Giugno 2017 LULECCE.IT

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GIUGNO 2017

CIAO...CARO MISTER VIA POLA, 16 SANTA CESAREA TERME (LE)

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www.lulecce.it Lu Lecce seguici anche su EDITORIALE

di Flavio De Marco

Siamo alle porte di Luglio e la truppa giallorossa sta perfezionando il ritiro in terra calabrese agli ordini di mister Rizzo. E’ periodo di mare, periodo di sirene...di mercato, logicamente. E’ un tempo, questo, in cui tutto l’ambiente deve raccogliere le energie per ripartire e pensare come impostare al meglio il prossimo campionato. Il ds Meluso, molto felice di essere rimasto nel Salento, si dice fiducioso per la campagna acquisti. A livello societario rimane saldo il sodalizio degli imprenditori e la squadra promette di essere ancora competitiva. Tutte valutazioni che rassicurano se si tiene presente, leggendo i giornali o le rassegne stampa, che molte società vacillano, non sanno come affrontare il prossimo campionato di Lega Pro, hanno difficoltà ad iscrivere la squadra e via dicendo. Si avvicina la nuova campagna abbonamenti e l’auspicio è che l’ambiente salentino possa, calorosamente, rispondere presente ancora una volta.

Via Guglielmo Massaglia, 110 Lecce

0832 351770

Direttore responsabile: Flavio De Marco Ringraziamo: Umberto Verri, Bruno Conte, Elio Pagliara Grafica: Adriana Greco Aut. Trib. di Lecce n. 1064, 8/07/2010

Lo scorso anno, al Via del Mare, sono stati espressi numeri impressionanti, da far impallidire compagini di serie A. Il connubio tra squadra, società e tifoseria è vivo e ci si augura che possa esserlo a lungo. Cercheremo di comprendere, in questa torrida estate, le mosse di mercato di Meluso e dei suoi osservatori e così anche capiremo come mister Rizzo intende “modellare” i giallorossi: il suo sarà un 4-3-3 “flessibile”, pertanto, rispetto al passato, ci si presenta con qualche arma segreta, almeno a livello tattico. Vedremo cosa accadrà e quali saranno le mosse delle altre “big” della Lega Pro. Per questo numero abbiamo voluto dedicare la copertina a mister Mario Russo, uomo indimenticabile di cultura sportiva e persona di umiltà e professionalità. Sono grato ai colleghi Umberto Verri e Bruno Conte per aver tracciato il profilo di questo grande uomo di sport e allo stesso modo ringrazio l’amico Elio Pagliara per aver ricordato Mario Russo in queste pagine.


www.lulecce.it Lu Lecce seguici anche su A PROVA DI DELUSIONE...

di Bruno Conte

L’estate della quinta delusione giallorossa si consuma con le sue litanie di rimpianti e di se.... Gli errori di Padalino, macroscopici... quel centrocampo sempre in default... quel 4 3 3 che rendeva il Lecce spesso senza densità nella zona più importante... e quell’atteggiamento mai guerriero della squadra che forse pensava di andare in B grazie al.Blasone... le sconfitte brucianti con Matera, Casertana , Francavilla e Foggia... I pareggi incredibili con Vibonese, Fondi e Monopoli.... Padalino vattene, gridavano i tifosi dopo Foggia ed avevano ragione perchè i veri motivi della rottura non erano quelli delle disinvolte foto post partita ma l’ottusità di Padalino nel.non vedere e correggere i limiti e i difetti della squadra. Quante volte in sala stampa, nei dopo partita avevo fatto presente a Padalino che la squadra mancava di nerbo e di cattiveria... Lui una volta mi rispose che “Il Lecce è votato al gioco tecnico e non a quello agonistico”....la risposta evidentemente si commenta da sé. Via Padalino ecco Rizzo, cuore leccese e tanta umiltà... accetta i consigli, lavora sul cuore e sulla mente dei giocatori.

Restituisce al Lecce una dignità agonistica e atletica. Il Lecce combatte ora, finalmente... ma Rizzo non può far nulla contro un’avversaria crudele e spietata... LA SFORTUNA...quella che da 5 anni (erroracci compresi) perseguita i giallorossi con 2 finali perse e con l’uscita ai rigori contro l’Alessandria. Traversa di Mancosu nei supplementari, poi sul Palo il rigore di Ciancio, sul Palo e poi dentro il rigore Alessandrino !! Ci fosse ancora Jurlano avrebbe portato la squadra in tour tra Lourdes, Medjugorie e San Giovanni Rotondo.... Ora si riparte con una bella notizia che non a tutti è palese : Il Lecce c’è ! Non demorde... la Società allarga la base azionistica e si muove da subito sul calcio mercato... Roberto Rizzo è l’allenatore per la stagione del riscatto. Ecco le belle notizie... Al di là degli errori e delle sfortune il Lecce della cordata di amici c’è sempre..! La passione e l’impegno di questi dirigenti è assoluto ed è a prova di delusioni...e nel calcio di oggi non è poco.


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CON TRE-QUATTRO INNESTI –BIG IL LECCE EDIZIONE 2017-2018 POTRA’ PUNTARE ALLA SERIE B Pensieri e sogni a ruota libera in riva al mare sul Lecce che dovrà nascere. Fa caldo, ma siamo protetti dal solleone di questi giorni da un ombrellone, guarda caso dai colori giallorossi. Tantissimi i pensieri che affollano la nostra mente. Ma son tutti pensieri che conducono alle scelte già fatte dai dirigenti (ed a quelle che faranno), impegnati con amore e passione a dare un volto alla creatura della prossima stagione. Una creatura che dovrà avere un bel volto ed una <statura> autorevole, in modo da poter primeggiare, fin da subito, nell’inferno della nuova serie C. In parole povere, un Lecce da primato, capace di non farsi più risucchiare nel vortice dei play off, diventati ormai una vera e propria ossessione. Per squadra e tifosi. Pensieri a ruota libera. Ma pensieri che ci portano a riflettere sulla velocità delle decisioni assunte dalla dirigenza per la costruzione della nuova squadra. E dobbiamo dare atto a Sticchi-Damiani e soci che hanno cominciato ad operare davvero nel migliore dei modi. Senza perdere tempo, ma alla luce dell’ultima ottima prestazione della squadra ad Alessandria, hanno scelto come tecnico del Lecce 2017-2018 Roberto Rizzo, un leccese doc, un tecnico dal passato giallorosso pieno zeppo di www.macchiamoto.com ABBIGLIAMENTO - ACCESSORI - RICAMBI

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di Umberto Verri successi: come giocatore e come allenatore soprattutto della Primavera. Una scelta nel segno della continuità, insomma. Niente più stravolgimenti annuali, niente più squadre rifatte ex novo e come tali molto lente a carburare. Quest’anno, mister Rizzo si troverà ad avere un gruppo di giocatori che già conosce bene e dai quali potrà ottenere il miglior rendimento. Non si troverà di fronte, così come successe all’altro leccese Checco Moriero, una squadra rifatta dalla testa ai piedi. Il Lecce della prossima stagione, a voler essere larghi nelle previsioni, avrà al massimo tre-quattro nuove pedine. Come dire, sarà fin dalle prime battute del ritiro di Lorica, un Lecce bell’è fatto e pronto a dire <sì > a tutte le chiamate del suo tecnico. Insomma, finora le scelte fatte dalla dirigenza meritano di essere accettate con soddisfazione e con anche qualche applauso. Già, solo qualche applauso. Non un grande applauso. E ciò perché il nuovo Lecce non è stato ancora allestito così come i tifosi vogliono. Dato che ci piace dire la verità (come sempre abbiamo fatto) non possiamo non rilevare che nel Lecce della prossima stagione ci dovrà essere accanto a Caturano (già riscattato), un altro bomber di categoria.


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Un attaccante da serie C, capace di integrarsi con Caturano, ma al tempo stesso di essere protagonista personale con la realizzazione di almeno 15-20 gol. Nell’anno che si è da poco concluso, non appena si sono fermati Caturano ed a più riprese anche Doumbia e Torromino, il Lecce ha cominciato a perdere posizioni in classifica, facendosi superare e poi distanziare di ben 11 lunghezze dal Foggia. Certo, per il sorpasso dei foggiano, molto ha contribuito l’ex Padalino che, specie nelle partite che contavano, non è stato capace di vincerne una, mettendo la squadra nella condizione di essere superata nel gioco e nel punteggio. Storia passata che è meglio non ricordare più. Dunque, si sta lavorando a pieno regime per costruire un Lecce di tutto rispetto. Quello che inizierà fra meno di due mesi sarà il sesto campionato consecutivo di Lega Pro per un Lecce che, nel recente passato, era stato abituato a frequentare i salotti della serie B ed A e non quelli della serie C.

Da cinque stagioni a questa parte, il nostro Lecce è considerato un super Lecce in Lega Pro, ma purtroppo anche un Lecce che, puntualmente, si lascia superare nei play off, perdendo così la grande opportunità di ritornare in serie B. Ebbene, quest’anno, le cose dovranno andare diversamente. Si sta lavorando, come detto, a buon ritmo e con le giuste intenzioni di allestire una squadra di rango, vale a dire un Lecce da primato. E sarà tale, cioè un Lecce da promozione, se saranno inseriti nel vecchio gruppo solo tre-quattro elementi di valore: uno-due terzini di fascia, un centrocampista di costruzione ed un attaccante da 15-20 gol. Quattro big insomma. I quali, sotto la guida attenta e valida di Robertino Rizzo, permetteranno al Lecce di essere super. Di essere quel bel Lecce che, tutti noi sotto l’ombrellone, stiamo già sognando ad occhi aperti. di U. V.

VIA TARANTO 7 LECCE


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LA MORTE DI MARIO RUSSO Gli altri hanno pianto un amico Io ho pianto un fratello prematuramente perduto Ho pianto, ho pianto molto per la morte di Mario Russo. Ho pianto perché ho perduto non solo un grande amico, ma un fratello di pochi anni più piccolo di me. Con Mario abbiamo camminato insieme per lunghissimi anni, costruendo con sacrificio le nostre carriere. Abbiamo quasi cominciato insieme ad essere quelli che poi siamo stati per moltissimi anni: io giornalista e lui dapprima pulcino, poi baby-speranza, poi calciatore di successo e non solo a Lecce, ma anche in altre squadre prestigiose italiane (tra cui Roma, Ternana, Atalanta ecc. ) poi ancora buon allenatore e, da una decina d’anni a questa parte, valido dirigente di società. Un uomo completo. insomma. Che, come dicevo, ha cominciato a muovere i primi passi della sua splendida carriera ad appena 17 anni quando ,per la rivolta dell’intera prima squadra nel 1964-65 (non venivano pagati i giocatori), fu chiamato insieme a Causio, Donadei, Sensibile e Cartisano ( tutti <figli> di Attilio Adamo) e tanti altri giovani di belle speranze, a giocare da titolare nel Lecce di serie C nella difficile trasferta di Reggio Calabria. E già da quella domenica, Mario dimostrò di essere un leader, incaricandosi di calciare il rigore che diede il momentaneo pareggio ai giallorossi, poi sconfitti per 2-1. Insieme anche fuori dal mondo dello sport. Fra la mia famiglia e

di Umberto Verri quella di Mario Russo c’è stato sempre molto feeling e tanto amore. Siamo stati vicini di casa a mare, a Porto Cesareo, io ed i miei figli (specie Francesco che faceva l’arbitro) ci siamo trovati speso a cena, molto spesso – quando cioè il tempo e gli impegni me lo consentivano – io e Mario invece ci siamo trovati accanto in Tv o in radio per parlare del mio e del suo Lecce. Non parliamo poi dell’affettuoso rapporto che ho avuto (e Mario c’era sempre) con suo papà Carmelo, con il fratello Pino, con la moglie Viriginia e con i suoi adorati figli. Siamo stati davvero una gran bella famiglia. Pensate: sono stato ( e non poteva essere diversamente) il primo a strappare una sera di luglio un’intervista in riva al mare a Mario Russo, artefice della stupenda galoppata , sotto la guida di Viciani (dall’ottava giornata fino alla fine,) insieme con i Mastropasqua, Valle ecc. , della prima storica promozione in A della Ternana nel 1972. Insomma, un personaggio amato da tutti. Anche dai tantissimi amici e conoscenti che giovedì pomeriggio gli hanno voluto dare l’ultimo saluto nella Basilica di San Domenico Savio, a Lecce. Tanti amici con gli occhi gonfi di lacrime. C’ero pure io che piangevo con il cuore gonfio di dolore per non poter più sentire al telefono e non poter vedere accanto a me allo stadio, in Tv o in radio il mio amato fratello Mario.


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IL RICORDO DI MARIO RUSSO di Elio Pagliara

Ci siamo incontrati giovedì scorso, come quasi ogni giorno, al Bar per un caffè, e tu eri intento a leggere il giornale come sempre, cercando le notizie dalle quali trarre lo spunto per qualche iniziativa a favore del tuo lavoro di Direttore Generale del Monopoli Calcio. Non potevo certo immaginare che da li a due giorni non ti avrei più incontrato in quella che era diventata una consuetudine giornaliera. Quante volte ci siamo soffermati a ricordare e raccontare alle persone che erano con noi, i tempi in cui da compagni di strada e compagni di squadra, venivi a prendermi in bici da casa per andare al vecchio campo “Bisanti” a Castromediano per allenarci, con la solita discussione poi, a chi dei due doveva pedalare al ritorno dopo l’allenamento. Toccava quasi sempre a me visto che la bicicletta era tua !!! Per fortuna eri magro come un chiodo !!! Ogni volta poi, che ci incontravamo nelle trasmissioni televisive, era un tornare indietro nel tempo con ricordi di episodi rimasti indelebili per tutti e due, forse l’educazione che abbiamo ricevuto, l’amicizia che ci ha accompagnato in tutti questi anni ci ha portati ad essere sempre le stesse persone di allora nonostante le nostre strade, nel corso degli anni, abbiano prese direzioni diverse. Ai tuoi funerali, eravamo tutti presenti, vecchi compagni di squadra, amici comuni, tifosi tutta gente che ti ha voluto bene e che come me rimasta sbigottita da ciò che la sorte ti ha riservato in maniera così repentina da non poter avere il tempo di porre rimedio. Sono sicuro che in cuor tuo saresti rimasto contento della presenza degli amici di sempre.

Arrivederci amico mio.

VIA XXIV MAGGIO 35 Lecce CELL. 329 233 2508

Ancora una volta il tennis salentino balza agli onori della cronaca sportiva nazionale per i risultati raggiunti da due Circoli Tennis: il CT MAGLIE ed il CT GALATINA. Il CT MAGLIE ha conquistato una storica promozione in A2 vincendo i play off contro il CT VERONA. Il CT GALATINA è riuscito a restare nella massima serie A2 battendo meritatamente il CT LANCIANO. “Questi risultati sono motivo di vanto e di grande orgoglio, per tutto il movimento tennistico salentino e pugliese – ha dichiarato il presidente della FIT provinciale, Elio Pagliara - e sono arrivati grazie anche ai sacrifici, soprattutto finanziari, che hanno dovuto sostenere i due sodalizi tennistici. Gestire l’attività agonistica di alto livello, con atleti professionisti che provengono da altre Nazioni a rinforzare le nostre squadre formate per la maggior parte da atleti del vivaio, è infatti molto difficile. Sappiamo bene però, che la presenza in squadra di atleti di caratura tecnica internazionale porta entusiasmo, esperienza e spirito di emulazione che consente ai nostri giocatori di migliorare continuamente. Di questo bisogna dare merito ai nostri due storici dirigenti Carlo De Iaco del Ct Maglie e Giovanni Stasi del Ct Galatina ed ai rispettivi Staff che li affiancano in questa attività professionistica”. di Elio Pagliara


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