Antrum Magicae 4

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Numero 4


Antro della Magia ~ Liberatoria ~ La traduzione, l’adattamento totale o parziale, la riproduzione con qualsiasi mezzo ( compresi i microfilm, i film, le fotocopie ), nonché la memorizzazione elettronica di questa skin, di immagini, testi interi o parziali e contenuti ad uso differente da quello personale possono essere effettuati citando l’autore e la dicitura Antro della Magia http://antrodellamagia.forumfree.it/ La maggior parte delle foto è presa da Internet, e quindi valutata di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo sul forum http://antrodellamagia.forumfree.it/ e provvederemo prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate.

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ANTRUM MAGICAE Rivista dell’Antro della Magia a cura di Lady Lu

Antrum Magicae è la rivista del forum “antro della magia”. Redatta grazie alle conoscenze, alle ricerche e all’impegno degli utenti dell’antro della magia, si pone il fine di informare e divulgare la cultura esoterico - pagana e valorizzarla con articoli riguardanti le festività pagane, la magia teorica e pratica appartenente alle diverse branche, la conoscenza e l’utilizzo magico delle erbe, i culti, la mitologia, i misteri e le leggende dei diversi Paesi e popolazioni, nonché le straordinarie e incredibili scoperte dell’uomo fino al giorno d’oggi. La conoscenza è condivisa liberamente dagli utenti attraverso le discussioni contenute sul forum ed eventuali articoli inediti.

IV numero Distribuita da http://antrodellamagia.forumfree.it/ Antro della Magia © II


INDICE INDICE……………………….…………..…………………………………..…………….…. pag. III FESTE PAGANE Festa di Attis - 23 Marzo…………………………………………….……...………………….….pag. 6 Festa della Luna - 31 Marzo……………………………………………………………………….pag. 9 MAGIA TEORICA Preparazione agli incantesimi……………………………..…………………………………….….pag. 10 Gli incensi e i loro usi………………………………………….. …………………..………..…….pag. 14 MAGIA PRATICA Il mantello inchiodato della Masca………………………………….……………………...……….pag. 17 Gran Rituale della Venere Nera……………………………..……….……………………...……....pag. 19 Rituale per la purificazione e benedizione della casa………………………………………………….pag. 21 IL MERAVIGLIOSO MONDO DELLE ERBE Il Ciliegio………………………………………………………………………………………...pag. 23 RICETTE STREGATE Coppe a vento………………………………………………………….……………………...…..pag. 25 Preparare le candele con le erbe che abbiamo raccolto…..……………………………………………..pag. 26 III


PILLOLE MAGICHE Nefrite…………………………………………………………..…………………………….…pag. 27 Occhio di Tigre e Pirite per affrontare test, esami e “prove” simili...……………………….…………...pag. 28 Ematite……………………………………………………………..pag. 36 SCOPERTE E STRANEZZE DEL MONDO (Archeologia, scienza, astronomia, ufolo-gia) L’acqua prodigiosa…………………………………………………..………..…………………...pag. 29 Il reperto di Aiud…………………………...……….…………………………...………………...pag. 31 LEGGENDE E FANTASMI Leggenda del Ponte del Diavolo di Lanzo……………..………………………………..…...……….pag. 33 Il Convento…………………………………………………………..………………..…………..pag.35 CREATURE MAGICHE Sheoques……………………………...………………….…………………………...………….pag. 36 MITOLOGIA , CULTI E DIVINITÀ Amon…………………………………………………....….……………………….…………...pag. 37 OROSCOPO CELTICO Di che corteccia sei?.........................................................................................................................................pag. 40 Melo (INEDITO)……………………………………..……..……………………………….…….pag. 41 Pino (INEDITO)……………………………………………………………………………….…..pag. 42 Ciliegio (INEDITO)…………………………………………………………………………….….pag. 43 IV


“La Magia è in ogni cosa, intorno e in ognuno di noi, e, come è giusto che sia, per comprenderla e tirarla fuori è necessario … un pizzico di Magia” yamato san

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FESTE PAGANE

Festa di Attis - 23 Marzo La morte di Attis ricade il 22 Marzo ma nel calendario pagano viene comunque festeggiato il 23, la sua morte in ogni caso non è altro che un passaggio, in quanto tre giorni dopo Attis risorge dalla sua tomba. Attis era un giovane amato da Cibele, la dea frigia chiamata anche la Grande Madre. Ci sono parecchie versioni della sua leggenda. Secondo la tradizione frigia, gli dei evirarono la divinità ermafrodita Agdistis. Dagli organi genitali maschili caduti per terra nacque un albero di mandorle. La ninfa Nana, incantata da questo albero, depose sul proprio ventre un frutto e si addormentò sotto le sue fronde. Magicamente la mandorla la fecondò e lei mise al mondo un figlio, Attis il bello. Il neonato fu esposto e adottato da un pastore e più tardi divenne pastore lui stesso. Cibele prostrata dal dolore trasformò il suo corpo in un pino. La dea ordinò che ogni anno Attis fosse pianto e che in sua memoria solo gli eunuchi fossero ammessi al suo culto. Altre fonti sostengono che Cibele, principessa di Frigia, avesse avuto un figlio da Attis e che suo padre, il Re Meione, avesse fatto uccidere Attis e il neonato. Cibele impazzita sarebbe fuggita per la campagna, piangendo Attis e accompagnandosi con un tamburo fino alla morte. Quando furono colpiti da una carestia i Frigi vennero a sapere da un oracolo che dovevano seppellire Attis e fondare il culto di Cibele. Allora la dea resuscitò con il suo amante morto e tutti e due furono adorati in Frigia. La storia di Attis e della autocastrazione è il motivo di un carmina di Catullo nel quale un giovane si evira mentre è caduto in estasi durante i riti in onore di Cibele e poi rimpiange amaramente il suo gesto. La castrazione è un mito universale diffuso. Il potere regale, divino, veniva trasmesso con l’evirazione, con la “perdita” dello sperma che fecondava la terra. 6


Tutte le leggende di Attis sono improntate ad una rozzezza e una ferocia che ne rivelano le origini arcaiche. Attis fu venerato come dio della natura e della vegetazione, e si trattava di visione della natura come selvaggia e cruda, realistica, per nulla edulcorata, in cui la vita e la morte alternavano ciclicamente il loro passaggio. Le versioni del mito spiegano i rituali cruenti seguiti dai sacerdoti che si automutilavano prima di entrare al servizio della dea Cibele. Agdistis (che era ormai soltanto una donna e aveva perso la sua qualità di ermafrodita) aveva intanto preso il nome di Cibele. Vide Attis e concepì per lui un amore totalmente esclusivo tanto da non perderlo mai di vista. Attis spendeva il suo tempo sulle morbide curve della dea, impegnato sempre in voluttuosi e appassionati amplessi. La dea non si stancava mai di ricoprirlo di attenzioni, di suonare per lui la lira... ma il giovane e ingrato Attis, stanco di quelle meravigliose giornate, decise di fuggire e cercare altre gioie in una donna terrena. Attis era convinto che le alte fronde di un pino potessero nascondere il suo tradimento ma la dea Cibele, al cui occhio nulla poteva sfuggire, sorprese il suo grande amore in un amplesso con una donna mortale. Attis invaso dal rimorso impazzì, si evirò e morì per le ferite. Dal suo sangue nacquero le viole. Il 22 marzo veniva tagliato un pino che in seguito veniva trasportato nel tempio di Cibele dove veniva trattato come grande divinità. L’albero Sacro veniva ornato di ghirlande di viole. Nel secondo giorno pare che la cerimonia principale consistesse nel suonare. Il terzo giorno, il sommo sacerdote di Attis, si incideva le braccia offrendo così il proprio sangue in sacrificio. Al suono di cembali, di tamburi che facevano battere violentemente il sangue nel cuore, del lamento di flauti e del bordone dei corni, rapiti in danze vorticose, i sacerdoti minori si infliggevano tagli sul corpo spargendo sull’altare e sull’Albero Sacro sangue, che sgorgava copioso. Quel tipo di rito con probabilità faceva parte delle lamentazioni per Attis, allo scopo forse di rinvigorirlo affinché potesse ritornare in vita.

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Si pensa che i novizi, in quello stesso giorno del sangue, sacrificassero la propria virilità. In seguito i genitali venivano interrati nelle stanze ipogee sacre di Cibele dove, come per il sacrificio del sangue, venivano forse considerati capaci di richiamare in vita Attis e così di affrettare la rinascita della natura che in quel periodo schiudeva i suoi boccioli profumati ai teneri raggi del sole. La morte di Attis era solo un passaggio. La sua resurrezione veniva annunciata la notte del 25 marzo. Dopo i Tristia (giorni del dolore per Attis), nei giorni degli Hilaria (allegria) imperava per le strade una generale sfrenatezza. I giorni del sangue venivano dimenticati e la festa si concludeva con l’abluzione dell’immagine d’argento della Dea Cibele, con il volto di pietra nera e scabra nel torrente Almone. Così ogni anno, nella gioiosa primavera si celebrava la morte e la rinascita di Attis. Attis, che era chiamato il figlio unigenito e salvatore era adorato dai Frigi, uno dei popoli più antichi dell'Asia Minore. Da essi egli veniva rappresentato come un uomo legato ad una pianta, ai piedi della quale c’era un agnello. Lattanzio fa dire ad Apollo di Mileto che: “Egli era un mortale secondo la carne; saggio in opere miracolose; ma, essendo stato arrestato da una forza armata per comando dei giudici Caldei, egli subì una morte resa amara da chiodi e pali”. Nel festival di Attis il 22 di Marzo veniva abbattuta una pianta di pino ed una effige del dio veniva affissa ad essa simboleggiandone la morte. Tre notti dopo i sacerdoti trovavano la tomba di Attis illuminata dall’interno ma vuota, poiché nel terzo giorno Attis era risorto. Il dramma di Attis era tanto simile alla storia cristiana che i cristiani furono costretti a ricorrere all'argomento pretestuoso che il diavolo aveva creato il culto di Attis prima dell'avvento di Gesù per ingannarne i seguaci.

Black&White Fonti Fai Notizia Acharyas www.ilcalderonemagico.it/

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Festa della Luna - 31 Marzo In questa data si celebrava nell'antica Roma la festa della Luna con una cerimonia magica di adorazione alla potente e bella dea lunare. L'energia di questa notte magica favorisce e protegge tutto ciò che è in rapporto con il mondo femminile: l'amore, la maternità e la salute degli organi genitali femminili. Il Tempio della Luna (Roma) Il tempio della Luna (in latino: templum o aedes Lunae) era un tempio dell'antica Roma, dedicato sul colle Aventino alla Luna. La sua dedica era celebrata il 31 marzo. Secondo Tacito (Annales, xv.41), il tempio fu costruito dal re Servio Tullio, ma la prima menzione del tempio della Luna si trova in occasione di un prodigio avvenuto nel 182 a.C., quando un colpo d'aria impetuoso scardinò una delle sue porte e la mandò a sbattere contro il retro del tempio di Cerere. Questo racconto rende probabile la localizzazione del tempio sulla estremità settentrionale del colle, proprio sopra la porta Trigemina. Il tempio fu poi colpito da un fulmine all'epoca della morte di Cinna; inoltre, dopo la distruzione di Corinto, Mummio dedicò alcune delle spoglie della città greca in questo tempio. Il tempio della Luna fu poi distrutto nel grande incendio di Roma del 64, e non venne successivamente riedificato. Nel 123 a.C. cercarono inutilmente rifugio in questo tempio Gaio Sempronio Gracco e i suoi sostenitori, durante la fuga da Roma: Gracco, saltando giù dal podio (che doveva essere alto due o tre metri), si lussò una caviglia. Rituale della Luna Il rito individuale consiste nell'accendere una candela argentata un attimo prima della mezzanotte e uscire con la candela all'aperto oppure avvicinarsi alla finestra. Sollevare la candela in direzione della Luna e, guardandola intensamente, esprimere a bassa voce la richiesta di protezione.

Black&White Fonti Wikipedia - Tempio della Luna www.stregaperamore.it

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MAGIA TEORICA

Preparazione agli incantesimi Preparazione fisica e spirituale per affrontare magia e vita! Questo vuole essere un vademecum più o meno completo per la preparazione alla magia, all'atto magico, alla spiritualità e perché no, alla vita! Escludendo quello che diverse scuole di pensiero mettono, a differenza, la preparazione all'atto è un mezzo essenziale per la riuscita dell'atto stesso. Il nostro sistema psico-fisico reagisce positivamente a sollecitazioni energetiche solo quando vi è un passaggio "scorrevole" di tali energie, e ciò che lo ostacola sono problemi, ansie, desiderio e mancata volontà, una scorretta preparazione fisica a partire dall'alimentazione. Spesso si dice che la preparazione è fondamentale ma finora non ho visto discussioni che trattino più o meno esaurientemente l'argomento e quello che mi propongo di fare è un excursus che tratti metodo e motivazioni di tali pratiche, per quanto le motivazioni saranno facilmente intuibili. PREMESSA Innanzitutto cos'è l'energia? Beh se ne parla spesso,ma è bene fare un piccolo accenno al tema in quanto è essenziale come questione: è un atto vibratorio. Materia, organi, pianeti, universi e in piccolo molecole, atomi ecc ecc, sono atti vibratori, o meglio stati vibratori. La magia siamo noi, ciò che ci compone, permea, che ci unisce, domina e che dominiamo in un eterno e continuo scambio. Vale la pena di citare in questo caso, a proposito dell'energia e quindi della materia, della vita anche "Niente si crea, niente si distrugge, tutto si trasforma!" Quindi energia ed aura sono "prolungamenti" della nostra vita ed essenza. È quindi logico ed intuibile pensare che per emettere uno stato vibratorio atto a forzare il resto a reagire, dobbiamo avere gli strumenti in mano per produrre questa vibrazione (procedimento, incantesimi, sostanze), sapere quindi che valore e vibrazione ha ogni cosa che usiamo, ed essere predisposti ad essere buoni conduttori, se vogliamo interpretarla così, dobbiamo risuonare comando e vibrazione, quindi far scorrere e indirizzare l'energia. A questo servono i metodi che riporterò. 10


ALIMENTAZIONE Si parla sempre di più di alimentazione in ogni campo ma sono decisamente perplesso, non entrando in merito a presidi medici... si sente dire spesso questo fa bene, questo fa male, quello non va' mangiato quell'altro sì... Ma porto all'attenzione che fino a qualche anno fa', si parlava per esempio del vino. Il vino fa' bene, il vino fa' male, ma si spara sentenze cliniche su una cosa di cui conosciamo circa 2000 elementi, forse oggi saremo a 3000, ma il vino ne contiene circa 2.000.000. Forse sono ipotesi azzardate, ma l'unica cosa certa è che l'esagerazione in ogni sua forma è errata. Per di più ci invitano ogni giorno a mangiare cose che sono MORTE!!!! L'acqua è morta, beviamo in bottiglie chiuse ermeticamente, con acqua trattata chimicamente, in bottiglie di petrolio (PET)... nella bottiglia stessa non si forma nessun tipo di muschio, patina, niente... forse varrebbe la pena pensarci! Le verdure sono decongelate spesso o tenute a temperature vicine al congelamento, i cibi sono composizioni chimiche studiate a tavolino e le carni sono allevate nel peggior modo possibile, senza parlare di nuovo delle verdure. Il pesce se è allevato è nelle stesse condizioni degli animali, e se pescato, lasciamo perdere. Parliamo di alluminio, mercurio, radiazioni, petrolio, plastica. Detta così, uno non mangerebbe più, ma vale la pena pensare a due cose... l'acqua la possiamo andare a prendere ad una fonte, le verdure magari ad un chilometro zero, e il pesce o la carne idem, sempre che uno non voglia cimentarsi in caccia o pesca quindi riassumendo: Una settimana o meglio due prima del "sortilegio", mangiare meno carne possibile, sarebbe meglio eliminarla. Verdure di stagione possibilmente a crudo o al vapore, usare olio spremuto a freddo ed in dosi minime, acqua possibilmente di fonte, io mi sono organizzato, lo possono fare in tanti altri. Gli ultimi tre giorni pre "incantesimo", quindi fino a compimento del tutto, è bene farsi o digiuno, ovviamente mettendo liquidi in corpo (acqua), o mangiando nocciole, mandorle, pinoli e uvetta sultanina (circa 200 gr in totale per tutto il giorno). Ovviamente parlo con persone che non hanno problemi accertati vari, diabete, colesterolo ecc, per quello c'è il medico. Eliminazione completa di alcolici e bibite gassate. (per la "gioia" di tutti) . 11


PREPARAZIONE FISICA Al di là che lo sport non guasta mai, la preparazione fisica è essenziale ma la si può ottenere semplicemente camminando. Non ripeterò i vantaggi della camminata ma riassumo le cose essenziali al trattamento esauriente di questa discussione: vi prendete cura di Voi stessi, ed è essenziale. Noi siamo il riassunto di due energie, che sono quella fisica e quella mentale, quindi azzerando il più possibile l'energia fisica, si da spazio a quella mentale e non solo... l'energia fisica, quando inespressa, va' ad inquinare quella mentale, motivo per cui spesso ci capitano le famose masturbazioni mentali. È da notare che da un punto in poi della camminata, infatti, i pensieri scompaiono, e finalmente ci troviamo in armonia con ambiente, buona respirazione (diaframmatica) e ne risente in positivo tutto il fisico. Però il punto giusto lo dovete trovare Voi, varia in base alla preparazione fisica. Ma non demordete, bisogna portarsi a qualche limite per averne buoni risultati. Va fatta il più possibile, non esistono regole fisse, ma è logico anche che il dottore non vi dirà di no, e sicuramente non morirete, quindi se riuscite è meglio tutti i giorni, altrimenti a giorni alternati... ma sta alla vostra coscienza, dopotutto lo fate per il vostro bene .

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PREPARAZIONE PSICHICA Sono ormai mesi, forse anni, che dico che la volontà si manifesta quando la persona è serena, questo perché? Perché non si hanno fronzoli per la testa, non cerchiamo motivazioni, non vi è presente, passato o futuro che ci distolgono, non vi sono seghe mentali a deviare le nostre energie, noi vogliamo una cosa e facciamo in modo di ottenerla! La magia è un atto di forza, non è perno di giustizia e non è lì per compassione. Strumento, mezzo, fine. Altro non conta. Domandarsi cosa si vuole e farlo! Ma siccome spesso arrivano utenti che approdano alla magia per bisogno e che della magia non sanno nulla, vorrei cercare di dar loro una mano, per quanto mi è possibile, a far trovare loro un giusto compromesso con la loro mente, fermo restando che momenti di difficoltà ce li abbiamo tutti ed è facile perdere equilibrio, pazienza e ogni ben di Dio! Prima di tutto la disposizione alla scelta da fare la si ottiene con qualche piccolo trucco. Se la mente influenza il fisico è anche vero il contrario, quindi farsi delle sane passeggiate, magari in mezzo al verde, aiuta a liberare la mente. Concedersi qualche soddisfazione non ci fa male, anzi! Stare bene, a mio modesto parere, è il motivo per cui stiamo al mondo, quindi senza esagerare, togliamoci qualche sfizio, che sia culinario, di vestiti, o un piccolo viaggio... ma in generale (escluso il viaggio), dovremmo prendere la sanissima abitudine di volerci bene e concederci qualche momento di piacere ogni giorno. Hobby, siano benedetti, fanno sempre parte del piacere personale, ma anche di creatività, quindi si dà sfogo ad energie che spesso rimangono ferme e inutilizzate, aiutano a liberare la mente e arrivare meglio alla concentrazione. Lavoro, qualsiasi cosa si faccia, lavoro, casalinghi, studenti, il vecchio detto prima il dovere poi il piacere, è sempre valido. Se non si fa' ciò che si deve fare, la cosa rimane in background e continua ad assillarci senza che si trovi "pace". La magia prima è quella del fare! Aiuterà a liberare la mente anche questa cosa e a focalizzare, ed è quello che io chiamo "fare per non pensare", perché ci toglie roba dalla ram del cervello! Per finire, deprimersi, ossessione, puntare il cervello su una singola cosa, oltre a far perdere di vista il resto, non ci farà avere ciò che vogliamo. Quello che lo farà sono le azioni, migliorare sé stessi, l'impegno! Questo porterà ad essere quella lucina del buio a cui gli altri si aggrapperanno, che vi farà vedere dagli altri da un altro punto di vista, perché l'energia è quella che per prima comunica .

RedJackson

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Gli incensi e i loro usi L'incenso è uno degli strumenti fondamentali al servizio del Mago. È collegato agli elementi Fuoco (poiché viene bruciato) e Aria (il fumo che si sprigiona dalla combustione). La cosa importante da tenere a mente è che ogni fragranza ha la sua peculiarità': la scelta degli incensi viene quindi fatta in base allo scopo per cui questi devono essere utilizzati. Possiamo dividere gli incensi in: 1) Evocativo: serve per chiamare l'attenzione della divinità o degli spiriti. 2) Divinatorio: serve per aumentare le facoltà divinatorie e come supporto quindi nelle attività divinatorie. 3) Purificatorio: usato per purificare un dato oggetto o persona o un rito. 4) Propiziatorio: usato per rafforzare lo scopo di un rito o l'azione di un determinato oggetto. 5) Protettivo: usato per proteggere una persona o un ambiente. 6) Per bandire: per guidare o dirigere influenze o spiriti. 7) Salute: usato per favorire l'integrità di mente, spirito, corpo. 8) Per lanciare incantesimi: usato per raggiungere determinati scopi. 9) Per meditazione: usato appunto durante la meditazione. 14


Esempi 1) Evocare: Mandorlo, Frassino, Basilico, Alloro, Dittamo di Creta, Olmo, Mandragora, Mirra, Olivo, Sorbo, Timo, Verbena. 2) Divinare: Frassino, Alloro, Cinquefoglie, Chiodi di garofano, Olmo, Mughetto, Sorbo, Timo, Ruta, Verbena. 3) Purificare: Angelica, Cinnamomo, resina Mastice, Mirra, Alloro, Menta, Gelsomino, Artemisia. 4) Propiziare: Anice, Angelica, Cinnamomo, Cinquefoglie, Chiodi di garofano, Sangue di drago, Mandragora, resina Mastice, Mughetto, Menta, Sandalo, Storace, Basilico. 5) Proteggere: Basilico, Canfora, Cinquefoglie, Resina Mastice, Sorbo, Alloro, Sambuco, Aglio, Vischio, Cedro, Malva, Ruta. 6) Bandire: Canfora, Sangue di Drago, Lavanda, Pino, Sorbo, Frassino, Assenzio. 7) Salute: Balsamo di Gilead, Lavanda, Mirra, Assenzio. 8) Lanciare incantesimi: Basilico, Benzoino, Canfora, Cinnamomo, Sangue di Drago, Lavanda, Verbena odorosa, Mandragora, Patchouli, Menta, Rosa, Sorbo, Legno di Sandalo, Assenzio, Vischio, ruta, Tormentilla. 9) Meditazione: Mirra, Sandalo, Gelsomino. Quando accendiamo un incenso, il primo passo è lasciare ardere lentamente resine e parti di specifiche piante su un carboncino o una candela. I fumi prodotti dalla combustione attivano i nostri organi di senso in vari modi: con il naso inaliamo e assorbiamo i principi attivi, con gli occhi osserviamo i sottili fili di fumo che formano sagome, percepiamo il calore del fuoco della candela e vediamo il rosso della brace sovrapporsi al nero del carbone, infine anche il tatto viene stimolato toccando la sabbia, il contenitore di terracotta, gli stessi incensi e il mortaio. 15


Materiali per l'uso Incensiere: di solito in terracotta o qualsiasi recipiente in ceramica, porcellana, pietra, metallo, posto su un piano resistente al calore. Carboncino per fumigazione: disponibile in compresse. Piuma: necessaria per ventilare i carboncini appena accesi. Sabbia: posta nella coppetta dell'incensiere per consentire al carboncino di ardere ancor pi첫 uniformemente. Pinzette: per tenere il carboncino sopra la fiamma della candela fino a quando non inizia a bruciare e poi porlo nella coppetta. Mortaio: per pestare le sostanze aromatiche come resine e pezzetti di legno. Sostanze aromatiche: resine, foglie e cortecce ben asciutte.

RD

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MAGIA PRATICA

Il mantello inchiodato della Masca Immunità da affascini, tentativi di legamenti e “filtri d’amore” Come già spiegato in diversi post, le Masche erano e sono le streghe Piemontesi, le loro conoscenze si sono estese nei secoli a macchia d'olio su tutto il territorio nazionale, a volte mescolandosi con altre conoscenze magico esoteriche provenienti da altri Paesi . Tra le loro conoscenze, le Masche sono considerate particolarmente " capaci " in quelli comunemente definiti legamenti, che contrariamente al comune immaginario, non si riferiscono unicamente a quelli d'amore, di contro e per logica d'essere, sono anche in grado di proteggere efficacemente un soggetto da qualunque tipo di " Aggressione " da legamento. Uno dei più antichi , temuto dalle Masciare di tutta Italia è quello comunemente chiamato dagli addetti ai "lavori" il mantello della Masca.. Questo potente incanto rende immune, infatti, a praticamente ogni tentativo da parte di operatori della magia di manipolare volontà e desideri. Occorrente Sette chiodi da ferro di cavallo , di cui cinque nuovi e due vecchi ( già usati per ferrare un cavallo ). Un pezzo di stoffa ricavato da un nostro indumento ( maglietta intima , camicia ecc. ). Un martello con il manico in legno. Forbici grandi ( tipo sarta ) una catenina d'argento. Una goccia del nostro sangue ( mò sviene qualcuno ). Una goccia del nostro sudore. I resti di una candela utilizzata per invocare una grazia ( facilmente reperibile...non suggerirò nulla, lascio alla vostra induzione ) .

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Procedimento Tre giorni prima della luna piena, disegnate una stella inscritta in un cerchio di una decina di cm sul pezzo di stoffa che avete portato per qualche tempo, ritagliatelo con le forbici , poi con la parte più fine delle forbici , procuratevi un piccolo, ma proprio piccolo, buco sul pollice. Con quel pochissimo sangue macchiate la stella ritagliata , fate la stessa cosa con il sudore ( suvvia ...basterà passare la stella di stoffa sulla fronte per molti... se no , sicuramente una parte del vostro corpo sarà per forza sudata). Con i resti della candela strofinate la stella che a causa della cera acquisirà una certa rigidità. Riponete il tutto in un luogo che sia in grado di proteggere la nostra stella dalla luce diretta del sole. Il giorno di luna piena recatevi in un luogo alberato, ma anche un muro divisorio di confine o i resti di un albero tagliato ( ceppo) vanno perfettamente bene, appena la luna è visibile inchiodate con il martello i cinque chiodi ( mai usati ) uno per ogni punta della stella, su un tronco, ceppo o muretto, prendete uno dei chiodi usati e fissatelo al centro della stella..(i chiodi vanno battuti fino in fondo ). Con l'ultimo chiodo , battendolo con lo stesso martello ricavatene una forma simile ad un amo , spezzando accuratamente la punta , su questo chiodo , farete in un secondo momento un piccolo foro o qualunque altra cosa che gli consenta di essere fissato alla catenella d'argento. Le forbici , il resto della stoffa da cui avete ricavato la stella ed il martello stesso andranno sotterrate profondamente quanto basta nei pressi del luogo dove avete officiato l'incanto. L'amuleto ricavato con il chiodo andrà indossato ogni volta che ne " sentite" la necessità .

yamato san

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Gran Rituale della Venere Nera Crea la Rottura di Legami Affettivi o Fidanzamenti Indesiderati, Favorisce Crisi Sentimentali e Discordie Affettive. Operare il: Venerdì Fase Lunare: Calante Ora Magica: 1° o 2° diurna Cosa serve: Incenso all'oppio Candela nera Un Ago Uno spago nero, o nastro nero. Il talismano della venere nera. Un cuore (va bene quello di un qualunque animale) Premetto che purtroppo non sono sicuro al 100% del talismano che ho trovato, in quanto non sono convinto che sia quello della venere nera, ma ve lo posto. Potente rito magico in grado di separare una coppia in crisi. E’ da utilizzare solo nei casi in cui il legame d’amore sia comunque già sfaldato, o nel caso in cui uno dei due partner non provi più nulla per l’altro. La magia nera è lasciata al buon senso e al libero arbitrio dell’operatore. Consigliato a operatori esperti. Procedimento. Accendere la candela nera e con quella fiamma accendere l'incenso, fumigare la stanza dove avete intenzione di fare il rituale, e assicuratevi di non essere disturbati per un po’. L'orario consigliato sono le prime ore della notte tra le 1 e le 2. 19


Adesso entrate in uno stato di pace interiore e richiamate dentro di voi la rabbia e il risentimento che provate per le persone che volete dividere. Concentratevi sulla fiamma della candela e evocate con un orazione la Venere nera. L'orazione può essere la seguente… “Mia venere, mia protettrice, mia amica tradita, tu che conosci il dolore come lo conosco io, ascolta la mia preghiera, la mia richiesta e il mio dolore e vieni qui a condividere la mia vendetta. “ Questo è un esempio che è stato preso da libro ma voi potete usarne una vostra che rispecchi il vostro stato d'animo e quello che volete… Adesso prendete il cuore di animale che avete preparato, (per chi volesse saperlo sono facilmente reperibili da un qualunque macellaio ad un prezzo abbordabile) Posate il cuore davanti alla candela senza sporcarvi le mani, poi prendete l'ago e pungetevi un dito e fate cadere 3 gocce di sangue sul cuore, e pronunziate queste parole: “Cor Contritum est cor informis, sentis mea dolore magna ultionem meam ad vitam redit et meam impleat petitionem Big Veneris infodir nigrum meum in corde meo, et adiuvat ut dividant odio Nome Cognome, Nome Cognome et in saecula!” Traduzione “Cuore senza vita, cuore che è spezzato senti il mio dolore, senti la mia fame di vendetta e torna alla vita per assolvere la mia richiesta, Grande venere nera infondi il mio volere in questo cuore e aiuta il mio odio a separare Nome Cognome e Nome Cognome, per sempre! “ Adesso prendete il talismano e il cuore e legateli insieme con lo spago. Ora la parte difficile di questo rituale, dovete seppellire il cuore e il talismano legati insieme in un cimitero. E nel giro di pochi giorni la coppia entrerà in crisi e si separerà per sempre.

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Rituale per la purificazione e benedizione della casa Questo è un tipico south conjure usato per purificare e poi benedire la casa. PULIZIA Innanzi tutto è necessario pulire la casa fisicamente e spiritualmente, per fare questo utilizzate il chinese wash e strofinate il pavimento partendo dal retro verso la porta utilizzando un normalissimo mocio. IL RITUALE Occorrente -Acqua benedetta o di fiume -Colorante blù per alimenti -Una candela Bianca, meglio se a forma di crocefisso anche se in Italia sono difficili da trovare -Un piatto -Olio di benedizione -Erbe polverizzate: Lavanda, Rosa, Rosmarino Svolgimento Il rituale va eseguito al centro della casa se è possibile. In una tazza versate l' acqua, il colorante per alimenti e qualche goccia di olio, poi portate la tazza verso la bocca e recitate il salmo 23. Ungete la candela con l' olio dal centro verso l' alto e poi dal centro verso il basso e posizionatela al centro del piatto.

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Versate l' acqua nel piatto attorno la candela e aggiungete le erbe pregando i loro spiriti di trasmettere alla casa pace, protezione e amore. Accendete la candela e recitate nuovamente il salmo 23, lasciate bruciare la candela e quando si sarĂ consumata sotterrate le rimanenze vicino la vostra casa.

CHINESE WASH In un qualsiasi prodotto per pulire i pavimenti aggiungete olio essenziale di zenzero, olio essenziale di citronella o olio essenziale di limone o di lavanda, sentitevi liberi di sperimentare. OlLIO DI BENEDIZIONE In una base di olio di oliva aggiungete olio essenziale di mirra, olio essenziale di cannella e olio essenziale di calamo oppure potete ottenerlo per macerazione nell' olio delle stesse erbe.

DrConjure

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IL MERAVIGLIOSO MONDO DELLE ERBE

Il Ciliegio Il principe della longevità Il ciliegio...Chi non ama quest'albero? Prunus Cerasus; Prunus Avium. Famiglia Rosacee. Esistono oltre duecento specie di Ciliegio, da quelli selvatici ad i più conosciuti per i loro preziosi, sensuali e gustosissimi frutti. Pianta antichissima, è sempre stata legata all'amore, energia, sensualità, bellezza, poesia estatica.......Magia..... Il suo legno pregiatissimo era ed è utilizzato per la creazione di mobili di alto pregio e di altissimo valore, i suoi frutti attirano intorno all'albero bambini e innamorati, la sua corteccia, i suoi peduncoli, la sua linfa, frutti, foglie, nulla di lui manca di preziosità ( Plinio il vecchio). I suoi peduncoli contengono Polifenoli, Sali di potassio, vitamina A e C , Tannino , Flavonoidi, acido Malico. Nulla è più in grado di un albero di ciliegio di riequilibrare con le sue proprietà depurative il ciclo naturale energetico...Mi riferisco in particolare ai Chakra..

Albero maschile dedicato al femminile. Non c’è dea che non abbia ricavato da esso il suo arco, esattamente come sempre da lui ha tratto gli elementi per una bellezza unica nel suo genere. 23


Pozione di Venere Fate bollire 6/10 gr di peduncoli, (facendo attenzione che i frutti siano aciduli) in 100/150 ml di acqua, poi mettete a mollo nel composto delle garze e fasciate le vostre gambe. In tre settimane ma visibilmente da "subito" le vostre gambe anche se afflitte da piccole ed indesiderate venature, riacquisteranno l'aspetto che desiderate...." in un centro benessere lo stesso trattamento ha un costo di circa 40/ 130 euro a seduta ( Qualche peduncolo di ciliegio ) Personalmente ho applicato lo stesso composto aumentato del 20% anche per tonificare i glutei e ho ricevuto ringraziamenti da diversi centri benessere. Per depurare l'organismo preparate 2/3 grammi di peduncoli in 70/80 ml di acqua da consumare in 2/4 tazzine al giorno. Se poi si ha la possibilità di avere a disposizione una sauna, lo stesso preparato va con un nebulizzatore spruzzato sulla pietre incandescenti, e la sauna deve essere fatta in 3 tempi il primo 15 minuti , doccia fredda, il secondo 25 minuti, doccia fredda, il terzo 35 minuti, doccia fredda, e termine . L'uso dei noccioli è da considerarsi pericoloso senza conoscenze specifiche, in quanto il seme di colore bianco contiene una sostanza simile al cianuro. Mentre data la capacità di conservare caldo/freddo secco i noccioli fatti essiccare al sole sono il top per il riempimento di cuscini terapeutici ed addirittura materassi, particolarmente adatto il cuscino per cervicali, patologie dolorose come le emicranie, e colpi della strega. Chi dispone di più alberi ( almeno due vicini ) può affiancare un piccolo alveare ( si possono comprare tranquillamente da fornitori specializzati). Il miele ricavato se pur relativamente poco è preziosissimo. La cera che se ne ricaverà darà la possibilità di fare candele potentissime per tutto quello che è inerente all'amore e alla salute ( estetica compresa ). Esoterismo. Essendo il ciliegio un albero maschile sono le donne le loro sacerdotesse per eccellenza, se poi sono nate tra il 21 aprile ed il 20 maggio beh... I loro preparati saranno ancora più potenti .

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RICETTE STREGATE

Coppe a vento Ho fatto un po' di interviste in questo paesino ed a mia madre... mi ha colpito questo rimedio , pare lo usassero tre generazioni fa...non ne avevo mai sentito parlare se non per il fatto che a tutt’oggi è uno dei rimedi più usati nella medicina cinese, non proprio cosi ma in una variante più semplice. Serve ad alleviare i dolori di reumatismi, colpi di freddo e dolori ai bronchi , si applica sulla schiena all'altezza delle scapole, in corrispondenza dei polmoni , e giù fino ai lombi. Occorrente Garze Olio Moneta Bicchierini di vetro a coppa o tazzine tipo da cappuccino in porcellana o ceramica o anche in coccio. Si mette la moneta in una garza e la si chiude a sacchettino, la si imbeve nell'olio di oliva , si accende > il tutto deve essere fatto velocissimamente <, si applica accesa nelle zone sopraelencate. Questo passaggio mi sembra strano ma dicono che si fa cosi ...NON LO FATE !! i chiude con la tazza o bicchierino a coppa , il calore creerà una specie di ventosa, si tiene un paio di minuti poi si stacca....rimane un arrossamento che andrà via dopo qualche ora. Pare sia un metodo davvero molto efficace. L’ho visto in un documentario appunto in uno studio cinese, le coppette venivano riscaldate con una cannula, applicate su tutta la schiena in punti specifici...ha la stessa funzione dell'agopuntura. Peccato poi che le spalle delle ragazze sottoposte fossero tipo dalmata...tante bolle rosse… Io lo proverei se trovassi chi sappia farlo.

Nenyha 25


Preparare candele con le erbe che abbiamo raccolto Le candele preparate con le erbe e resine sono utilizzabili per diversi usi , da quelli pratici , tipo anti zanzara e insetti in genere , per profumare ambienti , incidendo positivamente sui nostri livelli energetici , e non ultimo per ringraziare entità , tenere lontane negatività , aumentare lo stato di rilassamento , purificare l'ambiente dove opereremo un' operazione magica; in termini pratici si possono acutizzare in meglio tutte le caratteristiche specifiche delle erbe che conosciamo e raccogliamo. Occorrente Cera d'api pura ( Si vende a pezzi nei negozi specializzati ) Contenitori di cartone cilindrici ( Interno dei rotoli di carta igienica o di carta asciuga tutto , tubi di cioccolatini , caramelle ecc. ) Le nostre erbe essiccate , che passeremo finemente nel mortaio . Spago ( Che va inserito nel tubo di cartone dove verrà versata la cera, un capo dello spago va fissato su un piccolo peso , in modo tale che quando verseremo la cera calda nel contenitore , semplicemente tenendo tra le dita l'altro capo dello spago esso rimarrà al centro della candela. Due pentolini di diversa grandezza ( la cera non va sciolta direttamente sulla fonte di calore, ma a "bagnomaria" ) . Quando l'acqua bolle introducete il pentolino più piccolo contenente la cera , quando la cera è diventata liquida, togliete la sottile patina che si sarà formata e versate l'erba e/o resina che avete preparato. Mescolate molto bene in senso orario e antiorario,. Quando il tutto sarà omogeneo , versate la cera nel contenitore e fate raffreddare , quando la cera sarà solida , tagliate con attenzione il contenitore di cartone e tagliate la parte inferiore dello spago ( quello attaccato al piccolo peso) e tagliate a misura quello superiore) Inizialmente utilizzate tubi di buon diametro , quando avrete raggiunti una buona manualità potrete realizzare candele e ceri di ogni forma e spessore. Un’avvertenza : Non utilizzate il pentolino che usate per sciogliere la cera per usi alimentari, in quanto anche se ben lavato potrebbe mantenere residui sgradevoli o nocivi.

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PILLOLE MAGICHE

Nefrite La pietra dei medici La nefrite, questa bellissima pietra verde avente un sistema cristallino monoclino, è nota ed utilizzata sin dall'antichità sia come pietra di guarigione che nella produzione di talismani. Si tratta di una varietà di actinolite. Le virtù protettive della pietra difendono lo spirito dalle influenze negative e consentono all'individuo di resistere alle pressioni di coloro che vorrebbero forzare e mutare la sua identità. Genera sicurezza promuovendo la pace interiore e alleviando le tensioni a livello psichico. La pietra era utilizzata come talismano da civiltà sud americane, asiatiche e in Oceania. I Maori in particolare intagliano la nefrite per ottenere un talismano detto Hei - Tiki, che rappresenta una figura umana con mani a tre dita fortemente serrate sulle cosce, grandi occhi e un'enorme testa inclinata da un lato, motivo per cui molti riconobbero in questa figura "l'essere pensante" . A livello fisico la nefrite (dal greco nefronon) è una pietra utilizzata per curare le afflizioni a carico del bacino, dei reni e delle vie urinarie. I benefici della pietra sono visibili lentamente: agisce modificando delicati e "meccanici" equilibri interni, e per questo è consigliato portata per lunghi periodi a contatto con il corpo.

Si ringrazia Fozeya Fonte: Liberamente tratto da: L'arte di curare con le pietre

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Occhio di Tigre e Pirite per affrontare test, esami e “prove” simili Se siete preoccupati ed in ansia perché a breve dovrete affrontare un test di ammissione all’università, un esame universitario, un test o una qualsiasi “prova” a lavoro (o altro) potete chiedere aiuto alle pietre per affrontare al meglio il “test”e conseguire il miglior risultato. Procuratevi un occhio di Tigre e una Pirite e portateli in tasca mentre svolgete il test.

L'Occhio di Tigre, infatti, aiuta a superare i momenti ti difficoltà, aiuta a non perdere coraggio e fiducia in se stessi e soprattutto stimola la concentrazione e contribuisce a ridurre lo stress . La Pirite stimola l'intelletto e anch'essa aiuta nei periodi di lungo lavoro o stress. Entrambe aiutano le capacità mentali, favoriscono l’allontanamento dell'ansia e della frustrazione.

Si ringraziano Mato Waci U e BlueIrys 28


SCOPERTE E STRANEZZE DEL MONDO

L’acqua prodigiosa Ferrara- Monastero di S. Antonio in Polesine.

Tutto ebbe luogo proprio in questo monastero di monache benedettine, fondato nel XIII secolo da Santa Beatrice. Questa fanciulla nacque nel 1226 nel castello di Calaone. Alla tenera età di 7 anni però, perse sua madre, ma suo padre, Azzo, si risposò. Questa nuova figura genitoriale però, contro le comuni aspettative, era molto affettuosa, e profondamente devota al cristianesimo. Riuscì anche a trasmettere a Beatrice la vocazione così intensamente, che divenne monaca molto giovane contro il volere del resto della famiglia. Riuscì a raccogliere attorno a sé altre fanciulle devote e il Papa Alessandro IV, che non poteva ignorare questa luce divina, le conferì la regola di San Benedetto. Così con le sue seguaci si trasferì nel monastero, per vivere nella fede. Ma Beatrice purtroppo non visse abbastanza a lungo per godere di tale vita. Un grande male la colpì, facendola morire a soli 36 anni. Il corpo venne minuziosamente lavato e l’acqua non fu gettata ma conservata e distribuita ai fedeli che disperati per il triste 29


evento reclamavano qualcosa della monaca prima della sepoltura. Nessuno si sarebbe mai aspettato che, proprio da quell’acqua, vennero operati numerosi miracoli. L'evento si diffuse a macchia d'olio, e numerosissime furono le rinnovate visite e richieste che portarono le monache a ripetere il lavaggio. Tutto ciò fino al 1512, quando ciò che restava della Santa si sgretolò definitivamente. Le ossa, o quel che avanzava, vennero raccolte in un’urna deposta dentro un’arca ricca di gemme e ori. Ma accadde un altro fatto miracoloso. L’arca iniziò a produrre a sua volta una condensa, raccolta minuziosamente. Ogni anno, fino ai giorni nostri, l’evento si ripete per 5 mesi l’anno (da Novembre a Marzo), e il liquido prodigioso raccolto viene donato ai fedeli. Il fatto è sorprendente, perché il resto dell’ambiente è asciutto e non vi sono crepe o scanalature. Vi si arriva a raccogliere dai 5 ai 7 litri all'anno, e, cosa ancora più strana, l’acqua non ghiaccia nonostante vi siano temperature invernali sotto lo zero. Per cercare di capire il suo comportamento dal punto di vista scientifico, l’acqua, detta “liquore” o “Lacrime della Beata”, venne analizzata nel 1935 dal Prof. Bragagnolo Giuseppe e da Elena Roi, e rianalizzata nel 1961 presso l’Istituto di Chimica dell’Università di Ferrara dove, a distanza di 26 anni, si ottennero gli stessi risultati del 1935. A Ferrara, presso il monastero di S. Antonio in Polesine, si conservano i documenti raccolti nel Libro del Catasto, e nella Busta numero 4 quelli riguardanti le grazie e i miracoli ottenuti per intercessione della Beata, con o senza uso del “liquore”. Sarà effettivamente un miracolo?

lexadius Fonti duepassinelmistero.com Wikipedia

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Il reperto di Aiud Oggetto facente parte di una struttura tecnologicamente avanzata Siamo negli anni ‘70 in Romania , una squadra di tecnici ed operai stanno effettuando degli scavi edili presso la città di Aiud , alla profondità di dieci metri vengono trovati alcuni fossili ben conservati di Mastodonte, animali vissuti nel " Pleistocene " 20000 anni fa e preda dei Neanderthal come dei Sapiens. Insieme ai fossili viene trovato anche un oggetto , che per la sua forma e composizione attira gli uomini coinvolti nei lavori esso infatti è di metallo ed è ricoperto di ossido di alluminio. I tecnici manderanno il reperto al museo di Storia della Transilvania , dove verrà messo nel magazzino del museo e dimenticato… Dovranno trascorrere vent'anni prima che grazie ad un inventario il reperto venga finalmente preso in considerazione. L'allora direttore del museo manda alcuni frammenti ai laboratori di Losanna ( Svizzera ) e al Laboratorio dell'istituto archeologico di Cluj-Napoca ( Romania ) . I primi esami effettuati daranno gli stessi risultati " Sconvolgenti " da entrambi i laboratori. Il reperto è composto all'89% di Alluminio ed altri 11 metalli. Sottoposto all'esame di datazione viene riscontrato senza ombra di dubbio che ha 400 anni.. Tuttavia lo strato biologico in cui è stato ritrovato è stato datato a 20000 anni fa… Dati sconcertanti , poiché in natura non si trova Alluminio allo stato puro , ma lo si ricava dalla Bauxite , con un complicato processo " Elettrolisi " ad una temperatura di 900 g , e questa tecnologia è stata disponibile solo nella metà del 1900 . Nel 2009 altri campioni vengono analizzati Dal Dott. Florin Gheorghita presso il laboratorio di ricerche per lo studio dei metalli non metalliferi.. L'esame più specifico rivelerà che si tratta di una complessa lega metallica composta da ben 12 differenti metalli . Alluminio ( 88,1%) Rame ( 6,2 ) Zinco (2,84% ) Piombo (0,41% ) Stagno ( 0.33% ) Zircogno ( 0,2% ) Cadmio ( 0,11% ) Nichel (0,004%) Cobalto (0,0023%) Bismuto (0,0003%) Argento (0,0003% ) e tracce di gallio.

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Ma il mal di testa viene adesso... L'oggetto pesa 5 kg per una lunghezza di 20.2 cm ed una larghezza di 12,7 cm spesso 7 cm , con un foro circolare di 4 cm ed uno perpendicolare di 1,7 cm , su entrambi i lati sporgenti e perfettamente simmetrici dell'oggetto altri due fori che hanno un senso ben specifico, quello di ospitare un cardine. Nel 2013 alcuni ingegneri aerospaziali N.A.S.A. formulano dopo diversi test al computer che l'oggetto ha tutte caratteristiche di un " piede d'appoggio di un modulo d'atterraggio " concludendo per altro di forma avanzatissima , considerato che i primi piedi dei moduli impiegati sulla Luna erano rotondi e che solo per le future spedizioni su Marte si è arrivati a una diversa forma, simile a quella dell'oggetto. Nel gennaio del 20014 un team di scienziati Giapponesi ha fatto degli esperimenti con una copia ricavata dall'originale , dichiarando che è infinitamente più articolata ed avanzata rispetto a quelle degli attuali progetti.. E come riportato dall' Epoch Time , non vi sono dubbi che l'oggetto sia un componente di una struttura più grande altamente tecnologica . Da chi era composto l'equipaggio di quel mezzo ? Extra terrestri o viaggiatori del tempo ? Anche la scusa del reperto dimenticato per anni in un magazzino sta diventando monotona .... Sono ormai numerosi gli scienziati che affermano che viaggiare nel tempo è almeno teoricamente possibile e se si considera la teoria di un certo scienziato padre della legge della relatività....non potrebbe essere considerato che dal futuro qualcuno venga a...... Ma questa è un’altra storia …

yamato san Fonti : Epoch Time Focus TV del 21/2/ 2014 Una stupenda Prof dell'università Di Cluj Napoca

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LEGGENDE E FANTASMI

Leggenda del Ponte del Diavolo a Lanzo Un tempo gli abitanti dei casolari e delle baite del Monte Basso, di fronte all' abitato di Lanzo, per raggiungere il borgo erano costretti ad un largo giro, superando la Stura più a monte, in prossimità di Germagnano. Anche i collegamenti tra Lanzo e la sponda destra del fiume avvenivano su precari ponti in legno. Naturale dunque che di tanto in tanto si ridestasse il desiderio di un nuovo ponte proprio là dove il fiume era più impetuoso, ma anche più stretto, tra le pendici del Monte Basso e del Monte Buriasco. Più volte la comunità intraprese l' opera, ma ogni volta avversità naturali e crolli improvvisi resero vane le umane fatiche. Anzi, di fronte a questi inspiegabili eventi, qualcuno cominciava a dubitare che il Diavolo in persona non volesse quel ponte, per scoraggiare i contadini dall' andare in paese alla Messa domenicale. Il parroco tentò inutilmente di allontanare la presenza demoniaca con novene e processioni, che si spingevano fino alle rive della Stura. Per voce di un pastore, le dicerie e le reali difficoltà dell' opera intrapresa giunsero ad un vecchio santo eremita che viveva in una grotta, poco lontano da Lanzo. Fu proprio lui che, con la semplicità e la confidenza derivategli dalle tante tentazioni da cui era uscito vittorioso, propose di mettersi d' accordo con il Diavolo per avere il nuovo ponte. Stupefatto dalle parole del vecchio, il pastore lo supplicò di parlare lui con il Diavolo, se i suoi concittadini avessero accettato la proposta. I paesani intanto, di fronte all' ennesima rovina del cantiere, erano quasi rassegnati ad abbandonare l' idea tanto a lungo accarezzata di avere un nuovo, grandioso ponte che desse lustro all' intero paese. Accettarono dunque volentieri la proposta del santo, quale ultimo tentativo. Rimasto solo nella sua grotta, il santo ricevette ben presto la visita del Diavolo, il quale pur non negando di essere lui il responsabile di tutti gli eventi che avevano colpito il ponte, accettò la proposta di costruirlo. Come compenso chiese però di poter portare all' inferno il primo essere che avesse attraversato il ponte, e volle che il vecchio si impegnasse affinché il patto venisse rispettato. Un essere vivente, dunque un' arcata, questo fu il patto tra il santo ed il Diavolo. Il santo si ritirò in preghiera nella sua grotta, mentre il Diavolo, calata la sera, diede iniziò alla costruzione.

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Per non avere occhi curiosi ad osservarlo, scatenò un terribile temporale, come mai si era visto in paese, che costrinse anche i più coraggiosi a rimanere in casa al sicuro. In mezzo al vento, tra tuoni e lampi, sotto una pioggia scrosciante, per tutta la notte uno stuolo di demoni lavorò tra la Stura ed il nuovo ponte. Nella sua grotta intanto, il santo abbracciava per l' ultima volta il suo cane, unico compagno da molti anni, ormai vecchio e cieco. All' invito del santo di compiere insieme un' ultima buona azione il cane si volse a lui scodinzolando. Proprio l' animale era infatti destinato ad essere il beffardo compenso per il diabolico costruttore. Il vecchio avvolse il cane in un sacco e, disceso fino al ponte, lo lasciò con la raccomandazione di non abbaiare e di rimanere in silenzio. Tornò poi alla grotta, triste per non avere più con sé il fedele compagno, ma sapendo di aver così salvato un' anima. Al mattino la tempesta era finita ed il nuovo bellissimo ponte riluceva come d' argento ai raggi del sole. Nessuno vide la rabbia del Diavolo quando, aperto il sacco e trovato il cane, capì di essere stato beffato dal sant' uomo. Rabbioso picchiò lo zoccolo a terra, colpì il sacco con il tridente e sprofondò all' inferno. Il sacco si trasformò in una pietra, ancor oggi visibile presso la cappella di S. Rocco, insieme all' impronta lasciata dallo zoccolo all' ingresso del ponte.

Black&White

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Il Convento In Umbria, a metà strada tra Terni e Perugia, c’è una posto dove è posto un arco, un arco secolare, che nella notte del 31 Ottobre, (Halloween), diventa un portale tra mondo fisico e ultraterreno. Numerose testimonianze parlano di voci provenire da quell’arco, piccoli bagliori simili a fochi fatui schizzare fuori dal terreno, sentire presenze e essere vittime di qualche strano scherzetto da parte di qualche spettro. Quel luogo è carico di magia, di magnetismo, è una specie di portale capace di unire, il 31 la notte, le due dimensioni. Ecco le altre zone “magiche” dell’Umbria: la zona di Gubbio, Orvieto, la Montagna di Sant’Erasmo a Terni, Umbriano, Carsulae. A Narni è stato scoperto uno dei luoghi più “magici”: il Convento di San Domenico. Il convento fu un luogo di tortura con una persistenza della carcerazione segreta e della tortura da parte dei clerici a Narni testimoniata da ciò che è stato rinvenuto nei sotterranei di San Domenico. Nei sotterranei fu trovata una stanza tetra, disegnata di simboli religiosi e filosofici, alcuni dei quali risalenti al XIII secolo. Il posto è colmo di atmosfera densa e drammatica, forse è dato dal fatto che i prigionieri, consci del terribile destino che li aspettava, vollero lasciare un segno della tragica vicenda attraverso questi segni. Il posto è ricco di spunti di iconologia magica, nella stanza più grande venivano sadici supplizi, torture, sia per i delinquenti comuni che per gli eretici ed avversari politici della Chiesa. Attraverso la storia di Andrea Lombardini, detenuto che nel XVIII secolo, fu autore di simboli e disegni macabri ed inquietanti, con pare descrivere la propria sventura e sostenere una lettura del cristianesimo in chiave esoterica e massonica. In più punti è stata trovata la presenza del simbolo gesuita “IHS“ con la H sormontata da una croce e con tre chiodi incisi di sotto, ciò indica che Lombardini appartenesse a quell’ordine, che dal 1758 subì una repressione in tutta Europa. Si vocifera che nei sotterranei del convento si possa avvertire la presenza dello spirito del detenuto, come alcuni accadimenti di tipo paranormale. Proprio per provare tale reazione, sono stati chiamati all’interno del posto medium e sensitivi, che hanno confermato la presenza di qualcosa di strano. Il convento custodisce una splendida cappella medievale affrescata oltre che differenti resti di opere idrauliche romane, non soltanto dimostra la vastità dei misteri che caratterizzano il patrimonio artistico e monumentale italiano, ma diventa se fatta per bene, un’esperienza di grande suggestione, di profonda riflessione sulla follia che possono esprimere gli uomini ai danni dei propri simili.

Caino Fonti http://www.ternimagazine.it/13827/cronache/scoperti-i-luoghi-magici-del-ternano-e-dellumbria.html

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CREATURE MAGICHE

Sheoques I veri Sheoques sono gli spiriti che infestano i sacri cespugli del biancospino e le verdi fortezze. In giro per tutta l’Irlanda ci sono campicelli circondati da fossati che si ritiene siano antiche fortificazioni e ripari per il bestiame. Sono queste le Fortezze, o Forti, o Royalties, come vengono a seconda dei casi chiamati. Qui, sposandosi tra loro, vivono i Folletti di terra. Si dice che molti siano i mortali che si sono lasciati adescare e che sono finiti nel loro cupo mondo. Molti di più sono quelli che hanno ascoltato la loro musica fatata fino a che ogni umano interesse e gioia ha lasciato i loro cuori, ed essi sono diventati grandi veggenti contadini o guaritori , oppure grandi musicisti contadini o poeti come Carolan, che raccoglieva le sue melodie dormendo su di un Forte abitato da Folletti; oppure morivano dopo un anno e un giorno, per vivere per sempre, da allora in poi, tra i Folletti. Questi Sheoques sono, nel complesso, buoni; hanno però un’abitudine assai perfida, un’abitudine degna di una strega. Rapiscono i bambini e lasciano al loro posto un folletto avvizzito, magari vecchio di mille o duemila anni. Certe volte vengono presi anche uomini e donne adulte. Vicino al villaggio di Coloney, nella contea di Sligo, a quanto pare, viveva una vecchia che era stata rapita in gioventù. Quando è tornata a casa, dopo sette anni, non aveva più le punte dei piedi perchè se le era consumate ballando. Ogni tanto si sente di qualche persona a cui i Folletti di terra hanno fatto davvero male, ma bisogna dire che in questi casi le vittime se lo erano quasi sempre meritato. Si dice che abbiano ucciso due persone nel distretto della contea di Down in cui attualmente risiedo. Queste persone avevano però sradicato dei cespugli di biancospino che appartenevano agli Sheoques.

Phoenix Lux Fonte http://ilcrepuscolo.altervista.org/php5/index.php/Sheoques

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MITOLOGIA, CULTI E DIVINITÀ

Amon Padre di tutti gli Dei « Chinati davanti a te stanno gli Dei, lodando la forza del creatore. Re e capo di ogni dio, noi celebriamo la tua forza perché tu ci hai creati. Ti veneriamo perché tu ci hai formati. Cantiamo inni di lode perché tu ci protegga » (Inni di Amon)

Il suo nome significa lo sconosciuto (l'occulto). Nell'Antico Regno Amon era un'oscura divinità della regione tebana. Il suo nome deriva dalla radice imn che ha il significato di "occultare, nascondere". Amon era quindi il "dio nascosto". Venne raffigurato antropomorfico (con sembianze umane), la testa ornata con la tiara dalle due alte piume ed anche criocefalo (cioè a capo di ariete) nella sua assimilazione amon-solare. L'ariete era l'animale che, insieme all'oca, gli venne associato dai sacerdoti. Già durante la XI dinastia è attestata la sua presenza a Tebe, che diverrà il centro principale del suo culto. Sembra che un tempo fosse adorato anche a Koptos, l'antica Kebti, dove la divinità locale, Min, presenta molti punti in comune con Amon. All'origine Amon fu una delle otto divinità primordiali adorate a Hermopolis Magna, versione greco-romana per l'antica Unt, dove simboleggiava l'aria e lo spazio invisibile. Secondo l'antica tradizione Amon si era "auto creato" mentre secondo la teologia tebana era nato dall'unione di Thot con la dea Maat. Durante la XII dinastia salì al rango di dio supremo, prendendo il posto 37


del dio guerriero Montu. Un suo santuario, risalente al Medio Impero, si trovava a Hermonthis (l'odierna Karnak), successivamente soppiantato dalle grandiose costruzioni che, in onore della stessa divinità, vennero erette dai sovrani del Nuovo Impero. Infatti dopo l'espulsione degli Hyksos, ad opera di Ahmose I, principe tebano e fondatore della XVIII dinastia, l'Egitto iniziava una politica di espansione, estendendo al massimo i propri confini. Parallelamente all'accrescersi della potenza politica egiziana, aumentarono l'influenza, il potere e le ricchezze di Amon. Il suo sacerdozio occupava le più importanti cariche dello Stato ed il Gran Sacerdote era il personaggio più potente dopo il re. Particolari benefici al suo culto vennero elargiti dalla regina Hatshepsut, la quale si dichiarò figlia effettiva di Amon. Nel tempio erettole dal suo architetto e favorito Senmut a Deir el Bahri è descritta infatti la visita che il dio Amon fa alla madre della regina rendendola incinta. Il sacerdozio tebano dovette però compiere un'opera di sincretismo (fusione di elementi di dottrine diverse) per imporre il carattere universale del dio, e lo assimilò all'antico dio solare Ra nella forma di Amon-Ra, facendogli assorbire da Ra caratteristiche e prerogative. In tal modo si accentuò il carattere solare di Amon, pur mantenendo una connessione col dio della fecondità Min, adorato a Koptos. Infatti Min a Tebe era definito Amon-Ra Kamutef ("toro di sua madre"). Le due divinità, Amon e Min, erano perfettamente identiche sotto questo aspetto: itifalliche, coronate con le due alte piume e col braccio sollevato sostenente il flagellum (simbolo del potere), ma mentre il carattere di Amon fu sostanzialmente solare, Min venne considerato invece come il patrono della luna. Sempre durante la XVIII dinastia, la dea Mut divenne la sposa di Amon, assorbendo Amaunet, la moglie precedente. Insieme al loro figlio, il dio lunare Khonsu, formarono la triade divina di Tebe, Amon-Mut-Khonsu, che ebbe come luogo di culto il celebre tempio di Karnak (il più vasto complesso di edifici religiosi dell'antico Egitto, costruito nella parte settentrionale dell'antica Tebe). A loro venne dedicato anche un grandioso tempio a Luxor (più grande di San Pietro a Roma), fatto edificare da due faraoni, Amenhotep III che lo iniziò e Ramses II che lo ampliò. La costruzione sorge nel cuore della città moderna (come allora sorgeva nel centro di Tebe) a pochi passi dal Nilo. Le nozze di Amon e Mut facevano parte delle grandi feste annuali. Attraverso il fiume giungeva da Karnak, una volta all'anno la processione delle barche sacre recanti il simulacro delle tre divinità, in occasione della festa dell'opet. 38


Dopo quattordici giorni di festeggiamenti, le barche facevano ritorno a Karnak per via terra, trascinate su rulli lungo un viale di due chilometri e mezzo, fiancheggiato da sfingi con la testa di ariete, animali sacri a Amon; uno di essi, allevato a Tebe, era ritenuto immagine vivente del dio. A partire dalla XVIII dinastia divenne il dio supremo del pantheon egizio e divinità universale di tutto il mondo egizio, tanto da essere assimilato al dio del Sole Ra, sotto il nome di Amon-Ra. Contro Amon e il suo clero si ribellò il faraone scismatico Amenhotep IV, instaurando il culto di Aton. Alla morte del sovrano il clero di Amon, che aveva continuato a esistere segretamente, passò alla riscossa ripristinando il vecchio culto. Dopo il periodo amarniano, Tebe incominciò lentamente a decadere; tuttavia in alcuni templi minori il culto di Amon (identificato dai Greci con Zeus) rimase vivo fino all'epoca greco-romana: dall'oracolo di Amon dell'oasi di Siwa Alessandro Magno ottenne la legittimazione della sua conquista dell'Egitto. Amon ebbe culto anche nell'oasi di Khargeh e nella sua forma di Amon-Ra, egli venne adorato a Diospolis Parva ed a Xoïs, l'antico Khaset, capitale del VI nômo del Basso Egitto, l'odierna Sakka. Amon possedeva una delle barche processionali più importanti, detta User-hat, ornata a prua e a poppa di teste d'ariete. Oh Amon, Amon, che sei nei Cieli Padre di Chi non ha Madre. Quanto è dolce pronunciare il tuo nome. Dacci come la gioia di vivere, il sapore del pane per il bimbo, sia fatta la tua volontà come in Cielo così in Terra. Tu che mi hai fatto vedere le tenebre, crea la luce per me. Fammi dono della tua grazia, fa che io veda te ininterrottamente! Amon.

Akasha Willburn Fonti http://anticamadre.net/Testi/Amon.html Le preghiere sono tratte dal libro: A. Barucq – F. Daumas, Hymnes et prières de l’Egiypte ancienne, Le Cerf, Paris 1980

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OROSCOPO CELTICO

Di che corteccia sei? 21 Mar. 20 Apr. Quercia 21 Apr. 20 Mag. Ciliegio 21 Mag. 20 Giu. Abete 21 Giu. 20 lug. Fico 21 Lug. 20 Ago. Melo 21 Ago. 20 Sett. Olivo 21 Sett. 20 Ott. Pino 21 Ott. 20 Nov. Cipresso 21 Nov. 20 Dic. Tiglio 21 Dic. 20 Genn. Frassino 21 Genn, 20 Febb. Pioppo 21 Febb. 20 Mar. Salice Questi alberi sono anche legati agli equinozi ed ai solstizi, partendo dai primi tre, e proseguendo di tre in tre...  Equinozio di Primavera  Solstizio D'estate  Equinozio D'autunno  Solstizio D'inverno Il testo originale è scritto in Gaelico ma ne esistono copie in Greco antico ( ho avuto il piacere di averne uno tra le mani ) .Quello in gaelico descriveva il modus operandi per le nascite, il matrimonio e la morte, quello in greco riporta i cerimoniali di equinozio e di solstizio, anche se i periodi sono stati sicuramente cambiati con l'avvento del Cristianesimo in Irlanda. 40


Melo Il tipo Melo è conscio della propria fragilità, esso si difende allontanando o allontanandosi da situazioni spiacevoli, tendendo ad isolarsi e a rifugiarsi molto spesso in un mondo di fantasia. Portato ad offrire comprensione, generoso, molto sensibile, vive e si trastulla nei ricordi del proprio passato. Tuttavia nella vita, nella lotta, per gli ideali è capace di sfoderare le sue qualità, quali la tenacia e la perseveranza. Amore. In amore l’uomo ricerca nella donna la figura materna, pertanto il suo rapporto diventa una vera e propria dipendenza espressa molto spesso in modo emotivo. La donna del Melo è nei confronti del suo compagno molto possessiva ma anche tenera. Entrambi tendono a vivere il rapporto sentimentale come se fosse un sogno ignorando quelli che sono i problemi reali. Sono genitori premurosi, pronti a sacrificarsi senza lamento alcuno. Unioni favorevoli Melo e Pino. Professioni. Ai soggetti Melo si addicono in particolare tutte quelle professioni attinenti all’insegnamento ma anche medicina. Salute. Per il tipo Melo la parte fisica più vulnerabile è l’apparato sessuale.

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Pino Il tipo Pino è un soggetto ostico, caparbio, raramente si fa distrarre dal percorso che ha scelto o si allontana dalle scelte che ha fatto. Riesce ad esprimere le sue migliori qualità nei rapporti con gli altri. Dotato di sensibilità profonda e disponibile nei confronti del prossimo. L’uomo in particolare non si tirerà mai indietro a fronte di problemi, anzi tenderà sempre a risolverli sfoderando senso di giustizia ed equilibrio. Capace di ascoltare gli altri riesce a trovare sempre le giuste parole al momento opportuno. La donna ripone lo stesso rispetto che ha nei confronti del suo prossimo su se stessa, avendo cura del suo aspetto e della sua persona. In caso di bisogno d’aiuto i soggetti Pino sono pronti a farsi in quattro. Entrambi hanno un esagerato spirito di sacrificio, forte a tal punto da rinunciare alla propria privacy. La caratteristica più bella di questo segno è di saper perdonare chi gli fa del male. Unioni favorevoli Pino e Melo. Amore. I soggetti Pino raggiungono il massimo della felicità grazie alla loro sensibilità, tenerezza e comprensione. Entrambi riescono a rinnovare e ad accrescere l’amore che provano per il partner, tuttavia sono impreparati ad affrontare delusioni ma anche se feriti nel loro intimo riescono a ricrearsi delle speranze poiché per il soggetto Pino l’amore è il sentimento più importante e vitale. Professione. Per il soggetto Pino il lavoro è il mezzo per sviluppare con armonia le proprie capacità e per inserirsi a pieno diritto nella società. L’uomo, in particolare, sarà sempre ben apprezzato per la precisione nell’eseguire i compiti che gli vengono assegnati e per la sua puntualità. Ad entrambi si addicono attività dove si può lavorare in gruppo e dove risulti necessaria la perseveranza. Particolarmente indicate le professioni legate al concetto di giustizia, come avvocato e giudice ma anche notaio. Salute. La parte fisica più vulnerabile è il sistema osseo. 42


Ciliegio I Ciliegiotti hanno uno spirito molto pratico e concreto capace di concentrarsi nello sforzo per realizzare una loro creazione personale, capaci di stabilire un contatto immediato e sano con la vita senza sprecare energia e futili fantasie. Pur avendo pochi obiettivi fondamentali nella loro vita essi si impegnano nel perseguire un progetto con costanza e tenacia. Entrambi, uomini e donne, difendono con fermezza le loro conquiste non permettendo ad altri di introdursi nella loro vita intima. Per sentirsi sereni e sicuri i soggetti di questo segno cercano di raggiungere una sicurezza materiale, possedere li gratifica e li tranquillizza garantendo loro una pacifica esistenza. Abitudinari sono amanti dei ritmi semplici, sanno essere amici spontanei e sinceri ed amano condividere con gli amici quelli che ritengono essere i piaceri della vita. A fronte di critiche reagiscono spesso con collera.


Amore. I nativi di questo segno ricercano nella figura del partner qualcuno con cui costruire un legame forte, solido. Non amano né improvvisazioni né sorprese. Passionali e possessivi arrivano a considerare il proprio compagno come una proprietà esclusiva dimostrando una gelosia esagerata. Entrambi ritengono che la sessualità sia un potente stimolo vitale e, ancora per entrambi, casa e famiglia diventano il loro rifugio dove riescono ad imporre dolcemente le loro abitudini. Riescono a mantenere i loro rapporti duraturi poiché in grado di affrontare con filosofia i problemi relativi alla coppia. La donna, in particolare, riesce a coinvolgere il partner in situazioni gratificanti e piacevoli. Unioni favorevoli Ciliegio e Abete.

Professioni. Gli si addicono tutte quelle attività in cui è richiesta una forte concentrazione ed una esecuzione accurata per cui sono inclini alla musica e al canto ma anche a quelle attività in cui sono necessarie capacità amministrative. Salute. Il punto debole dei Ciliegiotti è la gola e patologie annesse.

Oroscopo celtico by yamato san

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