4 minute read

Armocromia pag

ARMOCROMIA

Sapevate che non tutti i colori e le sfumature si addicono a ognuno di noi? Presumo di sì, ma come si può stabilire quali colori dovremmo prediligere nel nostro abbigliamento? e soprattutto come? A questo ci pensa l’ARMOCROMIA! L’Armocromia è una vera e propria scienza, che si cimenta nello studio e nell’analisi di particolari caratteristiche del nostro corpo e ne trae come risultato una palette di colori “amici”, ovvero tutti quei colori che ci permettono di risaltare maggiormente e che non sottolineano eccessivamente eventuali imperfezioni. Ciò si ricava dallo studio delle caratteristiche del soggetto: la combinazione cromatica della pelle, degli occhi e dei capelli. Sono svariate le combinazioni che si possono trarre dalla presa in considerazione di questi tre principali elementi. Queste caratteristiche sono poi infatti divise in 4 gruppi, chiamati stagioni, che si rifanno appunto ai quattro periodi dell’anno: Primavera, Estate, Autunno e Inverno. Oltre alle quattro stagioni, esistono poi 16 sottogruppi, quattro per ogni stagione. Per la Primavera sono: light, warm, bright e pure; per l’Estate: light, cool, soft e pure; per l’Autunno: deep, warm, soft e pure; infine per l’Inverno: deep, cool, bright e pure. Come penso abbiate dedotto è tutto fuorché un’analisi rapida e istantanea, anzi è molto complessa ed è un’operazione che obbligatoriamente va svolta dal vivo, esposti a luce naturale e privi di trucco e abbronzatura. Il costo di una consulenza di armocromia solitamente si aggira attorno ai 150 euro, prezzo discutibile se si è ignari di tutto ciò che comprende questa analisi. La seduta inizia

Advertisement

con l'individuazione del sottotono, che può essere caldo o fred-

do e che avviene accostando al viso drappi di tessuto nelle varianti calde e fredde di uno stesso colore. Successivamente il/la consulente attraverso l’utilizzo di colori specifici determinerà il livello di intensità (bassa o alta). Infine attraverso un mix di colori si individuerà il grado di contrasto. A seguito dell’individuazione di queste peculiarità, sarà più semplice poter essere collocati in una stagione, e nello specifico sottogruppo, per poi finalmente conoscere la palette di colori più adeguata! Durante la consulenza sarà la persona stessa a rendersi conto di quali colori le si addicano maggiormente. Al termine della seduta non resterà altro da fare che prendere confidenza con la propria palette cromatica ed il gioco è fatto. Ma com’è nata l’Armocromia? Si narra che fu il pittore e insegnante al Bauhaus (scuola tedesca che univa arte e design e che insegnò tra il 1919 e 1933) Johannes Itten, che decise, al fine di facilitare gli studenti del suo corso di ritrattistica, di raggruppare i colori in insiemi che lui individuava osservando il cambio delle stagioni e che ritrovava per caratteristiche osservando incarnato, occhi e capelli di colui o colei che doveva essere ritratto/a. Secondo alcuni come studio e analisi vera e propria l’Armocromia fissa le sue radici alla fine degli anni Settanta, a seguito della pubblicazione del libro “Color Me A Season” di Bernice Kentner, secondo altri, invece, nasce a seguito della pubblicazione di un altro libro “Color Me Beautiful” di Carol Jackson, altri ancora sostengono che la sua creatrice fu Suzanne Caygill che negli anni Cinquanta ideò il suo metodo, che formalizzò attraverso un libro solo negli anni Ottanta. Dunque, come possiamo ben

vedere, la nascita di questa scienza è del tutto incerta, ma senza alcun dubbio dagli anni Settanta agli anni Ottanta ci fu un incremento dell’attenzione sulla volontà di valorizzare il volto tramite il colore.

In Italia, attualmente, l’interesse per l’Armocromia si è diffuso grazie ai libri della consulente d’immagine Rossella Migliaccio, molto attiva sui social e creatrice di un’app tutta dedicata all’argomento. Se siete a conoscenza almeno della vostra ipotetica stagione, posso darvi qualche semplice consiglio da seguire. Per quanto riguarda la Primavera, car atter izzata da un sottotono caldo, un valore chiaro e un’intensità alta, si ha la palette più variegata, che comprende colori forti che sono ben retti da un incarnato tipicamente radioso, motivo per cui ci si può permettere di passare da dei beige/albicocca a dei blu, sempre però che siano caldi e luminosi. Sono totalmente da evitare il grigio e il nero, che tendono a spegnere la luminosità dei volti splendenti che caratterizzano gli/le esponenti di questa stagione. Parlando d’Estate, car atter izzata da un tono freddo, un valore chiaro e un’intensità bassa, si hanno esponenti dai capelli solitamente biondi oppure castano chiaro, i quali reggono molto bene colori dalle tonalità pastello, cipriate e madreperlate. Meglio evitare invece le sfumature calde e aranciate e i colori vividi e aggressivi. Passando all’Autunno, caratterizzato da un tono caldo, un valore scuro e un’intensità bassa, possiamo trovare una palette abbastanza eterogenea, con soggetti altrettanto variegati. Tranne che per il sottogruppo deep, che è in grado di reggere colori più forti, gli altri preferiscono tonalità più morbide che si ricollegano all’atmosfera e ai colori che manifesta l’Autunno come stagione solare. Infine con l’Inverno, car atterizzato da un sottotono freddo, un valore scuro e un’intensità alta, abbiamo esponenti sia con la pelle olivastra e capelli neri, sia con la pelle più chiara e gli occhi di gemma. È la stagione più diffusa nel nostro bacino mediterraneo e ha come tipologia più insidiosa quella cool, che tende verso colori più delicati e regge un’intensità medio bassa, motivo per cui è spesso erroneamente posta tra gli Autunno, non prendendo in considerazione che colori come arancione e beige stonino duramente con questa tipologia di soggetti.

Spero, con queste brevi e semplici infomazioni, di aver scaturito in voi un minimo interesse sull’argomento, che vi assicuro, è come un turbine dal quale è impossibile uscire una volta entrati!

Vanessa Bajenaru 3^FL

This article is from: