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PIETRACAMELA

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MOSCIANO S. ANGELO

MOSCIANO S. ANGELO

Petra Cimmeria

Pietracamela (la Pròte, in dialetto) è ubicata alle falde del Gran Sasso, in una zona ricca di folti boschi. Frequentata nel periodo invernale è la frazione di Prati di Tivo. Le origini sono avvolte nella leggenda: alcuni la vorrebbero fondata dalle popolazioni slave (per il caratteristico vernacolo), probabile che esistesse già in epoca romana. Il nome antico sarebbe stato Petra Cimmeria (dalla popolazione dei Cimmeri), ma secondo il parere di altri studiosi deriverebbe forse dalla caratteristica roccia a forma di cammello che incombe sulla piazza principale dell’abitato (Pietra-Camela). Un’ultima ipotesi la fa derivare da Cimmeria (luogo inospitale), per le impressioni ricevute dai primi abitatori della zona. Dal XV secolo viene citata nei documenti con vari nomi, quali: Petracameri, Pietra Camelis,

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Chiesa di San Rocco Monumento ai Caduti

Petra Camelorum, Petra Camerii; assunse l’attuale toponimo nel XVIII secolo. Un tempo nota per i suoi cardatori di lana, rinomati soprattutto in Toscana. Fu feudo degli Orsini e dei Mendoza y Alarçon che la inclusero nel Marchesato della Valle Siciliana. E’ patria di Antonio Dionisi (1860-1931), illustre scienziato e docente universitario a Roma.

monumenti

L’abitato è costituito da un borgo raccolto e caratteristico, con belle case rinascimentali in pietra, ben conservate, alternate a vicoli e scalinate. Interessanti: casa “li Signuritt” (Signorotti), quattrocentesca, con bifore, e quella detta “don Ioani”, del XVI secolo, con stemma araldico. Restano tratti di mura cinquecentesche in alcuni punti del paese. La chiesa parrocchiale del patrono S. Leucio custodisce altari barocchi, preziose statue lignee e un organo antico. La piccola chiesa di S. Rocco ha un portale del 1530 e ospita una statua lignea del santo in una nicchia dell’altare in pietra e un’acquasantiera (1523). La chiesa di S. Giovanni (1432) presenta un orologio sulla facciata. Un’antica fontana è presente all’ingresso della cittadina. Per gli appassionati di natura si consigliano escursioni alla parete di roccia, alle pitture rupestri, opera del pittore Guido Montauti e di altri quattro artisti (anni ’60 del XX secolo), all’area faunistica, habitat di camosci d’Abruzzo e alla faggeta di Intermesoli. Numerosi i rifugi montani sulla catena del Gran Sasso. Oltre alla rinomata località sciistica di Prati di Tivo, si suggerisce una visita anche alla località di Arapietra, posto panoramico suggestivo e sede del monumento alla “Madonnina” (Bianca Castellana del Gran Sasso). Infine, l’interessante frazione di Intermesoli, con bella chiesa parrocchiale (pregevoli altari barocchi e tele), la Riserva Naturale Corno Grande e il fiumiciattolo Rio Arno.

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