Lungarno n. 74 - giugno 2019

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Firenze Green La fine della scuola Lezioni di storia Da non perdere

Sipario

La cittĂ dei lettori

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Estate Fiorentina Plogging LibriDiPinti Agenda di Giugno

Accadde a Giugno Esseri Urbani Undici Proverbi Fiorentini Letture d'autore

Frastuoni

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Oroscopo

Lo spirito (Santo) del turismo

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Nuove aperture Duit

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Casa Jazz

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Firenze Rocks

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Editoriale

Parla come mangi Gole Profonde

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8a edizione

26 GIUGNO/ 8 AGOSTO Il Cinema sotto le stelle nel Piazzale degli Uffizi

2019

Scopri il programma su www.estatefiorentina.it www.cinemalacompagnia.it www.spazioalfieri.it

INGRESSO LIBERO


L’esca e l’amo di JACOPO AIAZZI

W

oody Allen bidona Firenze. Il concerto del celebre regista americano, insieme a The Eddy Davis New Orleans Jazz Band, in programma per il 30 giugno alla cavea del Maggio musicale fiorentino è stato annullato. Le Nozze di Figaro, tra gli organizzatori dell’evento, hanno spiegato che l’annullamento è dovuto a «motivi logistici legati alle prove per l’apparizione che Allen farà alla Scala». È banalmente una metafora del nostro tempo. Se ritorniamo con la memoria agli inizi dell’anno e ad un meno metaforico articolo del Sunday Times in cui, nella sezione turismo dell’edizione on line, sconsigliava ai propri lettori di visitare la Toscana a favore delle Marche, il gioco è fatto. “Forget Tuscany”, troppe code, troppa gente e prezzi troppo alti, scriveva il giornale inglese. I fiorentini, intervistati da alcune testate locali in merito alle loro richieste ai candidati sindaco delle ultime e recentissime elezioni, hanno in larga maggioranza chiesto un ripensamento del turismo in città, giudicato troppo aggressivo e impattante. Abitanti e persino i visitatori iniziano ad in-

dividuare una sorta di amo dietro all’esca del turismo di massa? Sarebbe comunque una valutazione soggettiva, in quanto dipende sempre dal tipo di esca e dal tipo di amo. Intanto in città è nata da qualche mese Firenze NoCost, una guida che segnala bar e ristoranti al miglior prezzo, librerie di quartiere, fontanelle d’acqua, spazi sociali e molto altro. Una guida che pare più rivolta ai residenti che agli ospiti, o almeno più per viaggiatori che per turisti. Se a questo tema molto locale (ma che è anche globale; basta pensare a Lisbona, Barcellona, Venezia, Praga…) ne affianchiamo un altro decisamente mondiale, ovvero la questione climatica, l’amo che non possiamo proprio permetterci di ingoiare, non ci mancheranno cose di cui discutere. Ci piacerebbe farlo con voi.

La redazione di Lungarno coglie l’occasione per salutare e ringraziare Gabriele Ametrano per l’eccellente lavoro svolto negli anni per questa rivista, augurandogli un grande in bocca al lupo per i suoi progetti presenti e futuri.

IN COPERTINA

Le Tre Grazie di Alessandra Marianelli

Iscrizione al Registro Stampa del Tribunale di Firenze n. 5892 del 21/09/2012 N. 74 - Anno VIII - Giugno 2019 - Rivista Mensile ISSN 2612-2294

Alessandra Marianelli, in arte Luchadora, cresce e lavora da sempre tra le colline toscane. A vent'anni si trasferisce a Firenze, sua attuale dimora, dove ha studiato design e dove ha iniziato a lavorare come illustratrice freelance. Vede ciò che ha intorno, lo rappresenta e tanto basta. Instagram: @luchadora_visualartist

Proprietario: Associazione Culturale Lungarno Editore: Tabloid Soc. Coop. • Firenze • N. ROC 32478 Direttore Responsabile: Jacopo Aiazzi Stampa: Tipografia Baroni e Gori srl • Prato

Nessuna parte di questo periodico può essere riprodotta senza l’autorizzazione scritta dell'editore e degli autori. La direzione non si assume alcuna responsabilità per marchi, foto e slogan usati dagli inserzionisti, né per cambiamenti di date, luoghi e orari degli eventi segnalati. PER INFO E PUBBLICITÀ tel. 055 6587611 e-mail: commerciale@tabloidcoop.it

I contenuti di questo numero sono a cura dell'Associazione Culturale Lungarno. Per la loro realizzazione hanno collaborato: Jacopo Aiazzi, Francesca Arfilli, Matteo Azzaroli, Michele Baldini, Tommaso Chimenti, Leonardo Cianfanelli, Tommaso Ciuffoletti, Francesca Corpaci, Lavinia Ferrone, Giulia Focardi, Raffaella Galamini, Giulio Garosi, Gabriele Giustini, Lafabbridibraccia, Caterina Liverani, Alessandra Marianelli aka Luchadora, Selene Mattei, Valentina Messina, Riccardo Morandi, Alba Parrini, Marta Pancini, Marco Pistoia, Luca Starita, Marta Staulo, Giacomo Alberto Vieri, Martina Vincenzoni, Lavinia Zavalloni. Coordinamento: Riccardo Morandi Editor: Arianna Giullori Progetto grafico: Francesca Arfilli L'Associazione Culturale Lungarno ringrazia la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze per il contributo a sostegno delle attività culturali svolte.


Lo spirito (Santo) del turismo di MICHELE BALDINI Foto di GIULIO GAROSI

CAP. I GOOD LUCK K2 CAFÉ Diciamocelo: spesso è il tipo di vita che sceglie noi e non il contrario. Per questo rivendico con il massimo dell’ardimento[1] il diritto a scegliermi almeno le abitudini, alle quali resto affezionato per un periodo non superiore ai 4-5 anni. Per abitudine intendo tutti quei piccoli piaceri che ci togliamo, in barba all'utilità, e contro i quali ci accaniamo senza risultati, a meno che di colpo non ci si pensi più e allora le perdiamo. Ho ordinato il caffè a 80 centesimi del Good Luck K2, in piazza Santo Spirito, da un bel po' il mio locale preferito di Firenze. Non è shabby chic e nemmeno così cheap. Quindi non è né shabby chic né shabby cheap né shabby e basta. Non ricordo il nome di chi ci serve (mi ha detto che non è il titolare) però è paki. Lo definiremo quindi paki chic. Insomma, è un pakimarket con il bancone, i tavolini dentro, fa gli spritz e il caffè (alla macchinetta, bicchierini e stecchini di plastica) a 80 cent. Lo conoscono tutti ed è uno degli ultimi baluardi anti zona rossa. Finito il caffè vado in piazza. Seduto sul sagrato, arricchisco l'esperienza con del peoplewatching primaverile. Rotti gli indugi, mi lascio rapire dal traffico umano che, proprio come le abitudini, tanto vesso e tanto amo. [1] Il mio massimo ardimento consiste nell'usare una bestemmia come rafforzativo dell'affermazione appena espressa.

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CAP. II MORDI E FUGGI, SPUTA E RIMANI Declinare la fauna (umana) di piazza Santo Spirito non è stato facile. Una volta distinta in quattro grandi famiglie, inquadrate prevalentemente per censo e stanzialità, le abbiamo suddivise in sottospecie, seguendo modalità identiche.

P OSH

U NDERGROUND O “WALKING ON THE WILD SIDE”

PROFILO ALTO – PRESENZA TARDO SERALE/NOTTURNA

PROFILO BASSO – STANZIALITÀ ASSIDUA

Tacco, pettinatura a schiaffo, completi mozzafiato, filler alle labbra e – quando parla – articolo sempre davanti al nome proprio (“la Silvia”, “la Chiara”, “i' Fede”) lei; maglioncino girocollo che scopre la camicia, pantalone casual e scarpa di cuoio con fibbia (prende un panchetto all'interno, lo porta fuori, vi si siede sopra accavallando le gambe con il drink in mano, altra mano passata tra i capelli, ricco ciuffo) lui. Fanno filotto coi tre locali in via delle Caldaie (aperitivo al primo, cena al secondo, bevute al terzo).

Questa famiglia include coloro che, con stacanovismo inappuntabile, operano agli angoli di accesso della piazza a qualsiasi ora del giorno e della notte, attivi in commerci di legalità dubbia e di altrettanto dubbi proventi, a loro volta distinti in: a. venditori di fazzoletti, accendini, selfie-stick; b. venditori di cianfrusaglie (proprie, spesso rotte o difettose); c. pusher (danno anche un certo tono e colore alla piazza con movimenti coreutici non scontati).

M ORDI E FUGGI

LOCALS

PROFILO DAL BASSO ALL'ALTO – FLUSSO COSTANTE

PROFILO MEDIO – PRESENZA ALTERNATA

Eccoli, i mordi e fuggi:

La famiglia più variegata, comprende a diverso titolo:

a. fuorisede e/o erasmus e/o giovane alloggiante in airbnb munito di birra e pizza, fa gruppo e caciara sulle scale della chiesa oppure attorno alla fontana; b. famiglie nazionali e internazionali di backpacker, in tenuta ultra-tecnica (intera gamma di taglie dalla xs alla xxl Decathlon reparto trekking), pronti a scalare il Pordoi; c. clienti nei dehors, lui piumino Moncler sopra e costume mezzagamba da surfista sotto, lei in safari con tanto di cappello di paglia, pranzano alle 16 e 30 con pasta o pizza e chiudono il pasto con il cappuccino; d. transfughi dal centro, perlopiù asiatici, capitati per caso o per colpa di navigatori fasulli e traduttori imprecisi, si guardano intorno spaesati come rinvenuti dopo un coma di trent’anni.

a. la signora del quartiere, magari in pelliccia, toni e collier che, borsa della spesa in mano, si lamenta dei vari ostacoli via via trovati lungo la strada (mobike abbandonate, cacche di cane, i suddetti underground, lavori in corso, ecc.); b. i ristoratori che si appollaiano fuori dai locali, sigaretta in bocca, maniche corte anche d'inverno e accento e timbro vocale da ultrà viola; c. passeggiatori con cane, unisex, età trasversale, cani di piccola o piccolissima taglia, trainati come i cric a carrello.

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Tutto (tranne la musica) VIAGGI

DIMMI CHI SEI TI DIRÒ DOVE ANDRAI

A

di ALBA PARRINI

nche quest’anno Firenze Rocks porta a Firenze un bel po’ di super musicisti e band provenienti da tutto il mondo. Ma esattamente, da dove vengono? Abbiamo pensato di fare insieme a voi un giro “letterario” per conoscere più da vicino i luoghi di origine degli headliner del festival più rockettaro di Firenze.

TOOL ED SHEERAN

Ok dite la verità, anche voi lo avete sempre snobbato un po’. La frase ricorrente di questo Firenze Rocks è stata “ma che c’entra Ed Sheeran con il rock”? In realtà la sua storia ha moltissimo di rock. Nato nella contea del West Yorkshire, esattamente nel mezzo di quello che viene chiamato in Inghilterra il triangolo industriale: Leeds, Manchester, Sheffield. Ed si mette a studiare musica rap perché soffre di balbuzie, ma è deluso dalla mancanza di stimoli artistici della zona dove è nato. A 16 scappa a Londra dove inizia a suonare in piccolissimi locali, da 5 persone a sera. Per sopravvivere si esibisce nella circle line, la linea più vecchia e lenta della metropolitana, che passa da tutti i punti più centrali. Se andate a Londra non potete perdervi un tour tra le stazioni metro storiche: il Museo dei trasporti della capitale britannica ha annunciato vari tour guidati per visitare alcuni dei labirinti più inaccessibili del sottosuolo londinese, ogni tanto sfruttati perfino per fini cinematografici.

THE CURE

Sembra un po’ strano ma anche i Cure provengono dalla campagna inglese, per la precisone dal West Sussex, una regione a sud ovest di Londra che si affaccia proprio di fronte all’Isola di Wight, luogo centrale per la storia della musica inglese. Qui infatti si tenne il primo concerto hippie e rock della storia inglese, nel 1968. Tra flower power e amore libero, da tanti è considerato il Woodstock europeo. Se non vi basta Firenze Rocks, sappiate che il festival dell’Isola di Wight esiste ancora oggi.

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I Tool si sono formati a Los Angeles negli anni ‘90, dal panorama alternative metal e progressive della città che più ha creato lo showbiz. Si è detto tanto e niente di Los Angeles: città inutile, città vuota. Ma per capire davvero una città che è lunga centinaia di km, fatta da highway impazzite di traffico, immerse nelle palme, bisogna viverla per un po’. Il luogo forse più poetico di LA è l’osservatorio Griffith, reso celebre da tante pellicole. Avete presente la scena della panchina di "LA LA Land"? Dall’alto della collina si gode della vista più incredibile che possiate immaginare: dai grattacieli della Donwtown, al mare infinito di ville e villette di Beverly Hills, fino alla celeberrima collina con la scritta Hollywood: vi sembrerà di toccarla con la mano!

EDDIE VEDDER

Anche Eddie Vedder è californiano, anche se di adozione. Nasce infatti in Illinois, ma si trasferisce con la famiglia a San Diego dove avrà poi inizio la sua carriera. San Diego ha senza dubbio un’identità rispetto a Los Angeles, pur essendo a poche miglia di distanza. La sua identità in realtà è composta da un melting pot tra Stati Uniti e Messico. San Diego è un po’ il sogno americano dei messicani sul confine, ambientazione di tanti racconti per il cinema e per la tv. Il posto più spettacolare da non perdere è La Jolla Cove: una baia con un lungomare incorniciato da scogliere, rocce direttamente nell’oceano e spiagge dalla sabbia granulosa. “Bienvenidos a La Jolla”: questa la frase che sentirete ovunque, perché qui ci si sente davvero benvenuti e si parla solo spagnolo.


Firenze Rocks

sul

MODA

ROCK E TACCHI A SPILLO

CINEMA

di MARTA PANCINI

Toglietevi dalla testa l’idea di andare al Firenze Rocks vestite come Kate Moss con abitino striminzito e stivali in pelle, non siamo al Coachella e non siamo in California. Ve lo dico perché sono magnanima e voglio che usufruiate dei miei errori giovanili.

THE CURE:

COME IN UN FILM

A concertoni di questo tipo la parola d’ordine è praticità, per cui in gonna non andrei, piuttosto optate per comodi pantaloni, jeans ovviamente, ma anche di lino spesso in modo che possiate sentirvi leggere e fresche. Sneakers ai piedi – fidatevi, i sandalini non sono un’idea sensata – soprattutto se dovete usufruire di quei simpatici bagni chimici.

di CATERINA LIVERANI

Comincia con l’ammissione di una colpa. Evidentemente si è fatto un torto talmente grande alla persona amata che è anche inutile scusarsi. L’unica è ricacciare le lacrime indietro 'Cause boys don't cry. L’imperativo odioso contenuto nel titolo, totalmente smontato dall’incredibile e inconfondibile sound, la sensazione di ciò che poteva essere e la solita, struggente, malinconia fanno di “Boys don't cry” il brano dei The Cure più utilizzato da cinema e tv nella storia della band. Da film d’autore come “Io e te” di Bernardo Bertolucci a sconosciuti telefilm tedeUn giubbotto da battaglia, quello che può schi passando per nuovi classici del romanticismo come “Il quiz dell’amore”, la essere sbattuto a terra senza paura di essere struggente ma allegramente rassegnata malinconia evocata da quelle note, segna bucato o macchiato, una borsa a tracolla spesso momenti di transizione nella vita dei personaggi maschili, come suggerito piccola e non pesante, non c’è bisogno che dal titolo. vi portiate la casa, non state partendo per Parlando di romanticismo, quella sensazione di dolce cadere, nota dopo nota, in le ferie, per cui forse potete fare a meno di un languido struggimento suggerito dal susseguirsi degli accordi di basso di “Pitrucchi e piastre per capelli. Occhiali da ctures of You” è stata una carta più volte giocata da registi sole e cappellino in paglia giusto per aver e sceneggiatori. Lo sanno bene i fan di “Una mamma un tocco trendy, il che non guasta. per amica” (dove, lo sparare la canzone dei The Cure a pieno volume nella notte è il sintomo di Bottigliette d’acqua ed un power bank per tutta la pena provata da Lane, la migliore amica non rimanere a secco con la possibilità di della protagonista) e anche quelli della comfare foto con lo smartphone. Sbizzarritevi media romantica con Channing Tatum “La invece con le t-shirt: ne trovate di deliziose memoria del cuore”. sul sito di & Other Stories e Anine Bing, per Se le ben più leggere note di “Friday I’m In aver il giusto tocco glam-rock senza strafaLove” si sono perfettamente adattate al dire… ché non stiamo andando a Woodstock! vertente disimpegno di “La verità è che non gli piaci abbastanza”, l’inquietudine di “Lullaby” ha trovato posto in un cupo episodio della V stagione di “American Horror Story”. Solo due, fino ad oggi, le volte in cui i The Cure sono stati ingaggiati per comporre un brano originale per un film: la prima volta fu nel 1994 per “Il Corvo” con “Burn” e successivamente nel 1995 per il film con Silvester Stallone “Dredd – La Non sempre le commistioni fra musica e cinelegge sono io” per cui hanno scritto “Dredd Song”. ma o, come in questo caso, tra cinema e tv finiDa film come “Marie Antoniette”, il delizioso “Adventurland”, “Ant scono bene. Ne sa qualcosa Ed Sheeran, che sarà Man” e l’italiano “Fortunata” di Sergio Castellitto, alla presenza in svasul palco dell’Ippodromo del Visarno il 14 giugno. riati episodi di serie quali “One Three Hill”, “Cold Case”, “My Mad Fat Il suo cameo nel ruolo di un cavaliere dalle non coDiary”, “Tredici”, “Mr Robot” il cinema e la tv continuano ad attingere muni doti canore nella 1° puntata della 7° stagione di dal repertorio dei The Cure brani, più o meno conosciuti, per ricreare “Game of Thrones”, per quanto poco invasivo, non atmosfere romantiche e malinconiche, ma anche ribelli e coraggiose, fu affatto gradito in rete poiché giudicato fuori come nel caso di uno dei prestiti più recenti ovvero la prima parte del luogo e non necessario. La pioggia di commenti film “It” di Andy Muschietti. negativi costrinse il cantante a chiudere tem“Six Different Ways” è la colonna sonora di uno snodo narrativo determiporaneamente il suo profilo Twitter e nate e cioè quando, per la prima volta, il Club dei perdenti si trova a dover anche a escludere mestamente una combattere unitamente le forze del male. futura apparizione. C.L. I The Cure sono a Firenze il 16 giugno per Firenze Rocks.

TRONO DI HATERS

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UN'ESTATE LUNGA UN SOGNO #tienimiunposto di VALENTINA MESSINA

I

l potere dell’immaginazione allarga la mente, amplia le prospettive, ingrandisce gli orizzonti. È una facoltà che fa molto comodo, soprattutto per far spazio a quello che verrà. Ecco io questo potere di guardare, pensare, costruire mentalmente oltre le barriere – forse con una punta di ottimismo - non ce l’ho. Ho cercato di immaginare l’estate, di proiettarmi verso il futuro, ma sono rimasta ferma, bloccata a guardare il panorama di Grande Inverno che si abbatteva fuori dai vetri della mia finestra con una sgradevole pioggerellina di maggio. Eppure, c’è chi di questa innata capacità ne è fornito, eccome!

Basti pensare a quelli dell’Estate Fiorentina, che per giugno si sono immaginati davvero tante cose. Dall’Arno alle periferie, passando per gli spazi aperti, la proposta estiva di quest’anno guarderà Firenze con tantissimi eventi che popoleranno parti diverse della città, tutti accomunati dall’hashtag #tienimiunposto. Uno degli otto progetti strategici sarà Firenze dall’alto, sei appuntamenti musicali sopra alcune delle più belle terrazze di Firenze, da quella del museo degli Innocenti al camminamento di ronda di Palazzo Vecchio; “i grandi libri che ti aspettano laddove non te lo aspetti” è invece il claim della seconda edizione de La Città dei lettori, festival che avvicina il pubblico al piacere della lettura, in programma a Villa Bardini dal 7 al 9 giugno. Poi ci sarà Secret Florence, rassegna sull’espressione artistica contemporanea con performance, proiezioni e concerti site-specific a cura di Tempo Reale, che dal 10 al 15 giugno, in concomitanza con Pitti Uomo, ci guiderà alla scoperta dei luoghi

inediti e nascosti della città. Riflettori puntati sulla musica, in tutte le sue sfaccettature: dall’energia di Firenze Rocks, che dal 13 al 16 giugno farà vibrare il palco della Visarno Arena con nomi della musica internazionale (dai Tool agli Smashin Pumpkins, passando per Eddie Vedder, i Cure, i Sum 41 e persino Ed Sheeran) alla Musica sui sagrati delle chiese (del centro e della periferia) a cura di Toscana Classica a partire dal 22 giugno. E quasi come un faro che illumina l’arena estiva al piazzale degli Uffizi ci sarà Apriti cinema, consueto appuntamento con il meglio dei festival interazionali e film proiettati in lingua originale, a partire dal 26 giugno. A fare da sfondo a questa moltitudine di eventi troneggiano le coloratissime grafiche realizzate da Alessandra Marianelli aka Luchadora, illustratrice classe 1989. Non possiamo che esserne felici, dato che esce dalla “scuderia” Lungarno! Dunque, che squillino le trombe e rullino i tamburi, ma soprattutto che spunti il sole.

“Uscite” l’estate fiorentina!

DECIBEL OPEN AIR Quinta edizione del Decibel Open Air, che quest'anno raddoppia con ben due giorni di programmazione: 24 ore di musica alla Visarno Arena con le stelle della musica elettronica che spopolano in tutto il mondo. Lo scorso anno quasi 20.000 spettatori provenienti da tutto il mondo lo hanno incoronato come il festival di musica elettronica più partecipato del centro Italia. Nel 2019 il Decibel Open Air rilancia e propone non una ma ben due giornate di programmazione: sabato 22 e domenica 23 giugno più di 20 artisti per 2 differenti stage, per oltre 24 ore di musica alla Visarno Arena di Firenze. Già 10.000 i biglietti venduti, attesi oltre 25.000 spettatori provenienti da 20 nazioni differenti, ad ulteriore riprova che ormai Firenze non è solo e soltanto meta turistica per le sue bellezze storiche ma anche per i suoi eventi musicali. La line-up d'altronde è stellare, tra gli ospiti di questa quinta edizione: Armin Van Buuren, Infected Mushroom, Black Coffee, Collabs 3000 (Chris Liebing & Speedy J), Deborah De Luca, Felix Kröcher, Fisher, Ilario Alicante, Joseph Capriati, Loco Dice, Marco Faraone, The Martinez Brothers, Matrixxman, Riva Starr, Rodhad, Stephan Bodzin Live e molti altri ancora.

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2000

anni di storia riportati alla luce 2000 anni di storia, finalmente riportati alla luce: da prima della fondazione della Florentia romana, fino all’età contemporanea. Grazie a una straordinaria campagna di scavi, il Museo di Palazzo Medici Riccardi cresce e mostra ai visitatori un importante patrimonio storico e archeologico. Le operazioni di scavo promosse dalla Città Metropolitana di Firenze, iniziate nel 2012 ed eseguite sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato grazie al cofinanziamento del bando “Investire in cultura” indetto nel 2012 dalla Regione Toscana, hanno permesso il recupero e la musealizzazione degli ambienti interrati del cortile di Michelozzo: un tassello fondamentale nel piano di valorizzazione culturale che sta portando a un consistente incremento di visitatori e ad un rinnovato interesse, grazie anche alla collaborazione con Mus.e al quale è affidata la valorizzazione del Palazzo grazie ad attività culturali, servizi dedicati e progetti speciali.

www.cittametropolitana.fi.it/category/cultura/

Ogni epoca storica ha restituito porzioni di strutture murarie, pavimenti, conglomerati di fondazione, pozzi, scolmatori, scale, cisterne, nonché numerosi reperti di cui un’ampia selezione è esposta, suddivisa per temi e cronologia, lungo l’itinerario di visita. Tra i vari ritrovamenti primeggia per importanza una porzione dell’alveo del torrente Mugnone, dell’ampiezza di circa 8 metri, riconducibile al segmento dell’antico percorso del torrente che in età romana venne abbandonato e spostato a valle della colonia.

Museo di Palazzo Medici Riccardi Via Cavour, 1 Firenze www.palazzomediciriccardi.it

Orari di apertura

Tutti i giorni 9.00 – 19.00 - Chiuso il mercoledì

Biglietti

Intero Museo + Mostra € 10,00 Ridotto Museo + Mostra € 6,00

A cura della Città Metropolitana di Firenze


Firenze

di JACOPO AIAZZI foto di MATTEO AZZAROLI

Il patrimonio verde di Firenze STOP PLASTIC

Secondo il “Bilancio Arboreo della città di Firenze”, da poco diffuso dal Comune, dal 2014 al 2018 c’è stato un incremento del 3,7% del verde Firenze dichiara guerra alla plastica. urbano. In particolare, si legge nel bollettino, «i dati che ogni anno I prossimi eventi pubblici infatti dovranno vengono comunicati a ISTAT evidenziano una consistenza del verde urbano essere rigorosamente plastic free, sostituendo a disposizione della cittadinanza di mq 8.026.673 al 31.12.2018, che bicchieri, bottiglie, contenitori, posate e sacchetti comprende i giardini, i parchi, il verde sportivo e quello scolastico, nonché con altri in materiale biodegradabile e compostabile. le aree verdi gestite da Soprintendenza, Regione, Città Metropolitana ecc. La delibera comunale recentemente approvata preveRispetto al dato registrato al 31.12.2014 pari a mq 7.731.127, si osserva de inoltre l’installazione di distributori d’acqua in tutta un incremento di mq 285.000 corrispondente al 3,7% di verde urbano la città, per ridurre l’utilizzo di bottiglie. Il divieto riin più a disposizione della città», anche grazie alla realizzazione di guarderà tutti gli eventi che si svolgeranno in nove nuovi parchi e giardini pubblici. impianti pubblici come concerti, spettaIl clima del nostro pianeta, di cui gli alberi sono elemento essenziale, coli, eventi sportivi e letterari, preè entrato prepotentemente nel dibattito pubblico, tanto che i sindaci sentazione di libri, biblioteche, di 21 stati UE e di altri 7 Paesi, tra cui Firenze, hanno sottoscritto scuole, musei, teatri-cineuna lettera aperta, a nome di 62 milioni di cittadini, per chiedere che ma, librerie, circoli e l’Unione Europea agisca subito contro i cambiamenti climatici con una sagre. strategia che diminuisca entro il 2030 di oltre la metà le emissioni di gas serra e l’eliminazione delle sovvenzioni in favore dei combustibili fossili. Ma oltre all’aumento del verde e richieste ambientali in carta bollata, Firenze si prende cura del proprio patrimonio arboreo? E la flash mob organizzato da Greenpeace città come sta affrontando la sfida climatica? e dagli studenti e insegnanti dell’Istituto Abbiamo fatto queste domande a Francesco Ferrini, professore Comprensivo Centro Storico Pestalozzi in piazza Santa Croce. Foto di Greenpeace.org ordinario di Arboricoltura e Coltivazioni arboree e Presidente della Scuola di Agraria di Firenze: “Come la stragrande maggioranza delle città italiane, Firenze ha un patrimonio arboreo con un’elevata percentuale di piante vetuste derivante dal fatto che la gran parte di esse risale a parecchi anni fa e da una gestione che, negli anni dello sviluppo economico, è stata molto limitata. Le città pensavano a crescere economicamente e socialmente, Utilizzare le piante e i microrganismi ad esse associati per e pochi dei benefici venivano investiti nel verde urbano. Per chi parla di tagli eliminare, contenere o rendere meno tossiche le sostanze selvaggi, il bilancio arboreo della città parla da solo con un bilancio attivo presenti in terreni e acque contaminate. Il fitorimedio è di oltre 6000 alberi. La percentuale di sostituzione prevista per un normale il tema al centro dello studio di Elisa Azzarello e Werther “ricambio” delle alberature nelle città estere è compresa fra lo 0,7 e l’1%, molto Guidi Nissim, due ricercatori fiorentini del Dipartimento superiore a quella che, negli ultimi due anni è avvenuta per Firenze, dove è di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari Ambientali stata sostituita una percentuale intorno allo 0,3-0,4% del totale degli alberi, e Forestali. Il team fiorentino ha sviluppato due progetti mentre ne sono stati messi a dimora circa il doppio. Pur vedendo che ci sono finanziati dal Ministero della Difesa nell’ambito del Piano alcuni problemi relativi, ad esempio interventi di potature eccessivi e mal Nazionale della Ricerca Militare. Il primo ha riguardato la eseguiti, non vedo una città ‘problematica’ come viene descritta, e sicuramente bonifica di un sito contaminato da metalli pesanti ed è stato migliore di altre città del nostro Paese in cui gli alberi sono gestiti in maniera realizzato all’interno dell’Arsenale Militare Marittimo di pessima. Molto ancora rimane da fare per colmare il ‘gap’ che ci separa dalle Taranto. Il secondo progetto è ancora in corso ed è relativo città straniere, dove sono stati messi a punto e continuamente monitorati, alla bonifica di un sito altamente contaminato presso programmi anche cinquantennali di gestione delle aree verdi urbane e del l’Arsenale Militare Marittimo di La Spezia. In questo caso patrimonio arboreo in particolare. La sfida è avere ben chiara la dotazione di lo scopo dell’attività è dimostrare l’efficacia del fitorimedio verde e le sue caratteristiche, proteggerla, gestirla e arricchirla ulteriormente anche in condizioni di elevata contaminazione ambientale. grazie ad attente programmazioni per creare un patrimonio da passare alle future generazioni di cittadini”.

FITORIMEDIO

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PLOGGING

SI CHIAMA: MI PRENDE BENISSIMO LibriDiPinti

COME TI CROWDFUNDO UN'IDEA SPECIALE Dodicimila euro raccolti in poco più di trenta giorni, di cui la metà è stata finanziata dalla Fondazione Il cuore si scioglie Onlus: è il progetto LibriDiPinti, una biblioteca inclusiva, gratuita e itinerante che verrà realizzata nello storico Giardino del Borgo nel Centro di Firenze, in Borgo Pinti 76, e sarà gestita dall’Associazione di volontariato e dalla Cooperativa sociale Gaetano Barberi con l'obiettivo di potenziare le abilità dei ragazzi disabili che saranno coinvolti nella realizzazione dei laboratori manuali per l'assemblaggio, la decorazione e la manutenzione di 8 casette di legno, vere e proprie librerie da giardino, contenenti ognuna un diverso genere letterario. I ragazzi potranno acquisire competenze in ambito bibliotecario, attraverso dei corsi di formazione specifici, riunendo intorno alla biblioteca gli abitanti del Quartiere e della città intera, in nome dell'inclusione sociale e della condivisione. I libri si leggono, le storie si scrivono. Ci vediamo in giardino da settembre!

G.A.V.

di GIACOMO ALBERTO VIERI

C

i sono delle cose che iniziano ad andare di moda. Io tipo sono sempre stato affascinato dal come le cose hanno iniziato ad andare di moda. L'attimo prima, insomma. Tipo quando il turbante era una cosa che boh, cioè non lo so, e il giorno dopo al supermercato la cassiera ne indossava uno giallo a pois. O l'aperitivo. O Snapchat. O il Crossfit. Va beh, scusatemi. Volevo parlare del plogging: si perché a Firenze nasce THE PLOGGERS, la community italiana che ha un proposito bellino assai: salvare l’ambiente divertendosi a raccogliere rifiuti. (Perché insomma, Greta bene eh, ma ogni tanto prendiamola pure più a risate). La festa inaugurale si terrà alla Birreria Bei Bei presso SMS Serpiolle venerdì 28 giugno alle ore 21 (dovete portare 10 euri e mettervi un indumento fucsia, dice) e in quell'occasione potrete capire qualcosa di più sull'intero progetto, farvi una bevuta e acquistare un biglietto della lotteria di “Andare a Zonzo”, il laboratorio di trekking ed escursioni più in voga della Toscana, che ha messo in palio un viaggio di capodanno sui Monti Sibillini. Dicevamo: plogging deriva dallo svedese plocka upp, che significa raccogliere. La dinamica dell'attività è piuttosto semplice: fare attività fisica all’aria aperta, camminando o correndo, e dedicare parte delle proprie energie a pulire l'ambiente dall'illuvie di cui è ricoperto. Per ogni suo evento The Ploggers sceglie l'itinerario, fornisce una guida ambienta-

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le, turistica o escursionistica a seconda della location, una copertura assicurativa RC ai suoi soci e mette a disposizione il kit per fare plogging. Al termine dell’evento si occuperà anche dello smaltimento dei rifiuti raccolti. Parallelamente agli eventi di plogging, l’associazione si fa portavoce di un dialogo attivo tra istituzioni, cittadini e altre associazioni, sulle tematiche legate allo sviluppo eco-sostenibile e alla raccolta e produzione dei rifiuti. Nato come Ente di Promozione Sociale, The Ploggers è un'idea di Tommaso Castelli e Francesco Cardi, rispettivamente guida escursionistica e fondatore di “Andare a Zonzo” il primo e geologo supermega ecologista, segretario dell'associazione AttoUno, il secondo. Da giugno a settembre sarà possibile sostenere economicamente lo sviluppo del progetto sia tramite il sito web o gli eventi organizzati che attraverso una specifica campagna di Crowdfunding sulla piattaforma Eppela. E quindi forse stavolta ce l'ho fatta a capire come inizia una cosa ad andare di moda, e insomma fra dieci anni dirò che c'ero, quella volta sull'Arno a raccattare mozziconi e magari un sacco di gente intorno pensava: “Si va beh, ma guarda questi”. E invece poi secondo me sarebbe fico se prendesse piede, il plogging, a livello importante. Sui turbanti ancora non so dire, sul sushi all you can eat davvero non faccio testo perché non l'ho mai assaggiato, però il plogging... che belluria. P.s: per l'evento del 28, la prenotazione è obbligatoria: www.theploggers.it


La fine

scuola di MARTINA VINCENZONI

G

iugno è quel mese che, nell'immaginario collettivo legato alla scuola, dura solo 7 o 8 giorni. Al massimo 10. Il 10 giugno si chiude, festa finita, gavettoni, bene, bravi, bis. Giugno è il mese in cui tu – prof in ritardo - conti di dilatare le tre misere ore che hai per svolgere versioni concentrate e psichedeliche di programma. Finisci per credere di poter trattare secoli di storia antica, correnti artistiche minoritarie e non, critiche delle ragioni pure e impure nel tempo che, nove mesi fa, ti è bastato a fare l'introduzione al programma. E per qualche giorno pensi anche di farcela. Perché sei un'inguaribile romantica. In realtà ti accorgi presto che c'è un'assemblea d'istituto tra Monet e Picasso (altrimenti ce l'avrei fatta!) e un incontro sul cyberbullismo tra la scoperta dell'America e la Rivoluzione Francese (mi serviva giusto mezz'ora, 40 minuti...). Poi, hai le riunioni pomeridiane. Ci sono i CdC (un tempo erano consigli di classe: ma tu hai capito presto che si tratta di Castelli di Carte, quando non di Crisi da Contenere), i PdP (piani didattici personalizzati? No di certo: piuttosto Prove di Patibolo), i PEI e i PAI (almeno a questi ultimi ti senti autorizzato a portare le patatine), i GLI, GLIH, e a questo punto mi aspetterei i GLIH!11!??, le riunioni di dipartimento e soprattutto – soprattutto – l'insediamento della commissione esami di maturità. Il che significa che un preside di un'altra scuola (mettiamo un ITI, un istituto tecnico informatico) verrà al tuo liceo artistico con lo sguardo disgustato di chi sta pensando: ma questi come sono sopravvissuti fino ad ora? E tu non lo sai, tra l'altro.

Ma lui non sa che tu giugno te lo sei guadagnato. Te lo sei guadagnato quando sei stata redarguita dalla sicurezza della Loggia dei Lanzi perché i tuoi studenti stavano riproducendo con i propri corpi il Ratto delle Sabine del Giambologna, svolgendo un compito da te assegnato. Te lo sei guadagnato quando hai consentito ad Annarita di tenere con sé i “santini” di boyband coreane a portarle fortuna nel giorno della verifica, e anche quando hai dovuto spiegare a Lucia perché non era possibile “svolgere il lavoro di gruppo da soli”. Infine, hai definitivamente dimostrato di essertelo meritato quando hai cercato una risposta per Cristina, che voleva sapere se tu fossi mai stata cremata. Ma a giugno possono anche accadere miracoli. Antonio, il collaboratore scolastico campione di sguardi supplichevoli ad ogni richiesta, anche minima, di assistenza, pochi giorni fa mi ha porto sua sponte una risma di carta, avendo riconosciuto un bip sospetto della fotocopiatrice. Il vicepreside ha finalmente capito che sono sua pari. Un'altra cosa che è successa è che gli studenti hanno capito che sono precaria: “Prof, ma lei c'è l'anno prossimo?”. Io non posso sapere cosa mi porterà settembre, ma so che, per quest'estate, mi porto a casa le vostre domande: “Ma voi ve la ricordate la prima lezione della prof?”, “Prof, quando finiamo di ascoltare il disco dei Pink Floyd?”, “Prof, come sta?”.

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LEZIONI DI STORIA Quando entrava in classe, la mia prof di storia dava in escandescenze se le serrande non erano tutte allo stesso livello. Pretendeva una fila di banchi così geometrica da vedere solo le teste della prima fila. Doveva avere interiorizzato il libro che ci fece leggere in quinta: “Le origini del totalitarismo” di Hannah Arendt. Delle sue lezioni non ricordo molto, ma l'ultimo capitolo del saggio sì: “Ideologia e terrore”. Sostiene che questi siano gli strumenti di affermazione di un regime totalitario. Ora so che se qualcuno cerca di impormi un punto di vista o spaventarmi a morte, vuole esercitare un potere su di me. E siccome il ricordo sembra impallidire (la storia è sparita persino dalla prima prova dell'esame di maturità), è il caso di cogliere l'occasione offerta dall'Estate Fiesolana: il 22 gli storici Barbero e Gentile tratteranno il tema Il capo e la folla. Da Napoleone a Mussolini. Il 23 Ascanio Celestini porterà in scena Radio Clandestina, uno spettacolo ambientato durante l'occupazione nazi-fascista di Roma. Entrambi gli appuntamenti sono al Teatro Romano. M.V.



Arte

Cinema

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11 12 I NCONTRI D’ESTATE: UN CAPPELLO PIENO DI BUGIE Centro Incontri (FI) ing. € 6,00 L A COMMITTENZA DI COSIMO Casa Buonarroti (FI) ing. libero F IRENZE ROCKS: TOOL Visarno Arena (FI) ing. da € 63,25 O RT | VILLE E GIARDINI INCANTATI: NOTTURNI (13-14-15/06) Location varie (FI) ing. € 12,50

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M AURIZIO BAGLINI Teatro del Maggio (FI) ing. € 15,00 G IORNATE APERTE CAE (4-5/06) Teatro della Pergola (FI) ing. NP F ESTIVALDERA - LA FINESTRA Peccioli (PI) ing. € 5,00

P ETRELLA & MIRRA Teatro del Cielo (FI) ing.da € 12,00 + d.p. I NCONTRI D’ESTATE: L’ACQUA CHETA Centro Incontri (FI) ing. € 6,00 I HATE MY VILLAGE Officina Giovani (PO) ing. NP F ESTIVALDERA - PASSO A DUE Pontedera (PI) ing. € 5,00

I CAMERISTI DEL MAGGIO/ FACUNDO AGUDIN Teatro Goldoni (FI) ing. da € 5,00 F IERA DI OLTRARNO Piazza Santo Spirito (FI) ing. libero C ICLO NATURA SVELATA PIA (FI) ing. libero O RT | MESSA DI PENTECOSTE Cattedrale di Santa Maria del Fiore (FI) ing.libero

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08 M USICUORE Sala Vanni (FI) ing. NP DOME LA MUERTE DJ SET GainsBARre La Chute (FI) ing. NP A LESSANDRO PINZAUTI Museo Novecento (FI) ing. libero F ONTANAMIXENSEMBLE Villa Romana (FI) ing. libero R ADICI IN FESTA Parco Anconella (FI) ing. libero C REATIVE FACTORY (8-9/06) Piazza dei Ciompi (FI) ing. libero T HE BEWLAY BROTHERS: LA FOLLIA E IL DOPPIO NELL'OPERA DI JONES/BOWIE Palazzo Medici Riccardi (FI) ing. € 10,00 T RATTAMENTI SHIATSU ALL’ APERTO (8-22/06) PIA (FI) ing. libero

M ONICA BACELLI / MARINO MORETTI Teatro del Maggio (FI) ing. € 15,00 FESTIVAL DEGLI SCRITTORI PREMIO GREGOR VON REZZORI (3-6/06) Varie location (FI) ing. NP S MONTA E RIMONTA LO SPREMIAGRUMI LOFOIO (FI) ing. € 20,00

I NCONTRI D’ESTATE: DILETTANTI ALLO SBARAGLIO/ CABARET Centro Incontri (FI) ing. libero P ITTI IMMAGINE UOMO (11-14/06) Fortezza da Basso (FI) ing. NP L A TINAIA PRET À PORTER: EMOZIONI DIPINTE SU T-SHIRT Gualtiero Manuele Giorgi (FI) ing. NP FUTUREHERE Biblioteca Laurenziana (FI) ing. libero

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G RIGORY SOKOLOV Teatro del Maggio (FI) ing. da € 20,00 F ONENO One Eyed Jack pub (FI) ing. libero W ØM FEST 2019 (7-8/06) Villa Bottini (LU) ing. € 12,00 + d.p. M I ODI A RIO La Fonderia (FI) ing. libero F ESTIVAL LA CITTÀ DEI LETTORI (7-8-9/06) Villa Bardini (FI) ing. libero N ADÈRE ARTS VIVANTS (7-8/06) PARC (FI) ing. ing. € 10,00 F UORIPAGINA: PAROLA DI EDITORE PIA (FI) ing. libero A PERIPLOGGERS Green,GO! Bottega Sostenibile (FI) ing. libero

Z UBIN MEHTA / DANIEL BARENBOIM Teatro del Maggio (FI) ing. da € 5,00 F IERA QUARESIMALE E DEL GRILLO Piazzale J.F. Kennedy (FI) ing. libero V ISITE ALLA MOSTRA LEONARDO E FIRENZE Museo di Palazzo Vecchio (FI) ing. da € 13,20 FESTIVALDERA - IL MARITO Ponsacco (PI) ing. € 5,00 L EZIONE SUL MOVIMENTO E LA NATURA PIA (FI) ing. libero S CUOLA SUL GESTO E IL PAESAGGIO (2-23/06) PIA (FI) ing. libero INCONTRI CON GLI AUTORI (2-15-18-19/06) PIA (FI) ing. libero

G IANCARLO CARDINI Teatro del Maggio (FI) ing. € 15,00 W OLFRAM CHRIST (5-6-14/06) Location varie (PI) ing € 15,00 I SIOCRACY ISIA Firenze (FI) ing. libero

F RANCESCO LIBETTA Teatro del Maggio (FI) ing. € 15,00 M ARTHA GRAHAM DANCE COMPANY (11-12-13/06) Teatro della Pergola (FI) ing. da € 20,00 IL DON GIOVANNI(10-14/06) Accademia San Felice (FI) ing. da € 145,00 SECRET FLORENCE (10-15/06) Varie location (FI) ing. NP IL GIARDINO DELLE ROTELLE MANCANTI. ALLA RICERCA DELLA FOLLIA Giardino dei Semplici (FI) ing. € 6,00 F ESTIVALDERA - IL FIGLIO Pontedera (PI) ing. € 5,00

G .A.M.O. / FRANCESCO GESUALDI Teatro del Maggio (FI) ing. € 15,00 O RT | VILLE E GIARDINI INCANTATI: STORIE D'AMORE (6-7-8/06) Location varie (FI) ing. € 12,50 L EONARDO E I SUOI LIBRI Museo Galileo (FI) ing. NP F ESTIVALDERA - LA MOGLIE Pontedera (PI) ing. € 5,00

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T HE CAGE IS CLOSING FREE PARTY The Cage Theatre (LI) ing. libero A RTEFACENDO Piazza dei Ciompi (FI) ing. libero M ERCATO E BOTTEGHE Piazza del Carmine (FI) ing. libero J UST LIKE THE FILMS: DAVID E IL CINEMA, UN RAPPORTO OSMOTICO Palazzo Medici Riccardi (FI) ing. € 10,00 P IER NICCOLÒ BERARDI E FIESOLE Basolato di Fiesole (Fiesole-FI) ing. libero

Eventi

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Teatro

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Musica

JIN JU Teatro del Maggio (FI) ing. € 15,00 I CAMERISTI DEL MAGGIO/ SERGIO RUBINI Teatro Goldoni (FI) ing. da € 5,00 U NA STAGIONE ALL’INFERNO Tepidarium del Roster (S.Fiorentino- FI) ing. NP FIRENZE ROCKS: ED SHEERAN Visarno Arena (FI) ing. da €69,00


25 MICHAEL BODER Teatro del Maggio (FI) ing. da € 10,00 GIUSEPPE MUSCARELLO (20-21/06) PARC (FI) ing. € 10,00 FESTIVAL NUOVI CANTIERI CULTURALI ISOLOTTO (20-23/06) Isolotto (FI) ing. libero LA RICCHEZZA DELLA FAMIGLIA (20-27/06) Biblioteca del Galluzzo (Galluzzo-FI) ing. libero INCONTRI D’ESTATE: MAYBE BAND Centro Incontri (FI) ing. libero PITTI IMMAGINE BIMBO (20-22/06) Fortezza da Basso (FI) ing. NP SIMONE CRISTICCHI Teatro Romano (Fiesole - FI) ing. da € 23,00 O RT | VILLE E GIARDINI INCANTATI: VILLA BAROCCA (20-21-22/06) Location varie (FI) ing. € 12,50

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I FRIQIYYA ELECTRIQUE GainsBARre La Chute (FI) ing. NP THE PLOGGERS Birreria Bei Bei Serpiolle (FI) ing. € 10,00 THE LEGEND OF MORRICONE Teatro Romano (Fiesole - FI) ing. da € 24,50

E MMA MORTON & THE GRACES GainsBARre La Chute (FI) ing. NP D J MARCO FIORUCCI & KITI JULES Sagrato di Santo Spirito (FI) ing. libero O RCHESTRA SINFONICA FLORENTIA Certosa del Galluzzo (Galluzzo- FI) ing. libero S TEFANO MASSINI - LEZIONI DI MONDO Teatro Romano (Fiesole - FI) ing. € 11,50

F UOCHI DI SAN GIOVANNI Varie location (FI) ing. libero CALCIO STORICO FIORENTINO Piazza Santa Croce (FI) ing. NP CENTRI ESTIVI (24-28/06) PIA (FI) ing. libero

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I NCONTRI D’ESTATE: CENA CON DELITTO Centro Incontri (FI) ing. € 28,00 SHAMEL PITTS (18-19/06) PARC (FI) ing. € 10,00

A SCANIO CELESTINI RADIO CLANDESTINA Teatro Romano (Fiesole- FI) ing. da € 17,25

R ED CAT: NEVROREA + RICCARDO ANDREINI GainsBARre La Chute (FI) ing. NP BREAK THE SUMMER BY FUNDANZA Giardini Viale Tanini (Galluzzo - FI) ing. libero INCONTRI D’ESTATE: BANDA A VAPORE Centro Incontri (FI) ing. € 6,00 ENEIDE - NICOLA GARDINI Teatro Romano (Fiesole - FI) ing. € 13,50 FA' FESTA (27/06 -6/07) Parco del Galluzzo (Galluzzo - FI) ing. € libero

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22 M USICA SUI SAGRATI E OLTRE (22-23/06) Sagrato di Santo Stefano (FI) ing. libero IO, VIRGINIA E IL LUPO Giardini Viale Tanini (Galluzzo - FI) ing. libero DECIBEL OPEN AIR Visarno Arena (FI) ing. da € 42,00 LEZIONI DI STORIA - IL CAPO E LA FOLLA "DA NAPOLEONE A MUSSOLINI Teatro Romano (Fiesole- FI) ing. € 7,00 PANZANO ARTE Villa Pecille ( Panzano in Chianti - FI) ing. NP BARBARA BERTI PARC (FI) ing. € 10,00 ALESSANDRO BARBERO Teatro Romano (Fiesole- FI) ing. € 10,50

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B EING LEONARDO (APERITIVO + FILM) Cinema Odeon (FI) ing. € 25,00 LET’S MAKE AN OPERA! (17-21/06) Accademia San Felice (FI) ing. € 190,00 SMONTA E RIMONTA IL BOLLITORE E IL PHON LOFOIO (FI) ing. € 20,00

DANIELE GATTI Teatro del Maggio (FI) ing. da € 10,00 PETRALANA - "FERNET" GainsBARre La Chute (FI) ing. NP INCONTRI D’ESTATE: GALLINA VECCHIA Centro Incontri (FI) ing. € 6,00 PITTI IMMAGINE FILATI (26-28/06) Fortezza da Basso (FI) ing. NP VINTAGE SELECTION (26-28/06) Stazione Leopolda (FI) ing. NP AIACE GIOVANNI CASCIO PRATILLI Teatro Romano (Fiesole- FI) ing. NP LA BOUTIQUE DEL MISTERO (25-26-27/06) Il Lavoratorio (FI) ing. NP

F ESTA DELLA MUSICA Teatro Romano (Fiesole-FI) ing. libero

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F ILARMONICA DI FIRENZE “GIOACHINO ROSSINI” Teatro del Maggio (FI) ing. € 5,00 INTERMEDI DELLA PELLEGRINA (16-18-22/06) Grotta del Buontalenti (FI) ing. € 100,00 FRÍ V.I.B.E (16-14-26-30/06) Frìmi Boutique rooms (FI) ing. da € 12,00 XXX ISPIM INNOVATION CONFERENCE Palazzo Vecchio (FI) ing. NP FIERUCOLINA DELLE API D'ESTATE Piazza Santo Spirito (FI) ing. libero FESTIVALDERA - ANGELO Peccioli (PI) ing. € 5,00 LABORATORI DI PICCOLA FALEGNAMERIA PIA (FI) ing. libero FIRENZE ROCKS: THE CURE Visarno Arena (FI) ing. da € 63,25

O RT| MAGGIO MUSICALE FIORENTINO Teatro del Maggio (FI) ing. € 15,00

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I NCONTRI D’ESTATE: PM & FRIENDS REVIVAL Centro Incontri (FI) ing. € 6,00 CRISTINA KRISTAL RIZZO (19-20/06) PARC (FI) ing. € 10,00

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L E NOZZE DI FIGARO (15-17-19-21/06) Teatro del Maggio (FI) ing. da € 5,00 D AVEY RAY MOOR (COSTEAU) GainsBARre La Chute (FI) ing. NP S ARA BATTAGLINI Museo Casa Rodolfo Siviero (FI) ing. libero A LKALINE JAZZ TRIO Teatro del Cielo (FI) ing. libero T UTTO È RITMO TUTTO È SWING Museo Casa Rodolfo Siviero (FI) ing. libero C HI C’E’ NEL SACCO? Centro Giovani via Gran Bretagna (FI) ing. libero INDIPENDENZA ANTIQUARIA (15-16/06) Piazza dell'Indipendenza (FI) ing. libero TBA (15-22/06) Palazzo Medici Riccardi (FI) ing. € 10,00 MIMMO PALADINO. LA REGOLA DI PIERO Varie Location (AR) ing. € 5,00 BALLO AL TRAMONTO IMPROVVISATO (15-29/06) PIA (FI) ing. libero FIRENZE ROCKS: EDDIE VEDDER Visarno Arena (FI) ing. da €69,00

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Giugno

I L PICCOLO PRINCIPE Certosa del Galluzzo (Galluzzo- FI) ing. libero C IOMPI MENSILE ANTIQUARIATO Piazza L. Ghiberti (FI) ing. libero F IERA PROMOZIONALE Piazza Santo Spirito (FI) ing. libero Y OUNG JAZZ Teatro Romano (Fiesole - FI) ing. € 9,50


Giugno SECRET FLORENCE

FESTIVALDERA

Dal 10 al 15 giugno Varie location a Firenze

Dal 2 al 16 giugno Peccioli / Pontedera / Ponsacco

Secret Florence, il progetto selezionato dall’Estate Fiorentina 2019, torna nella sua IV edizione dal 10 al 15 giugno con eventi, performance site-specific, proiezioni e concerti originali in luoghi inediti o meno conosciuti della città per farli vivere dal pubblico attraverso una proposta artistica innovativa dal carattere internazionale e giovane, per un confronto tra i linguaggi del contemporaneo e il patrimonio storico-architettonico della città. Garantiscono Tempo Reale, Compagnia Virgilio Sieni Danza, Lo Schermo dell'Arte, Musicus Concentus e Fabbrica Europa.

Dopo il grande successo della prima edizione, dal 2 al 16 giugno 2019 torna il Festivaldera, per scoprire le meraviglie di un territorio in cui dimora la toscanità più profonda, attraverso i grandi nomi del mondo dello spettacolo che saranno coinvolti in vere e proprie produzioni originali, tra teatro, danza e musica. I "Giganti" è il tema attorno al quale si è sviluppato il progetto artistico della seconda edizione del Festivaldera. Giganti sono "poco più che persone", uomini e donne che nella loro quotidianità compiono gesti e scelte straordinarie. Giganti sono i protagonisti del Festivaldera 2019: Sergio Rubini (il 2 giugno a Ponsacco), Valeria Solarino (il 6 giugno a Pontedera), Edoardo Leo (il 9 giugno a Pontedera), Luca Zingaretti (il 16 giugno a Peccioli) invitati a interpretare i monologhi e i testi scritti dal drammaturgo Michele Santeramo.

Estate fiesolana

Dal 20 giugno al 19 agosto Teatro Romano di Fiesole

Ocarina Party

L’Estate Fiesolana è un festival multidisciplinare che, dal 1962, si svolge ogni estate nella suggestiva cornice del Teatro Romano di Fiesole, il primo teatro antico in Italia ad aver nuovamente accolto la tragedia classica, con la rappresentazione dell’Edipo Re il 20 aprile del 1911. Il primo ospite della rassegna 2019 è Simone Cristicchi che arriverà a Firenze il 20 giugno a presentare il nuovo tour sull'onda dei successi sanremesi, seguito dalla Festa della Musica dedicata al Premio Abbiati per la scuola e Abbado Award-Musica Insieme in collaborazione con la Scuola di Musica di Fiesole. Il 22 giugno sarà il turno delle lezioni di storia di Alessandro Barbero e lo spettacolo domenicale di Ascanio Celestini ispirato dal testo “L’Ordine è già stato eseguito” di Alessandro Portelli, vincitore del Premio Viareggio, dove viene narrata una storia di poche ore che viene inserita nella storia dei 9 mesi di occupazione nazista a Roma. Chiudono il mese il professore Nicola Gardini, impegnato con il poema di Virgilio “Eneide”, il Maestro Ennio Morricone che darà il suo meglio con l'Ensemble Symphony Orchestra e le “Lezioni di Mondo” di Stefano Massini, già amato in tv su La7, a Piazza Pulita, e sulle colonne del quotidiano La Repubblica.

20 giugno Conventino, via Giano della Bella 20 Il 20 giugno 2019 Ocarina Player festeggia i suoi primi 5 anni completamente dedicati a far suonare per i bambini di tutto il mondo la sua tecnologia interamente made in Italy. Oltre 20mila bambini in 23 paesi diversi, milioni di ore di musica e fiabe sono state ascoltate e tantissime ore di sonno sono state conciliate da Ocarina. Ocarina Party si terrà nel Conventino, un luogo magico nel cuore della Firenze artigiana, durante Pitti Bimbo 89. A Firenze, nella sua città natale Ocarina presenterà gli artisti con cui ha collaborato in questi anni invitando tutti i suoi amici a venire a festeggiare insieme. Per l‘occasione saranno proposte attività e laboratori per varie fasce d’età (dalle ore 17.00). Al termine dei laboratori (dalle ore 19.00) verrà offerto un aperivo non alcolico per i piccoli e piuttosto alcolico per i grandi accompagnato dalla performance live della violoncellista Naomi Berrill.

Firenze Rocks Dal 13 al 16 giugno | Visarno Arena Dopo l'incredibile successo della scorsa edizione targata 2018, la Visarno Arena di Firenze è pronta ancora una volta ad ospitare il popolo del rock, migliaia di appassionati da tutta Europa pronti a sfidarsi a colpi di anfibi e tatuaggi. Stereotipi a parte, nel cartellone di quest'anno c'è veramente un po' di tutto a partire dai TOOL, l'eclettica e mutante creatura di Maynard James Keenan che avrà l'onore di aprire le danze insieme ad un'agguerrita compagine capeggiata dagli alfieri alternative rock Smashing Pumpkins. Il folletto superstar Ed Sheeran il venerdì addolcirà il menù con il suo cantautorato “strappamutande”, mentre il giorno dopo sarà il momento degli occhi lucidi con la poesia di Glen Hansard e l'intoccabile Eddie Vedder, che come al solito feconderà con lo sguardo la metà delle presenze femminili in loco. A chiudere col botto la sudata kermesse ci penseranno gli inglesi Editors, annacquati ma con gusto, la storia del punk-rock mondiale SUM 41, ma soprattutto gli immortali The Cure che per dimostrare quanto ancora hanno da dire, a luglio dello scorso anno si sono presi il lusso di celebrare i loro 40 anni di carriera davanti a 65.000 persone accorse a Hyde Park a Londra. 20


ROMANZO BREVE DI MODA MASCHILE

Immagine: Astra Marina Cabras. Cottweiler for Reebok, A/I 2017, Tracksuit in memory foam con giacca e pantaloni, cappello, marsupio e sneakers con zip.

Trent’anni a Pitti Immagine Uomo

12 GIUGNO – 29 SETTEMBRE 2019 Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti Piazza Pitti, Firenze Martedì/Domenica – 8.15/18.50 – www.uffizi.it – www.pittimmagine.com – #menswearnovel Un progetto di Fondazione Pitti Immagine Discovery in collaborazione con Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Gallerie degli Uffizi, promosso da Centro di Firenze per la Moda Italiana e Pitti Immagine con il supporto speciale di Ministero dello Sviluppo Economico e Agenzia ICE, con il contributo di Fondazione CR Firenze e con il patrocinio di Comune di Firenze.


Giugno

IL CINEMA A FIRENZE

10 giugno 1900

Venezia, Cannes, Berlino. E perché no, Firenze. Il perché è molto semplice da spiegare: a Firenze nasce il cinema nella nostra penisola. Proprio così infatti, la nostra città con il cinema Edison, ai tempi ubicato prima in via Strozzi poi in Piazza della Repubblica, ha il primato di battezzare la prima sala stabile, ai tempi solo per 100 persone, di tutta Italia. Quello strano linguaggio artistico inventato dai fratelli Lumière era un bambino, aveva solo tre anni, e fino ad allora le proiezioni erano quasi degli spettacoli dimostrativi, una sorta di circo di immagini per piccole folle incuriosite. Il cinema Edison, invece, aveva un'antisala dove un'orchestra di una decina di musicisti deliziava il pubblico in attesa dell'inizio del programma cinematografico. Lo spirito, ovviamente, era altro rispetto a quello che conosciamo adesso: un cronista del tempo parlava infatti di un pubblico abbastanza alticcio che “messo in un ambiente così fatto, dopo quello che aveva bevuto, andava in brodo di giuggiole”. Beati loro, altro che sale d’essai.

FIORENTINA BOLOGNA

18 giugno 1989

LOU REED IN CONCERTO

14 giugno 1980

Non si parla di sport, non si parla di calcio, per spiegare quello che è avvenuto in questa calda giornata di giugno di un campionato che stava accompagnando la Fiorentina verso il cammino Uefa ed il Bologna verso una risicata salvezza. Si parla purtroppo stavolta di cronaca nera. La rivalità fra fiorentini e bolognesi si incrocia nel cosiddetto “derby dell’Appennino”, sempre sentito, ma che stavolta degenera in una delle pagine più brutte dello sport a Firenze. La cronaca: un treno diretto verso Campo di Marte, carico di tifosi bolognesi, viene assaltato all’altezza di Rifredi da alcuni teppisti con la sciarpa viola. La solita sassaiola vendicativa dopo l’agguato dei bolognesi all’andata: ma stavolta non sono solo sassi a volare, ma una bottiglia molotov, che va a colpire Ivan Dall’Olio, sedicenne bolognese, che si troverà profondamente ustionato. Gli aggressori fortunatamente furono assicurati alla giustizia, ma il segno della violenza cieca lascerà indelebile quella giornata a tutti i tifosi viola e a tutta la citta di Firenze. Per non dimenticare.

Il 14 giugno 1980 il mostro di Firenze ancora non era un mostro, il PCI era quello sanguigno e nutrito di Berlinguer, la strage di Ustica non era ancora avvenuta e i ragazzi che quel giorno parteciparono a questa assoluta kermesse non ne potevano più degli anni di piombo. La rivoluzione fiorentina della new wave era alle porte, e Lou Reed, davanti a decine di migliaia di giovani era un’assoluta potenza. C’era fermento, tanto, al punto che lo stesso artista iniziò a richiamare il pubblico ad un applauso per fermare i momenti di tensione durante “I’m waiting for the man”: alla fine tutto andò bene, e Firenze, dopo il concerto di Patti Smith dell’anno prima, si trovava definitivamente capitale della musica internazionale. Curiosità: si narra che lo stesso Reed chiese una bistecca prima dell’esibizione, ed un coraggioso runner di nome Gino saltò su un Ciao compiendo un’impresa che forse lo stesso Reed si è ricordato negli anni successivi.

6 giugno 1992

A Firenze c’è una piccola chiesa, in centro. Non ci sono piazze davanti, non ci sono code di turisti, raramente è segnalata sulle guide. Spesso ci passiamo davanti motorizzati, dribblando il traffico da via Il Prato per immetterci nell’ultimo tratto, spesso imbottigliato, di via della Scala. È la chiesa episcopale americana di St. James, in via dei Rucellai. È la Chiesa dove si è sposato uno dei nomi più grandi della storia della musica pop, David Bowie. Ci saremmo aspettati da quest’uomo una celebrazione sfarzosa, incredibile, off: niente di tutto ciò. Dinanzi al reverendo Mario Marziale gli sposi David Bowie e la principessa somala Iman Mohamed Abdulmajid assieme a pochi amici. Niente marcia nuziale, definita da Bowie “uno dei pezzi di musica più orribili mai ascoltati”, bensì delle composizioni della stessa rockstar ed un (pare) adeguato coro bulgaro all’ingresso della sposa in Chiesa. Fine del rito, qualche foto fatta col flash che ancora son recuperabili in rete. Loro, gli sposi, insieme a Brian Eno, Yoko Ono e Bono. Due confetti e via a cena. Anche questo è stato Bowie, anche questo è successo a Firenze.

ORIANA FALLACI

29 giugno 1929

Importante, divisiva, sfrontata, coraggiosa, capace, acuta, anticipatrice. Potremo continuare quasi all’infinito la lista di aggettivi per definire la fiorentina Oriana Fallaci, probabilmente la giornalista più importante mai vissuta in Italia. Oriana nasceva a Firenze il 29 giugno del 1929, ed ha combattuto dal giorno dopo la sua nascita al giorno prima della sua seconda morte, nel 2006. Seconda perché nel 1968, a Città de Messico, già si trovò in un obitorio, dopo una scarica di mitra rovesciatale addosso dalla polizia, mentre documentava le proteste degli studenti: quella volta per fortuna un sacerdote la vide viva e la salvò. Le sue battaglie le ricordiamo tutti, nonostante una generazione intera l’abbia considerata, e forse la consideri ancora, inappropriata e avvelenata per le sue ultime posizioni sulla politica europea. Ma questo è, la Fallaci la pensiamo ancora combattente, perché combatte ancora, con le proprie opinioni, nei suoi libri. Davanti a qualcosa che non sopportava, come il nazifascismo, come l’oppressione misogina, come l’ingiustizia, non si è mai tirata indietro, non hai mai mediato. Buon compleanno Oriana.

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di RICCARDO MORANDI

MATRIMONIO DI DAVID BOWIE

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Sul palco di TOMMASO CHIMENTI

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iugno per Firenze e per i fiorentini è sinonimo di San Giovanni, il patrono, e, di conseguenza, anche il Calcio Storico Fiorentino con le tre partite, le due semifinali e la finalissima che quest'anno si giocheranno, sempre nell'incantevole scenario di Piazza Santa Croce, incastonate tra la sabbia, il sangue, i tatuaggi, i muscoli e il marmo della facciata, il 15, 16 e, ovviamente, il 24 giugno. Prosegue con la sua striscia di danza contemporanea Fabbrica Europa con le performance al nuovo PARC alle Cascine, dove si susseguiranno Shamel Pitts il 18 e 19, Cristina Kristal Rizzo, 19 e 20, Giuseppe Muscarello, 20 e 21, e Barbara Berti, il 21. Intanto al Maggio Fiorentino imperdibile sarà il “Martha Graham Dance Company”, 11, 12 e 13 al Teatro della Pergola, come “Le nozze di Figaro”, 15, 17, 19, 21, al Teatro del Maggio, che vedrà, in una lettura tutta al femminile, la regia di Sonia Ber-

gamasco. Ma non finisce certamente qua; anche l'Estate Fiesolana cala i suoi assi in equilibrio tra teatro e musica: Simone Cristicchi il 20, Ascanio Celestini con “Radio Clandestina” il 23, “Aiace” il 26, il 27 ecco l'“Eneide”, il 29 Stefano Massini con “Lezioni di Mondo”: da metterci brandina e tenda per attendere la sera successiva. Se poi siete ingordi e bulimici e Firenze non vi basta ecco una boccata d’aria marittima e salmastra con “Utopia del Buongusto”, il festival che miscela buon cibo e teatro intimo di narrazione in luoghi non convenzionali. Diretto da Andrea Kaemmerle, vi potrà portare sul litorale in paesini nascosti e piccole perle sconosciute tra Pisa e Livorno. Un'alternativa è il festival “Inequilibrio” a Castiglioncello dal 25 giugno.

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Documentari e prime visioni direttamente da Cannes 72

al cinema La Compagnia una programmazione da non perdere Dopo l’anteprima dello scorso 13 maggio, da sabato 7 giugno torna al Cinema La Compagnia Searching for Ingmar Bergman, il documentario di Margarethe von Trotta sull'autore del Settimo sigillo, regista che è stato per lei modello assoluto e fonte di ispirazione. Nel documentario, l’immagine pubblica e privata di Bergman si mescolano, grazie alle interviste ai cineasti che sono stati influenzati dal suo cinema, alle testimonianze delle attrici che ha diretto e al ricordo dei familiari, che di lui restituiscono un racconto più intimo. E dopo l'omaggio a Bergman, a dieci anni dalla sua scomparsa, al cinema La Compagnia, a giugno, in programma anteprime imperdibili. Sempre il 7 giugno in programma

Bulli e Pupe, di Steve Della Casa, regista, critico cinematografico e conduttore di Hollywood Party. Attraverso immagini di repertorio e interviste, ci viene mostrata l’Italia degli anni ’60 che, tra balli, canzoni e vecchie tradizioni, iniziava a cambiare pelle, per diventare il paese che conosciamo oggi. L’11 giugno sarà la volta di Mother Fortress, di Maria Luisa Forenza (assistente alla regia per Dino Risi, Citto Maselli, Giancarlo Sepe), un documentario che segue la missione di Madre Badessa Agnes che, con la sua comunità di monaci e monache, sperduta nelle valli del Libano, mette ogni giorno a repentaglio la propria vita per accogliere chi è travolto dalla guerra in Siria. Il 17 giugno, Gustav Hofer e Luca Ragazzi, autori di documentari

premiati, come Italy love it or leave it, presenteranno Dicktatorship, un viaggio nel nostro paese per mostrarci quanto siamo ancora vivi, nella vita quotidiana di ognuno di noi, gli stereotipi di genere e quanto il maschilismo abbia radici profonde. Dal 14 al 16 giugno, grande attesa per la VI edizione di France Odeon – Cannes a Firenze, rassegna nel cartellone dell’Estate Fiorentina, proposta dal festival diretto da Francesco Ranieri Martinotti, in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana e Institut Français Firenze, che porta in città una la selezione dei migliori film presenti nelle varie sezioni della 72esima edizione della kermesse francese. Info: www.cinemalacompagnia.it


P A R T E R R E F I R E N Z E


Undici Proverbi Fiorentini

essere URBANI

Il trolley di FRANCESCA CORPACI

Siamo alle porte co' sassi

illustrazione di LAFABBRICADIBRACCIA

di SELENE MATTEI

Contrariamente a quanto noto ai più, il trolley non fu inventato nel 1987 da un pilota della Nortwestern Airlines di nome Robert Plath che da allora gioca a golf con mazze di diamante, ma da Giorgino, un bambino di Campobasso affetto da leggera scoliosi, come soluzione brillante per trasportare nel panierino della merenda il profiterol al pistacchio di cui andava ghiotto. Il trolley deriva il nome da un'onomatopea: trolltrolltrolltroll, sentite quelle maledette ruotine che si trascinano sull'acciottolato? Poi ci hanno infilato una y in coda per dare al tutto un'aria più simpatica, come i pony, il whiskey o il Ciappy. Il trolley non ha alcuna affinità con la mitologia scandinava o con il flaming sul web, nonostante la sospetta assonanza. Era il 1940 quando il dottor Theodore E. Woodward, medico e ricercatore all'Università di Baltimora residente in un quartierino storico ad alta densità Airbnb, coniò il celebre aforisma: "se senti rumore di zoccoli pensa trolley, non zebra". Denis Diderot e Jean-Baptiste Le Rond d'Alembert non hanno dedicato al trolley una voce nell'Encyclopédie. Questo rafforza il giudizio della Storia, che li vuole individui a dir poco approssimativi. In uno dei suoi più alti componimenti, il Vate recitava: "Taci. Su le soglie del bosco non odo parole che dici umane; ma odo le ruote dei trolley che stiacciano gocciole e foglie lontane". Alcuni detti di natura stagionale: "fiocco casuale non fa sport invernale", "estate, sei calda come i baci che ho perduto", "un trolley fa primavera". Nell'anno del signore 2070, in quattro continenti su sei (indovinate quali rimangono fuori) sarà istituita una speciale norma secondo cui i proprietari di trolley non opportunamente ammortizzati tramite sospensioni pneumatiche verranno estradati nei paesi di residenza con effetto immediato. Non tutti lo sanno, ma Tupac Shakur è stato ucciso da un trolley.

Immaginate quante volte un ritardatario come voi sarebbe rimasto fuori dal castello in età medievale. Vi vedo bere Chianti nei pomeriggi soleggiati di primavera, con le calze alte fino a metà coscia stesi sull’erba, le gonnelle e le guarnacche tutte avviluppate al resto del corpo, e poi quel sorriso sornione, l’espressione mansueta di chi crede nella sua anima immortale, a prescindere dallo scorrere del tempo, dal muoversi dei pianeti. Per i ritardatari lo spazio-tempo è un unico blocco informe e tutto esiste nella sua interezza, le ore sono convenzioni e i giorni supposizioni: la realtà è fatta di pezzi di presente che si susseguono l’un l’altro e il passato e il futuro sono parole vuote che affliggono chi non esce mai dal castello a bere Chianti sulle colline. Questo cosa vuol dire? La risposta non è importante, “fare chiarezza sul mondo” è un’altra delle mansioni preferite di quelli chiusi dentro le quattro mura. Voi preferite affidarvi all’intuizione e, adesso che il rintocco della campana avvisa l'approssimarsi della chiusura delle porte cittadine, dovete alzarvi e ricordare che purtroppo il vostro non è un pensiero condiviso dalla maggioranza. La campana suona, din don dan, e i denti macchiati di vino oscillano con la testa a destra e a sinistra ad ogni rintocco. Arrivare al castello prima del calar del sole non è possibile e infatti eccovi lì, davanti alla porta chiusa a notte inoltrata. È la prima cosa che dite, “Sono in ritardo”, dopo aver tirato una cinquantina di sassi per svegliare la guardia. “Ancora tu?”, è quello che vi risponde da un po’ di tempo, con acida punta di biasimo. Ma le guardie non escono mai e non sanno quanto è bello vedere il tramonto sulle colline fiorentine, perdere tempo, anche se si è in ritardo, anche se sta per fare buio e ci si troverà costretti a tirare sassi contro la porta del castello.

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La città dei lettori di LUCA STARITA

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l via a giugno la seconda edizione de La città dei lettori che, dal 7 al 9, verrà ospitata nell’unicità delle architetture di Villa Bardini. Ospiti come Luca Scarlini, Michela Murgia, Fabio Canino, Elena Stancanelli (per citarne qualcuno, oltre ai nostrani Vanni Santoni e Marco Vichi) si alterneranno a ritmo cadenzato per parlare non solo della scrittura, ma anche della lettura in tutte le sue sfaccettature. Il termine “ritmo” appare fondamentale per comprendere la filosofia che sottostà alla costruzione di queste giornate: un ritmo lento, ragionato, profondo, in grado di accompagnare chi parteciperà come spettatore ad una i nte r i o r i z z a z i o n e delle parole, con la calma di cui queste hanno bisogno. Parlando con Gabriele Ametrano, direttore del festival, è proprio questo uno dei punti su cui ci siamo soffermati, il ritmo, il tempo lento per assaporare gli interventi delle varie giornate. L’intento è quello di non far affannare il lettore che tenta di rincorrere incontri sovrapposti e al contempo interessanti, ma quello di farlo accomodare nel suggestivo giardino della villa per godersi riflessioni e racconti con la vista di Firenze. Tra le novità di quest’anno spicca la presenza di alcune riviste non solo di Firenze ma da tutta Italia; questo perché sempre più si sente il bisogno di sottolineare l’esistenza ma soprattutto la coesistenza delle diverse forme d’espressione della lettura. La città dei lettori non deve

essere un contenitore, ma l’artefice di una relazione tra diversi individui con interessi differenti per evidenziare lo scopo ultimo della cultura: unire, non dividere. Concetto quanto mai più urgente, a mio parere, per i tempi che corrono. Villa Bardini vuole essere per i tre giorni di giugno che ospiteranno il festival una sorta di luogo immaginario dove le persone stanno bene e in cui possano condividere uno scopo comune: leggere. Da lettore e scrittore che abita Firenze, che la vive nelle sue contraddizioni quotidiane ma anche nelle sue più profonde bellezze, non solo quelle rinascimentali, avvertivo l’esigenza che la città di Dante trovasse i suoi spazi per essere considerata anche un punto di riferimento per la cultura letteraria contemporanea. Con questo progetto ambizioso l’associazione culturale Wimbledon sta tentando di riunire tutte le realtà culturali coesistenti a Firenze che troppo spesso marcano i loro confini e la loro eterogeneità e che per qualche giorno riusciranno a mostrare anche al resto dell’Italia quanto c’è a Firenze e quanto Firenze stessa sia di ispirazione. Con la serata dedicata al Premio Strega e le due mattine dedicate ai workshop con la Lonely Planet, con la campagna di crowdfunding che mira alla sensibilizzazione nei confronti dell’ambiente e alla consapevolezza del proprio ruolo nel mondo, La città dei lettori vuole connettere il capoluogo fiorentino anche con il resto di tutta la penisola.

“Crediamo con tutte le nostre forze che leggere sia una passione che può aiutarci a comprendere la realtà. Leggere aiuta a pensare, ad approfondire, a diventare consapevoli”. 27


Gregor Von Rezzori di MARTINA VINCENZONI

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al 3 al 6 giugno si terrà a Firenze la 22° edizione del premio Gregor Von Rezzori, rassegna di letteratura internazionale che porta in Italia le migliori uscite di letteratura straniera e le migliori traduzioni in italiano. L'iniziativa promuove l'incontro tra autori, traduttori e pubblico, nel tentativo di accorciare la distanza tra lettori e addetti ai lavori e di condividere con dibattiti e scambi di idee il processo di produzione letteraria. Lectio magistralis e recital teatrali saranno dislocati in diversi punti della città, come Palazzo Vecchio, Gabinetto Viesseux, Cenacolo di S. Croce, Teatro Goldoni, Libreria Todo Modo. Sono previsti, inoltre, incontri con i cinque autori finalisti: Andrés Barba, Elif Batuman, Annie Ernaux, Stefan Merrill Block e Olga Tokarczuk. Episodi di punta della rassegna saranno la lettura, da parte di Fabrizio Gifuni, di testi dell'Antologia di Spoon River nella traduzione di Enrico Terrinoni, vincitore del premio per la relativa sezione (3 giugno, ore 21, Teatro Goldoni) e la lezione di Colm Tòibìn, introdotta da Micheal Cunningham, dal titolo “Henry James a Firenze” (4 giugno, ore 18.30, Cenacolo di S. Croce). Il legame dell'autore con la città sarà ricostruito anche da una passeggiata sulle sue tracce, guidata dallo stesso Tòibìn, dal suo appartamento in Piazza Santa Maria Novella, a Villa Castellani fino al Cimitero degli Inglesi. Rivolte ai giovani lettori, infine, le iniziative Il giornale dei Ragazzi e Il porto delle storie. Il programma completo si trova su www.premiovonrezzori.org.

LETTURA D’AUTORE

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PAOLA ZANNONER CONSIGLIA LESSICO FAMIGLIARE DI NATALIA GINZBURG

di LUCA STARITA

Lessico: repertorio di parole, insieme degli elementi che in un sistema linguistico danno significati diversi. Famigliare: della famiglia. Modi di parlare, di riflettere, di comunicare con l'altro che vive nella tua stessa famiglia, è questo quello che succede nel capolavoro della Ginzburg che può essere considerato, senza nessun dubbio, un classico di chi oggi cresce e ricorda. La storia, l'autobiografia che si distende sulle pagine è quella di un nucleo familiare che vive negli anni del fascismo, un fascismo di sottofondo che ogni tanto si insinua nelle camere della casa della narratrice e che è la causa dei vari stravolgimenti che scuotono, anche solo per qualche secondo, l'equilibrio dei componenti. La casa, invece, è dominata dalle urla del padre Giuseppe Levi che, maledicendo “potacci” e “negrigure”, si impone con la sua possente presenza come il protagonista principale. Le vicende si mescolano seguendo un ritmo da flusso di coscienza, un insieme di ricordi che risultano scoordinati, distaccati, che urlano però la necessità di una memoria a tutti i costi: sono quelli che vivono intorno, i genitori, gli amici, i fratelli e le sorelle che sono i depositari di chi siamo e di chi non siamo più. È stata Paola Zannoner a farmi riscoprire le parole famigliari della Ginzburg ed è questo il loro potere: essere diverse ogni volta, avere un magnetismo tale da rinnovarsi continuamente, da toccare i ricordi più nascosti e farli rivivere.



di GIULIA FOCARDI

Un giugno “stellare” PER IL JAZZ IN TOSCANA

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hiudono le stagioni teatrali e quelle nei club ma il nostro programma prosegue a ritmo incalzante per tutto il mese. Merito dell’Estate Fiorentina e di Music Pool che tra Arcetri, Museo Sivieri e Fiesole, hanno costruito un importante calendario di concerti; da segnalare anche l’attesa rassegna Etnica, organizzata a Vicchio dal Jazz Club che sempre a giugno farà ballare il Mugello ai ritmi della musica afro e del Sud America. Un totale di sette concerti tra Firenze e Vicchio che grazie a una incredibile varietà di linguaggi apriranno a pubblici di diversa natura. Ve ne indichiamo tre che sono da annovera-

re tra gli “imperdibili”: iniziamo il 12 giugno all’Osservatorio di Arcetri con un duo vertiginoso come quello composto dal trombonista Gianluca Petrella e il vibrafonista Pasquale Mirra; una formazione originale, nata nel 2018, e certamente atipica che gioca con gli equilibri tra melodia, ritmo, armonia ed elettronica. Due musicisti curiosi e “esploratori”, capaci di affondare con leggerezza in molteplici percorsi musicali. Torniamo ad Arcetri il 18 giugno per Alkaline Jazz Trio accompagnato per l’occasione dal sax di Scott Hamilton: Alessandro Di Puccio, Alberto Marsico e Alessandro Fabbri tornano a distanza di venti anni per dare di nuovo vita a quel particolare sound imbevuto di soul, bebop, blues per quello che

il critico Davide Ielmini ha definito “una panoramica musicale a trecentosessanta gradi”. Per Etnica segnaliamo il concerto dei Kumbia Boruka (27 giugno, piazza Giotto, Vicchio): otto musicisti provenienti dal Sud America capaci di costruire una macchina sonora dalla ritmica potente, incalzante, un suono moderno che lascia il segno. Con le radici nel cuore del Messico, i Kumbia hanno fatto il giro del mondo con il loro repertorio sempre in crescita e capace di respirare le sonorità provenienti dagli altri stati del Sud e Centro America. Un repertorio ibrido, di grande energia.


di GABRIELE GIUSTINI

THE NATIONAL

Calexico/Iron & Wine

Cate Le Bon

I Am Easy to Find

Years to Burn City Slang

Reward

Mexican Summer

Ebbi l’opportunità di incrociare la musica dei The National, soprattutto per una questione professionale, sin dal loro esordio. Era un album omonimo, usciva per una piccola etichetta che si chiamava Brassland e c’era questa copertina improbabile con un tizio sul bordo di una piscina. Niente a che vedere dalla sua atmosfera generale e dalla voce baritonale del tenebroso cantante, Matt Berninger. Nel frattempo i The National sono diventati enormi, cioè molto popolari, e hanno sempre mantenuto un livello altissimo per le loro produzioni riuscendo, di volta in volta, a migliorare sé stessi pur rimanendo vicini alla loro forma originale, in tutta onestà difficilmente declinabile. “I Am Easy to Find” è il nuovo album, ottavo della loro carriera ed è legato al cortometraggio con il solito titolo, curato da Mike Mills e interpretato dalla vincitrice di un Oscar, Alicia Vikander. Ma non temete, non è una scusa per riciclare b-side o vecchie registrazioni ad uso del corto. No, ci sono brani nuovi di zecca. Ci sono brani bellissimi e, per la prima volta, Berninger non è più solo è accompagnato da un’azione corale tutta al femminile con protagoniste Sharon Van Etten, Lisa Hannigan, Kate Stables, Eve Owen e Gail Ann Dorsey. Se il termine indie-rock ha ancora un senso, è anche merito dei The National. Menzione particolare per ‘Light Years’, strappa lacrime finale.

Calexico e Iron & Wine si incontrarono artisticamente nel 2005 ai tempi di “In the Reins EP”. I primi erano nel periodo post “Feast of Wire”, il secondo dopo “Our Endless Numbered Days”, ristampato recentemente in occasione del suo quindicesimo anniversario. Erano quindi tutti freschi di uscite fantastiche e, quella, fu l’occasione gli uni di raggiungere il pubblico dell’altro e viceversa. Nel corso degli anni, seppur a distanza, questa impollinazione è proseguita e finalmente culmina con “Years to Burn”, la nuova uscita scritta a sei mani da Calexico e Iron & Wine – che poi quattro son dei Calexico, che son due, e due di Iron & Wine, che è uno, cioè Sam Beam. Se i brani di “In the Reins” erano stati interamente composti da Beam, qui in “Years to Burn” la faccenda si fa più collaborativa con dieci nuovi brani dove è forte anche il contributo di Convertino e la voglia di improvvisare di Burns. È facile intuire dove si vada a parare, siamo in territori desertici disegnati da un folk-jazzato da sempre nel DNA di tutti e tre i musicisti. Solo che in pochi hanno la loro classe ed è questo il motivo per cui un disco, tutto sommato prevedibile, risulta preziosissimo e necessario. Momento migliore dell’album: ‘The Bitter Suite (Dead Bird / Evil Eye / Tennesse Train)’, mini suite in cui convivono alla perfezione le tre anime qui coinvolte, con una manciata di secondi nostalgici di CSN&Y periodo “Déjà vu”.

Nato sulle montagne in Cumbria, contea della zona nordoccidentale dell’Inghilterra, “Reward” è il nuovo album della sofisticata cantautrice gallese Cate Le Bon – niente a che fare col Le Bon dei Duran Duran. Il disco - il cui titolo “Reward/Ricompensa”, a detta dell’artista non ha quel valore positivo che oggi crediamo abbia - è il risultato di mesi trascorsi in solitudine, tra le montagne citate, il Lake District, tentativi – riusciti – di costruirsi sgabelli e tavoli in legno massello e notti in compagnia di un piano Meers di seconda mano. Con queste premesse, la bastonate nelle gengive parrebbe dietro l’angolo. Invece Cate, alla sua quinta uscita, arriva al suo lavoro più pop. Pop nel senso che ci sono delle canzoni, belle, con un loro sviluppo più o meno tradizionale. Coadiuvata dai suoi collaboratori storici, con Josiah Steinbrick alla produzione, Stephen Black (Sweet Baboo) al basso, Huw Evans e Josh Klinghoffer alle chitarre oltre che Stella Mozgawa (delle Warpaint) alla batteria, Le Bon sorprende per la varietà di suoni, per la ricchezza degli arrangiamenti e per l’utilizzo particolare di fiati (soprattutto sax), micro-suoni e tintinnii. Come una novella Laurie Anderson o una re-incarnazione al femminile di David Byrne, la Nostra mette insieme 10 brani di elegante cantautorato fra avant-pop, psychedelia, nu-wave e folk britannico.

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Nuove aperture

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di RAFFAELLA GALAMINI

el cuore di Firenze ha aperto una Food Court che, a dispetto del nome dal sapore dantesco e la sede all’interno di un palazzo storico, è perfettamente in linea con la moda del momento di unire più stelle del food sotto lo stesso tetto. Godi Fiorenza, questo il nome del locale, è una delle novità più interessanti tra le nuove aperture di primavera in città. Da segnalare inoltre l’apertura del lounge cocktail bar Habitat, sul modello di quello già presente a Montecatini Terme e di un ristorante stilosissimo in Oltrarno, Gunè, dove la cucina toscana e quella lucana vanno a braccetto. Ma partiamo per ordine e vediamo quale è la proposta di Godi Fiorenza. L’idea è di portare a Firenze le eccellenze del food: ecco quindi la pasta di Domenico Gatto, la pizza di Antonino Esposito, i crudi di Edoardo Tilli, la griglia della Macelleria Parti e la caffetteria Pascucci. Punta di diamante del nuovo locale la presenza del pizzaiolo Esposito, inventore della “Frusta Sorrentina”. La Food Court si trova in via Cavour 26R, alla base di un palazzo storico. L’ambiente è ampio e arredato in stile shabby chic. Le alte volte sono rischiarate da luci di design mentre gli arredi sono nel segno del mix&match come d’altro canto la proposta culinaria. Il menu si compone in base alla scelta del cliente. All’ingresso si trova la caffetteria, si prosegue all’interno del locale per ammirare la preparazione di pizze e fruste, dei crudi di carne e pesce, dei primi piatti e dei secondi alla griglia. Una proposta che, anche per la posizione centralissima, sta piacendo soprattutto ai turisti e a chi lavora in zona. In Oltrarno, in una traversa di Borgo San Frediano, ha aperto Gunè (via del Drago d'Oro 1R, www.gunesanfrediano.it), parola che in greco significa Donna. In questo ristorante elegantissimo si ritrovano i sapori di una volta sia della cucina toscana che di quella lucana. Pane e pasta fatti a mano, piatti che ricordano la cucina mediterranea e altri che rendono omaggio alla toscanità in un ambiente raffinato dove spiccano alle pareti i ritratti di Andrea Pomini, in parte Pomo: una galleria di donne protagoniste di ieri e di oggi come Maria Callas e Marilyn Monroe, Amy Winehouse e Margherita Hack. A completare la proposta il cocktail bar dove abbinare il piatto al drink o optare per un aperitivo o un dopocena. Infine, gli amanti della mixology possono esultare per l’arrivo di Habitat in San Lorenzo: qui il bere miscelato è nel suo elemento anche se tutti i giorni viene proposto anche il brunch. Habitat è un lounge-cocktail bar tutto italiano ma dal sapore cosmopolita. A Firenze si trova in via del Giglio 59 (www.habitatdrinkandmore.com). La proposta spazia: dalla colazione al brunch dall’orario XXXL (dalle 9 alle 16) passando infine al cocktail bar. Si beve italiano ma non mancano gli influssi dal mondo della miscelazione internazionale, così come le specialità toscane incontrano prodotti salutari ed healthy. Un piacevole equilibrio tra global/glocal che piace a tutti.

DUIT

DISTILLERIA URBANA ITALIA C’è una distilleria a due passi dal Museo del Calcio a Coverciano. Si chiama Duit, dove l’acronimo sta per Distilleria Urbana Italia. Dietro questo progetto che compirà a settembre un anno ci sono tre fiorentini che da sempre hanno una grande passione per la mixology e vantano una lunga esperienza nei bar. I loro nomi sono Tommaso Pieri, Matteo Bonechi e Tommaso Capecchi. Del gruppo Pieri è il distillatore: a lui si devono amari, liquori e distillati destinati ai bar. Le sue ricette sono il frutto di anni di prove ed esperienze nei locali più diversi. L’opificio di Coverciano (per la distillazione vera e propria Duit si avvale al momento del supporto di un laboratorio nel Chianti) sforna prodotti già di culto come l’Amaro Fiorentino, infuso naturale di spezie in cui spicca la presenza dell’iris di Firenze, e la Love Kamikaze, la vodka al caramello salato. Altre etichette si stanno facendo conoscere e apprezzare come Mizzica (vino chinato a base di arance) e il Vermouth del Chianti, toscanaccio, prodotto con base Chianti Docg. Non manca un ricettario per i cocktail a marchio Duit dove spicca al primo posto il Negroni del centenario per festeggiare il primo secolo di vita della bevanda ideata dal conte Camillo. Duit al momento si trova solo in alcuni selezionati bar e ristoranti di Firenze e, a macchia di leopardo, in locali in giro per l’Italia. L’obiettivo, da qui a settembre, è di arrivare a produrre circa 6mila bottiglie e toccare quota 10mila nel 2020. R.G.

Per informazioni: www.distilleriaurbana.it 32


testi e illustrazione di MARTA STAULO

HOSTARIA DEI GHIOTTONI

Via Petritoli, 9 - Roma

Incontriamo Leonardo Giacomelli, con un curriculum e una lista di concerti organizzati che non basterebbe un Lungarno intero. Il cuore pulsante della scena musicale fiorentina (e non solo), con una vita passata dietro le quinte del rock, come promotore ed organizzatore: socio delle agenzie di eventi Le Nozze di Figaro e Reality Bites, testa del Firenze Rocks che da qualche anno incendia il Visarno e tra i fondatori dell’etichetta discografica Black Candy, ci parla del suo insolito lato foodie.

Che rapporto c’è tra fame e stress da evento? “Come dicevo, c’è un legame stretto tra appetito e stress. La fame nervosa è una costante che accompagna l’organizzazione di un evento, il tempo che si dedica al cibo è quel momento che ti fa rallentare e staccare la testa”. Quali sono le richieste alimentari più strane ricevute dalle rockstar? “Ho ricevuto le richieste più svariate, negli ultimi anni sono apparse le più strane intolleranze mai viste. Direi che è da segnalare il rider iper-salutista dei Sigur Rós, il quale a fine nottata ci ha chiesto una sosta obbligata per una piadina”.

Raccontaci un piatto che incarna la tua idea di rock. "Grazie al tour con Galeffi la mia idea di piatto rock si rispecchia nei Maccheroni alla Gricia, sono da provare quelli de l’Hostaria dei Ghiottoni, Roma (ndr quando si dice un po’ fuori porta)".

Qualche stella del rock ha mai cucinato per te? “L’unica stella dello star system che ha cucinato per me è Mammarella Sas, la mamma di Dario Brunori - a.k.a. Brunori Sas - (ndr che il grande pubblico conosce grazie al programma televisivo Brunori Sa) lei è un’autentica artista da 20 portate calabresi messe su in 15 minuti”.

Cosa si mangia nei camerini dopo aver chiuso una serata? “Purtroppo, come si vede dalla stazza, non mi formalizzo troppo nell’opera di ripulitura dei camerini, coadiuvato dalle classiche botte di fame nervosa”.

vino e musiche

Vino e concerti. Per quanto ne so ai concerti sono solito bere birra, ma se cerco nella memoria mi sovvengono alcuni episodi. Qualche anno fa stavo andando in aereo a Verona per il Vinitaly e c’era anche Albano a bordo. Quando andiamo a recuperare le valigie Albano afferra la sua, ma si rompe la zip e una quantità imbarazzante di bottiglie si rovescia per tutto il pavimento. Ricordo un signore, di una certa età, prodigarsi con solerzia encomiabile per aiutare quello che disse essere “il mio idolo da quando ero bambino”. Albano non ci rimase benissimo. Fu proprio a quel Vinitaly che, servendo vino allo stand di un’azienda siciliana, incontrai Mick Hucknall (se vi state chiedendo chi è, vergognatevi: è il cantante dei Simply Red). Si mise ad

di TOMMASO CIUFFOLETTI

assaggiare il vino a facemmo due chiacchiere. Alla fine gli chiesi cosa ci facesse lì, non prima di essermi lamentato di tutto l’infame hype sui vini dell’Etna. Mi guardò con aria sdegnata: “produco vini sull’Etna”. Ed è vero. Poi però, siccome è un vero signore, si mise a ridere. Altro gran signore che s’è intrigato col vino è Sting. Ricordo un pranzo a casa sua (una villa splendida) in Valdarno. Era pieno di signore americane che avevano pagato non so quante migliaia di euro per essere lì e volevano tutte la foto con l’englishman in Valdarno e lui, stoico, a tutte sorrise e con tutte posò dal primo all’ultimo minuto. In seguito seppi che Sting si fa pagare da simildonne per concedere loro di vendemmiargli la vigna. Per me, quell’uomo, è un genio.

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Alla vostra camminata manca solo una cosa, una soltanto: l’effetto Beyoncé. Qual è l’effetto Beyoncé?! Tutto giugno provate a camminare solo in posti dove ci sia riscontro. Camminare contro vento vi renderà simili a degli dei, tutto lo zodiaco andrà in estasi, se ce la fate rallentate un po’ anche l’andatura.

Bilancia fuori sede, c’è mica una persona che per l’appunto sale e scende dalla tramvia alle tue stesse fermate? No perché le stelle hanno fatto questa segnalazione, a te la decisione, individuarla, ricambiare le occhiatine, fare un commento sul tempo e magari fermarsi a un pakistano per una birra oppure tipo denunciarla.

Tori/e di tutto il mondo vi prego non unitevi che sennò son cazzi, tutta st’ossessione per prendere le situazioni di petto, decisioni improvvise e repentine perché “cioè se ho deciso di farmi le mèches nessuno, dico, nessuno mi farà cambiare idea!”. Ve prego, datevi al giardinaggio eh. Viva le petunie!

Stronzeggiate pure da mattina a sera, illudendo lo zodiaco che vi piacciano tutti i segni, chi per le pinne, chi per le corna. Chissà che a giugno non incontriate un altro Scorpione. Farete entrambi gli ammalianti a tal punto che non vi riconoscerete, illudendovi reciprocamente e poi rimanendoci male, tsé.

Messaggio astrale serissimo da 1G, ci sono volute ore per scaricarlo, metaforico ma molto chiaro, direi per certi versi commovente (dio mio quanto sono brava): questo è il mese del vostro compleanno giusto? E quello che vedete riflesso nello specchio non è il vostro gemello, cari Gemelli, siete voi. Vero?

Oh-mio-dio Sagittari cool zona S. Spirito, quanto diavolo di ore sono che state refreshando la vostra pagina fb in attesa della confermata richiesta di amicizia, sì giugno mese di social, tutti fuori con la bevuta in mano, uno sguardo di qua uno di là, e via a elemosinare nuovi amici. Però basta con l’F5.

Pag.1 Manuale del Cancro “L’utero è mio e me lo gestisco io però comunque se poi hai qualcosa da dire in merito ti ascolto, cioè non condivido la tua idea ma mi batterò fino alla morte perché tu possa esprimerla”. Quindi ragazzi accanitevi pure ma mettetevi in fila, per l’amor del cielo. Il Cancro questo mese è in ascolto.

Quando siete al ristorante e chiedete un doppio cheeseburger con pancetta cipolle lattuga però senza lattuga, possibilmente ben cotto, le cipolle croccanti e non sott’aceto, il formaggio se ci fosse una variante svizzera e comunque con il pane a parte. Poi, dico, non vi stupirete mica se la gente vi ci manda.

Certe mattine alcuni segni (tipo l’Ariete, per dirne uno) si svegliano accanto a voi e si pigliano un colpo perché mentre dormite avete scolpito sul volto lo stesso sorrisetto che c’ha Thom Yorke mentre canta, tipo “Dio se sono un mito”. No, solo per dirvi di andare in farmacia a chiedere se c’è niente per togliere sta cosa.

#nofilter #disagio #nofilterdisagio. Mese di giugno cambia l’antifona, hashtag ottimisti: #like #likeforlike #followforfollow. Gli astri segnalano followeraggio folle da parte di Cancro, Bilancia e Scorpione (ma seguono tutti quindi non conta). Insomma, shitposting a diritto fino ad esaurimento giga.

Siamo così dolcemente complicate, se ci visualizzate e ci ripostate, tu potrai trovarci ancora qui nelle sere tempestose linkaci Coma Cose, nuove pose, ti diremo ancora un altro sì. È difficile selfare certe giornate al mare, lascia stare, non ci potrai trovar su linked-In. Con le nostre notti bianche ti visualizzeremo la story.

Avete presente quando vi dicono che siete bellissimi, voi ci credete, poi vi rendete conto che avete a che fare con uno Scorpione che sta dicendo la stessa cosa a mezzo zodiaco per cui vi accasciate tristi sulla scrivania pensando a quanto era più facile quando eravate bambini? Sti cazzi, ve lo chiede l’Europa.

OROSCOPO

di LAVINIA FERRONE - www.lallucevago.com illustrazioni di FRANCESCA ARFILLI

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10—15.06 2019

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