria cinematografica, poi la sua compagnia è entrata nella spirale della crisi e poco dopo ha fatto fallimento. È sempre un duro colpo perdere la propria occupazione, ma lo è ancor di più quando non si è più molto giovani. Entrato in una primissima fase di depressione ha cominciato a trascurare la sua persona e la sua barba è cominciata a crescere, a crescere e a crescere… fino a diventare la sua ancora di salvezza. Lui è il sessantenne Philippe Dumas, oggi modello richiesto da molte agenzie francesi. L’uomo ammette: “Da ragazzo sognavo di fare posare per le riviste in voga, ma poi ho lasciato perdere perché ho ricevuto un’offerta di lavoro irrinunciabile. Lasciare il certo per l’incerto non è così semplice. 90




PEOPLE

Quando l’azienda per la quale ho prestato servizio è fallita - ammette l’uomo - mi sono sentito smarrito e mi sono chiuso in me stesso... È passato del tempo, è cresciuta la barba, sono arrivati i primi complimenti per questo nuovo look, ho ripreso sicurezza in me stesso, ho cominciato a curare maggiormente il mio modo di vestire, ho aggiornato i miei profili social con la mia nuova immagine e i “like” continuavano a riempire i miei post, quindi ho raddoppiato le mie sedute in palestra e ho tirato fuori dal cassetto il mio vecchio sogno. Un giorno ho preso coraggio e ho mandato qualche foto alle agenzie di moda, in breve tempo ho ricevuto sei chiamate e da allora lavoro come modello”. Con il suo nuovo stile hipster Philippe si è reinventato e continua a sognare: “Il prossimo passo? Posare per una campagna di Chanel o Dior”. Mai dire mai. 93


DENIM OBSESSION Photos by Pietro Menzione Giordano styling by Arianna Pianca


Vintage coats with Stradivarius patches Levi’s Earrings H&M


Top Bershka Jeans Guess Hat H&M archive


Shirt Guess Men Pants Zara Earrings H&M


Long sleeves shirt Vintage Overall Original Swish Jeans Shoes Primadonna Chocker H&M


T-shirt Andrea Incontri Chocker H&M


Shirt Guess Men Pants Zara Earrings H&M


Denim Jacket Vintage


Jeans suit MomonĂŹ Shoes Massimo Rebecchi Necklace H&M


from left: Top Bershka Denim skirt and earrings H&M Necklaces Vintage Top Bershka Denim skirt Zara Earrings H&M Necklace Vintage


Shirt Nice Things Vintage shorts Levis Shoes Stylist’s personal archive


Vintage jacket Levis Pins Zara and Stradivarius Earrings H&M



T-shirt Andrea Incontri Denim skirt Vintage Shoes Mango Chocker H&M Photos by Pietro Menzione Giordano Styling by Arianna Pianca Make-up: Simona Parrella Hair stylist: Nastassia Yadyhina Retoucher: Alessia Cosio Models: Julia @Das Models Martina @Next Management


Maurits Cornelis Escher - Vincolo d’unione. Aprile 1956


mostra

Escher a Palazzo Reale Maurits Cornelis Escher: un corpus di opere tra tassellatura, arte liberty, oggetti impossibili e superfici riflettenti


Maurits Cornelis Escher - Steet in Scanno


Maurits Cornelis Escher - Mano con sfera riflettente, 1935



MOSTRA

C

on una retrospettiva di oltre 200 opere arriva a Milano la mostra interamente dedicata a Maurits Cornelis Escher. L’esposizione, in programma fino al 22 gennaio 2017 a Palazzo Reale (Milano), vuol sottolineare l’attitudine di questo artista/ intellettuale ad osservare la natura in modo differente, da un punto di vista tale da far emergere in filigrana quella bellezza della regolarità geometrica che talora diviene magia e gioco. Nonostante siano passati ben quarantaquattro anni dalla scomparsa dell’artista, l’arte di Escher non accusa nessun contraccolpo, anzi… le sue opere sembrano quasi il manifesto “pop” di quest’epoca dominata dalla tecnologia digitale. Il poliedrico genio olandese, nonché incisore, intellettuale, artista e matematico, con le sue opere ha colonizzato l’immaginario collettivo riuscendo a mettere in connessione scienza, natura, rigore analitico e capacità contemplativa. L’esposizione è divisa in sei sezioni. Si comincia con “La formazione: l’Italia e l’ispirazione Art Noveau”. La componente liberty suscita in lui un marcato interesse per la tassellazione o divisione regolare del piano e l’amore per il Belpaese lo spinge a viverci e a visitarlo per circa 14 anni. Questa permanenza ha dato come frutti una cospicua produzione di opere. La seconda parte prende il nome “Dall’Alhambra alla tassellatura” e pone l’accento sul percorso creativo di Escher che combacia con la seconda visita a L’Alhambra e Cordova nel 1936. Dopo l’interesse per la massellatura, già ampiamente manifestato per via della formazione Art Noveau, l’uomo si concentra sullo studio delle soluzioni decorative moresche che caratterizzano lo straordinario edificio. Fra le eccellenze in mostra e pezzo forte della sezione c’è Flächenschmuck di Koloman Moser (1868-1918) pubblicata nel 1902: una sorta di prontuario delle arti applicate, punto di riferimento per tutto il movimento Art Noveau europeo. Si continua con le “Superfici riflettenti e struttura dello spazio”. Il Maestro è sempre stato affascinato dalle superfici riflettenti, non a caso il suo primo ritratto risale al 1921. Sfere e figure piane si alternano a figure solide nella rappresentazione tassellare dello spazio nelle più svariate possibilità compositive. Poi è la

volta dei metalli e cristalli, passione che hanno spinto Escher alla scoperta di tutte le leggi di organizzazione molecolare nello spazio. La quarta sezione prende il nome dall’opera “Metamorfosi”, uno dei suoi assoluti capolavori. L’opera mostra un turbinìo di trasformazioni basate su diversi tipi di tassellature e assonanze logiche e formali che si concludono con la veduta di Atrani, il paesino della scogliera amalfitana, caro all’artista, che vi aveva trascorso il suo viaggio di nozze. Escher aveva ritratto Atrani nel 1931. Mettendo le due incisioni in relazione tra di loro si può fare capire al pubblico che i paesaggi presenti nelle opere “concettuali” di Escher, successive al 1936, anno della sua dipartita dall’Italia sono, con poche eccezioni, paesaggi italiani. e come se l’artista, privato del paesaggio che lo affascinava, abbia trovato l’ispirazione in strutture mentali interiori, ma ancorate ai suoi ricordi del periodo italiano. Quasi al termine di questo strepitoso viaggio troviamo i “Paradossi geometrici: dal foglio allo spazio”. Qui l’attenzione sugli ambiti scientifici è un forte richiamo alla matematica e alla geometria, passioni indimenticate e costantemente nutrite da Escher. Non per nulla il disegnatore olandese era l’unico in grado di dare un’immagine alle sue fantasie attirando a sé l’attenzione degli scienziati e iniziando col loro mondo uno scambio che non si fermò neppure dopo la sua scomparsa. L’ultima sezione si sofferma su quell’attività “quotidiana” di Escher indirizzata più a soddisfare le esigenze del committente che gli interessi della sua ricerca artistica personale, battezzata con il nome “Economia escheriana ed Eschermania”. Non lasciatevi ingannare però, non sono di certo opere di minore interesse. Al contrario. La mostra, promossa dal Comune di Milano - Cultura, prodotta e organizzata da Palazzo Reale, Arthemisia Group e 24 ORE Cultura - Gruppo 24 ORE, in collaborazione con la Escher Foundation e curata da Marco Bussagli e Federico Giudiceandrea, approda a Milano dopo il grande successo delle tappe dedicate sulle piazze di Roma, Bologna e Treviso, totalizzando 580.000 visitatori e scalato le classifiche delle esposizioni più amate e seguite dal pubblico.

Maurits Cornelis Escher - Stelle, Novembre 1930 Xilografia colorata, 32x26 cm. Collezione Giudiceandrea Federico All M.C. Escher works © 2016 The M.C. Escher Company. All rights reserved - www.mcescher.com 113


MOSTRA

Maurits Cornelis Escher - Cubo con nastri, 1957 Litografia, 30,9x30,5 cm. Collezione Giudiceandrea Federico All M.C. Escher works Š 2016 The M.C. Escher Company The Netherlands. All rights reserved - www.mcescher.com

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MOSTRA

Maurits Cornelis Escher - Casa di scale - Relatività, 1953 Litografia, 27,7x29,2 cm. Collezione Giudiceandrea Federico All M.C. Escher works © 2016 The M.C. Escher Company. All rights reserved - www.mcescher.com

Escher

Palazzo Reale fino al 22/01/2017 Informazioni e prenotazioni: 02.8929711 (dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 17) Orari: Lunedì dalle 14.30 alle 19.30. Martedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle 9.30 alle 19.30 Giovedì e sabato 9.30 - 22.30 (La biglietteria chiude un’ora prima) 115


The Haves & The Have Nots Photos by Andrea Sartore FASHION DESIGNER: Pietro Barbieri styling by Parker XL




Gonna kaos camicia e spolverino Pietro Barbieri Metal necklaces Sinergie Milano Collane in pelle e orecchini Feder Gioielli


Camicia e pantaloni Pietro Barbieri orecchini Feder Gioielli cintura maison margela




Gonna kaos camicia Pietro Barbieri Collana e orecchini Feder Gioielli



Top kaos giacca Pietro Barbieri abito just cavalli orecchini ahilya jhumki

Photos by Andrea Sartore - www.fotografoandrea.it Models: Gianna Goydina and Anna Vraa Fashion designer: Pietro Barbieri - www.pietrobarbieri.com Creative director / Wardrobe stylist: Parker XL Make-up artist: Elena Voghera Hair stylists: Pino e Andrea Pavano @Noi Italian Fashion Style Location: Royal Castle of Racconigi


ARCHITETTURA

Montebar Villa

Una soluzione omogenea con un unico materiale sia per il tetto che per le facciate, per conferire all’edificio un’immagine monolitica



ARCHITETTURA

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ARCHITETTURA

L

a Montebar Villa è una casa prefabbricata in legno adagiata su un terreno panoramico che si affaccia sulle Alpi svizzere. Una posizione privilegiata e soleggiata durante le quattro stagioni. Un luogo magico dove il silenzio è alternato dal suono in lontananza delle mucche al pascolo, dove l’aria è frizzante e la brezza scuote dolcemente i rami degli alberi trasportando il profumo del bosco e della natura. Il progetto è nato partendo dal regolamento edilizio locale che imponeva l’impiego di tetti a falde di color grigio scuro per meglio integrarsi nel paesaggio. Prendendo spunto da questo vincolo, l’idea è stata quindi quella di avvalersi di una soluzione omogenea con un unico materiale sia per il tetto che per le facciate, per conferire all’edificio un’immagine monolitica,

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ARCHITETTURA

come un masso nella natura. Unica eccezione il fronte sud, che, orientato a valle, garantisce una vista spettacolare a 180 gradi tramite la grande vetrata che contiene la zona giorno, e risvolta internamente creando una loggia dove poter soggiornare durante i mesi estivi. La casa, posizionata sul bordo di un declivio al di sotto del quale è presente un grande vigneto, è costruita con una struttura in legno a telaio coibentato, ideale per questo tipo di clima, con elementi prefabbricati e assemblati in opera in pochi giorni. La medesima stratigrafia è stata prevista per la copertura e le pareti perimetrali, con 22 centimetri di isolante e un doppio strato di ventilazione esterna, al fine di rendere l’involucro altamente performante dal punto di vista energetico. Il rivestimento finale che uniforma

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ARCHITETTURA

la sagoma è in lastre di gres porcellanato posate su un sistema di facciata ventilata in alluminio. Per completare l’efficienza dell’edificio, la vetrata della zona giorno è composta da un curtain-wall a traversi in alluminio a taglio termico e montanti in vetro, con vetrocamera selettivo e basso emissivo, mentre i serramenti di tutti gli altri locali sono a telaio in alluminio a taglio termico e vetro triplo. Il progetto si è per gran parte concentrato sullo studio dei rivestimenti esterni, ricercando la complanarità delle superfici per ottenere un aspetto puro e semplice. Tutte le facce sono state disegnate lastra per lastra con un pattern dinamico composto da tre formati diversi, che sono rifilati a 45 gradi su ogni spigolo. Lo stesso grès porcellanato è stato utilizzato come rivestimento delle persiane a

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ARCHITETTURA

libro su disegno, che, quando chiuse, mantiene lo stesso pattern delle facciate. Il tetto, asimmetrico a sei falde e sbilanciato verso monte, è stato calibrato per ottenere la falda principale con la stessa inclinazione del versante di montagna su cui è posizionata la casa, per meglio integrarsi nel contesto. Alti standard di risparmio energetico sono stati adottati per ottenere costi di mantenimento ridotti durante le quattro stagioni. Oltre alle performances garantite dall’involucro, l’impianto di riscaldamento a pavimento è comandato da una termopompa elettrica e tutte le sorgenti di luce interne sono previste a led. Inoltre il raffrescamento durante i mesi estivi è garantito dall’aerazione trasversale che permette all’aria fredda che sale dal torrente sul lato ovest di attraversare tutta la casa.

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ARCHITETTURA

La casa, che prevede zona giorno sul lato sud, tre camere, uno studio, due bagni, lavanderia, locale tecnico, dispensa e ripostiglio, è organizzata su un unico livello ad eccezione delle due camere dei figli che sono a doppia altezza e sono dotate di un soppalco dove è posizionato il letto ed una zona tv. Questa meraviglia architettonica creata da Jacopo Mascheroni è stata premiata con il primo premio nella decima edizione del Grand Prix Casalgrande Padana categoria Edilizia Residenziale sbaragliando la concorrenza di oltre 150 progetti candidati alla fase finale e provenienti da tutto il Mondo con proposte di elevato livello qualitativo, a dimostrazione della crescente diffusione e valorizzazione del materiale ceramico nell’ambito delle costruzioni.

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ARCHITETTURA

Lo testimoniano i luoghi stessi in cui sono state realizzate le opere premiate: Sud Africa, Qatar, Perù, Russia, Ungheria, Polonia, Svizzera, Francia e Italia. Ecco la motivazione della giuria: “Il progetto sviluppa sapientemente il tema della casa con copertura a falde, così come richiesto dal regolamento edilizio, attraverso un linguaggio di chiaro segno contemporaneo. L’inedita soluzione sperimentata per l’involucro ceramico, che riveste completamente ogni superficie verticale e inclinata, definisce un’architettura monolitica, monomaterica e monocromatica, che si inserisce con coerenza nel contesto naturalistico. 134


ARCHITETTURA

L’impianto costruttivo e lo studio accurato dei particolari valorizzano a pieno le potenzialità compositive, prestazionali e applicative del grès porcellanato di ultima generazione”. Materiali utilizzati: Pietre etrusche (Saturnia Catalogo), Amazzonia (Dragon Black Catalogo). Villa Montebar in Canton Ticino Jacopo Mascheroni - JM Architecture 135


miami Photos by Gildas Raffenel styling by Emilie Berger


Sweat G-STAR Head piece ONAR Shoes TWINS FOR PIECE Shades W/SUN Ring ANA KHOURI


Top DRY CLEAN ONLY Swimsuit LUZ Shoes VEJA Shades W/SUN Ring ANA KHOURI


Shades STELLA McCARTNEY Swimsuit top LUZ


Jacket DRY CLEAN ONLY Ring ANA KHOURI


Swimsuit LUZ Dress DROME Shoes VINTAGE BLUMARINE Ring ANA KHOURI



Trousers L’HERBE ROUGE Swimsuit top LUZ Shoes ROMBAUT Shades STELLA McCartney


Jacket DRY CLEAN ONLY Wrrings H&M CONSCIOUS Ring ANA KHOURI


Top and shoes ELISABETTA FRANCHI Shorts AEANCE Ring ANA KHOURI

Photos by Gildas Raffenel Styling by Emilie Berger Stylist assistant: Mathilde Guilloux MUA: Mariana Pineda Retouch: Martin Joly Model: Sabina @MP Mega Miami


COSTUME

Tutti al mare in costume

I

Versace

l costume da bagno è uno dei nostri più fedeli compagni di viaggio, che portiamo con noi in tutte le trasferte ad ogni stagione. Perché, si sa, che c’è sempre un posto dove fare un tuffo in piscina, al lago, al mare o alle terme. Dopo tanti mesi di duro lavoro, concentrazione ed impegno abbiamo bisogno di staccare la spina e di prenderci una pausa, scappare verso una meta lontana con un piccolo bagaglio a mano dove inseriamo pochi vestiti e, soprattutto, il nostro costume da bagno preferito! La sua è una delle storie più belle da raccontare, ricca di tante tappe e momenti significativi: iniziamo dunque il nostro viaggio.



Moschino

COSTUME

Andiamo per ordine: in epoca romana era in uso un indumento molto simile all’ attuale e famosissimo bikini che indossiamo oggi, anche se in origine non si usava né per fare il bagno né per prendere il sole, ma per l’attività sportiva. Ancora oggi possiamo ammirare il primordiale costume da bagno in numerose opere d’arte di quel tempo, come il famoso mosaico con le “fanciulle in bikini” conservato nel complesso romano della Villa Romana del Casale ad Enna, diventato anche uno dei luoghi Patrimonio dell’Umanità Unesco. L’opera, che risale al IIIo secolo d.c., raffigura dieci ragazze dedite a differenti attività atletiche che indossano un costume a due pezzi, composto da una fascia per la parte superiore e da una parte inferiore che richiama la forma di un paio di slip. Per molto tempo rimarrà l’utilizzo sportivo ed anche per tutto il Medioevo ed il Rinascimento non ci saranno grandi cambiamenti significativi. Ci si immergeva generalmente in acqua senza vestiti, salvo qualche rara volta in cui si usava una mise da bagno con un corsetto con spalline e gonna che poteva essere completata da una cuffia per coprire i capelli: questo accadeva nel 1400. In moltissime tradizioni culturali delle varie civiltà, laddove il bagno non era consentito in completa nudità, il costume da bagno svolgeva il compito di vestire il corpo come l’abito di tutti i giorni. Qualche secolo dopo, nel XVIII° per l’esattezza, le donne indossava-


Ursula Andress

Marilyn Monroe

no particolari e lavorate “gonne da bagno”, realizzate in un materiale molto pesante e resistente che non lasciava trasparire il corpo una volta bagnato, mentre al fondo della gonna vi erano cuciti pesanti bordi affinché non si alzasse in acqua. Nel XIX° secolo le donne abbandoneranno le gonne per coprirsi con lungi mantelli chiusi fin sopra al collo. In questo periodo viene anche inventata la famosa cabina da mare, la quale permetteva alle bagnanti di potersi cambiare in spiaggia, cabine diverse da quelle attuali fisse sulle spiagge e di colore diverso: a quell’epoca erano trasportabili ed avevano le ruote ed erano coperte da tende. Per un certo periodo la storia del costume da bagno continua ad essere narrata nello stesso modo, sino al 1850 quando l’abbigliamento femminile era ancora molto castigato. Sarà anche così per i costumi da bagno: erano infatti caratterizzati da gonfi pantaloni al polpaccio, completati da un abito al ginocchio, con delle scarpine allacciate che servivano per sorreggerlo. Si dice che, in Europa, i primi costumi da bagno che permettevano di mostrarsi in pubblico in déshabillé al mare fecero la loro comparsa verso la metà del XIX° secolo. Quello femminile era costituito da due pezzi: un vestito che copriva dalle spalle alle ginocchia ed un pantalone che scendeva fino alle caviglie stretto sul corpo. Dobbiamo sempre ricordarci che il costume da bagno non era per tutti, ma solo per le persone


Dolce & Gabbana

Grace Kelly, 1956 Dsquared2

abbienti che potevano permettersi il confezionamento di tale capo, difficile da costruire e molto costoso. Si dice che si impiegava più tempo a creare un abito da bagno che un corsetto. Pensate bene che il costume arrivò persino sulle pagine del giornale “La Mode” che iniziò a descrivere i capi da spiaggia delle mogli dei ricchi industriali diventando così una rubrica seguitissima e tagliente, dove si deducevano le mode mare per l’epoca. L’abito balneare verrà indossato sempre sul busto sino ai primi decenni del Novecento. Per il mare però non dobbiamo dimenticare accessori indispensabili come le scarpette e non può mancare un cappello a visiera. Era molto forte e sentito il fatto che una donna ricca dovesse avere una pelle bianca ed immacolata, dunque non potevano esserci segni di abbronzatura. In quel periodo prendere il sole era consentito soltanto alle popolane e alla servitù. La moda ed il culto della villeggiatura arrivò anche nel Regno d’Italia verso il 1880, a differenza della Francia e degli altri Stati europei in cui avvenne nella prima metà del XIX° secolo. Le prime personalità di spicco a mostrarsi in costume sulla spiaggia furono la regina Margherita e la famiglia Agnelli: notiamo che erano le due famiglie più importanti e benestanti dell’ epoca. La prima spiaggia italiana fu il Lido di Venezia negli anni 1910-1920, la più elegante stazione balneare di Europa, dove tutti esibivano i loro costumi all’ultimo grido. Tra la fine degli anni Venti e Trenta anche Forte dei Marmi diventerà una delle mete cult dove poter trascorrere l’estate e sarà soprattutto la famiglia degli Angelli a trascorrere lì le vacanze. Invece nell’Inghilterra vittoriana gli stabilimenti balneari erano attrezzati in modo che le persone di sesso opposto non avessero contatti per non gridare allo scandalo.


Yamamay Jeremy Scott

Nel 1907 la nuotatrice australiana Annette Kellerman fece una performance di nuoto sincronizzato negli Stati Uniti e venne arrestata a causa del suo “scandaloso’’ costume che lasciava scoperte braccia, gambe e collo… troppa carne in vista! A causa di questo scandalo, la Kellerman, nelle esibizioni successive, dovette utilizzare un costume più coprente. Contemporaneamente tutti gli uomini europei iniziarono ad indossare un costume ad un unico pezzo con degli oblò sotto le ascelle: da qui in poi i costumi andarono progressivamente rimpicciolendosi, dapprima scoprendo le braccia, poi toccò alle gambe che furono denudate fino alle cosce, così come il collo ed il decolté. Povera Kellerman, accusata di uno scandalo quando poi il suo costume diventerà un capo alla moda! A partire dagli anni ‘10 le vacanze estive diventano di consuetudine, tanto che furono indicati i luoghi nei quali soggiornare. Per una piacevole vacanza la guida indicava: l’isola incantata di Ischia, le isole Dalmate, Forte Dei Marmi e l’isola di Lussino.


Thom Browne S/S 2017

Per questo il costume da bagno cambiò ancora, dando così per la prima volta l’importanza alla comodità, all’adattabilità, alla praticità e all’ igienicità del capo tanto che comparirono per la prima volta costumi femminili interi di color blu, rosso, nero e bianco. Questa palette colori è stata inventata da Sonia Delaunay. Per quanto riguarda il nuoto fecero la loro comparsa le prime cuffie da bagno simili a quelle dei giorni d’oggi, anche se erano più scomode e meno pratiche di quelle attuali: era infatti facile che scappassero. Nei ruggenti anni Venti la capitale italiana, Roma, diventò un’altra nota località balneare, tanto che

proponeva un paesaggio travolgente capitanato da sei spiagge per i vacanzieri. Le località si dividono per merito a seconda dei personaggi che le frequentano come ad esempio: Ladispoli e Fiumicino per i meno abbienti, Porto d’Anzio per i politici e gli industriali, Ostia per i borghesi, Fregene per i più eleganti snob e Santa Marinella per gli aristocratici. Anche i lidi della Versilia, di Alassio, di Positano e Posillipo erano molto frequentate, ma l’esibizione estrema

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balneare arrivò a Riccione scelta da un decennio quale residenza estiva della prestigiosa famiglia di Mussolini. Il costume maschile in questo periodo proponeva di indossare pyjamas di seta sopra al costume, mentre le donne usavano accappatoi ampi, morbidi e dai colori accesi; un accessorio indispensabile per il sesso femminile era la cintura Valaguzza, realizzata in morbida lana, che si chiude sul davanti con una fibbia di metallo, dove al suo interno si poteva inserire una trousse da trucco, dove non penetrava l’acqua. I costumi da bagno femminili furono invece sostituiti con corte gonnelline in taffetas con cinturina, oppure con costumi interi sfiancati e senza maniche, in jersey di lana. Negli anni ‘30 l’Italia fu sedotta completamente dai consigli mondani della rivista Lidel, che invitava tutte le lettrici ad andare in vacanza al mare, dando loro indicazioni specifiche sulla tipologia di vestiti da indossare o da avere con sé. In questo periodo ci fu una rivoluzione: le grandi scollature sul dorso permisero una soddisfacente abbronzatura, la moda propose anche il canadien in due pezzi, tunichetta e piccola mutanda. Si usava portare la giacca e la borsa da

Prada

COSTUME

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spiaggia coordinati. I pantaloncini si staccarono dal corpetto, i pyjamas furono rimpiazzati con le camicie completate da gonne e giacchine. La novità del 1936 fu la possibilità di realizzare il costume a ferri, a punti serrati, così da formare tante costine verticali, mentre nel 1937 si delinea il completo del costume da bagno costituito da “reggiseno e pantaloncini corti” in tessuto di seta elasticizzato con fantasie a stampe a fiori; infine si diffonde l’uso della vestaglia da portare sopra il costume. Negli anni ‘40 si assistette ad una moda condizionata dalla situazione bellica mondiale che rese difficile il reperimento dei tessuti di ottima qualità. I primi bikini furono introdotti subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, benché i primi modelli non

Ca-rio-ca swimwear

Victoria’s Secret Swimwear

differissero molto da quelli già visti negli anni Venti. Il bikini fu reso un indumento alla moda e da avere per andare al mare sulle pagine di Vogue America. Dagli anni Cinquanta la dimensione dei bikini si ridusse progressivamente, fino agli anni Sessanta quando cominciò a diffondersi il topless. Lo stilista Rudi Gernreich disegnò il monokini, un tipo di costume che lasciava completamente


Marc Jacobs

COSTUME

scoperto il seno. Non fu un successo commerciale ma aprì la strada ad altre innovazioni. Gli anni Ottanta videro la nascita del tanga, diffuso inizialmente in Brasile, che si diceva fosse ispirato agli indumenti tradizionali degli abitanti dell’Amazzonia. I costumi da bagno maschili si diffusero parallelamente a quelli femminili, aumentando pian piano la parte di pelle scoperta, ed arrivando alla fine allo slip. Tuttavia i costumi maggiormente diffusi sono quelli nati alla fine degli anni Ottanta come i boxer, che seguirono la tendenza inversa, tendendo a scoprire maggiormente il corpo. Ancora oggi l’immagine di un bell’uomo con i pettorali scolpiti in costume affascina sempre le donne. La storia del costume da bagno è una di quelle storie da raccontare perché è come un romanzo, è travolgente ed appassionante… per questo non ci resta che pensare in quale epoca ci piacerebbe vivere e quale costume indossare! Buone vacanze! Michele Vignali


Endless Sunset Photos by Ivan Avila styling by Iliki Price


Bikini top TOPSHOP, Las Vegas Bottom Billabong @ Nordstrom Las Vegas Bracelets: H&M Hat vintage, stylists own


Bathing suit TAVIK swimwear (www.tavik.com) Rings H&M Hat and sunnies: BP @Nordstrom Las Vegas Scarf stylists own


Bikini top Victoria’s Secret (www.victoriassecret.com) High waist bikini bottom Forever 21 (www.forever21.com) Scarf Ralph Lauren Rings H&M Sheer cover up Brandy Melville


Bikini Gianni Bini Sunglasses Prada @Nordstrom, Las Vegas Swim cap Water Gear


Bikini top TOPSHOP, Las Vegas Bottom Billabong @ Nordstrom Las Vegas Bracelets: H&M Hat vintage, stylists own


Bikini Gianni Bini necklace and ring H&M Parasol vintage, The Attic Las Vegas


Swimsuit Mink Pink (www.minkpink.com) Sandal Charles David @Nordstrom Las Vegas Clutch and Rings H&M Sunglasses Miu Miu Belt vintage, Buffalo Exchange


Bikini Gianni Bini Sunglasses Prada @Nordstrom, Las Vegas Swim cap Water GeaR Photos by Ivan Avila - www.ivanavilaphotography.com Styling by Iliki Price - www.likiprice.com Hair & make-up: Leila Vonsleichter - www.sincitymakeup.com Model: Taylor Rae @Paragon Model Management - www.paragonmodelmanagement.com Location: Lake Mead, Las Vegas, NV



Beachwear 2017, le principali tendenze anticipate da Maredamare TENDENZE

Il salone italiano svela in anteprima la moda in spiaggia per il prossimo anno



TENDENZE


TENDENZE

A

lla nona edizione di Maredamare, il salone italiano del beachwear in programma a luglio all’interno della Fortezza da Basso di Firenze, hanno presentato in anteprima le collezioni mare e accessori per l’estate 2017 più di 200 brands tra i più qualificati del settore internazionale. Molte e diverse le proposte. Tra queste sono emerse varie influenze che si sono trasformate in veri temi chiave accuratamente scovati attraverso un’approfondita indagine realizzata dagli esperti della rassegna in collaborazione con il team” di 5forecastore, che traccia le linee guida di stile del comparto mondiale con focus su disegni, tagli e materiali più innovativi Eccoli. Con Impression si parte da un’ idea di benessere psico-fisico. La serenità è la nuova emozione che motiva verso uno stile di vita più moderno e attivo. La pelle umana è l’elemento base, per uno stile che si avvicina sempre più al mondo dell’underwear e dello sport, generando un ibrido tra intimo e swimwear, uno swintimates. Si esplorano i quattro sensi.


Olivia Beachwear

TENDENZE

C’é una particolare attenzione alla natura biologica delle cose, che si traduce in forme pure ed essenziali e in textures materiche. Il luogo ideale diventa il mare, con I suoi giochi di luce e ombre, l’acqua e le sue superfici cangianti. Flamboyant, invece, è il desiderio di spontaneità, in contrasto con una moda sempre più standardizzata, e dà vita ad un mix felice, generoso e lussurreggiante di materiali, colori e stampe, ispirati all’energia dei Paesi del Sud dell’emisfero. L’arte del fai da te, così come il riciclo creativo e la ricchezza del fatto a mano, fanno recuperare tecniche ancestrali e grafismi primitivi. Con Bourgeoise scopriamo una femminilità autentica: da una parte lo stile è sexy, sofisticato, adulto e consapevole e dall’altra emerge uno charme più rilassato che sfocia nello spensierato. Il mood attinge dallo scenario dell’alta società francese con le sue feste in giardino, a bordo piscina e dagli ambienti tipici del campeggio borghese. Il tutto con un tocco pop ironico, ma


TENDENZE

Fuego - sfilata collettiva

elegante, che ci porta indietro nel tempo tra gli anni ‘60 e gli anni ‘90. Il gioco si fa duro con Survivalist. Un atollo immaginario, futuristico e artificiale dove approdare dopo un viaggio tormentato. Un’immersione sottomarina e un fuga in superficie. L’spirazione é acquatica e il design futuribile, l’estetica è army. Il mare per reinventarsi, per sopravvivere, con le sue profondità come luogo misterioso da esplorare.


Playin’ Summer Photos by AL&K styling by Annamaria Meszaros


Left: Shirt: Veress Reka & Annamari Meszaros Right: Top Ă eron Knickers Veress Reka & Annamari Meszaros Backpack Piszli



Left: Shirt dress and Leather shorts Áeron Handbag Piszli Right: Swimsuit Anna Amélie Scarf VYF



Left: Body Veress Reka & Annamari Meszaros Handbag Anna Amélie Scarf VYF Right: Dress Áeron Bracelet CZZS



Left: Top Nora Sarman Shorts Ă eron Earrings CZZS Right: Necklace CZZS Skirt Ă eron Photos by AL&K Styling by Annamaria Meszaros Hair & make-up: Eszter Galambos Model: Reka @Face Model Management - Budapest


Of chinese lions, peonies, skulls and fountains, stampa a tecnica mista, 300 esemplari, 71 x 140 cm, firmato e numerato, 2012


mostra

“Takashi Murakami: un Otaku Superdeep� Un linguaggio naif legato ai manga e alle anime giapponesi che unisce la cultura e la subcultura del Sol Levante


Flowerball 3D Goldfish Colors, tecnica mista, 71x71cm, 300 esemplari, firmato e numerato, 2010


An Homage to IKB 1957 C, tecnica mista, 74x53cm,300 esemplari, firmato e numerato, 2012

MOSTRA

F

ino al 30 settembre i riflettori della galleria Deodato Arte di Milano si accendono sulla Pop Art dell’Estremo Oriente con la mostra “Takashi Murakami: un Otaku Superdeep”. L’appuntamento è con una selezione delle migliori litografie e stampe a tecnica mista realizzate nell’ultimo decennio dall’artista che il TIME ha definito come il più influente rappresentante della cultura giapponese contemporanea. In tutto sono esposti circa trenta pezzi, si va da Mr. Dob agli iconici Flowers, passando per le opere più astratte che respirano a pieni polmoni la subcultura nipponica fino ad arrivare alla speciale sezione di Robot “mecha”. È grazie all’estetica Superflat che il maestro unisce la cultura e la subcultura del Sol Levante abbattendo definitivamente il confine tra la high art, destinata ad un pubblico di facoltosi intenditori, e la più popolare low art, fatta di oggetti prodotti in serie e destinati alla catena di largo consumo, ma è nel 2003 che raggiunge la massima fama popolare grazie ad una collaborazione con il marchio Louis Vuitton. 183


Bokan - camouflage Pink

MOSTRA

Per la nota casa di moda Murakami realizza la borsa Cherry Blossom, personalizzando il logo del noto brand attraverso l’estetica manga che caratterizza la sua arte. Tornando alla mostra, il percorso espositivo comprende stampe, litografie, arte riproducibile del grande maestro “Sensei” del Superflat, estetica che dopo il terremoto e lo tsunami del Nord del Giappone del 2011, ha preso il nome di Superdeep” - spiega Christian Gancitano, curatore indipendente nipponista. E continua: “È una corrente che si pone come una risposta alla catastrofe e in generale ai temi dell’umanità, quali il progresso in relazione all’ambiente. Temi questi che assumono una visione salvifica e spirituale, così da trasformare il concetto di Superflat in qualcosa di più profondo. ‘Deep’, appunto. Conseguenza di uno shock che ha cambiato per sempre il rapporto dei giapponesi con la natura, l’economia e la società contemporanea e quindi il ruolo dell’arte e dell’artista stesso. Fatto questo che si lega coerentemente alle stampe del periodo Edo Ukiyo-e e alle più raffinate tecniche di stampa. 184


Jellyfish Eyes


And Then, And Then, And Then, And Then, And Then (Kappa)


Reversed double Helix

MOSTRA

Una poetica e una cifra stilistica inconfondibili che per me e per molti artisti, operatori culturali e appassionati d’arte cresciuti tra la fine degli anni ‘70 e negli anni ‘80 rappresenta un punto di riferimento dell’arte e della cultura Pop internazionale”. Per i visitatori l’occasione è quella d’immergersi nell’Estetica Superdeep introdotta da Murakami miscelando i caratteri tipici dell’arte orientale tradizionale, l’immaginario feticista e consumistico della società di massa, condito di cultura e subcultura giapponese, dove anime e manga giocano un ruolo predominante, è il fondamento della nuova generazione di giovani artisti. Accanto al Maestro saranno così in mostra Tomoko Nagao, stella della Micropop Art, attualmente in mostra al Victoria & Albert Museum di Londra nella collettiva “Botticelli Reimagined”; Hiroyuki Takahashi, icona pop tra i giovani di Tokyo; Hikari Shimoda, esponente del Pop Surrealismo celebre sulla West Coast americana; e la giovane fotografa Hitomi Maehashi. 187


An Hommage to Monopink C, 1960

MOSTRA

“Takashi Murakami: un Otaku Superdeep”

Deodato Arte, via Santa Marta, 6 - Milano fino al 30 settembre ORARI: martedì - sabato, 10.30-14 / 15-19 Info: 02 80886294 E-mail: galleria@deodato-arte.it NB: La galleria Deodato Arte resterà chiusa per ferie dal 7 al 23 agosto

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That I may Time transcend that a universe My heart May unfold



SOFT COLOR CONTAMINATION Photos by Azzurra Piccardi Styling BY Marta Biagini e Cristina Bozzi MAKE-UP and Concept by SILVIA GERZELI







Make-up Fondation MAC Studio Waterweight + MAC Strobe Liquid Lotion + Bobbi Brown Skin Stick Corrector Burberry Powder Shu Uemura no color Lips Prep + Prime Lip MAC + Tropic Tonic Lipstick MAC + Intense Lipgloss Mistress Illamasqua Yellow stain: free powder eyeshadow Felix Shtein Make-up Fondation MAC Studio Waterweight + MAC Strobe Liquid Lotion + Bobbi Brown Skin Stick Corrector Burberry Powder Shu Uemura no color Lips Prep + Prime Lip MAC Stain: blue and light blue eyeshadows Inglot cream purple eyeshadow Inglot

Make-up Fondation MAC Studio Waterweight + MAC Strobe Liquid Lotion + Bobbi Brown Skin Stick Corrector Burberry Powder Shu Uemura no color Lips Prep + Prime Lip MAC + Fleshtop Lipstick MAC Blue eyeshadow Inglot

Make-up Fondation MAC Studio Waterweight + MAC Strobe Liquid Lotion + Bobbi Brown Skin Stick Corrector Burberry Powder Shu Uemura no color Lips Prep + Prime Lip MAC + Diva Antics Lipstick MAC White stain: Skin base Foundation Sb01 Illamasqua cream supracolor Kryolan

Make-up Fondation MAC Studio Waterweight + MAC Strobe Liquid Lotion + Bobbi Brown Skin Stick Corrector Burberry Powder Shu Uemura no color Lips Prep + Prime Lip MAC Pink Stain: free powder eyeshadow Felix Shtein

Make-up Fondation MAC Studio Waterweight + MAC Strobe Liquid Lotion + Bobbi Brown Skin Stick Corrector Burberry Powder Shu Uemura no color Lips Prep + Prime Lip MAC Green Stain: free powder eyeshadow Felix Stain: cream eyeshadow Inglot

Photos and postproduction by Azzurra Piccardi www.azzurrapiccardi.com Make-up and concept by Silvia Gerzeli www.silviagerzeli.com Styling by Marta Biagini e Cristina Bozzi @Hylozoic*A www.facebook.com/HylozoicA Model: Gloria @Esprit Management www.espritmanagement.it Clothes Foulards Maddalena Carrai facebook.com/CreepyGagaMononokeMonster Jewels V.M. Preziosi Firenze www.vmpreziosifirenze.it


Destinazione Aruba TRAVEL

No, non state vaneggiando un paradiso sconosciuto. E no, non state nemmeno immaginando lo spot pubblicitario di un nuovo yogurt cremoso. State semplicemente assaggiando una piccola porzione del magico mondo caraibico. Il morso va dato in fretta, giusto il tempo che occorre per leggere questo articolo e programmare il prossimo viaggio.


Reportage di viaggio della nostra collaboratrice Elena Barlozzari


TRAVEL

C

hiudete gli occhi ed immaginate di perdervi nell’azzurro piÚ profondo. Lasciatevi avvolgere dalla sensazione del colore, come un tessuto pregiato che scivola pieno di premura sulla vostra pelle. No, non state vaneggiando un paradiso sconosciuto. E no, non state nemmeno immaginando lo spot pubblicitario di un nuovo yogurt cremoso. State semplicemente assaggiando una piccola porzione del magico mondo caraibico. Il morso va dato in fretta, giusto il tempo che occorre per leggere questo articolo e programmare il prossimo viaggio. Destinazione: Aruba. 200


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Appena atterrate ad Oranjestad, ad Aruba. Io, la mia inseparabile partner in crime e tre valigie gigantesche. Nei bagagli, chiusi a fatica, costumi e parei dai colori sgargianti si mescolano con tacchi a spillo e pochette glitterate. Perché “l’isola felice” è spiagge bianche e vegetazione, acqua e sale, tanto sole. Capelli arricciati e una macchina fotografia da cui non mi separo mai. Di giorno. Ma anche vernissage all’America Art Gallery, cocktail su ampie terrazze che gettano sguardi romantici al tramonto, cene esclusive e dj set in piscina quando cala la notte. Finalmente in albergo. La camera del Renaissance Aruba Resort & Casino ci travolge con una ventata di aria condizionata fresca carica di novità. Mi affaccio subito dal balcone. Sono incuriosita dal leggero brusio che arriva. Vedo ragazzi a passeggio nella hall, persone che sorseggiano bevande guarnite di fiori e frutta, una piscina da sogno. Siamo in pieno centro, a pochi minuti dall’aeroporto, a due passi da noi c’è il porto e le vele bianche delle barche ormeggiate dondolano appena sul tappeto azzurro dell’oceano. Mi sporgo dal terrazzo della stanza per osservare il movimento placido delle piccole onde. Oltre, più in là, c’è la Renaissance Island. L’isola privata dell’albergo, attrazione tra le più ambite di Aruba. La raggiungo in men che non si dica, a bordo di un piccolo yatch. Ed è in questo piccolo frammento di terra emersa che sboccia un amore folle e assolutamente inaspettato. Il sortilegio avviene quando incontro - per la prima volta - gli uccelli più eleganti del creato: i fenicotteri. Ce ne sono sette in tutto, si avvicinano, si lasciano accarezzare e mangiano senza timore dalle mie mani. Questi splendidi esemplari, rapiti dalla bellezza dell’isolotto, hanno scelto qualche anno fa di non migrare insieme ai loro simili e di restare a custodire la sabbia bianca. Ma non c’è solo la preziosa Renaissance Island a celebrare il prodigio della bellezza naturalistica di Arabua. Con una jeep nera, sù e giù per i tornanti e facendo la gincana tra i cactus, si arriva al Parco Nazionale. Ad accoglierci c’è il ranger Mr Julio Beaujon. Uomo affabile e sorridente. Mr Beaujon è un pozzo di sapere, è lui il custode della storia dell’intero parco, di cui conosce ogni singola foglia, ogni iguana ed ogni ciottolo. Con il ranger ci sediamo a colazione e parliamo, parliamo a lungo. Della “sua” terra, della flora e della fauna nella quale siamo immersi e che con la stessa curiosità dei fanciulli vogliamo scoprire. Proprio quando pensavo di aver visto tutto ciò che di più meraviglioso la natura avesse da offrire, sono stata però costretta a ricredermi. La “conversione” avviene a bordo del luxury yatch “Monforte” della Pelican Pier. Molliamo gli ormeggi ed andiamo a largo, finché la costa non scompare. Finché non ci siamo solo noi. E il mare tutto attorno. A bordo è un via vai di flutes di champagne, tuffi di ogni sorta, pinne e maschere da snorkeling. Io però resto immobile. Piacevolmente 203


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disorientata da tutto quell’azzurro che si estende a perdita d’occhio, senza finire, senza lasciarsi afferrare dallo sguardo umano. A fine giornata, quando mi levo di dosso la salsedine e passo un velo di pregiatissima crema dopo sole “Aruba Aloe” sulla pelle sento scorrere dentro di me un’energia incredibile. è questo ciò che accade a chi entra in piena sintonia con lo spirito dell’isola di Aruba. “L’isola felice” è un potente antidoto contro malinconia e spossatezza, anche grazie alla complicità delle mani sapienti che massaggiano con amore il corpo dei visitatori centimetro dopo centimetro. Una coccola speciale che non 204


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ci si deve assolutamente concedere nella bellissima Spa del Ritz Carlton, fiore all’occhiello delle strutture alberghiere locali. Ma adesso è ora di vestire un abito color confetto, mettere un filo di rossetto e addentare Aruba. E stavolta non c’è nulla di metaforico in queste parole. La cena qui è un momento speciale, serve a ritemprare il corpo asciugato dal mare e a godere della magia del sole che scompare all’orizzonte. Durante il soggiorno è possibile soddisfare qualsiasi desiderio enogastronomico dando respiro anche alle voglie più esotiche. E’ possibile spaziare dalle atmosfere retrò del Quinta del Carmen, al servizio impeccabile del Windows of Aruba, passando per l’allestimento boho chic del Passion Island, fino ad arrivare alla sublimazione del gusto al The Kitchen Restaurant del Blue Residence dove il pluripremiato chef colombiano Urvin Croes propone ad un pubblico ristrettissimo - e solo su prenotazione - un menù che reinterpreta la cucina olandese tradizionale. Dopo cena si balla tutta la notte, un po’ nella speranza di bruciare qualche caloria, un po’ perché - anche in questo caso - l’isola offre numerose attrazioni. Una su tutte? La House of Mosaic è certamente la scelta più suggestiva da fare per chi intende vedere l’alba in ottima compagnia. Si tratta di un’enorme villa privata distribuita su più piani, tra una rosa di saloni che si aprono a raggiera ed un grande giardino, adibita a location per party ed eventi. Questa “casa speciale” è nata dall’estro di Fernando, pr e talent scout di artisti emergenti, uno tra i più eclettici abitanti dell’isola. Il giorno che lascio Aruba sono triste. Triste per davvero. Mi preparo a dire arrivederci all’azzurro del suo mare con una colazione ricca al Bacuti & Tara lounge. Nei pancakes caldi e in qualche spicchio dolce di frutto della passione si scioglie la malinconia e trovo finalmente la forza di incamminarmi verso l’aeroporto. Al mio fianco c’è la mia compagna di viaggio, adesso sorride anche lei. Guardandomi mentre arranco goffa. Le valigie pesano, ma non ho rinunciato a portare con me “il mio Picasso”. Il quadro che ho realizzato all’Historical Museum della città, luogo simbolo della storia di Aruba, dove l’artista Vanesa Paulina ha creato un laboratorio d’arte unico. Nella suggestiva cornice di Fort Zoutman, ex fortezza militare olandese, ognuno può imprimere il ricordo di un soggiorno indelebile sulla tela. Elena Barlozzari

Vuoi pianificare anche tu la tua vacanza ad Aruba? KLM, Royal Dutch Airlines, é senza dubbio la compagnia più comoda per arrivare nell’isola felice. Partenze da Roma e Milano per Amsterdam e poi no stop fino al paradiso dei Caraibi. Per tutte le offerte consultate il sito: www.klm.com 206


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Queen of The Wood Photos by Simon Minardi STYLING BY Elena Monti


Jacket and shirt REDEMPTION - Pants ROSSELLA JARDINI


Neckalce on head ELLEN CONDE - Dress ATOS LOMBARDINI - Skirt MANGANO - Shoes CINTI


Necklace SENCE COPENHAGEN - Top and skirt HANITA - Underwear 25th HOUR LINGERIE


GIRL: Dress AMEN - Skirt Rossella Jardini - Shoes BLUMARINE - Earrings SHARRA PAGANO MAN: Suit and shirt LES HOMMES - Shoes MORESCHI


Pants GRINKO - Shirt ALESSANDRO DELL’ACQUA - Necklace ICONOCLASS collezione luci- Shoes MORESCHI


Jacket AUGUSTIN TEBOUL


GIRL: Dress and belt CO|TE - Underwear LA PERLA - Shoes ERMANNO SCERVINO - Gloves SERMONETA GLOVES MAN: Suit TARDIA - Shirt DEPARTMENT FIVE - Broche SHARRA PAGANO - Shoes MORESCHI


GIRL: Dress ERMANNO SCERVINO - Shoes GAETANO PERRONE - Necklace SHARRA PAGANO - Anelli Calestani Claudio MAN: Jacket and shoes MORESCHI - Tshirt PAOLO PECORA - Pants ALESSANDRO DELL’ACQUA


Earrings and nacklace SHARRA PAGANO - Dress COMPAGNIA ITALIANA - Shoes MORESCHI


BLACK GIRL: Dress GRINKO - Leather Dress L72 - Ring Giulia Barela Jewelry WHITE GIRL: Shirt RICK LEE - Trench ALESANDRO DELL’ACQUA - Skirt MAURO GRIFONI


Necklace ELLEN CONDE - Dress AMEN



Jacket and shirt REDEMPTION - Pants ROSSELLA JARDINI Photos by Simon Minardi - www.simonminardi.com Styling by Elena Monti - www.elenamontistylist.com Mua: Oriana Curti - www.orianacurti.com Assistant mua: Kiara Amatore Hair: Simone Tomasini Assistant hair: Margherita Carra Models woman: Dina and Johanna @Wave Models - Milan Male model: Julian @Major Models - Milan


Orecchino ed anello vintage Make-up: Mac Cosmetics


Efflorescence Photos by STEFANO SCIUTO styling by GIOVANNA MAZZALLO MAKE-UP: ANTONIA DEFFENU



Orecchino ed anello H&M Make-up: Mac Cosmetics


Orecchini ACNE Guanti SERMONETA Make-up: Mac Cosmetics




Orecchini stylist own Make-up: Mac Cosmetics


Orecchini YSL Vintage Make-up: Mac Cosmetics



Photos by Stefano Sciuto Styling by Giovanna Mazzallo Make-up: Antonia Deffenu Models: Barbara S. @Major Milano and Lera @The Fabbrica


Orecchini URIBE Make-up: Mac Cosmetics


ICONS

90 anni fa nasceva Marilyn Monroe Un’ombra fuggitiva sulla luminosa stella



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a anni siamo collezionisti di icone divistiche. Farfalle catturate nel loro pieno splendore, sottratte a un volo effimero come la bellezza delle rose. Alcune di loro immortalate in occasione di un compleanno, come Brigitte Bardot ( Lui magazine, ottobre 2014) o Mina ( Lui, maggio 2015), altre per l’anniversario di un film, come Eleonora Duse ( Lui, giugno 2016). Il 1° giugno di questa nuda estate quasi tropicale i media ci ricordano che Marilyn Monroe avrebbe compiuto 90 anni. Secondo la data ufficiale della sua biografia. Alcuni biografi non hanno mai fatto luce sulla sua nascita sfortunata, priva dell’amore di una famiglia. Sappiamo solo che la futura star hollywoodiana si chiamava all’anagrafe di Los Angeles Norma Jean Baker. Non conobbe mai il padre e per tutta la vita cercò negli uomini la figura paterna. La madre l’affidò a un orfanotrofio dove la bambina coltivò i primi sogni tra lacrime isteriche e ambizioni egocentriche. Di lì breve il passo verso il salone di bellezza dove la rotonda e bruna Norma Jean sognò di fare di sé la nuova Jean Harlow, bionda platino, vestita con abiti aderenti come una sotto veste, quelli che dopo Marilyn 236


ICONS

divennero icone vestimentarie dell’immaginario erotico collettivo. A dispetto di molti critici cinematografici che considerarono la Monroe un’abile arrampicatrice sociale, capace di farsi strada nel mondo del cinema grazie al proprio talento di seduttrice, in realtà l’ex-Norma Jean possedeva un innato talento di attrice portata per parti brillanti. Lì si rivelava la sua grazia seduttiva come una rosa sbocciata, velata da un’ombra di malinconia. Come se il suo viso radioso fosse sfiorato da un’altra luce. Notturna e lunare. Precedenti illustri la divina Greta Garbo, per eccellenza lunare e la “femme fatale” Marlene Dietriech. Ma la Monroe ebbe un’intuizione intelligente. Si chiese “Perché la femme fatale non può divertire?” George Cukor capì che quella biondina dagli occhi svampiti non era un’oca giuliva, ma una talentuosa attrice che poteva fingere di esserlo. Ci vuole talento per recitare e l’ex-Norma Jean Baker lo dimostrò nella sua prima parte. La rotonda e bruna ragazza, affetta da ipocondria, si affacciò sullo schermo nel film-cult “Giungla d’asfalto” (1950). 237


ICONS

Fu un esordio in grande stile per Marilyn, apparsa come pin-up con un’immagine visibile ancora oggi on-line. Il suo viso spumeggiante e sorridente lo ritroviamo in bar,discoteche e pub di tutto il mondo. Sembra una Moana Pozzi ante-litteram. E di Moana anticipò, inconsapevole, i fianchi ondeggianti, le pose sexy e ironiche, l’icona erotica in versione castigata adatta agli under 14. Nel 1953 Marilyn girò “Niagara”. Il suo lancio mondiale. Apparve biondissima bomba sexy, nella parte di una donna fatale e crudele come da copione. Fu il suo lancio definitivo nello star-system che avrebbe fatto di lei l’oggetto del desiderio per eccellenza. Sempre del 1953 è “Gli uomini preferiscono le bionde” (Gentlemen Prefer Blondes), regia di Howard Winchester Hawks, dove la diva come sexsymbol recita in coppia con l’avvenente bruna Jean Russel. Negli anni dorati di Hollywood e di Cinecittà - siamo nel 1955 - Marilyn 238



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girò il suo film più mediatico “Quando la moglie è in vacanza”. Limpidissima e solare attrice comica, Marilyn splende nella parte della star, con l’abito plissè svolazzante su un tombino nella via attraversata da gente che corre al lavoro. All’apice della carriera Marilyn gira “Gli uomini preferiscono le bionde”. Solare irriverente commedia di Hawks. Nel duetto con la bruna Jean Russell, l’icona biondo platino recita alla grande con ironia e senso dello spettacolo. Il 1959 e Hollywood regalano alla Monroe la sua parte più prestigiosa. Erotica nei suoi abiti svolazzanti su tacchi a spillo, interpreta con Jack Lemmon “A qualcuno piace caldo” (Some Like It Hot) di Billy Wilder con effetti strepitosi. Leggera, comica al top dello star-system. Poi vennero i tempi bui. Nel 1961 Marilyn girò “Gli spostati”, scritto da Henry Miller, suo terzo, e diretto da John Huston. Un film sfortunato. L’unico in cui la diva Marilyn poteva rivelare le proprie limitate doti drammatiche, accanto a Clark Gable. 240


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Di lei non possiamo non trascurare anche le doti canore, quando interpretò in onore del quarantacinquesimo compleanno del presidente Kennedy la celebre canzone Happy Birthday, Mr. President. Barbiturici, alcol, droghe, amori sbagliati, in particolare quelli con Bob e John Kennedy, e forse un’infinita solitudine la condussero alla morte di cui la famiglia Kennedy non pare sia esclusa da indagini e mass – media. Ma la potente famiglia e la mafia, seppellirono non solo l’idolo di Hollywood ma anche le scottanti verità sulla sua fine. Noi vogliamo ricordare la diva non nel buio che spesso l’attorniava fin dall’infanzia ma nelle nove immagini variopinte e accese del grande artista della Pop Art Andy Warhol. Riccardo Di Salvo e Claudio Marchese

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zero degree of separation Photos by bhanu pratap singh rathore styling by priyanka castelino

Total look Tom Rebl


Jacket, top and skirt Tom Rebl Tie Stylist made Footwear Stylist owned


Total look Tom Rebl


Total look Tom Rebl


Coats and rings Tom Rebl Sneakers Vans and Adidas Socks Adidas


Jacket and shirt Tom Rebl Neckpiece Stylist made


Total look Tom Rebl


Total looks Tom Rebl


Photos by Bhanu Pratap Singh Rathore www.bhanurathore.com Styling by Priyanka Castelino www.priyankacastelino.com Mua and hair stylist: Kyana Emmot Models: Rabanne Jamsandekar and Arlette Evita Grao @TFM India All the looks provided by Tom Rebl - Milano


Dress and ring Tom Rebl Glove Stylist’s own


Fiat 500 Riva MOTORI



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e qualcuno ha ancora dubbi sul fatto che anche una piccola possa essere molto esclusiva, scorra il dito nel listino Fiat e si fermi alla versione Fiat 500 riva. VI accorgerete che occorrono quasi 18000 euro per la versione 1.2 a benzina da 69 CV. Davvero non pochi per un’utilitaria! Ma la classe, il dettaglio e la completezza dei dettagli ne giustifica ampiamente il prezzo. Esteticamente numerose sono le attenzioni per rendere questa versione molto esclusiva. Ad iniziare dalla carrozzeria che è in blu sera colore fra i più apprezzati della gamma di yacht Aquariva Super - con il nero del tetto panoramico a contrasto, mentre per la versione cabrio è prevista una nuova capote blu, realizzata in esclusiva per questa versione. Le calottes degli specchi sono cromate, così come le maniglie e la modanatura sul cofano, mentre un doppio tratto color acquamarina percorre tutto il profilo all’altezza della linea di cintura. Inedito anche il disegno dei cerchi di lega leggera da 16” a venti razze con una specifica finitura blu. Il marchio Riva si ritrova in coda, sul passaruota,

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sull’inserto di legno della fiancata e sulla plancia, oltre che sui poggiatesta dei sedili rivestiti di pelle. Aprendo la portiera e salendo a bordo, spiccano battitacco e pomello del cambio di mogano lavorato dal pieno, così come la plancia che presenta intarsi d’acero artigianali. La realizzazione di quest’ultima ha richiesto un innovativo processo: per garantire stabilità, flessibilità e resistenza, il legno è stato applicato su un guscio di carbonio ultraleggero. Per i sedili è stata scelta un’esclusiva pelle firmata Poltrona Frau di color avorio, i bordi sono blu sera, come i profili delle cinture di sicurezza, anch’esse avorio. Lo stesso contrasto cromatico è presente sui tappetini. Due le motorizzazioni disponibili: benzina 1.2 da 69 CV e diesel 1.3 Multijet da 95 CV. A seconda del motore, sono disponibili i manuali a cinque o sei marce oppure il robotizzato Dualogic. Incredibilmente ricca la dotazione di serie, che include, fra l’altro, il sistema di assistenza alle partenze in salita (Hill Holder) e la frenata d’emergenza (Hydraulic Brake Assistance), il climatizzatore automatico, i fendinebbia, le luci diurne a Led e

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lo schermo TFT personalizzato con sfondo acquamarina e logo Riva. L’infotainment è il noto Uconnect gestibile attraverso il touchscreen hd da 7”, vivavoce con connettività bluetooth, comandi vocali, prese usb e Aux. A richiesta non mancano la radio digitale (DAB) e il navigatore 3D TomTom integrato. Completa il quadro l’impianto Beats Audio. Sviluppato in collaborazione con Beats by Dr. Dre, vanta una potenza di 440 Watt e dispone di un amplificatore digitale a otto canali che integra un avanzato algoritmo di equalizzazione, due tweeter a cupola posizionati nei montanti anteriori, due midwoofer da 165 mm nelle portiere anteriori, due fullrange da 165 mm nei fianchetti posteriori e un subwoofer da 200 mm posto nel vano ruota di scorta, al centro nel bagagliaio. Cristiano Fabris

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Baby Boomers Photos by Luigi Lista STYLING BY Maurizio Candela


Cappotto Stylist own


Maglia Nike


Giacca Stylist own Felpa Champions Pantaloncini Nike Calze American Apparel Scarpe Vans


Maglia NikE tuta AdidaS cappotto Armani


Giacca Stylist own Jeans Levi’s Maglia Nike Scarpe Vans


felpa Champions


Bomber Stylist own Jeans Levi’s



Bomber Stylist own Pantaloncini e t-shirt Nike Calze e cappello American Apparel Scarpe VanS Photos by Luigi Lista Styling by Maurizio Candela Model: Miguel Batista @ILoveModels



CHURCH Photos by StĂŠfanie Renoma Model: Raphael Say



Jeans Levis



Hat No order underwear umanity





Jeans Levis





smoking Stéfanie RenomA Photos by Stéfanie Renoma Model: Raphael Say


VACANZE

Quattro ruote, due cuori e una‌

Una panoramica per chi non vuole rinunciare al campeggio, senza dover ricorrere al caravan o al camper. Soluzioni intelligenti, alternative, per vivere il mondo della vacanza itinerante con la proprio auto



VACANZE

La tenda degli “anelli” La Casa dei “quattro anelli” propone un’innovativa soluzione per il tempo libero. Sette sono i minuti necessari per montarla. Realizzata sulla base della 2.0 TDI da 177 CV, questa curiosa versione “outdoor”, allestita ricorrendo al catalogo Audi Original Accessories, si caratterizza principalmente per la presenza della tenda da campeggio dedicata, che peraltro - sottolinea la Casa - è “omologata” per resistere a venti fino ai 70 km/h. Dall’estrazione dalla custodia al montaggio completo la “Camping Tent” dell’Audi Q3 richiede soltanto sette minuti di lavoro.

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QUALSIASI AUTO Il segreto PER dell’eterna giovinezza In termine tecnico si chiama “Autohome tenda da tetto”, ma tutti la conosciamo come “Maggiolina”. è un evergreen nel campo del tempo libero. Forse il suo segreto sta proprio nella semplicità d’uso e nella minima spesa che si deve affrontare per acquistarla. La gamma completa dispone di 32 modelli di tende a guscio realizzate interamente in vetroresina. Differenti modelli, dimensioni, colori, volumi e capacità interne e di carico caratterizzano la tenda da tetto “Maggiolina”, così come le due tipologie di apertura, a manovella e a molle a gas. Con la manovella, pratica soluzione adottata nella maggior parte dei modelli, si ottiene un sollevamento del guscio uniforme rimanendo fermi nella stessa posizione, mentre per quella con molle a gas - con lo specifico Air Top - si ha un sollevamento del guscio più rapido ma effettuato in due tempi e cambiando posizione. Tre le larghezze disponibili: Small per 2 adulti, Medium per 2 adulti e 1 bambino, Large per 2 adulti e 2 bambini. A richiesta la serie Safari nei modelli Small e Medium dispone di ulteriori versioni più lunghe: X-Long (L=230 cm). Con “Maggiolina” avrete tutta la comodità di un letto sempre pronto, al riparo dalla pioggia e la praticità di una tenda.

soLo chi conosce La pro

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VACANZE

opria meta trova La propria strada

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VACANZE

Vivere l’avventura con Doblò Trekking Fiat e Ferrino si propongono come perfetti compagni di viaggio per tutti coloro che desiderino vivere una vacanza all’aria aperta e all’insegna dell’avventura. In occasione del lancio, il Nuovo Fiat Doblò Trekking offre il Kit Outdoor Ferrino: una sacca stagna personalizzata contenente una tenda mare/montagna modello Skyline da tre posti e due materassini da campeggio. Una tenda best seller per gli amanti del trekking caratterizzata dalla classica forma a cupola, robusta e facile da montare, pronta per diventare un ottimo compagno di viaggio ovunque sia la vostra destinazione! Sia il Mare che la montagna sono le mete ideali per vivere la vostra avventura insieme alla tenda 3 stagioni Skyline. Questa versione del Doblò è rivolta a chi cerca una vettura capiente e funzionale con look e carattere off-road, adatta a chiunque si trovi a percorrere terreni a scarsa aderenza come spesso succede a chi svolge attività all’aria aperta. Con la dotazione del Kit Outdoor Ferrino a bordo, Fiat Doblò Trekking diventa il compagno ideale per una vacanza attiva all’insegna dell’avventura! Cristiano Fabris 288


VACANZE

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THE SAILOR Photos by Giuseppe Pirozzi Styling by Michele Esposito


Beret H&M Turtleneck DOLCE&GABBANA



Trousers LEVIS Beret H&M



Beret H&M



Sweater PAUL&SHARK Beret H&M



Photos by Giuseppe Pirozzi Styling by Michele Esposito Model: Johnata Matos



LA CHAMBRE DES DAMES Photos by Greg Alexander Art director: Sébastien Vienne Wardrobe: Patuna Couture






Photos by Greg Alexander Art director: SÊbastien Vienne Wardrobe Patuna Couture - www.patunacouture.com Hair & make-up: Carine Larchet Model: Carolina @CHC Produced by www.mephistopheles.fr Special thanks to Château du Rivau



Thank Fashion is Dead (Noelia Ortega), Ankla&Tiburon, Conflicto DK, Dash Hightech Accessories, ALOLÓ,

Yamamay, VERSACE, Andres Sarda, H&M, Lust Universe, Gori DePalma, Escorpion Studio Barcelona,

Dolce&Gabbana, G-STAR RAW, Maria Roch, DSQUARED,

Antik Batik, UNDIZ, Custo Barcelona,

TopShop, CAMPBELL, Nuri Garre, Teresa Goicoechea,

MiguelAngel Ruiz, Rafit Noy for MAC, Inés Lorenzo, David Roda for Moroccanoil, Olena @ BlowModels, Madame Pauline Vintage, Serafino Consoli, Co-Te, Filippo Fanini, Vibe Tribe, Manzù,

Justine Mattera, Stefano Zatti, Tecla Montesano, Luisa Arnone, Mazzolari Profumerie, BLU-

ME, Agata della Torre, Monies, ASH, Max Valerio, Ele Bi, Matteo Di Pippo, Frank Peroni, Stefania Gazzi, Christy R. @TheLabModels, Gian Paolo Barbieri, Alessandro Rizzo, REDEMPTION,

Ilaria Nistri, COS, ANNAKIKI, Bagutta, LES HOMMES, Stella McCartney, Roberta Ungaro @Hello There Milano, Sara Mestriner, Laura Castellano, Francesca Lecce, Omar Bertasi Desenzano D/G, Federica Piubeni, Tereza and Chiara C. @Brave Models, Benedetta @Next Models, LEVI’S,

ZARA, Original Swish Jeans, Primadonna, Andrea Incontri, MOMONÌ, Massimo Rebecchi, Nice Things, Stradivarius, MANGO, Menzione Giordano, Arianna

Bershka,

Guess,

Pianca, Simona Parrella, Nastassia Yadyhina, Alessia Cosio, Julia @Das Models, Martina @Next

KAOS, Pietro Barbieri, Sinergie Milano, Feder Gioielli, MAISON MARGELA, JustCavalli, Ahilya Jhumki, Andrea Sartore, Gianna Goydina, Anna Vraa, Parker XL,

Management,

Elena Voghera, Pino e Andrea Pavano @Noi Italian Fashion Style, ONAR, Twins for Piece, W/SUN, Ana Khouri, Dry Clean Only, LUZ, VEJA, BLUMARINE, L’Herbe Rouge, Gildas Raffenel, Emilie Berger, Mathilde Guilloux, Mariana Pineda, Martin Joly, Sabina @MP Mega Miami, Michele Vignali,


ks to: Billabong, TAVIK Swimwear, BP, Victoria’s Secret, Forever 21, Ralph Lauren, Gianni Bini, Water Gear, Mink Pink, Charles David,

Brandy Melville,

MIU MIU, PRADA, Ivan Avila,

Iliki Price, Leila Vonsleichter, Taylor Rae @Paragon Model Management, Veress Reka & Annamari Meszaros, AERON, Piszli, Anna Amélie, VYF, CZZS,

AL&K, Annamaria Meszaros, Eszter Ga-

lambos, Reka @FaceModelManagement - Budapest, Azzurra Piccardi,

Silvia Gerzeli, Marta

Biagini, Cristina Bozzi @Hylozoic*A, Gloria @Esprit Management, Maddalena Carrai, V.M. Preziosi Firenze, Elena Barlozzari, Rossella

Jardini, Ellen Conde, Atos Lombardini, MANGANO, CINTI,

Sence Copenhagen, HANITA, 25th Hour Lingerie, AMEN, Sharra Pagano,

MORESCHI, Grinko,

Alessandro Dell’Acqua, ICONOCLASS, Augustin Teboul, CO.TE, LA PERLA, Ermanno

Scervino, Sermoneta Gloves, TARDIA, Department Five, COMPAGNIA ITALIANA, Rick Lee,

MAURO GRIFONI, Simon Minardi, Elena Monti, Oriana Curti, Kiara Amatore, Simone Tomasini, Margherita Carra, Dina and Johanna @Wave Models, Julian @Major Models, Mac Cosmetics, ACNE,

YSL Vintage, Stefano Sciuto, Giovanna Mazzallo, Antonia Deffenu, Barbara S. @MajorMilano, Lera @TheFabbrica, Riccardo Di Salvo, Claudio Marchese,

TOM REBL, Bhanu Pratap

Singh Rathore, Priyanka Castelino, Kyana Emmot, Rabanne Jamsandekar and Arlette Evita Grao @TFM India, Cristiano Fabris,

NIKE, Champions, American Apparel, VANS, Luigi Lista,

Maurizio Candela, Miguel Batista @IloveModels, Stéfanie Renoma, Raphael Say, PAUL&SHARK, Giuseppe Pirozzi, Michele Esposito, Johnata Matos, Greg Alexander, Sébastien Vienne, PATUNA

COUTURE, Carine Larchet, Carolina @CHC



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