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APRILE 2016
www.lulecce.it Lu Lecce seguici anche su DIRETTORE RESPONSABILE: Flavio De Marco HANNO COLLABORATO: Bruno Conte Stefano Giammarruto PROGETTO GRAFICO: Adriana Greco Supplemento Quotidiano Sportivo Online www.lulecce.it Direttore Canale 8 Puglia Aut. Trib. di Lecce n. 1064, 8/07/2010 www.canale8tv.net dgt 92 e 699 su tutta la Puglia Per questa pubblicità: 389/1819733
FLAVIO DE MARCO
DAL SOGNO AL QUASI INCUBO, DAL QUASI INCUBO AL SOGNO Sono in tanti i tecnici ed i profani del calcio a chiedersi cosa sia accaduto a questo Lecce. Già all’interno di questo numero vi sono due versioni e visioni contrastanti. La prima quella di mister Isetto (allenatore in seconda di Braglia) che intravede un blocco psicologico nei giocatori, troppo “spremuti” dall’agonismo e dalla cavalcata positiva, targata Braglia. Un dramma che si è consumato nelle ultime gare, dove è venuto fuori un blocco apparentemente inspiegabile. La seconda è quella del Presidente dell’Aiac (associazione allenatori di Puglia) che, viceversa, punta l’indice sul fattore tecnico, non su quello psichico. Tuttavia, una cosa è certa, sono anni che nel finale si soffre ed ora si rischia di piombare in un nuovo incubo, quello già vissuto negli ultimi tre campionati. Se, oramai, il primo posto è una chimera, i play-off rappresentano un campionato a sé. Tutti i più attenti “guru” del calcio pugliese non hanno dubbi: il Lecce non ha nulla di cui temere, la squadra è forte, il mister è reduce da esperienze simili e per questo vincenti. Tutte cose che dovrebbero far dormire su due cuscini, invece, quando si esce da un incubo o da un quasi incubo (come nel nostro caso), bisogna procurarselo il sogno bello, quello che poi ti fa risvegliare a nuova vita. Il Lecce deve dare tanto e non importa se saranno i meno impiegati sin qui (vedi Curiale) a dover tirare maggiormente la carretta, non importa se i leader (vedi Moscardelli) che dovrebbero assegnarci un quid pluris, possono essere messi a disposizione. La squadra, il gruppo, deve emergere con tutta la sua vitalità, la singolarità o i record personali ovvero i gesti singoli mitici a poco servono. Tutti possono e devono farci fare il salto di categoria. Adesso al Lecce servono almeno quattro punti per entrare nella zona play-off e sei per la sicurezza di starvici dentro. Paganese, Benevento e Lupa Castelli: tre finali, dunque, per iniziare di nuovo un campionato nel campionato, una sfida nella sfida, un passaggio al positivo, al sogno.
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Circolo Tennis di Maglie. Al via il 15° Torneo Internazionale Under 12 “Trofeo Maglio Cioccolato Italiano” Passano da Maglie le future promesse del tennis europeo dal 25 aprile al 1 maggio Con il Torneo Internazionale Under 12 “Trofeo Maglio Cioccolato Italiano”, in svolgimento presso il Circolo Tennis di Maglie dal 25 aprile al 1 maggio, per il quindicesimo anno consecutivo torna nel Salento, il Tennis Europe Junior Tour, importante circuito internazionale che nel tempo ha sfornato campioni come Roger Federer e Maria Sharapova, giusto per citare i più famosi, e che suscita interessa fra gli appassionati in attesa di vedere in azione queste giovani promesse. Il Trofeo Maglio è l’occasione per seguire con molta attenzione alcuni ragazzi che già in precedenza si sono distinti nei campionati regionali e nazionali. Il torneo di Maglie è, per questo motivo, sempre stato un ottimo banco di prova per confermare o meno le aspettative riposte in questi giovani. Nella edizione 2015 del Trofeo Maglio, gli incontri di finale maschile e femminile hanno sancito il successo del siciliano Giorgio Tabacco, classe 2003 e tesserato per il Circolo Tennis e Vela di Messina, e di Matilde Paoletti, classe 2003 e tesserata TC Perugia. Fra i partecipanti della edizione 2016 abbiamo il ritorno di Jacopo Bilardo ed Enrico Baldissieri, già semifinalisti nel doppio, e di Giorgia Pedone e Virginia Ferrara, anche loro semifinaliste nel doppio. Tra le ragazze e i ragazzi del vivaio del CT Maglie abbiamo nel tabellone di qualificazione Emma Quarta, Asia Pellegrino, Jacopo Antonucci e Samuel Spano. Molte sono le nazioni rappresentate quest’anno e consistente è la partecipazione dei paesi del bacino mediterraneo come Francia,Tunisia ed Egitto nel tabellone maschile. Una presenza anche dagli Stati Uniti, con Thomas Groff, classe 2005. In quello femminile sono presenti giovani tenniste dall’Olanda, Germania, Svizzera, Gran Bretagna e Tunisia. Intensa è l’attività che si riscontra nello storico circolo salentino, invaso questi giorni da tutti i ragazzi partecipanti e dai loro accompagnatori, per il tabellone di qualificazione che definirà, in queste ultime ore, il tabellone principale sia femminile che maschile. Importante è anche la ricaduta in termini positivi, sia economici che di immagine, per i territorio salentino a seguito della presenza dei numerosi partecipanti al torneo che, per molti di loro, si trasformerà in un ritorno turistico per la prossima estate, come successo già negli anni precedenti. La cerimonia di apertura si svolgerà nel pomeriggio di domenica 24, alle ore 18, con la presenza dei dirigenti sportivi e anche autorità locali. A seguire si svolgerà il sorteggio dei vari incontri del tabellone principale e una riunione tecnica con gli atleti, i tecnici e i dirigenti.
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I NOSTRI AVVERSARI Emozioni a non finire nel campionato di Lega Pro, girone C. La 31^ giornata regala una promozione (quasi) certa al Benevento che per il rotto della cuffia si aggiudica il match interno contro il Catania e vola a quota 63 punti, con quattro lunghezze dalla seconda ed appena tre partite da giocare. Eppure nonostante l’importante rollino di marcia della squadra di Auteri, la matematica tarda a compiacere gli stregoni. Discorso inverso negli altri gironi dove la Spal, con nove punti di vantaggio sulla seconda, potrebbe festeggiare la promozione matematica sabato prossimo contro l’Arezzo fra le mura amiche confermandosi la regina del girone B; nel girone A, invece, il Cittadella ha già provveduto ai festeggiamenti ottenendo la promozione in cadetteria battendo il Pordenone per 3-1 nel posticipo di lunedì sera. Discorso altrettanto (quasi) chiuso per il quarto posto, ultimo posto utile per acceder ai playoff: le migliori quarte viaggiano a 56 punti (la Casertana nel girone C ed il Pordenone nel Girone A); a rimetterci le penne dovrebbe essere, con ogni probabilità, la quarta del girone B (attualmente l’Ancona a 50 punti). Ma torniamo a parlare del girone C, assolutamente il più avvincente ed equilibrato dei tre. L’ultimo mese di campionato ha cambiato le carte in gioco: il Lecce, che sembrava poter scalzare il Benevento dal primo posto, ha decelerato la sua corsa collezionando appena due punti nelle ultime tre partite. Il Cosenza, dopo la sconfitta interna contro i salentini, hanno collezionato cinque punti; ma chi ha spiegato veramente le vele sono la Casertana ed il Foggia. I campani hanno ottenuto 3 vittorie nelle ultime quattro gare, perdendo solo lo scontro diretto contro il Foggia. I satanelli detengono il record assoluto: con l’en plein negli ultimi cinque match, i rossoneri si candidano per il secondo posto, pronti a dar fastidio sino all’ultimo alla capolista. Il Lecce quindi registra una involuzione, frutto di pressioni, tensioni e nervosismo che hanno frenato notevolmente l’ascesa verso la Serie B, un sogno inseguito già da quattro anni. L’ambiente è preoccupato ma la società ed il mister, Piero Braglia, rasserenano i tifosi e guardano con ottimismo gli ultimi tre incontri della stagione. Archiviato il sogno primo posto, ora i salentini dovranno proteggere a denti stretti un posto per i playoff. Il calendario è parzialmente clemente: Paganese, Benevento e Lupa Castelli Romani saranno i prossimi avversari. PAGANESE - Gli azzurrostellati sono reduci da una prestazione maiuscola contro il Matera, stracciato per 4-0: Caccavallo (ex Lecce) firma una doppietta, Sirignano e Cunzi completano le marcature e condannano il Matera al secondo ko di fila che potrebbe compromettere definitivamente la loro corsa verso i playoff. La squadra di Grassadonia non ha più nulla da chiedere al campionato: i playoff sono troppo lontani e per scongiurare il rischio di essere risucchiati nel vortice dei playout servirebbero due punti per la matematica salvezza. Per i giallorossi non dovrebbe essere un impegno particolarmente ostico, però nel corso di questi ultimi anni i salentini hanno visto ogni genere di squadra pronta a giocarsi la partita della vita al Via del Mare; e con un Lecce ancora sovverso dalle emotività potrebbe essere un match più complicato del previsto. Occhio al vice-capocannoniere, Giuseppe Caccavallo. BENEVENTO - Il penultimo incontro dell’anno vede il Lecce far visita al Benevento. Si potrebbe arrivare a questo match con i campani già in Serie B se vinceranno contro il Martina Franca (ormai condannato ai playout) e se il Foggia dovesse perdere lo scontro diretto contro il Cosenza. In questo caso la partita potrebbe rivelarsi in discesa per i salentini che potrebbero misurarsi con le seconde linee della reginetta del campionato. Se invece la corsa del Foggia non dovesse regalare la matematica promozione al Benevento, la partita sarebbe un’inferno per il Lecce. Eppure, paradossalmente, potrebbe essere la svolta nel campionato dei salentini: vincere contro il Benevento restituirebbe quell’autostima persa in casa contro il Matera, e potrebbe essere l’ingrediente segreto per affrontare al meglio i playoff. LUPA CASTELLI R. - L’ultimo incontro dell’anno dovrebbe essere il più facile di tutti: il Lecce affronta al Via del Mare la Lupa Castelli Romani, già condannata alla retrocessione in Serie D. Partita semplice ma che può nascondere delle insidie: la squadra ciociara, infatti, ha dimostrato di saper vincere (quando capita) battendo il Martina Franca per 2-1 nell’ultimo match grazie alla doppietta di un attaccante ritrovato, Gurma. Il tecnico Palazzi caricherà i suoi per salutare la Lega Pro nel migliore dei modi: il Via del Mare affascina, si sa. di Stefano Giammarruto
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MIMMO RANIERI, PRESIDENTE DELL’AIAC, ASSOCIAZIONE ALLENATORI DI PUGLIA: “CARO LECCE NON DEVI ANDARE DALLO PSICOLOGO, MA, SOLO RIMBOCCARTI LE MANICHE E CE LA FARAI”
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Intervistato dalla redazione de lulecce.it, Mimmo Ranieri, presidente dell’Aiac Puglia, l’associazione che riunisce gli allenatori italiani, divisi per regioni, in occasione di un convegno a Lecce, ha parlato a tutto campo delle pugliesi, ma, sul Lecce è molto sicuro: Braglia tecnico esperto e compagine da serie B. Ranieri, ha esordito parlando in generale del ruolo dell’allenatore, ruolo centralissimo in una società di calcio: “il ruolo dell’allenatore, secondo me, è il ruolo più importante in una società di calcio, il tecnico è la persona più importante che deve essere la più credibile deve essere aggregante, deve essere un buon padre di famiglia. Oggigiorno è difficile allenare, soprattutto nei settori giovanili, perché concorrono tante situazioni che sminuiscono (il che è sbagliato) il ruolo dell’allenatore”. In quanto al Lecce, poi, non vi sono dubbi per Ranieri, non vi sono motivazioni psicologiche ma soltanto di natura tecnica che Braglia saprà risolvere coi suoi: “secondo me il Lecce è la squadra più forte delle squadre che si trovano in zona play-off, più forte perché ha un organico composto da gente di categoria superiore, inoltre, ha un tecnico che ha 5 promozioni al proprio attivo. Braglia è un allenatore tra i più esperti insieme ad Auteri. In queste tre partite il Lecce ha perso sette punti: non si tratta solo di sette punti, sono tantissimi e la cosa strana è che gli ha persi in dirittura di arrivo. C’è un qualcosa di negativo che io mi auguro possa essere allontanata presto. Senz’altro stiamo parlando di gente molto esperta che questa categoria la conosce benissimo. C’è un qualcosa che loro devono rivedere perché i play off il Lecce deve vincerli. Non può essere un fattore psicologico quello che ha bloccato il Lecce, bisogna rimboccarsi le maniche dal punto di vista tecnico ed evitare assolutamente un altro anno di Purgatorio. Il Lecce non deve rimanere in Lega Pro, assolutamente no!”
www.lulecce.it Lu Lecce seguici anche su MAURO ISETTO, ALLENATORE IN SECONDA DI MISTER BRAGLIA: “NON C’E’ DUE SENZA TRE, POSSIAMO SALIRE IN B, PASSANDO DAI PLAY OFF”
Accanto a mister Braglia ha centrato ben cinque promozioni, lui, Mauro Isetto, è positivo, ma, realista. Parla del crollo “mentale” dei giocatori del Lecce e delle concrete possibilità di farcela. “Anche noi abbiamo intuito che a livello mentale siamo venuti a mancare, siamo arrivati ad un punto dove si pensava di poter vincere il campionato, dopo Cosenza, siamo incappati in sbagli che ci sono costati molto cari”. Dentro ai play off. Esperienza di un passato recente. “Insieme a mister Braglia, col Castellammare e col Pisa siamo riusciti a farcela. E secondo noi, non c’è due senza tre. Questa rincorsa frenetica ha fatto si che le energie mentali fossero arrivate al top, occorre riposo mentale per ripartire con lo sprint finale”. SURRACO-CURIALE “Giocatori come Surraco si devono riproporre adesso per lo sprint finale, stesso discorso per Curiale. Non dimentichiamo i gol di Curiale e le sue prestazioni. Quindi, abbiamo bisogno di tutti e spero tutti siano nelle giuste condizioni”. La società “La società è composta da persone predisposte a grandi cose, proiettate verso una squadra che prima di tutto raggiunga i livelli più consoni (serie B e serie A), magari questi obiettivi a medio termini, ma sono dei punti fermi. Inoltre è molto importante l’idea del Presidente Tundo di allestire un grande centro sportivo per le giovanili, i presupposti sono tutti ottimi”.
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www.lulecce.it Lu Lecce seguici anche su CLAUDIO LUPERTO: “ARRIVARE AI PLAY OFF PREPARATI FISICAMENTE, NON CI MANCA NULLA” “Il calcio è cambiato moltissimo a livello di preparazione tecnica nel settore giovanile ed anche nella prima squadra, non dico che certi accorgimenti, da allenatore, prima non c’erano, ma, certamente, tutto è diverso, occorre più passione e più dedizione”. Uno dei suoi maestri è stato Mario Corso, maestro di calcio, soprattutto a prendere “confidenza” col pallone, riferimenti importanti VIAinUGO FOSCOLO, LECCE per mister Claudio Luperto che fanno modo che un allenatore possa attingere ad esperienze autentiche. Con lui si parla di settore giovanile e di futuro del Lecce. “Partire dal vivaio è fondamentale per costruire il domani. Al Lecce cosa è successo? E’ successo che il calcio è fatto di queste cose, dal binario giusto puoi passare al deragliamento senza preavviso. La spinta è quella di non mollare, così come ha evidenziato il Presidente Tundo. Penso che anche l’esperienza di mister Braglia nel passato dovrebbe essere già una garanzia, tuttavia bisogna arrivare preparati fisicamente per poter centrare l’obiettivo”.
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