Luglio-Agosto 2019
Agenda di Luglio & Agosto
Accadde in estate
Racconti in tramvia Sul palco Letture d'autore Frastuoni
Vola tutto
"Corto" Piaggese
The young "Maestro"
Da non perdere
It's that folk? Esseri Urbani Undici Proverbi Fiorentini Casa Jazz
31
Parla come mangi Nuove aperture
34
Gole profonde
29 27 25 22 18 13 09 05
To sleep or not to slip Parigi val bene un viaggio
32
L'hai voluta la bicicletta?
06 11 16 21 23 26 28
Editoriale La Serenata
Oroscopo
75
La serenata di MATILDE SERENI
Sorpresa! Rieccomi. Da brava cicala quale sono, torno dirompente con il mio ukulele a cantarvi serenate allietando le vostre calure estive. Ma quant’è bella l’estate, eh? Le serate all’aperto, gli spazi estivi, i festival, il Rock, i gelati, gli innumerevoli food-track che rinfrescano durante le passeggiate lungo l’Arno o in pieno centro. Bello, meraviglioso se non hai la febbre a 40. È stato proprio durante questo grande momento di sofferenza umana che ho deciso di riprendere le cose che mi fanno stare bene, tra le quali questa. Ho anche visto la madonna al volo, tra i 39.6 e i 40, le ho chiesto come va e mi ha detto che insomma, tutto bene anche se si è un po’ annoiata di essere baciata e osannata da chi contribuisce alla sofferenza del prossimo e non sa bene che fine farà il nostro pianeta; dice che se non ci stiamo un po’ più attenti si fa la fine dei dinosauri – che secondo me è comunque meglio di Don Chisciotte contro i mulini a vento dove siamo adesso. In compenso Lungarno sta bene, è in grandissima forma e avete tra le mani un enorme numero 75 luglio/agosto pieno zeppo di cosa da fare, vedere e indicazioni per un corretto stile di vita. “Un Lungarno al mese porta un sacco di sorprese”
Contraddizioni… alla bersagliera di JACOPO AIAZZI
A
nche il numero estivo di Lungarno è fatto. È stato molto impegnativo. Ma anche ricco di soddisfazioni. Come per una corsa podistica: i crampi di fine gara sono soltanto l’effetto del superamento del traguardo. Affrontarla passeggiando evita le contrazioni muscolari, ma si arriva in fondo a tempo ormai scaduto. Da questo non si scappa. E anche se affrontiamo le sfide un po’ “in sella… alla bersagliera” citando il nostro Baldini che cita a sua volta Fantozzi, questo non ci spaventa né ci spinge a tirarci indietro. Vi sembra una contraddizione, la soddisfazione anche dopo una pedalata senza sellino? Per noi le contraddizioni sono altre. Soprattutto rimanendo in tema di pedali. Ad esempio, la Toscana ha da poco reintrodotto il “bonus bici”, ovvero uno sconto, rivolto soprattutto ai pendolari, dal valore massimo di 150€ per l’acquisto di un modello pieghevole. Un incentivo per le due ruote, un po’ come è stata la realizzazione del parcheggio interrato per biciclette proprio alla stazione di Santa Maria Novella. A tutto questo però manca un tassello importante che trasforma l’intero discorso in un’enorme contraddizione, ovvero la mancanza di una pista ciclabile che colleghi la città alla stazione centrale. E per gli ardimentosi delle due ruote, costretti allo slalom tra le auto in via Nazionale e le orde di pedoni nel centro storico, diventa una gara alla sopravvivenza. Se, nel nostro piccolo, non ci facciamo spaventare dalle sfide “alla bersagliera”, ci piacerebbe evitarlo quando dobbiamo prendere un semplice treno.
Buona lettura.
IN COPERTINA
Un’altra metafora sul fiore di Simone Spellucci
Iscrizione al Registro Stampa del Tribunale di Firenze n. 5892 del 21/09/2012 N. 75 - Anno VIII - Luglio/Agosto 2019 - Rivista Mensile ISSN 2612-2294
È ancora possibile giocare con le icone? Ecco un tentativo. Mi chiamo Simone Spellucci, ho studiato architettura in questa città e terminato da poco la formazione come incisore ed illustratore. La mia tecnica di stampa preferita è la serigrafia che uso come principio di composizione e di scelta dei colori. Vivo tra l’Italia e la Spagna, non lontano da Granada, un’altra città fiorita, vedi tu il caso. Instagram: @spesim0
Proprietario: Associazione Culturale Lungarno Editore: Tabloid Soc. Coop. • Firenze • N. ROC 32478 Direttore Responsabile: Jacopo Aiazzi Stampa: Tipografia Baroni e Gori srl • Prato
Nessuna parte di questo periodico può essere riprodotta senza l’autorizzazione scritta dell'editore e degli autori. La direzione non si assume alcuna responsabilità per marchi, foto e slogan usati dagli inserzionisti, né per cambiamenti di date, luoghi e orari degli eventi segnalati. PER INFO E PUBBLICITÀ tel. 055 6587611 e-mail: commerciale@tabloidcoop.it
I contenuti di questo numero sono a cura dell'Associazione Culturale Lungarno. Per la loro realizzazione hanno collaborato: Martina Vincenzoni, Giulio Garosi, Michele Baldini, Giacomo Alberto Vieri, Marta Pancini, Alba Parrini, Caterina Liverani, Riccardo Morandi, Gabriele Giustini, Leonardo Cianfanelli, Marco Pistoia, Lavinia Zavalloni, Francesca Corpaci, Lafabbricadibraccia, Selene Mattei, Tommaso Chimenti, Luca Starita, Giulia Focardi, Raffaella Galamini, Marta Staulo, Tommaso Ciuffoletti, Lavinia Ferrone, Alessandra Marianelli aka Luchadora, Valentina Messina, Francesca Arfilli, Simone Spellucci. Coordinamento: Riccardo Morandi Editor: Arianna Giullori Progetto grafico: Francesca Arfilli L'Associazione Culturale Lungarno ringrazia la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze per il contributo a sostegno delle attività culturali svolte.
6
Vola tutto
L’arte dei giocolieri di strada di MARTINA VINCENZONI Foto di GIULIO GAROSI
I
l ciclista che si rispetti tende a interpretare i semafori rossi più come dei generici ammonimenti che come diktat. Non è infrequente che, tra le furenti occhiate e le saltuarie strombazzate di autisti, eluda la sorveglianza degli imperturbabili signori del traffico per non perdere la pedalata, e sgusci via con nonchalance. Poche cose riescono a fermare il suo istinto di fuga: transenne inamovibili, un vigile che non sia di spalle e gli spettacoli dei giocolieri. Le loro esibizioni hanno la proprietà magica di accorciare e insieme dilatare l’attesa prima del ritorno del verde: la accorciano perché il tempo passa piacevolmente, ma lasciano la voglia di restare a guardare. Ma che storia c’è dietro a quei sessanta – ottanta secondi di spettacolo? L’ho chiesto a Hary Marcheselli, Leonardo Cappellini e Leonardo Resi, membri attivi dell’associazione culturale Vola tutto. L.C.: “Ci ha incuriosito il fatto che tu ci abbia chiesto proprio dell'attività al semaforo. Sicuramente è quella che colpisce più facilmente l'osservatore, ma in realtà la giocoleria si esprime soprattutto in spettacoli di piazza, fiere e cabaret”. H: “È una forma d'arte libera dove è la strada che ti dà un feedback. Perciò è anche difficile da regolamentare: dovresti segnalare prima cosa andrai a fare, ma in realtà non puoi che deciderlo sul momento, in base alla risposta delle persone”. E qual è la risposta delle persone? H: “Al semaforo c'è un po' di indifferenza, a volte. Soprattutto se il semaforo è ‘nuovo’, però, ci sono tante reazioni di sorpresa. I bambini sgranano gli occhi e sono contenti, e anche gli adulti. Con alcuni ormai ci riconosciamo e, anche se la giornata è magra, ti fanno un sorriso, che è la gratifica che mi porto a casa”. L.C.: “L'obiettivo della giocoleria è far provare un'emozione forte al pubblico, dare una scossa alla giornata piatta che ora abbiamo tutti. Qualsiasi emozione essa sia”. H: “Ci muove la voglia di fare uscire l'osservatore fuori da se stesso: il pubblico sente se riesci a esprimere quello che sei. Come a teatro, serve imparare a guardare e a farsi guardare dal pubblico”.
7
Di che si occupa l’associazione Vola tutto? H: “Lo scopo è quello di aprire uno spazio all'allenamento libero: ogni mercoledì sera dalle 21.30 ci ritroviamo nella palestra della Scuola Mazzanti, in via Salvi Cristiani, o in piazza Savonarola nei mesi estivi, per una condivisione libera del sapere di ciascuno. Spesso si fermano da noi anche artisti che provengono da altre città: non è un corso ma un progetto dalle porte aperte. Le attività sono totalmente gratuite, perché ci autofinanziamo proprio con i proventi degli spettacoli di strada”. Come si arriva a fare i giocolieri? Tutti e tre: “A caso!” L.C.: “Cercavo un'attività dove non ci fosse competizione. Ho trovato Vola tutto, persone accoglienti e un ambiente disteso. E sono rimasto”. H: “Io ho iniziato a giocare con tre palline, finché un passante per strada mi ha detto che esisteva una palestra di giocolieri”. L.R.: “Non è nemmeno necessario essere particolarmente portati. Col tempo e con l'esercizio, tutti riescono”. Esiste una giornata tipo del giocoliere? H: “Direi di no: ciascuno ha la sua. Sicuramente l'allenamento è irrinunciabile, ma l'unica costante riguarda il fatto che d'estate si parte. Sali sul furgone e ti fai tutti i lungomari del litorale, tutte le sere una piazza diversa”. Quali sono i falsi miti attorno alla giocoleria? L.C.: “Il principale riguarda il fatto che la giocoleria non sia un vero lavoro. E invece lo è, per noi: frequentiamo raduni, convention dove tante altre persone vivono di spettacoli anche non di strada. In altre nazioni è un lavoro riconosciuto e persino finanziato”. H: “Sento un sacco di persone che mi mettono in allarme dicendo: ‘anche io alla tua età avrei voluto fare – che so il ballerino...’. Mi chiedo: perché non lo hai fatto? Quello che certo è che noi non avremo rimpianti per non averci provato”. In conclusione: “È un lavoro come un altro. Forse il più bello del mondo; ma, in definitiva, un lavoro”.
Memoriale italiano di Auschwitz Mercoledì 8 maggio Firenze ha inaugurato il Memoriale italiano di Auschwitz al centro Ex3 a Gavinana, occasione per ricordare la fine di tutti i campi di concentramento ma anche l’embrionale nascita di un nuovo spirito europeo. Il giorno scelto combacia con la data convenzionale della fine della seconda guerra mondiale in Europa, nel 1945. All’ingresso il Memoriale presenta una targa che reca queste parole di Primo Levi: ‘Visitatore, osserva le vestigia di questo campo e medita: da qualunque paese tu venga, tu non sei un estraneo. Fa che il tuo viaggio non sia stato inutile, che non sia stata inutile la nostra morte. Per te e per i tuoi figli, le ceneri di Auschwitz valgano di ammonimento: fa che il frutto orrendo dell’odio, di cui hai visto qui le tracce, non dia nuovo seme, né domani né mai’. Il Memoriale è costituito da una passerella lignea circondata da una spirale ad elica all’interno della quale il visitatore cammina come in un tunnel. La spirale è rivestita all’interno con una tela composta da 23 strisce dipinte da Pupino Samonà, seguendo la traccia di un testo scritto da Primo Levi, mentre dalla passerella sale la musica di Luigi Nono intitolata ‘Ricorda cosa ti hanno fatto in Auschwitz’. L’opera porta con sé una storia tortuosa in quanto venne inaugurata nella primavera del 1980 e collocata nel Blocco 21 dell’ex campo di concentramento. Negli ultimi anni però il Memoriale era stato fortemente danneggiato da una scarsa manutenzione tanto da portare il museo polacco del campo di concentramento ad informare le autorità italiane che avrebbe
www.cittametropolitana.fi.it/category/cultura/
smantellato l’opera. Così, nel 2014, il Comune di Firenze e la Regione Toscana hanno accolto la proposta dell’Aned, proprietaria del Memoriale, per il trasferimento a Firenze previo un massiccio restauro portato a termine con successo. Il Memoriale potrà essere visitato gratuitamente su prenotazione esclusivamente con accessi guidati.
Memoriale italiano di Auschwitz Viale Donato Giannotti, 75-81. Firenze Orari di apertura Lunedì e sabato: 9.30, 10.30 e 11.30 Domenica: 15.30, 16.30 e 17.30 Prima domenica del mese (Domenica Metropolitana): 10.30, 11.30, 12.30, 15.30,16.30, 17.30 Partecipazione gratuita. Prenotazione obbligatoria. • Per individuali e gruppi: info@muse.comune.fi.it, 055-2768224 • Per le scuole: didattica@muse.comune.fi.it, 055-2616788
A cura della Città Metropolitana di Firenze
L’HAI VOLUTA LA BICICLETTA? di MICHELE BALDINI
L
a vita è costellata di incontri, quasi mai volontari, che spesso cambiano la vita e non sempre in meglio. Alcuni non sono poi del tutto nuovi, si ripresentano a intervalli irregolari, come la peperonata. Per me con la bici è andata così: per anni niente, una fugace e disordinata sveltina verso i diciott’anni e poi bum! La passione che riesplode. Che poi passione non è, semmai un bisogno. Complice il vivere in città, gli specchietti retrovisori della macchina trovati tranciati dai corrieri e dagli sbronzi, parcheggi selvaggi, spurgare tossine e carboidrati in eccesso. Fatto sta che mentre stavo per leccare uno dei primi gelati che finalmente questo tempo di merda ci ha concesso su una panchina di Piazza Tasso, ecco un candidato alle comunali, si presenta e mi chiede il voto illustrandomi, tra le proposte del programma, alcune sulla cicloviabilità. Taglio corto sulla politica e vengo al dunque: è del FIAB Firenze Ciclabile. Approfondisco, mi inoltra il contatto del responsabile, Tiziano Carducci. Lo chiamo, è molto disponibile. Io e Tiziano condividiamo molto su cosa significhi vivere Firenze in bici, ma soprattutto sfatiamo quelli che per me erano fino a pochi giorni fa dei luoghi comuni tra cui: 1. I l bike sharing e il food riding non sono il male assoluto perché: • il turista vive la città in modo diverso; • il corriere non emette CO2 durante le consegne; • Mobike ha avuto un successo esplosivo con i turisti ma anche con chi a Firenze vive e lavora, spesso persone che avevano perso l’abitudine a usare la bicicletta, riportandole in sella. Tuttavia: • le regole vanno seguite, velocità, sensi di marcia, parcheggi, non circolare come schegge impazzite.
2. F irenze è bike-friendly, ma restano dei piccoli passi da fare: essendo essenzialmente piccola e pianeggiante, potrebbe migliorare. Con la compresenza di corsie per quattro e due ruote, le bici, come le auto, sono spinte fuori dal centro storico sui viali. Aumentare la ciclo pedonalizzazione comporterebbe anche un abbattimento delle distanze da percorrere nel Q1. Tiziano (chiedo), fammi un elenco dei tre motivi per cui usare la bicicletta è giusto, bello e buono. Eccoli: 1. Più fruibilità e vivibilità della città e dei piccoli esercizi commerciali (in bicicletta il commercio vicinale è più comodo e si può parcheggiare davanti). 2. Riduzione sia delle emissioni tossiche che dell’inquinamento acustico.
Che c’è in programma? • Pedalata d’Estate all’interno del programma Bici è salute, il 4 luglio, incontro alle 18 e 15 in Piazzale Vittorio Veneto. Giro delle Cascine e rinfresco al Centro Coop di Novoli, offerto; • Festa dello Sport nel Q3 (fine estate), in cui verrà riproposta La Lentissima, in cui vince chi va più piano, per promuovere la moderazione della velocità dei mezzi a motore in città, per dare più vivibilità e sicurezza alle strade; • sono infine previste iniziative, come ogni anno, durante la Settimana Europea della Mobilità (fine settembre).
Info su FIAB – Firenze Ciclabile www.firenzeciclabile.it www.facebook.com/fiabfirenze
3. O vvi vantaggi per la salute e la forma fisica. E di cosa c’è bisogno?
2 ANNI DI MOBIKE
1. R ispettare le regole, dotarsi dei dispositivi di protezione e seguire i sensi di marcia, altrimenti è impossibile avere suffi286.000 iscritti, 4000 noleggi di media al giorno, 2 anni di atciente forza contrattività a Firenze. Questi sono i numeri che Mobike presenta per tuale per il punto il suo compleanno, il 2 agosto. La soddisfazione per essere entrata successivo, ovvero come forza sistematica di spostamento urbana, ci spiega il Responsachiedere nuove bile Business Development Davide Lazzari, è per l’azienda sprone per infrastrutture,far raggiungere altre città, come Lignano Sabbiadoro fra venti giorni, oltre sì che le auto in centro storico a quelle già servite. Mobike punta per il prossimo anno a cercare partner rispettino la veloper introdurre nella nostra città le bici a pedalata assistita, come farà a cità e i parcheggi Bologna il prossimo mese, grazie ad una sinergia con l’amministrazione consentiti1. pubblica. Il bike sharing presente a Firenze, ci spiega sempre Lazzari, è vincente non solo per la gestione dell’app ma per la sicurezza e l’affidabilità del parco presente, rimasto con due tipi di bici (24 e 26 pol[1] Si dirà: quanto rompono i coglioni! Vero, pensato mille vollici) visti i feedback positivi avuti per entrambi i mezzi: la nuova te, ma i ciclisti (vivi e in sella) eviscommessa sarà quindi migliorare il servizio lavorando a tano, parandovisi davanti mentre stretto contatto con l’amministrazione e continuando guidate, che asfaltiate un passeggino a fornire a quest’ultima la mappa del flusso di a 50 km/h sopra le strisce. Sono una sorta di barricata mobile anti-disastro. bici per migliorare i servizi urbani complementari. 9
ROMANZO BREVE DI MODA MASCHILE
Immagine: Astra Marina Cabras. Cottweiler for Reebok, A/I 2017, Tracksuit in memory foam con giacca e pantaloni, cappello, marsupio e sneakers con zip.
Trent’anni a Pitti Immagine Uomo
12 GIUGNO – 29 SETTEMBRE 2019 Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti Piazza Pitti, Firenze Martedì/Domenica – 8.15/18.50 – www.uffizi.it – www.pittimmagine.com – #menswearnovel Un progetto di Fondazione Pitti Immagine Discovery in collaborazione con Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Gallerie degli Uffizi, promosso da Centro di Firenze per la Moda Italiana e Pitti Immagine con il supporto speciale di Ministero dello Sviluppo Economico e Agenzia ICE, con il contributo di Fondazione CR Firenze e con il patrocinio di Comune di Firenze.
CORTO PIAGGESE
NON CHIAMATELO (SOLO) MURALES di GIACOMO ALBERTO VIERI
O
Foto di SERVIZI IN ZONA
Lo scopo degli incontri è stato quello di lasciar emergere i percorsi di emancipazione sociale, economica e culturale che hanno visto protagonisti gli abitanti del quartiere, arrivando, grazie ad un intenso lavoro di co-progettazione, alla realizzazione di un’opera finale, un grande murales (fra Via Lazio e Via Lombadia) che diventa espressione e simbolo di un gruppo di cittadini, residenti, di qualcuno che sente e anima il tessuto urbano perché ne è linfa vitale. Il soggetto corale, liberamente ispirato alla figura di Corto Maltese, intende richiamare l’ambientazione fantastica dell’universo marinaresco tratteggiato dalla china di Hugo Pratt amalgamandole al paesaggio reale delle cosiddette “navi” che scandiscono lo skyline del quartiere. L’eroe del fumetto di Pratt si dichiara in qualche modo rappresentante dell’anima picaresca e anticonformista di un’area piena di colori, voci e racconti, che nella sua esperienza ha da sempre connotata un’amalgama di domande e soluzioni, malinconie e tentativi. Una scelta artistica coraggiosa quella che sta alla base di Corto Piaggese, documentario sociologico sul campo, interazione per nulla concettuale ma tutta umana, di opera e parole, fra collettività e servizi, perché poi ’sta riqualificazione, se davvero ne vogliamo parlare – e non solo per riempirci la bocca impastata del fine serata – forse è meglio che non arrivi dall’alto, come la pioggia, o gli ordini dei capoccia, ma germogli in terra, qui, in mezzo a dove stiamo tutti. O quasi.
gni tanto, a Firenze, un po’ tutti se ne sono usciti con ’sta frase: “Riqualifichiamo Le Piagge”. Forse per propaganda, o simpatia, o solo per finire un discorso che parlava di tutt’altro, tipo anche un po’ storti a fine serata, c’era chi diceva: “...e poi... poi riqualificheremo Le Piagge”. Bah. Quest’anno, tuttavia, qualcuno ha parlato poco ma ha agito molto: i ragazzi di Servizi in Zona – il portale web nato nel 2018 che nutre, fra i vari obiettivi, quello di stimolare la riflessione pubblica sulle problematiche e le realtà sociali del territorio fiorentino – in partnership con il Comune di Firenze, il Quartiere 5, il Centro Commerciale Coop Le Piagge, la C.N.A. e la Scuola Internazionale di Comics hanno avviato un progetto teso alla valorizzazione urbana dell’area attraverso la condivisione di esperienze, il dibattito pubblico e il coinvolgimento della comunità tramite testimonianze di crescita individuale e collettiva che hanno come protagonisti il contesto del quartiere, le realtà che vi operano e soprattutto... i suoi abitanti. L’equipe di lavoro, coadiuvata dallo street artist Miles Eri e il video-maker Angelo Mura, ha realizzato un ciclo di workshop presso le tre principali strutture del tessuto associazionistico de Le Piagge: quelle comunali gestite dalla cooperativa il Cenacolo, le realtà che gravitano intorno alla Comunità di Base delle Piagge e quelle riconducibili al Consorzio Martin Luther King. 11
TO SLEEP OR NOT TO SLIP
M
di MARTA PANCINI
ia nonna era una donna bruttina. La femminilità non era la sua caratteristica e non era neanche tra le sue priorità. Era piccola di statura, giunonica, non portava i tacchi e guai a truccarsi. Vestiva solo con gonne longuette e golf blu. Era una di quelle donne di altri tempi che si preparavano almeno due ore prima di andare dal parrucchiere, lei addirittura si lavava i capelli, cosa che non ho mai compreso, dovendo appunto andare a rilavarseli. Indossava le sue amate perle solo per i funerali e non mangiava l’uovo se non poteva accompagnarlo con un bicchiere di vino rosso. Odiava i grandi supermercati e per tutta la vita ha comprato il pane al forno vicino casa, dove Mario, il fornaio paffuto, le rifilava sempre la pagnotta più dura e con meno mollica che abbia mai assaggiato. Tornava a casa, si toglieva il cappotto e metteva il grembiule, come fosse la sua uniforme. Dai miei amici era stata soprannominata Rambo, grazie alla volta in cui dopo esser caduta in giardino, si era letteralmente ricucita da sola la ferita in testa con l’ago e il filo con cui “rammendava” i calzini. Ecco, questa era nonna Ida. Malgrado ciò la sola cosa da “donna” a cui mai ha rinunciato (anche gli ultimi anni quando usciva di rado), era la sottoveste: in seta, con spalline sottili, lunga appena sopra il ginocchio, ricamata con impercettibili foglioline sul petto, color rosa antico. Quello era il suo unico vezzo, la sua unica essenza di femmina. Un segreto quasi che non doveva intravedere nessuno, tanto che quando un pezzo di tessuto della sottoveste fuoriusciva dalla gonna, mia nonna aveva sempre la premura di nasconderlo. Chissà cosa penserebbe adesso che la sottoveste o slipdress è diventato un capo di abbigliamento da portare fuori, giorno e sera. Una moda tres parisienne che sta attecchendo anche Oltralpe: il termometro della sua popolarità è dato dal fatto che grandi colossi di catene low cost, ne hanno fatto il loro capo di punta. Se posso darvi un consiglio prediligete quelli vintage che potete trovare nei mercatini, oppure online su Etsy.com (lo so lo cito sempre ma si trovano perle uniche). Non amate cose indossate da altre fanciulle? Allora scovate le vecchie mercerie rionali, quelle che non so perché profumano di riso e brodino e sono vagamente tristi e polverose, lì troverete senza dubbio la classica sottoveste di una volta ad un prezzo decente. Abbinatela con un micro-pull crochet color blu o panna o anche un giacchino jeans. Ai piedi scarpe basse o sandali con tacco se dovete stupire di sera. In ogni caso la raccomandazione fondamentale è una sola, indossatelo ed uscite senza avere il pensiero ossessivo “sono uscita in camicia da notte, sono uscita in camicia da notte”... la convinzione è tutto nella vita!
PARIGI
val bene un viaggio di ALBA PARRINI
“Parigi val bene una messa” disse Enrico IV di Francia quando si convertì al cattolicesimo per conquistare la capitale francese. Ma Parigi vale anche, e soprattutto, un viaggio. E sì, anche in estate piena, la Ville Lumiere non delude mai, sia che siate degli innamorati in cerca di posticini romantici, dei bohemiens in cerca di ispirazione per le vostre opere d’arte, o anche semplicemente dei viaggiatori zaino in spalla. Ecco qua una piccola carrellata di posti da non perdere per questa calda estate ai bordi della Senna. Iniziamo proprio con un luogo dedicato agli artisti contemporanei: L’Atelier des Lumières. In questo spazio dedicato alla digital art, è possibile fare una vera e propria esperienza immersiva con tutti i sensi. L’Atelier si trova nel sito di una vecchia fonderia e garantisce sensazioni incredibili grazie a numeri quasi inarrivabili: con 120 video-proiettori e una sonorità spazializzata, le immagini sono proiettate su una superficie di 3300 mq su delle pareti alte più di 10 metri. Parigi può essere annoverata tra le città che per prime in Europa hanno fatto dei mercati di strada un punto fermo del mangiar bene. Un mercato ancora poco conosciuto è quello Des Enfants Rouges, che riprende il nome e la struttura da un vecchio orfanotrofio del 16° secolo. Qui potrete trovare sia la gastronomia tipica dei nostri cugini oltralpe, che una enorme selezione di cibo dal Nord Africa. Non vi resta poi che perdervi tra le decine di boutique di artigianato e di moda hipster del quartiere, per smaltire le calorie che avrete assunto. Se però siete sopraffatti dal caldo, sappiate che a Parigi c’è probabilmente la piscina cittadina più stupefacente del mondo. Si tratta della Piscina Josephine Baker. La struttura di vetro e acciaio, direttamente immersa nella Senna, è stata creata dall’archi-star Robert de Busni. Niente di strano se pensate che nuoterete sullo sfondo del Palazzo Bercy e la Biblioteca di Francia. L’ultimo consiglio per questa giornata tipo parigina è di terminare con un bel drink al tramonto su una terrazza. Lo speakeasy rooftop che va per la maggiore si trova nel Marais, Il Bar le Perchoir, ed ha una vista a 360 sui tetti della capitale francese. In un attimo vi sembrerà di essere dentro una scena di Moulin Rouge. Vive Paris! 13
Estate Fiorentina
GLI IMPERDIBILI DI LUGLIO E AGOSTO di VALENTINA MESSINA
P
arola di Dante, Leonardo, Nettuno il Biancone e le tre Grazie di Botticelli, quando l’estate giunge a Firenze è sempre un pacchetto completo: non si può scindere il caldo dalle zanzare, l’afa dalle Birkenstock e la birra ghiacciata dai chioschi all’aperto.
Ecco una lista per orientarsi nella giungla urbana degli eventi dell’estate fiorentina per i mesi più caldi dell’anno tra cinema, arte e musica.
MUSICA
MUSART FESTIVAL DAL 13 AL 24 LUGLIO
La grande musica torna in Piazza della Santissima Annunziata: da Nicola Piovani a Steve Hackett e poi Caetano Veloso, Perigeo, Il Gran Concerto della Barriera, Roberto Bolle and friends, Francesco De Gregori e fino a Danilo Rea.
TEATRO
WALKING THÉRAPIE DAL 15 AL 31 LUGLIO
Dopo il successo dello scorso anno, ritorna il format di teatro urbano proposto dall’associazione Pupi e Fresedde del teatro di Rifredi. Un evento itinerante che, grazie a un particolare dispositivo sonoro, permetterà agli spettatori/pazienti, un’assurda passeggiata teatrale di gruppo per le vie della città, sperimentando e irridendo le moderne terapie/bidone sulla conquista della felicità interiore. Gli spettatori/pazienti (max 50 a percorso), muniti alla stazione di partenza di sgabelli retrattili e di potenti cuffie ascolteranno solo le parole e i suoni manipolati dal terapeuta demiurgo, proponendosi in maniera estraniata e a volte grottesca agli occhi dei passanti reali. Il percorso avverrà in due versioni: una prima che segue il percorso Rifredi>Tramvia>Scandicci; una seconda che avrà luogo in Centro Storico, nei periodi da lunedì 15 a venerdì 19 luglio, da lunedì 22 a venerdì 26 luglio, e infine da lunedì 29 a mercoledì 31 luglio. Il biglietto di partecipazione sarà di 12 euro.
MUSICA
FLORENCE DANCE FESTIVAL FINO AL 5 AGOSTO
Il chiostro Grande di Santa Maria Novella, uno dei gioielli più preziosi di Firenze, luogo simbolo della città, si trasforma in un palcoscenico esclusivo per testimoniare l’incontro fra la cultura della tradizione e i linguaggi della contemporaneità. Fra i momenti di maggior rilievo: due serate con l’Etoile Sergei Polunin con “Sacré”, dedicato a Vaslav Nijinsky, un’inedita coreografia dell’enfant prodige della star della danza mondiale (23, 24 luglio).
CINEMA
APRITI CINEMA FINO ALL' 8 AGOSTO
Il piazzale degli Uffizi ritorna protagonista con le proiezioni gratuite in lingua originale e sottotitolate a pellicole più pop. Una programmazione in grado di far rivivere la prestigiosa arena non solo dai turisti in coda per la Galleria degli Uffizi, ma anche e soprattutto da fiorentini doc, non sempre avvezzi a frequentare il centro storico.
MUSICA
ITALIAN BRASS WEEK
MUSICA
FINO ALL' 8 AGOSTO
CONCERTI CAVEA DEL MAGGIO
Trombe, tromboni, tube e corni saranno protagonisti della settimana dedicata al mondo degli ottoni, in molti luoghi di Firenze, dai concerti sull’Arno alle piazze della città.
FINO AL 25 LUGLIO
CINEMA
L’Estate Fiorentina quest’anno avrà uno spazio in più in cui ascoltare buona musica: la Cavea del Maggio infatti riapre i battenti grazie alla ricca programmazione de Le Nozze di Figaro per ospitare una mezza dozzina tra concerti e spettacoli. Ecco i nomi in programma quest’anno: i Negrita (8 luglio), Franz Ferdinand (11 luglio), Marlene Kuntz (14 luglio) e i Calexico and Iron & Wine (25 luglio).
CINEMA TASCABILE FINO ALL' 8 AGOSTO
CINEMA TASCABILE è organizzato in collaborazione con Spazio Alfieri e Unicoop Firenze - Tutte le proiezioni iniziano alle ore 21.30, ingresso libero dal 15 luglio al 8 agosto.
MUSICA
FLORENCE FOLKS FESTIVAL DAL 25 AL 28 LUGLIO
Tradizione e contemporaneità convivono in questo festival dall’anima popolare che mescola la dimensione locale a quella internazionale attraverso musica, cibo e convivialità. Alla Manifattura Tabacchi.
MUSICA
FESTIVAL AU DESERT
TEATRO/MUSICA
ESTATE A SAN SALVI
DAL 10 AL 12 LUGLIO
DAL 25 AL 28 LUGLIO
Un viaggio contemporaneo tra Africa, Mediterraneo ed Europa: questo l’obiettivo del festival musicale multiculturale arrivato alla sua decima edizione che anche quest’anno si svolgerà al parco delle Cascine. Un progetto pensato come uno “spazio aperto”, declinazione urbana del deserto come visione immaginifica. Un percorso che da geografico diventa culturale, fatto di incontri creativi e di coproduzioni che favoriscono il “nomadismo artistico”, a partire dalla collaborazione tra il Festival au Désert di Timbouctu (Mali) e la Fondazione Fabbrica Europa, che da Firenze vuole estendersi ad altre capitali europee della cultura.
Torna alla sua 21° edizione l’Estate a San Salvi, uno dei più longevi tra gli appuntamenti dell’Estate Fiorentina. “Siamo tutti migranti… veniamo da terre assai lontane” sarà l’identità di tutti gli appuntamenti fissati per questa estate a San Salvi che avranno inizio a partire dalla prima settimana di giugno insieme ai Chille de la balanza. Scopriamo insieme tutti gli eventi da non perdere di questa freschissima estate in arrivo.
15
JEP GAMBARDELLA VS
TONINO PETTOLA
THE YOUNG “MAESTRO”
S
di CATERINA LIVERANI
cene ampie riprese da prospettive vertiginose, panoramiche che si allargano e si chiudono permettendo di vivere l’azione da punti di vista diversi. Colori, suoni, musica e tante comparse; ognuna intenta nello svolgimento di una particolare azione, accolgono lo sguardo della cinepresa talvolta con indifferenza e più spesso andandogli incontro. I volti truccati, i connotati appesantiti o del tutto stravolti. Non sono film con l’ambizione di raccontare il reale quelli di Paolo Sorrentino, ma hanno piuttosto l’esigenza di indagare quello che c’è oltre la superficie. Un cinema che destabilizza e scuote per la sfuggevolezza e la non necessità di essere compreso fino in fondo nel suo racconto di una umanità fragile, che non rinuncia al desiderio di sentirsi completamente viva. Sabato 20 luglio alle 21,30 al Teatro Romano di Fiesole, Sorrentino sarà insignito del Premio Fiesole ai Maestri del Cinema, conferito dal Comune di Fiesole in collaborazione con il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani Gruppo Toscano e Fondazione Sistema Toscana. “Il Premio si è evoluto col tempo” - racconta il Direttore Artistico Gabriele Rizza - “da cele-
brazione di importanti autori nata a metà degli anni ‘60 ha consolidato a partire dal 2000, con la guida del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, la sua formula attuale che prevede una giornata di scambio tra il pubblico e il Maestro premiato”. L’incontro con Sorrentino, a ingresso gratuito, inizierà alle 18.30 al Teatro Romano. Ospite e madrina dell’evento, premiata con il David di Donatello per la sua partecipazione al film “Loro”, Elena Sofia Ricci. Dopo la premiazione verrà proiettato “La grande bellezza”. “Il Premio Fiesole non si esaurisce nell’incontro con il Maestro e gli ospiti ma, grazie al volume realizzato ogni anno da Edizioni ETS che per in questa occasione è curato da Augusto Sainati, la ricerca e il confronto sulla cinematografia dell’autore premiato perdurano nel tempo” prosegue Rizza. A luglio la retrospettiva su Paolo Sorrentino parte al Piazzale degli Uffizi nell’ambito della rassegna Apriti cinema con “L’uomo in più”, “This must be the place” e “Youth – La Giovinezza” per proseguire ad agosto al Teatro Romano di Fiesole, per Stensen d’Estate, con “Le conseguenze dell’amore”, “L’amico di famiglia” e “Il Divo”. 16
Uno strano personaggio, che fa la sua apparizione in un episodio per poi scomparire in quello successivo. È Tonino Pettola, il pastore con le stimmate e, a sua detta, guaritore (specializzato in malattie cardiovascolari) con l’ambizione di veder riconosciuta dal vaticano la sua “abilità”. Una figura marginale, satellitare nell’economia di una trama articolata e complessa come quella racchiusa nelle 10 puntate di “The Young Pope”. Eppure i pochi, grotteschi, elementi forniteci sulla sua esistenza e la ancor più curiosa scomparsa, in seguito ad una certa insofferenza da parte del pontefice ed esternata dal Cardinale Voiello che senza troppi giri di parole lo informa che “ha rott o’cazz”, hanno generato in rete una serie di dubbi e perplessità sulle sue sorti. Jep Gambardella è, dal canto suo, uno dei personaggi più iconici scritti da Paolo Sorrentino e tutto sommato il meno misterioso. È egli stesso a raccontare i successi, le sconfitte e le ambizioni che hanno costellato la sua vita di inguaribile mondano. Le sue battute ne “La grande bellezza” sono divenute cult e molti hanno riconosciuto qualcosa di familiare nell’ostentato, ma bonario, cinismo dietro al quale ci cela una abissale malinconia. Due personaggi appartenenti a due storie diverse e, soprattutto, a due strutture narrative differenti (l’una seriale e l’altra cinematografica) caratterizzati da una raffinatissima cura letteraria. Paolo Sorrentino è autore in grado di far sì che nessun personaggio sia veramente secondario. Dalla scelta dei nomi fino alle caratteristiche fisiche e alle peculiarità caratteriali tutte le figure risultano parte di un unico affascinante universo che inevitabilmente continua a vivere ben oltre la fine della storia sullo schermo. C.L.
Teatro
Arte
Cinema
05 L A FABBRICA DELLA COMICITÀ.COM Terrazze Michelangelo (FI) ing. libero LARS ROCK FEST (05-07/07) Chiusi Scalo (SI) ing. libero IL TIBET NELLA PITTURA DI HAN YUCHEN Palazzo Medici Riccardi (FI) ing. da € 4,00 FRATELLI NEMICI Circolo Aurora (Scandicci - FI) ing. libero MADAMA BUTTERFLY (05-13/07) Teatro del Maggio (FI)ing. da € 5,00
11 12 M USART FESTIVAL - ROBERTO BOLLE Piazza SS. Annunziata (FI) ing. da € 46,00 MUSICA SOTTO LE STELLE 2019 Cortile Santa Maria Novella (FI) ing. NP ALEXANDER HACKE - DANIELLE PICCIOTTO Area San Salvi (FI) ing. da € 12,00
14
08
M ARLENE KUNTZ Cavea del Maggio Musicale Fiorentino (FI) ing. da € 20,00
15
J ESUS CHRIST SUPERSTAR Museo Nazionale del Bargello (FI) ing. NP MUSICA SOTTO LE STELLE 2019 Certosa di Firenze (FI) ing. NP PSICO-CAMMINATA URBANA (08-12/07) Teatro di Rifredi (FI) ing. € 12,00 MR. OVE Circolo Aurora (Scandicci - FI) ing. libero NEGRITA Cavea del Maggio (FI) ing. da € 30,00
L EZIONI DI STORIA Teatro Romano (Fiesole- FI) ing. € 9,00 TRIO TAVANI DARMANIN PIANIGIANI Palazzo Medici Riccardi (FI) ing. NP VOCI FIORENTINE - ENRICO COLLE Galleria dell’Accademia (FI) ing. NP DALLE NEBULOSE AGLI ASTEROIDI Osservatorio di Arcetri (FI) ing. NP
10
R EADING: GIUSEPPE CULICCHIA Biblioteca di Villa Bandini (FI) ing. libero REVOLUTION, THE BEATLES MUSICAL Cavea del Maggio (FI)ing. € 35,00 VALERIO E I BELLI DENTRO Centro Incontri (FI) ing. da € 20,00 ACTA E LA CACCIA AI MESSAGGERI Osservatorio di Arcetri (FI) ing. NP C'ERA UNA VOLTA IL VINILE Santarosa Bistrot (FI) ing. libero
M USICA SOTTO LE STELLE 2019 Cortile Santa Maria Novella (FI) ing. NP GRILLO SWING Santarosa Bistrot (FI) ing. libero
F REDDIE MAGUIRE DUO One Eyed Jack pub (FI) ing. libero LA FANCIULLA DEL WEST Gran Teatro G. Puccini (LU)ing. da € 19,00 VELOCE COME IL VENTO Circolo Aurora (Scandicci - FI) ing. libero
S ANTA ROSA SUMMER FESTIVAL Giardino Santarosa (FI) ing. libero MUSART FESTIVAL - NICOLA PIOVANI Piazza SS. Annunziata (FI) ing. da € 25,30 PSICO-CAMMINATA URBANA (15-31/07) Quinoa - Zap (FI) ing. € 12,00 TU MI TURBI Sorgane Q3 (FI) ing. libero
09
04
A RTIGIANATO&APERITIVO “FUOCO” Uscio e Bottega (FI) ing. prenotazione MUSICA SOTTO LE STELLE 2019 Cortile Santa Maria Novella (FI) ing. NP A SPASSO CON BOB Circolo Aurosa (Scandicci - FI) ing. libero FESTIVAL DELLE COLLINE (3-25/07) Cortile Santa Maria Novella (FI) ing. NP CAVIALE, PATTONA E...MUSICA Centro Incontri (FI) ing. da € 20,00
07
02 03
J AZZ & WINE (2-14/07) Montalcino (SI) ing. da € 17,00 FESTA CON TARABARALLA Piazza Dalmazia (FI) ing. libero VOCI FIORENTINE - VALENTINA GENSINI Galleria dell’Accademia (FI) ing. NP IL CIRCO CON GLI ANIMALI Centro Incontri (FI) ing. da € 20,00 THE SHAPE OF WATER Santarosa Bistrot (FI) ing. libero
F USIONI PIOMBINO FESTIVAL Piazza Cittadella (Piombino - LI) ing. €10,00 FRANZ FERDINAND + MINI MANSIONS Cavea del Maggio Fiorentino (FI) ing. € 35,00 GRAHAM NASH Teatro Rocce (Gavorrano - GR) ing da € 30,00 ALLA SCOPERTA DI NUOVI MONDI Osservatorio di Arcetri (FI) ing. NP
13
M ANY POSSIBLE CITIES (06-07/07) Manifattura Tabacchi (FI) ing. NP KATIA RICCIARELLI VIVERE UNA FIABA Gran Teatro G. Puccini (LU) ing. da € 35,00 PERFORMING ARTS RESEARCH CENTRE Piazzale delle Cascine 5/7 (FI) ing. da € 8,00 T.H.E. DANCE COMPANY Chiostro di S. M. Novella (FI) ing. da € 20,00 HAKEN Cavea del Maggio (FI) ing. da € 25,00 LEE RANALDO Area San Salvi (FI) ing. da € 12,00 GRILLO SWING Piazza dei Ciompi (FI) ing. libero CENA CON DELITTO in sostegno al progetto The Ploggers Circolo SMS Serpiolle (FI) pren. obbligatoria
O FF CINEMA Off Bar (FI) ing. libero FLORENCE DANCE FESTIVAL (01/07-05/08) Chiostro Santa Maria Novella (FI) ing. NP MUSICA SUI SAGRATI E OLTRE (01-02/07) Palazzo Medici Riccardi (FI) ing. NP IL CONDOMINIO DEI CUORI INFRANTI Circolo Aurora (Scandicci - FI) ing. libero
Eventi
RTIGIANATO&APERITIVO “TERRA” A Schiaccino (PO) ing. su prenotazione FESTIVAL AU DÉSERT (10-12/07) Parco delle Cascine (FI) ing. libero A QUIET PASSION Circolo Aurora (Scandicci - FI) ing. libero L’ELISIR D’AMORE (10-25/07) Teatro del Maggio (FI)ing. da € 5,00 EXTRAFESTIVAL IN TRAMVIA Fermate sulle Linee 2 e 3 (FI) ing. NP
16
01
06
Musica
F ESTA CON RICK HUTTON BAND Piazza Dalmazia (FI) ing. libero FRANCESCO DE GREGORI Piazza SS. Annunziata (FI) ing. da € 40,25 VIOLE E IL BARONE Museo Nazionale del Bargello (FI) ing. NP VOCI FIORENTINE - IRENE SANESI Galleria dell’Accademia (FI) ing. NP BERLINGUER TI VOGLIO BENE Le Piagge Q5 (FI) ing. libero SIAMO FATTI DI CARNE, OSSA E DI STELLE Osservatorio di Arcetri (FI) ing. NP
23
31
26
01 L A VERSILIANA Teatro grande (Marina di Pietrasanta - LU) ing. da € 8,00 CARI FOTTUTISSIMI AMICI Villa Arrivabene Q2 (FI) ing. libero
02
19
P OP CORN FESTIVAL DEL CORTO (25-28/07) Monte Argentario (GR) ing. libero GRUPPO FOLKLORISTICO Sagrato del Duomo (FI) ing libero ALBERGO ROMA Villa Arrivabene Q2 (FI) ing. libero CALEXICO E IRON & WINE Cavea del Maggio (FI) ing. da € 30,00 SQUARE KILOMETRE ARRAY Osservatorio di Arcetri (FI) ing. NP
A SPETTANDO IL SATURNIA FILM FESTIVAL Saturnia (GR) ing. libero CHIEDO ASILO Piazza Crezia Q4 (FI) ing. libero
S ATURNIA FILM FESTIVAL (2-4/07 Varie location (GR) ing. libero
05
17 18
24 25
D ANILO REA CONCERTO ALL’ ALBA Istituto degli Innocenti (FI) ing. da € 11,50 TI RACCONTO DON GIOVANNI Teatro Romano (Fiesole - FI) ing. € 13,80 BELLE AL BAR Piazza Crezia Q4 (FI) ing. libero
20
I L LATO IRONICO ALTOMARE & MASONI Parco Anconella (FI) ing. libero MUSART FESTIVAL - CAETANO VELOSO Piazza SS. Annunziata (FI) ing. da € 30,00 QUINTETTI PER PIANOFORTE E ARCHI Palazzo Medici Riccardi (FI) ing. NP
J OVA BEACH PARTY Spiaggia del Muraglione (LU) ing. da € 59,80 FUSIONI PIOMBINO FESTIVAL Parco Archeologico (Piombino - LI) ing. €10,00 LUCIGNOLO Le Piagge Q5 (FI) ing. libero NEL TEMPO DEGLI DÈI - MARCO PAOLINI Teatro Romano di Fiesole (FI) ing. da € 22,00 STELLE E SALUTE Osservatorio di Arcetri (FI) ing. NP
M USICA SOTTO LE STELLE 2019 Cortile Museo del Bargello (FI)ing. NP PERIGEO Piazza SS. Annunziata (FI) ing. da € 25,30 IS THAT FOLK - FESTIVAL VOL. 1 Area San Salvi (FI) ing. da € 12,00 ZITTI E MOSCA Le Piagge Q5 (FI) ing. libero L'INFANZIA VILENTA DEL SOLE Osservatorio di Arcetri (FI) ing. NP
A RTIGIANATO&APERITIVO “ARIA” 4Room artbar (FI) ing. su prenotazione MUSART FESTIVAL - ROCK THE OPERA Piazza SS. Annunziata (FI) ing. da € 25,30 RITORNO A CASA GORI Piazza Crezia Q4 (FI) ing. libero È QUESTA LA VITA CHE SOGNAVO DA BAMBINO? - LUCA ARGENTERO Teatro Romano di Fiesole (FI) ing da € 25,00
N OVECENTO Museo Novecento (P.za S. Maria Novella - FI) ing. libero AREZZO RARO FESTIVAL (18-28/07) Arezzo (AR) ing. NP MUSART FESTIVAL - STEVE HACKETT Piazza SS. Annunziata (FI) ing. da € 28,75 STRAUSS E MAHLER TRASCRIZIONI SINFONICHE Museo Nazionale del Bargello (FI) ing. NP NON CI RESTA CHE PIANGERE Villa Arrivabene Q2 (FI) ing. libero LA TRAVIATA (18-26/07) Teatro del Maggio (FI) ing. da € 5,00
Agosto 30
Luglio
C ASABLANCA, CASABLANCA Sorgane Q3 (FI) ing. libero
07
27
S ON CONTENTO Le Piagge Q5 (FI) ing. libero
S PERIAMO CHE SIA FEMMINA Piazza Crezia Q4 (FI) ing. libero
08
D UO CAMERINI DESANTIS Sagrato di Santa Croce (FI) ing. libero
N OTTE ITALIANA Villa Arrivabene Q2 (FI) ing. libero
I L GRAN CONCERTO DELLA BARRIERA Piazza SS. Annunziata (FI) ing. da € 20,00 COMPAGNI DI SCUOLA Sorgane Q3 (FI) ing. libero
D OMANI ACCADRÀ Sorgane Q3 (FI) ing. libero
31
22
29
M USICA SUI SAGRATI E OLTRE: FLORENCE BRASS QUINTET Sagrato di Santo Spirito (FI) ing. libero
M USICA SOTTO LE STELLE 2019 Chiostro Santa Maria Novella (FI) ing. NP FLORENCE INTERNATIONAL CHOIR Sagrato di Santa Croce (FI) ing. libero
28
21
L OREENA MCKENNITT Piazza SS. Annunziata (FI) ing. da € 34,50 QUATTRO QUARTI PERCUSSION GROUP Sagrato di Santo Spirito (FI) ing. libero PREMIO FIESOLE AI MAESTRI DEL CINEMA 2019 Teatro Romano di Fiesole (FI) ing. libero
06
L A FANCIULLA DEL WEST Gran Teatro G. Puccini (LU) ing. da € 19,00
J OVA BEACH PARTY Spiaggia del Muraglione di Viareggio (LU) ing. da € 59,80
P A R T E R R E F I R E N Z E
Estate Festival delle colline
Lee Ranaldo
3 luglio - 25 luglio Location varie a Prato
6 luglio Ex ospedale psichiatrico San Salvi
Il glorioso spegne 40 candeline con l’audacia di sempre presentando un’edizione “XL” in tutti i sensi. Protagonisti saranno menti illuminatissime del rock/folk indipendente come il Dinosaur Jr. J Mascis e Ben Ottewell dei Gomez, oltre a un pilastro del cantautorato italiano quale Fabio Concato. E poi, le musiche del commissario Montalbano con Olivia Sellerio e il minimalismo incantato di Wim Mertens. Nella città che ospita la seconda maggiore comunità cinese d’Italia, la produzione originale 2019 sarà dedicata alle nuove generazioni di artisti cinesi: due giorni di musica, workshop, docu-film a ingresso libero. In programma dal 3 al 25 luglio, il festival coinvolgerà luoghi d’arte e cultura e spazi incantevoli: la Villa Medicea, Villa Il Cerretino e la Chiesa di Bonistallo a Poggio a Caiano, il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci e lo spazio Ex-Fabrica a Prato, la secolare Rocca di Carmignano.
Una serata intima con Lee Ranaldo, che eseguirà canzoni dai suoi album più recenti, sia in elettrico che in acustico, presenterà filmati inediti e racconterà storie e aneddoti sulla sua gioventù a New York, sugli anni passati con i Sonic Youth e altro ancora, offrendosi alle domande del pubblico in un Q&A moderato da un critico musicale. Un’occasione unica per ampliare e rendere più profonda l’esperienza del concerto, avvicinando ulteriormente artista e ascoltatori.
Musart Festival
Florence Folks Festival
13 luglio - 24 luglio Piazza della Santissima Annunziata
24 luglio – 27 luglio Manifattura Tabacchi
Dopo il grande consenso avuto nelle prime tre edizioni, il Musart Festival di Firenze si conferma tra le eccellenze dell’estate in musica 2019, grazie a una formula che abbina grandi concerti, visite d’arte e cultura. Durante i giorni del MusArt Festival 2019 gli spettatori potranno visitare, gratuitamente, alcuni dei luoghi d’arte più significativi attigui a Piazza della Santissima Annunziata. Nella quarta edizione di quest’anno i nomoni si sprecano: Roberto Bolle and Friends, Piovani e Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Francesco De Gregori e Orchestra con Gnu Quartet, Rock The Opera con Orchestra della Toscana in collaborazione con Prague Philharmonic Orchestra direttore Friedemann Riehle, Steve Hackett, Caetano Moreno Zeca e Tom Veloso, Loreena McKennitt, Ensemble Symphony Orchestra, Perigeo, Danilo Rea (Sunrise Live Concert).
Una festa popolare urbana che parla di come far convivere a Firenze tradizione e contemporaneità, dimensione locale ed internazionale, generazioni diverse per uno scopo comune, attraverso musica, cibo e convivialità: torna il Florence Folks Festival. Per la sua quarta edizione le date da segnare in calendario sono quelle da mercoledì 24 a sabato 27 luglio, la location quella dell’ex Manifattura Tabacchi. Apre il festival mercoledì 24 l’Istituto Italiano di Cumbia, movimento nato da Davide Toffolo (Tre Allegri Ragazzi Morti e fumettista), a seguire Biga, dj, produttore, collezionista, ricercatore e venditore di vinili. Protagonista del secondo giorno del Festival sarà Julinho da Concertina mentre venerdì 26 luglio è la volta di Dengue Dengue Dengue. Concludono il festival sabato 27 luglio tre progetti che riportano la musica popolare italiana in scena. l’Orchestrina di Molto Agevole, La Nuova Pippolese, Ghiaccioli e Branzini, nome d’arte di Marco Dalmasso.
Is That Folk?
Calexico e Iron & Wine
23 luglio e 22 agosto Ex ospedale psichiatrico San Salvi
25 luglio Cavea del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
Dopo la prima serata del 23 luglio, “Is That Folk? festival” torna a San Salvi. Questa volta Lungarno e La Chute associazione culturale presentano due voci femminili bellissime. La prima è quella di Marcella Riccardi alias BeMyDelay, già in formazioni seminali come Blake/e/e/e, Franklin Delano e Massimo Volume, che arriva a Firenze per presentare l’ultimo album su Boring Machines chiamato “Bloom Into Night”, registrato con Dominique Vaccaro (J.H . Guraj), Bruno Germano (Iosonouncane) e Vittoria Burattini e Egle Sommacal (Massimo Volume). L’altra è Serena Altavilla (Solki, La Band del Brasiliano, Calibro 35, Blue Willa, Baby Blue, Mariposa), songwriter, cantante e chitarrista, agita da dieci anni la scena rock italiana e voci di corridoio vedono il suo primo lavoro solista quantomai prossimo.
A distanza di quasi quindici anni dalla pubblicazione del loro primo EP collaborativo “In The Reins”, i principini desert rock Calexico e il barbuto indie hero Iron & Wine tornano a suonare assieme e pubblicano un nuovo album “Years To Burn”, che presenteranno a Firenze nello scenario unico della Cavea del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Il disco è stato registrato a Nashville assieme al produttore Matt Ross-Spang nel corso di 5 giorni di session ai Sound Emporium, un iconico studio fondato negli anni ’60. Tra gli ospiti alcuni sodali del duo come Jacob Valenzuela (tromba), Paul Niehaus (peadal steel) Rob Burger (dell’Tin Hat Trio al piano) e Sebastian Steinberg (basso).
21
estate
NASCITA DE “LA NAZIONE”
13 luglio 1859
Siete mai entrati in una cartoleria chiedendo “un blocchetto di foglio da appunti gialli quadrati”? Oppure in una profumeria cercando “del talco mescolato con acido borico profumato”? O peggio ancora, avete mai chiesto di farvi prestare “del nastro adesivo trasparente”? La risposta è facile. No. Post-it, Borotalco, Scotch. E cosa c’entra La Nazione adesso? Facile: a Firenze la definizione popolare di quotidiano corrisponde al nome proprio “La Nazione”. Il quotidiano cantato da Pupo in “Firenze Santa Maria Novella” (“Tra quasi un’ora arriva la Nazione”), quello dove faceva spesso le false nottate il giornalista Giorgio Perozzi in “Amici Miei”, quello sponsor della Fiorentina negli anni di Baggio, quello che ci siamo litigati per anni interi al bar quando facevamo colazione e non c’erano gli smartphones. Appoggiato in bella mostra sulla gelatiera, il grande impedimento di noi piccoli quando volevamo prendere un ghiacciolo da 200 lire, era li, spillato e consumato, con le pagine che raccontavano la tua città. La storia di Firenze passa da questa carta. Buon compleanno, e grazie.
TUMULTO DEI CIOMPI
20 luglio 1378
Premessa: non c’entra nulla Piazza dei Ciompi, nonostante chiunque, passando davanti alla Loggia del Pesce o dribblando le magnifiche cancellate apposte all’interno della stessa, ci avesse immaginato una specie di rivolta popolare (ma nemmeno troppo) con urla e caccia all’uomo. Quella piazza sostanzialmente non conobbe mai, in quella caldissima estate del 1378, la rivolta dei Ciompi (e non solo), ovvero dei salariati che si occupavano della lavorazione della lana. La cronaca del tumulto è praticamente la stessa di ogni tumulto o rivolta del mondo occidentale “moderno”: si parte con la classica crisi economica, i ceti sociali medio-bassi sempre più sfruttati si ribellano, riescono ad eleggere un rappresentante per far pesare la loro voce (in questo caso Michele Di Lando) e poi finisce tutto a tarallucci e vino, con la cacciata del leader fuori Firenze. Insomma la fiction delle rivolte popolari nel 1378 ha toccato anche Firenze, consegnandoci una piazza che, come già detto, con la rivolta aveva a che fare come il pecorino romano sulla frittura di totani.
LIBERAZIONE DI FIRENZE
11 agosto 1944
“Scende la notte del 10 agosto… le ultime e terribili pattuglie di paracadutisti tedeschi ricevono l’ordine di ripiegare ai margini settentrionali della città e così il loro passo risuona per l’ultima volta per le vie del centro… E giunge l’alba dell’11 agosto, nello stupito silenzio della desolata città corre un fremito improvviso come portato dal suono di una storica campana, la Martinella di Palazzo Vecchio. Per le strade all’atteso segnale dilagano, fatte visibili a tutti dopo mesi di attività clandestina, le formazioni partigiane che vanno veramente incontro al nemico cantando tra gli applausi ed i fiori… La luce ancora non c’è ma l’acqua è tornata nelle fontane pubbliche e sono ricominciate le code… Comprendeteci è per noi un momento di grande emozione quando per la prima volta si diffonde nell’etere, dopo settimane di silenzio, la voce della nostra stazione risorta dalle macerie… Qui è Radio Firenze, questa è la voce di Firenze liberata”. Amerigo Gomez, “Firenze Agosto 1944”
15 agosto 1941
Greta non era la simpaticissima ragazzina ambientalista, era al massimo la Garbo. La bici stessa non era esattamente uno stile di vita per ridurre le emissioni, ma il mezzo più diffuso e importante. Bartali era fermo che il Tour non si correva e contemporaneamente i tedeschi si prendevano pure l’Ucraina. Era Ferragosto, ma non esattamente il giorno che abbiamo visto descritto ne “Il sorpasso” bensì un giorno dove 30.000 biciclette di fiorentini e non (quelli che non erano in viaggio verso il fronte russo) si dirigevano in direzione mare sull’attuale A11. Lunghissimo viaggio pare, e siamo certi del fatto che al massimo molti di loro si siano fermati a Montelupo per frescheggiare: ma le cronache riportano questi numeri, ed a noi piace ricordare 60.000 ruote in movimento. Senza ovviamente pagare il pedaggio, ci mancherebbe, che già la guerra era la guerra e figuriamoci se ce ne fosse stata di moneta per il casellante. Avanti pedali, che si è fatta la storia.
NASCE LA FIORENTINA
26 agosto 1926
“A Firenze nel ventisei, fiocco viola perché nasce lei” recitava una strofa dell’inno apocrifo viola, ovvero quella canzone (“Alè Fiorentina”) imposta dai conti Pontello quando erano proprietari della squadra negli anni ‘80. Il fiocco si appende esattamente il giovedì 26 agosto del 1926, per Sant’Alessandro, in uno studio notarile del centro grazie al marchese Luigi Ridolfi che riuscì nella fusione fra Club Sportivo e Ginnastica Libertas. Chissà se i convenuti di quel giorno avessero compreso cosa stessero per firmare, in quell’Italia fascista dove il pallone era sport di fascino ma di dubbio futuro. Ci piace pensare che il marchese Ridolfi abbia avuto tutto chiaro e si sia mosso qualcosa di magico alla firma dell’atto. La stessa magia, la stessa storia secondo la quale le maglie inizialmente biancorosse della Fiorentina sono poi divenute viola a causa di un battesimo magico e scolorente nell’acqua dell’Arno. Falso storico, sappiamo tutti, ma quando si scrive la storia, qualche leggenda nasce (cit. Romolo e Remo). Buon compleanno Fiorentina.
A
di RICCARDO MORANDI
30.000 BICICLETTE
22
Is That Folk?
intervista doppia a Howe Gelb e M. Ward di GABRIELE GIUSTINI e LEONARDO CIANFANELLI
IS THAT FOLK? FESTIVAL VOL.1 Ex OSPEDALE PSICHIATRICO SAN SALVI 23 LUGLIO - ORE 19.30 con ANGUS MC OG • THREELAKES
HOWE GELB & M. WARD
D
opo i bellissimi e partecipati live di Comaneci e Father Murphy, la scorsa estate, e quelli di John Murry e Josephine Foster questo inverno al Circolo Progresso, Lungarno e la sua rassegna “Is That Folk?” diventano grandi e presentano “Is That Folk? Festival vol. 1”. Grazie ad Estate Fiorentina e all’ormai longeva collaborazione con La Chute associazione culturale, si esibiranno sul palco grande di San Salvi, due tra gli artisti simbolo della scena indipendente americana, Howe Gelb & M. Ward, e due progetti italiani di assoluto rilievo, ThreeLakes e Angus McOg. Howe Gelb, leader e voce dei Giant Sand, ha pubblicato a marzo “Gathered”, suo ultimo lavoro solista. Oltre alle collaborazioni di Pieta Brown e Anna Karina, icona godardiana del cinema francese, spicca forte il contributo di M. Ward nella stupenda versione bossa di ‘A Thousand Kisses Deep’ di Leonard Coehen. Curioso, poi, che Gelb arrivi a Firenze appena 2 giorni prima dell’esibizione dei Calexico, dei quali è il padrino indiscusso dopo la lunga militanza di Joey Burns e John Convertino nei leggendari Giant Sand. Ma Howe è padrino anche di Ward, al quale procurò un contratto discografico quando il musicista californiano muoveva i primi passi nel mondo della musica indipendente. M. Ward, oltre a essere in proprio, fa parte sia di She & Him che dei Monsters of Folk. Cosa succederà sul palco con Howe & Ward? "Two musical friend just hanging out. On stage. Swappin' songs with a guitar. Or two. Oh yeah. And a piano. And a Fender blues amp" - queste le parole di Howe.
Noi intanto abbiamo approfondito con un’intervista doppia ad Howe e Matthew. Quando e come nasce la vostra collaborazione? M: “Ho conosciuto Howe circa 20 anni fa grazie ad un amico in comune. Quell’amico in comune è Jason Lytle dei Grandaddy. Poi Howe ha pubblicato il mio primo disco negli Stati Uniti con la sua etichetta Ow Om. È sempre stato un grande amico e fonte di ispirazione fin dall’inizio”. H: “Suppongo quando ci siamo incontrati nel 2000. L’amicizia è già una collaborazione”. Oltre a ‘A Thousand Kissed Deep’, state pensando ad una nuova collaborazione che magari porti ad un disco completo suonato insieme? M: “Al momento non abbiamo in programma di registrare un disco insieme, ma è sempre un piacere collaborare con Howe”. H: “Oltre al nuovo album, Matt aveva già suonato con me in “The Coincidentalist”, nel 2013. Suonò tutte le parti di chitarra con un basso a sei corde”. Vi va di raccontarci lo stato attuale sia di Tucson (Howe) che di Portland (Matthew)? M: “Io passo la maggior parte del mio tempo a Los Angeles, dove vivo. Qui la scena musicale sembra intenta principalmente ad aggiornare il Laurel Canyon sound o quello di Gram Parsons. La miglior musica che ho avuto modo di ascoltare qua non ha nulla a che fare con l’improvvisazione. Le cose che mi piacciono di più sono quelle suonate dai Mariachi per strada”. H: “Tucson sta definitivamente esplodendo e continua a migliorare. È imbarazzante quanto sia buona la musica proveniente da quella città”.
23
Quali sono i vostri ascolti di questo periodo? M: “Consultando il mio Sonos, mi dice che ho ascoltato moltissimo Leon Redbone, NRBQ, Harry Belafonte, Astrud Gilberto, Django Reinhardt e, naturalmente, Giant Sand”. H: “Sto ascoltando moltissimo Pieta Brown”. Due giorni dopo il vostro concerto, passeranno da Firenze anche i Calexico con Sam Beam/Iron & Wine, vi tratterrete in città? M: “Saremo ad Anversa quel giorno, ma per favore salutameli!”. H: “Non proprio, Matt ed io saremo in viaggio. Con i Calexico mi lega una storia unica. I Giant Sand furono il modo per Joey, di fuggire dalla California. E i Calexico, poi, furono poi la sua via di fuga dai Giant Sand. Più o meno è lo stesso per John, che è però un po’ più pronto per nuove avventure sonore. Mentre Joey si sente più a suo agio quando la musica vive di una sua coerenza, come quella dei Calexico. Io preferisco però lasciare spazio ai cambiamenti, per me la musica è più viva quando cambia di giorno in giorno e non di qualcuno sul palco che istruisca il pubblico quando applaudire”. Cosa dobbiamo aspettarci dal vostro live? M: “L’idea è quella di buttare un caleidoscopico sguardo alle nostre discografie passate e uno proiettato al futuro. Situazione che possono materializzarsi una volta soltanto. Sono poi molto felice di tornare a Firenze nella speranza di avere un po’ di tempo per fare il turista. Suonerò alcune canzoni che finiranno nel mio nuovo disco, la cui uscita è prevista per il 2020. Lo scorso anno ho pubblicato, a sorpresa, "What A Wonderful Industry" e suoneremo un po' di brani tratti anche da quel disco”. H: “Eh, la chiaroveggenza sarebbe uno strumento utile, sia per un musicista che per uno scrittore, non trovi? Matt ed io siamo in vacanza, sarà una sorta di concerto vacanziero. Ma a noi piace troppo suonare e ci ritroveremo sul palco anche per provare alcune cose. Godetevi il tramonto e la prima brezza della notte. Ascolteremo le vibrazioni e le rielaboreremo. Manterremo viva la musica”.
Il Caffè Sant’Ambrogio apre nel polmone verde di Firenze
Dal lunedì alla domenica dalle 09.00 alle 02.00
Piazzale delle Cascine, 7 Firenze
www.parcbistro.it 055 330787
RACCONTI IN TRANVIA
Gli inganni della domenica di MARCO PISTOIA Illustrazione di LAVINIA ZAVALLONI
I
l dramma dell’uggia domenicale è cosa nota, aumentano esponenzialmente le vittime del Sunday Blues. Qualcuno punta il dito contro le Chiese, incapaci di replicare i sold out del glorioso passato. Altri inveiscono contro le televisioni, ree di aver trasformato il campionato di calcio in un indigesto spezzatino. La verità è che, liberi dallo stritolamento dei giorni feriali, la domenica arriva puntuale e dissacrante il confronto con noi stessi. C’è chi lo esorcizza con inquietanti e psicotiche “giornate al centro commerciale”, chi sale nel Chianti a ingozzarsi di vino e carni rosse. Chi invece usa la domenica come lettino da ospedale, dove una flebo immaginaria ripara danni e postumi degli abusi del sabato sera. “Visto che è Domenica, mi avvalgo della facoltà di non svegliarmi” diceva un tale. Questo repertorio, ahimè o per fortuna, non mi appartiene. Il lusso della domenica non è svegliarsi tardi, ma svegliarsi quando si vuole. Impiegare quarantacinque minuti per il nobile rito della rasatura della barba. Prendere il caffè al bar come piacere del gusto e non come stimolante nervoso. Andare al chiosco del tuo stoico edicolante di quartiere per comprare il buon vecchio giornale che profuma di carta stampata. Succede però che il teatro della modesta passeggiata domenicale muti il suo arredo urbano. La nuova tramvia che solca Via dello Statuto con incedere sornione ma costante, ha sensibilmente modificato la fisionomia del quartiere. Che spoglio dei vecchi alberi e orfano del nevrotico traffico che lo affliggeva, si mostra in tutta la sua nudità. Nudo semi-integrale la domenica mattina, quando ci si può imbattere al massimo in una coppia di vecchi amanti vestiti a festa o in un paio di cagnolini che con la scusa della pipì portano i loro padroni a meditare. *** Capita però che il deficit di attenzione riveli prepotentemente la sua insolenza. Così chiudi la porta di casa con spensieratezza. Telefono spento e chiavi che restano a farsi compagnia nella tasca del cappotto, usato la sera prima. Scansi la bestemmia per l’inconsapevole cristianità che t’ingrazia la domenica, e con solenne ma dignitosa lentezza ti affacci alla pubblica via. Quattro passi e pesti una merda gigante.
Da quando i cinghiali sono diventati animali domestici? La bestemmia parte con il cambio automatico. La repentina trasformazione dei marciapiedi cittadini in maleodoranti e marroni campi minati è una piaga più potente delle cavallette d’Egitto. Tali premesse scoraggerebbero qualsiasi avventore, ma le mie chiavi sono al calduccio. Ora cosa succederà? Una bomba al chiosco di giornali? Colazione con il caffè di Sindona? Patientia animi occultas divitias habit. Avanti. *** La via mi offre uno scenario vario e singolare. Una signora di mezza età posa dei fiori sotto un palo della luce, un enorme fascio con sopra scritto Pasquale. “Condoglianze Signora, ha perso da poco un suo caro?” si fa avanti commosso un passante, che già prefigurava un tragico incidente mortale. “Si, il mio amato Pasqualino, il leccio che avevo adottato”. “Non si preoccupi Signora, accanto sta crescendo un bellissimo Carpinus Betulus” . “Ah, un altro straniero?”, chiede accigliata la vedova arborea. “No Signora, si chiama Guglielmo!”. “Ah ... ma tanto non sarà mai come il mio Pasquale”. Il passante termina sconsolato il botta e risposta e prosegue il suo cammino. Una bici viaggia come un proiettile sui binari del tram. Alla guida un ragazzino vestito da rapper che urla inebriato della velocità. Poi accade che la ruota della bici s’incastra nel binario e il novello Cipollini fracassa al suolo come se gli avessero sparato. Ride sguaiato, si rialza e riparte. Tre ragazzi fanno capannello sotto il totem della tramvia Oriana Fallaci. Un altro sul ciglio della strada, guardingo e sospettoso, fa il palo con passione e sentimento. Dall’angolo della via spunta un ragazzotto con gilet arancione. Il più alto del gruppetto, magro come un fantasma e con gli occhi gialli e spenti, si stacca dagli altri e con un fischio magistrale richiama l’attenzione del consumatore. Lo raggiunge e lo accompagna al bancomat antistante. Attende che prelevi 25
dei suoi sudati guadagni, e insieme s’inabissano in una stradina più isolata. *** L’istinto di sopravvivenza mi conduce a rifugiarmi nel piccolo bar. Peccato che nello stesso istante entri anche un Suv. In tali casi chi ha la precedenza? Con lo pneumatico di un trattore che si arresta a pochi centimetri dall’ingresso, scende un omino esagitato con la testa incastonata nel collo. Non riesce a intercettare il mio sguardo sdegnato, ma è comprensibile. I suoi occhi sono all’altezza del mio addome. Non ha fretta l’astrofisico. Si siede spaparanzato su un tavolino e ordina sbraitando la sua colazione. Per evitare conati di vomito, prendo in fretta il mio caffè e saluto la curva. E qui accade l’imponderabile. Sulla fiancata bianca lucida campeggia a caratteri cubitali un antico e nobile detto francese: “SUV GRANDE CAZZO PICCOLO”. Due ragazzi ripartono in motorino a tutta velocità, giustizia è fatta. *** Cerco consolazione nel chiosco di giornali. Accanto a Mohammed, che regala splendidi e sinceri sorrisi in cambio di pochi spicci, le affascinanti civette, rapitrici di sguardi curiosi nel loro approccio minimalista. “SI È SPENTO IL GIOVANE USTIONATO”. “STACCATA LA CORRENTE AL CIMITERO: DA DUE GIORNI MORTI SENZA LUCE”. “CINESE UCCISO A COLTELLATE: È GIALLO”. Questa domenica mattina pare uno scherzo senza fine. Compro alla svelta il giornale e a gambe levate prendo la direzione di casa, nella speranza che nelle more un meteorite non polverizzi Via dello Statuto, tramvia e betulle. Mi passano accanto i guerrieri in divisa. Corridori e ciclisti della domenica, acchittati a modo e svegli da un’ora indicibile. Io sono agli antipodi da tutto ciò. Del resto, anche l’Altissimo per sei giorni lavorò e il settimo si riposò. Me ne torno al calduccio e ottempero all’esempio divino.
Undici Proverbi Fiorentini
essere URBANI
La nutria di FRANCESCA CORPACI
Arrivare dopo i fohi
illustrazione di LAFABBRICADIBRACCIA
di SELENE MATTEI
Se cerchi “nutria” su Google la prima cosa che esce è un articolo del corriere.it dal titolo: “La nutria si può mangiare?”. Permasta per secoli all’ombra del castoro, il cuginetto carino dalla coda a ciaspola, la nutria assurge a imperitura fama nel maggio 1977, quando il primo episodio di “Guerre Stellari” proietta nello stardom il suo esemplare più noto: Chewbecca. Negli Stati Uniti la nutria è particolarmente amata dai residenti della Louisiana, soprattutto se servita in stufato con peperoni salsa cajun (per i più sofisticati possibile anche una versione al vino bianco e salsa demi-glace). Originaria delle aree sub tropicali dell’America Latina e nota in loco col tenerissimo appellativo di coipú, di fronte a quei tramonti viola gravidi di nostalgia che certe volte si avvistano nelle sere d’estate, la nutria, bestiola nostalgica, è solita intonare a memoria tutta Gracias a la vida di Violeta Parra. In Uruguay l’adorabile ratto gode di accesso privilegiato a spacci, drogherie e ipermercati. È infatti possibile acquistarlo in pratici vasetti di escabeche de nutria, da consumare in caso venisse a noia la Simmenthal. “La dama con l’ermellino” era in origine “La dama con la nutria”, ma d’altronde il mondo è un luogo ingiusto e si sa come vanno queste cose. Il 17 febbraio 2019 il sindaco del comune di Scorzè (Ve) posta una foto dal titolo: LA NUOVA FRONTIERA DELLA GASTRONOMIA. L’appetitoso piatto, offerto da una famiglia locale, è uno spezzatino di nutria con polenta che il primo cittadino non si perita di definire divino. L’altra sera ero a cena con Bill Murray e a un certo punto lui fa: hai presente il giorno della marmotta? Ecco, col cavolo che era una marmotta quella! Poi sghignazziamo soddisfatti e da quel momento siamo molto più amici.
Ci vuole un certo tempismo per arrivare in ritardo al momento giusto. Per questo motivo il fiorentino, un essere che sa fare dell’imprevedibilità virtù, delle promesse emoticon di pollicioni alzati – tipico esempio di messaggio su piattaforma instant messaging: “Sì, ok! Ci si vede lì alle ore X + polliccioni alzati” –, e delle lancette dell’orologio stuzzicadenti con cui pulirsi gli spazi tra i denti, ti darà appuntamento il 24 giugno, per la festa di San Giovanni Battista, il patrono di Firenze che si conclude con i fuochi d’artificio in Piazzale Michelangelo. Arriva il fatidico giorno e sei in ritardo, ma piuttosto che oltraggiare il protettore di Firenze lasci casa con i calzini spaiati e una zampata di dentifricio incollato alla bocca. Quindi esci dalla macchina più sfatto di Matt Stone e Trey Parker alla notte degli Oscar e, prima di parcheggiare sulle strisce pedonali, rischi anche di asfaltare una famiglia di dieci birilli cinesi incolonnati così perfettamente che ti viene in dubbio non siano lì per una nuova guerra sino-giapponese. Superi tutti. Quattro formazioni militari asiatiche che inspiegabilmente non combattono tra di loro; coppie innamorate che non staccherebbero le mani nemmeno se apparisse Freddie Kruger con la motosega per dividerle; bambini a quattro zampe, cani che gattonano; zucchero filato, gelati, cappelli da cowboy con le paillettes; gente che parla, gente che ride, gente che mentre ride continua a parlare, gente che non parla e non ride ma fa una tristezza rumorosa; puzza rancida di sudore, puzza rancida di profumo; ecc. Vai avanti, e ad un certo punto un muro di smartphone si alza in cielo come una preghiera verso la croce: i fuochi stanno per iniziare. Bim-bum-bam pirotecnici, chimici effetti luminosi. Colori ed esplosioni. Tutto molto bello, a parte il fatto che sei da solo. Alla fine torni alla macchina ed eccolo là, il fiorentino arrivato dopo i fohi che esordisce con: “Appena in tempo: stavano per farti la multa!”.
26
di TOMMASO CHIMENTI
I
tra cuffie e racconti in audio, perdendosi tra pensiline e stravaganze, tra binari e personaggi: dall’8 al 12 luglio la tratta che porta a Scandicci, e dal 15 al 31 quella che conduce in centro. Sarà un’allegra assurda psico-passeggiata per le vie della città, sperimentando, parodiandole, le moderne terapie farlocche sulla conquista della felicità interiore. Solo per 50 spettatori a volta, non un semplice spettacolo ma un’esperienza, interiore e collettiva. Continua nella sua ultima coda Fabbrica Europa con gli ultimi due eventi di danza contemporanea, il primo il 6 alle 19 con Simona Bucci al Parc con il suo “Preludi e Fughe”, il secondo a seguire “Invisible Abitudes” dei T.H.E. Dance al Chiostro di Santa Maria Novella. Se invece cercate qualcosa fuori città eccovi serviti il festival “Orizzonti Verticali” a San Gimignano, nei primi giorni di luglio, negli stessi giorni le ultime recite del festival “Inequilibrio” di Castiglioncello o “Utopia del Buongusto” sparso in tanti comuni tirrenici o ancora “Volterra Teatro”, affidato nuovamente ad Andrea Kaemmerle. Ci vediamo (e leggiamo) a settembre.
l rompete le righe è già stato dato e tra bermuda e Birkenstock, tra magliette a maniche corte e birretta in mano la città è più vivibile, godibile, calpestabile, le facce più colorate e sorridenti, le gonne più svolazzanti. Ma il teatro rimane la costante, il fil rouge (assieme alla musica che fa subito estate) di serate a cavallo tra l’impegno e, come diceva il Monni in “Berlinguer ti voglio bene” “i' ricreativo”. Per cercare il fresco nelle notti di luglio, ogni lunedì e giovedì, a Villa le Piazzole va in scena “La Mandragola” (florencelivetheatre.com), storia tutta nostrana vergata da Niccolò Machiavelli ma raccontata in inglese specialmente per i tanti turisti, americani, che affollano Ponte Vecchio e Fiesole, o per chi lo vuole rinfrescare in attesa di un viaggio agostano. Tanti gli attori che in questi anni di palcoscenici fiorentini abbiamo imparato ad apprezzare da Monica Bauco a Nicola Pecci. Non si ferma la tramvia e ritorna lo spettacolo culto della scorsa estate targato Teatro di Rifredi che ha “importato” dalla Francia questo format “Walking Therapy” girovagando
LETTURE D'AUTORE
di LUCA STARITA
Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust Consigliare di leggere La Recherche è sempre un rischio. Ormai leggere quelli che costituiscono i capolavori della Letteratura (con la elle maiuscola) umana è diventata più una sfida, una lotta intrapresa o con noi stessi o con gli altri per dimostrare di riuscire a scavalcare qualcosa di così difficile e intenso come pagine e pagine che si susseguono e che dovrebbero lasciare il segno. Consigliare, o meglio, sostenere che leggere questo o quel libro sia imprescindibile e preliminare a qualsiasi attività letteraria è appunto un rischio: il panorama letterario di chi legge e chi scrive oggi è talmente vasto che una sola vita non basta. C’è chi sostiene che l’importante sia conoscere a grandi linee tutta la letteratura mondiale, chi che si debba leggere integralmente e in diverse edizioni e traduzioni uno stesso libro, chi che si debba conoscere a fondo un solo autore leggendo tutti i suoi libri, pure quelli minori e i frammenti. Nessuna via è quella giusta, a mio parere: ognuno sa cosa leggere, l’importante è che si legga. “Alla ricerca del tempo perduto” di Marcel Proust è un’opera-mondo che, per esigenze editoriali, è stata suddivisa in sette volumi, io ho letto soltanto il primo “Dalla parte di Swann”. Il tempo e la memoria sono temi fondanti e le esperienze autobiografiche dell’autore vengono raccontate con una tale minuziosità da pensare di prendere parte noi stessi di quegli accadimenti. Ci sarà qualcuno che troverà il tempo per affrontare tutto quello che Proust chiede, se non in questa vita magari nella prossima.
27
di GIULIA FOCARDI
Tra Firenze e la costa tirrenica
LA NOSTRA ESTATE AL RITMO DI JAZZ
U
n’estate calda quella che stiamo attraversando, e non soltanto per le temperature e la voglia di mare, ma per un programma di concerti jazz che – volendo seguirlo pedissequamente – ci farà girare la testa. Dal Teatro Romano di Fiesole, al centro di Empoli, da Piazza dei Cavalieri a Pisa, al golfo di Follonica, passando per Gavorrano, Scansano e molte altre località della Maremma. Concerti per sguardi diversi, capaci di conciliare le aspettative di coloro che amano i grandi nomi e di chi invece preferisce percorsi più underground. Per i concerti organizzati da Music Pool per Estate Fiesolana (tutti al Teatro Romano) segnaliamo: Massimo Ranieri (1 luglio), Ginevra di Marco e Cristina Donà (3 luglio), il tentetto di Nico Gori insieme a Drusilla Foer (16
luglio), Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura (29 luglio). Sempre nel mese di luglio consigliamo di seguire i concerti organizzati da Empoli Jazz: i Nu Guinea (16 luglio, Giardino del Torrione di Santa Brigida) e cioè Lucio Aquilina e Massimo Di Lena, i quali direttamente da Berlino (trasferiti da Napoli) daranno una vera scossa con il loro mix di funk, afro e disco; Joshua Redman, uno dei sassofonisti più conosciuti al mondo, con il suo ultimo progetto “Still Dreaming” (23 luglio, Piazza Farinata degli Uberti) composto insieme a Ron Miles, Scott Colley e Dave King, tre delle più fantasiose voci del jazz contemporaneo. Chiudiamo le segnalazioni del mese di luglio dall’altra parte dell’Arno con l’immancabile concerto estivo di =Pisa Jazz: Tuck & Patti animeranno il cuore di Pisa (Piazza dei Cavalieri, 7 luglio) con un incantesimo
musicale che va avanti da decenni; una musica senza confini, tanto da attraversare il jazz, il blues, il pop, passando per il funky, per i suoni dell’Africa e del Brasile, andando a pescare nelle origini folk, gospel e rhythm’n’blues di Patti. Imperdibile. Per i fiorentini in vacanza in Maremma ad agosto, vi invitiamo a seguire i concerti del Grey Cat Festival, uno dei festival jazz più longevi d’Italia, diretto dal sassofonista Stefano Cocco Cantini, che anche per quest’anno conferma il programma eterogeno e internazionale, andando a toccare molteplici spazi della vasta Maremma (da Castelnuovo Val di Cecina a Scansano). Alcuni nomi da memorizzare: Archie Shepp, Manhu Roche, Antonella Ruggiero, Sergio Cammariere, Fabrizio Bosso.
di GABRIELE GIUSTINI
I Brani più ascoltati
N
el periodo – quello estivo – in cui le uscite discografiche si liquefanno con le alte temperature, Frastuoni di questa uscita doppia, mette temporaneamente da parte il solito format con le tre recensioni per abbracciarne uno, un po’ più frizzantino, segnalando i brani più ascoltati in questa prima metà di 2019. Che poi brani belli non è detto che siano inseriti in dischi belli. Un conto è azzeccare un brano, un altro un intero disco. La cosa non riguarda Weyes Blood, Sharon Van Etten e Cate Le Bon, tre donne, tre dischi superbi, da cui scegliere tre brani soltanto è durissima. Con, rispettivamente, ‘Everyday’, ‘Seventeen’ e ‘Home to You’, andate però sul sicuro. In questi mesi è uscito anche il nuovo Chemical Brothers, non tutto il disco funziona alla perfezione, ma ‘Got to Keep On’, sì. Mettetela in playlist. Rimanendo sull’elettronicoso, altro pezzo da compila è il primo singolo degli Hot Chip, ‘Hungry Child’ - consigliatissimo anche il video – e quello nuovo di Metronomy, ‘Lately’. È uscito anche un nuovo brano – non abbiamo ancora notizie di un nuovo album – dei Teenage Fanclub. Si intitola ‘Everything Is Fall Apart’ ed è ovviamente bello. Bello, forse anche di più, è ‘Cellophane’ di FKA Twigs, al ritorno con della nuova musica dopo tre anni. Brava, bravissima è anche Aldous Harding che ha fatto un signor disco su 4AD dal titolo ‘Designer’, contenente il gioiellino ‘The Barrel’. Se amate i suoni in stile Stereolab – e sì, dovreste amarli – il brano consigliato è ‘Wise Children’ dei Vanishing Twin, tratto dall’eccellente “The Age of Immunolgy”. Il premio per la canzone più elegante di questi premi mesi è affare dei The Delines con ‘Cheer Up Charly’ e con quei fiati che entrano al quarantesimo secondo. E se vi piacciono i fiati, forse dovreste aggiungere alla vostra scaletta anche ‘Old Engine Oil’, tratta da “V”, il nuovo lavoro della nostra soul-proto-metal band preferita, The Budos Band. Si è rifatto vivo, in occasione del Pride Month, anche il buon Sufjan Stevens, la sua ‘Love Yourself’ è molto bella. Anche le Sleater-Kinney son tornate con ‘Hurry on Home’, nuova canzone che sancisce la collaborazione con St.Vincent, alla quale gentilmente chiediamo di non sciuparci le tre di Portland (patti chiari amicizia lunga, Annie). È poi il momento di darsi un tono smuovi chiappa con ‘Come Home’ di Anderson.Paak (e André 3000) e con il neo-jazz-funk di JJ Whitefield e la sua ‘White Queen’. Chiusura – perché lo spazio finisce ma troverete tutti i brani e tanti altri in un’apposita playlist sul profilo Spotify di Lungarno – con il folk raffinato di ‘UFOF’ dei Big Thief e ‘Light Years’, brano strappa-lacrime che chiude “I Am Easy to Find”, l’ultimo disco dei The National. Buon ascolto.
29
ED È SUBITO UN’ALTRA ESTATE… DA WOOD MUSIC GARDEN A FABBRICATO VIAGGIATORI IL PASSO È BREVE. Dopo le ultime estati passate ad arieggiare su quella sponda dell’Arno, tra baracchini, chioschetti di legno, street food di tutti i generi e bevande sorseggiate in plastica, passa l’inverno e è luglio di nuovo. Quale parte dell’Arno? Impossibile sbagliarsi. Quella di tanti che negli ultimi due anni hanno riempito i locali di gente quasi ci fosse un’attrazione imperdibile o chissà quale Rock Star. Quella dei parcheggi impossibili da trovare, la ghiaia sotto i piedi e dei tramonti mozzafiato (a parte quel profumino che non mancava mai, ma non diamoci troppa importanza). Dopo tre anni passati a riempire le notti estive con arredamenti in legno e una scritta luminosa che rifletteva sull’acqua, sono ripartiti i bandi per il 2019 e tra conferme varie, la casa base di Wood Music Garden non è stata confermata. Questo può voler dire solo una cosa: dove non si trova uno spazio che ci vuole, si va da un’altra parte. E al di là della tristezza e dissensi vari, i ragazzi che gestivano quello spazio non si sono arresi all’idea di stare fermi. Dopo aver aperto da metà dicembre FABBRICATO VIAGGIATORI (Piazza della Stazione 50, Firenze) lo Staff del Wood è tornato è ripartito dritto dritto per l’estate fiorentina con il nuovissimo LO SCALO. Un locale che si apre nella Corte dell’Ex Palazzina Reale accanto alla Stazione di Santa Maria Novella, fatto di marmi pregiati e una grande fontana. Si racconta che quella fontana sia stata pensata come prolungamento dell’Arno (del resto, anche loro hanno la loro riva sull’Arno). Vene nostalgiche a parte, cosa si fa a LO SCALO di Fabbricato Viaggiatori? A dispetto di quello che possiate pensare, non si soffre sicuramente un caldo terribile, dato dal fatto che i palazzi non chiudono, come in un forno a microonde, lo spazio. Intanto si beve e in vetro. Dall’aperitivo fino a mezzanotte tutto quello che volete: birre, vini alla carta, cocktail classici e non, per non parlare dell’apertura del corner Tiki di Donn Pedro, il primo angolo polenisian-pop della miscelatura a Firenze. Poi si mangia: lo chef ha ideato un menù dai sapori di mare alla carta con qualche tocco di carne, da degustare su una pedana installata tra i guizzi delle fontane. Poi un menù leggero, per “stuzzicare” qualcosa prima di andare a cena con tartare di carne e pesce, taglieri, burratine e bruschette. La musica chiaramente non può mancare, e in perfetto stile Wood: il martedì le Tribute Italian Band (in un progetto in collaborazione con la Nof in Oltrarno), il mercoledì le serate Tiki, poi un giovedì dai toni Jazz con Binari & Marmellata, venerdì di base elettronica con collaborazioni direttamente dal panorama fiorentino con FUORI BINARIO, l’immancabile serata curata da loro con A CASA TUTTO BENE e si chiude la domenica con il cinema. Tutto rigorosamente gratuito! Uno spazio nuovo che porta un concept che molti conosceranno. Che nasce dall’esigenza di dare una forma a ciò che per un attimo sembrava perso. Uno spazio che prende vita ogni sera dalle 17.00 e che ci auguriamo entri nei cuori di tutti. Lo scalo di Fabbricato Viaggiatori: lo spazio intermedio tra il luogo di partenza e quello di destinazione. Piazza della Stazione 50, Firenze
informazione pubblicitaria
testi e illustrazione di MARTA STAULO
IL RISO VIOLA
PO9, Piazza S. Spirito 18r
Nuove aperture a Firenze
Giovanni Della Valentina, responsabile del Po9 a.k.a Pop Café, tra chicchi di riso venere, ci parla di sinergie con la piazza sull’onda di cocktail e cinema d’autore. Il Po9 è prima di tutto un cocktail bar, qual è il drink che più vi rappresenta? “Un classico, il Vodka Martini in tutte le sue declinazioni: dirty, gibson, in & out, Hemingway. È un cocktail apparentemente semplice ma come tutte le cose semplici gli va dedicata una certa cura. Se invece cerchiamo qualcosa di più personale abbiamo il nostro Pop Moskow Mule, un cocktail che viene richiesto in tutte le stagioni”.
di RAFFAELLA GALAMINI
Sarà una calda estate in città, ma il divertimento e i cocktail non mancheranno. All’elenco già nutrito di locali allestiti sui Lungarni quest’anno si sono aggiunte numerose new entry. Manifattura ha portato i suoi cocktail sovranisti allo Chalet Bellariva su Lungarno Cristoforo Colombo: è nato Vele sull’Arno per chi cerca drink preparati esclusivamente con distillati italiani. La corte dello Student Hotel si è trasformata ne L’Orto di OOO all’angolo di viale Strozzi. Sembra davvero di essere in campagna solo che ci si arriva in tramvia. La Palazzina Reale, accanto alla stazione Fs di S. Maria Novella, ha cambiato pelle: Fabbricato Viaggiatori per l’estate propone l’urban garden Lo scalo. Formula che adotta anche Villa Vittoria, sempre in viale Strozzi, dove si mangia e si beve tra piante e divani. In effetti la zona Fortezza da Basso-Stazione di Santa Maria Novella si candida a diventare l’alternativa ai Lungarni con il vantaggio di essere raggiungibile in tramvia. In piazza della Libertà dopo un periodo di oblio ha riaperto il Parterre: street food, musica, pista da skateboard e spazi per i bambini. Coverciano conquista il suo posto al sole per l’Estate Fiorentina con La Montagnola, nel giardino pubblico fra via Salvi Cristiani, via Gabriele D’Annunzio e via Augusto Novelli. Stret food, bar & drink, musica e spettacoli. Tra gli appuntamenti da non perdere il venerdì c’è “La Montagnola in Jazz”. Bagnasciuga è la nuova avventura che vede riformarsi la coppia del Negroni dei tempi d’oro: Daniele Locchi-Riccardo Chiarini. Un locale sull’Arno, aperto fino alle 2 di notte, con giardino letterario, terrazza lounge e green bar per aperitivi e non solo a due passi da piazza Ravenna, in viale dell’Albereta 21. Gli spazi dell’Ex Manifattura Tabacchi in piazza Puccini ospitano B9 con gli atelier, il bar di Soul Kitchen e il bistrot di Bulli&Balene. Non manca un’area verde attrezzata per i bambini e tante iniziative.
Siete stati tra i primi a servire aperitivi vegani per soddisfare ogni religione. Se dovessi pensare ad una ricetta, cosa ci consiglieresti? “Proporrei un riso venere con zucchini, carote, ginger, semi e menta fresca e profumo di lime servito tiepido e può essere abbinato al cocktail ideato da Antonino con Tequila, triple sec, splash di sweet & sour, pompelmo rosa e menta”. S. Spirito è stata il palco di tanti personaggi epici e senza dimora a cui sempre offrivate un piatto. “Alcuni personaggi sono ancora ‘resident’ in piazza, sono tra i clienti più educati e rispettosi, oramai vengono solo al mattino per un caffè e una pasta (e uso bagno) ormai di rado per qualche bicchiere di ghiaccio la sera, alcuni purtroppo sono scomparsi ma li ricordiamo ancora con affetto (Gennarino, Carlos, Mariolino)”. Mario Monicelli in Amici Miei (1975), film che l’ha reso portavoce di una Firenze goliardica e corale, gira una scena fondante - il funerale del Perozzi - con sfondo la chiesa di S. Spirito. Se fosse ancora vivo, cosa gli offriresti? “Pensando al Perozzi mi viene in mente il cornetto che va a prendere quando smonta dalla redazione, quindi gli offrirei quello e un buon cappuccino o un Boulevardier, visto che l’attore è francese, che hai due ingredienti del Negroni (vermouth rosso e campari) ed è un cocktail nato a Firenze, un ponte tra Parigi e Firenze, ad accompagnare l’aperitivo prevalentemente vegetariano”.
“ Quando penso alla carne della mia carne, chissà perché, divento subito vegetariano” diceva il Perozzi. 31
di TOMMASO CIUFFOLETTI
5. Il Brunello di Montalcino si fa con A) Sangiovese B) Sangiovese e Merlot C) con varie uve rosse purché coltivate a Montalcino D) la pigiatura delle uve con manici d’acciaio E) a ggiunta di uve locali a quelle provenienti da zone limitrofe
Tutti sono esperti di vino. Anche solo per darsi un tono. E allora vediamo se è vero. Questo è un test da fare in due, per capire quanto ne sapete di vino e dei luoghi comuni che lo accompagnano. Procuratevi un amico, un’amica o un gruppo dei succitati e leggete loro ad alta voce le seguenti domande. In fondo trovate le risposte corrette.
6. Quando in un bar chiedi un bicchiere di bianco e ti dicono “lo vuoi secco o fruttato” A) se dici fruttato sei ne guai B) se dici secco sei nei guai C) qualunque cosa dici sei nei guai D) forse sei nel luogo sbagliato E) tutto sommato puoi sempre ordinare una birra
1. Il vino chiamato Franciacorta dove viene fatto? A) in Francia B) al confine tra Italia e Francia C) in Piemonte D) in Lombardia E) in Veneto 2. La frase “il vino che s’è bevuto era buono perché stamani mi sono svegliato senza un filo di mal di testa”, è A) una cazzata B) vera, perché il vino buono non fa venire mal di testa C) v era perché il vino buono è ricco di elementi facilmente assimilabili dall’organismo umano D) vera perché l’esperienza insegna E) falsa perché il vino buono è di solito molto alcoolico
7. Il grande mondo dell’alcool si divide tra: vino, birra e distillati. Metteteli in ordine dal più bevuto al meno bevuto, a livello globale A) vino, birra, distillati B) birra, vino, distillati C) distillati, vino, birra D) birra, distillati, vino E) distillati, birra, vino
3. Il Chianti e il Chianti Classico A) sono la stessa cosa B) sono sostanzialmente la stessa cosa C) s ono due denominazioni distinte anche se per certa parte insistono sullo stesso territorio D) s ono due denominazioni distinte, ma una è di qualità più alta E) sono due categorie della stessa denominazione
8. L’anno scorso, quale regione italiana ha prodotto più vino? A) Toscana B) Piemonte C) Sicilia D) Trentino Alto Adige E) Puglia 9. Ci sono Prosecchi che son meglio dello Champagne? A) sì B) sì C) sì D) sì E) no
4. Lo Champagne si fa A) solo con uve rosse B) solo con uve bianche C) con uve rosse e bianche insieme D) solo in Champagne E) in Champagne e nel nord della Francia
1-D • 2-A • 3-C • 4-D 5-A • 6-tutte • 7-E • 8-E 9-mi rifiuto di fornire la risposta corretta RISPOSTE
32
Se la montagna viene verso di te ma tu non sei Maometto scappa perché è una frana. Quindi direi scarpette da ginnastica e tenersi in allenamento per corse brevi/lunghe in linea di massima in discesa, che poi non è altro che tutta la salita che avevi fatto fino a quel momento. C’è comunque margine di recupero, dice.
Bilance zona Statuto e Bilanci via Nazionale. Ci sono piante che non fioriscono ma che dovete comunque continuare ad annaffiare, non sarà un effimero godimento per gli occhi, non vedrete sbocciare petali, ma avrete la sicurezza di una presenza costante sul vostro davanzale, basteranno un po’ di acqua e un po’ di luce.
L’incredibile scioglievolezza dell’estate riesce a rendere persino voi Tori delle placide salamandre in cerca di tepore solare e silenzio zen che vi possa ricaricare per poi tornare ad essere i simpaticissimi Tori di sempre. Diciamo che per adesso l’intero zodiaco si gode questo periodo di (vostra) quiete.
Cari Scorpioni e care Scorpione, mese di curiosità e domande su Yahoo Answer. “Come fa quella canzone che fa patapumpumcha patapumpumcha tanananana tananana” oppure “Come si recuperano i noccioli di albicocca caduti sotto al frigorifero?” a darvi le risposte sarà un paziente Capricorno, ma non fatevi strane idee.
Gemelli buoni, paladini della giustizia, le stelle vi inviano un dono particolare: quando una persona vi si presenterà voi vi ricorderete come si chiama. Gemelli cattivi, paladini dello spettegolìo sfrenato, è già un mese che girovagate per il Torrino Santa Rosa in cerca di news, beh sappiate che da qui vi si vede.
Considerando che al vostro compleanno ancora manca qualche mese, secondo me potete anche tranquillizzarvi e smetterla di guardare i cantieri dei lavori sospirando con le mani dietro la schiena intenti nelle prove della vostra vita da pensionati. Spengete un secondo la testa e godetevi la gioventù (apparente).
Cancri in senso metafisico ci mancherebbe. A forza di girare e rigirare le duracel mi tocca dirvelo io: avete finito le batterie, quindi i casi sono due, o vi attaccate una spina usb (decidete voi la zona del corpo) in modo da essere più facilmente ricaricabili, oppure vi date una calmata, fate vobis.
Sendy Mellon non imparò ad andare in bici fino a 14 anni. Un giorno senza dire niente a nessuno inforcò la sua bici e fece il giro dell’isolato otto volte. Col tempo iniziò a sostenere degli allenamenti che la portarono a vincere il tour de France; prevedo che ti succederà qualcosa di simile, a luglio inventerai storie a caso.
Se stai attento in classe, a casa studi la metà. Quanto è buona l’acqua quando ci s’ha sete. I soldi mandan l’acqua in salita. C’è questo virus che gira. No così, ti suggerivo alcune frasi perché mi sembri un po’ a corto di argomenti ultimamente caro Leone, comunque rimani il più bono delle zodiaco (o la più bona, chiaramente).
Affinità di coppia, massima intesa con: Gemelli, Sagittario, Drago, Maiale (siamo per l’integrazione zodiacale). Incontri papabili: Andrea, Marco, Claudia (solo se dell’Ariete), Giulia (in via de’ Benci). Discussioni che si risolveranno con “Alla fine stavamo dicendo la stessa cosa”: Leone di Campi Bisenzio.
Con questa bufala che ha messo in giro quell’impostore di Fox che siete i più buoni dello zodiaco tutti se ne approfittano. Ma questo è l’anno del riscatto. Prima cosa, fate un gruppo whapp con cui vendicarvi di tutte le notifiche subite in questi anni, iniziate uno spam duro di gif di afroamericane che muovono la testa.
Vergine dai tacchi a spillo e l’aria insolente. Spostati per piacere che volevo fare una foto al panorama. Un po’ siete voi che questo mese c’avete meno smalto in generale, un po’ è che secondo me se vi ridimensionate un attimo non vi fa malissimo. Massima affinità con: Capricorno, Pesci, Paola e Chiara.
OROSCOPO di LAVINIA FERRONE - www.lallucevago.com illustrazioni di FRANCESCA ARFILLI
34