Ottobre 2016
44 DONNA È
POLITICA•LIBRI CINEMA•SPORT M U S IC A • T E AT R O A RT E•PA S SIONE FESTIVAL DELLE
GENERAZIONI L’AGENDA DI
OTTOBRE
4 / 9 ottobre Teatro della Pergola
CALDERÓN
di Pier Paolo Pasolini drammaturgia Sandro Lombardi, Fabrizio Sinisi e Federico Tiezzi regia Federico Tiezzi
29 ottobre / 6 novembre Teatro della Pergola PRIMA NAZIONALE
18 / 23 ottobre Teatro della Pergola
MASSIMO RANIERI
TEATRO DEL PORTO Versi, prosa e musica di Raffaele Viviani
PRIMA NAZIONALE
LA COMPAGNIA DI TEATRO DI LUCA DE FILIPPO
regia Maurizio Scaparro
QUESTI FANTASMI!
9 ottobre Teatro della Pergola
di Eduardo De Filippo regia Marco Tullio Giordana
11 / 14 ottobre Teatro della Pergola
IN SUA MOVENZA È FERMO Viaggio teatrale
LA DEMOCRAZIA DEL CORPO
COMPAGNIA VIRGILIO SIENI
regia Giovanni Micoli in collaborazione con La Compagnia delle Seggiole
CANTICO DEI CANTICI
di Virgilio Sieni musiche originali eseguite dal vivo dall’autore Daniele Roccato (contrabbasso) coreografia e regia Virgilio Sieni
ore 10.00 / 11.00 / 12.00
27 / 30 ottobre Saloncino | Teatro della Pergola
ore 20.45
Fino al 30 ottobre Sala Oro | Teatro della Pergola
LA DEMOCRAZIA DEL CORPO
COMPAGNIA VIRGILIO SIENI
MOSTRA
BABELE
di Virgilio Sieni coreografia e regia Virgilio Sieni
ARNOLDO FOÀ Una vita lunga un secolo
27 / 28 ottobre: ore 20.45 29 / 30 ottobre: ore 18.30
ore 15.00 / 18.30
12 ottobre / 2 novembre Teatro Niccolini GABRIELE LAVIA
7 / 8 ottobre Teatro Studio
L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA ...e non solo
PRIMA NAZIONALE
MACBETH Essere (e) tempo
www.teatrodellatoscana.it
di William Shakespeare regia Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni
4 / 5 novembre Teatro Niccolini
26 ottobre / 3 novembre Teatro Studio
PRIMA NAZIONALE ALLUVIONE. 50 ANNI DOPO
UNA NOTTE IN TEATRO
IL SOGNO DI ALICE Uno spettacolo con sonno e risveglio per 18 bambini dai 6 ai 10 anni liberamente tratto da Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll regia Sara Morena Zanella dalle ore 21.00 alle ore 8.00
20 / 22 ottobre Teatro Era
LA PROSSIMA STAGIONE Spettacolo da leggere
di e con Michele Santeramo da un’idea di Luca Dini e Michele Santeramo immagini Cristina Gardumi
di Luigi Pirandello con Michele Demaria, Barbara Alesse regia Gabriele Lavia
LA COMPAGNIA DELLE SEGGIOLE
SOTTO UNA GRAN PIOVA D’ACQUA...
a cura di Sandro Bennucci, Marcello Mancini e Massimo Sandrelli
ore 21.00
4 / 8 ottobre Teatro Era SILVIA PASELLO
PRIMA NAZIONALE ALLUVIONE. 50 ANNI DOPO
MARCO ZANNONI
LEAR
FINCOSTASSÙ
di Stefano Geraci, Roberto Bacci liberamente ispirato a William Shakespeare regia Roberto Bacci
5 / 6 novembre Teatro Era GLAUCO MAURI e ROBERTO STURNO
EDIPO Edipo Re - Edipo a Colono
di Sofocle regie Andrea Baracco - Edipo Re e Glauco Mauri - Edipo a Colono
11 / 13 e 15 / 16 novembre Teatro Niccolini
di Alberto Severi regia Lorenzo Degl’Innocenti ore 21.00, domenica 16.45
TEATRO DELLA PERGOLA
TEATRO STUDIO
TEATRO NICCOLINI
TEATRO ERA
Via della Pergola, 12/32 - Firenze 055.0763333 pubblico@teatrodellapergola.com www.teatrodellapergola.com
Via Ricasoli, 3 - Firenze 055.0763333 pubblico@teatrodellapergola.com www.teatrodellapergola.com
Via Donizetti, 58 - Scandicci (FI) 055.0763333 pubblico@teatrodellapergola.com www.teatrostudioscandicci.it
Parco Jerzy Grotowski Via Indipendenza - Pontedera (PI) 0587.55720 / 57034 teatroera@teatrodellatoscana.it www.centroperlaricercateatrale.it
LA SERENATA di matilde sereni “Senza rossetto nella cabina elettorale” così il Corriere della Sera titolò uno dei tanti editoriali usciti il 2 giugno 1946 con le linee guida nell’accompagnare i cittadini al grande passo. Le donne venivano chiamate per la prima volta ad esprimere il loro diritto politico nel referendum istituzionale Monarchia contro Repubblica; era un voto importante e dato che la scheda doveva essere incollata alla vecchia maniera, le elettrici avrebbero potuto lasciarvi un po’ di rossetto e in quel caso rendere nullo il loro voto. Non era proprio il caso dato che, come scrisse Dorothy Thomson, “non è azzardato affermare che saranno le donne a far pencolare la bilancia in favore della monarchia o della repubblica”. Fatto sta che, con o senza rossetto, si recò alle urne l’89,1% degli aventi diritto e solo due anni dopo la Costituzione Italiana osannò questo risultato nell’articolo 48 con una verità assoluta ed intoccabile: “Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico.” Incredibile, vero? No. È la cosa più banale e fondamentale dell’universo e noi ce lo siamo dimenticati. Tra poco avremo l’occasione di rinnovare ancora questo patto e se da una parte quel dovere civico si è fatto negli anni sempre più piccolo, i diritti non smettono di essere rivendicati quindi cari miei c’è qualcosa che non torna. È certo innegabile che la classe politica ha messo tutto l’impegno possibile nel corso degli anni ad uccidere ogni singola affezione civile, ma non importa. Ogni voto è un voto nuovo. Ogni voto è un peso nella bilancia del bene e del male, del giusto e dell’ingiusto. Uno è uguale a uno. Non dobbiamo arrenderci all’imbruttimento del mondo perché i tempi sono cambiati, stanno cambiando e cambieranno ancora. Tutto è perduto, nulla è perduto, chi lo sa? L’unica arma che abbiamo è far sapere come vorremmo che vadano le cose. La maggioranza vince. È facile ed è bello che lo sia. Lungarno questo mese è donna. Non sappiamo se saranno le donne a far pencolare la bilancia del sì o del no, ma sappiamo che il rossetto se finemente accostato al colore della pelle, farà il suo gioco nello strappare un sorriso allo scrutatore sveglio dalle 6 del mattino a preparare le carte che cambieranno il futuro. Buon voto e buona lettura.
IN COPERTINA LA DEMOCRAZIA DEL CORPO di Bianca Vagnoli
Bastano pochi elementi per leggere un corpo danzante. Primo fra tutti l’Immaginazione. Bianca Vagnoli, laureata in Graphic Design all’Accademia di Belle Arti di Bologna, concentra la sua ricerca artistica in più campi, ma in Particolare predilige l’illustrazione e la grafica. Dopo aver collaborato con riviste quali “Il Mucchio Selvaggio”, “Boite Magazine” e “Burrasca Magazine”, attualmente lavora su commissione nell’ambito musicale e artistico. Le piacciono la grafite 2b, la morfologia delle montagne e progettare libri. www.cargocollective.com/biancavagnoli
Iscrizione al Registro Stampa del Tribunale di Firenze n. 5892 del 21/09/2012
SOMMARIO
4 5 6 7 8 10 16 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30
UNA RAGAZZA DEL ’46 di raffaella galamini
NOSTRA SIGNORA DEI LIBRI di sara vergari
SORRIDI A “CREPAPELLE” di erika gherardotti
LE POZIONI DELLA STREGA di alessandra pistillo
UN NUOVO CINEMA di caterina liverani
ALLENARE I LIMITI di tommaso chimenti
L’AGENDA DI OTTOBRE
18 OTTOBRE DA NON PERDERE
• IO VIAGGIO DA SOLA
di alba parrini
•Q UANDO IL CALCIO PARLA AL FEMMINILE di riccardo morandi •L ’ARTE A PRATO di pratosfera • CINEMA E SCRITTURA di silvia amerighi • OTTOBRE A PISA di francesca sbandierata • ANCORA NOSTRA di mattia marasco • OTTOBRE 1981 di leandro ferretti • • • •
OSE CHE LE DONNE... di martina milani C OTTOBRE BAMBINO di cristina romeo CHIARA PINA di valentina messina LA VERITÀ, VI DICO... di nanni the pug
•B REVE STORIA DEL MASCHILISMO DI MERDA di tommaso ciuffoletti • LE DONNE LO SANNO di riccardo morandi •R OMINA CAPITANI • E SONO 27 di the nightfly • SUONI
di giulia focardi
di gianluca danti
• PAGINE
di gabriele ametrano
• PALATI FINI • STELLE
di marta staulo
di virginia
N. 44 - Anno V - OTTOBRE 2016 - Rivista Mensile - www.lungarnofirenze.it Editore: A ssociazione Culturale Lungarno - Via A. Scialoja, 33 - 50136 Firenze - P.I. 06286260481 Direttore responsabile: Marco Mannucci • Direttore editoriale: Gabriele Ametrano Responsabile di redazione: Riccardo Morandi Social Media Manager: Bianca Ingino, Valentina Messina • Amministrazione: Arianna Giullori Stampa: Grafiche Martinelli - Firenze • Distribuzione: Ecopony Express - Firenze Hanno collaborato: Caterina Liverani, Cristina Romeo, Marta Staulo, Martina Milani, Raffaella Galamini, Giulia Focardi, Silvia Amerighi, Francesca Sbandierata, Valentina Messina, Alessandra Pistillo, Sara Vergari, Alba Parrini, Erika Gherardotti, Mattia Marasco, Leonardo Cianfanelli, Tommaso Chimenti, Riccardo Morandi, The NightFly, Pratosfera, Leandro Ferretti, Nanni, Tommaso Ciuffoletti, Virginia, Gabriele Ametrano, Andrea Iucu, Gianluca Danti, Gabriele Sobremesa, Bianca Vagnoli. Nessuna parte di questo periodico può essere riprodotta senza l’autorizzazione scritta dei proprietari. La direzione non si assume alcuna responsabilità per marchi, foto e slogan usati dagli inserzionisti, né per cambiamenti di date, luoghi e orari degli eventi segnalati.
Se ami Lungarno, vai su www.lungarnofirenze.it/sostienici e scegli come sostenerlo. PER INFO E PUBBLICITÀ monica@lungarnofirenze.it - 389 1067456
Con il contributo di
Scopri dove trovare Lungarno su www.lungarnofirenze.it
4
storie
UNA RAGAZZA DEL ’46 di raffaella galamini
M
aria Rubini, a dispetto delle sue 93 primavere, è a tutti gli effetti una ragazza. Una “ragazza del ’46”. Aveva 23 anni quando fu chiamata a votare per il referendum istituzionale per la scelta tra Monarchia e Repubblica e l’elezione dell’Assemblea Costituente. Questa bella signora dalla chioma candida e lo sguardo dolce e affettuoso da perfetta bisnonna, vive da sola vicino Roma dopo essere rimasta vedova alcuni anni fa. È ancora autosufficiente, va a fare la spesa e a messa, nel fine settimana aiuta le figlie alle prese con i nipoti. La sua famiglia lasciò la Puglia negli anni Trenta per attraversare l’Italia e stabilirsi a Roma. Papà custode in un’azienda edile, madre casalinga. Otto figli tra maschi e femmine. “I nostri genitori, pur non essendo ricchi, ci fecero studiare tutti secondo le possibilità e le capacità. Mia sorella Angela si è laureata, i miei fratelli Anna e Vittorio si sono diplomati. Io e gli altri, più o meno, abbiamo fatto fino al terzo avviamento che era l’anticamera del lavoro professionale”. Maria come tante sue coetanee, finite le scuole ha cominciato subito a lavorare: “prima come commessa - racconta - ma siccome mi pagavano poco, avevo trovato lavoro in un istituto per corrispondenza. I giovani in servizio di leva potevano continuare a studiare e a sostenere gli esami
anche durante il militare, scrivendo per l’appunto ai professori dell’istituto. Io ero al centralino e ricordo la gran quantità di lettere che arrivavano con i compiti da correggere e rispedire al mittente. Soldati anche al fronte. Con i primi bombardamenti, l’ufficio non era lontano da San Lorenzo, l’istituto venne chiuso e io non andai più a lavorare lì. Ero brava col cucito e cominciai a lavorare come sarta, per conto di negozi. Preferivo gestirmi il lavoro da casa”. Ricorda ancora quel primo appuntamento al voto, nel giugno del ’46, come “una grande sorpresa, del tutto inaspettata”. Primogenita di una numerosa famiglia del Sud, Maria Rubini fu l’unica ad avere l’età per andare a votare. Neanche il fidanzato Livio, che poi nel 1949 divenne suo marito, poté partecipare alle votazioni. “Ci svegliammo la mattina all’alba - racconta, mentre sistema una ciocca di capelli bianchi dietro l’orecchio - prendemmo un bus per raggiungere il seggio in centro dove avremmo votato”. Nervosa? Emozionata? “No, ero tranquilla. Non ero sola, con me c’erano anche i miei genitori che allora avevano 48 e 46 anni”. Suo padre Antonio era anche lui un ragazzo speciale, “un ragazzo del ’99”, aveva fatto la Grande Guerra. Uomo di sinistra, seppur non militante, aveva accompagnato moglie e figlia all’appuntamento elettorale del 2 giugno del ’46. “In famiglia avevamo parlato del voto, voleva-
mo un cambiamento perché le cose andassero meglio. Speravamo in un rinnovamento dopo le sofferenze della guerra. Ho ancora il ricordo dei bombardamenti, dei cadaveri dei soldati tedeschi lasciati giorni e giorni lungo le strade”, sospira. Nessun dubbio o esitazione al momento di barrare la casella, nell’urna. Curiosamente, l’immagine che le è rimasta impressa è un’altra. “Il ricordo più grande di quella giornata sono state le code lunghissime per votare. C’era davvero tutta la città. Famiglie intere, tante donne. Un’attesa di ore, ordinata e composta. Tutti in fila per votare. Tutti che volevano partecipare a quel giorno. Tornammo a casa che era già sera. Alla fermata mi aspettava il mio fidanzato Livio che voleva sapere com’era andata”. Curiosità, speranze e poi la conferma che il cambiamento c’era stato. Le donne avevano dato il loro contributo fondamentale: la partecipazione femminile fu dell’89,1 per cento.
parole
5
NOSTRA SIGNORA DEI LIBRI di sara vergari
Q
uante donne nel corso della storia hanno lasciato un’impronta davvero decisiva? Dobbiamo ammettere che sono una minoranza, ma non possiamo dimenticare che ci sono state e ci sono ancora. A Firenze (e non solo) Anna Benedetti è un nome che non lascia indifferenti ed è sufficiente parlarci pochi minuti per intuire il patrimonio di sapere che negli anni si è conquistata. È una donna che ha vissuto infinite vite ed è una fonte inesauribile di cultura. E come succede a chi ha capito il significato profondo della nostra esistenza, si presenta con grande disponibilità e con uno spiccato senso dell’umorismo, come dimostra il nome del suo gatto preferito, Timit, chiamato come la parte finale di un indirizzo mail solo perché gli piace giocare sulla tastiera del computer. Conoscere tutta la vita di Anna Benedetti è impossibile tanto è densa, ma ci possiamo accontentare di piccoli aneddoti. “Dovevo laurearmi in Lettere con Roberto Longhi ma sarebbe diventato un lavoro molto lungo; ho realizzato una tesi in Storia della lingua e poi sono andata in America, nell’Illinois”. E negli Stati Uniti ci è rimasta per ben dieci anni fondando una biblioteca per italiani in America, un circolo letterario in cui leggere e mangiare spaghetti. “Quando sono tornata in Italia sono entrata all’Accademia della Crusca, ma mi annoiavo tremendamente. Ricordo quell’ambiente con grande affetto ma proprio non faceva per me”. Sono i libri e la letteratura il fil rouge di tutte le vite di Anna Benedetti. Così, lasciata l’Accademia, senza fondi né altri aiuti ha iniziato ad organizzare conferenze su autori a lei molto cari. Ini-
zialmente il pubblico era molto poco, ma piano piano è riuscita a riempire le aule coinvolgendo anche i ragazzi. A Firenze associamo Anna Benedetti ad un progetto molto prezioso, Leggere per non dimenticare, che comincerà a breve. “Sono ventidue anni che Leggere per non dimenticare esiste ed io sono molto orgogliosa perché questo è ciò che amo fare. Scegliere gli autori personalmente, leggerne i libri e diffondere al pubblico i loro lavori”. Ma le passioni di Anna Benedetti sono molteplici: oltre la letteratura, la musica e la pittura del XVII secolo. E nella sua vita ha condiviso questi suoi amori con alcuni dei più grandi artisti del nostro tempo conosciuti personalmente.
“Durante un Premio Viareggio ho incontrato Mario Vargas Llosa. Aveva da poco vinto il Premio Nobel e siamo diventati amici in un modo molto particolare. Faceva molto caldo ed era vestito pesante così gli consigliai di mettersi una camicia leggera. Lui mi chiese di che colore ed io risposi rosa. Da lì sono diventata un po’ la sua consigliera in fatto di abbigliamento”. Sergio Staino ha realizzato una vignetta per lei, Antonio Tabucchi è stato a casa sua e così pittori e grandi critici. Non ci sono altri modi per conoscerla e conoscere se non quello di mettersi ad ascoltare per ore e ore ammirando una donna che senza dubbio onora il genere femminile.
LEGGERE PER NON DIMENTICARE
I
l tema di questa XXII stagione sarà “Il valore dei libri” e gli appuntamenti si svolgeranno come di consueto alla Biblioteca delle Oblate (inizio ore 17.30). Questi alcuni incontri del mese: Mercoledì 5 Sergio Givone presenta “Luce d’addio. Dialoghi dell’amore ferito” (Olschki Editore) Mercoledì 12 Filippo La Porta presenta “Indaffarati” (Bompiani) Mercoledì 19 Edoardo Albinati presenta “La scuola cattolica” (Rizzoli) Mercoledì 26 Rosetta Loy presenta “Forse” Per informazioni sul programma completo potete visitare il sito www.leggerepernondimenticare.it
6
luoghi
SORRIDI A “CREPAPELLE” di erika gherardotti
H
ai voglia di mangiare qualcosa di diverso? Forse cerchi un locale non caotico, che culli per un po’ il tuo stato d’animo e ti regali sapori autentici, fatti con ingredienti a km 0 e non troppo artificiosi. Magari hai in mente una cena intima o, al contrario, una con gli amici di una vita. Sono tante le motivazioni che ti possono portare qui, da Crepapelle. Già il nome ne suggerisce l’essenza: tanta giovialità e molte crêpes, sia dolci che salate, accompagnate da un’insalata dell’azienda agricola di famiglia. Ed oltre alle crêpes un menù sfizioso: panini, pizze, insalatone, panzarotti e fritti (non fateveli sfuggire!). Tutto rigorosamente vegan e con un ottimo rapporto qualità/prezzo. L’offerta culinaria è curata e aggiornata mensilmente, perché sta al passo naturale delle stagioni, e non delle mode di qualche cooking reality. Largo quindi alle salse ‘fatte in casa’ e ai prodotti dell’orto. Sulle pareti colorate si leggono delle interessanti portate del giorno, preparate con la creatività delle due proprietarie: Sara e Paola. Ed una volta assaggiata la prima, vorresti provarle tutte. Il bistrò è intimo, 24 i posti, e informale. Appena si entra si è accolti dalla sua mascotte: Pixel, un cane dolcissimo che ti fa sentire come tra delle mura domestiche. Da Crepapelle si re-
spira la passione che le due ragazze hanno messo nel realizzare questo delizioso angolo culinario: sulle pareti si leggono delle citazioni di artisti e scrittori e dei disegni (sono di Sara che, oltre ad essere una bravissima cuoca, è anche un’abilissima cartoonist). I tavoli e le sedie sono diversi tra loro, le tovagliette e le stoviglie sono colorate. Il tutto contribuisce a creare una calda atmosfera cartoon. Il sottofondo musicale è degno di nota: la musica non è scelta casualmente tra liste di brani lounge o ambient. È selezionata con cura e dona personalità al locale. Si ascoltano i classici del rock, dai The Clash agli U2, alla musica italiana come i Baustelle. Ma non solo: Crepapelle è solidale. Gli amici a 4 zampe son ben accetti. Si tengono contest in favore di alcuni canili ed è possibile ordinare degli “aiutini”, delle pietanze il cui ricavato va a favore degli animali terremotati. Non c’è spazio per il grigiore, ha la meglio il sorriso. Quel sorriso che mostra Paola nell’accoglienza che dona, anche nel rispondere a qualche nostra curiosità. Di chi è stata l’idea di aprire quest’attività? “Mi sono laureata in Scienze Politiche con una tesi sulla legislazione per la tutela degli animali. Mi sono appassionata al tema e nel frattempo ho conosciuto Sara, già da tempo vegetariana. Siamo diventate insieme vegane e mi è venuta l’idea di aprire un ristorante vegano. Io facevo
la cameriera e anche Sara lavorava nella ristorazione. Mai in cucina però. Ci siamo fatte aiutare inizialmente da un nostro amico Chef. Ci siamo buttate con tanta passione. All’inizio il menù comprendeva poche portate. Poi via via Sara ha fatto esperienza, è migliorata molto ed abbiamo allargato l’offerta. Adesso, alcuni giorni della settimana proponiamo anche la pizza”. Siete di Firenze? “Sara è di Verona ma è arrivata a Firenze per seguire i corsi della scuola Comics. Io invece sono di Scandicci ma adesso abitiamo entrambe in zona perché c’è sempre piaciuta”. Da chi è frequentato Crepapelle? “Per la maggior parte da vegani o vegetariani, ma vengono anche molte persone che non lo sono. Ci siamo fatte conoscere ed ora abbiamo anche qualche cliente amico che ci viene a trovare abitualmente”. E perché avete scelto proprio le crêpes come specialità? “Mi sono sempre piaciute molto”. E come tutti sappiamo, se chi in cucina ama ciò che prepara il risultato è eccezionale. Noi abbiamo in bocca ancora il gusto di una crêpe Sacher e il nome ne suggerisce gli ingredienti. Riguardo il sapore, beh, lasciamo a voi la gioia di scoprirlo. www.crepapelle.org
shottini
7
RACHELE GIGLIONI SOTTO LE LUCI DEL RIVALTA di alessandra pistillo
“D
ietro ogni strega si nasconde una grande donna”. Siamo al Rivalta Cafè e queste sono le parole con cui viene servito il cocktail La strega bianca: un concentrato di sapori in un bicchiere vintage adagiato su una minuscola specchiera. La tua immagine riflessa prende il calice tra le dita. Segue un’esplosione di sapori così unica da farti sospettare di bere sul serio una pozione magica. Questa creazione è solo una delle tante di Rachele Giglioni. Bar lady ed imprenditrice, Rachele ha inventato (nomen omen) il suo cocktail Giglio vincitore del Martini Royale 2013 esposto pure al padiglione Italia Expo, e non può che rappresentare l’orgoglio della nostra città nel campo della miscelazione. Ha 30 anni e per i primi 18 ha vissuto nelle Marche, poi si è spostata a Perugia per studiare e, dopo un periodo a Londra, è approdata a Firenze. Qui ha cominciato a studiare teatro, iniziando a lavorare nei locali come cameriera ma sempre guardando il bancone del bar con interesse. Lo vede come una sorta di palcoscenico e la figura del barman come un frontman dal talento innato. A 26 anni giunge al Rivalta ed è qui che germoglia la sua passione per la miscelazione. “Quando ho saputo che cercavano un bartender mi sono proposta, con tanta voglia di
imparare. Sei mesi dopo aver iniziato dal nulla, ho vinto il Martini Contest”. Inizia così a viaggiare per lavoro, da Milano a New York, assorbe tutta l’energia, la creatività e le novità che respira. In un attimo la sua popolarità esplode: fioccano ospitate e proposte di lavoro, ma lei ha deciso di rimanere dove è oggi, diventando socia dello stesso Rivalta. Crea la cocktail list e seleziona il personale, che reputa la parte più importante del locale. “La cura e l’accoglienza del cliente sono la nostra impronta. L’atmosfera è di livello, ma le persone ci si devono sentire a proprio agio”. L’obiettivo di vita di Rachele è mentale. “Se potessi mantenere sempre questa energia positiva e continuare a rapportarmi al mio lavoro con questa dedizione e genuinità potrei ritenermi soddisfatta. Poi vabbè, che c’entra, se potessi aprire un locale come questo a New York sarebbe fighissimo”. La responsabilità di far star bene chi decide di passare la serata nel suo locale è la sua motivazione. “Il bar è un luogo dedicato allo svago e al relax. L’unica cosa che scegliamo davvero è come trascorrere i nostri momenti liberi. Dipende solo dalla nostra volontà. Chi ci lavora ha la responsabilità di accogliere una persona in un momento fondamentale della sua giornata. È qui che uno staff affiatato e consapevole fa la differenza”. Ma è stato facile inserirsi in un settore che sembra essere prettamente maschile? In realtà Ra-
chele esordisce in un momento storico in cui la figura del bar tender viene legittimata anche in Italia al pari di quella dello chef: la professionalità fa la differenza. E a chi crede che la donna dietro al banco sia preda di approcci facili, Rachele risponde sorridendo. “È normale che possa succedere ma il locale impone una selezione naturale. Se il luogo è di alto livello, lo è anche il tipo di approccio, per cui mai pesante o volgare come può accadere in altri contesti”. Rachele è dunque una donna che ha fatto di una passione una carriera: oggi è parte del Drink Team di Bar Giornale e partecipa a molte tappe di Bar Italia. “Quando non siamo dietro al bancone siamo alla ricerca di ingredienti da portare dietro al bancone. Mi diverto a esplorare i mercatini e se trovo qualche spezia particolare penso subito a delle ricette per nuovi cocktail”. Tra le sue creazioni, ama molto “Impavido”, con bourbon whiskey, sciroppo di acero, cocchi vermouth, Boker’s Bitter e aceto balsamico di Modena. I nomi dei suoi cocktail? Spesso sono quelli delle persone che incontra. La sua creatività è per il suo pubblico, come accade per un artista. “Se una persona sceglie il tuo locale vuol dire che hai fatto un buon lavoro, per cui devi essere grata. E questo è il senso del bar: scelta, scambio e gratitudine. Il bar è un luogo di vita”.
8
pellicole
INCONTRO CON STEFANIA IPPOLITI di caterina liverani
M
ai come quest’anno con l’autunno si inaugura a Firenze una lunga stagione all’insegna del cinema di qualità pensato per un pubblico sempre più nutrito e curioso che sta per partecipare a un evento davvero speciale che testimonia fiducia e coraggio: la riapertura della sala cinematografica La Compagnia, in via Cavour 507r. A parlarci, non solo di questo, è Stefania Ippoliti che da un decennio ricopre la carica di responsabile della Mediateca e Area Cinema di Fondazione Sistema Toscana. Non più Teatro della Compagnia, ma un più semplice e diretto La Compagnia. Quando si è cominciato a pensare a questo cambiamento e quale è il progetto che lo accompagna? Si tratta di una sala chiusa da anni che la Regione Toscana ha acquistata 6 anni fa e che a fine ottobre noi riapriremo per farne una casa del cinema della Toscana, dove saranno ospitati tutti i festival internazionali dalla Cinquanta Giorni alla Primavera Orientale. La riapertura della nuova sala La Compagnia (un tempo Teatro della Compagnia) servirà, ci auguriamo, anche per movimentare il tratto di strada in cui è collocata. Abbiamo parlato a lungo con alcuni dei negozianti storici della zona e sono tutti molto felici del nostro arrivo. Quale sarà nello specifico la programmazione de La Compagnia? Sarà la casa dei festival, dopo il periodo in cui essi sono stati ospitati dal bellissimo Cinema Odeon, ma anche la casa del cinema documentario che è uno dei progetti che ci sta più a cuore. Siamo abituati a considerare il cinema
documentario di nicchia, ma è un genere al quale, ai festival come in sala, il pubblico inizia a dare riconoscimento. Sta nascendo l’abitudine a frequentare questo tipo di cinema che è una commistione di generi, un luogo di sperimentazioni; la realtà è al centro, ma in queste opere viene declinata in modi diversi. La valorizzazione del documentario sarà possibile anche grazie al Festival dei Popoli che in 56 edizioni ha abituato il pubblico fiorentino a questo tipo di linguaggio e c’è molta emozione anche presso chi lavora alla programmazione, come Camilla Toschi e Marta Zappacosta, e si impegna a cercare novità, titoli ed esclusive. Un’altra novità sarà data dalla multi programmazione: ogni giorno della settimana e ogni fascia di orario hanno il loro pubblico, per cui la mattina penseremo a qualcosa di interessante per le scuole, il pomeriggio sarà dedicato alla proposta per un pubblico adulto e abituato ad un certo tipo di cinema, mentre la sera terrà in considerazione le esigenze dei più giovani. Cosa ha significato riaprire un cinema in un momento in cui invece se ne continuano a chiudere? È un segnale di ottimismo sul fatto che le cose si possono fare e la prova di una fiducia da parte dell’amministrazione pubblica. Questa sala è stata acquistata nel 2010 dalla Regione Toscana, e sono occorsi tempo e pazienza perché fosse pronta.
A Firenze, e più in generale in Toscana, è vero che le sale chiudono ma si può registrare un numero di esercizi attivi molto più confortante rispetto ad altre regioni. Siamo fortunati perché possiamo contare su bravi esercenti che la Regione Toscana in questi anni non ha mai smesso di aiutare con incentivi e premi alla programmazione. Cosa ha imparato in questi anni di lavoro sul cinema che da spettatrice ignorava? Non sapevo quasi nulla. Ho studiato Giurisprudenza poi ho lavorato nella moda e nell’arte, mi sono approcciata a questo nuovo impegno con un po’ della beata incoscienza dei neofiti. Avevo però esperienza nell’organizzazione di progetti di una certa complessità e questo mi ha aiutata a proporre idee che si sono poi rivelate delle buone intuizioni, come il raggruppare festival importanti in un unico cartellone. Siamo arrivati al 10° anno della 50 Giorni ed è un grande risultato per i festival che tra loro hanno sviluppato collaborazioni e solidarietà e per il pubblico che ha un ventaglio di offerte davvero interessante. Quello che ho imparato è che la cultura audiovisiva ha una grande potenza e che il messaggio che trasmette il cinema è formidabile, arriva al cuore, all’anima e alla pancia di una gran numero di persone. Ho imparato anche la concretezza di un settore, quello del cinema appunto, che fa manifattura a partire dalla cultura.
9 I CONSIGLI DELL’INTERVISTATO
«I
l cinema è un fantastico anello di congiunzione fra la cultura alta e quella popolare con la capacità di parlare a milioni di persone che sono numeri impensabili per altre forme d’arte, ed accade anche quando vi sono contenuti per nulla semplici. Mi piace tutto il cinema, dai blockbuster alle opere più raffinate che sanno scavare in profondità. Mi appassiono moltissimo ai film che vedo, forse rischierò di sembrare un po’ volubile ammettendo che ogni bel film che vedo appanna un po’ il ricordo del precedente. Recentemente alla Mostra del cinema di Venezia ho potuto vedere in anteprima Nocturnal Animals di Tom Ford (in uscita il 17 novembre): un film girato superbamente con una grande protagonista femminile e un affascinante spettro di sentimenti ed emozioni. È un film bello da guardare, non solo “patinato” che è un termine che potrebbe essere frainteso, ma ha anche il pregio di raccontare una storia importante. Per ciò che riguarda i grandi classici è molto difficile isolare una sola pellicola, tra gli italiani mi sento di nominare senz’altro La grande guerra (1959) di Mario Monicelli insieme a 8 e 1\2 (1963) di Federico Fellini. C’è però un altro film che è un vero e proprio cordiale nelle giornate tristi, si tratta della commedia del 1968 Hollywood Party diretto da Blake Edwards e interpretato da Peter Sellers.»
NOCTURNAL ANIMALS
Stefania Ippoliti
HOLLYWOOD PARTY
Dialoghi sul limite
Ingresso libero
Con il patrocinio di
Ideato e promosso da
Fondazione Italiana di Leniterapia®
Si ringrazia
10
sipario
LA VOCE DI LUISA CATTANEO di tommaso chimenti
R
itratto di Signora. Scordatevi “donne du du du, in cerca di guai”. Ha sempre interpretato donne di sostanza, donne di presenza, carismatiche, impegnate, che non si lasciavano mettere i piedi in testa, donne tenaci che hanno pagato, anche duramente, le proprie posizioni, le proprie scelte di campo. Donne non facili, chiamale battagliere o pasionarie. Da molti anni siamo abituati a vedere Luisa Cattaneo in teatro a dare vita alle parole di Stefano Massini: è stata Ilaria Alpi ne “Lo schifo”, ha impersonato Razna nella storia tanto surreale quanto amara della guerra accanto a casa nostra negli anni ‘90 in “Balkan burger”, si è calata nei panni di Anna Politkovskaja in “Donna non rieducabile”, si è immersa in una brigatista in una delle parti del trittico de “La Gabbia”. Donne che non chinano la testa, donne che ti guardano fisso negli occhi. Come fa dal vivo. Il vento le sposta i capelli ma la voce è ferma, le idee chiare. Aspetta fine ottobre. Alla Festa del Cinema di Roma il suo debutto sul grande schermo. È suo uno degli undici ruoli, tutti al femminile, cesellati da Massini, prima per il palcoscenico e adesso per il cinema, curati dalla regia di Michele Placido, in “7 minuti”. Attorno a lei, tra le altre, molti volti amati e conosciuti: da Ottavia Piccolo, presente anche nella piece teatrale diretta da Alessandro Gassmann, a Fiorella Mannoia, per la prima volta sul set come attrice ma con esperienze di controfigura di Monica Vitti, Violante Placido, Cristiana Capotondi, Ambra Angiolini. Che le brave interpreti ci sono, basta stanarle, scovarle, mettere a disposizione loro buone storie, parole coinvolgenti, vicende appassionanti, temi reali, concreti. “Abbiamo girato il film in una fabbrica di calzini a Latina – racconta mentre gli occhi azzurro chiaro s’illuminano – e ricordo ancora il clima freddo ma la bella intesa e calda atmo-
sfera che si è subito creata tra di noi, sulla scena e fuori dalle telecamere”. Undici donne attorno ad un tavolo, quasi un consiglio d’amministrazione di operaie. Tratto da una storia vera, in una ditta francese i nuovi proprietari chiedono alle lavoratrici di concedere gratuitamente sette minuti della loro pausa. Tra favorevoli (che cosa possono essere 7 minuti in confronto al non avere lavoro?) e contrarie (iniziare ad intaccare i diritti acquisiti dalle lotte operaie significa cedere ogni giorno un qualcosa al padrone) lo scontro dialettico, nello stile de “La parola ai giurati”, si fa aspro tra le diverse posizioni. “Sul set bisogna avere il coraggio di spogliarsi di se stessa e vestirsi completamente del personaggio, sei come spiata da ogni angolazione, gli obiettivi indagano ogni tua mossa, le pause, le rughe. Se a teatro il pubblico ti è frontale, qui gli occhi sono ovunque e non puoi ripararti, puoi soltanto mettere tutta la tua verità, non tralasciare niente, darti fino in fondo”. Un testo corale: “Io interpreto Sandra, quella che si mette in prima linea per smontare le tesi di Bianca (Ottavia Piccolo, ndr), e farebbe di tutto
pur di mantenere il lavoro anche a costo di lasciare all’azienda quella maledetta manciata di minuti al giorno anche se non retribuiti. È un personaggio problematico, vive sola con la madre, è ansiosa e ha paura del futuro”. Intanto Luisa è uscita dopo tanti anni dal Teatro delle Donne e si imbruttirà nuovamente per essere una delle “Cognate” (1, 2 ottobre), “tengo tantissimo a Dimitri (Milopulos) ed a Barbara (Nativi)”, ha un progetto in cantiere con il regista Riccardo Massai ma nel cassetto un’idea, una voglia, un desiderio da intraprendere. “Mi piacerebbe avere l’occasione di raccontare la storia di una donna sportiva, una donna che è riuscita ad imporsi anche contro il giudizio degli altri. Penso ad un personaggio, ad esempio, come Annalisa Minetti capace di essere finalista a Miss Italia, vincere il Festival di Sanremo e una medaglia alle Paralimpiadi nonostante il suo essere ipovedente. Sono affascinata da chi ha un limite e lo allena”. “La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso”.
OTTOBRE A TEATRO
S
i ingrana piano piano, tra piccole produzioni e immensi show. Nel mezzo ci sta il pubblico. In questo ottobre si può scegliere se avventurarsi fino a Casciana Terme per assistere ad un esperimento più unico che raro, uno spettacolo di marionette vietato ai minori. Si chiama “Maledetta Metropoli” (il 1, all’interno della rassegna “Utopia del Buongusto”) e il divieto non è certo imputabile a nudità ma a temi o scene dure e crude. Una città furba e inquietante, tinteggiata più di ombre che di luci che ci fanno pensare ad un certo cinema francese come ad alcuni intelligenti film d’animazione, come “Appuntamento a Belleville” o “La bottega dei suicidi”. Anche sul nome del grande burattinaio che tirerà i fili cala il silenzio e il mistero. Come sempre interessanti sono le scelte che il direttore Dimitri Milopulos compie per comporre il mosaico del suo Intercity al Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino, quest’anno dedicato alla Romania. Ecco “Camera 701”, dal 6 al 9, “Tipografic majuscul”, 8 e 9, “Parallel”, 15 e 16, e due slanci pop come “Kurt Cobain”, 17, e “Trainspotting”, dal 28 al 30.
FESTIVAL DELLE GENERAZIONI FIRENZE 13/15 OTT. 2016 OLTRE LE FRONTIERE: GENERAZIONI E CULTURE "Il futuro è il Paese dove passeremo il resto della nostra vita". Una scenografia nuova si apre sul nostro quotidiano: le frontiere non sono linee da valicare, ma spazi da abitare.
Oltre 150 protagonisti
3 giorni di eventi Teatro, musica, laboratori, incontri di parola, mostre, live show
Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria www.festivaldellegenerazioni.it PROMOTORE
PATROCINIO
FESTIVAL DELLE GENERAZIONI FIRENZE 13/15 OTTOBRE 2016
OLTRE LE FRONTIERE: GENERAZIONI E CULTURE
GIOVEDÌ 13 OTTOBRE
POMERIGGIO EVENTI SPECIALI Ore 15.30 Teatro Verdi Inaugurazione Saluti istituzionali Enrico Rossi Mauro Scotti Oltre le frontiere Migrazioni. Globalizzazione. Frontiere. La costruzione di un ordine nuovo nelle relazioni tra i popoli dipende dalla convivenza e compresenza di diverse culture e generazioni. Le frontiere non sono invalicabili. Michele Ainis Giusi Nicolini Abigail Rodríguez Romero Alessandro Rosina Igiaba Scego Roberto Sommella Coordina Andrea Pancani Musiche con Venti Lucenti e la partecipazione del tenore Luca Foffano ARTI VISIVE Ore 18.00 Palazzo Vecchio, Sala d’Arme Vernissage della mostra Oltre le generazioni: tra vita quotidiana e futuri condivisi A cura di Filippo Macelloni, Lorenzo Garzella e Acquario della Memoria In collaborazione con Anteas La mostra rimarrà aperta fino a sabato 15 ottobre Ore 18.30 Palazzo Vecchio, Sala d’Arme Evento live multimediale Racconti di Generazioni Tra vita quotidiana, letteratura e cinema Un viaggio lungo il filo che lega genitori e figli, nonni e nipoti, facendo tappa sulle parole-chiave della vita: il lavoro e le frontiere, la felicità, l'amore e il futuro.
#generazionifest
VENERDÌ 14 OTTOBRE
Con David Riondino e Marta Rizi Presenta Paola Saluzzi In collaborazione con Anteas IL FUTURO È GIÀ IERI LABORATORI A cura di Marco Stancati Ore 17.00 – 18.30 Biblioteca delle Oblate, Sala Storica “Storioterapia” tra futuro e passato. Cosa imparare dalla storia per vivere meglio Con Lia Celi, Luna Orlando, Andrea Santangelo SERA Ore 20.00 Partenza Piazza Santa Croce Firenze Marathon per le Generazioni Passeggiata ludica motoria per il centro storico di Firenze EVENTI SPECIALI Ore 21.00 Cinema Odeon Migranti di ieri e di oggi L'emigrazione nasce con l'uomo, da millenni le persone si mettano in viaggio per cercare destini migliori. La difficile arte dell'accoglienza si può imparare facendo tesoro del vissuto collettivo dei nostri padri: un passato che tutti ci riguarda e che, invece, siamo per lo più inclini a dimenticare. Con Domenico Quirico Gian Antonio Stella Giusi Nicolini a seguire Spettacolo musicale Una notte a “Little Italy” Storia e musica degli italiani emigrati negli Stati Uniti Con Francesco Durante Tony Laudadio E la partecipazione speciale di Teresa De Sio Musiche di Federico Odling, Vincenzo Riccio, Vittorio Ricciardi
MATTINA EVENTI SPECIALI Workshop Ore 8.30 Palagio di Parte Guelfa “Gestire l’ingestibile”. Sincroniche competenze e abilità delle professioni di aiuto Accredito Ore 09.00 - 11.00 Prima sessione Nunzio Arminio, Laura Bini, Marco Ravaioli, Mario Ravaglia, Arianna Tognini, Paolo Zoppi, Coordina Mario Peruzzini Ore 11.45 Seconda sessione Aleksandra Kania, Simone Magazzini Intervista a Marco Di Maio A cura di Pietro Caruso Evento formativo dedicato alle professioni di aiuto per la concessione di crediti formativi con: OAS Toscana, AUSL Firenze, Università degli Studi di Firenze, Polizia di Stato EDICOLA CAFE’ Ore 10.00 Caffè Rivoire Lettura dei giornali con Sergio Rizzo Paola Saluzzi Quelli che… TAVOLE ROTONDE Ore 10.30 Teatro Verdi Alternanza Scuola Lavoro = Alternanza Formazione Vita Con Benedetta Cosmi, Piero Dri, Chiara Dello Iacovo, Franca Fiacca, Annamaria Furlan, Silvia Pagani, Gabriele Toccafondi Conduce Federico Taddia EVENTI SPECIALI LABORATORIO Ore 10.30 Biblioteca delle Oblate, Sala Lettura
Oltre il presente: passaporto per il futuro A cura di Hubert Jaoui (PRE)VISIONI X IL FUTURO Ore 11.00 Palazzo Vecchio, Sala dei Duecento SCIENZA e RICERCA Con Sandra Savaglio I(nte)rruzione di Dario Vergassola IL FUTURO È GIÀ IERI LABORATORI A cura di Marco Stancati Ore 11.00 – 13.00 Biblioteca delle Oblate, Sala Conferenze Le Frontiere raccontate dai giornalisti freelance Conduce Raffaella Cosentino Evento valido per i crediti dell’Ordine dei giornalisti IN TEMPO PER… Ore 12.00 – 13.00 Palazzo Vecchio, Sala d’Arme In tempo per... Nutrirsi: cibo, memoria, bellezza, valori Cibo come scelta che riscopre il rispetto delle stagioni e il valore dei saperi del passato. Se ne parlerà con il Rettore dell’ateneo di studi sulle scienze gastronomiche di Pollenzo e con gli altri ospiti. Con Stefano Caccavari, Vito De Filippo, Piercarlo Grimaldi, Marisa Laurito, Tiziana Primori A cura di Paola Saluzzi Con il Patrocinio del Ministero della Salute POMERIGGIO Ore 15.30 Biblioteca delle Oblate Mostra Sandro Pertini: un combattente per la libertà. Una testimonianza per le giovani generazioni Visita guidata
FESTIVAL DELLE GENERAZIONI FIRENZE 13/15 OTTOBRE 2016
OLTRE LE FRONTIERE: GENERAZIONI E CULTURE
#generazionifest
VENERDÌ 14 OTTOBRE
Ore 16.00 Palazzo Vecchio, Sala D’Arme La Via della Seta: un viaggio che unisce popoli culture e continenti Con Massimo Andreoli Paolo Grenzi Beppe Tenti A cura e in collaborazione con I Cammini d’Europa IL FUTURO È GIÀ IERI LABORATORI A cura di Marco Stancati Ore 16.00 – 17.30 Biblioteca delle Oblate, Sala Conferenze Generazioni di immagini: arte, tempo, persone Conducono Antonella Sbrilli Michela Santoro TAVOLA ROTONDA Ore 16.30 Biblioteca delle Oblate, Sala Storica Cultura digitale oltre le frontiere del sapere La rivoluzione digitale ha comportato profondi e radicali mutamenti sulle nostre abitudini, comportamenti e sul nostro modo di accedere al sapere. Quali sfide ci attendono nella divulgazione del sapere attraverso i media digitali? Con Giulia Blasi Massimo Bray Marco Damilano Luca De Biase A cura e in collaborazione con l’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani (PRE)VISIONI X IL FUTURO Ore 17.00 Palagio di Parte Guelfa Salute e longevità Gualtiero Walter Ricciardi I(nte)rruzione di Dario Vergassola MARATONA DI SCRITTORI Ore 17.00 – 18.00 Libreria Feltrinelli Red Piazza della Repubblica
Una famiglia con quel cromosoma in più che cambia la vita a tutti. In meglio Incontro con Giacomo Mazzariol, autore di “Mio fratello rincorre i dinosauri” Coordina Francesco Durante (PRE)VISIONI X IL FUTURO Ore 18.30 – 19.30 Palagio di Parte Guelfa Piergiorgio Odifreddi I(nte)rruzione di Dario Vergassola EVENTI SPECIALI Ore 18.30 - 20.00 Partenza da Palazzo Vecchio Proiezioni itineranti sulle generazioni tra le strade e le piazze di Firenze Oltre le generazioni Cinebicicletta Realizzazione Acquario della Memoria IN TEMPO PER Ore 19.00 – 20.00 Palazzo Vecchio, Sala d’Arme In tempo per... Vivere di Passioni Da sempre sono le passioni a muovere il mondo e non è mai troppo tardi per dedicarsi alle proprie passioni. Senza di esse “la storia, l’arte e la letteratura sarebbero inutili”. Con Fabrizio Ardito (la Passione del Cammino) Simona Atzori (la Passione della Danza) Chiara Gamberale (Raccontare le Passioni) A cura di Paola Saluzzi SERA MARATONA DI SCRITTORI Ore 21.00 Libreria Feltrinelli Red Piazza della Repubblica Narrare l’Italia Conversazione sul presente e futuro della letteratura nel nostro Paese
con i vincitori dei premi Strega, Viareggio, Campiello Con Edoardo Albinati Franco Cordelli Simona Vinci Coordina Francesco Durante GRANDI EVENTI TEATRO Ore 21.30 Teatro Verdi INTERVISTE IMPOSSIBILI Dante, Paolo e Francesca Storie di generazioni Francesca: donna innamorata fino alla perdizione, femminista antelitteram che sceglie il proprio destino. Dante: poeta che cadendo “come corpo morto” percepisce le insanabili contraddizioni della civiltà del suo tempo. Paolo Malatesta: uomo silenzioso, incapace di sciogliere il dilemma tra l’amore di Francesca e quello per il fratello Gianciotto. Con Cristiana Dell’Anna Primo Reggiani David Riondino Di e con Francesco Brancatella Musiche di Paolo Sergio Marra con Domenico Marra Immagini di Vittoria Camobreco Commissione esclusiva del Festival delle Generazioni
Per conoscere il programma completo del Dono delle Idee e del Festival dedicato ai bambini www.festivaldellegenerazioni.it Il comitato Organizzatore del Festival delle Generazioni si riserva la facoltà di apportare modifiche al programma dopo la stampa della presente pubblicazione. Eventuali mutamenti di sede e di orario o la cancellazione di eventi saranno tempestivamente comunicati tramite i punti informativi, il sito internet e i social.
FESTIVAL DELLE GENERAZIONI FIRENZE 13/15 OTTOBRE 2016
OLTRE LE FRONTIERE: GENERAZIONI E CULTURE
#generazionifest
SABATO 15 OTTOBRE
MATTINA EDICOLA CAFE’ Ore 9.30 Libreria Feltrinelli Red Piazza della Repubblica Letture dei giornali con Alessandro De Angelis Veronica Gentili Andrea Pancani Quelli che… EVENTI SPECIALI Ore 09.40 – 10.40 Stazione Santa Maria Novella Viaggi e generazioni: Il treno a vapore Visite guidate sul treno a vapore d’epoca In collaborazione con Fondazione Ferrovie dello Stato EVENTI SPECIALI Ore 10.00 Biblioteca delle Oblate Sala Lettura Oltre le tecnologie Insieme a scuola di internet A cura di SocialITA Laboratorio over 50 EVENTI SPECIALI Ore 10.00 - 13.00 Corte di Zap, Vicolo di Santa Maria Maggiore, 1 La nuova generazione delle storie. Raccontare nell’era di internet e dei social Con Roberto Malfagia A cura e in collaborazione con La Jetée TAVOLA ROTONDA Ore 10.00 Teatro Verdi Oltre. Lo spazio, le tecnologie, le apparenze, il terrorismo, oltre i record e oltre la felicità Nella società contemporanea, e soprattutto nel confronto fra generazioni diverse, l’idea di superare le barriere, di andare oltre, di dimenticare i limiti è un contributo alla crescita collettiva. Ma oltre cosa?
Con Giulio Sapelli Mario Morcellini Interventi di: Leonardo Caffo, Chaimaa Fatihi, Ayomide Folorunso, Dario Nardella, Andrea Purgatori, Giulio Sandini, Armando Zambrano Coordina Andrea Pancani
POMERIGGIO
A seguire (PRE)VISIONI X IL FUTURO Proposte per... Gigi Bonfanti
IL FUTURO È GIÀ IERI LABORATORI A cura di Marco Stancati Ore 16.00 – 17.30 Biblioteca delle Oblate, Sala Conferenze In futuro, la musica Conduce Alessandro Baris Leonello Tarabella
IL FUTURO È GIÀ IERI LABORATORI A cura di Marco Stancati Biblioteca delle Oblate Sala Conferenze Ore 10.30 – 12.30 La Cura: tutte le facce dell’Ospedale Conducono Salvatore Iaconesi Oriana Persico EVENTI SPECIALI Ore 10.30 Biblioteca delle Oblate, Sala Storica Ti Leggo Michele Bray Giovanni Maria Borghi Liceo classico Michelangiolo, Liceo scientifico Guido Castelnuovo EVENTI SPECIALI Ore 11.30 Libreria Feltrinelli Red Piazza della Repubblica Un’anteprima. Gabriele Romagnoli presenta il suo ultimo libro: “Coraggio!” Conduce Francesco Durante IN TEMPO PER Ore 12.15 – 13.15 Palazzo Vecchio, Sala d’Arme In tempo per… Comunicare oltre le frontiere Con Emilio Carelli Paolo Ruffini Omarito Sall Ollie Watts A cura di Paola Saluzzi
EVENTI SPECIALI Ore 15.30 Cinema Odeon Generazione di fenomeni Gabriele Romagnoli intervista Andrea Lucchetta
MARATONA DI SCRITTORI Ore 16.30 Libreria Feltrinelli Red Piazza della Repubblica Una ragazza moderna in un’isola antica: l’avventuroso destino di Maria nella Sicilia del Novecento Incontro con Simonetta Agnello Hornby Coordina Francesco Durante (PRE)VISIONI X IL FUTURO Ore 17.15 Cinema Odeon Frontiere Gianni Rufini e Amnesty International Italia I(nte)rruzione di Dario Vergassola (PRE)VISIONI X IL FUTURO Ore 18.00 Teatro Verdi Società e paure Il mondo contemporaneo ha perso le sue certezze. Le nostre paure si muovono tra forze che siamo incapaci di addomesticare. Possiamo almeno tenerle a distanza? Interdire loro l’accesso alle nostre case e ai luoghi di lavoro? Con Zygmunt Bauman Introduce Paola Saluzzi Consegna del Premio “Gestire l’Ingestibile”
MARATONA DI SCRITTORI Ore 18.30 – 19.30 Libreria Feltrinelli Red Piazza della Repubblica Settanta/Ottanta, generazioni in fuga dalla responsabilità e incapaci di scegliere? Conversazione con Michela Murgia Paolo Di Paolo Coordina Francesco Durante IN TEMPO PER Ore 19.30 – 20.30 Palazzo Vecchio, Sala D’Arme In tempo per... la Solidarietà Con Serena Dandini Maria Amelia Monti Diamante D’Alessio Conduce Paola Saluzzi SERA GRANDI EVENTI Ore 21.00 Teatro Verdi Il Generatore di Generazioni Un live show condotto da Beppe Severgnini, con ospiti, interviste, letture e musica, alla ricerca del comune denominatore tra le generazioni degli Aged (nati prima del 1946), dei Baby boomer (tra 1946 e 1964), degli X (1965-1980), Y (1981-1996) e Z (dopo il 1996) Incontro condotto e animato da Beppe Severgnini Con Stefania Chiale, Marta Rizi, Elisabetta Spada Interventi Martina Caironi Sofia Corradi Barbara Novellini Mauro Felicori Ludovico Tersigni
www.festivaldellegenerazioni.it
DA OTTOBRE 2016 A FEBBRAIO 2017
IED MASTER DAYS
WORKSHOP GRATUITI PER LAUREATI E GIOVANI PROFESSIONISTI
Visual by Daniele Ricozzi, IED Milano
REGISTRATI SU IED.IT/MASTER-DAYS
LA DIVERSITÀ FA LA DIFFERENZA ERAVAMO DIVERSI 50 ANNI FA, QUANDO ABBIAMO INIZIATO. LO SIAMO ANCORA OGGI E NON ABBIAMO PAURA DI CAMBIARE PERCHÉ CREDIAMO CHE SOLO CHI AMA LA DIVERSITÀ POSSA FARE DELL’ORIGINALITÀ LA PROPRIA PROFESSIONE. QUESTA È LA DIFFERENZA. MASTER IN DESIGN | MODA | ARTI VISIVE | COMUNICAZIONE
FIND YOUR DIFFERENCE
FIRENZE | MILANO | BARCELONA | CAGLIARI | COMO | MADRID | RIO DE JANEIRO | ROMA | SÃO PAULO | TORINO | VENEZIA
l’agenda di
OTTOBRE SABATO 1
ARATONA DI BELCANTO M Museo Casa Martelli (FI) ing. NP
L ’UOVO DEL GIGANTE (1-2/10) Teatro Puccini (FI) ing. 5 € PALENQUE LA PAPAYERA Auditorium Flog (FI) ing. 13 € ANDREY BOREYKO Opera di Firenze (FI) ing. NP BEYOND TECHNO Limonaia di Villa Strozzi (FI) ing. 5 € MALIZIA... FATTI ONORE! Circolo Arci Il Progresso (FI) ing. NP WE LOVE 2000® PARTY FIRENZE Viper Theatre (FI) ing. 9,50 € PAOLO GHILARDUCCI (11/10 - 24/03) Otel Ristotheatre (FI) ing. libero
DOMENICA 2 IOLONCELLES, VIBREZ! V Aula Magna Nic-Ospedale di Careggi (FI) ing. libero QUADROPHENIA CPA Firenze Sud (FI) ing. libero CACCIA AL TESORO PER LE VIE DI FIRENZE Varie Location (FI) ing. 7 €
VENERDÌ 7
LUNEDÌ 10
J AMIE SAFT Sala Vanni (FI) ing. 20/10 € YAMMIS KYRIAKIDES & ANDY MOOR Limonaia di Villa Strozzi (FI) ing. 5 € CARLA BOZULICH Circolo Arci Il Progresso (FI) ing. 8 € GOZZILLA & LE TRE BAMBINE COI BAFFI + THE REAL WOOD CPA Firenze Sud (FI) ing. libero R ANDOM... UNA FESTA A CASO Viper Theatre (FI) ing. 11,50 € CINEMATHEQUE Rari Nantes (FI) ing. Libero MACBETH (7-8/10) Teatro Studio (Scandicci) ing. 14 € EX - STASIS (7-31/10) Galleria 360 (FI) ing. libero
LESSANDRA AMOROSO A Mandela Forum (FI) ing. 34,50/58 € CHRIS MERRITT Opera di Firenze (FI) ing. NP DEMAIN (10-12/10) Cinema Odeon (FI) ing. NP IL SETTIMO SIGILLO CPA Firenze Sud (FI) ing. libero
SABATO 8
LUNEDÌ 3 ARINA ABRAMOVICH AND BRAZIL (3-4/10) M Cinema Odeon (FI) ing. NP L A SPADA NELLA ROCCIA CPA Firenze Sud (FI) ing. libero JAM THEATRE Teatro del Romito (FI) ing. NP
MARTEDÌ 4 T OMMY IMMANUEL + ANDY MC KEE Obihall (FI) ing. 25/38 € KLANG / MUSICA SPERIMENTALE #5 Limonaia di Villa Strozzi (FI) ing. 5 € CALDERON (4-9/10) Teatro della Pergola (FI) ing. 34/18 € LEAR (4-8/10) Teatro Era (Pontedera) ing. 12 €
MERCOLEDÌ 5 F LORENCE SHORT FILM FESTIVAL (5-6/10) Cinema Odeon (FI) ing. 6 € KLANG / MUSICA SPERIMENTALE #6 Limonaia di Villa Strozzi (FI) ing. 5 € MOHAMMAD ALÌ - IMPOSSIBLE IS NOTHING (5/10-22/11) Snap Photograph (FI) ing. libero
GIOVEDÌ 6
OMBE + GO DUGONG + BIGA Y Glue Firenze (FI) ing. libero con tessera STOCKHAUSEN STIMMUNG Limonaia di Villa Strozzi (FI) ing. 5 € REDBULL FLYING BACH Teatro Verdi (FI) ing. 59,80/28,75 € FIRENZE CLASSICA (8-9/10) Obihall (FI) ing. NP LISA SIMONE Auditorium Flog (FI) ing. 15 € DUO THEZE Circolo Arci Il Progresso (FI) ing. NP NESSI GOMES Ostello Tasso (FI) ing. NP HAIR (8-9/10) Teatro Puccini (FI) ing. 18 € TRE QUADRI (8-9/10) Cango (FI) ing. 10/8 € THE PAPER WORKSHOP (8-9/10) Ostello Tasso (FI) ing. NP BIOETICA Auditorium Stensen (FI) ing. Libero L A PAROLA AI GIURATI Teatro Lumière (FI) ing. 15/13 € FIERA DI SCANDICCI (8-16/10) Varie Location (Scandicci) ing. libero
DOMENICA 9
I NTERNET FESTIVAL (6-9/10) Varie Location (PI) ing. libero FESTIVAL CLOROFILLA (6-9/10) Spazio Alfieri (FI) ing. NP CAFÈ SOCIETY (6-12/10) Cinema Odeon (FI) ing. NP SINFONICO HONOLULU Combo Social Club (FI) ing. libero
F IERA DI OLTRARNO Piazza Santo Spirito (FI) ing. libero
OSMONDA D’INGHILTERRA. LE CINESI (9-15/10) R Opera di Firenze (FI) ing. NP FAMU Varie Locations (Montespertoli) ing. libero IN SUA MOVENZA È FERMO Teatro della Pergola (FI) ing. 15/12 € CASCINE IN FIERA Piazzale Kennedy (FI) ing. libero
MARTEDÌ 11 AVID PARRY / MICHAEL SPYRES D Opera di Firenze (FI) ing. NP CANTICO DEI CANTICI (11-14/10) Teatro della Pergola (FI) ing. 15 €
MERCOLEDÌ 12 RASILERINHO DO FORRÒ (12-19-26/10) B Combo Social Club (FI) ing. libero L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA (12/10 - 2/11) Teatro Niccolini (FI) ing. 24/20 € I RACCONTI DEL TERRORE (12-14/10) Teatro della Pergola (FI) ing. 7/5 €
GIOVEDÌ 13 OSA CELESTE R Teatro Puccini (FI) ing. 15 € LE CINESI (13-18/10) Teatro Goldoni (FI) ing. NP FESTIVAL DELLE GENERAZIONI (13-15/10) Varie Location (FI) ing. libero su prenotazione
VENERDÌ 14 ONSIEUR IBRAHIM ET LES FLEURS DU CORAN (14M 15/10) Teatro di Rifredi (FI) ing. 16/14 € GALLINA VECCHIA (14-16/10) Teatro del Cestello (FI) ing. 10/15 € LUCANIA + TAMBUREDDHU A UCE Combo Social Club (FI) ing. libero JESSICA PRATT / SHALVA MUKERIA Opera di Firenze (FI) ing. NP MUTE SWIMMER Circolo Arci Il Progresso (FI) ing. 5 € INFERNO (14-26/10) Cinema Odeon (FI) ing. NP VISIONI DI UN’ANIMA (14-28/10) Biblioteca di Calenzano (FI) ing. NP
SABATO 15 ROTHERS IN LAW B Glue Firenze (FI) ing. libero con tessera PANARIELLO, CONTI, PIERACCIONI (15-17/10) Mandela Forum (FI) ing. 25/36 € CATRIN FINCH & SECKOU KEITA Auditorium Flog (FI) ing. 13 € DIECI ANNI DI NEXT EMERSON (15-16/10) CSA Next Emerson (FI) ing. NP
27 / 30 ottobre Saloncino | Teatro della Pergola LA DEMOCRAZIA DEL CORPO
COMPAGNIA VIRGILIO SIENI
BABELE 11 / 14 ottobre Teatro della Pergola LA DEMOCRAZIA DEL CORPO
COMPAGNIA VIRGILIO SIENI
CANTICO DEI CANTICI
di Virgilio Sieni musiche originali eseguite dal vivo dall’autore Daniele Roccato coreografia e regia Virgilio Sieni ore 20.45
di Virgilio Sieni coreografia e regia Virgilio Sieni 27 / 28 ottobre: ore 20.45 29 / 30 ottobre: ore 18.30
Biglietteria Via della Pergola, 30 055.0763333 biglietteria@teatrodellapergola.com Lunedì > Sabato 9.30 > 18.30 Domenica riposo
www.teatrodellapergola.com In vendita nel Circuito Box Office e online
MUSICA/TEATRO/ARTE/CINEMA/EVENTI SHAKESPEARE ALL’OPERA Teatro Politeama Pratese (PO) ing. 15 € BIODIRITTO E BIOPOLITICA Auditorium Stensen (FI) ing. libero GIORNATA DEL CONTEMPORANEO Casa/Studio Firenze (FI) ing. NP T WIST AND SHOUT Viper Theatre (FI) ing. 10 € FORTEZZA ANTIQUARIA (15-16/10) Piazza Vittorio Veneto (FI) ing. libero
DOMENICA 16 IORGIO MORANDI G Museo del Novecento (FI) ing libero SCARLET QUARTET Aula Magna Nic-Ospedale di Careggi (FI) ing. libero FIERUCOLINA D’AUTUNNO Piazza Santo Spirito (FI) ing. libero GRAND OPENING: LA FINE DEL MONDO (16/10-19/03) Centro per l’Arte Contemporanea Pecci (PO) ing. libero FIORENTINA - ATALANTA Stadio Artemio Franchi (FI) ing. NP
LUNEDÌ 17 E ARTH WIND & FIRE EXPERIENCE Obihall (FI) ing. 21 € L A FONTANA DELLA VERGINE CPA Firenze Sud (FI) ing. libero
MARTEDÌ 18 RI CAINE TRIO U Sala Vanni (FI) ing. 20/10 € QUESTI FANTASMI! (18-23/10) Teatro della Pergola (FI) ing. 34/18 € THE WINTER’S TALE (18-19/10) Cinema Odeon (FI) ing. NP
MERCOLEDÌ 19 OBERT TREVINO R Opera di Firenze (FI) ing. NP
GIOVEDÌ 20 L A LAVATRICE DEL CUORE Teatro Puccini (FI) ing. 18 € L A PROSSIMA STAGIONE (20-22/10) Teatro Era (Pontedera) ing. 12 € IMMAGINI E SUONI DEL MONDO (20-23/10) Spazio Alfieri (FI) ing. 7/5 € I RACCONTI DEL TERRORE (20-22/10) Teatro della Pergola (FI) ing. 7/5 €
VENERDÌ 21 N POYO ROJO (21-30/10) U Teatro di Rifredi (FI) ing. 16/14 € GIULIA CALÌ E DUO ONIRICO SONORO Circolo Arci Il Progresso (FI) ing. NP BIFFY CLYRO Obihall (FI) ing. NP DANIELE RUSTIONI / BENEDETTO LUPO Teatro Verdi (FI) ing. 16/13 €
SUONI RIFLESSI (21/10 - 20/11) Varie Location (FI) ing. NP DIECI ANNI DI NEXT EMERSON (21-22/10) CSA Next Emerson (FI) ing. NP PULSE CONSTELLATIONS Cango (FI) ing. 10/8 €
SABATO 22 SCHONWALD Glue Firenze (FI) ing. libero con tessera MARCO IACAMPO Circolo Arci Il Progresso (FI) ing. 5 € 24MILA BACI Viper Theatre (FI) ing. NP SPARACCHIA FEST XII° EDIZIONE CPA Firenze Sud (FI) ing. libero INFERNO RUN Visarno Arena (FI) ing. NP ONE-TO-ONE APPROACES TO MUSIC Cango (FI) ing. libero ZYGMUNT BAUMAN Teatro Niccolini (FI) ing. libero FIERA ELETTRONICA FIRENZE (22-23/10) Obihall (FI) ing. NP ALL’INIZIO DELLA VITA Auditorium Stensen (FI) ing. Libero VENTICINQUE ANNI DEL PUCCINI Teatro Puccini (FI) ing. Libero L A STRANA COPPIA (22/10-13/11) Teatro Reims (FI) ing. NP
DOMENICA 23 U ZHONG X Opera di Firenze (FI) ing. NP BISONTE VOLLEY Mandela Forum (FI) ing. NP CAPPUCCETTO ROSSO Teatro Puccini (FI) ing. 8 € QUINTETTO D’ARCHI DELL’ORCHESTRA DELLA TOSCANA Aula Magna Nic-Ospedale di Careggi (FI) ing. Libero FIABE AL TELEFONO Ospedale Pediatrico Meyer (FI) ing. libero
LUNEDÌ 24 P J HARVEY Obihall (FI) ing. 48,30 € ARMATA BRANCALEONE CPA Firenze Sud (FI) ing. libero L A GENETICA Auditorium Stensen (FI) ing. libero
MARTEDÌ 25 L CANTO, AL BALLO (25-30/10) A Teatro Goldoni (FI) ing. NP SAMUELE BERSANI Teatro Puccini (FI) ing. 25/35 €
MERCOLEDÌ 26 C IRQUE DU SOLEIL (26-30/10) Mandela Forum (FI) ing. 42,55 €
I L SOGNO DI ALICE (26/10 - 3/11) Teatro Studio (Scandicci) ing. NP FIORENTINA - CROTONE Stadio Artemio Franchi (FI) ing. NP
GIOVEDÌ 27 J URAJ VALCUHA Opera di Firenze (FI) ing. NP BABELE (27-30/10) Teatro della Pergola (FI) ing. 12 € DIO È UNA SIGNORA DI MEZZA ETÀ Teatro Puccini (FI) ing. 15 € FINCHÉ VITA NON CI SEPARI, OVVERO VIVA GLI SPOSI Teatro del Cestello (FI) ing. 10/15 € FLORENCE CREATIVITY Fortezza da Basso (FI) ing. 10/5 €
VENERDÌ 28 USICA NUDA M Auditorium Flog (FI) ing. 15 € ROSSINTESTA Teatro Puccini (FI) ing. 25/20 € L A TELA DEL DOLORE, UN MONOLOGO Teatro Puccini (FI) ing. 5 € IL BAGNO (28-30/10) Teatro Verdi (FI) ing. 20/31 € HOBBY HORSE Sala Vanni (FI) ing. 20/10 €
SABATO 29 !R!M + PIET MONDRIAN M Glue Firenze (FI) ing. libero con tessera DERVISCI ROTANTI DI DAMASCO (29-30/10) Auditorium Flog (FI) ing. 15 € SOUND SYSTEM SESSION CPA Firenze Sud (FI) ing. libero SYLPHIDARIUM Cango (FI) ing. 10/8 € TEATRO DEL PORTO (29/10 - 6/11) Teatro della Pergola (FI) ing. 34/18 € LEONARDO GARCIA ALLARCON Palazzo Pitti (FI) ing. NP
DOMENICA 30 EL BOSCO ADDORMENTATO N Teatro Puccini (FI) ing. 8 € L ADYHAWKE CPA Firenze Sud (FI) ing. libero NICOLA VALENTINI Palazzo Pitti (FI) ing. NP TRIO ANIME’ Aula Magna Nic-Ospedale di Careggi (FI) ing. libero CIOMPI MENSILE ANTIQUARIATO Piazza Ghiberti (FI) ing. libero
LUNEDÌ 31 HALLOWEEN Varie locatio (FI) ing. libero
18
OTTOBRE da non perdere DA SABATO 8
SABATO 8
GIOVEDÌ 20
SUPERJAZZ Anfiteatro delle Cascine
GLUE OPENING PARTY Glue Alternative Concept Space
BIFFY CLYRO Obihall
Pur avendo una passione smodata per la musica, ammetto di non essere storicamente molto avvezzo ad un certo tipo di ascolti: tra questi sicuramente c’è il Jazz. Mi affascina il suo mondo, le sue infinite sfaccettature e spesso l’imbarazzante bravura dei musicisti che si cimentano con le sue note, ma spesso ascoltarlo mi annoia molto. Per fortuna nel tempo, allenando l’orecchio… e trovando nuove chiavi di lettura, ho imparato a gustarne i piaceri e sicuramente devo ringraziare anche i ragazzi del Music Concentus che continuano a portare progetti Jazz di estrema qualità tra le pareti affrescate della Sala Vanni. La rassegna SuperJazz, delizioso connubio di ricerca e buon gusto, ospiterà per il suo quarto capitolo nomi come Jamie Saft, Uri Caine Trio, Hobby Horse e Casarano & Signorile. Fateci un salto e non ve ne pentirete, costa anche poco.
Udite udite: il GLUE riapre! Il piccolo/grande spazio di Campo di Marte, con coerenza ed impegno, si è affermato negli anni come punto di riferimento culturale in città, grazie soprattutto al manipolo di coraggiosi eroi che ci lavora o collabora. “Si, ma ci vuole la tessera!” Ritonfa! Con 10 euro ti puoi vedere settimanalmente dei film fighissimi, ascoltare il meglio della produzione indie nostrana e internazionale e ballare con i più abili dj in circolazione...è proprio necessario lamentarsi?! Anche no. Per l’attesissimo via alla nuova stagione i Nostri scelgono territori elettronici con i live dei Yombe e di Go Dugong, seguiti dai vinili del local hero Biga. Ci vediamo nella mischia o magari a straparlare molesti con i baristi, io sono quello con la sangria.
Il power trio scozzese Biffy Clyro, composto dal belloccione tatuato Simon Neil e dai gemelli Johnston, arriva per la prima volta a Firenze per presentare il nuovo lavoro “Ellipsis”. Nonostante il piglio marcatamente ruffiano e mainstream, ci sono varie ragioni per cui questa band mi è sempre rimasta simpatica: il nome è strafico, adoro la Scozia e tanta roba che musicalmente ha partorito, chitarra-basso-batteria hanno sempre il loro fascino old style e tutti sembrano essere d’accordo sul fatto che dal vivo sono una macchina da guerra. Sfida accettata! Velleità nel cassetto e reggiseno a portata di lancio, sono pronto a farmi stupire.
LUNEDÌ 24
PJ HARVEY Obihall
LA POETESSA DEL ROCK TORNA A FIRENZE di gianluca danti
A
l Primavera Sound il suo live ci aveva fatto impallidire per l’altissimo livello sonoro, l’eleganza e la presenza scenica: Polly Jean Harvey, in arte PJ Harvey, è da sempre l’artista più pura e creativa del rock. Pura per la sua spietata onestà nell’affrontare temi quali la sessualità, il suicidio e una intensa critica socio-politica tanto da guadagnarsi nel 2013, il titolo di Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico, assegnatole dalla Regina per i servizi resi alla madre patria in campo musicale; creativa per la sua personalitàà camaleontica che la porta a mostrarsi sempre diversa nella musica come sul palco. Unica nell’esplorare i più disparati ambiti sonori, dall’alternative rock, al blues, al folk fino all’elettronica. PJ non ama abusare della tecnologia ma piuttosto sfruttare al massimo i feedbacks ruvidi delle chitarre, la finezza del sax e, naturalmente, le voci immense che sanno essere scure, calorose, sensuali e incazzate allo stesso tempo. Dopo il bellissimo “Let England Shake”, il disco più politico dell’artista inglese che nel 2011 ha vinto il Mercury Prize, ad aprile 2016 è uscito “The Hope Six Demolition Project” (via Island
Records). Registrato in maniera del tutto singolare nel corso di alcune session pubbliche svolte a Londra per una art installation alla Sommerset House, dove i fan, previo acquisto del biglietto d’ingresso, potevano assistere per quarantacinque minuti alle prove da dietro una parete a vetro. Un album pensato lontano da casa, in una serie di viaggi tra il Kosovo e l’Afghanistan che Polly Jean ha vissuto con il fotografo e videomaker Seamus Murphy; le undici tracce narrano in musica, in uno stile unico, le storie di chi vive ai margini, tra povertà, soprusi e guerre. Undici tracce che mai come adesso consacrano PJ come la più grande poetessa del rock. Torna in concerto a Firenze all’Obihall (il vecchio e glorioso Teatro Tenda dove la musicista britannica suonò già nel 1995 durante il tour di “To Bring You My Love”) il prossimo 24 ottobre. Saliranno sul palco anche i musicisti italiani Enrico Gabrielli (Calibro 35, Der Maurer, The Winstons e molti altri) e Alessandro ‘Asso’ Stefana dei Guano Padano che, oltre ad aver partecipato alle session londinesi, stanno accompagnando la Harvey nel suo tour mondiale.
20 A QUEL PAESE
IO VIAGGIO DA SOLA
IDEE DI VIAGGIO PER VIAGGIATRICI SINGLE, MAMME, AVVENTUROSE E STRESSATE
di alba parrini
Q
ualunque sia il motivo che ti spinge a fermarti su questa pagina, o lettrice, possiamo iniziare con una parola sola: parti! Non fermarti ai pregiudizi di chi ti dice: “vai da sola? ma sei pazza?”. Documentati, scegli la destinazione e il tipo di viaggio che ti farà stare bene e in sicurezza, cercati eventualmente delle compagne di viaggio, ma parti! Questa è la cosa più importante. Abbiamo selezionato alcune idee di “viaggi in rosa” per fuggire dalla routine autunnale, perché anche le donne sole possono tranquillamente viaggiare sia in Italia che in giro per il mondo senza sentirsi strane, magari per approfondire una passione o un hobby che durante il tran tran quotidiano non c’è tempo di coltivare. Se sei una persona appassionata di discipline orientali, mind fullness, yoga, e medicine alternative, il primo consiglio di viaggio è quello di partire per un ritiro, che sia in India, in Marocco o semplicemente in Sicilia o alle Cinque Terre. A Firenze praticamente tutte le scuole di yoga organizzano corsi per diventare insegnanti, proponendo partenze e seminari girl friendly. Tantissime le mete disponibili, da quelle lontanissime a quelle dietro l’angolo. Ma vogliamo proporti un’esperienza che segna per la vita: un ritiro in India in Kerala, tra yoga e cultura tradizionale indiana. Questo viaggio ha l’obiettivo di creare nuovi spazi interiori, permettendo l’ingresso in un ritmo più lento e l’incontro con nuove culture. Un viaggio nel corpo, nella mente e nello spirito, attraverso la pratica dello yoga e del kalaripayattu (la più antica arte marziale indiana) con un’alimentazione vegetariana tipica del po-
sto, passeggiate sull’oceano, meditazione, canto dei mantra. C’è inoltre la possibilità di sperimentare massaggi rigeneranti con oli caldi alle erbe in una clinica tradizionale ayurvedica. Per informazioni ci si può rivolgere all’Associazione Toscana Yoga. Un’alternativa avventurosa, ma allo stesso tempo spirituale, è il Cammino di Santiago. Il Cammino, il pellegrinaggio più antico dell’umanità, si articola in 8 percorsi dai 100 agli 800 km, e, sebbene sia necessario un minimo di allenamento alla camminata, assicura un itinerario a strettissimo contatto con la natura e con altri viaggiatori zaino in spalla. Il modo migliore per affrontarlo è prevedendo soste negli ostelli, dove s’incontrano hikers da ogni parte del mondo, con i quali condividere la cena e la tappa del giorno successivo. Il costo del Cammino è irrisorio e l’esperienza indimenticabile, anche per i non religiosi. Per iniziare ad organizzare il viaggio vi sarà utile il sito www.ilcamminodisantiago.com. Hai voglia di un weekend in Europa di arte e shopping? Una meta adatta a viaggiatrici sole è Berlino, dove nel quartiere Charlottenburg è sorto il primo e ormai famosissimo hotel per sole donne, l’hotel Artemisia Berlin. Il piccolo Hotel Artemisia aperto nel 1989 - rinnovato ed ingrandito recentemente - è stato il primo albergo esclusivamente femminile in Europa. Quello che nacque come un esperimento coraggioso è riuscito nell’arco degli anni a crearsi una fama meritata tra le destinazioni in rosa. Sono benvenute sia le viaggiatrici sole che quelle con prole al seguito. E quale migliore occasione per far scoprire la capitale tedesca anche ai piccoli futuri globetrotter? Berlino è una città a misura
di famiglia (nel senso più ampio del termine), e in molti locali è chiaramente esposto un cartello (un po’ hipster) che recita “qui le mamme sono benvenute”. Se invece sei semplicemente in cerca di una meta per passare un weekend rilassante con le amiche, la proposta migliore per giovani (e non giovani) donne provate dalla vita moderna è rinchiudersi in una Spa. Il Salone Sensoriale di Chianciano offre alle visitatrici pacchetti personalizzati con cure estetiche, fanghi aromatizzati e percorsi esperienziali (dalla piramide extra corporale alla stanza del silenzio interiore). L’offerta abbina anche cure e soggiorno in hotel, in cui troverai dei courtesy kit declinati al femminile: creme per il corpo, accappatoi profumati e maschere rigeneranti all’acqua termale. I menù potranno essere concordati in base all’alimentazione seguita, perché non scordiamoci che a Chianciano ci si cura anche dall’interno. Qualunque sia la motivazione che ti spinge, e indipendentemente dal tempo che hai a disposizione, speriamo di averti fatto venire la voglia di preparare i bagagli, perché l’importante, anche da sola, è sempre partire!
21 SPORT
QUANDO IL CALCIO PARLA AL FEMMINILE di riccardo morandi
I
l calcio non parla solo al maschile, soprattutto a Firenze. La Fiorentina è femmina e sulle rive dell’Arno non poteva che nascere, sulle orme del Firenze Club Femminile, una squadra importante non solo a livello italiano. Terza classificata lo scorso anno in A, diretta candidata al titolo della stagione appena iniziata e polmone della nazionale italiana. Abbiamo incontrato due ragazze che amano il pallone quanto e se non più dei “fratelli” agli ordini di mister Sousa. Giulia Orlandi, capitano della Fiorentina Women’s e Alice Tortelli, difensore viola e della nazionale. Potete provare a raccontare la vostra esperienza nel mondo del calcio? Avreste mai pensato di vestire la maglia viola come capitano o quella di difensore della nazionale? Giulia: Ho iniziato a giocare a Firenze a 13 anni ed ho continuato qui in città, nella società che adesso prende il nome di Fiorentina Women’s. La mia passione è nata grazie ai professori che a scuola ci hanno avvicinato al calcio, specialmente nei tornei interscolastici. Essere capitano della Fiorentina è un sogno divenuto realtà: mai lo avrei pensato! Alice: Ho iniziato a sette anni nella Sestese: andavo a vedere mio fratello e un giorno mi hanno chiesto di provare. Non ne sono più uscita e oggi continuo, sia in maglia viola che azzurra. Agli inizi, quando giochi in realtà più piccole, non immagini di raggiungere la Nazionale. Ricordo l’esordio azzurro, ero felice ma nervosa: con il tempo sono riuscita a domare la tensione maturando e iniziando a conoscere il fantastico calcio internazionale. Quali sono le vostre prospettive, e quali sono i ricordi indelebili di carriera? G: Mi auguro per il futuro una bella stagione in campionato, magari una vittoria, oppure un ottimo piazzamento in UEFA Women’s Champions League. Ma anche entrambi, perché no! Spero di poter coniugare ancora per molto la carriera lavorativa e quella sportiva, nonostante la Fiorentina richieda sempre più professionalità. Ma è una cosa buona per le generazioni future. I miei ricordi più belli sono la prima promozione in Serie A, nel 2006, e la vittoria nel Campio-
nato Primavera nel 2007: ero giovanissima e in quel biennio ho veramente raccolto gioie indescrivibili sul campo. A: Il più bel ricordo è la medaglia al Mondiale 2014 U17: è stato il primo podio per la Nazionale Femminile, una medaglia di bronzo che non scorderò mai. Dando uno sguardo al futuro vorrei continuare a migliorarmi e diventare professionista. Lungarno è una rivista che si occupa di cultura ed eventi a Firenze. Che rapporto avete con gli eventi musicali e di spettacolo nella vostra città? G: Sì, mi piace molto il teatro e la musica live e provo ad andare ad eventi appena posso. È bello avere una città viva che ti dia l’opportunità di svagarti dopo il lavoro el’allenamento: in questo Firenze non è seconda a nessuno. A: Non ho molto da dedicare alle attività fuori dal campo, ma quando posso cerco sempre di godermi la città e quello che ha da offrire. A qualche concerto, comunque, non rinuncio mai! In quale luogo di Firenze portereste un vostro ipotetico cugino canadese, dopo i classici giri turistici? G: Lo porterei alla Chiesa di Orsanmichele, nell’ultima stanza, per vedere la città da quel punto: è una vista poco conosciuta, con cui ho
sorpreso diversi miei amici. A: Direi il Piazzale Michelangelo perché si vede dall’alto tutta Firenze, la abbracci. Già che sono lì, porterei il mio ipotetico cugino alla Chiesa di San Miniato, perché è dove sono andata nella prima gita scolastica e dove sono rimasta affascinata dalla storia proprio di San Miniato! Fate un piccolo appello per portare i nostri lettori alle vostre partite! G: Il pubblico è un sempre giocatore in più e sugli spalti si fa sentire. Nella scorsa stagione, quando San Marcellino o il Bozzi erano gremiti, noi sentivamo la loro energia e davamo il 110%. Quest’anno vogliamo portare la Viola in alto, e con il pubblico giusto avremo una marcia in più! A: Il calcio femminile non è molto conosciuto, ma è un bello spettacolo: certo, è diverso da quello maschile, ma ci si appassiona velocemente. E poi c’è la maglia con il giglio in campo che lotta per lo scudetto…non dobbiamo aggiungere altro se non “Forza Viola”!
22 I PROVINCIALI
PRATO È prato SPETTACOLO di pratosfera
U
na volta a Prato erano i telai a non fermarsi mai. Adesso invece sono gli appuntamenti culturali a riempire il calendario, tutti i giorni per tutto l’anno. Così va il mondo, così va Prato. Che dopo le notti insonni di settembre si appresta adesso a vivere il mese più importante dell’anno. Perché il prossimo 16 ottobre, signore e signori, il Centro per l’arte contemporanea Pecci riaprirà i battenti con una grande mostra e alcuni potenti eventi collaterali. A Firenze avete il Rinascimento e i vinaini - e qualche gommone alle finestre - a Prato invece abbiamo una vera astronave dorata e arte contemporanea da
tutte le parti. Non ci credete? Allora aprite una mappa della città e date un’occhiata. Provate a seguire gli snodi della rete viaria, perdetevi nei dettagli urbanistici dei quartieri intorno al centro storico. Non sembra anche a voi l’opera di un collettivo d’artisti sotto acido? Ecco. A noi piacciono le cose forti, e forte, anzi fortissima, sarà la mostra inaugurale del nuovo Pecci. Raccoglie decine di grandi artisti internazionali e ha un nome delicato: “La fine del mondo”. Ma non dev’essere intesa come “catastrofe” o come “giorno del giudizio”. No. “La fine” che vedrete e sentirete dal 16 ottobre a Prato sarà quella delle nostre certezze di fronte a un mondo in continuo, rapido e molto spesso incomprensibile mutamento. Insomma, bisogna arrivare pronti a mettersi in gioco e in dubbio e pure in bilico. E ci rendiamo conto che non è cosa da poco, anzi è faticosa e dolorosa, oltre ad essere quasi sempre necessaria. Se poi non vi basta, sappiate che prima e dopo l’inaugurazione potrete trovare molte altre cose interessanti. Una mostra dedicata ai giovani artisti toscani a Officina Giovani e soprattutto, in una meravigliosa fabbrica abbandonata, la “Torre di Babele”, una mostra che raccoglie il meglio delle gallerie d’arte toscane. Cercate il programma, lasciatevi andare, salite sull’astronave di Goldrake e perdiamoci insieme nello spazio profondo.
CINEMA, SCRITTURA CREATIVA E NADA empoli di silvia amerighi
“S
e penso alla mia vita, dopo tutto mi sento ancora leggera”: la frase è tratta dall’ultimo romanzo di Nada Malanima, in arte Nada, dal titolo “Leonida”. L’autrice presenterà il suo nuovo libro venerdì 7 ottobre, dalle 21:30 alle 23:30, alla Libreria Rinascita Empoli Viruslibro, in via Cosimo Ridolfi 53. Per informazioni: 057172746. Sul filo della letteratura passano anche i corsi che partono a ottobre alla Libreria Cuentame, in piazza Farinata degli Uberti, in tema di Lettura e Scrittura Creativa e Racconto/Poesia, a cura della Scuola Carver. Per informazioni: 3382678770. Dal 28 ottobre al 2 novembre al Cinema Mignon d’Essai si proietta uno degli eventi di punta di tutto il territorio dell’Empolese Valdelsa. Si tratta del “MIIFF16”, il Festival del Cinema Indipendente di Montelupo Fiorentino, con 50 film selezionati provenienti da 29 nazioni diverse. Un festival che in
sei giorni darà spazio a registi da tutto il mondo e che farà dei temi sociali il suo punto di forza. Il MIIFF16 assegna il “Lupo rampante” in ceramica ai migliori film e alle migliori regie di ciascuna categoria e alle migliori interpretazioni nelle categorie dei corti e dei lungometraggi.
OTTOBRE A PISA pisa
di francesca sbandierata
“I
nizia a disegnare e a dipingere come gli antichi maestri. Dopo potrai fare quello che vorrai: tutti ti rispetteranno”. E lui nella sua vita ha fatto un bel po’ come gli pareva. Salvator Dalì, l’artista con i buffetti tirati su e la divina arte dell’amore sempre nel taschino, sarà in mostra a Palazzo Blu. Fino al 5 settembre, “Dalì. Il sogno del classico” sarà il grande appuntamento con l’arte. L’esposizione, curata da Montse Aguer, permetterà di seguire il percorso dell’artista spagnolo in tutte quelle opere che hanno alla base della creatività la tradizione italiana e i Maestri rinascimentali. Oltre 150 le opere, con prestiti che provengono da tutto il mondo. Scopriremo quanto nel sogno che Dalì ha sempre regalato al suo pubblico ci sia un passato studiato, immaginato ed infine ricreato con la sua intelligenza e sensibilità. “Dalì. Il sogno del classico” è aperta tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle 19 (sabato e domenica fino alle 20).
23 FERMO IMMAGINE
ANCORA NOSTRA
di mattia marasco
S
e l’eleganza è femmina allora Firenze è senza ombra di dubbio una donna estremamente elegante. Forte, audace e raffinata, me la immagino così la nostra città mentre sale la scalinata del Piazzale Michelangelo prima di sporgersi dal belvedere per guardarsi allo specchio e contemplare la propria immagine avvolta dalle colline. Sta pensando a come è cambiata, a cosa si è lasciata alle spalle. Lo sa di essere bella ma non gli dà importanza. Lo sa di essere stanca ma non lo dà a vedere. È orgogliosa e lo sa che questa è un’arma a doppio taglio. Lo sa. Il sole sta quasi per tramontare, le mette in risalto i confini e le linee del volto con la stessa gentilezza con cui l’Arno la attraversa ogni giorno fino a sera. Molti degli sguardi che incrocia passeggiando sui lungarni sono pieni di affetto, lo stesso affetto su cui viaggiano i “bacioni” che riceve da persone lontane.
http://www.lamiafirenze.mattiamarasco.it • mattia.marasco@gmail.com
PALESTRA ROBUR - lezioni di ginnastica culturale per fiorentini
OTTOBRE 1981 di leandro ferretti
Q
uell’anno il campionato di calcio iniziò il 13 settembre. Gli anni Ottanta erano agli albori, e scontavano la tristezza del decennio precedente. La Fiorentina aveva messo a segno, nel secondo anno della gestione Pontello, una campagna acquisti leggendaria, orchestrata dal direttore generale Tito Corsi: dal Torino erano arrivati la punta della Nazionale Ciccio Graziani e l’estroso Eraldo Pecci, oltre all’esperto Cuccureddu e ai giovani Massaro e Monelli, dal Monza, e al “russo” Vierchwood in prestito dalla Samp. Un inizio non semplice, costellato da qualche pareggio e dalla sconfitta di Roma, aprì le porte ad un periodo autunnale che portò rapidamente la squadra guidata da Picchio De Sisti ai vertici della classifica. La storia avrà poi altri capitoli, alcuni esaltanti, altri drammatici; e porterà verso il fatidico anno dei Mondiali di Spagna senza un lieto fine. Eppure, ci sono sconfitte migliori di tante vittorie.
24 NODI DA SCIOGLIERE
MAMME A FIRENZE
COSE CHE LE DONNE SANNO LEGGERE di martina milani
S
ono passati quasi vent’anni e sono ormai pronta a confessare la mia truffa: i libri che la professoressa di lettere assegnava per l’estate li leggeva mia mamma al posto mio. La verità è che ci suddividevamo i titoli (di solito le rifilavo i romanzi storici e le biografie) e poi ce li raccontavamo. Mi ricordo di serate afose, al tavolo di cucina con le finestre spalancate e le zanzare: mia mamma che passa in rassegna la vita di Artemisia Gentileschi (Anna Banti, ed. Bompiani) oppure che mi fa il riassunto di “Rinascimento
privato”, 565 pagine di biografia di Isabella d’Este, marchesa di Mantova (Maria Bellonci, ed. Mondadori). Io che prendo appunti col fantasma della prof sopra la testa. Mi son ricordata di questi ritrovi carbonari quando ad Impact Hub Firenze ho partecipato a una lettura pubblica organizzata da EDA Servizi, cooperativa fondata e interamente condotta da donne. Le socie di EDA, che normalmente si occupano di gestire biblioteche e spazi culturali, avevano distribuito al pubblico di Hub delle bende per gli occhi. Al buio, si distinguevano solo le voci degli attori che interpretavano dialoghi e personaggi de “L’armata dei sonnambuli” (Wu Ming, ed. Einaudi) facendoci cadere in una sorta di tranche collettiva. Alla fine è Lisa Innocenti, responsabile sviluppo di EDA, a svelarmi il mistero: “Leggere non significa avere a che fare con i libri, ma con le relazioni che scatenano”. E questo certamente mia mamma lo sapeva.
SULLAPELLE
OTTOBRE BAMBINO di cristina romeo
L
a rubrica dedicata alle famiglie questo mese rende omaggio alla donna, proponendovi delle attività da fare assieme ai bambini o suggerire ai ragazzi più grandi, per riflettere in modo più o meno diretto sul mondo femminile. In libreria trovate i racconti delle “anti principesse”, testi che vogliono superare le classiche figure delle favole per dare spazio a personaggi femminili reali, di ispirazione per le nuove generazioni. Rapsodia Edizioni ha pubblicato due libri su Frida Kahlo e Violeta Parra, mentre Timbuktu Labs sta per lanciare una raccolta di 100 storie ispirate ad altrettante grandi donne, da Elisabetta I a Serena Williams. Per affrontare i temi delle differenze e delle pari opportunità, ci sono invece dei giochi come le carte Paricard di Pariqual. Prendendo spunto dai personaggi ed oggetti disegnati sulle carte, potrete inventare assieme ai bambini una storia con i protagonisti più svariati: esploratori ed esploratrici, donne astronauta e muratrici, ma anche ostetrici baffuti. http://www.mammeafirenze.it
IN CITTÀ TUTTO TRANQUILLO
LA VERITÀ, VI DICO, SULL’AMORE di nanni the pug
di valentina messina
CHIARA PINA
I
ndelebile. Per qualcuno è solo un aggettivo. Per altri è un lavoro. Per Chiara, la ventinovenne della provincia di Lecco che è da qualche mese resident nel tattoo saloon Lacrimanera, è un momento per celebrare la vita attraverso un attimo, un gesto, un segno che resta, appunto, indelebile. Chiara ha più centimetri di pelle inchiostrata che visibile. E tutto ciò mi affascina. Mi racconta con delicatezza, come se stesse raccontando una storia, che si è avvicinata al mondo del tatuaggio a piccoli passi, come si fa con un animale sacro, con discrezione, per non disturbare. Mentre beviamo quel caffè, durante un’umida giornata di pioggia, le credo. Una narratrice armata di inchiostro e macchinetta, che filtra le emozioni della gente attraverso i suoi occhi prima, attraverso la pelle, poi. Il suo stile, che ricorda molto le illustrazioni dei libri per bambini, coincide col suo intento: quello di essere il narratore delle storie che la gente le racconta. Poi le chiedo il perché del suo trasferimento qui. “Firenze è stata una scelta di cuore più di ogni altra cosa, più della testa, più dello stomaco. Ma la vita ha il suo tempismo ed io non ho fatto altro che assecondare il mio”.
E
ra bella e carina. Dolce nel suo approcciarsi. Forse un po’ timida ma gentile nei modi. Prugna l’ho incontrata un pomeriggio di qualche tempo fa. Mi è rimasta nel cuore ma tra noi non è andata. Non è così facile iniziare una storia d’amore. Voi bipedi pensate che sia sufficiente ci sia il calore e la coppia è fatta. Come per tutti i rapporti ci vuole tempo e il giusto feeling. Non basta annusarci: ci vuole intimità, divertimento, conoscenza. Insomma, dobbiamo entrare in confidenza e capire che l’intesa è massima. Io sono stato da lei per un po’, qualche giorno di gioco, un po’ di esplorazione e di sguardi. Qualcosa è scattato ma non quello che i bipedi credevano. Nel giardino abbiamo corso e lei con le orecchie al vento era splendida. Abbiamo bevuto anche dalla stessa ciotola ma condividere un drink non è abbastanza. Sono sicuro che lei troverà quello adatto, io la terrò nel cuore, come una meravigliosa conoscenza. Ciao Prugna, bella mia. A volte ti sogno e un giorno, forse, ti rincontrerò.
25 NIENTE PANICO
BREVE STORIA DEL MASCHILISMO DI MERDA di tommaso ciuffoletti
N
el 1946 le donne votano per la prima volta in questo giovine paese noto come Italia. In quel giovine paese, nel frattempo divenuto Repubblica, fino al 1963 rimane in vigore il cosiddetto ius corrigendi del marito nei confronti della moglie. Per farla breve, il diritto del maschio di correggere la donna. Anche ricorrendo alle mazzate. E lo Stato diceva che tutto sommato poteva andare. Fino al 1969 l’adulterio della moglie era un reato. Quello del marito, ovviamente, no. Nel 1981 è stato abolito il delitto d’onore. L’idea malata per cui se un marito uccideva la moglie adultera aveva diritto di vedersi riconosciuto uno sconto di pena. Ricordate poi, vi prego, ricordate che fino al 1996 lo stupro, nel nostro codice, non era un reato contro la persona. Ma contro la morale. 1996. Italia. Meleto Valdarno, 1941, colui che diverrà mio nonno è al fronte. Mia nonna una domenica
viene invitata a ballare da uno del paese. Donna fiera e con due spalle così, di fronte alle sue insistenze lo attacca al muro. La cosa fu considerata uno scandalo e lei non uscì di casa per mesi. Firenze, 1975, 40 donne colpevoli di voler abortire senza rischiare la vita dalle mammane vengono arrestate. Colpevoli di non voler morire. Catanzaro, 1976, una bambina di 15 anni viene stuprata per strada. Viene perseguita lei. Per atti osceni in luogo pubblico. Sempre Calabria, 40 anni dopo. Nel 2016 si scopre che da 3 anni una bambina che oggi ne ha 16, è alta 1,55 e pesa 45 chili, viene stuprata da 9 uomini del posto. Parroci, presidi e genitori che fan finta di nulla. Un paese a cui scappano commenti come “se l’è andata a cer-
care”. Il fratello poliziotto di uno degli stupratori che dà consigli per eludere la legge. Da anni in Italia le nuove frontiere del femminismo sono le quote rosa. Mavvaffanc...
LA SCIABOLATA
LE DONNE LO SANNO di riccardo morandi
L
e donne sono qualcosa di sublime e geniale. Non sono come gli uomini, che hanno bisogno di poche cose primarie, come la tranquillità, una Nastro Azzurro da 66 e l’abbonamento a Premium. Gli uomini non trascendono, le donne lo fanno costantemente. Due palle, ma che bello. Lo hanno fatto inventando il reggiseno, quasi cento anni fa. Un colpo di genio: come se il “sesso forte” avesse inventato e fatto diventare moda imprescindibile la pancera contenitiva per la buzza da alcool. Hanno insistito nell’essere loro stesse con la stessa perseveranza con cui la Raggi chiama a ore alterne Grillo: for-
ti dissidenze, ma con una elegante caparbietà. Si sono inventate la minigonna, mentre gli uomini hanno provato con i pinocchietti: il risultato è stato drammatico quanto una campagna del Ministero della Salute. Hanno replicato, bellissime, con il bikini, mentre l’uomo ha tirato fuori gli slippini o il tanga maschile, con il risultato di trovare la stessa credibilità dei sostenitori del referendum sulle trivelle. Sul topless poi c’è stato il reale salto di qualità e l’uomo ha invertito la rotta, iniziando a depilarsi il petto. Ma questo è un altro discorso, come direbbe Lucarelli. Tutto quello che c’è da dire sulle donne lo hanno detto tre cantautori, che spesso non piacciono alle donne. Sono Enrico Ruggeri, Zucchero e
Ligabue. In una strana mescolanza da Pentapartito, se mescoliamo “Quello che le donne non dicono”, “Donne” e “Le donne lo sanno”, anche le “cantautrici calve” o le “barricadere”, come diceva Vecchioni, potranno essere felici. Fiere e belle, magari in topless. W le donne, come diceva Andrea Giordana.
26 FARFALLE
E SONO 27 di the nightfly
E
sono 27. Ventisette anni di farfalle. 1989/2016: ho iniziato che tiravano giù il muro, sono ancora qui che ne vogliono tirare su altri un po’ ovunque. Nel frattempo volavano le farfalle, tutti i lunedì notte, prima in via Maso di Banco, poi qui nello studio uno di via Rosso Fiorentino. Nessuna paura del tempo che passa. Allora eravamo alle prese con la fine dell’ondata anni ottanta, nella terra di mezzo si preparava il tutto: il grunge, l’incrocio vorticoso tra il jazz e l’hip hop, la somma algebrica di un secolo che
stava ululando le sue ultime idee. Beh, avevo un bimbo di 2 anni. Ora ne ha trenta, e fruga da un pezzo tra le mie idee, aggiungendone di nuove. Gli altri due seguono a ruota e forse si chiedono come mai ogni lunedì salgo sulla bici e vengo qui a far volare le farfalle. Passione, già. Mi sono anche chiesto quando ci sarà una fine. Ho deciso che al trentesimo anno, si può anche dire basta. Calcolando che aprimmo Radio Centofiori nel ’79, quarant’anni dietro a un microfono forse possono bastare. Forse, però.
CASA JAZZ
LA DETERMINAZIONE AL FEMMINILE: ROMINA CAPITANI E LE SUE “ISOLE” MUSICALI di giulia focardi
“L
e mie isole sono i luoghi o ‘non luoghi’ della mente, dove si possono seguire strade meno battute, provare a coltivare un’idea per vedere dove ti conduce. In tutto questo è la musica, e soprattutto il jazz, a farmi da traino per condurmi verso uno spazio creativo, di ascolto e di ricerca”. Romina Capitani ha lo sguardo intenso e attento di chi conosce la strada da seguire e i pensieri leggeri e veloci di chi non smette mai di sognare. Con il suo ultimo disco, “Isola Jazz”, ci ha raccontato i suoi luoghi ideali, ben distanti dall’immagine che ha dell’Italia attuale, quella di un paese fermo e incapace di far crescere la comunità artistica di cui fa parte. E cosa vuol dire essere una musicista in questa realtà? “Una donna musicista, per quello che mi riguarda più strettamente nel jazz, oggi fa molto e le viene riconosciuto il suo valore forse più di prima. Ancora siamo lontani da
paesi in cui, sia per uomini che per donne, questo lavoro è riconosciuto a tutti gli effetti come un lavoro “normale”, quindi si fatica un po’ per farsi strada”. Ma Romina alza l’asticella e insieme ai suoi pro-
arcifirenze.it
getti live, da portare possibilmente anche in giro per l’Europa, conquista la cattedra di canto jazz alla Siena Jazz University. Giovane, determinata, solare, è uno dei talenti toscani più apprezzati e conosciuti in Italia e, durante la nostra chiacchierata in tema femminile, ci rivela che ad ispirarla sono sempre state le “grandi donne che sono tra di noi” e che dovremmo imparare a riconoscere: “quelle che abbiamo vicino, come la maestra di scuola che ci fa scoprire la nostra strada regalandoci un libro o consigliandoci di fare teatro, quelle che sono diventate personaggi pubblici importanti grazie alle proprie ricerche scientifiche, ad esempio, o alla propria musica. Non si parla abbastanza del privato che queste donne hanno scelto o dovuto scegliere per diventare quello che sono. Sono grata a coloro che ci hanno permesso di fare quello diamo per scontato: sono conquiste che vanno riconfermate ogni giorno con riconoscenza e condivisione”.
da sessantanni
SEMPRE APERTI
60
2016
CULTURA, DIRITTI, PARTECIPAZIONE
27 di gianluca danti e gabriele sobremesa Suoni ha selezionato per voi dieci female bands, alcune ormai in via di consacrazione e di cui vi abbiamo già parlato negli scorsi mesi, altre di cui probabilmente presto sentirete parlare. WARPAINT
Sin da loro esordio “The Fool”, le Warpaint con la loro miscela di post-punk e psichedelia, sono uno dei progetti più interessanti prodotti negli ultimi anni dalla Rough Trade. Nel gennaio 2016 sono entrate in studio per completare “Heads Up”, il loro terzo album. Tinte vocali dreamy alla Blonde Redhead e chitarre wave (The Cure su tutti) i loro trademarks principali. La loro ultima fatica si preannuncia come una virata verso una più aperta libertà creativa, un sound più coeso, un modo diverso di approcciare la scrittura, senza il timore di affrontare l’enorme hype che si è venuto a creare intorno a questo album. Canzone consigliata: “Keep it Healthy” DAUGHTER
Eterei, ossessionati, magici, i Daughter, sorretti dalla voce sublime e sottile di Elena Tonra, sono indiscutibilmente la band più affascinante degli ultimi anni. “If You Leave” è il primo full lenght che, coraggiosamente, mostrava una maturità nel songwriting quasi da smentire la loro giovane età. “Not to disappear”, ultimo album della band inglese ha un forte carattere introspettivo, ma si contraddistingue per ritmi più caldi, nuove formule sonore tra l’electro ipnotica dei The XX ed episodi più ruvidamente rock. Se ancora non li conoscete è l’ora di rimediare. Canzone consigliata: “How” ANY OTHER
Any Other è la nuova creatura di Adele Nigro (ex Lovecats) e successivamente consolidatosi come trio; ascoltandoli ci si immerge nelle atmosfere di Waxahatchee, nelle ballad di Courtney Barnett e le chitarre profonde dei Built To Spill (a cui hanno aperto anche l’ultima data milanese). Una band a cui piace suonare tanto dal vivo, della serie zero fronzoli e tanta sostanza. Canzone consigliata: “Sonnet #4” KEDR LIVANSKIY
Classe 1990 da Mosca Kedr Livanskiy è un nome ancora sconosciuto ai più ma si colloca tra le paladine dell’elettronica minimale contemporanea. I lineamenti chillwave e drum’n’bass del suo bellissimo EP “January Sun”, tratteggiano paesaggi scuri e piatti della campagna russa tra malinconia e turbamenti. “La mia musica è fortemente ispirata da Autechre, Aphex Twin e Boards of Canada, ma con i testi e lo stato d’animo di Mazzy Star”. Noi già l’amiamo. Canzone consigliata: “Razrushitelniy Krug (Destructive Cycle)” DEAP VALLY
Deap Vally sono un duo losangelino formato da Lindsey Troy e Julie Edwards, appena uscito con un nuovo e brillante album, “Femejism”, pubblicato via Cooking Vinyl e prodotto da Nick Zinner degli Yeah Yeah Yeahs. Nei loro album qualcuno ci scova i The White Stripes, altri i Black Keys ma ciò che rende unica questa combo è la sinergia viscerale rivelata dalle due con riff pungenti, batterie rocciose, stoner rock e blues elettrico. Semplicemente devastanti. Canzone consigliata: “Smile More” (g.d.)
SAVAGES
Le quattro londinesi sono riuscite a creare l’amalgama perfetto tra l’ibridazione dei rudimenti post-punk (Siouxsie & The Banshees) con un certo tipo di avant-rock (Swans), l’eleganza e l’istrionismo (Bowie) e una rara capacità di scrittura riguardo a temi sempre attuali come il femminismo e la sessualità. I detrattori le etichettano come una brutta copia dei Joy Division, in verità le Savages sono un po’ come Quentin Tarantino, attingono da un immaginario già definito per rielaborarlo, ridefinirlo e riproporlo con il proprio stile e linguaggio. Canzone consigliata: “Husbands” MARISSA NADLER
Attiva da oltre un decennio, Marissa Nadler, ha vissuto diverse fasi di evoluzione del proprio stile sempre mantenendo inalterato l’etereo timbro vocale da mezzo soprano. Dopo gli esordi classicamente folk, la cantautrice di Washington ha cambiato pelle e si è mutata in una tenebrosa musa dei boschi con un’accoppiata di dischi di qualità altissima ( July e Strangers usciti entrambi su Sacred Bones Records) entrambi prodotti da quel genio di Randall Dunn (Earth, Sunn O))), Mamiffer…). Canzone consigliata: “Hungry Is The Ghost” MUSCLE AND MARROW
Kira Clark (Voce e chitarra) e Keith McGraw (Batteria) sono i Muscle And Marrow direttamente da Portland, Oregon. La musica del duo rispecchia perfettamente il luogo d’origine, autentico calderone di sperimentazioni tra generi, miscelando alternative rock, dark wave, doom e folk. Il loro ultimo lavoro si chiama “Love”, è uscito ad inizio 2016 per Flenser Records e se siete fan di Chelsea Wolfe, Esben And The Witch e Swans potrebbe essere il disco perfetto per voi. Canzone consigliata: “Light” EXPLODED VIEW
Anika è una giornalista e musicista inglese che nel 2010 uscì con un buon album solista su Invada Records. Gli Exploded View sono nati in occasione del suo solo tour 2014 in Messico dopo aver passato svariate ore in sala prove con tre musicisti locali. Il debutto della band, uscito ad agosto per Sacred Bones Records, è un interessante connubio tra il timbro vocale post-punk di Anika e la vena pop sperimentale dei messicani. Canzone consigliata: “No More Parties In The Attic” CARLA DAL FORNO
L’australiana di nascita (berlinese d’adozione) Carla Dal Forno arriva al debutto da solista dopo le ottime releases con Tarcar e F ingers, e non delude. L’album si intitola “You Know What It’s Like” ed uscirà a fine ottobre per Blackest Ever Black. Come suona? Pop folk psichedelico con disorientanti inserti dub. Canzone consigliata: “Fast Moving Cars” (g.s.) suoni@lungarnofirenze.it
28 di gabriele ametrano UN UOMO di Oriana Fallaci edito da Rizzoli - pag. 654 - euro 13
Se ne sta parlando tanto, troppo, e diciamolo pure, in modo confuso. Oggi che il capoluogo toscano ha deciso di dedicarle un piazzale, a dieci anni dalla sua morte il suo viso torna alle cronache. Ma torna anche sui social network quando le sue frasi vengono strappate al contesto in cui erano state scritte per additare, sentenziare ed ammonire chi in questo caos religioso e politico ha sempre dato poca importanza alle sue previsioni. Non è stata certo una giornalista qualunque e sicuramente non è stata una donna comune. Oriana Fallaci è Oriana Fallaci, inimitabile nel suo carattere e nel suo pensiero. Convinta delle sue idee e delle sue analisi, ha sempre espresso giudizi sagaci e preparati. L’evoluzione della Storia però ha assunto nuove posizioni, svelato nuove verità e scoperto variabili che neanche la perspicace Fallaci poteva prevedere e non è facile essere in accordo con tutto ciò che è stata (figuratevi poi oggi il cui ricordo è compromesso dalle mille parole di chi riporta e si assume conoscenze che la stessa rifiuterebbe). Rimangono però i suoi libri e i suoi articoli, metro unico e significativo del suo lavoro e del suo percorso. Io ho amato visceralmente “Un uomo”, tanto da metterlo nella lista dei miei preferiti. È la storia di Alekos Panagulis, che Oriana Fallaci amò con tutta se stessa. Panagulis è stato sicuramente un uomo eccezionale, capace di gesti eroici pur di difendere l’ideale di libertà e verità. Dopo il fallito attentato al dittatore militare Georgios Papadopoulos fu incarcerato e torturato. Rifugiatosi in Italia, rientrò in patria e cercò con coraggio di difendere la democrazia e il popolo, tanto da venir ucciso da sicari del governo per aver tentato di mettere in luce alcune falsità dello Stato. Oriana Fallaci è stata accanto a questo uomo, condividendone ideali e volontà, pubblicando poi nel 1979 questo libro che racchiude non solo la Storia ma la vita, la passione e il legame. Un capolavoro che va tenuto sul cuore per capire il senso e la caratura di una donna che è sempre stata al di sopra di ogni interpretazione.
STORIA UMANA DELLA MATEMATICA di Chiara Valerio
DELLE DONNE NON SI SA NIENTE di Natalia Aspesi
edito da Einaudi - pag. 166 - euro 18
edito da Il Saggiatore - pag. 210 - euro 16
Esistono uomini capaci di pensare l’invisibile. Ce ne sono stati e ce ne saranno ma per il momento Chiara Valerio ha deciso di raccontarcene sette, sei veramente esistiti ed uno totalmente immaginato. Sono matematici, menti geniali che da sempre hanno usato formule e teorie per dimostrare ciò che ad occhi nudi sembra indecifrabile. Una capacità che usa un’immaginazione sconcertante e vertiginosa, che a volte ha salvato anime, cambiato destini e avviato a futuri poco prima inconcepibili. “Storia umana della matematica” (Einaudi) ripercorre le vite e cerca di assaporare l’umanità di chi ci sembra uno sconclusionato pensatore. Bambini prodigio o semplicemente passionali, tanto da consacrare ogni momento della propria esistenza alla ricerca di idee. Storie fatte di numeri che sembrano allontanare dal senso di umano ma che, invece, ci riporta proprio a quello. Di certo Chiara Valerio è stata protagonista di ben più alte pubblicazioni, forse in questa si sente un poco di impreparazione all’argomento trattato, ma nell’idea umana di matematica c’è qualcosa che ci rapisce ed è la stessa cosa che nello studio ci respinge: l’incapacità di comprendere.
“Chi le capisce è bravo?” Quante volte tra i maschietti è caduta dal cielo questa frase? Mariti, fidanzati, compagni, amici, conoscenti: tutti lì a chiedersi come fare capire l’universo femminile e a dare risposte che semplicemente non stavano né in terra né in cielo. Perché l’universo femminile è sicuramente diverso da quello maschile ma non prendiamoci in giro, l’abbiamo mai voluto osservare e comprendere realmente? A sbattercelo in faccia è Natalia Aspesi con i suoi anni e anni di esperienza nei rapporti fra i due sessi, ed essendo essa stessa donna, queste duecento pagine di “Delle donne non si sa niente” (Il Saggiatore), diventano un manifesto del mondo femminile. Un libro che fa bene a tutte le età e a tutti i sessi: un po’ di storia delle donne, delle conquiste, dei diritti acquisiti faticosamente e un bel po’ di spiegazioni contro luoghi comuni che oramai hanno anche stufato. Probabilmente delle donne non sappiamo niente ma con un po’ di volontà e una buona lettura anche i più ottusi potrebbero cominciare a diventare bravi.
ESERCIZI DI STILE / gabrieleametrano.com
29 di marta staulo RISOTTO CON LA ZUCCA
T
utti sappiamo quanto è stato difficile avvicinarsi da bambini al mondo delle verdure e so quanto per alcuni di voi sia ancora un mondo lontano. C’è chi non mangia quelle verdi, chi quelle che gli ricordano il dentifricio, chi si nasconde dietro improbabili allergie per non fare la figura del carciofo, chi solo frullate, chi solo fritte (perché fritta è buona anche la carta, cit.), chi ti pianta la scusa dell’alito e della digestione. Tante sono le storie che nascono con lo scopo di incitrullirci da bambini (vedi Il Fagiolo Magico o Braccio di Ferro) a suon di “arriva l’aereoplanino...!” e farci ingurgitare sbobbe verdi con cui spesso, al primo assaggio, in fase di svezzamento, diventavamo idranti capaci di trasformare, con uno spruzzo, le nostre mamme in Hulk. Ma personalmente Cenerentola non mi ha mai convinta a mangiare la zucca in nessuna delle sue forme, tutt’altro. Questa personificazione tentacolare un po’ frutta, un po’ verdura, un po’ mezzo di locomozione e un po’ capoccione, non me l’ha mai raccontata giusta, soprattutto dopo lo sconcerto provato per i tortelli con ripieno di amaretti, restando terreno sconosciuto al mio palato fino ai trent’anni. Finché una sera ti invitano a cena e “Come non mangi la zucca?!” e per non creare imbarazzi per nessuno stai zitta e ingoi. E ti piace pure. Inizi a cucinarla anche tu, a farci passate, poi risotti, poi addirittura torte e scopri che da Starbucks in questo periodo è tutto un esplodere di pumpkin-latte-whatevah e che la cannella è la morte sua. E ti rendi conto che dove la metti sta bene: nei curry, al forno, perché è un po’ tanto colorata ma dallo standing molto low-profile: tradotto, fa presenza ma non sa - quasi - di nulla. Però ti fa bene come ti sanno far bene solo le cose per cui non perdi il cervello: salva la prostata, ti protegge dal diabete e ti illumina la pelle e la vista. Ma torniamo a Cenerentola, che oltre ad alimentare la mia diffidenza per questo ortaggio, ritengo abbia rovinato generazioni di fanciulle, che comprano vestiti fast fashion che si riducono in stracci manco il tempo di tornare a casa e che credono che quello con cui hanno ballato stia proprio a pensare alle loro scarpe la mattina dopo. È il caso di smetterla di pensare che le giornate passate a pulire vi premieranno con l’arrivo di principi. È arrivato il momento di cambiare la favola che racconterete per introdurre la zucca nelle diete e nelle fauci delle generazioni che verranno: Il Cavaliere Senza Testa. Il Cavaliere Senza Testa è la leggenda di un personaggio con una zucca per capoccia, per quanto il titolo possa suonare come la storia di un uomo all’apparenza affascinante e galante, ma che alla fine dei conti si rivela senza memoria e/o cervello (o parti). Un tizio - appunto senza testa - che va scappando per chissà dove, decapitando vittime per tornare poi sul luogo del delitto (Il Mistero di Sleepy Hollow, Tim Burton 1999, è senz’altro l’adattamento cinematografico più noto). Tale racconto suonerà sicuramente alle orecchie delle vostre marmocchie come un approccio più realistico alla vita sentimentale che le attende, rispetto a quello prospettato dalla favola di Charles Perrault (noto copione di fiabe napoletane, tra l’altro). Così, care mamme, in corso d’opera o fresche ingravidate di fertility day, le vostre bambine sapranno che dovranno contare solo sulle loro tasche per comprarsi un paio di Christian Louboutin (per quanto mi sentirei di sconsigliare il cristallo), solo sulle loro gambe per macinare chilometri tacco-punta-tacco-punta, che l’unico uomo che ti porterà una scarpa a casa è il corriere della Bartolini (e se non ti entrano, il reso sono problemi tuoi) e che l’unica scarpetta da poter dimenticare sarà -ma nemmeno- quella nel piatto.
INGREDIENTI 1 cipolla dorata, 10 cucchiai olio e.v.o., 500 g zucca, 350 g riso Carnaroli, 1 bicchiere vino bianco, 1 noce burro, parmigiano grattugiato, sale. 1,5 l brodo vegetale: 1 cipolla, 2 carote, 1 costa sedano, sale
30 di virginia - illustrazioni di iucu
Allora, questo mese i mal di testa (soprattutto quelli veri) sono giustificati, è ora di rilassarsi un po’ e fare visita a qualche spa. Voglio dire, pensare un po’ a se stessi non significa mica essere egoisti. Ma occhio a non trascurare troppo chi ti sta accanto, oramai dovresti sapere che le persone che ti vogliono bene sono le uniche di cui puoi fidarti.
Ricordi cosa ti ho detto il mese scorso? Che sarebbe arrivata un’offerta irripetibile e che forse avresti dovuto fare una scelta? Ecco, se adesso il dubbio ti attanaglia non aver paura. Troverai chi ti aiuterà a risolvere questo dilemma, e una volta risolto un altro periodo d’oro ti aspetta, sia nel lavoro che nell’amore. Niente ti potrà fermare. Come t’invidio...
Finalmente la giusta ricompensa. Eh sì, il mese di ottobre sarà questo per te, un lungo periodo di riscatto e riconoscimenti degli sforzi compiuti finora. Questo ti aiuterà ad essere deciso e ad andare avanti nelle tue decisioni, anche a discapito degli altri. Non fartene una colpa, non ce n’è motivo, dopotutto la vita è una giungla e sopravvive solo il più forte, o no?
Tempo fa leggevo un articolo sulla tragicità di incontrare la persona giusta nel momento sbagliato della propria vita. Tranquillo, non è il tuo caso. Ad ogni modo, tieni gli occhi aperti e presta attenzione, non sempre la persona giusta è quella più brillante e che ti fa stare bene subito, spesso la felicità si nasconde a fondo e va cercata nei luoghi più impensati.
Ah, l’amore... L’arrivo dell’autunno non sembra minimamente scalfire il tuo cuore, anzi sembra farlo sbocciare come un fiore a primavera. Che si tratti di una nuova relazione o della ritrovata passione, a quanto pare la tua vita sentimentale è carica di successi. Non dimenticarti però della tua famiglia, se l’hai trascurata è il momento di ricordarle quanto è importante per te.
C’è crisi. C’è grossa crisi. È inutile girarci intorno, questo non è proprio il tuo momento. Questo non significa approfittare della situazione per voltare pagina, anzi. La scelta meno scellerata adesso sarebbe quella di iniziare a prendere decisioni che abbiano un senso, e non cercare di risolvere i problemi cercando continuamente lo scontro. A volte, per vincere, bisogna mediare.
Ok, il peggio sembra essere passato. Ora hai solo bisogno di rimettere a posto tutto. Adesso è il momento di prendersi cura di se stessi, di rivalutare le priorità, di rafforzare la propria personalità. Ma sei solo all’inizio di questo percorso, quindi meglio non esagerare. Evita di prendere decisioni importanti o di effettuare cambiamenti, potresti farti male e non risolvere niente.
Parliamo del sociale. O meglio, della tua vita sociale, che in questo momento non è proprio brillante. Allora, dammi retta, se vuoi tornare ad averne una, evita di generalizzare su tutti e buttati alle spalle i pregiudizi inutili. Soprattutto, non essere testardo e ascolta chi cerca di aiutarti a non trasformarti in un orso in letargo, anche se la stagione in cui ci troviamo lo suggerirebbe...
Attenzione. Preparati ad un mese in trincea. La lotta per mantenere il tuo posto non sarà facile. Non sei stato molto accorto, e gli sbagli che hai fatto li stai pagando cari, anche perché saranno gli altri a dover rimediare. Forse penserai che non è giusto, ma agli altri poco importeranno le tue argomentazioni. Se necessario, inghiotti qualche rospo, non peggiorare la situazione.
Lo so, l’autunno non è proprio la stagione ideale per uscire e incontrare persone, ma dicono che se ti tappi in casa poi è difficile trovare l’anima gemella. Quindi, a meno che tu non sia già felice come stai, ti consiglio di continuare questo esercizio perché l’amore non verrà a bussare alla tua porta. Un consiglio, meglio evitare di flirtare con i tuoi colleghi, non durerà.
Mettiamola così, diciamo che hai una grande occasione. Non capita a tutti infatti di avere l’opportunità di fare un’attenta analisi delle proprie esperienze, degli eventi del passato, e rendersi conto che quelle negative in realtà sono state necessarie alla tua crescita, che le difficoltà ti hanno reso più forte e maturo. Mettiamola così, che alla fine questo mese ti arricchirà.
La parola del mese sarà “archiviare”. Quindi, se vuoi passare un ottobre all’insegna della tranquillità, cerca di sorvolare sopra piccole controversie e dibattiti fini a se stessi, soprattutto evita di riaprire vecchi litigi. In fondo stiamo parlando di problemi insignificanti, e credimi non ne vale la pena. Piuttosto, meglio spendere più tempo per dedicarsi al proprio fisico.
GIOVEDI’ 6 OTTOBRE ANTEPRIMA Domani (118') di Cyril Dion, Melanie Laurent Per gli orari consultare www.spazioalfieri.it VENERDI 7 OTTOBRE Ore 17.00 Domani (118') di Cyril Dion, Melanie Laurent Ore 19.30 La gente resta (62') di Maria Tilli (inquinamento/Ilva Taranto) Ore 21.00 Pachamama. Manifesto per la Madre Terra (56’) di Thomas Torelli (rapporto Uomo – Madre Terra) – partecipa l’autore Ore 22.00 Don't flush your freedom (60’) di Alessandro Turci, Federica Miglio (bioarchitettura) partecipano gli autori
DOMENICA 9 OTTOBRE Ore 15.30 La canzone del mare (94') di Tomm Moore (film per bambini) Ore 17.15 Domani (118') di Cyril Dion, Melanie Laurent Ore 19.30 Arte sella. La città delle idee (50') Luca Bergamaschi, Katia Bernardi (arte nei parchi) partecipano gli autori Ore 21.00 Sinfonia nel Parco - concerto per pianoforte con il maestro Stefano Ordini Ore 21.45 proiezione corti Babbo Natale di Alessandro Valenti (premio Migrarti) e Bellissima di Alessandro Capitani (David di Donatello) partecipa l’autore Ore 22.30 premiazione
SABATO 8 OTTOBRE Giornata realizzata con Novo Modo (in programma a Firenze dal 21 al 23 ottobre www.novomodo.org) Ore 17.00 Domani (118') di Cyril Dion, Melanie Laurent Ore 19.30 Bioresistenze (45') di Guido Turus, Elisabetta Angelillo (agricoltura sostenibile) – partecipano gli autori Ore 21.00 Nuove terre (70') di Francesca Comencini, Fabio Pellarin (economia civile) Ore 22.15 DERT (62') di Mario e Stefano Martone (economia civile)
Organizzazione:
In collaborazione con: QUELLI DELLA
Sponsor:
www.novomodo.org
Uva Vitis vinifera