Numero 6
Antro della Magia ~ Liberatoria ~ La traduzione, l’adattamento totale o parziale, la riproduzione con qualsiasi mezzo ( compresi i microfilm, i film, le fotocopie ), nonché la memorizzazione elettronica di questa skin, di immagini, testi interi o parziali e contenuti ad uso differente da quello personale possono essere effettuati citando l’autore e la dicitura Antro della Magia http://antrodellamagia.forumfree.it/ La maggior parte delle foto è presa da Internet, e quindi valutata di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo sul forum http://antrodellamagia.forumfree.it/ e provvederemo prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate.
I
ANTRUM MAGICAE Rivista dell’Antro della Magia a cura di Lady Lu
Antrum Magicae è la rivista del forum “antro della magia”. Redatta grazie alle conoscenze, alle ricerche e all’impegno degli utenti dell’antro della magia, si pone il fine di informare e divulgare la cultura esoterico - pagana e valorizzarla con articoli riguardanti le festività pagane, la magia teorica e pratica appartenente alle diverse branche, la conoscenza e l’utilizzo magico delle erbe, i culti, la mitologia, i misteri e le leggende dei diversi Paesi e popolazioni, nonché le straordinarie e incredibili scoperte dell’uomo fino al giorno d’oggi. La conoscenza è condivisa liberamente dagli utenti attraverso le discussioni contenute sul forum ed eventuali articoli inediti.
VI numero Distribuita da http://antrodellamagia.forumfree.it/ Antro della Magia © II
INDICE INDICE……………………….…………..……..……………….…. pag. III FESTE PAGANE Festa della Geomanzia - 28 Maggio………….……...………………….…pag. 9 MAGIA TEORICA Purificazione e consacrazione degli strumenti…..……………………….….pag. 13 MAGIA PRATICA Antichissimo rito di guarigione………….……………………...……...….pag. 15 I Kumi della Luna……………….……….……………………...……....pag. 17 Amarre Haitiano………………... ..…………………………………….pag. 19 IL MERAVIGLIOSO MONDO DELLE ERBE Erbe...Elisir e Alambicco………………………………………………...pag. 21 RICETTE STREGATE Il risveglia cadaveri……………….………….……………………...…..pag. 24
III
PILLOLE MAGICHE Echinacea, sistema immunitario e...qualche indicazione………………….…pag. 26 Black art oil - Cross Someone……………………………….…………....pag. 27 SCOPERTE E STRANEZZE DEL MONDO (Archeologia, scienza, astronomia, ufolo-gia) Il suono dell’universo e i danzatori estatici………………………………...pag. 28 S. Maria di Collemaggio e il mistero dei Templari…………………………...pag. 31 LEGGENDE E FANTASMI Il mito di Chimera…………………………………………..…...……….pag. 39 CREATURE MAGICHE Drago dell’Apocalisse…………….…………………………...………….pag. 41 MITOLOGIA , CULTI E DIVINITÀ Bastet - la Dea Gatta…………....….……………………….…………...pag. 43 EVENTI PAGANI Esoterika 2015 - Roma………………………………………………….pag. 48 ESOTERISMO ENIGMISTICO Cruciverba un po’...zen!........................................................................................pag. 49
IV
Premessa L'antro della magia è un forum incentrato sull'occultismo, in queste poche parole è racchiuso il succo di cosa siamo ma sono davvero riduttive per far capire cosa veramente sia l'antro, nel tempo siamo cresciuti molto e siamo diventati una comunità di appassionati, persone che mettono ogni giorno un pezzo di se in questo forum e che col tempo lo hanno reso un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono avvicinarsi all'esoterismo e alle mille sfaccettature che trattiamo al suo interno. Nel forum troverete le classiche sezioni di magia pratica e teorica ma anche tante altre sezioni dedicate a branche più o meno conosciute, come le varie mantiche i sogni, lo spiritismo, lo sciamanesimo e davvero tanto altro... Siamo un forum aperto a tutti e abbiamo sezioni dedicate ai neofiti che vogliono porci domande e quesiti, abbiamo sezioni dove facciamo lettura personalizzata , di sogni e lettura di carte tutto a titolo gratuito e sezioni con materiale scaricabile e sempre a disposizione degli utenti. Invito tutti coloro che vogliono avvicinarsi all'esoterismo di venirci a trovare perché non siete soli e da noi troverete una comunità di appassionati che potrà aiutarvi in questo magico cammino. Saluti.
Black&White
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Premessa The antrum of magic is a forum focused on the occult, in these few words contain the juice of what we are, but they are words really reductive to understand what really is the forum, over time we have grown a lot and we have become a community of enthusiasts, people who put every day a piece of themselves in this forum and that eventually made him a point of reference for all those who want to approach esotericism, and to the many facets that we treat inside. In the forum you will find the classic sections of practical magic and theoretical but also many other sections in branches more or less known, such as the various semantics dreams, spiritualism, shamanism and so much more ‌ We are a forum open to all and we have sections dedicated to beginners who want to ask questions and ask for help, we have sections where we make personalized reading, dreams and reading of cards, all free of charge, sections with downloadable material and always available to users. I invite all those who want to approach esotericism to visit us because you are not alone and that we will find a community of enthusiasts who can help you in this magical journey. Greetings.
Black&White
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Benvenuti nell'Antrum Magicae e buona lettura! Saluti! Welcome nell'Antrum Magicae and happy reading ! Greetings! Bienvenue nell'Antrum Magicae et bonne lecture ! Salutations! Bienvenido nell'Antrum magicae y feliz lectura! ¡Saludos! Willkommen nell'Antrum magicae und viel Spaß beim Lesen ! Greetings! Witamy nell'Antrum Magicae i szczęśliwy czytania! Pozdrowienia! Velkommen nell'Antrum Magicae og lykkelig lesning ! Hilsener ! Tervetuloa nell'Antrum Magicae ja onnellinen käsittelyssä ! Tervehdys ! Добре дошли nell'Antrum Magicae и щастлив четене ! Поздрави! Dobre doshli nell'Antrum Magicae i shtastliv chetene ! Pozdravi! ยินดีตอ้ นรับ nell'Antrum Magicae และการอ่าน มีความสุ ข! สวัสดี! Yindī txnrạb nell'Antrum Magicae læa kār xān mī khwām sukh! Swạsdī! ようこそnell'Antrum Magicaeと幸せ読書!!ご挨拶!! ! Yōkoso nell' Antrum Magicae to shiawase dokusho!! Go aisatsu!!! ترحيبnell'Antrum Magicae ! و قراءة سعيدة! تحيات
VII
“Lo sciamanesimo è un viaggio di ritorno. Un guerriero torna vittorioso allo spirito, dopo essere disceso agli inferi. E dagli inferi porta dei trofei: la comprensione è uno dei trofei.” Carlos Castañeda
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FESTE PAGANE
Festa della Geomanzia 28 Maggio Il 28 Maggio si celebra la festa della Geomanzia. La geomanzia nasce in Persia, ed è ritenuta essere il più antico sistema divinatorio ancora oggi praticato in Occidente. Andiamo a vedere nel dettaglio questa particolare Arte divinatoria… La parola Geomanzia fa riferimento a due settori della conoscenza diversi fra loro. Nel primo ambito, le cui basi sono di origine cinese, si parla su come di manifesta l’energia universale (Feng Shui) sulla terra, mentre nel secondo ci si riferisce ad una arte divinatoria. È possibile rintracciare delle notizie sulla geomanzia risalenti già all’era neolitica in cui Romani Celti e Bizantini ne facevano uso. Essi, infatti, orientavano abitazioni e edifici in relazione ai punti cardinali o addirittura gli astri. Ciò avveniva in quanto vi era una visione globale dell’universo, dove ogni elemento è connesso a tutti gli altri. Da questo deriva la ricerca e la collocazione del campo energetico “uomo” all’interno del campo energetico “pianeta”. Tra questi due sistemi è possibile individuare una serie di relazioni in cui tutte le parti sono reciprocamente legate tra di loro. L’equilibrio che si instaura tra entrambi i sistemi, derivato dalle intrinseche forze energetiche interne, permette di trovare benessere e armonia. La geomanzia, però, può semplicemente essere una tecnica per prevedere il futuro. Questo metodo divinatorio non presuppone grandi doti medianiche o extrasensoriali ma impegno, dedizione e passione. Seconda questa interpretazione il termine “Geomanzia” avrebbe un’origine greca dove “geo”, significa “terra”, e “manteia”, ovvero “divinazione”. In generale l’origine non è del tutto chiara. Alcuni ritengono che i padri fondatori siano i Persiani chi invece pensa siano gli Arabi. Si narra che già gli uomini primitivi leggessero nelle costellazioni una sorta di messaggio dettato dagli Dei e che cercavano poi di interpretarlo in modo da poter “predire” ciò che indicato proprio dagli stessi Dei e di conseguenza il futuro. 9
Quegli uomini cercano di riprodurre i medesimi messaggi sulla terra o sulla sabbia, così da poter imparare il loro linguaggio. Per questo la Geomanzia viene ritenuta uno dei metodi divinatori più antichi. È comunque generalmente accetta l’idea che la geomanzia abbia avuto origine in Persia, molti millenni fa. Successivamente tra il XIV e il XV secolo si cominciarono a trovare opere sulla Geomanzia e in seguito vennero approfonditi gli studi, alcuni dei quali mirati a rintracciare legami tra la geomanzia e l’astrologia. Oggi, grazie all’impulso dato dagli Arabi, questa tecnica divinatoria si è diffusa sia in occidente che in oriente. Anticamente, tale tecnica consisteva nel prendere tra le mani una certa quantità di terra e poi la si lanciava al suolo, delicatamente. Le forme che si creavano era oggetto di interpretazione da parte dell’indovino. Oggi invece, quest’arte definita “geomanzia sulla carta” inizia con la formulazione di una domanda e poi, ad occhi chiusi, con la matita si picchietta sul foglio formando, istintivamente dei cerchi disposti in sedici file. Alla fine di questa operazione questi segni vengono sistemati a coppie fino a che rimangono o una coppia intera o un singolo segno. Questa operazione si ripete per le sedici file, e i segni finali, doppi o unici, vengono raggruppati a quattro a quattro, in modo da ottenere quattro figure di quattro segni l'una, incolonnati. Queste prime quattro figure sono dette “le madri”. Da queste, ricomponendo i segni delle quattro madri linea per linea partendo dall'alto, si ricavano altre quattro figure chiamate “le figlie”. Poi, sommando i segni delle prime due e seconde due madri e delle prime due e seconde due figlie si ricavano altre quattro figure dette “le nipoti”, e poi da queste, sempre sommando i segni, singoli o doppi, i “due testimoni” detti “del passato e del futuro”, e infine dalla somma di questi due la sintesi soprannominato “il giudice”. Le figure che possono formarsi sono sedici, alcune portano beneficio altre hanno un carattere più negativo: popolus, via, caput draconis, puella, puer, cauda draconis, fortuna maior, carcer, fortuna minor, conjunctio, tristitia, laetitia, albus, rubeus, acquisitio, amissio. 10
I Simboli Geomantici e Come ottenerli Innazitutto cominciamo con il dire che i simboli geomantici sono 16 costituiti dalla disposizione di uno o due punti su quattro righe orizzontali. A seconda di questa disposizione avremo ognuno dei sedici simboli geomantici ognuno con un significato preciso. Onestamente ci viene da ridere quando leggiamo di certi consulti geomantici in cui si chiede di tracciare quattro righe con dei puntini e il responso viene dato interpretando l’unica figura geomantica che scaturisce dall’analisi delle quattro righe proposte dal consultante. È un insulto alla Geomanzia e alla stessa consultante che crederà di aver ricevuto un vero consulto geomantico. Un consulto geomantico non ottiene una sola figura geomantica, ma necessita di uno sviluppo successivo per ottenere le quattro figlie, le quattro nipoti, il testimone di destra , il testimone di sinistra e il Giudice. Chi vi proponesse un metodo diverso vi sta solo imbrogliando. Ma torniamo alla 16 figure , che sono associate ai quattro elementi , ai dodici segni zodiacali e ai pianeti antichi in numero di sette. Il primo passo è quello di far tracciare quattro righe di puntini al consultante. Ora contando il numero dei puntini per ogni riga si ottiene un numero della somma dispari o pari : a fianco di ogni riga tracceremo un punto centrale se il numero ottenuto dalla somma dei puntini è dispari, due punti se è pari. In questo modo otterremo quattro righe dove saranno disposti , sotto forma di un punto o due punti, il risultato della conta dei puntini delle rispettive righe segnati dal consultante. 11
Abbiamo ottenuto così la Madre, la prima figura geomantica: ora si possono far tracciare al consultante altre 4 serie da 4 righe ciascuno di puntini per ottenere le 4 Madri , successivamente dall’incrocio di queste (sommando i puntini di ogni simbolo geomantico con quelli delle altre figure geomantiche ottenute) otterremo le 4 figlie, poi allo stesso modo le 4 nipoti, poi il Testimone di destra e il Testimone di sinistra e infine il Giudice. Bisogna poi disporre i simboli geomantici esattamente nelle “case” del cosiddetto “Specchio Geomantico” ed è indispensabile un minimo di conoscenze astrologiche. Questo è il modo corretto per ottenere le 16 figure geomantiche di un consulto vero e serio di Geomanzia: le prime 12 figure andranno collocate nelle 12 case dello Specchio geomantico, mentre Testimone di destra e sinistra andranno collocate alla destra e alla sinistra dello Specchio : alla destra va posto anche il Giudice . Solo dopo aver ottenuto il quadro geomantico completo si passa alla sua interpretazione. Un consulto serio e vero di Geomanzia richiede almeno un ora e ha bisogno necessariamente di ottenere le 16 figure e di disporle nello Specchio Geomantico. Chi vi propone cose diverse vi sta solo turlupinando o prendendo in giro. Ebook sulla Geomanzia: Agrippa - Caratteri delle figura Geomantiche Le Scouezec G. - Attribuzioni astrologiche delle figure geomantiche Nomi delle sedici figure geomantiche
Black&White Fonti: www.mitiemisteri.it/ http://predire.vos.it/ www.thereef.it Wiki - Geomanzia
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MAGIA TEORICA
Purificazione e Consacrazione degli strumenti La Purificazione degli strumenti usati in Magia è un’operazione che si rende necessaria per far si che l’oggetto venga “pulito” da tutte le influenze ed energie negative che può aver assorbito da precedenti proprietari, nel caso li acquistiate usati, o anche solo dal passaggio di mano in mano durante le fasi di fabbricazione, consegna nel negozio, etc etc etc. Una volta puliti, gli strumenti vanno consacrati alle Divinità secondo una cerimonia molto semplice.
PURIFICAZIONE: Esistono diversi modi per purificare gli strumenti, più o meno personali. Ve ne propongo qualcuno: 1. Uno dei metodi più semplici e’ quello di esporre lo strumento alla luce del Sole o della Luna, almeno un’ora al giorno, per l’intera durata del ciclo lunare. Solitamente cominciando con la Luna Piena o la Luna Nuova. 2. Un altro metodo è quello in cui si usa uno solo dei 4 Elementi. In questo caso si può: ricoprire lo strumento con Sale o Terra e lasciarlo lì per due giorni, lasciarlo in acqua corrente per due giorni, immergerlo e lasciarlo in acqua ferma (per esempio in un catino) per una settimana.
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3. Un altro ancora prevede l’uso di tutti e 4 gli Elementi. In questo caso: passare lo strumento sul fumo dell’incenso e recitare: “(Nome dello strumento) Io ti purifico con l’Elemento Aria, affinché tu possa tornare al tuo stato originale ed essermi utile nella mia Magia “. Passarlo sulla fiamma della candela e recitare: “(Nome strumento) Io ti purifico con l’Elemento Fuoco, affinché tu possa tornare al tuo stato originale ed essermi utile nella mia Magia.”. Immergere lo strumento in una ciotola d’acqua consacrata e recitare: “ (Nome strumento) Io ti purifico on l’Elemento Acqua, affinché tu possa tornare al tuo stato originale ed essermi utile nella mia Magia.” Infine toccare con lo strumento il Pentacolo o del Sale e recitare: ”(Nome strumento) Io ti purifico con l’Elemento Terra, affinché tu possa tornare al tuo stato originale ed essermi utile nella mia Magia”. Terminate con un “Sia!” Una volta terminato, prendete lo strumento tra le mani e cercate di sentirne l’energia. Se avvertite anche solo una piccolo parte di energie “strane” o negative, il rituale va ripetuto. Tranquilli, perché capita spesso! Quando lo strumento sarà stato ben purificato a dovere, potete passare alla Consacrazione dello stesso. CONSACRAZIONE: La consacrazione, serve per predisporre l’oggetto al suo nuovo “lavoro”, ovvero non più semplice oggetto, ma strumento magico. Questa si può fare seguendo il proprio estro, recitando una formula, dicendo qualche semplice parola, o restando in stato meditativo con lo strumento davanti a voi. Sta a voi cercare quella che più vi si addice, magari creandolo voi stessi. Il vostro scopo e’ solamente quello di chiedere agli Dei di benedire lo strumento, e di caricarlo di potere per voi. Qualcuno suggerisce di lasciare lo strumento sull’altare, in caso ne abbiate uno permanente, non meno di 24 ore. 14
MAGIA PRATICA
Antichissimo rito di guarigione Salve a tutti, ho trovato questo rito in un libro che ho comperato da poco da un antiquario... sapevo che era un ottimo acquisto, ma quando ho visto questo rito ero al settimo cielo, perche è un rito andato perduto da tanto tempo e che se si trova in giro è descritto troppo male. (anche se comunque vedo che non hanno usato il greco antico, ma quello attuale, immagino sia stata fatta una trasposizione) Attenzione, sembra una cosa stupida e siete liberi di non crederci, ma se cercate di guarire una malattia mortale, funzionerà, ma la Mandragora vi porterà via un anno della vostra vita... quindi rifletteteci bene!
In cosa consiste: Questo rito permette di guarire una persona che sta soffrendo da quasi ogni tipo di malattia, si parla anche di tumori, e altre malattie molto pericolose. Non è efficace sui virus, quindi controllate bene prima di farlo.
Occorrente Una pianta di mandragora Una ciotola Latte Nastro bianco Sale 15
Svolgimento Dovrete prendere la mandragora e legarci intorno il nastro bianco e recitare le seguenti parole : "Prostatépste to átomo pou koimátai se aftó to kreváti, kai egó tha galouchísei, Heal tis kai s 'agapó. Voítheia tis kai egó pánta tha afierotheí" Mettere nella ciotola la mandragora, poi versate il latte dentro la ciotola fino a far rimanere la mandragora immersa solo per metà. Non del tutto, non deve affogare. Mettete la ciotola e tutto il contenuto sotto al letto, se un matrimoniale mettetelo dalla parte di dove dorme la persona malata. Adesso fate un cerchio intorno alla ciotola con il sale, salgemma, o sale fino. Serve per non far scappare la mandragola (cito testualmente.) e pronunciate queste parole. Eíste gennioúntai, anaptýssontai, therapévei, die La mandragora dovrà essere nutrita con il latte, finché la persona malata non sarà guarita del tutto. La mandragora infatti prenderà la malattia della persona e morirà dopo un po', lo noterete perche il nastro bianco si macchierà di scuro, un colore marcio. A quel punto, sotterrare la mandragola insieme alla ciotola e al nastro. Se potete vicino ad un corso d'acqua oppure il più vicino possibile ad un albero.
Black&White 16
I Kumi della Luna Incanto della consapevolezza Tutto ciò che è maestoso solenne e che possiede le qualità dell'eccellenza, ed ispira sentimenti di meraviglia,è definito Kumi. I Kumi sono entità spirituali che popolano l'universo, spiriti della natura, e per mezzo di essa, della sua energia si esprimono nello Shingon, le stelle, la luna, alberi, rocce, fiumi, laghi, cascate sono le espressioni dei Kumi, che quindi sono portatori d'energia cosmica universale, ma il termine che usiamo più spesso è esseri di luce. Al contrario delle divinità trascendentali i Kumi sebbene impalpabili occupano lo stesso universo in cui viviamo noi, "Soltanto" ad un livello esistenziale evolutivo più nobile ed elevato. L’ incanto dei Kumi della luna è probabilmente di origini precedenti all'avvento del buddhismo in Giappone, le suo origini sciamaniche risalgono all'epoca dell'antico regno yamatai, assimilato poi dalle due correnti di buddismo esoterico. Lo scopo primario dell'incanto è quello di ricevere energia vitale per poter avere risposte a pensieri e situazioni a cui non riusciamo a dare spiegazione che ci provocano afflizione e frustrazione impedendoci di conseguenza di avere un percorso gratificante negli aspetti desiderati. Occorrente Un catino meglio se di terracotta (io l'ho fatto con argilla è un po' di terra scura pestata finissima) ma può andare bene anche altro materiale purché il fondo sia scuro. Tre candele bianche, un cristallo di quarzo rosa, ed incenso che potrete scegliere a piacimento, i Kumi amano tutti i profumi. L’ incanto va eseguito in una notte di plenilunio, scegliete un punto dove ci sia un balcone o finestra, l'importante è che l’immagine della luna deve riflettere sulla superficie dell'acqua del catino. 17
Posizionate le candele su tre punti lungo i bordi del catino . Quindi ponetevi di fronte facendo attenzione al fatto che il riflesso dell'immagine lunare sia ben visibile. Appurato il tutto accendete incenso e candele, lasciatevi andare con i sensi e trasportare dal profumo dell'incenso, rilassatevi, non guardate mai la luna in modo diretto! Ma sempre tramite il catino. Quando la vostra respirazione si è regolarizzata introducete il cristallo nel catino, con l'indice della mano destra fate tre cerchi in senso orario in acqua, concentratevi quando l'immagine riflessa si sarà ricomposta, togliete il cristallo e ponetelo a fianco. Adesso i Kumi sono vicini a voi, concretizzatevi sul pensiero che vi affligge,mantenendo sempre lo sguardo sull'immagine della luna, sentite l'energia tutt'attorno è dentro di voi, quando deciderete voi ringrazierete i Kumi mentalmente. Alzatevi e lasciate le candele accese fino a che si possano consumare completamente . L'acqua contenuta nel catino può essere conservata ed utilizzata per purificare oggetti, o aggiunta in vasca servirà come bagno energizzante. Tenete da conto il cristallo esso ospiterà un kumi quando gli farà piacere ma non tenetelo chiuso in un cassetto o scatole, ponetelo nel punto più luminoso della vostra camera, è nelle notti di plenilunio lasciatelo sotto i raggi lunari. L’effetto dell’incanto è immediato,sarete sorpresi delle soluzioni o risposte che riuscirete a darvi, grazie al fatto di aver raggiunto un interiorità profonda come mai prima di quel momento. P.S. Può accadere di vedere immagini luci o colori luminosi sulla superficie dell'acqua o sentire bisbiglii, non abbiate timore, è che in realtà avete uno stato evolutivo notevole, tanto da percepire i Kumi anche visibilmente. I Kumi sono portatori di buona sorte, ma possono diventare un pericolosissimo incubo per chi gli avvicina con intenti falsi e menzogne.
yamato san 18
Amarre Haitiano Rituale d’amore haitiano Partiamo dal significato della parola "Amarre", che può sembrare strano, ma oltre ad amoreggiare significa anche ormeggiare. Se cercate la parola amarre con conseguenti immagini, vi vengono fuori degli ormeggi da banchina. Significato direi più che ambiguo, ma passiamo al rituale, che è cario e semplice ^^
Oggettistica occorrente 1 "ormeggio" haitiano (un barattolo di vetro o una boccetta da poter chiudere o con un tappo da sigillare con strumenti casalinghi come carta, alluminio ed elastico) 1 cucchiaio di zucchero di canna grezzo 1 carta pergamena nuova 1 candela di cera vergine fatta con pigmento naturale rosso (se fatta in casa è meglio sul forum ci sono già indicazioni di come farne) Oggettini vari della persona che volete legare e vostri (unghie, capelli, lembi di abiti, oggetti molto personali di piccole dimensioni) Quando farlo?: Martedì di luna crescente. 19
Rituale Prendere la pergamena, dovrà essere di forma rettangolare e arrotolabile in modo da poterla inserire poi nella boccetta di vetro. La boccetta, può essere anche una boccia più grande, consideriamo sempre che questi rituali sono di origine popolare e non di certo moderni, quindi utilizzando il buon senso, possiamo capire che chi faceva il rito usava ciò che a disposizione aveva, e non di certo boccette apposta come quelle da farmacia, ma cose più grossolane ma di sicuro più genuine ed a portata di mano. Dicevo di prendere la pergamena e scrivere 7 volte il nome e cognome della persona da legare. Arrotolare la pergamena e inserirla nell'amarre insieme ad un cucchiaio di zucchero di canna grezzo, inserire poi nel barattolo ciò che avete di vostro e suo (della persona da legare), ovvero, unghie, capelli, oggettini personali, peli, pezzetti di vestiti, qualcosa che ha portato. Chiudere il barattolo con il suo tappo altrimenti usare come scritto sopra, della carta di alluminio normalmente usata in cucina e apporre un bell'elastico tirato a sigillare l'apertura, e letteralmente shakerare l'amarre (agitare il barattolo), in modo che il tutto si mescoli. Ripetere più volte l'operazione dello shakerare fintanto che siamo soddisfatti. Appoggiare quindi l'amarre su un tavolo e davanti ad esso posizionare la candela e accenderla dicendo queste parole: "Io offro questa candela in modo che asciughi lo spirito della persona che desidero legare a me per sempre e senza mai lasciarla" Quando la candela si consuma del tutto, prendere i resti della candela e la bottiglia di vetro e andare in un luogo di acqua corrente, non stagna, quindi un fiume attivo, il mare e lanciare i resti il più lontano possibile. Il rito è consigliato per creare una cosa dal nuovo o per rafforzare una cosa già esistente ma non rovinata. Il rito non l'ho testato, né ho conoscenza di persone che l'abbiano provato, ma non ho dubbi sul suo funzionamento. Molte testimonianze sul web sono favorevoli . RedJackson 20
IL MERAVIGLIOSO MONDO DELLE ERBE
Erbe...Elisir e Alambicco Imbrigliare l’energia delle piante Chi non ha mai sentito il termine Elisir ? La parola stessa, il suo suono prodotto dalla fonetica è sinonimo di magia , cura. Non a caso utilizzato da numerose aziende farmaceutiche di stampo erboristico, ma anche per prodotti di bellezza di "Nicchia" ,addirittura da aziende produttrici di liquori. Alambicco ... altra parola che ci porta inconsciamente indietro, in un tempo che abbiamo vissuto a contatto più stretto con le energie dell'universo ... La nostra ( fantasia? ) crea al pronunciare questa parola un quadro mentale , un Magister , un alchimista che assorto prepara pozioni magiche, potenti, miracolose . Erbe… per noi dell'antro la camomilla non nasce liofilizzata in bustina ed in generale non sono i ciuffetti verdi graditi da pecore e capre ma la possibilità concreta di migliorare la sfera fisica , mentale e spirituale.. Elisir , dall'arabo "Al-Iksir ... = Pietra filosofale". Alambicco ( Elemento trasformatore) + Fiammella ( fuoco/Conoscenza ) + Uomo ( Manipolatore potenziale dell'energia ). Dopo aver imparato a riconoscere alcune erbe, dividerle a seconda delle loro potenzialità e caratteristiche intrinseche , a raccoglierle nel momento più propizio , conservarle nel modus corretto... Allora è arrivato il momento per dedicarci Elisir. Tanto per cominciare ci serve un Alambicco , ne esistono di molti tipi , e per altro non sono neppure così costosi o rari come si può pensare , lavoreremo su due basi ( elementi ), una base alcolica e una a base di acqua . 21
Inutile dire che anche lo stesso alcol lo possiamo fare noi stessi , utilizzando buccia di frutti specifici , acini , raspi , e tutto ciò che è contemplato nell'arte erboristica. Sul funzionamento dell'alambicco nello specifico non dirò nulla in quanto se pure il principio è uguale per tutti , ogni tipo ha un suo modo per essere utilizzato correttamente , per tanto sarà sufficiente leggere le istruzioni . L'Elisir è il massimo dell'espressione energetica/esoterica di una pianta o più piante , il suo effetto è pressoché immediato , anche se in alcuni casi , lo si percepisce soltanto alcuni giorni dopo. Il primo tipo di Elisir mi piace chiamarlo di "Contrattacco". Le erbe rappresentano un efficace sistema per creare uno scudo contro infezioni , e malattie in genere , ma anche per curarle nel momento più manifesto...Come ho già espresso una volta tutto ciò che è rappresentato a livello fisico , esiste anche in quella che è la sfera magico energetica. Quindi se con le erbe possiamo tramite sacchettini , rametti , e in alcuni casi con assunzione diretta, vaccinarci da energie " Negative " con il potenziamento delle loro capacità " l’elisir " possiamo purificarci ma soprattutto rimandare al mittente ogni sorta di lavoro sporco, inficiandone gli effetti verso di noi , e amplificandoli per il mandante o commissionante.. Erbe e frutti non tossici : Limone, Iperico, ( Menta ) e Aglio… Ci sono anche alcune potentissime erbe velenose. Erbe per amplificare o ricreare equilibrio o armonia con noi stessi e le energie positive. Assenzio , Potentilla, Melograno (dalla buccia viene fuori una grappa utile per essere a sua volta utilizzata come base per altri elisir) Iperico, artemisia (Potentissima ed indicata in momenti di stress e scarsa auto immagine ) Valeriana e ontano Nero. 22
Le dosi per intenderci sono : di alcool quanto un bicchierino di rosolio e tre gocce di essenza. La base alcolica vi consentirà di conservare molto a lungo il vostro Elisir ( Anche molti anni ) che andrà conservato assolutamente in piccole bottigline di vetro , e chiuse da tappi di sughero . Aperta una bottiglina la si potrà consumare con calma. Prima di metterci al lavoro , esattamente come i Magister di un tempo, dedichiamoci del tempo per purificarci , con dei bagni ( sempre alle erbe , e con un alimentazione tendente al vegetariano ( Se possibile ). Durante il lavoro mantenete costantemente la visualizzazione di quello che è il vostro " Alambicco " Interiore , piÚ difficile a spiegarsi che non a farlo , tutto quello che state trasformando fuori , fatelo anche interiormente. Personalmente utilizzo diversi alambicchi ma i miei preferiti sono modelli Arabi.
yamato san 23
RICETTE STREGATE
Il risveglia cadaveri Questo che sto per proporvi è il rimedio naturale di tutti i rimedi, cura praticamente qualsiasi cosa (l'ignoranza no ahimè ) ovviamente nei limiti del possibile. È un paio di anni che lo adopero su me stessa e non uso più altri generi di medicinali ( sempre nei limiti del possibile chiaro dal dentista faccio quello che dice lui ) in particolar modo è adattissimo negli stati influenzali, febbri raffreddori tosse grassa o secca mal di testa nausea vomito diarrea ...a voler entrare nel dettaglio è anche un potente afrodisiaco e comunque la combinazione degli elementi ne fa a tutti gli effetti un egregio antibiotico. Un’unica pecca, dovete avere lo stomaco di piombo ...e il palato di amianto si perché....è un tantino FORTE.
Ecco qui. In un padellino portate ad ebollizione abbondante acqua Aggiungere: 3 peperoncini secchi 1 stecca di cannella 3 foglie di alloro 1 grossa radice di zenzero ( io la metto con tutta la buccia ) 3 spicchi di aglio. 24
Dopo aver fatto bollire circa una ventina di minuti lasciate riposare il decotto anche per diverse ore. Io poi aggiungo anche una spruzzata di peperoncino di cayenna e riparto col bollore, filtrate ed aggiungete il succo di un limone per ogni tazza che berrete, ( il limone è opzionale ma non può che farvi bene). Potete prepararne un litro al giorno da bere in tre volte ( colazione/ pomeriggio/prima di dormire), ogni volta vi consiglio di scaldarlo un po’. P.s. io a seguito mangio anche pezzetti di zenzero i peperoncini e l'aglio ( ma io non sono umana ). Con questo rimedio in una sola notte mi sono sparite le placche alla gola, non ho influenza DA DUE ANNI, non ho neppure un accenno di febbre, non soffro più di catarro e bronchiti varie, né cali di voce. È anche ed ovviamente un riattivatore del metabolismo, nel caso steste facendo una dieta dimagrante assumete questo decotto a sorsi durante la giornata, se vi brucia troppo diminuite il peperoncino. A chiunque lo abbia preparato o consigliato mi ha ringraziato infinitamente...allora....che aspettate?
Nenyha
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PILLOLE MAGICHE
Echinacea, sistema immunitario e..qualche indicazione L’Echinacea può essere impiegata per rafforzare le difese del nostro sistema immunitario. Per i bambini fino a 13 anni la somministrazione mediante infuso di echinacea è sconsigliata, proprio per la sua caratteristica immunostimolante, Può essere utilizzata invece per uso esterno per piccole ferite e scottature ( in questo caso puoi utilizzare anche la radice della pianta, dopo averla resa una pappetta usando un pestello. Se si hanno dei fiori essiccati , per bambini sopra l'età su indicata , un grammo diluito un litro d'acqua bollente, filtralo , e la dose da bere è quella di una comune tazza da te. Sta avendo successo anche l'utilizzo tramite fumigazione ( non aerosol ), quindi la classica bacinella della nonna colma di acqua bollente, e canovaccio sul capo 3/5 minuti. Metodo questo per nulla moderno in quanto mutuato dai nativi nord Americani che da secoli utilizzano l'echinacea purpurea, come infuso, impiastro e fumigazioni. La sua diffusione come pianta ornamentale, e la sua caratteristica che la rende immune all'inverno (grazie ad una specie di letargo vegetativo). a rendono facilmente reperibile nei centri di vendita specializzata delle piante ( per chi è di Milano e dintorni la Giardineria , per Novara e vicinanze Fasoli Piante ). Se può esserti utile come ulteriore informazione, l'echinacea, è usata nello sciamanesimo come " rafforzante " per i rituali e anche ( Bruciata in piccolissime patri ) Come offerta propiziatrice agli Spiriti .
Si ringrazia yamato san 26
Black art oil - Cross Someone Olio delle arti oscure
Questo olio viene utilizzato per maledire o per utilizzare il termine originale Cross Someone. "Cross someone" Olio di Mandorle come base Olio essenziale al patchouli Pepe nero Radice di valeriana Peli di un cane nero (i segugi del demonio sono di quel colore) Semi di mostarda nera Peperoncino Zolfo
Si ringrazia DrConjure 27
SCOPERTE E STRANEZZE DEL MONDO
Il suono dell’universo e i danzatori estatici La comunicazione uomo e universo Se chiediamo ad un Dervisci, uno Sciamano nativo Americano o Siberiano, ad un praticante o Sensei di Kuji Kiri la funzione della loro danza, apparentemente differenti, nei gesti e movimenti, ma dai ritmi stranamente simbiotici, la risposta sarà che quei movimenti estatici permettono di comunicare con l'universo le energie esoteriche che sono intorno a noi. I discepoli del famoso filosofo matematico Pitagora raccontavano che egli riusciva a percepire le note prodotte dalle stelle e pianeti, entrando in uno stato di trance. Arriva un momento nella nostra vita in cui diamo più importanza ad ascoltare il suono delle onde che si infrangono sugli scogli, un alito di vento tra i rami di un albero che non al chiacchiericcio prodotto dalle parole. Il fatto che Nebulose, Comete, Stelle producono ed inviano in continuazione suoni non è più un segreto, è possibile ascoltare il suono del Big bang , un Buco nero invia i suoi suoni fino a 36000 anni luce di distanza. Interessante, sconvolgente è il libro del Fisico Greene Brian "L'universo Gentile" del 1999, premiato con il Pulitzer nel 2000 e con l'Aventis ( il più importante e prestigioso riconoscimento inglese per la saggistica scientifica ). 28
L'autore affronta con spiegazioni esaustive la teoria delle super stringhe spazio temporali, le possibilità delle applicazioni della meccanica quantistica, in un prossimo e già alle porte futuro dei viaggi spazio tempo, e della relatività di spazio e tempo, e delle interpretazioni. Ma che nesso c’è tra lo sciamano, il monaco Sensei e i suoni che l'universo ci manda nessuno di loro ha bisogno di prove, poiché da migliaia di anni la loro consapevolezza ha preso coscienza, e nulla (giustamente) può importargli di quello che è pensiero e critica dei sostenitori della unica vera sovranità "Umana". Un altro paio di maniche è invece l'importanza di nuove scoperte a volte davvero dure da digerire. Il prof Carlo Ventura docente dell’università di Bologna che, insieme ad un gruppo strettissimo di medici americani, ha scoperto e dimostrato che il nostro D.N.A produce suoni , o meglio le cellule del nostro patrimonio genetico D.N.A emettono suoni che possono essere uditi con le stesse apparecchiature di quelle che raccolgono i suoni emessi dai corpi celesti. La mazzata tribale viene da un altro Staff, di studiosi Giapponesi e Russi, che hanno scoperto che i praticanti di alcune scuole antiche, tramite esercizi conosciuti e tramandati da migliaia di anni, riescono far interagire le proprie vibrazioni con quelle che vengono dai corpi celesti. La musicalità dei mantra, i movimenti quasi ipnotici, accordano le energie interne consentendo un vero e proprio scambio di informazioni magico spirituali tra loro e i corpi che mandano continuamente "Segnali Suoni", suoni che contengono giganteschi quantitativi energetici. Mentre il D.N.A di un essere umano non praticante una di queste discipline tantrico esoteriche pur vibrando ed emettendo suoni, non danno il senso di comunicazione, quello di un allievo anziano o sensei non soltanto è di proporzioni sensibilmente più "grandi" ma addirittura sotto monitoraggio hanno assistito ad una grande attività del cervello, in particolare quella dell'ipofisi oltre all'emisfero sinistro, un aumento di forza fisica e potenza nei praticanti di discipline marziali.
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Dobbiamo capire cosa accade, hanno dichiarato gli scienziati coinvolti nella ricerca, per farlo dobbiamo avvicinarci a quelle discipline che non abbiamo mai considerato, anche l'interrogativo che è nato porterà a risposte in grado di sconvolgere tutto quello che abbiamo creduto sino ad oggi.... Come sono arrivati a sviluppare queste "capacità" - conoscenze di centinaia e centinaia di anni, viene più spontaneo e semplice pensare a qualcuno/qualcosa che ha erudito le antiche civiltà. Coloro che hanno sostenuto tesi Materialiste, o semplicemente di tipo " fortunate combinazioni biologiche" debbono ricredersi e ricominciare. La chiave dell'evoluzione, la ricchezza dell'uomo non risiede esclusivamente in lui ma dall'interazione con l'universo. Mi viene da pensare ai miei primi allenamenti, quando per me un pugno era solo un pugno, e al momento invece in cui mi sentivo potente come uno tsunami, ed un pugno significava qualcosa di molto più immenso, fino ad arrivare ad oggi, che significa che un pugno...è soltanto un pugno, un mezzo che con i suoi movimenti Kata,“ la danza estatica della vita e della morte", mi hanno permesso di cominciare a comunicare con le forze......aldilà di me.
yamato san 30
S. Maria di Collemaggio e il mistero dei Templari Fuori dalla città de L’Aquila, si erge la maestosa basilica di Santa Maria di Collemaggio, su un precedente edificio dedicato a Santa Maria dell’Assunzione, oggetto di venerazione per la presenza di un’immagine della Madonna ritenuta miracolosa (e per la quale probabilmente il tempio era stato costruito). Questo fa capire che quando venne fondata l’abbazia in questo luogo, ci si comportò come di ‘prassi’, cioè scegliendo un sito ritenuto ‘sacro’ e riconsacrandolo, spesso ampliando o modificando ciò che già c’era. Il sito dove sorge la città de L’Aquila non venne ‘creato' nel Medioevo ma sono state ritrovate testimonianze di insediamenti pre-romani e romani, che l'avevano chiamata Amiternum. Si può dire che ufficialmente venne riconosciuta come città nel 1254 da Corrado IV (figlio di Federico II di Svevia). Parlando di Collemaggio non è infrequente parlare di Templari. Si noti cosa si trova sull'architrave del portalino che conduce dal chiostro dei monaci all'ingresso della chiesa. Un 'agnello crucifero' murato al contrario! Desta parecchia perplessità, non c'è che dire: possibile che chi lo realizzò non si rese conto di averlo inserito al contrario; si nota che l'architrave è avulsa dal resto, è stata incassata in tempi diversi, forse proviene da materiale di reimpiego dopo il terremoto del 1703? Ma a quale epoca risalga non lo sappiamo. Però anche i committenti, constatata una cosa simile e trattandosi di uno dei massimi simboli cristologici, non poteva esigere l'immediato, corretto riposizionamento? Forse non si poté fare o forse -come una letteratura 'alternativa' vuole sottolineare- a Collemaggio tutto è inusuale e rimanda ad una Conoscenza esoterica. 31
Secondo la vulgata, i Templari nascosero parti dei loro tesori in diversi luoghi segreti sparsi in Europa (e non solo), alcuni dei quali si trovano in Italia. L’Aquila sarebbe uno di questi e del resto le tracce del passaggio dei Templari nell’attuale capoluogo abruzzese è evidente e significativa. Notiamo la specularità che esiste tra L'Aquila e Gerusalemme.
Secondo alcuni L'Aquila sarebbe stata costruita sempre nel XII secolo sulla stessa pianta di Gerusalemme. Ma perché? Per quale motivo? Davvero, quindi, doveva custodire il Tesoro del Tempio di Re Salomone o parte di esso? Due città speculari che dovevano conservare il medesimo tesoro e mistero? Come dicevamo le analogie sono davvero molte a partire dall’altezza delle due città: l’Aquila a 721 metri di altezza, Gerusalemme a 750. Se a questo aggiungiamo una sovrapposizione delle mappe delle città facendo combaciare il Sud de l’Aquila al Nord di Gerusalemme, avremo una pianta esattamente speculare. Ma vediamo altre analogie. L'Aquila come Gerusalemme è suddivisa in 4 parti, la disposizione dei fiumi è uguale, a Gerusalemme abbiamo la famosa Piscina di Silo a L'Aquila la famosa Fontana dalle 99 Cannelle, entrambe opere di ingegneria idraulica adiacenti ad una porta muraria costruite nella parte più bassa della città (9 erano i Templari che scavarono per 9 anni nel Tempio di Salomone, una coincidenza?). 32
Ma oltre a questo, vediamo il simbolismo presente nella Basilica, che può essere indice della presenza Templare nella stessa. L'Ordine Templare, infatti, nelle proprie costruzioni adottò una serie di figure simboliche con preciso significato esoterico e religioso. Innanzitutto notiamo sull'angolo della facciata centrale una torretta Ottagonale. Le figure geometriche costituite dall'ottagono e/o dalla stella a otto punte e da altre figure geometriche, presenti nelle chiese islamiche e cristiane, costituiscono un simbolo mandalico che rappresenta il percorso dal mondo terreno alla salvezza eterna. In riferimento a questa simbologia esoterica, non meraviglia il fatto che gli alchimisti attribuissero una così grande importanza alla "quadratura del cerchio".Alcuni edifici traggono ispirazione dalla stella ottagonale quali ad esempio la Cupola della Roccia presso Gerusalemme, costruita dal Califfo 'Abd al-Malik, sulla rupe dove un tempo si trovava il tempio di Salomone (in seguito divenuta quartier generale dei Cavalieri del Tempio), la chiesa del Santo Sepolcro dei templari in Pisa e Castel del Monte in Puglia, l'una testimonianza dell'affermazione religiosa dell'Islam (da lì Maometto lasciò la terra per essere assunto in cielo),l'altro costruzione templare in Pisa,l'altro ancora simbolo della spiritualità dei soldati di Cristo e simbolo architettonico della Pax Augusta federiciana. Sulla facciata tre rosoni, uno romanico e due gotici. l rosone centrale ha dodici raggi che poi divengono 24, quello di sinistra 12 raggi e quello di destra 14. Se il centro rappresenta il sole e con esso il Cristo, il dodici suggerisce i 12 apostoli, ovvero i 12 segni dello zodiaco che influenzano l’universo che conosciamo: l’insegnamento iniziatico parla anche di 12 punti magnetici, dodici forze di un altro zodiaco non visibile quello a cui il testo gnostico della Pistis Sophia allude quando fa dire al Cristo: Rallegratevi e siate contenti poiché, quanto mi preparai per il mondo, portai con me, come vi avevo detto fin dall’inizio, dodici forze. Io avevo ricevuto queste forze dai dodici liberatori della Tesoreria della Luce, secondo il comandamento del primo Mistero. 33
Infine il 14 allude ai sette aspetti della creazione, le sette note, i sette colori dell’arcobaleno, la costituzione settenaria dell’uomo etc. che uscendo dal sole centrale, dall’Uno, si duplicano nei due aspetti maschile e femminile che caratterizzano la manifestazione. Dunque dai tre rosoni penetrano nella costruzione le forze del divino che la rendono viva e pulsante in armonia con le sue leggi. Attraverso di essi, il sole entra compiendo le sue danze regolari nel corso dell’anno per poi esprimere il suo antico ruolo di simbolo del divino allorché al solstizio d’estate ed il 15 agosto (giorno dell’Assunta a cui la chiesa è dedicata), si esibisce in straordinari giochi di luce il raggio di luce che filtra dal rosone centrale colpisce il punto preciso simbolicamente rappresentato sul pavimento. Entrando nella Basilica notiamo il pavimento costituito dall’alternanza di losanghe rosse, indica un simbolo inequivocabile nella geometria sacra: la vesica piscis., legata al femminile ed all’elemento acqua e poi per derivazione al pesce, al Cristo che attraversa le acque del divenire senza esserne travolto. La vesica piscis, è un simbolo femminile somigliante alla vulva (vesica in latino vuol dire anche vagina), ma suggerisce anche l’idea di un pesce legato all’elemento acqua, femminile per eccellenza. È noto che nella simbologia cristiana il pesce sia Gesù (dal greco ictus le cui iniziali stanno per Gesù Cristo figlio di Dio salvatore), colui che cammina sulle acque e che è stato generato dal Principio femminino, da Maria Vergine, la materia che ha in sé il principio di trasmutazione per manifestare l’Uomo Nuovo, “Quello che deve venire”. La distesa di losanghe esprime dunque l’idea che si attraversi l’acqua dominando le passioni, ma anche che si proceda su un cammino di purificazione, immersi nell’acqua viva che secondo Ezechiele e Zaccaria per inondare tutti della grazia dello Spirito Santo: “..uscirà da Gerusalemme … poi mi mostrò un fiume di acqua viva che sgorgava dal trono di Dio e dell’Agnello” (XXII,1 Apocalisse). La losanga, come il quadrato simboleggia, altresì, la materia con gli elementi che la compongono (terra, aria acqua, fuoco) ed a loro volta i quattro grandi rettangoli (partendo dai pilastri, numero che simboleggia l’intermediazione mariana tra terra e cielo). 34
Sia sulla facciata che sul pavimento, poi, è possibile notare un altro simbolo: l’omphalos della costruzione, una croce che ha smussato i propri spigoli arrotondandoli, la pietra filosofale degli alchimisti che porta tutte le croci. All'interno su di un tombino troviamo anche un simbolo che René Guènon chiama Quatre de Chiffre il marchio della maestria, la fase del processo alchemico della morte e della rinascita, in cui appare una croce che sotto l’effetto del triangolo, la Trinità, lo Spirito che agisce nella materia, si duplica passando dal quattro all’otto per terminare poi in un cerchio, lo Spirito. Ma torniamo un attimo indietro: chi costruisce Collemaggio? Per capirlo dobbiamo fare un passo indietro e andare al 1274 quando, per difendere la sua Congregazione dallo scioglimento, il futuro Celestino V (l'eremita Pietro detto Da Morrone) decide di andare fino a Lione dove sta per svolgersi il Concilio voluto da Papa Gregorio X. E’ un viaggio lungo ed estenuante ed è durante questo lungo percorso che Pietro da Morrone incontra i Templari. Soggiorna infatti per un paio di mesi in una loro Commenda. Una commenda importante dal momento che vi abitava il gran maestro dell’Ordine cavalleresco, Giacomo di Bejau. Furono quindi i Templari a far si che l’eremita Pietro venisse ascoltato ed accontentato da Papa Gregorio X che gli concesse la Bolla di conferma dell'Ordine 46 giorni prima che il Concilio iniziasse. Durante il suo rientro da Lione, lo stesso Pietro da Morrone racconta di aver incontrato un cavaliere, un angelo che lo avrebbe protetto. In un raro affresco, interdetto al pubblico nella Basilica di Collemaggio, compaiono proprio Celestino e l'angelo, con uno stemma, la croce rossa dei Templari. Sulla via del ritorno dalla Francia, nel luglio 1274 Pietro si ferma a l'Aquila. Una notte, in sogno, gli appare la Madonna la quale, in segno di riconoscimento per le grazie ricevute a Lione, gli chiede di costruire, proprio lì a l'Aquila, un Santuario a lei dedicato. 35
Pietro contatta allora subito il vescovo de l'Aquila, Niccolò da Sinistro per la costruzione di un monastero e di un imponente abbazia. Ma un monastero ed una abbazia così imponente ha un costo enorme, ed un povero fraticello eremita non è certo in grado di procurarsi tutto quel denaro. A meno che…. A meno che non abbia lettere o simboli di riconoscimento che lo collegano all’Ordine cavalleresco più importante della storia della cristianità. Fatto è che vengono trovate le risorse e la basilica viene edificata e consacrata. È il 1288 ed ecco che ritornano i Templari. Solo mani esperte con esperti maestri architetti, avrebbero potuto costruire così tanta magnificenza. Del resto la leggenda vuole che i Templari, durante gli scavi sotto il Tempio di Salomone, avrebbero trovato documenti relativi alle leggi divine dei numeri, dei pesi e delle misure, che avrebbero fornito solo ai fidati maestri costruttori di cattedrali. Credenza popolare? Leggenda? Mistero? Tutto è possibile, ma va anche calcolato e rilevato che le cattedrali gotiche, iniziarono a fiorire proprio nel 1128, l'anno di ufficializzazione dell'Ordine dei Templari. Altra coincidenza? Inoltre a Collemaggio l’influenza templare è chiara, sia nelle forme ottagonali che ricorrono sia nei suoi due colori, espressione del dualismo cosmico rappresentato dai due cavalieri su un solo cavallo del loro sigillo. Dopo qualche anno dal termine della costruzione della basilica, Pietro si ritira nell’eremo di Sant’Onofrio. È il 1293. Ma il suo isolamento dura poco perché l’anno seguente il re di Napoli, Carlo D’Angiò, lo va a trovare sottoponendogli una richiesta che ha dello strano dal momento che il fraticello non era certo un membro del gota della Chiesa cattolica ma un umile servitore. Perché un re potente come il D’Angiò parte da Napoli e va da Pietro? Che potere aveva questo umile uomo di chiesa? Evidentemente molto più di quello che si possa pensare tant’è che, su richiesta del re, Pietro scrive una lettera ai cardinali che da due anni non eleggevano un Papa. Una esortazione che lo portò al soglio pontificio il 5 luglio 1294. 36
Il 22 luglio la notizia della sua nomina lo raggiunse nell’eremo e Pietro divenne Celestino V. Ma da Papa, cosa anomala e ovviamente strana, decide di non recarsi a Roma (non ci andrà mai) e di essere incoronato Papa, guarda caso, a L’Aquila sul piazzale della Basilica di Collemaggio dove arriverà a cavallo di un asino scortato dal re di Napoli Carlo D’Angiò e da suo figlio Carlo Martello re d’Ungheria. Primo atto da Pontefice fu quello di istituire la Perdonanza ponendo termine alle simonie. La Perdonanza era la remissione dei peccati dinanzi a Dio: chiunque si sarebbe recato nella Basilica di Collemaggio in agosto, dai vespri del 28 al 29 giorno della sua elezione, avrebbe ricevuto il perdono dei peccati. Ma fa di più, da un vero e proprio schiaffo alle autorità ecclesiastiche affidando la bolla papale del Perdono alle autorità comunali. E sulla scia della decisione di Celestino, Bonifacio VIII istituirà il primo giubileo della storia del cattolicesimo. Ma il suo “regno” fatto di riforme durò ben poco. Solo quttro mesi. Quattro mesi dove intraprese una serie di azioni a tutela degli ordini che vivevano secondo il Vangelo e ripristinando le rigide leggi di Gregorio X per l'elezione del Pontefice, soprattutto per quanto riguarda la morte del Papa, e la rinuncia spontanea dell'Ufficio. Ma anche in quei 4 mesi Celestino visse come un eremita tanto da delegare il governo papale ad un collegio cardinalizio composto da tre elementi. E proprio la riforma della rinuncia spontanea lo portò a dimettersi e a rinunciare al pontificato per il più consono saio da eremita. Era il 13 dicembre 1294. Tredici anni dopo, venerdì 13 ottobre 1307 (un 13 che ricorre), i Templari furono spazzati via dalla faccia del mondo cristiano. O almeno così si pensa. Ma perché questa rinuncia? Che senso aveva dal momento che Celestino V aveva in animo di avviare profonde riforme nella Chiesa? Questo suo gesto fu visto male da molti, tra cui Dante (che secondo molti era al corrente dei segreti Templari, si dice che la sua Commedia non fosse altro che un “plagio” di un poeta islamico siriano, il che potrebbe anche essere se fossero reali i suoi collegamenti segreti con i cavalieri Templari) che nella Commedia accusa Celestino V che per viltade fece il gran rifiuto. Ma, se i suoi forti legami con i Poveri Cavalieri di Cristo fossero reali, Celestino aveva avuto un compito ben maggiore della riforma del Papato. Infatti appena 3 giorni prima del “gran rifiuto”, quindi il 10 dicembre 1294, era stato completato il trasporto della casa di Maria a Loreto, e per alcuni, la Basilica di Collemaggio, faceva parte di uno stesso disegno. 37
Ma quale era questo disegno segreto? Difficile dirlo, possiamo solo avanzare ipotesi: celestino o Frà Pietro che dir si voglia era un pezzo dell’ingranaggio templare che prevedeva la costruzione di vere e proprie casseforti di pietra per la custodia dei tesori ritrovati. Ed ecco quindi l’Aquila, le cattedrali gotiche, le fortezze e via dicendo. Arti e tecniche perdute nel tempo e ritrovate messe al servizio del divino. Un divino ancestrale da non identificare necessariamente con il Dio della Chiesa cattolica ma con un Dio universale. Alcuni studiosi si pongono alcune interessanti domande. Se dietro il sogno della Vergine che chiedeva a frate Pietro la costruzione nella città dell' Aquila di una basilica a Lei dedicata, si celi un'indicazione fornita all'eremita dai maggiori sostenitori del culto di "Nostra Signora", i Templari appunto, ai quali si deve la diffusione di veneratissime statue di Vergini Nere disseminate in Europa e in particolare in Francia? Ma per quale fine costruire una così grande basilica? La costruzione fu progettata e realizzata in un tempo estremamente breve in considerazione della sua grandezza, le date note della vicenda sono quelle della bolla di autorizzazione all'edificazione del 1287 e dell'atto di acquisto 5 giorni dopo, se si ipotizza una presenza Templare ed un interesse dell'Ordine nella costruzione di S. Maria di Collemaggio, si spiegherebbe la velocità nel reperimento dei soldi, ma perché fu voluto così meravigliosamente grande? Se Pietro del Morrone mirava a costruire una chiesa del suo Ordine nei pressi di una città come L'Aquila ancora in costruzione con già tantissime chiese, frate Pietro aveva in mente qualcosa che giustificasse uno spazio così ampio da contenere tanti fedeli? Forse era destinata a custodire qualcosa di particolarmente importante per tutta la cristianità, forse il tesoro del Tempio o delle reliquie eccezionali? E perché in una città come L'Aquila costruita sulla pianta di Gerusalemme?
CassandraZoe Fonti: www.iviagginellastoria.it/rubriche-...howall=&start=1 www.laquilax.com/Sito%20prova%202/w...%20Misteri.html www.duepassinelmistero.com/Collemaggio.htm Notre Dame di Collemaggio di Maria Grazia Lopardi.
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LEGGENDE E FANTASMI
Il mito di Chimera Chimera... Suo padre fu Tifone, il cui corpo gigantesco culminava in cento teste di drago. Giace relegato sotto una delle isole vulcaniche della nostra terra (Ischia o la Sicilia), ancora fremente della rabbia che lo portò un giorno lontano a sfidare gli dei, a cacciarli dall'Olimpo ed a ferire Zeus. Sua madre fu Echidna, la vipera, per metà donna bellissima e per metà orribile serpente maculato. Viveva in un antro delle terre di Lidia, cibandosi della carne degli sventurati viaggiatori. Chimera e' solo uno degli esseri mostruosi generati da Tifone ed Echidna. Suoi fratelli furono Cerbero, cane infernale dalle tre teste, la famosa Idra uccisa da Eracle, e Ortro feroce cane a due teste guardiano delle mandrie del gigante Gerione. Chimera è la personificazione della Tempesta, la sua voce è il tuono. Molte e diverse sono le rappresentazioni iconografiche del mostro leggendario. Probabilmente ad Esiodo (Teogonia) si ispirò l'artista che la raffigurò a Cerveteri con tre teste frontali, le cui due laterali di leone e di drago e la centrale di capra. All'Iliade invece sembra ispirato l'artefice della Chimera di Arezzo, leone davanti, capra sul dorso e serpente dietro. "Lion la testa, il petto capra, e drago la coda; e dalla bocca orrende vampe vomitava di foco ... (Iliade, VI, 223-225 trad.V.Monti) Il mito di Chimera Chimera fu allevata dal re Amissodore e per lunghi anni terrorizzò le coste dell' attuale Turchia, seminando distruzioni e pestilenze. Fu Bellerofonte, eroe da molti ritenuto figlio del dio Poseidone, a fermare le scorribande del mitico mostro. Con l'aiuto di Pegaso Bellerofonte riuscì a sconfiggere Chimera con le sue stesse, terribili, armi, infatti "...non c'era freccia o lancia che avrebbe presto potuto ucciderla." . Allora Bellerofonte immerse la punta del giavellotto nelle fauci della belva, il fuoco che ne usciva sciolse il piombo che uccise l'animale. Come già aveva fatto Perseo con Medusa, anche Bellerofonte abilmente seppe sconfiggere la creatura facendo sì che la sua forza si ritorcesse contro di lei. 39
La Chimera d'Arezzo Capolavoro in bronzo della scultura etrusca (V-IV sec.a.C.). Fu scoperta nel 1553 nelle campagne di Arezzo e restaurata da Benvenuto Cellini, fu conservata per un periodo in Palazzo Vecchio dove Cosimo I dei Medici la volle accanto al proprio trono, fu poi spostata nella villa medicea di Castello perché la sua presenza in Palazzo Vecchio era ritenuta funesta. L'originale è adesso conservato al Museo Archeologico di Firenze mentre sono visibili due copie bronzee leggermente più grandi, collocate nella prima metà di questo secolo ad ornare le due fontane in piazza della Stazione ad Arezzo. "Khimaira" Chimera prende il nome dalla caratteristica che la diversifica dai genitori, la testa di capra infatti non trova riscontro né in Tifone né in Echidna e ne diviene così tratto peculiare. "Infatti Chimera, in greco Khimaira, significa capra". E "la capra è...il più selvatico tra i domestici e il più domestico tra gli animali selvatici”. Ed è in quest'ottica che si indicano tre significati simboleggiati da Chimera: il leone è la forza, il calore e quindi l'estate; il serpente è la terra, l'oscurità e quindi l'inverno, la vecchiaia; la capra è il passaggio, la transizione e quindi autunno e primavera. E sempre in quest'ottica si legge la dedica a Tinia, il mutevole Giove etrusco, iscritta sulla zampa anteriore destra della Chimera. "Non sia da meravigliarsi quindi che al sommo dio degli etruschi, principio cangiante di ogni cosa, venisse dedicata la multiaspetto velocissima Chimera".
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CREATURE MAGICHE
Drago dell’Apocalisse Il Drago dell'Apocalisse è un mostro mitologico, nominato al capitolo 12 dell'Apocalisse di Giovanni. Descrizione Il Drago dell'Apocalisse viene descritto come un grande drago rosso, con sette teste e dieci corna, e un diadema sopra ogni testa. Le corna generalmente sono considerate distribuite in tre possibili modi: quattro su una testa, sulle altre una; su tre teste due corna, sulle altre una; dieci su ogni testa, con forme diverse; Viene presentato subito dopo la descrizione della donna vestita di sole. Questo mostro non è da confondere con la Bestia del mare, con cui ha in comune alcune caratteristiche fisiche, perché si tratta di creature differenti. Simbolismo Se la donna vestita di sole viene presentata con simbologia celeste (sole, luna e stelle) il Drago è descritto con simbologia terrestre. Infatti viene identificato con il serpente. Interpretazione Generalmente il Drago viene identificato con Satana, anche seguendo un'indicazione dell'Apocalisse stessa. Iconografia medievale Nell'iconografia medievale legata al pensiero di Gioacchino da Fiore, ciascuna testa del drago apocalittico può trovarsi associata a una figura storica. 41
Nel Liber Figurarum di Gioacchino, manoscritto al Corpus Christi College dell'Università di Oxford (mss. 255A - fol. 7r), sei delle sette teste sono associate in sequenza a Erode Antipa, Nerone, Costanzo II (figlio di Costantino Magno e seguace dell'Arianesimo), Maometto, Mesemotus (forse identificabile con il sultano ‛Abd al -Mu’min?) e Saladino, mentre la settima testa è di un Anticristo anonimo. Nelle Praemissiones e super Esaiam, alla Biblioteca Vaticana (mss. Vaticano Latino 4959, fol. 2r), un commento a Isaia attribuito apocrifamente a Gioacchino da Fiore, redatto dopo la sua morte da qualcuno del suo seguito, spariscono Maometto e Mesemoto, ora sostituiti da Cosroe II e da Henricus primus (Enrico IV o, più probabilmente, Enrico II), mentre la testa del settimo e ultimo Anticristo, precedentemente anonimo, si trova ora attribuita a Federico II di Svevia. Nel Liber de oneribus prophetarum, altro scritto apocrifo di Gioacchino da Fiore (Biblioteca Vaticana, mss. Vaticano Latino 3822, fol. 5r), si ripete la medesima sequenza offerta dalle Praemissiones: Herodes, Nero, Constantius arrianus, Cosroe, Henricus primus, Saladinus, Fredericus secundus.
~Ashaki~ Fonte http://it.wikipedia.org/wiki/Drago_dell%27Apocalisse
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MITOLOGIA, CULTI E DIVINITÀ
Bastet - la Dea Gatta
Nel vasto e multiforme pantheon egiziano Bastet è la dea gatta, rappresentata come donna dalla testa di gatto o come una gatta nera. Il suo luogo di culto più importante era la città di Per Bast, che i Greci chiamavano Bubastis, nei pressi dei delta del Nilo, a circa 80 km a nord-est del Cairo, dove furono ritrovati molti templi a lei dedicati. Dalla VI dinastia il culto si diffuse nell’Egitto, da locale che era inizialmente, e sotto il regno di Pepi II si immaginava Bastet come l’equivalente della Hathor di Dendera; Bastet aveva il potere di stimolare l’amore e la sessualità, e questa è una delle ragioni per cui il suo culto fu così popolare. Il giorno dedicato alla dea Bastet, giorno di festa dove la gioia giungeva all’estasi, era il 31 Ottobre. Si beveva e si ballava a dismisura, e i bambini non potevano partecipare. Sul Nilo galleggiavano chiatte piene di donne, fiori e vino. Si dice che si trattasse di riti sensuali, pieni di musica e danze. 43
Erodoto così racconta “Arrivano in barca, uomini e donne assieme, in gran numero su ogni imbarcazione; mentre camminano molte donne fanno musica con dei sonagli, degli uomini suonano il flauto, mentre altri cantano e battono le mani. Quando incontrano una città lungo il fiume portano la barca a riva, ed alcune donne continuano a suonare, come ho detto prima, mentre altre lanciano insulti alle donne del luogo ed iniziano a ballare agitando i loro abiti in tutti i sensi. All’arrivo celebrano la festa con dei sacrifici, e si consuma in questa occasione più vino che in tutto il resto dell’anno” Lo stesso Erodoto afferma che il tempio di Bastet, costruito in granito rosso, era il più bello del paese e che vantava il maggior numero di fedeli, parlando di almeno 700000 persone, “bambini esclusi”. L’importanza di queste feste sembrava poco realistica agli egittologi del tardo ‘800, ma nel 1887 un archeologo di nome Henri Édouard Naville, scoprì il sito e dimostrò la veridicità dei resoconti di Erodoto. A Bubastis è stata rinvenuta una grande necropoli di gatti e, sempre Erodoto, ci dice: “I gatti defunti vengono portati a Bubastis, dove sono mummificati e sepolti dentro delle urne sacre”. Migliaia di felini furono sepolti in gallerie sotterranee della città e dei dintorni di modo che potessero portare il messaggio del loro padrone fino agli dei. Naville fece ricerche sia nel sito del tempio di Bubastis sia nelle catacombe dei gatti, oltre che in alcune sepolture faraoniche, e provò così che si trattava eventi religiosi considerevoli, i cui devoti erano di ogni classe sociale della popolazione egizia. Bastet nasce come divinità solare, personificando il calore benefico del sole, al contrario di Sekhmet che ne incarna il calore bruciante; solo in epoca greca venne assimilata ad Artemide, diventando così una dea lunare. 44
Ad Efeso era così adorata soprattutto come dea della fertilità. Infatti mentre le statue greche la ritraggono come una giovane con arco e frecce, le statue provenienti da questa zona la mostrano con il busto coperto di protuberanze rotondeggianti che sono state interpretate sia come seni che come testicoli di toro. È proprio l’arco di Artemide a simboleggiare, nel periodo post classico, la falce lunare. La vergine dea della caccia, della selvaggina e dei boschi, era infatti adorata anche come dea del parto e della fertilità perché si diceva avesse aiutato la madre a partorire il fratello Apollo. Dalla II dinastia Bastet fu rappresentata come un gatto selvatico o come una leonessa; e solo dal 1000 a.e.c. ebbe la forma di un gatto domestico, ed in epoca greca divenne anche più comune la raffigurazione come donna dalla testa di gatto; inoltre fu associata al dio leontocefalo Mihos, venerato a Bubastis assieme a Thot, in qualità di sua madre e ad Atum, il demiurgo, come sposa, anche se secondo altre fonti, Mihos sarebbe figlio di Ptah e Sekhmet. Il gatto era un animale sacro in tutto l'antico Egitto e ad esso venivano dedicati templi, poesie e invocazioni, mentre i resti mortali ne venivano mummificati, ponendo accanto alle mummie dei topi perché avessero cibo per l’eternità. Era onorato perché proteggeva i granai dai topi e quindi il popolo dalla carestia, ma per quanto addomesticato, non era un animale abituato all’uomo come oggi. Si dice che l’abissino incarni il vero gatto egiziano, ma il gatto egiziano per eccellenza resta il Mau, dallo splendido manto maculato, la corporatura agile, le fattezze simili a quelle trovate nelle pitture parietali delle tombe e nelle statue. Gli egizi divennero talmente devoti alla dea Bastet e ai gatti che promulgarono leggi per impedirne l’esportazione ma i mercanti fenici riuscirono a contrabbandarne alcuni nei paesi del Mediterraneo. Era altresì severamente punito chi attentava alla vita di un gatto. Bastet è indicata figlia di Ra, oltre che come uno dei suoi “occhi”, ossia che veniva inviata per annientare i nemici dell’Egitto e dei suoi dei. 45
È una dea dal duplice aspetto, pacifico e terribile: nella sua forma di gatta o di donna gatto è la dea benevola, protettrice dell’umanità, dea della gioia e delle partorienti; nel suo aspetto feroce è nota per le sue collere, rappresentata con testa leonina, ed identificata con Sekhmet, la Possente, dea della guerra (oltre che della medicina). Come tutti i felini è attraente e pericolosa assieme, dolce e crudele: è il simbolo della femminilità, la protettrice del focolare e della maternità, ma è anche pronta a lottare quotidianamente col serpente Apophis, colui che contrasta la corsa della barca solare e delle forze benigne della creazione. In una delle tombe della valle delle regine è raffigurata portando dei coltelli per proteggere il figlio del re, e si dice che abbia partorito ed allattato il faraone, del quale sarebbe la dea protettrice. Suo attributo era il sistro, strumento musicale creato da Iside, e detenuto anche da Hathor; uno degli appellativi della dea gatta era “Signora delle Bende”. Una leggenda dice che Ra, offeso dall’umanità, inviò Hathor per punirla e sterminarla; la dea, una volta assunta la forma di Sekhmet, iniziò la strage; in seguito Ra, mosso a più miti consigli anche dagli altri dei, cercò di richiamare la dea furiosa. A questo scopo fece preparare della birra mischiata con ocra rossa per avere una liquido simile al sangue, e lo fece versare sul terreno. Sekhmet lo vide e lo bevve, ed ubriaca si addormentò, calmandosi. Passata la collera la dea assunse la forma di Bastet. Un’altra variante del mito afferma che Bastet si bagnò nel Nilo e che in seguito tornò a Bubastis: sembra i devoti egiziani ripercorressero questo viaggio in onore della dea e come venerazione per i gatti. I riti in onore di Bastet erano incentrati sull’idea della purificazione e la profumazione, con riferimento alla purificazione femminile durante il ciclo mestruale. Dopo la fine della lunga era faraonica furono scoperte moltissime statue di Bastet, adorne di ori, con le code che accompagnano il corpo girate verso destra, doni, profumi e tesori. 46
Bastet seduce e incanta, in lei vi sono il maschile solare e il femminile lunare, la forza luminosa a tutti palese e la potenza indipendente e misteriosa, segreta, femminina, lunare. Bastet era la Signora dell'amore, della gioia, del piacere, della danza e del canto e sotto la sua protezione erano posti gli animali a lei sacri, i gatti, ma anche chi incarnava questi aspetti di indipendenza e di fascino misterioso, di fragilità e di bellezza, quindi i bambini e le donne. Ella era venerata e invocata dalle donne per avere in dono la fertilità e per proteggere poi la gravidanza.
Bastet incarna ciò che di più intimo e femminile è rinchiuso dentro di noi e attende, a volte, unicamente di emergere: la sensualità e la dolcezza, il fascino e la generosità, l’amore e la passione, il desiderio e il piacere, la vita che rifulge in tutta la sua pienezza.
Akasha Willburn Fonti http://www.ilcerchiodellaluna.it/central_dee_bastet.htm
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EVENTI PAGANI
Esoterika 2015 Roma Anche quest'anno l'evento per tutti gli appassionati di occulto ed esoterismo vi accoglie a Roma il 31 Maggio. Esoterika è un evento per tutti gli appassionati che vogliono partecipare a conferenze, visitare stand di oggettistica e tanto altro ancora inerente all'occulto. Esoterika 2015 vi accoglierà anche quest’anno , al Black out l’ entrata è gratuita vi aggiorneremo in tempo reale sulle novità di quest’anno …. Nell’evento sarà presentato il programma delle conferenze e degli spettacoli definitivo.
Numeri e contatti per prendere informazioni su come partecipare come standisti: Potete contattare il numero : Riccardo 3246049349 Elisabetta 3883296075 Tristano 3315058813 O via Email : perfieraesoterika@gmail.com Pagina Facebook Esoterika 2015
Black&White 48
ESOTERISMO ENIGMISTICO
Cruciverba un po’… zen!
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D’Alessio
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Orizzontali 1. Buddha della grande saggezza - famosa pagoda birmana 8. I cinque aggregati del Canone Pali 13. Luogo sollevato dove ardeva il fuoco sacro 14. Non solo intelletto 17. La Via che si ritrova… 19. Reverendo in breve 20. Nell’Ayurveda la Pulizia 22. Né...né bai 23. Ha curato una traduzione dello “Zuimonki di Dogen” 27. Mezzo Indu 29. Il John di “Oltre gli Dei” 31. Fine...a Londra 32. La realtà presente 33. Tribù Naga dell’Assam 34. Le prime della scuola Nyingha 36. Insieme a zen la pratica zen 37. Tutto senza vocali 39. La “cantata” della Bhagavad attribuita a Krisna 42. Il Ch’an in Giappone 43. La prima e l’ultima in oriente… 44. …”negazione al di là del si e del no”… 45. Titolo onorifico attribuito ad alcuni maestri zen.
Verticali 1. La tentazione 2. Mantra, invocazione a Krisna (in Ital.) 3. Lo yoga del corpo 4. Né tua...né sua - possesso 5. Nazioni Unite 6. In...centro 7. Le vocali di Bhikkhu 8. Una...della Trimurti 9. Nel LIBRO DEI MUTAMENTI il Sovvertimento 10. È così chiamata la semisfera di uno Stupa 11. Nord - Est astronomico (abbr.) 12. Amico e discepolo di Gotama Buddha 2° patriarca dopo Sakyamuni 15. Tribù dell’India sparsa in vari gruppi 16. Il locale destinato alla meditazione in Giappone 18. La terra del Dalai Lama 21. Lo zen che non è soto 23. La “fine dell’esistenza temporale” 24. Calura 25. Che edifica se stesso nel sé 26. Il fiume sacro - la Grande Madre dell’India 28. Notti senza luna - esistenze senza Luce 30. C’è quello mezzo e quello completo 35. Con lo Yang non sono più due 38. Monosillabo sacro 40. Il Gyatso XIV Dalai Lama (Iniz.). 50
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